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Cinzia Leone alla Mondadori di Velletri: presenterà “Ti rubo la vita”

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Per la festa della donna, arriva alla Mondadori Bookstore di Velletri la giornalista, scrittrice ed editorialista Cinzia Leone.ù

di Rocco Della Corte
La nota firma del giornalismo nazionale, collaboratrice fra le varie testate de “Il Corriere della Sera”, ha scritto infatti un nuovo romanzo, intitolato “Ti rubo la vita” e edito da Mondadori. L’ospite, intervista da Ezio Tamilia, racconterà la genesi di un’opera che ha già ricevuto innumerevoli recensioni positive. Si tratta di una saga familiare, con gli intrecci e i segreti, ambientata nell’Italia del Novecento. Le protagoniste sono tre donne e il finale è a dir poco sorprendente. Per saperne di più, l’appuntamento è alla Libreria Mondadori di Velletri venerdì 8 marzo alle ore 18.30. Seguirà, come sempre, il firma-copie e le foto-ricordo. Anche nel giorno della festa della donna il Bookstore veliterno offre un’occasione di incontro con i libri e con la cultura.



La nuova era del PD, parola a Giorgio Zaccagnini: "Costruiamo l'alternativa all'odio e alla paura"

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All'indomani dell'elezione di Nicola Zingaretti al ruolo di segretario nazionale del Partito Democratico, abbiamo ascoltato le dichiarazioni del segretario veliterno Giorgio Zaccagnini. Evidentemente soddisfatto sia per i risultati che per l'affluenza (a Velletri hanno votato oltre 1500 persone, con ben 1040 preferenze accordate al governatore del Lazio), l'esponente dem commenta così l'avvicendamento politico, avvenuto un anno esatto dopo la debàcle alle Politiche.
"Avevamo "bisogno di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto". Non so se sia stato il Don Chisciotte di Guccini a smuovere i tanti elettori delle primarie, ma di sicuro il popolo del centrosinistra domenica ha mandato un segnale forte e chiaro da Velletri" - analizza Zaccagnini - "come dal resto del Paese: l'alternativa al governo Lega-5stelle non è utopia, può essere costruita se il PD torna ad essere un partito aperto, inclusivo e aggregante. Un'iniezione di fiducia da non tradire, che adesso va guadagnata sul campo". Sul nuovo segretario, Zaccagnini parla di una nuova era per il PD: "Con l'elezione di Zingaretti si apre una fase nuova, che guarda alla concretezza dei territori come Velletri dove il centrosinistra è un modello di buongoverno che dura nel tempo. Da oggi, oltretutto, grazie al lavoro di squadra il nostro sindaco Orlando Pocci potrà rappresentarci nell'assemblea nazionale del PD e contribuire ad invertire la rotta. A livello nazionale infatti, il PD si è arroccato in difesa, perdendo contatto con la realtà e condannandosi all'isolamento politico che rende vano ogni tentativo di opposizione, seppur apprezzabile. Al contrario, se il PD si apre e torna credibile e in sintonia con il popolo delle primarie e con quella società civile che in questi mesi ha spontaneamente scelto di manifestare nelle piazze italiane, può farsi baricentro di una coalizione alternativa all'odio e alla paura alimentati da Salvini e dalla destra che ci vorrebbero chiusi dentro casa quando viene la sera". "Una nuova alleanza che metta al centro temi come il lavoro, l'ambiente, gli investimenti infrastrutturali, il sostegno alle fasce più deboli della società italiana. Una alternativa profondamente europeista che abbia l'ambizione di rappresentare anche quella meglio gioventù europea che non conosce frontiere, che considera la diversità un valore e il mondo un luogo da condividere, esplorare e salvaguardare. Le primarie di domenica ci consegnano una consapevolezza di fondo: possiamo farcela e ciascuno di noi può fare la differenza, insieme si va più lontano": un messaggio chiaro, in linea con quanto sta accadendo nel panorama nazionale, dove Zingaretti ha riecheggiato L'Ulivo nel suo primo discorso da segretario. E in fondo non sono pochi, a cominciare dalla stessa Velletri, a sostenere che il modello Lazio (Pd+Leu+altri movimenti del campo progressista) sia l'unico per sperare in un centrosinistra competitivo con gli altri due poli.

Si conclude il Campionato di Serie D per la Ginnastica Res Novae di Velletri

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Sabato 2 Marzo si è svolta ad Aprilia la seconda prova del Campionato di Serie D, del settore Silver della Federazione Ginnastica d'Italia. Per la Res Novae erano presenti ben 6 squadre, con 20 ginnaste in gara.


di Leandra De Marzi
Le prime a scendere in campo, accompagnate dal Tecnico Regionale Francesco Iacoacci e dai Tecnici Societari Maria Taloni e Alessio Fornini, sono state CRESCENZO, MOLTENI, SERI, ZOPPEDDU E TRELLE, che seppur con un gara non priva di errori si regalano un bellissimo secondo posto, confermando la Prima Prova Regionale. È poi la volta di CORSI, DEODATI e LEONI che si classificano ottave; TERRELLE, IACOB e MONDERNA G., conquistano invece il decimo posto. Scendono poi in gara MONDERNA E., Di COCCO e GASBARRA, anche loro se pur con qualche errore, ottengono il sedicesimo posto; Infine ABBAFATi, CRISCENTI e D'ANGELO , ottengono il ventunesimo posto, mentre BORRO, Di MEO e SERVO il ventiduesimo.
Complimenti ai tecnici in gara ed alle tecniche Betti Valentina, impegnata in giuria e Silvia Rocchi nella doppia veste di giudice e tecnico, alle ginnaste ed alle famiglie che scelgono la Res Novae dove "Adoriamo le cose che non vanno più di moda, quelle un po' vintage, tipo la lealtà, la fedeltà e il rispetto". Non ci resta che tornare a casa e lavorare sodo, per migliorare l'esecuzione in vista degli imminenti appuntamenti individuali ricordando che "potrebbero esserci persone che hanno più talento di te, ma non ci sono scuse per nessuno a lavorare più duro di te". Appuntamento a Sabato 9 dove saremo impegnati nel campionato Gold Allieve a Civitavecchia, Domenica 10 contemporaneamente a Cori con la Serie D maschile Silver ed Aprilia con il trofeo Promesse femminile della UISP.

Mezza Maratona di Carrara, Mezza Maratona di Napoli e Giano Trail per l’Atletica Giovanni Scavo Velletri

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Trasferta per Fabrizio Ferrari e Mauro Monteferri domenica 24 febbraio a Carrara per la partecipazione alla mezza maratona. Sul percorso pianeggiante tra Marina di Massa e Marina di Carrara ottime prestazioni dei due atleti dell’Atletica Giovanni Scavo Velletri con Fabrizio che sigla il personal best in 1h34.46 e con Mauro al traguardo in 1h35.57.
Sempre domenica fortissime emozioni per i 250 concorrenti che sono riusciti ad assicurarsi il pettorale per l’ottava edizione del Gianotrail gara trail di 10 km che si è svolta all’interno del Parco naturale di Gianola tra scogli, mare, fango, bosco e storia. Nove gli atleti dell’Atletica Giovanni Scavo Velletri presenti sul bellissimo percorso.
Alberta Ciarla conquista la 15^ posizione assoluta in1h05.03 davanti a Barbara Veroni 1h18.06, in campo maschile Gianni Mariani è il più veloce in 1h02.21 seguito da Eligio Ciarla 1h05.39, Marcello Pennacchi sul podio 3^ di cat 1h11.24, Antonio Lupi 1h14.19, Luca Pelliconi 1h17.19, Giorgio Giansante 1h17.33 e Fabio Giongiani in veste di accompagnatore 1h18.05. Natale Giuntati è rientrato alle gare partecipando alla 6^ edizione della Napoli City Half Marathon con il tempo di 2h06.09

