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Quando Gian Maria Volontè portò la storia e il popolo in piazza a Velletri

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Puoi essere un attore e cercare rifugio in una città meno grande della capitale, lontano dalle usanze metropolitane, godendoti il giardino, il panorama, il Monte Circeo in lontananza e, se il cielo è limpido, le isole ponziane. Puoi essere, invece, Gian Maria Volonté e risiedere a Velletri, estremo bastione dei Castelli Romani, amando il territorio e studiandone le sue peculiarità sociali, storiche, civili.
Così il massimo interprete del cinema impegnato del Novecento, sguardo magnetico e grande cultura, nelle sue giornate si imbatte nella lettura di un libro non valorizzato. Un’opera scritta da un sacerdote ancora in vita negli anni Novanta, padre Italo Mario Laracca, sotto forma di diario: in quelle pagine il curato ha praticamente appuntato, giorno dopo giorno, il dramma della seconda guerra mondiale nella città di Velletri. Sirene, bombe, crolli, disperazione, morte: un tessuto urbanistico e architettonico che era il fiore all’occhiello della provincia di Roma, già capoluogo di una vasta area negli anni passati, diventa un cumulo di macerie amorfe. Così arriva, da intellettuale partigiano quale era, l’intuizione di Gian Maria Volonté: prendere ispirazione dal diario di padre Laracca per una megagalattica e sentita rievocazione storica, uno dei più alti (e forse unici) momenti di memoria corale e collettiva italiana che rimetta al centro della città interessata (proprio in quella piazza dove sorgono, uno di fronte all’altro, il Palazzo Comunale e l’ex Palazzo della Provincia) la storia e le sue atroci ferite. Dall’idea alla realizzazione passa poco tempo: il bombardamento feroce del 1944, che cancellò o quasi dalla cartina geografica Velletri, avrebbe “festeggiato” nel 1994 il suo cinquantesimo anniversario. Gian Maria raduna gli amici di sempre, organizza, e pianifica “Tra le rovine di Velletri”: per il mese di luglio tutto deve essere pronto. Sarà il suo ennesimo e immenso omaggio alla cittadinanza veliterna (che a lui deve molto anche per la riapertura del Teatro Comunale) prima della scomparsa, sopravvenuta il 6 dicembre dello stesso anno. Le scenografie furono curate dal Maestro Claudio Marini, che ripercorre in esclusiva quei momenti raccontandoci Volonté nel suo volto più umano, quello appassionato e strabordante di coscienza civile. “È emozionante ricordare ‘Tra le rovine di Velletri’ – dice Claudio Marini – “perché nacque tutto così, per caso. Stavamo giocando a scopone a casa di Gian Maria, e lui disse di aver letto il diario di padre Laracca. Tutti noi lo conoscevamo, ma nessuno gli aveva dato l’importanza che meritava. Arrivò quindi la sua proposta, disse: ‘Sono cinquanta anni dal bombardamento di Velletri, perché non facciamo una rievocazione?’.

E senza perdere tempo assegnò i compiti, chiedendo a me di occuparmi della scenografia. Accettammo tutti ma senza prenderlo troppo sul serio, piuttosto pensando ad un’idea che mai si sarebbe concretizzata. Nel mese di maggio 1994 mi chiamò e mi disse che era confermato: il 1° luglio si sarebbe svolta la prima data dell’evento. Confesso” – continua il Maestro – “di essermi preoccupato. Il Palazzo Comunale di Velletri è largo quasi 50 metri e alto quasi 30, dove avrei dovuto mettere le mani? Feci questi enormi striscioni di 14 metri di altezza. Gli originali oggi sono andati distrutti. Li realizzai all’interno della palestra della scuola “Mariani”: approfittai del fatto che dovevano ristrutturarla per sporcare. Gian Maria non ha mai voluto vedere cosa stessi facendo. Vide i teloni per la prima volta quando furono montati”. E il momento in cui quegli enormi veli venivano srotolati dal tetto dell’imponente Comune di Velletri, quasi come un segno del destino Volonté fu ripagato della sua cieca fiducia nell’amico di sempre: “Man mano che il telone saliva su e veniva srotolato uscivano i nomi delle città martiri, lui li leggeva e dallo sguardo si capiva quanto fosse emozionato. E noi con lui…”. La serata richiamò migliaia di persone, sia per la forte carica emotiva dell’evento che per il coinvolgimento pressoché totale dei cittadini di Velletri. Ma due firme alla regia come Gian Maria Volonté e Angelica Ippolito non potevano restare in una dimensione locale e passare inosservate ai riflettori nazionali, come ricorda bene Claudio Marini: “C’erano giornalisti di ogni testata, tutti i giornali che contano, persino la televisione spagnola. Gian Maria era al bar vicino al Comune e diceva di non esserci per nessuno. Fu però stanato da Marlisa Trombetta, giornalista del TG che gli chiese un’intervista. Lui però rifiutò, anche se la conosceva, rimandando tutto alla fine dello spettacolo. Voleva a tutti i costi evitare che dopo aver registrato le sue dichiarazioni la stampa non assistesse alla rappresentazione”.

La RAI montò diversi filmati, anche se non trasmise “Tra le rovine di Velletri” perché Volontè si oppose ai tagli previsti per motivi di tempo e di spazio. La peculiarità di questo spettacolo sta nel fatto che gli attori erano impiegati, contadini, insegnanti, musicisti: cittadini comuni, gente del popolo. L’alchimia che si creò tra gli interpreti e il regista fu qualcosa di magico, come magico era il rapporto tra l’attore e la sua città adottiva: “Gian Maria viveva Velletri con semplicità. Spesso lo si vedeva in contrada Aria Fina, dove abitava, seduto sul muretto a mangiare il panino con la mortadella vestito come un contadino. Il contatto con la gente semplice per lui era una cosa straordinaria e lo dimostrò anche con gli attori dello spettacolo. A parte qualcuno che aveva esperienze teatrali, erano tutte persone non abituate a recitare. Ma bisognava vedere come gli suggeriva le cose, con quale delicatezza... Aveva un grande carisma, ma non si arrabbiava mai”. Dal tripudio di luglio alla mesta notizia della scomparsa, sul set, nel dicembre dello stesso anno: il ricordo di Claudio Marini si fa più intenso, la voce si assottiglia. “Tra le tante cose che mi diceva Gian Maria, spesso c’era il rimprovero di non andarlo mai a trovare. Non ci si preoccupava, eravamo tutti vicini. Poi quando ho sentito al telegiornale la notizia della sua morte è stato un colpo. I funerali laici si svolsero sotto una pioggia torrenziale, con migliaia di persone, numerose autorità. Ma la sera, a cerimonia finita, quando il carro funebre partì per avviarsi verso la Maddalena, eravamo in quattro a salutarlo. Noi che ci giocavamo a scopone… anche questo viaggio di Volontè da Velletri alla sua terra fu qualcosa di intimo e in un certo senso teatrale, per pochi intimi”. Storie di vita quotidiana interpretate da un uomo e da un attore straordinario, che con la sua sensibilità ha lasciato il segno e in ogni suo ruolo ha comunicato, con la parola e con il corpo, tutto il pathos interiore del personaggio stesso. Un attore, Volonté, che ha saputo dipingere – per tornare all’arte – un capolavoro magico a Velletri (e non solo) e che oggi, non ce ne vogliano i tanti bravissimi nomi del cinema internazionale, rimane impareggiabile per quella sua carismatica delicatezza con cui sapeva insegnare le battute e le intonazioni di voce a un contadino di provincia.

Articolo e intervista in esclusiva curati da Rocco Della Corte















In arrivo la prima edizione della consegna del “Premio Città di Velletri alla carriera cinematografica”

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Dando seguito agli impegni assunti dall’Amministrazione Comunale negli Studi dei fratelli Avati la scorsa estate, la prima edizione della consegna del “Premio Città di Velletri alla carriera cinematografica” si terrà il giorno 28 settembre 2019 con il programma seguente.

