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«Per il bene comune e per la collettività»: anche Velletri e Beni Comuni nella coalizione di centro-sinistra

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Ufficializzata la data delle elezioni amministrative, che si svolgeranno il 10 giugno, Velletri e Beni Comuni ha deciso di appoggiare la candidatura del centro-sinistra e di Orlando Pocci.
«Il progetto Velletri e Beni Comuni è nato per aggregare tutte quelle persone, in campo progressista, che non si riconoscono in determinati modi di fare politica. Il programma sul quale andremo a lavorare» - dichiara Sergio Andreozzi - «dimostrerà che non siamo una lista civetta o un cartello elettorale, ma un team che ha la volontà di portare avanti delle idee e di ottenere dei risultati concreti». La scelta del sostegno ad Orlando Pocci è una scelta naturale, dopo aver vagliato diverse ipotesi: «Orlando Pocci, che negli ultimi anni si è distinto per capacità amministrativa e competenza nelle deleghe che ha gestito in maniera egregia, sta aggregando intorno a sé tutte le forze del centro-sinistra che si profila quindi unito alle prossime amministrative. La dote migliore che Orlando possiede è quella di saper abbinare alle già citate competenze professionali una collegialità e uno spirito di confronto che lo portano ad avere un contatto diretto con i cittadini, per una politica dell’ascolto». «Un modo di fare» - prosegue l’attuale Assessore ai Beni Comuni - «che personalmente ho sempre sostenuto, dando risposte agli utenti anche tramite i social e cercando di informare il più possibile i cittadini su quanto accade in Comune». Nei prossimi giorni il gruppo di lavoro di Velletri e Beni Comuni metterà mano alle priorità per il programma da sottoporre agli elettori, ma soprattutto è pronto a ricevere le proposte direttamente dalla cittadinanza: «Non saremo una lista civetta, anche perché la politica del bene comune non si esaurisce in uno schieramento o in una tornata elettorale. Il nostro programma non sarà lo stesso del Partito Democratico, anche noi porteremo le nostre istanze per confrontarci con la coalizione e dettare quelle che, a nostro avviso, sono le linee guida su cui discutere ed eventualmente convergere». «Al primo posto» - continua Sergio Andreozzi - «vanno sicuramente i lavori di manutenzione delle scuole, sui quali ho personalmente lavorato alacremente. Occorre migliorare ancora di più il servizio idrico, per limitare al massimo le turnazioni. Da ristudiare anche il piano dei trasporti che deve seguire quello del traffico per ridare al centro cittadino la miglior accessibilità possibile. Sono le prime cose che mi vengono in mente sia perché le ho vissute da vicino, sia perché sono consapevole che c’è tanta difficoltà, come ho sempre denunciato». «In ogni caso, Velletri e Beni Comuni» - conclude l’Assessore - «non proporrà nessun progetto utopistico, né si appiattirà sulle scelte altrui, ma proprio in nome della collegialità siamo pronti a costruire un programma realizzabile che preveda investimenti sulla cultura, sul turismo, sulla comunicazione e sulla sanità. Tutto ciò, naturalmente, nel limite delle competenze comunali che in alcuni ambiti, come la stessa sanità, sono esigue e ci impongono di alzare la voce ai piani superiori, come già si è fatto più volte». Sullo scenario politico che si va configurando, Andreozzi non usa mezzi termini: «Penso che sia evidente quello che accade: il centro-sinistra lavora in silenzio e senza proclami, come ha fatto per anni, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Forse è anche un nostro difetto non sbandierare le cose riuscite come invece fanno i nostri oppositori con quelle che creano dibattito. Dieci anni fa c’erano debiti, affitti pazzi a privati, immondizia, parchi pubblici in preda al degrado. Oggi a molte cose si è fatto fronte e la città è cambiata, non significa che è tutto perfetto ma che ci sia stata più attenzione in generale è innegabile. Se fosse stato tutto un disastro, il centro-destra avrebbe avuto pochi dubbi e tante proposte su come governare la città, mentre ogni giorno sembra dividersi e questo è un segnale che si commenta da sé. Approfitntiamo della giornata di Pasquastiamo a disposizione per ascoltare tutte le vostre proposte per il bene comune della collettività».

