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Approvato in consiglio comunale il regolamento per la videosorveglianza a Lariano

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E’ stato approvato in consiglio comunale a Lariano il regolamento per la videosorveglianza sul territorio e immobili di proprietà comunale. 


E’ intervenuta il consigliere del Gruppo di maggioranza Prima Lariano Maria Grazia Gabrielli che ha affermato:”Ho collaborato con l’assessore Mattacchioni nel fare delle osservazioni al lavoro svolto dagli uffici. Si tratta, come avevo già spiegato, di un Regolamento standard in uso presso i vari Comuni, sia limitrofi che di altre zone.

In tale documento vengono date delle indicazioni generali. Per il momento la videosorveglianza ce l’abbiamo negli istituti scolastici. Qualora fosse estesa, bisogna prima, tramite la Giunta, indicare i luoghi dove applicarla e poi portarla all’attenzione del Consiglio comunale per la una successiva approvazione. Questo è un Regolamento di base che può essere modificato. Per il momento abbiamo due o tre telecamere. Qualora se ne ampliasse il numero, sempre sulla base di questo Regolamento, si possono aggiungere altri luoghi videosorvegliati. Il Regolamento fa riferimento alla legge che tutela questa normativa. Qualora questa dovesse mutare, è chiaro che anche il Regolamento dovrà essere mutato. Per questo motivo è standard, nel senso che è in uso presso tutti i Comuni. Gli elementi salienti sono scritti nella parte iniziale”. “Lo spirito di questo Regolamento-ha poi affermato il consigliere Maria Grazia Gabrielli- è quello di prevenire atti di vandalismo, in questo caso nei confronti degli edifici scolastici. La video sorveglianza però– lo voglio ribadire –è puramente del perimetro esterno, perché la tutela principale deve essere di tutti coloro che lavorano e vivono nella scuola, a cominciare dai minori e poi anche agli operatori, dai docenti, al personale ATA e naturalmente anche a coloro che utilizzano la palestra della scuola media, che il pomeriggio viene usata da varie associazioni sportive.
Quindi, la video sorveglianza entra in funzione nel momento in cui tutte le attività si sono concluse, per poter proprio prevenire questi atti di vandalismo. Nei momenti in cui la scuola rimane chiusa per periodi prolungati – pensiamo alle vacanze di Natale, di Pasqua o nel periodo estivo eccetera – varia la durata del mantenimento dei dati. Infatti, possono essere conservati solo 24 ore. Possono poi essere distrutti nel momento in cui non si verifica nessun illecito. Qualora invece l’illecito si verifica, questi dati vengono conservati e poi comunicati all’autorità giudiziaria. Lo spirito principale è questo”. Soddisfazione espressa anche dall’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Lariano Maurizio Mattacchioni in merito:”C’è stato un grande lavoro nell’apposita commissione consiliare su tale regolamento. Questo che abbiamo approvato è un regolamento tipo, fatto dall’Anci(associazione nazionale Comuni Italiani). C’è in più l’articolo 19 che riguarda gli edifici scolastici, per la videosorveglianza in orari di chiusura della scuola. Da specificare infatti che le telecamere per la videosorveglianza sono poste nei perimetri esterni alle scuole e non riguarderanno attività sportive e didattiche. Un regolamento che interessa tutti i plessi scolastici di Lariano. Questa amministrazione sin dal suo insediamento ha messo la scuola tra le priorità d’intervento con i nostri edifici che sono il vero e proprio fiore all’occhiello di tutto il territorio provinciale. Con tale strumento oggi approvato abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti per tutelare e rendere più sicuri i nostri plessi scolastici contro sabotaggi e atti vandalici e rendere le nostre scuole sempre più sicure ed efficienti”. 

 Alessandro De Angelis

Pallanuoto, finisce in pareggio la sfida per il terzo posto con la Roma Racing

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SERIE A2 FEMMINILE: Finisce in pareggio la sfide per il terzo posto con la Roma Racing. F&D Fortitudo Nuoto Domus Pinsa - Racing Roma 4-4 (0-2, 2-1, 1-0, 1-1) F&D Fortitudo Nuoto Domus Pinsa: Minopoli, Marinucci, D’Annibale, De Marchis, Zenobi, Rosini, Antonacci M. 2, Clementi 1, Passaretta, Ercoli, Antonacci C., Bagaglini 1, Mordacchini. All. Di Zazzo Danilo. Racing Roma: Messina, Coglitore, Salvatori, Perazzetti, Fatati, Contu , Caterini S., Arpini, Gamberale, Muccio 1, Pecchioli, Caterini M. 1, Mandelli 2. All: Tomasi Lorenzo. Arbitro: Ibba Sequenza reti: 0-2, 1-2, 1-3, 3-3, 3-4, 4-4. 


 Se nella gara di andata si era “gridato” all’impresa per dare lustro alla meritata vittoria ottenuta con la Roma Racing, oggi c’è un pizzico di rammarico per aver portato a casa “solo” un punto con la forte compagine romana ma soprattutto per non aver definitivamente riaperto i giochi per il terzo gradino del podio della serie A2 Girone Sud che significherebbe play-off.
Di certo, questo non toglie quanto di bello visto nell’impianto Tortuga di Velletri, dove è andato in scena l’ennesimo spot per la pallanuoto. A fine gara il lunghissimo appaluso tributato da tutti i tifosi alle due squadre, a riconoscere il giusto e caloroso saluto per quanto offerto in termini di emozioni e giocate, è qualcosa che rimarrà nelle menti di chi era presente e che inorgoglisce la società del duo Perillo-Di Zazzo. La partita, già annunciata come caldissima, non ha tradito le attese. Mentre la F&D voleva i 3 punti per ridurre il gap con la squadra allenata da mister Tomasi, le romane avevano l’ambizione di chiudere definitivamente il discorso terzo posto. Ne è venuta fuori una gara brillante, agonistica, giocata colpo su colpo ma sempre nei limiti della sana correttezza sportiva. Si sono viste giocate dei singoli, azioni di squadra, parate, pali, traverse e tutto ciò che è possibile vedere in una gara di alto livello. Alla fine il risultato di pareggio ha accontentato tutti, sebbene sia l’una che l’altra squadra hanno tentato di assestare il colpo di grazia che gli avrebbero consegnato l’intera posta in palio. A rompere gli indugi è stato il Racing con un tiro di Caterini nella prima azione di gioco. Un gol con una parabola stranissima che ha ingannato l’estremo difensore veliterno Minopoli. E’ stata l’unica incertezza dell’ennesima sontuosa prestazione del numero 1 e capitano delle veliterne che, anche oggi, si è presa il lusso di neutralizzare un tiro di rigore a Muccio, come sempre arma in più della squadra romana. Un rigore che a dire il vero poteva essere fatale per l’economia della gara. F&D ci ha messo un tempo prima di bucare finalmente la porta difesa da Messina, anche lei non da meno alla Minopoli e il Racing ha cercato di approfittare della partenza lenta del Velletri per allungare e chiudere subito i conti. Dopo aver trovato il 2-0 con una bella girata di Mandelli, ha avuto proprio la palla dello 0-3 nelle mani di Muccio, che, come detto, si è fatta ipnotizzare dal capitano gialloblu. In apertura di 2 tempo Antonacci M. ha finalmente invertito la tendenza e ha trovato il -1 con una bella conclusione in superiorità. Mandelli non ha digerito e di forza ha riportato le sue al +2. Da lì in poi la gara, che sembrava potesse indirizzarsi verso un batti e ribatti di reti, ha preso una piega diversa. Le difese hanno preso il sopravvento e i due portieri hanno fatto confermato se ancora ce ne fosse stato bisogno, di essere due dei migliori di tutta la A2 femminile. Le occasioni si sono ripetute da entrambe le parti ma senza risultati. Ci ha pensato Michela Bagaglini a rompere il digiuno, inventandosi una giocata delle sue da posizione 1. Dribbling secco all’avversario di turno e palomba a scavalcare l’estremo difensore romano per il 2-3 che ha portato le squadre al riposo lungo. Tanto nuoto e tanto agonismo nel terzo tempo di gioco con due squadre non intenzionate a lasciare neanche un metro d’acqua. Un solo gol ad infiammare il pubblico di casa. La rete del 3-3 messa a segno ancora da Maurita Antonacci, abile a sfruttare l’espulsione temporanea dell’estremo difensore ospite Messina. Quarto tempo dunque non per i deboli di cuore. Muccio trova una rete tanto bella nel gesto tecnico quanto beffarda nel modo in cui si concretizza. La numero 10 rossoblu si infila nella difesa di casa e su uno splendido servizio di Caterini opta per una deviazione al volo. Minopoli riesce ad intervenire ma non a bloccare, e la sfera carambola mestamente in rete sotto l’inerzia della conclusione. Le padroni di casa tremano ma continuano a lottare come leoni. Per ben due volte difendono in inferiorità numerica e sciupano a loro volta una superiorità per il pareggio. Si continua a giocare sul filo del rasoio fino a quando, a 2’52” dal termine, Mandelli forza una conclusione da posizione 1 che innesca il contropiede di Clementi. L’atleta gialloblu non si fa pregare e va a finalizzare l’azione con un gesto tecnico di estrema freddezza che manda la palla nell’angolo più lontano difeso da una incolpevole Messina. E’ il pareggio e il tripudio per il pubblico veliterno che crede nella vittoria. Che purtroppo però si infrange ancora sulle mani del numero 1 ospite che compie un autentico miracolo su una conclusione ravvicinata di Zenobi. Prima del fischio finale c’è ancora tempo per un brivido. Ennesima inferiorità numerica ed ennesima risposta super da parte della difesa di mister Di Zazzo. Finisce, come detto, tra gli applausi del pubblico e con un pareggio per 4-4 che serve più al Racing che ad F&D e che il presidente Perillo così commenta a fine gara: “Oggi è stata una partita bellissima. Vedere tanta gente in piscina, vivere tante emozioni tutte insieme è quello che ci dà la forza e la voglia di andare avanti. Non posso che essere felice e soddisfatto per quanto stiamo facendo sul territorio veliterno e, soprattutto, per le soddisfazioni che le ragazze si stanno togliendo e stanno regalando a chi le sostiene dalle tribune. Non c’è rammarico per non aver vinto. Oggi lo potevamo fare noi e lo potevano fare loro. Alla fine credo il pareggio sia il risultato più giusto per quanto visto in acqua. Sicuramente non ci favorisce dal punto di vista della classifica, ma non fa niente. Il nostro obbiettivo l’abbiamo già ampiamente raggiunto e pertanto non c’è motivo di recriminare. Complimenti al Racing e al suo allenatore per aver giocato una partita a visa aperto senza mai eccedere. Sarei felice di poter assistere ogni domenica a questi spettacoli”.

