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Serie C, Waterpolis Lariano superlativa: battuto l’Antares Latina (8-4)

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Vittoria straordinaria per la Waterpolis Lariano, che supera l’Antares Latina con una prova strepitosa. I ragazzi di coach Domenico Criserà, di fronte alla più quotata e attrezzata avversaria, sfoderano una prestazione di qualità e carattere e al termine della gara festeggiano un successo importante per il morale e per la classifica.

di Rocco Della Corte
L’8-4 finale è un premio ai tanti sacrifici dei ragazzi e dello staff tecnico, e conferma quanto di buono si era visto nelle due precedenti partite che purtroppo non avevano portato punti in dotazione alla Waterpolis. Primo tempo sul filo dell’equilibrio, chiuso sul 2-2. Nel secondo e nel terzo la squadra di Criserà mette la freccia per il sorpasso con un 3-1 e un 2-1. Ultimo tempo di completa gestione, con un’ottima difesa, e il parziale di 1-0 che regala il meritato 8-4 finale. Soddisfatto l’allenatore della Waterpolis a fine gara: “La prestazione importante è arrivata, in una delle partite più difficili della stagione contro una pretendente al primo posto. L’Antares è una squadra allestita per il salto di categoria, ma noi abbiamo fatto una prestazione da dieci e riportato una meritatissima vittoria.
Abbiamo controllato bene la gara” – analizza il tecnico – “giocando una pallanuoto veloce, aggressivi e determinati, nonostante sette espulsioni. La difesa è stata ottima, le ripartenze rapide, bravo anche il portiere Caliendo. In generale tutta la squadra merita gli applausi e siamo contenti, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata la grande prestazione e spiace per la scorsa settimana”. Tre punti che fanno guardare con più serenità ai prossimi appuntamenti: “Per il futuro sono fiducioso, già sabato andremo in casa del Volturno alla ricerca di una vittoria per staccarci dalle zone basse. La squadra è giovane” – ha concluso il tecnico – “e potremo avere alti e bassi, ma funziona il lavoro fatto a livello tattico e natatorio e per ora godiamoci questa grande prova e questa grande vittoria”. A segno per la Waterpolis sono andati due volte Gualandi, due volte Roncaioli, e una a testa Castello, Droghini, Disantantonio e Voncina.

"Le attrezzerie e le costumerie nel cinema di Luigi Magni” al Polo Espositivo Juana Romani

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Nel 1969 usciva nelle sale cinematografiche “Nell’Anno del Signore” il secondo film da regista di Luigi Magni, si tratta dell’opera che lo ha consacrato nel mondo del cinema ed è ancora oggi tra i cento film italiani campioni d’incasso.



Per celebrare il 50esimo anniversario dell’uscita di questo grande capolavoro il Circolo Artistico La Pallade Veliterna – Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola nel quadro degli eventi legati al Festival del Cinema di Velletri X SamPietrino D’ORO marguttiano ha organizzato una mostra evento curata da Alessandro Filippi responsabile del museo e da Anna Meola vice presidente del Circolo Artistico La Pallade Veliterna e organizzatrice generale del Festival stesso. La mostra che aprirà i battenti nel mese di Aprile del 2019 è stata realizzata grazie alla collaborazione della prestigiosa attrezzeria cinematografica Rancati e delle costumerie Tirelli Spa e The One srl erede della tradizione della costumeria di Gabriele Mayer che ha realizzato i costumi disegnati da Lucia Mirisola per Nell’Anno del Signore. Avremo un percorso espositivo nella sala Marcello De Rossi del Polo Espositivo Juana Romani con la ricostruzione attraverso oggetti di scena autentici usati sui set de Nell’anno del Signore – In nome del Papa Re – Arrivano i Bersaglieri – State Buoni se Potete – Secondo Ponzio Pilato – In nome del Popolo Sovrano. Sono state scelte da Alessandro Filippi e Anna Meola le scene più significative che verranno integrate dai costumi originali disegnati da Lucia Mirisola provenienti dalle collezioni Tirelli e The One. Avremmo gli abiti di Carmen Scarpitta e di Nino Manfredi ne “ In nome del Papa Re” il bellissimo abito di Vittorio Gassaman che ha interpretato il barone Scarpia ne La Tosca – l’abito di Nino Manfredi in Secondo Ponzio Pilato. Dal set de Nell’Anno del Signore gli abiti di Nino Manfredi Cornacchia – Claudia Cardinale Giuditta Enrico Maria Salerno il colonello Nardoni – Ugo Tognazzi il Cardinale Rivarola. La mostra verrà integrata dal percorso espositivo del Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola dove è riassunto il percorso della carriera di questa coppia che ha scritto un capitolo fondamentale della storia del cinema attraverso la ricostruzione filologica di pagine della vicenda storica italiana. Presto maggiori dettagli sulla manifestazione. Nel frattempo a margine di questa nota voglio comunicare che a far data dal 26 Febbraio 2019 il Circolo Artistico La Pallade Veliterna – Gustavo Gualtieri ha un nuovo vice presidente nella persona di Anna Meola persona degna di massima stima e fiducia per la sua esperienza nel settore dell’organizzazione di eventi e di cura delle pubbliche relazione. Sarà Anna Meola insieme ad Alessandro Filippi e alla famiglia Todi Sabato 23 Marzo alle 18.30 ha ad annunciare i nomi dei SamPietrini D’ORO marguttiani 2019 così come decisi dalla giuria e a rendere pubblico il programma degli eventi collaterali legati alla X°edizione del premio fondato da Enrico Todi nel 2006 con presidente onorario Luigi Magni.

Intenso weekend di gare per la Ginnastica Res Novae di Velletri

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Week end impegnativo quello appena trascorso per la Ginnastica Res Novae Velletri, contemporaneamente impegnata su più fronti, nel Campionato Individuale Allieve Gold, nel Campionato di Serie D Gam, entrambi campi gara della Federazione Ginnastica d'Italia, e nel Trofeo Promesse dell’ente di Promozione UISP, aperto alle ginnaste più piccole.


