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Channel: Velletri Life
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Il teatro per i ragazzi: ad "Ossigeno" arriva il laboratorio per giovani dai 15 ai 25 anni

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Fare parte di un laboratorio teatrale ha tanti risvolti positivi, impossibili da elencare in maniera esauriente: si potrebbe ad esempio dire che serve a crescere, a diventare più sicuri di sé, anche semplicemente (e soprattutto) ad imparare e ampliare il proprio bagaglio culturale.

Quest'opportunità, dal prossimo lunedì, sarà data nello specifico ai giovani: è infatti nato il primo laboratorio teatrale dedicato alla fascia di età compresa dai 15 ai 25 anni, che si svolgerà nei locali di "Ossigeno".
Il progetto, curato dalla nota attrice e regista teatrale Carla Petrella e dall'attore professionista Sebastiano Colla, partirà il 10 ottobre con la prima lezione - gratuita - fissata per le ore 14.30.
Dopo un incontro che servirà a conoscersi, confrontarsi e scambiarsi le idee, le lezioni proseguiranno ogni lunedì pomeriggio sempre dalle 14.30 e fino alle 16.30. L'intento delle lezioni è quello di costruire un'esibizione in cui saranno protagonisti tutti gli allievi, che reciteranno nel saggio finale. Per maggiori informazioni rivolgersi agli organizzatori. 

XXVIII Domenica T.O.; "Il corpo e la lebbra" a cura di don Gaetano Zaralli

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Lc 17,11-19

TESTO
Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: "Gesù maestro, abbi pietà di noi!". Appena li vide, Gesù disse: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono sanati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: "Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?". E gli disse: "Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!".


COMMENTO
…gli vennero incontro dieci lebbrosi… i quali fermatesi a distanza…

È necessario rifarsi ai comportamenti dell’epoca per capire la scelta rivoluzionaria che Gesù compie a favore dei malati di lebbra. I lebbrosi erano considerati maledetti da Dio per via di peccati da loro commessi chissà quando, chissà come…  Per questo dalla società dai risvolti religiosi venivano scomunicati e allontanati dal resto del mondo.

"Andate a presentarvi ai sacerdoti".

Solo dopo una guarigione accertata e convalidata dai sacerdoti il lebbroso poteva riprendere a vivere a contatto con i sani.
Gesù è rispettoso della legge, ma nello stesso tempo impegna la fede di chi non è ancora guarito: “Andate a mostrarvi fiduciosi perché, strada facendo, qualcosa accadrà”. E qualcosa accadde. Ancora una volta le strettoie della legge vengono superate da un atto d’amore; ancora una volta l’amore che accoglie e abbraccia lo schifo nauseabondo del peccato, può guarire il corpo e rasserenare l’anima. 

Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro… Era un Samaritano.

Il samaritano, oltre ad essere lebbroso, era anche un eterodosso; il samaritano oltre a portare  il peso della maledizione di Dio, subiva anche  l’odio del popolo di Israele. Gesù lo guarì.
I nove lebbrosi ebrei, rispettosi della legge, vistisi guariti andarono a mostrarsi ai sacerdoti;  il samaritano, che alla legge non era sottomesso, ebbe la libertà di tornare indietro a ringraziare il Maestro.

"Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!".

La legge certifica la guarigione del corpo, ma non salva l’anima.
Là dove si ha il coraggio di preferire alla legge un atto d’amore, si ricostruisce e trova sollievo la coscienza che le contraddizioni e i bigottismi avevano debilitato. 
Una fede forte libera l’anima dalla schiavitù della legge e apre all’uomo che ama  vie nuove di inaudita bellezza.
Sono sensazioni queste che solo chi ha sofferto l’umiliazione dell’iniqua “diversità” può provare, se sulla sua strada incontra l’amore di Cristo che non fa differenze.
Nella mia cara Chiesa dove si muovono, appesantiti dalla condanna, lebbrosi scomunicati e samaritani in cerca di verità,  noto ancora, purtroppo, il trionfo di quel legalismo che lascia intravedere tra le pieghe della inevitabile ipocrisia la debolezza e l’inefficacia dei tribunali.
Nella mia cara Chiesa,  dove si rincorrono schiere fanatiche di gente che si considera sana perché rispettosa della legge, a stento incontro l’umiltà silenziosa di chi nell’amore di Cristo spera di trovare la salvezza. E, per favore,  non si faccia appello all’obbedienza, arma forte di chi non ha voglia di assumersi responsabilità in prima persona e comoda soluzione per chi non porta il peso che altri sopportano ingiustamente.


I pellegrini della Via Francigena del Sud di nuovo a Velletri: "Passo dopo passo, tappa dopo tappa"

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E’ proprio di ieri l’ennesimo passaggio a Velletri di un gruppo di pellegrini in cammino sulla Via Francigena del Sud. 


Questa volta si tratta di quello ufficiale, quello che ha aderito alla manifestazione “Tutti i cammini portano a Roma” organizzato da Earth Day Italia, Festival delle Vie Francigene, Associazione Europea delle Vie Francigene, con il patrocinio della Regione Lazio (http://www.camminidiroma.it/).
Tra le adesioni è obbligatorio ricordare Il Gruppo dei Dodici e La Spinosa per l’Ambiente. Quattro i percorsi principali Via Francigena del Nord, il Cammino di San Benedetto, il Cammino di San Francesco e la nostra Via Francigena del Sud. Ma quello che in questo momento è bene sottolineare oltre all’impegno per un evento di spessore che ha coinvolto numerosissime associazioni, è il grandissimo numero dei partecipanti. Velletri ha accolto solamente in queste ultime settimane circa 200 pellegrini e si stima che dalla primavera a questo inizio di autunno, i passaggi siano stati poco meno di 1000. Insomma dopo più di otto anni dalla costituzione del Gruppo dei Dodici, l’associazione che ha identificato, segnato e promosso la Via, si iniziano a vedere i frutti. E’ bene qui ricordare che il Gruppo dei Dodici è una associazione “costituitasi per promuovere la conoscenza e svolgere attività di studio e tutela dei valori ambientali, culturali, spirituali e sociali del territorio di Roma e dei centri abitati a sud di Roma, dislocati sulla Via Francigena.” La Spinosa per l’Ambiente è stata al suo fianco fin dal lontano 31 marzo 2008 e continuerà a farlo nella ferma convinzione che i valori citati nello statuto del Gruppo, camminano appunto insieme. Ci auguriamo che le amministrazioni e le associazioni di categoria, ultimamente poco presenti ed attente a questo fenomeno che rappresenta una grossa opportunità per le attività locali impegnate nell’ospitalità, nella ristorazione e delle produzioni e commercializzazione di prodotti locali di qualità si sveglino dal torpore ed uniscano forze, impegno ed organizzazione per far della Via Francigena del Sud una forte realtà locale. Via Francigena del Sud: l’unica strada che serve realmente a questo territorio, non la Bretella Cisterna – Valmontone.

Una finestra sull'Antartide alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri

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Su iniziativa dell’Associazione Culturale Velletri2030 e con il patrocinio della città di Velletri, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), e il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), la Casa delle Culture e della Musica di Velletri si prepara a spalancare una finestra sull’Antartide, ospitando una mostra e un Seminario tenuto da due veterani delle spedizioni italiane in Antartide, che illustrerà ai visitatori i luoghi e gli scopi dei primi 30 anni di ricerca italiana nel continente polare. 


In particolare, nel corso del Seminario, che si terrà il prossimo 14 Ottobre come da Locandina, verranno ripercorse le tappe fondamentali della storia del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, ponendo l’accento sugli importanti risultati scientifici e logistici raggiunti, le difficoltà riscontrate e superate, e lo sviluppo di progetti futuri.
Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide ha coinvolto fino ad oggi oltre 3000 scienziati e specialisti, coordinati in una rete virtuale a cui si collegano le Università e i maggiori Enti pubblici di ricerca. A fianco e in supporto alle attività di ricerca sono state realizzate infrastrutture tecnologicamente avanzate come la Stazione costiera Mario Zucchelli e la Stazione continentale Concordia (in collaborazione con la Francia),
ed è stato sviluppato un sistema integrato marittimo e aereo, di trasporti da e verso l’Antartide e per l’accesso e l’esplorazione dell’interno del continente e del Mare di Ross. Agli aspetti divulgativi del Programma e alla mostra fotografica, si affiancherà nelle sale della biblioteca la disponibilità di un corredo di libri specialistici che raccolgono le principali esperienze e una raccolta di scatti realizzati da grandi fotografi, insieme a filmati che permetteranno di esplorare il continente estremo.


Velletri 2030

QUI NO - Referendum, il Comitato per il No di Velletri: "Tanti rischi per la democrazia, il quesito è truffaldino"

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Il referendum sulla Costituzione del prossimo 4 dicembre è sempre più vicino, e il dibattito si infiamma tra i sostenitori del No e quelli del Sì. Anche a Velletri chi si oppone alle modifiche e al quesito "truffaldino" - così come lo definiscono i membri del Comitato per il No - si è riunito e in incontri periodici fa il punto della situazione, cercando di portare avanti una campagna informativa sulle ragioni del No.

