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"Non ci resta che ridere": i ragazzi del Landi debuttano al Teatro Artemisio-Volonté

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Domani, 4 maggio, il debutto per lo spettacolo "Non ci resta che ridere", frutto del lavoro degli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico "Ascanio Landi" di Velletri. Triplo appuntamento al Teatro Artemisio/Volonté alle 9.00, alle 11.00 e alle ore 19.00 (quest'ultimo spettacolo aperto alla cittadinanza).

Ancora una volta il Landi si propone alla cittadinanza in veste teatrale. "Non ci resta che ridere", infatti, è uno spettacolo che si collega alla prima edizione della "Campaniliana" svoltasi a Velletri lo scorso ottobre in occasione del quarantesimo di Achille Campanile, autore romano che visse in terra veliterna negli ultimi anni della sua vita e fino al 1977. I sessanta ragazzi dell'impresa formativa simulata "Landi in Scena) in veste di attori, drammaturghi, musicisti, cantanti, costumisti e danzatori propongono un'inedita riflessione sul significato della risata, contaminando il Decameron di Boccaccio con alcuni tra i molti testi umoristici di Campanile. Il Teatro Artemisio-Volonté ospiterà la data zero di questa nuova piece, poi destinata a viaggiare verso Perugia dove parteciperà al Festival Euroschool insieme a tantissime scuole provenienti da tutta Italia. Venerdì 4 maggio, intanto, bisogna riempire il teatro per sostenere questi ragazzi e cogliere al volo l'occasione di divertirsi apprezzando alcune perle della letteratura italiana e pensare. D'altra parte ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio, solo dodici per sorridere. L'evento è patrocinato dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, dal Teatro Vittoria e dall'Accademia di Santa Cecilia (che hanno messo a disposizione i tutor esterni, Barbara Panzarella per la direzione musicale e Roberto Della Casa per la regia) ed è realizzato grazie al contributo degli sponsor Axa Assicurazioni, Casa di Cura Madonna delle Grazie e General Gomme.

La Rosavolley Velletri presente ad Albano alla Festa regionale del Minivolley

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Nel giorno festivo di mercoledì 25 Aprile si è svolta nella cittadina di Albano Laziale la Festa Regionale del Minivolley ed Under 12, organizzata dalla Società locale. Centinaia di bambini provenienti da molte Società del Lazio, con i loro colori sociali più variegati, hanno invaso la località a pochi chilometri da Roma, nel pieno dei Castelli Romani, portando gioia e felicità, accompagnati dai loro genitori e parenti.


di Danilo Mancini
 
Il tratto cittadino della Consolare Via Appia è stato interdetto al traffico per permettere a bambini e bambine sotto i 12 anni di giocare in circa 30 campetti di pallavolo predisposti per l’avvenimento sino alle ore 12 circa. La manifestazione, giunta alla sua riuscitissima 6^ edizione è stata idealmente abbinata alla Festa della Liberazione nazionale con tanto di sfilata del corteo istituzionale delle Autorità Comunali che poi hanno deposto una corona in memoria dei Caduti del 2° Conflitto bellico mondiale. Ai piccoli partecipanti sono state consegnate piccole bandierine tricolori che sono state sventolate al passaggio del corteo in segno di unione e senso di appartenenza ai colori nazionali. Con l’occasione il Comitato Territoriale di Roma della Federazione Pallavolo ha promosso i Campionati Mondiali di volley maschili che prenderanno il via il prossimo 9 Settembre proprio dal Foro Italico della Città Eterna. L’evento si è concluso con una mega sfilata nel Corso principale della Città e gli interventi di rito davanti ai partecipanti muniti di bandierine italiane e con quelle delle Nazioni partecipanti al prossimo Mondiale. La Società veliterna ha partecipato all’avvenimento con un nutrito numero di bambine, guidate dal tecnico Loredana Melaranci e dal Presidente Ferruccio Pennacchi, reiterando una piacevole tradizione già cavalcata negli ultimi anni. A livello agonistico in casa Rosavolley si è concentrati sul tentativo di successo finale delle ragazze della Seconda Divisione Femminile che sono in piena lotta per arrivare al primo posto al termine della stagione regolare. Le allieve di mister De Florio, quando mancano solamente due gare alla fine, sono in testa alla graduatoria a pari punti con le romane del Duemila 12. Le due contendenti hanno pari numeri nel computo dei punti, delle vittorie e dei set vinti ma le rossonere dei Castelli hanno un parziale perso in meno, con conseguente quoziente set migliore. Quindi un solo set di differenza con le capitoline. Set da difendere con le unghie e con i denti sino all’ultimo pallone dell’ultima gara. Sabato 5 Maggio capitan Vecchi e compagne affronteranno in casa il Vsa Particolari Pomezia e chiuderanno le fatiche lunedì 14 Maggio ad Albano. A loro spetta la concentrazione necessaria per centrare due successi pieni e tagliare per prime il nastro che vorrebbe significare promozione alla categoria superiore. Tra i vari impegni delle formazioni societarie riveste particolare importanza la gara della Serie D Femminile di sabato 5 Maggio a Roma con in palio la permanenza nella categoria. Nell’ultima giornata prevista dal calendario, le ragazze di Piero Ronsini sono chiamate ad espugnare, con qualunque risultato, il campo del Vigna Pia per centrare il loro obiettivo di inizio stagione. Nel frattempo la Rappresentativa societaria dell’Amatoriale Misto sta giocando i Play Off di categoria e quella dell’Amatoriale Femminile si accinge ad iniziare la Coppa Lazio. Agli ultimi impegni della stagione anche l’Under 12, l’Under 14 e l’Under 16, quest’ultima partecipante al Torneo Favretto.

Banchetti informativi in tutte le città che verranno attraversate dal tracciato dell'autostrada/bretella a pedaggio

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Mentre assistiamo allo scontro tra il Consorzio Sis e la Salini-Impregilo che come avvoltoi si sbranano per aggiudicarsi il succulento appalto pubblico. Mentre la Regione Lazio e il Governo che pur di appoggiare il progetto, rimangono silenti, davanti alla drammatica situazione della Via Pontina, con i suoi incidenti mortali e le sue lunghe file.
I nostri Comitati continuano con pazienza e decisione ad informare ed a mobilitare le nostre comunità sull'inutilità della devastante autostrada/bretella a pedaggio per l'immediata messa in sicurezza di tutta la Via Pontina e la costruzione del treno-tram intermodale. Per il prossimo 5 maggio infatti, sia il “Comitato No Corridoio Roma – Latina per la Metropolitana Leggera”, che il “Comitato No Bretella Cisterna – Valmontone”, organizzano sui nodi focali del tracciato, numerosi Banchetti Informativi dove sarà possibile oltre che reperire materiale esplicativo, parlare direttamente con chi si oppone alle nefaste opere e propone alternative sostenibili. Nel dettaglio questi sono gli appuntamenti: • Roma: L.go Lido Duranti - Conad di Tor de Cenci e Mercato di Via Mezzocamino a Spinaceto, • Latina: P.le Conad Via Paganini Q4, • Pomezia: P.zza Indipendenza, • Ardea: L.go Nuova California, • Cori: P.zza Umberto I, Giulianello, • Velletri: DLF P.zza Martiri d’Ungheria 1 (Stazione FS), • Cisterna: P.zza Saffi, • Aprilia: P.zza Roma. Continuiamo a chiedere MANUTENZIONE, ADEGUAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA’ ESISTENTE, continuiamo a difendere la terra, i pendolari, le aziende agricole ed i loro lavoratori. Basta ridicoli balletti: i 468 milioni di euro destinati all’autostrada a pedaggio devono essere stornati subito a favore dell'adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina. Ogni cantiere sarà un presidio ! 


Comitato No Corridoio Roma – Latina per la Metropolitana Leggera 
Comitato No Bretella Cisterna – Valmontone

Lezione da una leggenda: Keiko Wakabayashi al Toukon Karate-Do

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Quando un desiderio è grande, trova il modo di diventare realtà. La proposta del maestro Matteo Bruno istruttore di aikido presso il Toukon karate-do si è concretizzata ed è nato un seminario con la maestra Keiko Wakabayashi, la nonna samurai, patrocinato dal Comune di Lariano.
Condividiamo con gioia il reportage realizzato dalle praticanti Addessi Seila e Aurora Mascioli. “Esistono delle persone la cui sola conoscenza riesce a migliorarci, persone eccezionali che difficilmente pensi di riuscire ad incontrare, men che meno di prenderne lezioni. Una di queste è Keiko Wakabayashi, maestra giapponese di arti marziali, cantante lirica e pianista. La sensei Keiko nacque a Osaka il 23 novembre 1931, discendente di una famiglia di samurai da cui imparò l’uso delle armi tipiche orientali. La sua sete di conoscenza la portò ad imparare il jujitsu, il judo, il kenjitsu e l’aikido, quest’ultimo appreso da Kishiomare Ueshiba, figlio del fondatore.
Secondo il pensiero occidentale, si potrebbe ritenere che essendo una donna, Keiko sia stata ostacolata nello studio delle arti marziali, quando in verità, proprio l’essere donna le ha consentito l’apprendimento di così tante discipline differenti: in Giappone, tradizionalmente, un uomo che intraprende la pratica di un’arte marziale deve seguire la stessa strada tutta la vita. Nel 2001, la maestra Wakabayashi ha portato in Italia il proprio bagaglio di conoscenze, trasferendosi a Cecina, in Toscana, con la figlia Yoko, ed iniziando subito ad addestrare i paracadutisti della Folgore, che dopo solo due anni, grazie al suo prezioso insegnamento, hanno vinto i campionati militari di judo e karate nel 2002-2003. Continua tutt’ora, nelle sue scuole a Cecina e a Rosignano, a trasmettere il proprio sapere ai giovani praticanti desiderosi di imparare da una leggenda. Periodicamente tiene delle lezioni in tutta Italia, come lo stage che si è svolto sabato 14 e domenica 15 a Lariano, presso il centro sportivo della Millenium. Allo stage erano presenti i maestri Matteo Bruno istruttore di aikido per l’associazione Toukon karate-do, Tiziano Acqua (referente regionale dell’aikido nel CSEN) e Nicola Bucataru con i loro allievi di aikido, tutti emozionati ed in trepidante attesa di iniziare. Nonostante si sappia bene che la forza e il fisico imponente siano irrilevanti nelle discipline marziali, si resta sempre sorpresi nel vedere una minuta “nonna-samurai” di 86 anni riuscire senza alcuno sforzo, con movimenti minimi e all’apparenza banali come la rotazione di un polso, a proiettare a terra ed a controllare maestri esperti con anni di esperienza sulle spalle, che spesso sono grandi il doppio di lei. Aiutata dai suoi due allievi, la sensei Keiko ha improntato le due lezioni sull’applicazione di un movimento base in situazioni differenti, con o senza armi di esercitazione, il bokken e il jo.
Ricorrendo anche a curiosi esercizi come il movimento del polso impugnando un martello con tre dita, la maestra ha cercato di spiegare l’importanza di movimenti semplici e armoniosi la cui difficoltà non si percepisce, finché non si prova ad applicarli. Questa donna a prima vista innocua, il cui aspetto esile è la prova che l’apparenza inganna, oltre a trasmettere nozioni tecniche fornisce anche insegnamenti di vita preziosi: l’aikido, come tutte le altre arti marziali, è una disciplina che richiede passione e impegno continuo, anche nella semplice quotidianità. Addessi Seila e Mascioli Aurora, praticanti appassionate del Toukon karate-do e allieve del Liceo “A. Landi” di Velletri per la Gazzetta del Landi http://lagazzettadellandi.altervista.org/lezione-da-una-leggenda/