L'8 marzo nel ricordo di Marielle Franco, assassinata per aver difeso i diritti dei più deboli

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Quest’anno vorrei dedicare l’8 marzo ad una donna, nera, latinoamericana, orgogliosa delle proprie radici ben salde nelle favelas, dove era nata e cresciuta e dove è stata barbaramente assassinata con 4 colpi alla testa il 14 marzo del 2018, poco meno di un anno fa,. Aveva 38 anni e una figlia di 19.

di Antonio Della Corte
Marielle Franco, una donna del popolo che si batteva contro il narcotraffico, le violenze della polizia e per i più poveri del suo paese: il Brasile. Probabilmente sarebbe stata candidata alla carica di Presidente nelle elezioni di fine 2018, ignorata dai “media” liberi e democratici del primo mondo, difensori dei diritti umani a senso unico, solo quando funzionali al potere. Invece tutto il mondo dovrebbe conoscere la storia di questa donna, impegnata nella difesa dei diritti umani, nata e cresciuta nella favela di Marè (una delle più povere di Rio de Janeiro). Si era laureata con enormi sacrifici in Scienze Sociali, conseguendo un master sulla politica di pubblica sicurezza nello stato di Rio. Era coordinatrice della commissione per la difesa dei diritti umani e della cittadinanza, il suo coraggio faceva tremare i poteri forti. Bella e sempre sorridente, nel 2016 si era candidata ed era stata eletta al Consiglio Comunale di Rio de Janeiro con oltre 46.000 voti. Incaricata di monitorare l’azione della polizia federale nello stato di Rio, ne aveva denunciato ripetutamente gli abusi e la violazione dei diritti umani. Pochi giorni prima di essere uccisa aveva denunciato pubblicamente la violenza della polizia nella favela di Acari, dove all’uscita da una chiesa era stato assassinato Matheus Melo. “Quanti devono ancora morire, prima che questa guerra finisca?”, aveva commentato. E’ stata assassinata col metodo mafioso, all’uscita dalla Casa das pretas dove aveva partecipato ad un’iniziativa contro la violenza verso le donne afroamericane e i giovani emarginati delle favelas: un’auto si è affiancata alla sua ed ha esploso cinque colpi di pistola, quattro l’hanno colpita alla testa. I proiettili appartenevano ad una partita in dotazione proprio alla polizia. “Ogni volta che qualcuno vuole fare qualcosa per noi, lo fanno fuori” è la voce dei poveri di Rio, che in migliaia hanno partecipato al suo funerale gridando slogan contro la polizia. Anche Papa Francesco ha voluto manifestare il suo dolore, telefonando personalmente alla famiglia di Marielle. E proprio alla fine dello scorso gennaio sono state arrestate cinque persone, sospettate di essere coinvolti nell’omicidio di Marielle e legati a Flavio, il figlio maggiore del presidente Bolsonaro; senza commenti, lo scorso ottobre, l’ignobile atto di un deputato di estrema destra appartenente allo stesso partito del presidente, che ha fracassato la targa che ricordava Marielle in una piazza di Rio de Janeiro pubblicando poi la foto della sua “impresa” su Facebook. Non bisogna ricordare questa coraggiosa combattente solo l’8 marzo, ma tutti i giorni, per tutti gli anni.

Lariano: l'amministrazione comunale celebra la festa della donna

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Il Comune di Lariano festeggia con la solenne celebrazione l'8 marzo, Festa della donna, con un ricco di programma. Con regia organizzativa dell'assessorato alla cultura guidato Maria Grazia Gabrielli e dell'assessorato alle pari opportunità guidato da Chiara Colasanti.

Si parte oggi, 8 marzo alle 10 presso il polifunzionale Tiberio Bartoli con evento dal titolo "Storie di donne: le donne si raccontano". Interverranno: Romina Romaggioli, ex campionessa di kick boxing e membro della Guardia di Finanza, Paola Piazzolla ed Eleonora Trivella, campionesse di canottaggio del Gruppo Sportivo Vigili del Fuoco Fiamme Rosse; Lara Liotta, ex atleta della squadra nazionale di karate, funzionario amm.vo dell'Ufficio per le attività sportive VVF; Debora Spagnolo consigliere nazionale ANML. Modererà l'incontro la giornalista Luce Tommasi. Poi nel pomeriggio presso la biblioteca comunale alle 17.30 ci sarà l'incontro con autore, incontro "Le figure femminili del Decameron" con il prof. Dario Pisano.

Le componenti affettive dell’Infertilità: Ri-costruire il Sé

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Desiderare un figlio comprende dinamiche complesse e nel caso in cui il percorso risulti più difficoltoso, contenere il profondo dolore è un processo particolarmente delicato.

di Claudia Cianfoni, psicologa.
L’infertilità, dal punto di vista clinico è definita come una patologia del sistema riproduttivo, che comporta l’incapacità di raggiungere una gravidanza dopo 12 mesi o più di regolari rapporti sessuali non protetti (ICMART & WHO, 2009); la coppia è da considerarsi sterile invece quando uno o entrambi i coniugi sono affetti da una condizione fisica permanete tale da non rendere possibile avere dei figli (American Fertility Society, 2017). I dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (2012) evidenziano come queste problematiche riguardino circa il 15% delle coppie. Oltre alla necessità di una definizione prettamente medica, uno sguardo deve essere rivolto all’emergere dei vissuti che si attivano una volta venuti a conoscenza della diagnosi di infertilità, questo perché tale scoperta può influenzare significativamente il benessere emotivo e psicofisico delle persone coinvolte. 

La procreazione è uno dei fattori insiti nella relazione di coppia, la famiglia è considerata un'istituzione importante per il mantenimento dell'esistenza umana e la fertilità e la riproduzione sono viste come funzioni universali in linea con le richieste della società. In effetti il timore di un giudizio sociale, amplificato da fattori culturali, è parte delle componenti legate alla preoccupazione psicologica. Uno dei simboli preponderanti in ogni cultura conosciuta è quello della Grande Madre, tra le caratteristiche tipiche con cui viene descritta troviamo una corrispondenza con la terra, con l’umidità, che ricordano l’utero femminile, quindi con la fecondità, la prosperità e la nascita. Il mito ha impresso culturalmente l’immagine della donna principalmente come madre, narrando generazione dopo generazione, il compito che essa è portata a dover soddisfare. Tracce di quei racconti si ritrovano anche in contesti moderni, attraverso quelle che sono definite le aspettative sociali. Le donne ancora oggi sono condizionate da questa rappresentazione, di conseguenza l’impossibilità di poter concepire comporta sentimenti estremamente negativi, sperimentano così una diminuzione dell’autostima, elevati livelli di stress, depressione, rabbia, inutilità: sperimentano la sensazione del “vuoto”. Questa dimensione attiva un’intensa sofferenza, che può manifestarsi come scarsa capacità nel gestire le emozioni o di comprenderle in profondità, può condurre all’emergere di stati confusionali, a causa dei quali i sentimenti sono vissuti come esperienze fisiologiche, con una propensione alla somatizzazione. Fondamentale è riconoscere l’esistenza di una forte risonanza tra la mente e il corpo, poiché quest’ultimo costituisce spesso lo strumento di elezione per l’espressione del proprio disagio. Un’altra reazione comune è la tendenza a mantenere il segreto, a non parlarne con nessuno. Gli stessi partner non si comunicano le rispettive paure o preoccupazioni, finendo per reprimerle; possono allora subentrare difficoltà nell’intimità, conflitti, svalutazione della propria femminilità e mascolinità e, appunto, problemi di comunicazione. 