di Leandra De Marzi

La prima a scendere in campo Sabato, nel Campionato Federale Gold L3 è Flavia Boccia, classe 2008, unica rappresentante Veliterna in questa tipologia di Campionato; Flavia finalmente più matura e consapevole affronta la gara nel modo giusto, iniziando alla trave e inserendo notevoli difficoltà, da ginnasta matura, eseguendole con successo. Passando per il Corpo Libero, al Volteggio, migliora le sue esecuzioni, per terminare con la parallela ed i cinghietti, dove migliora in nota di partenza e di esecuzione, conquistando a fine gara un 14* posto nella Classifica Regionale, in un contesto della categoria L3, di alto livello tecnico. Molto il lavoro ancora da fare in vista della Zona tecnica, tra due settimane, che vedrà impegnata Flavia, per conquistare un posto alle Finali Nazionali! Domenica mattina scendono in campo, visibilmente emozionate, pronte a divertirsi ed iniziare la loro carriera ginnica, Ludovica Ciranna e Azzurra Sofia, rispettivamente anno 2011 Ludovica e anno 2012 Azzurra, che portano a termine la loro prima garetta, da ginnaste mature, nonostante non abbiano ancora compiuto gli 8 anni di età e, con grinta e determinazione, conquistano il SECONDO POSTO Ludovica, nella Categoria 2011 e il PRIMO POSTO Azzurra, nella Categoria delle 2012. Nemmeno il tempo di congratularci che nel pomeriggio, iniziava a Cori, il Campionato Regionale di Serie D Maschile, dove la Res Novae, unica rappresentante veliterna in questo campionato federale, era presente con 4 squadre e ben 13 ginnasti.
A fine gara nonostante qualche errore, la squadra composta da Antonetti Samuel, Marian Iacob e Taddei Daniele, conquistava un ottimo QUINTO Posto; La squadra composta da Mariani Mattia, Pignalberi Alessandro, Efrati Alessandro e Lombardi Wesley, otteneva il TERZO Posto nella categoria LB, mentre la squadra formata da Colella Gabriele, Giordani Jacopo ed Arseni Lorenzo, salivano sul SECONDO gradino del Podio! PRIMO Posto invece per la Squadra LC, composta da Tora Matteo, Pistolesi Valerio e De Riggi Riccardo. Complimenti a tutti i ginnasti ed i loro tecnici! Cinque anni fa, tutto ciò era solo un sogno di due ragazzi, oggi invece una realtà costruita e vissuta insieme; Questo è proprio quello che accade quando si fa parte di un società, la propria individualità lascia spazio ad una forza più grande, che trascina gli animi: la forza del team Res! Un team, che condivide sogni, progetti, ma soprattutto valori, si VALORI Etici e Morali! Gioia ed entusiasmo che unisce Ginnasti, Famiglie, Istruttori e Dirigenti, ognuno rispettando il proprio ruolo. Non possiamo che essere orgogliosi, di ciò che stiamo costruendo e darvi appuntamento alla prossima settimana, dove i nostri atleti saranno impegnati contemporaneamente nel Campionato Gold Maschile a Civitavecchia e nel Campionato Silver Femminile ad Aprilia.

2° prova del Trofeo Lazio Sud. Una festa della Ginnastica per tutta la Velitrae

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Un giorno di sport e di festa quello di Sabato 9 marzo per la seconda prova del Trofeo Lazio Sud organizzato dal Polo tecnico Regionale “Lazio Sud” di Velletri del Comitato Regionale Lazio presso il Palazzetto dello Sport di Cori.
In una prova non competitiva in cui i giovanissimi atleti si sono confrontati in un ambiente sereno superando la timidezza e la paura delle gare federali che affronteranno a breve, lo sport ha fatto da padrone in una aura di gioia. Presenti, oltre alla Velitrae, l’asd Pianeta Benessere di Anzio, l’asd Gymnova di Latina e l’asd Ginnastica Genzano. Per la Velitrae hanno gareggiato per la categoria “Cuccioli”: Muscedere Samuel, Cherubini Diego, Errera Emanuele, Cerci Vittoria, Prati Maria Chiara, Di Fabio Flavio, Ludovisi Noemi, Morelli Valerio, Abbadini Ludovica e Fiocco Giacomo. Per la categoria “6-8 anni maschile”: Muscedere Gabriel, Bondi Maxim, Proietti Andrea, Zampolla Paolo e Fatale Emanuele.
Per la categoria “Avanzato Maschile”: Bevilacqua Matteo, Pallotti Alessandro, Prati Flavio e Troiani Fionn. Per la categoria “Preagonistica Maschile”: Candidi Alessandro, Dell’Anna Alessio e Massaccesi Lorenzo. Per la categoria “6-8 anni Femminile”: Rizzo Ginevra, Trombetti Eva, Mastrella Chiara, Scarsella Giulia e Sambucci Aurora. Per la categoria “9-11 anni Femminile”: Brizi Arianna, Cianfarani Chiara, D’Annibale Melania, Fede Arianna, Tassinari Chiara, Salucci Sofia e Volpi Priscilla Iole Martina. Per la categoria “Intermedio Femminile”: Alessandroni Rebecca, Cava Arianna, Catarinelli Chiara, Iannicola Sara e Rossi Silvia. Un ringraziamento ai tecnici Andrea Dei Giudici, Dario Tibaldi, Livia Caracci, Francesca Ciappetta, Beatrice Dreussi e Maria Teresa Di Cicco.



E’ tornato alla casa del padre Mons. Eugenio Gabrielli

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Il 12 marzo presso la Clinica Madonna delle Grazie è tornato alla casa del padre Mons. Eugenio Gabrielli Canonico del Capitolo della Cattedrale di S. Clemente Parroco emerito della Parrocchia di S. Lucia V.M. Con lui consegniamo alla storia la gloriosa Diocesi Suburbicaria di Velletri della quale aveva vissuto da protagonista gli eventi della ricostruzione post bellica durante l’episcopato del Cardinale Clemente Micara.

di Alessandro Filippi
L’ultimo del gruppo dei “guglianesi”, era nato a Giulianello di Cori il 19 Maggio 1934. Ha compiuto gli studi nel seminario vescovile di Velletri prima con il Rettore Mons. Achille Onorati e poi con Mons. Giuseppe Marafini. Fu il Cardinale Clemente Micara ad ordinarlo sacerdote il 29 Giugno 1957 nella cappella del seminario estivo di Norma costruita per l’occasione. Fu vice parroco della Parrocchia di Santa Maria Goretti a Latina e poi di Mons. Eteocle Trocchi in cattedrale. Nel 1962 il Cardinale Clemente Micara lo ha insediato parroco di Santa Lucia succedeva a Don Vincenzo Zaralli. Per 52 lunghi anni ha svolto il suo ministero nella parrocchia veliterna curando il restauro dell’aula liturgica. Nel 1986 con il crollo del Campanile si trova ad affrontare un lungo periodo di lavoro che lo ha portato alla sua ricostruzione poco prima che lasciasse la parrocchia per raggiunti limiti di età. E’ stato presidente dell’Opera Pia Berardi dal 1964 succedeva a Mons. Giuseppe Marafini che lasciò l’incarico perché eletto Vescovo di Veroli – Frosinone. Impegnato nello sport è stato uno dirigenti della Vis Velletri Calcio e un sostenitore della Velitrae. Insegnante di Lettere prima al Cesare Battisti e poi al Mancinelli sempre vicino ai giovani ha rappresentato per i suoi allievi un punto di riferimento per ogni difficoltà. Sacerdote aperto di mente ha sempre usato la sua cultura a beneficio della fede tenendo omelie che molto spesso erano vere e proprie lezioni. Introdotto nel Capitolo della Cattedrale dal Vescovo Andrea Maria Erba prima come canonico onorario nel 1998 e poi effettivo nel 2002 insieme ai Monsignori Gino Orlandi e Paolo Picca. Al raggiungimento dei 75 anni di età ha lasciato la parrocchia di Santa Lucia continuando a svolgervi il suo ministero come aiuto al Parroco Mons. Paolo Picca. Dopo la creazione dell’unità pastorale con a capo Mons. Roberto Mariani si era ritirato nella sua abitazione di Via S.Giovanni Vecchio insieme alla sorella Pina. L’ultima apparizione pubblica il 29 Giugno 2017 quando ha concelebrato la Santa Messa con Don Carlo Fatuzzo nel giardino della sua abitazione per il suo 60 di sacerdozio ricevendo la benedizione del Santo Padre. Con Don Eugenio si chiude una pagina di storia. Ciao Monsignò grazie di tutto. La salma è stata esposta nella Chiesa di S. Lucia V.M. Mercoledì 13 Marzo mentre i funerali presieduti dal Vescovo Vincenzo Apicella si sono svolti nella Cattedrale di San Clemente Giovedì 14 Marzo alle ore 10.30

