Nel nostro giro di interviste al mondo della cultura, abbiamo ascoltato un giovane ma già affermato cantautore veliterno, nativo di Capua. Giuseppe Consoli, fra concerti, esibizioni, lavori con la scuola e programmi radiofonici, si sta facendo bene strada in un mondo difficile da scalare. Ecco cosa ci ha raccontato di sè e della sua carriera artistica e musicale.
di Rocco Della Corte
Giuseppe Consoli, raccontaci del tuo primo approccio con la musica...
La musica è sempre stata parte di me sin da bambino. Basti pensare che da piccolo preferivo guardare le videocassette del Festival di Sanremo, del Festivalbar o dello Zecchino d'Oro piuttosto che i cartoni animati o i film della Disney. Mi appassionavano anche i cartoni animati, ma non come tutto ciò che riguardasse la musica. Poi in età adolescenziale ho iniziato ad appassionarmi al rock e al cantautorato italiano ed internazionale e ad approcciarmi allo studio della chitarra, il mio strumento principale da più di 10 anni. E' stato solo cinque anni fa che ho iniziato a intraprendere il mio progetto cantautorale: venivo da un'estate travagliata tra amori non corrisposti per i quali ho personalmente sofferto tanto e alcune difficoltà di ambientamento (per fortuna dall'anno successivo risolte con grande soddisfazione) nella mia università (non ero ancora riuscito a reggere il passaggio dal liceo - di cui ho un bellissimo ricordo - all'università), e la musica mi ha salvato più di ogni altra cosa in quel periodo. Ho quindi iniziato a scrivere alcuni testi ricavandone giri di accordi, melodie e potenziali arrangiamenti, e provandoli mi sono reso conto di non aver perso l'intonazione vocale. Da lì mi sono detto: "perché non iniziare una carriera cantautorale?"
Hai già avuto varie collaborazioni, sia sul territorio di Velletri che fuori, con i giovani del luogo: quali sono le cose che ti hanno dato più soddisfazione nella tua carriera?
Da diversi anni a questa parte devo dire che mi sono tolto diverse soddisfazioni. Pertanto trovo al momento difficilissimo scegliere. E scegliendo tra i tanti momenti speciali della mia carriera cantautorale che ho particolarmente a cuore, ce ne sono due che probabilmente non scorderò mai: il primo è stato l'inserimento del mio brano "La Sera" (il cui videoclip ha di recente superato le 1.600 visualizzazioni, ed essendo completamente indipendente e al momento senza contratto discografico lo considero un signor risultato) in una raccolta di testi di artisti emergenti partecipanti ad un concorso bandito dalla Scuola Autori di Mogol (che personalmente reputo uno dei più grandi autori dell'intera storia della musica italiana) e la mia seconda esibizione alle Giornate dello Studente del mio ex liceo, il Mancinelli di Velletri, nell'aprile 2017. Ricordo con particolare piacere quest'ultima (in cui presentai in anteprima il brano "Allo sfascio", tratto dal mio ultimo album "Maschere") perché venivo da una vicenda di cyberbullismo di cui fui vittima pochi mesi prima sul gruppo Facebook della scuola. Gli studenti dell'istituto mi hanno mostrato mai come in quell'occasione sostegno e vicinanza accogliendo la mia salita sul palco e la mia esibizione con ovazioni e cori da stadio. Sapevo che sarei stato ben accolto considerando che quasi tutto l'istituto nella succitata vicenda di cyberbullismo si è schierato dalla mia parte, ma non mi aspettavo un'accoglienza così calorosa. Quando quel giorno partirono i cori di "Giuseppe, Giuseppe" tra il pubblico stavo per commuovermi. Quanto alle collaborazioni, parlando di collaborazioni in senso stretto posso citare il fatto che si sono uniti a me nei live il batterista Alessandro Sanna, attualmente proprietario di una scuola di batteria a Velletri, e il bassista Tiziano Chiappi, proveniente da Morena, o quella - per quanto riguarda personaggi più in avanti con l'età - con il poeta e scrittore Gianni Molisina, insieme al quale ho scritto il brano con cui ho partecipato al Festival dei Castelli Romani (anch'esso una grandissima esperienza, e spero di tornare a parteciparvi) intitolato "Felice tu sarai", una poesia scritta in gioventù dallo stesso Molisina che ho deciso di personalizzare adattandola al progetto "Maschere" e a cui ho donato un arrangiamento country rock. Se invece si parla di duetti, per ora non ho mai avuto l'occasione di duettare con particolari artisti, ma a riguardo ho un grande progetto per l'autunno 2019.
