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Channel: Velletri Life
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In spirito e in verità: due anni dopo, un ricordo di don Gaetano Zaralli

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Nella seconda ricorrenza del suo addio al suo gregge ed alla vita voglio legare la mia commemorazione di Don Gaetano ad un punto preciso della Scrittura. Più che punto una vetta estrema, proprio degna dell’impennarsi di quell’aquila simboleggiante il quarto evangelista, Giovanni: le parole di Gesù alla Samaritana, sul bordo del pozzo di Giacobbe.
“ Viene il momento che chi vuole adorare Dio non deve preoccuparsi se farlo sul monte Garizim o nel tempio di Gerusalemme; verrà un’ora, anzi è già venuta, degli adoratori in spirito e verità”. Avverto, in queste parole, il più forte slancio sburocratizzatore della religione che mai sia stato espresso. E mi pare che Gaetano, fra pochi, e fra quei pochi unico nella qualità dell’adesione, abbia plasmato la propria vita su quello slancio del rabbi nazareno. Avvertiva e soffriva lo scandalo derivante tra la nuova libertà dell’anima annunciata da Lui, e la rete fitta e fissa di obblighi formali, legati anche a templi, dietro la quale, come sacerdote, avrebbe dovuto relegare i fedeli. E fino all’ultimo respiro ha lottato per farci respirare quella nuova libertà. Penso che se oggi tante persone che l’hanno incontrato sentono- anche se dopo la sua rimozione da san Michele Arcangelo non sono entrati in altre chiese- scorrere nella loro anima quella “sorgente per l’eternità” che Gesù, proprio quella volta,aveva promessa alla Samaritana, lo devono all’incontro con Gaetano, celebrato in quello spirito di comprensione della verità della loro anima che era la caratteristica della sua anima. 

Pier Luigi Starace

I tifosi della Vjs Velletri hanno donato pandori e panettoni ai bambini dell'ospedale "Paolo Colombo"

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Nella mattinata del 25 Dicembre, in occasione del Natale, la Banda Volsca ha voluto regalare un sorriso e un momento di spensieratezza all’Ospedale cittadino Paolo Colombo, consegnando pandori e panettoni marchiati Vjs Velletri 1955 a chi è costretto a trascorrere queste festività in un letto d’ospedale.
È stato scelto il reparto di Pediatria, proprio per stare vicini a chi più di tutti vorrebbe festeggiare l’arrivo delle Feste, ovvero i bambini. Ancora una volta la Banda Volsca si dimostra perno fondamentale della città, vicina a tematiche sociali e che esulano dal solo ambito del tifo e sportivo, a riprova che i tanto demonizzati Ultras sono la parte sana di questo calcio ormai allo sbando, sempre pronti a difendere la città sugli spalti e nella vita di tutti i giorni. Un ringraziamento sentito alla società Vjs Velletri, che ha creduto e contribuito a questa nostra iniziativa e alle Dottoresse ed Infermiere dell’Ospedale, da subito commosse e felici di trovare sostegno da parte nostra per loro che fanno un lavoro così delicato e importante.

Banda Volsca Velletri

Pallanuoto di livello, gol ed entusiasmo: divertimento e agonismo a Lariano per il Torneo dell’Epifania organizzato dall’F&D Waterpolis

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Tante atlete, pubblico numeroso e un’ottima pallanuoto. Questi gli ingredienti del primo torneo dell’Epifania, organizzato dall’F&D Waterpolis con in prima linea Daniele Di Zazzo e Danilo Di Zazzo, che ha visto scontrarsi nella Piscina dell’Evolution Fit Village le padrone di casa dell’F&D, l’Acquachiara, il Volturno, la SIS Roma e il Latina Nuoto.
Il Torneo se l’è aggiudicato la SIS guidata da Mario Capanna, come da pronostico visto il valore della rosa e la categoria superiore cui appartiene. Le capitoline hanno vinto quattro gare su quattro, agguantando tutti e dodici i punti in palio. Medaglia d’argento per l’F&D Waterpolis, che ha chiuso il suo cammino con uno score di 7 punti frutto di due vittorie, un pareggio e una sconfitta e una differenza reti migliore rispetto all’Acquachiara, anch’essa a 7 punti. Tre i punti conquistati dal Volturno, mentre è rimasta a 0 il Latina Nuoto. “Sono stati due giorni impegnativi, che grazie al supporto dello staff sono corsi via senza problemi. Vedere tanta gente non può che fare piacere, ho ricevuto alcune telefonate di amici che mi facevano i complimenti, non è stato merito solo mio o di Danilo ma di tutti, Antonio, Stefano, Arianna, Martina, Luca, Silvia, Mario, Danilo, Patrizia, Francesco e molti li avrò dimenticati ma sanno che un encomio va anche a loro, faccio i complimenti a tutti, con Danilo, Francesco e Mario ne siamo rimasti soddisfatti. Tecnicamente il Trofeo è stato impreziosito dalla SIS ROMA, che insieme a Volturno, Acquachiara, Latina e noi ha dato vita a delle belle gare...”. Una battuta il tecnico la riserva alle sue ragazze: “Abbiamo affrontato con il giusto spirito questo torneo, venivamo da alcune sedute di duro lavoro, le ragazze hanno risposto bene, in particolare nelle due prime gare contro SIS e Acquachiara, molto intense e dove abbiamo fatto vedere molte cose positive. Il campionato è alle porte e sarà una bella competizione, molto equilibrata e dove tutti cercheranno di fare bene, noi dobbiamo farci trovare pronti già dal Derby del 26/1 contro i Castelli, le ragazze lo sanno e stanno lavorando sodo, ci divertiremo”. Miglior portiere è stato designato Linda Minopoli, dell’F&D Waterpolis. Miglior marcatore Alessia Fatone del Volturno, con 27 reti, seguita da Veronica De Cuia dell’F&D con 14 e da Storai della SIS Roma con 11. Miglior giocatore Luna Di Claudio della SIS Roma. 

