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Channel: Velletri Life
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Novità per le case popolari: il subentro allargato ai parenti di secondo grado

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L’assessore Giulia Ciafrei esprime soddisfazione per il provvedimento della Regione Lazio L’assessorato alle politiche abitative del Comune di Velletri, Giulia Ciafrei, rende noto che nell’ultima Finanziaria la Regione Lazio ha modificato la L.R. 12/99, un’importante norma che tratta la materia dell’edilizia residenziale pubblica.
Nello specifico con l’articolo 11 della Finanziaria si è andati a modificare ed integrare l’art. 12 comma 4 lettera E) della suddetta legge per cui a decorrere dal 1 gennaio 2019 si amplia non soltanto ai parenti di primo grado ma anche ai parenti di secondo grado e loro coniugi od equivalenti, trattasi degli ascendenti e discendenti fino a nonno-nipote, nonché dei collaterali limitatamente a fratello-sorella, la possibilità di volturare e subentrare nell’assegnazione della casa popolare fermo restando i requisiti necessari per accedere alla graduatoria. L’assessore Giulia Ciafrei esprime la propria soddisfazione per questo provvedimento perché grazie ad esso si va ad ampliare la platea di possibili assegnatari in un periodo storico che vede soprattutto le giovani generazioni in grande difficoltà ad accedere al mercato immobiliare privato sia per l’acquisto che per l’affitto di una casa.

La Spinosa: "L'Ecomostro del Monte Artemisio una costruzione aberrante e sproporzionata"

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Lunedì 21 gennaio si è svolta una riunione sull'Ecomostro, un palazzo di quattro piani, due seminterrati, più mansarde in contrada Morice, Colle Giorgi; una costruzione aberrante e sproporzionata rispetto al terreno, in un contesto di piccole e medie costruzioni in zona collinare.
Lo scempio del territorio nel Comune di Velletri, noto per la presenza di più di ben 100 nuclei abusivi e di ben 4000 edifici non censiti, continua con la costruzione di un palazzo di dimensioni eccessive, che risulta come un pugno nell'occhio anche solo a vederlo da lontano. Gli abitanti della zona, giustamente preoccupati ed arrabbiati hanno fornito un copioso materiale fotografico con il quale è stato possibile vedere lo stato della costruzione prima di questo intervento. Dallo studio della determina si evince che non c'è stato il parere paesaggistico, cosa a dir poco discutibile dato le caratteristiche della zona confinante con il perimetro del Parco dei Castelli Romani ed all'interno della sua area contigua. Inoltre appare del tutto inspiegabile il fatto che la tabella relativa alla costruzione sia del tutto vuota. Abbiamo costituito un Comitato con l'intento di esaminare il progetto e tentare di opporci alla distruzione della zona. La Spinosa per l'Ambiente continua la sua battaglia per la salvaguardia del territorio; dopo le battaglie contro la costruzione di un parcheggio multipiano, quella per la salvaguardia del vecchio carcere, la ferma opposizione alla Bretella autostradale a pedaggio Cisterna Valmontone, e tante altre, oggi intende impegnarsi al fianco dei cittadini di quella zona che subiscono il danno di vedersi sottratta la possibilità di godere del panorama e di vivere in un contesto di grande bellezza. In questa battaglia c'è anche l'aggravante del nome dato alla costruzione "Belvedere". Un pugno negli occhi insopportabile!

La Spinosa per l'Ambiente- Comunicato stampa

Festa di Sant'Antonio Abate, giorni di grande fermento a Velletri

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Dal 14 al 20 Gennaio 2019 , sono svolti i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, organizzati come di consueto dall’università Mulattieri e Carrettieri di Velletri, la manifestazione è iniziata con un triduo di preparazione presieduto da Don Paolo Picca, il giorno 16 Gennaio vigilia della festa, abbiamo assistito ad una meravigliosa fiaccolata che ha percorso tutto il quartiere medioevale della città, al termine della fiaccolata, nella piazza adiacente alla Chiesetta di Sant’Antonio, si è proceduto all'accensione dell’immancabile Falò di Sant’Antonio.

di Emiliano Battisti
Il giorno seguente dopo la benedizione lo stendardo di Sant’Antonio ha fatto visita alla scuola Andrea Velletrano e alle famiglie della zona cinque archi, Sabato 19 Gennaio l’effige del Santo ha fatto visita alle Famiglie e alle attività commerciali del centro storico , già dalle prime ore del mattino di domenica 20 Gennaio , i Cavalieri insieme alla banda della città di Casoria (Na) al Gruppo degli sbandieratori di Cori e al Gruppo Folk della Città di Alatri, hanno sfilato per le strade del Centro storico fino ad arrivare in Piazza Garibaldi, per onorare i Caduti dei due Conflitti Mondiali , al termine della sfilata in Piazza Mazzini si sono svolte alcune esibizioni dei gruppi ospiti, abbiamo poi assistito alla premiazione dei trofei Adele Nicosanti, per il balcone meglio addobbato, al quinto posto si è classificata la Famiglia Ciarla Patrizio al quarto posto si è classificata la Famiglia Battisti Emiliano al terzo posto si è classificata la Famiglia Calcatelli al secondo Posto si è classificata la Famiglia Rossetti e ad aggiudicarsi il Trofeo Adele Nicosanti 2019 è stata la Famiglia Miniri, al Trofeo Marcella Maggiore per la migliore bardatura ha visto aggiudicarsi il quinto posto (Francesco Nicosanti con 63 punti) quarto posto per (Beatrice Marini con 80,5 punti) terza classificata (Romina Bagaglini con 90,5 punti) seconda classificata (Alice Mastrogirolamo con 97,5 punti , ad aggiudicarsi il Trofeo Marcella Maggiore 2019, è stata (Linda Cicala con 108 punti), a seguire si è proceduto all'ormai storica asta dello stendardo che per 2,500 € è stato aggiudicato alla Famiglia Ceracchi.
Nel pomeriggio presso via Martiri delle fosse Ardeatine, si è svolto il 45*Trofeo Remo Strillozzi, che ha visto Quinto classificato il Cavaliere Massimo Basile, al quarto posto il cavaliere Giovanni Martufi, al terzo posto il cavaliere Marco Moretti al secondo posto il cavaliere Giuliano Nicosanti , e ad aggiudicarsi il 45esimo Trofeo Remo Strillozzi è stato il cavaliere Massimiliano Lutero, la festa è proseguita con la fiaccolata dei cavalieri che ha percorso tutto il centro storico di Velletri , in Piazza San Francesco dalle ore 18:00 circa si è svolta la tradizionale favata di Sant’Antonio, dopo la celebrazione Eucaristica presieduta da S.E Vincenzo Apicella Vescovo Diocesano lo stendardo è stato consegnato alla Famiglia Ceracchi che ne terrà cura per un anno.

L’under 15 Aquademia perde di misura contro il Pescara pallanuoto. Vince l'under 11

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L’under 15 Aquademia perde di misura contro il Pescara pallanuoto.

di Ernesto Vitillo
Campionato U15 Nazionale A : PESCARA Pallanuoto - AQUADEMIA Asd 6-5 (parziali 3-1; 2-0; 0-1; 1-3) Formazione: Carletti, Vitillo (1), Pietrini, Gasbarra, Ferracci, Abbafati, Moscariello (4), Musco, Bastianelli, Del Signore, Bianchi, Cerrocchi, Isopi, Cioeta. TPV: Mauro De Paolis. 

