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Velletri Wine Festival "Nicola Ferri": sabato si parte a Palazzo Caetani di Cisterna

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Ormai ci siamo, Sabato 14 Settembre alle ore 18.30 presso la Galleria La Mimosa di Palazzo Caetani a Cisterna verrà presentata ufficialmente la VII edizione del Velletri Wine Festival “Nicola Ferri” manifestazione che quest’anno gode del patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, dell’Anci Lazio e di ben dodici comuni dei castelli romani prenderà il via nella storica cornice del Palazzo Caetani di Cisterna con la consueta presentazione del programma ormai in via di completamento.

di Alessandro Filippi
Saremo ospiti del Gruppo Artistico La Mimosa – Mario Spigariol che aprirà per l’occasione i prestigiosi spazi espositivi della storica dimora pontina la cui attività è ripartita nello scorso mese di Marzo con una grande mostra dedicata agli artisti di Via Margutta. E’ motivo d’orgoglio per il Circolo Artistico La Pallade Veliterna poter presentare la manifestazione più importante che cura annualmente in una cornice così importante e risaldare ancor più i rapporti con il gruppo artistico La Mimosa con il quale esiste un rapporto di stretta collaborazione e del quale lo scrivente ricopre l’incarico di Direttore Artistico. L’Invito è rivolto a tutti a partecipare per scoprire un edizione degna di nota visto lo spessore istituzionale che ha assunto quest’anno.

Ospedale di Velletri, annunciato il potenziamento. Ma intanto l'Endoscopia Digestiva si sposta (temporaneamente) ad Anzio

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L'Ospedale di Velletri rimane uno dei poli più importanti della zona, con i suoi circa 160 posti letto e con i vari reparti è ancora uno dei presidi sanitari più completi della provincia romana.
Ma preoccupano, e non poco, alcune decisioni aziendali che vedono ogni tanto qualche taglio o qualche trasferimento di servizi. Da parte sua la ASL RM 6, per bocca del direttore generale Narciso Mostarda, rassicura sull'assoluta centralità del "Paolo Colombo" nell'economia della sanità regionale. Tuttavia da qualche settimana agli atavici problemi del Pronto Soccorso e della struttura in sé, si è aggiunto il trasferimento disposto dal direttore del dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dottor Federico Iacopini di alcuni strumenti diagnostici da Velletri ad Anzio. Nella nota ufficiala diramata ai giornali dalla ASL, Mostarda dichiara di aver incontrato il Sindaco Orlando Pocci, allertato dagli operatori a seguito di tale fatto: "Siamo impegnati, già da qualche mese, nel completamento dell'iter amministrativo per la gara d'acquisto della nuova TAC, di cui prevediamo la conclusione entro tre mesi", ha detto il DG. "E' in corso inoltre una revisione progettuale per la realizzazione della camera calda e l'ampliamento del pronto soccorso, già finanziati. Per quanto riguarda il servizio di endoscopia digestiva, temporaneamente interrotto, ne prevediamo la riattivazione in locali più idonei e con tecnologie più performanti".
Mostarda ha inoltre comunicato che sono già attivi a Velletri 25 nuovi dipendenti, fra medici, infermieri, tecnici e oss. Ma quando qualcosa viene spostato in via temporanea torna in mente il detto per cui in Italia non c'è nulla di più definitivo del provvisorio. In attesa della camera calda, dell'ampliamento del PS e della nuova TAC - di cui, per onor di cronaca, si parla da mesi e mesi e non vediamo l'ora di assistere all'inaugurazione - abbiamo chiesto al dottor Mostarda i tempi di ripristino del servizio di Endoscopia e i tempi di realizzazione dei lavori da tempo annunciati. Mentre infatti si aspettano questi urgenti interventi di potenziamento, sia strutturale che in merito al personale, il "Colombo" continua a soffrire e lo spostamento dell'Endoscopia Digestiva significa togliere al territorio un servizio molto utile per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie dell'apparato digerente. Purtroppo però non vi sono news ufficiali in merito, e nonostante la nostra redazione abbia chiesto lumi sul tempo di 'esilio' dei macchinari spostati da Velletri e sull'inizio degli agognati lavori, la voce ufficiale rimane quella della nota stampa diramata. La speranza è che questo trasferimento, di cui tra l'altro non c'è traccia della parola 'TEMPORANEO' nell'avviso laconico appeso sulla porta del reparto, sia effettivamente breve, poichè per l'ospedale di Velletri perdere un altro pezzo sarebbe davvero grave viste le condizioni eroiche in cui ogni giorno il personale è costretto a lavorare.

ULTIM'ORA: investito dal treno. Disagi e traffico bloccato sulla Velletri-Roma

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Si è consumato poco prima di mezzogiorno un episodio di cronaca che rende nero questo martedì. Nei pressi della stazione di Ciampino, infatti, un convoglio proveniente da Velletri e diretto a Roma (quello delle ore 11.00) ha investito una persona.


Non è chiara la dinamica dell'investimento, ma i fatti sono accaduti nel tratto di linea che in entrata alla stazione ferroviaria di Ciampino corre parallela a quella per Albano Laziale. Sul posto subito la POLFER, gli inquirenti e il magistrato per i rilievi. Il treno delle 11.55 da Velletri è stato garantito fino a Pavona, dove poi saranno istituiti i servizi sostitutivi. Già soppressi i treni in arrivo da Roma Tiburtina e Roma Termini per Velletri. Naturalmente la ferrovia è ora bloccata in due e fino a nuovo avviso le corse saranno garantite solo nei tratti Roma/Ciampino e Pavona/Velletri e viceversa. Sul sito di Trenitalia si parla di 'riprogrammazione' del servizio, con i bus sostitutivi. 

Toukon: medaglie, nazionale, cinture nere e tanto altro

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Un nuovo anno sportivo è appena iniziato e gli atleti del Toukon guidati dal maestro federale Luca Nicosanti cintura nera VI Dan sono ripartiti, dopo una breve pausa estiva, animati sempre da grandi obiettivi come dai risultati conseguiti.
Dopo la giornata dello sport che ci ha visti protagonisti nel centro della nostra città, ripartono tutte le attività e le iniziative mentre tante altre si stanno svolgendo e concludendo. Intanto, la convocazione di ben 4 atleti al seminario nazionale Fijlkam svoltosi a Riccione il 7 e l’8 settembre; poi, il conseguimento della cintura nera per ben 7 atleti del Toukon. Il tutto a contrassegnare il lavoro intenso e di qualità che da sempre viene svolto nella società veliterna che svolge presso il palazzetto dello sport “S. Bandinelli”. Un inizio di stagione al top, quindi, per la squadra agonistica, che vede ben 4 atleti partecipare al seminario con la Nazionale Italiana Giovanile Fijlkam: Gabriele De Angelis, Francesco Leoni, Lorenzo De Angelis e Nadia Merolle convocati in virtù dei risultati sportivi con l’obiettivo di verificare le prestazioni e preparare le selezioni per i prossimi campionati europei e mondiali in un anno che si preannuncia davvero molto interessante con le Olimpiadi di Tokyo2020.
Una sinergia forte che si è creata tra gli insegnati della società veliterna e gli allenatori della Nazionale determinando questa comunanza di obiettivi e soprattutto la formazione degli atleti secondo gli obiettivi univoci. Allenamenti intensi e concentrati, nuove e vecchie amicizie che si arricchiscono: questo è tutto quello che si vive dentro e fuori il dojo del Toukon. Alla fine del mese di agosto un’altra esperienza importante era stata quella del seminario Internazionale Sportivart che ha visto la partecipazione dell’atleta paralimpico del Toukon Di Cocco Valerio, vincitore di una borsa di studio, un evento sportivo riservato all’alta specializzazione. Mentre a Riccione si svolgeva il seminario nazionale, nel centro sportivo Roman Sport City di Pomezia, si svolgevano gli esami per il passaggio dei Dan. Ben 7 atleti, appartenenti alle diverse fasce di età si sono preparati per sostenere l’esame federale per la cintura nera 1 dan, abbandonando per sempre la cintura marrone ed iniziando un nuovo percorso in società ancor più prezioso. Alla presenza della commissione di istruttori tecnici federali, con la guida qualificata della Maestra Cinzia Colaiacomo, presidente regionale Fijlkam, gli atleti Andrea Dell’Ertole, Lorenzo Picca, Ester Nicosanti, Paolo Anusca, Matteo Lambertucci, Lorenzo Mammucari e Claudia Macrì sono saliti sui tatami sostenendo in maniera competente le prove previste e superando brillantemente l’esame. Soddisfatto il maestro Nicosanti per tutti i risultati raggiunti a conferma della qualità del lavoro quotidiano che dà buoni frutti nel tempo.
Come quelli dell’atleta Noemi Nicosanti, nata e cresciuta al Toukon, cintura nera II dan, ora arruolata nelle Fiamme Oro della Polizia di Stato, che in questa intensa estate che si sta concludendo, ha conquistato due importanti e prestigiose medaglie d’argento: una alla World Youth League disputata ad Umag dal 5 al 7 luglio e l’argento prezioso al Campionato Europeo Universitario, in cui si sono cimentati gli atleti più rappresentativi che oltre all’eccellente impegno sportivo riescono a qualificare la propria formazione con il percorso universitario. E poi, per finire, gli stage di alta specializzazione che hanno visto protagonista la giovane atleta veliterna che in questi giorni è in Giappone per prendere parte agli allenamenti con i più al ti esponenti mondiali del karate e per partecipare alla Premier League di Tokyo riservata alle migliori atlete al mondo. Consapevoli che la strada per il successo sia sempre in costruzione, come anche che per migliorare sia necessario un serio percorso, il Toukon non perde tempo e riparte il 9 settembre con i suoi corsi e allenamenti nel palazzetto dello Sport “Bandinelli” e da quest’anno anche nella palestra della scuola media “A. Mariani” in via Fontana delle Rose. Il meglio deve ancora venire!