Rocco Della Corte



Daniele Di Zazzo

Alessia Fatone miglior marcatore

Linda Minopoli miglior portiere

Luna Di Claudio miglior giocatrice

Intervista all’Assessore alla Pubblica Istruzione Alessandra Zeppieri sul progetto “Per chi ti ha toccato il corpo con la mente”

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L’11 gennaio sarà la Sala Nobile di Palazzo Savelli a Lanuvio ad ospitare la terza e ultima data dell’iniziativa «Per chi ti ha toccato il corpo con la mente». La poetica di Fabrizio De André. L’Assessore alla Pubblica Istruzione di Albano Laziale Alessandra Zappieri ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’importanza del progetto castellano per ricordare Fabrizio De André.
Nel ventesimo anno dalla scomparsa avvenuta l’11 gennaio 1999, tre comuni dei Castelli Romani – Velletri, Lanuvio e Albano Laziale – si preparano a turno a celebrare l’attualità del pensiero del cantautore genovese con tre eventi a ingresso gratuito dedicati a scandagliare l’eredità culturale di Fabrizio De André dalle più diverse prospettive. Dopo le date di Velletri e Lanuvio, sarà Albano Laziale la città dei Castelli Romani che ospiterà l’evento finale del progetto «Per chi ti ha toccato il corpo con la mente», il cui capofila è il Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario Castelli Romani) e che è stato patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De Andrè ricevendo il sostegno attivo dei tre comuni castellani ospitanti. L’11 gennaio, a partire dalle ore 18, sarà presente un ensemble a più voci, formato da cantautori, musicisti ed esperti dell’opera di Faber che guiderà a un’esplorazione a tutto tondo della poetica di Fabrizio De André. A fondersi con gli interventi degli ospiti e con le letture dell’attrice Benedetta Badaracco saranno le voci della formazione rappresentata da Emiliano Begni – alla direzione musicale –, Giulia Briziarelli, Andrea Caovini, Daniela Di Renzo – Direttore Artistico – e Alessio Ingravalle che eseguiranno brani dell’opera del cantautore genovese e pezzi del loro repertorio. Di questa manifestazione pensata in rete, che ha già registrato un ampio seguito di pubblico nei due precedenti appuntamenti, ne ha parlato in un’intervista l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Politiche Educative, Giovanili, Europee, Gemellaggi e Biblioteche Alessandra Zeppieri, sottolineando l’importanza di questa iniziativa per i giovani. Come mostra ad esempio il coinvolgimento nel progetto di bambini e bambine, ragazzi e ragazze delle scuole primarie e secondarie, e in particolare – per la data di Albano – di Tommaso, una penna meravigliosa di soli sedici anni che, grazie alla collaborazione del Prof. Fabrizio Toppi ha accolto e raccolto la proposta di scrivere una poesia per l’occasione che verrà letta nel corso della serata, scegliendo un tema caro a Faber: il bisogno di sentirsi parte di un tutto dove il tutto è governato solo da pochi. 

Qual è l’importanza per il territorio castellano della serie di tre eventi che vedono il Consorzio Bibliotecario dei Castelli come capofila di un progetto che coinvolge attivamente in rete i comuni di Velletri, Lanuvio e Albano Laziale, alcuni istituti scolastici, artisti ed esperti dell'opera di De André?

L’iniziativa «Per chi ti ha toccato il corpo con la mente» ha permesso ai Comuni coinvolti di consolidare una collaborazione già fattiva, che trova nel Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani l'anello di congiunzione. Lavorare in rete per diffondere cultura e per valorizzare il nostro patrimonio culturale e artistico è il miglior risultato che ci si può auspicare. È attraverso iniziative come questa che si consolidano “ponti” e legami autentici che favoriscono il confronto e stimolano nuove riflessioni tra la cittadinanza tutta e soprattutto tra le giovani generazioni. 

Uno degli aspetti emersi dalle precedenti serate di Velletri e Lanuvio è stata la centralità della lettura nella costruzione della poetica di De André, impossibile senza questo rapporto dinamico con i testi della tradizione non solo musicale. Può essere questo un elemento ulteriore in grado di avvicinare il pubblico più giovane alla ricchezza della lezione di De André?

De André ha raccontato per decenni storie di emarginati, ha dato voce agli esclusi, ha raccontato in modo “crudo” ciò che gli altri non volevano vedere. Per questo, a parer mio, le sue composizioni sono più che mai attuali e continuano ad affascinare le nuove generazioni che sono ancora desiderose di scardinare pregiudizi e preconcetti. 

Riprendendo la domanda sottintesa al libro curato da Daniela Bonanni (La mia prima volta con Fabrizio De André), qual è il suo primo ricordo relativo a De André? 

Il mio incontro con De André ha radici lontane, in famiglia abbiamo sempre ascoltato la sua musica. Ma se dovessi pensare al mio primo ricordo “non mediato” con Faber la mia mente ritorna, senza alcun dubbio, alla mia adolescenza e ai tempi del liceo. Ricordo perfettamente e con molto affetto Francesco, un ragazzo appassionato di filosofia e poco più grande di me, che durante un’autogestione ci aveva tutti affascinati, attraverso un corso dedicato al cantautore, con i suoi discorsi coinvolgenti sulla poetica e sui testi di De André che poi spaziavano in una riflessione più ampia sull’attualità. È a questo episodio che riconduco il mio primo ricordo significativo con De André ed è stato da quel momento che mi sono avvicinata in maniera più consapevole alla sua poetica. Se dovessi scegliere una canzone pensando al mio primo incontro con De André, sarebbe senza dubbio “Il Pescatore”.

Valentina Leone


Settimana di lezioni aperte all’Istituto Comprensivo Velletri Nord

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Da lunedì 13 gennaio a venerdì 17 gennaio dalle ore 16:00 alle ore 18:00 lezioni aperte presso la S.M.S.”Aurelio Mariani”.
I visitatori potranno assistere alle lezioni e provare gli strumenti musicali insegnati nella sezione musicale della scuola: pianoforte-chitarra- percussioni-flauto traverso. Vi aspettiamo numerosi! A conclusione di una settimana di lezioni aperte, evento finale dell’I. C. Velletri Nord- S.M.S.”Aurelio Mariani”, con l’open day di Sabato 18 gennaio 2020 dalle ore 10:00 alle ore 12:00. Tutti i visitatori potranno conoscere le attività e i progetti che si svolgono nel nostro istituto. Inoltre potranno ascoltare “L’orchestra giovanile Aurelio Mariani” della Sezione musicale della scuola. Vi aspettiamo numerosi!


La disgrafia: cos'è e come riconoscerla

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La patologia della grafo-motricità si chiama disgrafia ( dis=contrariata, grafia=forma), ed
indica un disturbo dell’espressione scritta di ordine prettamente grafo-motorio (e non di tipo percettivo, simbolico,ortografico); il disturbo si ha nell’esecuzione dei grafismi che colpisce l’aspetto grafo-motorio.