L’amministrazione comunale di Lariano ha celebrato con una solenne cerimonia la Liberazione

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Intensa e partecipata la celebrazione del 73esimo anniversario della Liberazione organizzata dal Comune di Lariano la mattina del 25 Aprile.

di Alessandro De Angelis
Lunedì mattina intorno alle 11.15 si è dato il via alla cerimonia con il raduno nel piazzale dell’Anfiteatro davanti il Centro Sociale Anziani, alla presenza di varie associazioni e comitati di Lariano, del Gruppo Strumentale Città di Lariano, Protezione Civile Comunale, il Gruppo Protezione Civile L. Santarsiero, gruppo scout Cngei e gruppo scout Karol Woytjla, dell’Associazione Carabinieri in Congedo di Lariano, l’Associazione nazionale paracadutisti sezione di Velletri, rappresentanze poi dell’ Associazione nazionale finanzieri sezione di Velletri, del Comando stazione Carabinieri di Lariano e Velletri, Polizia di Stato, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, il Comando di Polizia Locale, l’associazione Arma Aeronautica sezione di Velletri, Avis Comunale, l’Associazione nazionale bersaglieri sezione di Velletri, Centro sociale anziani Tiberio Bartoli. Impianto audio e luci a cura di Simone Di Tullio. Il corteo è arrivato in Piazza Santa Eurosia. Si è intonata dapprima la Leggenda del Piave. Poi è stata deposta una corona d’alloro al monumento ai caduti dove il sindaco Caliciotti ha reso gli onori. E’ stata intonata dal Gruppo Stumentale dapprima “il Silenzio” e poi l’Inno di Mameli. C’è stata la benedizione al monumento ai caduti a cura di Padre Domenico Aiuto che poi è intervenuto evidenziando l’importanza della ricorrenza. “L’Italia incominciò- a muovere i primi passi verso l’Unità nazionale nel Risorgimento- ha affermato nel discorso istituzionale il sindaco Maurizio Caliciotti- attraverso le menti acute di grandi statisti, poeti, letterati, i cui ideali si trasferirono in seguito negli uomini di azione: attivisti, politici, militanti, che in molti diedero la loro vita, per arrivare a formare lo stato moderno, che oggi, noi tutti conosciamo.
Questa giornata allora deve essere vissuta come una importante giornata di "formazione civile", una giornata in cui si fa memoria del passato guardando però ben dritti al futuro. Celebriamo il 25 aprile con le nostre famiglie, per rendere questa giornata una festa familiare, affinché tutte le generazioni possano essere consapevoli della nostra storia e si ritrovino unite nell’impegno di difendere e riaffermare quotidianamente con coraggio i valori della Resistenza” e poi ancora ha sottolineato :” Noi non dobbiamo mai dimenticare che il grande significato della Liberazione fu un atto senza precedenti nella nostra storia, e cioè quello di collocare il popolo “al centro delle istituzioni”; prima di allora non lo era mai stato!”. Poi nella parte centrale del discorso il sindaco ha affermato:” La data del 25 aprile deve essere il momento di riflessione per eccellenza, per comprendere, e far comprendere, come il popolo, che con la lotta partigiana si era conquistato la libertà e il diritto di decidere quale direzione far prendere alla Nazione, debba essere sempre custode intransigente delle istituzioni. Adesso tocca a noi Amministratori salvaguardare gli ideali che ci hanno portato ad essere una nazione libera, noi siamo il punto d’incontro tra il popolo e le istituzioni e abbiamo la responsabilità di far sì che i cittadini, tornino ad essere al centro delle istituzioni. Noi Amministratori, dobbiamo lavorare e impegnarci ad ogni livello, per sanare gli errori che il tempo ha accumulato e far così riprendere il cammino virtuoso all’Italia. Dobbiamo fare in modo che lo Stato torni ad essere una casa comune dove tutti possano sentirsi accolti, compresi e aiutati, senza distinzione di genere, razza, religione, così come vollero e pensarono i Padri Costituenti che trascrissero gli ideali del 25 Aprile nella Costituzione Italiana”.
Il sindaco dopo il discorso ha ringraziato: il Comando Stazione Carabinieri di Lariano e di Velletri, tutti i rappresentanti delle forze armate presenti: Polizia di stato, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, il Comando di Polizia locale, l’Associazione nazionale Carabinieri sezione di Lariano, l’Associazione Arma Aeronautica sezione di Velletri, l’Associazione Nazionale paracadutisti sezione di Velletri, l’Associazione Nazionale Finanzieri sezione di Velletri, l’Associazione nazionale bersaglieri sezione di Velletri, il parroco Padre Felix Antony, il dirigente dell’istituto comprensivo, il gruppo strumentale Città di Lariano e il maestro Varsalona, tutte le associazioni e i comitati presenti con i loro labari, l’Avis comunale, i gruppi scout Cngei e gruppo Scout Karol Woytjla, il Centro sociale anziani Tiberio Bartoli, la protezione civile Comunale, il gruppo di Protezione Civile Santarsiero, le onoranze funebri Stelvio Palombelli per aver donato la corona d’alloro, Simone Di Tullio per l’impianto audio.

