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Intervista a Giorgio Greci: "C'è tanto da fare e ho tutta la volontà di metterci impegno e determinazione"

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Questa volta, ad essere intervistato dalla redazione di Velletri Life, è stato Giorgio Greci, protagonista indiscusso delle elezioni di giugno, in cui ha concorso come candidato a Sindaco.

di Sara Scifoni
Nonostante l'esito delle elezioni, l'entusiasmo e la voglia di fare non si sono affievoliti: seppur dai banchi dell'opposizione, Greci continua a portare avanti con fermezza i propri propositi e a battersi per la sua idea di città. 

Come giudica il bilancio del suo 2018 politico? 

Il 2018, non lo nego, si era aperto con tante aspettative, che nel cuore dell'anno stesso non sono state ripagate appieno. Sarebbe dovuto essere l'anno in cui il progetto di "Con Voi per Velletri", costruito con tanta passione ed attenzione, avrebbe coronato i frutti di quanto seminato nel tempo. Un progetto nato e costruito insieme ai bisogni e alle istanze di tutte le categorie sociali ed associative, incontrate negli anni e mesi precedenti, cercando di ritagliare un programma elettorale che fosse calzato proprio sulle esigenze della città, e di chi la popola e vive quotidianamente. Eravamo ad un passo dal concretizzare l'aspirazione di veder premiata la nostra proposta politica e sono certo che il nostro programma elettorale avrebbe fatto la differenza. Purtroppo alla fine qualcosa è andato storto e, ma non sono un tipo che piange sul latte versato e, soprattutto, rispetto quelli che sono i responsi democratici, soprattutto in quanto espressione della volontà popolare. Preferisco guardare avanti, facendo comunque tesoro di un'esperienza che mi ha arricchito a livello umano, facendomi sentire l'affetto di tanta gente e convincendomi ancora di più circa la mia volontà di far politica attiva, con passione genuina e il desiderio di mettere al servizio dei cittadini la mia voglia di fare e le mie idee. Pertanto se il 2018 non ha rispecchiato appieno quelle che erano le mie speranze iniziali, sono certo che si tradurrà nel trampolino di un riscatto che non tarderà ad arrivare. Ci tengo a ribadire, anche per rispetto a tutti coloro che mi hanno accordato la propria fiducia, che io sono sempre lì, pur se tra i banchi dell'opposizione, a battermi per il bene di Velletri, rispettoso della democrazia e delle istituzioni. 

Come mai è passato alla Lega? 

Nel rispondere, riallacciandomi anche alla domanda precedente, colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta tutte le liste e i partiti che mi hanno sostenuto in campagna elettorale; ragazze e ragazzi che ci hanno messo la faccia, con ardore. Si è aperta una stagione nuova e il mio impegno andrà avanti con rinnovato entusiasmo, lo stesso che anima da sempre Matteo Salvini, con concretezza, pragmatismo e senso pratico. Il mio impegno mirerà al nocciolo dei problemi, senza demagogia, farò di tutto per risolverli mettendo al centro di tutto le esigenze di chi è deluso da politiche che per tanti anni hanno promesso tanto e risolto poco. Politiche che hanno tradito le attese anche su tematiche cruciali per il Paese Italia, che si trova a dover risalire la china e può farlo solo con una guida autorevole, trainato da un partito che ha saputo sconfinare dal territorio dove è nato, dimostrando che la sua formula è buona per tutto lo Stivale. I problemi sono ovunque gli stessi e la proposta migliore per risolverli, senza perdersi in politiche sterili, ce l'ha proprio la Lega, a cui va dato il merito di parlare ai bisogni della gente, senza strizzare l'occhiolino ai poteri forti. Si è comunque trattato di una scelta personale, anche prospettica, ma condivisa da tanti. Una scelta che ha riscontrato ampi apprezzamenti e l'appoggio di tanti altri esponenti delle liste civiche che hanno aderito, e stanno aderendo, con entusiasmo al progetto. 

Come giudica l'operato del governo Conte? 

Eviterei di soffermarmi su tematiche di politica nazionale, non perché non abbia un mio parere sull'operato del Governo, ma perché ritengo sia ancora prematuro dare giudizi, tanto più nei confronti di un esecutivo che è nato da un accordo, frutto del senso di responsabilità di chi si è rimboccato le maniche per assicurare stabilità al Paese: senza un Governo l'Italia avrebbe rischiato grosso in termini di stabilità e di equilibri finanziari. Tante risposte che gli italiani si aspettavano stanno arrivando, e il contratto di governo, per suggellare il quale sia la Lega che i Cinque Stelle hanno dovuto rinunciare a qualcosa del proprio programma, sta lì a garantire che quanto inserito si sta facendo. Al momento di tornare alle urne sono fiducioso del fatto che gli italiani premieranno l'operosità della Lega e i sondaggi, tutti benevoli, stanno già lì a dimostrarlo. 

Un pregio ed un difetto del Sindaco Pocci...  

Lungi da me la volontà di mettermi a dare giudizi personali. Anche in campagna elettorale, pure nei giorni più tesi, non sono mai scaduto in considerazioni personali, basando ogni ragionamento sulla dialettica politica. Il pregio di Orlando Pocci è comunque quello dell'affabilità; politicamente, continuo a ritenere giusto che si resti in attesa delle evoluzioni giudiziarie circa la possibile incompatibilità legata a quanto accaduto coi debiti pregressi, saldati solo dopo il primo e il secondo turno, nonostante quanto suggellato all'atto della presentazione della propria candidatura, quando certe situazioni sono state negate. Per il resto da persona che ama Velletri mi auguro che possa far bene, anche se l'inizio non lascia affatto presagire un cambio di passo rispetto al passato più recente. Anche la sua presa di posizione sul Decreto Sicurezza la dice lunga su quali siano le priorità della maggioranza (dai banchi della quale c'è persino chi ha pensato di uscire dal letargo chiedendo la cittadinanza onoraria per Domenico Lucano, sindaco di Riace) e del Partito Democratico, sul quale è sorretta. Pertanto, siccome lo considero una persona per bene, lo invito ad occuparsi dei problemi che attanagliano Velletri, a partire dall'Ospedale. Più che lottare contro un Decreto Sicurezza che mette in campo strumenti essenziali per potenziare l'efficacia delle attività sul territorio delle forze dell'ordine, Pocci e compagni vadano a bussare da Nicola Zingaretti, forse troppo impegnato nella corsa per la segreteria nazionale del PD, da dimenticarsi degli eroi che, ogni giorno, lavorano presso il Pronto Soccorso e i reparti dell'Ospedale "Paolo Colombo" (i cui posti letto, sotto la scure del Partito Democratico, sono stati tagliati in maniera inusitata ed inaccettabile). 

Quali sono le battaglie che vuole condurre da capogruppo Lega all'opposizione? 

C'è tanto da fare e ho tutta la volontà di farlo con impegno e determinazione. C'è un quadro dirigente in netta espansione che si sta muovendo con decisione, fierezza ed orgoglio, certo che, proprio sui valori che hanno trovato il pieno apprezzamento di tanti italiani,. si possa riuscire a costruire una Velletri in cui determinati temi, a noi da sempre cari, possano essere al centro dell'interesse della politica e dell'attività amministrativa. Un gruppo volenteroso ed eterogeneo, quello della Lega a Velletri, in grado di rimboccarsi le maniche per il bene del territorio e della nazione tutta. Sono tante le figure professionali che stanno aderendo al progetto, tanti i riferimenti alla società civile, ampiamente rappresentata nel gruppo dirigente che si è andato forgiando in queste settimane, facendo proseliti anche nei Comuni vicini, come accaduto nel caso della consigliera comunale di Lariano, Ilaria Neri. Al contempo sono lieto di interfacciarmi e collaborare con chi è stato artefice dei successi elettorali della Lega a Velletri e già faceva parte della dirigenza. Insieme, ne sono certo, sapremo dare le risposte che i cittadini si aspettano e sapremo essere da pungolo ad un'Amministrazione che ha sin qui tradito le attese, rimanendo ben lontana dalle tante promesse elettorali e dai bisogni dei cittadini rappresentati. Quegli stessi che andranno a costituire il vero punto di forza della Lega a Velletri, che saprà incalzare la maggioranza, ma anche essere propositiva quando servirà esserlo.

Il libro di Alessandra Corvi “Pandemia Spagnola e Grande Guerra” presentato da Fabio Taddei alla Sala Tersicore del Comune di Velletri