Per molte coppie il cambiamento invece sembra possibile solo attraverso il raggiungimento di una gravidanza, come prova di aver generato qualcosa di significativo e come possibilità di poter migliorare sé stessi; la genitorialità diventa anche affermazione di un’identità e di un ruolo a lungo attesi (voler essere “una mamma” o “un papà). A causa dell’assenza di un figlio, tutto viene messo in discussione, come se l’impossibilità di “dar vita” fosse estesa ad ogni livello personale, come se ogni atto creativo fosse bloccato. 

L’importanza di sostenere psicologicamente gli uomini e le donne infertili diventa una necessità rilevante, che può essere affrontata solo attraverso una visione integrata e una relazione empatica.
L’opportunità è quella di ricostruire una consapevolezza dei vissuti e delle emozioni, di riattivare la modalità simbolica del pensiero e trasformare gli stati corporei in parole, così che sia il pensare stesso un atto generativo. 

Il benessere può manifestarsi grazie alla possibilità di esprimere il proprio potenziale, di evolvere e conoscere sé stessi. La rinascita del Sé può guidare verso quella trasformazione essenziale che richiama il sentirSi completi. 

Presso il centro Eppur si Muove è possibile avviare percorsi di consulenza e sostegno, per l’elaborazione di problematiche legate all’infertilità. Info: Mob. 3917709041- eppursimuove.velletri@gmail.com


I Domenica T.Q.: Gli Angeli? Meglio evitarli... dal "Vangelo" commentato da don Gaetano Zaralli

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Lc 4, 1-13

TESTO
 Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane". Gesù gli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo ".
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: "Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo". Gesù gli rispose: "Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai : a lui solo renderai culto ". Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano ; e anche:Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra ". Gesù gli rispose: "È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo". Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

COMMENTO
«Sta scritto: Non di solo pane vivrà l`uomo».

Di cos’altro potrà cibarsi l’uomo affamato, se si esclude  il pane, elemento base per il suo sostentamento? Senz’altro di qualcosa che scende dal cielo, come la manna che sostenne gli ebrei nel deserto… La Provvidenza che opera  mediante la generosità dei poveri è l’unica alternativa a qualsiasi ingiustizia che  si fonda sull’atto ricattatorio  di chi è ricco.

"Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto ".

Il prostrarsi è una ginnastica che si attua nelle palestre della sottomissione viscida, dove per il solo scopo di entrare nei regni del potere, si è in grado di svendere la propria dignità; come lo strisciare volgare ai piedi del potente è la peggiore forma di dipendenza di cui ci si carica,  pur di avere tra le mani un piccolo scettro, segno di altrettanto volgare potere. Il farsi tappeto, poi,  è il massimo della vigliaccheria: sotto lo straccio che sopporta il peso e il ciabattare allegro del sovrano si nascondono le atrocità peggiori che il subalterno con deplorevole prepotenza opera a danno dei più deboli.
 
«E` stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

Nessuno è così sciocco da esporre la propria salute e la vita stessa ai rischi disseminati nel girotondo caotico delle illusioni per il solo gusto di raccontarsi e dire: io c’ero.
Eppure c’è chi addirittura rischia di perdere la fede nella pretesa di  essere testimone fortunato di un miracolo. Troppi occhi si levano verso il cielo per guardare il sole che gira e tanti restano ciechi. Troppe orecchie si drizzano per captare messaggi celesti e restano sorde ai richiami di dolore che la terra spande a piene mani.

…il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Luca lo chiama “diavolo”, Marco preferisce chiamarlo “satana”, Matteo usa l’uno e l’altro termine per indicare il tentatore, gli esorcisti di oggi lo chiamano più semplicemente “il maligno”.
Già nel Medioevo gli interpreti delle Scritture dicevano di non trattarsi di presenza reale del maligno nelle tentazioni e, perciò, escludevano un irrispettoso contatto fisico  tra l’operatore del male e il Messia; affermavano di conseguenza che l’intero brano del vangelo andava letto in chiave suggestiva.
Aiuta a risolvere il problema il ritorno della tentazione nei momenti tragici della passione: quel giorno ci sarà il dubbio nell’animo di Gesù e come scenario apparirà crudo lo strazio del Calvario



La serata delle Nomination

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Sabato 23 Marzo, alle ore 18.30 presso il Polo Espositivo Juana Romani sede del Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola a Velletri in Via Luigi Novelli, il Direttore Artistico del Festival del Cinema di Velletri X° SamPietrino D’ORO Marguttiano insieme all’organizzatrice generale Anna Meola e alla famiglia Todi renderà pubbliche le nomination del prestigioso premio ideato da Enrico Todi nel 2006 con presidente onorario il maestro Luigi Magni.
Verrà inoltre presentato il calendario con gli eventi collaterali che porteranno al galà di premiazione previsto per Sabato 22 Giugno sempre a Velletri. La giuria composta da amici del Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola e dalla famiglia Todi ha assegnato il SamPietrino D’ORO marguttiano per le seguenti categorie: SCENOGRAFI e ARREDATORI – COSTUMISTI – TRUCCATORI – ATTREZZERIE – SCULTORI DI SCENA. Naturalmente come consuetudine vuole verrà assegnato ad un esponente del mondo dello spettacolo il SamPietrino D’ORO “Ruggero Mastroianni” dedicato al celebre montatore del cinema italiano fratello di Marcello Mastroianni l’indimenticabile SCIPIONE L’EMILIANO nel film di Luigi Magni Scipione detto anche l’Africano. Sempre nella serata del 23 Marzo verrà presentata la mostra “LE ATTREZZERIE E LE COSTUMERIE” nel cinema di Magni che sarà allestita nel salone Marcello De Rossi del Polo Espositivo Juana Romani fino al 29 Giugno 2019. Verranno esposti oggetti di scena provenienti dall’attrezzeria Rancati e abiti di scena originali disegnati da Lucia Mirisola per il cinema del marito. Con questo progetto il Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola continua nella sua ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dalla produzione cinematografica e teatrale del grande Maestro romano. Un ringraziamento particolare va alla famiglia Todi per aver accettato di intraprendere con il Museo questa avventura riportando alla ribalta questo riconoscimento che vede oggi il suo ideatore Enrico Todi come presidente onorario. L’appuntamento quindi il 23 Marzo per scoprire con i San Pietrini d’oro della X edizione presenta la serata Tiziana Mammucari.

Pallavolo Velletri: doppia medaglia d'argento per l'Under 16 e l'Under 18 alle finali FIPAV Roma