Premio “Città di Velletri alla carriera cinematografica” Velletri - 28 settembre 2019 


Da un’idea di Fernando Mariani 
Con l’aiuto di Patrizia Audino 
Con la collaborazione di: - Organizzazione di Cinzia Scaramacai Conti per la II tappa dell’evento “Future Stars” - Ciro Del Ferraro - Leonardo Palone - Giorgio D’Urso 
Con il contributo di: Orlando Pocci (Sindaco di Velletri) Romina Trenta (Assessore alla Cultura Comune Velletri) Maria Paola De Marchis (Consigliere Comunale Velletri) 

ore 11.00 - Sala Consiglio Palazzo Comunale 
Cerimonia di consegna del Premio ad Antonio e Pupi Avati 

ore 17.00 - Teatro Artemisio - “Gian Maria Volontè” 

Cerimonia di consegna del Premio a: 
Martine Brochard (Attrice) 
Lando Buzzanca (Attore) 
Sebastiano (Nino) Celeste (Direttore di fotografia) 
Benito Morelli (Chef Ristoratore, legato al mondo del cinema) 
Renato Sardini (Capo elettricista cinema, premio alla memoria) 

ore 20.30 – Hotel Ristorante “Benito al Bosco” 
Spettacolo e cena 

NEL CORSO DELL’EVENTO NON MANCHERANNO PIACEVOLI SORPRESE L’ingresso al Teatro Artemisio è libero fino ad esaurimento posti 

La cena da “Benito al Bosco” prevede un contributo di € 25 Info e prenotazioni: Tel. 360503384 - mariapaolademarchis@gmail.com


Il Palazzo Comunale di Velletri: dalla prima pietra nel 1575 a oggi. Viaggio storico e fotografico su 'o Commune'

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Il 26 gennaio 1575 si gettava la prima pietra di quello che sarebbe diventato il nuovo palazzo pubblico chiamato ad accogliere le Magistrature cittadine, i pubblici uffici, gli appartamenti del Cardinal Vescovo e governatore della città: da pochi anni, infatti, erano stati riformati gli Statuti della città e Velletri, pur mantenendo gran parte delle antiche regole e prerogative di autogoverno, soggiaceva alla nuova autorità politica rappresentata dal proprio vescovo.


di Massimo Fabi
Il nuovo palazzo era stato commissionato all’architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola ma alla sua scomparsa fu l’allievo Giacomo della Porta che ne definì il progetto, iniziò i lavori e li condusse fino alla morte nel 1604. Dopo di lui si susseguirono vari altri architetti che dovettero fare i conti con molti problemi tecnici, statici ed economici: tanto che la fabbrica si trascinò fino al 1720 e si dovette apportare più di qualche modifica al progetto originale. Man mano che la costruzione si completava essa accoglieva nuove funzioni tanto che divenne anche sede delle carceri, dell’armeria e dei pubblici granai, del teatro, della biblioteca, del tribunale, ecc. Gli stessi portici, almeno fino a che durarono (nel ‘700 si dovettero tamponare per rafforzare la facciata), servirono per il mercato del sabato. Alla torretta campanaria, sul tetto, vennero aggiunti, alla fine dell’800, dei locali che ospitarono l’Osservatorio astronomico e sismologico comunale! Il palazzo si poté dire veramente completato solo nel 1780 quando vennero ultimati i costosi lavori di ristrutturazione degli appartamenti riservati al Cardinal Vescovo: appartamenti che oltre i cardinali avrebbero accolto illustri (e non sempre graditi!) ospiti della città: tra cui troviamo papi, re e regine, aristocratici, generali e personaggi come Giuseppe Garibaldi, cittadino onorario di Velletri. Il palazzo, consolidato e ristrutturato nel 1910 su progetto dell’architetto Giulio Magni (veliterno di nascita ed origine, figlio dello storico dell’arte Basilio), venne distrutto dai bombardamenti del 1944 e ricostruito tra il 1952 e il 1956, anno in cui tornò ad essere il Palazzo di città.














Nuovo governo e gialli di Stato: l’alleanza tra PD e cinque stelle alla prova del caso Cervia. L’esecutivo giallorosso continuerà a pretendere verità e giustizia?

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Tra i tanti temi della trattativa in corso tra Luigi di Maio e Nicola Zingaretti per la formazione del nuovo governo, c’è anche la gestione dei numerosi casi che negli ultimi decenni hanno evidenziato opacità e scarsa trasparenza da parte di organi dello Stato.

di Fabrizio Peronaci 

Gruppo "giornalismo investigativo"
Emblematico, più di tutti gli altri, il giallo sulla scomparsa di Davide Cervia, il supertecnico in guerre elettroniche sequestrato nel lontano 1990 nell’ambito di uno sporco traffico di uomini e armi alla vigilia della prima guerra del Golfo. Il governo Cinquestelle-Lega che si è appena dimesso, per la prima volta, ha dato un segnale di inversione di tendenza rispetto al passato sullo scandaloso caso di Davide. La ministra della Difesa Elisabetta Trenta, infatti, ha sostenuto con passione la ricerca della verità, compiendo atti concludenti in questo senso. Dopo la condanna del suo dicastero (in particolare della Marina Militare) per “violazione del diritto alla verità dei familiari“ (gennaio 2018), la ministra ha infatti annunciato di rinunciare a presentare appello contro la sentenza di primo grado. Decisione seguita da un atto di rilievo umano e politico: la convocazione nel suo ufficio di Marisa Cervia per porgerle personalmente le scuse a nome dello Stato italiano (gennaio 2019) e consegnarle la moneta da 1€, risarcimento simbolico dei tanti anni di depistaggi (la famiglia non si è mai battuta per danaro, ma in nome dei valori). Non basta: solo qualche settimana fa è stato il premier Giuseppe Conte a occuparsi personalmente del caso Cervia, comunicando alla famiglia (attraverso il proprio consigliere militare) l’intenzione di promuovere la nascita di una commissione d’inchiesta parlamentare, dotata di incisivi poteri inquirenti, per fare luce sui tanti aspetti ancora in ombra. Di altro segno, più legata agli equilibri del passato e alla tutela del buon nome delle gerarchie militari, era stata invece la conduzione politica del caso Cervia da parte della ministra della Difesa precedente, Roberta Pinotti, la quale aveva avallato la linea quasi trentennale del suo stesso ministero, sotto accusa per la scomparsa di Davide. Tale dicotomia tra le due forze che si apprestano a far nascere un nuovo governo - fanno sapere fonti del M5S - e’ al centro delle valutazioni delle ultime ore. Quale linea prevarrà? Una prima risposta verrà dalla conferma o meno di Elisabetta Trenta al ministero e una seconda dall’eventuale inserimento della commissione Cervia nel programma di governo. Va da se’ che questo gruppo di giornalismo investigativo sostiene con convinzione e vigore tutte le iniziative teste a combattere reticenze, silenzi e menzogne di Stato. 

Su fb 
Fabrizio Peronaci 
Il figlio della colpa di Fabrizio Peronaci 
La tentazione di Fabrizio Peronaci

"Campaniliana", ecco tutte le date: svelato il programma della terza edizione per l'anno 2019

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Ufficiale il programma della rassegna nazionale "Campaniliana", dedicata allo scrittore Achille Campanile. Dal 29 settembre al 13 ottobre diverse iniziative tra letteratura, critica e teatro per omaggiare il genio che visse gli ultimi anni della sua vita tra Velletri e Lariano.

di Rocco Della Corte


La manifestazione anche quest'anno è stata organizzata dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, diretta dal Maestro Claudio Maria Micheli, in collaborazione con il Comune di Velletri e l'Associazione Memoria '900. L'evento è inoltre patrocinato dal Mibac - Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Andando per ordine, l'inaugurazione avverrà domenica 29 settembre alle ore 18.00 presso l'Auditorium della Casa delle Culture e della Musica. Ospiti illustri il lessicografo, scrittore, docente Francesco Sabatini, storico della lingua italiana, la critica teatrale e giornalista del "Corriere"Emilia Costantini, l'autore televisivo, regista e scrittore Giancarlo Governi. Interverranno anche Arnaldo Colasanti, scrittore e presidente della Giuria del Premio Campanile 2019, e Gaetano Campanile, figlio dell'autore. Il tema dell'incontro-dibattito sarà quello del linguaggio scritto, parlato e trasmesso e i relatori analizzeranno questi importanti aspetti facendo cenno all'opera campaniliana che ripone nella valenza della parola tutta la sua carica umoristica. Sabato 5 ottobre spazio al teatro con la rappresentazione di due atti unici di Achille Campanile, "Vecchia Russia" e "Canzone Napoletana", per la regia di Pierluigi Nicoletti (ore 18.00, Teatro Artemisio-Volonté). La serata finale, invece, è prevista per domenica 13 ottobre sempre alle 18.00 e sempre al Teatro Artemisio-Volonté: si svolgerà la premiazione del vincitore 2019, alla presenza dei giurati, con la consegna del premio in danaro messo a disposizione dalla Clinica Madonna delle Grazie, e del trofeo realizzato dalla famiglia Campanile. Poi, andrà in scena "Eden. Sala danza (domenica aperto)" di Adriano Bennicelli, spettacolo che si è aggiudicato il premio nel 2018 e sarà inscenato dalla compagna X-Pression della UILT per la regia di Christine Hamp. Un programma di tutto rispetto per una terza edizione interessante quanto le precedenti e con ospiti di rilievo per parlare approfonditamente di temi di stringente attualità e rivedere il teatro del grande Campanile nella sua città adottiva.


