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Altra bella domenica di Sport per il gruppo Scoiattoli della Virtus Velletri a Pavona, tra canestri e risate.

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Vince il divertimento nel concentramento minibasket che ha avuto luogo alla palestra della scuola D. Alighieri di Pavona domenica 7 aprile, dove il gruppo Scoiattoli della Virtus Velletri ha ben figurato confrontandosi con i pari età della PGS S. Anna Morena e della Virtus Pavona.
I ragazzi di Coach Claudio hanno dimostrato i progressi negli allenamenti e si sono divertiti a suon di canestri in tante mini partite organizzate dagli Istruttori.

La villa di Velletri che fu di Andreina Pagnani, Eduardo De Filippo, Angelica Ippolito e Gian Maria Volonté è in vendita

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Di pochi giorni fa è la notizia, rimbalzata anche sui quotidiani nazionali, della messa in vendita della villa che è stata di Eduardo de Filippo e Isabella Quarantotti, poi passata ad Angelica Ippolito e Gian Maria Volontè. Negli anni Settanta vi abitò l'attrice Andreina Pagnani.

In contrada Colle Ottone Alto, fin dall’antichità romana meta frequente di villeggiatura come avverte l’onomastica di retaggio imperiale, è stata da qualche giorno messa in vendita la villa risalente agli anni Trenta che, prima residenza dell’attrice Andreina Pagnani, ha rappresentato la residenza di campagna privilegiata, dal 1974, del genio partenopeo Eduardo de Filippo ed è in seguito passata in eredità ad Angelica Ippolito, l'attrice che qui ha vissuto con il compagno Gian Maria Volontè. La notizia giunge a breve tempo di distanza proprio dal ricordo intimo che di questa casa, luogo di meditazione e di studio per Volontè, ha evocato a Velletri la compagna Angelica Ippolito – figlia adottiva di De Filippo – durante la presentazione del libro di Giovanni Savastano “Recito dunque sono”, ospitata nella sede della Mondadori Bookstore di Via Pia. Si tratta di un complesso architettonico sotto tutti gli aspetti singolare, come si vede dalle immagini pubblicate sul sito dall'agenzia Immobiliare.it, dove la reale ricchezza giace non nel lussureggiante giardino e nell’eleganza degli arredi, ma nella stratificazione di momenti fondamentali per la storia italiana e veliterna nel particolare. Ampi salone, un giardino vasto e tre abitazioni che erano del custode, del giardiniere e dei collaboratori domestici.
Luogo demiurgico della cultura, prima ancora che dimora, in questa villa De Filippo ha amato trascorrere per riposarsi, dedicarsi alle sue passioni, leggere e rilassarsi negli ultimi anni fino alla morte nel 1984, assieme alla moglie Isabella Quarantotti, seguendo da vicino la carriera artistica del figlio Luca (che qui ha celebrato il suo ricevimento di nozze) e spegnendo a ogni compleanno le candeline insieme alla veliterna Maria, sua collaboratrice domestica, nata il 24 maggio come Eduardo. È qui che anni dopo, nel dicembre 1994, venne allestita la camera ardente per Gian Maria Volontè, colto poco più che sessantenne da un infarto nel corso delle riprese in Grecia del film “Lo sguardo di Ulisse” e accolto dagli amici di sempre, prima del funerale svoltosi in Piazza Cesare Ottaviano Augusto. Una villa divenuta quasi un tempio, adesso messa sul mercato dagli attuali proprietari che la acquistarono a suo tempo da Angelica Ippolito,. Un'abitazione forse meritevole di essere considerata dal Comune di Velletri per la sua essenza di fondamentale crocevia, così da restituire un bene alla città castellana che del transito di questi due giganti conserva ancora l’impronta.
Del resto il recente acquisto del fatiscente Carcere di Castello (per 1 milione e mezzo di euro, più o meno la stessa cifra fissata per la villa) e l’esempio virtuoso della Casa delle Culture in Piazza Trento e Triste potrebbero far sperare in un interesse per un'acquisizione pubblica. Con un indirizzo turistico si potrebbe fare economia culturale, dando posti di lavoro e attraendo gente a Velletri in una sorta di grande museo del cinema e della letteratura in omaggio a grandi personalità che hanno scelto come loro dimora la città dei Castelli Romani.

FOTO TRATTE DAL SITO DELL'AGENZIA IMMOBILIARE.IT E DI LORO PROPRIETA':


















La Ginnastica Res Novae convince sul fronte maschile e femminile in questo fine settimana di gare

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"La Pigrizia può sembrare attraente, ma è il Lavoro, che ti dà soddisfazione!". Sì, perché alla Ginnastica di Velletri, siamo abituati al lavoro e così, oltre venti ginnasti in gara, tutti targati Res, distribuiti nello scorso fine settimana, sono scesi in campo, per migliorare le loro performance.

di Leandra De Marzi
A scendere in campo Sabato pomeriggio, MILONE FEDERICO, che nella Categoria LD, migliora il suo totale, rispetto alla prima prova, e conquista un ottimo PRIMO POSTO nella classifica generale assoluta! Assieme a Federico, disputava la sua gara anche PISTOLESI VALERIO, da due anni in casa Res, notevoli i suoi miglioramenti tecnici, che nella Categoria LC, nonostante qualche sbavatura dovuta anche all’inserimento di nuove difficoltà, migliora la sua condotta ed ottiene così a fine gara un fantastico PRIMO POSTO assoluto! Ad Aprilia, contemporaneamente, sul fronte femminile, la ginnastica Res Novae, conquistava un SECONDO Posto Generale con ZACCAGNINI CAMILLA, Categoria LB ed un Secondo e Primo Posto a Trave e Corpo Libero, nelle classifiche di specialità; SETTIMO Posto Generale invece, per l’altra Res Novina, MOLTENI ALESSANDRA, causa qualche sbavatura alla trave; Otteneva poi un Terzo posto al Volteggio e un Secondo al Corpo Libero nelle specialità; TERZO POSTO Generale invece per SOFIA CORSI, Seconda alla Trave, al Corpo Libero e al Volteggio, nelle classifiche di specialità! Le ragazze, miglioravano così notevolmente i loro totali, rispetto alle prove precedenti! Domenica invece, ancora sul fronte maschile, per la Categoria LB fascia Allievi 1, scendevano in campo: Di Napoli Niccolò, che alla sua prima prova ufficiale, conquistava un ottimo Terzo posto nella Classifica Generale, Primo classificato nella Specialità Volteggio e Terzo nella Specialità Corpo Libero; Arseni Lorenzo otteneva, dopo una gara impeccabile, il Primo Posto nella Classifica Generale, 1°alla sbarra, 1°al Trampolino e 2° al Corpo Libero;
Colella Gabriele, nella Categoria LB A1 conquistava il 10° Posto nella Classifica generale, anche a seguito di qualche errore qua e là sugli attrezzi, ottenendo però il 2° posto alle parallele è il 2° alla sbarra; Per la Categoria LB A1 Efrati Alessandro conquistava il 6° posto nella Classifica Generale, anche lui a poco dal podio. Giordani Jacopo Categoria LB fascia A2, migliorava il suo totale e con un ottima prestazione, e dei buoni esercizi, conquistava il 5° Posto nella classifica Generale a soli due decimi dal Podio, un 1° Posto alla sbarra ed un 3° al volteggio, di specialità; Per la Categoria LB fascia A2, inoltre Pignalberi Leonardo, con una buona gara conquistava la 19° posizione nella classifica generale, mentre Mariani Mattia il 22° Posto assoluto. Bessi Francesco, da poco maggiorenne, per la Categoria LA Senior otteneva il 2° Posto nella classifica generale; Fatale Francesco per la fascia Junior il 7° nella classifica generale, entrambi con un a buona prova, migliorabile, in vista dei campionati italiani. Per la Categoria LA A1, i più piccolini, molti dei quali alla loro primissima esperienza,in una gara serratissima con ben 54 atleti della stessa categoria e fascia, provenienti da tutta la regione, conquistavano rispettivamente il 21° Posto nella Classifica Generale Samuel Antonetti, Marian Iacob il 30° nella classifica generale, Palma Francesco 34° nella classifica generale, Giovanni Carnevale 36° nella classifica generale! Per la Categoria LB fascia A3, invece il nostro Wesley Lombardi si piazzava e si confermava al 3° Posto nella classifica generale. Bravi tutti i ginnasti, che attestano il lavoro in palestra svolto assieme ai loro tecnici, che a testa bassa, giorno dopo giorno, con serietà ed impegno, cercano di tirare fuori il massimo da questi atleti. Appuntamento adesso con la Zona Tecnica Maschile a Civitavecchia, dove i nostri guerrieri, affronteranno la qualificazione al Campionato Italiano di Padova; A Pieve di Soligo, contemporaneamente, la nostra Boccia Flavia, sosterrà il Ripescaggio Nazionale Femminile, mentre ad Aprilia, si svolgerà il Campionato Uisp per la sezione femminile, dei gruppi Promo Silver. Che dire…avanti tutta Res!