Colle degli Dei, concluso il torneo giovanile di Tennis con 106 atleti in gara dall’Under 10 all’Under 18

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Si è concluso con le finali del 3 e 4 maggio scorso l'atteso torneo giovanile ospitato dal Colle Degli Dei. 


Dopo il successo del 2015, la direzione sportiva del Club ha deciso di riproporre questa manifestazione che probabilmente diventerà abitudinaria, nel periodo di aprile e maggio, anche nelle prossime stagioni.

Da diverse tempo ormai l'attenzione verso il tennis giovanile, come si vede anche dalla costante crescita della scuola tennis, ha portato il Colle Degli Dei a dare sempre più spazio a questo genere di manifestazioni. Sono stati 106 i piccoli tennisti dalle categorie Under 10 fino ad arrivare agli under 18, sia maschile che femminile, che si sono affrontati nel periodo 22 aprile - 4 maggio dando vita a incontri spesso divertenti e appassionati. Aspetto importante per tutto il movimento è stato anche l’elevato numero di esordienti presenti, non solo tennisti del Colle degli

Dei ma anche di molti altri circoli della provincia, confermando come promuovere manifestazioni di questo tipo può aiutare la crescita dei nostri ragazzi, che spesso si trovano a dover fare molti chilometri per avere la possibilità di misurarsi in gare ufficiali. Non sempre il tempo è stato clemente, ma grazie alla disponibilità dei ragazzi di adattarsi a giocare su superfici diverse, passando dai campi in terra all'aperto ai campi in erba e in GreenSet al coperto, la manifestazione si è conclusa senza troppi ritardi. Uno dei protagonisti è stato certamente Valerio Amadio, che è riuscito nell'impresa di vincere sia la categoria under 12, in finale su Tegamelli promettente tennista di Roma, sia con i più grandi nell'under 14 dove ha superato in finale Corrado Caruso della Polisportiva Anzio. La categoria under 16 maschile è stata vinta da Michele Lucadamo, tesserato per il Tecariba di Latina, su Giampaolo Serra del Colle Degli Dei, mentre tra le pari età femminili ha vinto la favorita Emely Ion della polisportiva Anzio in una finale comunque molto combattuta con Martina Canini del Colle Degli Dei, terminata 6-3 / 7-6 (10-8 il tiebreak). Una delle categorie più avvincenti e seguite è stata l’Under 10 maschile dove, dopo partite equilibratissime, l'ha spuntata Alberto Carosi del Tc Velletri in finale su Jacopo Borsoi del Colle Degli Dei in tre set, mentre il titolo Under 12 femminile è andato a Sara Capolongo tesserata per La Signoretta di Genazzano in finale su Francesca Labruzzo del Tc Velletri. Meritano una menzione anche i semifinalisti: Bianchini (Tc velletri) e Ludovico Crocetta (Colle degli Dei)
nell’Under 10; Under 12 femminile Elena Catarinelli e Caterina Cammarota (entrambe del Colle degli Dei); Under 12 maschile Leonardo Ciriaci (Colle degli Dei) e Alessandro Cappilli (Colle Labirinto); Under 14 maschile Filippo Zamponi (Colle degli Dei) e Edoardo Di Benedetto (La Signoretta); Under 16 maschile Andrea Fantini e Filippo Medici (Colle degli Dei); Under 16 Femminile Viola De Paolis (Colle degli Dei) ed Elisa Amico. Durante la premiazione Corrado Favale, che come tecnico del Club ha diretto il torneo coadiuvato dagli altri insegnanti dello staff tecnico, ha voluto ringraziare e complimentarsi con i genitori e i maestri dei numerosi ragazzi che hanno partecipato perché il torneo è stato sempre caratterizzato da una bella atmosfera di lealtà e da un grandissimo spirito sportivo, aspetto non scontato e sicuramente non secondario trattandosi di una manifestazione giovanile. Appuntamento ora al prossimo torneo Open con montepremi al Colle degli Dei che partirà il prossimo 6 giugno, mentre per gli 'Under' le date da tenere a mente sono 7-17 luglio per l’immancabile tappa del Circuito del Tirreno, giunto alla sua 38esima edizione .

Fabio Ciarla

"Sviluppo, Cultura, Innovazione, Agricoltura, Sanità, Servizi ai cittadini": il ruolo del PD e delle Istituzioni nel Convegno di Velletri

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È andata ben oltre le aspettative la presenza all’incontro con il deputato Andrea Ferro con all’ordine del giorno “Sviluppo, Cultura, Innovazione, Agricoltura, Sanità Servizi ai cittadini. Il ruolo del PD e delle Istituzioni”. 


I cittadini presenti hanno partecipato con passione al dibattito introdotto da Maria Paola De Marchis e dagli interventi di Roberto Leoni, Ilaria Usai e Giuliano Cugini.
Al dibattito/ incontro hanno portato il loro contributo Carlo Iannucci, Danilo Rossi, Guido Giani, Alberto Camici, Carlo Guglielmi Dagli interventi che si sono succeduti vi è stato il riconoscimento all’Amministrazione Servadio
per aver creato le condizioni per uscire dalla situazione di difficoltà e di crisi dopo la passata gestione amministrativa, affinché Velletri possa essere una città moderna ed all’altezza delle sfide che l’aspettano . Dal dibattito è emersa anche la consapevolezza che ancora tanta strada resta da percorrere e che vi è una esigenza di andare oltre, attraverso un progetto di insieme e di programmazione individuando il metodo più giusto di partecipazione alla formazione e condivisione delle idee e delle proposte che vengono dalle varie anime del Partito Democratico.   Le linee tracciate saranno sviluppate in incontri specifici aperti a chiunque voglia dare il proprio contributo.