Innovazione in agricoltura

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Il dibattito che oggi anima il mondo agricolo sul piano scientifico ruota intorno al tema tecnologia e innovazione per una agricoltura sostenibile. Il binomio agricoltura-innovazione è ormai una equazione inderogabile.

Velletri 2030
L’innovazione in agricoltura è sempre stato il maggiore fattore di sviluppo e di cambiamento. Introdotta in maniera empirica nei millenni, per tentativi e grazie alla capacità di osservazione e di sintesi dei nostri avi, oggi si rende necessaria per fronteggiare il binomio produttività e sostenibilità ambientale. "Il clima visto dal mio piatto"è la prospettiva molto concreta scelta dagli esperti sul clima delle Nazioni Unite per allarmare classi politiche e cittadini sulle conseguenze dirette del riscaldamento globale, che ipoteca la sicurezza alimentare di tutto il pianeta. "Cambiamento climatico, desertificazione, degrado dei terreni, gestione sostenibile dei suoli, sicurezza alimentare e flusso dei gas ad effetto serra degli ecosistemi terrestri", è una verosimile traduzione del titolo del nuovo rapporto del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) delle Nazioni Unite, pubblicato inizio agosto e che tanto clamore ha suscitato nelle ultime settimane sui media di tutto il mondo. Titolo originale "Climate change and land: An IPCC special report on desertification, land degradation, sustainable land management, food security, and greenhouse gas fluxes in terrestrial ecosystems”, scaricabile da Internet ma non è disponibile in lingua italiana. Il documento di 1200 pagine costituisce l'analisi scientifica più dettagliata mai realizzata su questi temi e sentenzia che il costante aumento della temperatura media globale e lo sfruttamento senza precedenti delle risorse naturali da parte dell'uomo sono minacce sempre più pericolose e vanno fermate per evitare una catastrofe. In effetti, sottolineano gli esperti, le attività umane hanno già danneggiato un quarto delle terre emerse non coperte dai ghiacciai mentre la crescente competizione per l'utilizzo dei suoli sta deteriorando irrimediabilmente gli ecosistemi. Gli autori del rapporto denunciano le contraddizioni dell'attuale sistema alimentare mondiale: circa 820 milioni di persone patiscono la fame mentre 2 miliardi di adulti sono obesi o in sovrappeso e il 30% del cibo viene sprecato. Denunciati anche tutti gli interessi delle potenti industrie agroalimentari e forestali, co-responsabili dell'attuale crisi. ll documento propone diverse soluzioni per tutelare gli ecosistemi, tra i quali lo sviluppo delle bioenergie e il coinvolgimento diretto delle popolazioni locali, con l'obiettivo di riuscire a far fronte alla sfida principale: dare cibo a 11,2 mld di persone previste nel 2100 senza superare la soglia ideale del riscaldamento climatico di 1,5 gradi, stabilita dall'accordo di Parigi. E' solo dell'inizio di settembre l'allarme dell'Agenzia Europea per l'Ambiente (European Environment Agency - EEA) riportato nel Rapporto "Climate change adaptation in the agricultural sector in Europe" (scaricabile da Internet ma solo in inglese): le ondate di calore, la siccità, le alluvioni e gli eventi meteorologici estremi nel loro complesso faranno diminuire la produzione di tutte le coltivazioni non irrigue del 50%. L'impatto della crisi climatica in corso sull'agricoltura sarà devastante per i Paesi dell'Europa del sud, tra cui l'Italia. Tra 30 anni, le ondate di calore, la siccità, le alluvioni e gli eventi meteorologici estremi nel loro complesso faranno diminuire la produzione di tutte le coltivazioni non irrigue del 50%. E queste stesse coltivazioni, alla fine del secolo saranno ridotte dell'80%. Una catastrofe che tocca solo in parte l'agricoltura centro e nord europea, ma investe in pieno il nostro Paese. Un allarme che da una parte chiede maggiore attenzione alla salvaguardia della produzione primaria e dall'altra chiarisce che l'agricoltura intensiva e industriale è tra le cause del disastro, visto che dai campi europei proviene il 10% delle emissioni di gas serra. Il dibattito che oggi anima il mondo agricolo sul piano scientifico ruota intorno a questi temi di fondo. Dario Casati (professore Ordinario di Economia ed Estimo Rurale della Facoltà di Agraria - Università degli Studi di Milano) - parlando di innovazione tecnologica in agricoltura ha sottolineato che il problema parte da un’esigenza primaria ineludibile: l’umanità avrà bisogno in futuro di maggiori quantità di prodotti agricoli, per uso alimentare e non, di qualità più differenziata e mediamente migliore. Ciò però deve poter essere ottenuto a condizione di: a) non danneggiare l’ambiente o ridurre le risorse consumabili, ma anzi migliorandoli, b) sostenere l’economia dell’agricoltura, settore produttivo esclusivo di questi beni materiali e immateriali, c) migliorare la qualità della vita degli agricoltori, dei lavoratori agricoli e della Società umana. Flavio Fabbri, Giornalista pubblicista lo scorso 2 Agosto scriveva per key4biz: Grazie ad un sistema predittivo di intelligenza artificiale sarà possibile già questo settembre avvertire i viticoltori del Trentino sul momento migliore per cogliere l’uva e fare il vino in ogni vigneto. Si tratta del progetto “Fruitipy”, sviluppato dalla Fondazione Bruno Kessler e pronto a supportare i tecnici agronomi ed enologi nelle operazioni di analisi e raccolta delle uve. Alex Giordano, Co-Fondatore di Ninjamarketing e Docente di Marketing e Trasformazione Digitale, lo scorso 19 Agosto scriveva sul suo blog "La blockchain sarà capace, come l'aratro, di dare il via ad una nuova rivoluzione?" La tecnologia più rivoluzionaria del momento sarà in grado di innovare uno dei settori più tradizionali del sistema sociale ed economico del nostro Paese? L’agrifood, che è il traino dell’economia italiana, si trova alle prese con la sfida globale del cambiamento climatico e con due grandi nemici del Made in Italy: l’imitazione dei nomi e la contraffazione. Questa tecnologia può incidere non tanto sul processo produttivo quanto su una serie di benefici per ognuno degli attori della catena del valore: dal prodotto, alla trasformazione, alla distribuzione, fino al cliente. Grazie all’impiego della blockchain nella filiera agrifood, i prodotti possono essere monitorati in tempo reale su tutta la catena agricola: produttori, trasformatori, logistica, distributori e dettaglio. Una recente puntata del programma SuperQuark di Piero Angela ha dedicato un ampio servizio a Sfera Agricola, la serra ecosostenibile di Gavorrano, in provincia di Grosseto, per la produzione di pomodori, cavoli, insalate e basilico. Quattordici ettari coperti dove si coltivano le qualità più pregiate di ortaggi, da parte di un’impresa che in due anni ha saputo dare occupazione a 150 persone sviluppando un’attività produttiva che raggiunge i supermercati di mezza Italia, con fatturato di 13 milioni di euro solo nel primo anno. L’idea nasce dalla sollecitazione della FAO che prevede che nel 2050 sulla terra saremo in 10 miliardi e avremo bisogno del doppio dell’acqua e del terreno per produrre cibo per tutti. Serve, allora, un’agricoltura di precisione che produca molto di più consumando molto meno, ed è questo il principio alla base del progetto Sfera Agricola. Il punto 29 dell'Accordo di Programma del Governo Conte-2, dedicato a l'Agricoltura e l'Agroalimentare recita "È necessario sviluppare la filiera agricola e biologica, le buone pratiche agronomiche; conservare e accrescere la qualità del territorio, contenendo il consumo del suolo agricolo; adottare gli strumenti necessari per preservare le colture tradizionali e biologiche, tutelando peculiarità e specificità produttive, così come l’agricoltura contadina nelle cosiddette “aree marginali”; sostenere le aziende agricole giovanili; investire nella ricerca in agricoltura, individuando come prioritari la sostenibilità delle coltivazioni e il contrasto ai mutamenti climatici, l’uso efficiente e sostenibile della risorsa idrica, la più ampia diffusione dell’agricoltura di precisione". Velletri 2030, insieme a CREA (Cantina Sperimentale), ITIS Giancarlo Vallauri, IISS Cesare Battisti indirizzo Tecnico Agrario, aveva intuito l'importanza dell'innovazione tecnologica in agricoltura già nel 2015, promuovendo un'azione in questa direzione, successivamente riproposta agli inizi del 2019 alla luce delle nuove tecnologie disponibili. A Velletri ci sono tutte le risorse necessarie per un progetto specifico. Oggi è diventato un cammino imprescindibile che bene si sposa con la promessa di Programma dell'Ammininstrazione in carica. " ......... Una visione di agricoltura moderna in grado di conciliare la sapienza con l’innovazione sarà il filo centrale del programma specifico per un settore che assume un ruolo strategico crescente..........." . “La libertà non è star sopra un albero, libertà è partecipazione” cantava Giorgio Gaber, all’indomani del ’68. Senza partecipare è difficile capire e quando non si capiscono i grandi meccanismi che cambiano la società, scattano reazioni rabbiose e ogni mutamento economico e sociale viene vissuto come una perdita di ruolo da contrastare, costi quel che costi.