Cristiano Godano ospite della prima data settembrina (mercoledì 4) di "Velletri Libris"

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Dopo il grande successo degli appuntamenti di giugno, luglio, agosto torna "Velletri Libris". La rassegna ideata e realizzata dalla Mondadori Bookstore Velletri propone le ultime due date di un ricco programma, sempre alla Casa delle Culture e della Musica.

di Rocco Della Corte

Mercoledì 4 settembre, a partire dalle ore 21.00, salirà sul palco Cristiano Godano. Musicista di fama internazionale, cantante e chitarrista dei Marlene Kuntz, gruppo rock di cui è fondatore, presenterà il suo libro "Nuotando nell'aria" (La Nave di Teseo).  Sarà un vero e proprio reading in musica quello con l'autore di Fossano, che in questa ultima pubblicazione racconta di sè, della propria vena compositiva e dei successi ottenuti con le sue canzoni. La serata sarà come sempre preceduta dalle degustazioni enogastronomiche a cura di Casale della Regina e Gelatomania, con i vini selezionati dal CREA. Alle ore 20.00 aprirà anche lo Spazio Bimbi con i professionisti di Fantanimazione. Alle 20.45 l'anteprima dedicata al Premio "Velletri Libris" con Rita Ermacora, vincitrice con il racconto "Per una dimenticanza". L'appuntamento, con ingresso libero, è alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri. Dopo questa data, la finalissima si svolgerà l'8 settembre - domenica - con un programma tutto da svelare e che nei prossimi giorni sarà diramato. 


L'atleta dell'F&D H2O Waterpolis Rebecca Cristea convocata per gli Europei U17 con la Romania

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Un’altra gioia in casa F&D H2O Waterpolis, dopo le numerose final eight disputate dalle varie categorie Under. È notizia di ieri, infatti, che il segretario generale della Polo – Federation Romàna, ha comunicato al Presidente Francesco Perillo la convocazione dell’atleta Rebecca Cristea per la preparazione e per la partecipazione ai campionati europei con la nazionale Under 17 della Romania.


di Rocco Della Corte

La preparazione è in programma in questi giorni di agosto, mentre gli Europei inizieranno dal 1° settembre e fino al giorno 8. Una grande soddisfazione per il club di Velletri, che augura le migliori fortune a Rebecca per questa nuova esperienza. La giovane ma promettente atleta non è nuova a convocazioni con la nazionale del proprio paese, e questa è dunque una gradita conferma segno inequivocabile del valore della ragazza. In bocca al lupo a Rebecca Cristea dal team di Velletri.

50 anni fa l'uomo metteva per la prima volta piede sulla Luna

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50 anni fa l’uomo metteva per la prima volta piede sulla Luna grazie all’abilità di scienziati, tecnici, esperti e programmatori capaci di sfruttare ogni minima capacità degli elaboratori allora disponibili. Al di là della retorica, cerchiamo di capire le tecnologie digitali usate per l'allunaggio.

Velletri 2030
A bordo della navicella che portò i primi uomini sulla Luna, vi erano due macchine identiche (una nel Modulo di Comando e l'altra nel LEM), chiamate Apollo Guidance Computer, ma il merito del successo dell’allunaggio non fu soltanto della dotazione NASA: un altro gigante coordinava le operazioni dalla Terra, con cervelloni giganti che eseguivano complessi calcoli e li rimandavano agli astronauti in volo. Erano i mainframe di IBM, ovvero gli allora potentissimi computer di Houston e di altre diciassette stazioni che dalla Terra monitoravano l’andamento della missione. Si trattava dei famosi IBM System 360/Model 75: con una velocità di esecuzione di qualche milione di istruzione al secondo (megaFlops), potevano contare su una memoria di 256 KB di RAM, ed 1MB di memoria ROM, per un costo di circa 2 milioni di dollari negli anni 60. Un’enormità a quei tempi. Oggi un normale Smartphone Samsung Galaxy S10 è in grado di supportare fino a 8 GB di RAM e 128 GB di memoria ROM, espandibile fino a 512 GB, per un costo inferiore ai mille dollari. La velocità di esecuzione degli attuali calcolatori per scopi scientifici è dell'ordine dei petaFlops (milioni di miliardi di istruzioni al secondo). FLOPS è l'acronimo di FLoating point Operations Per Second, in informatica indica il numero di operazioni in virgola mobile eseguite in un secondo dalla unità centrale, il così detto "cervello" del calcolatore (CPU Central Process Unit). In parole semplici, oggi uno Smartphone di ultima generazione è diversi milioni di volte più potente del più potente e più ingombrante calcolatore usato per fare i calcoli per l'allunaggio. L'Apollo Guidance Computer, anche conosciuto come AGC, fu una vera e propria rivoluzione, progettato e realizzato per lo scopo specifico usando la tecnologia dell'epoca. In un momento storico in cui i computer, nella maggior parte dei casi, occupavano intere stanze, se non edifici interi, una valigetta dalle dimensioni di 32 x 61 x 17 centimetri ed un peso di soli 32 Kg, rappresentava un risultato davvero incredibile. Le sue dimensioni così contenute furono possibili grazie all’impiego dei primi circuiti integrati: l’AGC fu il primo ad esserne dotato, per un totale di 2800 circuiti, che permettevano di ridurre l’ingombro e di migliorare le prestazioni di calcolo. L’AGC aveva il compito di guidare la navicella in tutte le sue manovre con precisione estrema, e lo fece contando su una memoria di 2KB di RAM (riscrivibile) e 36KB di ROM (permanente con dati e programmi). Per avere un'idea, oggi una semplice applicazione per lo Smartphone ha bisogno di una memoria di molte decine di MB (migliaia di KB). Per avere un termine di paragone con la tecnologia attuale, un iPhone XS di oggi dispone di un memoria RAM e ROM di milioni di volte quella del computer di bordo, AGC, dell’Apollo 11. Inoltre, il software dell’AGC era programmato in un linguaggio assembler specifico di quella macchina, composto da un numero limitato di istruzioni. Il requisito era che nessun errore o allarme avrebbe dovuto impedire al computer di continuare ad elaborare le operazioni fondamentali per consentire l’allunaggio in totale sicurezza. Proprio per questo motivo, la prima missione sulla Luna si concluse brillantemente: pochi minuti prima di atterrare, la centrale di Houston ricevette una richiesta di aiuto da parte di Armstrong, il quale si accorse di una spia di allarme che segnalava qualche anomalia. Il terribile errore, conosciuto come errore 1202, rischiava di mandare a monte l’atterraggio sul suolo lunare, ma grazie alla progettazione del software dell’AGC, le operazioni si conclusero nel migliore dei modi. Tutto questo grazie alla genialità di una donna, Margaret Hamilton. Laureata in matematica presso l'Università del Michigan nel 1958, nel 1960 cominciò a lavorare come ricercatrice al Massachussets Institute of Tecnology (MIT). A quel tempo, informatica e ingegneria del software non erano ancora discipline universitarie. E' solo del settembre 1966 il numero speciale della rivista Scientific American dedicato alla divulgazione del computer. Per il progetto Apollo Margaret Hamilton assunse la carica di Director of Software Engineering Division del MIT Instrumentation Laboratory. In quei momenti di tensione e panico, nonostante Armstrong continuasse a chiedere informazioni a proposito dell’errore per capire se la missione poteva proseguire, nessuno riuscì a capire cosa fosse andato storto. Solo in seguito Margaret Hamilton, spiegò che il computer riscontrava un errore nel momento in cui venne sovraccaricato di richieste. Il sovraccarico, specificò Margaret Hamilton, fu dovuto a un’errata attivazione di un interruttore che, durante l’elaborazione per la discesa sulla Luna, continuava a eseguire operazioni non necessarie, saturando le risorse del sistema. Fortunatamente, la struttura del software progettato da Margaret Hamilton prevedeva che, nonostante problematiche riscontrate ed eventuali riavvii della strumentazione, tutto doveva continuare come programmato. Donna di eccezionale talento, Margaret Hamilton fu a capo della programmazione e dello sviluppo di tutti i software che furono impiegati nelle missioni lunari, seguendo le missioni dall’Apollo 11 all’Apollo 17. Sebbene spesso dimenticata, o messa in secondo piano da un’ingiusta memoria storica, nel 2016 ricevette dal Presidente Barack Obama la più alta onorificenza americana, ovvero la Medaglia presidenziale della libertà – la stessa ricevuta dai tre astronauti al loro ritorno sulla Terra. Oggi il codice sorgente dell'AGC è di pubblico dominio al seguente link: https://github.com/chrislgarry/Apollo-11 scaricabile dalla piattaforma GitHub, uno strumento per migliorare e rendere più efficiente il lavoro in team, anche da remoto, che semplifica la collaborazione tra professionisti. Questo grazie alla scansione dei cartacei originali, conservati al Massachusetts Institute of Technology. Dal peso di poco più di 1MB, l’archivio zippato contiene le righe di programmazione relative sia al Modulo di Comando che al Modulo Lunare, individuabili sotto la voce Comanche055 e Luminary099: in una manciata di megabyte sono oggi racchiuse tutte le istruzioni che, 50 anni fa, resero possibile lo sbarco sulla Luna. Un ottimo esercizio per le nuove generazioni che vogliono occuparsi di Automazione Industriale o in generale di Controlli Automatici. Onore a Margaret Hamilton, matematica, scienziata, imprenditrice statunitense, che cinquanta anni fa ha permesso di sognare a miliardi di persone, restando nell'ombra. Una vera grande donna. Una bella lezione sull'uso intelligente della tecnologia disponibile, finallizzata a vincere una sfida epocale.