Dopo la brutta partita persa in precedenza con la Roma Vis Nova e giocata dai veliterni con molte defezioni, i gialloblu stavolta a ranghi completi, erano chiamati a riscattarsi in campionato contro la compagine del Pescara Pallanuoto. Purtroppo, i primi due parziali di gioco vedono gli abruzzesi in vantaggio per 5 a 1 con l’ Aquademia che subisce passivamente gli attacchi dell’avversario senza reagire. Pronto il richiamo da parte del coach De Paolis ai ragazzi nel momento dell’inversione di campo, su una maggiore concentrazione nella costruzione delle trame di gioco. Infatti, nel terzo tempo, i veliterni scendono in acqua con un altro atteggiamento e riescono a segnare una sola rete accorciando il risultato per 5 a 2. Nel quarto tempo i gialloblu, nonostante la loro superiorità nella costruzione del gioco che schiacciava per gran parte dell’ultimo tempo il Pescara in difesa, riuscivano a segnare solo tre reti ed a subirne una sola chiudendo il risultato per 6 a 5, a favore degli abruzzesi. Il coach De Paolis così a fine partita: “ in un campionato di livello come quello nazionale non ci devono essere flessioni di concentrazione, oggi abbiamo pagato care le nostre disattenzioni con una sconfitta regalando ben due tempi ad un ottimo Pescara. La squadra che voglio, deve essere quella vista all’opera nel terzo e quarto tempo, concentrata e tenace. Spero che tutto ciò serva di lezione ai ragazzi”. 

Campionato U11 : Aquademia – Castelli Romani 12-2 

Dopo essersi aggiudicati il torneo della Befana, la compagine U11 allenata dal mister Maria Altrini, inizia il campionato di categoria con una bella vittoria per 12 a 2 ottenuta sui Castelli Romani e giocando in casa nella piscina Tortuga di Velletri. Il mister Altrini, a fine partita, è soddisfatta dei tre punti e della prestazione dei suoi ragazzi, nessuno escluso. Nel corso della giornata si è disputato anche l’altro incontro tra Shark Aprilia e Villaggio Doria, che ha visto i ragazzi apriliani prevalere con un buon gioco di squadra per 7 a 2.

Cipro arriva al Landi: prima prova dei ragazzi del Global Action superata con successo

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Innovativa e interessante iniziativa di alternanza scuola-lavoro quella svoltasi nella giornata odierna, proposta dal Liceo Scientifico e Linguistico “A. Landi” in collaborazione con l’ambasciata di Cipro. All’evento presenti anche il sindaco Orlando Pocci, l'assessore alla Pubblica Istruzione Francesco Cavola ed il Presidente del Consiglio Comunale Sergio Andreozzi.
Si tratta del progetto Global Action "Embassy Adoption" avente come obiettivo quello di avvicinare i ragazzi all’ambiente diplomatico e multiculturale delle Nazioni Unite e completare così la loro formazione enciclopedica a livello curricolare e umanitario. La genesi del progetto risale all’anno scorso quando le professoresse referenti Laura Gasparini, coordinatrice, A.M Bianconi e H. Lopez hanno presentato al Ministero degli Esteri la candidatura dell’Istituto che è stato selezionato tra diverse scuole concorrenti. Nonostante l’esito positivo del concorso, il progetto è partito solo quest’anno vedendo la partecipazione di 42 ragazzi delle classi terze dell’Istituto (III C, III L, III M e III N). Il percorso si declina in tre tappe di cui la prima si è svolta questa mattina con la presenza dei delegati i quali hanno presentato sotto forma di lavoro multimediale un quadro generale di Cipro. Partendo dalla sua strategica posizione nel Mediterraneo (terza isola per superficie) e dalla sua ricca storia (dalle origini fino alla recente occupazione turca), passando a parlare dei variopinti usi e costumi influenzati dal passaggio delle diverse popolazioni che nei secoli vi sono approdati, l’ “Isola di Afrodite” non ha che potuto incantare la platea tra cui vi era anche il Primo Cittadino di Velletri che, a nome di tutta la popolazione, ha ringraziato gli ospiti per la loro impagabile presenza. Ha stupito in particolar modo l’ampia offerta turistica che offre la piccola-grande isola. Dalle sue cristalline coste, che nel 2018 vantavano ben 63 bandiere blu, ai suoi verdi ninfei boschi, fino all’innevate vette delle sue montagne, Cipro è la destinazione ideale per gli amanti del turismo balneare, dell’escursioni avventurose e degli sport estremi. Come ha fatto ben notare il Signor Sindaco, per i più golosi, la vasta offerta culinaria non può che passare inosservata. Tutto questo non può che incentivare una fiorente economia, basata principalmente sul settore terziario.
I cittadini hanno di conseguenza un’elevata conoscenza dell’inglese (parlato dal 73% della popolazione), del francese, dello spagnolo, del tedesco e del greco insegnate nelle prestigiose scuole e università tra cui spicca l’Università di Cipro che accoglie studenti da tutto il mondo. Conclusa la presentazione, l’ammirazione dei ragazzi è risultata palese dalle numerose domande poste e dalle dichiarazioni di far di Cipro la meta dei loro futuri viaggi. L’evento si è concluso con un rinfresco organizzato dagli studenti che hanno ricevuto i complimenti della delegazione e della loro tutor esterna, la Dott.ssa Costella che ha dato appuntamento ai ragazzi della ASL per le visite all’ambasciata. Il progetto si concluderà con la simulazione di una vera e propria assemblea delle Nazioni Unite in cui ogni rappresentante delle varie scuole partecipanti (nella veste di un delegato dell’ambasciata della nazione assegnata) difenderà la propria causa. Non rimane che augurare ai ragazzi buona fortuna e sperare che questa iniziativa così promettente dal punto di vista educativo, continui anche l’anno prossimo. 


Aurora Mascioli 
Matteo Molteni

III Domenica T.O.: "Oggi...non domani" ("Vangelo dal volto umano" di don Gaetano Zaralli)

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Lc 4, 14-21

TESTO
Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del Signore . Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato".

COMMENTO
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga…

Gesù dalla Giudea, attraversando la Samaria, ritornò in Galilea, scegliendo come residenza abituale Cafarnao. La sua fama di predicatore si diffuse nei dintorni e la potenza dello Spirito Santo presto suscitò a suo favore dei consensi. Gesù, anche quella domenica, andò a messa. Questa volta scelse la sua parrocchia, quella di Nazaret. Gesù era un cattolico esemplare, si direbbe oggi; con fede partecipava ai riti festivi, anche se, per dirla in modo pulito, per piazzare i suoi insegnamenti approfittava di un uditorio che per tradizione stava già lì. Fossimo anche noi preti così avveduti da non sprecare l’abbondanza dei fedeli che la provvidenza ci fa trovare, ancora per tradizione, tra i banchi nelle messe domenicali!…

…e si alzò a leggere.

Gesù non faceva parte del gruppo dei “lettori” che nelle parrocchie vengono educati, perfino nella impostazione della voce, perché declamino dignitosamente dagli amboni la Parola. L’archisinagogo, invitava sempre qualcuno dei presenti a tenere il discorso “istruttivo” ed è naturale che Gesù si offrisse volentieri per una tale incombenza. Il lettore cattolico si limita a svolgere il suo compito in modo meccanico, anche se devoto, senza aggiungere nulla di suo; il lettore ebreo, dopo aver presentato il testo, fa a voce alta le sue riflessione. La lettura della Scrittura che si compie nelle sinagoghe è “ecclesiale”, quella che si fa nelle chiese cattoliche, specie nelle messe, è “individuale” con parvenza di partecipazione mediata.

Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato".