“In bocca al lupo con… “Librinfiore”: iniziativa con tanti studenti a Velletri

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Giunto alla quinta Edizione, Il 27 maggio 2018 si è svolto l’evento “LIBRINFIORE”, festa del libro per ragazzi presso l’Istituto Comprensivo Velletri Centro.
Il tema del Progetto di educazione alla lettura iniziato ad Ottobre con Libriamoci, ha riguardato varie attività proposte durante l’anno scolastico, è stato quello relativo all’ambiente, al mondo che ci circonda, in tutte le sue dimensioni, reali o immaginarie, esteriori od interiori, rappresentato da tutti gli ambienti e spazi, fisici e geografici, reali o fantastici, compresi i luoghi vissuti come la propria regione il proprio paese, la propria casa, il proprio rifugio interiore. Ogni luogo può essere descritto, raccontato o disegnato; ogni luogo è un posto dove poter collocare ricordi, emozioni, immagini e situazioni vissute o inventate; ogni luogo è il contenitore entro il quale ci costruiamo e ci collochiamo per crescere e superare i limiti, verso spazi infiniti. Questo anche il tema del concorso letterario “Parole in Erba” 5^ edizione, intitolato C’è tutto un mondo intorno…fuori e dentro di te rivolto ai ragazzi delle quarte e quinte Scuola Primaria e prime e seconde Scuola Secondaria. La premiazione si è svolta per le classi prime e seconde della scuola Secondaria al Teatro Aurora, subito dopo l’incontro con l’autore Manlio Castagna, invitato grazie alla collaborazione con la libreria Mondadori Bookstore di Velletri e accompagnato dalla titolare della libreria Aurora De Marzi. L’autore ha presentato il suo libro “Petrademone” il libro delle porte, riuscendo ad affascinare e ad incuriosire tutti i ragazzi, invitandoli a partecipare ai provini del set della serie tv che verrà girata da Netfix tratta dalla storia di Petrademone.
Conduttore dell’evento sul palco dell’Aurora, per il secondo anno, Dylan di Dimensione Suono Soft, che ha intrattenuto e diretto magistralmente la presentazione degli ospiti presenti sul palco. Tra gli ospiti c’erano: Pasquale Larotonda, poeta, scrittore e lettore veliterno, componente della giuria del Concorso letterario, insieme al suo amico avvocato e poeta Alberto Pucciarelli e alla Prof.ssa Marinica Montanaro del Liceo delle Scienze Umane “Mancinelli-Falconi” di Velletri; l’architettoIvan Paduano professore alla Vigamus Academy di Roma docente di Game Art and Technology componente anch’esso della commissione letteraria per la sezione fumetto. Anche quest’anno gli alunni partecipanti alla categoria fumetto, hanno frequentato durante l’anno scolastico il Corso Base di Fumetto tenuto dal giovane Fumettista Davide Iacono Quarantino, che per il secondo anno, con grande maestria e passione, ha saputo coinvolgere i ragazzi nell’accattivante mondo del fumetto. Come presidente era presente sul palco Gaetano Baldi direttore della testata giornalistica sul web Libero Report, insieme al Dirigente Scolastico Antonella Isopi e all’insegnante Melina Allegro ideatrice, organizzatrice e curatrice del Progetto e dell’evento LIBRINFIORE. Vi era anche Nicola Bandoni fondatore della VR GAME che ha donato ai vincitori del concorso il nuovissimo Hero Glass, il primo visore portatile di Vr game per ragazzi. Contemporaneamente presso la Scuola Primaria “G. Marcelli” si è tenuta la festa della Continuità, colorata e ravvivata dai lavori svolti nel cortile, tra le classi prime e quinte della scuola primaria e la sezione dei bambini di 5 anni delle scuole dell’Infanzia di Via Mura e di Marandola e vivacizzata da un balletto realizzato dagli stessi bambini, rappresentante un mondo in cui tutti i colori trovano, mescolandosi l’armonia e la bellezza dello stare insieme. Alla fine della premiazione, al teatro Aurora si è succeduta la Spettacol-Azione “I fantastici 4” storia sui quattro elementi, interpretata e ideata con straordinaria ironia e fantasia da Giampaolo Saragoni, cabarettista veliterno, rivolta agli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Primaria, affascinati e divertiti dai mutevoli travestimenti dell’attore, che ha fatto volare dei palloncini tra i bambini, divertendoli e catturandone l’attenzione.
L’evento, come ogni anno, coinvolge i ragazzi del laboratorio di architettura, coordinati e guidati dal Prof. Angelo Luciani del Liceo Artistico “C. Battisti” di Velletri, che con grande maestria, hanno realizzato la “Biblioteca mobile” composta da scaffali mobili per poter allestire spazi e ambienti di lettura in ogni luogo della scuola. Le attività della giornata si sono succedute secondo un programma ben delineato e articolato, coinvolgendo tutte le classi dell’Istituto, dai bambini della Scuola dell’Infanzia fino a quelli delle terze della Scuola Secondaria. Il programma prevedeva laboratori di animazione alla lettura: nelle classi terze della scuola primaria in lingua inglese tenuti dalla docente e curatrice delle edizioni Osbourne Luigia Tora; fumetto nelle classi quarte, laboratori tenuti dal fumettista Fabrizio Dori della casa editrice TUNUÈ e dalla fumettista Alessandra Bracaglia della Scuola Internazionale di Comics. I bambini hanno partecipato con entusiasmo, si sono dimostrati attenti e collaborativi coinvolti a realizzare ambienti fantastici. All’evento hanno partecipato per la realizzazione dei laboratori nelle sezioni della scuola dell’Infanzia e le classi quinte della scuola primaria e le classi prime della scuola secondaria, le alunne e gli alunni delle classi 3 F-H-M del Liceo delle Scienze Umane “Mancinelli-Falconi” in alternanza Scuola-Lavoro, ai quali va un plauso per aver dimostrato competenza ed entusiasmo nella realizzazione di tutte le attività proposte, intrattenendo i ragazzi con tematiche rivolte alla lettura come lettura delle proprie emozione e sentimenti. Presso la Scuola Secondaria “Andrea Velletrano” i laboratori hanno visto l’intreccio tra videogioco e racconto. I ragazzi delle terze sono stati invitati e guidati dal docente della Vigamus Academy Ivan Paduano e dai suoi collaboratori, a capire come si fa un videogioco, simulandone la realizzazione; invece, i ragazzi delle seconde, “ A spasso nel tempo”, sono stati affascinati e proiettati nella realtà virtuale con gli Hero Glass di Nicola Bandoni che ha tenuto laboratori didattici di realtà virtuale con argomenti che spaziavano dalle origini della VR alla connessione con lo storytelling , agli sbocchi professionali legati al mondo del videogioco.
Al termine dell’incontro con l’autore, Manlio Castagna è stato accompagnato nell’atrio dell’ ”Andrea Velletrano”, dove la Libreria Mondadori Bookstore di Velletri ha allestito una mostra mercato di libri divisi per fascia d’età, così da poter essere visitata e fruita da tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo, molto apprezzati dai bambini incuriositi da un’editoria non commerciale. All’autore i ragazzi della redazione del giornalino scolastico “NOI CENTRO” hanno fatto un’intervista con domande divertenti e curiose che saranno pubblicate nell’uscita di Maggio. E’ stata realizzata, inoltre, dai bambini della Scuola Primaria una mostra di lavori, pop-up, cartonati, 3-D, plastici e tanto altro, ma davvero tanto altro, compreso un video sui mondi di MineCraft, che gli insegnanti, durante l’anno scolastico, hanno sviluppato realizzando i lavori, con colori e tecniche particolari e ricche di fantasia e creatività, anche con attività specifiche di educazione alla lettura. Nel primo pomeriggio si è ripetuta, per gli alunni della scuola primaria, la premiazione del Concorso letterario presso la Scuola primaria “G.Marcelli”. Anche qui si è svolto l’incontro con lo scrittore, rivolto questa volta alle classi IV^ E V^, per un totale di 18 bambini premiati, ovviamente con dei bellissimi libri donati dalla Libreria Mondadori che ha curato la mostra e con i buoni donati dalla Fumetteria “Stranagente” di Velletri. Inoltre, l’evento è stato inserito sito di 'Il Maggio dei Libri 2018, campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura nella crescita personale, culturale e civile, organizzato dal Cepell in accordo con il MIUR per la promozione e incentivo alla lettura. Anche quest’anno il tutto si è potuto realizzare grazie alla Dirigente Scolastica Antonella Isopi sempre promotrice di cultura e innovazione e, nella fase esecutiva ideativa ed organizzativa, un plauso va alla Prof.ssa Melina Allegro, che con entusiasmo capacità relazionale e creatività, ha saputo coordinare tutte le attività proposte e renderle vive e fruibili dai ragazzi. Rivolgiamo la nostra gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato nelle molteplici vesti, con il calore che caratterizza l’evento, e che si sono resi disponibili nella giuria, nei laboratori, nell’organizzazione e come sponsor, sempre attenti alla diffusione di una cultura non solo scolastica e senza i quali non tutto sarebbe riuscito così bene.
In ultimo vi elenchiamo i piccoli grandi vincitori del Concorso ai quali auguriamo di crescere e sviluppare le loro passioni, come a tutti gli altri studenti dell’Istituto Velletri Centro. Ecco, dunque i vincitori: Poesia Scuola Secondaria: 1° Aurora Colucci 1C, 2° Guidi Alessio 2H, 3° Manuela Marinelli 2G; Racconto breve Scuola Secondaria: 1° Emma Middei 2B, 2° Giuditta Acconcia 2B, 3° Exequo Agnese Donfrancesco 2B, 3° Exequo Elena Fabrizi 2H; Fumetto Scuola Secondaria: 1° Emanuele Pirola 1G , 2° Riccardo Mammucari 2E , 3° David Popa 2E , Poesia Scuola Primaria: 1° Ludovica Rondelli 4C, 2° Enrico Messori 5C, 3° Alice Mazzer 4C; Racconto Breve Primaria:1° Matteo Ranaudo 5E, 2° Giacomo Vidili 5B, 3° Davide Angeletti 5E.; Fumetto Scuola Primaria: 1° Giulia Savastano e Serena Noce 5A, 2° Riccardo Marcantoni e Daniele Conti 5C, 3° Elena Castagnaro e Giorgia Cavola 4C. I nostri giovani autori, hanno saputo cogliere il luogo interiore, le vicende che si intrecciano nel viaggio della vita, attraverso il riconoscimento del dove ci troviamo, del dove e con chi, nella individuazione dell’importanza di stare bene in ogni luogo e di riconoscere in ogni luogo un posto dove crescere e sviluppare sogni idee e progetti per realizzare un mondo migliore. E allora? Di nuovo in cammino con “LIBRINFIORE”… un viaggio nel cuore del domani!!!

Il rapporto tra economia/ambiente è di crescente attualità, anche grazie al messaggio dell'Enciclica Laudato si'

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Il rapporto tra economia e ambiente è di crescente attualità, anche grazie al messaggio dell'Enciclica Laudato si' di Papa Francesco e dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. A chi produce o consuma, e nel far questo inquina, oggi il mercato non fa pagare i costi dell’inquinamento.
Occorre quindi una politica per far percepire i costi del danno ambientale da parte di chi lo provoca. Questo però implica che chi produce o consuma e inquina dovrebbe pagare dei costi aggiuntivi al fine di migliorare il benessere sociale attraverso un minore inquinamento. Questi costi aggiuntivi per esempio potrebbero essere fatti pagare attraverso una tassa sull’inquinamento. Ma la percezione del miglioramento del benessere sociale così ottenuto è molto minore, quantitativamente, della percezione del costo che occorrerebbe pagare per il danno ambientale provocato. Ciascuno di noi è indotto a pensare che se inquina di meno, ci saranno sempre molti altri che continueranno a inquinare e quindi che il beneficio sociale prodotto è molto minore del danno subito per dover pagare il costo. Il giusto equilibrio tra economia e ambiente è un tema che pone grande difficoltà analitica e che dovrebbe essere affrontato con un approccio scientifico e non ideologico. Sono questi i temi trattati nell'ultimo numero della Rivista ENEA "Energia, Ambiente e Innovazione" scaricabile dal sito: http://www.enea.it/it/seguici/pubblicazioni/EAI/anno-2018/n-1-gennaio-marzo I contributi presenti in questo numero della rivista sono particolarmente numerosi e variegati e danno conto di quanto il percorso scientifico e culturale per trattare il tema economia e ambiente debba essere fertile di contaminazioni tra diverse discipline. L’economia ambientale, già dai suoi primi passi ha comportato la necessità da parte degli economisti di confrontarsi con discipline anche a loro molto lontane come le scienze sociali. Per esempio alla Sapienza, Università di Roma, è stato creato il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, risultato della fusione (avvenuta il 1 gennaio 2012) tra il precedente Dipartimento di Scienze Sociali e il Dipartimento di Analisi Economiche e Sociali. Testimonianza molto importante della sinergia tra economia e ambiente è il riuso e la rigenerazione di spazi dismessi per favorire la nascita di luoghi polifunzionali, all’interno dei quali convivono pratiche creative e culturali ed iniziative imprenditoriali ad alta innovazione tecnologica. Oggi le città vengono percepite come organismi viventi che funzionano e si adattano all’ambiente al punto che diversi urbanisti parlano di ecosistema o metabolismo urbano. Le città sono considerate al pari di sistemi evolutivi che mutano ed evolvono soprattutto quando sono sottoposti a una forte sollecitazione economica e ambientale, come è avvenuto durante l'ultimo decennio quando il combinato di crisi economica, crisi demografica e consapevolezza ambientale ha modificato radicalmente la richiesta abitativa. Diversi sono in tutta Italia gli esempi di rigenerazione di spazi dismessi, che ha permesso la nascita di luoghi polifunzionali nei quali iniziative di produzione artistica si trovano a fianco di imprese innovative che fanno uso di tecnologie digitali. Sono quelli che oggi si chiamano community hub, centri di co-working, FabLab, Living Lab, incubatori sociali: cioè a dire luoghi multifunzionali in cui avviene lo scambio e la contaminazione di pratiche e saperi anche assai diversi. Veletri2030 nell'estate 2015 ha proposto, senza successo, l'applicazione di questi concetti per dedicare una parte del pregiato recupero del vecchio Convento del Carmine, oggi Casa delle Culture e della Musica, a centro di aggregazione e di contaminazione polifunzionale nel quale iniziative di produzione artistica si potessero trovare a fianco di imprese innovative che fanno uso di tecnologie digitali. Velletri2030 spera ancora che i concetti sopra esposti possano trovare applicazione in un futuro prossimo. A Velletri non mancano altri siti da recuperare e rigenerare in un'ottica polifunzionale, uno tra tutti l'ex Mattatoio. La città di Velletri conosce già almeno un esempio di recupero e creazione di un centro polifunzionale di aggregazione e contaminazione sociale, a costo zero per il contribuente, quello che comunemente viene indicato come DopoLavoro Feroviario (DLF). Altro bello esempio di recupero funzionale, non proprio di contaminazione polifunzionale, è il Polo Espositivo Juana Romani aperto a diverse esperienze artistiche e creative.