Vjs Velletri, diversi colpi di mercato e tante conferme per la Prima Categoria 2019-2020

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La Vjs Velletri si presenta ai nastri di partenza della prima categoria con una rosa rinnovata, fatta di conferme e nuovi innesti di grande qualità. Il club del presidente Marco Silvagni ha confermato lo staff della prima squadra, con in testa mister Stefano De Massimi come allenatore.
Il preparatore atletico sarà Matteo Moscato, già capitano dei rossoneri, e lo staff dirigenziale sarà composto da Luca Moschitti, Cesare Allegri, Matteo Bonanni, Paolo Quattrocchi, Massimo Giri (preparatore dei portieri), Severo Bianchini (magazziniere), Rocco Della Corte (addetto stampa). Dopo la splendida cavalcata che ha consentito ai veliterni di approdare in prima categoria, la società si è mossa sul mercato e ha ingaggiato diversi calciatori, tutti presentati già nel mese di luglio sul sito ufficiale www.vjsvelletri.it: Angelo Fasulo (ex Avellino Calcio, centrocampista), Yuri Giordani (ex Vis Artena in Serie D, centrocampista), Gabriele Donatelli (ex Fortitudo, difensore), Fabio Torregiani (ex Lepanto, centrocampista), Marco Ciarla (ex Roma C5, attaccante), Matteo Melucci (ex Bisceglie, attaccante), Vincenzo Di Giovanni (ex Cecchina, centrocampista). I sette nuovi arrivi si andranno ad integrare con il gruppo che ha vinto lo scorso campionato. Il club ha ufficializzato le riconferme di Francesco Masella, Stefano Tafani, Andrea Spagnoli, Simone Spagnoli, Matteo Moscato, Riccardo Bonanni, Federico Passaretta, Alessandro Bernardi in porta, Cristiano Fratarcangeli, Alessandro Middei e aggregato gli ex Juniores Lorenzo Cafarotti (già titolare con la prima squadra nel 2018-2019), Gabriele Quattrocchi, Djeghim Hamza e Lorenzo Schiavetti. In avanti ci sarà ancora il bomber Danilo Cassandra, autore di ben trenta reti nella scorsa stagione e pronto a battere nuovi record con la casacca rossonera cucita sul petto. La preparazione ha avuto inizio il 26 agosto in quel di Cori, con la parte atletica e sedute aerobiche. Poi ci si trasferirà al “Giovanni Scavo”, dove la Vjs Velletri ritorna come vincitrice del bando per l’assegnazione degli spazi dopo tre anni di assenza. Non è esclusa qualche altra pedina dell’ultim’ora per rinforzare una rosa già di grande qualità e pronta a giocarsi le sue carte nella stagione 2019-2020. Mister De Massimi, intervistato alla vigilia del ritiro, ha così commentato il mercato veliterno: “Siamo un buon gruppo, e lavoreremo per unirci ancora di più. I vecchi e i nuovi si sono subito integrati e punterò forte sulla qualità e sull’esperienza di tutti. Nessuno vince da solo”.

A Velletri sarà una stagione entusiasmante al Teatro Artemisio-Volonté

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Sarà una splendida stagione di prosa quella del 2019-2020 al Teatro Artemisio-Volonté di Velletri. Gli sforzi profusi dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri sotto la direzione artistica di Claudio Maria Micheli hanno consentito quest’anno di mettere in cartellone ben dieci spettacoli. Un incremento notevole rispetto al passato, così come assoluta è la varietà delle rappresentazioni proposte.


di Rocco Della Corte

Oltre ai nomi (Enzo Decaro aprirà la stagione, poi chiusa da Giampiero Ingrassia e Gianluca Guidi) si è pensato alle scuole con tre matinée e insieme ai concerti e alle rappresentazioni fuori cartellone il Teatro di via Fondi sarà estremamente vivo, come da auspicio di tutta la cittadinanza. Riepilogando la stagione teatrale, si apre domenica 17 novembre alle ore 18.30 con Enzo Decaro e “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo. Il 1 dicembre sarà la volta di Lullaby (domenica, ore 18.30). Domenica 19 gennaio Ettore Bassi porterà in scena “Il Sindaco Pescatore” (ore 18.30). Si prosegue con tre date a marzo: il 1 con “Sei personaggi in cerca d’autore” (domenica ore 18.30), il 14 con “Hollywood Burger” di Enzo Iacchetti e Pino Quartullo (sabato ore 21), il 29 con “Maurizio IV, un Pirandello Pulp” (ore 18.30). Gli abbonamenti avranno il costo di 75 euro (intero) e 70 euro (ridotto) per la platea primo settore; 65 euro (intero) e 60 (ridotto) per la platea secondo settore; 60 euro (intero) e 55 euro (ridotto) per la galleria. I biglietti per i singoli spettacoli costeranno invece 20 euro (+2 di prevendita), se intero, per la platea primo settore (18+2 euro ridotto); 18 euro +2 di prevendita, se intero, per la platea secondo settore (15+1,50 euro di prevendita ridotto); 15 euro galleria, intero, +1,50 di prevendita, e 13 (+1,50 di prevendita) se ridotto. In galleria per i gruppi organizzati di minimo venti persone il costo sarà di 10 euro + 1,50 di prevendita. Fuori abbonamento “Lullaby” del 1 dicembre: i prezzi saranno però più bassi con 15 euro intero e 13 ridotto per il primo settore della platea, 13 euro intero e 10 ridotto per il secondo settore della platea, 10 euro intero e 8 ridotto per la galleria (prevendita esclusa). In un prossimo approfondimento, invece, la Fondazione renderà note le modalità per gli abbonamenti degli spettacoli fuori abbonamento interamente curati dalla FondArC e in programma il 19 ottobre, l’8 novembre, il 14 dicembre e il 9 febbraio. Tutte le informazioni su www.fondarc.it .