Gli occhi dei fedeli che durante l’omelia vagano distratti alla ricerca di alternative piacevoli, finita l’omelia, per nulla si attardano a fissare il celebrante, perché a quella predica è mancata la forza dell’oggi. Le cose che si colgono dal vangelo e che il prete commenta, si collocano spesso lontano dalla realtà che ci riguarda. Certo, si annuncia ai poveri il lieto messaggio, si proclama ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista. Si dice anche, magari con forte intensità oratoria, che si rimettono in libertà gli oppressi, ma tutto accade in una incredibile indifferenza, perché nessuno degli astanti pensa con serietà che quella Scrittura solennemente annunciata, oggi si stia compiendo.
Anch’io, ubriaco d’incenso, arrotolo ora il volume, lo consegno all'inserviente e vado a sedere sul podio per la riflessione. Ancora una volta l’oggi di Gesù s’è perso tra le chiacchiere, ancora una volta le decisioni scomode, quelle che danno spessore alle parole, sono state riposte accuratamente nel cassetto del “domani lo farò”... Ancora una volta sulla mia coscienza pesa la responsabilità di non essere riuscito a farmi guardare...

Al via i solenni festeggiamenti in onore di S. Apollonia

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L’arciconfraternita della Carità Orazione e Morte si appresta a celebrare solennemente la Festa di S.Apollonia VM titolare della bella chiesa di Via Luigi Novelli.


di Alessandro Filippi
Mercoledì 6 Febbraio con la recita del Santo Rosario fissata per le ore 17.00 avrà inizio il solenne Triduo di preparazione presieduto da Padre Pasquale De Ruvo crs che alle 17.30 celebrerà la Santa Messa animata dal soprano Roberta Polverini, Giovedì 7 Febbraio alle ore 18.30 la Dr.ssa Elisa Verrelli ci parlerà di Antoniazzo Romano e la Madonna della Carità, mentre Venerdì 8 Febbraio alle ore 18.30 Guido Giani ci parlerà di alcune chiese di Velletri. Sabato 9 Febbraio memoria liturgica di S. Apollonia alle ore 10.30 recita del Santo Rosario ed esposizione della Statua della Santa farà seguito la Santa Messa presieduta da Padre Pasquale concelebrata dai parroci della città. Nel pomeriggio alle 17.30 il concerto di Roberta Polverini dedicato a Santa Apollonia.
Domenica 10 Febbraio alle 9.15 sarà il Vescovo Vincenzo Apicella a presiedere la Santa Messa nel pomeriggio il concerto alle ore 18.00 della banda città di Velletri U.Cavola chiuderà i festeggiamenti. Durante tutta la durata della festa sarà possibile visitare l’oratorio attiguo alla chiesa di S.Apollonia con una mostra dell’artista iconografa Emanuela Tardivo saranno proiettati video sulla storia della chiesa e della Confraternita. La festa di S.Apollonia darà il via ad una serie di iniziative mirate alla valorizzazione della chiesa e del Santuario della Madonna della Carità durante il mese di Maggio grazie alla famiglia somasca si celebrerà tutte le sere feriali alle ore 18.30. Un grazie da parte dell’Arciconfraternita a Padre Pietro e a Padre Pasquale per la continua collaborazione e sostegno nonostante i gravosi impegni del ministero pastorale in S. Martino.

Ostacolo R11 superato: Cassandra e Masella in gol, resta prima la Vjs Velletri

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Impegno dalle mille insidie per la capolista sul campo del fanalino di cosa R11 Latina. Girone di ritorno che si apre con una vittoria per la Vjs Velletri. I rossoneri espugnano il "Pantanaccio", campo ai limiti della praticabilità e con un nome che rispecchia in pieno il manto, grazie alle reti di Cassandra e Masella.
Cassandra sbaglia un rigore, parato dal portiere di casa, e l'arbitro annulla un gol a Fanni. Ma alla fine contano i tre punti. Memori della vittoria sofferta dell’andata, gli uomini di De Massimi iniziano subito a manovrare sul difficile campo in terra del “Pantanaccio”. Cinque minuti e fioccano le emozioni: al 2’ Fratarcangeli viene letteralmente falciato dal portiere in uscita, la palla carambola verso la rete e un difensore salva sulla linea mentre tutti si aspettano una massima punizione che non viene fischiata. Sessanta giri di lancette ed è Tafani con un’ottima incursione ad impegnare severamente la difesa ospite. Al 4’ altro fallo in area di rigore, sempre sospetto, ma l’arbitro neanche stavolta concede il penalty facendo capire subito quale sarà il copione della gara con un R11 falloso e tanti giocatori dietro la linea della palla e la Vjs Velletri a fare il gioco sugli esterni e in mezzo al campo. Al 12esimo altra azione pericolosa dalla fascia, pallone in mezzo per Cassandra che va al tiro ma il portiere mura in qualche maniera. L’assalto è incontenibile e il vantaggio, maturo, arriva con Masella che al 15esimo è il più lesto di tutti a ribadire in rete su corta respinta del portiere. Siglato l’1-0, la Vjs Velletri non si ferma e va a caccia del raddoppio ma senza fortuna nonostante il pressing. Al 40esimo mister De Massimi è costretto alla prima sostituzione: fuori Spagnoli, dentro il classe 2000 Passaretta. Si va al riposo con i veliterni in vantaggio e in pieno controllo della gara. Nella ripresa la Vjs entra in campo con l’obiettivo di chiudere la partita, mentre lo spartito tattico dell’R11 resta immutato. Ci prova prima Tafani al 6’, ma senza fortuna, poi al 10’ azione orchestrata da Simonetti e Passaretta, stop di Cassandra in area e assist per Tafani anticipato con un’ottima uscita dal portiere di casa. L'R11 alla prima vera occasione trova il pareggio: difesa sorpresa e gol dei locali, 1-1. Al 15esimo ennesima azione da moviola: punizione di Fratarcangeli, battuta che scavalca la barriera, il portiere respinge e il neo entrato Fanni insacca ma l'arbitro annulla per un dubbio fuorigioco. Direttore di gara ancora protagonista al 21esimo quando Cassandra, ostacolato fallosamente in area, cade ma non è rigore neanche questa volta. La partita si fa difficile soprattutto perchè il nervosismo in campo è tanto, ma la Vjs Velletri mantiene la calma e prova in tutti i modi a segnare la rete del secondo sorpasso. Gol che puntuale arriva al 25esimo: azione corale, ripartenza sprint di Simonetti, ottimo lavoro di sponda di Passaretta, pallone a Fratarcangeli che si infila in area e trova l'imbucata giusta per Cassandra, freddo nel realizzare la sua sedicesima marcatura in altrettante partite. Il 2-1 taglia le gambe all'R11 Latina, mai pericoloso dalle parti di Bernardi. Al 30esimo calcio di rigore per i veliterni: Cassandra dal dischetto si fa parare il tiro centrale dal portiere locale, che conferma di essere in giornata di grazia e tiene a galla i suoi. Il mancato tris che avrebbe chiuso la partita espone la Vjs Velletri a qualche rischio, ma non succede più nulla e gli uomini di De Massimi controllano senza patemi. Finisce con una vittoria importante, sudata e meritata, che proietta la Vjs Velletri al primo posto in classifica, con 39 punti frutto di 12 vittorie in 16 gare, 3 pareggi e 1 sola sconfitta. Prossimo turno domenica al "Giovanni Scavo" (ore 14.30) contro un Borgo Santa Maria in gran spolvero, che ha fermato diverse big e non è di certo il più semplice degli avversari al momento, anche se la gara contro l'R11 insegna - qualora ce ne fosse bisogno - che non esistono partite facili, soprattutto nel girone di ritorno. 