Ancora sul Podio la Ginnastica Res Novae di Velletri

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Quello appena trascorso è stato un week end intenso, ricco di emozioni e soddisfazioni per la ginnastica Res Novae di Velletri, frutto del gran lavoro del team di tecnici che permette a tutti i ginnasti di inseguire il proprio sogno indipendentemente dal proprio talento, insegnando che con impegno e costanza tutto si può raggiungere, con tanta serierà e passione.


di Leandra De Marzi
 
A conclusione delle Competizioni Regionali, si sono così svolti a Cori, i Campionati Individuali Silver ed il Campionato a Squadre di Serie D Maschile. I primi a scendere in campo Sabato 28 Aprile, i componenti della Squadra di Serie D LA ed LC, ed gli individualisti LB. Buona la prova dei ginnasti Veliterni che conquistano un primo posto assoluto nella Squadra di LC composta da Lorenzo Cavola, Francesco Pallocca e Ilyas Safraoui. Primo posto anche per la squadra LA composta da Daniele Taddei, Lorenzo Arseni, Alessandro Pallotti e Alessandro Efrati. Terzo posto per la squadra LA composta da Azamat Ferrante, Jacob Marian ed Edoardo Mastrella. Bravo il nostro Tommaso Nali che conquista il terzo posto Individuale per l' LA e Jordan Stormans che nonostante la tanta emozione esegue una buona prova e si piazza ventiseiesimo.
Per il campionato LB ottima la performance di Jacopo Giordani, che conquista un quarto posto ad un solo decimo dal podio. Wesley Lombardi, svolge un ottima prova e si piazza settimo classificato. Mattia Mariani ottavo classificato, Gabriele Colella, nonostante un errore al Volteggio occupa l’undicesimo posto in Classifica, mentre Leonardo Pignalberi, dopo una buona gara, si piazza tredicesimo classificato. Domenica 29 Aprile, scendevano in campo, i componenti della Squadra LB e gli individualisti dell’LA, dell’LC ed LD; Nella mattina ottimo primo posto per la Squadra LB composta da Lombardi, Pignalberi, Giordani, Mariani e ottimo il secondo e terzo posto per Riccardo Laus e Francesco Bessi. Buona anche la prova di Francesco Fatale, che nonostante qualche errore conquista un quindicesimo posto. Nel Pomeriggio, ottima la prova dei nostri ragazzi dell’LC, che esecutivamente e tecnicamente si migliorano notevolmente conquistando un primo posto per Lorenzo Cavola, un secondo posto per Francesco Pallocca. Un primo posto per Riccardo De Riggi ed un quarto posto per Ilyas Safroui ad un solo decimo e mezzo dal podio. Bravo anche Valerio Pistolesi, che alla sua prima gara di quest’anno, conquista un quinto posto ad un paio di decimi dal Podio. Nel Campionato Individuale LD, buona la prova di Federico Milone, che svolge una buona prova, inserendo nuovi elementi nei suoi esercizi e conquistando un primo posto assoluto. Buona anche la prova di Azamat Ferrante ventunesimo classificato, Daniele Taddei ventottesimo, alla sua primissima gara, Lorenzo Arseni diciottesimo classificato, Alessandro Efratti ottavo classificato, Alessandro Pallotti tredicesimo classificato, Edoardo Mastrella ventinovesimo classificato e Iacob Marian trentunesimo classificato, su ben 45 partecipanti. Tante le soddisfazioni ottenute in questo fine settimana per la ginnastica Veliterna, che rappresenta oramai il punto di riferimento per la Ginnastica Artistica a Velletri. Un plauso a loro ed ai tecnici, che assieme adesso prepareranno la Finale Nazionale, che si terrà a Rimini dal 22 Giugno. In bocca al lupo a tutti.

”In continuità con la stagione “indoor” Chiara Gherardi esordisce all’aperto con un nuovo record nazionale U18

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Il 24/4, sulla pista reatina del Raoul Guidobaldi”, Chiara Gherardi si pigava sui blocchi di partenza della sua prima gara stagionale all’aperto, i 300. Al traguardo era prima la nigeriana nata in Italia Maria Benedicta Chigbolu, quattrocentista olimpica di Rio nella nostra staffetta, ventinovenne, in 37” 21. Seconda era Chiara Gherardi, diciassettenne, in 38”31.


di Pierluigi Starace
 
Credo che raramente un secondo posto sia stato onorato da tante annotazioni in genere riservate ai soli vincitori. Prima fra tutte quella che quel 38”31 è il nuovo record italiano “under 18”, che ne scalza uno tra i più longevi, nientemeno che del 27/7/1981, della friulana Nevia Pristino, sempre sulla stessa pista. Poi che, ovviamente, Chiara è stata la prima della propria categoria. Finalmente che, a quanto mi risulta, Chiara ha battuto il proprio record personale sulla distanza, del 9/10/ 2016, 39”74, di ben un secondo e 51 centesimi. Riprendo qui un mio raffronto, sempre a proposito di Chiara e dei 300, risalente al 2016, quello con gli ultimi 300 di Ron Delaney sui 1500, alle olimpiadi di Melbourne. Scrivevo nel 2016 che Chiara, col suo 39”7, s’era molto avvicinata al 38”8 con cui il formidabile atleta irlandese, ancora indietro al passaggio ai 1200, aveva poi risucchiato tutti gli altri. Adesso Chiara mi obbliga a scrivere che, col suo 38”31, lo avrebbe superato nettamente. Ma forse l’osservazione più interessante è quella del mantenimento, da parte di Chiara, d’un “compasso” esteso, ad un livello d’eccellenza, dai 60 ai 300 metri, fenomeno del tutto inusuale. Impossibile qui non ricordare quanto della capacità esplosiva nelle distanze brevi e quanto della progressione armoniosamente travolgente in quelle più lunghe sia dovuto all’infaticabile, intelligentissima, appassionata assistenza di Alberto Colazingari, che, dai primi inizi ad oggi non l’ha mai trascurata. Dal 29/4 al 2/5 Chiara è a Rubeira (Modena) per provare nelle staffette della nostra nazionale under 18. Speriamo di vederla esplodere anche in questa veste, che la potrebbe portare ad allargare ancora di 100 metri il suo “compasso”, portandolo fino ai 400.

La Velitrae ai Campionati Mondiali di Trampolino Elastico

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Domenica scorsa, il 28 Aprile, si sono svolti a Brescia i Campionati Mondiali di Trampolino Elastico che hanno visto i migliori atleti del mondo sfidarsi a suon di salti ed acrobazie.
Anche la Velitrae è stata presente nello staff tecnico ed organizzativo della gara su richiesta della Federazione ginnastica d’Italia in quanto tra le migliori e preparate del Lazio, sia per staff tecnico che per strutture. Gli istruttori della Velitrae, Dario Tibaldi e Andrea Dei Giudici, hanno dato il loro contributo come supporto organizzativo sul campo di gara in veste di collaboratori al trampolino elastico durante le prove degli atleti. La scelta di questi due giovani istruttori, inseriti però ormai da tempo nel circuito regionale e nazionale del Trampolino elastico, è dimostrazione della competenza e validità che la Velitrae mette in campo in tutte le discipline della Ginnastica in cui si cimenta, ottenendo risultati sia sociatari che individuali.






