Questa volta, ad essere intervistato dalla redazione di Velletri Life, è stato Giorgio Greci, protagonista indiscusso delle elezioni di giugno, in cui ha concorso come candidato a Sindaco.
di Sara Scifoni
Nonostante l'esito delle elezioni, l'entusiasmo e la voglia di fare non si sono affievoliti: seppur dai banchi dell'opposizione, Greci continua a portare avanti con fermezza i propri propositi e a battersi per la sua idea di città.
Come giudica il bilancio del suo 2018 politico?
Il 2018, non lo nego, si era aperto con tante aspettative, che nel cuore dell'anno stesso non sono state ripagate appieno. Sarebbe dovuto essere l'anno in cui il progetto di "Con Voi per Velletri", costruito con tanta passione ed attenzione, avrebbe coronato i frutti di quanto seminato nel tempo. Un progetto nato e costruito insieme ai bisogni e alle istanze di tutte le categorie sociali ed associative, incontrate negli anni e mesi precedenti, cercando di ritagliare un programma elettorale che fosse calzato proprio sulle esigenze della città, e di chi la popola e vive quotidianamente. Eravamo ad un passo dal concretizzare l'aspirazione di veder premiata la nostra proposta politica e sono certo che il nostro programma elettorale avrebbe fatto la differenza. Purtroppo alla fine qualcosa è andato storto e, ma non sono un tipo che piange sul latte versato e, soprattutto, rispetto quelli che sono i responsi democratici, soprattutto in quanto espressione della volontà popolare. Preferisco guardare avanti, facendo comunque tesoro di un'esperienza che mi ha arricchito a livello umano, facendomi sentire l'affetto di tanta gente e convincendomi ancora di più circa la mia volontà di far politica attiva, con passione genuina e il desiderio di mettere al servizio dei cittadini la mia voglia di fare e le mie idee. Pertanto se il 2018 non ha rispecchiato appieno quelle che erano le mie speranze iniziali, sono certo che si tradurrà nel trampolino di un riscatto che non tarderà ad arrivare. Ci tengo a ribadire, anche per rispetto a tutti coloro che mi hanno accordato la propria fiducia, che io sono sempre lì, pur se tra i banchi dell'opposizione, a battermi per il bene di Velletri, rispettoso della democrazia e delle istituzioni.
Come mai è passato alla Lega?
Nel rispondere, riallacciandomi anche alla domanda precedente, colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta tutte le liste e i partiti che mi hanno sostenuto in campagna elettorale; ragazze e ragazzi che ci hanno messo la faccia, con ardore. Si è aperta una stagione nuova e il mio impegno andrà avanti con rinnovato entusiasmo, lo stesso che anima da sempre Matteo Salvini, con concretezza, pragmatismo e senso pratico. Il mio impegno mirerà al nocciolo dei problemi, senza demagogia, farò di tutto per risolverli mettendo al centro di tutto le esigenze di chi è deluso da politiche che per tanti anni hanno promesso tanto e risolto poco. Politiche che hanno tradito le attese anche su tematiche cruciali per il Paese Italia, che si trova a dover risalire la china e può farlo solo con una guida autorevole, trainato da un partito che ha saputo sconfinare dal territorio dove è nato, dimostrando che la sua formula è buona per tutto lo Stivale. I problemi sono ovunque gli stessi e la proposta migliore per risolverli, senza perdersi in politiche sterili, ce l'ha proprio la Lega, a cui va dato il merito di parlare ai bisogni della gente, senza strizzare l'occhiolino ai poteri forti. Si è comunque trattato di una scelta personale, anche prospettica, ma condivisa da tanti. Una scelta che ha riscontrato ampi apprezzamenti e l'appoggio di tanti altri esponenti delle liste civiche che hanno aderito, e stanno aderendo, con entusiasmo al progetto.
Come giudica l'operato del governo Conte?
