Quantcast
Channel: Velletri Life
Viewing all 7460 articles
Browse latest View live

L'Associazione Semplicemente Donne organizza una passeggiata letterario-naturalistica nel Parco dei Castelli Roma

$
0
0

L'Associazione Semplicemente Donne organizza una passeggiata letterario-naturalistica nel Parco dei Castelli Romani il giorno domenica 9 giugno. L'appuntamento è a Lanuvio, in Piazza Carlo Fontana alle ore 8:30, dove con mezzi propri i partecipanti raggiungeranno Nemi, il punto di partenza.
Da lì, con la guida dell'Appenninista Luciano Grassi, si entrerà nel Parco dei Castelli Romani per una passeggiata di 10 km circa, lungo un percorso ad anello, con le seguenti tappe: 
1. partenza da Nemi, sul sentiero della colata lavica; 
2. Fonte Tempesta; 
3. sottopasso via dei Laghi; 
4. Via Sacra, percorsa dai pellegrini che si recavano al Santuario di Giove Laziale sul Monte Albano. Ci affacceremo su un piccolo terrazzo panoramico (detto l'Occhialone) da cui si può godere la vista suggestiva del lago di Albano e di Nemi; 
5. ritorno a Fonte Tempesta per un altro sentiero; 
6. arrivo a Nemi. 

La passeggiata sarà intervallata da piccole soste dove la giovane scrittrice Laura Bellucci ci farà conoscere alcuni brani tratti dal suo libro "Lo specchio". La passeggiata è adatta a tutti. Si raccomanda l'uso di abbigliamento e calzature adatte. Il numero massimo di partecipanti è 50, si consiglia pertanto la prenotazione. Per info e prenotazioni: 3314364362

La gara di nuoto di fine anno ALFAD alla Piscina Tortuga per la sua edizione numero 25

$
0
0

L’ALFAD, Associazione Libera Fanciulli Adulti Disabili, organizza da ventinove anni un corso di nuoto per i propri associati. Sin dalla prima volta, il corso si tiene in quella che oggi è la piscina Tortuga Velletri. Dal 1990, da ottobre a maggio, ogni mercoledì l’ALFAD nuota.
Oggi, come in passato, l’A. S. D. Tortuga offre gratuitamente l’uso della piscina, sensibile alle necessità sociali della nostra città. L’appuntamento della gara di fine maggio, è atteso da tutti i nuotatori e nessuno è disposto a rinunciarvi. Quest’anno hanno preso parte alla manifestazione, per primi i ragazzi dell’ALFAD, insieme agli studenti degli Istituti Cesare Battisti, Vallauri, Tognazzi e agli allievi della scuola elementare di Casale. Negli ultimi anni, infatti, sempre più istituti, hanno stabilito un’ottima collaborazione con l’ALFAD, e molti studenti partecipano sia come nuotatori che come collaboratori, nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro. Inoltre, i bambini della scuola elementare di Casale hanno voluto sostenere i loro compagni di classe, applaudendoli dalla tribuna, rendendo, così, ancora più festosa la gara. Bambini, ragazzi, studenti presuppongono l’impegno delle dirigenze e degli insegnanti, che organizzano e realizzano dei progetti volti a favorire la partecipazione ad un’esperienza formativa dei loro allievi in sinergia con la dirigenza dell’Associazione ed in particolare con il Presidente Piero De Angelis, infaticabile motore del sodalizio, che si avvale di una sperimentata squadra di volontari, che operano in acqua e sul bordo vasca, insieme ai genitori. La gara è soprattutto una festa. Ogni batteria è un’emozionante gara che alla fine rende tutti vincitori. La colonna sonora, accompagna gli applausi, gli incitamenti degli amici, lo sforzo dei nuotatori e l’esultanza dell’arrivo. Alla fine, non manca il contributo delle brave mamme che organizzano, con i loro dolci fatti in casa, il rinfresco da gustare nel salone d’ingresso della piscina o all’aperto, nelle belle giornate, subito prima della foto di gruppo. Un’altra gara si è disputata. Il prossimo anno saremo tutti sul bordo vasca, pronti a tuffarci per diventare ancora più bravi. Adesso, di cuore, auguriamo a tutti una bellissima estate.

Partire, attraversare, ricominciare

$
0
0
Mi svegliarono nel cuore della notte, poco prima stavo sognando che con Bajin eravamo nel fiume Dogor a pescare cosi tanti pesci che potevamo regalarli perfino agli altri abitanti del villaggio e porre fine alla fame che ci mordeva lo stomaco da settimane.

di Simone Cupellaro
Da diverso tempo il cibo cominciava a scarseggiare, il raccolto diventava arido come la terra in cui cercava di crescere. Non pioveva da mesi e anche il fiume si era quasi del tutto asciugato al punto che sembrava una strada che non avremmo mai voluto percorrere. 

Mia madre fu la prima che vidi quando aprii gli occhi, mi disse di sbrigarmi perché loro stavano arrivando. Cosi quel sacco riposto da tempo accanto alla finestra, che conteneva qualche tozzo di pane secco e alcune monete, acquistò un senso vivo come il cuore che mi batteva. Un paio di mesi prima quando i miei genitori andarono nella piccola città della nostra regione, distante alcune ore di cammino, avevano saputo che i militari ribelli stavano rastrellando i villaggi in cerca di giovani soldati da arruolare. Fu allora che quell’idea di partire per sfuggire ad una vita dura come le pietre del monte Valim prese corpo. Quando me ne parlarono non feci un fiato, non emisi una parola, ascoltai in silenzio i loro discorsi e capii con un dolore che mi riempì le viscere che non c’era altro da fare, era diventato inevitabile. 

Mi alzai da terra in un attimo, sentivo da fuori le voci dei militari che diventavano sempre più nitide. Mia madre mi salutò con le lacrime che rendevano il suo viso luminoso come la luna, mio padre si trattenne e mi disse che era arrivato il momento di andare. Il suo sguardo profondo come la valle degli spiriti dei nostri antenati rimase per sempre impresso nei miei ricordi. Saltai dalla finestra correndo così veloce che in un attimo mi ritrovai al punto della collina stabilito con Bajin. Decidemmo di fare insieme il viaggio per una vita diversa da quella che c’era stata assegnata. Eravamo nati nello stesso villaggio, avevamo fatto anche qualche anno di scuola prima che la situazione peggiorasse, poi fummo costretti ad aiutare le famiglie per sopravvivere. Le difficoltà però ci univano, ogni occasione era buona per ritrovarci e immaginare cosa avremmo potuto cambiare. 

Ancora non era arrivato, le preoccupazioni aumentavano di secondo in secondo. Dalla sensazione di rapidità vissuta durante la corsa mi ritrovai ad una dilatazione del tempo che mi faceva impazzire. Proprio quando stavo perdendo le speranze Bajin saltò fuori, lo sguardo di chi era sfuggito a qualcosa di pericoloso. Non ci dicemmo nulla, l’incontro dei nostri occhi bastò per andare via correndo lungo il letto asciutto del fiume. Passarono i mesi, attraversammo diversi paesi e incontrammo molte persone. C’erano momenti in cui ci fermavamo per lavori occasionali, raccimolare qualche soldo e poi ripartire a piedi o con qualche passaggio di fortuna pagato con i pochi risparmi. Durante il cammino dovevamo stare molto attenti, ci avevano avvertiti di bande armate pronte a rapire e ricattare per poco. Ancora più forte però era la mancanza dei nostri affetti, della nostra terra e la paura di perderli per non so quanto tempo. In quei momenti avevo il volto scuro e le mie orecchie non sentivano altro che la nostalgia delle donne al mattino, quando ancora c’era ombra e il caldo non ti soffocava, che cantavano per andare a prendere qualche goccia d’acqua nel pozzo oppure il suono delle vanghe degli uomini che cercavano di coltivare i pochi semi rimasti. Era Bajin che mi risollevava dall’oscurità in cui mi perdevo mostrandomi il ciondolo di legno che incidemmo il giorno in cui parlammo della possibilità di partire per invertire le rotte dei nostri destini e quelle dei nostri cari.