Week end lungo e pieno di impegni per i Free Runners

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A Rimini il 29 aprile 2018, record di iscritti: ottomila partecipanti per la quinta edizione della Rimini Marathon.
I classici 42 chilometri della maratona, tra Rimini e Riccione sono stati vinti da Smail Charafaoui, atleta marocchino della Dinamo Sport, favorito sin dalla vigilia, che ha concluso in ‘2:34:03. Per le donne ha vinto la croata Nikolina Sustic, in ‘2:51:04. Presenti cinque splendidi Free Runners che hanno così concluso: Luca Moroni record personale con ‘3:15:22; Damiano Cavola ‘3:22:23; Andrea Todini ‘3:24:17; Simona Fabrizi ‘4:06:44 e Oriana Quattrocchi ‘4:16:18. Sempre nella stessa giornata il grande Free Gianluca Belardini ha partecipato all’Ultra Trail del Mugello. Con partenza dall’antica Badia di Moscheta, uno dei luoghi più suggestivi della Toscana, il percorso di 60 km con dislivello positivo di 3200m attraversava posti bellissimi tra ruscelli, crinali di montagne e boschi secolari. Quegli splendidi panorami erano arricchiti dall'importante valore storico dei luoghi: si è potuto infatti scorgere le tracce della Linea Gotica e della linea difensiva tedesca realizzata durante la ritirata della Seconda Guerra Mondiale. Gianluca ha concluso queste impegnativa gara in 9 ore e 15 minuti. Ancora grandi prestazioni nella giornata di Domenica: al settimo “Memorial Corri Flavio”, corsa su strada di 10 km nella vicina Valmontone, hanno partecipato i Free Runners Damiano Bagaglini, terzo di categoria in ’44:26; Mario Vitelli ’51:03; Samuele Sordilli ’55:33 e Cesarino Bianchi ’55:34.
A seguire Moira Talone, Paola Ierussi e Franco Piermarteri al traguardo con lo stesso tempo di ‘1:00:24, tempo che ha portato a premio sia Moira che Paola rispettivamente terza e quarta di categoria. Ultimo impegno della giornata, ma non per importanza, il “Primo Memorial Calvani”, evento organizzato dall'associazione Atletica Borgate Riunite Sermoneta per ricordare Alessia (quindicenne tragicamente scomparsa in un incidente stradale il 2 settembre 2012 travolta da un pirata della strada a bordo di un'auto rubata), su un percorso prevalentemente pianeggiante di 8 km e 500m, Domenico Valeri vince la categoria M65 in ’38:12 e Marina Della Bella arriva quinta di cat. in ’41:32. Il primo Maggio invece Pietro Bernardo ha partecipato alla “Vivicittà Roma vivi Fiume” corsa sulla distanza dei 10 chilometri. Con partenza da ponte Umberto Primo, si discende lungo la banchina fino a Ponte dell’Industria, attraversando Ponte Testaccio per poi ridiscendere sulla banchina e giungere nuovamente a Ponte Umberto I. Pietro ha concluso in ’58:12. Mentre sempre il primo Maggio a Monte Compatri alla “Spartan Divertical Race” ha partecipato Damiano Cavola giunto al traguardo nono assoluto e terzo di categoria in ’42:53.



L'angolo del computer: aggiornamento di primavera 2018 Windows 10

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Anche quest’anno è arrivato l’aggiornamento di primavera previsto per i primi di Aprile ma incominciato ad essere disponibile la notte tra il 30 Aprile ed il primo Maggio; come ogni volta porterà un cambio di versione del Windows 10, quindi lunghi tempi di attesa stimabili in un computer di fascia “consumer” in almeno due ore tra download e l’applicazione vera e propria.
Nota: alcune volte il download sembra fermarsi, abbiate pazienza senza toccare nulla che ripartirà da solo. Non sto ad elencare le molteplici novità ed aggiustamenti di questa versione sia perché molte non interesseranno direttamente la maggior parte degli utenti (correzioni, aumenti di sicurezza o funzioni particolari) sia perché quelle più rilevanti sono citate nella videata di Edge che appare automaticamente una volta installato il pacchetto. Il mio consiglio è di applicare l’aggiornamento appena possibile, anziché aspettare che lo faccia automaticamente, in modo da pianificare i tempi. Per aggiornare subito è sufficiente andare sulle “Impostazioni” (tasto Windows/icona con ruota dentata) e cliccare su “Aggiornamento e sicurezza/Windows Update”. Può darsi che quando uscirà questo articolo il computer abbia già scaricato l’aggiornamento e che aspetti solo di essere applicato; in questo caso sempre dal menù “Aggiornamento e sicurezza” si potrà verificarlo e basterà un riavvio del pc per far partire la procedura (riavvio e non spegnimento + accensione). Quello che vorrei descrivere in questo articolo sono le sette schermate che una volta installato compariranno con delle frasi alle quali bisogna obbligatoriamente rispondere (altrimenti non si va avanti) e che potrebbero essere dubbiose per alcuni utenti. La prima domanda chiede l’attivazione dei comandi vocali (Cortana e app che li supportano), in questo caso oltre a possedere un microfono o una webcam microfonata si devono inviare a Microsoft degli input vocali per migliorare la comprensione. La seconda richiesta chiede il consenso del rilevamento della propria posizione geografica (tramite GPS o cella telefonica o centrale adsl) in modo da fornire informazioni stradali, meteo e news. La terza, molto utile, permette di utilizzare i dati di posizione per trovare il pc smarrito; per attivare questa opzione bisogna però avere un account Microsoft. Il quarto quesito, secondo me un po’ troppo invasivo della privacy, invita a condividere molte informazioni come siti web visitati, errori del computer ed utilizzo dei vari dispositivi a fini diagnostici e di sicurezza. La quinta domanda chiede di inviare i dati di digitazione per migliorare i servizi legati alla lingua. Mentre la sesta e la settima chiedono di poter far apparire sul computer suggerimenti, annunci e pubblicità in base ai dati reperiti con il consenso delle domande precedenti.

Una fenice chiamata Teatro “Artemisio”: breve storia di un’eccellenza veliterna

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Il Teatro “Artemisio”, intitolato a Gian Maria Volonté, affonda la sua origine a metà Ottocento e, con un destino da sempre giocato sull’orlo tra sopravvivenza e annientamento, ha continuato a trasformarsi e a rinnovarsi nei decenni, rimanendo uno dei cuori pulsanti della cultura di Velletri.


di Valentina Leone
Un duplice nume tutelare vigila sopra il principale teatro veliterno, da un lato scortato dal nome “Artemisio” che ne indica il radicamento sul territorio, proprio come la vetta del monte che insieme alla torre del Trivio per metonimia rinvia a Velletri, dall’altro protetto dalla successiva intitolazione al grande attore Gian Maria Volonté che nella città castellana ha voluto trascorrere molti anni, battendosi in prima persona per salvare questo teatro dalla chiusura. Le alterne vicende di abbandono e di ripresa prendono avvio 12 giugno 1859, con la prima proposta di acquisto dei locali attuali del Teatro Comunale, anche se l’inaugurazione ufficiale dell’“Artemisio” avvenne nel 1863. Da subito divenne un palcoscenico culturale di eccezione nella parte meridionale del Lazio, ma ben presto preda di un’incuria che dilaga a inizio Novecento in tutta la città ed ebbe il suo acme nell’anno 1909, ricordato nella memoria cittadina per un declino che coinvolse la gestione dei beni e dei luoghi pubblici e gli stessi luoghi simbolo di Velletri, punto di riferimento anche per i circostanti Castelli, in primis lo stesso teatro e la fonte di Santa Maria dell’Orto. Le due guerre mondiali e soprattutto il terribile bombardamento alleato che dilaniò Velletri, distruggendo gran parte dei prestigiosi edifici che la adornavano, legarono ancora una volta insieme microstoria dell’“Artemisio” e storia veliterna in un viluppo di crisi e di rinascite. Così, dalle ceneri e dai destini sparigliati dalle bombe negli anni Cinquanta la città riprese vita, a partire dalle Biennali organizzate dalla Scuola d’Arte “Juana Romani” – che allora aveva nell’organico dei docenti il futuro autore de Il giardino dei Finzi-Contini, lo scrittore ferrarese Giorgio Bassani – fino a giungere all’apertura nel 1953 del Festival della Canzone che si svolgeva nel teatro veliterno e arrivò a contendere a Sanremo il primato nel campo delle manifestazioni musicali italiane. All’onore di ospitare sul palco alcuni tra i maggiori cantanti dell’epoca (Claudio Villa, Nilla Pizzi, Jimmy Fontana, Gino Latilla, Nunzio Gallo, Gloria Christian, Gianni Morandi sono solo alcuni), il teatro aggiunse il suo ingresso nel circuito dei teatri capitolini, che lo rendeva l’unico palco nella provincia dotato di un cartellone di respiro e con nomi nazionali, nonostante proprio nel secondo dopoguerra la proprietà comunale fosse ceduta a privati, rimanendovi fino al nuovo acquisto perfezionato dal Comune nel 1994. Tra questi due estremi temporali, nel 1983, cadde l’annuncio di chiusura di quello che nel frattempo era divenuto il Cinema Teatro Artemisio che destò scalpore nell’opinione pubblica e innescò una mobilitazione da parte di molti artisti, con in prima linea Eduardo De Filippo anch’egli stabilitosi a Velletri, che riuscì ad arginare le problematiche economiche e a prolungarne l’apertura fino al 1987. Venticinque anni fa, nel 1992, Gian Maria Volontè in quanto presidente del neonato Comitato "Salviamo l'Artemisio” coinvolse numerosi personaggi di rilievo del panorama culturale, tra i Paolo Villaggio, Gianni Amelio, Giuliano Montaldo, Citto Maselli, Francesco Rosi, Umberto Eco, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, riuscendo a ottenere dalla Regione un finanziamento di un miliardo e mezzo di lire. Una battaglia strenua per restituire alla città e alla fruizione pubblica un suo emblematico luogo di cultura che venne definitivamente vinta tra il 1993 e il 1994, con la riapertura del teatro (correva l’anno 2012) e in seguito con la sua intitolazione a Volonté, vero artefice di una delle ultime rifioriture. Dopo la metà degli anni Novanta, infatti, il teatro ha rischiato nuovamente e per diverse volte di non aprire più la sua sala costellata da più di quattrocento poltrone rosse e di far scendere per sempre l’ombra sul suo palcoscenico calcato da ospiti illustri. Un incubo che sembra, almeno in vista della chiusura della stagione teatrale del 2017-2018, ancora, e si spera a lungo, lontano.

"Pieno sostegno alla candidatura del dott. Giorgio Greci": così FDI, Lega e Noi con l'Italia

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Ad annunciarlo sono gli onorevoli Marco Silvestroni, Claudio Durigon e Luciano Ciocchetti rispettivamente segretari provinciali di Fratelli d’Italia, Lega e Noi con Italia.