La disgrafia fa parte dei Disturbi Specifici di Apprendimento (insieme alla Dislessia, Disortografia e Discalculia) e pertanto si  presenta  in  bambini o ragazzi con quoziente intellettivo nella norma,
in assenza di patologie  neurologiche  e/o  deficit sensoriali  e  può  influenzare  sia  l’apprendimento  scolastico  sia  le  attività  di  vita quotidiane con eventuali conseguenze negative a livello emotivo e comportamentale.
La scrittura coinvolge infatti una serie di capacità motorie sequenziali e processi di elaborazione del linguaggio. Nei bambini disgrafici queste abilità non sono però completamente integrate.

Nel disturbo specifico, come pluralità di stati patologici, occorre discriminare i sintomi primari, inerenti alla funzione disturbata, dai sintomi secondari, che rappresentano disfunzioni minori che corredano il deficit specifico o secondario. Tra i sintomi primari della disgrafia ci sono: tratto grafico irregolare (dimensione, spessore, ritmo, chiusura, spazio);· elisione sillabe finali;  lettere slegate; specularità grafemi; grafia discontinua ( riprese grafiche, ritocchi); mancata chiusura forme; tremolio/rigidità; unione di parole; errori ortografici; sudorazione mano; spasmi muscolari; sintomi plurimi. I sintomi secondari della disgrafia sono relativi a disturbi a carico di· organizzazione spazio temporali; orientamento spaziale; coordinazione motoria e psicomotoria; sintesi percettive; memoria di sequenza; discriminazione sinistra - destra; fluidità della scrittura; grafo-motricità.
I testi scritti da un bambino disgrafico risultano poco leggibili, anche per il bambino stesso.
Le parole appaiono spesso disallineate rispetto alla righe e le singole lettere hanno grandezze diverse.
La disgrafia comporta inoltre una significativa lentezza nello scrivere.  Come conseguenza, la scrittura prolungata nel tempo per un bambino disgrafico può risultare molto faticosa.

I campanelli di allarme cui prestare attenzione sono:
  • eccessiva pressione sul foglio
  • impugnatura scorretta
  • alterata distribuzione spaziale nel rigo o nella pagina
  • parole e righe fluttuanti
  • eccessiva lentezza di scrittura
  • scatti, interruzioni nel tratto, variabilità della distanza delle parole
  • variabilità dei grafemi, ricalco o sovrapposizioni parziali delle lettere.
  • difficoltà nel copiare dalla lavagna

I sintomi derivati dalla disgrafia possono essere identificabili nella stancabilità e insofferenza,
labilità attentava, discomprensione di ciò che si sta scrivendo, tendenza alla predizione e
all’invenzione, fuga dal compito, rabbia irritabilità, depressione, disistima, sensibilità emozionale.
Si osserva inoltre che se il soggetto disgrafico è concentrato nel realizzare bene la forma, rallenta e non si concentra sul significato e se perde il significato perde l’ortografia cioè compie più errori.
Il bambino disgrafico ha perciò due scelte:
1. scrive male, ma compie meno errori di ortografia (velocità di scrittura eccessiva);
2. scrive bene, ma fa più errori perché si concentra sulla forma e la scrittura risulta molto lenta.

Sebbene la disgrafia venga spesso confusa o assimilata alla disortografia, sono disturbi differenti. Nonostante entrambi siano disturbi dell’apprendimento della scrittura, il primo è un deficit di  natura  motoria (coinvolge i  processi  di  realizzazione  grafica); il secondo, al  contrario,    è  un  deficit  nei  progressi  di  cifratura (cioè coinvolge la  componente  linguistica). 

Per capire quindi se si è di fronte a una pessima grafia, un deficit intellettivo o un disturbo dell’apprendimento è infatti necessaria una valutazione psicodiagnostica specialistica.
La valutazione della competenza grafica viene eseguita generalmente dopo la fase di apprendimento, che di norma è a fine della seconda classe primaria. Talvolta però, alcune difficoltà grafiche emergono già nel disegno in età prescolare.

In Italia manca attualmente una statistica certa sull’incidenza di tale disturbo, tuttavia la crescente richiesta di valutazione da parte della scuola e delle famiglie lascia pensare che tale fenomeno sia più diffuso di quanto si possa pensare.
Una ricerca condotta su un campione di 2200 bambini di quinta elementare, età in cui l’alunno dovrebbe aver consolidato un buon sviluppo grafo-motorio evidenzia che il 20,7 % del campione ha difficoltà esecutive nell’atto grafico e il 5% di questo presenta una forma grave.  Risulta significativo che solo lo 0,7% del campione ha ricevuto una diagnosi di tale difficoltà con conseguente supporto compensativo a scuola e intervento riabilitativo mirato.
Questi dati suggeriscono che la disgrafia è un fenomeno poco riconosciuto e al quale si pone poca attenzione.



Federico Moccia presenterà alla Mondadori di Genzano "La ragazza di Roma Nord"

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Primo appuntamento dell'anno alla Libreria Mondadori Bookstore di Genzano di Roma. Arriverà lo scrittore Federico Moccia, per presentare il suo nuovo libro "La ragazza di Roma Nord", edito da SEM. 
Un'esperimento di scrittura, poichè il volume oltre a quelle di Moccia contiene pagine scritte da numerosi altri autori che hanno collaborato alla composizione del romanzo. E' la storia di Simone e Sara, e di un'altra figura femminile estremamente intrigante che incontra su un treno. La scoperta, da parte del protagonista, del tradimento della sua ragazza spingerà Simone a tornare a Roma per cercare la misteriosa giovane conosciuta sul treno. Una lunga attesa, tanti pensieri, numerose riflessioni, e la ragazza di Roma Nord sarà un'opportunità di crescita, maturazione, evoluzione. L'appuntamento è per sabato 11 gennaio alle ore 18.30 alla Mondadori Bookstore di Genzano (Corso Gramsci). Seguono firma-copie e foto-ricordo. L'ingresso è libero.