Parliamo di scomunica

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“Allora il re dirà ai giusti:” Venite, voi che siete i benedetti del padre mio…perché io ho avuto fame e voi mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero lontano dalla mia, e voi mi avete ospitato nella vostra casa; ero nudo e voi mi avete dato i vestiti; ero malato e voi siete venuti a curarmi; ero in prigione e siete venuti a trovarmi”.


di Pier Luigi Starace
Mi ha incoraggiato a questa citazione testuale evangelica il fatto che lo abbia osato anche Matteo Renzi, ed in diretta dal parlamento; e non mi dispiace esser meno solo nel bisogno di tirar fuori, in giorni in cui perfino un prete le calpesta; in cui osa ripararsi sotto simboli religiosi chi, con la parola e col fatto, si pone verso Chi pronuncerà quelle parole così:” La tua fame è un problema tuo e della “Charitas”e diventa mio quando sanziono il tuo elemosinare molesto impedendoti di entrare nei luoghi dove ci sono persone per bene, multandoti se frughi nei cassonetti, ficcandoti in galera se ti disperi; se non hai più casa nel tuo paese perché sventrata dalle bombe, ti dico lo stesso “Torna a casa tua!” E se hai trovato qui da noi un riparo, io te ne sbatto fuori a mano armata, se te ne sei costruito uno te lo butto giù con la ruspa!” Se ti sei affidato agli scafisti perché nessun altro ti ha aiutato, e stai naufragando, e qualcuno ti salva, io lo multerò fino a rendergli impossibile continuare ad aiutare i tuoi simili; se stai male e non hai documenti perché io te li ho tolti legalmente, è un problema tuo, e di qualche nemico dell’Italia! Se sei in prigione è perchè te lo sei meritato, e nessuno deve alleggerire il tuo debito con la giustizia, possibilmente fino a che ci sei crepato dentro! La tua pacchia è finita, perché il buonismo è finito!” Questa serie d’atteggiamenti perfettamente sincratici fra loro nella configurazione del profilo del “perfetto anticristiano” costituisce, in sé, l’eversione della pietra angolare della costruzione di quella comunità di persone riconoscentisi in Cristo che si professa la chiesa; lo spegnimento sprezzante della sua anima eucaristica, “del buon amore”, che le unisce; il calpestamento cieco della visione squisitamente cattolica, se intesa nel senso più vero, reale, effettuale, esistenziale di essa come corpo: anche quei corpi, assetati, stremati, seviziati, violentati, SONO corpo di Cristo! E il peccato, quello che non è perdonato, di quelle anime, in massima parte di bambini e ragazzi, è quello di sperare che dopo l’inferno libico, frutto della deislamizzazione della società nel dopogheddafi, NON vi sia un inferno italiano, frutto della scristianizzazione di parte della società dopo il ventennio berlusconico. Ciò premesso, parliamo di scomunica. Monsignor Tardini diceva negli anni cinquanta che la scomunica era “un’arma spuntata”. Ebbene, la scomunica di cui parlo non vuole essere un’arma. Vuole essere solamente una riverniciata in bianco della perimetrazione rimasta ultimamente troppo tempo sottintesa, e quindi sbiaditasi, addirittura cancellatasi, definente la linea al di qua della quale uno si trova nella chiesa, ed al di là della quale uno se ne mette fuori, esattamente in relazione alle parole dell’”esame dell’ultimo giorno”. Questo per rispetto della coscienza sia dei primi, che dei secondi, che, credenti o no, hanno entrambi diritto a questa informazione. Ovviamente la scomunica non potrebbe colpire, come nel caso che la chiesa fosse dotata degli strumenti d’uno stato di polizia, qualunque atto contro l’accoglienza, tanto più perché generalmente omissivo, quindi difficilmente dimostrabile, e perché, se uno ci crede, la sua valutazione è "cosa di Dio”. Insomma nessuna ricaduta, come accadeva in passato, della scomunica sul piano economico, giuridico, nessuna immonda proliferazione di spionaggi, delazioni, persecuzioni. Dovrebbe invece, porre davanti alla scelta fra “dentro e fuori” chiunque sostenga, professi, propagandi, promuova, diffonda gli atteggiamenti ed atti anticristiani di cui sopra.Con una graduatoria di gravità, a cominciare da legislatori d’ogni livello che si servono, nel proprio potere, di quello coattivo dello stato per perpetrare atti anticristiani (dai decreti sicurezza alle ordinanze comunali e di dirigenti scolastici per impiantare l’apartheid sul territorio e nella scuola), proseguendo col clero, come già visto a Sora, anch’esso ad ogni livello, ai magistrati, ai datori di lavoro, nero e non. E’ su questo e subito che si verificherà l’esistenza e l’efficienza, nella chiesa, delle sue radici cristiane.

“Velletri Libris”, un gran finale per una rassegna di successo. Superate le seimila presenze al Chiostro