Il Comitato veliterno, nato nel maggio 2016, aderisce al Comitato per il No Nazionale e racchiude tutti coloro che per tanti motivi sono contrari alla riforma. Ne fanno parte l'ANPI, la CGIL-SPI, Sinistra Italiana, SEL, Possibile, Rifondazione Comunista, La Spinosa, Movimento Cinque Stelle, Italia Nostra, Socialisti per il No. 

La prima iniziativa pubblica dello scorso 24 settembre, che ha visto una buona partecipazione di pubblico, ha messo in luce come la GP Morgan già nel lontano 2013 dava delle direttive da realizzare che prevedevano meno diritti, meno democrazia e più potere alla finanza. Proprio la GP Morgan - come hanno sottolineato i relatori - criticava la Costituzione Italiana poiché dava poca libertà all'economia. Le ragioni del No, quindi, partono proprio da questo "attacco alla sovranità": le capacità decisionali saranno limitate (l'esempio fatto è quello delle Trivelle), e la condivisione sarà tarpata da un accentramento del potere definito "inaccettabile". I punti su cui si sono soffermati i membri del Comitato, ascoltati dalla nostra Redazione, sono stati principalmente tre: la critica al quesito, i rischi per l'ambiente, e il valore del voto (a cosa si dice no). Sul quesito la critica è netta: "Il quesito inganna, perché non si può chiedere qualcosa di ideale che poi non corrisponde al vero. Chiaramente leggendolo così è equivocabile, c'è proprio un problema linguistico. Il 'superamento' riguarda un problema, ma qui non è un problema ma una cosa positiva, che secondo noi non va cambiata. Il quesito, però, distorce la realtà e induce a pensare che ci sia qualche ostacolo da superare.
Non si può nascondere che è stato preso il testo della legge, ma c'è un ricorso in atto che noi condividiamo - fatto da M5S e Sel - per cui speriamo che il Tar dia ragione a chi ha fatto l'esposto e venga modificato in extremis il testo del referendum".
Un altro punto nodale che secondo il Comitato è a rischio è proprio quello relativo all'ambiente: "Il rischio maggiore, in caso di vittoria di sì, è il fatto che le Regioni avrebbero una capacità limitata di decisione. Verrebbe tutto accentrato dal Governo, e se si pensa ad esempio al referendum sulle trivelle e i risultati delle varie regioni, si capisce come sia un pericolo enorme per le popolazione il non poter ribellarsi di fronte a certe decisioni". Andando più sullo specifico, inoltre, il No riguarda altre ragioni pratiche come la semplificazione che il Comitato veliterno ritiene altrettanto truffaldina ("si porta ad uno stravolgimento di 47 articoli e ogni legge si espone a più possibilità di ricorso"), o l'economia ("il risparmio è 95 centesimi a cittadino, secondo i calcoli fatti dalla Corte dei Conti"). La cosa più grave, secondo gli esponenti del Comitato, è che la democrazia rappresentativa vedrà diminuiti i rappresentanti, per un referendum popolare occorreranno 800.000 firme anziché 500.000 e ad uscirne favoriti saranno solo ed esclusivamente i poteri forti. Da non sottovalutare è anche il fatto "che la Confindustria e le Banche sono a favore del Sì. Stiamo tornando agli anni Sessanta, quando ciò che ci riguarda viene deciso dalle nazioni straniere con un restringimento della democrazia: non è un caso quello che ha detto l'ambasciatore USA. In più, la semplificazione è ridicola: non si capisce perché alcune leggi comode vengano approvate subito, mentre altre restino bloccate per tanto tempo. Il problema di questi rallentamenti non è dovuto alla Costituzione". "Noi diciamo No - ribadiscono in conclusione i membri del Comitato - a una riduzione della democrazia che favorisce il Governo e i poteri forti, la finanza internazionale e le logiche mondiali che influiscono sulla nostra capacità di decisione. Il Senato vede ridotti i campi in cui può intervenire, e ci sono argomenti su cui non avremo più voce in capitolo. Il Parlamento sarà in qualche modo strutturato da una legge che già riteniamo incostituzionale, ed ecco che c'è un circuito vizioso. La difesa del territorio sarà in scacco dei grandi costruttori (vedi Ponte sullo Stretto) e le Regioni saranno messe da parte. Noi non avremo né una autonomia di rappresentare i territori né una sovranità nazionale: è terribile. L'articolo 70 è indicativo: passa da 9 a 439 parole, ed è quello che parla delle competenze del Senato. Ecco le possibilità di ricorso a cui si espone ogni legge. Per fare economia si possono dimezzare i parlamentari, oppure si possono diminuire gli stipendi: le proposte sono varie, con il Si ci saranno solo meno senatori, sempre nominati, che continuano a prendere gli stessi soldi. Il Parlamento poi lavora 2-3 giorni a settimana, ad agosto è chiuso, le Commissioni spesso durano anni: questi sono gli sprechi". "La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato - sintetizzano dal Comitato - e va condivisa perchè identitaria, invece questo quesito ha spaccato il paese. Inoltre chi ha studiato questa riforma non ha una cultura giuridica: ciò non è trascurabile. Per questo e per tante altre ragioni invitiamo tutti a votare No". 

Rocco Della Corte

QUI SI - Referendum, parola a Giorgio Zaccagnini (GD): "Occorre documentarsi perchè si parla di Costituzione"

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Il fronte del Sì continua a sostenere le ragioni di un voto positivo al referendum del prossimo 4 dicembre. A Velletri il dibattito è aperto, si discute di superamento del bicameralismo perfetto, di riduzione dei costi della politica, di maggiore partecipazione dei cittadini, di leggi più rapide, come si legge sul sito del Comitato Velletri Basta un Sì.

Giorgio Zaccagnini, ex segretario dei Giovani Democratici ed esponente del movimento giovanile veliterno, ha risposto ad alcune domande sul prossimo referendum con precisione e chiarezza. La sua posizione a favore del Sì, netta, è stata argomentata con varie riflessioni. Ecco le risposte.

Giorgio Zaccagnini, è stata sciolta la riserva sulla data del Referendum: si voterà il 4 dicembre. Prima di inoltrarsi nelle domande relative alla consultazione, può spiegare – da un punto di vista giovanile e interno ad un partito di maggioranza – perché è importante andare a votare a prescindere dal quesito?

Il voto è un dovere civico del cittadino, come dice la Costituzione, tanto per restare in tema. È l'essenza stessa delle democrazie rappresentative, come la nostra; è lo strumento più incisivo che abbiamo per esprimere le nostre idee al pari degli altri, delegando qualcuno a rappresentarle per noi nelle Istituzioni. Il voto è quel diritto che nessun sentimento o contesto esterno, come per esempio può essere la sfiducia nella classe politica, dovrebbe mai essere in grado di sopraffare. Quello del 4 dicembre è però un voto eccezionale, sulla Costituzione; la sua natura necessariamente tecnica impone all'elettore un sforzo in più: per esprimere consapevolmente la propria opinione occorre documentarsi. 

Sarà un banco di prova difficile per il PD, che si trova praticamente unite e contro tutte le opposizioni dal Movimento Cinque Stelle al centro destra passando per SEL? 

Questo sinceramente conta poco. Si vota sulla Costituzione e la trasversalità degli schieramenti, non a caso, è la dimostrazione che le appartenenze a questo giro lasciano il tempo che trovano. È un banco di prova difficile per chi auspica il successo della riforma, questo è vero, ma più che per l'eterogeneità che caratterizza il fronte del No, perché mi pare siano ancora troppo pochi quelli che l'abbiano letta davvero, da una parte e dall'altra. Il tifo da stadio e l'improvvisazione, ad oggi, continuano a prevalere, purtroppo. 

Votare SI’ è la posizione espressa ufficialmente dal partito: voi GD aderite alla linea dei ‘grandi’ oppure avete delle riserve in merito? 

Anche la direzione nazionale dei Giovani democratici ha recentemente votato per il sostegno alla riforma, credo all'unanimità. Poi ovviamente c'è anche chi dissente, altrimenti non saremmo un partito di sinistra. Ed è libero di farlo perché l'omologazione è sempre e comunque una brutta cosa. Io per esempio voto Si e resto convintamente iscritto all'ANPI.

Perché votare SI’, soprattutto dal punto di vista di un giovane? 

