Quantcast
Channel: Velletri Life
Viewing all 7460 articles
Browse latest View live

"Le tracce del nostro passato": serie di incontri in Sala Tersicore a Velletri

$
0
0
In occasione del decimo anniversario delle attività del Centro Studi "Oreste Nardini" ed inoltre in occasione dell’ottantesimo anniversario della morte di Oreste Nardini, fondatore del Museo Civico Archeologico di Velletri, il Centro Studi e Ricerche “Oreste Nardini” e il Gruppo Sentieristica Vulcano Laziale (area Colli Albani) presentano una serie di eventi sul tema “Le tracce del nostro passato". Velletri e i Colli Albani attraverso la preistoria, la storia e l'età contemporanea.
Tali eventi, che si svolgeranno il 16 marzo, il 30 marzo, il 13 aprile, il 27 aprile, 11 maggio e il 1 giugno 2019 (sabato mattina ) presso la “Sala Tersicore” del Comune di Velletri, vedranno la partecipazione di studiosi locali, archeologi e volontari nel campo dei beni culturali nonché degli studi e ricerche del nostro territorio. Sabato 30 marzo alle ore 10,00 Carlo Lungarini (del Gruppo Sentieristica Vulcano Laziale) e Cristiano Mengarelli (archeologo dell’Università di Roma “La Sapienza” e autore di numerosi scavi archeologici nel territorio e nel settore urbano della città di Velletri), parleranno di interessanti ricerche e studi, tutt’ora in corso, sul Monastero di San Bartolomeo ( tutt’oggi poco conosciuto) fondato da monaci eremiti Basiliani che, tra l’ XI e il XV secolo era esistente in località “Peschio” presso il Monte Artemisio. Sabato 13 aprile, sempre alle ore 10,00, il Presidente del Gruppo Archeologico Lariano, Gen. Dott. Ing. Enzo (Giulio) Ciminari informerà i presenti delle “Scoperte e dei rinvenimenti archeologici nel territorio di Lariano” dagli inizi dell’ottocento a quelli recenti, seguirà poi un intervento del Prof. Pino Pulitani (dell’Università di Roma “La Sapienza”) con un filmato di archeologia sperimentale sulla realizzazione della ceramica nella Protostoria, con particolare riferimento ai corredi delle tombe protostoriche rinvenute nel nostro territorio. Sabato 27 aprile, sarà la volta del Dott. Umberto Savo (Collezionista d’Arte e appassionato di storia locale) che parlerà del vino in viaggio, ovvero della storia del vino e dei carretti a vino ( che anche nella nostra città sono ben conosciuti ). Sabato 11 maggio, invece, Paolo Carotenuto e Umberto Savo (Ricercatori e Studiosi di Storia locale) interverranno sulle vicende che riguardano Velletri nell’ultima Guerra Mondiale ed in particolare sulla presenza dei “Monuments Man” nella nostra città e relative vicende, con la proiezione di un interessante documentario. Infine, sabato 1 giugno, sarà la volta dell’Architetto Simona Zani che illustrerà “il Palazzo Comunale e la Piazza del Comune di Velletri nelle trasformazioni urbane della città” A conclusione degli incontri, verrà dato un riconoscimento (targa ricordo) ad un personaggio della cultura veliterna in occasione del decennale delle attività culturali del Centro Studi e Ricerche “Oreste Nardini”.

Ho un disturbo o sono un disturbo?

$
0
0

Negli ultimi anni i disturbi Specifici dell’Apprendimento sono entrati a far parte della nostra esperienza di alunni, genitori e docenti dato che le diagnosi hanno avuto una sempre maggiore diffusione.

di Stefania Rastelli

I DSA sono disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare correttamente, pertanto la loro manifestazione avviene con l’inizio della scuola.
Ci si trova di fronte a bambini/e o ragazzi/e che, nonostante l’assenza di deficit cognitivi e/o sensoriali, non riescono ad acquisire le abilità strumentali che non si automatizzano ed il loro uso richiede uno sforzo continuo e rinnovato con conseguente dispendio di energia. Ciò che, per la maggior parte degli alunni diventa automatico e, quindi, di facile accessibilità resta, per chi è affetto dal disturbo, difficile, quasi estraneo e l’esperienza risulta frustrante.
Negli anni passati (a volte, purtroppo ancora oggi)  non erano riconosciuti e si parlava spesso di bambini/e o ragazzi/e svogliati, pigri, poco interessati.
La loro vita a scuola può, infatti, essere molto difficile se non sono aiutati nella maniera giusta, e assistiamo a ripercussioni negative sull’aspetto emotivo: insuccesso scolastico, scarsa autostima, perdita di motivazione. Questi aspetti si possono anche struttuare in altri disturbi quali l’iperattività, il deficit di attenzione, il disturbo dell’ansia. L’identificazione della persona con il disturbo, anche solo attraverso il linguaggio, “sono dislessico”, in luogo di “ho la dislessia”, rappresenta l’avamposto dello sviluppo di un disagio che si manifesta in reazioni che potremmo definire depressive o inibitorie oppure, all’opposto in comportamenti aggressivi e provocatori che corrispondono a sentimenti di rabbia.
Quando non si prende in carico la situazione  adeguatamente adottando le modalità d’intervento più idonee si concretizza la possibilità dell’abbandono scolastico e, per la scuola,  l’incapacità di garantire a ciascun individuo l’opportunità di scegliere per il proprio futuro.
E’ responsabilità della scuola e del mondo adulto, nella sua totalità, infatti, rendere possibile la realizzazione del Progetto di Vita di tutti e di ciascuno.
Va sottolineato come le manifestazioni del disturbo siano molto differenti tra loro e come, di conseguenza, debba essere calibrato e ritagliato “su misura” l’intervento sul singolo individuo.
Per questo è fondamentale che, chi si occupa di scuola, come chi si occupa di interventi riabilitativi, come la stessa famiglia, conoscano approfonditamente il funzionamento del disturbo e le possibilità di un  intervento concreto  e stimolante.

Risulta fondamentale e imprescindibile riconoscere il disturbo precocemente ed intervenire tempestivamenteper garantire il riconoscimento dei diritti previsti  dalla legge 170 del 2010.
Questa Legge rappresenta una pietra miliare per la migliore inclusione degli alunni affetti dal DSA.
Nei suoi articoli sono declinate le responsabilità di tutti coloro che, a vario titolo, prendono parte al processo formativo ed educativo del bambino/ragazzo, e sono esplicitati i mezzi dispensativi, i mezzi compensativi e le strategie didattiche da adottare per fronteggiare le diverse situazioni problematiche che, quotidianamente, l’alunno deve affrontare.
I/le bambini/e e i/le ragazzi/e dovranno poter sentire e, soprattutto, sperimentare che, con il loro disturbo  non sono affatto di disturbo a chi  li circonda. Ognuno può, al contrario, trarre arricchimento da tutte quelle possibilità, a volte non conosciute o riconosciute come tali,  offerte dalla condivisione del proprio percorso di formazione con  chiunque mostri condizioni differenti di funzionamento testimoniando  la propria personale modalità di stare al mondo.

La “conoscenza è terapeutica”, come sosteniamo al centro “Eppur si muove”

Presso il Centro “Eppur si muove” stiamo realizzando un corso per diventare Tutor di DSA.
Attualmente, personalmente, mi occupo di tutto ciò che riguarda il mondo della scuola per i DSA. Quindi, normativa di riferimento, rapporti scuola/famiglia/operatori sanitari, redazione e attuazione del Piano Didattico Personalizzato, scelta dei mezzi compensativi e dispensativi e le strategie e metodologie didattiche da applicare.