VJS VELLETRI: Bernardi, Masella, Moscato, Crepaldi, Bonanni, Simonetti, Fratarcangeli, Tafani, Spagnoli A. (40' pt Passaretta), Cassandra, Pelliconi. Panchina: Morelli, Calcagni, Middei, Fede, Hamza, Fanni, Cimini, Spagnoli S. Allenatore: Stefano De Massimi 

450° anniversario della fondazione dell’Arciconfraternita della Carità Orazione e Morte

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Il 2019 rappresenta un anno importante per l’antico sodalizio che dal 1816 custodisce la Chiesa di S.Apollonia è il 450 dalla fondazione avvenuta il 25 Febbraio 1569 da parte di Don Marco Ciampone parroco secolare di S. Martino.

di Alessandro Filippi
Il sacerdote nativo di Paliano era Parroco secolare di S. Martino quando alcuni pii uomini gli chiesero di continuare a svolgere le loro opere di Misericordia nella sua Chiesa essendo impossibile convivere con i Minori Cappuccini che avevano ricevuto la Chiesa di S. Stefano dove questi avevano preso a riunirsi sotto il patrocinio di S. Rocco. Ciampone non ebbe difficoltà ad accoglierli e il 25 Febbraio 1569 con atto del notaro cancelliere vescovile Ottaviano Della Porta li ha istituzionalizzati come Società della Carità. Ai primi confratelli venne dato l’altare sotto l’organo di S. Martino dove era stata posta l’immagine della Madonna con il Bambino opera di Antoniazzo Romano che il popolo prese a chiamare accumunandola al titolo del sodalizio Madonna della Carità. Nel 1621 la Società della Carità si aggrega all’Arciconfraternita romana di S. Girolamo della Carità in Roma assumendone statuti e privilegi. L’abito era di color turchino e lo stemma un quadrifoglio con la scritta CHARITAS. Essa svolgeva opere sociali importantissime nella società del tempo, visitava di ammalati – i carcerati – accoglieva i pellegrini, durante il Giubileo del 1600 ne accolse 19.000. Nel 1747 i confratelli fanno richiesta di aggregazione all’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte di Roma che viene accolta nel 1748. L’abito da turchino diventa nero e al carisma della carità si associa la missione di seppellire i morti e pregare per le anime del purgatorio. Nel 1810 con la soppressione della Confraternita della Misericordia i confratelli della Carità Orazione e Morte hanno il privilegio dei conforti ai condannati a morte.
Nel 1816 il Cardinale Alessandro Mattei dona con atto del notaro Vincenzo Pagnocelli all’Arciconfraternita questa chiesa. L’albo dei confratelli registra personalità di spessore che nel corso dei secoli hanno vestito il glorioso “sacco nero” il Ven. Filippo Visi da Velletri, i sacerdoti somaschi Vincenzo Cerbara – Italo Mario Laracca – Luigi Laracca. I canonici Giuseppe Centra – Ettore Moresi – Arturo Avanzini – Silvestro Radicchi. Il padre della letteratura velletrana Giovanni Battista Iachini – i cardinali Giovanni Battista Albani e Jorge Maria Mejia. I gentiluomini di Sua Santità Marcello Pellegrini ed Emilio Acerna – il Geom. Ferruccio Tata Nardini – i vescovi Andrea Maria Erba e Vincenzo Apicella. Il più illustre dei “fratelloni” è senza dubbio il Sig. Cardinale Joseph Ratzinger oggi Bendetto XVI nominato Priore onorario quando prese possesso del titolo della Diocesi nel 1993. Nel 2004 dopo il riconoscimento civile ottenuto nel 2001 grazie al confratello Don Teodoro Beccia il Vescovo Andrea Maria Erba ha elevato il sodalizio al grado di Arciconfraternita.

Nuovo appuntamento con Alessandro Borghese 4 Ristoranti: protagonisti i Castelli Romani

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In onda il 29 gennaio 2019 ogni martedì alle ore 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 311 o 11. Disponibile anche su Sky On Demand Nuovo appuntamento con Alessandro Borghese 4 Ristoranti.
Dopo il successo della scorsa puntata - nuovo record stagionale e quarto miglior risultato di sempre, con oltre 600 mila spettatori medi - la produzione originale Sky realizzata da DRYMEDIA torna in onda domani, martedì 29 gennaio alle ore 21.15 su Sky Uno (canale 108) con un episodio che vede chef Alessandro Borghese nel Lazio. I nuovi episodi sono disponibili anche su digitale terrestre al canale 311 o 11 e su Sky On Demand. Roma: Il Colosseo, la fontana di Trevi, il Tevere, chi l’ha detto che è solo questo? A pochi chilometri dal cupolone esistono piccoli borghi antichi: i Castelli Romani. Nella puntata in onda domani sera chef Borghese si trova nella patria della porchetta e della romanella alla ricerca della migliore fraschetta. Chi tra La Fraschetta de Sora Ines, Cantina Simonetti, l’Hosteria La Fraschetta di Padre in Figlio e l’Osteria di Corte si aggiudicherà il titolo? Le ultime due puntate della quinta stagione del programma faranno tappa nel ponente ligure con la Riviera dei Fiori e infine a Cremona. Quattro ristoratori della stessa zona di appartenenza si sfidano per stabilire chi tra di loro è il migliore in una determinata categoria. Ogni ristoratore invita a cena gli altri tre che, accompagnati dallo chef Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio e conto del ristorante che li ospita. In palio per il vincitore di ciascuna puntata, il titolo di miglior ristorante e un contributo economico da investire nella propria attività. Ogni cena è preceduta dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante, ispezione che nel corso della cena si concentrerà sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine scopriamo il giudizio di chef Borghese che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica che incorona il migliore ristorante della puntata. Inoltre, Alessandro ha a disposizione un bonus di 5 punti che gli permette di giudicare un elemento in più e che rende la sfida ancora più imprevedibile. In questa puntata il bonus sarà assegnato sulla cacio e pepe. Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso un “bollino” 4 RISTORANTI esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi. Alessandro Borghese 4 Ristoranti è una produzione originale Sky realizzata da DRYMEDIA. Scritto da Alessandro Borghese, Francesca Capua, Monia Palazzo. La regia è di Gianni Monfredini. In onda ogni martedì alle ore 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 311 o 11. Disponibile anche su Sky On Demand.

Cosa succede in Venezuela? Ciò che accade spesso alla democrazia in Sud America…

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La Repubblica bolivariana del Venezuela deve poter essere sovrana sul proprio territorio senza che le ingerenze degli Stati Uniti ripetano le tragedie del passato. 