Velletri onora Maria Santissima della Carità

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Grazie all’Arciconfraternita della carità orazione e morte torna a Velletri, l’antica festa della Madonna della Carità, denominata dai nostri avi “ a Madonna dei vignaroli” ovviamente non veniva così appellata per disprezzo ma semplicemente perché codesta festa precedeva la vendemmia, i festeggiamenti avranno inizio Mercoledì 28 Agosto 2019, con un triduo di preparazione officiato da Padre Gianluca Cafarotti.


di Emiliano Battisti
Il triduo proseguirà nei giorni di Giovedì 29 e Venerdì 30 Agosto 2019, come da Programma. Giovedì 29 Agosto nella Splendida Chiesa di Sant’Apollonia alle ore 21:00 si svolgerà una suggestiva Veglia di Preghiera, sino ad arrivare a Sabato 31 Agosto dove alle ore 11:30 l'icona di Maria SS.ma Della Carità verrà esposta alla venerazione dei fedeli sul suo trono Processionale. Alle ore 19:30 sempre di Sabato 31 si snoderà per le strade della nostra città l'ormai tradizionale Processione dei ceri arrivata quest’anno alla 181esima edizione; altro appuntamento altresì importante è per Domenica 1 Settembre alle ore 9:15 quando assisteremo ad un evento eccezionale, l’apertura della porta Santa in occasione del 450esimo anniversario di fondazione dell’Arciconfraternita, che darà inizio all'anno Giubilare che si concluderà a Settembre 2020. A seguire S.E Vicenzo Apicella celebrerà la Santa Messa Pontificale. La manifestazione si concluderà lunedì 2 Settembre 2019 con la Celebrazione della Santa Messa delle ore 18:00 Celebrata da Padre Pietro Trezzi, Parroco della Parrocchia di San Martino.

Intervista a Mauro Leoni, tra uva e rete d'impresa: "Con impegno arrivano i risultati. I cambiamenti in arrivo sono sostanziali"

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In attesa della prossima Festa dell'Uva, che come Giornale avremo il piacere di raccontarvi, abbiamo ascoltato Mauro Leoni, consigliere delegato. Il capogruppo del PD in Consiglio si è soffermato in questa intervista sul progetto della rete d'impresa e sull'imminente Festa dell'Uva, per poi tracciare un primo breve bilancio del lavoro svolto in questo anno di carica. 

di Rocco Della Corte

Mauro Leoni, è di pochi giorni fa la notizia del nuovo pulmino nell’ambito del progetto “Velletri va in rete”. Può illustrarci meglio di cosa si tratta e quale sarà il suo utilizzo? 

Il pulmino di cui si parla è il frutto del progetto di rete di impresa a cui la Confesercenti, nel 2016, ha risposto aggiudicandosi il bando regionale. All'interno era previsto l'acquisto di un pulmino elettrico, perchè siamo convinti che possa essere una prima risposta pilota ad alcune esigenze del centro storico. Questo verrà collegato alle aree limitrofe di parcheggio immediatamente in prossimità della cinta urbana, nei giorni di venerdì e sabato per ora ma con previsioni di sviluppo aperte, e in 12-13 minuti si potrà arrivare al centro dal parcheggio del Parco Muratori, quello dell'ex Galleria Pennacchi e stiamo valutando quello dell'area ex Amore. L'obiettivo è collegare i parcheggi al centro e anche alla scala mobile, un'opera unica a livello regionale e che nonostante le critiche vogliamo valorizzare.

Proprio su “Velletri va in rete”, ci sono altre novità che da qui a fine anno i cittadini potranno osservare? 

"Velletri va in rete" continua a mettere in campo la definizione della prima fase del progetto, tutto completamente rendicontato con  un manager d'impresa che ha svolto un lavoro di coordinamento e di attenzione rispetto alle azioni economiche molto scrupoloso. Velletri con orgoglio si è posizionata tra le primissime reti di impresa che hanno terminato il progetto con gran soddisfazione della Regione. Stiamo chiudendo una operazione per la consegna a domicilio della spesa, ci sta lavorando la Confesercenti ed è importante per un tessuto sociale che su alcune categorie soffre. Un'altra cosa fondamentale, deliberata, è un supporto di comunicazione a tutti i commercianti, specialmente quelli coinvolti nella rete, ottanta realtà circa, internamente ed esternamente al centro. Nasceranno totem pubblicitari 2.30 m x 1 m e 70x100 di parte visiva e due ledwall di 2 m x 3 m nel rispetto della normativa paesaggistica. Infine, vedo che si stenta un po' sulla formula del cashback. Da commerciante dico e auspico la massima attenzione a entrare nel circuito di rete di impresa e usufruire di questi prodotti messi in campo dalla rete: da soli queste cose non si sarebbero mai fatte, sono impensabili con economie proprie. Ora sono a costo zero per i commercianti. Il commercio oggi va in questa direzione e non in quella dello sconticino o sulla quantità. Abbiamo distribuito 10.000 card nel centro storico e 5000/6000 sono quotidianamente usate con un  buonissimo giro di affari. 

Passato il Ferragosto, si comincia a sentire l’attesa per la Festa dell’Uva: quali saranno le principali innovazioni di quest’anno?Ci sarà spazio alla musica con qualche gruppo o cantante di successo, come avvenne lo scorso anno con l’Orchestraccia? 

Sarà l'89esima festa e mi sembra di poter dire che già alla prima edizione si sia avuta una risposta importante per affluenza di pubblico e qualità. Abbiamo deciso di continuare questo format e questa filosofia con una sfida, alzare l'asticella, essere coraggiosi. Daremo importanza massima al mondo dell'agricoltura che non è soltanto l'uva, confermeremo le azioni musicali di livello,ma la novità maggiore è che la festa durerà dieci giorni. A noi le sfide piacciono, il 28 e il 29 settembre saranno protagoniste le attività del centro storico classiche mentre dal 19 al 27 si svolgeranno una serie di iniziative a nostro avviso molto di qualità e di cui daremo notizia già nella prima settimana di settembre. Siamo fiduciosi.

Se dovesse fare un breve bilancio del suo primo anno da consigliere delegato, quali sono le soddisfazioni e quali i rammarici?

Personalmente sono soddisfatto. Mi considero un consigliere atipico, perché per passione, dedizione e spirito di servizio rispetto alle deleghe datemi dal Sindaco mi occupo di agricoltura e valorizzazione del centro storico pur non essendo un assessore. Sono a disposizione per dare il massimo con impegno e buona volontà, anche per crescere. Se ho fatto bene o male penso siano i cittadini a doverlo dire, finora però ho feedback positivi. Sto al mio posto e accetto più le buone critiche costruttive che i plausi, fare bene è un atto dovuto ai cittadini che mi hanno eletto. La festa dell'uva oggi è una realtà che viene riconosciuta, quella delle Camelie altrettanto, nel centro storico stiamo già lavorando a grosse novità. Un cambiamento sostanziale si vedrà a Piazza Cairoli col progetto di rivisitazione dell'area antistante l'ex Farmacia Romani con la creazione, senza rimozione di parcheggi che verranno recuperati, di un'isola di aggregazione dedicata al sociale, alla musica, all'arte con una pedana permanente e già dalla prossima primavera darà luogo a iniziative pianificate. 

Il sogno di Shany e la foto dal set: "A fine giornata mi nasconderò in qualche baule pur di non andarmene"

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Una grande soddisfazione per il giovane artista veliterno, che nei suoi spettacoli porta sempre la sua orgogliosa romanità ispirandosi ai grandi attori del cinema italiano del Novecento e non solo. Shany Martin è oggi sul set dove ricoprirà un ruolo per un film su Albertone Sordi.

di Rocco Della Corte

La splendida notizia, e il meritato traguardo per il nostro concittadino, era stata data dallo stesso Shany sul suo profilo: "A Cinecittà per il film su Albertone. A fine giornata mi nasconderò in qualche baule pur di non andarmene". La solita vena umoristica e il sorriso emozionato completano il post. Per Shany Martin è stata un'estate indimenticabile: un tour che lo ha visto protagonista di serate praticamente in tutta Italia, durante le quali ha avuto modo di farsi conoscere, apprezzare e applaudire per la sua spontaneità e per la sua comicità. Parallelamente il suo impegno è proseguito sui social, con i gruppi che gestisce e i video (visualizzati da milioni di persone). Ora il film RAI, che come detto era stato annunciato da Shany Martin agli inizi di agosto: "Ricordate che giorni fa vi dissi che a breve vi avrei dato una bellissima notizia? Un altro dei miei sogni si è realizzato. Avrò un piccolissimo ruolo nel film sulla vita di Alberto Sordi che uscirà su Rai Uno nel 2020 diretto da Luca Manfredi. Debuttare nel Cinema è già un qualcosa che non riesco a descrivere dalla gioia, figuriamoci se riesco a dare un aggettivo alla contentezza di partecipare ad un progetto dedicato al mio mito. Non riesco a trovare altre parole se non grazie. A voi, a chi mi dà fiducia, alla mia Famiglia. Dedicato al ricordo di Papà Sergio, Zia Carla e Giovanni". Ci associamo alla gioia per un sogno che si avvera, nella certezza che non sarà l'unico e che questo 2019 abbia consacrato ancor di più il poliedrico talento di Shany Martin.