Abbiamo individuato nella figura del dottor Giorgio Greci il miglior interprete del progetto di rilancio della città di Velletri. Greci ha infatti da mesi condiviso e progettato con cittadini associazioni e categorie un progetto di riscatto di una città mortificata dal governo a guida PD, con lui siamo certi ci sarà una inversione di tendenza che porterà al centro del governo cittadino l’attenzione per gli italiani in difficoltà, lo sviluppo economico, la difesa del territorio, la salvaguardia delle tradizioni. Abbiamo scelto il dottor Greci perché si è da tempo messo in gioco sfidando i suoi possibili avversari anche attraverso lo strumento delle primarie e non avendo nessuno raccolto il guanto di sfida riteniamo che di conseguenza sia il miglior candidato. Il progetto costruito intorno a Greci sarà vincente anche grazie al sostegno di cinque liste civiche e movimenti cittadini, che ringraziamo per l’impegno profuso, e che insieme a noi sosterranno con convinzione il dottor Giorgio Greci per condurlo alla vittoria e costruire un futuro migliore per la città di Velletri e per i suoi cittadini.

Comunicato stampa

Accordo tra Ares 118 e Comune: trasfertimento della postazione di soccorso presso la Protezione Civile

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Una notizia importante per i veliterni, dopo diverse problematiche sollevate, per dare respiro agli operatori sanitari e rendere più fruibile il servizio di assistenza.
È stato infatti trovato l’accordo, firmato dalle parti, tra Comune di Velletri e Ares 118 per il trasferimento della locale postazione di soccorso dall’attuale sede di via Edgardo Zauli Sajani, in pieno centro ma con oggettive problematiche logistiche, al luogo che è già considerato la centrale dell’emergenza cittadina ed è destinato a consolidare tale ruolo, ovvero la sede della Protezione Civile lungo la via Appia/Circonvallazione di Levante. “Dopo due anni di contatti, sopralluoghi ed incontri con i responsabili tecnici ed amministrativi dell’Ares 118 – ha dichiarato l’Assessore Delegato, Sergio Andreozzi – si è finalmente giunti ad una convenzione condivisa tra le parti per l’accoglimento del fondamentale servizio d’emergenza pubblica al pian terreno della struttura”.

Comunicato stampa

VI Domenica T.P.: "I giuochi sono fatti" dal 'Vangelo' di don Gaetano Zaralli

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Gv 15,9-17

TESTO
Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

COMMENTO
“Rimanete nel mio amore.”.

Oggi c’è una certa disinvoltura nell’usare la parola “amore”, come se l'amore fosse cosa facile da trovare nella vita di un cristiano. L’amore più di ogni altra cosa ha bisogno di continue verifiche e solo alla fine di una storia può apparire con chiarezza la sua “verità”. Non per nulla Gesù  sceglie, come momento per il suo messaggio, l’Ultima Cena.
Ormai i giochi sono fatti e tutto è accaduto nella pazienza di ogni giorno, nelle mille forme quotidiane di rapporti umani, nei tanti incontri con la debolezza e col peccato dei discepoli, nei bagni di folle osannanti, ma anche nel tritacarne di chi odia la Verità. Ora finalmente l’Amore ha diritto di parola.
A noi cristiani succede, invece, di anteporre l’ideale dell’amore all’accadimento della vita quotidiana. Per questo forse le nostre bocche si riempiono di belle parole, senza dimostrare poi nei fatti quanto il messaggio di Gesù, che dovremmo incarnare, incida veramente nella realtà che ci circonda. Si entra e si esce dalle chiese e nulla cambia nei rapporti col fratello; si fa la santa comunione con volto devoto e mani giunte, ma nel cuore permane la zavorra dell’odio, della maldicenza, dell’egoismo.
Ogni messa dovrebbe essere l’ultima messa, la conclusione cioè di un percorso già fatto e verificato nell’ambito dei valori cristiani, e la proclamazione dell’Amore dovrebbe avere la consistenza di una testimonianza finita che riparte poi alla grande per esplorare nuovi sentieri.
Non poteva farci scherzo peggiore Gesù… lo dico senza ironia.
Quando uno ha pagato le tasse, le ha pagate, e non ha più l’obbligo di pagarle ancora; ma, quando uno ha amato, ha ancora da amare, ha ancora l’obbligo di amare; le tasse hanno un limite, che è l’aliquota sul patrimonio e sul reddito, ma l’amore non ha un limite, non ha un’aliquota. La misura dell’amore è il tutto, non ci sono misure, non è valutabile, quindi non si arriva mai in fondo alla realizzazione dell’amore, se non quando tutta la vita è donata.

“Vi ho chiamato amici, perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena…”.

Quando Gesù definisce il suo amore per l’uomo, parla di “amicizia”.
L'amicizia, quella vera, non è mai il frutto di buone intenzioni o di grandi ideali: essa nasce abitualmente nella normalità della vita. Essa accade prima che la si cerchi ed è povera perché non guarda il portafoglio dell’altro, è semplice perché non ha bisogno di prevalere sul compagno, è mite perché non ha voglia di condizionare i sentimenti di chicchessia. L’amicizia accade come evento grato, evento che sorprende, perché realizza in modo inaspettato i propri desideri… Di qui la gioia.

Serie A2, vittoria col brivido per l’F&D H2O: la capolista piega il Volturno (8-7)

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Se doveva essere la prova della maturità, si può dire che l’F&D H2O raggiunge una promozione seppur non con il massimo dei voti. Partita al cardiopalma contro un Volturno che ha dato tutto e qualcosa in più, uscendo a testa alta dalla Piscina “Tortuga” nonostante l’abissale differenza in classifica tra le veliterne e le campane.


di Rocco Della Corte
La squadra di mister Di Zazzo, da parte sua, brinda ad una vittoria fondamentale ma soprattutto conferma i segnali positivi che la caratterizzano dall’inizio della stagione: un gruppo che non molla mai e non si perde d’animo, anche in gare che si preannunciano più difficili del previsto. Primo posto blindato per il club del presidente Francesco Perillo. L’F&D H2O parte con il freno a mano tirato, le campane ne approfittano e si portano su un incredibile doppio vantaggio che ammutolisce il pubblico di casa. Il team di Di Zazzo, però, dopo aver colpito due legni riesce a recuperare e con Mordacchini e Bagaglini riacciuffa il pareggio. Secondo parziale che sembra essere sulla falsa riga del primo, con il Volturno determinato a lottare su ogni pallone e l’F&D H2O stordita dall’approccio aggressivo delle avversarie. Il gol di Clementi, che rafforza la sua posizione nella classifica cannonieri, non basta e si va a metà gara con le ospiti avanti di un gol. Nel terzo tempo finalmente arriva la tanto attesa reazione delle ragazze veliterne, a segno con Zenobi, ancora Clementi e doppietta di De Marchis. La squadra di Napolitano non sta a guardare e rimane a galla, con due reti preziose che conducono la partita all’ultimo tempo con un solo gol di vantaggio appannaggio di Velletri. Il parziale finale termina in parità, basta la rete di Pustynnikova (anche lei ai vertici della classifica cannonieri) per mantenere inalterate le distanze e festeggiare il quattordicesimo successo in quindici gare. Per le statistiche, l’F&D H2O ha colpito sette traverse e tre pali, ma merito va dato ad un Volturno che se sulla carta sembrava avversario abbordabile ha costretto la capolista a sudarsi i tre punti giocando punto a punto e uscendo con un ko di misura. Una vittoria che ha sapore di soddisfazione, viste le difficoltà, e che mister Di Zazzo a fine gara commenta così: “La vittoria per 8-7 viene dopo una partita difficilissima. Devo fare i complimenti a loro, queste sono le difficoltà che affronteremo da qui alla fine. Il Volturno non aveva nulla da perdere, ha giocato con grande tranquillità e ha dato vita ad un’ottima prova, con una prestazione brillante di Starace che ha fatto vedere tutta la sua esperienza. Noi – ha concluso il tecnico veliterno – abbiamo sbagliato l’impossibile, anche da sole davanti alla porta. L’unica cosa da salvare è la vittoria finale, andiamo avanti e cerchiamo di non ripetere queste prestazioni”. Il calendario riserva alla squadra di Velletri un’altra gara casalinga, contro l’Agepi terz’ultimo. Un match da non prendere sotto gamba, come ha ben sottolineato Di Zazzo nelle sue dichiarazioni, ma è chiaro che l’F&D H2O ha il dovere di trovare altri tre punti e recarsi ad Ancona per lo scontro diretto con il primato in essere e senza rimpianti. Appuntamento a domenica prossima alla Piscina “Tortuga”. 


F&D H2O – VOLTURNO 8-7 (2-2, 1-2, 4-2, 1-1) 

F&D H2O DOMUS PINSA VELLETRI: Minopoli, Tomassini, Pustynnikova (1), De Marchis (2), Zenobi (1), Rosini, Bertini, Carosi, Passaretta, Clementi (2), Turchi, Bagaglini (1), Mordacchini (1). Allenatore: Danilo Di Zazzo. 

VOLTURNO: Stellato, Palmiero (1), Viale, Starace (1), Di Caprio, Pellegrino (2), Lianca, Abbate, Riccio, Masciandico (1), Di Grazia, Frione (1), Paliardo. Allenatore: Salvatore Napolitano. 

Arbitro: Iori

Due belle vittorie di misura per la pallanuoto maschile di Velletri

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Due belle vittorie di misura per la pallanuoto maschile di Velletri.
U17 : Roma Waterpolo – Aquademia Velletri: 5-6 (0-2, 2-1, 1-1, 2-2). Aquademia: Mastrantonio, Vitillo, Marinache (2), Zomparelli, Baroni, Fantozzi (1), Moscariello, Peretti, Mancini (1), Bastianelli, Pontecorvi (2),Del Signore, Antonetti – mister M. De Paolis. 