di Andrea Pesce 
Il leader dell'opposizione Juan Guiadò si auto proclama Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela e viene riconosciuto dagli Stati Uniti di Trump. E delle elezioni che avevano rieletto il presidente Nicolas Maduro che ne facciamo? Già, come quando nel 1973 in Cile... In Venezuela il leader dell’opposizione Juan Guiadò si è auto proclamato (dove sono finiti: democraticità, elezioni, legittimità popolare, diritti umani, interessi) Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela con l’obiettivo di portare avanti nelle prossime ore un governo di transizione. In questi minuti la destra venezuelana sta cercando di usurpare alcuni poteri statali tra questo, come è immaginabile, l’esercito. Tutto questo ricorda a grandi linee l’11 settembre 1973 quando a Santiago del Cile, un altro “paladino” della libertà e della democrazia, Pinochet, prendeva il potere a danno di Salvador Allende, legittimo Presidente del paese, a danno del popolo cileno e della storia dell’umanità. Anche allora, come oggi, Pinochet venne riconosciuto dalla presidenza statunitense che negli anni successivi lo assecondò in tutte le sue scriteriate manovre politiche ed economiche, suggerite ma soprattutto dettate dalla scuola di Chicago con Milton Friedman e i chicago boys. Decine di migliaia di desaparecidos e un paese tra i più diseguali dell’America è il risultato di quell’enorme esperimento sociale. Sembra fantascienza ma è storia. Oggi come allora il quadro sembra ripetersi. Un presidente eletto dalla popolazione a maggio 2018 e che l’11 gennaio 2019 ha giurato per la presidenza, Nicolas Maduro. Che l’opposizione non riconosca un presidente è certamente grave e triste ma ciò non toglie che bisogna rispettare il risultato elettorale. È fondamentale ricordare che le elezioni venezuelane sono state monitorate da tutte le agenzie possibili e immaginabili, associazioni, e Università di tutto il mondo, giornalisti e governi di tutte le latitudini. Sono tutti quanti giunti alla stessa conclusione, le elezioni si sono svolte in maniera del tutto regolare. Seppur personalmente ritengo che andare a valutare le elezioni di un altro paese sovrano sia un gesto di arroganza imbarazzante, ho apprezzato che il Venezuela lasciasse lavorare gli analisti accorsi a controllare le elezioni. Un esempio di umiltà ma soprattutto la dimostrazione che non ci sia nulla da nascondere. Tra l’altro è curioso come Maduro avesse chiesto alle Nazioni Unite di mandare una missione che osservasse le elezioni. L’allora leader dell’opposizione chiese alle Nazioni Unite di non mandare alcun osservatore e di non riconoscere le elezioni.(ancora prima che queste avessero luogo, n.d.r.) Cosa sarà di questo illegittimo tentativo di colpo di stato lo dirà solo la storia. I giornali riportano dalle loro sedi sparse in tutto il mondo, che il popolo in piazza appoggia il colpo di stato. Non è così, e i lettori più attenti sanno da tempo . Chi appoggia la destra e i tentativi di colpo di stato non è la popolazione ma gli industriali interessati a una presidenza in stile Bolsonaro, privatizzazioni, disuguaglianze e soprattutto zero stato sociale. Spesso purtroppo l’unità popolare non è sufficiente a fermare la violenza degli interessi economici. D’altronde se il Venezuela non fosse un enorme giacimento di petrolio sarebbe anche lui nel triste dimenticatoio geografico. Il presidente degli Stati Uniti, Donal Trump, non ha tardato molto a garantire il proprio appoggio all’auto proclamato presidente del Venezuela. E ci mancherebbe, lui è profondo conoscitore di diritti civili, umani e democratici. E come se stesse leggendo un copione già recitato, ha detto che farà tutto ciò che gli è in potere per riaffermare la democrazia e i diritti umani in Venezuela. Ma cosa è esattamente per lui la democrazia? Un presidente auto proclamato? Sarebbe un gran bene se Trump rispettasse i confini che difende ferocemente e rimanesse a far danni nel suo paese, in preda a una crisi sociale ed etica senza precedenti. Trump ha anche esortato l’Occidente a fare altrettanto. Spero, da europeista convinto, che l’Europa non caschi nello stesso vergognoso errore. Per concludere è doveroso andare a scomodare, ancora una volta, Cuba. Perché vedete, quello per cui l’isola caraibica combatte da sessant’anni con gli Stati Uniti è drammaticamente semplice: la sovranità sul proprio territorio. La Repubblica bolivariana del Venezuela deve poter essere sovrana sul proprio territorio senza che ingerenze e interessi esteri possano stravolgere l’equilibrio politico e dettarne le regole odierne e future. A


Andrea Pesce, 24 anni, nato a Torino, cresciuto a Roma, studi a Bologna, è appassionato di Politica, Educazione e Ambiente. Frequenta l’America Latina dal secolo scorso. È convinto che per il futuro ci sia bisogno di solidarietà e sostenibilità, per questo ha fondato zeroCO2 e Comparte.

In Venezuela, le elezioni non sono organizzate dal Ministero dell’Interno, che è comunque un organo politico, ciò proprio per evitare a monte la possibilità di imbrogli. La Costituzione del 1999 prevede, tra gli altri poteri, quello elettorale, che ha il compito di organizzare i processi elettorali in conformità della legge. Il sistema di voto è elettronico e manuale: L’elettore quando entra nella cabina elettorale viene identificato con la propria carta d’identità e attiva il dispositivo di voto attraverso il riconoscimento biometrico, per cui è impossibile votare due volte. Dopo aver scelto per chi votare, la scheda elettorale elettronica emette un biglietto col nome del candidato votato, e l’elettore lo controlla e quindi lo deposita nell’urna. Infine firma il registro elettorale accanto ai suoi dati e immerge il dito mignolo nell’inchiostro indelebile a garanzia che non potrà ripetere il suo voto. Questo sistema previsto dalla Costituzione voluta dall’allora Presidente Hugo Chavez, rende praticamente impossibile qualsiasi possibilità di brogli. 

Antonio Della Corte

Battuta la capolista Vigna Pia e terzo successo in fila per i veliterni della Virtus

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Mancava il colpo grosso al campionato della Virtus ed è arrivato Sabato sul campo casalingo. Battuta 76 a 71 la capolista Vigna Pia al termine di una partita emozionante.
Velletri che inizia la gara come sempre a pieno ritmo e ad alta intensità. Coach Libutti si affida alla freschezza degli esterni e sono come sempre i contropiedi a creare il primo break della partita. Marinelli e Puleo fanno viaggiare la palla e trovano i primi punti pesanti della gara. Vigna Pia al contrario si affida ai rimbalzi di Conforti e alle giocate di Guadagnini per tenersi a piccola distanza. Nel secondo quarto le rotazioni dei romani sono più efficenti e con Chiminello sesto uomo di lusso Vigna Pia rimonta e sorpassa i veliterni. Virtus che fa fatica in attacco, complice la pressione degli ospiti, e cade fino al -10 alla pausa lunga. Fabbri dalla sua trova un ottimo Ralli, che infila più volte la difesa gialloblu in penetrazione, e Conforti che trasforma spesso in due punti i tanti rimbalzi offensivi conquistati. Dopo l’intervallo la Virtus cambia marcia e decide di aumentare i ritmi della partita. Per alcuni minuti si tratta di una gara di triple, Borro ne segna due consecutive a cui rispondono Ralli e Guadagnini, successivamente però è il turno di Carturan e Marinelli. In una Polivalente infuocata dal tifo Mancini realizza con il fallo, e dopo la terza tripla a segno di Borro è il turno di Puleo che va a schiacciare in contropiede decretando il primo vantaggio veliterno.
Il Vigna Pia reagisce ancora e segna con Chiminello punti importanti che gli fanno mantenere il +2 alla sirena del terzo quarto. L’ultimo quarto è tutto al cardiopalma con le squadre che si rispondono colpo su colpo. Entrambi i coach provano a cambiare qualcosa nelle difesa (pressing per i romani, zona per i veliterni) con alterne fortune. La svolta avviene a 5’ dal termine con l’espulsione di Chiminello per proteste. Virtus realizza i liberi e va a segno nei possessi successivi con Prosperi e Di Biase. Piccolo tesoretto di 4 punti di vantaggio per i padroni di casa bravi a reggere la pressione fino alla fine nonostante il tentativo di rimonta dei romani. Vittoria di platino per i gialloblu che accorciano la classfica sulle prime e mantengono un distacco di sicurezza sulle inseguitrici. Cosi coach Libutti a fine gara “E’ stata una vittoria importantissima, sia per come è arrivata (sotto di 10 a metà gara) sia perché giocavano contro la prima della classe. I ragazzi sono stati bravi a cambiare il ritmo della partita al rientro dagli spogliatoi, anche un pizzico fortunati per aver trovato tanti canestri dall’arco nel terzo quarto, Vigna Pia stava intasando l’area ed era complicato per noi trovare punti nel pitturato. Adesso però bisogna rimanere con i piedi per terra, mantenere alta la concentrazione e continuare ad impegnarsi in allenamento”.