Vjs Velletri, dopo la retrocessione parla il ds Bernardi: "Vi spiego com'è andata questa stagione..."

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Dopo la retrocessione in Prima Categoria arrivata con la sconfitta ai Play Out sul campo del Pro Roma, è il tempo della riflessione. Mauro Bernardi, direttore sportivo della V.J.S. Velletri dal dicembre scorso, si è assunto le sue responsabilità senza tuttavia mancare di fare alcune considerazioni sulle difficoltà incontrate dal club rossonero e sull’andamento in campionato dei veliterni. 


La retrocessione naturalmente mi amareggia tantissimo– ha dichiarato il ds – ma non deve essere un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. Questo campionato è stato strano e difficile, ma la vera svolta in negativo c’è stata quando si sono infortunati tutti e due i centrali difensivi, Bonanni e Pestozzi, che si vanno ad unire all’infortunio del portiere Rovitelli, e alle precarie condizioni di tanti altri giocatori come Martellacci che ha giocato con un ginocchio dolorante tutta la parte finale della stagione. Se poi pensiamo che domenica abbiamo schierato una formazione con sette - otto under e dopo neanche cinque minuti Giorgi si è fatto male …”.

Il direttore sportivo veliterno, comunque, non fa della situazione della rosa un alibi per la sconfitta del “Vittiglio” ma analizza i risultati ottenuti spendendo parole di elogio per il tecnico Paolo D’Este: “Io penso che a queste condizioni il mister abbia fatto più del possibile, non gli si può rimproverare proprio niente. Siamo rimasti in corsa fino alla fine dopo che eravamo spacciati e non c’era nemmeno un calciatore in rosa, a dicembre. Anche domenica nonostante le tante defezioni, con tre titolari squalificati, e gli under fuori ruolo schierati eravamo riusciti a rimettere in parità la gara. Certo, salvarsi sarebbe stato il coronamento di un’impresa, ma considerando che siamo arrivati il 13 dicembre e abbiamo avuto solo quattro giorni per fare il mercato chiudere a 36 punti, appena 2 lunghezze sotto la zona salvezza diretta, è stato davvero frutto di un grande lavoro. Quello che è successo all’Alberone, che nelle ultime tre giornate ha affrontato due scontri diretti, ha in parte modificato i destini della lotta salvezza: noi abbiamo sbagliato la partita con lo Sporting Genzano, ma se l’Alberone fosse stato in corsa contro Borgo Podgora e Vivace Grottaferrata sono certo che le carte si sarebbero rimischiate ulteriormente”. Una menzione particolare il ds la fa anche nei confronti di Paolo Barbetta, che a dicembre ha preso in mano le redini della V.J.S. Velletri sostenendo economicamente la situazione: “Paolo Barbetta è stato di parola, si è preso l’impegno di salvare una società che era destinata inequivocabilmente al fallimento, con uno stato di cose catastrofico sia dal punto di vista economico che tecnico, e ha mantenuto gli impegni economici con la prima squadra consentendo alla V.J.S. Velletri di non sparire. Questo credo sia importante, se la società è ancora in piedi il merito è tutto suo. Abbiamo preso degli impegni con la città e con i bambini, e abbiamo cercato di ricreare un ambiente stimolante e genuino per i nostri tesserati, ambiente che si stava sfaldando e che era finito al centro di chiacchiere e dicerie”. “I primi guai – dichiara Bernardi – sono iniziati con la Juniores: non appena sono arrivato a Velletri, vista la situazione economica disastrosa, ho compreso che l’unica cosa da fare era salvare tutte le categorie presenti, senza pretese di vincere campionati, ma molti ragazzi e dirigenti della Juniores non hanno creduto in questo progetto né in noi e ci hanno abbandonato. Da qui si è innescata una reazione a catena, con giocatori costretti a “salire di categorie” lasciando la propria squadra, cosa che ha reso più difficile il cammino di tutte le categorie dell’Agonistica e della stessa Promozione”. Al di là dell’epilogo sfortunato del campionato, è insita in tutti gli addetti ai lavori la voglia di riemergere in fretta, anche se Bernardi non nasconde le condizioni ambientali difficili che ci sono a Velletri dal punto di vista delle strutture: “Spesso il nostro campo ci è nemico: il “Giovanni Scavo B”, in sintetico, per esempio, ha provocato ben sette infortuni tra le fila degli Allievi Regionali, senza parlare del “Giovanni Scavo A” che è ai limiti della praticabilità e sul quale è difficile giocare a calcio. Questa estate dovrebbero arrivare i lavori, la situazione non può che migliorare”. Il direttore sportivo Mauro Bernardi assicura che “si farà il possibile per tornare in Promozione subito”, ma vede suo malgrado confermata la convinzione che “tutte queste società, in uno spazio così ristretto dal punto di vista delle strutture e con tante divisioni, sono destinate a sparire. Ad oggi Velletri ha tre prime categorie, è inammissibile per una città di 60.000 abitanti, ma se continueremo ad essere divisi tra diatribe e incomprensioni non si potrà mai fare qualcosa di grande e ambizioso. Tutto questo fa solo male al calcio, alla città e ai giovani che giocano a pallone”. Nell’attesa che si definisca finalmente l’assetto societario e si possa programmare la stagione 2016-2017, il dirigente rossonero esprime poi un ringraziamento a chi lo ha accompagnato in questa stagione: “Voglio fare un ringraziamento a tutti quelli che mi sono stati vicini, dalla segretaria Valentina a tutti i dirigenti che si sono prodigati affinchè questa società non sparisse e continuasse a portare avanti la sua storia e il suo nome. Il direttore della V.J.S. Velletri non è il salvatore della patria, viste anche le condizioni difficili in cui era la società, purtroppo per molto tempo non si è lavorato in un certo modo e io mi sono trovato tantissimi problemi nel mio ufficio. Ma nonostante tutto voglio dire ‘grazie’ a chi mi ha sostenuto e si è speso per questi colori”.

Greci (LIVE) sul parcheggio gratuito alle auto ibride: "Ottima iniziativa, ma alcune vettore inspiegabilmente escluse"

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"Nei mesi scorsi - dichiara in una nota il capogruppo della lista Live, Giorgio Greci - nell'ambito del percorso di pianificazione verso la “Città intelligente” il Comune di Velletri, tramite la giunta comunale, ha approvato una delibera che ha autorizzato il parcheggio gratuito per veicoli elettrici puri con immatricolazione non antecedente al novembre 2012, autorizzando, al contempo, il parcheggio gratuito per i veicoli ad alimentazione ibrida elettrica, di nuova immatricolazione (anno 2014), con emissione di CO2 uguale o minore di 120 g/Km".


 "Il tutto - aggiunge Greci - per assecondare la spinta a cogliere la sfida delle 'Smart Cities', ovvero modelli di sviluppo urbano più sostenibili dal punto di vista energetico-ambientale.

Un'iniziativa - aggiunge il capogruppo di Laboratorio Idee per Velletri - di certo lodevole, visto che è improntata a sostenere lo sviluppo di tutte le forme di mobilità a basso impatto, anche e soprattutto in considerazione del diffondersi dei mezzi ad alimentazione ibrida elettrica e ad alimentazione elettrica. L'adozione di questo provvedimento ha avuto ampia eco, anche in virtù della partnership tra Anci Lazio e Toyota. Dal parcheggio gratis sulle strisce blu e dall'esenzione del bollo, tuttavia, sarebbero inspiegabilmente escluse vetture antecedenti la data limite fissata, quando ve ne sono alcune, come le Lexus CT ibride e le Toyota ibride che sono tutte con emissioni inferiori a 120 g/Km, pur essendo antecedenti al novembre del 2012". "Auspico pertanto, visto che tali informazioni mi arrivano da chi, sul tema, ne sa certamente più di me, che nel Comune si valuti questo aspetto, eventualmente estendo gli incentivi anche a coloro che sono in possesso di auto ibride che non sforano la soglia delle emissioni previste, pur se immatricolate prima della data scelta come spartiacque".