Dopo un lungo viaggio, il giorno atteso giunse in primavera, eravamo arrivati da qualche settimana nella zona della costa e stavamo aspettando che il mare ci offrisse la sua quiete. Nel frattempo lavorammo come manuali nella costruzione del nuovo impianto sportivo che doveva ospitare delle gare internazionali. Giorni e giorni a impastare polveri di colori che non avevo mai visto, dalla mattina alla sera, per pochi spiccioli e tanto sudore. Partimmo all’alba, i raggi del sole avevano appena iniziato ad accarezzare le acque. L’imbarcazione era fatiscente e in poco tempo si era riempita di un’umanità proveniente da luoghi diversi ma accomunata dal desiderio di lasciarsi alle spalle una vita colma di impossibilità. Finalmente salpammo, attaccati l’uno all’altro, con la brezza marina che ci attraversava i capelli. Il cielo non prometteva nulla di buono, col passare delle ore si era oscurato e il mare sembrava come un lungo serpente in movimento. 

Bajin stava male, le onde impetuose gli avevano fatto rigettare il pasto della sera prima dandogli un aspetto moribondo. Fu allora che le cose precipitarono. Ad un tratto un’onda gigante ci inghiottì facendo ribaltare la barca. Cademmo tutti in acqua, da sotto vidi gambe e braccia agitarsi invano, da sopra le voci disperate si unirono alle urla del mare in tempesta. Intorno a me volti smarriti e un terrore feroce mi assalì: Bajin! Chiamai il suo nome mille volte a squarciagola, cercando di non ingoiare l’acqua salata che mi veniva addosso. Tentai di aggrapparmi con tutte le mie forze all’immagine sulla collina: adesso spunterà fuori di nuovo dal nulla! Non avvenne, il mare si era preso tutto: speranze, desideri, progetti, fatiche e con loro anche il mio caro amico Bajin. 

Una sensazione di incredulità mi aveva rapito. Improvvisamente tutto il fragore intorno a me aveva ceduto il posto ad un silenzio soffocato, era come se mi fossi distaccato dal mio corpo. Non so quanto tempo rimasi in quello stato, forse ore, minuti, secondi. Poi mi presero in due, venivano da una barca grande, dai colori nuovi, piena di luci. Con me vi erano altri pochi sopravvissuti, ci diedero delle coperte per asciugarci parlandoci in una lingua sconosciuta. Quello fu il segno che ero giunto nel mondo nuovo. 

Ogni anno molte persone, spesso anche minori non accompagnati, migrano per cercare di sfuggire a guerre, violenze, carestie, miseria e in generale a condizioni di vita difficili. Lasciano i loro cari, le amicizie, la cultura di appartenenza per affrontare anche lunghi viaggi, a volte densi di pericoli, allo scopo di trovare nuove possibilità. Fa parte della natura dell'essere vivente, muoversi e cambiare per migliorare la propria vita. Nel corso della storia molti popoli hanno svolto questo processo che sembra avere un moto circolare. Gli animali seguono la stesso nostro destino, ovvero si spostano per adattarsi a condizioni più favorevoli. Migrare però, è una condizione complessa, che se da un lato mobilita risorse ed energie dall'altro espone le persone ad una moltitudine di potenziali vulnerabilità prima, durante e dopo il viaggio. La partenza rappresenta un miscuglio intrecciato di speranze e dolori, abbandonare tutto ciò che un tempo forniva senso al proprio esistere per dirigersi verso qualcosa di ignoto e a cui si è riposto il desiderio di cambiamento del progetto migratorio. Il durante a volte dura poco ma in altre circostanze costituisce uno stato di sospensione che può continuare mesi o anni, in cui possono accadere eventi traumatici che lasciano cicatrici sia visibili che invisibili. Giunti nelle nuove terre bisogna, in seguito, fare i conti con una lingua sconosciuta che impedisce di comunicare al meglio, di capire e farsi capire, di dare e ricevere, di scambiare. Bisogna affrontare la perdita dei legami significativi, delle proprie coordinate culturali, delle tradizioni, delle sicurezze, degli schemi relazionali conosciuti per acquisirne dei nuovi, diversi, estranei cercando poi di farli coesistere. Tutto ciò comporta un processo di adattamento difficile, una sensazione di non appartenenza, che spesso può richiedere l'apporto di uno spazio psicologico per poter dare voce alle ferite, affrontare le perdite, promuovere il processo di integrazione tra radici e mondi nuovi. Al centro "Eppur si muove" di Velletri, nato per promuovere il benessere psico-fisico e la sensibilità culturale, mi occupo (oltre a valutazioni psicodiagnostiche e psicoterapia) di sostegno psicologico a minori e adulti di origine straniera di prima o seconda generazione.




Finali Ambientiadi 2019, Ferrante Carrante: "Impegno e partecipazione per un ottimo risultato"

$
0
0

Si sono concluse, con l'appuntamento finale del 31 maggio, le Ambientiadi 2019 organizzate dall'Assessorato all'Ambiente del Comune di Lariano, guidato dall'Assessore Fabrizio Ferrante Carrante, in collaborazione con la Volsca Ambiente e Servizi S.p.a. e la Humana People to People Italia; un Progetto Educativo Ambientale già partito lo scorso mese di aprile, con la finalità di rendere i ragazzi sempre più responsabili e sapienti in materia di Ambiente.

di Alessandro De Angelis
Le finali si sono tenute presso la sala del Polifunzionale T. Bartoli che nell'occasione ha ospitato i circa 200 ragazzi delle IV° elementari e 1° medie dell'Istituto Comprensivo di Lariano e dove grazie ad una accurata organizzazione hanno potuto dare il via ad entusiasmanti gare finali per la selezione dei vincitori. “ Anche se il fine della manifestazione – ha dichiarato l'Assessore Fabrizio Ferrante Carrante - era quello di stimolare i ragazzi con una competizione Ambientale, con premi ed altro, l'intento era soprattutto, la partecipazione all'ottimo progetto, affinché tutti insieme potessero dare il proprio contributo ed esportare, anche fuori dalla scuola, la cultura e le buone maniere acquisite, importanti per preservare sempre meglio, un ambiente sano e pulito che appartiene a tutti noi”.
Diversi i premi distribuiti a tutti i ragazzi a partire dalle magliette, cappellini, medaglie e targhe messi a disposizione dalla Volsca Ambiente e Servizi S.p.a., nonché le borse di studio per le classi, per un valore di 600 euro, grazie ad una Convenzione tra il Comune di Lariano e la Humana People to People Italia.“ Sono doverosi- conclude l'Assessore Ferrante Carrante – i ringraziamenti, a cominciare dalla Volsca Ambiente e Servizi S.p.a., rappresentata dalla Dott.ssa Lucrezia Marangolo, alla Humana People to People presente con la Dott.ssa Claudia Moretta, alle Dott.sse Eleonora Cioccari e Giulia Vega Giorgi conduttrici del progetto, nonché alla Dirigente Scolastica Proff.ssa Patrizia Fiaschetti. Altri appuntamenti, in materia di Ambiente, ci attendono a cominciare dalla “Giornata Ecologica” organizzata dal Comune di Lariano con la Legambiente in programma a settembre e che precederà insieme ad altre programmazioni, l'evento Ambientiadi 2020 del prossimo anno”.

Pentecoste: "Ubriachi di chiacchiere", dagli scritti di Gaetano Zaralli

$
0
0

Gv 14,15-16.23-26

TESTO
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v`insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.


COMMENTO
“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.”.

È difficile contenere nella nostra mente tutto lo Spirito Santo, così, infinito com’è, perché è difficile riempire il nostro cuore dell’amore di Dio.
L’amore e i comandamenti sembrano non andare d’accordo: l’amore, infatti, segue la via della gratuità e il comandamento, al contrario, sembra privilegiare la strettoia dell’obbligo. Ma, se il comandamento è quello dell’amore, la correzione è bella e fatta: non ci sono più vicoli ciechi, né imposizioni assurde, ma solo risposte libere ad un invito pregno di cose buone.
L’amore genera l’unione mistica di Gesù con Dio nel mistero incomprensibile di una intimità di cui la stessa creatura potrebbe far  parte. Se l’uomo, dunque, è disposto ad amare, senza fare del suo cuore un contenitore di illusioni, si avvererà la promessa: “Verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”.

“Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v`insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.”.

Lo Spirito Santo è un mistero che la mente umana cerca di rincorrere in mille modi con la pretesa di capirci qualcosa. Quando si pensa di avere in pugno la soluzione, tutto di nuovo scivola come un’anguilla nella libertà di chi rifiuta l’imbrigliatura degli schemi e i limiti della razionalità. Perciò il voler fare un discorso chiaro ed esaustivo sullo Spirito Santo è pura illusione.
Ci sono delle congreghe che  portano i propri adepti a lasciarsi possedere dalla Spirito fino al punto di farli vaneggiare in un clima di assoluta assenza di normale rettitudine. In quelle riunioni è come un ubriacarsi di chiacchiere, è come un voler rinunciare alla propria coscienza e alla conoscenza, tanto da lasciarsi andare anche fisicamente tra le braccia di chi con abilità manovra la seduta.  In quelle esperienze di piccole o grandi folle domina, purtroppo, la presenza di gente fragile che si lascia condurre per mano supinamente.   A capo di quelle folle, piccole o grandi che siano, possono esserci persone irresponsabili e spesso di un tale grado di stupidità da non rendersi conto del danno che fanno a chi si affida totalmente alle loro acrobazie mistiche.
È irresponsabile chi imbroglia il prossimo illudendolo; è irresponsabile chi, pur di soddisfare le proprie voglie di potere e le carenze affettive di cui è carico, si crea attorno un nucleo di persone che nel sudaticcio salone si agitano, si toccano, e pregano con sospiri e invocazioni ansimanti, e si esaltano a vicenda con  godimento simile a pulsazione sessuale… E quello è il miracolo!… E quello è lo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo “insegna” e desidera che gli alunni abbiano una mente sempre presente a se stessa  e una volontà capace di decidere.  I fanatismi e le ubriacature  di cui spesso si nutrono certe frange di carismatici sono il contrario della vitalità creativa, questa sì, prodotto tipico e originale di uno Spirito Autentico.
Lo Spirito Santo “ricorda” che non è cristiano sottrarsi alla realtà della vita di tutti i giorni, ingerendo false promesse e strane bevande che inebriano al solo annusarle. 



Velletri 2030 sul Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019

$
0
0

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile è la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Il 21 maggio ha avuto inizio l'edizione 2019 del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande manifestazione italiana sulla sostenibilità, con oltre 1000 eventi su tutto il territorio, che si è conclusa il 6 giugno presso la Camera dei Deputati, con la presentazione ai rappresentanti delle massime Istituzioni le riflessioni dei 17 giorni del Festival. Il Festival risponde alla necessità crescente di sensibilizzare e coinvolgere fasce sempre più ampie di popolazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, affinché non solo gli addetti ai lavori possano promuovere un cambiamento culturale e di nuovi comportamenti individuali e collettivi ma venga anche stimolata una richiesta “dal basso” in grado di vincolare la leadership del Paese al rispetto degli impegni presi in sede ONU. Inoltre, il Festival vuole dare voce a cittadini, imprese, amministrazioni locali e società civile per favorire il confronto e la condivisione di "best practice" sui temi dell’Agenda 2030. Lo slogan dell'edizione 2019 è stato: Mettiamo mano al nostro Futuro. Il Festival si è aperto con una giornata di lavoro all’Auditorium di Roma. Nel corso della giornata si è discusso sul tema “Per un’Europa campionessa mondiale di sviluppo sostenibile”, con l’annuncio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di istituire presso la Presidenza del Consiglio una cabina di regia chiamata “Benessere Italia”, la quale dovrebbe coordinare le attività del Governo per il rispetto degli impegni sottoscritti dall’Italia con l’Agenda 2030. Tra le tante analisi offerte nelle tavole rotonde sicuramente merita ricordare quella di Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, che ha descritto l’approccio all’Europa di tre generazioni. Ecco una parafrasi del suo intervento. Per la generazione dei miei genitori, l’Europa unita era una risposta idealistica, corrispondeva all’idea di pace dopo la devastazione del Continente a seguito di due grandi guerre. I popoli non si erano ancora riconciliati, ma la Comunità europea era un progetto portato avanti dai leader. Nel tempo, questo argomento ha perso il suo potere di attrazione, perché la pace è stata data per scontata. Per la mia generazione, la visione dell’Europa era fondamentalmente utilitaristica. Ho avuto il lusso di studiare gratis nel Regno Unito, cominciare a lavorare in Belgio, sposarmi in Spagna. Questo è come vive l’Europa di molti che sono in questa sala, ma non corrisponde alla percezione di gran parte dei cittadini europei, perché l’illusione degli anni ’80 e’90 dopo la caduta del Muro, che il benessere sarebbe disceso a tutti non si è realizzata. Quindi c’è molta delusione, non solo in Europa, come si vede da tutte le proposte politiche che puntano a un ritorno al passato. Poi ci sono i giovani, la generazione di Greta Thunberg. Il loro argomento per amare l’Europa è fondamentalmente pragmatico: sanno che le grandi sfide del futuro, che si parli di tecnologia, sviluppo sostenibile, o anche solo di negoziare con Google o con Amazon, non si possono vincere in una dimensione nazionale, perché gli Stati europei sono troppo piccoli. E allora dobbiamo chiederci come può la gente come noi essere la cinghia di trasmissione di queste esigenze, in particolare quelle dei giovani, verso i leader politici che certamente non stanno reagendo in modo adeguato. Eventi sono stati organizzati in tutta Italia, molti a Roma. Dei numerosi temi trattati nel corso del Festival possiamo qui estrarre solo alcune voci: "Innovazione e mobilità dei cittadini per lo sviluppo urbano sostenibile", "Priorità per una transizione ambiziosa, giusta e sostenibile", "Acqua, salvaguardare i diritti umani salvaguardando gli ecosistemi", "Generazione Greta: un passo avanti per l'educazione alla cittadinanza globale: l'impegno e la coerenza delle politiche nell'attuazione dell'Agenda 2030", "Salute, alimentazione e agricoltura sostenibile: educare gli adulti di domani". Il Festival si è concluso il 6 Giugno alla Camera dei Deputati con il Seminario "Italia 2030: un Paese in via di sviluppo sostenibile". Il Calendario completo degli Eventi è consultabile a: http://festivalsvilupposostenibile.it/2019/tutti-gli-eventi/ Particolarmente importanti sono state le proposte nel campo dell’educazione e della formazione allo sviluppo sostenibile. È un grande successo il disegno di legge già in corso di approvazione sulla educazione civica, che include l’Agenda 2030 tra le materie di insegnamento. Molto importante è anche il Manifesto dei Rettori, presentato nella conferenza di Udine nell’ambito del Festival, che valorizza l’educazione universitaria per la sostenibilità, recupera il valore dell’etica, assume una forte responsabilità nella formazione dei docenti, riconosce il legame con il territorio. A Matera, capitale europea 2019 della cultura, si è svolto il 31 maggio l'evento nazionale sul tema della cultura per lo sviluppo sostenibile, incentrato sull’idea che gli attori della cultura possono innescare un reale cambiamento verso la creazione di una dimensione culturale inclusiva e trasversale volta al raggiungimento di tutti gli Obiettivi dell’Agenda 2030. Tra i luoghi di massima conservazione del patrimonio culturale, dell’inclusione e della coesione sociale sono state identificate le biblioteche: “Le biblioteche pubbliche nel tema della formazione permanente possono dare un grandissimo contributo: la biblioteca è un ruolo inclusivo ed accogliente”, così ha dichiarato Cecilia Cognigni, coordinatore della Commissione nazionale sulle biblioteche pubbliche dell’Associazione Italiana Biblioteche, che ha specificato poi: “Gli impatti delle biblioteche pubbliche sul territorio devono essere misurati anche attraverso altre attività di valorizzazione delle competenze e arricchimento della comunità”. Si parla di Biblioteche al servizio della Comunità e non di Sale Letture dedicate a pochi studenti. Per la prima volta anche la città di Velletri ha partecipato al Festival allestendo un Gazebo informativo a Piazza Cairoli. L'Evento non è nato per caso; l'Amministrazione di Velletri aveva già risposto alle sollecitaziioni di Velletri 2030 con la Delibera della Giunta Comunale del 4 Marzo 2019 avente per oggetto "Adesione al Programma Agenda 2030". L'Evento, ufficialmente calendarizzato per il 30 Maggio è stato rimandato al 4 Giugno causa maltempo. A parere degli organizzatori, Assessore con delega alle Politiche Culturali Romina Trenta e Associazione culturale Velletri 2030, è stato un successo. Si è cercato di portare al di fuori degli "addetti ai lavori" il messaggio dell'Agenda 2030, distribuendo materiale informativo e spiegando il significato dei 17 Obiettivi. Molti i cittadini che si sono fermati per informarsi, dei quali circa venti tra i più givani hanno lasciato i loro indirizzi di posta elettronica per continuare ad essere informati. Particolarmente significativa è stata la partecipazione di alcuni rappresentati della classe 1E della scuola media Andrea Velletrano, dell'Istituto Comprensivo Velletri Centro, che hanno arricchito il Gazebo con un Pannello illustrativo dei 17 Obiettivi dell'Agenda 2030, completamente dipinto a mano. Un segnale importante, di come la sensibilità di qualche insegnante riesce a trasmettere certi valori alle nuove generazioni, indipendentemente dai Programmi stabiliti dal Ministero dell'Istruzione. Sembra un risultato di poco conto, ma non lo è. In Italia solo il 17% (meno di due su dieci) dei giovani sotto i 27 anni sa cosa siano i SDGs (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), per 6 su 10 a raggiungerli ci dovranno pensare le generazioni future. Mentre la "sostenibilità"è un concetto familiare per il 40% degli intervistati, ma pochi la collegano alla produzione di cibo: solo 1 su 3, tra chi la conosce, pensa che il benessere del Pianeta dipenda anche da cosa mettiamo nel piatto, quando proprio la produzione agricola è responsabile del 24% delle emissioni di gas serra. E' quanto emerge da un'indagine della Società di Analisi e Ricerche di Mercato IPSOS per conto della Fondazione Barilla, su un campione di 800 giovani tra i 14 e i 27 anni in tutta Italia, per capire cosa sanno di SDGs e del ruolo che gioca il cibo nel loro raggiungimento, presentata al convegno "Salute, Alimentazione e Agricoltura Sostenibile: educare gli adulti di domani" organizzato presso il MIUR mercoledì 5 Giugno nell'ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Tante sono le idee per l'edizione 2020. I giovani, ma anche noi adulti, stiamo imparando a conoscere le sfide da affrontare subito. Non abbiamo più tempo per tergiversare: aspettiamo di conoscere le Vostre proposte. 