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Giovedì 24 gennaio alle ore 17,00 si è avuta nella Sala Tersicore del Comune di Velletri, con l’affluenza di un numeroso pubblico, la presentazione del libro “Pandemia Spagnola e Grande Guerra” di Alessandra Corvi, edito da Sintagma.
L’evento è stato organizzato da Fabio Taddei, ex Consigliere Comunale ed ex Presidente della Commissione Toponomastica comunale, molto attivo nella scena politico-storica di Velletri, per l’occasione moderatore dell’evento. Tra i relatori, oltre all’autrice, Mauro Nasi (Direttore dell’Associazione Culturale Sintagma), Orlando Pocci (Sindaco di Velletri), Sergio Andreozzi (Presidente del Consiglio Comunale), Antonio Scarsella (Presidente del Consiglio Comunale di Sermoneta). Il libro tratta di uno degli avvenimenti più drammatici del ‘900 e cioè la pandemia dell’influenza Spagnola. La Spagnola, uccise in tutto il mondo 48 milioni di persone con un picco nella seconda metà del 1918, il triplo delle vittime della Prima Guerra Mondiale detta anche Grande Guerra che tra militari e civile ne fece 17 milioni. Questo libro riporta alla luce una catastrofe umanitaria che le nuove generazioni conoscono molto poco se non affatto eppure quasi tutte le nostre famiglie nel nostro passato hanno perso parenti a causa sua. Alessandra Corvi, di Norma, insegnante a Sermoneta ed in passato anche a Velletri, ha raccontato di come sia nata l’idea di questo libro: “ogni giorno parlo di storia con i miei alunni e trovo giusto raccontare anche il punto di vista di chi l’ha vissuta personalmente.
Dal diario di mia nonna allora bambina di 7 anni, e dai racconti dei parenti, ho appreso come la Spagnola ha ucciso in pochi giorni loro fratelli ed amici”. Il libro parla anche della censura calata su questa pandemia, allora per paura e per ignoranza, ricordando che il nome “Spagnola” proviene solo dal fatto che i primi giornali a parlarne furono proprio quelli spagnoli, forse perché meno sottoposti alla censura visto che la Spagna di allora non era invischiata nella guerra. Il primo malato registrato fu infatti un cuoco dell’esercito statunitense di stanza in Francia durante la Prima Guerra Mondiale e da quel momento il virus invase tutti i continenti della Terra seminando morte. Come raccontato da Fabio Taddei ed Alessandra Corvi, probabilmente gli stati in guerra temevano una demoralizzazione dei soldati al fronte ed una ulteriore tensione tra la popolazione civile. Orlando Pocci ed Antonio Scarsella hanno sottolineato i numerosi legami esistenti tra Velletri e Sermoneta che in passato era parte della Provincia di Velletri, con la ferrovia che collegava le due città, oltre alle esperienze di Goethe e tanto altro. Sergio Andreozzi, ha parlato dell’inutilità di quella guerra che ha mietuto tante vittime ed il terreno fertile che ha provocato per la pandemia di Spagnola. Mauro Nasi ha sottolineato che questa presentazione dovrà restare nella memoria dei cittadini per spronarli a ricercare nella storia altri avvenimenti sui cui far luce. Il libro si concentra maggiormente sui comuni di Sermoneta, Sezze, Priverno e Terracina, ma un capitolo vede come protagonista
Velletri riportando la ricerca di Fabio Taddei sui prigionieri Austro-Ungarici, anch’essi in gran parte vittime della spagnola e della censura che ne attribuiva invece le morti alla malaria. Alessandra Corvi ci racconta infatti che proprio durante le sue ricerche sui nomi delle vittime della spagnola, si è imbattuta nello studio di Fabio Taddei sull’origine ed i nomi dei prigionieri Austro-Ungarici deportati a Velletri ed impiegati nei lavori stradali e ferroviari, tra i quali la “Scalina del Prigionieri Autro-Ungarici” da loro costruita e ad essi intitolata a novembre 2018 scorso dal Comune di Velletri. Questi prigionieri, deportati non solo a Velletri ma in tanti altri comuni vicini e d’Italia, spesso vennero impiegati per il trasporto al cimitero dei cadaveri causati dalla spagnola poiché i civili si rifiutavano per paura del contagio e così, molti di essi si ammalarono a loro volta rimettendoci la vita. Una libro ed una iniziativa meritori che hanno riportato alla luce un evento di 100 anni fa che ha colpito indistintamente quasi ogni famiglia ed ogni Paese del mondo ingiustamente caduto nell’oblio. Sono questi atti concreti che contribuiscono a trasmettere ai giovani la storia del nostro territorio per far crescere le loro radici e comprendere meglio il presente. Per chi volesse, a Velletri il libro è a disposizione presso la Libreria Numero 6 in Via Croce, 6.

Sabato e domenica in acqua dall’alba al tramonto per gli atleti dell’F&D H2O Velletri

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Un sabato e una domenica a contatto con il mondo e con tutta Italia: questa la grande esperienza che gli atleti dell’F&D H2O Velletri hanno vissuto, insieme al tecnico Roberto Cianfarani, al Trofeo Sis Roma (visibile anche in diretta streaming).
Tantissimi ragazzi da tutta Italia: Palermo, Udine, Firenze… e Velletri! Presenti vari big del nuoto nazionale, e la società del Presidente Francesco Perillo non si è di certo fatta intimorire con ottime prestazioni dei gareggianti veliterni: Luca Tora ha migliorato di due secondi il suo tempo nei 50 rana chiudendo a 33”9, Cristian Borro ha ottenuto il suo miglior tempo con 37”9, Bruno Chamberry nei 200 dorso ha concluso con 2’21”4 migliorando di oltre tre secondi il suo personale. Bene anche Samuele Dell’Uomo (2’27”2 e miglioramento di un secondo) per il gruppo maschile. Anche le ragazze hanno dato battaglia: rientrate dagli infortuni, Francesca Cavola e Marika Botticelli nei 50 rana hanno fatto benissimo con 38”7 e 38”6. Rachele Della Vecchia ha fatto 2’35”4 nei 200 dorso migliorando di oltre tre secondi. “Una prima giornata molto positiva” – ha commentato il tecnico Cianfarani, sempre pronto a bordo vasca ad incitare i suoi – “e cercheremo di fare sempre meglio”.
Domenica ancora più intensa per i ragazzi dell’F&D H2O, che sono tornati dalle gare regionali ¬– accompagnati dal tecnico Emiliano Specchi - degli Esordienti con un bagaglio di tempi personali migliorati per tutti i partecipanti. Una grande soddisfazione per il tecnico Emiliano Specchi e per il collega Roberto Cianfarani. Sono scesi in vasca Sofia Polverini, Martina Nicosanti, Flavio De Marchis, Cristian Taglioni, Diego Lupu, Emanuele Monti, Federico Picca, Paolo Bennato, Leonardo Lautizi, Stefano Serangeli, Matteo Marinelli, Fabio Chamberry, Lorenzo D’Uffizi, Gabriele Santini, Mattia Pennacchi. Come detto, tutti hanno migliorato i personali, con prove degne di nota. Ottima quella di Lorenzo D’Uffizi, che si è superato nei 100 stile e nei 200 dorso, così come Martina Nicosanti. Coraggioso l’impatto di Martina Nicosanti e Sofia Polverini negli 800 stile, provati per la prima volta appena dieci giorni fa e capaci di chiudere con 40 secondi in meno per Nicosanti e 20 in meno per Polverini. Prima volta nei 1500 per Flavio De Marchis e Fabio Chamberry, con un ottimo risultato globale. Anche Federico Picca e Paolo Bennato hanno riportato bei tempi nei 100 stile.
Eroico anche Mattia Pennacchi, che nonostante qualche acciacco influenzale ha dato il massimo migliorando anch’egli il suo personale. Quello che conta, al di là dei risultati, è il divertimento e tutti i ragazzi tornano a casa con una grande carica, con tanta gioia e con molta voglia di fare ancora meglio al prossimo appuntamento. Tante le ansie, i timori e le emozioni dei ragazzi veliterni e larianesi in acqua nella sessione domenicale del Trofeo SIS Roma: all’alba il tecnico Roberto Cianfarani e i suoi giovani e promettenti atleti sono arrivati nella capitale, impegnati con Bruno Chamberry (400 misti), Luca Tora (100 dorso), Alessio Borro, Luca Tora, Cristian Borro e Samuele Dell’Uomo (50 stile). La parte femminile è seguita nel pomeriggio. Una splendida e indimenticabile domenica in acqua dall’alba al tramonto per l’F&D H2O.

IV Domenica T.O.: "Fede fumosa" (dal 'Vangelo' commentato da don Gaetano Zaralli'

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Lc 4, 21-30

TESTO    
Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato". Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è costui il figlio di Giuseppe?". Ma egli rispose loro: "Certamente voi mi citerete questo proverbio: "Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!"".
Poi aggiunse: "In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro".
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

COMMENTO
Certamente voi mi citerete questo proverbio: "Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!"

Troppe volte nell’animo di chi dice di credere in Dio scatta il meccanismo del ricatto. Se alle richieste che si inoltrano non segue la risposta che si desidera, “siamo disposti perfino a perdere la fede, si sappia!...”. E ciò accade in modo particolare alle popolazioni cattoliche, perché, a differenza di altra gente, loro, i cattolici, seguono la vera religione, quella che riconosce nella Madonna la Madre delle grazie e nei santi i procacciatori di miracoli.

 Poi aggiunse: “"In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria…”.

Perché Gesù, quei miracoli che lo avevano reso famoso a Cafarnao, non li ripete a Nazaret che è la sua patria? I contrasti tra famiglie esistevano già nella comunità di Nazaret, prima ancora che Gesù iniziasse la sua missione, e in quegli anni le diatribe che nascevano erano le stesse che nascono oggi all’interno di un condominio, o quelle che si fanno aspre, quando sono in ballo interessi materiali tra fratelli.
Nazaret non era un paradiso dove i bambini giocavano a far volare gli uccelli di creta, né era il giardino dove i rami degli alberi si inchinavano per offrire frutta fresca a Giuseppe, a quel falegname che si diceva papà del Salvatore. Nazaret nel momento in cui prende atto di aver dato i natali al Profeta, da lui pretendela giusta ricompensa.

Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù…

È scontato che la fede possa crollare paurosamente, là dove il buon Dio non asseconda i desideri dei credenti… Per questo è rischioso moltiplicare le devozioni, riempiendole di attese esagerate, tanto da toglierle dall’ambito della speranza per lasciarle precipitare nel vortice delle illusioni. Un Profeta, che ad un popolo capriccioso e viziato, nega le sue prestazioni, cessa di essere credibile e con scherno lo si getta nel precipizio. Una Chiesa che, pur di apparire appetibile, moltiplica i suoi miracoli, dando spago perfino a coloro che  se li inventano, riempie i santuari di gente e vende santini in quantità, ma rischia di costruire monumenti di sabbia.


Waterpolis pronta all’esordio in C: parola a mister Criserà

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Sabato inizia il campionato di Serie C di pallanuoto maschile, e la Waterpolis Lariano esordirà con un derby contro l’Aquademia Velletri. Abbiamo ascoltato l’allenatore, Domenico Criserà, per sentire le ambizioni, le sensazioni e le impressioni alla vigilia della nuova stagione.
Mister, si inizia il nuovo campionato di Serie C. Quali sono gli obiettivi della Waterpolis? 

L’obiettivo della Waterpolis, chiaramente, da neo promossa, è quello di salvarsi. L’intento è quello di raggiungere presto la salvezza, non possiamo avere altro obiettivo se non quello di cercare la permanenza in Serie C. Poi quello che succederà lo vedremo durante il campionato. In ogni caso io credo che la squadra sia competitiva. 