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Gran finale per la rassegna internazionale “Velletri Libris”, ideata e realizzata dalla Mondadori Bookstore, alla Casa delle Culture e della Musica. La terza edizione si chiude in bellezza con cinque ospiti e il record di oltre seimila presenze nei quattro mesi di appuntamenti letterari con i più grandi scrittori del panorama nazionale e internazionale.
Per la maratona di chiusura ha introdotto Rocco Della Corte, referente del Premio di narrativa, prima di lasciare il palco a Tiziana Mammucari che ha intervistato le attrici Lidia Vitale e Diane Fleri, per il progetto “Every Child is my Child”. I due noti volti del cinema hanno ringraziato la rassegna per il contributo offerto in beneficenza, chiudendo il loro intervento con la lettura dei racconti contenuti nel libro pubblicato per il progetto benefico. “Noi abbiamo fatto la nostra parte” – hanno detto in coro – “ma il sostegno più grande lo avete fatto voi partecipando alla serata, dando la vostra offerta e acquistando il libro”. La Mondadori Bookstore di Velletri ha poi fatto una ulteriore donazione di mille euro per finanziare il progetto, che prevede il supporto ai bambini delle zone più disagiate della Siria.
Alle ore 20.00 spazio alla musica con il cantautore Francesco Tricarico, accompagnato da Davide Gobello. L’artista milanese prima di eseguire alcuni dei suoi pezzi più famosi come “Vita tranquilla”, “Io sono Francesco”, “Musica”, ha parlato, sollecitato dalle domande di Tiziana Mammucari ed Emanuele Cammaroto, del libro “Palla persa” (edito da La Nave di Teseo). “La paura e il coraggio sono confinanti” – ha detto Tricarico – “e io penso che la nostra mente si dia dei limiti che la fantasia può superare. La fantasia ci dà la possibilità di andare al di là delle cose che non conosciamo, è un’opportunità di scoperta. Ecco perché questo libro si presenta come una favola, o quasi, ma non è solo per bambini”. Francesco Tricarico ha poi proseguito il suo racconto intorno all’opera facendo menzione della sofferenza: “Anche i drammi e i problemi sono un input per superarli. Con grande sforzo, infatti, ci fanno capire le potenzialità che altrimenti non useremmo. Mi aspetto sempre un lieto fine, anche al termine di una storia drammatica, sono fiducioso”. Sugli artisti che lo hanno ispirato, invece, la risposta è stata spiazzante: “Sicuramente Bach, Mozart, Jannacci.
Anche Gaber e Fo. Penso che Milano fu un contesto stimolante, oggi questi contesti mancano…”. Impossibile, infine, non parlare della famosa maestra citata nella canzone “Io sono Francesco”: “Fu un’esperienza traumatica, lei insegnò solo quell’anno e poi si diede al giornalismo. La ho risentita perché quando uscì la mia canzone il marito glielo fece notare e lei mi telefonò. Ma quell’episodio toccò tantissimo sia me che lei”. I tanti e fragorosi applausi hanno dato il via al firma-copie, mentre sul palco sono saliti Manlio Castagna e Guglielmo Scilla Wilwoosh per avviare la conversazione con Aurora De Marzi. Castagna ha parlato, con il suo consueto fare coinvolgente ed esuberante, di “Petrademone 2”, affiancato da Wilwoosh che da parte sua ha accennato ai due libri pubblicati, frutto della sua lunga esperienza da youtuber che lo ha reso famoso. Al termine della presentazione, Guido Ciarla e Aurora De Marzi hanno chiamato sul palco tutta la squadra di “Velletri Libris” per un saluto e un brindisi finale. Poi Francesco Tricarico, a grande richiesta, ha eseguito un nuovo pezzo. I ringraziamenti sono d’obbligo alla fine di una manifestazione di così ampio respiro a livello nazionale e vanno fatti a tutti coloro che hanno partecipato e collaborato al progetto, come partner e addetti ai lavori: Le Camelie del Generale per gli allestimenti, Casale della Regina e Gelatomania per il catering, CREA e le cantine per le degustazioni, Fantanimazione per l’intrattenimento dei bambini, Riccardo Cimmino per la grafica, Edoardo Amati per le foto, il circolo dei lettori,
Tiziana Mammucari, Emanuele Cammaroto e Aurora De Marzi quali relatori delle serate, Rocco Della Corte per il premio e l’ufficio stampa. Gli sponsor che hanno creduto nel progetto sono invece Class Auto, Generali Assicurazione di Masi, Clinica Madonna delle Grazie, Banca Popolare del Lazio. Un ringraziamento è stato rivolto alla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura, che ha collaborato, e alla Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, che ha dato il suo patrocinio ed è stata rappresentata dall’onorevole Giancarlo Righini nella serata finale. Arrivederci alla prossima stagione, mentre in libreria arriveranno ospiti di primo livello già da fine settembre. Alcuni nomi? Antonio Padellaro, Lo Stato Sociale, Sveva Casati Modigliani, Dacia Maraini, Pier Carlo Padoan e tantissimi altri… 

Una riflessione sul libro di Aboubakar Soumahoro "Umanità in rivolta. La nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità"

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L’autore di questo breve, ma densissimo libro è emigrato dalla Costa d’Avorio per venire in Italia a diciannove anni (ora ne ha trentotto), ha lavorato nelle condizioni indegne di tanti altri immigrati africani ma è riuscito ad uscirne, si è laureato in sociologia, ha ottenuto la cittadinanza italiana e oggi è un dirigente dell’USB (Unione Sindacale di Base).


di Irene Starace
Il libro parte dalla sua storia personale per parlare delle politiche razziste, poi delle lotte per la libertà delle persone immigrate, e infine del legame tra queste e le lotte dei lavoratori dei paesi occidentali. Nei capitoli 2 e 3, Fortezza Europa e La costruzione del nemico, le politiche razziste vengono spiegate ricorrendo ai concetti di “categorizzazione” e di “razzializzazione istituzionalizzata”. La “categorizzazione” crea una categoria di persone subalterne accentuando le loro differenze identitarie. Trasformate in “un corpo estraneo al tessuto sociale”, queste persone hanno poche possibilità di ottenere una vita normale o di vedere riconosciuti i propri talenti, e quando ci riescono si tratta di concessioni per cui sono tenute a ringraziare, non del riconoscimento di un diritto. Tutto questo è logorante sia per gli individui che per le comunità. La razzializzazione nasce ovviamente dal razzismo, i cui tre argomenti principali (tutti e tre pseudo-scientifici, ci ricorda l’autore) sono riassunti con chiarezza: “naturalismo razziale” (superiorità della razza bianca), “storicizzazione razziale” (superiorità della civiltà bianca) e “razzializzazione culturale” (l’impossibilità della convivenza tra persone di culture diverse). L’autore esamina anche le leggi italiane sull’immigrazione, che a partire dalla prima, la legge Martelli del 1990, si sono basate su tre paradigmi: l’invasione e l’emergenza (impedendo “una prospettiva sistemica e di lungo periodo”), l’utilitarismo economico (far entrare solo chi serve al mercato del lavoro) e la sicurezza (la delega delle questioni migratorie agli apparati della sicurezza porta a credere che ci sia un rapporto diretto tra immigrazione e pubblica sicurezza). A partire dalla legge Turco-Napolitano del 1998, si introduce un nuovo elemento di razzializzazione, cioè si comincia a dividere gli immigrati in “buoni” e “cattivi” a seconda di determinate caratteristiche: in questo caso, il possesso o no del permesso di soggiorno. Con la legge Minniti-Orlando del 2017, i “buoni” diventano i richiedenti asilo e i “cattivi” i cosiddetti “migranti economici”, e con il “decreto sicurezza” del 2018, il loro posto è preso, rispettivamente, dai rifugiati e dai richiedenti protezione internazionale. Tutte queste leggi fanno degli immigrati una categoria a parte, a cui si applicano leggi diverse rispetto ai cittadini italiani ed europei. Soumahoro dedica anche un paragrafo, Un nuovo modello di accoglienza, alla narrazione del suo primo incontro con Mimmo Lucano, in occasione di un dibattito sul tema organizzato dall’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Parla della sua sorpresa nel sentire questo “signore molto disponibile” definire l’accoglienza in un modo mai sentito prima. Da allora sono diventati amici. Per lui, l’esperienza di Lucano è “una lungimirante sfida” alla razzializzazione “oramai inarrestabile”. Nel capitolo 4, In marcia per la libertà, Soumahoro racconta di un’esperienza di cui si è parlato poco: la marcia organizzata dalla Coalizione Internazionale dei Sans Papiers nel 2012, che ha attraversato l’Europa da Bruxelles a Strasburgo, per rivendicare il diritto alla libera circolazione di tutti. A questo proposito, “…laddove si decide di subordinare il diritto di circolazione ad altre esigenze, come quelle dei mercati, si trasforma la persona in un oggetto”. Il capitolo 5, La pacchia è finita, ricorda l’assassinio del sindacalista maliano Soumaila Sacko, la mobilitazione per rivelare la verità sulla dinamica dei fatti (la prefettura di Reggio Calabria aveva già dato per scontato che la vittima fosse stata sorpresa a rubare) e riportare in patria il suo corpo, e la storia delle baraccopoli, che risale a più di trent’anni fa. Il rifugiato sudafricano Jerry Masslo fu ucciso nel 1989 in circostanze molto simili, e fa riflettere che la legge Martelli sia stata approvata proprio poco dopo la sua morte. Il capitolo si chiude con le parole della madre di Soumaila Sacko: “Non fermatevi, non fermiamoci, perché vanno tutelati gli amici di Soumaila…perché le sue battaglie non muoiano con lui”. Il successivo, Chi comanda?, prende le mosse dalla morte di Paola Clemente, la bracciante morta di fatica nel 2015, per spiegare i problemi dei lavoratori e dei piccoli produttori agricoli, strangolati da leggi ingiuste di stampo capitalistico che tutelano i più ricchi. A questo proposito, il caporalato di cui si parla tanto è solo una parte del problema, e in gran parte è legale, dato che per definirlo correttamente si dovrebbero includere “tutte le forme di intermediazione che costringono il lavoratore alla precarietà”, come le agenzie che mandano lavoratori alle imprese. Parlare dei caporali come degli unici responsabili della vita miserabile dei braccianti (immigrati e non solo) è come parlare degli scafisti come degli unici colpevoli delle morti nel Mediterraneo: serve a distogliere l’attenzione dall’ingiustizia che sta a monte. Soumahoro avanza delle proposte per cambiare il sistema della produzione agricola: monitoraggio costante attraverso l’istituzione di un tavolo permanente interministeriale e interistituzionale, gestione pubblica e trasparente del sistema di reclutamento dei lavoratori e delle procedure di certificazione e controllo dei prodotti (che spesso vengono aggirate con la corruzione), introduzione di un meccanismo di “condizionalità nell’accesso agli aiuti” in cui si ponga come condizione il rispetto dei diritti dei lavoratori. Nell’ultimo capitolo, Una lezione per il presente, Soumahoro ricorda il sindacalista e antifascista Giuseppe Di Vittorio, un uomo di coerenza inflessibile e di grande sensibilità umana, come esempio da seguire. Di Vittorio non si occupava soltanto dei diritti dei lavoratori, ma si schierò anche contro le leggi razziali, ritenendo doveroso per la democrazia lottare contro tutte le discriminazioni. Allo stesso modo, oggi il sindacato deve schierarsi chiaramente in questo senso. Non solo, per poter essere efficace dev’essere mondiale, perché i diritti dei lavoratori sono negati in tutto il mondo e la dimensione del capitalismo è mondiale. Tutelare i diritti di lavoratori che si considerano persone, e non più oggetti come li vorrebbe il mercato, va oltre le rivendicazioni materiali per cercare la realizzazione della felicità, che si può ottenere soltanto insieme, cioè mai a spese di qualcun altro. Soumahoro ci ricorda chiaramente che la guerra tra poveri è inutile, perché lo sfruttamento e la precarietà riguardano ormai tutte le categorie di lavoratori, e che bisogna guardare oltre: oltre le frontiere e oltre la rivendicazione di un singolo diritto, per difendere e affermare l’umanità nella sua pienezza.

