Quantcast
Channel: Velletri Life
Viewing all 7460 articles
Browse latest View live

La Pallavolo Velletri dà il benvenuto a mister Maone

$
0
0
La Pallavolo Velletri da il benvenuto a mister Matteo Maone, nativo della cittadina veliterna, che nella stagione 2019/2020 guiderà la Prima Divisione Femminile della Famiglia Gialloblu.
Di seguito una breve intervista.


Matteo, benvenuto nella Famiglia Gialloblu! Per te è una sorta di "ritorno alle origini". Spieghiamo perchè...


Si é vero, un vero e proprio "ritorno alle origini". Se la memoria non mi gioca brutti scherzi, era il 1985 quando spinto da "un amichetto" e dai miei genitori, per la prima volta entrai a far parte della "Famiglia Gialloblu" ed iniziai a conoscere il mondo della pallavolo, naturalmente da piccolo atleta. Un rapporto che andò avanti per oltre un decennio, dal minivolley all'under 18, vivendo in questa famiglia sportiva la passione per lo sport, le amicizie, la crescita come persona, la condivisione dei momenti sportivi "genitore-figlio" e poi l'amore visto che mia moglie l'ho conosciuta in palestra.

Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta veliterna?


Avrei molto da dire in risposta, ma cercherò di essere il più sintetico possibile. La chiamata con la proposta è arrivata in maniera del tutto inaspettata, mai avrei pensato di essere nei pensieri della società, almeno non ora. In questi anni da allenatore ho girovagato tra le provincie di Roma, Frosinone e Latina, tante esperienze, tante conoscenze, tanti ricordi e tante emozioni e ringrazio ogni singolo club, ogni singolo atleta, dirigente, genitore, tifoso per aver arricchito la mia persona con tutto ciò. La mia passione per la pallavolo è nata però a Velletri, un pizzico di cuore è sempre rimasto gialloblu, ho ancora tutte le divise delle giovanili nell'armadio e una miriade di piacevoli ricordi con quelle maglie. L'emozione di poter rindossare quei colori, di avere la possibilità di fare qualcosa per la mia città e nella società in cui sono cresciuto, con le persone che mi hanno cresciuto sportivamente, hanno avuto sicuramente un ruolo fondamentale. Si è aggiunto poi il poter lavorare in un ambiente stimolante, con tecnici altamente specializzati e competenti da cui sicuramente potrò apprendere molto, in un club che vanta molti trofei provinciali, regionali oltre che a uno scudetto giovanile. Una società assolutamente attenta allo sviluppo degli atleti, alla programmazione del lavoro, senza però mai dimenticare quello spirito "familiare" che permette a tutti quelli che ne entrano in contatto, dal più piccolo atleta al supporter più anziano, di sentirsi un pezzo del puzzle e di vivere emozioni che porterai sempre con te.

Che ambiente hai trovato? Prime sensazioni?


Behh... varcare il primo giorno la soglia della porta della palestra è stato emozionante, rivedere volti amici, dirigenti storici e poi lui Coach Mario Barbiero che ringrazierò sempre per avermi fatto amare questo sport. Un ritorno indietro nel tempo, anche se in un'altra struttura e con un altro ruolo. L'ambiente é quello di sempre, di una grande famiglia allargata, pronta a far sentire a casa chiunque vi entri. Non a caso è la "Famiglia Gialloblu".

Scendiamo nei particolari, resoconto tecnico di queste prime due settimane di fase preparatoria?


Ho trovato un gruppo con molta voglia di riscatto, pronto a mettersi a disposizione e lavorare sodo. Anche le giovani mi hanno trasmesso un’ottima impressione e appaiono molto motivate e volenterose di apprendere. La fase preparatoria è stata sviluppata su 6 settimane e su 4 giorni settimanali. Insieme al coordinatore tecnico Alessandro Barbiero ed a mister Martina Cioccari (che mi affiancherà in qualità di 2° Allenatore) abbiamo sviluppato un lavoro che prevede vari protocolli, prevenzione, propriocezione, lavoro in sala pesi, lavoro aerobico, oltre al lavoro tecnico. In queste prime due settimane le ragazze hanno risposto bene a questo nuovo tipo di lavoro, accogliendo positivamente anche la proposta esperienziale di "ritiro" che ci vedrà impegnate nel week-end del 5/6 ottobre presso un centro sportivo nella provincia del Frosinate. In palestra c’è un buon clima e quindi si riesce a portare avanti il lavoro senza particolari problemi. 

Quali sono le ambizioni di questo gruppo?


Gli obiettivi stagionali sono sicuramente di alto profilo. Nello specifico la crescita del gruppo, continuando l'ottimo lavoro svolto negli anni passati da Mister Alessandro Barbiero, lo sviluppo e crescita di giovani atlete futuribili e non per ultimo il raggiungimento della promozione al campionato Regionale.

La creazione di un percorso congiunto tra prima squadra e settore giovanile è la base del programma gialloblu. Quanto reputi importante tale correlazione?


Non lo reputo importante, credo sia fondamentale! Una programmazione a 360° che includa il settore giovanile e la prima squadra ed un lavoro sinergico tra i tecnici, credo sia assolutamente indispensabile per lavorare in maniera proficua allo sviluppo delle atlete, dei talenti ed al raggiungimento dei risultati di club.

In bocca al lupo per tutto quello che verrà! Il tuo motto?


Lupus vivant!! Spero di ripagare la fiducia in me riposta dal club nel migliore dei modi e per più tempo possibile.
Oramai da qualche anno, nelle mie avventure sportive, mi accompagna il seguente motto ... Respect All, Fear None ... rispetto per tutti, paura di nessuno.

Velletri capoluogo del bridge: si è svolto alla Tersicore il Memorial "Giancarlo Marini"

$
0
0
Sabato 14 e domenica 15 si è svolto presso la Sala Tersicore del Palazzo di Città, il 5° torneo di bridge “Memorial Giancarlo Marini”. 

di Antonio Della Corte
L’evento organizzato in due distinti tornei, il primo a squadre, il secondo a coppie e ha visto la partecipazione di 24 squadre provenienti da tutta la Regione. Il professor Giancarlo Marini, cui il Memorial è dedicato fu docente di Economia e Diritto presso l’Università di Tor Vergata, scomparso il 24 aprile 2013 era un appassionato oltre che ottimo giocatore di bridge, e fu il primo a portare questa disciplina a Velletri. Per quanto riguarda la fase a squadre, la vittoria finale è andata alla Franchi di Roma con Simonetta Paoluzi, campionessa del mondo, piazza d’onore invece per la squadra di Latina. La compagine veliterna, composta da Claudio Marini, Sergio Andreozzi, Angelo Vanni e Francesco Bombetti ha chiuso all’11esimo posto, fuori dal gruppo dei migliori per alcune discutibili penalizzazioni. Il torneo a coppie, arricchito dalla presenza di due campioni mondiali, Fulvio Fantoni e Claudio Nunez, ha visto la partecipazione di ben 44 coppie. La vittoria finale è andata al duo Grillo-Sartorio che si è così aggiudicata l’opera d’arte creata per l’occasione dal maestro veliterno Claudio Marini. Un ringraziamento va al Circolo Bridgistico “Progetto Bridge” di Latina organizzatore dell’evento e il contributo fondamentale della Banca Popolare del Lazio, del COV di Velletri, della Ditta Ciccariello, Quattro Vasche, Salustri Agricoltura e Igor Frutta. Un particolare ringraziamento va al Comune di Velletri, che ha sempre patrocinato questo importante evento giunto quest’anno alla quinta edizione.

Velletri piange la morte di Giuliano Aureli, scomparso questa mattina

$
0
0
Si è spento questa mattina, a Velletri, il partigiano e presidente ANPI Velletri Giuliano Aureli. Una perdita incommensurabile di una brava persona, capace di ascoltare e raccontare.

Un'instancabile memoria storica, che ogni anno lavorava con entusiasmo nelle scuole e non solo per raccontare la sua esperienza partigiana, iniziata da giovanissimo in quel di Roma. I suoi occhi vivi e lucidi, il suo realismo, le sue critiche sempre nel merito facevano di lui un punto di riferimento per nuove e vecchie generazioni. Giuliano Aureli era un simbolo di Velletri, partecipe e presente in tutte le iniziative, sempre pronto ad accogliere le novità per portare il suo messaggio e per insegnare ad apprendere nella maniera più giusta e corretta la storia, senza travisarla e idealizzarla. Forti, invece, erano le sue idee, veicolate da parole chiare e mai banali in ogni intervento pubblico. Malato da tempo, ha comunque e sempre, come suo costume, combattuto per anni tenendosi sempre in forze e non mancando mai di vivere la quotidianità cittadina. Una grave perdita per la città di Velletri, anche se la sua intelligenza e la sua arguzia non saranno mai dimenticate e le sue parole riecheggeranno a lungo, per sempre, nella mente di chi ha a cuore il bene collettivo. La nostra Redazione si unisce al cordoglio della cittadinanza intera per la scomparsa di Giuliano Aureli (in foto con l'ex Sindaco Servadio, a Roma, per la consegna della medaglia d'oro al valore). La notizia è rimbalzata dall'ANPI fino ai canali ufficiali dell'amministrazione, come la pagina del Sindaco Pocci e del Presidente del Consiglio Comunale Andreozzi.