Rocco Della Corte


All’Evolution Fit Village il campus natalizio “Aqvares”

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È stato riproposto, in versione natalizia e con una buona adesione di bambine e di bambini, il centro Aqvares, che già questa estate ha allietato le giornate dei più giovani presso l’Evolution Fit Village di Lariano una collaborazione, quella fra Aqvacenter e Ginnastica Res Novae, dimostratasi vincente anche per il campus natalizio, che ha attraversato tutte le festività.
Sotto l’occhio esperto e attento di professionisti del settore, i ragazzi hanno potuto cimentarsi – abbinando al divertimento lo sport – in diverse discipline di ginnastica artistica, aerobica, trampolino elastico, nuoto, nuoto sincronizzato e pallanuoto nella rinnovata location dell’Evolution Fit Village, inaugurato lo scorso settembre a Lariano in via delle Cerrete. Sport, attenzione al cibo, animazione, educazione: sono alcune delle parole chiave dell’Aqvares versione Christmas, un’esperienza indimenticabile e partecipata che, come già ufficializzato dagli organizzatori, si ripeterà anche per l’estate 2020.

Secondo "Velletri Trophy by Road Runner 4x4"

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Il secondo Velletri Trophy, organizzato dal locale Club fuoristradistico Road Runner 4x4, ha celebrato magnificamente la conclusione degli eventi fuoristrada – realizzati sotto l’ombrello della FIF (Federazione Italiana Fuoristrada) – chiudendo il 2019 con una giornata all’insegna del divertimento puro, articolato sulla scelta tra un percorso facile e adatto a molti veicoli, anche non preparati, e prove hard, che la pioggia battente dei giorni precedenti aveva trasformato fino al limite dell’impraticabile, rendendo veramente dura la vita (ma proprio per questo più divertente) a quanti si cimentavano in questi tratti del road book.
D’obbligo ricordare che il raduno è stato reso possibile dalle autorizzazioni rilasciate dalle Autorità Locali, un ringraziamento particolare al sindaco di Velletri Orlando Pocci e all’assessore allo sport Alessandro Priori che ma parte attiva del successo della manifestazione si deve anche agli sponsor che hanno contribuito in vari modi ad appoggiare l’iniziativa e – dettaglio non trascurabile - ai proprietari di alcuni fondi che hanno consentito l’accesso ai veicoli dei partecipanti sui propri terreni.
All’appuntamento delle 8,30 del 15 dicembre, per la partenza, nella piazza Garibaldi di Velletri, sono giunti 43 equipaggi, in rappresentanza di molti Club offroad e di tutti i costruttori che hanno - o almeno avevano – un modello fuoristrada nella propria gamma. C’erano Mercedes, Land Rover, Jeep, Nissan, Toyota, ma anche Suzuki, Daihatsu, perfino una Asia Rocsta, insomma un’insalata russa sapientemente mescolata per una riuscita esemplare della manifestazione.
Il percorso ha permesso di ammirare paesaggi insospettabili per quanti arrivavano da altre province, mente il fango ha consentito di sporcare le auto fino al tetto, in una sorta di sfida che ha visto protagonisti cavalli, gomme e…. manico. Tra tutti da segnalare l’arrivo al ristoro per il pranzo di una Jeep Wrangler perfettamente di serie, ma senza dimenticare modelli come le Land Rover Discovery e Defender, gli inarrestabili e fumeggianti Patrol, le implacabili serie G di Mercedes, che hanno superato anche le prove hard senza danni. Tanti i partecipanti, dunque, facce allegre al ricco pranzo nella Rocca dei Briganti…quasi nessun guasto, ma diverse “piantate”, peraltro soccorse subito e con grande efficienza dai numerosi punti di assistenza predisposti nei punti più difficili del percorso, all’insegna di una giornata allegra, con un tempo tra i migliori che si potessero desiderare, freddo e assolato, trascorsa rinsaldando vecchie amicizie con gli altri club intervenuti numerosi e con un brindisi di Buone Feste e una conferma dell’appuntamento per il 2020, con altre sorprese nel percorso e un’organizzazione ancora migliore.

Battesimo del Signore: "Io non lo conoscevo" dagli scritti di don Gaetano Zaralli

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Mt 3,13-17

TESTO
Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».


COMMENTO
Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare…

Il fiume Giordano è lungo 320 km e attraversa l’intera Palestina (col termine Palestina si indica grosso modo l'area in cui si estende l'odierno Israele, compresi i territori occupati e la striscia di Gaza); raggiunge quindi il lago di Tiberiade (o di Genezaret) e sfocia finalmente  nel Mar Morto.
Gesù da Nazaret, perciò dalla Galilea, attraversando la Samaria si portò, accompagnato da altri,  nel luogo dove Giovanni predicava e amministrava il battesimo di penitenza. Probabilmente questa comitiva trovò Giovanni in quel tratto di fiume che è il più accessibile a chi viene da Gerusalemme, cioè poco sopra al suo sbocco nel Mar Morto.
Non si fanno chilometri e chilometri di cammino, se non c’è un minimo di entusiasmo e di interesse per la persona che si vuole incontrare. Il che fa supporre che la fama di Giovanni Battista era arrivata piena di fascino già nelle regioni estreme della Palestina.
Mi chiedo, con una certa curiosità, quale possa essere oggi il  motivo che conduce folle enormi a Piazza S. Pietro per vedere un uomo vestito di bianco che dall’alto di una finestra dice cose a volte così semplici da ritrovarle sulla bocca comune di un comune prete di campagna.

Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?»… 

Gesù era uno dei tanti, che a bella posta si era mescolato tra gli altri penitenti: nessuno lo conosceva, neanche Giovanni che gli era parente.
“Giovanni rese testimonianza dicendo: Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L`uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio". (Gv 1,32-34)
Probabilmente “conoscere o riconoscere” Gesù significa compiere nei suoi confronti un atto di fede: come uomo so chi sei e magari mi ti immagino senza peccato, ma, riconoscere in te il Figlio di Dio, è altra cosa, tanto altra che mi porta a doverlo testimoniare con la mente e con il cuore, senza indugio…

 "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento".

Ora Gesù, che emerge dalle acque del Giordano, agli occhi di Giovanni e del mondo è davvero il Figlio di Dio.
Quanti secoli di fede alle nostre spalle, quanta umanità credente nella storia del cristianesimo, eppure si insinua ancora quel dubbio che adombra la luce e trattiene l’anima nel vuoto, lasciandola  arida come il deserto.
Solo qualche mese dopo il battesimo nel Giordano due discepoli di Giovanni vennero inviati dal loro maestro a chiedere a Gesù se fosse lui l’atteso Messia.
Spesso perfino i fatti straordinari hanno efficacia limitata, se non si ha voglia di impegnare la volontà. Non bastò la voce del Padre a rendere certa per sempre la filiazione divina di Gesù; non fu sufficiente la Colomba volteggiante  a dissipare ogni dubbio sulla messianicità del Figlio prediletto. Giovanni e i suoi discepoli cercarono conferme nei fatti… e le trovarono.