45' Roma-Ostia: presenti anche i Free Runners

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Grande successo per la 45’ Roma Ostia, la mezza maratona più partecipata d’Italia, corsa domenica 10 marzo, quest’anno da quasi 9000 atleti nella competitiva e 5000 nella stracittadina. Dall’Eur, dopo un giro d 4 km circa nel cuore di Roma, i podisti hanno percorso la Cristoforo Colombo fino a raggiunge il mare di Ostia.

di Pina Pacifico
La vittoria con 1 ora e sette secondi all’Etiope Adola Guye, per le donne vince l’atleta dell’Israele Salpeter Chemtai Lonah in ‘1:06:40. Benissimo il gruppo presente dei Free Runners con quattro atleti a premio: grande prestazione di Mauro Massimi, che ha iniziato quest’anno le competizioni, conclude in 93^ assoluta in ‘1:17:08; sempre al top Andrea Todini 95 esimo in ‘1:17:23; ottimo Marcello Di Pietro ‘1:27:50; grande Stefania Pellis 24 esima assoluta e quinta di categoria ‘1:28:07; benissimo Angelo Colucciello 15esimo M60 in ‘1:32:03; prima Roma-Ostia per Luca Moroni ‘1:33:39; debutto sui 21 km per Alessio Leoni ‘1:39:11;
il neo presidente Federico D’Amato ‘1:42:29; prima volta anche per Mauro Parente ‘1:44:01; si migliora di ben 10 minuti rispetto all’edizione 2018 Emanuele Sogus ‘1:47:16; in fase di preparazione per la loro prima maratona Flavio Bonanni che conclude in ‘1:48:34 e Paola Ierussi in ‘1:49:33; Moira Talone che ha corso la sua decima Roma-Ostia chiude in ‘1:50:03; seconda volta per Stefano Mattozzi, che si migliora di 3 minuti in ‘2:02:46; meno 4 minuti rispetto alla Pisa Marathon corsa nel 2018 per Diletta Lodise, che prepara la sua prima maratona, conclude in ‘2:12:20, Pietro Bernardo conclude in ‘2:27:00.

"La città del futuro tra innovazione tecnologica e complessità: un futuro luminoso o un’oscura minaccia?"

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Come da calendario, il prossimo Seminario del Ciclo "Le vie della Scienza", intitolato "La città del futuro tra innovazione tecnologica e complessità: un futuro luminoso o un’oscura minaccia?" sarà tenuto da Sandro Bologna, sabato 16 Marzo, 2019, ore 16:00, c/o IIS Cesare Battisti, via dei Lauri 1.
Dopo la locuzione “città intelligente” oggi è diventato di uso comune nel linguaggio della politica la locuzione “città resiliente”. Ma cosa si intende con queste due locuzioni e come si conciliano tra loro? In questo Seminario sarà affrontato il tema della complessità, che bene si materializza nella struttura della città intelligente e resiliente. In particolare l’esposizione si articolerà nei seguenti punti: Mancanza di strumenti concettuali atti a sostenere lo sviluppo di un modello di città come Sistema di Sistemi, comprensivo di tutte le sue parti e delle interazioni tra di esse. Presentazione di alcuni esempi storici, blackout USA e Italiano del 2003, che hanno creato la giusta consapevolezza del fatto che viviamo in un mondo interconnesso che non ci permette di pensare in termini di "Comunità Autosufficienti". Accresciuta interdipendenza conseguente all'uso delle tecnologie di telecomunicazione per il governo di tutte le infrastrutture che forniscono servizi alla Comunità. Conflitto tra disponibilità dei Servizi e Protezione dei Dati Personali. La Resilienza di una Città come combinazione della resilienza delle infrastrutture alla base dei servizi fruiti dal cittadino, a sua volta somma della componente fisica, logica, formazione del personale e organizzativa. La dispersione della conoscenza e il fallimento del Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (SINFI), anche conosciuto come Catasto delle Infrastrutture. Lo studio dei Sistemi Complessi come nuova branca della Fisica, dalla modellistica della dinamica delle folle alla modellistica degli stormi di storni sul cielo di Roma.

Il pugilato nelle scuole: un progetto a cura della Palestra Popolare Dopolavoro Ferroviario

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Come descrivi un bullo? E come descrivi un pugile? Iniziando da semplici domande, rivolte alle decine di studenti che hanno deciso di partecipare ai corsi che la palestra Popolare Dopolavoro Ferroviario ha organizzato per le giornate dello studente al Liceo Landi (4-6 Marzo), si è arrivati presto a delineare la differenza fra l’abuso e l’uso della forza.
Contro il bullismo, contro il razzismo, contro il sessismo, a spiegare come il pugile accetti delle regole e una disciplina che lo porta ad un confronto che il bullo invece non accetta, anzi, dal quale scappa, cercando il più debole e mai il pari, sfuggendo dalle regole invece di affrontarle, come un vigliacco e non qualcuno da temere. Grande soddisfazione da parte dei ragazzi, che hanno potuto quindi mettersi alla prova con un piccolo assaggio di quella dura preparazione atletica che porta alla gestione della propria forza ed al confronto con quella altrui, e grande soddisfazione da parte della palestra, per la partecipazione e per la passione, che speriamo di aver trasmesso, nella pratica del pugilato, nella pratica della pesistica, nella pratica della macebell. Ai ragazzi che hanno incrociato i nostri sguardi ed i nostri guantoni, ripetiamo qui come sempre: Educa il tuo Corpo, Allena la tua mente, Difendi le tue idee! Ci vediamo in Palestra!