Chiara Gamberale presenta “L’isola dell’abbandono” oggi pomeriggio alla Mondadori di Velletri

$
0
0
Oggi pomeriggio è in programma un grande appuntamento alla Mondadori Bookstore. A partire dalle 18.30, infatti, sarà ospite della Libreria veliterna la nota scrittrice Chiara Gamberale. L’autrice, intervistata da Ezio Tamilia, presenterà “L’isola dell’abbandono”, il suo ultimo romanzo edito da Feltrinelli.
Una storia emozionante, quella della protagonista, che di colpo decide di tornare a Naxos dove dieci anni prima aveva perso il suo amore, Stefano. Dialoghi e riflessioni intorno al mito dell’abbandono, a partire dall’espressione “piantare in asso” nata con Teseo che uscito dal labirinto con l’aiuto di Arianna decide di lasciarla. Questo e molto altro è “L’isola dell’abbandono”, uno splendido romanzo tutto da scoprire. L’appuntamento con Chiara Gamberale, uno dei volti più noti della letteratura italiana contemporanea, è per oggi pomeriggio alle ore 1830 presso la Mondadori di Velletri.

La musicista veliterna Cristina Picca in diretta su Rai 1 ha accompagnato Andrea Bocelli

$
0
0
Fra i tanti telespettatori che hanno visto la serata dello scorso 27 marzo, su Rai Uno, dedicata ai David di Donatello, non sarà sfuggita la presenza della veliterna Cristina Picca.

di Rocco Della Corte
La nota artista nostra concittadina, infatti, ha accompagnato il maestro Andrea Bocelli nella sua esibizione, più volte inquadrata dai cameramen della prima rete nazionale. Una splendida esibizione, che ha sottolineato qualora ce ne fosse bisogno la bravura di Cristina Picca, alla ribalta nazionale in una prestigiosa serata ricca di ospiti. Cristina Picca ha un lungo curriculum artistico, iniziato con lo studio del violino presso il Conservatorio di S. Cecilia a Roma. Ha insegnato violino in varie città, in accademie importanti, e suonato con diverse orchestre partendo spesso per tournée nazionali e internazionali. Dal 1988 fa parte dell’Orchestra “Nova Amadeus”, e ha collaborato – fra gli altri – con Michele Zarrillo, Ennio Morricone, Renato Zero, Mango, Giorgia, Anna Oxa, Max Gazzè, Franco Califano, Ivana Spagna.

Molte le sue partecipazioni a trasmissioni televisive, sia in Rai che su Mediaset. Fra le ultime attività in ordine di tempo il coro della scuola primaria “Mariani”, in cui insegna, il lavoro presso la banda “Città di Velletri Umberto Cavola” e la docenza di violino presso l’Accademia di Musica e Spettacolo Officine Sonore. Complimenti a Cristina per quest’ultima esperienza, e per chi volesse ascoltarla di persona, la prossima data in agenda sul territorio è per domenica 7 aprile nell’ambito della Festa delle Camelie: si esibirà con il suo quartetto d’archi in via Ettore Novelli alle 16 attingendo dal repertorio classico, dal barocco al Novecento.


 

IV Domenica T.Q. : "Facciamo festa": il Vangelo commentato insieme a don Gaetano Zaralli

$
0
0

Lc 15, 1-3.11-24

 TESTO
Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». Allora egli disse loro questa parabola:
«Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l`anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.

COMMENTO
«Costui riceve i peccatori e mangia con loro».

Non solo li accoglie, ma addirittura li invita a cena… i peccatori! Il massimo della contaminazione!... Questo il giudizio degli scribi e dei farisei, che, seguendo la logica e le norme dell’Antico Testamento si trovavano in pieno contrasto con la Misericordia rivelata e testimoniata da Gesù. Nella società e nella cultura ebraica si stava verificando un capovolgimento epocale che in modo scandaloso così si proponeva: non più al primo posto la legge, ma l’uomo che, nonostante il carico dei suoi peccati, è gradito ospite in casa del Padre. 

…il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano…

I figli giovani che hanno il coraggio di fare scelte autonome e in contrasto spesso con la volontà paterna, anche se capita loro di essere prodighi, sono comunque  di esempio ai fratelli più grandi. Ce ne fossero di ragazzi coraggiosi fino al punto di raccogliere le proprie cose e partire per paesi lontani.
Nella storia dei trasferimenti ci sono però delle differenze. C’è chi raccoglie i propri averi per dare inizio ad una avventura interessante e divertente; c’è, al contrario, chi mette nel fagotto, tenuto a stento dallo spago, la povertà della propria famiglia per avventure altre con altre motivazioni, per altri scopi.

“Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò…”.

I soldi finalmente sudati e la libertà finalmente riguadagnata portano il figlio a un tale ravvedimento, da fargli accettare strategicamente perfino le funzioni di schiavo. Ma con Dio non si può giocare d’astuzia… Il teatrino del pentimento che si scioglie in lacrime, viene ignorato dall’amore del Padre. L’amore converte più del cilicio. 

…il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.

Mi strappo di dosso le vesti dell’ipocrisia,  mi tolgo dalle dita gli anelli della prepotenza e, da figlio qualsiasi di un Dio che mi vuole nudo, vergognandomi un po’, prendo posto  là dove col “vitello grasso” si fa festa.

“Bonsai: armonia, natura, arte”: mostra evento sull’arte del bonsai

$
0
0
In occasione della Festa delle Camelie, la millenaria pratica di coltivare alberi in vaso sarà al centro della mostra “Bonsai: armonia, natura, arte”, in programma sabato 6 e domenica 7 aprile 2019 nella splendida cornice seicentesca del chiostro del convento carmelitano di Velletri, dal 2016 sede della Casa delle Culture e della Musica.
L’evento, voluto, organizzato e curato dal Club Bonsai di Cisterna di Latina, in collaborazione con la Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura e l’Accademia di Belle Arti di Roma – sede di Velletri – renderà omaggio all’Oriente, luogo dove nacque quest’antica pratica ricca di storia, cultura e spiritualità sbocciata prima in Cina e successivamente influenzata dal buddismo zen giapponese. Nel corso delle due giornate, i visitatori avranno la possibilità di ammirare gratuitamente diversi esemplari di bonsai, di grande pregio e di rara bellezza, e di interagire con gli appassionati membri del Club presenti alla manifestazione. Attraverso visite guidate in entrambe le giornate (alle 12.00 e alle 17.00), gli esperti introdurranno il pubblico alla scoperta di tecniche e pratiche tramandate da millenni e che conferiscono fascino e mistero a quest’arte. A donare maggior pathos all’evento, gli allievi dell’Accademia di Belle Arti si lasceranno ispirare dagli esemplari in mostra fissando su tela le loro sensazioni, dipingendo en plein air all’ombra degli archi del seicentesco chiostro carmelitano interamente affrescato nel XVII secolo, sotto l’occhio curioso degli astanti. “Bonsai: armonia, natura, arte” Sabato 6 e domenica 7 aprile 2019 – dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Casa delle Culture e della Musica, piazza Trento e Trieste, Velletri Orario visite guidate: ore 12.00 e ore 17.00

Alla riscoperta del «luogo primitivo dell’anima»: il Parco Archeologico di Tusculum riapre le porte ad aprile