Venticinquesima maratona di Roma, ottima prova per i Free Runners

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Domenica 7 aprile 2019 si è corsa la “25^ Maratona Internazionale Città di Roma. Nonostante il meteo abbia condizionato la partenza e la prima parte di gara, in via dei Fori Imperiali, sotto la pioggia c'erano 10mila corridori pronti per lo start. Per la prima volta, il percorso si è snodato nella parte iniziale su via Cristoforo Colombo per 3 km, per poi proseguire su viale Ostiense e sulla prima parte di Lungotevere.
Al 18° km si è passati in via della Conciliazione, con la vista della Basilica di San Pietro, per poi immergersi nel quartiere Prati e tornare sul Lungotevere. Dal 34° chilometro fino al traguardo si è attaversato il centro storico della Città Eterna rendendo la maratona di Roma unica al mondo. Vincitori sono stati gli etiopi Tebalu Zawude Heyi ‘2:08:37 (gara maschile) e Kebede Megertu Alemu ‘2:22:52 (gara femminile), che ha fatto addirittura registrare un nuovo record limando il precedente che resisteva da 8 anni. Ottimi i risultati dei Free Runners in gara con: Mauro Massimi alla sua prima maratona conclude in 56^ posizione assoluta in ‘2:48:04; Andrea Todini 76° assoluto quinto M35 in ‘2:50:09 migliora il suo personal best di 2 minuti;
Damiano Cavola ‘3:01:25; Massimo Farris alla sua seconda maratona si migliora di 10 minuti e conclude in ‘3:04:32; esordio sui 42 km per Flavio Bonanni che conclude in ‘3:09:19; Stefania Pellis 17 ^ donna al traguardo, si migliora di 21 minuti concludendo in ‘3:11:33 terza F40; Oriana Quattrocchi ‘3:31:00; Angelo Colucciello ‘3:34:08; torna alle gare Stefano Mattei che conclude la sua prima maratona in ‘3:44:14; Gianluca Belardini ‘3:51:24; Simona Fabrizi ‘4:03:34; prima volta sulla distanza regina per Paola Ierussi ‘4:03:37; Moira Talone ‘4:10:27; Americo Talone ‘4:40:05; Federico D’Amato pacer d’eccezione ‘4:56:44; Cesarino Bianchi ‘5:18:07; Marcello Di Meo ‘5:48:15 e il Senatore Pietro Bernardo che mantiene il suo titolo con ‘5:49:12. Oltre gli atleti in gara, la squadra è stata impegnata nel rifornimento spugnaggio posto in Largo di Torre Argentina, poco prima del 39° km.
Punto critico della gara dove gli atleti quando arrivano hanno bisogno anche di un forte incoraggiamento. Impegnati con grande entusiasmo in questo compito, per tutte le 7 ore che hanno visto passare gli atleti, i Free Runners (più quattro amici delle società “Amatori Top Runners Castelli Romani” e “Atletica Giovanni Scavo Velletri Amatori”) capitanati da Maurizio Pacifico: Franco Piermarteri, Luca Astolfi, Luca Moroni, Paolo Soprano, Anna e Pina Pacifico , Simone Pietrosanti, Matteo Tetti, Francesca Ferretti, Milena Aquilanti, Diletta Lodise, Emilio Lodoli, Giuliano Ierardi, Roberto Liberatore, Romina Lacapra, Bernardino Pezone, Stefano D’Annibale, Franca Caliciotti, Mauro Rapali e Alessandra Ciarla.

I Comitati: "Oggi come ieri no bretella, no corridoi!"

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Alzano di nuovo la testa i fautori del devastante progetto autostradale Roma-Latina e Cisterna-Valmontone. Un’idea anacronistica, figlia del secondo dopoguerra, ancorata a un concetto di sviluppo basato sulla crescita industriale e sul trasporto merci su gomma.
I sindaci del pontino che continuano a sostenere l’opera ignorano decenni di studi e ricerche nell’ambito che hanno portato alla definizione di concetti come “decarbonizzazione” e “intermodalità”, non ultimo il libro bianco dei trasporti della commissione europea. La verità è che quest’opera non si ancora ad un’analisi della situazione, basti pensare che sulla Cisterna-Valmontone non vi è neanche uno studio trasportistico dei flussi di traffico. E l’analisi dei flussi fatta quasi 15 anni fa, prima dello smantellamento definitivo del tessuto industriale pontino, già dava risultati tali da non giustificare l’opera. E se facciamo noi, oggi, un’analisi sui bisogni del territorio in termini di trasporto merci e persone, cosa osserviamo? In primis, non abbiamo bisogno di regalare soldi pubblici a project financing di grandi colossi multinazionali per opere a pedaggio che non termineranno mai. Abbiamo bisogno di soluzioni urgenti per la manutenzione e l’ampliamento delle strade esistenti, il raddoppio delle linee ferroviarie a binario unico e il potenziamento del trasporto merci su ferro. La pontina, un cimitero a cielo aperto, va messa in sicurezza da Terracina a Roma, è miope occuparsi solo del tratto Latina-Roma, il trasporto merci sulla direttrice Roma-Napoli dovrebbe viaggiare su ferro vista la creazione di una linea ferroviaria veloce al momento fortemente sottoutilizzata. Andrebbero raddoppiati i binari sulla tratta Velletri - Roma e fatta la manutenzione delle strade provinciali. In altre parole, migliorare e mettere in sicurezza l’esistente non svendere ad un colosso che, in caso di realizzazione dell’autostrada, metterà un pedaggio di circa 13 euro al giorno per la tratta Latina-Roma. Non solo una ricetta sbagliata sul piano dei trasporti e in ambito economico ma anche un’opera devastante sul piano ambientale in quanto va a intaccare il Monumento Naturale Lago di Giulianello, 160 ettari di area protetta, l’ultimo lembo della campagna romana non intaccato dall’abusivismo edilizio. Tutte da vedere le ricadute sull’occupazione. Ciò che sappiamo di certo è che decine di aziende agricole chiuderanno sia a causa degli espropri e dei limiti che verranno posti a chi ha terreni in prossimità del tracciato autostradale. Crediamo, quindi, che sia ora di uscire dagli anni ’50 e pensare i trasporti in chiave moderna. La regione ha il compito di creare un piano trasportistico basato sull’intermodalità e soluzioni ecocompatibili, non può nascondersi ancora dietro ad un progetto autostradale che dura da decenni. Speriamo lo capiscano i nuovi e i vecchi sindaci del territorio, noi continuiamo a sostenere la rete di associazioni e istituzioni che da sempre si batte contro la bretella Cisterna-Valmontone e contro l’autostrada Roma-Latina creando e proponendo alternative, aprendo tavoli di confronto e organizzando attività di informazione e sensibilizzazione. Oggi, come ieri, facciamo crescere l’ecoresistenza ! Prossimo appuntamento con i Comitati il 25 aprile presso il DLF di Velletri. A seguire assemblea pubblica nella quale saranno decise le prossime iniziative da intraprendere.