È soddisfatto del lavoro di preparazione e di come i ragazzi hanno risposto agli allenamenti? 

Sì, i ragazzi hanno risposto molto bene e sono molto soddisfatto. Pur non essendo abituati ai carichi di lavoro che abbiamo avuto, molto importanti per quantità e intensità, il loro entusiasmo e la loro attenzione ci hanno permesso di arrivare ad un buono stato di forma. La strada è lunga ma è quella giusta. 

Quest’anno la Waterpolis è partner di Aqvacenter, come si trova nella nuova società e quali sono i valori aggiunti della nuova organizzazione? 

Mi trovo benissimo in questa nuova realtà. C’è stato feeling già dai primi contatti con il presidente, con Perillo… è un ambiente che mi ha stimolato moltissimo, crede in me e io credo nella società, nell’ambizione, nel lavoro e nell’organizzazione. Penso che si possa arrivare a ottimi risultati con il contributo di tutti. 

Che campionato sarà quello che vi aspetta, a cominciare dal derby di esordio? 

È chiaro che ci aspetta una stagione difficile, ma non abbiamo paura di affrontare questo campionato. I ragazzi sconteranno magari in alcune fasi la poca esperienza in questa categoria, ma credo che l’organico allestito ci consentirà di disputare un buon campionato a cominciare dalla prima impegnativa partita. Giocheremo ad Anzio con l’Aquademia che noi abbiamo affrontato una volta sola. L’Aquademia è una squadra che conosce bene il campionato e non sarà semplice. Credo che per quanto riguarda il nostro organico, però, non siamo inferiori, ma la partita sarà difficile perché è la prima per tutti. Sono comunque fiducioso e ottimista. 

Dove può arrivare la sua squadra, lavorando ed essendo costante nel tempo? 

Credo che lavorando e continuando a lavorare in questa maniera potremo raggiungere buoni risultati, ma il nostro obiettivo resta la crescita dei giovani. Ne abbiamo tanti, dall’under 17 all’under 20, e quindi dobbiamo essere bravi a creare le condizioni per aumentare sempre più il numero dei giovani presenti in prima squadra con un fulcro che poi grazie agli innesti potrà permetterci di fare un salto di categoria. Chiaramente ci vuole tempo, abbiamo iniziato ora e siamo sulla buona strada. La costanza premia sempre, così come la dedizione nel lavoro, e queste qualità ci sono nei ragazzi e nella società. L’organizzazione fa la differenza: noi siamo motivati e il futuro sarà roseo. 

Se dovesse dare un giudizio sul campionato, quale squadra vede favorita? 

Vedo favorita l’Antares Latina perché dispone di una rosa esperta con due centroboa forti e ha esperienza in C e in B, non nasconde le ambizioni di salire. Poi per quanto riguarda le altre, spero che l’outsider potremo essere noi ma è presto per dirlo. Farò un bilancio alla fine del girone di andata per poter dire dove potremo arrivare e quali saranno i reali valori in gioco.

F&D H2O, Amedeo: “Nessuna di noi si risparmia, lottiamo per un obiettivo comune. Ogni partita è buona per fare punti”

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Amarezza ma sguardo proiettato in avanti, e con fiducia: la gara di sabato scorso contro Bogliasco sicuramente è stata difficile da digerire per l’F&D H2O Domus Pinsa Lucarelli, che ha accarezzato la possibilità di ottenere la seconda vittoria stagionale sfoderando una prova di grinta, carattere e cattiveria agonistica. La sorte non ha aiutato le ragazze di Di Zazzo, ora attese da un esame sulla carta già scritto contro il Plebiscito Padova.

di Rocco Della Corte
Ma la rotta per fare meglio sembra tracciata inesorabilmente, e in senso positivo, come confermato anche dalla giovane ma promettente Giorgia Amedeo. La classe 2000, centroboa ex Messina, in una lunga intervista racconta il momento in casa del club del Presidente Francesco Perillo. 

Giorgia Amedeo, partiamo dalla partita di sabato: da potenziali tre punti ad una sconfitta amarissima, eppure la squadra ha giocato bene. L’F&D H2O ha trovato la quadra tanto auspicata per regalare e regalarsi un girone di ritorno migliore e con più vittorie? 

Diciamo che sabato sentivamo che sarebbe stata la partita giusta e che potevamo giocarcela tranquillamente perché in allenamento, giocando insieme, da parte mia e di tutte sentivo che qualcosa fosse cambiato sia a livello di gioco sia a livello di squadra. Secondo me ci stiamo rendendo un po’ più conto che abbiamo un obiettivo comune, la salvezza, e che tutte, le veterane di Velletri e le nuove, abbiamo una motivazione: crescere e guadagnarci questa salvezza insieme. Nel girone di andata contro il Bogliasco avevamo preso quattordici gol, adesso - tralasciando il fatto che loro avevano un’assenza importante - ci siamo rese conto tutte che c’è stata una grande crescita. Siamo più ordinate quando giochiamo, abbiamo trovato la nostra strada e capito su cosa dobbiamo camminare e su cosa lavorare. Siamo più consapevoli delle nostre potenzialità. La cosa più importante è che si stia stabilita fiducia e ci fidiamo molto del nostro allenatore. 

I play out diventano l’obiettivo massimo oppure credete nella salvezza diretta, vista la classifica attuale? 

I play out sono un nostro obiettivo, ma se si può fare qualcosa per evitarli e salvarci direttamente sarebbe ovviamente più bello. Siamo pronte a qualsiasi cosa, sapevamo fin dall’inizio che avremmo avuto queste difficoltà e l’eventualità di un play out. Le prossime partite saranno, e ci crediamo sin da ora, gare in cui potremo fare un buon risultato, a Verona, Firenze, Milano, Catania Torre del Grifo. Dobbiamo riuscire ad ottenere il risultato senza mai sottovalutare l’avversario, ad esempio il Torre del Grifo sta sicuramente lavorando per arrivare al meglio alla gara contro di noi e affrontare le altre in cui si può fare qualcosa in più. Ma non dobbiamo sottovalutare neanche noi stesse. Se continuiamo su questa strada speriamo di poter ottenere risultati importanti, se non dovesse essere così punteremo dritte al play out. 

Come ti trovi in questo gruppo e qual è il tuo feeling con la squadra e con la società? Sei soddisfatta, al di là dei risultati, di quanto dato in acqua per la squadra? 

Il feeling c’è, mi sento veramente a casa, mi sto trovando benissimo, tanto, e nonostante i risultati. Sono sicura e mi fido ciecamente delle mie compagne, so che se ognuna di noi dà il proprio aiuto riusciremo ad avere un girone di ritorno più positivo. Anche con la società mi trovo bene, sono tutti disponibili, non siamo mai da sole. Personalmente penso che avrei potuto fare di più, però ripeto, è inutile piangere sul latte versato, mi impegnerò per fare meglio nel girone di ritorno insieme a tutte le mie compagne. 

Calendario alla mano, c’è il Plebiscito Padova. Sfida proibitiva, proverete a fare il colpaccio? 

Contro il Plebiscito Padova sarà una gara importante, noi ovviamente sfrutteremo questa partita per imparare da chi ha molta più esperienza di noi. Sappiamo che il Padova viene da un campionato vinto, sta ottenendo buoni risultati, in Coppa Italia ha fatto il terzo posto, dalla Coppa Len sono tornate vincitrici e sono qualificate al prossimo girone rientrando fra le migliori otto. Sappiamo tutte che giocare a Padova è una bella partita, ma non abbiamo niente da perdere e ce la giocheremo dal primo all’ultimo minuto. È una squadra dalla quale si può solo imparare, soprattutto per chi non ha grande esperienza, a cominciare da noi più giovani.

Vista anche la tua esperienza, nel girone di ritorno cosa serve in più rispetto a quello di andata per ottenere l’agognato traguardo per cui lottate? 

Nel girone di ritorno dobbiamo credere più nelle nostre capacità e fidarci di noi, del capitano e soprattutto della società, del mister. Dobbiamo essere più squadra come stiamo riuscendo a fare. Siamo un bel gruppo, tutte ci troviamo bene e dobbiamo spingere su questo obiettivo comune. Nessuna si risparmia, molto più di prima, in allenamento, nessuna si risparmia in partita e dobbiamo proseguire così. Lavoriamo e non demordiamo mai, abbiamo un girone davanti e giocarcela con ogni squadra significa che ogni occasione è buona per fare punti.

Campaniliana 2019, ecco il bando di concorso per il Premio Nazionale Teatrale Achille Campanile

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Anche quest'anno la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, diretta dal Maestro Claudio Maria Micheli, bandisce il concorso - giunto alla sua terza edizione - dedicato ad Achille Campanile. Il Premio Nazionale 2019, dopo i tanti copioni arrivati nelle prime due annate, sarà ancora una volta aperto a tutti gratuitamente e riservato a testi inediti di genere umoristico. Premio al miglior copione di € 1500,00 concessi dalla Casa di Cura Madonna delle Grazie e premiazione in ottobre a Velletri.

Art.1- La Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, in memoria di Achille Campanile, indice un concorso per l'assegnazione di un premio dell'importo di € 1.500,00 da attribuire ad un'opera teatrale inedita, di genere umoristico e redatta in lingua italiana. Oltre a ricevere il premio in denaro, l'opera vincitrice avrà l'opportunità di essere messa in scena da una compagnia teatrale scelta tra quelle iscritte alla UILT, presso il Teatro Artemisio Gian Maria Volonté a Velletri. 