Lariano, nasce l’Evolution Fit Village: professionalità e qualità al servizio dei Castelli Romani

$
0
0

Sarà un autunno caldo quello del neonato “Evolution Fit Village” a Lariano, in via delle Cerrete 2. Una nuova struttura rinnovata, ricca di spazi e di ambienti confortevoli, per la pratica di numerosi sport.

La dirigenza dell’Aqvacenter, punto di riferimento delle attività natatorie, ha infatti rilevato il centro sportivo per intero e dalla stagione 2019-2020 fitness wellness, fitness funzionale e nuoto consentiranno ai numerosi fruitori di avere un’offerta rinnovata, così come rinnovata in toto è la splendida struttura. Il direttore sportivo dell’area fitness, Valentina Martella, che assieme ad Alessandro Baggetta curerà una miriade di aspetti dalla gestione organizzativa a quella sportiva, ha così descritto le principali novità che riguardano l’Evolution Fit Village: “Oltre alla già affermata scuola nuoto, si aggiungono tutte le discipline del fitness e quelle federate come judo, avviamento alla ginnastica artistica, aerobica sportiva, danza classica, moderna, contemporanea, hip hop, con corsi base, intermedi e avanzati. Abbiamo a disposizione i migliori professionisti del settore e uno staff altamente qualificato in vasca e fuori vasca, così da poter mettere a disposizione pacchetti per tutte le esigenze e creare una profonda interazione tra mondo dell’acqua e mondo del fitness con un mix interessante. Cito, ad esempio, il corso Mickey Mouse che vedrà i bambini fare venti minuti di attività ludico-motoria e quaranta in vasca, con operatori specializzati della Federazione Ginnastica e della Federazione Nuoto”. Su quella che è la mission della neonata realtà sportiva, Valentina Martella non ha dubbi: “Dobbiamo puntare tutto sulla professionalità. Il centro sarà aperto dalle 7 di mattina con nuoto libero, sala pesi, corsi di fitness come il wake up alle 7.30, e ogni fascia oraria metterà a disposizione dei servizi fino alle 22.30. il bar sarà sul modello di una club house per i soci che potranno studiare, lavorare, mangiare”. “Le discipline si dividono in funzionale, wellness e acqua. Nell’area wellness abbiamo anche pilates, posturale, yoga, ginnastica dolce, sala pesi. All’iscrizione i clienti avranno l’esame gratuito della BIA (Bioimpendenza, per valutare la massa muscolare degli atleti) e poi controlli periodici per valutare l’idoneità della tipologia di lavoro”. L’ambiente dell’Evolution Fit Village è rinnovato in ogni angolo, come ha spiegato invece il general manager Francesco Perillo: “Dopo l’avventura della Piscina questa è la naturale prosecuzione. Abbiamo investito tantissimo dal punto di vista economico e gestionale, il centro va rilanciato con un lavoro consistente già avviato. Il nome stesso rappresenta un taglio netto col passato. F&D Waterpolis gestirà il comparto acqua, già in carico all’Aqvacenter, come punto di riferimento del mondo natatorio. Le attività sportive nuove come danza, ginnastica, attività federali beneficeranno di un parco macchine completamente rinnovato, le sale migliorate con interventi sostanziali. La stessa Piscina è stata ristrutturata e può ospitare campionati nazionali fino alla A1 femminile e alla C maschile, con una messa a norma globale. Vogliamo diventare un punto di riferimento per tutti i Castelli Romani e l’area prenestina” – ha detto Perillo – “e ringrazio Valentina Martella e Alessandro Baggetta che con il loro ruolo di direttori sportivi stanno lavorando incessantemente”. Anche Mario Lucarelli, general manager del centro, ha spiegato l’importanza di questo progetto che in pochi anni potrà dare grande soddisfazione ad un intero territorio: “A compimento di quanto è già stato fatto con enormi sforzi e sacrifici dal punto di vista organizzativo a capacità strutturali che abbiamo, nasce l’Evolution Fit Village. Si è impostato un progetto che va sul medio e lungo termine per avere migliori servizi e professionalità. Con le altre attività che si vanno a inserire oltre a quelle già presenti, questo proposito ambizioso prenderà il volo”. Per informazioni sono attive le pagine facebook “Evolution Fit Village” e “Aqvacenter” e la segreteria è operativa in via delle Cerrete, 2 a Lariano. Un’opportunità da non perdere per tutti gli amanti dello sport!


Virtus Velletri: ricomincia la stagione

$
0
0

Mercoledi 28 Agosto agli ordini di Coach Valerio Libutti, del vice Marco Prosperi e del Preparatore atletico Daniele Spolladore è ripartita la stagione agonistica della Virtus Velletri, chiamata a confermare con il gioco e il duro lavoro quanto di buono è stato realizzato nella scorso campionato di Serie C Silver.
Il Roster messo a disposizione dalla Staff tecnico diretto da Massimo Mancini vede riconfermato nella sostanza il gruppo dello scorso anno. I volti nuovi di quest’anno portano il nome di Emiliano Ricca, proveniente dall’ Eurobasket, e Raffaele Sica, tornato alla maglia gialloblu dopo alcuni anni di assenza. L’estusiamo, la determinazione e il duro lavoro in palestra sono gli ingredienti che la società si aspetta da questo gruppo per raggiungere risultati sempre migliori. Appuntamento con i primi impegni ufficiali tra un mese circa per la Coppa Lazio e ad Ottobre per la prima partita di campionato contro il Frosinone.

Si è conclusa la quinta edizione di Velletri Ridens, Festival dell’Umorismo e della satira

$
0
0

Nella bellissima sala del Consiglio del Comune di Velletri si è tenuta la premiazione della quinta edizione del concorso nazionale Velletri Ridens, con il tema “L’uomo e la luna”, in ricordo dei cinquanta anni dall’allunaggio. Più di trenta i professionisti partecipanti , diciassette i non professionisti.
Cinquanta in tutto i pannelli espositivi che sono stati esposti nella signorile villa Bernabei, luogo adibito per la mostra, oltre alla sezione speciale dedicata a Ruggero Faleni, artista che negli anni ’70, disegnava strisce per Diabolik, Tiramolla e Lupo Alberto. Eccellente la scenografia, curata dall’architetto Paola Liberati. La giuria composta dalla prof.ssa Paola Fede, storica dell’arte, dall’ing. Fabrizio Bernardini, socio della BIS (British Interplanetary Society), Giancarlo Sensidoni, scenografo, Prof. ssa Paola Faleni , (figlia di Ruggero Faleni), hanno avuto un grande impegno nella scelta del vincitore, visto la notevole levatura dei partecipanti. Il concorso ha visto la partecipazione di Agostino Longo, vincitore della quarta edizione, Oscar Sacchi, Roberto Mangosi, vincitore della prima edizione, Spina Daniele, Antonello Dalena, Fabio Barbini, Nicola Bucci, Stefano Arciero, Lorenzo Bolzani, Elisa Nanni, Doriano Solinas, Fabio Bonini, Chiara Nanni, Giorgio Giunta, Maurizio Fei, Paolo Maddaleni, Alfio Scarpa, Fabio Magnasciutti, Donato Fiorindo Ricci, Mario Magnatti (Mariom) Pasquale Martello, Mario Bochicchio, Giovanni Beduschi, Umberto Romaniello, Melanton (Antonio Mele, vincitore della terza edizione), Passepartout (Gianfranco Tartaglia), Marco Fusi, Lucio Trojano, Francesco Puglia (Claudiò),Tessarolo Sergio, Marco De Angelis.
Per i Non professionisti hanno partecipato: David Ovidi, Paola Antonelli, Claudio Marcello, Alisea Ciafrei, Nasako Nashimura, Manuel Caringi, Marco Bergami, Matteo Cascapera, Enrico Biondi, Chiara Sancilio, Stefano Gambone, Fabio Mencancini, Mike Comics, Francesco Nardi, Massimo Ruggeri, Emilio Guazzone. Vincitore della quinta edizione PROFESSIONISTI è Fabio Magnasciutti, con la seguente motivazione: Fabio Magnasciutti viene considerato vincitore del primo premio per l’originalità del tratto, egli attraverso il gioco di parole e l’ironia che traspare dalle immagini rende la comunicazione semplice e nello stesso tempo intensa e profonda. Illustratore e vignettista ha al suo attivo numerosi libri con gli editori Giunti, Curci, Lapis, Barta.Tra le sue collaborazioni: la Repubblica, l'Unità, il Fatto quotidiano, gli Altri, Linus e Left, per cui attualmente realizza copertine e vignette. Ha curato sigle e animazioni per programmi televisivi. Ha realizzato illustrazioni per il programma AnnoZero edizione 2010-2011 e Servizio pubblico. Premiato come miglior vignettista 2015 presso il museo della satira di Forte dei Marmi. Insegna illustrazione editoriale presso lo IED di Roma. Nel 2005 ha fondato la scuola di illustrazione Officina B5. Il secondo premiato è Antonello Dalena con la seguente motivazione Con un tratto preciso e accattivante è riuscito a creare un personaggio di una irresistibile simpatia… che parte per la Luna fantasticando meravigliose avventure.
Diplomato all’Accademia Disney di Milano. Disegna per le maggiori testate della Walt Disney Publishing: PK, Buzz Magazine, Disney Channel Magazine, Paperino Paperotto, Witch, Monster Allergy, Cars Graphic Novel, The Incredibles comics ,Trilly Graphic Novel and comics, ecc. Per la Panini Comics, storie per Topolino, Paperino Mese e Zio Paperone. Per la Lombard Ed. Bruxelles, la serie Jeunesse Ernest&Rebecca, libri dei PUFFI “Puffetta e il villaggio perduto e “I Puffi e la foresta segreta”. Collabora con Inarc Animation. Ha vinto numerosi premi. Vive a Velletri. www.topolino.it/archivi/dalena-antonello/ Il terzo premio è stato dato a Gianfranco Tartaglia (Passepartout) con la seguente motivazione: La vignetta dal tratto raffinato e deciso, personalissimo, vuole trattare satiricamente un argomento che in questi ultimi anni contrasta con il mondo scientifico. Diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Roma, è giornalista pubblicista dal 1987. Come umorista ha collaborato con le maggiori testate nazionali (Paese Sera, Il Messaggero, l’Unità, La Repubblica, Il Corriere della Sera, l’Europeo, Il Mondo, Mondo Economico, Liberetà, altri . E' autore di sigle e animazioni per la Rai e l'emittenza privata. Ha realizzato manifesti e campagne per enti pubblici, Regioni, Provincie e Comuni. Ha pubblicato libri di satira politica e di costume, illustrato numerosi libri di giochi, aforismi e saggi, vincendo nel 1990 il “Premio per la Satira Politica” di Forte dei Marmi.