Lorenzo Marone: “Nel romanzo ‘Un ragazzo normale’ racconto una Napoli grigia”

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Venerdì pomeriggio, in pieno fermento per l’attesa pasquale, la Libreria Mondadori di Velletri ha ospitato l’ultimo evento di un mese di marzo davvero intenso e ricco di tematiche ed autori.


di Rocco Della Corte

È arrivato questa volta a Velletri Lorenzo Marone, scrittore partenopeo classe 1974, per presentare il suo ultimo libro Un ragazzo normale, edito da Feltrinelli. Ad intervistare Marone, come sempre, Ezio Tamilia, in un viaggio assieme al numeroso pubblico in una Napoli che non è di certo la più poetica. “Ho voluto raccontare la Napoli grigia, che pure c’è e spesso non viene presa in considerazione in letteratura”, ha precisato Marone, presentando il personaggio di Mimì, un ragazzo appassionato di fumetti e abitante del Vomero in un palazzo dove suo padre fa il portiere. “E’ un romanzo scritto nelle strade dove anche io ho vissuto – ha svelato l’autore – anche se Mimì è molto diverso da me. Sicuramente la fissa per i fumetti è qualcosa che abbiamo in comune, ma caratterialmente ho immaginato un giovane molto diverso rispetto a me”. Mimì è amico di Sasà, uno scugnizzo, e prova un forte sentimento per viola. Proprio l’amicizia e l’adolescenza sono due aspetti che Marone ha voluto mettere in risalto nel testo: “Mi piace ricostruire il periodo adolescenziale, con l’ingenuità ma anche la sincerità di quegli anni così belli e incompresi della vita umana. L’amore di Mimì per Viola è proprio questo, così come è tipico di un adolescente ricercare un supereroe, un modello”. In questo caso, però, il supereroe è una persona realmente esistita: Giancarlo Siani, un uomo rimasto nel cuore dei napoletani, la cui storia è una ferita aperta nella comunità partenopea. Mimì trova in Giancarlo il suo mito, perché con un taccuino e una penna spaventa, cerca di salvare la sua città dalla malavita. “Forse oggi i più giovani – ha detto Marone – faticano a ricordare chi sia Siani, ma per la generazione del sottoscritto e per le precedenti è un personaggio capitale. Vittima della camorra, in quegli articoli, purtroppo pochi, aveva dato un messaggio di professionalità e di speranza nella denuncia. Spero che Giancarlo venga ricordato e conosciuto da tanti, se non altro perché ha dato la vita”.
La Napoli grigia, allora, si presta bene alla letteratura e Un ragazzo normale spazia tra le radici biografiche di Marone e la storia di una città bella e dannata. Con uno stile sobrio, rispondendo in maniera netta e pertinente alle puntuali domande rivolte, Marone con il suo accento marcatamente meridionale ha conquistato il pubblico veliterno lasciandogli l’interrogativo su cosa sia la normalità di fronte alla data che cambia tutto, allo stravolgimento della vita di Mimì, alla morte del supereroe (il 1985 è l’anno in cui tutto muta). Il microcosmo del Vomero dopo l’omicidio di Siani diventa stretto a Mimì, che quindi si trova gioco forza portato a crescere, a maturare, a valutare il valore delle azioni – che restano – e dei sentimenti, che hanno troppa importanza per arrendersi alla leggerezza. Lorenzo Marone, al suo quinto romanzo, è un ex avvocato: una professione, quella abbandonata dallo scrittore, che non lo appagava e che poco lo ispira nelle sue pagine, come confessato in risposta ad una delle numerose domande. Non è escluso che Un ragazzo normale possa diventare un film, intanto il libro e il suo messaggio meritano attenzione: anche se i supereroi non esistono, le persone speciali sono vere e quello che ci hanno insegnato è tutt’altro che aleatorio, come nel caso specifico di Giancarlo Siani. Un incontro molto interessante, che dopo la sosta pasquale aprirà la pista alla programmazione di aprile: si comincia venerdì 6, alle ore 18.30, con Franco Faggiani e La manutenzione dei sensi (Fazi) nella sede di via Pia. 


“Match d’autore” al femminile tra Yourcenar e Kahlo: sabato 7 aprile il primo evento dell’Associazione Artè

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«La libertà basta volerla», diceva Marguerite Yourcenar. È una frase realistica o surrealistica? «Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni», risponderebbe Frida Kahlo.