Art. 2- Possono partecipare al concorso autori italiani o di altra nazionalità. Il premio sarà unico anche se l'opera fosse presentata da più coautori. Ogni opera dovrà essere trasmessa, a pena di esclusione dal concorso, soltanto a mezzo del servizio postale, tramite plico raccomandato, senza indicazione del mittente o altro segno di riconoscimento. Il plico dovrà contenere due copie cartacee dell'opera posta in concorso e una copia in formato elettronico (CD rom in formato PDF) anch'esse prive di segni di riconoscimento e recanti unicamente il titolo del lavoro. Dovrà inoltre contenere, in busta bianca e sigillata, le generalità dell'autore, il recapito postale, quello telefonico e un indirizzo di posta elettronica. Si richiede altresì un'autocertificazione in cui l'autore attesti che l'opera messa a concorso non sia mai stata rappresentata. L'inosservanza, anche parziale, di quanto sopra prescritto comporterà l'esclusione dal concorso. Il plico postale, completo dell'intero contenuto richiesto dal presente bando, dovrà essere indirizzato a: Fondazione Arte e Cultura Città di Velletri – Premio Nazionale Achille Campanile – c/o Segreteria del Sindaco - Palazzo comunale. P.za Cesare Ottaviano Augusto n.1 - 00049 Velletri (RM) e dovrà essere recapitato entro e non oltre il 31 maggio 2019. Per la data farà fede il timbro postale di spedizione. Resta inteso che il recapito del plico rimane ad esclusivo rischio del mittente ove, per qualsiasi motivo, non dovesse giungere a destinazione in tempo utile. 

Art. 3- La Commissione giudicatrice sarà composta da personalità appartenenti al mondo dell'arte e della cultura ed esprimerà il giudizio sulle opere messe a concorso. Esso sarà insindacabile e inappellabile. In caso di parità di votazione, il voto del Presidente della Commissione verrà considerato pari a due voti. I lavori della Commissione verranno regolarmente verbalizzati. Qualora la Commissione ravvisasse opere non originali fra quelle ammesse al concorso, ne disporrà l'esclusione dal medesimo. Le opere pervenute non verranno comunque restituite. 

Art. 4- La Commissione giudicatrice, oltre ad assegnare il premio, avrà anche la facoltà di segnalare un'opera particolarmente meritevole della quale la Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri favorirà la messa in scena, ad opera di una compagnia teatrale aderente alla UILT. 

Art. 5- Il vincitore sarà informato a mezzo telegramma o per posta elettronica. La premiazione avrà luogo in Velletri domenica 13 ottobre 2019 presso il Teatro Artemisio - Gian Maria Volonté. 

Art. 6- La partecipazione al concorso implica la totale e piena accettazione delle norme contenute nel presente bando. L'inosservanza di esse comporta l'esclusione dal concorso. 

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.campaniliana.it o rivolgersi a Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri.- P.za Trento e Trieste – 00049 Velletri (RM) Mail: premioteatrale@campaniliana.it tel. 3392791878 Sig.ra Katia Bacchioni tel. 3396621883 Sig.ra Vera Dani

La nostra energia trasformativa: la creatività

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L’espressione creativa, può essere considerata canale privilegiato attraverso il quale l’uomo ha, da sempre, manifestato e comunicato a sé e agli altri i propri contenuti interni.

di Francesca Procaccini: Maestro d’arte, Restauratrice e Counselor Aspic
L’atto creativo è responsabile di tutte le innovazioni che l’uomo, nel corso della sua lunga storia è riuscito ad attuare e realizzare, ed ha a che vedere con tutto ciò che in natura non esiste; solo con un lavoro che parte dal pensiero e dalla volontà di rinnovare e migliorare, esso prende vita e si concretizza. L’artista è colui che con la materia che ha a disposizione crea qualcosa che prima non c’era. È l’archetipo del creatore che si manifesta nella condizione umana. La creatività, intesa come energia trasformativa è una potenzialità disponibile a tutti. Spesso non viviamo in un ambiente che ci agevola nel far emergere questa parte di noi; al contrario in una società competitiva e complessa come la nostra, capita spesso di far proprie modalità difensive, che se da un lato sono soluzioni adattative che ci sono risultate utili per la nostra “sopravvivenza”, dall’altro possono divenire delle gabbie, dei legacci che tengono imbrigliata la nostra creatività. La paura del giudizio, l’adesione e l’appiattimento su modelli comportamentali provenienti dall’esterno, costituiscono degli ostacoli per il nostro istinto creativo. I momenti creativi sono vitali in ogni ambito della nostra vita, nelle relazioni, nella vita famigliare, nel lavoro e nella comunità. Darci la possibilità di accedere, attingere a questo “tesoro”, stare a contatto e risvegliare la nostra parte creativa può regalarci grande soddisfazione ed un maggior ben-essere. La creatività è una risorsa importante ed è disponibile a chiunque voglia cercare di migliorare le cose, a chiunque voglia concedersi nuove possibilità. Siamo responsabili della nostra vita ed abbiamo il potere di trasformarla. 

L’attività creativa 

Ciò che è legato al fare artistico, alla creatività, rappresenta una importante possibilità e risorsa per il benessere della comunità e della persona. Trascorrere del tempo in un clima rilassato, occupandoci in un’attività creativa può rivelarsi fonte di benessere ed arricchimento. È un’ occasione per scoprire le nostre attitudini e risorse. Attraverso il disegno, la pittura, la libera sperimentazione di tecniche espressive, possiamo entrare in contatto con quella realtà vitale e preziosa che è la nostra parte creativa, così da trarne un senso di benessere e armonia da portare nella nostra vita.
La sperimentazione creativa può avere un ruolo fondamentale nel processo di integrazione e di scoperta di sé; attraverso il medium artistico infatti, possiamo accedere con più facilità ed in maniera diretta ai nostri vissuti profondi ed aumentare la nostra consapevolezza di essi, così da poterli integrare. Un’attività creativa condotta in gruppo è anche un modo per incontrare l’altro, può rivestire un valore sociale, contrastando quella tendenza all’isolamento, che inevitabilmente questa società altamente tecnologica porta con sé. Rappresenta un’ occasione per entrare in contatto con la propria realtà interiore per conoscerla, comprenderla ed accettarla e momento per il contatto con l’altro, l’aggregazione ed il confronto. La dimensione sociale, sentirsi parte ed integrato in una rete di relazioni umane è un aspetto fondamentale per come oggi viene inteso il concetto di salute. Tutto questo è stato tradotto in un progetto “Il circolo dei desideri” che muoverà i suoi primi passi a partire da fine febbraio presso la sede del centro culturale “Eppur si muove”. Il progetto comprende attività indirizzate agli adulti ed un laboratorio creativo per i più giovani e partirà con un corso di disegno base per adulti; il disegno è alla base di ogni creazione artistica, è strumento di conoscenza della realtà, è impalcatura formale e progetto. Il disegno dal vero è un’esperienza che ci pone importanti riflessioni sulla percezione della realtà e sulla decodifica di essa. Disegnando dal vero ci mettiamo nella condizione di abbandonare le nostre idee precostituite e ci poniamo in una dimensione di pura osservazione del mondo. Questo processo di osservazione e decodifica della realtà è in grado di stimolare riflessioni a vari livelli. Il progetto comprenderà anche dei laboratori espressivi per lo più esperienziali, nei quali il focus sarà sul processo creativo e sulla sperimentazione, sull’incontro con sè e con gli altri ed in cui tutto avverrà in un clima accogliente ed in cui il gioco riveste una parte di rilievo. Infine saranno proposti dei workshop sul colore in cui i partecipanti avranno la possibilità di incontrare e sperimentare delle tecniche coloristiche e di lavorare coadiuvati da artisti ed illustratori. Il progetto “Il circolo dei desideri” è rivolto anche ai più giovani ed in uno spazio pomeridiano si svilupperà sotto forma di laboratorio creativo che si avvarrà dalla collaborazione di diversi professionisti. L’intento è di far entrare in contatto i ragazzi con diversi percorsi e diversi metodi e tecniche espressive, offrendo loro stimoli e spunti creativi. La spontaneità nell’arte significa superare la ricerca estetica, creare un ponte tra il sé razionale e quello intuitivo. Dalla sinergia tra intuizione e pensiero logico la creatività emerge come una forza innovatrice e ci permette di fare della nostra vita la più importante opera d’arte. 





Gli appuntamenti in programma per la presentazione del progetto “Il Circolo dei desideri” sono: 
  • sabato 23 febbraio ore 11.00-12.30 presso la sede del Centro Culturale “Eppur si muove”in Via 4 Novembre 11, Velletri 
  • sabato 2 marzo ore 10.00-11.30 presso la libreria “Bubu7te” in via Menotti Garibaldi 94, Velletri 
  • info: 3917709041 eppursimuove.velletri@gmail.com

La Consulta dello Sport per la città di Velletri incontra l’Amministrazione Comunale e il CONI

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Lunedi 28 gennaio 2019, presso il Palazzetto dello Sport Spartaco Bandinelli di Velletri, si è svolta l’assemblea della Consulta dello Sport per la città di Velletri, con le oltre 40 associazioni sportive dilettantistiche affiliate, alla presenza, insieme alla presidente Monica Brandizzi, del Sindaco Orlando Pocci, dell’Assessore allo Sport Alessandro Priori, del delegato CONI Gennaro Cirillo, della fiduciaria CONI per Velletri Marina Marinelli e del presidente onorario Stefano Dorigo.
All’ordine del giorno due interessanti punti riguardanti il consolidamento dei rapporti istituzionali tra Consulta, Amministrazione Comunale e CONI e le linee programmatiche e politiche in tema di sport locale. La Presidente della Consulta Monica Brandizzi, salutati i presenti, ha rinnovato il ruolo del sodalizio sportivo che da 12 anni è al servizio dello sport di Velletri e, conseguentemente, ha rivolto ai presenti la volontà di continuare il cammino insieme agli enti locali, alle autorità competenti, alle amministrazioni comunale e provinciale, ricordando gli obiettivi primari sanciti dallo statuto quali promuovere, diffondere, propagandare sul territorio gli sport riconosciuti dal CONI, favorire l’inserimento dei valori dello sport nel tessuto sociale della città, collaborare ed adoperarsi nella organizzazione logistica e nella disciplina di manifestazioni sportive riguardanti la città di Velletri, attuare il progetto di inclusione a tutti i livelli, come dimostrato già negli anni con il progetto di collaborazione con i Servizi Sociali. Nel protocollo d’intesa approvato già nel 2009, il Comune di Velletri ha affidato alla Consulta compiti di responsabilità e di collaborazione, per la volontà dello stesso di avvalersi di persone competenti ed esperte, allo scopo di attuare una politica sportiva mirata, continuativa e di qualità. Il Sindaco Orlando Pocci ha preso la parola, confermando quanto già dichiarato in campagna elettorale e cioè la volontà di avvalersi della Consulta quale valore aggiunto, professionale ed esperto in tema di sport, dichiarando di condividere questa linea con il suo assessore allo sport. E’ proprio quest’ultimo che ha voluto sottolineare come la Consulta e le società sportive fossero punti salienti del suo programma elettorale. Un contributo importante è arrivato anche dal delegato CONI Cirillo il quale ha messo in evidenza come il “modello Consulta” sia unico nei Castelli Romani e come molti comuni cercano di trarne ispirazione. Importanti sono state anche le parole del presidente onorario Stefano Dorigo, un altissimo rappresentante dello sport di Velletri, che tantissimo ha dato, in termini sportivi ed umani, alla comunità di Velletri. Si è passati all’analisi del programma politico che, oltre a valorizzare lo sport a tutti i livelli, vede nell’immediato interventi di messa a norma e consolidamento di alcuni impianti sportivi comunali, attraverso risorse provenienti da bandi pubblici e il bando di gara per la concessione in uso degli impianti sportivi comunali, per il prossimo triennio. Rafforzare ancor di più la Consulta dello Sport, affinchè possa essere uno strumento significativo a 360° e competente in tema di sport , proiettato nel futuro, è stato il proposito espresso dalla presidente Brandizzi a conclusione dell’incontro.