Il Museo "Luigi Magni e Lucia Mirisola" ricorda Federico Fellini

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Il 20 Gennaio si compiono i cento anni dalla nascita di Federico Fellini, il Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola ricorda il grande regista italiano inaugurando una serie di iniziative a lui dedicate.
La prima proprio nel giorno del suo compleanno con la proiezione di tre video dedicati al mondo felliniano realizzati da Franco Di Matteo appassionato cultore dell’opera del regista riminese a seguire proietteremo 'La Dolce Vita', uno dei film cult firmati da Fellini. In questo film c’è l’opera di Lucia Mirisola come aiuto costumista del grande Pietro Gherardi suo insegnante al Centro Sperimentale di Cinematografia. Tutto avrà inizio alle ore 17.00. 

Ettore Bassi in “Il Sindaco Pescatore” domenica 19 gennaio al Teatro Artemisio-Volonté

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Domenica 19 gennaio alle ore 18.30 (e lunedì 20 gennaio per le scuole in matinèe) il Teatro Artemisio-Gian Maria Volonté, diretto dal Maestro Claudio Maria Micheli, ospiterà lo spettacolo “Il Sindaco Pescatore”, liberamente ispirato alla vicenda di Angelo Vassallo.
Il primo cittadino di Pollica, uno dei più suggestivi paesi del Sud in pieno Cilento, fu barbaramente assassinato, mentre era ancora in carica, in quello che è stato un omicidio senza risoluzione. La sua attenzione alla natura, la sua vicinanza alla gente e al borgo, popolato da pescatori, gli sono valsi l’appellativo di “Sindaco-Pescatore”, divenuto per le sue battaglie ambientaliste e contro la malavita organizzata un simbolo di buona politica prima e dopo la sua morte. Interpretato da Ettore Bassi, lo spettacolo sarà intenso ed emozionante, capace di risvegliare la coscienza civica del pubblico. La regia è di Enrico Maria Lamanna, mentre i testi sono stati scritti da Dario Vassallo, fratello del Sindaco e presidente dell’omonima fondazione, ed Edoardo Erba. Le musiche originali sono di Pino Donaggio. L’appuntamento è per domenica alle ore 18.30. I biglietti sono acquistabili presso “Il biglietto” a Velletri (Via De Filippo, 99) e Drin Service a Genzano (Via Galieti, 10) oltre che in internet su ticketone.it. Prezzi: platea I settore 20 euro, platea II settore 18 euro, galleria 15 euro (prevendita e riduzioni escluse). Un’altra data importantissima per la stagione teatrale messa a punto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, e un interprete d’eccezione come Ettore Bassi non farà che impreziosire un copione di qualità che ha già fatto parlare di sé. 


Rocco Della Corte


Vjs Velletri show a Nettuno, da 3 a 0 a 3-3 con i gol nel recupero di Giordani e Passaretta

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La Vjs Velletri pareggia al "De Franceschi" di Nettuno dopo una partita strana, emozionante e ricca di occasioni. Padroni di casa avanti addirittura sul punteggio di 3-0, poi lo squillo di Spagnoli e l'epica rimonta nel recupero inventata da mister De Massimi che azzecca tutti i cambi.
Punto prezioso per come è arrivato, rossoneri nelle zone alte della classifica a sette punti dal secondo posto. Il primo tempo ha i connotati di un thriller e si apre nel peggiore dei modi. Non passano neanche dieci minuti, infatti, che una palla vagante nell'area rossonera viene inavvertitamente toccata di mano: è calcio di rigore netto, dal dischetto Loreti non sbaglia e fa 1-0. Al 14esimo il raddoppio: azione insistita dei tirrenici sulla tre quarti, cross in mezzo che dopo due rimpalli fortunosi finisce sui piedi di Sbordone, più lesto di tutti nell'insaccare alle spalle di Rennetti da due passi. Al 21esimo i locali fanno tris: uscita di Rennetti su Laghigna, il portiere veliterno prende l'avversario e si becca il giallo mentre l'arbitro concede il secondo penalty di giornata. Dal dischetto Laghigna stesso è implacabile e segna il terzo gol. Stordita, la Vjs Velletri reagisce al 29esimo con una bella incornata su punizione di Cafarotti, ma il pallone dà soltanto l'illusione nel gol. Nel finale di tempo, al secondo minuto di recupero, è tuttavia Spagnoli ad accorciare scattando sul filo del fuorigioco e battendo il portiere avversario con un tiro chirurgico che tiene vive le speranze veliterne. Nella ripresa il Nettuno inizia premendo il piede sull'acceleratore, e crea qualche apprensione alla retroguardia veliterna che però regge nonostante qualche rischio.
E' superlativo Rennetti ad opporsi su un tiro violento da fuori di Laghigna, rifugiandosi in calcio d'angolo. La Vjs Velletri si sveglia, scossa dal tecnico e dai cambi che alzano decisamente il baricentro della squadra, e rovina la festa ai padroni di casa già proiettati verso una vittoria che li avrebbe portati vicinissimi alla capolista. Al 92esimo calcio di punizione di Giordani, traiettoria precisa e beffarda che supera tutti e si insacca all'angolino per il 3-2. Al 94esimo, su una corale azione d'attacco veliterna, è Passaretta a trovare il colpo del ko con uno splendido tiro a giro che lascia di sasso difesa e portiere del Nettuno. Il 3-3 è il risultato con cui si chiude la partita. Per quanto visto in campo sicuramente un punto prezioso, anche se l'approccio alla gara e gli episodi hanno fatto rischiare alla truppa di mister De Massimi la terza sconfitta stagionale. E' arrivato invece il settimo pareggio che mantiene i veliterni al quinto posto, in condominio con il Pro Cecchina, in attesa del big match di domenica allo "Scavo": alle 15.00 arriverà la Virtus Divino Amore, quarta e tra le favorite per la vittoria finale. Sarà una partita scintillante. 