21-22 maggio al "Giovanni Scavo" in scena il Torneo "Clelio Busini"

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Presidentissimo vincente e amato, Clelio Busini è ancora vivo nella mente dei tanti sportivi veliterni che lo ricordano come un signore d’altri tempi che condusse la V.J.S. Velletri in un periodo d’oro rimasto oggi leggendario per i colori rossoneri. 


In ricordo di un massimo dirigente unico, professionale e dalle indiscusse doti umane, la dirigenza anche quest’anno ha voluto confermare, bissando il successo della prima edizione, il Torneo a lui dedicato, facendo scendere in campo - in una due giorni che vedrà protagoniste tante illustri società della Regione – i bambini e i futuri campioni, l’anima del calcio e dello sport, con la loro genuinità e la loro voglia di giocare per divertirsi incarnando quelli che sono i veri valori del calcio che anche Clelio Busini metteva nella ‘sua’ V.J.S. Velletri.

All’insegna di fair play, sano divertimento, agonismo piccoli gladiatori correranno dietro ad un pallone onorando la memoria di un presidente indimenticato, passionale, competente, che fece grandi i colori rossoneri in tempi nei quali il pubblico del “Giovanni Scavo” finiva sempre a tre zeri. Per rievocare la figura fondamentale che fu Clelio Busini e farlo nel segno del suo sport preferito, il calcio, la V.J.S. Velletri in collaborazione con il Comune di Velletri è pronta ad ospitare il Secondo Torneo “Clelio Busini” vivendo magici momenti e rievocando una storia gloriosa ed importante come quella dei rossoneri ai tempi del “presidente”.

Manovre salvavita pediatriche e sonno sicuro: corso organizzato dalla Croce Rossa

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Può accadere in ogni momento, a casa, per strada, a scuola, in macchina e quando succede è importante che si sappia casa fare. In caso di ingestione di oggetti o alimenti che possono provocare l' ostruzione delle vie aeree le manovre salvavita pediatriche possono risultare decisive per la salvezza di un bambino.

 Fece notizia nel 2014 il decesso di un bambino di tenera età che stava consumando una merenda con i genitori in un grande centro commerciale della capitale. Decine di tragedie avvengono in Italia ogni anno, ma solo pochi finiscono nella cronaca giornalistica.


Eppure il soffocamento dovuto a ingestione di un corpo estraneo, è la causa di morte accidentale più frequente in Italia tra i bambini fino a quattro anni di età. L'ansia causata da una situazione di pericolo che non si sa gestire e la mancanza di conoscenza causano a volte danni irreversibili. Il Comitato Locale della Croce Rossa di Velletri, domenica 22 maggio ore 8.30 - 14.00 presso la scuola De Rossi in via Ulderico Mattoccia organizza un " Corso di manovre salvavita pediatriche e sonno sicuro". Il corso e' aperto a tutti: genitori, nonni, insegnanti, baby sitter, forze dell'ordine ed altre persone che vogliano imparare dei semplici gesti salvavita. La durata è di circa cinque ore, suddivise in una parte teorica e una pratica per le esercitazioni che vengono svolte su manichini lattante / bambini. Il corso è tenuto da istruttori certificati CRI  che non percepiscono alcun compenso. Il ricavato dell'iniziativa viene devoluto completamente alle attività della Croce Rossa di Velletri; per informazioni ed adesioni al corso scrivere a: formazione@crivelletri.it o telefonare al 0619634881 Lunedi, mercoledi, giovedi ore 18.00-20.00.

"Omicidio floreale" alla stazione: tagliata la pianta di bouganville, la rabbia dei cittadini di Velletri

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Tre bouganville simbolo della stazione ferroviaria di Velletri: erano un pezzo di storia, avendo visto passare sotto di sè uomini, sentimenti, emozioni. 

Antiche quanto i binari che scorrono da Roma nella nostra città, le piante davano un tocco di colore all'attesa dei passeggeri accogliendo calorosamente chi proveniva dalla capitale e trovava un biglietto da visita verde e curato scendendo dai convogli.
Purtroppo circa due settimane fa, intorno alle 10 di mattina, è arrivato il taglio netto: sia quella dal lato del nodo di scambio che le due dal lato dello scalo merci sono state completamente recise, lasciando sgomenti i cittadini che potevano rifugiarsi sotto l'ombra delle grandi piante e ammirarle nella loro fioritura fucsia che dà il meglio di sè nei mesi primaverili.
Non è ancora chiaro il motivo di questa opera di disboscamento, anche perchè nonostante le grosse radici avessero occupato gran parte delle aiuole non si segnalano danno strutturali tali da dover ricorrere ad un così drastico taglio. Mentre il degrado avanza, dal vicino nodo di scambio fino alla stessa stazione che spesso è invasa dalle sterpaglie soprattutto nella parte antistante al ponte stradale lato Roma, un simbolo della stazione ferroviaria di Velletri viene tagliato lasciando sgomenti cittadini e passeggeri. Da oggi lo scalo veliterno è un pò più brutto, mentre sui resti delle bouganville
sono stati affissi dei cartelli di denuncia: "Vissi cent'anni spargendo fiori sui passi stanchi dei viaggiatori, lasciai una notte l'amaro suolo per mano infame d'un segaiolo". E ancora: "Tu ti ricordi un'ombra felice? Oggi rimane una triste radice. Perduta memoria, arrivi tetri, nella stazione della grigia Velletri". Infine: "Quando il treno non era in orario, io coloravo l'attesa al binario. Mi tolse la vita una mano infida, di uno spregevole pianticida". 

L'amore per una atroce e sanguinosa libertà nell'immaginario meridionale di Carlo Levi

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Nelle lande desolate della brulla e bianca campagna lucana si origina un fascino dell'ignoto scoperto solo dopo un periodo di prevenzione e recalcitranza, dovuto alla mentalità cittadina così distante da un mondo agricolo e di virgiliana memoria che rende animaleschi anche i paesaggi e gli abitanti. Il confino di Carlo Levi a Grassano e Aliano, nel materano, diventa il fulcro della sua riflessione antesignana di una questione meridionale vista con occhi innamorati e quasi autoctoni.

Dal liceo Alfieri di Torino, nel capoluogo piemontese popolato dagli amici Gramsci, Pavese ed Einaudi, Levi - di origine ebraica e borghese - entra in "Giustizia e Libertà", attirandosi i sospetti e la condanna a lasciare la città natale per addentrarsi in quella Lucania misteriosa di streghe, medicaciucci e sanaporcelle.