La Festa della Vittoria… nel plesso “A. Mariani” dell’Istituto Gino Felci

$
0
0

Si è svolta nella mattinata del 6 giugno, nel plesso “A. Mariani”, in via Paolina, la cerimonia di premiazione “WORLD TABLE TENNIS DAY 2019”. Gli alunni della Scuola Primaria del Plesso Mariani, il Presidente dell’A.S. Vigor Velletri Fabrizio Fantozzi e Chiara Nanni, l’autrice grafica del progetto “Racchette di Classe”, hanno potuto avere il loro giusto momento di gloria.

L'iniziativa, cresciuta in accordo con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ha realizzato quanto previsto per la scuola primaria dalle Indicazioni Nazionali e non solo. Da anni l’ASD Vigor Velletri è a fianco degli insegnanti della scuola A. Mariani di via Paolina, attivandosi gratuitamente nel progetto sportivo “racchette di classe” che coinvolge tutti gli alunni della scuola primaria, valorizzandone le potenzialità, le capacità e abilità, mettendosi a disposizione con impegno e passione. Complimenti, quindi, ai nostri alunni e all’A.S.Vigor Velletri vincitori della gara nazionale e mondiale “WORLD TABLE TENNIS 2019”. L’evento era fra i vincitori, su 922 eventi registrati in 107 nazioni. All’iniziativa di premiazione sono intervenuti, oltre al Dirigente Scolastico prof. Antonio Draisci, il Sindaco orlando Pocci, l’assessore allo sport Alessandro Priori, l’ass.re alla Pubblica Istruzione Francesco Cavola,
i consiglieri comunali Mauro Leoni e Giulia Vega Giorgi, la presidente della Consulta sportiva della città di Velletri, la prof.ssa Monica Brandizzi, onorando i bambini della presenza e dei bellissimi interventi. Una giornata di premiazione veramente storica, con l’inno d’Italia nel cuore, cantato dagli alunni, diretti dalla Maestra Cristina Picca, con il coordinamento dell’insegnante Simona Casentini, coronata anche dall’invio di una lettera di elogio del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta ai nostri bambini. Nel ringraziare tutti gli intervenuti per la perfetta riuscita della manifestazione (seguiranno foto e video), pubblichiamo con onore e felicità l'elogio pervenuto dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta: Vorrei fare i complimenti agli alunni della Scuola Primaria “A.Mariani” vincitori del premio speciale “Racchette di Classe” e vincitori della gara nazionale e mondiale “World Table Tennis 2019” con la ASD Vigor di Velletri. E i complimenti sono perchè avete vinto ma, soprattutto, perchè vi siete dedicati con passione a uno sport! Lo sport è una forma di relax e svago, ci aiuta a crescere in salute, aiuta la nostra mente a concentrarsi e ci insegna principi e valori, come il rispetto per gli altri e il lavoro di squadra. Lo sport insegna che con l'impegno si possono superare tanti ostacoli. Complimenti a tutti e spero che continuiate a giocare anche al di fuori delle gare. Divertitevi! Piace tantissimo anche a me il Ping Pong. Un saluto affettuoso e un grazie per i risultati da voi raggiunti, anche alle maestre e ai vostri genitori. Elisabetta Trenta - Ministro della Difesa. Le collaboratrici del dirigente Scolastico M. Grazia Caponi e Anna Morsa ringraziano il direttore dei servizi amministrativi dott.ssa Elisabetta Nocera, tutte le colleghe, il personale ATA, i genitori per la disponibilità e l’impegno profuso.

Il ricordo di Simone De Marzi nel Memorial a lui dedicato in corso a Velletri

$
0
0
Un incidente che ha scosso Velletri e che, dal 5 luglio 2017, ha reso il mondo del calcio un po' più povero. La scomparsa di Simone De Marzi, calciatore di belle speranze che ha perso la vita lungo la Cisterna-Campoleone, a Velletri, per un tragico incidente stradale ha lasciato dietro di sé tanta tristezza ma anche tanta voglia di non dimenticare Jimmy, come era soprannominato.

di Rocco Della Corte
Un ragazzo gioioso, amante dello sport, pieno di amici e di voglia di vivere. Quel maledetto 5 luglio ha segnato profondamente chi lo conosceva e lo amava, ed oggi Simone rivive tramite un Memorial a lui intitolato e fortemente voluto dalla famiglia e da tanti allenatori, tra cui Massimo Canini, che lo aveva in rosa per il campionato Juniores che sarebbe di lì a poco iniziato con la Vjs Velletri.
Al "Giovanni Scavo" CS Primavera, Fortitudo Velitrum, Atletico Lariano e Atletico Cisterna (categoria Juniores) si stanno dando battaglia in onore di Simone, per ricordarlo tramite quel pallone che tanto amava. Presenti anche i genitori di De Marzi, in tribuna ad assistere alle gare. Uno splendido omaggio che non ci riporterà indietro Simone, questo è certo, ma ce lo farà sentire più vicino.