Eviterei di soffermarmi su tematiche di politica nazionale, non perché non abbia un mio parere sull'operato del Governo, ma perché ritengo sia ancora prematuro dare giudizi, tanto più nei confronti di un esecutivo che è nato da un accordo, frutto del senso di responsabilità di chi si è rimboccato le maniche per assicurare stabilità al Paese: senza un Governo l'Italia avrebbe rischiato grosso in termini di stabilità e di equilibri finanziari. Tante risposte che gli italiani si aspettavano stanno arrivando, e il contratto di governo, per suggellare il quale sia la Lega che i Cinque Stelle hanno dovuto rinunciare a qualcosa del proprio programma, sta lì a garantire che quanto inserito si sta facendo. Al momento di tornare alle urne sono fiducioso del fatto che gli italiani premieranno l'operosità della Lega e i sondaggi, tutti benevoli, stanno già lì a dimostrarlo.
Un pregio ed un difetto del Sindaco Pocci...
Lungi da me la volontà di mettermi a dare giudizi personali. Anche in campagna elettorale, pure nei giorni più tesi, non sono mai scaduto in considerazioni personali, basando ogni ragionamento sulla dialettica politica. Il pregio di Orlando Pocci è comunque quello dell'affabilità; politicamente, continuo a ritenere giusto che si resti in attesa delle evoluzioni giudiziarie circa la possibile incompatibilità legata a quanto accaduto coi debiti pregressi, saldati solo dopo il primo e il secondo turno, nonostante quanto suggellato all'atto della presentazione della propria candidatura, quando certe situazioni sono state negate. Per il resto da persona che ama Velletri mi auguro che possa far bene, anche se l'inizio non lascia affatto presagire un cambio di passo rispetto al passato più recente. Anche la sua presa di posizione sul Decreto Sicurezza la dice lunga su quali siano le priorità della maggioranza (dai banchi della quale c'è persino chi ha pensato di uscire dal letargo chiedendo la cittadinanza onoraria per Domenico Lucano, sindaco di Riace) e del Partito Democratico, sul quale è sorretta. Pertanto, siccome lo considero una persona per bene, lo invito ad occuparsi dei problemi che attanagliano Velletri, a partire dall'Ospedale. Più che lottare contro un Decreto Sicurezza che mette in campo strumenti essenziali per potenziare l'efficacia delle attività sul territorio delle forze dell'ordine, Pocci e compagni vadano a bussare da Nicola Zingaretti, forse troppo impegnato nella corsa per la segreteria nazionale del PD, da dimenticarsi degli eroi che, ogni giorno, lavorano presso il Pronto Soccorso e i reparti dell'Ospedale "Paolo Colombo" (i cui posti letto, sotto la scure del Partito Democratico, sono stati tagliati in maniera inusitata ed inaccettabile).
Quali sono le battaglie che vuole condurre da capogruppo Lega all'opposizione?
C'è tanto da fare e ho tutta la volontà di farlo con impegno e determinazione. C'è un quadro dirigente in netta espansione che si sta muovendo con decisione, fierezza ed orgoglio, certo che, proprio sui valori che hanno trovato il pieno apprezzamento di tanti italiani,. si possa riuscire a costruire una Velletri in cui determinati temi, a noi da sempre cari, possano essere al centro dell'interesse della politica e dell'attività amministrativa. Un gruppo volenteroso ed eterogeneo, quello della Lega a Velletri, in grado di rimboccarsi le maniche per il bene del territorio e della nazione tutta. Sono tante le figure professionali che stanno aderendo al progetto, tanti i riferimenti alla società civile, ampiamente rappresentata nel gruppo dirigente che si è andato forgiando in queste settimane, facendo proseliti anche nei Comuni vicini, come accaduto nel caso della consigliera comunale di Lariano, Ilaria Neri. Al contempo sono lieto di interfacciarmi e collaborare con chi è stato artefice dei successi elettorali della Lega a Velletri e già faceva parte della dirigenza. Insieme, ne sono certo, sapremo dare le risposte che i cittadini si aspettano e sapremo essere da pungolo ad un'Amministrazione che ha sin qui tradito le attese, rimanendo ben lontana dalle tante promesse elettorali e dai bisogni dei cittadini rappresentati. Quegli stessi che andranno a costituire il vero punto di forza della Lega a Velletri, che saprà incalzare la maggioranza, ma anche essere propositiva quando servirà esserlo.