Corso LA MINERALITÀ DEI VINI presso il CREA di Velletri

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Il CREA Viticoltura ed Enologia di Velletri continua con la sua attività formativa e divulgativa. Diversi sono i corsi, i seminari, i workshop e le giornate formative che negli anni sono state organizzate o ospitate presso la struttura, divenuta ormai punto di riferimento per rimanere aggiornati su argomenti legati all’enologia, alla viticoltura, all’agraria e non solo.
Per il prossimo 23 marzo organizza , in collaborazione con VINIDEA, un corso sulla Mineralità dei Vini. Il corso è aperto a tecnici, specialisti e cultori della materia. Per info e iscrizioni iscrizioni@vinidea.it - www.vinidea.it Chi non ha mai sentito parlare al giorno d’oggi della “mineralità” dei vini? Ma da dove proviene questa percezione? La composizione chimica del vino è molto varia e complessa: delle oltre 900 molecole differenti oramai identificate, spesso raggruppate in famiglie aromatiche o funzionali, molte sono già state ampiamente studiate e caratterizzate, definendo il loro apporto alle caratteristiche olfattive o gustative del vino. D’altra parte, altri descrittori sensoriali, ad esempio proprio quello protagonista di questo incontro, la “mineralità”, non incontrano un chiaro consenso scientifico sulla propria origine e definizione. Tra gli operatori e gli appassionati del vino molti utilizzano questo descrittore, però sono pochi coloro che hanno chiaro il suo significato: la mancanza di una definizione realmente condivisa del termine si è così trasformata nel suo tallone di Achille, venendo spesso confuso col concetto di “terroir”. Docente: dott. Antonio PALACIOS, Università della Rioja, Laboratorio Excell Ibérica (Spagna) - Traduzione tecnica consecutiva: dott. Giuliano BONI, Vinidea La durata del corso è di circa 4 ore. Sede: CREA Velletri, Via cantina Sperimentale 1 - Velletri (Rm). Data: 23 marzo 2019 ore 09:00-13:00.

Lidia Ravera alla Mondadori di Genzano per presentare "L'amore che dura"

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Venerdì pomeriggio (15 marzo) di spessore quello che si preannuncia alla Mondadori Bookstore di Genzano. Sarà ospite, infatti, la scrittrice Lidia Ravera, per presentare il suo ultimo romanzo “L’amore che dura”, edito da Bompiani.

di Rocco Della Corte
A partire dalle ore 18.30 l’autrice sarà in Libreria, dove racconterà la sua nuova fatica letteraria, dopo i grandi successi che l’hanno resa una dei principali nomi nel panorama editoriale nazionale e internazionale. “L’amore che dura”, come si legge nelle recensioni, è la storia di un amore nato al tempo della rivoluzione femminista. La domanda di base è una, semplice e al contempo difficilissima, e coinvolge prima o poi nella vita tutti noi: qual è il sentimento che dura, e come fa a resistere? L’appuntamento è alle ore 18.30 alla Mondadori Bookstore di Corso Gramsci, 51 a Genzano. Segue il firma-copie.


Con FIDO Caffè: è l'uomo il migliore amico del cane?

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Si terrà presso la sala Tersicore del Comune di Velletri il 18/03/2019 alle ore 15:00, il convegno voluto fortemente dall'Assessore Giulia Ciafrei con la collaborazione dell'associazione Daedalus, sul rapporto tra uomo e animale con particolare riferimento alla figura del cane.
L'obiettivo è quello di promuovere una cultura diversa e un modo diverso di pensare al cane, riflettendo sul ruolo che ha nella comunità e per la comunità. La città infatti è abitata dagli "umani" ma esiste una città degli animali che conosciamo solo in parte: domestici, semidomestici, sinantropi, cittadini da sempre o inurbati; in questo primo appuntamento, che vuole essere l'apripista per altre iniziative, ci si vuole interrogare su quale contributo si può dare come Amministrazione e come cittadini responsabili affinché migliori la relazione uomo – animale per costruire una città da vivere insieme ai nostri amici a quattro zampe. Tra gli interventi anche quello del dott. Gaetano Saporito, Veterinario della ASL Rm 6 e della Dott.ssa Finisia Giometto, che presenterà il progetto attuato presso la Casa Circondariale di Velletri tra detenuti "maltrattanti" e cani "maltrattati" per poi evidenziare i progetti futuri e le possibilità e i benefici della relazione uomo – animale anche in progetti scolastici contro il bullismo. Seguirà un dibattito per raccogliere riflessioni e proposte da parte degli intervenuti.

F&D H2O Velletri sconfitta contro la capolista: testa allo scontro diretto contro Torre del Grifo

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Non basta una prova generosa all’F&D H2O Domus Pinsa Lucarelli per centrare l’impresa contro la capolista Ekipe Orizzonte. La compagine di coach Di Zazzo, con questa sconfitta, è ora chiamata a dare il massimo nelle prossime tre partite per restare aggrappata al treno dei play out.

di Rocco Della Corte
Nel primo tempo le ospiti, che con una gara in meno avevano temporaneamente perso la vetta, si portano in vantaggio dopo pochi secondi con Marletta. Un gol di Riccioli, uno di Garibotti e un’altra rete di Marletta chiudono la frazione sul 4-0 in favore dell’Ekipe. Nel secondo parziale c’è maggiore equilibrio, e dopo il gol di Riccioli (in gran spolvero) trova la via della rete anche l’F&D H2O con De Vincentiis. La squadra di coach Miceli ristabilisce le distanze con Van der Sloot, Koolhaas e Santapaola, ma sul finire di tempo De Cuia e Centanni accorciano portando a tre le realizzazioni veliterne e riaprendo i giochi. Terzo quarto che si apre con il gol di Pustynnikova, per il momentaneo 4-8. Con altre due reti, di cui una su tiro di rigore di Garibotti e una in superiorità numerica di Palmieri, l’Ekipe mette al sicuro il risultato. Bagaglini va di nuovo a segno per Velletri, ma un altro rigore di Bianconi e un altro gol di Garibotti indirizzano definitivamente il match verso Catania. Ultimo tempo contraddistinto dai gol in successione di Koolhaas, Riccioli, Aiello, Garibotti e Santapaola. Chiude Colletta per l’F&D H2O, con la squadra di Di Zazzo che ha più di qualche rimpianto per diversi errori sotto porta che avrebbero reso meno pesante il passivo finale, ma la bravura del portiere Gorlero e l’imprecisione non hanno aiutato. Risultato severo ma che rispecchia tuttavia le distanze fra le due squadre in classifica. Adesso per la compagine di Velletri c’è all’orizzonte il prossimo appuntamento, il 6 aprile, dopo la pausa, in Sicilia contro il Torre del Grifo: partita da non fallire per nessun motivo, nonostante le insidie, in quello che è un vero e proprio scontro diretto. 