Comunicato stampa a cura del Comitato

Trasferimento temporaneo del Centro Anziani Tosti presso i locali del Palabandinelli

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Le attività del Centro Anziani Tosti si svolgeranno temporaneamente presso il Palbandinelli in seguito alla chiusura temporanea dei locali di via dei Volsci sui quali sono necessari interventi di ammodernamento.
Una decisione scaturita in seguito alle prescrizioni pervenute dalla Asl che ha recentemente effettuato un’ispezione per verificare la rispondenza dei locali alla normativa. Effettivamente sembrano esserci alcune carenze per le quali l’amministrazione si è subito adoperata. Per lo svolgimento delle operazioni tecniche si è resa necessaria la chiusura dei locali e il trasferimento temporaneo delle attività del centro sociale. Nello specifico si stanno eseguendo verifiche su tutti gli atti amministrativi relativi ai lavori svolti nel 2003, un lavoro meticoloso che richiederà del tempo che l’amministrazione intende sfruttare anche per apportare quella manutenzione straordinaria per rendere il centro più ospitale alle crescenti esigenze. Le attività del Centro Tosti si svolgeranno regolarmente presso il Palabandinelli dove sono stati messi a disposizioni dei locali idonei anche per garantire il tradizionale ritiro della colomba pasquale che è in corso di svolgimento.

Comunicato stampa del Comune di Velletri

Per il sessantesimo della scomparsa di Giovanni Scavo: "Volontà di vittoria"

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Da quella su Eligio Leoni nella “campestre” del “Battisti”, a quella in batteria, semifinale e finale dei “provinciali” della stessa specialità, la serie di vittorie di quell’inizio ’54 sembrava inarrestabile, almeno a quel livello.

di Pier Luigi Starace
Venuto il momento dei 1000 su pista, Gianni, pur vincendo la batteria, non aveva fatto il miglior tempo, come era sempre successo in campestre. In semifinale, invece, lo fece. Sulla carta partiva favorito, ma nessuno dei conoscitori dell’atmosfera che s’andava formando attorno a quella finale lo riteneva tale. Si diceva che i suoi più validi competitori si erano risparmiati fino ad allora, per sparare tutto in quell’occasione, e che s’era formata un’alleanza tra gli istituti romani per rendergli la vita difficile, e per “lanciare” il “favorito” di essi, Maurizio Notarangelo. Insomma, quando Gianni, quella mattina del 5/5 entrò nell’Olimpico formicolante di studenti “romanisti” ostili e sprezzanti, invece d’intimidirsi, scoraggiarsi o anche solo innervosirsi stringeva in sé la sfida di Rastignac a Parigi:” A’ nous deux!” Né ci volle di meno per sostenere freddamente i conati di “chiuderlo” in partenza dei campioncini d’istituti famosi, di rimontare con calma, e poi di lanciarsi come un falco sul Notarangelo “promosso” , e precederlo sul filo di lana. La vittoria! Oramai era diventata per lui come una ragazza che gli aveva detto di sì più volte, e che non voleva più lasciar andare con altri. Neanche cambiando di livello, che fu quello nazionale. Alla fine d’un raduno collegiale agostano di tutti i migliori mezzofondisti studenti italiani, a Merano, ancora sulla carta c’era un favorito, Gianfranco Baraldi. La gara si svolse durante un temporale alpino, tra scosci e lampi. Gianni vi si armonizzò, come una forza della natura, e la vittoria andò a braccetto con l’ardente siciliano anziché col longobardo Baraldi- per altro formidabile atleta, e suo amicissimo. A settembre, allo stadio delle Terme, ancora 1500. Il suo competitore è Valentino Manzutti, un atleta temprato, di gran lunga il “best” nel mezzofondo della zona pontina, e tra i migliori in Italia. Ed ancora la vittoria elegge il giovane audace, in quella che non è una passeggiata, ma una lotta allo spasimo, che porta Gianni a migliorare il suo tempo di Merano. Il 2 ottobre è a Firenze, agli assoluti, lui, esordiente da pochi mesi sulle piste. Nella sua batteria ci sono dei fortissimi, e perfino Vittorio Maggioni, il campione in carica, con un tempo più di dieci secondi migliore del suo. I più ottimisti sostenitori di Gianni pensano che possa qualificarsi entrando nei primi quattro, se tutto andasse bene. Invece Gianni parte come un dannato, macina il suo recentissimo “personale”, e VINCE. Poi, un lungo intermezzo. Per “colpa” sua! Infatti oramai era il favorito orami anche a livello europeo e mondiale. Però un’ultima espressione della sua volontà di vittoria la offrì nel suo ultimo settembre, all’Olimpico, ai nazionali, nella staffetta 4x400. C’ero anch’io a guardare, dalla tribuna Tevere. Gianni era l’ultimo frazionista- come lo era anche della nazionale- della “Assicurazioni Generali Palermo”, la squadra appena formata per “accoglierlo” nel suo trasferimento nell’isola. Squadra improvvisata, in cui un solo altro, Bonmarito, era d’un certo valore. Nella finale c’erano due squadre nettamente più forti, sia per “rincalzi” validi, sia per “punte”: la “Comense”, la cui “punta”, Nereo Fossati, lo aveva anche battuto una volta, ed il “Capitolino” , con il meglio dell’atletica romana, culminante nella “punta” Enrico Spinozzi. Era buio quando la gara partì, ma la cronaca dice che all’ultimo cambio i palermitani erano nettamente staccati dalle prime due squadre. Era buio, ripeto, E di Fossati, Spinozzi e Scavo non ebbi alcuna percezione visiva, ma sì auditiva e tattile. Il calpestio duro e serrato, in avvicinamento, delle scarpette, l’ansimare feroce dei cursori, la carezza dell’aria mossa dalla massa dei loro corpi lanciati. La cronaca dice che l’ultima frazione di Gianni aveva portato Palermo alla vittoria, e perfino al record nazionale di società. Come in quella bella mattinata di maggio,sulla stessa pista. Stavolta Gianni aveva una squadra, ma senza di lui essa non avrebbe vinto. L’Olimpico, che aveva accolto la sua aurora, che ora accoglieva il suo tramonto. L’una e l’altra volta nel segno della vittoria.