Ecomostro Morice: parola a La Spinosa e al Comitato

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Nel corso della seconda assemblea del Comitato contro l'Ecomostro, si è discusso a lungo sugli strumenti a nostra disposizione per avere giustizia: un labirinto quasi inestricabile di leggi sul condono edilizio e i vari "piano casa" saranno oggetto del nostro studio non appena il Comune avrà messo a disposizione gli atti relativi al progetto.

Ci sono molti aspetti non chiari nella vicenda che potrebbero portare a contrastare il progetto stesso. Ma come associazione ambientalista riteniamo, insieme ai membri del comitato, peraltro sempre più numerosi, che un simile attacco al paesaggio non possa essere accettato. In questo senso ci viene in aiuto la Costituzione italiana che all'articolo 9 recita"...la Repubblica ...tutela il paesaggio" e all'articolo 42 limita il godimento della proprietà privata "allo scopo di assicurarne la funzione sociale". E' evidente che nel caso dell'"Ecomostro" sono stati violati entrambi gli articoli dato che la presenza di un fabbricato così imponente deturpa il paesaggio e che l'iniziativa privata in questo contesto non solo non svolge alcuna funzione sociale ma lede i diritti degli abitanti del luogo e di tutto il territorio. 


La Spinosa per l'Ambiente 30 gennaio 2019 

Si è svolta martedì 29 gennaio, la seconda riunione del Comitato “L’Ecomostro del Monte Artemisio” per la salvaguardia del territorio di Velletri. I presenti sono stati aggiornati sulle novità acquisite in questi giorni e sulle richieste fatte alle autorità competenti ed inoltre si è sottolineato con soddisfazione le numerose adesioni al Comitato stesso che in pochissimi giorni hanno superato le cento unità. Siamo venuti a conoscenza che il vecchio edificio aveva beneficiato di ben 3 sanatorie edilizie: un abuso nell’abuso ! Tra pochi giorni al Comitato verrà consegnata dal Comune di Velletri la documentazione richiesta per poter studiare gli atti dell’edificio in costruzione e del preesistente. All’assemblea hanno portato il loro contributo e la loro adesione anche rappresentanti dei partiti di opposizione che hanno già pubblicamente espresso le loro opinioni riguardo all’Ecomostro. Numerose sono state le proposte al riguardo delle prossime azioni da mettere in campo per la difesa del territorio. Nulla verrà intentato per fermare l’Ecomostro o possibilmente ridurne la cubatura o, se ci fossero gli estremi, demolirlo. D’altronde quando l’ingiustizia diventa legge, l’ecoresistenza è un dovere! 

Comitato di zona per la salvaguardia del territorio di Velletri - Zona Morice

Ventisei anni fa ci lasciava Marcello De Rossi

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Il 9 Febbraio 1993 ci lasciava Marcello De Rossi, figlio illustre della nostra città. Allievo della Regia Scuola Serale di Arte e Mestieri Juana Romani ai tempi del direttore Edgardo Zauli Sajani si è diplomato nel 1937 ed ha subito iniziato a insegnare frequentando contemporaneamente la facoltà di architettura della Sapienza di Roma dove si è laureato nel 1944.


di Alessandro Filippi
Nello stesso anno Felice Remiddi presidente della Juana Romani lo nomina direttore della scuola. Inizia un cammino destinato a durare quasi 40 anni. Il primo incarico professionale è il piano di ricostruzione edilizia di Velletri. Un lavoro ancora oggi oggetto di studio per approfondire le tematiche e le motivazioni che hanno portato alla rinascita della nostra città come oggi la vediamo. Marcello De Rossi ha firmato importanti opere di edilizia alberghiera come l’ Hotel Circe di S. Felice Circeo o le strutture di Aprilia e Latina. Importante anche il capitolo del suo lavoro per Inam che lo hanno portato a progettare sedi in tutta Italia.
Urbanista attento e competente ha firmato i piani regolatori di Velletri e Aprilia ha progettato i monumenti ai caduti civili di Velletri e Aprilia con le ceramiche di Luigi Gheno i cui originali sono esposti nella vetrina del Polo Espositivo Juana Romani insieme ai lucidi del piano di ricostruzione. Per ricordarlo insieme ai figli Antonella, Roberta, Massimo e Carla ci troveremo Sabato 9 Febbraio 2019 alle ore 11.00 presso la Chiesa di S.Apollonia dove sarà celebrata una Santa Messa di suffragio.

Luigi Viva a Velletri e Genzano: “Il lascito più grande di De André è lo stimolo a pensare”

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Tre appuntamenti emozionanti a Velletri e Genzano con Luigi Viva, che a vent’anni dalla scomparsa di Fabrizio De André ha presentato il suo ultimo libro “Falegname di parole”. Un ricordo e una testimonianza dagli occhi di un amico del grande cantautore genovese, in un volume ricco di lettere, immagini, foto e testi sul personaggio, sul genio e sul musicista Faber.


di Rocco Della Corte
Prima tappa giovedì mattina presso la Casa Circondariale di Lazzaria, a Velletri: grazie alla collaborazione con l’Associazione Volontari Assistenza Reclusi “con profonda commozione” – come dichiarato da Guido Ciarla – “abbiamo ascoltato le parole e la musica di De André nel carcere”. Ad accompagnare gli incontri con la loro bravura e maestria, voce e chitarra di Giampiero Gotti e Simone Presciutti, presenti in Carcere, alla Mondadori di Velletri e a quella di Genzano. Grazie alla proiezione di vari contributi video, Luigi Viva ha spiegato e raccontato il suo De Andrè “visto da vicino”, iniziando dal contributo sul principe anarchico di Maggiani. “Mi ha colpito subito” – ha detto l’autore – “il suo modo di pensare, mi è sembrato quasi doveroso confrontarmi con lui per motivi politici. Ricevendo da lui stesso l’autorizzazione a scrivere uno studio sulla vita e sulle opere, ho appreso e vissuto un sacco di aneddoti” – ha svelato Viva – “che mi hanno fatto comprendere la grandezza di questo personaggio”.
Dalle foto degli anni Sessanta al Teatro Duse con Tenco, fino alle collaborazioni con i più grande della musica italiana: parole e immagini hanno dato la cifra del mondo di Faber, “che definire un poeta è di una banalità assurda”, come chiosato da Viva. Gotti e Presciutti hanno letteralmente in cantato eseguendo “La canzone di Marinella” e “Se ti tagliassero a pezzetti”, prima di un altro interessante intervento dell’autore sulle influenze musicali che hanno formato e colpito particolarmente De André. “Rispetto a tanti fenomeni odierni” – ha detto Luigi Viva – “Fabrizio non aveva timore a dire di aver imparato da qualcuno. Non ha mai disconosciuto le influenze, e uno dei grandi cantautori che lo hanno formato è Georges Brassens, che conobbe nel 1956”. Fra i tre dischi cardine della produzione dell’artista genovese Viva ha citato “Crêuza de mä”, importante per la sua valenza politica, per la ricerca musicale ed etnica, “Le nuvole”, un album di passaggio con canzoni come “Don Raffaè” e “Le Nuvole stesse”, e “La domenica delle salme”, per le opinioni che ha determinato e portato avanti. Proprio su “Don Raffaè”, fra i pezzi più celebri e conosciuti, Viva ha voluto soffermarsi per spiegare il dramma unito alla leggerezza in una canzone che sotto una apparente ilarità cela in realtà un grido di dolore dello Stato inchinatosi alla camorra. La corrispondenza fra Faber e Raffaele Cutolo in tal senso spiega molto sul significato del pezzo. Gotti e Presciutti hanno dunque eseguito, con il coinvolgimento del pubblico, “Don Raffaè” e “La guerra di Piero”. Un aspetto che più ha intrigato gli spettatori di Velletri e Genzano è stato quello del rapporto di Faber con gli altri cantautori: da Venditti a De Gregori, per citarne soltanto due, De André è stato amato e apprezzato da tanti.
Vent’anni dopo la sua scomparsa prematura, solo un amico e un conoscitore vero di Luigi Viva poteva ricordarlo nella sua essenza più profonda, e così ha fatto in chiusura, non senza suscitare un pizzico di commozione: “La perdita più grande che abbiamo avuto con Fabrizio è quella civile e politica. Ci ha rappresentato un po’ tutti, quando diceva che dava voce agli oppressi dall’odiata borghesia. Il lascito più grande di De André è lo stimolo a pensare, da parte di un cantautore è davvero molto”. Prima del lungo firma-copie e delle tante foto-ricordo a cura dell’Associazione Click!, tempo per ascoltare una traccia sull’anarchia e “Bocca di rosa”, ancora una volta magistralmente eseguita da Simone Presciutti e Giampiero Gotti. Si è chiusa così una due giorni, quella con Luigi Viva, che ha visto il pienone in entrambe le Librerie gestite da Guido Ciarla e Aurora De Marzi, a Velletri e Genzano, e un incontro denso di emozioni in Carcere. “Falegname di parole” si candida a diventare uno dei libri più belli ed intensi del 2019, mentre De André – qualora ce ne fosse bisogno – si conferma un dispensatore di brividi, emozioni e pensieri.