Io voto SI non perché sono giovane, ma perché ho letto la riforma e ho gli strumenti per comprenderla da solo. Dico questo non per mancanza di modestia, ma perché se non li avessi e dovessi affidarmi alla comunicazione che sta caratterizzando questa campagna referendaria per il Si, molto probabilmente ad oggi voterei No. È pessima e imbarazzante quasi come gli spot del Ministero della Salute. Ma a prescindere da questo, non è una questione generazionale. Il mio è un voto a favore del superamento del bicameralismo perfetto, che in una concezione alta della politica dovrebbe servire a migliorare la qualità delle leggi, correggendo gli errori eventuali commessi dalla Camera che analizza per prima il testo. L'ha spiegato alla perfezione il prof. Zagrebelsky nel confronto su La7, peccato però che nella realtà noi abbiamo Razzi e prima di lui abbiamo avuto De Gregorio, solo per citarne due. Questo per dire che la nostra classe politica non è più sottoposta ad una selezione accurata, anzi oggi va di moda il contrario: tutti possono fare politica e le competenze sono un optional con costi troppo elevati. In questo senso, trasformare il Senato in una camera delle regioni, affidandole compiti specifici, significa rafforzare l'impatto che le istanze dei territori possono avere sul governo centrale e, dall'altro lato, permettere ai cittadini di avere un controllo maggiore su una parte dei parlamentari, visto che i 95 senatori saranno i presidenti o i consiglieri regionali e i sindaci, decisamente più a “portata di mano”. Poi il mio è un Sì al rafforzamento del quorum di voti necessario all'elezione del Presidente della Repubblica (i 3/5 dei votanti dal settimo scrutinio, invece della maggioranza assoluta dal quarto com'è oggi e la matematica non è un'opinione) che garantisce alle opposizioni un ruolo di primo piano. Su questo segnalo ai compagni che invece propendono per il No che è stato solo un caso che Berlusconi e Salvini non avessero la maggioranza nel 2006 e nel 2015. E poi c'è la riforma del Titolo V, con la ripartizione specifica delle competenze tra Stato e Regioni e l'eliminazione delle materie concorrenti, sulla quale mi pare concordino anche quegli esponenti del No che hanno letto la riforma. Questi sono, a mio avviso, i punti di forza della riforma che, al netto di quelli che reputo negativi come la mancanza di indennità per i senatori e quindi di incentivo a svolgere quel ruolo e la conferma dell'abolizione delle Province, mi fanno propendere per il Sì. 

Pensi che alla fine il referendum sarà personalizzato intorno alla figura di Renzi, nonostante il premier abbia detto più volte che non si dimetterà anche in caso di esito negativo? 

Il referendum è già personalizzato intorno alla figura di Renzi. È stato lui stesso a procedere in questo senso prima di correggere, secondo alcuni, il tiro quando si è reso conto di aver fornito un assist al fronte del No, che infatti continua tutt'oggi ad utilizzarlo come uno degli argomenti principali della campagna referendaria. Io credo invece che aveva fatto bene, perché in quel caso se avesse vinto il No Renzi avrebbe introdotto nella cultura politica italiana un qualcosa di totalmente nuovo: la sconfitta, con tutte le conseguenze del caso. In Italia infatti non perde mai nessuno, al massimo “non si vince”. A tal proposito consiglio la lettura del libro “Bisogna saper perdere” di Battaglia e Volterra, presentato di recente proprio a Velletri. Ma il punto è anche un altro: vent'anni di berlusconismo hanno sedimentato quella che io chiamo “la cultura dell'anti”, che per qualcuno è si è trasformata in un mantra. Ieri Berlusconi, oggi Renzi: con la differenza, a questo punto casuale, che l'antiberlusconismo era un qualcosa di molto più omogeneo. Non rischiavi, per farla breve, di trovarti a braccetto con Salvini e Casapound ecco, politicamente parlando. Per questo mi dispiace per alcuni che hanno consapevolmente scelto di sacrificare il merito della riforma, pur avendola votata in Parlamento magari, per battaglie di altro tipo. La Costituzione, credo, meriti una considerazione esclusiva. 

Se dovesse vincere il NO, a livello politico, quali scenari si aprirebbero? 

La fantapolitica non mi è mai piaciuta. Credo però che possano essere esclusi gli scenari estremi che vengono paventati da una parte e dall'altra: se vince il Si non sarà regime e se vince il No non sarà catastrofe. Certo se la riforma non passasse, sul fronte del No ricadrebbe la responsabilità politica di avanzare una proposta alternativa che però, data l'eterogeneità delle visioni che compongono quello schieramento, credo sia praticamente da escludere. Una cosa è certa, se vince il No, è lecito aspettarsi almeno l'approvazione di una legge elettorale per il Senato, che eviti l'ingovernabilità, prima di tornare alle urne. 

C’è stata molta confusione, anche sul web, sul quesito referendario. E’ notizia dell’ultim’ora che un partito di opposizione ha depositato un ricorso perché ritiene appunto poco chiara la domanda del referendum. Come rispondi alle polemiche sul quesito?

In verità credo che il ricorso sia stato presentato perché il quesito referendario appare fin troppo chiaro e, per l'opposizione, propagandistico. Mi limito a segnalare che quello è il testo della legge che è stato votato in sei letture da Camera e Senato, senza alcun emendamento che riguardasse il titolo da parte di nessuno. Titolo, tra l'altro, che è lo stesso utilizzato anche dal fronte del No nella fase di raccolta delle firme per chiedere lo svolgimento del referendum. Mi pare quindi una polemica che lascia il tempo che trova. 

A Velletri è nato un Comitato per il SI’? E da chi è composto e come è organizzato? L’amministrazione è compatta per il voto positivo al quesito referendario? 

A Velletri esistono almeno tre comitati per il Sì, se non sbaglio, composti da iscritti al Pd e immagino anche da altre personalità della cosiddetta società civile, come penso sia per i comitati del No. Credo che a breve verranno organizzati dibattiti che spero affrontino esclusivamente il merito della riforma, altrimenti ha poco senso. Io, come ho già detto, se bisogna tifare preferisco andare allo stadio. Sull'orientamento dell'amministrazione comunale, che è espressione di una coalizione, so che il sindaco e i quattro assessori del Pd sostengono la riforma. Credo anche qualche altro assessore, ma sicuramente non tutti a dimostrazione che le appartenenze, ammesso che di queste si possa parlare in questo caso, perdono di senso davanti alla Costituzione. Io stesso dico Sì alla riforma non perché sono iscritto al Pd, ma perché l'ho letta e in questo già so di essere minoranza.

Intervista a cura di Rocco Della Corte

L'Anfiteatro Romano di Velletri: un'arena da 10.000 posti a testimonianza della grandezza della città

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Nella seconda metà del Cinquecento durante i lavori di costruzione del Palazzo dei Priori, il Palazzo Comunale del tempo, una lapide frantumata in nove frammenti fu rinvenuta «sotto la Torre di Messer Theofilo Fosco», ancora identificativa dell’attuale via Furio. 


Eretta in memoria dell’evergete Lollius Cirius l’epigrafe del IV secolo a.C., conservata nel Museo Archeologico Oreste Nardini, ricordava il restauro dell’anfiteatro di Velletri, monumento del quale si sono totalmente perse le tracce, almeno se si rimane fermi a una approssimata stima delle rovine visibili.

L’anfiteatro con la sua forma ellittica, ideale per disporre gli spettatori intorno all’arena, nonostante sia uno degli edifici connotativi della civiltà romana non era generalmente prerogativa di tutte le urbes dell’impero. Nella sua opera Degli anfiteatri e singolarmente del veronese, stampata nel 1728, l’erudito Scipione Maffei notava già, con una certa acutezza, che se in ciascuna città fosse stato presente un anfiteatro non sarebbero state scarse le testimonianze facenti riferimento a queste strutture. A proposito riportava l’esempio di due lapidi, trascritte in antichi volumi, che attestavano l’esistenza di anfiteatri a Lucus Feroniae, oggi nel comune di Capena, e proprio a Velletri. Probabile che Maffei, nel suo ripercorrere le fonti di antiquaria, avesse ripreso le segnalazioni del medico e letterato Ascanio Landi (1527-1607), il quale nel 1564 all’interno del Compedio delle cose della città di Velletri, prima storia della città castellana, trascrisse il contenuto di una lapide commentando lo stato di abbandono in cui versava l’intero sito: «L’epitafio l’ho notato con molta fatiga, poiché la negligenza di chi può, tiene ascosa così degna memoria, sotto quelle antiche ruine, la quale per ornamento della città dovrebbe esser tolta di sotto terra, e messa in luogo aperto e publico». Una voce, quella di Landi, che giunge da lontano e denuncia una realtà purtroppo non mutata dal trascorrere di cinque secoli.
Ciò che è rimasto di uno dei 230 anfiteatri riconosciuti in tutto il territorio di estensione dell’impero romano permane ancora sottoterra, una passeggiata nelle cantine dei palazzi e dei negozi in prossimità di piazza Mazzini potrebbe facilmente portare a intersecarne le mura massicce o a scoprire i resti marmorei della cavea che si trovava a breve distanza dal Foro. Una delle poche indicazioni per ricostruire le fogge dell’anfiteatro veliterno giunge dall’evanescente contenuto dell’iscrizione, scritto in un latino già contaminato nella sua classica tempra dal volgare: «Lollius Cirius principe della curia fece fare 12 piloni a proprie spese/ per ripristinare nel primitivo aspetto l'anfiteatro cadente in rovina/ con le porte posteriori e l'intera arena». Le informazioni ricavabili dalla lapide consentono di ricostruire per l’anfiteatro di Velletri una storia eccezionale: se rimane oscillante la data di costruzione, tra età monarchica e periodo imperiale, certa è l’attenzione prestata nel IV secolo d.C. da un uomo pubblico dell’allora Velitrae per il restauro di uno dei luoghi socialmente riconosciuti come identitari, in un momento in cui, al contrario, la forza del cristianesimo cominciava a spingere per l’abbandono di queste strutture etichettate negativamente per la loro compromissione con il lato violento dell’otium. Le dimensioni dell’anfiteatro dovevano essere considerevoli, stando ai calcoli degli esperti competitive con le più famose strutture di Arles e Leptis Magna, ed erano in grado di ospitare circa 8.000-10.000 spettatori. Oltre le stime degli studiosi, che comunque pongono l’anfiteatro di Velletri su un gradino di pari dignità con le più ricche città della provincia dell’impero, l’effettiva estensione del monumento può essere valutata seguendo l’assetto curvilineo conservato da via san Crispino e via San Francesco, aderente alle antiche mura perimetrali dell’anfiteatro.
Foto: Panoramio
Un’ipotesi di conservazione e valorizzazione dell’area è venuta recentemente dal lavoro di tesi del dottor Luca Sgambetterra, discussa presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, che certifica l’interesse e la passione per il patrimonio storico-artistico veliterno palpitante al di fuori della cerchia cittadina. Sebbene qualche cosa si sia mosso, rimane tuttavia ancora vivido l’ammonimento di Landi: far emergere dal loro passato polveroso le rovine dell’anfiteatro di Velletri significa, in primo luogo, portare ornamento culturale e artistico alla città, restituire finalmente agli spazi della vita quotidiana un luogo concepito come pubblico.