Virtus Velletri – Vigna Pia 76-71
Parziali: 19-13; 13-29; 27-19; 17-10
Virtus Velletri: Borro 23, Rosati n.e., Molteni n.e., Carturan 6, Di Biase 14, Miele, Marinelli 9, Prosperi F. 3, Misolic 4, Acciaioli, Puleo 10, Mancini 6. All. Libutti Ass. Prosperi M.

Vigna Pia: Guadagnini 12, Forni, Olivi n.e., Troiani 4, Chiminello 11, Ralli 23, Conforti 16, Sernicola, Arrighini 5, Zen El Din n.e., De Marchi, Cavarocchi. All. Fabbri Ass. Pietrelli


Classifica Serie C Silver – Girone A – 11 Giornata (Ultima di Andata)
Virtus Bk Pontinia
18
Vigna Pia
18
Stelle Marine
18
Virtus Velletri
14
Fortitudo Anagni
12
Basket Cassino
10
Fonte Roma Bk
8
Scuola Bk Frosinone
8
NPC Willie Bk Rieti
8
Roma Eur
4
St.Charles
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“Leggi razziali e memorie di un Paese” al Teatro Artemisio con Memoria ‘900 e Assessorato alla Cultura

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“Leggi razziali e memorie di un Paese”, questo è stato il tema trattato il 25 gennaio presso il teatro Artemisio- Volonté, in un evento organizzato dall’Associazione Memoria ’900 e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Velletri, nell’ambito delle molte iniziative che si legano alla Giornata della Memoria.
Gli studenti delle scuole superiori di Velletri, due classi del Campus dei Licei Massimiliano Ramadu di Cisterna, alunni della scuola primaria di via Paolina e le classi quarte e quinte della scuola primaria di Casale, hanno riempito platea e galleria del Teatro Artemisio GMV; studenti ed alunni che hanno partecipato con attenzione, forti di percorsi didattici condotti nelle scuole sulle tematiche trattate, grazie all’impegno professionale e civile dei loro docenti. Ci piace segnalare gli alunni di Casale che seguono un percorso pilota “Camminando sulla strade dei Giusti” insieme agli studenti del Liceo Sociale Mancinelli-Falconi, di Velletri. Cristina Picca ha aperto la manifestazione con il brano Schindlers’list suonato al violino, in un commovente silenzio da parte del pubblico, quindi, il sindaco di Velletri, Orlando Pocci, ha rivolto un saluto ai giovani, richiamando i principi della tolleranza, della solidarietà e dell’accoglienza, contro ogni forma di discriminazione e, al termine del suo intervento, è stato quindi proiettato un estratto del video “Velletri 1944” riguardante le leggi razziali, prodotto da Memoria ’900. Emanuela Treggiari, vice presidente dell’Associazione Memoria ’900 e coordinatrice della manifestazione, ha presentato gli ospiti invitandoli a prendere la parola. Angelo Di Cave, un signore ormai avanti nell’età, ha narrato le vicende della sua famiglia, dalla sorella allontanata dalla scuola pubblica, all’aiuto ricevuto da famiglie veliterne, alla deportazione dei nonni e di altri familiari ad Aushhwitz, da cui non fecero ritorno. Antonietta Lucchetti, docente di scuola primaria, ha offerto una panoramica sulla comunità ebraica nella nostra città, dal 1300 fino ad arrivare alla tragedia della Shoah, che segnò la fine della presenza a Velletri della componente ebraica. Il presidente Anci del Lazio e sindaco di Albano, Nicola Marini, si è rivolto direttamente agli studenti riportando le parole del Presidente Mattarella che ha definito l’antisemitismo un virus pronto a risvegliarsi. L’intervento del deputato del parlamento italiano, Emanuele Fiano, del Partito democratico, ha segnato un momento alto della giornata quando, parlando anch’egli della storia della sua famiglia, di suo padre Nedo, prima deportato ad Auschwtz e liberato nel ’45 dal campo di Buchenwald, ha richiamato la responsabilità individuale nelle scelte anche quando queste si pongono in antitesi con quelle operata da una maggioranza, il più delle volte acritica e sottomessa, specie nei regimi totalitari. Si è soffermato sulla problematicità di operare scelte etiche quando queste contrastino con leggi dello Stato. Il richiamo alla attualità è venuto da parte dei ragazzi che sono intervenuti, ai quali Emanuela Fiano ha risposto spiegando come condizioni differenti non consentono nella storia facili accostamenti ma al contempo come libertà e diritti non sono mai conquistati definitivamente, nelle società in continuo. Anche gli interventi dei più giovani hanno trovato risposte profonde e al contempo comprensibili. Apprezzato da tutti l’interventi di Giuliano Aureli, presidente della sezione ANPI di Velletri, medaglia per la Liberazione di Roma e figura molto amata per la sua vicinanza alle giovani generazioni. Prima delle conclusioni da parte dell’Assessore alla Cultura, Romina Trenta, il Presidente di Memoria ’900 Gaetano Campanile, ha salutato gli studenti, apprezzandone la partecipazione e ha donato agli ospiti copia della versione integrale del docufilm “Velletri 1944”. A chiudere la manifestazione è stata Romina Trenta che ha confermato i valori da tutti i presenti palesemente dichiarati e condivisi, ha ringraziato i dirigenti scolastici, i docenti per la collaborazione e gli studenti, esprimendo soddisfazione per i lavori che tutte le scuole di Velletri stanno svolgendo in occasione della Giornata della Memoria. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno partecipato alla iniziativa, al Presidente del Consiglio comunale e ai molti amministratori che hanno seguito i lavori della mattinata. Un grazie anche agli studenti Luca Tora e Luca Crespi dell’istituto C. Battisti, che hanno svolto servizio di accoglienza contribuendo anch’essi al buon esito della manifestazione.

Michele La Ginestra, Massimo Wertmuller e Ilaria Nestovito: risate e riflessioni nel sabato del Teatro Artemisio-Volonté

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Esilaranti, divertenti, coinvolgenti e brillanti: Michele La Ginestra e Massimo Wertmuller, per la terza data in cartellone, hanno ipnotizzato con la loro comicità il Teatro Artemisio-Volonté ancora una volta gremito in ogni ordine di posto.

di Rocco Della Corte
Tantissimi, infatti, i veliterni che hanno riempito la platea e la galleria dello storico teatro cittadino per assistere alla commedia intitolata “Come Cristo Comanda”, magistralmente interpretata dai due grandi attori e da Ilaria Nestovito. La storia si ambienta nell'anno 33 d. c. in Palestina. È notte: e due uomini, vestiti con tuniche e mantelli, parlano nel deserto con un tono piuttosto silenzioso. Impauriti, passano in rassegna tantissimi argomenti, dando vita ad un dibattito molto colorato e simpatico. Cassio e Stefano, questi i loro nomi, hanno avuto un ruolo particolare: sono i soldati romani protagonisti della crocifissione di Gesù e della somministrazione di acqua e aceto al figlio di Dio. Con questo fardello da portare sulle spalle, si confrontano e ne viene fuori un esilarante confronto che li porta cercare, l’uno nell’altro, risposte che però non arrivano. Le riflessioni esistenziali emozionano, dando allo spettacolo un senso che va oltre il comico puro, o meglio assolve all’intento del comico stesso: quello di far pensare.