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Due settimane straordinarie quelle vissute dai colori gialloblu concluse con la conquista della doppia medaglia d’argento, categoria Under 16 e Under 18 Maschile, alle Finali Territoriali FIPAV Roma 2019.
Una cavalcata sontuosa, realizzata grazie ad una programmazione che ha saputo cogliere frutti certamente non preventivabili ad inizio stagione. L’Under 16 del duo Barbiero/Cioccari ha dato il via a questo percorso con un gruppo di lavoro composto per il 60% da atleti sotto età (2004), un gruppo che con il tempo ha saputo stupire e soprattutto presentare un sistema efficace, con ottime risultanze sia sul piano individuale (menzione di merito al capitano Jakub Halys, classe 2003, autentico protagonista in tutto il percorso) sia per quel che riguarda l’organizzazione di gioco. Il tutto ha prodotto un percorso netto per i nostri ragazzi, autori di una versa e propria IMPRESA, impresa che ha trovato una più che degna conclusione in Finalissima, dove la Virtus Roma ha di certo meritato il metallo più prezioso. Di egual prestigio la marcia realizzata dal gruppo Under 18 (che proseguirà il percorso nel Tabellone di Eccellenza Regionale) nel guidato dal duo Di Lucca/Sist, una marcia che non ha trovato rivali fino al Tabellone finale, con una prima/seconda fase largamente dominata, nonostante l’utilizzo, in alcuni frangenti del percorso, di atleti Under 16. Dai quarti in poi, Santamaria e compagni hanno mostrato una crescita esponenziale, dai Quarti di Finale fino alla Finalissima di domenica 10/3, Finale che la Selezione della Roma Volley Academy ha meritatamente conquistato.
“Ci godiamo questa doppietta d’argento, senza rimpianti e con grande orgoglio” commenta Alessandro Barbiero, Direttore Tecnico del Settore Giovanile “Il nostro motto è sempre stato quello di fare “benissimo” le cose semplici, cercando di sviluppare le potenzialità ed il talento di ogni singolo atleta, applicando poi il tutto ad un sistema di gioco che, nel corso della stagione, ha prodotto risultanze positive, efficienti ed efficaci. In questo nuovo corso societario, il nostro sodalizio ha disputato ben 12 finali (sia Territoriali che Regionali) statistiche queste che qualificano la qualità e della bontà del nostro lavoro. A noi piace far parlare il campo ed il campo dimostra che la Pallavolo Velletri c’è sempre.” Da parte della Società tutto, un sentito ringraziamento a tutti gli Staff Tecnici, artefici di questo risultato straordinario; agli atleti, alle famiglie e a tutti coloro che hanno seguito, sostenuto e soprattutto creduto in questi meravigliosi ragazzi.”

Premio Nazionale Teatrale “Achille Campanile”, si entra nel vivo. La referente Vera Dani: “Campanile ci fa pensare con sorridente acutezza”

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Anche quest’anno la rassegna nazionale “Campaniliana” sarà tenuta viva durante tutti i mesi precedenti alle iniziative con il Premio Nazionale Teatrale “Achille Campanile”. Giunto alla sua terza edizione (vincitori Francesco Brandi nel 2017 e Adriano Bennicelli nel 2018), il Premio ambisce a crescere ancora di più, come testimoniato dalle parole della referente, professoressa Vera Dani, in questa intervista.

di Rocco Della Corte
Vera Dani, il 2019 ci porta la terza edizione del Premio Campanile, che comincia a diventare “grande”. Un piccolo bilancio dei primi due anni? 

Il Premio Achille Campanile è giunto alla sua terza edizione con un “attivo di bilancio” più che soddisfacente per la Commissione organizzatrice. Ricordo che la Fondazione Arte e Cultura Città di Velletri, ideatrice dell'evento, si avvale della collaborazione dell'Associazione Memoria '900 e del Fondo Campanile, con il supporto fondamentale della Clinica Madonna delle Grazie, che offre il premio - € 1.500,00 – messo in palio per l'opera vincitrice del concorso. L'attivo di bilancio è dato prima di tutto dal numero delle opere pervenute – 68 per l'edizione 2017; 83 nel 2018 – poi dall'interesse crescente per l'edizione attuale. Le opere stanno già arrivando, insieme a numerose telefonate per chiedere informazioni o precisazioni rispetto al concorso. Questo ci fa sperare che, dopo il lancio e l'assestamento, ci si possa avviare verso la “consacrazione”! 

Per chi volesse partecipare, vogliamo ricordare i requisiti principali scritti anche nel bando? 

Il Premio è giovane ma sta destando attenzione e interesse tra gli addetti ai lavori e i tantissimi estimatori di Campanile che hanno cominciato a seguire l'intera rassegna dedicata al nostro Autore. C'è da aggiungere che quest'anno ricorrono i 120 anni dalla nascita e stiamo venendo a conoscenza di iniziative che sarà bello e interessante condividere con quanti seguiranno la Campaniliana. Altro auspicio è quello di ottenere nuovamente il Patrocinio del MIBAC e contare ancora sull'apporto di una Giuria esaminatrice di qualità, guidata dal Presidente Arnaldo Colasanti: su questo stiamo lavorando. Vorrei ancora ricordare che il bando di concorso per il Premio teatrale prevede che le opere, inedite e di genere umoristico, pervengano alla Commissione organizzatrice entro e non oltre il 31 maggio 2019, tramite plico postale – Raccomandata semplice – rigorosamente senza indicazione del mittente. All'interno del plico, l'opera dovrà essere corredata da una busta bianca contenente le generalità dell'autore insieme a una dichiarazione attestante che l'opera è inedita. La premiazione dell'opera vincitrice avrà luogo il 13 ottobre 2019 a Velletri, presso il Teatro Artemisio - Gian Maria Volonté, dove si potrà assistere alla rappresentazione dell'opera vincitrice della seconda edizione, a cura di una Compagnia tra quelle iscritte alla UILT. Mi riferisco a “Eden”, di Adriano Bennicelli, alla quale auguriamo il successo riscosso da “Prestazione occasionale”, di Francesco Brandi, vincitrice dell'edizione 2017. 

La “Campaniliana” 2019 avrà un sapore particolare, poiché cade nel centoquarantesimo anniversario della nascita dello scrittore (1899-2019): può già svelarci qualche cosa sul programma che avete intenzione di stilare? 

Quanto all'intera rassegna Campaniliana, essa avrà inizio il 28 settembre 2019 proprio per ricordare la data di nascita dell'Autore; proseguirà con un convegno il 6 ottobre per concludersi il 13 ottobre come già ricordato. Certo non mancheranno, all'interno di queste date, iniziative ed eventi a cui stiamo lavorando per ricordare degnamente un Autore geniale e multiforme che continua a sollecitarci e a farci “pensare” con sorridente acutezza!

Velletri Libris: cresce l’attesa per la terza edizione della rassegna di letteratura al Chiostro della Casa delle Culture

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Grande attesa per la rassegna internazionale di letteratura “Velletri Libris”, ideata e realizzata dalla Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano, che nel 2019 giunge alla sua terza edizione. Anche quest’anno nei mesi estivi il Chiostro della Casa delle Culture e della Musica si trasformerà in un punto di ritrovo per ascoltare e conoscere i più grandi autori della scena nazionale e internazionale, insieme a raffinate degustazioni e ai vini delle più pregiate cantine regionali.


di Rocco Della Corte
Un format, quello di “Velletri Libris”, che ha incassato il successo delle prime due edizioni, sia in termini numerici che qualitativi. La macchina organizzativa si è già attivata e sono ore di intenso lavoro per la squadra capitanata da Guido Ciarla e Aurora De Marzi: si stanno vagliando le diverse proposte, valutando le date e affinando i dettagli per la partenza di una terza edizione sempre più ricca di novità. Si può svelare che la data zero è prevista per il 26 maggio, con un ospite di fama internazionale, in cui verranno presentate tutte le date e il programma dettagliato della rassegna, mentre l’inaugurazione ufficiale è per l’8 giugno, sempre alla Casa delle Culture di Velletri. Tantissime iniziative per quello che riguarda i bambini, grazie ad una nuova collaborazione stretta dalla Libreria Mondadori. Fra le proposte di questa terza edizione spicca quella di un Premio Letterario riservato agli autori emergenti, il cui bando sarà diramato ufficialmente a giorni. I nomi sul taccuino dell’organizzazione sono di primissimo livello, l’attesa cresce e i presupposti per un’edizione indimenticabile ci sono tutti. Intanto proseguono nei Bookstore di Velletri, Lariano e Genzano gli incontri settimanali con tanti autori, per una programmazione che fa da preludio alla rassegna stessa e che ha reso ormai Velletri una vera e propria “città del libro” affermata tra le case editrici e gli uffici stampa nazionali. Nelle prossime settimane saranno comunicati ulteriori dettagli, parte il conto alla rovescia per “Velletri Libris 2019”.