$
0
0

Tempo di rinascita per eccellenza, la stagione primaverile coincide con la grande riapertura del Parco Archeologico e Culturale di Tuscolo che dal 13 aprile, dopo nuovi scavi e scoperte, torna ad affascinare i visitatori con la sua concentrazione di meraviglie archeologiche.

di Valentina Leone
Finestre sul passato latino e romano si aprono di continuo a Velletri, basta aguzzare lo sguardo battendo le strade del centro e notare la forma particolare delle strade attorno a piazza Mazzini, dove sorgeva anticamente un anfiteatro, oppure prestare attenzione alle forme elaborate dei marmi o alle colonne dai capitelli intarsiati inquadrate nelle facciate di alcune chiese. Il territorio veliterno, che vanta siti del tutto eccezionali quale è ad esempio quello delle SS. Stimmate, come è noto non è tuttavia l’unico dell’area dei Castelli a tramandare intatti i luoghi e le bellezze della civiltà romana. In una zona disseminata di aree di interesse storico-culturale spicca Tuscolo, inserita nel neonato Parco Archeologico e Culturale omonimo, di recente tornata agli antichi splendori grazie a una serie di campagne di scavi che hanno riportato alla luce nuovi spaccati dell’antica città e valorizzato quanto era emerso dai precedenti rilievi. Situate tra i territori dei comuni di Montecompatri, Monte Porzio, Frascati e Grottaferrata – in una splendida cornice di verde – le rovine di Tusculum sorgono su un’altura collinare dalla quale l’occhio può sospingersi verso il mare, al contempo percependo l’importanza che per gli antichi doveva avere la dominazione visiva, prima ancora che fisica, dello spazio.
E in effetti, per questa strategica posizione, le radici originarie di Tusculum affondano nel mito che nelle parole di Dionigi di Alicarnasso e Silio Italico racconta di una fondazione avvenuta per mano di Telegono, nato dall’unione di Ulisse e di Circe; anche se la zona risulta interessata da insediamenti umani fin dal XIV secolo a. C. La potenza nel frattempo acquisita dal centro viene premiata con il ruolo di preminenza acquisito nella Lega Latina, la confederazione di città formatasi per arrestare l’espansionismo di Roma e da essa sconfitta nella celebre battaglia del Lago Regillo. La data del 496 a. C. costituisce un punto di snodo nella storia di Tusculum, la quale a partire da quel momento, e sempre più in seguito all’elevazione al rango di municipio romano, inizia a popolarsi dei ricchi edifici tuttora visibili, divenendo con il tempo una delle mete più amate per trovare rifugio dai negotia cittadini e sede delle lussuose ville di Silla, di Cicerone – che qui scrisse e ambientò le sue filosofiche Tusculanae disputationes –, di Lucullo e dell’imperatore Tiberio. L’incanto di Tusculum, sopravvissuto ai movimenti sussultori successivi alla caduta dell’impero e all’abbandono prolungato fino al 1990, è ancora vivo nei resti del Teatro romano del I secolo a. C., situato nel cuore del foro, che rappresenta uno delle parti meglio conservate dell’intero complesso archeologico.
Il basolato della cosiddetta “Via dei Sepolcri” conduce, invece, all’Anfiteatro tuscolano del II secolo d. C. che, collocato al di fuori della cerchia muraria della città, conserva dei tratti di forte compenetrazione tra opera dell’uomo e maestria della natura con il mescolarsi delle rovine, in parte interrate e oggetto di un progetto di recupero, con la vegetazione che continua a conservare il ricordo dell’antico Bosco Sacro. La riapertura al pubblico del parco archeologico, che verrà celebrata sabato 13 e domenica 14 aprile con una serie di iniziative, segnerà l’inizio di una stagione inedita per il sito di Tusculo, un «luogo primitivo dell’anima» – come ha amato definirlo l’orientalista e poeta Fosco Maraini – dove vale la pena ritrovarsi.

Velletri 2030: "Il tema della sostenibilità non è un certo una novità per l'Unione Europea"

$
0
0

Il tema della sostenibilità non è certo una novità per l’Unione europea, ma è attraverso la definizione dei 17 SDGs (Sustainable Development Goals) dell'Agenda 2030 da parte delle Nazioni Unite che esso è diventato centrale nell’agenda politica comunitaria.
Grazie all'Enciclica Laudato sì' di Papa Francesco e all'Agenda 2030, sta crescendo la consapevolezza che il pianeta in cui viviamo dispone di risorse limitate e che quindi ogni attività posta in essere dagli esseri umani dovrebbe fondarsi sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Lo scorso 14 Marzo, il Parlamento europeo ha presentato il Rapporto strategico annuale sull’implementazione e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) entro il 2030 promossi dalle Nazioni Unite con l'Agenda 2030. I 17 obiettivi e i relativi 169 sotto-obiettivi alla base dell'Agenda 2030 mirano a rendere il nostro pianeta un posto più giusto e vivibile, intervenendo su una pluralità di aspetti: dalla povertà alla fame, dalla salute ai cambiamenti climatici, dall’istruzione all’uguaglianza sociale. Il Rapporto presentato dal Parlamento UE sottolinea che «raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile nell’area del cibo, dell’agricoltura, dell’energia, dello sviluppo urbano e della salute potrebbe aprire opportunità di mercato superiori a 10mila miliardi di euro». Nonostante l’immenso potenziale, però, questa opportunità non ha ricevuto finora l’attenzione che meriterebbe, soprattutto nel nostro Paese, come evidanziato dal Rapporto annuale ASviS 2018 "l'Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile", ripreso da Velletri 2030 in una News dell'Ottobre 2018, e successivamente dal Rapporto ASviS 2019 "La legge di Bilancio 2019 e lo Sviluppo Sostenibile - esame dei provvedimenti e situazione dell'Italia rispetto ai 17 obiettivi dell'Agenda 2030", presentato alla camera dei Deputati il 27 febbraio nella giornata di lavoro "La politica italiana e l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: A che punto siamo?", ripreso da Velletri 2030 nella News del 4 Marzo 2019. Il Rapporto del Parlamento UE, in lingua italiana, è liberamente scaricabile da: http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P8-TA-2019-0220+0+DOC+XML+V0//IT Alla luce della tradizione e dei buoni propositi dell'Amministrazione, per la città di Velletri è particolarmente importante l'obiettivo 13 "Consumo e produzione responsabile", che ha un impatto diretto su tutto il settore Agro-alimentare. L'innovazione tecnologica in agricoltura può dare un valido contributo al perseguimento di questo obiettivo, favorendo il risparmio delle risorse idriche, la riduzione di prodotti chimici, la valorizzazione delle caratteristiche del suolo. Si è parlato dei benefici che il progresso scientifico e tecnologico può apportare all'agricoltura in occasione della presentazione dello Studio Nomisma sull'innovazione in agricoltura, tenutasi a Roma il 19 marzo scorso presso la Sala Capitolare del Senato. L’incontro, organizzato dall'Associazione Luca Coscioni in collaborazione con Science for Democracy, si intitolava “La nuova agricoltura sostenibile. L’innovazione come driver di sviluppo del settore agricolo secondo una prospettiva di sostenibilità socio-economica ed ambientale.” Tutti i materiali sono liberamente scaricabili da: https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/eventi/la-nuova-agricoltura-sostenibile/ E' stato ribadito come un’agricoltura sostenibile sia un’agricoltura innovativa. In Italia siamo ancora intrappolati in una narrazione dell’agricoltura e del cibo che non corrisponde a verità. Il consumatore chiede innovazione in ogni campo: dalla medicina al digitale, dalle automobili all’intrattenimento. Ma quando si tratta di cibo e agricoltura no: lì la narrazione della tradizione prende il sopravvento e, sfruttando paure e sospetti, detta l’agenda per la comunicazione e il marketing dell’intero settore. Eppure, a ben guardare, la tradizione agricola italiana è una storia di continue innovazioni. Oggi siamo chiamati a rispondere a sfide gravi e urgenti: incremento demografico, cambiamenti climatici, patogeni da cui difendersi in un quadro normativo sempre più restrittivo nei confronti della chimica. In definitiva, abbiamo l’esigenza di rendere sempre più sostenibile il processo produttivo. Significa che dobbiamo produrre di più e meglio da meno - cioè senza aumentare l’utilizzo di suolo, di acqua, di risorse ambientali, senza aumentare la pressione sull’ambiente - prodotti di qualità migliore per consumatori sempre più esigenti. Fossilizzare il processo produttivo sbandierando la tradizione del Made in Italy non basterà. Al contrario, è proprio dall’innovazione che il prodotto tipico italiano può trarre beneficio ed essere rilanciato. L'Agricoltura di precisione, anche denominata agricoltura 4.0, è una possibile risposta a queste esigenze. L'agricoltura di precisione è una strategia gestionale dell'agricoltura che si avvale di moderne strumentazioni ed è mirata all'esecuzione di interventi agronomici tenendo conto delle effettive esigenze colturali e delle caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo. "Una visione di agricoltura moderna in grado di conciliare la sapienza con l’innovazione sarà il filo centrale del programma specifico per un settore che assume un ruolo strategico crescente. Buona agricoltura garantisce un ambiente migliore, attrae turismo e fa crescere l’occupazione". E' quanto si legge dal Programma Elettorale dell'Amministrazione in carica. Sulla carta le premesse ci sono tutte. Basta attuarle. Le organizzazioni del settore, in primis Confagricoltura, sono pronte ad affrontare questa sfida (Raffaele Maiorano, presidente nazionale di Confagricoltura Giovani). Confidiamo nell'impegno ad attuare quanto promesso.