Virtus Velletri: altra Vittoria per la Virtus, battuto il St’ Charles!

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Altra bella serata per la Virtus che non si fa distrarre dalla classifica e mette un altro mattone importante per la classifica del Girone A.
Non era semplice affrontare il St’Charles dopo la vittoria contro il Vigna Pia ma i gialloblu hanno tenuto alta la concentrazione e portato a casa i due punti con un terzo quarto da incorniciare. Romani che si presentano a Velletri alla ricerca della prima gioia in campionato e con tanti giovani, Virtus con la consapevolezza dei propri mezzi e con voglia di fare. Il primo allungo è di marca veliterna con la consueta coppia Borro-Puleo. Il primo a realizzare canestri dall’arco, il secondo a punire gli errori a rimbalzo degli avversari. Il primo quarto si conclude con Velletri avanti di 12 punti e in pieno controllo del campo. Nel secondo periodo gli ospiti reagiscono, trovando in Granatelli l’ancora a cui aggrapparsi. Buone giocate dei romani che rimontano e sorpassano i veliterni a metà quarto. La partita è combattuta con Marinelli a realizzare i punti pesanti per i gialloblù. All’intervallo si va sul 43 a 38 con la sensazione che la Virtus può fare molto di più, soprattutto in fase difensiva. La reazione veliterna dopo la pausa è veemente, con Di Biase che sale in cattedra per i padroni di casa. Oltre che dal lungo, i canestri del break arrivano anche da Carturan, autore di una ottima prestazione nonostante la giovane età. Il St’ Charles cerca di fare opposizione ma la Virtus ha un altro passo nella ripresa. Ben 31 i punti realizzati nella terza frazione, con un eloquente + 24 al suono della sirena che chiude di fatto la partita. Nell’ultimo periodo ampie rotazioni per entrambe le squadre che onorano l’impegno fino alla fine. Da segnalare per le file veliterne i primi punti per Giammarco Acciaioli in campionato, l’esordio di Marco Molteni e l’ottimo bottino di Alex Cirnu, autore di ben 8 punti. Cosi il Vice Coach Marco Prosperi a fine gara “Dopo la vittoria della scorsa settimana c'era il pericolo di affrontare gli allementi scarichi mentalmente e di conseguenza prendere sottogamba la partita. Invece, siamo riusciti a mantenere tutti concentrati e i risultati si sono visti sul campo. Dopo un brutto primo tempo, dove non siamo riusciti con continuità a eseguire i nostri giochi offensivi, siamo migliorati. Il parziale del terzo quarto ha chiuso la partita permettendoci di dare spazio anche a chi quest’anno sta giocando meno. Giocatori però fondamentali per dare qualità agli allenamenti settimanali”.

Parziali: 24-12; 19-26; 31-12; 22-25
Virtus Velletri: Borro 19, Cirnu 8, Molteni, Carturan 10, Di Biase 17, Miele, Marinelli 13, Misolic 4, Acciaioli 2, Puleo 18, Mancini 5. All. Libutti Ass. Prosperi M.

St.Charles: Zacchia 11, Lergetporer 12, Lalli, Faedda 5, Cardinale7, Granatelli 16, Ciancaglini 12, Giombini, Abbate L. n.e., Bauer 12, Galli, Fiorelli. All. Abbate R. Ass. PicciottiParziali: 24-12; 19-26; 31-12; 22-25
Classifica Serie C Silver – Girone A – 13 Giornata
Virtus Bk Pontinia
18
Vigna Pia
18
Stelle Marine
18
Virtus Velletri
16
Fortitudo Anagni
14
Scuola Bk Frosinone
12
Basket Cassino
10
Fonte Roma Bk
10
NPC Willie Bk Rieti
8
Roma Eur
4
St.Charles
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F&D H2O, prova confortante in casa della vice-capolista. Di Zazzo: “Lavorare in settimana e restare concentrate”

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Non era di certo la Piscina di Padova quella in cui dovevano arrivare i punti salvezza, e nella tana della seconda della classe l’F&D H2O pur perdendo lascia intravedere ampi margini di crescita. Contro la squadra di Posterivo le ragazze di Di Zazzo perdono 6-16, ma i progressi visti nel girone di ritorno continuano e adesso è necessario abbinare a complimenti e soddisfazioni per le prove in acqua anche i punti necessari per restare in corsa.


di Rocco Della Corte
Primo tempo che si apre con un approccio aggressivo da parte del Plebiscito Padova, abile nel segnare tre gol, due con Queirolo, di cui uno in superiorità numerica, e con Grab, sempre in superiorità numerica. F&D H2O Velletri che non ci sta a fare la vittima sacrificale della vice-capolista e nel secondo parziale prova a giocarsela alla pari con le più quotate avversarie. Padrone di casa avanti in superiorità con Armit, marcatura veliterna firmata da Centanni, e infine Grab e Queirolo (che fa tripletta) portano il parziale sul 6-1 che sarà il risultato di metà gara. Nel terzo quarto, che si chiude sul 5-2 per Padova, il match è più combattuto. Apre le marcature l’F&D H2O con De Vincentiis, tuttavia Armit e Grab ristabiliscono le distanze. De Cuia accorcia di nuovo. Ancora Grab, in giornata di grazia con il suo personale poker, Ranalli e Barzon portano al sicuro il risultato per il team di Posterivo. Sul 10-3 per le venete c’è poco da sperare in una rimonta, e così nell’ultimo tempo Queirolo – quaterna anche per lei – Meggiato, Barzon, Armit aumentano il vantaggio. Il parziale si chiude però con il ritorno in attacco delle veliterne, che vanno a segno tre volte, due con Rosini, personale doppietta, e una con Pustynnikova. Chiude i conti allo scadere Armit. La partita finisce quindi 16-6, con l’F&D H2O che prosegue il suo percorso di crescita e non sfigura al cospetto di una compagine obiettivamente più attrezzata e in lotta per il vertice del campionato di A1 (all’andata, ad Anzio, finì 1-15). Un risultato che rispetta il pronostico, adesso c’è uno scontro diretto di vitale importanza sabato a Verona contro la squadra che precede in classifica l’F&D H2O (9 punti) e che all’andata aprì la fiera dei rimpianti per il team di Velletri. Al termine del match contro il Plebiscito Padova, mister Danilo Di Zazzo ha così commentato la partita: “Gara giocata a tratti, abbiamo chiuso in crescendo una partita giocata sotto tono nei tempi centrali. Dobbiamo guardare avanti, ci aspetta una settimana importante sabato prossimo con Verona abbiamo un solo risultato, dobbiamo vincere e lì non voglio attenuanti!”. “Il Padova” – conclude Di Zazzo – “ha sbagliato una partita con le nostre dirette avversarie e purtroppo ora sta a noi rientrare, altrimenti sarà ancora più difficile”, in riferimento alla sconfitta patita dal Plebiscito proprio a Verona una settimana fa. “Dobbiamo lavorare bene e restare concentrate”. 


PLEBISCITO PADOVA – F&D H2O VELLETRI 16-6 (3-0, 3-1, 5-2, 5-3) 
PLEBISCITO PADOVA: Teani, Barzon (2), Savioli, Gottardo, Queirolo (4), Casson, Millo, Dario, Grab (4), Ranalli (1) Meggiato (1), Armit (4), Giacon. Allenatore: Posterivo F&D H2O VELLETRI: Minopoli, De Cuia (1), Pustynnikova (1), De Marchis, Zenobi, Rosini (2), Amedeo, De Vincentiis (1), Colletta, Clementi, Centanni (1), Bagaglini, Meccariello. Allenatore: Di Zazzo. Arbitri: Bensaia – Rovandi Uscite per limite di falli: Grab (Plebiscito) e Colletta (F&D H2O) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Plebiscito 5/9, F&D H2O 1/10. Spettatori: 150. 

Waterpolis, prima di campionato ok: pareggio in una gara emozionante contro l’Aquademia

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Prima di campionato per la Waterpolis Lucarelli Lariano in Serie C ed è stato un esordio positivo. Alla Piscina Comunale di Anzio, infatti, i ragazzi di mister Domenico Criserà hanno pareggiato 6-6 nel derby contro l’Aquademia Velletri in una gara tirata e giocata punto a punto.
Alla formazione larianese è mancata un po’ di concretezza in zona realizzativa, ma il risultato si può considerare giusto e forse un po’ stretto ai padroni di casa. Primo parziale con l’uno-due dell’Aquademia che si porta sul doppio vantaggio. La Waterpolis accorcia con Droghini, i veliterni ristabiliscono le distanze ma Castello sigla il 2-3 su cui si chiude il parziale. Nel secondo tempo Voncina porta in parità il parziale generale, Carosi – autore di una tripletta – segna per l’Aquademia e poi di nuovo Castello va in gol per il 4-4. La compagine di Criserà prova a prendere il largo nel terzo tempo, con i gol di Tonon e di Santantonio, ma sul 6-4 Carosi segna ancora e rende più avvincente l’ultimo tempo. Sale in cattedra anche il direttore di gara, che con l’espulsione di Caprari ha reso molto più difficile la vita ai locali favorendo il rientro dell’Aquademia. Quarta frazione tiratissima, con il pareggio dell’Aquademia firmato da Zomparelli che sancisce il 6-6 finale. Soddisfatto, seppur con qualche punta di rammarico, il direttore tecnico Francesco Perillo, che ha così commentato: “Bella partita, tosta e tirata. Peccato che sul 6-4 un arbitraggio molto esterno ci abbia penalizzato non poco e reso la vita più difficile. In ogni caso abbiamo avuto le nostre occasioni per segnare e non ci siamo riusciti. Per quanto si è visto in acqua in alcuni momenti meglio loro, in altri meglio noi: potevamo vincere entrambe, ma va bene così”. Sulla stessa lunghezza d’onda mister Domenico Criserà: “Partita difficile, ma me l’aspettavo poiché era la prima e con una squadra nuova e giovane. Avevamo di fronte contro un team coriaceo che ha cambiato poco rispetto all’anno passato. Peccato perché dopo aver ripreso la partita a seguito di un primo tempo giocato sotto tono e con tanti errori alcune ingenuità ci sono costate il 6-5 a un secondo dalla fine del parziale. Complice un arbitraggio secondo me severo, con tante espulsioni, siamo stati penalizzati. Potevamo vincere ma anche perdere, agli ultimi minuti abbiamo fallito un paio di occasioni per segnare. E’ tutta esperienza” – ha concluso il tecnico della Waterpolis – “che accumuliamo e speriamo di essere più fortunati e trovare quell’amalgama che ancora un po’ ci manca e che troveremo giocando insieme man mano che il campionato va avanti”. 