Cronaca di una partita avvincente e combattuta tra la Roma Waterpolo e l’Aquademia Velletri giocata il primo maggio a Roma nella piscina di via Cina. I gialloblu sfoderano una bella prestazione nonostante alcune defezioni in squadra, riuscendo ad aggiudicarsi di misura la partita con il risultato finale di 6 a 5. Nel primo tempo i veliterni si portano avanti di 2 gol con un uno-due micidiale di Pontecorvi, il primo realizzato in mischia ed il secondo concretizzato dall’attaccante con una spettacolare girata che trova impreparata la difesa della squadra di casa. Il secondo tempo vede la compagine della Roma Waterpolo attaccare e siglare due reti ma c’è la pronta risposta dell’Aquademia con il gol di Fantozzi per il momentaneo 2 a 3. Al cambio di campo arriva il gol della Roma Waterpolo ma i ragazzi di mister De Paolis non si scompongono e riescono a mantenere inalterate le distanze con la marcatura di Mancini su assist di Moscariello, quest’ultimo nato nel 2004 ed appartenente alla categoria dell’U15. Nell’ultimo quarto, l’Aquademia riuscirà a controllare la reazione orgogliosa della squadra di casa, portandosi in gol con due azioni del buon Marinache che poi renderanno vane le successive finalizzazioni dei romani. Così Mister De Paolis: “sono soddisfatto della prestazione della squadra in particolare, non si sono fatte sentire le assenze dell’ultimo minuto e sottolineo il buon esordio dei tre atleti che ho chiamato a supporto oggi, presi dall’U15 e dall’U13”. 

UNDER 13 Roma Nuoto- Aquademia Velletri: 4-5 (2-1, 1-1,1-1, 0-2). Aquademia: Carletti, Nanni, Pietrini, Gasbarra (3), Bastianelli, Ferracci(2), Del Signore, Abbafati, Bianchi, Cioeta, Di Lorenzo, Mariani, Battisti, Pungitore, Ciampricotti – mister Altrini M. 

Continua la striscia positiva dei ragazzi dell’U13 del coach Altrini che s’impongono con il risultato di 5 a 4 in casa della quotata compagine della Roma Nuoto. Nel primo tempo si assiste ad una partita combattuta con continui capovolgimenti di fronte, la squadra di casa parte subito bene siglando due reti ma l’ottimo Ferracci riesce a dimezzare subito lo svantaggio. Il secondo e terzo tempo si gioca in sostanziale parità tra le due squadre ma vede l’Aquademia sempre sotto nonostante le due marcature di Gasbarra. I Veliterni non si scompongono, credono nella vittoria ed infatti nell’ultimo quarto riescono a pareggiare prima con Gasbarra e poi superano la Roma Nuoto con un bellissimo contropiede finalizzato da Ferracci. Il coach Altrini visibilmente soddisfatta: “nonostante abbiamo incontrato un’ ottima e combattiva Roma Nuoto, siamo riusciti a non scomporci ed a credere nella vittoria finale. I tre punti sono merito dell’applicazione tattica della squadra ed in particolare evidenzio la prestazione del match winner Ferracci ben supportato dai compagni.”

Cuba ai Castelli Romani. L’Ambasciatore Josè Carlos Rodriguez Ruiz in un incontro pubblico su Gino Donè

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Ringraziamenti. Di cuore e a tutti. L’ambasciatore Jose’Carlos Rodriguez Ruiz, e il consigliere politico Mauricio Martínez Duque, rappresentando la Rivoluzione e il popolo di Cuba, hanno espresso con emozione e sincerità un forte grazie al Circolo Italia Cuba “G. Donè” di Marino, e alla sezione ANPI “A. Del Gobbo” di Marino, per aver creato questo evento.
L’intera mattinata passata ai Castelli Romani ha consentito al diplomatico di “apprezzare molto e di cogliere grandi analogie tra questa parte di territorio – così bene illustrata dal Sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi – ed una altrettanto pregiata zona di tutela ecologica e di potenzialità ecoturistica di Cuba denominata “Las Terrazas”. “. Così simili per valori e modi di vita “slow”, che Sindaco e Ambasciatore si sono dichiarati disponibili ad approfondire futuri scambi e possibili sinergie in ambito sportivo, di studio e turistico. Un rinnovato spirito di vicinanza tra la città di Marino e Cuba, grazie proprio alla attività territoriale del Circolo guidato da Mauro Avello, è stato confermato con la firma nel registro degli ospiti di pregio di un pensiero che l’ambasciatore ha vergato al cospetto del Sindaco di Marino Carlo Colizza. Naturalmente il contributo forte e specifico, Jose’ Carlos Ruiz l’ha dato intervenendo proprio nell’affollato incontro che si è svolto in Sala Lepanto. L’allestimento della giornata dedicata a Gino Donè Paro, uno degli 82 che sbarcarono a Cuba per iniziare il percorso della Rivoluzione ancora in atto, ha coinciso con la presenza della mostra su Cesare Zavattini organizzata da MackFilm. Una “chicca” strabiliante, che non tutti conoscono è emersa proprio leggendo le didascalie della mostra. In una di esse, con vicino una grande indimenticabile immagine della “ciociara” (Sophia Loren) accasciata in mezzo una strada, la didascalia dà voce a Cesare Zavattini (che ne fu lo sceneggiatore dal celebre libro di Alberto Moravia) e si legge: “Ho un solo rammarico. Che quando De Sica (Vittorio) mi chiamò per la ciociara ed io accettai - realizzando un indubbio pregevole opera d’arte del verismo italiano-, avrei dovuto farlo anni dopo, e non rinunciare a far parte della Rivoluzione del 1961. Avrei proprio voluto far parte della Rivoluzione e di Cuba”. Leggere questo pensiero di un intellettuale, un antifascista, un comunista che era presente a Cuba in quel periodo è proprio un ottimo viatico per la giornata su Cuba e Gino Donè. Sarà anche per questo che la parte più appassionata dell’intervento di Jose’ Carlos Ruiz è stata in due momenti quando: da un lato ha sottolineato (come già chiaramente evidenziato dal video appena proiettato del prof. Pier Carlo Porporato) che Gino Donè è stato un partigiano della Resistenza italiana.

Ed è un eroe della Rivoluzione cubana. Gino è la dimostrazione di quale legame ci sia tra due popoli così lontani ma così simili come quello italiano e quello cubano. Da un altro lato, quando con forza l’ambasciatore ha ribadito come la Rivoluzione di Cuba non è ascrivibile ad un determinato momento che finisce in una determinata data. Ma, al contrario, la sua forza sta proprio nella sua continuazione, nei modi di viva partecipazione e di coscienza politica, così come nei suoi valori e fondamenti ideali contro l’oppressione e lo sfruttamento di ogni popolo e di ogni individuo. Valori e modi che il popolo cubano, i suoi rappresentanti e il legittimo governo rivoluzionario continuano anno dopo anno dall’inizio con Fidel Castro, così come con Raoul, ed ora con la guida di Miguel Diaz-Canel; proprio come ha confermato nel suo intervento anche il consigliere politico dell’ambasciata Mauricio Martínez Duque . Del resto nella Sala Lepanto, dove decine e decine di compagni, compagne e cittadini hanno preso parte all’evento, hanno potuto assistere a mille sfaccettature, e aneddoti, e rappresentazioni della vita di Gino Donè, tutte che si intrecciavano positivamente, via via, con le descrizioni, - dopo la presentazione di Mauro Avello e il saluto della Presidente nazionale portato da Marco Papacci, - ci sono stati gli approfondimenti. Di Claudio Simbolotti dell’Anpi provinciale, che ha ricostruito la vita di Gino Donè nel Veneto e nel periodo di guerra dopo l’8 settembre. Di Pier Carlo Porporato coordinatore Anaic Piemonte che ha raccontato in che modo, con vari viaggi e con il forte legame con Cuba, sono riusciti a convincere Gino Donè, persona molto schiva, a rendersi disponibile per il racconto che fa parte del docufilm, di cui nell’evento ne abbiamo apprezzato una ventina di minuti circa. Di Fabrizio Casari, scrittore e Direttore di Altrenotizie.org. che proprio con il suo ultimo libro sulla situazione del centroamerica e del Nicaragua ha rappresentato, parlandone in assemblea, di come mille e mille e sempre più sofisticati sono i mezzi che l’imperialismo utilizza per contrastare, con l’obbiettivo di spazzarli via gli stati e le realtà socialiste ed antimperialiste che invece sarebbero ben più numerose nel mondo se avessero la possibilità di realizzarsi con l’autodeterminazione dei popoli e con la sovranità che è dovuta ad ogni stato. Nella sala sono state apprezzate alcune innovative ricerche grafiche “Esposizione del carteles cubano” intitolato “Gino, uno degli 82” a cura di Luigi Bardellotto e Centro Studi Cartel Cubano. Per mostrare il pregio dello stare insieme, è ugualmente riuscita l’iniziativa culinaria tipica, all’”Hosteria de mi nonno”, dove una fitta tavolata ha continuato discorsi su Cuba, sui Castelli romani e su Gino Donè. Al termine, un differente appuntamento, ha avuto luogo grazie alla visita gratuita offerta dalla Associazione Archeoclub Colli Albani, in cui Ugo Onorati ha illustrato “Marino sotterranea”. Del successo dell’evento, ascrivibile senza dubbio al lavoro volontario e appassionato della Sezione Anpi presideuta dalla prof.Anna Maria Scialis; e del medesimo lavoro del Circolo Italia Cuba “G. Donè” di Marino guidato da Mauro Avello.