Una scrittrice francese di grandissimo spessore e una pittrice messicana tra le più apprezzate al mondo daranno vita ad un match d’autore, sabato 7 aprile alle 18.30 nella location di via Paganico, 322. Un aperitivo letterario, un po’ fuori dalle righe e lontano da un format canonico, quello proposto dall’Associazione Culturale Artè, appena costituita e alla sua “prima” ufficiale. “Match d’autore” perché a confronto ci saranno due artiste, raccontate dalla regista e attrice Carla Petrella, nelle loro somiglianze e nelle loro divergenze culturali, letterarie, artistiche. Marguerite Yourcenar (1903-1987) ha scritto, tra le numerose opere, Memorie di Adriano, considerato uno dei libri più belli del Novecento francese e non solo. Il tema esistenziale e quello della morte, unito appunto a quello della memoria, fanno da cornice ad un’opera poliedrica e ricca di spunti narrativi. Di contro Frida Kahlo (1907-1954), che in un’esistenza breve ha sancito la nascita di una nuova arte, tutta spostata sulla visione del corpo femminile e con un impegno di base squisitamente ‘politico’, a difesa della cultura messicana e del suo popolo. L’abbinamento tra le due donne, capisaldi della storia novecentesca internazionale, è stato spiegato in breve dalla stessa Carla Petrella (co-fondatrice di Artè), che prima di entrare nell’ambito artistico ha dichiarato le prossime mosse della nuova Associazione: “Cominciamo con quest’incontro per farci conoscere e per conoscerci, con l’obiettivo di entrare nella vita culturale veliterna. La sede di via Paganico, gentilmente messaci a disposizione, è provvisoria perché presto avremo uno spazio ufficiale in cui svolgere tutte le attività. Per ora lavoreremo su diversi fronti: aperitivi letterari e tè, abbiamo una programmazione fino a maggio e se la proposta incontrerà il favore del pubblico andremo avanti riprendendo le attività dopo l’estate”. Sul “Match d’autore” tra Kahlo e Yourcenar, senza svelare troppo per non togliere quell’alone di curiosità che non guasta mai nel campo della cultura, Carla Petrella racconta l’idea: “Non mettiamo, come in questo caso, a confronto necessariamente due letterati. Avendo a disposizione un tempo ridotto i personaggi non saranno trattati in maniera esaustiva, ma vogliamo dare un input, farli conoscere a chi non li ha mai sentiti nominare e invogliare alla rilettura e alla riscoperta della loro arte chi li conosce bene. Un piccolo input, con qualche sorpresa…”. Prima uscita che cade il 7 aprile, slittando dal mese di marzo, ma che si conferma un omaggio alle donne. Non resta che attendere sabato prossimo, alle ore 18.30: l’appuntamento è in via Paganico, 322 per il primo match d’autore e per la prima data del calendario artistico dell’Associazione Culturale Artè.

Cambiamento, gioventù, voglia di ritrovarsi: Franco Faggiani alla Mondadori di Velletri. Segue Lokomotiv..

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Primo appuntamento del mese alla Mondadori Bookstore Velletri-Lariano. Venerdì 6 aprile, alle ore 18.30, lo scrittore Franco Faggiani presenterà il suo ultimo romanzo La manutenzione dei sensi, edito da Fazi.
Un caso editoriale, che ha seminato un grande consenso in termini di pubblico e di critica, per la firma di un autore molto noto anche nel campo del giornalismo (collabora con diverse testate nazionali e ha lavorato come reporter su temi sportivi, ambientali, economici e politici). Il romanzo di Faggiani racconta la storia di Leonardo Guerrieri, vedovo cinquantenne in un momento di smarrimento, e Martino, un giovane solitario che condivide con l’adulto soltanto il senso di inquietudine esistenziale. Una malattia stravolgerà la vita di entrambi, che condividono lo stesso percorso dopo l’affido del ragazzo a Guerrieri. E un trasferimento in alta quota, nelle Alpi piemontesi, sarà provvidenziale per conoscere nuovi personaggi e soprattutto per riscoprire, tramite la natura – taciturna come loro, ma con tante cose da dire in fondo – se stessi, in una vera e autentica manutenzione dei sensi. Cambiamento, gioventù, senilità: temi che si incrociano nell’opera di Faggiani, che sinora ha riscosso il vivo interesse dei lettori. Al termine grande spazio verrà dato alla rivista poster Lokomotiv, con la presentazione dell'ultimo numero e il vivo coinvolgimento dei redattori di questa interessante realtà, che interverranno con proiezioni, letture e interventi in merito alla rivista. Per saperne di più l’appuntamento è fissato per venerdì 6 aprile, alle ore 18.30, presso la Libreria Mondadori Bookstore di Velletri.