WATERPOLIS LARIANO – AQUADEMIA VELLETRI 6-6 (2-3, 2-1, 2-1, 0-1) Waterpolis: Caliendo, Maggiore, Droghini (1), Voncina (1), Caprari, Roncaioli, Lucarelli, Castello (2), Tonon (1), Fioravanti, Gualandi, Di Santantonio (1), Candidi. Allenatore: Domenico Criserà Aquademia: Candidi, Tubani, Esposito, Randaldi, Brendaglia (1), Carosi (3), La Rosa, De Matteis (1), Bignardelli, Mattoccia, Zomparelli (1), Antonetti, Frittozzi. Allenatore: Mauro Gubitosa.

Memoria ‘900 al voto: Emanuela Treggiari è il nuovo Presidente, suo vice Rocco Della Corte

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Domenica 3 febbraio presso il Casale della Regina di Velletri si è svolta l’Assemblea Straordinaria dell’Associazione Culturale Memoria ‘900 per il rinnovo delle cariche relative al triennio 2019-2021. Tanti i soci che hanno riempito la sala dello splendido ristorante veliterno, per partecipare alle elezioni e al pranzo conviviale successivo.

A prendere la parola il Presidente uscente, Gaetano Campanile, che ha salutato i presenti ringraziandoli per la loro calorosa vicinanza: “Ho deciso di non ricandidarmi, come già ampiamente annunciato, ma voglio ringraziare il Direttivo e i nostri soci e amici che ci hanno fatto realizzate, grazie al loro contributo, iniziative riconosciute da tutti come valide e di qualità”. “Anche quest’anno” – ha continuato Campanile – “vi proponiamo l’annuario e da lì vedrete che nel 2018 abbiamo prodotto ben dieci eventi, e tanti altri ne arriveranno nel 2019”.
Il presidente uscente ha quindi spiegato le modalità di voto, poi votate e approvate all’unanimità dall’Assemblea, che ha eletto come membri del Consiglio Direttivo Patrizia Bigi, Emanuele Cammaroto, Rocco Della Corte, Ornella Evangelisti, Massimo Fabi, Antonietta Lucchetti, Emanuela Treggiari. I seggi, aperti dalle 12.00 alle 12.40, hanno riportato un’affluenza importante, segno di una volontà di attiva partecipazione dei soci di Memoria ‘900. Avvenuta la proclamazione degli eletti, il neo-costituito Direttivo si è riunito per fare sintesi sulle proposte, da presentare all’Assemblea, per le cariche di Presidente e vice-Presidente. Ha preso dunque la parola il neo-consigliere Emanuele Cammaroto, che ha annunciato la linea proposta dal Consiglio: “Riteniamo di dover dare vita ad un processo di continuità e di rinnovamento” – ha dichiarato – “e quindi, di comune accordo, proponiamo ai soci il nome della dottoressa Emanuela Treggiari per la carica di Presidente e del dottor Rocco Della Corte per quella di vice-Presidente”. Con 49 voti a testa sono stati eletti entrambi: Emanuela Treggiari sarà dunque il Presidente di Memoria ‘900 per il triennio 2019-2021, suo vice Rocco Della Corte. La parola è passata subito al nuovo Presidente: “Vi ringrazio per la fiducia accordatami” – ha detto Emanuela Treggiari – “e sono sicura che la crescita dell’Associazione potrà proseguire con il contributo di tutti. Ringrazio anche il Direttivo per questo ruolo onorevole che mi si dà la possibilità di ricoprire, e lavoreremo proprio nei principi di continuità e rinnovamento che dicevamo. Nostri obiettivi sono la crescita di carattere culturale del territorio, il consolidamento e l’avvio di rapporti di collaborazione con altre realtà associative, un maggiore radicamento sul territorio”.
Infine, Emanuela Treggiari ha proposto come Presidente Onorario Gaetano Campanile: “Il ruolo svolto da Gaetano in questa Associazione, sin dai suoi albori, è stato fondamentale. Si è sempre definito un operaio, e chiaramente la sua presenza è importante per il proseguo dei lavori. Vorrei dunque ringraziare Gaetano Campanile per il lavoro fatto alla guida di Memoria ‘900 e proporre all’Assemblea il suo nome per la carica di Presidente onorario”. L’Assemblea ha votato positivamente la proposta eleggendo Gaetano Campanile presidente onorario di Memoria ‘900. Prima di chiudere l’assemblea e dare il via al delizioso pranzo, un ringraziamento è stato rivolto agli intervenuti, ai votanti e a Daniela Morelli, titolare del Casale della Regina, per la gentile ospitalità. Si apre una nuova fase per Memoria ‘900, con un anno che vedrà vari progetti interessanti con le scuole e aperti alla cittadinanza. Al nuovo Direttivo, al Presidente, al Vice un augurio di buon lavoro per il triennio 2019-2021!


Lariano, l'opposizione attacca: "La maggioranza fugge il confronto democratico"

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Riceviamo e pubblichiamo dall'opposizione: "A Lariano siamo in attesa da mesi di un consiglio comunale per il rinnovo della Commissione Edilizia Urbanistica Comunale, da regolamento si doveva rinnovare entro giugno 2018, ad oltre 8 mesi rimane quella in carica eletta nel 2012".
Non rispettano il regolamento comunale e pretendono che i cittadini li rispettino, altrimenti multe e sanzioni. La maggioranza continua a fuggire al confronto democratico, costruttivo e fattivo per il bene di tutta la collettività. E' più impegnata a fare selfie e propaganda sui social che a pensare costruttivamente al futuro economico e sociale del paese! in data 01.02.2017 abbiamo inviato la seguente email protocollata al Presidente del Consiglio Comunale sig. Leonardo Caliciotti, al Vicesindaco ed assessore all'Urbanistica sig. Claudio Crocetta, al Segretario Comunale e per conoscenza al Prefetto di Roma. "Con la presente i sottoscritti Consiglieri Comunali, richiedono tutti i nominativi dei professionisti quali possibili componenti della nuova Commissione Edilizia Urbanistica Comunale, si auspica, di prossima istituzione in Consiglio Comunale. A tal proposito si reitera (per la seconda volta) la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale, in considerazione delle molte ed importanti mozioni ed interrogazioni presentate dai sottoscritti e, soprattutto perchè, in relazione al Regolamento della CEUC, sono trascorsi oltre un anno e mezzo dalla elezione del nuovo consiglio comunale!! Senza che si sia provveduto a rieleggere in nuovi componenti della Commissione Edilizia Urbanistica Comunale, nel rispetto del vigente regolamento, ormai disatteso da troppo tempo!" Con preoccupazione, inoltre, informiamo la cittadinanza che anche il dott. Critti neo vice segretario comunale da poco nominato, si è dimesso per altri lidi più tranquilli. Si ricorda che ricopriva il ruolo di Responsabile del Settore VII Vigilanza, del Servizio Protezione Civile, dei Servizi Sociali e della Sezione Polizia Stradale e Controllo del Territorio!! Appare incredibile, ma la fuga continua. Come si spiegano i troppi dirigenti esterni che appena ricevono importanti, quanto delicati, incarichi di responsabilità direttamente dal Sindaco, improvvisamente si dimettono e fuggono dal nostro comune? In consiglio comunale non sapremo mai la verità, vedremo se lo comunicheranno sui social. Si ricorda alla maggioranza che la campagna elettorale è terminata da tempo, gli slogan ed i selfie sui social NON risolvono i problemi della nostra comunità! Chiediamo confronto e diamo collaborazione di idee, forniamo continui contributi per far crescere in nostro paese, ma di fatto è tutto blindato, niente consigli e niente commissioni! Ci appelliamo ai 5 assessori ed ai consiglieri di maggioranza di farsi sentire dal Sindaco per ristabilire un costruttivo confronto democratico nelle opportune sedi istituzionali, per il bene della nostra comunità. 
Dott. Gianluca Casagrande Raffi 
Prof.ssa Sabrina Verri 
Dott.ssa Ilaria Neri 
Dott.ssa Tiziana Cafarotti 
Dott. Francesco Montecuollo 
Dott. Enrico Romaggioli

I risultati della settimana dell'Aquademia: ottimo debutto per la prima squadra

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Uscita ufficiale nella prima di campionato della serie C Aquademia, formazione parzialmente rinnovata rispetto alla scorsa stagione con l’inserimento delle nuove leve del vivaio gialloblu classe 2002/2003 guidata dall’esperto neotecnico Mauro Gubitosa.
La squadra inserita nel girone 6, Lazio e Campania, l’ha vista contrapposta subito in un derby contro la Waterpolis di Lariano, squadra neo promossa che si è mossa molto sul mercato nel corso dell’estate, trasformando e rafforzando notevolmente la rosa che ha ottenuto la promozione. Cronaca di una partita tosta ed equilibrata, interpretata ottimamente dalla compagine veliterna. Nel primo quarto Aquademia chiude in vantaggio di una rete, grazie ai gol di Carosi, Brendaglia e De Matteis. Nel secondo quarto va a segno ancora Carosi ma, nonostante i gialloblu subiscano due rigori contro per il momentaneo pareggio della squadra avversaria, rimangono per fortuna calmi e concentrati. Il Terzo quarto Aquademia va sotto di due reti ma alla fine del parziale, accorcia lo svantaggio con il solito Carosi. Inizia l’ultimo quarto che si annuncia tirato ed avvincente, infatti i veliterni entrano in acqua con la giusta determinazione e senza concedere reti alla Waterpolis, grazie un accorta difesa ben diretta dal portiere Candidi. In fase offensiva costruisce molto e finalizza, dopo alcune occasioni sprecate, il gol del pareggio realizzato dal giovane ed esperto Zomparelli classe 2003 al suo secondo anno consecutivo in serie C. Si chiude così in parità un incontro avvincente, che vede nelle parole positive pronunciate dal mister Gubitosa, una grande soddisfazione per la prova fornita sia a livello mentale che di gioco dai suoi ragazzi. Lo stesso, altresì, ha sottolineato la bella reazione della squadra per non essersi scomposta: né per aver subito i due rigori, né quando si è trovata in svantaggio di due reti. Oggi, va dato giustamente merito al lavoro svolto dai ragazzi i quali, s’impegnano giornalmente seguendo le direttive di un ottimo e tenace allenatore, al fine di creare insieme un gruppo forte e coeso. Archiviata la prima di campionato, adesso la prossima sfida vedrà i veliterni incontrare per la prima volta la squadra campana Azzurra ‘99, in un girone di serie C che si preannuncia lungo e difficile. 