REPORTAGE DI ITALIA-CUBA VELLETRI, PRESENTE ALL'INIZIATIVA

Sabato scorso 28 aprile si è svolta presso la Sala Lepanto a Marino, l’iniziativa “Gino Donè Paro, un partigiano rivoluzionario”. Erano presenti l’ambasciatore di Cuba in Italia, Josè Carlos Rodriguez Ruiz, il primo consigliere politico dott. Mauricio Martinez Duque, il vice Presidente dell’Associazione Italia-Cuba, Marco Papacci, Claudio Simbolotti della segreteria provinciale dell’ANPI, il giornalista e scrittore Fabrizio Casari, e il coordinatore ANAIC del Piemonte Pier Carlo Porporato. Il tutto a dieci anni dalla morte (avvenuta nel marzo del 2008) di quest’uomo, la cui storia è sconosciuta ai più per via del carattere molto riservato, ma che è di grande importanza per la Resistenza italiana e per il ruolo che ebbe nella Rivoluzione Cubana. Gino Donè fu l’unico europeo ad essere imbarcato sul Granma, il battello che portò i rivoluzionari di Fidel Castro e Che Guevara dal Messico a Cuba per iniziare la lotta contro la dittatura di Batista sostenuta dagli USA. Gino nacque in una casa colonica a pochi km da Monastier in provincia di Treviso nel 1924, figlio di contadini. Trascorse l’infanzia e l’adolescenza nei luoghi natali, dalla terra imparò la modestia e la tenacia, dall’acqua che tutti gli uomini sono uguali quando hanno i piedi poggiati su una barca. La seconda guerra mondiale lo vide combattente in Istria, e dopo l’8 settembre si unì alla Brigata Partigiana Piave iniziando la sua vita da ribelle. Viene descritto come uomo mite, modesto, poco propenso al protagonismo e riservato, la medesima impressione che avemmo nell’occasione in cui lo conoscemmo personalmente a Roma, era il 2004 o forse il 2005. Coloro che lo videro combattere riferiscono che non gli mancava né il coraggio, né la lucidità nelle situazioni di pericolo. E così per circa un anno e mezzo, tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945, il 20enne trevigiano ogni notte andava su e giù per la laguna veneta portando in salvo ex prigionieri alleati evasi dai campi di concentramento. Alla fine della guerra per motivi politici ed economici lasciò l’Italia approdando ad Amburgo, senza documenti, passando per Francia e Belgio, e una notte si imbarcò clandestinamente sulla Sibilla, con i soli vestiti che aveva addosso, a bordo di una nave con destinazione Cuba. Al terzo giorno di navigazione, senza acqua né cibo usci allo scoperto, presentandosi al capitano: “Mi chiamo Gino Donè, sono un clandestino”. Il comandante del Sibilla, essendo in alto mare non poté far altro che tenerlo a bordo. Arrivato a L’Avana fece il carpentiere e poi il falegname passando le serate in compagnia degli studenti di medicina da cui imparò lo spagnolo, in quella che sarebbe diventata Plaza de la Revoluciòn. Divenne amico di uno statunitense che aveva fatto il corrispondente nella prima guerra mondiale a pochi km da Monastier, e che viveva a Cuba: si chiamava Ernest Heminghway. Negli anni Cinquanta entrò in contatto con i rivoluzionari cubani, ed essendo straniero e nel contempo esperto di guerriglia, avendo una maggiore libertà di movimento, pare fu lo stesso Fidel Castro a chiedere ai suoi: “portatemi l’Italiano”. Così Gino cominciò a fare la spola tra il Messico e Cuba portando i fondi che occorrevano per finanziare la nascente Rivoluzione, e all’alba di quel 25 novembre del 1956 salì sulla barca che avrebbe portato a Cuba Fidel e gli altri rivoluzionari. Gino ebbe una simpatia ricambiata con il medico del gruppo, argentino: il suo nome era Ernesto Guevara, sarebbe diventato il Che, il quale gli confidò che avrebbe voluto andare a Bologna per specializzarsi in un master sull’asma, malattia di cui soffriva, ma poi aveva scelto di fare la Rivoluzione. Pare che sia stato lo stesso Gino a far conoscere a Guevara Aleida Marsh che in seguito sarebbe diventata sua moglie. Gino ed Ernesto parteciparono insieme a diversi scontri contro le truppe di Batista. Dopo il trionfo della Rivoluzione, dell’italiano del Granma si persero le tracce, addirittura si pensava fosse morto in uno dei tanti scontri tra guerriglieri ed esercito. Molti raccontano che nei successivi quaranta anni un italiano, tra New York e la Florida si spendeva con discrezione, ma con costanza, ad aiutare in ogni modo la Rivoluzione Cubana. Nessuno ha mai confermato che fosse un agente dei servizi cubani nel cuore dell’impero. Tornato in Italia si iscrisse all’ANPI e all’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. Il 27 marzo del 2008 davanti alla bara di Gino Donè Paro, nel cimitero di Spinea, c’erano quattro corone di rose rosse: “A Gino da Fidel Castro Ruz”. “A Gino da Raul Castro Ruz”. “A Gino dall’Ambasciata di Cuba in Italia”. “A Gino dai suoi compagni del Granma”.

Antonio Della Corte

Scrivere salva la vita, anche da bambini: Gabriele Clima ha incontrato i ragazzi della “Mariani” di Velletri

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Vincere un Premio Andersen, avere all’attivo centinaia di racconti e decine di opere pubblicate e saper parlare con schiettezza, spontaneità e simpatia ai ragazzi delle Scuole Medie: questo è Gabriele Clima, protagonista del giovedì mattina organizzato dalla Mondadori Bookstore di Velletri presso la Sala Tersicore del Palazzo Comunale.


di Rocco Della Corte

Lo scrittore milanese, anche illustratore per ragazzi, che ha pubblicato moltissimi libri per diverse fasce d’età, libri per la prima infanzia, albi illustrati, narrativa per i primi lettori e romanzi per ragazzi ha catturato l’attenzione delle tante classi della “Mariani” raccontando loro come nasce una storia, partendo dalla sua esperienza personale. Il romanzo Io non ci sto! L'estate che divenni partigiana è una vicenda che ha quale protagonista Giulia, alle prese con episodi di bullismo e salvata dallo spirito partigiano di suo nonno che con i racconti e le avventure vissute trasmette a sua nipote la voglia di non starci, di non arrendersi. In una calda estate la ragazza, in vacanza, comprende infatti quanto sia sbagliato rassegnarsi ai soprusi e come sia necessario invece farsi valere di fronte alle prepotenze. La trama, dal forte impatto emotivo e soprattutto di grande attualità e quindi calzante per il progetto di educazione alla lettura e formazione di senso civico che la Libreria di via Pia sta conducendo ormai da anni con gli istituti di ogni ordine e grado del territorio, si è prestata poi a tante interpretazioni e riflessioni.
Quello che ha colpito molto i ragazzi, inoltre, è il racconto di Clima che ha narrato le sue esperienze scolastiche svelando il disturbo dell’attenzione che lo portava ad essere un “emarginato”. La soluzione, dopo essere finito tante volte dietro la lavagna per indisciplina, è stata una sola: la scrittura. La sua maestra, infatti, avendo compreso la sua dote di saper comporre racconti e storie in pochi minuti, gli intimò un giorno di scrivere un testo che sarebbe poi stato letto a tutti i compagni. L’applauso corale della classe, un’emozione ancora viva negli occhi e nelle parole di Gabriele Clima, fece di quel quarto d’ora letterario un appuntamento settimanale. Da qui l’invito dello scrittore a non vergognarsi nel proporre ed estrarre il proprio estro creativo, perché talvolta la letteratura di ogni genere è la unica vera modalità di espressione libera da condizionamenti. La facilità con cui il piccolo Gabriele Clima scriveva lo ha portato poi ad affrontare con più serenità la vita, grazie anche ad un carattere forte e a quel pizzico di ironia che non guasta mai. Tra lo scrittore e i ragazzi si è instaurato un clima di forte empatia, come dimostrano le diverse domande arrivate dagli studenti. Una delle più curiose riguarda il Premio Andersen, che Clima ha vinto nel 2017: il maggior riconoscimento a cui può ambire un autore per ragazzi. “Come hai reagito quando hai vinto quel Premio?”, ha chiesto un ragazzo dalla platea. La risposta dello scrittore è stata fulminante: “Reagito? Diciamo che non me ne sono neanche accorto. Ero ad una conferenza a Bologna, e terminato il mio intervento fui accerchiato dai miei amici che mi chiedevano come mi sentivo, cosa provavo, che emozioni vivevo. Io, un po’ stralunato, risposi che era andata bene, riferendomi ovviamente alla conferenza. Solo successivamente mi dissero che era stato assegnato il Premio Andersen… io sapevo di essere arrivato tra i finalisti, ma ancora non avevo conosciuto il verdetto. Non vi dico le risate…”. Una vittoria appresa in maniera bizzarra, ma assolutamente meritata, per uno scrittore che ama i ragazzi e sa parlare loro toccando le giuste corde e seminando nei giovani la sana voglia di provare a mettere su carta una storia. Al termine della mattinata, divisa in due gruppi, firma-copie e foto ricordo per concludere al meglio una giornata interessante. 


Pubblichiamo anche la nota stampa pervenutaci dai ragazzi della "Mariani":

I ragazzi della Scuola Media Statale “A. Mariani” di Velletri hanno incontrato lo scrittore Gabriele Clima, vincitore del Premio Andersen 2017.  Il giorno 03 maggio, in orario scolastico, gli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di primo grado “Aurelio Mariani” si sono recate alla sala Tersicore del Comune di Velletri per incontrare lo scrittore Gabriele Clima, autore del libro Io non ci sto!, letto ed analizzato dai ragazzi nell’ambito del Progetto lettura, promosso dal Bookstore Mondadori di Velletri. L’incontro si è tenuto nella Sala Tersicore dove gli alunni hanno accolto l’autore eseguendo magistralmente, con diciotto Flauti dolci e sei flauti traversi, la colonna sonora “Il Cerchio della Vita”, brano musicale che ben ha rappresentato la tematica affrontata nel testo. In seguito l’autore si è rivolto ai suoi giovani lettori, catturando la loro attenzione attraverso il racconto di significative esperienze della propria vita, vissute soprattutto nella fase adolescenziale. Dopo aver posto pertinenti ed interessanti quesiti riguardanti il suddetto libro, gli studenti hanno donato allo scrittore originali lavori multimediali e cartacei, graditi ed apprezzati dallo stesso. I validi messaggi contenuti nel testo, il considerevole coinvolgimento dei ragazzi e la notevole capacità d’intrattenimento di Gabriele Clima hanno reso significativa ed altamente istruttiva la giornata scolastica.
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