Polo Espositivo, inizia la ricerca degli abiti di scena disegnati da Lucia Mirisola per le opere di Luigi Magni

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Dopo l'intitolazione del Viale della Villa Ginnetti al maestro romano e la piantumazione di una camelia dedicata a sua moglie Lucia Mirisola via ad un'altra fase del progetto "Magni" che "La Pallade Veliterna" porta avanti dal mese di Settembre del 2017, quella della ricerca dei costumi disegnati da Lucia per la costituzione di una grande mostra permanente che possa rendere fruibile la grande carriera di una coppia di spettacolo senza dar spettacolo.

di Alessandro Filippi
Dopo l'inaugurazione della mostra Gigi Magni filmografia di un regista parte un'altra fase del progetto "Magni" quella dedicata all'opera di sua moglie Lucia Mirisola attraverso la ricerca nei magazzini delle varie costumerie degli originali dei film per realizzare un catalogo fotografico e allestire una mostra permanente presso il Polo Espositivo Juana Romani. Operazione che verrà condotta in collaborazione con l'Associazione Clik di Paolo Pace. Lucia Mirisola Dopo aver iniziato la sua carriera nel 1955, nel 1960 fu assistente scenografa e costumista nel capolavoro La dolce vita di Federico Fellini.In quasi cinquant'anni di attività, ha curato le scenografie della maggior parte dei film del marito Luigi Magni, tra i quali La carbonara, Arrivano i bersaglieri e La Tosca, ricevendo il Nastro d'argento alla migliore scenografia per In nome del Papa Re e quello per i migliori costumi per 'o Re, quest'ultimo premiato per lo stesso motivo anche con il David di Donatello così come In nome del popolo sovrano.Nella mostra Gigi Magni filmografia di un regista sono esposti i primi sei abiti originali di cui quattro rintracciati nella collezione Costumi d’Arte Peruzzi e sono quelli indossati da Lucrezia Lante Della Rovere nella Carbonara, da Nino Manfredi ne La Notte di Pasquino, da Alberto Sordi ne In nome del popolo sovrano e Franco Nero ne il Generale. La Costumi d'Arte Peruzzi nacque con altra denominazione, nel 1815 circa, dall’iniziativa di Angelo Pignotti, vecchio soldato Napoleonico, che iniziò a Firenze una sua piccola attività di antiquariato minore.Fra le sue mercanzie aveva abiti della fine del seicento e ancor più del settecento che pur non essendo, oggetti di vero antiquariato, con il radicale mutare delle fogge del vestire, soprattutto dopo la Rivoluzione Francese, avevano assunto un interesse documentario di un’epoca vicina, ma distante dal nuovo modo di vivere. In seguito alle richieste di molti pittori, che si servivano di questi abiti autentici per i loro modelli per quadri di maniera, Pignotti decise di non limitarsi ad prestarli graziosamente ma di organizzare un’attività di noleggio vero e proprio.Alla metà del secolo, Egisto Peruzzi, che aveva sposato la figlia del Pignotti, ereditò l’attività e ne cambiò la ragione sociale in CASA D’ARTE – Firenze – non limitandosi al noleggio degli abiti autentici, ma cominciando a fabbricarne di nuovi, su richiesta e disegni di pittori e filodrammatiche. Anche i balli in maschera, molto in voga all’epoca, incrementarono tantissimo l’attività di confezione e noleggio. L’impresa si andò sempre più sviluppando con Ruggero, figlio di Egisto, anche lui fra l’altro, attore filodrammatico, che non si limitò a fornire i costumi alle compagnie filodrammatiche toscane, ma viaggiando per l’Italia, anche alle compagnie di prosa primarie. Il Figlio di Ruggero, Giuseppe, volse la sua attenzione al genere di spettacolo più grandioso dell’epoca: l’Opera Lirica.Siamo intorno al 1920 e si va formando in maniera sempre più accelerata, attraverso questi spettacoli, un cospicuo patrimonio di magazzino. Altri due vengono dalla