Waterpolis Lariano-Aquademia Velletri 6-6 (parziali 2-3; 2-1; 2-1; 0-1). Aquademia: Candidi, Tubani, Esposito, Ranaldi, Brendaglia(1), Carosi(3), La Rosa, De Matteis(1), Bignardelli, Mattoccia, Zomparelli(1), Antonetti, Fantozzi L. – TPV: M. Gubitosa. 

Campionato U15 Nazionale A : ALMA - AQUADEMIA 5-2 (parziali 2-0;1-1;1-1;1-0) Aquademia U15: Carletti, Vitillo, Pietrini, Gasbarra(1), Ferracci(1), Abbafati, Moscariello, Bastianelli, Del Signore, Bianchi, Cerrocchi, Isopi, Cioeta. TPV: M. De Paolis. 

Aquademia perde l’incontro al Foro italico contro i pari età dell’ALMA, fornendo però stavolta una prestazione discutibile sia sotto l’aspetto tecnico che mentale. In particolare, i veliterni più che subire uno strapotere avversario, hanno giocato tutta la partita in maniera tesa e nervosa non riuscendo a costruire azioni fluide a causa di numerosi errori nei passaggi ed in qualche occasione, per qualche decisione arbitrale non condivisa. Anche se il divario fra le compagini in acqua è rimasto contenuto, a nulla sono valsi i pronti richiami alla squadra da parte del coach De Paolis. Così a fine partita il mister Aquademia: “Abbiamo disputato una brutta partita, con poco mordente, scarsa lucidità tattica e con numerosi errori tecnici che gli avversari hanno saputo abilmente sfruttare. La formazione dell’Alma, che si presenta sempre con formazioni ben attrezzate, ha saputo imporre il suo gioco sebbene io sia fermamente convinto che il livello tecnico non sia così distante. Oggi i ragazzi si sono anche innervositi a causa di qualche discutibile decisione arbitrale che in realtà, in una partita può sempre accadere, e questo non deve essere un alibi per la squadra. Bisognava solo giocare rimanendo uniti e concentrati fin dal primo minuto. Spero che tutto ciò serva di lezione per il prosieguo del campionato, voglio una squadra che sia pronta e decisa a non commettere gli stessi errori già sabato 9 contro il Campus Roma”.

"Dalla fissione alla fusione nucleare": nuovo seminario con Velletri 2030

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Il prossimo Seminario del Ciclo "Le vie della Scienza", intitolato "Dalla fissione alla fusione nucleare - lo stato della fissione nucleare e gli ostacoli che ancora si frappongono all’utilizzazione della fusione nucleare" sarà tenuto da Giulio Valli, uno dei massimi esperti nazionali, sabato 9 Febbraio, 2019, ore 16:00, c/o IIS Cesare Battisti, via dei Lauri 1, come da calendario in Allegato.
“Ora avanti per un Lazio moderno a servizio dell’Italia” scriveva agli inizi di Agosto 2018 sulla propria pagina Facebook il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a commento della notizia in merito alla assegnazione al Centro ENEA di Frascati del DTT, il Divertor Tokamak Test facility. Velletri 2030 ha ritenuto importante promuovere un Seminario in questo campo spesso oscuro e fonte di notizie distorte. In questo Seminario verrà presentato lo stato e le prospettive sulla produzione di energia facendo uso di reazioni di fissione e fusione nucleari. Particolare enfasi viene data agli aspetti fisici dei processi. I recenti sviluppi sulla ricerca nel campo della fissione, lo stato e le prospettive sui reattori innovativi e sul ciclo del combustibile verranno analizzati. Le principali attività di ricerca sulla fusione riguardo a processi di confinamento magnetico e di confinamento inerziale verranno trattate focalizzandosi sui progetti nazionali e sugli sviluppi internazionali futuri, nonchè sui limiti fisici dei processi in gioco. Con qualche accenno anche al tema dei cambiamenti climatici. In un recente articolo del Wall Street Journal, ripreso dal giornale online Tiscali Notizie, il professore Joshua S. Goldstein e l'ingegnere Staffan A. Qvist , autori del libro "A Bright Future" rilanciano il confronto "nucleare si - nucleare no" come contrasto ai cambiamenti climatici. La stessa posizione espressa dal fondatore della Microsoft Bill Gates, (fondatore e finanziatore di una startup, che ha chiamato TerraPower, per la progettazione, la ricerca e il design di nuovi reattori nucleari), in una recente lettera al Congresso, ripresa dal Washington Post e portata all'attenzione italiana dal Sole 24 ore di domenica 3 Febbraio, 2019.


"Giovani e clima": un contributo da Velletri 2030

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La lotta al cambiamento climatico rappresenta la principale sfida a scala globale della nostra epoca, per l’economia, l’ambiente e gli stessi equilibri sociali.
Come ci ha ricordato Greta Thunberg alla riunione COP24 di Katowice: "VOI DITE DI AMARE I VOSTRI FIGLI SOPRA OGNI COSA, MA STATE RUBANDO LORO IL FUTURO DAVANTI AGLI OCCHI". Velletri 2030 è orgogliosa di aver tradotto in lingua italiana e portato per primi il messaggio di Greta Thunberg in una manifestazione pubblica a Velletri, esattamente alla ricorrenza dei sei anni di attività di Velletri 2030 del 26 Gennaio, 2019. Chi c'era può testimoniarlo. Notiamo con soddisfazione che il messaggio di Greta Thunberg sta arrivando agli adolescenti e nelle scuole italiane. Sull'esempio di Greta Thunberg, molti studenti italiani hanno deciso di aderire al movimento #fridaysforfuture e allo sciopero della scuola per salvare il clima. La giovane Thunberg è diventata il simbolo delle nuove generazioni che vogliono un futuro migliore e l’iniziativa degli scioperi della scuola per il clima è diventata ormai internazionale, come dimostrano le decine di migliaia di studenti che manifestano ogni venerdì in tutto il mondo, Italia compresa. La determinazione della giovane svedese ha contagiato da qualche settimana diverse città italiane. Il primo febbraio si sono svolti numerosi sit-in in città quali Bologna, Brescia, Genova, Milano, Modena, Roma, Taranto, Torino, Venezia, solo per citarne alcune. Nella capitale il raduno di studenti e non solo è avvenuto davanti alla sede della Camera dei Deputati. Ha detto Greta Thunberg a Katowice davanti ai potenti della Terra: "Non siamo venuti qui per pregare i leader di occuparsene. Tanto ci avete ignorato in passato e continuerete a ignorarci. Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no". “Ecco perché protestiamo anziché studiare! Gli scienziati ci dicono già da anni che l’umanità deve smettere di crescere perché anche la Terra ha dei limiti. Perché li ascoltiamo quando ci dicono che possono darci le più avanzate tecnologie ma non lo facciamo quando ci chiedono di pensare al futuro?” : è quanto scrivono i ragazzi sull'account Instagram di Fridaysforfuture Italia. https://www.instagram.com/p/BtCD9Vig24m/?utm_source=ig_web_copy_link In alcune città come Milano, Pisa, Roma e Torino si sono creati già comitati locali che da qualche settimana seguono le gesta di Greta Thunberg, mentre il primo febbraio è stata la prima iniziativa di respiro nazionale. Ora l’obiettivo dei ragazzi italiani è di convincere tanti coetanei a far parte di questo movimento internazionale e di partecipare ai sit-in che si svolgono ogni venerdì. Il tentativo è di coordinarsi con gli studenti degli altri Stati per riuscire a realizzare insieme una grande manifestazione il 15 marzo, giorno in cui si svolgerà una marcia internazionale per il clima. I ragazzi delle scuole di Velletri che fanno? Si stanno organizzando? Diciamo la verità alle nuove generazioni. Finché non ci fermeremo a focalizzarci su cosa deve essere fatto anziché su cosa sia politicamente meglio fare, non c’è alcuna speranza per il futuro. Per aiutare a creare le basi scientifiche per trattare un tema tanto complesso senza pregiudizi ideologici, Velletri 2030 ha avviato il ciclo di Seminari "Le vie della Scienza". Il progresso scientifico e quello tecnologico sono inestricabilmente legati. Lo sviluppo di nuovi e più precisi strumenti tecnici consente di indagare porzioni di realtà precedentemente inesplorate. Viceversa, l'approfondimento della comprensione delle teorie scientifiche ormai consolidate prepara nel tempo per nuove applicazioni pratiche e inaspettate rivoluzioni tecnologiche. Soltanto un confronto su basi scientifiche e senza pregiudizi ideologici potrà portarci a proporre delle soluzioni per lasciare alle nuove generazioni una speranza di futuro. Un futuro sostenibile, in linea con i principi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
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