A Velletri dal 25 al 28 aprile il Festival dello Street Food

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Festival dello Street Food a Velletri dal 25 al 28 di Aprile. Dopo le prime entusiasmanti tappe romane la Typical Truck Street Food dal 25 di Aprile sbarcherà per la prima volta a Velletri per un entusiasmante festa di gusto, musica, spettacoli e sano divertimento. Selezionatissimi Street Chef, dalle ore 12 alle ore 24, animeranno con ricette gourmet, assolutamente “On the road”, l'intera piazza Cairoli.
Street band, giocoleria ed animazione renderanno i 4 giorni di Festival Street Food indimenticabili. Affascinanti sorprese ed incredibili attrazioni accompagneranno il ricchissimo percorso gastronomico nello stile ttsfood. I nostri Street Chef, il fiore all'occhiello dello street food italiano, prepareranno in diretta piatti gourmet stupendo con ricette della tradizione e sorprese da leccarsi i baffi. Prodotti pugliesi, abruzzesi, siciliani e campani. Piatti gourmet di mare, classici romani e sorprese internazionali. Primi e secondi realizzati con ottime materie prime. Panini e fritti da far girare la testa e dolci espressi per tutti i gusti, non mancherà dell’ottima birra cruda artigianale e tanto alto ancora. Un evento da segnare sul calendario per degustare il meglio dello street food italiano. Il Programma prevede la presenza di 18 Street Chef che a bordo dei loro Truck e ApeCar posizionati sulla Piazza, si sfideranno tra fornelli e padelle creando la migliore ricetta. Spettacoli con le street band: I Caracca ed i loro tamburi itineranti, gli SR207 ed i Lonely. Non mancherà la compagnia del CIRCUS VILLAGE, con i suoi artisti di strada e circensi, che vi stupiranno con momenti di intrattenimento e affascinanti performance. Spettacoli di magia, bolle di sapone giganti, giocoleria & clownerie. Spazio anche per i più piccoli con laboratori, truccabimbi, palloncini e tanti giochi da fare in famiglia. Quattro Giorni di festa dedicati a tutta la famiglia, una carovana di bontà per grandi e piccini, nel segno della Typical Truck Street Food.

La Piscina Tortuga svela alcune novità. Emanuele Trifelli: "Lavoriamo ad un rinnovamento"

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La Piscina Tortuga si prepara alla prossima stagione con una ventata di novità. A dare notizie sul futuro imminente è il Presidente, Emanuele Trifelli.
Il massimo dirigente dell’associazione sportiva conferma i progetti in cantiere, alcuni dei quali saranno approfonditi in successivi articoli. “Stiamo lavorando” – ha annunciato – “ad una nuova fase di rinnovamento delle strutture e di ampliamento delle stesse”. “Inoltre” – prosegue Trifelli – “la società Tortuga sarà strutturata con un proprio settore agonistico per tutte le attività, per dare possibilità agli atleti di allenarsi in modo ottimale e positivo.
Stiamo curando i minimi dettagli per farli crescere oltre ad offrirgli una serie di servizi per la formazione degli atleti e dei tecnici”. “Anche per la prossima stagione rimarranno attive” – ha specificato il presidente – “delle convenzioni per i nostri tesserati, che sono utili per allargare sempre di più la nostra rete di collaborazione”. Per tutte le informazioni in tempo reale è operativa la pagina facebook della Piscina Tortuga, basta lasciare un like per restare sempre aggiornati!

Giovanni Scavo, il ricordo di un campione

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Era il 9 aprile del 1959 quando in un incidente stradale il nostro Giovanni perse la vita a Palermo. Subito i genitori partirono per Palermo con una Giardinetta percorrendo le strade statali non essendo ancora nata l’Autostrada del Sole. Ai funerali svolti a S. Maria del Trivio parteciparono tutti gli Atleti nazionali, i vertici della FIDAL e del CONI.

di Giampaolo Brencio
Velletri in quel giorno era invasa da molti Cittadini provenienti da tutta Italia. Giovanni era la punta di diamante insieme a Berruti dell’Atletica Italiana per le Olimpiadi di “Roma 60”. Per ricordare la scomparsa del Campione dopo 60 anni la Società Sportiva che porta il Suo nome e la famiglia hanno organizzato una mattinata di Sport allo Stadio “G.Scavo” ed un pomeriggio con un Seminario su Sport e Salute con mostra fotografica e proiezione di un dvd che ricorda le gesta di Giovanni con alcune testimonianze. La mattinata ha visto lo Stadio pieno di piccoli Atleti che si sono cimentati in varie discipline e per ultimo la staffetta che ha ancora riscaldato tutti i presenti. Naturalmente sono stati premiati con bellissime medaglie i migliori piazzamenti. Nel pomeriggio alla Casa Delle Culture si è svolto il Seminario molto interessante che ha visto la dott.sa Alessia Mancini parlare di “Sport e alimentazione” poi ha preso la parola il dott. Massimo Greci che ha parlato di “Asma e sport”.
A seguire il dvd che ha illustrato la breve storia di Giovanni con tutte le Sue Imprese sportive e che ha messo in evidenza quel “Ragazzo” umile che ha lasciato a chi lo ha conosciuto un vuoto che ancora si sente come ha detto mestamente Sergio Scavo, suo fratello. E’ stata una giornata che non avremmo mai immaginato di poter vivere noi che lo abbiamo conosciuto. È doveroso far notare che a nessuna delle due manifestazioni si è visto un rappresentante dell’Amministrazione, peccato perché hanno perso l’occasione per conoscere meglio il Campione a cui nel 2003 proprio la politica, dopo 44 anni, gli intitolò lo Stadio Comunale.



Giochi con Me?

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L’importanza del gioco come strumento di conoscenza di se stessi e del proprio bambino, per camminare insieme nella conoscenza di cose nuove, superare le paure e crescere. 


di Valentina Baldazzi, Attrice di Teatro di Figura, Marionettista e Burattinaia, Clown Dottore, Counselor a Mediazione artistica e Drammaterapeuta.
“E’ nel giocare e soltanto mentre gioca che l’individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di far uso dell’intera personalità, ed è solo nell’essere creativo che l’individuo scopre il se. Solo nel giocare è possibile la comunicazione”. (D.W Winnicott, Gioco e Realtà). 

Da molto tempo nella mia vita mi ritrovo a percorrere strade che conducono alla pratica e allo studio del significato del gioco all’interno della vita umana. Ho avuto la fortuna di vivere un’infanzia ricca di spazio e tempo dove giocare all’aria aperta con altri bambini di diverse età. Un tempo scandito dal cambio della luce del sole, quasi unico testimone dei tanti mondi esplorati, dentro e fuori di noi. Un tempo per correre e sporcarsi, toccare conoscere e sperimentare, inventare e creare. La qualità di quel tempo ha scandito i battiti dei giorni a venire dirigendo i miei passi verso la formazione della mia vita. Frequentando scuole d’Arte dal tempo del liceo ho potuto investigare quanto Gioco e Arte percorrano alcune linee comuni importanti. L’Arte per sua stessa natura penetra nel profondo e svela l’essenza delle cose mentre il gioco ne rappresenta l’aspetto illusorio. 