Flash Mob, dibattiti, poesia, spettacoli, premi: a Velletri tutto pronto per il Festival Internazionale "Evento Donna"

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Velletri per due giorni diventa la Città delle Donne fra incontri, musica, poesia, spettacoli e premi, un vero omaggio alla forza delle Donne nella società e all'infinita creatività femminile, un festival diffuso nella città inserito nel contesto dell’estate veliterna con ospiti di portata nazionale e internazionali ma soprattutto con il contributi di tante associazioni sportive di volontariato e di donne che hanno voluto contribuire alla crescita di questo festival. 


IL CARTELLONE DEL FESTIVAL






SABATO 14 SETTEMBRE VELLETRI Piazza Mazzini dalle ore 16.00 PRESENTAZIONE ISTITUZIONALE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE EVENTO DONNA
 taglio del nastro 
Presentazione con Maria Grazia Tetti ,

saluti istituzionali del Sindaco del Comune di Velletri Orlando Pocci e dell’assessore Alessandro Priori


SABATO 14 SETTEMBRE VELLETRI Piazza Mazzini dalle ore 16.00 alle 20.00

Ore 16,00 - “Ballare liberi” Flash Mob per dire No alla violenza sulle donne

Un’aperturascenograficaecoreograficadelFestival,datuttiivicoliattornoalla suggestivaPiazzaMazziniarriverannoleginnastediritmica(Xstos)con
cerchi,nastri,clavetteepalleesiesibirannosullenotedelbranoNessunaConseguenzadi FiorellaMannoia,esubitodopoleballerinedi(FactoryDance)ballerannosuunacoreografia dedicataatredonneimportantiCocoChanel,FridaKahloeSamanthaCristoforettisullenote di Win on billionrising.
Ore17,00PresentazionedellibroSulnasceremadriepadril’abisso,lesueinsidieele suepossibilità”incontroconl’autoreLucioRinaldipsichiatraresponsabileUOCFondazione universitariaA.GemelliintervistaEzioTamiliagiornalistaeautoreRai1.

Ore 18,30 – “ La forza e la crescita delle Donne nella società: l’empowerment al

femminile”dibattitointervengono:RominaTrentaAssessoreallaCultura,LucioRinaldi psichiatra responsabile UOC Fondazione universitaria A. Gemelli, Cinzia Bagaglini PresidentessaAss.ne“ChidiceDonna”,MonicaBrandizziPresidentedellaConsultadello Sport,SimonaScarpatiscrittriceepoetessa,ElenaImprotaPresidenteFondazioneOltrelo sguardo”, Patrizio Caporro psichiatra fondatore della disciplina Eidologia,Elena Posarelli ApostolodelMinisteroInternazionaleCimaptheglory.

DOMENICA 15 SETTEMBRE VELLETRI- CASA DELLE CULTURE E DELLA MUSICA – Piazza Trento e

Trieste dalle ore 17,00 ALLE 20,00 – SALA AUDITORIUM


Ore 17,00 – Musica, poesia,teatro e cabaret : con il maestro Fabio Ludovisi al piano che accompagnerà l’attrice cantante Letizia Strillozzi ,con la cantautrice Colibrì piano e voce
,conilteatro-canzonedeIMusicantidiBrama(DanielaMaurizivoce,MichaelWernlichitarra,Alberto Proietti Gaffi percussioni) ,con il divertente cabaret di Giampaolo Saragoni,e lettura delle più bellepoesieinviatealconcorso.PresentanolagiornalistaMariaGraziaTettiel’autrice RaffaellaBonfiglioli.
Ore18,00-“VersidiDonnePremiazionedelConcorsopoeticoeletterarioeOmaggioalla memoria dello scrittore e poeta GiulioMontagna
ORE 18,30 - “il bendessere delle donne, salute fisica , mentale e prevenzione” intervengonoViraCarbonegiornalistaRai1,OmbrettaColonnelliPresidenteAndos,Rolando Bolognino biologo e nutrizionista,Giulia Vega Giorgi consigliere comunale, Lucio Rinaldi psichiatraresponsabileUOCFondazioneuniversitariaA.Gemelli,GiulioBellipannichirurgo estetico e Direttore sanitario PharmaMedical.



DOMENICA 15 SETTEMBRE VELLETRI CASA DELLE CULTURE E DELLA MUSICA ORE 21,00


Ore21,00“PremioInternazionaleEventoDonna”,serataspettacolodedicatoallegrandi donne che con il loro impegno hanno lasciato un segno all’umanità e premiazioni delle Eccellenze

Presentano Savino Zaba conduttore Rai e Maria Grazia Tetti giornalista


Premio Evento Donna : Maria Rita Parsi psicoterapeuta,scrittrice, Presidente della FondazioneFabbricadellaPaceeMovimentoBambinoOnlus,giàMembrodelComitatoOnu per i diritti deifanciulli
Premio Evento Donna : Vira Carbone giornalista e conduttrice Rai 1

Premio Evento Donna : Manuel Paruccini primo ballerino Teatro dell’Opera di Roma PremioEventoDonna:AntonellaAnedda     poetessaesaggista–PremioViareggioePremio Montale
Premio Evento Donna : Carolina Visca campionessa Europea 2019 lancio del giavellotto

Premio Evento Donna alla memoria : Enrico Nascimbeni
scrittore,cantautore,giornalista,poeta ma soprattutto sognatore

PremioEventoDonna:ClaudiaTotiLombardozzisopranolirico,PresidenteAss.neEnrico Toti
PremioEventoDonna:FrancescaRomanaMartacoordinatriceSavethechildren–progetto Fiocchi inOspedale
DurantelaseratadiconsegnadeipremisiesibirannoilprimoballerinodelTeatrodell’Opera diRoma:ManuelParuccinicheinterpreteràeomaggeràconlasuadanzaunbrano“Lamia vita” del cantautore e scrittore da poco scomparso Enrico Nascimbeni ; il soprano lirico ClaudiaTotiLombardozziciregaleràunasuaperformance,l’attriceecantanteLetizia StrillozziinterpreteràdeibranimoltosuggestividiEdithPiaf,eSavinoZabacisorprenderà con una suaesibizione.
1 EDIZIONE

 “FESTIVAL INTERNAZIONALE EVENTO DONNA”


L’EMPOWERMENT FEMMINILE

LA FORZA DELLE DONNE NELL’UNIVERSO LE FORME DI ESPRESSIONE
DALLA POESIA ALLA MUSICA DALL’IMPRENDITORIA AL SOCIALE DALL’ARTE ALLA PSICHE
ILBENDESSERE DELLE DONNE MENTE CORPO SPIRITO L’INFINITA CREATIVITA’ FEMMINILE
Velletri sabato 14 e domenica 15 settembre 2019