“Velletri Libris”, subito boom di presenze per Stefano Benni e il suo “Dancing Paradiso”

$
0
0
Si apre nel migliore dei modi l’edizione 2019 di “Velletri Libris”. Nella prima data, infatti, il Chiostro della Casa delle Culture e della Musica ha riportato già un “tutto esaurito”, merito della presenza dello scrittore, giornalista e sceneggiatore Stefano Benni protagonista insieme ad una compagnia di tre attori del reading “Dancing Paradiso”.


di Rocco Della Corte

Prima di dare spazio all’atteso Maestro, a dare il benvenuto sul palco è stato Guido Ciarla, titolare della Mondadori Bookstore Velletri che ha ideato la rassegna. Il fondatore di “Velletri Libris” ha ringraziato i partner (Casale della Regina, CREA, Gelatomania) e gli sponsor, dicendosi sinceramente emozionato per la straordinaria presenza di pubblico (oltre cinquecento persone, infatti, hanno affollato l’ex Convento del Carmine). Hanno successivamente preso la parola Rocco Della Corte, referente del Premio di narrativa che ha visto la pubblicazione di un’antologia apposita, Giulia Ciafrei, vice-Sindaco della città di Velletri, Vera Dani, consigliera della Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura che ha co-prodotto l’evento.
Ha portato i suoi saluti anche il Sindaco Orlando Pocci, facendo i complimenti agli organizzatori per un evento definito dal primo cittadino “irrinunciabile per i veliterni”. Un grande applauso ha quindi accolto Stefano Benni, che ha salutato con entusiasmo la platea e ha raccontato “Dancing Paradiso”. Un libro, edito da Feltrinelli, che si presta molto alla teatralizzazione grazie alle avventure, alle emozioni e alle paure dei cinque personaggi protagonisti. Su di loro veglia un Angelo Custode, che cerca di far confluire nel dancing, un locale sperduto in una metropoli quanto mai dispersiva, le storie di Amina, Elvis, Stan, Bill e Lady. I cinque personaggi sono accomunati da un senso di solitudine, da una perdita progressiva della speranza, e faticano a fare i conti con il loro passato e la loro esistenza. Stan, ad esempio, è un pianista intristito e depresso che vuole regalare a Bill, un suo carissimo amico per cui purtroppo non c’è più nulla da fare, un concerto. Un senso di morte che ha segnato anche Amina, orfana di madre e sopravvissuta ad una traversata della speranza. Elvis, invece, ha completamente perso il contatto con la realtà ed è stato soffocato dalle sue competenze informatiche. Su di lui aleggiano vari sospetti, non ultimo quello che egli sia un assassino. Infine Lady, una poetessa dalla grande sensibilità e dai modi di fare garbati e cortesi, ossessionata da un’idea di morte e di suicidio. Questi profili tanto complessi dal punto di vista psicologico si presentano direttamente, grazie alla voce degli attori, al pubblico: dal palco del Chiostro, infatti, Stefano Benni insieme a Dacia D’Acunto, Francesco Guglielmi e Lucrezia Coletti ha incarnato il dramma di queste anime solitarie ed emarginate da loro stesse, fino all’approdo al Dancing Paradiso.
Come tutte le opere di Benni, a questo senso di sfascio e di inquietudine interiore si sostituisce, in alcuni tratti, una possibilità di riscatto. Non una romantica fine di storie difficili, ma un pertugio contro la solitudine. Con un fragoroso “Grazie a tutti!” Stefano Benni ha concluso il reading, che sta facendo il giro nelle più importanti realtà culturali italiane, e si è poi dedicato al firma-copie e alle foto-ricordo. Una lunghissima fila di persone si è formata per un autografo del Maestro, e le foto sono disponibili su www.velletrilibris.it e sulla pagina facebook. Un inizio scoppiettante, nel quale tutto è andato per il verso giusto, dall’intrattenimento didattico per i bambini a cura della Fantanimazione al sorbetto raffinato offerto ai presenti in uscita. Una partenza con numeri da capogiro per “Velletri Libris”, la cui programmazione offre già altre due date imperdibili: sabato 15 giugno la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio presenterà “Nella notte” (Feltrinelli). Domenica 16, invece, saliranno sul palco diversi attori (Donatella Finocchiaro, Fausto Sciarappa, Carlotta Natoli, Marco Bonini) per la serata di beneficienza dedicata ai bambini con “Every Child is My Child”. Entrambi gli eventi saranno ad ingresso gratuito e saranno preceduti, alle ore 20.00, dalle degustazioni eno-gastronomiche. Appuntamento per sabato e domenica prossimi alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri.

Un paradosso che fa pensare

$
0
0
L’altro ieri si è concluso il mese del Ramadan e la comunità dei musulmani residenti in Italia ha dedicato la festività al Papa, in segno di gratitudine per tutto quello che sta facendo per il dialogo interreligioso e i rifugiati.


di Irene Starace
Qualcosa non mi torna: i musulmani non erano tutti intolleranti nel migliore dei casi e terroristi nel peggiore? A partire dagli attentati del 2001, parallelamente alla demonizzazione dei musulmani, si è sviluppato un atteggiamento di rivendicazione del cristianesimo come valore occidentale e segno di identità, ma così svuotato di senso da essere a disposizione perfino degli atei, come Oriana Fallaci, che si dichiarava “atea cristiana”. Insomma, tutto pur di distinguersi da quegli assassini e invasori, anche una fede ridotta allo stesso livello della pizza e del calcio. Il culmine di quest’atteggiamento è il paradosso a cui assistiamo ora, con il neofascista Salvini che agita rosari predicando odio e scagliandosi… contro quelle gerarchie cattoliche, Papa compreso, che sarebbe tenuto a rispettare, colpevoli di non avallare la sua squallida strategia acchiappavoti. Quindi, i presunti estremisti e terroristi rendono omaggio al capo di un’altra religione, e i cattolici gli si rivoltano contro in nome di sentimenti profondamente anticristiani, dato che essere cristiani ha senso solo se si mettono in pratica la fratellanza e l’amore senza escludere nessuno. E poi la fede autentica, come tutti i sentimenti autentici, non si sbandiera, senza contare che l’ostentazione della fede è condannata esplicitamente dai Vangeli. I sentimenti sinceri sono comuni a tutta l’umanità e possono valicare i confini, materiali o astratti: un’idea elementare, ma dimenticata in questi tempi di barbarie. Grazie alla comunità musulmana d’Italia per avercelo ricordato.

Campionati italiani WTKA finali di Rimini, ottimo il bilancio per gli allievi veliterni dell’Asd Kick Boxing Castelli Romani

$
0
0
Anche quest’anno sono terminati i campionati italiani Wtka con ottimi risultati per l’Asd Kick Boxing Castelli Romani. Le finali dei campionati italiani WTKA, si sono svolte a Rimini dal 31 maggio al 2 Giugno all’interno della fiera del Welness.

di Alessandro De Angelis
Il programma dell’evento ha visto il venerdì la registrazione e il controllo peso degli atleti. Sabato la fase eliminatorie e Domenica la finale. Campionati italiani WTKA che hanno avuto il coordinamento del maestro Tommaso D’Adamo. Per le finali dei campionati ben sette i convocati degli atleti veliterni del maestro D’Adamo, che si erano qualificati nelle tre fasi del Centro Italia che si sono svolte a Trani, Velletri, Napoli. Come al solito, ottima prestazione e risultati in casa Asd Kick Boxing Castelli Romani con ben 5 atleti vincitori, molto probabilmente classifiche ancora da terminare entreranno a far parte della nazionale italiana. Elena Mammucari cat -65 kg Senior, Giada Milicia cat -70 KG Junior, Arapaj Fabjol -69 KG Senior, Lorenzo Manciocchi -74 KG Junior, Andrea Antonetti -57 Kg junior, un secondo posto con Simone Bastianelli senior -63 kg ed un terzo posto con Leonardo Antonelli junior -63 kg.. Si è chiuso così con un ottimo bilancio il 29° campionato per l’associazione veliterna e il maestro Tommaso D’Adamo si è detto soddisfattissimo per i suoi atleti. Prossimo impegno per gli atleti del maestro D’Adamo in programma Domenica 16 Giugno all’interno della Sagra della Pizza a Lariano con il 3°trofeo Kick Boxing Castelli Romani, promoter dell’evento il maestro Tommaso D’Adamo e il maestro Marco Moi.