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Progetti per il futuro e sogni nel cassetto?
Stavo parlando nella domanda precedente di un grande progetto per l'autunno 2019 e qui ne parlo più specificamente: un disco di brani inediti cantati tutti in duetto o collaborazione con artisti di Velletri e dintorni per festeggiare il ventennale del mio trasferimento a Velletri (vivo qui dal settembre del 1999). E probabilmente ci sarà anche una collaborazione con un grande nome non proveniente dalla zona ma comunque legato alla città di Velletri: non svelo null'altro. A livello radiofonico, dopo la fine di Storie di ragazzi e ragazze, programma sul mondo dei giovani che conduco da novembre 2018 su Radio Mania in collaborazione con la web TV Telecountrynews, il 14 Febbraio partirà la terza stagione di Operazione Nostalgia Musicale sempre su Radio Mania. Una stagione che si prospetta ricca di sorprese e per la quale ho preparato un grande cast. E per l'ultima puntata sto lavorando ad un colpaccio: non mi sento di svelare i possibili nomi per non rovinare l'effetto sorpresa. I miei sogni nel cassetto? Espandere il progetto "Operazione Nostalgia Musicale" a livello nazionale e, come cantautore, partecipare al Festival di Sanremo. Se trovassi la canzone giusta, non ci penserei due volte a propormi: sono cresciuto con il mito del Festival.
Che feedback hai ricevuto di fronte ai tuoi primi lavori artistici a livello musicale?
Mi ha reso particolarmente felice, a livello di risultati e feedback, il fatto che i miei lavori siano apprezzati da un pubblico di tutte le età, dagli adolescenti agli adulti più "avanti" anagraficamente parlando. E' difficile per un artista cercare di farsi apprezzare trasversalmente sia a livello generazionale sia a livello di influenze musicali e generi preferiti, e nel mio piccolo sto riuscendo nell'obiettivo, prendendo ogni risultato, negativo o positivo, come una spinta per andare avanti e continuare a scrivere nuovi pezzi.
Settimanalmente sei una delle voci della radio veliterna: come è nata quest'idea e come la porti avanti, con quale spirito?
Il mondo della comunicazione mi ha sempre affascinato (infatti una delle mie ambizioni è anche quella di affermarmi in tale campo, per questo motivo mi sto laureando in Comunicazione e Nuovi Media), che si tratti di giornalismo, radio, televisione o altre modalità di comunicazione. Dopo i primi mesi di attività come admin della pagina Facebook a tema musica del passato dagli anni '60 agli anni 2010 Operazione Nostalgia Musicale, inizialmente nata come tributo musicale ad una nota pagina sul calcio anni '80 e '90 che ancora oggi seguo con grande piacere, nacque in me l'idea di proporre un omonimo format in radio. Erano i primi mesi del 2016, periodo in cui pubblicai il mio primo singolo ufficiale intitolato "Dei di plastica". Iniziai a far sentire i miei brani al direttore di Radio Mania Leonardo Di Silvio, con il quale è successivamente nato un forte rapporto di collaborazione e soprattutto di grande amicizia: non smetterò mai di ringraziare Leonardo per le opportunità che mi ha fornito e ancora oggi sta continuando a fornirmi. Dopo alcune interviste per trasmissioni di successo dell'emittente, proposi il format di Operazione Nostalgia Musicale a Leonardo, che accettò subito la proposta. E fu così che nel febbraio 2017 andò in onda la prima puntata di Operazione Nostalgia Musicale. La puntata ebbe un grosso successo di ascolti e lì compresi che l'ingranaggio stava funzionando nel migliore dei modi. In due anni, nel corso della trasmissione, sono riuscito con grande felicità e soddisfazione ad intervistare artisti di fama nazionale che fino a pochi anni prima mi limitavo semplicemente ad ascoltare nella mia camera da semplice "fan". Come Omar Pedrini (uno dei miei miti musicali da sempre soprattutto grazie ai suoi album come membro dei Timoria), Franco Caforio (la batteria dei Litfiba degli anni '90, il loro periodo di maggior