Direzione artistica Maria Grazia Tetti Raffaella Bonfiglioli
Organizzazione : Evento Donna Contatti email : mariagraziatetti@gmail.comraffaellabonfiglioli@gmail.com



La Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura incontra la città sabato 21 settembre in Auditorium

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La Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, diretta dal Maestro Claudio Maria Micheli, ha indetto un incontro aperto a tutti per sabato 21 settembre – alle ore 18.00 – presso l’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica.

di Rocco Della Corte
Un’iniziativa fortemente voluta dalla direzione artistica per spiegare ai cittadini e ai fruitori i progetti artistici e culturali per la stagione 2019-2020 che sta per iniziare. Alle ore 18.00 porteranno il loro saluto i membri della Fondazione e dell’Amministrazione Comunale, poi la parola passerà al direttore Micheli per illustrare le importanti novità che riguarderanno gli eventi prodotti direttamente dalla FondArC sia per la Casa delle Culture che per il Teatro Artemisio-Volonté. Ospite d’onore sarà Vittorio Nocenzi, che porterà il suo saluto in vista dell’importante data del tour del Banco del Mutuo Soccorso in programma il 1° novembre a Velletri. Chiuderà un aperitivo offerto dalla Fondazione. Per l’occasione sarà disponibile il materiale pubblicitario con tutta la stagione teatrale e una brochure riepilogativa sugli eventi svolti nel 2018 e su quelli in itinere per il 2019-2020, in tutti gli ambiti in cui la FondArC opera. Sarà dunque molto più di una conferenza stampa, anzi sarà possibile conoscere nel dettaglio le tante proposte in campo per il tessuto culturale della città di Velletri. L’appuntamento è sabato 21 settembre, in Auditorium, a partire dalle ore 18.00.

Ad Anzio arriva l'Endoscopia Digestiva di Velletri ma chiudono la Pediatria e il PS pediatrico?

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La sanità laziale continua a riservare sorprese in negativo in questo inizio di settembre. Mentre si attende, purtroppo senza certezza alcuna, che la ASL RM H detti i tempi di ripristino del servizio di Endoscopia Digestiva all'Ospedale "Paolo Colombo" di Velletri, i macchinari sono stati trasferiti in quel di Anzio.



Se Atene piange, però, Sparta non ride. Sta circolando sempre con più insistenza sul web - in attesa anche stavolta di una dichiarazione ufficiale - la notizia della possibile imminente chiusura del reparto di Pediatria degli ospedali "Riuniti di Anzio e Nettuno", con conseguente stop al pronto soccorso pediatrico. Un altro servizio che se ne andrebbe - il condizionale è d'obbligo per non creare allarmismi - per due città vicine, come Anzio e Nettuno, che hanno un bacino di utenza molto vasto soprattutto in estate e che adesso per emergenze di questo tipo dovrebbero guardare a Latina intasando il già pienissimo pronto soccorso del "Santa Maria Goretti", uno dei più assaltati del Lazio. Incredibile dover constatare come in una sola settimana due ospedali della ASL RM 6, Velletri e Anzio per l'appunto, abbiano perso o rischino di perdere servizi fondamentali aggravando ancor di più le condizioni di pazienti e personale medico. Riguardo al servizio di Endoscopia Digestiva di Velletri, la temporaneità della sospensione dichiarata dal dottor Mostarda non si evince dagli avvisi esposti per gli utenti, dove invece si capisce - se l'italiano non è un opinione - chiusura e basta. Su Anzio, invece, ancora non ci sono notizie ufficiali. La paura, chiaramente, è che la politica dei tagli possa riguardare anche i reparti del "Paolo Colombo". Magari nell'ottica del "se salvo di qua" poi "tolgo di qua". La nostra Redazione seguirà con attenzione la vicenda senza spegnere i riflettori. Amaro, purtroppo, parlare nel 2019 di tagli di reparti, di personale e di servizi e non assistere invece a inaugurazioni di nuovi macchinari all'avanguardia, nuove discipline mediche fin qui assenti sul territorio, nuovi reparti ampliati e confortevoli per una migliore permanenza dei pazienti. Il tutto con il NOC (Nuovo Ospedale dei Castelli di Ariccia) non a pieno regime, che rende ancor più drammatico il quadro generale.  

Velletri Wine Festival, arriva la concessione di un premio di rappresentanza del Presidente della Camera dei deputati

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Il riconoscimento va aumentare il peso istituzionale della manifestazione che già gode del patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, dell’Anci Lazio, di ben dodici comuni italiani, della famiglia Ravizza Garibaldi e della Tognazza.

di Alessandro Filippi
Saranno presenti delegazioni di artisti provenienti dalla Germania, Francia, Slovenia, Ucraina,  Cuba,  Canada, Romania. Sabato 14 Settembre alle ore 18.30 a Cisterna presso La Galleria “La Minosa” in Palazzo Caetani la presentazione ufficiale. Nella serata del 9 Settembre, mentre ci si apprestava alla proiezione de “ E la nave va” del maestro Federico Fellini per ricordare Ruggero Mastroianni nel 23°anniversario della sua scomparsa a firma del Dottor Antonio Esposito capo della Segreteria del Presidente della Camera dei Deputati Onorevole Roberto Ficoè arrivata una nota con la quale si comunicava la concessione da parte della terza carica dello Stato di un premio di rappresentanza. Un riconoscimento che va ad aumentare il peso istituzionale della manifestazione che ha avuto il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, concesso dal suo presidente On.le Mauro Buschini, dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Regione Lazio concesso dal presidente Dr. Nicola Marini e da ben 12 comuni italiani, quelli del territorio dei Castelli Romani Albano Laziale, Marino, Castelgandolfo, Lanuvio, Velletri, Rocca di Papa,– Grottaferrata, Ariccia,– Lariano e poi quelli di San Cesareo, Dolegna del Collio, comune friuliano gemellato con Velletri dal 1994, Cisterna e Aprilia ai quali si unisce quello della famiglia Ravizza Garibaldi attuale proprietaria della tenuta di Carano dove è sepolto il cittadino onorario Menotti Garibaldi e quello della Tognazza, tutto questo unito alla collaborazione della Galleria Vittoria di Via Margutta e di altre realtà del territorio ha portato a Velletri una kermesse d’arte contemporanea e di cinema degna dei più alti livelli. L’ossatura della manifestazione rispecchia anche quest’anno lo standard che da sei anni ne determina il successo, così come nel 2013 è stata pensata e approvata dall’allora assessore ed oggi Sindaco di Velletri Orlando Pocci. Le sezioni sono quelle classiche pittura – scultura – grafica alle quali si sono unite quest’anno quella fotografica dedicata ad Eugenio e Giovanni Casentini e quella per i corti cinematografici dedicata alla Helios film. Il Polo Espositivo Juana Romani affidato nel 2013 dal Dirigente Scolastico del Cesare Battisti Eugenio Dibennardo sarà la degna cornice di questa settima edizione che ospita anche delegazioni di artisti provenienti dalla Germania, Francia, Slovenia, Ucraina, Cuba, Canada, Romania. Sabato 14 Settembre alle ore 18.30 nella suggestiva cornice di Palazzo Caetani a Cisterna e precisamente nelle sale della Galleria “La Mimosa” verrà reso pubblico il programma della manifestazione dedicata quest’anno a Mario Scaccia e Ruggero Mastroianni. Conosceremo il nome del presidente dell’edizione 2019, gli ospiti il padrino e tanti altri dettagli che sono certo incuriosiranno molti. Tutto questo è il frutto di sei anni nei quali abbiamo costruito un appuntamento atteso dagli artisti del territorio italiano e pian piano anche da quelli stranieri. Sabato 21 Settembre alle ore 17.30 presso il Polo Espositivo Juana Romani avverrà la tradizionale cerimonia del sorteggio alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Velletri Romina Trenta.

Ma in cosa consiste la "crisi della famiglia"?