Un giubileo particolare con annessa indulgenza plenaria per i 450 anni della fondazione dell’Arciconfraternita della carità orazione e morte

$
0
0
Sarà Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vincenzo Apicella Vescovo Suburbicario di Velletri – Segni ad aprire la Porta Santa nella Chiesa di S.Apollonia V.M. – Santuario di Maria SS.ma della Carità.


di Alessandro Filippi
Sabato 31 Agosto alle ore 18.00 seguirà la celebrazione della Santa Messa con la Benedizione Papale e la Solenne Processione della Sacra Immagine della Madonna della Carità Nella Chiesa di S. Stefano, sita sull’omonima via, dopo una pestilenza, presero a riunirsi dei “boni omini” che sotto il patrocinio di S.Rocco svolgevano opere di misericordia, come vestire gli ignudi – visitare gli ammalati – confortare i carcerati – accogliere i pellegrini – sfamare gli affamati. Quelle opere che si ritrovano nel passo dell’evangelo: Matteo 25,35-44 “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. “ Con l’arrivo dei Cappuccini, quei “boni omini” chiesero al Parroco di S.Martino, il secolare D.Marco Ciampone di continuare a svolgere la loro missione a S.Martino. Questi nel 1569 li fonda con atto del notaio cancelliere vescovile Ottaviano Della Porta come Società della Carità, dando loro l’altare sotto l’organo (il primo a destra di chi entra) dove era posta la bella immagine della Madonna commissionata da Angelo Sorci per volontà di Agnese di Castulluzio ad Antoniazzo Romano nel 1491. Il Popolo di Velletri legandola al sodalizio prese a chiamarla “La Madonna dei fratelli della Carità” da qui il titolo di “Madonna della Carità” a distanza di 450 anni da quel gesto, gli attuali confratelli e consorelle guidati dal priore Augusto Trivelloni con la piena approvazione e raccomandazione del Vescovo Diocesano hanno chiesto la Penitenzieria Apostolica la concessione dell’INDULGENZA PLENARIA e l’indizione di un ANNO GIUBILARE per solennizzare il traguardo dei quattro secoli e mezzo dalla fondazione. Il 3 Giugno il dicastero vaticano guidato dal cardinale Mauro Piacenza ha concesso quanto richiesto. Domenica 9 Giugno festa di pentecoste nella piccola Chiesa di Via Luigi Novelli, dove l’Arciconfraternita ha sede dal 1816 dopo la Santa Messa presieduta dal Padre Pasquale De Ruvo crs si è svolta la suggestiva promulgazione dell’anno giubilare. Prima della benedizione il sacerdote ha recitato l’invocazione allo Spirito Santo e a seguire è stata resa pubblica la concessione dell’INDULGENZA PLENARIA e l’inizio e la fine dell’Anno Santo dal 1 Settembre 2019 al 6 Settembre 2020. Sarà dunque Sua Eccellenza Rev.ma Mons.Vincenzo Apicella Vescovo di Velletri – Segni ad aprire la Porta Santa nella Chiesa di S.Apollonia Sabato 31 Agosto prima della Messa Vespertina che precede la Processione in onore della Madonna della Carità, essendo la festa Domenica 1 Settembre. Il rito avrà inizio alle ore 18.00 il Vescovo impartirà al termine della celebrazione la Benedizione Papale.

Grande avvio con migliaia di visitatori alla Sagra della Pizza e Birra

$
0
0
E’ stato un grande avvio, con un notevole afflusso di visitatori per la Sagra della Pizza e Birra a Lariano giunta alla decima edizione che ha preso il via ufficialmente Sabato pomeriggio 8 Giugno alle 18.00 con la cerimonia d’inaugurazione.


di Alessandro De Angelis
Quest’anno l’evento, organizzato dall’Associazione Sagra della Pizza guidata dal presidente Paolo Anselmi si svolge presso l’ampia location di Via Napoli ( di fronte distributore IP) e si terrà sino a Domenica 16 Giugno. L’area della Sagra dispone di ampi parcheggi, poi ci sono ben 800 posti a sedere al coperto, area stand gastronomico, poi area degli eventi, area dedicata ai più piccoli con gonfiabili, poi stand espositivi. Tantissima la scelta dei menù: dalla pizza tonda in ben undici tipi(Margherita, Rossa, Biancaneve, Tonno e Carciofini, Wurstel, Bacon, Unità d’Italia, Napoli, Salame Piccante, Sottobosco, Prosciutto),poi il panuozzo napoletano semplice e farcito, poi i fritti. Tre giorni lunedì 10, martedì 11, mercoledì 12 in collaborazione con il Ristorante la Smorfia dedicati alla pizza napoletana cotta con forni a legna. Menù e pizza senza glutine per celiaci. Poi novità assoluta di questa edizione ad arricchire ancor di più i menù la celebre Pinsa Romana(farine di Marco). Vasta scelta di birre dalle commerciali alle artigianali. All’ inaugurazione che ha preso il via dopo le 18.00 alla presenza di tutti i soci dell’Associazione Sagra della Pizza, del sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti, dell’assessore allo spettacolo Fabrizio Ferrante Carrante, di Padre Domenico Aiuto, e della Protezione Civile Santarsiero e di esponenti di varie associazioni di Lariano. Negli interventi, dopo l’introduzione in rappresentanza dell’Associazione Sagra della Pizza di Simone Graziosi che ha messo in evidenza che si è giunti alla decima edizione della Sagra con novità sempre maggiori nei menù proposti ai visitatori. Dopo il presidente dell’associazione Sagra della Pizza e Birra Paolo Anselmi ha ringraziato per la concessione dell’area su cui si svolge la sagra le famiglie Roberti e Manciocchi, poi ha ringraziato tutti i soci e le famiglie dell’associazione Sagra della Pizza per il grande lavoro profuso, un grazie a tutti gli sponsor, ai fornitori ufficiali dei prodotti per la fiducia e il sostegno, un grazie all’amministrazione comunale di Lariano per la vicinanza, agli standisti, un grazie alla Protezione Civile Santarsiero e in particolare al suo presidente Gianluca Ciriaci per il lavoro importante nella gestione parcheggi e sicurezza. Il presidente Paolo Anselmi ha sottolineato: “Abbiamo anche quest’anno reso ancora più ampia l’offerta dei menù con la novità della pinsa romana, e riproponendo il panuozzo napoletano oltre a undici tipi di pizze tonde, vasta scelta di birre artigianali e commerciali, fritti, menù pizza senza glutine per celiaci e tre giorni dedicati alla pizza napoletana e birre per tutti i gusti. Il nostro motto è quello di unire la quantità alla qualità assoluta dei prodotti (i nostri prodotti sono tutti prodotti fatti a mano) dando vasta scelta ai visitatori per i menù. Abbiamo predisposto un programma molto ricco di eventi musicali, balli in piazza ed eventi sportivi”. Negli interventi dopo la benedizione di Padre Domenico che ha messo in evidenza l’importanza di tali eventi e fatto i migliori auguri all’Associazione Sagra della Pizza. Po il sindaco Maurizio Caliciotti ha risaltato il grande lavoro profuso dall’Associazione Sagra della Pizza e fatto i migliori auguri per l’evento giunto alla decima edizione. Nella serata di sabato 8 Giugno c’è stato lo spettacolo musicale Emanuele Imperoli Band.
La domenica invece è stata dedicata allo sport con la settima edizione dell’evento Pugni e Pizze dalle ore 20.00 organizzato dalla Boxe Volsca con vari incontri di pugilato con l’organizzazione tecnica di Daniela Valeri, Angelo e Clay Feuda. Alle 21 poi c’è stato lo spettacolo musicale “Mondi Sommersi” Tribute Band Litfiba. Ricco il programma di questa settimana: Oggi lunedì 10 Giugno Ore 18.00 Apertura stand. Ore 19.00 in collaborazione con il ristorante la Smorfia Prodotti tipici napoletani(pizza napoletana cotta a legna) Ore 21.00 NEED PURPLE TRIBUTE BAND. Martedì 11 Giugno ORE 18.00 Apertura stand. Ore 19.00 in collaborazione con il ristorante la Smorfia Prodotti tipici napoletani (Pizza napoletana cotta a legna). ORE 21.00 4 edizione STASERA MI BUTTO- LARIANO’S GOT TALENT. Mercoledì 11 Giugno ore 18.00 Apertura stand. Ore 19.00 in collaborazione con il ristorante la Smorfia Prodotti tipici napoletani (Pizza Napoletana cotta a legna). Ore 21.00 ALFREDO’S BAND. Giovedì 12 ORE 18.00 Apertura stand. ORE 21.00 Spettacolo Musicale con MIRCO E L’OTTAVA NOTA. Venerdì 14 Giugno ORE 18.00 Apertura stand. ORE 21 “INFINITE NOTE”. Sabato 15 Giugno ORE 18.00 apertura stand. ORE 21.00 Spettacolo con ORCHESTRA SIMONE BAND. Domenica 16 Giugno ore 12.30 Apertura stand, ORE 16.00 Terzo TROFEO KICK BOXING CITTA’ DI LARIANO con promoter i maestri Tommaso D’Adamo e Marco Moi, ore 21.00 “Armonia Dance”. Gli stand gastronomici aprono tutti i giorni alle ore 18, inoltre Domenica 16 Giugno stand aperti anche a pranzo dalle ore 12.30. La Sagra della Pizza e Birra vi aspetta, a Lariano in via Napoli(di fronte distributore IP) con tanta pizza, birra per tutti i palati e eventi tutte le sere.