Rocco Della Corte 

NETTUNO: Scarsella, Priori, Loreti, Nanni, Mariola, Fratticci, Recupero, Santin, Laghigha, Bonomo, Sbordone. Panchina: Cardinale, Ricci, Cannariato, Fiorini, Grillo, Borelli, Valerio, Viglietti, Arena. Allenatore: Gianni Antonelli 
VJS VELLETRI: Rennetti, Masella, Moscato, Cafarotti, Latini, Simonetti, Di Giovanni, Melucci, Spagnoli A., Cassandra, Fratarcangeli. Panchina: Giorgi, Middei, Torreggiani, Giordani, Passaretta, Spagnoli S. Allenatore: Stefano De Massimi 
Arbitro: Davide Zangrilli di Frosinone.

L’F&D Waterpolis si presenta: ai nastri di partenza Serie A2 femminile e Serie C maschile

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Si è svolta venerdì 10 gennaio, all’Evolution Fit Village, la conferenza stampa ufficiale di presentazione delle rose della Serie A2 femminile e della Serie C maschile dell’F&D Waterpolis. Due formazioni che, ai nastri di partenza della nuova stagione, non nascondono le proprie ambizioni e punteranno a fare il massimo per ottenere il salto di categoria dopo le esperienze diverse ma formative della passata annata sportiva.
A coordinare la conferenza Maria Rosaria Perillo e Rocco Della Corte, che hanno dato la parola ai vari relatori. Primo a parlare è stato, dopo i saluti istituzionali di Maurizio Caliciotti e Claudio Crocetta, il presidente Francesco Perillo. Il massimo dirigente ha sottolineato gli sforzi profusi dalla società per mettere a disposizione dei tecnici una rosa adeguata e competitiva, e pur con l’incognita propria di ogni disciplina sportiva non ha nascosto le aspettative: gli obiettivi stagionali sono il ritorno in Serie A1 per la femminile e il tentativo di assalto alla B per la Serie C maschile. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Mario Lucarelli, che ha elogiato il lavoro svolto dai ragazzi e dalle ragazze invitando gli atleti a non porsi limiti e dare sempre il massimo. Spazio a un commento più tecnico, invece, da parte degli allenatori. Mister Daniele Di Zazzo, responsabile della A2, si è detto soddisfatto dello spirito che c’è nel gruppo e della forte intensità profusa dalle ragazze negli allenamenti. “Il campionato non sarà semplice” – ha dichiarato il tecnico – “ma dipende tutto da noi, dal modo in cui affronteremo le partite”. Mister Domenico Criserà, allenatore della Serie C, dopo la splendida cavalcata dello scorso anno ha invece posto l’accento sulla crescita di un gruppo formato prevalentemente da giovani del vivaio e impreziosito da elementi di esperienza e di categoria. È arrivato dunque il momento più atteso, prima del rinfresco, con la presentazione delle rose. Faranno parte della Serie A2 femminile Linda Minopoli (capitano), Veronica De Cuia, Sara Carosi, Giorgia De Marchis, Roberta Zenobi, Fabiana Rosini, Giulia Bertini, Rebecca Cristea, Syria Piscopo, Beatrice Clementi, Andreacarola Aprea, Michela Bagaglini, Maria Meccariello, Gemma Mastrantoni, Daniuska Carrasco, quest’ultima appena arrivata da Cuba e leader nella nazionale cubana di pallanuoto femminile. La Serie C maschile, invece, sarà composta da Marco Castello (capitano), Leonardo Marini, Diego De Rosa, Simone Carducci, Roberto Gualandi, Federico Colanera, Federico Tonon, Leonardo Fioravanti, Lorenzo Cedroni, Jacopo Di Santantonio, Federico Briganti, Federico Ferrante, Dario Lucarelli, Dario Lenzi. Non resta che fare un grosso in bocca al lupo a tutti e due i gruppi nella speranza che portino alto in Italia il nome dell’F&D Waterpolis e, da qui a maggio, regalino soddisfazioni e gioie ai tifosi e alla società. 

Rocco Della Corte

Intervista a Federico Moccia: presentato alla Mondadori di Genzano "La ragazza di Roma Nord", una storia tutta da scoprire

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È uscito a dicembre, per le edizioni SEM, “La ragazza di Roma Nord”, ultimo libro dello scrittore Federico Moccia. Nel pomeriggio di sabato 11 gennaio l’autore è stato ospite della Mondadori Bookstore di Genzano per raccontare questa storia, intrigata e appassionante, che vede come protagonista un giovane, Simone, che scopre il tradimento della sua compagna e si invaghisce di un’altra ragazza conosciuta in treno. Prima della presentazione Federico Moccia ha rilasciato un’intervista in esclusiva per l’Ufficio Stampa Mondadori, che riproponiamo di seguito.
Federico Moccia, questo libro è un po’ un esperimento letterario perché oltre al romanzo che hai scritto contiene dei pezzi di otto autori. Perché quest’idea di collaborazione? 

Mi piaceva molto l’idea perché ogni volta che vado alle presentazioni incontro qualcuno che ha scritto qualcosa di suo e vuole condividerlo, tutti vorrebbero pubblicare, ed è proprio il piacere della pubblicazione che mi ha spinto a farlo. L’idea è stata quella di mettere all’interno del libro otto piccole finestre che non cambiano il racconto e tutto ciò che accade ma permettono a otto persone diverse che hanno partecipato al concorso di pubblicare ed essere parte integrante del progetto. 

La scelta è stata complessa? 

Sì, perché è arrivato tantissimo materiale diverso, e abbiamo valutato bene con la casa editrice fino a decretare quaranta veri finalisti dai quali poi abbiamo scelto gli otto designati. Sono pezzi molto diversi ma giusti, mi sono piaciuti molto. 


Perché proprio una ragazza di Roma Nord ad incarnare l’elemento che destabilizza e intriga il protagonista? 

Perché Roma è cambiata tantissimo, sembra quasi una regione, con all’interno quartieri che diventano come dei paesi autonomi e una parte di Roma nord è come una concentrazione fra Corso Trieste, Ponte Milvio, la Camilluccia, la Farnesina… sembra una città a parte. Mi divertiva l’idea che anche le ragazze che hanno vissuto e vivono in quella parte di Roma abbiano un loro codice personalissimo, una linea, una corrente, una filosofia, elencata nei dieci punti in quarta di copertina e sono diverse dalle ragazze di Roma Sud pur assomigliandosi nei sentimenti. Non c’è un meglio tra l’una e l’altra, ma mi piace molto questa differenza quasi di ideologia anche nelle scelte di abbigliamento e nei dettagli. 