Chiara Gamberale, l’amore e lo smarrimento: presentato alla Mondadori di Velletri “L’isola dell’abbandono”

$
0
0
Mondadori Bookstore di Velletri ancora una volta gremita, nel pomeriggio di venerdì scorso, per l’incontro con Chiara Gamberale. La nota scrittrice romana è arrivata in Libreria per parlare del suo ultimo romanzo, “L’isola dell’abbandono”, edito da Feltrinelli.


di Rocco Della Corte

Un volume che parte da un mito e compie un viaggio intero nella storia della protagonista e dei personaggi che le ruotano intorno. “Sono davvero entusiasta di essere qui” - ha esordito l’autrice – “e ho sentito tanto parlare di questa città attraverso la Libreria. Inizierei con una precisazione: nel titolo ci sono due parole chiave per la mia narrativa, ‘isola’ e ‘abbandono’. L’isola è sempre a me cara, si trova in tutti i miei romanzi, ho bisogno di isolarmi e trovare l’assenza di confine quando scrivo. L’abbandono, invece, è una cosa con cui faccio i conti fin da piccola”. L’ambientazione del romanzo è molto particolare: Naxos. Il motivo è presto spiegato: “Naxos è un’isola piena di storia, lì Teseo cercò di sconfiggere il Minotauro e fu salvato, nel labirinto, dal filo di Arianna. Poi, come ben sa chi conosce il mito, una volta fuori pur promettendole amore eterno abbandonò in asso, che deriva da ‘in Naxos’, la povera Arianna”. Il concetto, però, secondo la Gamberale è più profondo e sfumato: “L’abbandono per l’essere umano è un duplice strazio: non solo essere lasciati, ma anche lasciarsi andare alla felicità può essere traumatico quando, abituati al male, la vita ci allunga una mano in un altro senso”.
Arianna, nome non casuale della protagonista del romanzo di Chiara Gamberale, ha una bambina piccola, vive una grande storia d’amore con Stefano, in un certo senso un uomo labirintico. Il tempo della storia si snoda per dieci anni, ed è proprio dopo tanto tempo che Arianna capisce di aver lasciato un pezzo importante di sé sull’isola. “La vita” – ha detto la scrittrice – “ci chiama sempre ad essere abbandonati: in amore, con un lutto, con lo stesso stravolgimento della nascita di un figlio. Il nostro percorso è pieno di separazioni, il segreto vero è farsi violare da queste esperienze anche dure e farci cambiare. In fondo la perdita ci fa attraversare il dolore”. Riguardo al mito che imperversa sull’architettura narrativa, la Gamberale ha spiegato che nel romanzo mai si fa riferimento ad Arianna e Teseo: “Il mito c’è ma non viene menzionato: ci dice, però, che una cosa che accade spesso ci fa sentire gli unici a doverla vivere, ma è accaduta in realtà tante altre volte, anche milioni di anni prima”. Tra le frasi più belle del libro c’è quella che riguarda l’amore: nella sua dissertazione, l’autrice puntualizza che se sapessimo di cosa abbiamo bisogno non ci servirebbe l’amore. Una deduzione arrivata da un ragionamento: “L’amore” – ha dichiarato Chiara Gamberale – “ci fa scoprire cose di noi, ci porta da un’altra parte. Arianna incontrerà un altro uomo, nel libro, e grazie a lui entrerà in contatto con nuove possibilità.
Diciamo che il racconto è dedicato a chi resta. Come dice il dottor Massimino, non possiamo aiutare chi scappa”. La scrittrice ha detto che la sua ricerca mira a capire perché ci si rincorre sempre tra uomo e donna e come sia sottile ma evidente la differenza fra l’amore per un figlio e quella per il partner, due sentimenti forti e distinti tra loro. “Sia gli amori giusti che quelli sbagliati” – ha concluso – “ci aiutano a scoprire chi siamo. Anzi, ad essere sbagliati forse sono gli amori che ci fanno rientrare in contatto con ciò che ci ha fatto male da piccoli. Penso che un amore giusto ti faccia recuperare ed esprimere.”. Al termine della presentazione, lungo firma-copie, tante foto e una torta con la copertina del libro degustata insieme all’autrice. La Mondadori Bookstore di Velletri incassa un altro successo, e si prepara al prossimo appuntamento: venerdì 5 aprile alle ore 18.30 arriverà Kim Rossi Stuart.