Costumi Tirelli e sono quelli indossati da Carmen Scarpitta ne In nome del Papa Re e da Vittorio Gassman in Tosca. A Formello, nei pressi di Roma, sorge un edificio di cinquemila metri quadrati dove sono appesi, suddivisi per generi e per epoche, più di cinquemila abiti d’epoca autentici e oltre centosettantamila costumi, i primi raccolti dalla passione di collezionista di Umberto Tirelli e incrementati in seguito dalla perseveranza di Dino Trappetti, e i secondi prodotti dalla sartoria che lo stesso Tirelli fondò. Insieme alla collezione di schizzi, bozzetti, disegni preparatori, custodita dalla ditta, questo repertorio di cinque decenni di arte scenica al servizio di teatro, cinema, opera lirica, ha pochi uguali al mondo. Fedele ai principi che hanno ispirato il suo fondatore, la Ditta è cresciuta e non ha mai cessato di alimentare la fantasia di sommi creatori di costumi tra cui Lila de Nobili, Piero Tosi, Pier Luigi Pizzi, Gabriella Pescucci, Milena Canonero, Maurizio Millenotti, Ann Roth... fino ai loro emuli di oggi come Carlo Poggioli, Alessandro Lai e Massimo Cantini Parrini…sartoria Tirelli è nata nel 1964, ad essa si deve la realizzazione di costumi per film e spettacoli famosissimi, tra cui i costumi di quasi tutti i film di Luchino Visconti (disegnati da Piero Tosi). Ha collaborato alla realizzazione dei costumi di "Casanova" di Federico Fellini, costumista Danilo Donati il quale vinse l'Oscar per i migliori costumi nel 1973/74, di "Momenti di gloria" del regista Hugh Hudson, costumista Milena Canonero premio Oscar nel 1982, i costumi di "Amadeus" di Milos Forman, per il quale il disegnatore Teodor Pistek guadagnò un premio Oscar nel 1985, i costumi per "Cyrano de Bergerac" disegnati da Franca Squarciapino, premio Oscar 1991, "L'età dell'innocenza" che fruttò un Oscar alla costumista Gabriella Pescucci nel 1994 e “Marie Antoinette” che fece vincere il premio Oscar alla costumista Milena Canonero nel 2007 e numerose sono state le nomination e tanti altri i premi italiani e stranieri, assegnati a vari costumisti ai quali la sartoria Tirelli ha dato il suo contributo realizzativo. Dopo la scomparsa del suo fondatore Umberto Tirelli, continua attraverso i suoi amici-eredi la sua prestigiosa attività sotto la guida di Dino Trappetti.La Tirelli Costumi ha realizzato i costumi per "Il paziente inglese" premio Oscar per la costumista Ann Roth nel 1997, “La leggenda del pianista sull’oceano” David di Donatello per il costumista Maurizio Millenotti e dello stesso “Passion, la passione di Cristo” e “N – Io e Napoleone”, “Ritorno a Cold Mountain” disegnati da Ann Roth, “I Fratelli Grimm e l’incantevole Strega” di Gabriella Pescucci, “Il Mestiere delle Armi” costumi di Francesca Sartori. Nonché i costumi per “Nuovo Mondo” disegnati da Mariano Tufano, “Silk” costumi di Carlo Poggioli, “Primo Carnera” e “Barbarossa” costumi di Massimo Cantini Parrini, “I Viceré” e “The Wolfman” con i costumi di Milena Canonero.Inoltre ha collaborato per i film "Titanic" premio Oscar nel 1998 per la costumista Deborah Scott, "Elizabeth" costumista Alex Byrne, “Moulin Rouge” di Baz Luhrman, “La fabbrica di cioccolato” di Gabriella Pescucci, “The Duchess” costumi di Michael O’Connor premio Oscar nel 2009, “Robin Hood” costumi di Janty Yates e “Alice in Wonderland” costumi di Coleen Atwood.Di uguale importanza sono poi, i lavori teatrali realizzati da talenti emergenti come Massimo Gasparon e Stefano Poda. Umberto Tirelli era un appassionato collezionista di abiti antichi, che inizialmente ricercava e acquistava a scopo di studio nelle soffitte delle famiglie aristocratiche e sulle bancarelle dei mercati delle pulci di mezzo mondo, Tirelli ha costruito pazientemente una imponente collezione che conta oggi più di 