Cosa colpisce Simone, il protagonista in viaggio verso la fidanzata che poi scoprirà tradirlo, dalla ragazza di Roma Nord incontrata in treno? 

Secondo me è colpito dalla sua maturità è una ragazza che ride, scherza, è leggera ma non superficiale, poi ha una sua profondità, una sua grande sensibilità, e non c’entra niente con la sua ragazza. A volte noi siamo innamorati dell’immagine ma non siamo critici, non analizziamo le qualità, e conoscere un’altra persona ci fa paragonare…ed è una crescita, anche se Simone e la ragazza poi non si scambiano neanche il nome e il numero. Improvvisamente, però, in questo viaggio si raccontano più di quello che magari dicono alle persone che vedono tutti i giorni. 


Mentre “La ragazza di Roma Nord” prosegue sulla strada del successo, è in uscita un nuovo libro… 

Sì, e non so quando. Sarà il seguito de “L’uomo che non voleva amare”, romanzo che ha avuto un grande successo e ripercorre la storia di un uomo e dei suoi dolori nonostante la sua ricchezza. È un libro adulto e molto diverso da questo, con delle corde comuni anche se è un senso di colpa che non permette più al protagonista di amare. C’è una visione diversa dell’amore rispetto a quanto si è trattato fino ad oggi.

Rocco Della Corte

Lo Stendardo di S. Antonio compie venti anni

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Ci avviciniamo alla tradizione Festa in onore di S. Antonio Abate, fermiamoci a parlare del celebre stendardo e della sua storia. Vessillo dell’Università dei Carrettieri e Mulattieri fondata nel 1624, essa era una sorta di antesignana delle moderne associazioni di categoria e dei sindacati.
All’epoca con il termine Università si identificavano quei sodalizi che riunivano delle categorie per precise di “fedeli”. A Velletri la storia lascia traccia di quelle dei Calzolari che si trovano nella Chiesa di S. Crispino sita nell’omonima piazza, quella dei Falegnami che si trovano nella Chiesa di S. Giuseppe e quella dei Mulattieri e Carrettieri che si trovavano nella Chiesa di S. Antonio Abate a loro concessa in uso dopo la partenza da Velletri dei Canonici di Vienne. L’Università dei Carrettieri e Mulattieri ma come anche le altre oltre alla cura dello spirito dei propri sodali ne curava anche l’assistenza sociale ed economica era uso pagare dei “vitalizi” (intesi come una prima forma di pensione) a quei soci che a causa di incidenti sul lavoro o per la troppa età non potevano più lavorare i fondi venivano ricavati dai beni propri del sodalizio che all’epoca erano case terreni lasciti testamentari. Tutto questo venne meno con l’annessione degli Stati della Chiesa al Regno d’Italia e la conseguente confisca di beni di ordini religiosi – confraternite e università. I Mulattieri e Carrettieri di Velletri per continuare nella loro necessaria opera sociale decisero di mandare all’asta il loro stendardo ogni anno in occasione della Festa del patrono S.Antonio Abate, ragionevolmente possiamo dedurre che questa consuetudine possa avere origine dopo il 1870 anno della presa di Roma. Chi si aggiudicava lo stendardo godeva dell’immunità per un anno e dove custodire il prezioso drappo in casa appeso in una stanza vuota con una lampada accesa. Naturalmente il drappo con gli anni e con i trasporti a cavallo si usura e per questo in concomitanza con gli anni giubilari si rinnova aggiudicando in modo definitivo quello del venticinquennio precedente. Sono arrivati fino a noi solo quattro di questi drappi, quello più antico del 1899 è opera del maestro Aurelio Mariani ed è conservato dalla famiglia Nanni, segue poi quello opera di Mons. Ruggero Tredici aggiudicato a Cesare Lupi conservato in chiesa, quello conservato da Bruno Tondi vincitore dell’asta definitiva del 1992 per 20.700.000 lire a cui ha fatto seguito quello realizzato dalla Signora Giovanna Verger Frezzolini aggiudicato a Salvatore Ladaga e Marcello Ilardi conservato in chiesa. L’attuale è opera del maestro Stefano Turchetta ed è in uso dal 2000 esattamente vent’anni il progetto iconografico è di Mons. Angelo Mancini, presenta se pur attualizzata la scena degli stendardi precedenti con intorno delle formelle con la storia del convento di Velletri e scene rappresentanti la devozione veliterna al Santo. Ai piedi gli stemmi del compianto Vescovo Andrea Maria Erba dell’allora Cardinale Vescovo di Velletri Joseph Ratzinger e del Papa San Giovanni Paolo II.


Alessandro Filippi

Con l'Epifania si è conclusa la XIII rassegna d'arte sacra al Polo Espositivo "Juana Romani"

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Nel pomeriggio del 6 Gennaio al Polo Espositivo Juana Romani si è conclusa la XIII rassegna d’arte sacra con una cerimonia di premiazione alla quale hanno partecipato un nutrito gruppo di persone presenti il Sindaco di Velletri Orlando Pocci che con gli assessori Romina Trenta e Romano Favetta hanno portato i saluti istituzionali ai quali ha fatto seguito il canto della Pasquella da parte de La Buona Novella.
Mentre Carlo Audino ha eseguito alcuni brani tratti dalla Buona Novella di Fabrizio De Andrè il premio Croce Veliterna Dott Don Marco Nemesi realizzato ed offerto dalla Gioielleria Maggi di Sabrina Brodosi di Lariano è andato all’artista napoletana Emma Chiavarone ma residente a Cisterna che ha presentato delle sculture in terracotta le quali hanno ottenuto 18 voti da parte dei visitatori. Voti 16 invece hanno ottenuto i pregevoli lavori di sbalzo del maestro Franco Passeri.
Contestualmente sono stati consegnati anche i premi per la XXX edizione della mostra veliterna dei presepi curata dal Comitato Discesa della Befana, a vincere per la giuria tecnica il presepe di Mauro Manciocchi realizzato con attrezzi agricoli mentre la giuria popolare ha decretato vincitore Gabriele Consoli con un presepe tradizionale. Il Sindaco e l’Assessore Trenta hanno espresso soddisfazione per le due iniziative promettendo per gli anni futuri il sostegno e la vicinanza dell’amministrazione. La cerimonia di premiazione era sotto il patrocinio della Fondazione Fabrizio De Andrè. 