Il genio artistico, però, si mette in moto e fa dell'approccio negativo al nuovo luogo imposto un input per creare letteratura, in un immaginario che poco si prestava alla narrativa ma pure presentava numerosi spunti. Come un avventuriero al contatto con un popolo straniero, l'autore di "Cristo si è fermato a Eboli" carpisce la ricchezza dell'arretratezza così genuina dei popoli della Basilicata, identificando nel nome del Signore la civiltà, arrestatasi poco più a Sud di Salerno dove finisce il mondo del progresso. L'avanscoperta verso il profondo meridione, però, è tutt'altro che negativa e i cittadini di Aliano e Grassano diventano eroici, capaci di far amare le loro tradizioni e le loro usanze anche ad un forestiero cittadino abituato a salotti raffinati e non a giornate piovose in piccoli borghi consumati dalla routine.
La grazia concessa dal regime fascista al dottore confinato è quasi sgradita, perchè dopo l'esperienza a tratti mistica nel crogiuolo delle abitudini lucane Levi in coscienza si rende conto che Cristo forse è andato oltre la Campania, ma si palesa in altri modi avendo consegnato alle popolazioni lucane un'umanità che si fa didattica, imprevista e sorprendente. Gli epigrammi sferzanti di don Trajella, novello Marziale della Lucania, sembrano essere il residuo tragicomico e ridicolo dell'emarginazione verso persone che hanno invece tutte le carte in regola per entrare, senza snaturarsi, nell'Italia civile. Arretratezza e difficoltà economiche, infatti, non fermano l'affezione che tutto il paesino di Aliano mostra per il medico nordico, letteralmente conquistato sia psicologicamente che artisticamente, con i suoi quadri ispirati dalle distese verdi e bianche del territorio. Levi più che un antesignano della querelle del Sud è un risolvitore, perchè invita - lanciando un messaggio di propositivo interesse antropologico - i potenti e i grandi ad accettare nella loro unità peninsulare quella Lucania che pullula di sobrio realismo, nonostante le condizioni di oggettiva difficoltà. Come il lieto fine di una favola, quindi, alla sua morte - il 4 gennaio 1975 - l'autore impegnato mantiene il suo impegno: la promessa di ritornare in Lucania fa sì che Levi venga seppellito per sua esplicita volontà nel cimitero di Aliano, proprio quel luogo che era il limite invalicabile oltre il quale non poteva andare per le restrizione imposte dalla sua "prigionia" ai tempi del soggiorno forzato. Non solo Basilicata, però, nel cuore piemontese dello scrittore colpito dalla "dolente bellezza" del mezzogiorno: tra le sue "Mille patrie" anche la Sicilia de "Le parole sono pietre", bella e dannata, raccontata con ardore a partire da un amore simpatetico con il cosmo contadino della patria isolana fatta di legami fraterni e "serietà silenziosa".
Eletto per due volte Senatore della Repubblica nei collegi di Civitavecchia e Velletri, Carlo Levi tra Gobetti e Rosselli scrive come dipinge, facendo della libertà d'espressione le prerogative imprescindibili del calamaio e del pennello. Puntuali come quell'"Orologio", che si è fermato nel dicembre del 1945 dando vita ad una stagione di incerti tumulti, le analisi di Levi sono intensamente sociologiche e sconfinatamente traboccanti di un amore implicito verso un'Italia così unica e complicata, agli antipodi della Germania raffigurata nella "Doppia notte dei Tigli", ma inimitabile nella sua sguaiata bellezza. Con la sua vista acuta - nonostante la parziale cecità vissuta dall'autore - frutto di tanti viaggi e tante esperienze, Carlo Levi ha lasciato dietro di sè storie di eroica follia  e ferocia disperata, alimentando la desiderosa speranza di "una rivoluzione contadina" senza la quale resta una atroce, sanguinosa libertà. 

Rocco Della Corte

Luigi Pirandello al Teatro di Terra con la "Pirandelliana"

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Eccoci qua con la terza produzione della Compagnia del Teatro di Terra, all'insegna di Pirandello. 


Un Pirandello molto conosciuto- "La patente" - ed un Pirandello non molto conosciuto - "Cecè" - Obiettivo del percorso di cui questa è una tappa è la leggerezza della commedia superando la pesantezza (Kundera, Calvino), del materico realismo dell'attore.
Le produzioni vogliono anche stimolare il coinvolgimento di giovani attori dei Castelli Romani, che possono vantare un minimo percorso professionalizzante: mettetevi in discussione con i pochi professionisti del territorio! Il lavoro sul personaggio all’interno di una regia sobria intende preservare il teatro di interpretazione come tramandato dai nostri grandi maestri. Non sostituendo mai l’attore e la recitazione con piccole trovate, scorciatoie spettacolari, che abbandonando l’autore, abbandonano il dibattito con la idee e scivolano nell’estetismo che è la morte dell’arte teatrale. Un percorso non facile ed anche fatto di passi piccoli e più semplici per avvicinare le nuove leve che vorranno continuare questo mestiere del recitare, che sembra ormai secondario, schiacciato dalla tecnologia e dalle cagnerie e stupidate televisive. Per noi la recitazione al centro è una difesa dall’assalto mediatico dell’approssimazione, dall’ipocrisia, per un teatro umano. "La patente"è il confronto della razionalità del giudice D’Andrea con la logica della sopravvivenza di Chiarchiaro, creduto iettatore e scacciato dal lavoro e dalla società, che querela qualcuno ben in vista per farsi riconoscere ufficialmente iettatore dalla giustizia. La sua forma di difesa rasenta il parossismo. Ma le sue ragioni soprattutto umane sono convincenti e di fatto prevalgono con la forza della rabbia e dell’istinto a sopravvivere. "Cecè"è una commedia quasi scappata dalla penna di Pirandello, che sembra uscire, o almeno aprire la finestra su situazioni di bieca corruzione, così attuale, abbandonando il solipsismo e l’introspezione psicologica dei suoi personaggi. Una commedia sociale. Un cinico Cecè, personaggio del sottobosco politico, abbindola attraverso l’aiuto del commendator Squatriglia, Nada, una escort d’alto bordo per farsi restituire tre cambiali. Facendole pagare dallo Squatriglia, ma un’inezia. E Nada che vorrebbe vendicarsi dell’affronto di Cece’, finisce per farsi convincere sia dal Commendatore che dalle negazioni ben argomentate di Cecè, al quale presta un aiuto materiale contro la presunta usura dello Squatriglia. Una commedia sullo sfondo e nell’alcova dell’Italia corrotta d’allora….e purtroppo ancora di oggi. Lo spettacolo è al suo debutto, quindi più vergine e fresco e inaspettato. Si spera di replicarlo per consolidarlo nel tempo e con le repliche. Ci proveremo. Ecco il senso profondo del Centro Teatro di Terra: un teatro studio unico nel panorama laziale. E aperto ad ogni proposta senza superficiali amori per le tendenze alla moda. Con l’attore al centro si rischia poche devianze….bisogna recitare, arte difficile e per sua natura per pochi. Buon divertimento.

Comunicato dal Teatro di Terra

Virtus Velletri sconfitta dal Grottaferrata nell’ultima di stagione

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La gara è rimasta in bilico per 30 minuti, poi il Grottaferrata ha preso il largo spinto dalla motivazione di raggiungere il 2° posto del girone e conquistare così, con una grande prestazione e nonostante le assenze di Trionetti e Monni, il fattore campo a favore per tutti i playoff. 

La Virtus Velletri, come detto, ha retto bene per le prime tre frazioni nonostante le assenze, su tutte quella di D’Orazio, ma poi ha dovuto cedere alle ragioni di una delle formazioni più forti del girone.
Prime due frazioni di studio, iniziano meglio i tuscolani che conquistano un piccolo vantaggio all’inizio mentre i veliterni tornano sotto passo dopo passo, chiudendo i conti all’intervallo lungo indietro di un solo punto. La terza frazione vedeva ancora i ragazzi di coach Mancini, con un paio di Under come Borro e Marinelli in gran spolvero, guidare anche se di poco il match, arrivando all’ultima frazione avanti di un canestro. Purtroppo per i gialloblu Grottaferrata aveva in serbo una brutta sorpresa, o meglio decideva di mettere in campo tutte le motivazioni utili per non farsi sfuggire un secondo posto a portata di mano. Lucidi e Vagnoni mettevano in fila una serie di azioni positive che, sostanzialmente, spezzavano il ritmo della Virtus. Una situazione che, per vari motivi, mandava su tutte le furie coach Mancini, espulso per proteste. La partita si decideva quindi in pochi minuti, lasciando con l’amaro in bocca una Virtus che pure aveva combattuto con grande impegno per i primi tre quarti e forse meritava di giocarsela fino alla fine. Ora sarà il momento di qualche piccola riflessione in casa gialloblu, pur considerando che forse mai nei venti anni di esperienza della società si erano visti tanti infortuni in prima squadra. Come sempre per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito www.virtusvelletri.it o la pagina Facebook ufficiale www.facebook.com/virtusvelletribasket.

Fabio Ciarla

Virtus Velletri – Grottaferrata: 57-72
Parziali: 18-22; 15-12; 14-11: 10-27
Virtus Velletri: Borro 12, Borghi n.e., Mancini 4, Garofolo 11, Filippucci 4, Rosichini 8, Marinelli 8, Prosperi, D'Amico 10, Quaglia. All.re: Mancini; aiuto all.re: Girelli

Grottaferrata: Ortenzi 2, Lucidi 16, Grossi 11, Vagnoni 13, Pellegrini 4, Cacciamani 5, Cocchi 14, Cassaneti 2, Amendola, Balboni. All.re: Busti.