F&D H2O – EKIPE ORIZZONTE 6-17 (0-4, 3-4, 2-4, 1-5) 
F&D H2O VELLETRI: Minopoli, De Cuia (1), Pustynnikova (1), De Marchis, Zenobi, Rosini, Amedeo, De Vincentiis (1), Colletta (1), Clementi, Centanni (1), Bagaglini (1), Meccariello. Allenatore: Di Zazzo. 
EKIPE ORIZZONTE: Gorlero, Iannou, Garibotti (4), Bianconi (1), Aiello (1), Spampinato, Palmieri (1), Marletta (2), Van der Sloot (1), Koolhas (2), Riccioli (3), Santapaola (2), Condorelli. Allenatore: Miceli. 
Arbitri: Alfi e Pascucci Uscite per limite di falli Van Der Sloot (Ekipe ) e Centanni (F&D H2O) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: F&D H2O 0/10 ed Ekipe 2/12 + due rigori. Spettatori 100 circa.

Atletico Velletri, pronto riscatto: vittoria di grinta e carattere contro il Lazio Calcetto

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Importante successo per l’Atletico Velletri che espugna il campo del Lazio Calcetto Femminile e reagisce immediatamente alla sconfitta subita nel turno precedente. Gara che si mette subito bene per i biancorossi, capaci di portarsi in pochi minuti sul due a zero grazie ai gol di De Filippis e Castagna.
Il palo di Dascalu per il marcato tris lasciava presagire un successo sul velluto, ma non è stato così per il ritorno dei padroni di casa che hanno accorciato le distanze. Prima del fischio di metà gara, inoltre, un fallo su De Filippis non sanzionato ha concesso agli avversari di ripartire, con l’uomo a terra, e trovare l’insperato 2-2. La rabbia per la rimonta subita si è trasformata in cattiveria agonistica nel secondo tempo. Frazione vivace, con tanti capovolgimenti di fronte, e in un’azione concitata con tante respinte del portiere locale ci pensa capitan Favale a togliere le castagne dal fuoco con un tiro a giro che si insacca all’angolino. Rete del 3-2 per l’Atletico, molto simile per esecuzione a quella che segnò Fabio Grosso in semifinale contro la Germania ai Mondiali del 2006. Sull’onda dell’entusiasmo la squadra di Velletri non sbaglia nulla, e rischia solo nel finale con un tiro libero ottimamente parato da Martinelli. Soddisfatto il direttore generale Stefano Di Giammarino: “Sapevamo che non era semplice” – ha detto a fine partita – “anche per i risultati che loro avevano fatto in casa. Orfani del nostro mister, c’è stato l’esordio in panchina di Simone Cipolloni come dirigente. Siamo stati concentrati, abbiamo saputo tramutare in cattiveria agonistica la rabbia a fine primo tempo e siamo stati bravi. Il campo non era facile, largo e grande, è stata una prova di maturità”. Atletico in scia delle prime posizioni, pronto a proseguire il cammino alla ricerca di più punti possibili. In vista della decisione federale che potrebbe ampliare il numero delle partecipanti ai play off.

Lettera di un adolescente ritrovato e mai perduto

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“E mica è facile… 
Andare avanti, fermarsi e poi rimanere un po’ indietro… 
Si sta bene indietro, lo conosco, so com’è fatto… 
Ma non mi basta più, voglio qualcosa di nuovo, di diverso… 
Chissà che potrò incontrare? Chissà che mi potrà accadere? Mi riconoscerò? 

E mica lo so… 
Allora mi fermo un po’, aspetto e poi ci provo… 
Questa cosa qua, fresca, frizzante, che mi mette i brividi nel corpo e mi fa sentire vivo, nuovo! 
Che bello! Ma quanto colpa sento! 
Mi sembra di tradire qualcuno, mi sembra di avventurarmi in qualcosa di pericoloso… 
Però forse ne vale la pena… 
Chissà cosa pensano i miei? Ieri ho fatto molto tardi ed ero proprio sconclusionato… 
Per fortuna non se ne sono accorti, per come mi ero ridotto, sentire anche loro non ce l’avrei fatta… 
Ultimamente si preoccupano un po’ di meno ma con più intensità… 
Mi sa che le cose stanno cambiando… 
Prendono più sul serio quello che dico o faccio… 
Così l’altra sera quando gli ho parlato della vacanza con gli altri hanno sgranato gli occhi, si sono guardati, hanno aspettato qualche secondo, hanno tirato giù il fiato e con dolcezza mi hanno detto che potevo andare... 
Mica ci potevo credere! Stava succedendo proprio a me? Una vita a dirmi attento di qua e attento di là e ora invece puoi andare! 
Avevo quasi la tentazione di dirgli: “oh aspettate! Non scherziamo, ritorniamo da dove eravamo!” 
Ma era così bella l’idea di prendere lo zaino e partire cantando insieme che mi è passata la paura… 
E poi ci sono le ragazze… 
E mica è facile… 
Mica è facile dire a Eleonora che è carina quando chiude gli occhi e pensa, quando mi guarda con quella faccia da punto interrogativo… 
Ci sono volte che vorrei prenderle la mano e stringerla intorno a me, ci sono volte che vorrei rimanere solo con lei... 
E poi ci sono altre volte, quelle in cui mi vergogno, ho paura… 
Paura di che non lo so, in cui preferisco non superare quella linea così sottile e così invisibile che a me invece mi pare grande da dividermi in due… 
Ma dico, ma mica mi spezzo proprio in due, forse c’avrò pure l’elastico che mi permette di tendere un po’ di qua e un po’ di là rimanendo insieme… 
Forza, forza sento che quest’anno il vento mi porterà in mari nuovi da attraversar!” 

Mai come nell’adolescenza le ragazze e i ragazzi vivono la tensione dei cambiamenti con così tanta intensità. Molte domande e pensieri affollano la mente di questi giovani esploratori che per poter navigare i nuovi mari hanno bisogno di una barca con cui salpare ma anche di un porto nel quale ritornare per poi ripartire. Sentono che vorrebbero avventurarsi alla ricerca di altre terre, di esperienze diverse, di incontri stimolanti ma allo stesso tempo a volte ne hanno paura, temono di perdere quelle parti di sé conosciute ma antiche, familiari ma ora un po’ strette. I cambiamenti del corpo, le tempeste ormonali, la mente che offre diverse prospettive, i rapporti da
rivedere con i genitori e gli adulti, le amicizie di gruppo e i primi amori rappresentano i nuovi compiti di sviluppo che gli adolescenti si trovano ad affrontare. E’ importante far sentire che possono rompere i vecchi schemi e allo stesso tempo ricostruirne dei nuovi senza avere il terrore di perderli, concedendogli la possibilità di trasformali. 