A Velletri è Uni...Trenta! L'Università delle Tre Età festeggia i suoi primi trenta anni di attività

$
0
0
L'Università delle Tre Età di Velletri compie trenta anni. Un percorso lungo, intenso e proficuo che merita di essere festeggiato a dovere. Per questo motivo, l'istituzione accademica veliterna ha stilato un ricco programma per la giornata di mercoledì 12 giugno.

di Rocco Della Corte
Una realtà, quella dell'Unitre, che negli ultimi anni con rinnovato vigore ha intensificato e non poco l'attività accademica. Professori universitari, esperti di ogni tipo, laboratori con docenti stimati hanno portato l'Università presieduta dalla professoressa Sara Gilotta a crescere sia in termini di iscritti che di proposta didattica. Per i primi trenta anni di attività, l'Unitre ha deciso di organizzare un'intera giornata con soci, sostenitori, affezionati e cittadini al Casale della Regina di Velletri. Si inizia alle ore 12.30 con un aperitivo e un pranzo, su prenotazione. Alle ore 16.00 avrà luogo la cerimonia vera e propria con il saluto del Sindaco Orlando Pocci, del Presidente del Consiglio Sergio Andreozzi e degli Assessori Romina Trenta e Francesco Cavola. La Presidente Gilotta terrà una breve relazione sul lavoro svolto e poi si passerà la parola ai soci storici e a quelli nuovi, che racconteranno con la loro testimonianza quanto sia variegata e interessante la vita dell'Unitre. Successivamente spazio al teatro con il laboratorio teatrale universitario, reduce dal successo dello scorso 19 maggio al Festival di Frosinone, diretto dal regista professionista Lorenzo Canarutto. Non mancherà l'intrattenimento musicale con i "Rise Up". A chiusura della giornata un buffet e un brindisi per i primi trenta anni e per il lungo futuro che questa fondamentale istituzione culturale deve vivere, da protagonista, nella città di Velletri. 

Emozionante saggio di fine anno per la Velitrae

$
0
0

“E Dio disse Ginnastica, e la Velitrae fu”. Un incipit che descrive al meglio quello che è la Velitrae da 115 anni, una storia che parla di lacrime, sacrifici ma anche tante gioie e soddisfazioni.
A chiusura di uno splendido anno sportivo, il saggio di fine anno ha presentato tutte le eccellenze societarie, dai piccolini che si approcciano alle prime attività ginniche fino alle atlete ed agli atleti che competono sui campi nazionali di più alto livello tecnico. Alla presenza del Sindaco Orlando Pocci, delle più alte cariche cittadine e con il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che ha voluto onorarci della sua presenza portando il suo saluto ed il ricordo di quando da bambina ha calcato il corpo libero come atleta della Velitrae. Nutrita la schiera dei soci benemeriti a partire dagli ex presidenti Giorgio Tagliaferri e Stefano Dorigo, di Paolo Cavola e Livio Mastrostefano nonché di Marcello Mastrostefano, decano dell’Associazione. Oltre a tutti i ragazzi e le ragazze che si sono esibiti, una menzione particolare va ad Ilaria Bottoni. La mattina Ilaria ha preso parte alla Coppa dei Campioni di Trampolino elastico a Milano, su convocazione dei tecnici nazionali, accompagnata dal tecnico Dario Tibaldi ottenendo uno splendido 9° posto anche tenuto conto che queste sono le sue prime partecipazioni nelle gare ad altissimo livello. Un risultato che premia non solo il grande lavoro dell’atleta e del suo allenatore principale, il tecnico Andrea Dei Giudici ma anche tutta l’Associazione che ha creduto in loro.
Un riconoscimento per il grande lavoro svolto in oltre un secolo di storia è arrivato anche dai Lions Velletri che, attraverso il suo Vicepresidente Alessandro Ercoli, ha premiato l’Associazione Ginnastica Velitrae con la “Scarpetta d’oro” alla carriera. Per la Federazione Ginnastica d’Italia, presente il Presidente del Comitato Regionale Lazio, Prof. Paolo Pasqualoni, che insieme al Fiduciario CONI, Prof.ssa Marina Marinelli e al Presidente della Consulta dello Sport, Prof.ssa Monica Brandizzi, hanno portato i saluti e gli elogi dei rispettivi enti. Un ricordo particolare va a Roberto Caprara, giovanissimo tecnico venuto a mancare lo scorso anno e a cui il saggio di fine anno è dedicato. Grande soddisfazione da parte di tutta l’Associazione e del Presidente dalla cui voce viene il ringraziamento ai Soci Benemeriti, ai Tecnici Andrea Dei Giudici, Dario Tibaldi, Livia Caracci, Francesca Ciappetta, Beatrice Dreussi, Maria Teresa Di Cicco ed alla Segretaria Francesca Cascapera.

Patrizio Marafini espone a Latina e a Pescara i suoi lavori sul giardino di Ninfa

$
0
0
C'è il giardino di Ninfa al centro delle ultime opere, le più recenti, dell'orafo Patrizio Marafini. L'artista di Cori, molto conosciuto a Velletri per aver frequentato i laboratori ceramisti all'istituto d'arte "Juana Romani", sta esponendo a Latina la mostra "Ninfa, dignus amore locus" in cui si coniugano arte visiva e poesia.

di Rocco Della Corte


Impossibile, pensando a Ninfa, non rivolgere un pensiero a Marguerite Caetani, la vera ideatrice di quello che è oggi considerato il giardino più bello d'Europa intorno al suo fiume in una vera e propria oasi di pace e bellezza. La poesia di Philippe Jaccottet ha offerto a Marafini l'opportunità di lavorare tra verso e immagine, come già accaduto del resto in passato con disegni e incisioni evocati dagli scritti di importanti autori della letteratura del Novecento, tra i quali in Elio Filippo Accrocca, Libero de Libero, Giampaolo Rugarli, Plinio Perilli, Gabriella Sobrino, Alfonso Malinconico, Mario Luzi, Giovanni Giudice, Giorgio Caproni e molti altri Curriculum.
Patrizio Marafini, classe 1959, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Roma e si è sempre istinto per il suo sostegno, pratico e teorico, ad un'arte con funzione etico-sociale, pedagogica, a cavallo tra immaginazione e ambiente. Tanti i collegamenti con la nostra città, insieme all'invito ad assistere alle esposizioni le cui informazioni sono riportate in locandina. I rapporti tra Patrizio Marafini, Ninfa e l'istituto d'arte "Juana Romani" di Velletri fanno tornare in mente anche il grande scrittore Giorgio Bassani che insegnò a Velletri dal 1951 al 1954 e frequentò moltissimo Ninfa e la principessa Caetani. Tra le poesie conosciute e studiate da Marafini c'è proprio "Per il parco di Ninfa", una delle più belle composizioni poetiche di Giorgio Bassani.