Cinzia Leone, tre donne e il furto della scrittura: presentato alla Mondadori di Velletri “Ti rubo la vita”

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Nel pomeriggio dell’8 marzo alla Mondadori Bookstore di Velletri si è parlato di tre donne, le protagoniste dell’ultimo romanzo di Cinzia Leone. La giornalista e scrittrice ha pubblicato per Mondadori “Ti rubo la vita”, un viaggio attraverso il Novecento che si snoda nelle storie delle tre protagoniste, ognuna così particolare e caratterialmente forte, accomunata all’altra dall’aver subito il furto della vita.

di Rocco Della Corte
Miriam, Giuditta ed Ester sono alla ricerca della propria identità, come ha raccontato la stessa autrice: “La vita rubata è un concetto molto forte, perché significa strappare qualcosa di astratto e concreto allo stesso tempo.
Avevo in testa il tema dell’identità, e l’idea che le nostre famiglie nascondano tutte dei misteri…”. Cinzia Leone, tramite una minuziosa descrizione dei luoghi e un’attenta caratterizzazione dei personaggi, racconta le vite rubate partendo da un concetto principale: “Credo che la vita sia più rubata alle donne che agli uomini” – ha dichiarato – “per invidia, per avidità, per amore. In fondo è un furto, così come lo è la scrittura. Io ho rubato pezzetti di vita, sono una ladra di storie”. La “Giornata Internazionale delle Donne” non poteva essere celebrata meglio, a livello letterario, che con un romanzo così intenso ed emotivamente coinvolgente. La Leone ha ricordato come l’8 marzo rappresenti una rottura delle armonie e degli schemi obsoleti ma funzionali, andati avanti per anni, e ha spiegato il background storico che fa da sfondo alla sua opera. Fra i temi principali spicca quello della tolleranza, alla base delle vite rubate. Come detto, tutte e tre le protagoniste sono accomunate da un destino difficile: “A Miriam ruba la vita il marito, cercando di costringerla ad un cambiamento. Lei è il personaggio più tragico.
Giuditta, invece, è un’ebrea italiana a cui la guerra e le leggi razziali rubano le consuetudini. Era integrata, ma il fascismo e le sue infami leggi la emarginano. Inizialmente non capisce, è innamorata di un cristiano e non vede le barriere che la società ha eretto. Ester, infine, è derubata per le tante delusioni e per la proposta di un matrimonio combinato privo di sentimenti e senza passione”. La cosa più terribile, però, è il fatto che spesso le vite ci scorrano via, rubate, passo dopo passo e senza un evento eclatante che ci faccia accorgere di questo furto. Impossibile, poi, non leggere il legame fra la trama del romanzo e l’attuale momento storico: “Il libro è senz’altro figlio di questo momento sociale” – ha confermato Cinzia Leone – “poiché c’è una grossa enfasi sulle radici, che ci fanno scoprire che siamo ma sono diventate anche un modo per mostrare aggressività verso il diverso. Non è un caso che questo sia un libro di mercanti, perché i mercanti devono mediare. E lo dovrebbe fare, senza riferimenti specifici, anche la politica: chi ci governa ha il dovere della mediazione, altrimenti diventa impossibile comunicare”.
Cinzia Leone ha lavorato circa tre anni su questo libro, consultando i calendari per far quadrare l’apparato storico-temporale e studiando le usanze, la geografia, persino navigando su google earth. Viene fuori una narrazione bella, raffinata, ricca di pathos e realistica poiché precisa, nel giusto mix fra la riflessione sentimentale e la verisimiglianza che un’opera necessita. La presentazione si è rivelata estremamente interessante sia per i temi trattati che per l’affabilità dell’autrice, disponibile anche nel firma-copie e nelle foto ricordo.
Proprio nel fare gli autografi, la Leone – che è una delle più quotate disegnatrici a livello nazionale – ha omaggiato i presenti di un bozzetto improvvisato, dando sfoggio delle sue capacità grafiche. Poi un dolcetto per festeggiare l’8 marzo, opportunamente richiamato dalle mimose che hanno ornato il tavolo del firma-copie. Per la Mondadori Bookstore, anche stavolta gremita, un altro successo in vista dei prossimi due appuntamenti in calendario: venerdì 15 alle ore 18.30 a Genzano sarà ospite Lidia Ravera, mentre domenica alle 18.30 a Velletri arriverà Guido Catalano. Date da non perdere per gli amanti della cultura.

“Mi amavi ancora”: Ettore Bassi e Simona Cavallari da applausi nel gremito Teatro Artemisio-Volonté

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Va agli archivi, con l’ennesimo grande successo, la penultima data della stagione del Teatro Artemisio-Volonté diretto dal Maestro Claudio Maria Micheli. Sabato 9 marzo, alle ore 21.00, è andato in scena lo spettacolo “Mi amavi ancora”, di Florian Zeller, avente come interpreti Ettore Bassi, Simona Cavallari, Giancarlo Ratti e Malvina Ruggiano.

di Rocco Della Corte
Un cast di livello elevatissimo, e lo si è visto dalla rappresentazione, intensa, avvolgente ed emozionante nonostante una trama difficile e un sottilissimo gioco di flashback che non ha ammesso distrazione alcuna. Il sipario si apre con una scena di addio, tra Pierre, uno scrittore e drammaturgo, e sua moglie. Il giovane e affermato autore muore in un incidente d’auto, lasciando così la donna sola in preda alla disperazione. È proprio Anne (Simona Cavallari) a rimettere a posto le carte di Pierre (Ettore Bassi) e nutrire un atroce dubbio riguardo suo marito al momento della scoperta di una cartella di appunti. In questo inedito manoscritto, infatti, l’uomo raccontava di una relazione tra uno scrittore sposato e una giovane attrice. Dalla narrazione alla realtà, il passo è breve.
Il dubbio si snoda tra la domanda e l’affermazione: “Mi amavi ancora…” è la frase più persistente che balena nella testa di Anne, completamente logorata da questo precario stato psicologico, in cui alla perdita dell’amato si somma il dubbio di un possibile tradimento. La regia, eccellente, procede così per flashback e sdoppiamenti temporali, ma con una dovizia di particolari e una linearità a tratti incredibile per quanto ottimamente realizzata. Anne decide di andare in fondo a questo suo sospetto, nonostante Daniel (Giancarlo Ratti) – il migliore amico di Pierre – cerchi di dissuaderla, pur non potendole dare le garanzie del caso. I personaggi si muovono sul palco occupando tutto il proscenio, facendo della gestualità e dell’interpretazione vocale i loro pezzi forti in una rappresentazione con molte atmosfere dinamiche e adatte a rendere ancor meglio il contesto di ciò che si recita. La presunta infedeltà di Pierre conduce Anne a ricercare la propria potenziale antagonista, l’attrice Laura Dame (Malvina Ruggiano).
Quest’ultima, giovane e bella, non dà tuttavia alla vedova le risposte che ella si attende. Tra sospetto e deduzione, lo spettacolo prosegue ad un ritmo elevato, senza pause né momenti di sospensione ma al contempo con tanta suspence. Emergono, passo dopo passo, le caratteristiche più nascoste dei personaggi, pur oscillando per i colpi di scena: Pierre, uomo astuto, intelligente, intellettuale. È fedele o no? Anne, lacerata dal dispiacere, a tratti ossessionata, è alla ricerca di un amore “che in tanti anni ha conosciuto solo con Pierre” e ora ha perduta per la morte del marito. Daniel, volto rassicurante, fermo sulle sue posizioni ma travolto dal dubbio di Anne e forse innamorato di lei. Laura, infine, sicura di sé, tuttavia in difficoltà di fronte alla “rivale” e alle sue congetture. Il dubbio sull’amore è il filo conduttore di tutto lo spettacolo, in un’altalena tra la verità e l’illusione, entrambe straniate dal dolore di Anne. I ricordi, resi splendidamente in scena, e gli atti volti a ricercare un qualcosa che non è chiaro se esita o sia frutto dell’immaginazione, pongono il pubblico in un labirinto di emozioni. Alla fine il “Mi amavi ancora” può essere tanto un’affermazione quanto un interrogativo: dipende dall’interpretazione, o forse è ben chiaro.
Al termine dello spettacolo lunghi applausi dalla gremita platea del Teatro Artemisio-Volonté. La programmazione messa a punto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura e dal direttore artistico, Claudio Maria Micheli, continua a riscuotere successo di pubblico per la qualità degli eventi in cartellone. Ultima data in previsione il 31 marzo, alle ore 21.00 e non alle 18.00 come precedentemente comunicato: sarà sul palco del teatro veliterno Alessandro Benvenuti. Complimenti, intanto, a Stefano Artissunch (regia), Giulia Serafini (traduzione), Matteo Soltanto (scene), Marco Nateri (costumi), Giorgio Morghese (disegno luci), Dardust (per le eccezionali musiche). “Mi amavi ancora” ha conquistato Velletri.