Valentina Leone

Weekend ricco di medaglie per la Ginnastica Res Novae Velletri

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Domenica 9 Ottobre, presso il Palazzetto dello sport di Cori, si è svolta la prima prova del Torneo Allievi 2016. 

La Ginnastica Res Novae dopo l’esordio del giorno primo, con il Campionato di Categoria e Specialità, schierava in campo, per l’occasione Federico Milone (Classe 2006), Valerio Dreussi e Gabriele Iacoacci (Classe 2007).
Per Valerio e Gabriele era la prima esperienza in assoluto in campo individuale. Emozionati, ma decisi a dimostrare il lavoro svolto in palestra, iniziavano la loro gara al Volteggio, con tre buoni salti. Alle parallele, hanno testato nuovi elementi, con tre buone esecuzioni, per passare alla sbarra, dove hanno eseguito un esercizio del tutto rinnovato! Terminavano la loro gara al Corpo Libero, dove esprimevano al meglio, l’eleganza e lo stile che caratterizza la scuola di ginnastica della Res Novae! A fine gara, la classifica vedeva Milone al secondo posto, Dreussi al terzo posto e Iacoacci al quarto posto, ai piedi del podio, su 31 ginnasti partecipanti. Bravissimi i ginnasti della Res Novae che, nonostante alle prime esperienze, hanno dimostrato carattere da vendere, ben figurando alla loro prima uscita.
Contemporaneamente, presso la sede di Civitavecchia, la femminile scendeva in campo con il Campionato di Specialità Junior e Senior, con le ginnaste Claudia Frisari e Maria Taloni. Maria eseguiva i suoi esercizi a Trave e Parallele, mentre Claudia al Volteggio e al Corpo Libero. Nonostante commettevano qualche errore alla trave e al copro libero, si riscattavano sul rimanente attrezzo, conquistando rispettivamente il secondo posto Claudia Frisari al Volteggio ed un terzo Posto alle parallele Maria Taloni. Complimenti ai ragazzi e allo staff della Res Novae, che conferma l’ottimo lavoro svolto, non solo partecipando a tutti i campionati, ma conquistando in questo primo weekend di gare podi sia nella Specialità Maschile e Femminile, sia nei Campionati di Categoria e nel Torneo Regionale Allievi. Non ci rimane che tornare in palestra, per lavorare sodo e migliorarci sempre più, certi che, Chi ben comincia è a metà dell'opera.


Sabato 8 Ottobre, invece, si è svolta a Civitavecchia la prima prova del campionato di Categoria e Specialità maschile. La Res Novae Velletri era presente nel campionato di Categoria con Annino Kevin (classe 2006), che approva dava per la prima volta in questo campionato e, Simone di Lazzaro (classe 2006) in prima fascia; Mentre per la Seconda fascia, Antonio Briamonte (2004). Evidentemente emozionati, iniziavano la loro gara agli anelli, più decisi che mai, ad affrontare un Campionato di massima serie a livello individuale. Eseguivano a tale attrezzo un ottimo esercizio, per passare successivamente al volteggio, dove in particolare Antonio e Simone, portavano due nuovi salti, che eseguivano al meglio, dando i loro frutti! Passavano a parallele, per eseguire tre esercizi, pressoché perfetti; Arrivati alla sbarra, tutti e tre portavano degli esercizi, completamente modificati, dove mostrando il loro carattere, eseguivano senza grandi errori. Al corpo libero, Simone ed Antonio, incappavano purtroppo in due grandi errori. Concludevano al cavallo, con delle ottime performance.
Con una bella prova di carattere si classificavano così rispettivamente primo Simone Di Lazzaro e secondo Kevin Annino, mentre Antonio andava ad occupare il secondo gradino del podio. Ottima questa loro prima prova, che hanno affrontato con estrema maturità, attestando l’ impegno e la serietà quotidiana e, confermando il giusto e duro lavoro svolto in palestra. Successivamente per la Categoria Junior prima e seconda fascia, scendevano in campo Marco Leonardis (2001) e Leonardo Di Meo (2000). Nonostante alla loro prima esperienza junior nel campionato individuale, dimostravano carattere da vendere, eseguendo ottimi esercizi su tutti e sei gli attrezzi. Marco otteneva così il terzo posto e Leonardo il secondo, nelle loro rispettive categorie. Assente per un piccolo risentimento alla spalla Andrea Lo Cicero, presente però in campo gara a supportare i suoi compagni di squadra. Per la specialità scendevano in campo Giulio Iacono Quarantino (2001), Daniele Pileri (1998), Patrik Taloni (1998) e Francesco Iacoacci (1994), che si confrontavano su ben quattro attrezzi.
Nonostante una gara non priva di piccole sbavature, si comportavano egregiamente, conquistando ognuno di loro svariati podi, dal primo al terzo posto al Corpo libero, al Cavallo, agli Anelli, al Volteggio e, alle Parallele. Solo un punto di partenza per i ragazzi della Res Novae, dal quale prender spunto per lavorare e migliorarsi sempre più, come solo la Res Novae ed i suoi componenti sanno fare, instancabilmente e con il sorriso sulle labbra. Complimenti a tutti gli atleti, che confermano quanto sempre più la Ginnastica Res Novae, sia una scuola di riferimento, per la pratica della ginnastica artistica sul territorio.


Res Novae Velletri

Il libro "Questa, quella e quell'altra" di Uccia Paone alla Sala Consiliare del Comune di Velletri

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Il 20 ottobre, presso la Sala del Consiglio Comunale di Velletri, si terrà un'interessante iniziativa promossa dall'Associazione Culturale Memoria '900 in collaborazione con il professor Filippo Ferrara.

Alle ore 17.00, infatti, la scrittrice Uccia Paone presenterà il suo libro "Questa, quella e quell'altra". Dopo i saluti dell'amministrazione comunale, avrà luogo un dialogo con l'autore tenuto da Filippo Ferrara, Renata Belli ed Emanuela Treggiari.


Non mancheranno le letture, che saranno a cura di Patrizia Audino ed Enzo Toto. L'evento, patrocinato dal Comune di Velletri, darà modo agli spettatori veliterni di conoscere quest'opera, pubblicata dalla Kimerik Editore - molto apprezzata dalla critica. Tra le tante recensioni, una forse rende meglio la cifra del valore letterario del testo, e afferma che leggendo "sembra a volte di trovare ombre di alcune novelle di Pirandello, che è l’autore del ‘900 che più ha teorizzato sulla personalità degli individui. L’agire dei protagonisti che sfilano nei racconti dell’Autrice cammina secondo un andamento di linee spezzate e curve, geometricamente definibili miste ed emotivamente suscettibili di sorriso, rifiuto, tenerezza o riflessione". Non resta che assistere alla presentazione il 20 ottobre alle ore 17.00.

Rocco Della Corte

Prosegue la Coppa Italia al Maracanà: ecco risultati, classifiche e tabellini

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Continua, presso il Centro Sportivo "Maracanà" di Velletri sito in Via Le Corti, 12, l'importante torneo della "Coppa Italia" che vede impegnati centinaia di atleti in combattute e avvincenti gare di campionato. Siamo alla terza giornata.

Velletri Life continua a seguire per voi lettori l'andamento del torneo, pubblicando settimanalmente i tabellini delle gare, e il riepilogo con gli squalificati e le classifiche. Per seguire le gare dal vivo l'appuntamento è al centro sportivo Maracanà.