Bottino di medaglie alla Coppa Italia CSEN e qualificazione agli Italiani per il Toukon

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Un intenso fine settimana di gare e competizioni di karate quello appena trascorso. Giunti quasi al termine della stagione, è arrivato puntuale come ogni anno l’appuntamento della Coppa Italia organizzata dall’Ente CSEN del Coni che ogni anno supera i record raggiunti. 


Un evento di karate in grande stile, di carattere nazionale guidato dalla coordinatrice nazionale Delia Piralli e dal suo staff che quest’anno ha sorpreso tutte le aspettative superando ampiamente i 2000 atleti presenti appartenenti a ben 120 società affiliate.

Con questi numeri e la professionalità che caratterizza queste competizioni, il Toukon guidato dal Maestro Nicosanti è partito alla volta di Perugia con una nutrita rappresentativa di allievi appartenenti alle diverse fasce di età. Sabato è stato il momento del kumite riservato alle cinture marroni e nere, che ha visto trionfare Francesco Leoni conquistando una preziosa medaglia d’oro a conferma della crescita esponenziale dell’atleta che solo nel 2016 ha già primeggiato anche all’Open internazionale di Riccione ed a quello di Follonica. Il sabato è stato anche il momento della gara di kata riservata agli atleti dell’Handykarate. Una presenza ormai tradizionale nel CSEN che ha ottenuto da diverso tempo il riconoscimento del CIP per l’attività svolta in questo ambito. I 5 atleti agonisti del Toukon che hanno preso parte alla competizione hanno dimostrato padronanza delle tecniche e determinazione testandosi anche per la prossima competizione internazionale che si svolgerà a Palma de Mallorca nel mese di giugno. Al termine delle due prove gli atleti hanno conquistato i seguenti gradini del podio: medaglia d’oro per Alfonsi Daniele, Di Cocco Valerio e Sambucci Luca nelle categorie di appartenenza; medaglia d’argento per Spallotta Federico e medaglia di bronzo per Cellucci Mirko. All’alba della domenica invece hanno preso il via le competizioni riservate agli atleti preagonisti, quelli dai 6 agli 11 anni che devono affrontare ben tre prove. In questa occasione i più piccoli atleti del Toukon si sono confrontati con circa 1000 coetanei sugli 8 tatami allestiti. Il tempo di partecipare alla
sfilata di apertura della manifestazione intonando l’Inno d’Italia, che dopo il saluto di rito si sono concentrati per affrontare la prova dinamica del percorso e quella del palloncino ( che simula il combattimento) e la prova del kata di stile. Concentrazione, preparazione e divertimento ed anche tanta voglia di veder riconosciuto dagli arbitri il lavoro fatto: questi gli ingredienti che hanno animato la competizione. Per il Toukon sono arrivate 7 medaglie: medaglia d’argento per Popa Davide, Marchegiani Daniele e Vita Leonardo che ha conquistato l’argento in due specialità; medaglia di bronzo per Ficcardi Gianmaria, Mancini Diego, Musilli Federica. In una gara di così alto livello, alla presenza di arbitri anche di livello internazionale restano di qualità la prestazione di Leoni Chiara, Marsella Francesco e D’Agapiti Pierpaolo che in questa occasione anche per un solo decimo di punto non sono rientrati nel quartetto che ha avuto accesso alle finali. Al termine della gara i più piccoli hanno passato il testimone agli agonisti cinture colorate. Ottime e di qualità le prove di Picca Lorenzo che ha vinto la medaglia d’oro nella specialità kata. L’altra medaglia del pomeriggio è arrivata per Matteo Capri: medaglia di bronzo al termine di diversi incontri dinamici. De Angelis Lorenzo si ferma al quinto posto per una bandierina in meno al termine dell’incontro per accedere alla finale di pool. Si fermano ad un passo dall’accesso alle finali Nicosanti Ester e Pepe Giorgia che per 2 decimi di punto l’una ed 1 decimo di punto l’altra vedono sfumare l’accesso alla finale di pool. Il Toukon è tornato a casa con un ricco bottino, sicuramente un buon augurio per il campionato regionale di kumite che nel frattempo alcuni atleti stavano disputando in casa. Tutti e tre gli atleti del Toukon si sono guadagnati la qualificazione alla finale del Campionato Italiano che si celebrerà tra pochi giorni.


Ancora una giornata di successi per il Toukon che diviso tra la Coppa Italia Csen che si disputava a Perugia si concentrava sul campionato regionale di kumite riservato alle categorie Esordienti B e Cadetti, gara soprattutto valevole per la qualificazione alla finale del Campionato Italiano che si disputerà ad Ostia nel Centro
Olimpico Federale Fijlkam. I buoni risultati conquistati in occasione della Coppa Italia sono stati un buon auspicio per il campionato regionale di kumite che nel frattempo alcuni atleti stavano disputando in casa. Tutti e tre gli atleti del Toukon si sono guadagnati la qualificazione alla finale del Campionato Italiano che si celebrerà tra pochi giorni. Una pregevole medaglia d’argento è stata conquistata da Gabriele De Angelis che ha vinto nettamente tutti gli incontri ed ha visto sfumare l’oro per un punto assegnato all’avversario. Quinto posto per Cecchetti Matteo che riprende con questa gara l’attività agonistica e settimo posto per Anusca Paolo che si sta cimentando anche nella specialità del kata.

La Rosavolley Velletri chiude la stagione con una sconfitta in gara 2 ma a testa alta con la formazione Giro Volley

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Sconfitta con "l'onore delle armi" per la Rosavolley Velletri di I Divisione femminile. 


Nonostante la sconfitta nell'ultima partita della I Divisione a Roma contro la Girovolley, le giovani atlete della Rosavolley Velletri hanno giocato la più bella ed entusiasmante gara della stagione.

Solo l'esperienza in più delle avversarie ha permesso loro di battere un'indomita Rosavolley. La posta in gioco era grande per questa gara di play out e, dopo la sconfitta all'andata, era doveroso vincere per andare alla terza partita. Il risultato è stato a favore della squadra di casa ma, anche a detta dei tecnici delle romane, non si aspettavano certo di trovare delle giovani "pesti" agguerrite e disposte a tutto. Applausi da ambo le tifoserie a fine gara come riconoscimento dello sforzo profuso e per il contributo dato a creare uno spettacolo che a questi livelli non si assiste spesso. A fine gara abbiamo sentito mister Piero Ronsini che ci ha detto: "Davvero sono soddisfatto dell'atteggiamento della squadra, oggi non mi aspettavo di vedere tanta voglia di riscatto dopo la gara dell'andata giocata in modo opaco. Davvero adesso posso dire che la nostra intuizione a scommettere su questo gruppo giovanissimo, non è stata tempo sprecato. Si vedono i grandi miglioramenti sia a livello individuale che di gruppo e questo deve essere da stimolo a lavorare ancora meglio sia per noi tecnici che per le atlete; devono essere consapevoli della loro forza e farne un'arma vincente". La cronaca della gara è superflua, tutti e quattro i set sono stati giocati ad armi pari con la Rosavolley sempre concentrata e pronta a colpire. Le avversarie hanno meritato comunque la vittoria, in virtù della loro maggiore esperienza e la capacità di concretizzare nei momenti topici dei set. La rosa delle veliterne: Sofia Leoni, Cristina Di Biagio, Marta Formiconi, Alice Formiconi, Elisa Mignucci, Valentina Remiddi, Elisa Ferri, Sara Tosto, Federica Leoni, Elena Fiore, Chiara Calcari.


Alessandro De Angelis

Nemi è pronta: arriva l'83esima edizione della Festa delle Fragole, tra gli ospiti Maurizio Battista

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Torna un appuntamento imperdibile la Sagra delle fragole di Nemi, dal 28 maggio al 12 giugno, tra le più blasonate e conosciute sagre a livello internazionale. 