Arte e gioco contengono entrambi il senso di libertà e da sempre la libertà è una condizione necessaria per esprimersi, per ritrovare se stessi e per incarnare la propria identità indipendentemente dal contesto. E dal connubio di questi due elementi, Arte e Gioco parte la ricerca dei modi in cui applicarli nella vita quotidiana, per poter vivere pienamente la propria vita e sviluppare un atteggiamento creativo. Quello che ci permette di considerare le cose sotto punti di vista diversi, che ci apre alla scoperta del cambiamento. Che ci aiuta e ci consente di riconoscere il nuovo che incontriamo ogni giorno e ricostruirlo dentro di se. È l’atteggiamento creativo che ci aiuta a trovare nuove risposte a vecchie domande, a scoprire soluzioni che sbloccano situazioni stagnanti, a percorrere sentieri poco frequentati scoprendo nuovi aspetti di noi stessi.
Riscoprire la propria creatività come funzione fondamentale della persona è alla base di una coscienza critica che ci aiuti ad essere meno docili ad accogliere come oro colato quello che il potere e le istituzioni ci propinano come buono e più inclini a formare una propria idea e a impegnarci per portare avanti le nostre scelte. A difendere il nostro tempo e la sua qualità. Questo fin dalla più tenera età. 

Tutti sappiamo ormai quanto importante sia il gioco nella vita di un bambino. Per molto tempo l’idea corrente del gioco infantile è stata in contrapposizione alle attività considerate “serie” e c’è ne voluta molta di strada per arrivare all’ipotesi che il gioco abbia una funzione importante e vitale nello sviluppo della persona, sia esso un bambino o un adulto. J.Huizinga, autore di un noto saggio sull’importanza del gioco, propone che si accosti alla definizione di Homo Sapiens quella di Homo Ludens sostenendo che il gioco sia una funzione della vita umana fondamentale almeno quanto lo è il lavoro. “Il gioco"– scrive Huizinga - "accompagna la vita, la adorna e la completa". È indispensabile all’individuo ma è anche indispensabile alla società per il senso che contiene, per il suo significato, per i valori espressivi di cui è carico e per i legami che esso crea. Il gioco è un’azione o un'occupazione volontaria compiuta entro certi limiti di tempo e spazio, che impegna in maniera assoluta e che ha fine in se stessa; accompagnata da un senso di tensione e gioia e dalla coscienza di essere diversi dalla vita ordinaria. È in questo spazio intermedio, liminale che è possibile l’inizio di un nuovo rapporto con il mondo.

 
D.W.Winnicott, altro importante autore che si è occupato dell’importanza del gioco nello sviluppo umano, sostiene che  “il gioco è fondamentale per lo sviluppo di un’attività creativa, intesa non come capacità di creare opere ma come possibilità da realizzarsi ogni giorno di instaurare un rapporto coinvolgente con il reale. Essa è un modo di vivere, è la percezione creativa che fa sì che l’individuo abbia l’impressione che la vita valga la pena di essere vissuta”.  

Come Counselor a Mediazione Artistica e partendo dallo studio della Drammaterapia, arteterapia che utilizza i modi, le tecniche e gli approcci teatrali in ambito educativo, formativo e pedagogico conduco laboratori ed incontri di gruppo per adulti e per la diade bambino-genitore in cui sperimentare uno spazio e un tempo di gioco condiviso. Per riprendersi il tempo di sentire, stare, essere. Per poter ritrovare un tempo intimo con se stessi. Attraverso il gioco, uno dei linguaggi più antichi ed ancestrali, fare un viaggio nel mondo dell’adulto che incontra il proprio bambino, giocando con i colori, con la fantasia e le parole, i desideri, il corpo e il movimento, la drammatizzazione. Per ritrovare uno spazio in cui fare insieme, incontrarsi nel cuore, costruire, modificare e trasformare i propri ruoli.

Il Liceo Landi alla Banca d'Italia. Quando l'alternanza scuola/lavoro è orientamento per il futuro

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Tra i validi progetti formativi proposti quest’anno dal liceo Scientifico Linguistico “A. Landi”, rientranti nel percorso per le competenze trasversali e l’orientamento, quello che più ha portato una ventata di novità in un istituto poco abituato a trattare temi economici e finanziari è stata la convenzione siglata con la Banca d’Italia grazie all’interessamento della Prof.ssa Laura Gasparrini, Funzione Strumentale Asl, e al tutor interno Prof.ssa Marilena Ciarcia e ovviamente alla supervisione della Dirigente Scolastica Simonetta De Simoni.
Per una settimana 7 ragazzi delle classi quarte (La Via Silvia, Recchia Ilaria, Quattrocchi Azzurra, Galli Georgia, Fratarcangeli Giulia, Mauro Antonio e Peretti Irene) si sono recate presso la Filiale di Roma Succursale della Banca d’Italia in Via dei Mille 52 a Roma per seguire un percorso formativo sul “Pagamento dei vaglia cambiari in successione”.
Gli studenti hanno svolto un percorso di apprendimento teorico e on the job del ciclo di vita dei vaglia cambiari speciali emessi per conto dell’Agenzia delle Entrate per rimborsi di crediti d’imposta, focalizzato sulla fase di istruttoria per la liquidazione agli eredi dei vagli intestati a persone decedute, con simulazioni in relazione alle varie casistiche. Gli argomenti non erano mai stati trattati in precedenza dagli allievi e pertanto l’impegno dei ragazzi è stato intenso; durante le ore in Banca d’Italia sono stati seguiti da dei tutor appassionati e competenti quali la Dott.ssa Cinzia Ottavi ed il Funzionario Dott. Danilo D’amico che hanno fatto delle lezioni spiegando il significato dei titoli di credito, dei vaglia cambiari, delle differenze tra successione legittima e successione testamentaria, ma anche spiegando il sistema creditizio italiano ed europeo, soffermandosi sulle funzioni principali della Banca d’Italia.
La Prof.ssa Ciarcia ha accompagnato tutti i giorni i ragazzi a Roma approfittando dell’ora di viaggio in treno per spiegare meglio concetti, già di per se’ difficili, e per fare esempi semplici sulle modalità con cui vengono gestite le successioni, le eredità ma anche le funzioni delle banche commerciali. Non sono mancati momenti di svago e relax. I ragazzi sono stati accompagnati in visita al Palazzo Koch, al Museo della Moneta; hanno potuto scattare delle bellissime foto nell’interno delle sale dove si è fatta la storia dell’economia italiana e insieme alla cara Cinzia Ottavi, che ormai era diventata una “tutor/mamma/amica/prof” hanno fatto colazione nel bellissimo bar all’interno del Palazzo Koch, sentendosi “privilegiati” per questa esperienza fantastica. Azzurra, che ha approfondito il tema dell’Irpef, ha dichiarato “ recarsi alla Banca d’Italia è una di quelle esperienze che ti restano dentro.
Non mi sarei mai aspettata tanta cordialità da parte dei dipendenti della banca, per quanto riguarda i nostri supervisori ci sono sempre stati in ogni momento e la cosa che più mi ha sorpreso è stato l’impegno e la passione che mettono nel lavoro che fanno”. Giulia e Ilaria che hanno approfondito l’argomento del testamento ribadiscono “nella settimana in cui siamo stati in Banca d’Italia abbiamo trattato temi importanti per la vita di tutti i giorni e che, sfortunatamente, non abbiamo la possibilità di affrontare a scuola”. Irene, che con grande professionalità, tanto da sembrare una studentessa universitaria ha approfondito le funzioni della Banca d’Italia, soddisfatta dichiara “concludo questo percorso con una maggiore consapevolezza di quello che è il mondo del lavoro”. Georgia e Silvia che hanno approfondito i titoli di credito sottolineano “un ringraziamento alla nostra scuola che ha organizzato un percorso così importante per noi e speriamo che possa organizzarne degli altri nei prossimi anni per i nostri amici più piccoli, nella speranza che possano trovare una tutor meravigliosa come Cinzia”
Ma la cosa che sicuramente ha lasciato loro un importante segno è stata la conferenza finale che hanno dovuto tenere l’ultimo giorno davanti a tutti i dipendenti e soprattutto davanti alla Dirigente della filiale Dott.ssa Emanuella Falcone spiegando l’attività svolta durante la settimana e simulando un caso pratico di rimborso di un credito irpef ad un erede. Gli alunni, molto professionali e visibilmente emozionati, sono stati all’altezza della situazione, hanno ricevuto un attestato dalla dirigente con i suoi complimenti e con l’auspicio di averli un giorno come partecipanti ai concorsi che a breve verranno indetti dalla Banca d’Italia.