CASTELLI ROMANI – PIZZERIA ITALIA  3-3
Formazione/marcatori: Leandri Riccardo 1, Scaccia Alessandro 2, Mammuccari Fabio, Zaccagnini Luca, Matrinelli Lorenzo, Maikano Samir, Santonastaso Enzo, Mammuccari Alessandro, Del Pidio Nicholas.
Formazione/marcatori: Boboc Alexandru 2, Meola Piero 1, Calicchia Emanuel, Castrichella Gianluca, Ottaviani Federico, Belli Rossano, Saporosi Roberto, Calcagni Daniele.
MG: Scaccia Alessandro (Castelli)

MP: Mammucari Fabio (CastellI)
Arbitro: Ottaviani F.


GOLD PASSION – EDIL IMPIANTI  5-2
Formazione/marcatori: Dascalu Adi  3, Celupica Emiliano 1, Priori Emanuele 1, Murariu Dan, De Rossi Riccardo, Di Giacomantonio Luca, Cascapera Alessio, Marinelli Marzio.
Formazione/marcatori: Di Giovanbattista Emiliano  2, Guidi Davide, De Simone Emilio, Olivera Alex, Tulli Luca, Antonetti Roberto.
MG: Dascalu Adi (Gold Passion)

MP: Guidi Davide (Edil Impianti)

Arbitro: Ottaviani F.

NOANTRI – EDIL ROCCHI  6-5
Formazione/marcatori: Di Tullio Emanuele, Tesei Alessandro, Carinci Marco, Castagna Simone, Giorgi Federico 6, Nardini Loris, Mei Simone.
Formazione/marcatori: Candidi Alessio, Rocchi Marco 1, Cugini Simone, Valeri Marco 2, Rocchi Manuel, Marroni Federico, Arapaj Ermal 2.
MG: Valeri Marco (Edil Rocchi)

MP: Candidi Alessio (Edil Rocchi)
Arbitro: DAngelo N.


MMP FOOTBALL CLUB – EUROSERVICES ANTINCENDIO  4- 7
Formaizone/marcatori: Zingone Massimiliano, Mammucari Luca 1, Mollicone Paolo, Mollicone Giorgio 1, Lo Storto Alessandro 2, Caponera Marco, Storti Emanuele.
Formazione/marcatori: Pennacchi Alessio 2, Villari Paolo, Segna Emanuele 1, Bruffa Dario 1, Sciotti Luca, Imperoli Simone 1, Prosperi Lorenzo 2, Tartaglia Simone, Ferraro Cristian, Prosperi Giovanni.
MG: Tartaglia Simone (euroservices)

MP: Zingone Massimiliano (MMP)
Arbitro: DAngelo N.


MARCO FRUTTA – DRINL TEMAP RONSITE  6-3
Formazione/marcatori: Cedroni Marco, Cedroni Federico 2, Cedroni Alessandro 1, Chianese Nicola 1, Della Vecchia Damiano, Bonanni Damiano 2, Tartaglia Emanuele, Serangeli Roberto.
Formaizone/marcatori: Trivelloni Alessio, Urbani Mauro, Evangelisti Emiliano, Perez Suanni 1, Costantini Fabrizio 2, Falconetti Marco, Zaccagnini Francesco.
MG: Perez Suanni (Pronsite)

MP: Cedroni Marco (marco Frutta)
Arbitro: Santantonio D.

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Velitrae: il futuro dell’associazione passa per le nuove discipline proposte dalla Federazione Ginnastica d’Italia

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L’Associazione Ginnastica Velitrae continua a investire sempre più spazio e risorse nella sezione olimpica della Federazione Ginnastica d’Italia del Trampolino Elastico e, dopo una serie di timidi approcci, la direzione sportiva ha fatto partire un settore promozionale e agonistico in questa sezione. 


Il Trampolino Elastico dal settembre 1997 è stata riconosciuto dal C.I.O. (Comitato Internazionale Olimpico), quale Disciplina Olimpica e nel 2000 a Sydney in Australia, si è disputata la prima gara per l'assegnazione dei titoli olimpici, maschile e femminile individuale.
La Federazione Internazionale di Ginnastica, l'ha inserita nell'ambito federale mondiale dal 1999 e, di conseguenza, nel 2002, anche la Federazione Ginnastica d'Italia si è fatta carico di organizzare nel nostro Paese l'attività motoria e sportiva a carattere promozionale, agonistico ed amatoriale, del trampolino elastico. Già lo scorso anno la Velitrae si è presentata a Brindisi per i Campionati Italiani riuscendo a conquistare nella categoria d’appartenenza un 2°, 3° e 4° posto rispettivamente con Leopoldo Dorigo, Edoardo Prosperi e Dario Tibaldi, ma adesso l’obiettivo dell’associazione è quello di promuovere la disciplina sportiva sul territorio facendola conoscere a sempre più giovani e giovanissimi. Anche il trampolino elastico rientra nell’“Open week” proposto dall’associazione, la possibilità di provare gratuitamente per una settimana le attività sportive proposte prima di associarsi. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi tutti i pomeriggi presso la palestra della SMS “C. Cardinali” in Via San Giovanni Vecchio n. 71, o contattare il telefono fisso 06.9634744 o il mobile 393.2420606.


Livio Mastrostefano

"Young Art": impressioni ed emozioni di Damiano Calcari, l'esponente dell'Iperrealismo

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La mostra di Villa Bernabei che si è tenuta dal 23 al 25 settembre, con l'esposizione delle opere d'arte dei talenti nascosti veliterni, ha avuto un successo oltre le più rosee aspettative.

Circa settecento persone, infatti, hanno presenziato alla tre giorni degli "Young Art", apprezzando quanto esposto. La Redazione di Velletri Life ha deciso di dare spazio ad ognuno di loro, incominciando da Damiano Calcari. Ecco le sue impressioni e le sue emozioni a seguito dalla mostra.


"Il filo conduttore della mostra - ha detto Damiano al nostro Giornale - è stato quello di portare a conoscenza il fatto che a Velletri ci sono molti talenti giovani, nel campo artistico, che purtroppo non riescono ad emergere. La mostra è nata da un’idea di Alvaro Cecchetti ( in arte Alvaanq) il quale supportato dalla Pro Loco Velitrae e dal Comune, è riuscito ad organizzare questo evento". Un'opportunità di crescita, di approccio con un pubblico variegato, e soprattutto una sfida alla timidezza:  "La mostra è servita in primis a noi per farci conoscere e soprattutto per smuovere altri giovani talenti a presentarsi alla città. Per quanto riguarda la mia attività artistica, si può distinguere tra realtà e sogno, tra iperrealismo e surrealismo; in entrambe ci sono all’interno io, il mio modo di vedere le cose intorno a me, i miei sentimenti. In questa mostra ho portato soltanto l’iperrealismo a matita che, diciamo, è la mia corrente di pensiero maggiore, con la quale riesco ad esprimere meglio ciò che voglio raccontare. Le impressioni ricevute sono state molto positive per tutti e sei i ragazzi, per quanto ci riguarda siamo rimasti soddisfatti dell’affluenza di visitatori che ci hanno notato e hanno apprezzato il fatto che in ogni stanza ci fossero esposte arti differenti tra loro, così da venire a conoscenza di più correnti artistiche nello stesso evento. Questo - confessa Damiano - era il nostro obiettivo sin dall’inizio". Damiano Calcari, che ha anche una pagina facebook dove tiene aggiornati i fans sull'attività artistica, è nato a Velletri il 21 settembre 1996. Ha frequentato il Liceo Artistico “Cesare Battisti” di Velletri diplomandosi nel 2015. Nel corso degli ultimi tre anni scolastici, ha avuto la fortuna di avere eccellenti docenti, tra cui l’insegnante di discipline plastiche e scultoree, il maestro Stefano Piali, dal quale riceve ottimi insegnamenti, che lo porteranno sempre di più ad amare l’arte nelle sue molteplici sfaccettature. Già dai primi anni del liceo si accorge che vive in lui un dualismo, che lo porterà ad approfondire due correnti di pensiero diverse tra loro, l’iperrealismo ed il surrealismo, dove in entrambe ottiene buoni risultati, come scrive di lui Alessandro Filippi, Presidente del circolo artistico “La Pallade Veliterna”: “Il suo tratto straordinariamente dettagliato porta a chi guarda le sue opere alla precisione fotografica”. Tra i suoi lavori ne troviamo molti realizzati in grafite, materiale che lui predilige, ma nello tempo non tralascia lavori pittorici su tela e sculture in argilla. Al momento frequenta la Scuola dell’Arte della Medaglia a Roma presso l’Istituto Poligrafico e Zecca Dello Stato, dove cerca di acquisire profonde conoscenze delle tecniche dell’incisione, della modellazione in bassorilievo, dello sbalzo e del cesello e di altre materie attinenti l’Istituto.