Virtus Velletri: successo esterno ad Anagni e striscia vincente che si allunga

$
0
0
Larga vittoria per la Virtus che espugna con autorità il campo della Fortitudo Anagni per 65 a 86 e mantiene il primato in classifica. Padroni di casa molto nervosi che escono “mentalmente” dal match nella ripresa consegnandosi ai gialloblu.
Avvio in velocità per i veliterni che spingono sul piede dell’acceleratore fin dai primi possessi. Carturan e Borro trovano subito punti in contropiede alzando il ritmo della gara. Primo break per 5-11 con Anagni che non trova la via del canestro se non da tiro libero. Virtus che arriva anche sul +10 prima della riscossa biancorossa sul finire del quarto che accende il tifo locale e porta sul 21-22. Nel secondo quarto prime polemiche per Anagni che trova il modo di compromettere la partita protestando con continuità con gli arbitri. Esce praticamente dalle rotazini Coluzzi e Iacoangeli si vede combinato il primo dei due tecnici che lo porteranno all’espulsione. Virtus che ne approfitta, stringe le viti in difesa e vola sul +9 al riposo. Dopo l’intervallo Velletri continua a giocare ad alta intensità trovando tanti canestri e tanti punti in lunetta (a fronte di altre 3 tecnici sanzionati dalla coppia arbitrale). Borro segna il solco dall’arco, Puleo e Marinelli battono il pressing trovando punti in entrata.
Anagni si affida alla coppia Di Mambro e Capotorto ma non riesce a resistere e scivola sul -20. Nell’ultimo tempo rotazione ampie per entrambe le squadre con il lungo veliterno Misolic scatenato sotto i tabelloni. L’Under veliterno si mette in mostra risultando alla fine anche il top scorer della partita con 18 punti. A termine della gare è il responsabile tecnico Massimo Mancini a prendere la parola:“Trasferta che non si preannunciava assolutamente facile. I ragazzi hanno avuto un buon approccio alla gara, sono stati bravi a reagire alle difficoltà dovute al l'aggressività difensiva di Anagni e a qualche problema di falli di alcuni giocatori. Le ampie rotazioni non hanno ridotto il potenziale della squadra che anzi ha incrementato il vantaggio anche grazie ad un ottima gestione della palla contro il pressing. Ora continuiamo con il nostro lavoro senza farci condizionare dai risultati. Dobbiamo rimanere umili e con tanta voglia di migliorare individualmente e di squadra”. Prossimo impegno per i veliterni Domenica 14 Aprile per l’ultima giornata di campionato contro il Fonte Roma Bk prima dell’inizio dei playoff.



Fortitudo Anagni – Virtus Velletri 65-86
Parziali: 21-22; 8-16; 18-26; 18-22
Fortitudo Anagni: Pasqualoni 13, Lucarelli 3, Ruggieri 14, Coluzzi, Capotorto 14, Triggiani 8, Di Mambro 10, Morrea n.e., Fontana n.e., Ascenzi 3. All. Iacoangeli Ass. De Simoni
Virtus Velletri: Borro 17, Cirnu, Carturan 7, Di Biase 10, Miele 6, Acciaioli, Marinelli 7, Prosperi F. 3, Misolic 18, Insero 6, Puleo 6, Mancini 6. All. Libutti Ass. Prosperi M.
Classifica Serie C Silver – Girone A – 20 Giornata
Virtus Velletri
30
Vigna Pia
28
Stelle Marine
28
Virtus Bk Pontinia
26
Basket Cassino
20
Scuola Bk Frosinone
18
Fonte Roma Bk
18
Fortitudo Anagni
16
NPC Willie Bk Rieti
10
Roma Eur
4
St.Charles
2

Podi per la Ginnastica Artistica di Velletri

$
0
0
Diversi gli impegni, per la Ginnastica Res Novae di Velletri, in questo fine settimana del 30 e 31 Marzo 2019. Sabato 30 scendevano in campo, le ginnaste Claudia Leoni e Alice Deodati, impegnate nel Campionato Individuale Silver LA ad Aprilia, accompagnate dal Tecnico Betti Valentina e Rocchi Silvia.


di Leandra De Marzi
Purtroppo qualche errore di troppo alla Trave, per entrambe, non gli ha permesso di portare a termine, una gara alla loro portata, nonostante abbiano saputo riscattarsi sui rimanenti attrezzi. A fine gara, conquistavano comunque due ottimi piazzamenti, rispettivamente al 6° Posto Claudia e al 7° Posto Alice. Brave ragazze, sapranno di certo migliorarsi nella loro seconda prova. Domenica mattina invece, a Civitavecchia, a rappresentare la città di Velletri, nel Campionato Eccellenza, dopo un periodo di stop, accompagnate dal Tecnico Baggetta, con Martella Valentina e Betti Valentina impegnate in giuria, scendevano in campo gara FRISARI CLAUDIA e MATTOCCIA FEDERICA;Federica nella categoria Junior I Fascia, disputava una buona gara, pulita e lineare. Otteneva così il PRIMO POSTO nella classifica generale e quattro podi di Specialità alla Trave, al Corpo libero, al Volteggio e alle Parallele. Claudia invece, iniziava con difficoltà la sua gara, cadendo alle parallele e alla trave, sapendosi poi riscattare al Corpo Libero e al Volteggio, dove eseguiva due ottimi esercizi. A fine competizione, conquistava cos il QUARTO POSTO, ai piedi del podio, nella classifica generale, due Secondi Posti al Corpo Libero e alle Parallele ed un Terzo Posto al Volteggio. Certamente "Il più grande spreco nel mondo è la differenza tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare" diceva Ben Herbster, ci aspettiamo dunque, che entrambe continuino su questa strada e, con il duro lavoro, raggiungano tutti gli obiettivi, alla loro portata. Contemporaneamente, proprio al Palazzetto dello Sport S. Bandinelli, sede operativa della Ginnastica di Velletri, si svolgeva la seconda tappa del Campionato a squadre PRIMAVERA CUP, dell’ente di promozione UISP.
Le ginnaste, ben 21 a rappresentare la città di Velletri erano, FRASCA AURORA, GALONI AURORA, DI LUZIO NOEMI, DORIGO ELENA, DI CONSOLO AMELIE, DE MARZI MARTA, SLIMANI RANIA, FATALE SOFIA, CIRIACI ALICE, NALI TULIA, COLOMBO RACHELE, PALMA CARLOTTA, BARBETTA CLARA, DE CESAREO MICHELA, LEONI MARTA, MANCINI FRANCESCA, BISEGNI ASIA, CIANFARANI ELISABETTA, BOMBARDA SARA, CARLETTI FEDERICA e SLIMANI NERMINE. Accompagnate dai Tecnici Fornini Alessio, Maria Taloni e Daniele Pileri, ben si comportano e, in un clima di festa e condivisione, alla loro primissima esperienza, conquistavano un TERZO, un QUARTO ed un QUINTO Posto a squadre, bravissime! Cinque anni fa, tutto ciò era solo un sogno di due ragazzi, oggi invece una realtà costruita e vissuta insieme; Questo è proprio quello che accade quando si fa parte di un società, la propria individualità lascia spazio ad una forza più grande, che trascina gli animi: la forza del team Res! Un team, che condivide sogni, progetti, ma soprattutto valori! D’altronde "I momenti più belli della vita sono quelli che, uniti insieme, formano un percorso!" Non possiamo che essere orgogliosi, di ciò che stiamo costruendo e darvi appuntamento alla prossima settimana, dove i nostri maschietti, saranno impegnati nel Campionato Individuale Silver a Cori e le ragazze, nel Campionato individuale Silver ad Aprilia.