Via Vecchia Napoli vede la luce: attivata l'illuminazione fino all'incrocio con via della Caranella

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Dopo l'accensione delle luci nel primo tratto di via Vecchia Napoli, dal Ponte della Regina a circa metà del tracciato, da ieri sera sono accese anche quelle recentemente installate che arrivano fino all'incrocio con via della Caranella.

di Rocco Della Corte


A darne notizia l'assessore Romano Favetta, il più social della Giunta Pocci, che con un video ha percorso tutta la strada mostrando ai cittadini il lavoro svolto. I lampioni erano stati posati già qualche mese fa, e con le ultime migliorie (luci anche nelle arterie parallele, in prossimità dell'incrocio, prima degli esercizi commerciali di via Caranella e verso Pratolungo) si è potuto attivare il tutto. Un grande servizio per una zona di prima periferia ampiamente trafficata, soprattutto d'inverno per raggiungere i numerosi servizi (a cominciare dalla Farmacia Comunale 3). L'assessore Favetta sul proprio profilo ha espresso la soddisfazione per il risultato raggiunto. Nelle immagini scattate ieri sera la nuova illuminazione nei pressi del supermercato "Belardini".

Il Teatro Artemisio-Volontè raddoppia: quattro spettacoli fuori abbonamento per la stagione di prosa 2019-2020

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La proposta culturale del Teatro Artemisio-Volonté raddoppia: oltre agli spettacoli in cartellone, infatti, quest’anno la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri diretta dal Maestro Claudio Maria Micheli ha prodotto altri quattro eventi di assoluto spessore. 


di Rocco Della Corte
Si tratta di quattro date fuori abbonamento con diverse agevolazioni che ampliano notevolmente l’offerta del teatro comunale veliterno. Il 19 ottobre alle ore 21.00 (sabato) Antonello Avallone sarà protagonista con “In nome del Papa Re” di Luigi Magni. L’8 novembre (venerdì) alle 21.00, anticipato alle 10.00 per le scuole, in scena andrà Antonella Petrone con “Dio arriverà all’alba. Omaggio ad Alda Merini”. Il 14 dicembre Elena Arvigo porterà in scena (sabato, ore 21.00), il carteggio tra Marta Abba e Luigi Pirandello, con la rappresentazione “Non parlarmi di me, Marta mia”. Infine, il 9 febbraio alle 18.30 (domenica) e il successivo lunedì per le scuole alle 10.00 di nuovo Antonello Avallone si cimenterà in “Novecento” di Alessandro Baricco. Per i biglietti è possibile l’acquisto su internet (Ticketone) o al negozio “Il Biglietto” di via De Filippo, 99 a Velletri o Drin Service in via Galieti, 10 a Genzano. I costi: 20 euro intero e 18 ridotto per la platea primo settore (più eventuali 2 euro di prevendita), 18 euro intero e 15 ridotto (più 2 euro e 1,50 euro, rispettivamente, di prevendita), 15 euro intero e 13 ridotto (più 1,50 euro di prevendita) per la galleria e agevolazione per gruppi di 20 persone in galleria (10 euro a persona). Ci sono inoltre scontistiche del 10% per chi ha abbonamento o è socio della Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura, mentre il costo è del 15% in meno per chi ha l’abbonamento ed è socio contemporaneamente e per chi acquista tutti gli spettacoli fuori abbonamento. Aggiornamenti e resoconti saranno come sempre disponibili su www.fondarc.it.



Intervista a Chiara Ercoli (FDI). Bocciata la Giunta Pocci: "In un anno solo ordinaria amministrazione"

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Eletta per la prima volta in Consiglio Comunale nel 2018, Chiara Ercoli - consigliere di Fratelli d'Italia - fa un primo bilancio del lavoro svolto dall'Aula e dal gruppo consiliare da lei rappresentato. Non mancano le critiche ad una Giunta, quella guidata dal Sindaco Pocci, che secondo l'esponente di FDI in un anno si è occupata solo di "ordinaria amministrazione".

di Rocco Della Corte

Chiara Ercoli, dopo un anno da consigliere comunale può fare un primo bilancio del lavoro svolto da questa Amministrazione, ovviamente nella sua ottica di esponente dell’opposizione? 

In un anno solo ordinaria amministrazione. Nulla di più, qualche toppa d'asfalto qua e là e qualche sagretta più o meno riuscita. Larga maggioranza troppo eterogenea, nessun progetto concreto. Le energie si concentrano per tirare a campare alla giornata tenendo insieme soggetti che nulla hanno in comune tranne la brama di restare comodamente seduti a palazzo 

Quali sono i principali argomenti che, come gruppo consiliare di FDI, ha portato in Aula? E con quali risultati? 

Gli argomenti portati in Consiglio riguardano le nostre battaglie di sempre (le stesse del nostro programma elettorale), sicurezza, legalità, tutela del territorio e delle tradizioni e dei prodotti locali. Ho presentato emendamenti al bilancio in merito e soprattutto due che riguardavano la TARI, chiedevano un abbassamento delle tariffe per alcune categorie commerciali particolarmente colpite. Tutto bocciato. Ho chiesto telecamere alla villa comunale, più risorse alla Polizia Locale, borse di studio per gli alunni meritevoli con famiglie in difficoltà, promozione delle nostre tradizione gastronomiche. Nulla. Ho chiesto interventi urgenti per la stazione ferroviaria, hanno promesso risoluzioni in tempi brevi. Ho denunciato irregolarità nell'assegnazione di fondi pubblici, nell'assegnazione di spazi pubblici, come la questione sul PalaBandinelli, manifestazione annullata in fretta e furia o il bando per gli impianti sportivi annullato e ritirato. Poi mozioni su problematiche comuni segnalate da cittadini, ma tutto bocciato. Attendo ancora che in via Sant'Anatolia si pensi alla sicurezza dei pedoni e dei residenti. Per il servizio scuolabus abbiamo chiesto e avuto diversi incontri con Sindaco, assessori, sindacato per migliorare, rimodulare e potenziare il servizio, vedremo se le nostre istanze saranno recepite 

Una delle questioni sulle quali si è principalmente battuta è quella della “Velletri Servizi”. La maggioranza ha ridimensionato le polemiche, l’opposizione, invece, ha posto l’accento sulla gravità della situazione. Quale la sua opinione sulla gestione di questa vicenda molto sentita per le famiglie e per i lavoratori? 

La "Velletri Servizi" purtroppo ha un problema che nasce dalla trasformazione da Azienda Speciale a Velletri Servizi SPA. Negli anni anche i ruoli assegnati sono arrivati con nomine politiche e molte persone che si sono succedute alla guida della VS non erano magari qualificate. Noi gestiamo diciotto servizi, la gestione è complessa dal punto di vista fiscale e normativo. Il dramma è stato al momento della chiusura del bilancio in negativo: il Comune ha dovuto ripianare la perdita. Successivamente e finalmente la gestione è cambiata, e negli ultimi due anni i risultati ci sono stati. Però la politica come spesso accade complica le questioni e il management in carica è stato messo nelle condizioni di non poter più operare. Oltre al problema atavico di liquidità, inoltre, c'è un problema relativo alle convenzioni che ci venivano affidate e non prevedevano la copertura dei costi. Va da sé che è difficile mantenere un equilibrio. Abbiamo necessità di aumentare il capitale sociale, l'amministrazione sembra abbia preso questo impegno e lo verificheremo nei prossimi mesi. Hanno nominato una nuova figura, e vedremo, di certo non è corretto giudicarne già l'operato. Io spero veramente che si pensi al bene della città e al funzionamento dei servizi, soprattutto che ci si affidi a persone competenti. Il problema della riscossione, come sappiamo con la crisi e le difficoltà, è reale, anche se quando nemmeno i politici pagano puntualmente la TARI l'esempio non è dei migliori... Mi auguro, in linea generale, che in futuro si agisca con coscienza per il bene di tutti e non solo per la spartizione degli incarichi.