Festa dell'Uva 2019, ecco tutto il programma: l'elenco completo degli eventi a Velletri

$
0
0
Ecco cosa accadrà a Velletri, nel dettaglio, per la Festa dell'Uva e dei Vini che quest'anno arriva all'89esima edizione.
CLICCA SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRE E LEGGERE A TUTTO SCHERMO












Il 27 settembre sarà la "Notte Europea dei Ricercatori in Italia"

$
0
0

La Notte Europea dei Ricercatori di Venerdì 27 Settembre 2019 sarà la ciliegina sulla torta di un’intera Settimana della Scienza che partirà sabato 21 settembre e che prevede centinaia di iniziative sparse in tutta Italia.

Velletri 2030
E' un'iniziativa promossa dalla Commissione Europea nell’ambito delle azioni Marie Sklodowska-Curie con l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo della ricerca, che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i Paesi europei. Obiettivo della Notte Europea dei Ricercatori è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Gli eventi comprendono esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. L'Italia ha aderito da subito all'iniziativa europea con una molteplicità di progetti che ne fanno tradizionalmente uno dei Paesi europei con il maggior numero di eventi sparsi sul territorio. Di seguito una breve descrizione dei 9 Progetti italiani diffusi sul territorio, che faranno da motore per le manifestazioni della settimana 2019: B-Future punta ad avvicinare studenti e cittadini all’affascinante mondo della ricerca, offrendo la possibilità di incontrare giovani ricercatori, scienziati ed esperti coinvolti in programmi europei e a livello internazionale. Lo scenario scelto è quello di una immaginaria macchina del tempo, che attraverserà la storia umana per seguire le idee innovative, dalla loro nascita agli sviluppi tecnologici che ne sono derivati e che hanno fatto della scienza una componente indispensabile e presente in tutti gli aspetti della vita dei cittadini. Città coinvolte Pozzilli e Caserta. BEES - BE a citizEn Scientist è il tema lanciato da Frascati Scienza per il biennio 2018/2019. Si prende spunto proprio dalle api e dalla loro organizzazione, dove il contributo fornito da ogni componente è importante per il benessere della collettività, per sottolineare le incredibili possibilità che la scienza può concretizzare attraverso la collaborazione tra ricercatori e cittadini, fautori di scoperte scientifiche di cui tutti possono godere e sentirsi reali protagonisti, in un processo di condivisione di un bene comune, qual è la ricerca. I cittadini, in particolare i più giovani e gli studenti, verranno coinvolti nella raccolta e nell’utilizzo dei dati scientifici, acquisendo nuove conoscenze in diversi ambiti e discipline. Moltissime le cità coinvolte, tra queste molte dei Castelli Romani. Per prenotarsi: https://www.frascatiscienza.it/2019/09/notte-europea-dei-ricercatori-bees-online-il-programma-completo-aperte-prenotazioni/ BRIGHT sta per “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research” (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca), a simboleggiare l’aspetto positivo dell’attività di ricerca e divulgare un messaggio di fiducia al grande pubblico. Il progetto BRIGHT è volto a migliorare la visibilità e la percezione del lavoro dei ricercatori tra la cittadinanza della Regione Toscana, in contemporanea con tutte le iniziative europee della Notte dei Ricercatori. Molte le città della Regione Toscana coinvolte. ERN APULIA - ha l'obiettivo di avvicinarsi al mondo della ricerca e confrontarsi con i ricercatori della Regione Puglia. Numerosi saranno i temi e le modalità di divulgazione e partecipazione. Temi comuni riguarderanno l’Universo, il Mondo Subatomico, la Biosfera, i Beni Culturali, le Scienze umane e le Tecnologie future, ma i diversi siti presenteranno anche focus su attività caratterizzanti la ricerca nel territorio, tra cui nanotecnologie, biotecnologie, medicina personalizzata, aerospazio, agroalimentare, materiali per la sostenibilità, dieta mediterranea, archeologia. Molte le città della Regione Puglia coinvolte. LUNA – La Lunga notte della ricerca a Bolzano, all’insegna del tema “Change & Challenge” Cambiamenti climatici, demografici, digitali, sociali. Tutto cambia e anche in fretta. Sapere reagire è una delle più grandi sfide del futuro: per non perdere la rotta dobbiamo adattarci e attrezzarci. Tutti i giorni i ricercatori lavorano per affrontare nuove sfide. Coinvolta la città di Bolzano. MEET – MEETmeTONIGHT, faccia a faccia con la ricerca è un progetto nell’ambito delle manifestazioni legate alla Notte Europea dei Ricercatori che coinvolge Milano, Napoli e molte altre città in Lombardia (Brescia, Castellanza, Cremona, Edolo, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Sondrio) e in Campania (Portici e Procida). Con un occhio di riguardo verso il coinvolgimento attivo delle scuole e della cittadinanza, MEET mira a realizzare un’occasione unica di incontro con la ricerca, dove parlare e interagire coi suoi protagonisti, scoprire cosa si fa nei loro laboratori e sperimentare in prima persona quanto tutto questo abbia impatto anche nella nostra vita quotidiana. SHARPER: SHaring Researchers' Passions for Evidences and Resilience ovvero “condividere le passioni dei ricercatori, per il coinvolgimento e la responsabilità”. SHARPER racconta quanto ci sia di più universale e condivisibile: SHARPER racconta emozioni. Dal desiderio di raggiungere risultati in grado di migliorare la qualità della vita di ognuno, alla passione, alla curiosità che animano ogni ricercatore. L'evento si rivolge a tutti, grandi e piccoli, dando la possibilità di confrontarsi con le sfide che gli scienziati affrontano ogni giorno. Città coinvolte Ancona, Cagliari, Caserta, Catania, L'Aquila, Macerata, Napoli, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia e Trieste. SOCIETY – Science, histOry, Culture, musIc, Environment, arT, technologY è il progetto che porta la Notte Europea dei Ricercatori a Bologna, Cesena, Forlì e Predappio, Ravenna, Rimini. SOCIETY vuole esplorare le possibili intersezioni tra scienza, cultura e società. Obiettivo di SOCIETY è presentare la ricerca quale uno dei migliori e più efficaci strumenti per comprendere, sostenere, preservare e sviluppare la nostra cultura, in tutte le sue sfumature e declinazioni, e raggiungere soluzioni e idee innovative utili a superare le sfide che la società deve affrontare e portando così a un tangibile miglioramento nella qualità della vita quotidiana. SUPER SCIENCE ME - SuperScienceMe vuole essere un giorno di festa, la festa della ricerca e della didattica, che a partire dalle prime ore del mattino vede come protagonisti principali gli studenti di ogni ordine e grado delle scuole calabresi. Attraverso il Liaison Office dell’Unical nel progetto è stato coinvolto l’intero sistema della ricerca scientifica calabrese e la Regione Calabria. La Notte dei Ricercatori è nata in Calabria quattro anni fa ed è ora un progetto consolidato dell’Università della Calabria, Università Magna Grecia, Università Mediterranea, Regione Calabria e CNR. Tutti i dettagli al sito ufficiale della Notte Europea dei Ricercatori in Italia, da dove si può arrivare ai singoli progetti. Ma non solo, ci sono porte aperte in tutte le sedi principali delle maggiori Istituzioni di ricerca in Italia, molte nell'area di Frascati. Per partecipare serve prenotarsi sul sito dell'Istituzione prescelta. Ancora il 27 settembre, la Climate Action Week, settimana di mobilitazione sul tema della crisi climatica culminerà nel terzo Global Climate Strike, lo sciopero per il clima al quale ha già dichiarato di aderire gran parte del personale del Comparto Istruzione e Ricerca, dei docenti universitari, della formazione professionale, delle scuole in generale. Sarà un’occasione per informare e creare consapevolezza tra gli studenti e i lavoratori sul tema del cambiamento climatico, sulle drammatiche conseguenze che comporta per il nostro pianeta, sulla necessità di agire rapidamente e in modo radicale per garantire diritti umani, giustizia sociale e occupazione, e sulle opportunità con cui si può contribuire al cambiamento. Prendendo spunto dalla mobilitazione del 27 settembre e per dare concretezza al Goal 12 dell’Agenda 2030 (rendere le attività di consumo e produzione responsabili), l'ASviS lancia per sabato 28 settembre l’iniziativa Saturday for Future, invitando tutte e tutti a cambiare le abitudini di spesa, rendendo concreto l’impegno per la sostenibilità dello sviluppo. Per le condizioni di partecipazione visitare il sito: https://saturdaysforfuture.it/ Quest'anno la Settimana della Scienza viene subito a valle della pubblicazione dell'ultimo Rapporto OCSE che tanto clamore sta suscitando in questi giorni su tutti i media nazionali ed europei. Fotografia in bianco e nero per la scuola italiana. Secondo il Rapporto OCSE "Education at a Glance 2019" nei prossimi 10 anni ci saranno un milione di studenti in meno e metà dei docenti da sostituire. Ma il vero allarme sono i NEET (Neither in Employment nor in Education or Training): oltre il 26% dei giovani non studia o non lavora. Siamo fanalino di coda per numero di laureati. Il grido d'allarme risuona da tempo: solo il 19% dei 25-64enni ha un’istruzione terziaria contro una media del 37%. La Settimana della Scienza, dal 21 al 28 settembre, sarà densa di eventi e di opportunità per tutti coloro interessati al sapere scientifico, nonchè ad un futuro di sviluppo sostenibile e di equità sociale. Viviamo insieme questa opportunità partecipando alle tante manifestazioni che ci circondano.