Velletri 2030 su lavoro e futuro

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Le difficoltà delle aziende italiane nel trovare specialisti con determinate capacità in linea con i requisiti per i lavori del futuro sono testimoniate dallo spazio dedicato a questo tema da tutti i media nazionali.
Per essere competitivo nel nuovo contesto di mercato, nessun Paese può permettersi di utilizzare circa la metà della sua risorsa principale, i giovani. Purtroppo l'Italia fatica a riallineare domanda e offerta e ad inserire i giovani nel mercato del lavoro del futuro. Velletri 2030 ultimamente ha trattato l'argomento in diverse News, con riferimenti specifici alla scarsa disponibilità di giovani con lauree STEM, in particolare donne, e al problema del reskilling di larga parte dei lavoratori attivi. Lo scorso 5 Marzo il Sole 24 Ore ha dedicato un'intera pagina al problema con un titolo che dovrebbe impensierire chiunque abbia a cuore le sorti dell'Italia "il 60% dei lavori cambierà in 5 anni". La tecnologia sta cambiando il volto al mercato del lavoro. Lo fa talmente velocemente che i lavoratori vedranno modificarsi il 50 - 60% delle attività che svolgono oggi nel giro dei prossimi 5 anni. Un dato emerso nel corso del "Forum sul lavoro del futuro e le nuove competenze", organizzato dal Sole 24 Ore e che ha visto la partecipazione dei vertici di EY, già promotrice dell'Alleanza per il lavoro del futuro, di Microsoft Italia, Philip Morris Italia, Università Bocconi, ANPAL. Quest'ultima rappresentata dal suo nuovo Presidente, Domenico Parisi, detto Mimmo, classe 1966 da Ostuni, professore di Demografia e Statistica all’Università statale del Mississippi, Stati Uniti, recentemente rientrato in Italia e nominato a capo di ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro). Il quadro del mercato del lavoro in Italia è complesso e tutt’altro che roseo, soprattutto se lo si approccia adottando lo sguardo di chi in quel mercato ci deve entrare: prima della crisi, nel 2007, in Italia e in Europa il tasso di occupazione giovanile era più alto di quello degli adulti fra i 55 e 59 anni. Se a livello europeo questo dato si è confermato anche nel 2017, l’Italia ha mostrato una inversione di tendenza in questo senso: dal 2009 l’occupazione giovanile è scesa sotto la media europea del tasso di occupazione dei 55-59enni. Per fortuna, da qualche anno si sta affacciando un altro modo di guardare questa Italia in evidente difficoltà, dando peso e concretezza a quella sostenibilità tanto auspicata in consessi internazionali quanto locali, che non tratta solo di efficientamento energetico e riduzione degli sprechi – che pure sono elementi imprescindibili per adottare stili di vita realmente sostenibili - ma una rivoluzione che dal basso sta coinvolgendo ogni settore produttivo del Paese, dall’agricoltura alla meccanica, dal turismo alla moda coinvolgendo cittadini sensibili, istituzioni responsabili e imprese innovative che colgono in questo bisogno quanto mai marcato di sostenibilità un’opportunità senza precedenti. Parlare di green jobs, ovvero di lavori verdi, è un modo di raccontare la parte del Paese che funziona e che reagisce positivamente alla crisi, ma anche uno strumento utile per offrire consigli ai tanti, giovani e un po’ meno giovani, che stanno cercando di farsi largo in un mercato occupazionale sempre più difficile. Saperci fare con l’ambiente oggi può fare la differenza, soprattutto se per ambiente si intende il nostro intorno con l’accezione più ampia che si possa dare a questo termine, dove si intrecciano istanze ambientali, appunto, ma anche sociali, economiche, culturali e politiche che, insieme, definiscono e danno realtà a quel paradigma di sostenibilità integrata fissato dagli SDGs, i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile lanciati nel 2015 dalle Nazioni Unite con l'Agenda 2030. Lo racconta GreenItaly 2018: il nono rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere – promosso in collaborazione con il Conai e Novamont, con il patrocinio del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – che misura e pesa la forza della green economy nazionale. Sono oltre 345.000 le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2014-2017, o prevedevano di farlo entro la fine del 2018 in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. In pratica un’azienda italiana su quattro. E nel manifatturiero sono quasi una su tre (30,7%). Il Rapporto GreenItaly 2018 è scaricabile da: http://www.symbola.net/assets/files/GreenItaly%2018%20WEB_1540812454.pdf “In Italia questo cammino verso il futuro incrocia strade che arrivano dal passato e che ci parlano di una spinta alla qualità, all’efficienza, all’innovazione, alla bellezza. Una sintonia tra identità e istanze del futuro che negli anni bui della crisi è diventata una reazione di sistema, una sorta di missione produttiva indicata dal basso, spesso senza incentivi pubblici, da una quota rilevante delle nostre imprese. Una scelta coraggiosa e vincente. Per le imprese, che investendo diventano più sostenibili e soprattutto più competitive. E per il Paese, che nella green economy e nell’economia circolare ha riscoperto antiche vocazioni (quella al riciclo e all’uso efficiente delle risorse) e ha trovato un modello produttivo che grazie all’innovazione, alla ricerca, alla tecnologia ne rafforza l’identità, le tradizioni, ne enfatizza i punti di forza. Un modello produttivo e sociale che offre al Paese la possibilità di avere un rilevante ruolo internazionale: già oggi l’Italia è una superpotenza nell’economia circolare”. (Ermete Realacci, presidente di Symbola). Il tema del lavoro è stato al centro di un Convegno che si è svolto a Velletri lo scorso 15 Febbraio, presso la Sala Tersicore del Palazzo Comunale. A parte le solite frasi di circostanza della politica, ci sono stati alcuni interventi lucidi e interessanti, in particolare da parte del rappresentante di una sigla sindacale e del Presidente della Camera di Commercio di Roma. Il lavoro come lo conosciamo, si è evidenziato nell'incontro, sta cambiando e di riflesso si deve iniziare a cavalcare l'innovazione tecnologica con particolare attenzione alla qualificazione dei giovani e riqualificazione di coloro che oggi un lavoro ce l'hanno. E' ora di smetterla di vendere illusioni, in particolare verso la classe dei lavoratoi del commercio. Il mondo del lavoro sta cambiando ad una velocità senza precedenti storici. A maggior ragione il mondo del commercio. E' necessaria una riqualificazione continua attraverso processi di formazione continui. Il ruolo della scuola è cambiato, oggi bisogna "imparare ad imparare". E' necessaria una sinergia tra politica responsabile, imprenditoria e scuola. E' necessario che la politica si adoperi per fare incontrare il mondo del lavoro e la scuola. Facendo tesoro di questa visione, è auspicabile un prossimo incontro che sulla base di dati statistici metta inieme politica responsabile, imprenditoria e scuola, per avviare un processo di rilancio dell'occupazione nel territorio dei Castelli Romani, capace di guardare al futuro e ai lavori del futuro, facendo tesoro delle opportunità offerte dall'innovazione tecnologica. Impariamo a guardare al futuro con una visione organica e di sistema. Prendendo in prestito le parole del professore Alan Kay "il modo migliore per predire il futuro è inventarlo". Il programma elettorale dell'attuale Amministrazione della città di Velletri lascia ben sperare. In esso si legge "Complesso ex Mattatoio. Realizzazione del polo dell’innovazione. Un sito innovativo che sarà la casa delle start up e centro di formazione qualificato per la preparazione delle nuove professionalità". A che punto siamo?