Intervista a cura di Rocco Della Corte

Pagina facebook di Damiano Calcari: 
DAMIANO CALCARI ART

Tempo di vendemmia, tempo di Bacco per La Tognazza e Gianmarco Tognazzi

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Gradito ritorno alla Tornatora Art Gallery. Dopo il successo dello scorso marzo con il primo evento targato Tognazzi-Tornatora ecco un nuovo appuntamento che vede protagonisti l’attore Gian Marco Tognazzi e gli imprenditori Domenico e Alessandra Tornatora. 


Saranno di nuovo insieme a Roma in via del Serafico, 108 il prossimo 17 ottobre per una serata enogastronomica di primo livello che coinciderà con l’inaugurazione della mostra È Arte perBacco!
Durante la serata, che si basa sull’eccellenza nel mondo food & wine, è previsto un percorso di gusto studiato dallo chef dei ristoranti Tornatora con una selezione di primi piatti in versione finger food che si sposeranno alle caratteristiche delle tre etichette di casa Tognazza (in mescita free), un bianco il Tapioco e due rossi, Come Se Fosse e Antani. Per finire un’anteprima del prossimo panettone natalizio realizzato rigorosamente in maniera artigianale dal Maestro pasticciere Domenico Tornatora. Da tempo nel mese della vendemmia la Tornatora Art Gallery, organizza un concorso d’arte giunto quest’anno alla quinta edizione. E la novità 2016 è la collaborazione con La Tognazza, azienda vinicola nata dal sogno enogastronomico di Ugo Tognazzi e ora portata avanti da suo figlio, Gian Marco e dal suo team, anche loro impegnati nella nuova vendemmia. È prevista quindi una serata speciale proprio per l’apertura della mostra, il 17 ottobre dalle ore 19.30 durante la quale sarà ospite Gian Marco Tognazzi che premierà l’artista vincitore con una selezione di vini. Numerosi gli artisti che avranno modo di esprimere liberamente la propria arte in riferimento generico all’esclamazione “E’ arte perbacco!” o in rapporto al vino (Bacco era la divinità romana del vino e della vendemmia), attraverso delle opere, che, fino al 16 novembre, saranno parte dell’allestimento nei duecento metri quadrati dello spazio espositivo all’Eur. Tra questi Amicla, Corinna Brandl, Ines De Leucio, Renzo Sbolci, Connie Solari, Danilo Teagano e Luciano Zanelli. L’evento del 17 ottobre sarà un momento di incontro, di condivisione e di gusto alla scoperta delle eccellenze Tognazza e delle creazioni gastronomiche e artistiche del Tornatora Group. Ingresso 20 euro. Per info e prenotazioni: eventi.tornatora@gmail.com - 06-51963704.

"Votare no per mantenere la democrazia": l'Italia ha altre priorità, consigli per il Presidente del Consiglio

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Il prossimo 4 dicembre saremo chiamati alle urne per votare sulla legge di "riforma" costituzionale (Disegno di Legge Boschi) approvato dal Parlamento nell'aprile scorso, voluta dal governo Renzi. 


Inutile ribadire che il Parlamento che lo ha approvato è stato dichiarato parzialmente illegittimo con sentenza della Suprema Corte. Il quesito referendario, qualora fosse approvato (non è previsto il raggiungimento del quorum), modifica la Costituzione del 1947, cancellando e stravolgendo alcuni dei principi democratici della Carta Costituzionale.
La Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza al nazi-fascismo, è frutto della lotta degli antifascisti e dei rapporti di forza fra borghesia, come si diceva allora, e classi lavoratrici, oggi rimessi in discussione con una serie di “contro”riforme. Renzi, rappresentante degli interessi delle classi dominanti, è stato costretto a indire il referendum perché questa "riforma"è stata approvata dal Parlamento con un numero di voti inferiore ai 2/3 dei componenti, e per diventare operativa deve essere sottoposta a referendum popolare come prevede l'art. 138 della Costituzione. Con il referendum, il governo e il Presidente del Consiglio (che ha affermato ripetutamente che se non passa la riforma andrà a casa, facendone un plebiscito sulla sua persona, salvo poi fare marcia indietro, dimostrando anche in questo di essere più eguale dei suoi predecessori) si pongono l'obiettivo di superare del "bicameralismo perfetto" e della "doppia fiducia". Tale obiettivo è perseguito dai poteri finanziari già nell'immediato dopoguerra perché ha sempre ritenuto la Costituzione, quasi mai applicata nei principi generali, troppo favorevole alle classi meno abbienti. Per raggiungere l'obiettivo, sostengono che la loro "riforma" riduce i costi della politica, modernizza il paese e sciocchezze simili. Dati alla mano non è così, in realtà è solo un pretesto propagandistico. La Costituzione antifascista prevede due Camere quale tutela contro i colpi di mano parlamentari e di Stato autoritari e fascisti. Se dovesse passare la controriforma del governo Renzi, il Parlamento antifascista, voluto dai "padri costituenti" cambierebbe natura. Sarebbe composto lo stesso di Camera e Senato, ma solo la Camera dei deputati avrà il potere di legiferare e concedere o revocare la fiducia al governo . Abolendo il Senato elettivo e riempendolo di portaborse fedeli ai capi bastone dei partiti, si scardina uno dei principi democratici, togliendo di fatto il diritto ai cittadini di eleggere direttamente i senatori, diritto già pesantemente menomato con le precedenti leggi elettorali, e aumentando il potere del Presidente del Consiglio . I tentativi di cambiare parti della Costituzione, a destra come a "sinistra", hanno l’unico scopo di tutelare e difendere meglio gli interessi delle varie componenti delle classi dominanti anche nelle formulazioni di principio. Il “cambiamento” sommato alla nuova legge elettorale, l’"Italicum",  concederà un ampio premio di maggioranza a chi vince le elezioni anche se rappresenta una "larga minoranza" in un paese dove l'astensione sfiora ormai quasi il 50% degli aventi diritto. Concentrare e aumentare il potere politico al servizio di quello economico, della grande finanza e delle banche e dell’imperialismo, è un obiettivo che i poteri forti perseguono dalla fine della Seconda Guerra mondiale. La democrazia necessaria e pur compatibile con la ricerca del massimo profitto nel sistema economico capitalistico è diventata un intralcio nell'epoca della globalizzazione, vincoli da rimuovere per adeguare la sovrastruttura e la politica alle vecchie esigenze del liberismo frenato e senza regole. Riformare la Costituzione, cambiare le regole democratiche che oggi impediscono o allungano i tempi d'intervento e decisionali con altre più autoritarie è oggi la necessità non più rinviabile del grande capitale. Anche se leggi come la Fornero o il jobs act sono passate nonostante la Costituzione, con il ricorso al voto di fiducia, questo non basta a garantire il potere politico per poter attuare le svolte autoritarie e antipopolari e la compressione dei diritti già in atto col pretesto della crisi e del” terrorismo”,nell’assunto “ più sicurezza in cambio di meno diritti”. Non è un caso che, insieme alla riforma del Parlamento, il governo preveda l'innalzamento del numero di firme necessarie per presentare leggi d'iniziativa popolare (da 50.000 a 150.000 ) e per i referendum abrogativi (da 500 mila a 800 mila ).
Coloro che detengono il potere economico, politico e militare impongono le loro leggi e gli interessi della classi dominanti a quelle subordinate, adeguando la Costituzione ai mutati rapporti fra le classi e le varie componenti finanziarie e speculative. La Costituzione è già stata in passato "riformata". In particolare il Titolo V che riguarda le autonomie locali: comuni, province e regioni iniziata negli anni Settanta e terminata con la riforma del 2001 (approvata con una maggioranza di centrosinistra e poi confermata da un referendum) per dare allo Stato italiano una parvenza più "federalista", nei quali i centri di spesa e di decisione sono passati dai livelli più alti, lo Stato centrale, a quelli più locali, "avvicinandosi" così ai cittadini. Questa riforma non ha però facilitato la vita dei comuni cittadini che si sono trovati con maggiori tasse locali mentre i servizi pubblici, dai trasporti alla sanità all’istruzione sono stati falcidiati dalle privatizzazioni, che hanno alimentato la corruzione diventando a volte i "salvatori della faccia" del Governo centrale. Nella confusione che caratterizza questa fase della politica italiana, formazioni di destra quali Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, dichiarano di votare NO al referendum per ragioni di opportunità politica, in particolare per mandare a casa Renzi e sostituirsi a lui. Ma sono gli stessi che col governo Berlusconi nel 2006 avevano provato, invano, a cambiare 57 articoli della Costituzione auspicando il presidenzialismo quale attuazione del progetto eversivo del Piano di rinascita democratica della Loggia massonica P2 e delle richieste della banca statunitense J.P. Morgan. Quest’ultima in un suo report del 2013, scrive che le cause della crisi economica in Europa sono da ricercare nei sistemi politici dei paesi europei del Sud e soprattutto nelle loro Costituzioni che risentono troppo delle idee socialiste e antifasciste del dopoguerra. Queste forze in realtà ritengono la riforma Boschi-Renzi troppo moderata nascondendosi dietro frasi demagogiche e devianti sulla democrazia, per occultare le trame eversive, mentre ne condividono sostanzialmente le motivazioni di fondo. I cambiamenti che uscirebbero dal referendum , in particolare l'introduzione del primato del governo sul Parlamento con un "premier" più forte, ci riporta indietro e farebbe loro comodo qualora in futuro dovessero vincere le elezioni. Molto probabilmente alla gente comune, alle prese con gli innumerevoli problemi quotidiani, questo referendum interessa poco. La vittoria del NO quasi certamente manderebbe a casa Renzi, ma che sia lui o un altro, per le masse popolari la situazione non cambia se nel contempo non cresce una mobilitazione di massa e la consapevolezza della necessità di abbattere il sistema economico-sociale attuale, che ha impoverito milioni di persone. Se vince il Si  il potere si stabilizza e si rafforza, e la battaglia sarà ancora più difficile; se vince il No, al contrario tale potere verrebbe indebolito. Per chi ritiene di dover partecipare al voto, non c’è altra soluzione che votare NO alla riforma costituzionale voluta dal governo e alla svolta autoritaria, senza dimenticare lo spirito antifascista, senza cadere nel qualunquismo elettorale, tenendo ben presente che la "Costituzione nata dalla Resistenza" stabilisce una serie di principi, di diritti e di doveri dei cittadini di uno Stato democratico, principi democratici che vanno assolutamente tutelati e ampliati. Un “consiglio” al Presidente del Consiglio: il nostro paese ha altre priorità. Basta proclami su grandi opere (Ponte sullo Stretto), si occupi delle priorità vere, in un paese dove undici milioni di cittadini non si curano perchè non se lo possono permettere, a fronte di un sistema sanitario pubblico sempre più scadente e di una sanità privata sempre più cara. Ciò comporterà inevitabilmente un abbassamento dell’aspettativa di vita. Si occupi dei giovani, che sempre più numerosi si vedono costretti ad andare all’estero per avere un lavoro degno di questo nome, in un revival dell’emigrazione del secolo scorso con la differenza che oggi non si tratta di braccia, bensì di cervelli.


Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

Ottobre rosa: quarta giornata di educazione alla prevenzione con l'ANDOS Velletri

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In occasione dell'"Ottobre Rosa" 2016, mese dedicato alla Prevenzione contro i Tumori del Seno, sabato 8 ottobre l'A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) Onlus di Velletri in collaborazione con il Centro San Giorgio di Lariano, e con il contributo della Banca di Credito Cooperativo agenzia di Velletri ha tenuto la quarta giornata di educazione alla prevenzione.



A cura dei Dottori Giulio Porta, Michela Celestre, Francesco Gotti col supporto del personale tecnico, Giada Salvi e Gabriele Spoletini, e di segreteria con Irene Bencivenga, sono state erogate 43 mammografie a donne che non avevano mai effettuato questo esame.
L'iniziativa ha coinvolto donne provenienti da Velletri, Lariano, Lanuvio, Genzano, Cisterna di Latina. Per questa Giornata dedicata alla Prevenzione un grazie speciale a Riccardo Sbaraglia. Fin dagli inizi della sua attività, l'obiettivo principe del comitato A.N.D.O.S. di Velletri è quello di portare avanti una campagna si sensibilizzazione e di educazione alla prevenzione giovanile contro i tumori del seno, realizzando una volta all'anno una giornata dedicata allo screening gratuito con l'erogazione di mammografie destinate a giovani donne nella fascia di età (40-45 o 40-49 anni) al di fuori di quella rientrante nel programma Ministeriale di screening regolarmente attivo tutto l'anno a cura del nostro Sistema Sanitario Nazionale (50-69 anni). Anche quest'anno nel contesto dell'"Ottobre Rosa", l'ANDOS di Velletri ha aderito, col supporto dell'Amministrazione locale, all'illuminazione in rosa di un monumento cittadino. Dopo Porta Napoletana, la Torre del Trivio e la Fontana di Piazza Garibaldi, è stata la volta del Palazzo Comunale. La richiesta a "furor di popolo", a seguito di un sondaggio lanciato in rete dalle volontarie del comitato per conoscere le proposte dei cittadini veliterni, è stata prontamente recepita dall’Amministrazione Comunale che ha risposto illuminando di rosa le facciate sud-est del Comune ben visibili anche al di fuori della città di Velletri, creando un effetto molto suggestivo e di impatto. Per conoscere e seguire le attività del comitato A.N.D.O.S. Onlus di Velletri, potete consultare il profilo Facebook AndosVelletri ed il sito www.andosvelletri.it.

"Coppa di Legno" al Maracanà: ecco come è andata l'ultima giornata disputata

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Continua, presso il Centro Sportivo "Maracanà" di Velletri sito in Via Le Corti, 12, l'importante torneo della "Coppa di Legno" che vede impegnati centinaia di atleti in combattute e avvincenti gare di campionato. Siamo alla terza giornata. 

Velletri Life continua a seguire per voi lettori l'andamento del torneo, pubblicando settimanalmente i tabellini delle gare, e il riepilogo con gli squalificati e le classifiche. Per seguire le gare dal vivo l'appuntamento è al centro sportivo Maracanà.



REAL MADRID – EDIL ROCCHI  10-5
Formazione/marcatori: Mollicone Riccardo, Imperoli Marco 2, Sebastiani Michele 5, Bastianelli Emanuele 1, Pecutari renzo 1, Biondini Mario 1.
Formazione/Marcatori:  Trivelloni Alessio, Rocchi Marco 2, Evangelisti Emiliano 2, De Marchis Massimiliano 1, Di Cocco Daniele, Cugini Simone.
MG: Sebastiani Michele (Real Madrid)

MP: mollicone Riccardo (real Madrid)

Arbitro: Leandri M.


MMP FOOTBALL CLUB – BORUSSIA DORTMUND  4-3
Formazione/marcatori: Giammatteo Maurizio, Pagliuzzi Matteo 1, Pennacchi Emanuele, Mollicone Giorgio 2, Mammucari Luca, Casini Andrea 1, Casini MAtteo.
Formazione/marcatori: Bucci Pierfrancesco 2, Lanna Felice 1, Del Duca Danilo, Mattia Otello, Paffetti Cristian, Di Cori Marco, Donnini Giuseppe.

MG: Mollicone Giorgio (MMP)

MP: Giammatteo Maurizio (MMP)

Arbitro: Leandri M.

DECO ART – BLUE GREEN 5-4
Formazione/marcatori: Pia Alessio, Cugini Maicol, Innamorato Ginaluca 4, Fabi Edoardo 1, Cascapera Alessio, Valeri Marco, Caracci Matteo, Santini Gabriele.
Formazione/marcatori: Mancini Stefano, Di Veronica Manuel, Moranti Diego 2, Mattozzi Agostino, Pizzetti Matteo.
MG: Innamorato Gianluca (Deco Art)

MP: Pia Alessio (Deco Art)

Arbitro: Barlone D.


PIZZERIA ITALIA – BOCA JUNIOR 10-1
Formazione/marcatori: Latini Riccardo, Castrichella Gianluca, Cavicchia Emanuel , Belli Rossano 1, Meola Piero, Latini Denis 7, Saporosi Roberto 2, Bagaglini Patrizio.
Formazione/marcatori: Paparelli Davide, Caliendo Domenico, Repechini Gabriele, Caliendo Lorenzo 1, Saracini Manuel, Mattozzi Matteo.
MG: Saporosi Roberto (Pizzeria Italia)

MP: Latini Riccardo (Pizzeria Italia)

Arbitro: Barlone D.


EUROSERVICES ANTINCENDIO – FEMAR/CARROZZERIA FAVETTA  6-4
Formazione/marcatori: Ferraro Cristian, Tani Giorgio 1, Pennacchi Alessio 1, Villari Paolo, Bruffa Dario 1, Luddeni Matteo, Prosperi Lorenzo 2, Vespa Devis 1.
Formazione/marcatori: Vita Federico, Polini Giuliano 1, Favetta Daniele 1, Biserna Giordano, Zarra David, Veroni Massimo 1, Santoni Daniele 1, Dominizi Mirko.
MG: Prosperi Lorenzo (euroservices)

MP: Ferraro Cristian (Eruoservices)

Arbitro: Leone C.


CARROZZERIA ZACCAGNINI – MARCO FRUTTA  4-9
Formazione/marcatori: Di Clemente Andrea, Cambria Danilo, Cattini Giancarlo, Silvestrini Fabrizio, Pennacchia Manolo 2, Sciotti Diego, Caponera Marco 1, Pantoni Antonio 1.
Formazione/marcatori: Cedroni Marco, Cedroni Federico, Cedroni Alesando 1, Chianese Nicola 5, Tomei Mirko 1, Serangeli Roberto, Della Vecchia Damiano 2, Giorgi federico.
MG: Chianese Nicola (marco frutta)

MP: Cedroni Marco (marco frutta)

Arbitro: Leone C.