Attrezzeria e Costumi nel Cinema di Luigi Magni

$
0
0
Sabato 6 Aprile alle ore 10.30 presso il Polo Espositivo Juana Romani inaugurazione della mostra evento dedicata a Lucia Mirisola scenografa e costumista due volte premio David di Donatello tre volte Nastro d’Argento.


di Alessandro Filippi
La mostra gode del patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio dei Comuni di Velletri e Lanuvio, dell’Associazione Momo di Genzano di Roma e del sostegno dell’ Istituto d’ Istruzione Superiore Cesare Battisti, dell’ Associazione Luigi e Lucia Magni e del Rag. Giuseppe Origlio. Il prossimo 6 aprile il museo Luigi Magni e Lucia Mirisola inaugura una mostra evento per celebrare il 50 anniversario dell’uscita de “ Nell’ Anno del Signore” dedicata alla scenografa e costumista Lucia Mirisola due volte Premio David di Donatello tre volte Nastro d’Argento. Un progetto nato all’interno del Festival del Cinema di Velletri premio SamPietrino D’ORO marguttiano con la collaborazione di quattro grosse realta’ del cinema come la Rancati attrezzeria dal 1864 che ha fornito gli arredi per quasi tutti i film, la gloriosa costumeria Tirelli 17 volte premio Oscar, la The One srl erede della tradizione della Sartoria Mayer e la costumi d’arte Peruzzi ultima a collaborare con Lucia. Quindi dal 6 aprile al 29 giugno il visitatore potra’ immergersi in 10 scene tratte da Nell’Anno del Signore – In nome del Papa Re – State Buoni se Potete – O Re La Carbonara con oggetti autentici la mostra sara’ impreziosita dall’esposizione dei David di Donatello di Gigi Magni della Signora Lucia e di quelli di Ruggero Mastroianni il montatore di gran parte dei film del maestro romano. Un grazie di cuore va a chi ha reso possibile tutto questo Dino Trappetti presidente della Tirelli spa Romolo Sormani presidente della Rancati srl Alessandra Cinti presidente della The One srl Giuseppe Peruzzi presidente della Costumi d’arte Peruzzi. Un grazie agli amici del DLF al Rag. Giuseppe Origlio a Leila Benhar e Massimo Castellani al Dr. Eugenio Dibennardo. Alla mia amica Romina Trenta assessore alla cultura.

“In dialogo con Michelangelo”: conferenza a due voci di Antonio Forcellino e Marco Bussagli alla Casa delle Culture

$
0
0
Sabato 6 aprile alle ore 11.00, nella sede di Velletri dell’Accademia di Belle Arti di Roma, presso il Convento del Carmine, oggi Casa delle Culture e della Musica, l’Auditorium ospita la conferenza a due voci a cura di Antonio Forcellino e Marco Bussagli.
“In dialogo con Michelangelo”, terzo appuntamento del ciclo Incontri in Accademia. I due studiosi, restauratore di fama e scrittore il primo; storico dell’arte, professore dell’Istituzione romana, pubblicista il secondo, si alternano e confrontano sul massimo artista del nostro Rinascimento, Michelangelo Buonarroti: uomo inquieto, solitario, angosciato dalla preoccupazione della Forma, talento precoce scoperto da Lorenzo de’ Medici nel giardino di San Marco, e cresciuto sotto la sua protezione. I relatori, già protagonisti di un colloquio sul Buonarroti trasmesso da Sky Arte, ci conducono alla scoperta di ciò che si cela dietro i suoi capolavori, oggi da noi ammirati con stupore e coinvolgimento: Forcellino, restauratore del Mosé e delle Cappelle Medicee, ha costruito un romanzo avvincente sulla creazione del celebre David; Bussagli nel suo saggio riporta alla luce le ragioni che conducono Michelangelo a rappresentare in numerose sue figure (alcune della Cappella Sistina) una curiosa anomalia: il quinto incisivo. Alla presenza della Direttrice Tiziana D’Acchille, del coordinatore della sede Marco Nocca, dei docenti dell’Accademia operanti a Velletri, di Orlando Pocci, Sindaco di Velletri, il programma prevede: 

ore 11:00 Conferenza; 
ore 12:00 Presentazione dei volumi: A. Forcellino "Il colosso di marmo", Harper Collins 2019; M. Bussagli " I denti di Michelangelo ", Medusa Edizioni 2014. 
Al termine gli autori saranno a disposizione per il firmacopie presso la postazione, allestita in sala per l’occasione dal Bookstore Mondadori di Velletri.

Velletri “riabbraccia” Volontè: con Giovanni Savastano, Angelica Ippolito e Mietta Albertini la presentazione di “Recito dunque sono” alla Mondadori

$
0
0
Tante emozioni, sabato pomeriggio, alla Libreria Mondadori di Velletri. Moltissimi veliterni, appassionati di cinema, estimatori, curiosi o amici di Gian Maria Volonté, hanno affollato il Bookstore di via Pia per riabbracciare l’attore che visse diversi anni a Velletri, e ascoltare la presentazione dell’ultima biografia dedicata allo straordinario interprete, “Recito dunque sono”, scritta da Giovanni Savastano.


di Rocco Della Corte
Insieme all’autore sono intervenute Angelica Ippolito, compagna di Volontè, e Mietta Albertini, attrice in “La classe operaia va in Paradiso”. L’evento, svolto in collaborazione con l’Associazione Memoria ‘900, si è subito confermato ricco di pathos. “Il titolo” – ha detto Giovanni Savastano – “sintetizza cosa fosse Gian Maria, un attore che colpiva a livello emotivo. Il suo modo di recitare era nell’essere il personaggio, costruirgli un’identità”. Una tesi confermata da Angelica, la quale visibilmente emozionata si è detta felice di ritrovare facce amiche: “Velletri ci colpisce sempre, e fa piacere essere qui per parlare di questo libro. Lo definirei un intenso breviario su Gian Maria”.
Grazie alle testimonianze degli ospiti, è venuta fuori la grandezza dell’artista, impegnato sul lavoro e nel sociale: “Gian Maria si avvicinava ai personaggi in maniera giornalistica” – ha continuato la Ippolito – “e alla fine del film diventava più fragile, ci metteva molto per liberarsi dal pathos dei personaggi. Sul set, invece, era molto amato. Ricordo del caro Ennio Fantastichini, che durante le riprese fu trattato con freddezza e poi Gian Maria lo chiamò per invitarlo qui a Velletri a mangiare il pollo con i peperoni. Era unico, Volonté quando lavorava era ai domiciliari. Si alzava alle 5 e non usciva mai”. Nel volume sono contenute diverse testimonianze, alcune delle quali molto curiose, come quella di Montaldo: il grande regista racconta che ai tempi di “Giordano Bruno” Volonté gli bussò alla porta della camera di albergo alle 4 del mattino dicendo che era impossibile dormire dato che il giorno successivo sarebbe stato messo al rogo (come personaggio). Una genialità quasi surreale, nata passo dopo passo: dal teatro, al cinema, nei radiodrammi, all’Accademia, con tanti sacrifici (Savastano ricorda delle notti passate nelle macchine parcheggiate a dormire, a Roma).
Anche Mietta Albertini, che ha interpretato la famosa scena della macchina in “La classe operaia va in Paradiso”, ha portato il suo contributo: “Quella scena poi divenuta celebre fu cambiata due giorni prima di essere girata per volontà di Gian Maria. La girammo in un capannone, con il freddo micidiale, e Gian Maria fu bravo ad alleviare la pesantezza dando vita ad una scena quasi improvvisata, anche per Petri, il regista”. Un altro aspetto importante dell’uomo Volonté è quello politico: militante attivo, il suo impegno per l’ambito civile fu praticamente ininterrotto, fin dai primi anni Sessanta. Un altro cittadino illustre di Velletri, Eugenio Scalfari, commentò la messa in scena di una rappresentazione della negligenza cattolica nel nazismo (su iniziativa del futuro senatore di Velletri Carlo Levi, nel 1965) come uno dei primi atti politici veri del dopoguerra. Come era Volonté a casa? A Velletri viveva in località Colle Ottone Alto, nella villa che fu prima di Andreina Pagnani e poi di Eduardo De Filippo: “In casa studiava, rifletteva. Spesso” – ha raccontato Angelica Ippolito – “rifiutava dei copioni, come accadde per ‘Casanova’ di Fellini o ‘Metti una sera a cena’ di Patroni Griffi. Molti dei copioni li ho regalati a nostri amici veliterni”. Su quale film meglio rappresenti l’animo di Volonté, Angelica Ippolito non ha dubbi: “Il monologo di ‘Sacco e Vanzetti’ è quello più vicino al suo sentire. Montaldo più volte ha detto di come i due attori che rappresentarono i carabinieri si misero a piangere. Lì è proprio lui…”. Davanti alla città che tanto amò Gian Maria, non poteva mancare l’analisi del profondo legame tra Velletri e Volonté. Curò la rappresentazione di ‘Tra le rovine di Velletri’, opera tratta dai diari di padre Laracca, sacerdote veliterno che annotò giorno per giorno quanto accadeva in tempo di guerra nella città castellana. E per rendere meglio l’idea della comunanza nella disperazione, della fratellanza in epoca bellica e della memoria collettiva da non perdere, Volonté chiamò a recitare, nella suggestiva cornice della scalinata del Palazzo Comunale divenuta perfetto scenario, le compagnie teatrali e le persone che hanno avuto diretta testimonianza della guerra.
Un evento che portò Velletri, e la devastazione subita, sulle principali reti nazionali, con lo stesso Volontè a dire davanti alle telecamere del Tg che “Velletri ha ricchezza e potenzialità e bisognerebbe farla conoscere”. La memoria storica, al giorno d’oggi, è ancora più importante per le tante cose che convergono ad occultarla, e l’idea di mettere su “Tra le rovine di Velletri” rientrò proprio in questa missione. Al termine della presentazione sono intervenuti gli amici di Gian Maria, cominciando da Carlo Guglielmi, che ha raccontato diversi aneddoti domestici del grande attore, passando per Valerio Ciafrei, ex Sindaco, il quale ha ricordato di quando Volonté su Radio Delta Velletri intervenne personalmente in periodo di elezioni. Anche l’intervento di Emanuela Treggiari, presidente dell’Associazione Culturale Memoria ‘900, ha portato linfa al dibattito, poi conclusosi con un lungo firma-copie. Un pomeriggio davvero straordinario, di fronte a quasi duecento persone, segno che a Velletri Gian Maria Volonté sarà sempre amato. In attesa che il Teatro a lui intitolato veda apposta, sull’esterno, la targa tanto auspicata (l’attore mise in piedi un Comitato per riaprirlo, negli anni Novanta, coinvolgendo tantissimi intellettuali, registi, attori, scrittori in “Salviamo il Teatro Artemisio”). Un riconoscimento piccolo ma grande, per un uomo che tanto ha dato alla nostra città e che, nel ricordare ciò che ha rappresentato, regala ancora brividi di sana emozione.