La Giovanni Scavo Velletri alla conquista delle Dolomiti

$
0
0
Anche quest’anno la Giovanni Scavo Velletri ha partecipato a due importanti manifestazioni podistiche svoltesi in Val di Fassa e sulle dolomiti bellunesi il 1 Settembre. 780 iscritti in rappresentanza di Francia, Austria, Germania, Romania, Inghilterra, Norvegia, Russia e Polonia.
18 chilometri di sviluppo e 1300 metri di dislivello positivo in uno degli angoli più suggestivi delle Dolomiti: il Monte Pelmo con l’impegnativa salita della Forcella Val d’Arcia e la successiva discesa molto tecnica, questi i numeri della dodicesima edizione della Transelmo Skyrace con partenza e arrivo a Palafavèra, in Val di Zoldo (Belluno), evento inserito nelle Golden Trail National Series by Salomon.
Alberta Ciarla ha dominato la propria categoria salendo sul gradino più alto del podio con il tempo di 4h00.38 mentre Eligio Ciarla pur in non perfette condizioni fisiche ha concluso in 4h33.43. Sempre domenica primo settembre sullo spettacolare percorso di 26 km che da Moena porta a Cavalese attraverso la pista ciclabile si è svolta la XVII edizione della Marcialonga Running con più di mille partecipanti. L’Atleta della Giovanni Scavo Velletri Natale Giuntati si è ben comportato tagliando il traguardo in 2.30.59.

Con la Festa dell'Uva la terza edizione del concorso di poesia “Il Sabato Nel Villaggio”

$
0
0

Con la 89esima Festa dell’uva veliterna, le associazioni culturali “La Vigna dei Poeti” e “LED” rilanciano la terza edizione del concorso di poesia “Il Sabato Nel Villaggio”.

di Marisa Monteferri

Il suddetto concorso è telematico ed è aperto a poeti e scrittori che intendo parteciparvi; è totalmente gratuito ed è incentrato sul tema della terra, dell’uva, del vino, delle tradizioni, delle memorie, il tempo meteorologico che incide sulla raccolta dell’uva, l’arte dolciaria e culinaria, le nuove tecnologie che riguardano l’agricoltura, delle speranze e le nuove risorse che si ripongono nell’agricoltura futura, gli amori sbocciati fra le vigne o durante le vendemmie, l’odio scaturito per questioni di confini, e così via, senza escludere niente. Tematica molto ampia sulla quale esprimersi in versi e per ispirarsi e attingere le proprie argomentazioni. Si partecipa al “Sabato Nel Villaggio” inviando gli elaborati via mail ai seguenti indirizzi di posta elettronica: ilsabatonelvillaggio@gmail.com oppure: marisa.monteferri@tiscali.it si possono inviare una o più poesie, in italiano oppure in dialetto, purché non si superino le 30 righe. Ogni poesia dovrà contenere le generalità dell’autore e recapito telefonico per eventuali comunicazioni inerenti la classifica e la successiva premiazione che avverrà nella prima settimana di ottobre nelle sedi istituzionali del comune di Velletri. Ogni poesia dovrà contenere la firma del partecipanti che attesti l’autenticità e l’originalità dell’opera in concorso. La valutazione della giuria è insindacabile. Si possono inviare le proprie poesie fino al 25 settembre 2019.

ULTIM'ORA: Nubifragio su Velletri, stazione allagata e guasti tecnici sulla linea per Roma. Cancellate alcune corse

$
0
0
Dalle 16.10 la circolazione ferroviaria sulle linee Roma – Cassino/Velletri/Albano/Frascati è rallentata per un guasto al sistema di distanziamento dei treni fra Roma Casilina e Ciampino.
I treni in viaggio registrano ritardi fino a 30 minuti. In corso la riprogrammazione del servizio ferroviario. Sul posto i tecnici di RFI. Intanto la stazione di Velletri, a causa del nubifragio che dalle ore 16 sta colpendo la nostra città, è completamente allagata. Cancellati alcuni treni da e per Tiburtina, la sala d'attesa è inagibile e i binari sono pieni d'acqua. 

Intervista a Marco Di Lucca, da questa stagione al timone della Serie C Maschile

$
0
0
Breve intervista a Marco Di Lucca, da questa stagione al timone della Serie C Maschile.

Marco Di Lucca, prodotto del vivaio gialloblu sia da atleta che da tecnico. Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta della Prima Squadra?

Sono nato e cresciuto in questa Società sia come Atleta sia come Tecnico; Anche da bambino/ragazzo si poteva già respirare quale fosse l'obiettivo di questa Società: crescere i giovani con i giusti valori e creare giocatori di pallavolo! 
Cosa mi ha spinto ad accettare questo incarico? L'età media di questo gruppo. Ad oggi non so a fine stagione che risultato porteremo a casa ma di una cosa sono certo: la crescita individuale di ogni atleta e del gruppo sarà esponenziale. 
Lavorare con i giovani è stimolante perché i margini di miglioramento possono essere molto ampi, i giovani sono ambiziosi e con voglia di crescere sotto qualsiasi aspetto e questa squadra rispecchia esattamente il mio ideale di gruppo con cui lavorare.


Da atleta di riferimento a primo allenatore, è stata una scelta complicata?

Si! Sono arrivato ad un punto in cui fare entrambe le cose risultava difficile, sia a livello mentale sia a livello fisico; ho dovuto fare una scelta tra continuare a divertirmi con la pallavolo giocata o cercare di far divertire con la pallavolo gli altri. 
Per quanto fosse difficile scegliere, quest'anno non ci ho pensato due volte; quando mi è stato proposto di allenare una Prima Squadra giovanissima non potevo certo tirarmi indietro, visto anche il mio percorso di studi. Ho deciso di metter da parte la pallavolo giocata per dedicarmi a 360° ai giovani atleti che inizieranno a calpestare campi da gioco importanti per la loro età e per fare ciò non potevo dividermi tra campo e panchina. Nessun rimpianto ma solamente tanta voglia di trasmettere ed insegnare qualcosa di positivo ai più giovani.

Quanto è importante, a parer tuo, la scelta intrapresa dalla società di portare avanti un percorso basato solo ed esclusivamente sullo sviluppo del settore giovanile?

Sono sempre stato più che allineato con le linee guida di questa Società, lavorare sullo sviluppo del giovane atleta significa avere "futuribilità", significa programmare progetti pluriennali e ricavarne il miglior risultato; quindi penso che per noi tecnici sia molto gratificante lavorare con e sui giovani, perché è plasmare qualcosa di cui vedi il potenziale ma devi comunque costruirlo; è un lavoro che dà molte soddisfazioni.

Scendiamo nei particolari, resoconto tecnico di queste prime due settimane di fase preparatoria?

Due settimane di lavoro intenso a cui tutti i ragazzi hanno risposto alla grande. Tre quarti di loro già li conoscevo, avendoli allenati direttamente la scorsa stagione, dandomi di nuovo degli ottimi feedback; il restante quarto si è allineato perfettamente ai ritmi di lavoro. In questa prima parte il lavoro tecnico è stato improntato ovviamente sull'impostazione, sulla reimpostazione e sviluppo delle tecniche individuali di base per poi riportarle gradualmente in fasi di gioco. Tecnica individuale di gioco ovviamente accompagnata da un'importante componente di lavoro fisico. Sappiamo che questa fase preparatoria è molto importante per farci trovare pronti sia fisicamente che tecnicamente.