I genitori, i parenti, gli insegnanti hanno un ruolo educativo cruciale da questo punto di vista: rappresentano quel porto sicuro, il punto di riferimento attraverso il quale poter scoprire, poter andare e ritornare, potersi allungare e ritirare. Un compito impegnativo anche per gli adulti che devono tollerare le ambivalenze, le incertezze, gli strattonamenti, le perdite dei movimenti adolescenziali che sono funzionali non solo alla crescita dei giovani ma a tutto il sistema perché per fare in modo che il cambiamento sia effettivo deve poter avvenire sia da una parte che dall’altra. Le trasformazioni di questa fase di vita, infatti, richiedono che anche gli adulti siano disposti a ritrovare la propria adolescenza, a rimettere in discussione i ruoli, le funzioni e le relazioni perché come recita un’antica legge della fisica: «nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». 

A volte può capitare che per alcuni i compiti di sviluppo legati all’adolescenza siano difficili da affrontare, le energie a disposizione non siano sufficienti, i cambiamenti possano essere sentiti così destabilizzanti che ci si può fermare e spaventare. In questi casi i giovani possono esprimere il proprio disagio attraverso stati ansiosi o depressivi, abusi di sostanze, problemi con l’alimentazione, condotte autolesive, ritiri a casa con internet e i videogiochi. I momenti di stallo e di crisi fanno parte della vita, la “normalità” non è nell’assenza di difficoltà, la “forza” non è nel fare da soli. Riconoscere le proprie vulnerabilità e chiedere un sostegno è un’occasione importante per tutti, ovvero per l’intero nucleo familiare. In questi casi, oltre al supporto delle persone care, è fondamentale l’intervento dei professionisti della salute mentale (psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri infantili) al fine di rimettere in movimento la propria esistenza e riprendere a scoprire mari nuovi da attraversar! 

Il Centro “Eppur si Muove” di Velletri, in via IV Novembre, nasce con l’intenzione di offrire un punto di riferimento territoriale nella promozione del benessere psicologico. In particolare mi occupo di consultazioni per bambini e ragazzi che presentano difficoltà in ambito emotivo (ansia, depressione, inibizione), comportamentale (oppositorietà, aggressività), sociale (isolamento) e negli apprendimenti scolastici. L’obiettivo è quello di offrire in primo luogo una comprensione delle criticità in atto ed in seguito, nelle situazioni in cui si riterrà opportuno, un sostegno psicologico ai minori e agli adulti di riferimento che attraversano dei momenti di vulnerabilità e disagio.

Articolo di Simone Cupellaro, psicologo clinico, psicoterapeuta, esperto in psicodiagnostica, dottore di ricerca


Passato e presente: in memoria di Monsignor Eugenio Gabrielli

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La riflessione parte dalla scomparsa di Mons. Eugenio Gabrielli che pur prevedibile ha creato molti interrogativi. Noi che abbiamo superato i settanta anni non possiamo dimenticare la Velletri degli anni ’50.In molti luoghi c’erano soltanto le macerie delle case distrutte dalla Guerra.


di Giampaolo Brencio
I nostri genitori, senza scomporsi, si misero a ricostruire il tutto dando a noi bambini un esempio di abnegazione e speranza. Quindi siamo tutti cresciuti con quella mentalità propositiva per il futuro che nessuno poteva immaginare a quello che ci avrebbe portato. Arrivò la ricostruzione, la televisione ed altre interessanti iniziative mosse sempre da una mentalità propositiva senza interessi. Proprio in quegli anni molti uomini di buona volontà crearono iniziative per il bene di Velletri e di tutti i cittadini. Come non ricordare il famoso giornalista Renato Guidi che fu l’ispiratore del Festival canoro di Velletri che dava fastidio a quello più famoso di San Remo. A livello sportivo la VIS Velletri rappresentava brillantemente il Calcio che disputava le partite sul Comunale che in quei tempi aveva una differente ubicazione rispetto a quella attuale. Basta pensare che le gradinate della Polivalente erano le stesse del Campo Sportivo e che il guardiano era il mitico “Arturo”. Proprio alla fine degli anni ’50, il 9 aprile del 1959 mori a Palermo Giovanni Scavo, atleta più volte Campione Italiano dell’Atletica Leggera che aveva portato il nome di Velletri in tutta Europa. Era la nostra speranza per le Olimpiadi di Roma ’60 nei 400, 800 e 1500 metri. Per i funerali svolti a Velletri a S. Maria, tutto il mondo sportivo italiano sfilò lungo il Corso per omaggiare un ragazzo semplice e di sani principi. Proprio da questo tragico episodio il nostro amatissimo Mons. Eugenio Gabrielli, con altre tre persone, diede vita alla “U.S. CSI Giovanni Scavo” per non dimenticare il Caro Giovanni e per dare la possibilità alle nuove generazioni di svolgere attività sportiva di Atletica con gli stessi principi che avevano mosso Giovanni. L’Associazione è sempre attiva e si prepara a ricordare i sessanta anni dalla tragica morte. In tutti questi anni Velletri si è trasformata ma per problemi di età molti “Benefattori” ci hanno lasciato e molti altri lo faranno sempre per lo stesso motivo. E’ bene porsi una domanda: la Gioventù attuale ha la stessa volontà e capacità di “fare” quello che è stato fatto negli anni ’60?

II Domenica T.Q.: "Dare luce al volto" dalle pagine di don Gaetano Zaralli

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Lc 9, 28b-36

TESTO
Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.

Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!". Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

COMMENTO
…e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d`aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.

Gesù altre volte si era allontanato dai suoi per pregare, nel silenzio cercava di mettere ordine nelle idee per poi riprendere il cammino con più serenità nella direzione giusta.  Agli apostoli, curiosi di saperne di più, era concesso solo di constatare gli effetti di quelle fughe solitarie. Infatti, ogni qual volta Gesù tornava dai suoi deserti, lo vedevano rigenerato, trasformato, tanto che un bel giorno, desiderosi anche loro di pace e di serenità, gli chiesero: “Maestro, insegnaci a pregare!”.
Questa volta Gesù porta con sé tre degli apostoli, Pietro, Giovanni e Giacomo che della sua “preghiera” saranno i soli testimoni.
Pregare non significa snocciolare meccanicamente delle formule che a lungo andare conciliano il sonno. Pregare significa dialogare con la propria coscienza, sì da dare luce al proprio volto. Pregare è  confrontarsi con la Parola di Dio (Mosè ed Elia) in modo onesto, sì da rendere candida e sfolgorante la veste che si indossa.
Pregare significa infilarsi tra il Padre e il Figlio e godere dell’intensità trasfigurante del loro rapporto.

e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.