Virtus Velletri: bellissimo il saggio minibasket della scuola Zarfati!

$
0
0

Sabato 31 Marzo si concluso con successo il progetto gratuito alla Palestra Polivalente.

Grande divertimento Sabato 31 Marzo alla palestra Polivalente per il saggio finale di minibasket del progetto gratuito portato avanti dalla Virtus Velletri nella scuola primaria Zarfati dell’Istituto Comprensivo “Gino Felci”. L’iniziativa ha avuto una durata di tre mesi, da Gennaio a Marzo, e ha visto coinvolti decine di bambini e maestre entusiasti. Ben 10 le classi che hanno partecipato all’iniziativa e svolto il saggio, che è stato diviso in due blocchi di 5 classi dalle 9,30 a 12.00.
Giochi e prove di abilità, anche per mostrare quanto appreso nei tre mesi del progetto, sono stati al centro di una mattinata piena di emozioni per i piccoli e per i loro genitori. La società ringrazia il Dirigente scolastico dell’Istituto e i responsabili coordinatori dei plessi per la preziosa collaborazione, senza la quale il progetto non si sarebbe potuto svolgere.

Importanti risultati per gli atleti veliterni dell’As Kick Boxing Castelli Romani del maestro Tommaso D’Adamo

$
0
0
Il 31 Marzo a Napoli si è concluso il girone di qualificazione Centro Italia dei campionati italiani WTKA di Kick Boxing. La prima tappa si è’ svolta a Trani Il 27 Gennaio, poi la seconda tappa si è svolta il Velletri 24 Febbraio e infine appunto il girone del centro Italia prevedeva la finale a Napoli.

di Alessandro De Angelis
Ricordiamo che le finali dei Campionati Italiani Wtka si svolgeranno all’interno della Fiera Del Welness a Rimini nei giorni 31 Maggio, 1 e 2 Giugno e per l’occasione si decreterà la Nazionale Italiana. Anche questa volta per l’Associazione veliterna As Kick Boxing Castelli Romani guidata dal maestro Tommaso D’Adamo è stata una giornata ricca di medaglie. Ecco nel dettaglio i risultati degli atleti veliterni dell’As Kick Boxing Castelli Romani: 1° Class. Elena Mammucari Senior -65 Kg, 1° Class. Lorenzo Manciocchi Junior -79 Kg, 1° Class. Giovanni D’agostino -57 Kg Primi Guanti Cadetti,2° Class. Andrea Antonetti Junior -57 Kg, 2°. Class. Leonardo Antonelli Junior -63 Kg, 2° Class. Simone Bastianelli Senior -63 Kg. Matteo Corini pur effettuando Un match molto tecnico non è’ riuscito a salire sul podio. Nella manifestazione a Napoli Domenica 31 Marzo hanno partecipato circa 500 atleti provenienti dalle regioni Umbria, Lazio, Abbruzzo, Puglia e Campania ed è stata coordinata in maniera eccellente come al solito dal maestro Tommaso D’Adamo oramai punta di forza della Federazione. Il Maestro D’Adamo è molto soddisfatto della squadra che vede crescere a livello tecnico giorno per giorno questo dovuto anche alla molta attività agonistica in cui partecipano i ragazzi. I prossimi appuntamenti per l’associazione veliterna sono: 3° trofeo citta’ di Albano il 14 aprile, il campionato regionale a Frascati (Vermicino) prezzo il Palazzetto il 12 maggio, poi le finali dei campionati italiani Wtka di Rimini fine maggio e il 16 giugno a Lariano all’interno della Sagra della Pizza.

Ricordo e divertimento nel nome di Francesco Carpanzano

$
0
0
Mercoledì 29 marzo, in un bel pomeriggio assolato, presso i campi di calcio del Giardino di Archimede si è svolto il IX Memorial in onore e in ricordo di un grande sportivo, Francesco Carpanzano.
Come ogni anno i protagonisti in campo del torneo sono stati i bambini, compreso il nipotino Francesco, in forza tra le fila della Fortitudo Velletri, che ha anche dato il calcio d'inizio e il via al torneo. Squadre partecipanti la Polisportiva Velletri, guidata dal mitico bomber Luca Di Lazzaro, la Vjs Velletri di mister Bracchetti e due gruppi della Fortitudo guidati da mister Calcatelli e mister Rossi. Dopo un breve saluto da parte del figlio Pietro sono iniziate le gare, avvincenti e divertenti, che hanno deliziato il folto pubblico e speriamo da lassù anche Francesco, che inoltre si sarà divertito anche per le parate del suo nipotino portiere. Dopo le varie partite che hanno visto vincere tutti i ragazzi partecipanti, la manifestazione è continuata con la premiazione di tutti i bambini e della moglie Vilma, mentre la nuora Nadia i cognati Sandro e Daniela preparavano un gustoso rinfresco per gli affamati e stanchi protagonisti. Si ringrazia il presidente Luca Bastianelli per aver messo a disposizione la struttura, i ragazzi delle squadre partecipanti e i loro responsabili e allenatori, la fotografa Katiuscia e tutti i genitori che hanno partecipato con calore e grande sportività, come dovrebbe sempre essere sui campi di calcio. Arrivederci al prossimo anno!