Quali sono gli obiettivi di questo gruppo?

Parlando di un gruppo giovane, sicuramente l'obiettivo principale sarà la crescita individuale di ognuno, lavorando sodo e facendo esperienza su campi di gioco importanti. Con ogni atleta abbiamo concordato degli obiettivi tecnici individuali, in modo tale che arrivino in palestra con le idee chiare sul da farsi. Ovviamente, poi, il miglioramento individuale dovrà essere messo a disposizione della squadra per perseguire il miglior risultato in ogni gara.

Quest'anno la società gialloblu affronterà due categorie di Eccellenza giovanile. Quanta soddisfazione per questo risultato ottenuto?

La soddisfazione è tantissima! Dopo anni siamo riusciti a riportare non uno, ma due campionati di Eccellenza giovanile maschile in palestra. Difficilmente mi elogio, ma stavolta penso siamo stati bravi in questi anni a programmare il lavoro a lungo e a breve termine; la dedizione di tutti gli staff è stata massima, gli atleti sono stati sempre ben concentrati sugli obiettivi stagionali e tutti noi siamo stati ripagati per tutto il lavoro svolto. Certo è che non è un punto d'arrivo ma sarà un punto di partenza, un nuovo inizio; gli obiettivi crescono, il lavoro aumenta e noi saremo pronti!

In bocca al lupo per tutto quello che verrà! Il tuo motto?

Sono il primo a farmi un grandissimo in bocca al lupo per questa entusiasmante stagione e ....VINCE SEMPRE CHI PIU' CREDE!

Come superare le prove di un concorso pubblico per un corso di Dirigenti Psicologi

$
0
0
Di recente molte Aziende Sanitarie stanno avviando procedure di selezione attraverso bandi di Concorso Pubblico per Titoli ed Esami, per la copertura a tempo indeterminato di posti di Dirigente Psicologo.
Da diversi anni lavoro per facilitare ai colleghi la preparazione alle prove concorsuali con la convinzione che condividere le esperienze contribuisca al percorso vario, lungo ed accidentato della costruzione della professione e, la partecipazione alle selezioni pubbliche, costituisca un’occasione di scambio, di riflessione e crescita. La nostra categoria professionale risente, da lungo tempo, di un posizionamento fragile anche se, ultimamente, le cose stanno cambiando. Credo che “fare rete” obiettivo, tra i primi, dell’Associazione Eppur si Muove, sia una delle chiavi per dare forza alla nostra categoria professionale. Mi preme rimarcare che, riguardo ai concorsi per Dirigente psicologo, nei bandi non viene data alcuna indicazione circa il programma e gli argomenti da studiare. L’unica informazione che troviamo è: “le domande verteranno sulla disciplina a concorso”. La “disciplina a concorso” è la psicologia che, nella sua seppure breve storia, è stata caratterizzata da un fiorire di contributi teorici e da un ampliamento di ambiti applicativi senza pari. La nostra professione trova campi di intervento e riflessione che si sono diramati fino a toccare numerose altre discipline, dando origine a molti filoni di pensiero e di azione e assumendo, in tal modo, una complessità e una ricchezza che ne fanno un settore di elevatissima complessità, qualora se ne vogliano conoscere tutti gli aspetti. La psicologia, nelle sue ramificazioni, come è avvenuto per la medicina, ha perso, di fatto, l’iniziale carattere di genericità e richiede oggi competenze e conoscenze specifiche per ogni ambito applicativo. Anche la medicina è una disciplina complessa e articolata ma i bandi di concorso per “dirigente medico” riportano un’indicazione di riferimento circa il programma sul quale verteranno le prove, in base alla specialità del medico: psichiatra, endocrinologo, pneumologo, solo per citarne alcune. Il fatto che anche gli psicologi siano tenuti alla scelta di uno specifico ambito di specializzazione post laurea, che caratterizza la competenza e consente ai professionisti di svolgere attività differenti e differenziate nel settore applicativo scelto, non è considerato, non trova un riscontro, una specificazione nei bandi. Allo stesso modo, non vede un precipitato negli assetti organizzativi all’interno della struttura pubblica: ci si aspetta che uno psicoterapeuta sia in grado di utilizzare i test anche se non è una psicodiagnosta, che possa essere nominato come consulente tecnico d’ufficio nei tribunali anche se non è uno psicologo giuridico, che sappia come trattare le dipendenze anche se non è formato in psicologia delle dipendenze, per fare alcuni esempi. Ne consegue che nelle prove concorsuali, uno psicologo potrà essere interrogato su ogni aspetto riguardante la “disciplina a concorso”: la psicologia.

LE PROVE

Le linee guida sulle procedure concorsuali, in merito alle prove indicano che “In presenza di un numero elevato di candidati, si può procedere a una preselezione” la quale “deve coniugare le esigenze di rapidità e di imparzialità con quelle di efficienza” l’obiettivo è esteso a “selezionare in base a un ragionevole criterio di merito, che privilegi i candidati in base alle loro effettive capacità e alla loro effettiva preparazione”. Le stesse linee guida indicano che la prova preselettiva, quando prevista, debba essere la prova che porterà all’esclusione del maggior numero di candidati, ne consegue che sarà la più difficile. Quando la prova preselettiva non è presente, la prima prova (prova scritta) sarà quella alla quale prestare la maggior attenzione perché finalizzata a ridurre, di molto, il numero dei candidati. Le domande su cui vertono le prove possano riguardare qualsiasi argomento teorico-applicativo nato all’interno delle scienze psicologiche, senza nessuna esclusione; fatto questo che impedisce a chiunque di monitorare il livello della propria preparazione e rende davvero molto difficile orientarsi su cosa e come studiare. Per quanto riguarda le prove successive (pratica e orale) è indicato, nelle linee guida, i quesiti formulati dovranno essere di un livello di difficoltà tale da selezionare il numero di candidati sufficiente a completare una graduatoria: se la prova è stroppo difficile si rischia di non poter raggiungere l’obiettivo. Per le ragioni esposte, nei miei interventi, propongo sempre di concentrarsi sulla preparazione della prova preselettiva o della prova scritta, quando la prima è assente. La prova pratica consiste, solitamente, nello svolgimento di un caso clinico con la consegna di formulare una diagnosi, di interpretare un profilo, frequentemente MMPI-2, e di elaborare un progetto terapeutico. In base alla mia esperienza, i colleghi esprimono una maggiore preoccupazione per questa seconda prova rispetto alla prima tuttavia, uno psicologo è in grado di formulare una diagnosi mentre è sicuramente più difficile che abbia memorizzato, in maniera dettagliata, modelli teorici, teorie e tecniche assegnabili a ciascun ambito applicativo e tutti i criteri diagnosti del DSM 5.

I DUBBI PIU’ FREQUENTI

Con riferimento alla prova preselettiva e alla prova scritta, quando si affronta per le prime volte un concorso, ci si chiede se usciranno quiz (domande a risposta multipla e chiusa) o domande a risposta sintetica (domande alle quali si può rispondere con una descrizione dell’argomento richiesto utilizzando poche righe del foglio, in genere cinque o sei). La normativa vigente, che disciplina le procedure concorsuali, prevede che si possano proporre entrambe le forme di quesiti. Di norma, bisogna fare riferimento a ciò che è specificato nel bando. La difficoltà nasce dal fatto che, nella maggior parte dei casi, la dicitura riportata è: “la prova consisterà nella soluzione di quesiti a scelta multipla e/o a risposta sintetica”; non è dato quindi di sapere, fino all’estrazione della prova in sede concorsuale, quale sarà la modalità di formulazione dei quesiti. Molti colleghi, con i quali ho avuto il piacere di confrontarmi, ritengono che si debba studiare in modo diverso in relazione al tipo di domanda che ci si aspetta. Per la mia esperienza, questa convinzione non trova un grande fondamento perché gli argomenti proposti nella prove (preselettiva, scritta e pratica) saranno oggetto anche della prova orale. Per una preparazione completa a tutte le prove di concorso, è necessaria una conoscenza, il più possibile completa, degli argomenti che permetta di formulare agevolmente una risposta a prescindere dalla modalità con la quale viene formulato il quesito.

“COSA CHIEDONO?”

In base alle linee guida sulle procedure concorsuali “Le materie delle prove di esame devono ragionevolmente corrispondere al profilo messo a concorso e alle competenze dei relativi uffici”. A tale indicazione consegue che il candidato debba conoscere cosa deve sapere e saper fare un dirigente psicologo, quale sia l’organizzazione del contesto nel quale andrà a lavorare e quali siano le relative norme e le leggi cui attenersi e tutto ciò che è incluso nella “disciplina a concorso”. Riporto qui uno stralcio, tratto dal primo mio lavoro sulla preparazione di concorsi pubblici da dirigente psicologo, nel quale ho tentato di riassumere i principali argomenti da inserire nel piano di studio che ciascuno potrà formulare autonomamente, in base alla propria attuale preparazione.