Che clima c’è in Aula Consiliare? L’opposizione, con il nuovo assetto dovuto all’adesione di alcuni consiglieri ad altri partiti, è sempre coesa? 

In Aula non il clima non è piacevole, spesso la maggioranza mostra arroganza e supponenza. La minoranza purtroppo lo vediamo è poco numerosa per il variopinto sostegno di cui gode la Giunta Pocci, da Forza Italia a pezzi di opposizione che sembrano più affini alla maggioranza. Per ciò che mi riguarda chi ha scelto di aderire ad altri gruppi o partiti avrà avuto le sue motivazioni, io resto ferma dove sono perchè vengo da una lunghissima militanza e da una fede politica ben chiara e definita. Rimango alle promesse che ho fatto ai cittadini e ai miei elettori, tengo fede al programma elettorale che ho condiviso e vado avanti per la mia strada. Sicuramente sui punti più importanti siamo coesi, sempre con le dovute differenze. Il lavoro c'è ed è tanto, confido nel buon senso anche dei miei colleghi di opposizione perché quello che vediamo non è confortante... La città mi sembra abbastanza abbandonata e come detto ci si limita a una normale amministrazione, "di condominio" come la ha definita qualcuno". E' deludente e deprimente vedere che si è tornati ad un clima di prima Repubblica, con una politica che pensa solo al proprio orticello e  vive alla giornata senza una visione ampia o un progetto serio. Come opposizione abbiamo il dovere di verificare tutto, dagli atti amministrativi di dubbia regolarità al resto, e per questo servono forza e coesione.

Un pregio e un difetto della Giunta Pocci in questo primo anno di lavoro... 

Il pregio se lo vogliamo dire, è innegabile, è che la maggioranza sia stata in grado di aggregare anime profondamente diverse da Leu a FI, da ex FDI a civici, persone che hanno sempre militato a destra. Parlando seriamente.. essendo così diversi mi domando come possano avere un progetto comune. Come???? Infatti progetti non ce ne sono. E mi domando come si possa andare avanti tradendo le proprie idee. Il difetto quindi è lo stesso, questa accozzaglia di gente che non ha quasi nulla in comune concentra le energie nel cercare di mantenere insieme le anime dimenticandosi il resto. Si passano le giornate a sedare liti interne o appetiti interni per i sottogoverni perdendo di vista il resto. 

Finestra sulla politica nazionale: Salvini ha dato il là ad una crisi di governo che sembrava impensabile fino a qualche settimana fa. Proprio il leader di FDI Giorgia Meloni al termine delle consultazioni, pur chiedendo nuove elezioni, ha ricordato che la democrazia parlamentare prevede una ricerca di una nuova maggioranza al Senato e alla Camera. Che scenario si aspetta di vedere da qui alle prossime settimane, con il presidente Mattarella chiamato ad un non facile compito?

La politica nazionale rispecchia la locale, va bene tutto pur di non mollare le poltrone. LeU e il PD si alleano con i grillini quando fino a una settimana fa Di Maio dichiarava "Mai col partito di Bibbiano", così come la Taverna, Zingaretti o Renzi. Purtroppo qui si fanno gli interessi delle banche e della finanza, dei francesi e dei tedeschi, ci si dimentica della profonda difficoltà in cui vivono le famiglie e l'imprenditoria italiana. O si è burattini di poteri più forti o dilettanti allo sbaraglio. Sia a livello nazionale che locale il panorama è sconcertante, faccio tanta fatica a trovare il coraggio e le energie per andare avanti perchè a volte ci si sente soli e avulsi da un sistema e da un contesto che non ci appartiene. Per me la coerenza e la dignità vengono prima di qualsiasi altra cosa. Io devo poter raccontare a mia figlia che il tempo a lei sottratto è dedicato ad una comunità e a progetti che possano migliorare il suo futuro. Trovo umiliante che il compito di un consigliere comunale possa essere quello di evitare a qualche amico la fila negli uffici o tappare le buche davanti ai cancelli... I miei elettori sanno che per me non funziona così e neanche me le chiedono certe cose. La riflessione molto amara è che gli esponenti politici siano lo specchio dei cittadini, io cerco di elevarmi a un livello più alto e spiegare a chi mi contatta cosa voglio fare e come. Saltare una fila non è una cosa da chiedere ai rappresentanti, che devono difendere i diritti di tutti e portare fuori la città dall'empasse in cui è. Basta fare una passeggiata per il corso, guardare i giovani, i monumenti ridotti male: basterebbe guardaci intorno con occhi diversi e più attenti.

Virtus Velletri: ricomincia la stagione

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Mercoledi 28 Agosto agli ordini di Coach Valerio Libutti, del vice Marco Prosperi e del Preparatore atletico Daniele Spolladore è ripartita la stagione agonistica della Virtus Velletri, chiamata a confermare con il gioco e il duro lavoro quanto di buono è stato realizzato nella scorso campionato di Serie C Silver.

Il Roster messo a disposizione dalla Staff tecnico diretto da Massimo Mancini vede riconfermato nella sostanza il gruppo dello scorso anno. I volti nuovi di quest’anno portano il nome di Emiliano Ricca, proveniente dall’ Eurobasket, e Raffaele Sica, tornato alla maglia gialloblu dopo alcuni anni di assenza. L’estusiamo, la determinazione e il duro lavoro in palestra sono gli ingredienti che la società si aspetta da questo gruppo per raggiungere risultati sempre migliori. Appuntamento con i primi impegni ufficiali tra un mese circa per la Coppa Lazio e ad Ottobre per la prima partita di campionato contro il Frosinone. Per tutte le informazioni visitate il nostro sito web www.virtusvelletri.it o i nostri canali social Facebook e Instagram.

Approvato il Consiglio Comunale dei Bambini

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Durante il Consiglio Comunale del 29 agosto è stato approvato all’unanimità il regolamento per l’istituzione del Consiglio Comunale dei Bambini, un organo consultivo del Comune di Velletri che promuove la partecipazione dei bambini alla vita politica e amministrativa della città. Faranno parte del Consiglio Comunale dei Bambini 32 Consiglieri, un Sindaco dei Bambini ed il suo Vicesindaco, e saranno bambine e bambini tra gli 8 e gli 11 anni.
Questo nuovo organo democratico di rappresentanza promuove la partecipazione dei bambini alla vita politica e amministrativa, facilita la conoscenza dell’attività e delle funzioni dell’ente locale, fornisce consulenza agli organi istituzionali sulle questioni che interessano i bambini in ambito locale e partecipa attivamente alle attività istituzionali della Città. Consapevoli che l’alto astensionismo, fenomeno sempre più diffuso che caratterizza le nostre democrazie contemporanee, è il risultato di un distacco tra i rappresentanti e i rappresentati, tra i cittadini e le istituzioni, crediamo che attraverso iniziative di questo tipo si possano riavvicinare i più giovani alle urne, delegando il proprio potere decisionale o decidendo di candidarsi a rappresentare le istanze dei propri concittadini. Lavorando con le istituzioni scolastiche del nostro territorio sensibilizzeremo i più piccoli alla pratica del voto, quale strumento cardine della democrazia rappresentativa, condividendo con loro l’indirizzo politico e l’amministrazione della nostra Città. “Siamo convinti" - ha detto Edoardo Menicocci, assessore alle Politiche Giovanili - "che l’ascolto e il confronto con i nostri giovanissimi cittadini sia utile per vedere la Città da un’altra prospettiva e attraverso i loro occhi immaginarla a misura di bambino. Crediamo che questo possa essere un esercizio democratico per i più piccoli, ma soprattutto un esercizio di ascolto per tutti noi.”