Le musiche, poi, impreziosiscono il clima di vibrante attenzione che pervade il pubblico, con energia e simpatia, sullo stile di Gigi Magni, cui è fatto un dichiarato omaggio. La regia di Roberto Marafante e la bravura degli attori e di tutta la compagnia hanno suscitato i convinti applausi del Teatro Artemisio-Volonté, diretto dal Maestro Claudio Maria Micheli, in attesa del prossimo spettacolo in cartellone che è fissato per il 17 febbraio con “Roger” di Emilio Solfrizzi. Grande successo, quindi, per La Ginestra, Wermuller e Nestovito: il loro è uno spettacolo pieno di risorse, ricco di spunti, insomma una piece “come Cristo comanda”!

Centenario della nascita di Andreotti, a Velletri un convegno sul politico italiano presso il Polo "Romani"

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Velletri, non poteva lasciar cadere inosservato il centenario della nascita del senatore Giulio Andreotti, grazie alla collaborazione della famiglia ed in particolare della figlia Serena, il circolo artistico La Pallade Veliterna sta organizzando un convegno sulla figura dello statista sette volte presidente del consiglio.


di Alessandro Filippi
Si tratta di una figura che tanto si è spesa per la nostra città nel difficile periodo della ricostruzione post bellica. Come non ricordare il suo sostegno incondizionato alle amministrazioni Murano e Lungarini. Erano gli anni dell’epopea della DC e nel nostro territorio vivevano personaggi di spicco che hanno ben saputo convogliare l’interesse di Andreotti a favore di Velletri. Come non ricordare la sua azione per la costruzione del Villaggio di S. Francesco, la consegna della Medaglia d’Argento a Valore Civile al Gonfalone Comunale il 21 Maggio 1961. La Scuola allievi marescialli, il restauro della Chiesa di S.Apollonia, non possiamo omettere il suo interesse per la vicina Lariano grazie all’azione del Sindaco Bartoli. Tutto questo insieme alla sua azione di statista e di uomo politico saranno oggetto dell’iniziativa in preparazione che vuole ricordare una figura che ha segnato la storia del territorio.

Reskilling: un contributo da Velletri 2030

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La mutazione tecnologica può essere affrontata in modo vincente soltanto agendo costruttivamente sull’evoluzione culturale. Per pensare al lavoro del futuro occorre imparare a pensare il futuro. Sull’investimento in educazione e sull’apertura alla circolazione dei talenti si gioca la capacità delle società di competere in modo efficace nel quadro sfidante della globalizzazione e del più o meno profondo ritmo dell’innovazione.
Questa è una ricetta adatta per le nuove generazioni. La generazione Z (quelli nati dal 1995 fino al 2013) ma già vale meno per la generazione Y (quelli nati fra i primi anni ottanta e la fine degli anni novanta). Ma come affrontare il problema della obsolescenza delle conoscenza nel mondo del lavoro? Velletri 2030 ha trattato diffusamente l'argomento nelle News del 9 gennaio, 2019. Più recentemente se ne è parlato al World Economic Forum (WEF) di Davos, con riferimento al Rapporto "Towards a Reskilling Revolution: A future of jobs for all" scaricabile da: http://www3.weforum.org/docs/WEF_FOW_Reskilling_Revolution.pdf La quarta rivoluzione industriale è stato il tema centrale dell'incontro annuale del World Economic Forum dei giorni scorsi, anche se i media hanno dato più risalto ai retroscena politici. L’era dell’intelligenza artificiale (AI), della realtà aumentata, della stampa 3D, dei veicoli autonomi e della Internet delle cose (IoT) è al tempo stesso una promessa e un rischio. E' l’opportunità di aumentare il benessere e migliorare la qualità della vita e la salute dell’ambiente e delle persone, ma anche il timore di aggravare le disparità economiche, le tensioni politiche e sociali, l’esclusione di chi non ha le giuste competenze. La quarta rivoluzione industriale comporterà alti costi di reskilling (riqualificazione) della manodopera per salvaguardare i posti di lavoro. Lo studio presentato dal WEF quantifica tale costo, per la sola economia degli Stati Uniti, in 34 miliardi di dollari, di cui l’86% a carico delle finanze pubbliche. La questione dei costi della riqualificazione di centinaia di migliaia di lavoratori a rischio disoccupazione con Industria 4.0 e AI è al centro di diverse analisi del WEF. In uno studio del 2018, “The future of jobs Report 2018” scaricabile da: http://www3.weforum.org/docs/WEF_Future_of_Jobs_2018.pdf il WEF ha calcolato che 75 milioni di persone potrebbero perdere il lavoro ma anche che esiste l'opportunità di creare fino a 133 milioni di nuovi posti di lavoro. Il nodo restano le competenze: per evitare che la quarta rivoluzione industriale generi effetti nefasti sull’occupazione servono specifici skill digitali. Anche i governi possono trovare un fattore di redditività nel reskilling dei lavoratori a rischio: il ritorno dell’investimento potrà essere ottenuto per la maggioranza dei lavoratori grazie al maggior introito fiscale connesso con stipendi più alti e con l’abbassamento dei costi sociali, a cominciare da quelli dei sussidi di disoccupazione. Se prima l'azione era rivolta solo alla formazione dei più giovani e non occupati, ora si allarga ai già occupati, ponendo al centro il tema della riqualificazione di quelle persone che potrebbero essere tagliate fuori dalla rivoluzione tecnologica. Vale la pena ritornare sulla dichiarazione della responsabile delle Risorse Umane di Capgemini Italia, Alessandra Miata: “Oggi le società stanno affrontando una sfida di dimensioni enormi per quanto riguarda l’upgrade delle competenze digitali. Come evidenzia la ricerca che abbiamo realizzato in collaborazione con LinkedIn, si tratta infatti di un aggiornamento che non riguarda solo le conoscenze tecnologiche ma anche quelle di leadership e relazione, necessarie a cogliere appieno i benefici della digital transformation. Diventa quindi essenziale garantire un percorso di sviluppo delle competenze per riuscire a mantenere i propri dipendenti al passo con i tempi e con le loro stesse richieste. In futuro il divario delle competenze digitali continuerà ad ampliarsi e nessuna azienda potrà permettersi di ignorare il cambiamento in atto. Le imprese devono costantemente innovare e pianificare la crescita dei propri dipendenti”. In sintesi: innovazione e formazione continua. Si trovano in rete diversi video dove Alessandra Miata spiega le doti richieste ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Dalla International Labour Organization (ILO) si moltiplicano le proposte per rendere sostenibile un futuro condizionato da tecnologia, demografia e transizione energetica. Nel Rapporto "Work for a brighter future" scaricabile da: https://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/---dgreports/---cabinet/documents/publication/wcms_662410.pdf si legge: "I progressi tecnologici - l’intelligenza artificiale, l’automazione e la robotica - creeranno nuovi posti di lavoro, ma chi in questa transizione perderà il suo impiego potrebbe essere il meno equipaggiato per cogliere le nuove opportunità. Le abilità di oggi non saranno quelle richieste nei lavori del futuro e anche capacità acquisite di recente possono rapidamente diventare obsolete. La svolta verde delle nostre economie creerà milioni di posti di lavoro, nell’adozione di comportamenti sostenibili e di tecnologie pulite, ma altri lavori scompariranno, man mano che i Paesi ridimensioneranno le industrie che emettono più carbonio e consumano più risorse. I cambiamenti demografici non sono meno significativi. La crescita della popolazione giovanile in alcune parti del mondo e l’invecchiamento della popolazione in altre zone metteranno in tensione i mercati del lavoro e i sistemi di sicurezza sociale; tuttavia, proprio in queste differenze si possono intravedere nuove possibilità per costruire società inclusive e attive". Qualcuno chiederà: perchè tanti riferimenti a Rapporti in lingua inglese. Purtroppo non ci sono in lingua italiana. Che possiamo fare a livello locale? Almeno dire la verità sulle prospettive di lavoro offerte dalle diverse realtà scolastiche, senza illudere le nuove generaziioni. Oggi il ruolo fondamentale della scuola è diventato quello di trasmettere il senso dello studiare, imparare a ragionare, "imparare a imparare". Velletri 2030 con il Ciclo di Seminari "Le vie della scienza" cerca di illustrare il metodo alla base del progresso scientifico in diversi campi. Siamo nel mezzo della grande trasformazione digitale. Ogni innovazione tecnologica porta con sé risvolti positivi e negativi. NOTA: sono state caricate sulla pagina Facebook di Velletri 2030 alcune foto dell'incontro del 26.01.2019 e creato il link con il video di Greta Thunberg. Le presentazioni a breve saranno caricate sul sito web dell'Associazione.