 “Più in generale, e per concludere, sarà utile conoscere definizioni e strumenti propri dei diversi ambiti teorici e di applicazione della psicologia e, al fine di fornire una prima traccia su come organizzare lo studio, si riporta di seguito una tabella contenente un breve elenco degli argomenti che si consiglia di affrontare almeno nei concetti generali (contrassegnati con un asterisco - *) e di quelli che richiederebbero una conoscenza approfondita (contrassegnati con un rombo - •). Gli argomenti suggeriti sono quelli maggiormente ricorrenti ad un’analisi empirica dei concorsi svoltisi negli ultimi anni in alcune regioni d’Italia.”


Nella logica della condivisione, del rafforzamento della nostra professione e per le ragioni esposte, l’Associazione Eppur si Muove, propone un corso di preparazione alla prova preselettiva anche alla luce dell’imminente concorso a 33 posti da dirigente psicologo nella Asl Roma 2


Riflessioni sulla Festa dell’Uva come progetto della memoria a Velletri e nelle Terre dei Vini: un ponte fra passato e futuro

$
0
0
Sono nata a Velletri, vivo in campagna, molti dei miei ricordi sono “i ricordi della vigna“ che ha creato con questo territorio un legame indissolubile. Nella Vigna, mio nonno Alfredo, saliva dal rasaletto , indossava la prussia..la giacca da lavoro blu, i pantaloni legati col centolino sotto la pancia, la schiena curva.


di Francesca Trenta
Camminava a passi lenti e sul collo scuro colorato dal sole spiccavano luminose rughe bianche e folti capelli grigi. A volte chiamava l‘“ opra“ il gruppo delle lavoranti che venivano a „ spiccia‘ i capiti“. ..mi ricordo il canto, le voci.. che emozione a pensarci ora. Mia nonna Iolanda sapeva di sapone di marsiglia..capelli raccolti dietro la nuca con due trecce..l’abituccio scuro , la parannanza ripiegata su stessa a mo‘ di sacco, che conteneva un prezioso raccolto ..non aveva paura di sporcarsi di terra.. mi ricordo come lavorava la ginestra per farne cordicelle naturali pe glicà i capiti ..le teneva legate alla cinta del vestito, una piccola fascina dorata sul fianco.. e poi..la vendemmia!! che fortuna averla vissuta!! Come descrivere l’odore del mosto? E il piacere e la paura di entrare nella scifella per schiacciare l’uva..sensazioni impresse nella mente e nel cuore che i miei figli come molti ragazzi della loro età non potranno mai avere perchè ora le vigne sono state sostituite da giardini, piscine, uliveti, ville . Lavorare ad un progetto come la Festa dell’Uva e dei Vini, vuol dire lavorare al progetto della memoria e costruire ricordi per le nuove generazioni. Questa mostra dedicata alla Campagna Romana e ai Carretti a Vino offre la possibilità di immaginare il nostro splendido territorio attraverso gli occhi dell’arte. Colori, abiti o suoni..come quelli che accompagnavano il viaggio del vino …ecco..il Carrettiere nella solitudine del suo camminare, il cigolio delle ruote…il tintinnio della sonagliera e del pettorale del cavallo, il ritmo degli zoccoli sembrano armonizzare con la voce che incita il fedele destriero al cammino promettendogli biada e riposo all’ arrivo….qualcuno cantava: „ aiutame cavallo a sta salita, che quando è ncima ye metto la biada..“ oppure „…cavallo, si ce `a faje pe' sta sagliuta, t'accatto `o pettorale e `a sunagliera..“ per citare alcune frasi significative tratte dai numerosi canti „ alla carrettiera“ o „ alla trainiera“ che evidenziano anche questo speciale rapporto fra l’uomo e l’animale..come quello fra Zi Fedele uno degli ultimi trainieri che abbiamo conosciuto e il suo amato Paglialonga.. Così come le immagini infatti, anche i canti e le danze tradizionali sono mattoni della memoria, suoni, ritmi, gesti naturali, ancestrali che vanno tutelati. Accompagnata dai miei ricordi, e dall’ osservazione delle tradizioni orali lavoro da tanti anni al progetto della memoria ricercando e reinterpretando canti e danze, per questo ringrazio gli autori di questa mostra Umberto Savo e Renato Mammucari per aver dedicato del tempo presente alla conservazione del passato. Un sentito ringraziamento va inoltre all‘ Amministrazione Comunale che sostiene eventi culturali come la Festa dell’Uva, nella certezza che la tradizione del Territorio Veliterno anche confrontata con le altre Terre del Vino, potrà essere non solo recuperata, ma trasmessa con nuovi linguaggi alle generazioni future perchè possano „ costruire dei ricordi“ ..e saranno giovani orgogliosi, emozionati, solidi come un grande albero che si nutre di un terreno fertile, coltivato ma sopratutto pronto a rinnovarsi e a rifiorire. Amo la mia terra, Grazie.

Alla Casa delle Culture la mostra di Umberto Savo e Renato Mammucari: "Festa dell'Uva e dei Vini a Velletri: arte, storia, tradizioni"

$
0
0

Questa esposizione di stampe ed acquerelli, voluta dall’Amministrazione Veliterna nell’ambito della 89° Festa dell’Uva e dei Vini di Velletri, provenienti dalle collezioni private di Umberto Savo e Renato Mammucari, ha la finalità di voler condividere con il pubblico la nostra vocazione per lo studio della storia locale e della tradizione viti-vinicola veliterna che ha origini risalenti all’antica Roma.
Nei primi secoli la produzione era scarsa ed il vino arrivava da ogni parte dell’Impero nei porti vicino a Roma che, per mezzo di chiatte, risalivano il Tevere fino a giungere ai depositi del Porto Vinarius romano. I vini dei Castelli Romani vennero celebrati da cronisti e poeti del tempo quali Plinio il Vecchio e Galeno. Dal XVI secolo fino alla metà del XVIII secolo circa, la lavorazione vinicola delle vigne romane e nei Castelli Romani aumenterà fino a raggiungere i 2/3 dell’intero consumo del vino della Capitale, ma bisognerà attendere soltanto la fine del 700 e l’inizio dell’800 affinché la produzione del vino si consolidi. La bellezza naturale dei vitigni della campagna romana ha sempre affascinato viaggiatori e ispirato scrittori. Il tedesco H. Barth (1) così scrive: “Qui è il campo del dio coronato di pampini…….è l’odore del vino ed il sole si spandono poeticamente su tutta questa terra. Ah. Qui vive ancora l’uomo vero, perché egli è nato per bere, il barile è la sua nutrice e il sangue del dio stesso arde nelle sue vene. Tutto qui diventa vino, tutto, la vita e la morte, il pensiero, il sentimento, il sogno, l’amore e l’odio” Diversi osservatori della zona concordano sulla buona coltivazione della vite e sulla qualità scadente del vino prodotto. Alla fine del 500 alcuni cronisti esaltano i vini castellani ed il vino di Velletri, particolarmente conosciuto ed apprezzato poichè esportato a Roma senza che fosse dovuto il pagamento del dazio per decreto papale, anche se era difficoltoso lo spostamento, data la maggior distanza da percorrere rispetto agli altri paesi produttori limitrofi. Il trasporto dal luogo di produzione nei Castelli Romani alle osterie e cantine romane veniva effettuato dal carrettiere alla guida del carretto a vino. Egli era solo il trasportatore che fungeva da tramite fra il produttore e l’oste oppure tra il mediatore di vini e l’oste. Per il suo servizio, il carrettiere riceveva il compenso dall’oste, oltre ad una coppella di vino (dieci litri circa) dal produttore vinicolo. La partenza con il carretto, generalmente percorrendo le vie consolari romane dai paesi più distanti come Velletri, avveniva di sera mentre dai centri più vicini di notte in modo che l’arrivo al dazio di Porta S. Giovanni, detta Porta di Bacco, avvenisse nelle prime ore dell’alba. Non si poteva viaggiare di giorno in quanto la calura avrebbe compromesso la conservazione del vino; peraltro durante la notte il carrettiere doveva mantenere una velocità di marcia bassa per evitare che il carico subisse scossoni eccessivi. Lo scarico veniva effettuato dai cosiddetti barillari o facchini portatori di vino, come testimoniano diverse incisioni esistenti tra le quali quella del Coleman, qui in mostra. Il carretto a vino romano era il tipico mezzo di trasporto in uso ai Castelli Romani, trainato da un cavallo munito di paramenti e campanelli, si presentava decorato e variopinto e venne adoperato fino ai primi anni del 1950. Il carico era di 10 barili da 50 litri, per un totale di mezza botte romana. Era composto da diversi elementi caratteristici, tra i quali la cappotta a soffietto detta furcina costituita inizialmente da una intelaiatura formata da una struttura di rami in castagno; rami che dovevano avere una precisa biforcazione a forcella necessaria per tenere il telo di copertura normalmente infissa alla sinistra del carretto, la quale sagomava una specie di conchiglia dove il carrettiere si riparava in caso di pioggia o di freddo; essa era riccamente decorata sia all’interno che all’esterno. Altro componente tipico del carretto era la lamina di ferro bucata e fissata ai lati della furcina chiamata feriera dalla quale pendevano dei campanelli di diversa dimensione, i quali emettevano il caratteristico scampanellio che serviva ad annunciare l’arrivo del carretto. Immancabile compagno di viaggio del carrettiere era il cane volpino che con il suo abbagliare teneva lontano i malintenzionati. L’esposizione inizia con una serie di Bandi e Notificazioni dello Stato Pontificio riguardanti il commercio e la tassazione del vino romano; continua con l’esposizione dei manifesti originali delle prime Feste dell’Uva iniziate a Velletri negli anni 30 del Novecento, nei quali il poeta dialettale Alfredo Candidi scrive dei versi dedicati alla manifestazione. Numerose stampe rappresentano il costume variopinto del carrettiere e del suo carretto a vino, incise da artisti famosi del tempo quali Bartolomeo Pinelli e Carlo Coleman. Sono rappresentate anche le famose ottobrate, le tradizionali feste del popolino effettuate “fori porta” o nei Castelli Romani e stampe sul saltarello romano, ballo popolare in voga nei centri dell’Italia centrale. La manifestazione si conclude con la poesia del poeta-contadino Giulio Montagna dedicata a noi due collezionisti dal titolo “All’ottobrata”. Un ringraziamento a tutti gli amici che hanno voluto questa esposizione e ai tanti che hanno collaborato alla realizzazione al progetto, in particolare a Mauro Leoni e Francesca Trenta.