La riflessione che nasce dalla preghiera ha la forza di smuovere le pigrizie mentali,  ha la capacità di proiettare l’anima al di là delle paure.  Il Figlio di Dio, lo stesso che ora appare nello splendore da paradiso, andrà a Gerusalemme e morirà inchiodato su di una croce. Ma l’esodo non è la morte. Quanta fatica fa un normale cristiano a credere nella vita eterna!… Sembra sia più naturale stabilire la fine di tutto nello spazio di una bara, dove si marcisce, anziché aprire l’anima alla speranza della resurrezione. Gesù, confortato dall’Antica Legge e dai  Profeti, passa attraverso la vicenda terrena della morte per ascendere, poi, verso la gloria.

Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne…

Non si alimenta la fede col creare chiesuole. Le isole di paradiso deluderanno le speranze, come le oasi fittizie mai sazieranno la sete. Meglio la nebbia del dubbio e il tremore… dinanzi alla verità difficile da accettare.

Restò Gesù solo. Essi tacquero…

Nelle scelte importanti si è sempre soli, come si è soli dinanzi alla morte; il silenzio, poi, è il modo migliore per farsi compassionevoli nel dolore altrui e rispettosi nelle decisioni che non ci riguardano direttamente. “Silenzio di attesa” che al momento giusto diventerà “parola”.


Scolaresche per lo Sviluppo Sostenibile e la lotta ai Cambiamenti Climatici: il plauso di Velletri 2030

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Velletri 2030 plaude all'iniziativa delle scolaresche di tutto il mondo a favore dello Sviluppo Sostenibile e della lotta ai Cambiamenti Climatici, e rivendica con orgoglio di aver portato i messaggi dell'Enciclica di Papa Francesco Laudato si', dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e di Greta Thunberg, all'attenzione della cittadinanza locale.
Diverse sono state le News e le Manifestazioni che hanno avuto come oggetto questi messaggi, solo per citare le ultime: 1. alla fine del 2018 abbiamo tradotto in lingua italiana il discorso di Greta Thunberg alla riunione COP24 di Katowice, montati i sottotitoli italiani al video originale per favorirne la comprensione, presentato il video nella ricorrenza dei 6 anni di vita di Velletri 2030 lo scorso 26 Gennaio, e caricato lo stesso sulla pagina Facebook di Velletri 2030. 2. nelle News del 5 Febbraio 2019 abbiamo trattato lungamente le parole di Greta Thunberg e annunciato le prime manifestazioni degli studenti in tutto il mondo 3. nelle News del 25 Febbraio 2019 abbiamo ripreso l'argomento, riportando maggior dettagli sulle diverse iniziative in diverse città del mondo. Allo scopo di favorire l'aggregazione abbiamo riportato in dettaglio i siti web di FridaysForFuture e di SchoolStrike4Climate, e le rispettive pagine Facebook di FridaysForFuture-Italy e SchoolStrike4ClimateItalia. 4. nelle News del 4 Marzo 2019 abbiamo trattato le osservazioni fatte dall'ASviS alla Legge di Bilancio italiana, con riferimento alle aspettative dell'Agenda 2030, dell'Enciclia Laudato si' e delle nuove generazioni rappresentate simbolicamente dal movimento che fa riferimento a Greta Thunberg Tutte le News sono state sempre riprese in varie forme dai media locali. Oggi constatiamo che nonostante gli sforzi di Velletri 2030, per qualche motivo riconducibile alla scarsa sensibilità locale ai temi rappresentati, la città di Velletri nella sua interezza non è riuscita a favorire l'aggregazione tra studenti e società civile per dare vita ad una qualche manifestazione locale. Cosa che è riuscita alla città di Aprilia, dove l'Amministrazione comunale ha aderito ufficialmente al Global Strike for Future (Sciopero Mondiale per il Futuro) del 15 Marzo 2019.

SamPietrino D’ORO marguttiano: i giochi sono fatti

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Giovedì 14 Marzo presso la Galleria Vittoria in Via Margutta si è riunita la giuria della X°edizione del SamPietrino D’ORO marguttiano che ha concluso i lavori per l’assegnazione dei prestigiosi riconoscimenti ideati da Enrico Todi nel 2006 per “i dietro le quinte del cinema italiano”.
Dopo una lunga e laboriosa discussione è stato raggiunto l’accordo su tutte le categorie è scelti i vincitori di questa X edizione la prima che si svolgerà a Velletri grazie alla collaborazione del Circolo Artistico La Pallade Veliterna Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola e la famiglia Todi. Le categorie sono SCENOGRAFI E ARREDATORI – COSTUMISTI E TRUCCATORI – ATTREZZERIE E SCULTORI DI SCENA – GIOVANI e il SamPietrino D’ORO marguttiano “Ruggero Mastroianni”. Sono state selezionate dalla giuria delle opere cinematografiche del maestro Luigi Magni presidente onorario del Premio dalla prima edizione alla morte avvenuta nel 2013 si tratta de Nell’Anno del Signore – In nome del Papa Re – State Buoni se Potete – Secondo Ponzio Pilato – In nome del Popolo Sovrano e la Carbonara e due opere recenti Una Gita a Roma di Karin Proia e Il nome della Rosa la serie Tv appena uscita. Su queste la giuria ha attentamente lavorato ed ha assegnato i premi. Sabato 23 Marzo alle ore 18.30 presso la Sala Marcello De Rossi saranno svelati alla stampa e agli intervenuti i nomi dei vincitori. A farlo sarà il direttore artistico del premio Alessandro Filippi e ad un rappresentante della famiglia Todi. Prevista la presenza del fondatore del premio Enrico Todi che da questa edizione ne diventa il presidente onorario. Todi è stato insignito della prima Pallade d’Argento in occasione della Festa dell’Uva 2018. Siamo arrivati al primo traguardo che apre di fatto il primo Festival del Cinema di Velletri X° SamPietrino D’ORO marguttiano un progetto mirato a creare a Velletri una manifestazione diversa da quelle esistenti di Roma e Venezia perché essendo diretta alle maestranze può diventare un unicum. Molti gli eventi collaterali previsti intorno alla manifestazione tra questi la mostra “Attrezzerie e costumerie nel cinema di Luigi Magni” con l’esposizione di oggetti di scena e abiti autentici provenienti dalle più importanti sartorie italiane tra queste eccelle la Tirelli spa che ha vestito tutte le più importanti produzioni italiane. Importante la presenza della The One srl veste lo spettacolo con i costumi originali realizzati da Gabriele Pacchia Mayer per Nell’Anno del Signore. L’appuntamento quindi a Sabato 23 Marzo 2019 alle 18.30 presso la Sala Marcello De Rossi del Polo Espositivo Juana Romani per scoprire i vincitori di questa decima edizione la prima a Velletri che ha avuto il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio e dei comuni di Velletri e Lanuvio.