Alessandro Filippi

Velletri onora S. Antonio Abate: ecco il programma civile e religioso dei festeggiamenti il 18 e 19 Gennaio

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Come ogni anno l’università mulattieri e carrettieri di Velletri organizza Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate venerato nell'omonima Chiesa.
I Festeggiamenti avranno inizio il giorno 14 Gennaio con il Programma Religioso che prevede Celebrazioni Eucaristiche, una fiaccolata e il favore "falò" in onore di Sant'Antonio, proseguiranno poi venerdì 17 Gennaio con la Benedizione dello Stendardo che sarà portato in visita nelle case dei Fedeli che ne avranno fatto richiesta, e il giorno 18 Gennaio lo stendardo visiterà le Famiglie e le attività commerciali del centro storico fino ad arrivare a Domenica 19 con il Programma dei Festeggiamenti Civili. Programmazione quest'ultima ricca di appuntamenti di rilevante importanza, iniziando con l’ormai storica cavalcata dov’è lo Stendardo accompagnato dai Cavalieri insieme ai gruppi folk e alle bande musicali, sfilerà lungo Corso della Repubblica sino ad arrivare a Piazza Garibaldi per onorari i Caduti dei due conflitti Mondiali, a conclusione della cavalcata a Piazza Mazzini assisteremo all'assegnazione del VII trofeo Marcella Maggiore al cavallo e cavaliere con la più bella bardatura, l'assegnazione del XIX trofeo Adele Nicosanti, per il bancone meglio addobbato, all'aggiudicazione dello Stendardo raffigurante Sant'Antonio Abate con asta pubblica, a seguire l’effige del Santo verrà portata in visita ai malati del nosocomio Veliterno Paolo Colombo, nel pomeriggio lungo Via Martiri delle fosse Ardeatine si svolgerà la giostra dell’anello per l’aggiudicazione del 46esimo trofeo Remo Strillozzi, a seguire in Piazza San Francesco avverrà la tradizionale favata di Sant’Antonio e la distribuzione gratuita di ciambellette velletrane e vino, per tutta la giornata di Domenica 20 Gennaio presso Piazza Caduti sul Lavoro si svolgerà la settima edizione della sagra della polenta di Zampetti, curata dalla sfizzeria in struttura coperta e riscaldata e per la gioia dei più piccoli anche quest’anno si svolgerà il battesimo della sella con pony "gratuito” per bambini i ragazzi curato dal circolo ippico equin'ozio, alle ore 19:00 presso la chiesa di Sant’Antonio Abate il Vescovo Diocesano sua Eccellenza Vincenzo Apicella celebrerà la Santa messa di chiusura dei Festeggiamenti, dopo la Celebrazione Eucaristica lo Stendardo del Santo verrà consegnato all’aggiudicatario dell’asta che ne terrà cura per un anno nella propria abitazione.

Emiliano Battisti

Sandro Veronesi (intervistato da Diego De Silva) presenterà “Il colibrì” alla Mondadori di Velletri

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Primo grande appuntamento dell’anno con la Mondadori Bookstore Velletri. Giovedì 16 gennaio, alle ore 18.30, arriverà in Libreria il noto scrittore Sandro Veronesi, che intervistato da Diego De Silva presenterà il suo ultimo romanzo dal titolo “Il colibrì” (La Nave di Teseo).
Protagonista di questa storia è Marco Carrera, un uomo che ha una vita travagliata dal punto di vista emotivo. L’obiettivo mentale di Marco è quello di rimanere fermo, viste le continue vicissitudini tra amori e perdite che lo turbano non poco. Ma fortunatamente la vita riserva delle sorprese. Definito il miglior libro dell’anno da “La lettura” e come uno dei migliori romanzi del decennio da Vincenzo Mollica, “Il colibrì” ha spopolato tra pubblico e critica ed è una metafora poetica per indicare lo status del personaggio sapientemente costruito da Veronesi. Ad impreziosire la chiacchierata sarà il relatore d’eccezione Diego De Silva, grande scrittore e già presidente del Premio “Velletri Libris” e ospite in numerose iniziative della Mondadori veliterna. L’appuntamento è per giovedì 16 gennaio alle ore 18.30. Seguiranno il firma-copie e le foto ricordo. L’ingresso è libero. 


Rocco Della Corte

“Make4Work” presso l’I.P.S.S.A.R. “Ugo Tognazzi” con l'Assessorato alle Politiche Giovanili

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Nell'ambito delle attività promosse dall’Assessorato alla Politiche Giovanili del Comune di Velletri, nei giorni 23 e 24 Gennaio p.v. si svolgerà l'iniziativa denominata “Make4Work” presso l’I.P.S.S.A.R. “Ugo Tognazzi”, sito in Viale Salvo D’Acquisto n. 61.
Tale evento mira a fornire ai giovani gli strumenti utili alla scelta consapevole del proprio percorso di studi e a favorire il job matching, ossia l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro. L'evento si aprirà il giorno 23 Gennaio alle ore 09.30 con l'iniziativa “Formazione e lavoro - Fai la scelta giusta”. Interverranno autorità nazionali, regionali, comunali e professionisti del settore per approfondire il tema delle competenze nell'ambito dell’occupabilità e del mercato del lavoro. Saranno inoltre presenti degli stand dedicati agli Istituti superiori del territorio, alle Università e ad Enti di formazione per fornire un servizio di orientamento utile alla scelta del percorso scolastico da intraprendere dopo le scuole secondarie di I grado e dopo il conseguimento del diploma di maturità. Il giorno 24 Gennaio alle ore 09.30 si terrà l'iniziativa “Job Day - Il luogo d'incontro tra chi cerca e offre lavoro”. Saranno presenti appositi stand con aziende che offrono lavoro ai quali saranno indirizzati i candidati in cerca di occupazione. Tutte le aziende in cerca di personale da assumere possono partecipare gratuitamente inviando una mail a: segreteria@make4work.it Tutti coloro in cerca di occupazione e interessati a sostenere un colloquio di lavoro possono candidarsi a partecipare gratuitamente inviando una mail a: recruiting@make4work.it “Creare opportunità di lavoro, promuovere la cultura per lo sviluppo delle competenze e della rete rappresenta una leva competitiva di sviluppo per la nostra comunità. Stiamo lavorando in questa direzione perchè vogliamo aiutare i ragazzi a scegliere il proprio percorso di studi con qualche informazione in più, permettere a chi cerca lavoro, o a chi semplicemente vuole migliorare la propria posizione lavorativa, di incontrare le aziende che cercano figure professionali sul territorio”.
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