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Dire che la famiglia è in crisi non è oggi che ripetere un luogo comune ormai noto a tutti. Ma è lecito chiedersi in che cosa consiste proprio questa crisi?

di Giampaolo Brencio
Le risposte sono varie e complesse: è tutta una civiltà con il suo mondo di idee e costumi che da tempo è entrata in crisi. Gli studiosi di fenomenologia sociale hanno interpretato tale crisi ricorrendo a diverse spiegazioni quali la disintegrazione dell’istituto familiare oppure il processo di assestamento che travaglia tutti gli istituti moderni. I mutamenti di ordine sociale e la diffusione di elementi tecnici del viver comune hanno inciso sulla struttura familiare e sulle sue capacità educative. La civiltà moderna non permette più alla famiglia di vivere in uno stato di autarchia. Oggi il padre di famiglia e spesso la madre sono costretti dal lavoro a passare la maggior parte del loro tempo fuori dal focolare domestico costringendo i figli a frettolosi incontri familiari che si ripercuotono in senso negativo sui rapporti esterni che gli stessi figli hanno con la Società. E’ questo il vero problema. La crisi nasce quando si perdono i sani contatti educativi che hanno caratterizzato le passate generazione. I nostri giovani sono molto intelligenti e sarebbe opportuno riportarli al vero significato di famiglia. Non bisogna però dimenticare che la questione si fonda sui principi morali e religiosi. Nel giugno del 1958, Pio XII, inviava ai partecipanti al Congresso mondiale della famiglia di Parigi un documento nel quale diceva:”Chiunque voglia costruire su base forti e robuste l’edificio civico e sociale deve fondarlo su una concezione del matrimonio e della famiglia rispettoso dell’ordine stabilito da Dio”. Molti diranno che erano altri tempi e la famiglia “allargata” ha preso il sopravvento dovuto agli influssi della situazione economico-sociale, alla crisi della personalità degli individui ed alla modernizzazione tecnica e funzionale (internet). Da questo generale stato delle cose nasce spesso un indebolimento dello spirito cristiano della famiglia la quale si presenta a causa della mancanza della pratica religiosa e del cedimento dei valori morali come un’ideale sfocato o deformato. Per l’opinione pubblica ormai si pensa di dare il primato assoluto all’individuo. Di fronte a questa pressione psicologica la famiglia va perciò difesa sul piano spirituale, psicologico-educativo, ed economico-sociale, affinché si presenti ai giovani in tutto il suo fulgore di vocazione e di ideali.

Separazione e divorzio. Il processo emotivo di un evento inatteso

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L’Istat ha pubblicato nel 2018 il nuovo report della popolazione residente per stato civile e, insieme ad altri dati, ha evidenziato che: «Aumentano in tutte le età divorziati e divorziate, più che quadruplicati dal 1991». (ISTAT, 2018)

di Simone Pasqualucci
Oltre a questo dato, l’Istat ci dice anche che è in atto una significativa diminuzione della nuzialità, quindi ci si sposa meno e si divorzia di più. Questo è il quadro fenomenologico che emerge da una fotografia statistica dell’Italia. Ma come si arriva alla rottura del legame di coppia e quali sono i processi che si innescano quando due partner decidono di separarsi? È nel gioco proiettivo della scelta del partner e nell’esasperazione dei rapporti conflittuali che, nel migliore dei casi, si crea quel punto di non ritorno che porta al divorzio. Il divorzio ha implicito in sé un sentimento di fallimento e nello stesso tempo di speranza di un rinnovamento vitale. È l’espressione di un Noi che non ha funzionato e di un Io ed un Tu che non hanno saputo costruire. Cigoli, nella sua ricerca sottolinea che le cause del fallimento dell’unione di coppia possono essere molteplici: interferenze delle famiglie di origine, la nascita dei figli, la comparsa di una terza persona, il legame con il mondo del lavoro e la scelta di carriera. (Cigoli, 2017) 

La separazione e il divorzio, nel loro aspetto psicologico ed emotivo, sono un vero e proprio processo elaborativo; non solo il sistema famiglia modifica il suo aspetto in un modo definitivo, ma le emozioni e i vissuti di tutti gli attori oscillano tra sconcerto, rabbia, dolore, paura e l’elaborazione dei vissuti è assimilabile a quella del lutto. Il senso di fallimento è in figura, il sogno di una vita insieme si infrange e naufraga in atteggiamenti che nulla hanno a che fare con le promesse e i patti d’amore che la coppia ha vissuto e dichiarato all’inizio della vita insieme. Il divorzio è un processo che secondo Bohannan si elabora in sei fasi, dove la fase conclusiva è rappresentata dal cosiddetto divorzio psichico, ovvero, il separarsi dal partner e il successivo sviluppo dell’autonomia. Il divorzio psichico corrisponde alla separazione di se stessi dalla personalità e dall’influenza dell’ex partner, si deve imparare a vivere senza una persona accanto e divenire emotivamente indipendenti. (Bohannan, 1971) 

Il processo di separazione giunge positivamente alla fine se i due partner hanno accettato la divisione e se hanno preso coscienza sia delle cause che ne sono alla base, sia di quanto hanno contribuito personalmente al fallimento della loro unione. Quando il divorzio psichico non viene portato a termine i due partner rimangono emotivamente legati nel tempo in modo disfunzionale. Rimanere intrappolati in queste emozioni può causare la cristallizzazione di alcuni comportamenti e, laddove ci siano figli, la separazione può divenire un vero e proprio campo di battaglia senza esclusione di colpi. La mancanza del processo emotivo legato alla separazione e il non addivenire al divorzio psichico, causa quello che Cigoli definisce “legame disperante”, ovvero l’impossibilità dei due partner, (pur se agita con modalità diverse), di smettere di sperare. (Cigoli, 2015) 


Non si può più vivere insieme perché distruttivo, ma non si riesce a stare divisi emotivamente perché troppo doloroso. Allora si attuano dei comportamenti che possono mettere a dura prova non solo i due partner, ma soprattutto i figli che all’interno del conflitto vengono contesi. È in situazioni come quelle appena descritte che si evidenzia la necessità di interventi mirati alla ex coppia in una sorta di traghettamento emotivo e psicologico da coppia coniugale o amorosa a coppia genitoriale. Guidetti afferma che l’intervento elettivo per la riorganizzazione dei legami familiari a seguito di una separazione è senza dubbio alcuno la Mediazione familiare. (Guidetti, 2014). 

La separazione, il divorzio e attualmente anche la fine delle unioni di fatto, vanno considerati come fatti individuali, familiari e sociali. È necessario fare leva sulle risorse presenti in ogni membro dell’intero nucleo familiare per far sì che un evento critico come la separazione non necessariamente comporti effetti disadattivi. Infatti, se ben gestita, tale crisi può divenire occasione per attivare risorse, talvolta latenti, per un cambiamento in positivo dell’intera struttura familiare, attuando un processo di coping che produca effetti positivi. 


Bibliografia 
BOHANNAN P., Divorce and after: an analysis of the emotional and social problems of divorce, New York, Anchor Books 1971 
CIGOLI V., GALIMBERTI C., MOMBELLI M., Il legame disperante. Il divorzio come dramma di genitori e figli, Milano 2015 
CIGOLI V., Clinica del divorzio e della famiglia ricostruita, Il Mulino, Bologna 2017 
EMERY R. E., La verità sui figli e il divorzio. Gestire le emozioni per crescere insieme, Milano, Franco Angeli 2008 
GUIDETTI V., Fondamenti di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Bologna 2014 https://www.istat.it/it/files//2018/09/Report_popolazione_residente_e_stato_civile.pdf, consultato il 05/09/2019.

Pediatria del "Riuniti" di Anzio e Nettuno, servizio confermato. Restano le ombre sull'Endoscopia Digestiva di Velletri

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Come era arrivata la comunicazione per l'Endoscopia Digestiva di Velletri, arriva puntuale anche quella per la Pediatria di Anzio. Chiusura scongiurata per un altro periodo di tempo.
Il paradosso di queste comunicazioni è che rassicurano sul breve periodo, pur senza omettere la gravità dei problemi, ma non lasciano intravedere soluzioni concrete alla radice. "La grave carenza di medici specialisti in Pediatria già da diverso tempo ha messo in crisi soprattutto l'Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno. Negli ultimi mesi abbiamo potuto garantire la piena operatività solo grazie a una convenzione con l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Oggi abbiamo ricevuto conferma che detta convenzione, che ci garantisce pediatri di elevata professionalità, proseguirà", annuncia Narciso Mostarda, Direttore generale della ASL Roma 6, in una comunicazione. "Possiamo rassicurare le future mamme e tutte le famiglie che il punto nascita della struttura ospedaliera continuerà a svolgere la normale attività, pur rilevando che il numero dei parti annuali è inferiore agli standard definiti dal Ministero. E' nostro impegno monitorare con attenzione il fabbisogno del territorio in termini di natalità, per rispettare tutte le indicazioni dettate dal DM 70/2015 che sancisce le linee guida per l’appropriatezza dei punti nascita". "Vogliamo precisare che", continua Mostarda, "la causa principale alla base dell'ipotesi di disattivazione delle unità operative di Pediatria e Ostetricia era l'impossibilità di arruolare pediatri. Si tratta di una criticità di sistema, che riguarda l'intera rete nazionale dei professionisti. Negli ultimi anni il contingente di pediatri a disposizione del sistema sanitario nazionale è diminuito drammaticamente". Al di là della consueta lucida analisi del Direttore, dispiace vedere che le prospettive siano sempre di 'tamponamento' dell'emergenza e non a monte delle cause che le emergenze le provocano. Riguardo all'Endoscopia Digestiva di Velletri, invece, a distanza di una settimana dalle dichiarazioni chiarificatrici le uniche novità riguardano il proseguire della chiusura del servizio e nessuna news sui tempi di attesa con il disagio che permane sia per i dipendenti, costretti ovviamente ad emigrare altrove senza certezze, che per i pazienti. Ad oggi, tanto per far capire il disagio, un esame decisivo come la gastroscopia - per la diagnosi di problemi a stomaco, esofago e così via - della durata di 15 minuti a dir tanto, con la sedazione, può essere effettuato nella migliore delle ipotesi (escludendo i privati) a 30 km da Velletri (Ariccia o Anzio, appunto). 