Oggi pomeriggio Antonella Prenner presenterà "Tenebre" alla Mondadori. In mattinata incontro con gli studenti di Velletri

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Sarà ospite oggi a Genzano di Roma, presso la Libreria Mondadori di Corso Gramsci, la filologa e latinista Antonella Prenner. L’autrice, che ha lavorato con Valerio Massimo Manfredi, presenterà il suo romanzo di matrice storica intitolato “Tenebre, l’ultima disperata battaglia di Cicerone”, edito da SEM (Società Editrice Milanese).
La storia è ambientata durante le Idi di Marzo, e si sviluppa intorno alla profezia ricevuta da Cicerone: Giulio Cesare, infatti, gli appare in sogno annunciandogli la data della sua morte. La realtà si trasforma quindi in un angoscioso conto alla rovescia, che però non smussano il senso civico e la voglia di ridare libertà alla città eterna. Una narrazione intensa ed interessante, della quale sarà possibile parlare direttamente con l’autrice oggi alle 18.30 presso la Mondadori Bookstore di Genzano di Roma. Seguiranno firma-copie e foto-ricordo. Durante la mattinata, invece, la professoressa Prenner ha parlato del suo volume agli studenti del Liceo Classico di Velletri, in un evento organizzato sempre dalla Mondadori. 

Shany Martin al 'Puff' di Lando Fiorini con 'Roma: dalle bighe a Google'. E intanto è in finale per il concorso "Aldo Fabrizi"

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Nuove esperienze artistiche per il nostro concittadino Shany Martin. L'attore, imitatore, comico e musico veliterno, infatti, sta lavorando al "Puff" di Lando Fiorini, nella capitale, con lo spettacolo "Roma: dalle bighe a Google", interpretato oltre che dallo stesso Shany da Tommaso Zevola, Veronica Liberale e Costanza Noci per la scenografia di Stefano Natale. 

di Rocco Della Corte

Qualcosa si era intuito, dai canali social, tramite i quali Shany nonostante il lavoro informa i suoi amici e risponde alle loro curiosità. Si tratta di un'avventura importante per la carriera del giovane e affermato artista di Velletri, sempre più inserito, con merito e a pieno titolo, nella vita culturale della nostra Italia. Abbiamo ascoltato Shany Martin per saperne qualcosa di più riguardo all'ultimo spettacolo in cui è impegnato: "E' ideato per bambini e famiglie" - ha dichiarato alla nostra Redazione - "e racconta col sorriso la storia di Roma attraversando periodi storici in cui Giulio Cesare, Romolo e Remo, Caravaggio, Rugantino e tanti altri personaggi passati alla storia hanno contribuito a rendere la Città Eterna uno dei posti più belli e gloriosi al mondo.
Con la regia di Tommaso Zevola e la supervisione di Francesco Fiorini mi calerò nei panni di quei grandi nomi" - ha svelato Shany - "divertendomi a cambiare abiti, voci ed espressioni nel nome di una Romanità che diventa sempre più un tesoro da difendere per le nuove generazioni. Calcare quel palco, poi, è un onere e un onore che ogni volta mi rende sempre più felice ed orgoglioso. Dedico questo traguardo al ricordo di mia Zia Carla che, da bambino, mi fece scoprire Lando Fiorini senza sapere che tanti anni dopo avrei lavorato al suo Puff". Un traguardo per il quale sono doverosi i complimenti anche da parte della nostra Redazione, che segue con interesse e attenzione le vicende artistiche di Shany, sempre simpatico e sul pezzo. Per vedere gli spettacoli sono già fissate le prossime date:  Sabato 13 Aprile alle 15.30, poi l'11 Maggio alle 15:30 e il 15 Maggio alle 9:30 (rappresentazione riservata alla platea scolastica). 
Una curiosità: pubblichiamo in questo articolo la foto di Shany con Maurizio Mattioli, scattata dopo la serata-concorso di poesia dedicata ad Aldo Fabrizi dove proprio Shany Martin è arrivato in finale con la sua 'Poesia a mio Padre', della quale è disponibile anche un video. Mattioli, noto attore comico di cinema e tv, era in giuria e si è complimentato per la splendida recitazione oltre che per il testo. La finale del concorso sarà il 24 Aprile alle 21, sempre al Puff, e il vincitore potrà pubblicare un libro di componimenti con la casa editrice 'Ponte Sisto'. Raddoppiamo l'in bocca al lupo!


Domenica delle Palme

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Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano.
Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro.
Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: "Anche questi era con lui". 
Ma egli negò dicendo: "Donna, non lo conosco!". Poco dopo un altro lo vide e disse: "Anche tu sei di loro!". Ma Pietro rispose: "No, non lo sono!". Passata circa un'ora, un altro insisteva: "In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo". Ma Pietro disse: "O uomo, non so quello che dici". E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.

Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte".
E, uscito, pianse amaramente.


***

Pietro lo seguiva da lontano.
Ormai Gesù si è consegnato, quale malfattore, nelle mani dei sommi sacerdoti, che, approfittando del boccone succulento acquistato al prezzo misero di trenta denari, ripropongono al popolo il loro potere, potere che  da sempre hanno esercitato su gli uomini e… su Dio.
Anche Pietro, da buon ebreo, credeva in Dio e come tutti dipendeva nelle sue scelte dai sacerdoti che impersonavano la legge e la tradizione. Però, un giorno apparve sulle rive del lago un certo Gesù che si proponeva come Messia e salvatore del mondo.  Lo aveva seguito con entusiasmo, Pietro, quella specie di dissacratore, lo aveva criticato talvolta, lo aveva invitato a pensare più alle cose della terra che non a quelle del cielo, lo aveva consigliato a non andare a Gerusalemme, ma… Gesù era testardo e lui, povero apostolo, doveva seguirlo, e lo seguiva, forse, con rassegnazione, visto che la speranza di realizzare qualcosa  di umanamente più consistente si allontanava sempre più dalla sua mente nel gioco confusionale delle fasi alterne. Pietro, da buon ebreo, credeva in Dio… forse, non troppo in Gesù che tra gli ebrei era sicuramente il migliore.
E’ più facile credere in un Dio che i testi sacri raccontano lontano dai confini della terra, che non nel Figlio di Dio che, troppo preso dai problemi della gente, troppo  cercato dai peccatori, troppo polemico nei confronti delle autorità del tempio, correva il rischio di essere fatto fuori. Meglio stare alla larga da costui… non si sa mai.
 