Gran finale di stagione con Alessandro Benvenuti fra gli applausi del Teatro Artemisio-Volonté

$
0
0
Si è chiusa nel migliore dei modi, con un’ottima partecipazione di pubblico e uno spettacolo di grandissima qualità, la stagione teatrale dell’Artemisio-Volonté di Velletri, diretto dal Maestro Claudio Maria Micheli.

di Rocco Della Corte
L’ultima data in cartellone, sabato 30 marzo, ha visto salire sul palcoscenico castellano Alessandro Benvenuti, che insieme a Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti ha interpretato brillantemente la commedia “Chi è di scena”, da lui scritta e diretta. Davanti ad una nutrita platea, si è aperto il sipario ed è comparso in penombra un uomo in poltrona (Benvenuti). Suona subito il campanello ed entra un giovane (Cioni), con tutta l’apparecchiatura necessaria per intervistarlo. Sullo sfondo una figura femminile distesa e dormiente, talmente statica da sembrare un manichino (Argenti). La situazione sembra classica, si scopre che il padrone di casa è un attore ritiratosi da cinque anni e che concede una chiacchierata ad un giovane ammiratore.
Il dialogo fra i due, però, ha in sé il seme del surreale, del comico e del riflessivo. Benvenuti, infatti, inizia a dare risposte cervellotiche, spiazzanti, ai limiti dell’inverosimile. E il suo intervistatore, sempre più in preda al panico, si trova spesso e mal volentieri nella condizione di dover tacere. Il botta e risposta fra i due è in crescendo, sagace e ad alta tensione, con continui capovolgimenti di situazione. L’ironia si trasforma in terrore, come un’automobile sul cui acceleratore e sul cui freno pigia l’onnipresente Benvenuti, vero deus ex machina delle situazioni psicologiche rovesciate in scena. Litigi, pacificazioni, nuove incomprensioni, poi nel finale tutta la vicenda si scioglie: il vecchio attore e il giovane giornalista sono in realtà attori di una finzione. Nella fattispecie, l’esperto interprete sta recitando il ruolo di pazzo perché istruito dalla amata nipotina, che gli ha confessato di essere infastidita dal ragazzo. Quello che sembra un idilliaco quadretto intimo e familiare si rompe di nuovo quando la giovane, che si è finalmente alzata dal letto e si mostra con il suo acuto sguardo, telefona all’intervistatore, un suo amico, dicendosi soddisfatta della messa in scena nei confronti dello zio. In pratica, entrambi hanno recitato, istruiti dalla stessa mente, e con obiettivi diversi.
La nipote ha cercato di far sollevare suo nonno dalla depressione, conseguenza di un incidente stradale costato la sedia a rotelle, assegnandogli un copione non scritto cui il giovane ha recitato da spalla. Infine, fra interrogativi e dubbi, esce fuori un messaggio di teatro come ragione di vita e scoperta della propria interiorità, compito assai nobile e poco meccanico. Tanti applausi per i tre attori, alla fine dello spettacolo. Si chiude, con questo appuntamento, anche una splendida stagione teatrale che ha visto salire sul palco dell’Artemisio-Volonté – grazie al lavoro della Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri – nomi del calibro di Amanda Sandrelli, Ascanio Celestini, Emilio Solfrizzi, Michele La Ginestra, Massimo Wermuller, Ettore Bassi, Simona Cavallari, e, appunto, Alessandro Benvenuti. Ottima la risposta di pubblico, segno che il teatro è sempre innovativo e aggregante e che, quando c’è qualità, i cittadini possono e devono rispondere riempiendo le poltrone di una delle platee più belle ed eleganti del Lazio.

Run for autism, Vivicittà Latina e Cross laghetto granieri per i Free Runners

$
0
0
Domenica 31 marzo a Roma, i Free Runners hanno partecipato alla “Run For Autism”, gara che si è svolta a Roma organizzata daL’A.S.D. – Progetto Filippide Roma con la collaborazione della A.S.D. Forhans Team e con il Patrocinio della Regione Lazio, Comune di Roma, Coni, Cip, Fidal Lazio, Fisdir e Protezione Civile.
Gara podistica di corsa su strada interamente e unicamente dedicata alla sensibilizzazione sull'autismo non solo in Italia, ma in Europa. È una corsa integrata dove atleti con autismo e atleti normodotati corrono insieme, nata otto anni fa per sensibilizzare, informare e porre l'attenzione del mondo sportivo e non, sulla rilevanza sociale dell'autismo. Bravissimi i free in gara che hanno così concluso i 10 km previsti: Flavio Bonanni ’42:49; Stefania Pellis quarta donna al traguardo prima F40 ’42:51; Giorgio Innocenti ’42:51; Alessio Leoni ’44:04; Domenico Valeri secondo M65 in ’44:56; Franco Piermarteri ’50:16; Fabio Pietrosanti ’52:18; Simona Fabrizi ’52:18; Paola Ierussi ’52:40; Federico D’Amato e il debuttante Francesco Federici in ‘1:03:45.
Sempre domenica alla “Vivicittà Latina”, 10 km su strada per tre grandi atleti Free Runners, che tra i quasi 600 atleti presenti, hanno ottenuto un ottimo risultato arrivando: Mauro Massimi quinto assoluto in ’34:48, Andrea Todini settimo e primo M35 in ’35:05 e Damiano Cavola undicesimo e primo M40 ’36:23. Al Monte Vele Trail, a Fondi in provincia di Latina, 23 km di corsa in montagna per Gianluca Belardini che ha concluso in ‘3:05:26. Domenica 24 al Cross Laghetto Granieri 9km e 600m per Damiano Cavola che arriva in settima posizione assoluta secondo M40 in ’37:34 e Domenico Valeri primo M65 in ’43:05.

Un fine e un inizio settimana esplosivo per la Velitrae

$
0
0
Un fine settimana entusiasmante per i colori bianco-rossi dell’Associazione Ginnastica Velitrae A.S.D. che è riuscita a portare le sue ginnaste sul podio nel campionato individuale silver GAF.
Sabato 30 Marzo nella sede delle Ginnaste ad Aprilia si è svolta la seconda prova del campionato individuale Silver LA. Quattro le quattro ginnaste in campo gara, Aurora Caponera, Emma Giani, Ludovica Meini, Giada Malagigi. Ottime le prestazioni delle atlete che hanno conquistato ben 3 podi, Aurora Caponera ottimo 3° posto alla trave, Giada Malagigi conquista un bellissimo 2° posto alla trave, Ludovica Meini 3° posto al volteggio. Domenica 31 marzo nella sede di Civitavecchia si è svolta la seconda prova individuale silver LD dove ha visto protagonista Valentina Nicolini piazzandosi 8° all round. Soddisfazione per i tecnici Francesca Ciappetta e Livia Caracci.




Viewing all 7460 articles
Browse latest View live