Giulio Andreotti, "testimonianze su uno statista”: convegno al Polo Espositivo "Juana Romani"

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Venerdì 8 Marzo si è svolto presso il Polo Espositivo Juana Romani il previsto convegno sulla figura di Giulio Andreotti nel centenario della nascita. A fare gli onori di casa il Sindaco Orlando Pocci che ha accolto il figlio del presidente Stefano Andreotti e l’ambasciatore Riccardo Sessa.
Riccardo Sessa è stato per 37 lunghi anni il più stretto collaboratore del presidente tanto da essere definito “l’uomo ombra di Andreotti” La serata introdotta da Alessandro Filippi presidente del Circolo Artistico “La Pallade Veliterna” è proseguita con l’intervento del Sindaco di Velletri Orlando Pocci che ha portato i saluti istituzionali e ricordato come in qualche modo la figura di Andreotti gli abbia ispirato il suo ingresso in politica maturato proprio durante i tragici momenti del rapimento Moro.
Il figlio del presidente ha ricordato l’interesse dello statista per la nostra città ripercorrendo attraverso gli appunti del padre gli anni difficili della ricostruzione post bellica. All’ambasciatore Sessa è toccata invece la parte ufficiale, quella dell’uomo e dello statista. Al termine gli ospiti si sono intrattenuti in una conviviale curata da Anna Meola raccontando ancora aneddoti sulla figura del grande uomo politico,; tra i presenti una delegazione della Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri “Salvo d’Acquisto” e l’avvocato Marco Fagiolo.

"Contrari all'aumento della TARI": così Art.1-MDP-Leu in una nota stampa dopo il Consiglio Comunale

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Riceviamo e pubblichiamo da Articolo 1- Movimento Democratico e Progressista - Liberi e Uguali Velletri la seguente nota stampa.
Abbiamo appreso dai mezzi di informazione che la maggioranza in Consiglio Comunale ha approvato le nuove tariffe TARI per l’anno 2019 con un aumento della tassa rispetto all’anno 2018 del 5%, interrompendo di fatto il percorso virtuoso degli ultimi anni. Siamo contrari e non condividiamo l’aumento deciso perché non in linea con il programma elettorale al quale abbiamo aderito che, al contrario, prevedeva la riduzione della Tassa attraverso una politica di contenimento dei costi di gestione del servizio e una più attenta e oculata attività di gestione di riscossione finalizzata a far emergere chi ancora oggi la tassa non la paga a scapito dei tanti cittadini onesti . Non vorremmo, come spesso accade, che per giustificare le proprie scelte si indichino in altri le colpe e le responsabilità. La “Politica” che amministra ha la responsabilità di scegliere e decidere, e le finalità sono quelle di garantire servizi efficienti contenendo i costi da far pagare ai cittadini e soprattutto garantire che vi sia equità tra tutti i cittadini.

Donne e Sport, Donne e Impegno Civile a Lariano

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A Lariano, quest’anno, la Festa della Donna è stata celebrata con un ricco ventaglio di iniziative che hanno toccato l’ambito culturale, sociale e sportivo. Nella mattinata di venerdì 8 marzo, presso il Polifunzionale “Tiberio Bartoli” si è svolta la manifestazione “Storie di donne: le donne si raccontano”, giunta alla sua seconda edizione. Erano presenti il sindaco Maurizio Caliciotti e tutti i membri della giunta comunale, nonché il consigliere Emanuele Palmieri.


di Alessandro De Angelis
Davanti ad una platea di studenti della scuola media e degli Istituti superiori- questi ultimi del’’I.I.S. Gramsci di Valmontone, del Liceo Scientifico Landi e del Salvo D’Acquisto di Velletri- hanno raccontato la loro storia grandi campionesse dello sport, ma anche la signora Debora Spagnuolo, Consigliere Nazionale dell’ ANMIL, la cui vicenda umana ha toccato grandi e piccoli e che, dopo la tragedia della perdita del marito Pino per un incidente sul lavoro, ha dato una svolta alla sua vita, dedicandosi completamente a formare ed informare per prevenire e combattere le cosiddette “morti bianche”. Accanto a lei la larianese Romina Romaggioli, che dopo essere diventata campionessa del mondo di kick boxing, ha intrapreso la carriera militare nella Guardia di Finanza ed ha recentemente vinto un concorso, conseguendo la qualifica manutentore di elicotteri con il grado di maresciallo. Altra ospite di eccezione la campionessa di canottaggio Eleonora Trivella, del gruppo sportivo Fiamme Rosse dei Vigili del Fuoco; ai ragazzi ha raccontato come è nata la sua passione per lo sport, ma ha anche confessato di aver attraversato un momento difficile in seguito ad un serio infortunio, dal quale però è uscita con una più forte motivazione a continuare la carriera agonistica. Lara Liotta, sempre del gruppo sportivo Fiamme Rosse, ha invece portato la sua testimonianza di ex atleta di karate, uno sport che l’ha formata e disciplinata e che le ha consentito di entrare nella squadra nazionale; oggi ricopre il ruolo di funzionario amministrativo per le attività sportive dei Vigili del Fuoco.
Da queste storie i giovani ospiti hanno tratto materia di riflessione e compreso come non sia affatto semplice essere donne e arrivare a realizzare i propri sogni, tanto nello sport quanto nella carriera lavorativa. La giornalista Luce Tommasi, che ha moderato l’incontro, con le sue domande puntuali ha saputo far emergere la personalità delle ospiti, ha celebrato i lori successi, ma ha anche sottolineato quanti ostacoli debba affrontare una donna per avere successo, senza mai rinunciare alla sua femminilità e tenerezza. I ragazzi hanno rivolto alle protagoniste numerose domande e hanno proposto anche alcuni loro lavori: gli studenti del Landi hanno intervistato tutti i protagonisti per realizzare il loro pezzo, da pubblicare sul giornale d’istituto; anche i giovani del Salvo D’Acquisto e della scuola media hanno posto quesiti e chiarimenti, dando vivacità al dibattito e all’intera manifestazione. La III B AFM del Gramsci, poi, ha proposto un suo video con la lettura di alcuni testi, mentre i ragazzi dell’IC di Lariano hanno esposto un loro pannello con i volti di numerose donne che hanno segnato la storia. A chiudere la giornata, dopo gli omaggi di rito, un balletto proposto da due danzatrici guidate dalla maestra Anna Maria Conforto: nella coreografia si è fatto cenno al tema del femminicidio che, purtroppo, non cessa di segnare la cronaca quotidiana. Gli assessori M.G. Gabrielli e C. Colasanti, che hanno organizzato l’evento, si sono dette soddisfatte e hanno raccolto i complimenti del pubblico presente; hanno spiegato che il loro scopo è quello di far arrivare ai giovani un’immagine della donna ben diversa da quella proposta dai media: non una modella o una persona che pensa solo al successo, ma una creatura dai mille volti, capace di essere madre, amica, sorella, lavoratrice, moglie. Una donna a 360 gradi, insomma, che sa coniugare lavoro, famiglia, impegno civile e passioni. Una donna né superiore né inferiore, ma uguale all’uomo.