Tanti i podi per la Ginnastica Res Novae Velletri in apertura di Stagione

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Sabato 26 e Domenica 27 Gennaio si è svolta a Cori la Prima Prova del Campionato Regionale Maschile Silver della Federazione Ginnastica d'Italia.

di Leandra De Marzi
A rappresentare i colori della Ginnastica Res Novae di Velletri ben 19 Ginnasti, assente per influenza il ventesimo, Ilyas Safroui, che si farà sicuramente valere nelle prossime prove, accompagnati in gara dagli Istruttori Francesco Iacoacci e Daniele Pileri. I primi a scendere in campo, sabato, nella categoria LA Antonetti Samuel, Iacob Marian, Giri Francesco e Mastrella Edoardo che si classificano nella classifica assoluta, rispettivamente al 14*, 15*,16* e 21* Posto. E’ poi la volta nella categoria LD di Federico Milone che si classifica nella fascia A3 al 1* posto, Francesco Pallocca e Lorenzo Cavola che si qualificano al 1* e 2* posto nella fascia J2. Domenica invece i primi a rompere il ghiaccio, nella categoria LB fascia A2, Jacopo Giordani, Saffioti Emanuele, Mattia Mariani e Leonardo Pignalberi che si classificano rispettivamente al 6*, 14*, 15* e 18* Posto, nella fascia A3 Lombardy Wesley conquista il 3* posto assoluto. Successivamente scendevano in campo le categorie LB fascia A1 con Arseni Lorenzo, Colella Gabriele ed Efrati Alessandro che si classificano al 2*, 3* e 7* Posto. Nella categoria Senior Francesco Bessi conquista un primo posto. Chiudono al terzo turno di gara nella categoria LC fascia A2 De Riggi Riccardo e Tora Matteo che si classificano al 1* e 3* Posto, in fascia A3 Valerio Pistolesi 1* Assoluto. "Con il diritto di vincere se sei il migliore, con il diritto di perdere se sbagli, senza sentirti mai sconfitto" torniamo così in palestra a fare quello che più ci piace, lavorare sodo per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Appuntamento alla prossima settimana con l'esordio del Settore femminile ad Aprilia e a Civitavecchia.




Virtus Velletri: festa del minibasket alla Polivalente

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E’ stata come sempre una settimana pieni di appuntamenti per la Virtus quella appena conclusa. La società veliterna gialloblù vanta un settore giovanile e un settore minibasket florido e non mancano gli impegni settimanali per tutti i gruppi.
Durante la settimana è stata la volta degli U17 sconfitti in casa per 34 a 64 dai forti romani del Salgen. I ragazzi di coach Pesoli non sono riusciti a ripetere la buone prestazioni precedenti e cercheranno il riscatto già Sabato 2 Febbraio alla Polivalente contro il Pomezia. Per gli U14 risultati alterni, sconfitta amara per i ragazzi di coach Libutti, reduci da 3 vittorie consecutive, che buttano via una partita dominata per 35’ minuti contro il Cisterna.
Gli ospiti escono vincenti dopo un supplementare per 63 a 68. Al contrario la squadra allenata da coach Garofolo esce meritatamente vincente a Roma contro la Virtus SR. Punteggio finale di 18 a 50 per i veliterni che dimostrano subito bei progressi rispetto ai primi allenamenti di inizio anno. Weekend dedicato, oltre alla Serie C, al minibasket. In campo sia a Morena per il Torneo Avvenire sia a Velletri per il concentramento Aquilotti. Virtus che ha sfidato rispettivamente i padroni di casa del S. Anna Morena in trasferta e la Virtus Ariccia in casa alla Polivalente. Come sempre in queste partite il risultato passa in secondo piano, quello che conta è il divertimento è la voglia di stare insieme.

Moni Ovadia: ritmi, suoni e parole dell’ebreo errante e senza patria al Teatro Artemisio-Volonté di Velletri

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Una giornata della memoria speciale al Teatro Artemisio-Volonté di Velletri. Domenica 27 gennaio, infatti, in occasione della nota ricorrenza nazionale, è salito sul palco veliterno Moni Ovadia, mattatore del suo “Cabaret Yiddish”.


di Rocco Della Corte
Personalità di spicco del mondo della cultura e dell’intellettualità italiana, Ovadia – accompagnato da una formazione composta da Maurizio Dehò al violino, Paolo Rocca al clarinetto, Albert Florian Mihai alla fisarmonica, Luca Garlaschelli al contrabbasso – ha trascinato i numerosi presenti che hanno popolato platea e galleria nel mondo Yiddish, un vero e autentico mix di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno. Al centro della narrazione teatrale, molto piacevole e scorrevole, la condizione dell’ebreo errante, senza patria.
Canti, storielle, aneddoti, aforismi, vicende particolari: tutto condisce lo spettacolo, con Moni Ovadia che si fa collante fra la parte parlata e quella musicata, sempre in pieno stile yiddish. Non poteva essere più adatto, come giorno, quello del 27 gennaio, per un omaggio che non è trita celebrazione ma è invece attiva immersione culturale nel popolo e nella cultura ebraica. Moni Ovadia, applaudito a lungo dal pubblico di Velletri, è stato un gradito “fuori cartellone” per il Teatro Artemisio, che continua a rivivere sotto la gestione della Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura e sotto la direzione artistica del Maestro Claudio Maria Micheli. Una sorpresa per l’ultimo appuntamento di gennaio che è stata molto gradita, e che lascia l’acquolina in bocca per i futuri appuntamenti della programmazione del Teatro di via Edmondo Fondi.

Un week end gold per la storia della A.G. Velitrae

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Le giovani promesse hanno rispettato pienamente le aspettative. La preparazione tecnica svolta in sede dal tecnico Andrea Dei giudici ha portato alla conquista rispettivamente per Ilaria Bottoni del 6° posto e per Alessandro Coppola la medaglia di bronzo facendosi onore nella sezione gold per la quale si prepareranno al gran finale che si svolgerà a Milano il 18/19 maggio 2019.
Presenti ad Ancona le rispettive famiglie e il consigliere societario Stefano Bottoni. Contemporaneamente, a Cori, si è svolta la prima prova individuale silver LC GAM, dove ha partecipato Federico Guidi che ha ben figurato conquistando il 7° posto, accompagnato dal tecnico federale Dario Tibaldi. Presenti genitori e Presidente Societario Fabrizio Mazzalupi. Complimenti ai nostri atleti e atlete e grazie ai loro sempre presenti e sostenitori genitori.
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