 Cittadina deliziosa dei Castelli Romani e soprattutto in estate meta ideale per trovare ristoro dall’afa capitolina da lunghissimo tempo ormai Nemi ha fatto delle fragole il suo vanto.
Il particolare microclima favorito dalla presenza dell’omonimo lago, insieme con la costanza degli abitanti che per secoli hanno cercato le piantine nel sottobosco per trapiantarle nei poderi terrazzati delle pendici del lago o sulle sponde del lago stesso, permettono una coltivazione rigogliosa.

E chi è ghiotto del frutto simbolo di Nemi e dell’estate, non può certo perdersi questo appuntamento unico. Per non deludere le aspettative, l’edizione di quest’anno propone un cartellone ricco di appuntamenti che cerca di andare incontro a tutte le esigenze e i gusti dei tantissimi partecipanti tra i turisti, i visitatori, i numerosissimi castellani che affollano ogni anno il piccolo borgo, gli appassionati d’arte e di storia e ovviamente, i più piccoli. Per citarne solo alcuni, sabato 28 maggio e domenica 12 giugno sono previsti tantissimi eventi, musica folcloristica, teatri in piazza distribuzione gratuita delle Fragole domenica 5 Giugno ore 18:00 e molto altro. Oltre a passeggiate per il borgo storico e lungo il lago di Nemi, con tanto di sbandieratori. Domenica 29 maggio alle 10:00 inaugurazione della prima edizione della mostra d'arte Premio Fragolina di Nemi. Giovedì 2 giugno sarà la giornata dedicata alla Festa della Repubblica: Nemi incontra il Molise con il gruppo di costume e tradizione"Fontana Vecchia" a seguire alle ore 17:30 parte la seconda rassegna dei gruppi di costume e tradizione italiana "Terra Nemorense". Domenica 5 giugno la festa continua e alle ore 11:00 si svolgerà l'inaugurazione Mostra dei Fiori e l'Arte della composizione dedicata alle Olimpiadi di Rio alla presenza di Maurizio Battista a seguire il saluto istituzionale del sindaco di Nemi, Alberto Bertucci e il Capo Gruppo della lista civica Zingaretti On. Michele Baldi. Protagoniste indiscusse della Sagra saranno le ‘fragolare’, che come ogni anno – sfileranno in corteo per il paese indossando l’antico costume della tradizione: gonna rossa, bustino nero, camicetta bianca e mandrucella di candido pizzo in testa. Per l’intera settimana i vicoli del paese si riempiranno di banchi dove verranno proposte le due varietà tipiche della zona, le fragoline e i fragoloni: dalle marmellate ai liquori, dallo spumante fragolino ai primi piatti come il riso alle fragole, il frutto simbolo di Nemi sarà esaltato in tutte le sue caratteristiche.

Nuoto: netti miglioramenti della squadra allenata da Emiliano Specchi

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Appuntamento con la 1° prova regionale estiva ES.B presso la piscina di Roma Pietralata Domenica 15 Maggio per i nuotatori della F&D Fortitudo Domus Pinsa. 


A scendere in acqua tre atleti della sempre più numerosa squadra a disposizione di Emiliano Specchi e del nuovo tecnico responsabile del vivaio Elvio Bentivegna. Primo a scendere in acqua è stato Luca Liparulo che si è battuto nella disciplina dei 100 RA.

Ottimo il suo tempo finale di 1'43"5 con il quale ha migliorato di 7" il suo personale. A seguire Giorgia Ielapi nei 100 DO chiusi con il tempo di 1'43"0 con il quale ha migliorato di ben 9” il suo personale. Infine, lo sfortunato Christian Celant che, dopo aver nuotato i suoi 100 DO in 1'45"0 con il quale ha migliorato il suo personale di 6", ha dovuto subire l’onda lunga di una beffarda squalifica arrivata per virata irregolare. Nonostante tutto rimane l’ottima prestazione che testimonia quanti buoni frutti sta producendo il lavoro del tecnico veliterno. Migliorare tanti secondi in pochi mesi e, soprattutto su distanze non particolarmente lunghe, è sinonimo di un ottimo lavoro da parte dello staff tecnico e dell’impegno che stanno mettendo gli stessi ragazzi per raggiungere questi importanti risultati. Avanti così!

Prova di maestria per la Velitrae nell’organizzazione del Trofeo Regionale Mignon

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Domenica scorsa il Palazzetto dello Sport di Velletri ha ospitato il Campionato Regionale “Trofeo Mignon” magistralmente organizzato dall’Associazione Ginnastica Velitrae; a distanza di una sola settimana dal successo del “Velitrae Trofeo Cup” presso la palestra della S.M.S. “C. Cardinali”, l’associazione si ripete così nello splendido contesto del PalaBandinelli, struttura in grado di accogliere nei migliori dei modi oltre 150 giovanissimi ginnasti e ginnaste provenienti da tutto il Lazio. 


Il Trofeo Mignon non è una vera e propria gara ma un’esibizione riservata ai ginnasti e alle ginnaste di età inferiore agli otto anni che non possono ancora partecipare alle gare competitive previste dal calendario ufficiale della Federazione Ginnastica d’Italia; non è difatti prevista una classifica finale ma invece una premiazione per tutti i ginnasti e le ginnaste sul campo di gara.

La Velitrae si è presentata con una squadra maschile composta dai ginnasti Federico Borro, Matteo Dominizi e Gabriele Maggi che si sono esibiti al trampolino, al volteggio, alle parallele, alla sbarra, agli anelli e al cavallo con maniglie; per il settore femminile si sono esibiti Ludovica Meini, Cecilia Calcagna e Mariastella Di Meo alla trave, al corpo libero e alle parallele asimmetriche. La gara è stata organizzata nei migliori dei modi dal Direttore Sportivo Prof. Mauro Simonetti e condotta dal Direttore Tecnico Regionale di Ginnastica per Tutti Alessandro De Dominicis. Presenti dall’inizio alla fine il Presidente dell’Associazione Fabrizio Mazzalupi e l’intero Consiglio Direttivo nelle persone di Antonio Pansera, Stefania Luchetti, Andrea Dei Giudici, Pierluca Zampardi e Tiziano Colizzi. Un plauso a tutti i giudici in gara, che in questa occasione hanno rivestito la figura di semplici osservatori dei giovanissimi ginnasti e ginnaste, per aver contribuito con gli organizzatori alla migliore riuscita dell’evento preparando il campo gara e intervenendo nelle premiazioni. Sono intervenuti nelle premiazioni sia l’Assessore allo Sport del Comune di Velletri Marcello Pontecorvi e il Consigliere con delega alle Strutture Sportive dell’Area Metropolitana di Roma Roberto Leoni. Un evento che ha lasciato meravigliati per l’ottima organizzazione ginnasti, istruttori e genitori delle diverse associazioni sportive arrivate a Velletri e che rilancia l’Associazione Ginnastica Velitrae quale punto di riferimento sul territorio per il Comitato Regionale Lazio di ginnastica.

Livio Mastrostefano

Rifiuti e Patto di Stabilità, le accuse di Taddei e PPV: "A Velletri servirebbe Montalbano..."

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Fabio Taddei, da poco entrato nella nuova lista civica di Patto Popolare per Velletri, continua nella sua attività di dura opposizione all'amministrazione comunale e stavolta ha rilasciato dichiarazioni su Rifiuti e sul Patto di Stabilità. 

I dubbi sollevati dall'ex consigliere PD, infatti, partono proprio dall'azienda addetta allo smaltimento dei rifiuti dichiarando che "fa sorridere sentire che chiuda con un utile di bilancio". La municipalizzata da Lariano, Velletri, Albano ha chiuso il bilancio con 300mila euro di attivo: "Controlleremo - è nostro dovere - afferma Taddei - se nel bilancio di spesa ci sono tutte le voci e le controlleremo nei particolari. Poi concentreremo la nostra attenzione su qual è l'importo pagato dal Comune di Velletri".