XXIV Domenica T.O.: "Sfregio allo specchio" dagli scritti di don Gaetano Zaralli

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Lc 15, 1-3.11-32

TESTO
Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». Allora egli disse loro questa parabola:

«Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l`anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: E` tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

COMMENTO
Che vi pare? Ancora avete dubbi sulla infinita misericordia di Dio? Se siete peccatori non potete non avvertire l’amore pressante del Padre che vi attende, vi corre incontro, vi abbraccia… È lui il personaggio centrale della parabola, lui la storia di un amore dai contorni indefinibili.
C’è sempre pronto un vitello grasso per festeggiare il ritorno di un fratello smarrito… anche se, purtroppo, non manca mai la presenza di un fratello maggiore che, stupidamente geloso, pretende che il Padre faccia  giustizia.
Quando sulla porta di una chiesa trovo stampato a grosse lettere “SI RICORDA CHE LE PERSONE DIVORZIATE, SPOSATE SOLO CIVILMENTE O CONVIVENTI NON POSSONO RICEVERE L’EUCARESTIA”,  mi chiedo se l’autore di tale monito si sia mai soffermato a riflettere sul dolore che proviene da un fallimento; mi chiedo se chi, convinto di essere il controllore della misericordia di Dio, abbia mai visto naufragare un progetto di vita, abbia mai sperimentato le conseguenze che si pagano per una scelta sbagliata. Come lo specchio riflette lo sfregio che il tempo non può cancellare, così la coscienza, ferita nella colpa, è sempre lì a riempire di vergogna la vita.
La giustizia, senza il supporto dell’amore, è sempre ingiusta... E questo Dio lo sa.

Vandali in azione all'Ontanese, furto al Chiosco e danni: dispiacere e amarezza per i gestori dell'Alba

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Brutta sorpresa la mattina di venerdì 13 settembre al Chiosco della fonte ontanese a Lariano, gestito dall’Associazione Alba/Cooperativa Pour Elle. Associazione Alba da oltre quindici anni impegnata nel sociale a tutela dei diversamente abili.

di Alessandro De Angelis

La mattina di venerdì 13 settembre infatti alle 9 di mattina un volontario della cooperativa alla riapertura del chiosco constatava con sorpresa che ignoti verosimilmente durante la nottata avevano scassinato la porta in legno posta sul retro del chiosco, ed entrati nello stesso asportavano vari generi alimentari tra cui anche i gelati, bibite confezionate, la macchinetta del caffè con le cialde. Hanno rubato anche un salvadanaio dell’Associazione Alba, che veniva utilizzato per raccogliere le mance che i clienti lasciavano agli operatori del chiosco. Oltre ai danni al chiosco, inoltre sono stati divelti due pali della staccionata del parcheggio posto proprio di fronte l’area di accesso al Parco. I gestori del chiosco hanno poi denunciato l’accaduto alle autorità locali.
Dispiacere e amarezza per l’accaduto, per i volontari dell’Associazione Alba- cooperativa Pour Elle, che hanno messo da sempre anima e cuore in questo progetto del Parco attrezzato Pour Elle dell’Ontanese. Parco attrezzato ludico- ricreativo con annesso chiosco con piccola attività di somministrazione, all’interno dell’area verde dell’Ontanese, nato cinque anni fa, proprio per creare un’opportunità sia di svago, aggregazione e lavorativa per i ragazzi diversamente abili. Parco giochi e relativo chiosco che sono divenuti punto di riferimento per i numerosi frequentatori della splendida cornice del Fonte Ontanese. A lasciare basita e perplessa tutta la comunità di Lariano appunto non tanto il danno materiale, ma soprattutto che si sia colpita un’associazione che quotidianamente si impegna nel sociale.

Con Velletri 2030 l'ultimo viaggio del Treno di Pio IX fra passato e futuro

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Il Seminario intende raccontare il viaggio del Papa Pio IX a cavallo di un’epoca di radicali cambiamenti, collocandolo nella più ampia cornice del tessuto storico, economico e sociale dell’epoca, con particolare riferimento al territorio e alla città di Velletri.
Una relazione sarà dedicata al confronto fra le politiche infrastrutturali seguite da Pio IX e le attuali, alla luce del mutato assetto sociale e tecnologico.

“Campaniliana”, dal 23 settembre la prevendita per i due spettacoli del 6 ottobre e del 13 ottobre al Teatro Artemisio-Volonté

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Ci sarà tanto teatro nell’edizione 2019 della “Campaniliana”, rassegna organizzata dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri in collaborazione con l’Associazione Memoria ‘900.
Domenica 6 ottobre andrà in scena, a cura della compagnia teatrale di Pierluigi Nicoletti, un duo di atti unici di Achille Campanile: “Vecchia Russia” e “Canzone napoletana”. Domenica 13 ottobre, invece, dopo l’attesa premiazione (la Giuria ha ultimato i lavori), la compagnia XPression per la regia di Christine Hamp metterà in scena “Eden. Sala danza (domenica aperto)”, opera vincitrice del 2018. Per l’occasione sono stati messi a disposizione dei prezzi vantaggiosi per assistere agli spettacoli: € 6,00 per la platea ed € 5,00 per la galleria (€ 10,00 platea ed € 8,00 galleria se si acquistano i tagliandi per entrambi gli spettacoli). A curare la prevendita l’Associazione Memoria ‘900, che con il contributo dei propri soci presenzierà il banchetto alla Casa delle Culture e della Musica nei giorni 23, 25, 27, 30 settembre dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 e il 2-4 ottobre nei medesimi orari. Sarà comunque possibile acquistare i biglietti al Teatro Artemisio-Volonté a partire dalle ore 16.30 le domeniche dello spettacolo (orario di inizio delle rappresentazioni alle 18).

"Formazione e innovazione. Strumenti per una filiera vitivinicola sostenibile" alla Casa delle Culture

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La Festa dell'Uva e dei Vini 2019 inizierà con un convegno molto importante, in programma per giovedì 19 settembre dalle ore 16.30 alla Casa delle Culture e della Musica, in Auditorium.

di Rocco Della Corte


Diversi relatori, infatti, si succederanno negli interventi per discutere di "Formazione e Innovazione. Strumenti per una filiera vitivinicola sostenibile". Dopo i saluti istituzionali di Mauro Leoni, consigliere delegato all'agricoltura, e Orlando Pocci, Sindaco, interverranno Emanuela Angelone, geologo del Parco dei Castelli Romani, e Angela Maglione, delegata FISAR Roma-Castelli. Si entrerà dunque nel merito del discorso 'formazione e innovazione' con Sandro Bologna (Velletri 2030), Riccardo Velasco (Direttore del CREA Viticoltura ed Enologia), Eugenio Dibennardo (Dirigente Scolastico del "Battisti"), Giovanni Pica e Giorgio Casadei (Centro dimostrativo vitivinicolo ARSIAL) e Fabio Genchi (Dirigente Assessorato all'Agricoltura della Regione Lazio). Concludono Carlo Hausmann, direttore generale agro-Camera di Roma, e Daniele Ognibene, vice-presidente della Commissione Agricoltura alla Regione Lazio. Modera l'incontro il giornalista Fabio Ciarla. L'evento è organizzato da Regione Lazio, Comune di Velletri, con il supporto di Fondarc e Pro Loco Velitrae. Ingresso libero.
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