Sotto le stelle con la musica di Armando Trovajoli

$
0
0
La rassegna autorizzata dalla moglie la Signora Mariapaola Trovajoli prenderà il via il prossimo 7 Luglio alle ore 20.00 presso il Dopolavoro Ferroviario.


di Alessandro Filippi
Ormai ci siamo, in dirittura d’arrivo la macchina organizzativa della IV° edizione della rassegna Notti d’Arte – Notti di Stelle – Notti di Cinema dedicata quest’anno al maestro Armando Trovajoli. Con la piena approvazione della moglie la Signora Mariapaola Trovajoli, il museo Luigi Magni e Lucia Mirisola con la collaborazione della Galleria Vittoria e insieme con il dopolavoro ferroviario ha organizzato una rassegna che durerà tutta l’estate dedicata al maestro Armando Trovajoli attraverso la proiezione di una selezione delle opere da lui musicate per il cinema e non mancherà di certo l’attenzione alla commedia musicale. Il 28 Giugno nel grazioso giardino del Dopolavoro ferroviario ci sarà la presentazione ufficiale della manifestazione che verrà inaugurata invece il 7 Luglio nello stesso giardino alle ore 20.00 mentre alle 21.00 verrà proiettata "La Tosca" per la regia di Luigi Magni. Prevista la presenza della Signora Trovajoli e di numerosi amici del maestro. Il denso programma della manifestazione (scaricabile sul sito www.vinoconarte.it) prevede due proiezioni a settimana una il Sabato alle 21.00 presso il Polo Espositivo Juana Romani e una la Domenica alle 21,00 presso il Dopolavoro Ferroviario. Presto i dettagli della manifestazione.

Sabato 22 giugno la cerimonia di consegna del Sampietrino d'oro al Comune di Velletri

$
0
0

Sabato 22 Giugno, presso la Sala Consiliare del Comune di Velletri, avrà luogo l’attesa cerimonia di consegna dei prestigiosi riconoscimenti ai nominati annunciati la sera del 23 Marzo 2019 al Polo Espositivo Juana Romani.
Saranno il Sindaco di Velletri Orlando Pocci e l’Assessore alla Cultura Romina Trenta insieme ad Alessandro Filippi e Tiziana Todi a consegnare i sampietrini a Karin Proia per una regia de “Una gita a Roma”,  ad Edoardo di Iorio per le scenografie di "In nome del Popolo Sovrano" e "State Buoni se Potete"– Enzo Forletta per "Secondo Ponzio Pilato"– Luigi Rocchetti per il trucco de “In nome del Papa Re” – Maurizio Millenotti per i costumi de Il nome della Rosa e In nome del Papa Re – ad Adriano De Angelis per la scultura di scena – all’Attrezzeria Rancati e il Sampietrino D’ORO “Ruggero Mastroianni” a Ninetto Davoli. Gli ospiti arriveranno alle 10.30 presso il Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola per poi raggiungere il Palazzo Comunale alle 11.30.

Don Gaetano Zaralli torna in libreria: sta per essere pubblicato il volume postumo “Colore e poesia”

$
0
0
Quasi come un colpo di scena in una fiction, a distanza di molto tempo dalla sua scomparsa Gaetano Zaralli torna a parlarci. Non in maniera immaginaria o indiretta, ma anzi tramite i suoi stessi scritti.
È in dirittura d’arrivo infatti un nuovo libro di poesie, postumo, che sarà pubblicato entro il mese di giugno per i tipi della Aracne, casa editrice a cui don Gaetano ha legato tutti i suoi titoli dati alle stampe. Una raccolta che si pone in continuità ideale con “Immagine e poesia” e che, stavolta, abbina ai versi dei quadri dipinti dallo stesso Zaralli e delle foto da lui scattate. Un lavoro editoriale che ha avuto una lunga genesi, proprio per la difficoltà nel ricostruire fedelmente e precisamente la volontà autoriale. “Colore e poesia”, questo il titolo dell’opera, è stato curato dal giornalista Rocco Della Corte, autore anche della prefazione oltre che della vigilanza sull’editing. A coadiuvarlo con la sua preziosa e attenta supervisione Ada Rita Avallone, che ha voluto ricordare Zaralli così: “Don Gaetano era un uomo-sacerdote e non è possibile scindere una cosa dall’altra. Aveva un carisma attraente, un’umanità che invadeva gli animi, una sensibilità e una cultura fuori dall’ordinario. È sempre stato molto avanti nelle idee, si batteva per una Chiesa umile, povera e attenta verso i cosiddetti lontani. Paladino di una catechesi familiare che coinvolgesse nel dialogo intere famiglie per valorizzare le singole esperienze, Gaetano” – conclude Ada Rita Avallone – “ha lasciato un vuoto incolmabile pieno però di esperienza, affetto, ed esempio per tutti con la sua gioia di vivere”.
Il ricordo personale e umano di Gaetano Zaralli si unisce a quello più puramente letterario tracciato da Rocco Della Corte, curatore del volume: “Per me è stato un onore potermi occupare di queste poesie, un’emozione importante e una grossa responsabilità perché a livello tecnico bisogna rispettare quanto più possibile la volontà autoriale. Credo sia venuto un bel lavoro che a prescindere dal gusto o meno per le poesie pubblicate avrà una carica emotiva incredibile. Ho conosciuto don Gaetano” – prosegue il curatore – “e mi hanno colpito in lui tre doti: la schiettezza, l’irriverenza e la vis polemica però mai finalizzata alla distruzione, anzi sempre incline al dialogo. Dopo averne tanto sentito parlare, conoscerlo è stata una conferma: molte volte le voci della gente sono vicine al vero, rispecchiano un sentore autentico. Sono certo che don Gaetano sarebbe stato impaziente e felice come un bambino nell’attesa di vedere le copie. E in questo senso aver messo in copertina un suo auto-ritratto da piccolo è come se chiudesse un cerchio…”. Le copie del libro saranno ordinabili nelle librerie oppure sul sito della casa editrice. “Colore e poesia” tra pochi giorni entrerà nelle case dei veliterni e diverrà un prezioso dono per riascoltare la voce di un uomo tanto amato e che ha ancora tanto da dire.



La quinta di Paganico ha presentato “Grease” al Teatro Aurora di Velletri

$
0
0
Uno strepitoso “Grease” quello messo in scena dalla classe quinta della scuola elementare di Paganico, appartenente all’Istituto Comprensivo “Velletri Sud Ovest”.

di Rocco Della Corte
Martedì 4 giugno, al Teatro Aurora di Piazza San Clemente, i ragazzi di fronte ad una platea numerosissima ed entusiasta hanno recitato la difficile commedia musicale, tenendo tutti sull’attenti per l’intera durata della rappresentazione. Segno inequivocabile di coinvolgimento, passione e bravura da parte degli allievi, per nulla intimiditi dal pubblico così vasto e anzi spigliati, decisi e disinvolti sul palco. Grande merito va alla regia di Katy Sciamè e al lavoro delle insegnanti Annamaria Altomare, Anna Cassano, Emanuela Picca e Renata Pasquadibisceglie con la coreografia, straordinaria, di Maria Rita Cappucci.
Un successo incredibile testimoniato anche dagli applausi degli stessi spettatori alla fine della rappresentazione. La commedia, come più o meno è noto, racconta la storia degli studenti statunitensi negli anni Cinquanta, con amori, amicizie e delusioni. Il cast d’eccezione tutto veliterno, “made in Paganico”, è composto da: Vittoria Andreoli (Marty), Francesco Baccari (Danny), Matteo Maria Baldazzi (Doody), Giulia Bartolozzi (Preside), Francesco Bauco (Sonny), Eva Belli (Vicky), Valerio Massimo Brencio (Kenickle), Benedetta Latini (Jane), Paolo Lamberti (Calum), Caterina Lopez (Cha Cha), Francesco Marotta (Vince Fontaine), Valeria Moi (Sandy), Diego Monti (Jonny), Marta Perillo (Betty), Alessio Pigliucci (Dave), Samuele Scalercio (Putzle), Sara Sambucci (Blanche), Beatrice Trenta (Patty), Melissa Trenta (Viola), Valerio Trombetti (Leo), Francesca Vanni (Frenchy). Complimenti a tutti!



Viewing all 7460 articles
Browse latest View live