"L’utile - scrive nel comunicato stampa l'ex consigliere democratico -è corrisposto solo in base a quanto pagano i cittadini. Inoltre, l’Area Metropolitana di Roma (ex Provincia di Roma) ha dato al Comune di Velletri circa 700mila euro, quindi siccome tale contributo non ha carattere di periodicità annuale, cosa accadrà il prossimo anno? Avremo 400mila euro di perdita, oppure un ulteriore aumento sulle bollette dei cittadini per lo stesso importo?". La verità, secondo Patto Popolare per Velletri, è che le famiglie hanno decuplicato le tasse da pagare. Alludendo al progetto biogas, "fortunatamente fermato", si legge nella nota stampa, e ai costi dell'azienda Taddei conclude dicendo che "Velletri è lercia ed il sacrificio che fanno i cittadini a selezionare direttamente il rifiuto non ha abbassato di un centesimo il costo impostogli". Un altro campo su cui l'ex candidato Sindaco attacca l'amministrazione è quello del Patto di Stabilità: "Questo giochino della colpa attribuibile sempre agli altri deve finire. Velletri per la prima volta nella sua storia ha sforato (non rispettato) il Patto di Stabilità e lo ha violato per milioni di euro. Inoltre lo ha violato con il bilancio "buono", cioè quello nuovo, quello che era ripartito da zero dopo il dissesto". "Sembra - accusa Taddei - che ci siano grandi difficoltà e ci si domanda quindi che fine hanno fatto le tasse tariffate al massimo versate dai cittadini di Velletri in questi ultimi 8 anni".
Secondo l'esponente di PPV andare a tagliare i costi sui dipendenti significherebbe ridurre i servizi e ciò sarebbe inammissibile. "Già da diversi mesi - continua la nota stampa - invitiamo il Sindaco a ridursi al minimo consentito dalla legge il suo stipendio e quello dei suoi assessori e dirigenti. Quando la Polverini (su progetto della vecchia amministrazione Cesaroni) ha concesso 15 milioni di euro per fare i lavori che si sono recentemente conclusi come la bretella di Via Santa Anatolia, l’area delle Stimmate, la Casa della cultura a Piazza Trento e Trieste ed il Parcheggio in Via Lata-Via del Ponte Bianco ha detto che era stato bravo lui, mentre se commette errori, come lo sforamento del Patto di Stabilità, dà la colpa al presidente della regione Zingaretti. Altro che il Presidente Zingaretti. Qui ci vuole il fratello che interpreta il commissario Montalbano". 

Facciamo Experientia, dalle menti del “Torno Subito 2016”, un progetto per tutti che smussa le diversità.

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Barche che affondano. Spiagge di uomini e derive. A volte si tratta di morti, altre di morte speranze. Noi siamo solo scogli da toccare, a cui aggrapparsi per non affondare. 

Ogni giorno, mentre consumiamo il nostro pasto quotidiano, le testate giornalistiche televisive (e non solo) ci mostrano gli occhi pieni, tremanti e affaticati di uomini, di donne e di bambini in preda alle loro aspettative di vita.
Occhi in fuga dagli sguardi severi della violenza. Noi siamo solo rifugi di emergenza in cui sentirsi salvi e al riparo. “Experientia” è un progetto figlio dell’integrazione, partorito da un’idea di Alessia Murgi che, per conto di “Torno Subito2016”, il bando della Regione Lazio volto a stimolare l’estro giovanile, è tornata a Velletri, dopo un semestre speso presso la “Queen’s University” di Belfast, per far fruttare la sua esperienza all’interno dell’Assessorato alle Politiche Sociali, al seguito dell’Assessore Giulia Ciafrei e dei due brillanti studenti di Scienze Politiche, Vittorio Valentini e Riccardo Caponi. “Experientia” è stato pensato come un percorso che, attraverso l’esperienza della diversità, porta al suo accoglimento e, conseguentemente, alla sua demistificazione. L’imperativo è quello della ricerca del senso: scavarci l’uno con l’altro e l’uno nell’altro, nella profondità delle nostre convinzioni, credenze e opinioni, porterà alla comprensione della molteplicità dei punti di vista esistenti. Tutto ciò sarà possibile attraverso l’organizzazione di workshop, laboratori, luoghi di incontro e di dialogo, dove, uniti in un unico grande micro-mondo, immigrati, rifugiati e cittadinanza locale potranno attingere alla diversità, ungersi e, così, congiungersi. Contaminarsi, quindi, facendo “Experientia” dell’altro. “Experientia”, lemma latino, madre dell’italiano “esperienza”, compone un acronimo che indica un preciso percorso conoscitivo : E come Esperienza che, contrastando la X come Xenofobia, la P come la Percezione del Pericolo, la E come l’Etnocentrismo, la R come Rifiuto della diversità, la I come Ignoranza, la E come Emarginazione, la N come Nazionalismo dilagante, la T come Terrore e Terrorismo, I come Intolleranza, conduce alla A come Accoglienza. “Experientia” significa sradicamento dall’ individualismo egoista mediante la condivisione di conoscenze, saperi, idee, produzioni culturali, intellettuali, creazioni, narrazioni, e così via. Per questo “Experientia” è anche reciprocità: è un invito bidirezionale alla donazione e alla ricezione. I due centri di accoglienza per rifugiati presenti sul nostro territorio, lo SPRAR (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) e il CAS (centro di accoglienza straordinaria), hanno scardinato e abbattuto le loro mura perimetrali per includerne l’intera cittadinanza: tutti noi, insieme, possiamo alleggerire il peso del limbo delle anime che li vivono, anime in attesa di ricostruzione e di ritrovamento, anime denudate di una casa. Il progetto prenderà avvio solo una volta che verranno collazionate sufficienti proposte da realizzare. Per questo motivo si invitano tutti i cittadini, immigrati, stranieri, autoctoni, a metterci la faccia e le idee e a schiaffeggiare le menti anestetizzate dal timore mediatico del diverso. Se vuoi partecipare, se vuoi esserci ed essere, invia le tue idee, riflessioni, opinioni entro il 31 Giugno 2016 al seguente indirizzo email experientia2016@hotmail.com e queste acquisiranno spessore, avranno un luogo, uno spazio e dureranno nel tempo. Svegliamoci. Incontriamoci. Facciamo “Experientia”

 Alessia Murgi

La città di Lariano e il Sindaco presenti a Roma all’udienza Giubilare di Papa Francesco

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Sabato mattina- una delegazione dell’amministrazione comunale di Lariano composta dal sindaco Maurizio Caliciotti, dagli assessori Fabrizio Ferrante Carrante, Maurizio Mattacchioni, insieme alla segretaria del sindaco sign Luana Spallota, insieme al Gruppo Strumentale città di Lariano con in testa il maestro Vincenzo Varsalona e il presidente Marco Colella, insieme alle Majorettes, e alla Protezione Civile comunale si sono recati a San Pietro all’Udienza Giubiliare di Papa Francesco.


 Nonostante la pioggia è stata un’esperienza indimenticabile per la delegazione di Lariano con la sfilata in parata con la banda e le majorettes del Gruppo Stumentale città di Lariano da Castel Sant’Angelo sino a Piazza San Pietro e successivo incontro con Papa Francesco.

Il sindaco Maurizio Caliciotti ha espresso viva soddisfazione: “Nonostante la pioggia-ha affermato il primo cittadino di Lariano- oggi ci troviamo a San Pietro da Papa Francesco insieme al Gruppo Majorettes di Lariano e al Gruppo Strumentale Città di Lariano. Un'emozione unica e indimenticabile.
Un ringraziamento speciale alla Protezione Civile Comunale”. Soddisfazione espressa anche dal presidente del Gruppo Stumentale Città di Lariano Marco Colella: "Bellissima esperienza oggi con la banda e le majorettes del Gruppo Strumentale Cittá di Lariano all'udienza Giubilare di Papa Francesco.......peccato la pioggia! Ringrazio tutti i musicisti, il Maestro Vincenzo Varsalona e le majorettes per aver partecipato. Ringrazio inoltre il Sindaco Maurizio Caliciotti con gli Assessori Fabrizio Ferrante Carrante, Maurizio Mattacchioni e la Sig. Luana Spallotta e la protezione civile comunale per averci accompagnato nella trasferta in Vaticano”. 


Alessandro De Angelis
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