DOVE E QUANDO:

La Mostra sarà operativa, nella "Sala degli Affreschi" (ex refettorio) della Casa delle Culture e della Musica di Velletri, da venerdì 20 settembre a domenica 29 settembre (negli orari di apertura della struttura).




Domenica XXV T.O.: "Simpaticamente mascalzone" dagli scritti di Gaetano Zaralli

$
0
0

Lc 16,1-13

TESTO
Diceva anche ai discepoli: «C`era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. L`amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l`amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall`amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d`olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. Il padrone lodò quell`amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand`essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l`uno e amerà l`altro oppure si affezionerà all`uno e disprezzerà l`altro. Non potete servire a Dio e a mammona».

COMMENTO
“Che farò ora che il mio padrone mi toglie l`amministrazione?… So io che cosa fare…”.

Non è per nulla strano che Gesù porti come esempio da imitare il comportamento di una persona disonesta, sottolineandone la scaltrezza; anzi, nella logica della parabola, la virtù, perché sia tale, deve acquisire la dinamicità e l’intensità della furbizia, quella tipica di chi non dorme in caso di disagio, di chi non si scoraggia di fronte al problema della sopravvivenza, di chi non piagnucola con la mano tesa, rassegnato a vivere di elemosina, se sta per morire di fame.
Sembra talvolta che l’essere cristiano significhi dover vivere, privi di fantasia, nel mucchio di chi, sacrificando la propria creatività al volere del capo, confonde  l’uniformità dei comportamenti con l’unità degli intenti. Bivaccare nel mucchio, senza offrire un apporto personale alla comunità, è senz’altro comodo, ma in tal modo si diventa succubi di chi alla diversità che arricchisce preferisce il lento e sonnecchiante scorrere delle cose di sempre.          

“Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera?”.

Ancora oggi si confonde la “passione” con il “peccato”, cioè non si fa differenza tra la risorsa dell’animo umano, tesa a determinare l’intensità di una qualsiasi azione,  e la natura della stessa azione. Colui che non compie il male con passione, il bene che opererà, supposto abbia voglia di cambiare registro, sarà così insipido, così inefficace, così piatto da perdersi, senza storia, nei rivoli delle cose inutili.
Preferisco incontrare il caro mascalzone che con arte e simpatia compie raggiri ai danni dei ricchi, anziché il santo prete che con volgare e grossolana maniera strizza le tasche povere di gente innocentemente devota.

 “Non potete servire a Dio e a mammona.”.

Mammona = Accumulo rapido e disonesto di ricchezza materiale da sprecare in lussi e piaceri… Stando così le cose, quanto è difficile servire a Dio…!

Dacia Maraini ed Eugenio Murrali in “tour” in alcune scuole elementari di Velletri con Mondadori

$
0
0
Una scrittrice che non ha bisogno di presentazioni, un giovane autore affermato e la curiosità sincera e inarrestabile dei bambini: questi gli elementi di uno splendido venerdì di inizio anno scolastico, che grazie al lavoro della Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano, si è concretizzato per gli studenti delle scuole veliterne di Colonnella, Tevola, Casale, Fontana della Rosa, Zarfati-Carciano.

di Rocco Della Corte
Dacia Maraini ed Eugenio Murrali, infatti, hanno parlato davanti ai ragazzi del loro libro “Onda Marina e il drago spento”, edito da Giulio Perrone. Un modo originale per augurare a tutti buon anno scolastico invitando alla lettura e, perché no, alla scrittura. Protagonisti di questi incontri naturalmente i ragazzi, che con le loro domande hanno dimostrato ancora una volta che il seme della curiosità e quello della fantasia possono, insieme, far sorridere e riflettere.

È stato chiesto ai due autori quali fossero le modalità di scrittura, se si lavora prima sulla storia e poi sul titolo, il perché dei personaggi scelti e della loro caratterizzazione. Il volume, scritto a quattro mani, narra la storia del popolo dei Marini e quello dei Draghi, intenti a farsi guerra da generazioni. I governanti hanno tentato di stabilire la pace, ma il desiderio di dominio ha avuto la meglio. Le nuove generazioni, però, non sono della stessa idea e attuano un boicottaggio fuggendo e seguendo i propri sogni. Il libro, sul quale i ragazzi delle scuole interessate lavoreranno durante l’anno, lascia tanti messaggi importanti pur nella consona semplicità lessicale. Fra le tante domande a cui hanno risposto i due autori, spiccano quelle sulle modalità di scrittura: “Vi invito” – ha detto Dacia Maraini– “a iniziare a coltivare questa passione scrivendo racconti o magari facendo articoli per un giornalino scolastico che potete creare. E soprattutto leggere, perché non si può scrivere senza aver letto tanto”. Le tante foto ricordo e la gioia negli occhi di autori e lettori è il miglior risultato di questa collaborazione tra Mondadori Bookstore Velletri, nell'ambito dei progetti di promozione della lettura attraverso gli incontri nelle scuole organizzati da Aurora De Marzi per l’anno scolastico in corso, e le scuole del territorio.



La Fondazione Arte & Cultura incontra la città di Velletri: presentati i progetti 2019-2020 in Auditorium

$
0
0
Si è svolta nel pomeriggio di sabato, all’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica, la prima conferenza stampa della Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri. Un incontro con la cittadinanza e con gli operatori culturali, per condividere il percorso intrapreso nel 2016 e proseguito con sempre maggiori risultati e con una grandissima varietà di iniziative.