A Lariano si è parlato de “Le figure femminili del Decameron” con la presenza del professor Dario Pisano

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Nell’ambito del ricco programma dei festeggiamenti per la Festa internazionale della donna, l’amministrazione comunale di Lariano, dopo il convegno della mattina, ha organizzato nel pomeriggio, presso la biblioteca comunale, alle 17.30, l'incontro dal titolo "Le figure femminili del Decameron" con il prof. Dario Pisano.


di Alessandro De Angelis

Hanno presenziato il sindaco, Maurizio Caliciotti, l’assessore alla cultura Maria Grazia Gabrielli e l’assessore alle pari opportunità Chiara Colasanti. Tra il pubblico una rappresentanza delle classi IIIB AFM, IV A Turismo dell’Istituto Gramsci di Valmontone e le professoresse D’Orazio e Chiominto. L’assessore Maria Grazia Gabrielli ha introdotto l’incontro affermando: “Con questa iniziativa chiudiamo le attività organizzate per l’8 Marzo; proponiamo un’analisi delle figure femminili nel Decameron, con la guida coinvolgente del professor Pisano, che ha un modo affascinante di raccontare la letteratura”. A rendere ancor più avvincente l’incontro un bellissimo quadro di una figura femminile dell’autrice Margherita Seccia. Il professor Dario Pisano ha illustrato varie novelle del Decameron. “Boccaccio- ha affermato-ha dedicato il Decameron proprio alle donne.
E’ un’opera che raccoglie 100 novelle, il libro dei libri, è una magnifica rappresentazione letteraria della vita, una finestra sul mondo tra le più belle che la letteratura abbia aperto. Nel 1348 su Firenze si abbatte l’epidemia di peste nera che falcia un terzo della popolazione europea. Sette belle fanciulle e tre giovani si allontano da Firenze e si dirigono verso una campagna incontaminata. Tutti e dieci i giovani decidono, su idea di Pampinea, una delle fanciulle, di raccontare dieci novelle al giorno, proponendo un itinerario culturale verso un luminoso e arduo traguardo”. Durante l’incontro vengono esaminate alcune novelle tra le più belle del Decameron, mettendo in luce le varie vicissitudini e il ruolo della donna. Si è narrato tra l’altro della quinta giornata, quella degli amori a lieto fine, e poi delle novelle della quarta giornata, quelle ad epilogo tragico, il tutto con una narrazione davvero coinvolgente della stupenda opera di Giovanni Boccaccio. A fine esposizione delle varie novelle, ci sono stati anche degli interessanti interventi del numeroso pubblico, che ha posto dei quesiti al professor Pisano, rendendo l’iniziativa veramente di alto spessore culturale. L’assessore Maria Grazia Gabrielli ha ringraziato il professor Pisano, le classi presenti dell’Istituto Gramsci con i docenti intervenuti, Chiara Rondoni, responsabile della biblioteca comunale di Lariano, e tutti coloro che hanno collaborato per l’ottima riuscita dell’intera giornata di eventi organizzati nell’occasione della Festa della Donna.

Virtus Velletri: grande successo casalingo nello scontro diretto!

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Altra meraviglia per la Virtus che batte in volata la squadra di Ostia delle Stelle Marine. Partita vibrante ed emozionante decisa all’ultimo secondo da un canestro di Puleo. Partita equilibrata fin dalle prime battute con parziali e vantaggi che non vanno mai oltre le 6-7 lunghezze. Velletri che parte meglio con la buona vena realizzativa di Marinelli e Di Biase, ospiti aggrappati alla solita sostanza di Tebaldi A. e Grande.
Virtus che prova ad allungare le mani sulla partita con una grande difesa sugli esterni lidensi che, tranne in qualche contropiede, fanno fatica a trovare facilmente la via del canestro nella prima frazione. Virtus avanti fino al +6 dopo 15’ con un paio di canestri di Misolic, ancora positivo dalla panchina, e con due triple dall’arco di Mancini. Stelle che reagiscono subito con un paio di giocate di Grande e con la bomba di Tebaldi L.. Lo segue a ruota l’altro Tebaldi e sul finale di quarto il vantaggio è ospite per 37 a 40. Al rientro è ancora grande equilibrio con Carturan e Di Biase a riportare la partita sul punto a punto. Stelle Marine prova la carta della zona ma i lunghi veliterni trovano comunque la via del canestro e nonostante una serata no al tiro da fuori la Virtus resta a contatto (55-59) nel terzo quarto controllando la furia di Tebaldi A. definitivamente “on fire”. Nell’ultimo periodo partita bellissima con entrambe le squadre che danno tutto per la vittoria. La Virtus torna di nuovo avanti nel punteggio ma gli ospiti hanno un ultimo sussulto e con Amantini di tabella trovano la tripla del +6 a 2 minuti dalla fine. A questo punto Coach Libutti è bravo a infondere la calma ai suoi nel timeout e Velletri trova le forze per riaprire il match. Ultimi possessi da incorniciare per i gialloblu che stringono definitivamente le maglie difensive, prima Di Biase trova il -2 a 55”, poi un’altra grande difesa collettiva e successivamente è Borro ha trovare il canestro della parità in contropiede a 40” dalla fine. Possesso decisivo per le Stelle Marine che non trovano la via del canestro ma nella lotta a rimbalzo è Ciambrone a trovare la palla e il fallo subito a 22”. Il lungo si trova per le mani la palla decisiva ma fa un incredibile 0/2 che da la palla alla Virtus per vincere. E’ Borro a gestirla, penetrazione e scarico per Puleo che sulla la linea di fondo fa esplodere il tifo veliterno per il 74 a 72 a 2 secondi dalla fine. Stelle Marine accusa il colpo e dopo il timeout commette un’ingenua infrazione di 5” sulla rimessa dando il via alla gioia veliterna. Virtus che trova due punti d’oro nello scontro diretto e allunga, seppur con una gara in più, al primo posto, in coabitazione con il Vigna Pia. A termine della gara è il preparatore atletico Spolladore a parlare: “La partita di oggi aveva molte insidie sia per la caratura tecnica sia per la maggiore fisicità delle Stelle Marine. Noi siamo stati bravi a mantenere la partita sempre in equilibrio non mollando mai anche sul -6 a pochi minuti dalla fine. Dal punto di vista fisico vedo i ragazzi in un ottimo stato di forma, adesso dobbiamo essere bravi in settimana a mantenere alta la concentrazione perchè ci aspetta una partita altrettanto complicata in trasferta contro il Roma Eur”.


Virtus Velletri – Stelle Marine 75-72
Parziali: 22-19; 15-21; 18-19; 20-13
Virtus Velletri: Borro 9, Rosati n.e., Molteni n.e., Carturan 10, Di Biase 19, Miele, Marinelli 8, Prosperi F., Misolic 4, Insero 2, Puleo 13, Mancini 10. All. Libutti Ass. Prosperi M.
Stelle Marine: Cascio, Maiello, Tebaldi L. 8, Bedetti n.e., Amantini 9, Grande 15, Petrella 2, Tebaldi A. 32, Postiglione n.e., Ciambrone 4, Bogunovich 2, Nannuzzi n.e. All. Donato
Classifica Serie C Silver – Girone A – 17 Giornata
Vigna Pia
24
Virtus Velletri
24
Virtus Bk Pontinia
22
Stelle Marine
22
Fonte Roma Bk
16
Fortitudo Anagni
16
Scuola Bk Frosinone
16
Basket Cassino
16
NPC Willie Bk Rieti
8
Roma Eur
4
St.Charles
2

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