Lidia Ravera alla Mondadori di Genzano: sentimenti, l’urgenza della scrittura e un finale da scoprire con “L’amore che dura”

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Una grande scrittrice, schietta e comunicativa, capace di attraversare tutte le tematiche senza mai essere banale e senza mai deludere il lettore. Questa è Lidia Ravera, giunta al suo ventinovesimo romanzo, e ospite venerdì pomeriggio alla Mondadori Bookstore di Genzano per presentare “L’amore che dura” (Bompiani).

di Rocco Della Corte
La nota autrice, già assessore alla Cultura della Regione Lazio, ha iniziato ad avere successo (pur senza volerlo, come da lei stesso dichiarato) ad appena venticinque anni quando “Porci con le ali” divenne un caso editoriale. Da allora non si è mai fermata, e la sua costante attività è un bene prezioso per la letteratura contemporanea: “I romanzi me li scrivo un po’ addosso, ho un’urgenza e la metto su carta, poi risultano utili a chi legge. Stavolta sono partita da una riflessione: ho mai sacrificato la scrittura, per mezza giornata, all’amore? La risposta è negativa. Non sono un mostro, ma la scrittura riempie, sostituisce e sublima tutto”.
In questa nuova opera della Ravera si ripercorre un’intensa storia d’amore iniziata negli anni Settanta, poi interrottasi per diverse peripezie e con un destino tutto da vivere: “Emma e Carlo si sposano” – ha detto la scrittrice in merito ai due protagonisti del romanzo – “perché hanno una vita campata in aria e cercano di dare un ordine almeno teorico. Il loro è il matrimonio di una generazione che non credeva in questo legame, ma si amano molto ed essendo giovani, e quindi ancora informi, aderiscono l’uno all’altra. Poi con il passare del tempo si diversificano, lui ha ambizioni artistiche, lei è un’insegnante un po’ megalomane che lavora a Colli Aniene e ha la pretesa di salvare il mondo, tirando fuori gli adolescenti dalla ‘discarica’ sociale”. Un episodio rompe questo connubio sentimentale: “Carlo trova lavoro a New York, naturalmente vuole portare sua moglie con lui ma la donna non accetta. Con il femminismo non è più meccanico seguire il proprio marito, lei è tentata ma si è messa in casa una studentessa incinta e la sua missione la spinge a rimanere a Roma”. Nonostante il sentimento forte fra i due la relazione si interrompe, l’oceano si frappone tra Carlo ed Emma: “L’amore” – ha detto la Ravera, rispondendo ad una delle domande di Ezio Tamilia – “dura finchè l’ego dell’uno non si divarica da quello dell’altro. Non si coincide più, passato l’inizio. E infatti marito e moglie si separano e si rivedranno solo nel 2006, a seguito della richiesta di divorzio. Lei si vuole risposare, il perché però non ve lo posso dire…”.
Nel libro c’è, ad opera del protagonista, una divisione per ‘tipi’ di amore: il numero uno, lo scambio bellissimo e simbiotico, il numero due, da artigiani, con dei capolavori quotidiani, e così via. La storia fa un balzo in avanti e si arriva al 2016: Carlo, regista di successo, deve presentare il suo film “Kids”, che racconta la storia dei due da giovani. Emma lo ha visto in anteprima e stroncato su un magazine on line. Tuttavia programmano un incontro: lui sarebbe disposto a tutto per riprenderla, ma lei continua a bloccarlo per qualcosa di inconfessabile. Al momento della rivelazione un incidente fra la sua bicicletta e un auto fa cadere in coma Emma. Carlo, allora, recupera la borsa sul selciato e ritrova dei quaderni e una lettera, nelle cui righe la donna aveva scritto una sorta di diario con tutte le confessioni che avrebbe poi comunicato all’ex marito. Dal possibile riallacciamento di una relazione allo spettro della morte, che mette in discussione tutto, il romanzo continua con il suo stile appassionante e con le descrizioni dell’autrice. Carlo incontrerà Alberto, un uomo totalmente diverso da lui e che pure aveva conquistato Emma.
“Se alla fine della giornata non hai messo insieme due righe” – ha detto Lidia Ravera – “cosa resta? Le giornate scivolano via tutte uguali, non ti resta in mano un accidente. Scrivere allora serve a sviluppare le differenze tra una giornata e l’altra”. Prima del firma-copie e delle foto-ricordo, a cura dell’Associazione Culturale Click! di Velletri, la Ravera ha parlato anche di alcuni aspetti relativi all’attualità italiana. Infine, una gradita e dolce sorpresa: una torta con la copertina del libro per concludere al meglio un pomeriggio indimenticabile con una donna e una scrittrice di spessore. Per la Libreria Mondadori di Genzano un grande successo, in attesa del prossimo evento in programma sabato alle 18.30 con il volto televisivo Natalia Cattelani.

Due trasferte per il Toukon karate con bottino fruttuoso al 18° open internazionale di Toscana

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Trasferta fruttuosa per il Toukon che in questo fine settimana ha preso parte al 18° open di Toscana, Torneo internazionale valevole per la selezione nella Nazionale Azzurra. Alla volta del Palagolfo di Follonica, guidati dal maestro Luca Nicosanti sono partiti gli atleti della squadra agonistica di karate e di parakarate appartenenti alla società veliterna, per salire sui 9 tatami allestiti per l’occasione ad accogliere più di 1300 atleti iscritti.
Sabato 9 marzo i tatami sono stati dominati dagli atleti del kumite che hanno investito le loro energie nei molteplici incontri previsti. Un ottimo 5° posto viene conquistato da Lorenzo De Angelis, a seguire il 9° posto di Riccardo Boccia entrambi cadetti ed i piazzamenti successivi di Riccardo Bianchi, Francesco Leoni, Matteo Capri e Nadia Merolle che vengono fermati durante l’ascesa al podio.
Domenica è stata la volta di una rappresentativa degli atleti del parakarate che hanno dominato il podio grazie all’esecuzione pregevole dei kata eseguiti, ben valutati dal gruppo arbitrale. Un bottino corposo che conferma le aspettative e fornisce nuovi stimoli verso i prossimi appuntamenti sportivi e le competizioni internazionali segnate nel calendario. Medaglia d’oro per Daniele Alfonsi, medaglia di bronzo per Mirko Cellucci appartenenti alla categoria DIR; Medaglia d’oro per Valerio di Cocco, medaglia d’argento per Federico Spallotta entrambi appartenenti alla categoria DIF ( wheelchair).
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