di Rocco Della Corte

Più che una semplice conferenza – come ha spiegato la consigliera Vera Dani – l’obiettivo della Fondazione era quello di condividere, confrontarsi, recepire le critiche costruttive e comunicare il da farsi visti i tanti progetti messi in campo dalla direzione artistica per la stagione culturale 2019-2020. Prima a prendere la parola è stata l’Assessore alla Cultura Romina Trenta, che ha lodato il lavoro portato avanti dalla Fondazione sottolineando come il Comune in questo progetto sia pienamente coinvolto. “Sono convinta” – ha dichiarato l’Assessore Trenta – “che la Fondazione abbia rispettato benissimo le aspettative che avevamo riposto in essa, anche se sappiamo che c’è sempre da migliorare”.
Per la Banca Popolare del Lazio, invece, è intervenuto Italo Ciarla: nel portare il saluto dell’Ente, il consigliere del CDA Fondarc ha richiamato lo statuto per dimostrare come la Fondazione sia in linea con i propositi originari che sono quelli di produrre eventi culturali, sostenere iniziative di terzi, diffondere la cultura con proposte di tutti i tipi. Per il consiglio di amministrazione della Fondarc, vista l’assenza del Presidente e Sindaco Orlando Pocci per motivi di salute, ha parlato Tullio Sorrentino, ricordando la composizione degli azionisti (Comune, Banca, Clinica Madonna delle Grazie) e lo spirito di una realtà pubblico-privata aperta a tutte le situazioni culturali possibili e immaginabili. Sorrentino ha ripercorso la storia che ha portato, nel 2016, alla nascita della Fondazione e il grande impegno, anche burocratico, per portarla a funzionare a pieno regime. Vera Dani ha portato anche il saluto del presidente della Clinica, dottor Guido Ciranna, anch’egli assente per lavoro, sottolineando la grande fiducia che la nota Casa di Cura veliterna ha sempre nutrito nei confronti delle iniziative culturali. Ha dunque preso la parola, dopo la proiezione di un video riportante alcune immagini di momenti salienti dei tanti eventi tenutisi alla Casa delle Culture e al Teatro Artemisio-Volonté, i due poli gestiti dalla Fondazione, il direttore artistico Claudio Maria Micheli. Il Maestro, reduce da un concerto che lo ha impegnato fino a tarda notte, non ha mancato in primis di ringraziare l’Amministrazione per il sostegno: “Gli incontri con l’assessore Trenta sono costanti e proficui e questa cosa mi fa piacere.
Ringrazio altresì la Banca e la Clinica, sempre vicini alle attività proposte”. Micheli ha quindi tracciato un vero e proprio bilancio di questo primo triennio di vita della Fondazione, sciorinando numeri, nomi, progetti ed eventi per dare un’idea soltanto parziale della mole di lavoro condotta con impegno costante e quotidiano: “Ricordo che la Fondazione è nata dall’idea ambiziosa di poter creare un Polo che potesse attrarre a sé le tante realtà culturali ed artistiche del territorio e non, svolgendo innanzitutto il compito di individuazione e coordinamento delle stesse, cercando di farle dialogare e collaborare tra loro così da rimettere al centro dell’interesse, ed in particolare del mondo giovanile e scolastico, discipline come il teatro, la musica, la danza, le arti letterarie, visive, recuperando quei valori storico/culturali, di critica formativa e di dialogo proprio tra le persone, valori che lentamente si vanno perdendo a favore di realtà virtuali prive di anima e corpo”. Il Direttore ha parlato della stagione teatrale in arrivo, con l’Artemisio-Volonté rinnovato nelle strutture e negli impianti, e i tanti nomi lasciano presagire uno splendido cartellone (Decaro, Bassi, Iacchetti, Quartullo, Guidi…).
Imminente la partenza della rassegna “Campaniliana”, con Francesco Sabatini, Emilia Costantini, Giancarlo Governi, arrivata alla terza edizione del Premio Teatrale. La Fondazione produrrà anche una Rassegna di Danza Contemporanea intitolata Paesaggi del Corpo con la compagnia Atacama, fondata nel ‘97 da Patrizia Cavola, coreografa e danzatrice e da Ivan Truol, coreografo, danzatore, attore. Tra le attività della Fondazione continua la meravigliosa esperienza del FondarCanto Coro dei ragazzi della Città di Velletri alla sua terza annualità rivolto ai ragazzi tra i 7 e i 13 anni. Ancora in calendario un concerto su De Andrè, a cura di Daniela Di Renzo, gli appuntamenti per le scuole, il concerto del Banco del Mutuo Soccorso e il concerto di fine anno a Natale.
Il Direttore ha poi voluto ringraziare la Mondadori Bookstore Velletri per “Velletri Libris”, che ha concluso la terza edizione con numeri impressionanti (14mila presenti in tre anni di incontri con gli autori) e Colle Ionci, che cura la stagione concertistica musicale in Auditorium e nel Chiostro. Sono in piedi anche collaborazioni con il Teatro della Luce e dell’Ombra del Maestro Duccilli, con la Guaranà eventi, con il Crea rappresentato da Massimo Morassut e con l’Accademia di Belle Arti rappresentata dal professor Marco Nocca. “Un “grazie” particolare” – ha concluso il Maestro Micheli - “va a tutti coloro che in questa prima fase sono stati accanto alla Fondazione, credendo nei suoi scopi e nelle sue idee, dando il loro contributo sia professionale che di amicizia sincera… Spero che altri soggetti ed associazioni culturali vogliano avvicinarsi e dare la loro disponibilità e portando le proprie idee e progetti, vincendo le proprie resistenze verso questa “nuova” realtà che è nata con il solo intento di contribuire ad arricchire ancor di più il patrimonio culturale ed artistico della nostra città”.
Si è anticipato anche il lancio dell’azionariato diffuso, già deliberato in CDA e che consentirà a cittadini, associazioni, enti e aziende di sostenere a costi irrisori la fondazione diventando soci sostenitori e contribuendo alla programmazione culturale. Al termine della conferenza un ricco buffet è stato offerto ai presenti e la buona riuscita dell’evento, pur con l’ormai abituale assenza dei giornalisti, ha indotto la Fondazione a ipotizzare incontri cadenzati con la città e con la stampa per tenere tutti aggiornati sulle molteplici attività culturali prodotte.

In Sala Tersicore si è approfondita la figura di Clementina Caligaris, una delle prime donne nelle istituzioni

$
0
0
Gran pienone in Sala Tersicore, venerdì pomeriggio, per il convegno sulla figura della maestra e consultrice Clementina Caligaris, organizzato dall’Associazione Culturale Memoria ‘900. Alla presenza di Massimo Fabi, storico locale, e Dario Petti, scrittore e giornalista autore del libro “Clementina Caligaris. Storia di una consultrice” (Atlantide editore), si è tenuto l’interessante incontro su una donna che è stata antesignana della presenza femminile nelle istituzioni.
Dopo il benvenuto di Emanuela Treggiari, Presidente dell’Associazione, il dialogo tra Fabi e Petti ha analizzato diversi aspetti della figura di Clementina Caligaris. Dalle sue origini vercellesi al trasferimento a Sezze, prima poi di essere assessore a Velletri. La sua importanza riecheggia anche nel fatto che il primo discorso tenuto da una donna a Montecitorio la vide citata proprio per il ruolo ricoperto nella nostra città. L’ambiente contadino di Sezze, che nei primi del Novecento era collegata a Velletri tramite ferrovia, fa da sfondo all’impegno politico di Clementina, che arriva in terra pontina in un momento di forte fermento sociale, politico e civile.
L’incontro con il professor Temistocle Velletri dà vita ad un sodalizio umano e politico intenso. Due maestri, due insegnanti, che si impegnano infatti per un avvenire migliore e rappresentano un modello da seguire per tanti giovani. Dario Petti ha ricostruito, anche tramite un apparato di documenti molto nutrito, la figura di questa donna – la più anziana tra le consultrici – costretta a rifugiarsi a Velletri alla vigilia della marcia su Roma. Proprio le campagne romane, con la realtà rurale e i disagi quotidiani, furono il vero impulso dell’azione politica di Clementina, poi chiamata al prestigioso ruolo di membro della Consulta Nazionale per la Costituente. I puntuali interventi di Massimo Fabi e le esaustive dichiarazioni di Dario Petti hanno reso molto gradevole l’incontro, e per chi volesse approfondire è possibile trovare sul sito della casa editrice o sul web il volume “Clementina Caligaris. Storia di una consultrice”. Per Memoria ‘900 un altro evento di taglio storico molto partecipato, in attesa della “Campaniliana”, rassegna nazionale dedicata ad Achille Campanile alla quale l’Associazione collabora sin dalla prima edizione.

Il "Velletri Wine Festival" assume una dimensione europea: grande fermento all'ex Istituto d'Arte

$
0
0

La sede storica dell’Istituto Statale d’Arte Juana Romani allestita come un enorme studio d’artista accoglierà i visitatori per la VII edizione del Velletri Wine Festival dedicato all’architetto Nicola Ferri che da assessore all’agricoltura del Comune di Velletri nel 1995 ha rilanciato la festa dell’uva veliterna. 

di Alessandro Filippi
Più di cento gli artisti in gara che sono stati abbinati sabato 21 Settembre ai vini prodotti sul territorio e in quello dei comuni gemellati. Tra questi maestri tedeschi – sloveni – francesi – ungheresi – romeni che danno alla manifestazione una dimensione europea. La cerimonia inaugurale è prevista per Sabato 28 Settembre alle ore 18.30 e si dividerà in due momenti quello più prettamente istituzionale all’interno della Sala Marcello De Rossi del Polo Espositivo dove verranno accolte le autorità comunali e gli artisti e dopo l’esecuzione degli inni nazionali delle nazioni ospiti per i quali le rispettive rappresentanze diplomatiche in Italia hanno espresso il necessario nulla osta all’esecuzione e all’esposizione delle singole bandiere nazionali ci saranno gli interventi istituzionali che apriranno ufficialmente la manifestazione, il secondo momento ci sarà lungo Via Luigi Novelli con l’inaugurazione della mostra dedicata alla famiglia De Angelis scultori per il cinema da quattro generazioni che hanno messo a disposizione alcuni dei più bei pezzi della loro collezione provenienti dal set del colossal Cleopatra e dal set della Primavera di Michelangelo. Impreziosirà la seconda parte della cerimonia il concerto della Banda U. Cavola Città di Velletri. Domenica 29 Settembre alle ore 18.30 è previsto il gala di premiazione alla presenza del maestro Flavio Bucci padrino della manifestazione saranno assegnati i premi pallade veliterna speciali alla TIRELLI SPA azienda 17 volte premio Oscar – alla COSTUMI D’ARTE PERUZZI e alla THE ONE srl che hanno realizzato gran parte dei costumi dei film di Luigi Magni. La Pallade d’Argento andrà alla memoria del maestro Mario Scaccia e il Premio Internazionale Pallade Veliterna speciale alla memoria di Ruggero Mastroianni. Un momento di commozione sarà quello del ricordo del Sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini al quale è stato assegnato un premio Pallade Veliterna speciale e il premio di rappresentanza del presidente della camera dei deputati. Il gala di premiazione verrà aperto da un concerto del Centro Musicale Arcangelo Corelli di Velletri, primo brano l’INNO A VELLETRI di Giulio Montagna per ricordare un grande amico del Festival e di Velletri tutta.
Viewing all 7460 articles
Browse latest View live