TEAM GIORGIO – EDIL IMPIANTI  7-2
Formazione/marcatori: Dascalu Adi 3, Butoi Paul, Tufosa Valentin, Trusca Gabriel 1, Idershai Hasan 1, Arapaj ermal 2.
Formazione/marcatori: Taddei Luca, Tulli Luca, Recine PAtrik, Cupellaro Matteo 1, Olivera Alex Ramosd, Calcagni Alessio, Esposito Daniele, Taddei Davide 1.
MG: Dascalu Adi (team Giorgio)

MP: Tufosa Valentin (Team Giorgio)

Arbitro: Leoni A.

DETA ELETTROIMPIANTI – CASTELLI ROMANI 5-2
Formazione/marcatori: Batoli Angelo, Carini Andrea, Spallotta Attilio, Prati Matteo, Von Puttkamer Jescow, Romaggioli Daniele, Picilli Dylan 1, Movetti Simone, Mulja Endry 3, Di Bella federico 1.
Formazione/marcatori: Scaccia Alessandro 2, Zaccagnini Luca, Cianfarani Roberto, Marinelli Lorenzo, Maikano Samir, Ponzo Massimo, Guarino Marco.

MG: Mukja Endry (Deta)

MP: Batoli Angelo (Deta)

Arbitro: Leoni A.

                                               

Referendum, Cestrilli (PD): "Votare sì per dimostrare che questo paese ha voglia di futuro"

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Nel dibattito referendario per il Sì una posizione convintamente favorevole è quella del segretario cittadino Gianfranco Cestrilli, responsabile di uno dei tre comitati a sostegno della riforma.

Sempre attento alla scena politica nazionale e molto attivo nel confronto, il segretario ha risposto ad alcune domande che gli sono state poste e spiega i motivi per cui il 4 dicembre, a suo avviso, occorrerà barrare la casella del Sì. Ecco cosa ha detto.

Segretario Cestrilli, perchè bisogna votare Sì? Cosa si cambia dando parere positivo al quesito referendario? 
Perché votare Sì? Risponderei sinteticamente in questo modo: per avere governi più stabili e più responsabili; per avere rapporti più chiari tra Stato e Regioni; per avere qualche strumento in più di democrazia diretta; per avere una riduzione dei costi della politica Cosa cambia dando parere favorevolmente al quesito? Non più lo stesso lavoro tra Camera e Senato; meno burocrazia, semplificazione del processo legislativo; meno contenzioso tra Stato e Regioni; eliminazione del CNEL divenuto un postificio; eliminazione degli stipendi di 315 senatori; eliminazione del finanziamento ai gruppi consiliari regionali; riduzione degli stipendi dei consiglieri regionali che verranno equiparati a quello dei sindaci dei capoluoghi di provincia.

A Velletri come è organizzato il Comitato per il Sì? Quali sono i messaggi che state dando ai cittadini? 

A Velletri sono nati spontaneamente dei comitati, oltre quello che rappresenta il sottoscritto, che raccolgono autonomamente le adesioni. Quello che di cui io sono Presidente ha sede in Via Guido Nati (presso la sede del PD, ndr) ed è aperto tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20 per raccogliere le adesioni.

Quanto e perchè è importante per il destino politico e non solo dell'Italia che il referendum passi? 

Il mondo ci guarda e per un paese come il nostro che ha bisogno del mondo per il suo enorme debito pubblico è una occasione da non perdere. La vittoria del Sì sarebbe un formidabile segnale per far capire al mondo intero, e non solo ai mercati finanziari, che questo paese oltre ad avere una grande voglia di futuro è consapevole che istituzioni solide e efficienti rappresentano la premessa indispensabile per affrontare le sfide quotidiane che l'Europa e il mondo ci mettono davanti. 

Intervista a cura di Rocco Della Corte

FOTONOTIZIA: il Gonfalone della città di Velletri in Piazza San Pietro da Papa Francesco

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FOTONOTIZIA: Domenica scorsa la città di Velletri è stata presente all'udienza tenuta dal Santo Padre, Papa Francesco, con il gonfalone ufficiale.

Tra i presenti anche il Sindaco Fausto Servadio, in rappresentanza della comunità veliterna.
Il gonfalone della città di Velletri ha presenziato a tutta l'udienza. Ecco le immagini, gentilmente concesse dal fotografo Angelo Sgueglia.





Atletico Velletri C5, prima vittoria: si apre al meglio il campionato per i ragazzi di Casini

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L'Atletico Velletri C5 comincia al meglio la propria avventura: è arrivata infatti una vittoria, meritata, per 5-4 in trasferta sull'ostico campo dell'Ariccia.

I ragazzi veliterni, che hanno portato a casa l'intera posta grazie ai quattro gol di Federico Innamorato e alla marcatura di Francesco Pennacchia, si sono dimostrati già in palla con tante azioni manovrate e numerosi contropiedi finalizzati al meglio.

I parziali parlano di una gara sempre nelle mani della compagine di Velletri, in vantaggio 1-0, poi raggiunta, e infine capace di portarsi sul 3-1 e poi sul 5-3. Il risultato, però, non è del tutto una sorpresa come ha dichiarato ai microfoni di Velletri Life il direttore generale Stefano Giammarino:
"C'era una buona sensazione e l'impegno che i ragazzi hanno profuso ha dato i frutti sperati. La vittoria è una grande iniezione di fiducia soprattutto perchè l'abbiamo ottenuta contro una squadra compatta e organizzata. La prossima gara, contro il Palaolimpic Colleferro, sarà un duro banco di prova. Per noi si tratterà di confermare l'impegno e il rendimento visti nella prima giornata, dato che il girone è molto equilibrato quest'anno. Ci aspettiamo delle risposte e siamo fiduciosi". L'appuntamento dunque è alla prossima gara, che si terrà al Centro Sportivo Maracanà, nella speranza di poter brindare ad un nuovo successo.


Rocco Della Corte

I Free Runners alla Corsa del Pane Genzanese e alla Monti Ernici Sky Ultra Marathon

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Una "Corsa del pane genzanese" dal cuore solidale quella disputata domenica 9 ottobre a Genzano, che in questa quarta edizione ha visto presente in città una testimonial d'eccezione: Erminia Ferrari, vedova del grandissimo Nino Manfredi. 


Donna Erminia, accolta dal Sindaco Daniele Lorenzon, ha presenziato tutte le premiazioni, per testimoniare il dramma che sta vivendo l'atleta olimpica Vincenza Sicari, colpita da una malattia neurodegenerativa ancora sconosciuta.
Parte del ricavato della manifestazione, come ogni anno, la società organizzatrice "Genzano Marathon" lo devolverà all'A.I.L. (Associazione Italiana contro le Leucemie). La corsa podistica di 10 chilometri, che ha coinvolto le strade di Genzano e di Ariccia, ha visto partecipare oltre 400 atleti che, con partenza e arrivo davanti allo stupendo palazzo Sforza Cesarini, hanno percorso un tratto nell'omonimo parco, transitando poi nei vicoli della città antica e scendendo fino a lambire le rive del Lago di Nemi per poi tornare nell'antica Piazza dove era posto il traguardo.
Grande prestazione delle atlete Free Runners: Stefania Pellis si aggiudica la vittoria tra le donne con il tempo '42:45, battendo Claudia Leandri dell'Atletica Amatori Velletri, giunta seconda in'44:11 e Monica Pelosi della Podistica Solidarietà, terza in'44:54. Vittoria nelle rispettive categorie per le Free Natascia Ciotti '50:27 e Oriana Quattrocchi '50:51. Ottimo debutto per Roberta Colaneri quarta F45 in '54:19, Paola Ierussi e Moira Talone rispettivamente quinta e sesta F40 in '59:58 seguite da Diletta Lodise che ha chiuso in '1:00:41. Ottima la gara degli uomini Free con: Massimo Farris quinto M45 in '42:40; Flavio Bonanni sesto SM in '46:53; Domenico Valeri secondo M60 in '47:38; Sandro Di Cori settimo M55 '49:54; Marco Silla '51:02; Simone Pietrosanti '52:02; Mario Vitelli '52:07; Americo Talone settimo M60 '54:42; Alessandro Veri '55:34; Aldo Velli '55:37; Samuele Sordilli '55:50; Marco Ciarla '57:34; Andrea Robin Di Giacomoantonio '57:38; Graziano Di Giacomoantonio '59:10; Marco Calvani '1:02:37; Paolo Soprano '1:06:49 e Giancarlo Romani '1:08:20.
Sabato 8, Luca Moroni ha partecipato alla prima edizione della "MONTI ERNICI SKY ULTRA MARATHON", organizzata dall'A.S.D. Trail & Running Alatri. Un'attività sportiva unica ed affascinante quella del Trail Running, la gara di 61,700 km con 4068 mt di dislivello positivo, che ha toccato le più alte cime della catena montuosa Ernica: la Monna (1952 m slm), monte Pozzotello (1995 m slm), monte Vermicano (1948 m slm) e Peschio delle Cornacchie (1983 m slm). Il bravissimo Luca ha concluso in 23^ posizione assoluta in 10h55:09.

Pina Pacifico
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