Ma egli negò dicendo: "Donna, non lo conosco!".
E’ facile condividere i momenti del trionfo, è meno conveniente farsi d’appresso nelle ore della prova, è semplicemente assurdo comunque confondere la propria esistenza, il proprio modo di vivere con chi l’esistenza sta per perderla su di un patibolo.
La fede, quando non è convenienza, porta necessariamente sulla parte estrema del trampolino per il salto nel buio. C’è chi il trampolino lo scansa per una via più comoda: si evita, così facendo, il rischio del vuoto, ma l’anima, appiccicata alla terra, non impara a volare.

Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro… E Pietro, uscito, pianse amaramente.
Non sempre accade di incrociare gli occhi di Cristo, perché la paura di dire la verità porta alla vergogna e la vergogna guarda a terra.
Pietro di bugie ne aveva dette tre e tutte pesantemente vigliacche… Cristo l’ha sorpreso nella crisi di fede, lo ha guardato, lo ha amato… lo ha salvato.
Strano che Gesù, indaffarato com’era a soffrire, passando di lì quasi per caso, abbia avuto voglia di lanciare uno sguardo ad un bugiardo.

Gaetano Zaralli


Nasce alla Mondadori di Velletri il “Circolo dei lettori”: la missione è l’aggregazione intorno al libro!

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È nata una nuova realtà culturale all’interno della Mondadori Bookstore Velletri. Da pochi giorni, infatti, è iniziato il percorso del “Circolo dei lettori di Velletri Libris”, che riunisce appassionati di letteratura, curiosi e amanti della scrittura nel segno del libro.

di Rocco Della Corte
Una splendida iniziativa, fortemente voluta dalla Libreria veliterna e dai suoi titolari Guido Ciarla e Aurora De Marzi, per aggregare intorno al libro e radicarsi sempre di più nel tessuto culturale cittadino. Il “Circolo”, che è aperto a tutti, si riunirà nella sala interna della Mondadori di Velletri e parteciperà attivamente agli incontri con gli autori. Riflessioni, impressioni, domande sui libri: in questo e in molto altro si impegneranno i partecipanti, che avranno poi un canale preferenziale per poter parlare con l’ospite di turno. La loro presenza arricchirà anche la rassegna internazionale “Velletri Libris”, in programma nei mesi estivi alla Casa delle Culture e della Musica, e affiancherà, sempre con un’attività di lettura, il Premio Nazionale di Narrativa il cui bando è in scadenza per il prossimo 30 aprile (saranno in concorso racconti brevi per un massimo di cinque cartelle di word in formato A4). Sarà poi inoltre possibile, per i partecipanti al Circolo e non solo, usufruire della piattaforma social “Velletri Libris” (Gruppo Facebook) per interagire, discutere, parlare di letteratura e di autori. Per informazioni si può passare in Libreria oppure scrivere sulla pagina facebook @Velletri Libris. Le premesse per un lavoro interessante ci sono tutte…

Banda Volsca, Dans La Rue e Dopolavoro realizzano un murales per lo sport

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Oggi insieme ai ragazz* di Dans La Rue e della Banda Volsca abbiamo realizzato questo graffito, le nostre ragioni qui sotto.

Accendi la TV; atleti-modelli scendono nel campo-passerella, freschi di estetista, parrucchiere, farmacista e medico per le esigenze di ciò che è più o meno visibile. Prodotti dello sport moderno, come ogni prodotto il loro scopo principale è essere desiderati ed acquistati, in vetrine splendide ed illuminate, in squadre quotate in borsa, in campi di proprietà, su televisioni di proprietà, in spogliatoi insuperabilmente più belli delle case di coloro che li guardano in mondovisione, aspettando un saluto distratto e generico ai fan dei loro beniamini. Fuori da quelle case, oltre gli schermi a rate, all’abbonamento mensile, alla pay per view, ci sono invece campetti di terra, piccole palestre, atleti stanchi per la giornata di lavoro che si preparano in spogliatoi in comune , indossando la divisa lavata della settimana precedente. Romantici? Non solo. L’assenza di ogni possibilità di contatto fra l’atleta ed il suo sostenitore crea un mondo di frustrazione, la costruzione di umani dalle prestazioni inavvicinabili crea frustrazione, l’enorme differenza di mezzi economici fra le grandi imprese dello sport e le piccole associazioni crea frustrazione. SBATTETE IN FACCIA AI GIOVANI LA LORO INADEGUATEZZA, IL LORO FALLIMENTO E POI CONDANNATE LA LORO RABBIA. Proprio in un luogo additato come degradato, dove scorre una umanità diversa da quella perfetta e patinata della TV e di Facebook, abbiamo voluto dirvelo, che esiste uno sport diverso, dove si condivide molto di più di un abbonamento, dove ci si conosce e riconosce per nome, dove vale più la reputazione della quotazione. Identità, Orgoglio, Mutualità. Niente Banner Pubblicitari, ma vernice sui muri. 

Comunicato stampa

Velletrii 2030: "Si può affrontare alla radice il tema delle disuguaglianze?"