popolarità, dei quali conosco i brani letteralmente A MEMORIA), Cristiano Turato (voce dei Nomadi - dei quali ho assistito a due concerti proprio con Turato alla voce - nel periodo tra il 2012 e il 2017), nomi presenti nelle grandi compilation e nelle programmazioni radio della mia infanzia come Daniele Groff, Pago, Davide De Marinis, Mauro Di Maggio e (direttamente dai Dhamm e dai DB Boulevard) Alessio Ventura o persino leggende viventi come Bobby Solo e Guido Maria Ferilli, penna che ha scritto pagine importanti della storia della musica nostrana come "Un amore così grande". Senza dimenticare anche importanti nomi esterni al mondo della musica come lo youtuber e regista Claudio Di Biagio, uno dei pionieri della comunicazione via YouTube, l'attore Edoardo Baietti o il regista del fortunato film "Sconnessi" Christian Marazziti. Operazione Nostalgia Musicale è un progetto che dal 2017 porto avanti anche nelle scuole secondarie di primo e secondo grado attraverso il progetto itinerante dello School Tour: una serie di corsi volti a far conoscere e rivivere la grande musica del passato dagli anni '60 agli anni 2010 alle nuove generazioni, consistenti nell'ascolto di grandi successi del passato di ogni genere ed epoca e, quando si presenta l'occasione, di canto collettivo. Negli scorsi anni il progetto nelle scuole si è circoscritto ai soli Castelli Romani, con tappe di grande successo nei Licei Landi e Mancinelli a Velletri e al Liceo Joyce ad Ariccia. Ma dall'anno scolastico 2018-19 lo School Tour si sta allargando oltre i confini del Lazio: grossi risultati hanno riscosso le due tappe toscane del Liceo Michelangiolo di Firenze (dove 59 studenti hanno partecipato al corso tenutosi in Aula Conferenze) e del Liceo Il Pontormo di Empoli (con una quantità di partecipanti che va da un minimo di 20 a un massimo di 42 nella classe di svolgimento). Il motto del progetto è "La musica unisce", e in questi speciali eventi a contatto con i giovani, abbiamo per l'appunto unito studenti di tutte le età e di tutte le classi nel nome dell'amore per la musica. A proposito di giovani, in autunno è iniziata la collaborazione congiunta con Radio Mania e con la web tv Telecountrynews per un progetto, ideato da me e dal direttore di TCN Filippo Bernoni, intitolato "Storie di ragazzi e ragazze" dedicato al mondo dei giovani, al loro approccio con la vita di tutti i giorni (soprattutto a livello sociale) e per l'appunto, alle loro storie, relative alla loro vita ma anche relative ai loro progetti e alle loro carriere (durante il programma promuoviamo anche importanti realtà locali a contatto con i giovani e artisti emergenti della zona e non). Sono strafelice di come sta andando la mia carriera radiofonica e spero che si continui su questa strada: non voglio fermarmi ai successi raggiunti bensì il mio scopo è quello di fare sempre meglio per ottenere il meglio.
Se dovessi descriverti, come artista, in un'unica dichiarazione, come riassumeresti la tua esperienza e le tue ambizioni?
Mi descriverei come un artista versatile dal punto di vista dei generi. Non mi colloco in un genere preciso, seppur i miei pezzi siano principalmente di matrice pop-rock cantautorale. La mia idea di musica è quella di sperimentare per ogni singolo pezzo lo stile ad esso più adatto e quella di spaziare: è vero che mantenersi negli anni sempre sullo stesso stile rende distinguibili, ma alla lunga il rischio di stancare l'ascoltatore persiste. E personalmente, da ascoltatore di musica di quasi tutti i tipi quale sono, ho la tendenza a mettere me stesso e i miei ascoltatori alla prova con pezzi tutti diversi tra loro nel tema, nell'arrangiamento e persino nel genere. E il tutto rimanendo sempre me stesso senza cercare di cambiare per il gusto di piacere a tutti i costi a un pubblico di massa. La mia ambizione? Migliorarmi nel bene e nel male: la vita è un continuo sacrificio con noi stessi. E senza i sacrifici i grandi risultati sperati non arrivano.