Un corpo in mille pixel. Il vissuto del corpo, Cyberbullismo e Sexinting in adolescenza

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“Sono confusa, ho la sensazione di essere un miscuglio di infiniti piccoli frammenti. Sento tanti sguardi addosso e in ognuno mi vedo riflessa in un modo diverso. Allora mi chiedo: io chi sono? No, non riconosco più l’immagine che ricordo, quella nello specchio della mia cameretta. Quasi quasi mi faccio una foto, spero in un complimento carino. #Saròciòchevuoi# … penso che così, forse, mi ritroverò di nuovo. Non immaginavo davvero, sono stati in troppi a vederla! E adesso non solo il mio corpo, ma anche il mio cuore giace in frantumi. In fondo lo dovevo sapere, se si ingrandisce quella foto viene fuori talmente sgranata, che i pixel così non hanno più senso, come la mia vita” [da “un diario immaginario”]

di Claudia Cianfoni, psicologa
La preadolescenza e l’adolescenza sono caratterizzate dalla necessità di esplorare e da transizioni complesse percepite come imprevedibili. Il cambiamento che primariamente viene notato, sia dal punto di vista interpersonale che esteriore è quello fisico, assume una notevole importanza il rapporto con il corpo e con i vissuti suscitati dalla sessualità. Crescendo si rende inevitabile mutare la rappresentazione della propria immagine infantile ed occorre in seguito elaborarne una nuova e unitaria, la quale comprende anche la definizione dei ruoli di genere, maschile o femminile; si parla di un processo psichico profondo, caratterizzato dalla simbolizzazione compiuta rispetto alla maturazione dell’apparato sessuale e da un lavoro di riflessione su se stessi. Le manifestazione accelerate dei mutamenti fisici e cognitivi hanno ovviamente intense risonanze a livello psicologico ed emotivo, soprattutto perché lo sviluppo maturativo implica delle provvisorie disarmonie nell’aspetto vissute come difetti, associate al pensiero doloroso di apparire brutti agli occhi degli altri. La difficoltà ad accettarsi rimanda ad una sorta di dualismo tra lo schema corporeo, appartenente più al versante percettivo, e l’immagine corporea, dalle connotazione affettive: la mancata integrazione tra le due crea una sensazione di smarrimento ed estraneità. Nonostante l’acquisizione di diverse e nuove abilità, le strutture del funzionamento mentale dell’adolescente non sono del tutto complete infatti, la capacità autoregolativa relativa al controllo, all’impulsività, alle emozioni e alla pianificazione è ancora in una fase di maturazione; ciò rimanda alle motivazioni che, di fronte a situazioni ed esperienze nuove, inducono l’adolescente a superare i propri confini non tenendo conto delle conseguenze o delle sue vulnerabilità ricercando una temporanea sensazione di unità individuale. Per l’adolescente il corpo incarna l’oggetto sul quale esteriorizzare l’insicurezza e la frammentazione dell’identità, esso è sia fonte di conflitto che mezzo di espressione del disagio. Non sorprende che in questa fase gli occhi siano puntati su ciò che appare e che sul corpo si focalizzi l’attenzione degli altri. 

Cos’è il Cyberbullismo? 

Il termine “bullismo” si riferisce a una relazione tra ragazzi non di pari forza, caratterizzata da prevaricazioni e vittimizzazioni ripetute nel corso del tempo e perpetuate da un singolo o da un gruppo. Le prepotenze possono essere espresse attraverso le parole, aggressioni fisiche, danneggiamento di oggetti personali, esclusione, ma anche attraverso l’uso dei mezzi digitali. La modalità di espressione dei media digitali si è evoluta rapidamente, spesso i ragazzi non sono consapevoli delle conseguenze delle loro azioni e agiscono noncuranti della natura pubblica di internet, soprattutto in una cultura come la nostra, incline all’abbondanza delle immagine e alla mancanza di privacy. Per Cyberbullismo si intende quindi una serie danni intenzionali e ripetuti arrecati tramite l’uso di dispositivi elettronici (cellulare, tablet, pc, ecc…) e Social Network (Facebook, Whatsapp, Instagram, ecc). Ciò che lo differenzia dal bullismo “classico” sopracitato è la mancanza di un confronto vis a vis con la vittima, la natura virtuale della prevaricazione consente infatti al bullo di celarsi dietro uno schermo avendo la possibilità di rimanere nell’anonimato e di non essere immediatamente scoperto e punito: l’invisibilità permette cioè di diluire la propria responsabilità, rinforzando dall’altra parte la sensazione di potenza e controllo. Una caratteristica, che assume primaria importanza nello spazio virtuale e che non deve essere sottovalutata, è la possibilità che le offese e/o contenuti personali raggiungano un numero elevato di persone, accrescendo la sensazione di umiliazione e di vergogna da parte di chi subisce tali atti. 


Cosa significa “Sexting”? 

Se una prevaricazione possiede una specifica connotazione sessuale e viene messa in atto con azioni fisiche, verbali e psicologiche ci troviamo nel contesto del bullismo sessuale, che comprende inoltre commenti provocatori, allusioni alla reputazione, uso di un linguaggio umiliante. Anche in questo caso l’utilizzo di internet lega tale fenomeno al Cyberbullismo; infatti la fruibilità e la facilità degli strumenti digitali ha permesso la diffusione del Sexting (termine derivato da sex- sesso e texting-invio di messaggi digitali), ovvero l’invio e/o la ricezione di foto, video, messaggi e altri materiali sessualmente espliciti. Nella maggior parte dei casi sono le ragazze ad essere coinvolte e giudicate in base a stereotipi di genere. Non si esclude la probabilità che questi comportamenti aggressivi possano sfociare in future molestie sessuali e relazioni violente in età adulta. I mezzi informatici a volte distolgono l’attenzione dalla violenza emotiva e psicologica provocata alla vittima, minimizzando l’atto e misconoscendone le conseguenze ed i rischi. Il corpo subisce una valorizzazione estrema, finendo per essere trattato come un oggetto non collegato all’emotività, per questo è fondamentale educare alla capacità empatica. Insegnare a Connettere (cum-insieme e nectere- intrecciare: congiungere strettamente), non al web, ma a se stessi e all’altro. 

Il 27 settembre alle ore 16,30 si terrà, presso il Centro Eppur si Muove, un incontro dedicato all’educazione sessuale e affettiva dai 3 ai 13 anni, organizzato in occasione della settimana della salute sessuale promossa dalla FISS (Federazione Italina di Sessuologia Scientifica). Gli argomenti trattati saranno molteplici, tra questi si parlerà del rapporto con il corpo e delle caratteristiche della comunicazione digitale come strumento di aggressione.


Il caso C.: presentazione editoriale, incontro e Mostra a Roma sul rapimento di Davide Cervia

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Il 12 settembre 2019, nel giorno dell’anniversario della misteriosa scomparsa di Davide Cervia, presentiamo “Il caso C.”, mostra e anteprima editoriale del fotografo Alfredo Covino, presso la sede romana di Officine Fotografiche.
L’incontro vedrà la partecipazione di Marisa Gentile, moglie di Davide Cervia, Licia D’amico, avvocato della famiglia Cervia e Gianluca Cicinelli, giornalista, a lungo direttore di Radio Città Futura e autore di numerose inchieste. Davide Cervia, ex sottufficiale della Marina Militare Italiana, specializzato in Guerre Elettroniche (GE) e vincolato a segreto militare Nato, è stato rapito nel 1990 a Velletri, alle porte di Roma. Il suo passato, anni di mansioni sui congegni e sulle armi elettroniche delle navi militari, è stato determinante per il suo destino. Un mistero lungo 29 anni, fatto di indagini, depistaggi, manipolazioni e minacce. E la condanna del ministero della Difesa per aver negato alla famiglia il diritto alla verità. “Il caso C.”, progetto editoriale di Covino, è un’indagine visiva su questa storia realmente accaduta, che si sviluppa in un’alternanza di fotografie, documenti ufficiali, immagini d’archivio, testimonianze e illustrazioni, creando un intreccio tra scenari immaginari e tracce del caso e offrendo delle chiavi interpretative concrete e visionarie su questo mistero. La mostra, a cura di Chiara Capodici, ripercorre le vicende del caso in una ricostruzione circolare, tra flashback ed evocazioni visive, con un allestimento che intende portare il visitatore all’interno del processo di ricerca e della trama indiziaria, che ha visto coinvolti in diverse modalità la famiglia Cervia, Alfredo Covino e gli Organi di Stato. Un evento per non dimenticare la scomparsa di Davide e per approfondire l’oscura vicenda insieme a chi l’ha vissuta in prima persona e chi ancora oggi lotta per conoscere la verità. ↘ Incontro 12 settembre 2019 c/o Officine Fotografiche - Via Libetta, 1 – Roma ↘ In mostra dal 10 al 13 settembre 2019 ingresso libero lun/ven 10-13.30 | 15.30-19
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