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Si può affrontare alla radice il tema delle diseguaglianze intervenendo sui meccanismi di formazione della ricchezza? Ci ha provato a formulare una risposta, con un gruppo di studiosi, Fabrizio Barca, che ha appena presentato le 15 proposte del Forum Diseguaglianze Diversità.
Le proposte di Fabrizio Barca, statistico ed economista, Ministro per la coesione territoriale del governo Monti, sono destinate a far discutere, ma interessa proprio la loro “radicalità”, cioè la consapevolezza della necessità di riforme profonde: nella ripartizione del valore aggiunto prodotto dalle imprese, con un salario minimo orario; nella gestione, con la costituzione di consigli del lavoro e della cittadinanza che si confrontino con i manager; nella trasmissione generazionale, con la modifica della tassazione sull’eredità. Le proposte del Forum Diseguaglianze Diversità non hanno avuto grande risonanza sui media e nel dibattito politico, anche se all'atto della recente presentazione all'Università Bocconi di Milano sono state seguite con grande attenzione da una platea gremitissima. Quali sono le ragioni della disattenzione dei media? Possiamo citarne due. La prima è che, nella visione di chi è abituato a guardare l’Italia con la lente delle polemiche quotidiane, la stessa “radicalità” delle idee esposte le confina nel limbo delle cose irrealizzabili. La seconda è che si tratta di proposte con effetti nel medio termine, quindi fanno parte di quei temi che sono sistematicamente ignorati per far posto alle cronache contingenti. Entrambe le spiegazioni si riconducono quindi a una sorta di miopia che impedisce di guardare lontano, di pensare al futuro e a ciò che lasceremo alle future generazioni. Il Rapporto completo è scaricabile da: https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/proposte-per-la-giustizia-sociale/#sintesi Il Rapporto, organizzato su 15 proposte raggruppate in 3 macro aree, realizzato grazie all'impegno collettivo di tutte le realtà del Forum e di circa 100 ricercatori, propone un pacchetto di azioni collettive e di politiche che intervengano, in particolare, su tre meccanismi di formazione della ricchezza: il cambiamento tecnologico, la relazione tra impresa e lavoro, il passaggio generazionale. Sul piano dello sviluppo della tecnologia, il Rapporto propone di avviare una iniziativa di ampio raggio per indirizzare le nuove tecnologie verso la giustizia sociale. Per esempio, occorre intervenire nei luoghi di maggiore fragilità (periferie, aree interne) proponendo strategie di sviluppo rese possibili grazie alle nuove tecnologie digitali, migliorando e rinnovando la pubblica amministrazione. In sostanza, occorre tutelare le aree fragili del paese per difendere i ceti più deboli. Oggi facciamo il contrario, un esempio per tutti la disponibilità di infrastrutture digitali. La velocità di connessione è più alta nelle zone a maggior reddito. Negli ultimi 30 anni il mondo del lavoro è cambiato radicalmente: i sindacati hanno perso ruolo e potere, mentre i salari sono cresciuti meno della produttività. “Come facciamo a riequilibrare questa situazione? ”si chiede Daniele Checchi docente di Economia all’Università degli Studi di Milano. In Italia il 10% dei lavoratori riceve un salario inferiore del 20% al minimo salariale. Il Forum propone di alzare il salario minimo, portandolo a 10 euro l'ora, senza distinzioni geografiche. Questo per fermare il processo di perdita di potere contrattuale che “la precarizzazione dei lavoratori ha portato”. Al tempo stesso occorre istituire dentro le imprese dei consigli del lavoro e della cittadinanza con l'obiettivo di integrare i dipendenti, e tutti gli interessati, nel processo decisionale delle aziende e eventualmente favorire l'acquisto dell'impresa in crisi da parte dei sui lavoratori. Infine, per scardinare la trasmissione delle diseguaglianze tra generazioni occorre ripensare la fiscalità sulle successioni: a questo proposito il Rapporto propone una tassazione progressiva su tutte le eredità ricevute in vita. In Italia l'aliquota massima sulle eredità tra parenti diretti è del 4% circa, contro una media OCSE del 15%. Il tema del lavoro è stato al centro di un Convegno che si è svolto a Velletri lo scorso 15 Febbraio, presso la Sala Tersicore del Palazzo Comunale. Il lavoro come lo conosciamo, si è evidenziato nell'incontro, sta cambiando e di riflesso si deve iniziare a cavalcare l'innovazione tecnologica con particolare attenzione alla qualificazione dei giovani e riqualificazione di coloro che oggi un lavoro ce l'hanno. E' necessaria una riqualificazione continua attraverso processi di formazione continui. Il ruolo della scuola è cambiato, oggi bisogna "imparare ad imparare". Sarebbe interessante che chi si occupa di politiche del lavoro e di politiche sociali a livello istituzionale, organizzasse un dibattivo sull'attuabilità di alcune delle 15 proposte di Fabrizio Barca nella Comunità di Velletri. Per esempio, ne citiamo solo due tra le 15 proposte, "strategie di sviluppo rivolte ai luoghi" che, attraverso una forte partecipazione degli abitanti, combinino il miglioramento dei servizi fondamentali con la creazione delle opportunità per un utilizzo giusto e sostenibile delle nuove tecnologie, oppure "orientare gli strumenti per la sostenibilità ambientale a favore dei ceti deboli" attraverso una incentivazione delle riqualificazioni energetiche degli edifici ed interventi sulla mobilità sostenibile in modo favorevole alle persone con reddito modesto. Sono soltanto alcuni spunti per un dibattito sul lavoro e politiche sociali.

La pizza de "O Velletrano" al campionato mondiale di Parma con il veliterno Michele Chiari

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Grande successo per il pizzaiolo veliterno Michele Chiari che ha partecipato al Campionato mondiale della pizza, svoltasi a Parma dal 9 all’11 aprile, gareggiando nella competizione con la pizza “La Vigna” ispirata ai sapori tipici del territorio di Velletri.
Si è conclusa l’11 aprile la ventottesima edizione del Campionato mondiale della pizza, ospitato dalla città di Parma, che ha visto sfidarsi per tre giorni consecutivi quasi ottocento pizzaioli provenienti da trentotto paesi accomunati dalla passione per il gustoso prodotto nostrano. Tra di essi si è distinto Michele Chiari, titolare dal 2009 del ristorante “O Velletrano” in Via Paolina 114, che ha messo alla prova i suoi ventisette anni di esperienza competendo nella gara di pizza classica. Una prima partecipazione del pizzaiolo veliterno al Campionato mondiale rimonta al 2010, quando è stata presentata ai giudici la pizza “Velletrana”, ingegnosa rivisitazione della zuppa di cavoletti, patate e baccalà.
Nella manifestazione di quest’anno, invece, è stata presentata la pizza “La Vigna” che già dal nome ricorda uno dei paesaggi caratteristici dell’area veliterna e in effetti ha visto tra gli ingredienti principali la borragine saltata, accompagnata dal datterino giallo e rosso di Sicilia, alici di Cetara, olive taggiasche e cipolla croccante. Si è trattato di un modo nuovo e creativo di presentare all’interno di una competizione internazionale, la più prestigiosa del settore, dei prodotti tradizionali di Velletri, associandoli a un impasto del tutto particolare per l’assenza di lievito. Una linea di promozione del territorio della città castellana che conferma l’impegno di Michele Chiari, già da un anno pizzaiolo “on the road” – grazie alla sua itinerante ApePizza con Forno a legna –, in procinto di aprire un secondo punto vendita lungo Corso della Repubblica, nel locale che all’inizio del Novecento ha visto esordire Petrolini.


Iniziativa dell’amministrazione comunale per la sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente

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L'Assessore all’ambiente Fabrizio Ferrante Carrante: “Un altro importante appuntamento che ha visto ancora una volta protagonisti i ragazzi delle scuole. Fra un mese l'appuntamento finale”.
Continua la campagna di sensibilizzazione in materia di ambiente all'interno delle scuole, grazie al nuovo progetto educativo “AMBIENTIADI 2019”, staffetta dell'altro progetto tenutosi il mese scorso, “Teniamo Pulito il Mondo”, entrambi promossi dal Comune di Lariano in collaborazione con la Volsca Ambiente e Servizi S.p.a. e per quest'ultimo progetto, anche con la Humana People to People Italia, leader nazionale della raccolta degli abiti usati. Protagonisti i ragazzi delle IV° Elementari e I° Medie che grazie ai due giorni di programmazione, 10 e 12 aprile, hanno potuto assimilare la grande importanza della differenziata e del riciclo degli abiti usati, mirati a preservare un Ambiente pulito e apprendere, tra l'altro, il regolamento della “gara” del progetto Ambientiadi.
Non sono mancati apprezzamenti e soddisfazione da parte dell’Assessore all'Ambiente Fabrizio Ferrante Carrante: “Un altro importante appuntamento che ha visto ancora una volta protagonisti i ragazzi delle scuole, che come sempre hanno mostrato interesse e partecipazione, recependo l'importanza dell'argomento. Sono loro il futuro e la leva per migliorare le sane e buone abitudini a cui tutti dobbiamo attenerci per preservare un ambiente sano e pulito”. “Ottimo il progetto dell'Ambientiadi – continua l'Assessore Ferrante Carrante - che oltremodo, sensibilizza e motiva i ragazzi anche con una sana competizione: le Ambientiadi 2019 saranno infatti, una vera è propria gara all'interno delle classi, dove i ragazzi si cimenteranno tra loro, in una “Competizione Ambientale” con vari progetti ed iniziative. L'evento si concluderà il mese prossimo, con un incontro allargato a tutte le classi, con gare finali e premiazioni. Voglio ringraziare – conclude l'Assessore - la D.S. Dott.ssa Patrizia Fiaschetti, la Humana People to People Italia Onlus, la Volsca Ambiente e Servizi S.p.a., le Dott.sse Eleonora Cioccari, Giulia Vega Giorgi e Claudia Moretta, per la fattiva collaborazione alla riuscita di questo importante evento”. Appuntamento quindi al prossimo mese, con la giornata finale delle Ambientiadi 2019. Alessandro De Angelis
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