15.000 capi autentici ed è sicuramente una delle più importanti collezioni private del mondo nel campo dell'abbigliamento.Umberto Tirelli non si è limitato a collezionare abiti storici, ma ha sempre cercato di farli vivere, mettendoli a disposizione dei costumisti con cui collaborava e numerose sono le donazioni fatte ai più prestigiosi Musei del mondo (Metropolitan Museum di N.Y; Tokyo Institute of Costume; Kyoto Institute of Costume e Le musée des Arts décoratifs a Parigi). La Donazione più considerevole (circa 300 costumi) costituisce il nucleo fondamentale della Galleria del Costume del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze. Con lo stesso proposito la Sartoria Tirelli ha organizzato e tutt’ora organizza mostre utilizzando sia i costumi autentici appartenenti alla propria collezione sia quelli realizzati per i film e per le opere teatrali di maggior successo, come la recente mostra “L’Atelier degli Oscar” organizzata a Gorizia nella cornice storica di Palazzo Attems Petzenstein che ha riscontrato un grande successo di pubblico.Umberto Tirelli apre la sua sartoria nel novembre 1964 con due macchine da cucire, cinque sarte, una modista, una segretaria e un autista-magazziniere.Dopo il primo spettacolo (una "Tosca" disegnata da Anna Anni e diretta da Mauro Bolognini per il Teatro dell'Opera di Roma), nel primo anno di attività la sartoria Tirelli realizza i costumi per tre grandi spettacoli di prosa: "Tre sorelle" e il "Il gioco delle parti" disegnati da Pier Luigi Pizzi per la regia di Giorgio De Lullo, e il "Giardino dei ciliegi" disegnati da Ferdinando Scarfiotti per la regia di Luchino Visconti.Da allora la sartoria Tirelli non ha fatto che crescere. La sua attività si è sviluppata principalmente in due direzioni diverse e complementari: quella tracciata dalla carriera di Pier Luigi Pizzi, e costellata di costumi concepiti per il teatro di prosa e d'opera, prevalentemente (ma non solo) all'insegna dell'invenzione e della fantasia; e quella tracciata dalla carriera di Piero Tosi, che si è dedicato di preferenza (ma non solo) al cinema, nella ricostruzione filologica.Il lavoro di Tosi ha poi influenzato in modo determinante quello di Gabriella Pescucci cresciuta professionalmente sotto la guida di Tosi e Tirelli e arrivata nel 1994 a vincere un Oscar per “L'età dell'innocenza", Maurizio Millenotti, anche l'apporto di Vera Marzot e Maurizio Monteverde è stato fondamentale per la costruzione del prestigio della sartoria.Numerosi sono i costumisti che sono cresciuti nella "Bottega Tirelli" e alcuni di loro hanno raggiunto prestigio internazionale, come Maurizio Millenotti (due nomination per l'Oscar e numerosi premi italiani), Giovanna Buzzi, Alberto Verso, Carlo Diappi, Carlo Poggioli, Flora Brancatella, Alberto Spiazzi, Silvia Aymonino, Alessandro Lai, Mariano Tufano e Massimo Cantini Parrini.E numerosi sono i costumisti stranieri che hanno frequentato e tutt’ora frequentano la Tirelli Costumi, come Hugo De Ana (regista e costumista dei suoi spettacoli), Sandy Powell, Claudie Gastine, Ann Roth, Penny Rose, Yvonne Sassinot de Nesle, Francoise Tournafond, Olga Berluti, Deborah Scott, Jean Philippe Abril, Janty Yates e tanti altri.


Ospedale, uova di Pasqua ai bimbi ricoverati da 'Velletri nel Cuore' e il candidato sindaco Alessandro Priori

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Una sorpresa condita da un bell'Uovo di Pasqua quella che il candidato sindaco Alessandro Priori e diversi rappresentanti della lista "Velletri nel Cuore" hanno riservato ai bambini costretti al ricovero nel reparto Pediatria dell'Ospedale "Paolo Colombo" di Velletri.
Nella mattinata di Pasqua il candidato sindaco si è recato presso il nosocomio cittadino e insieme al viceprimario del Pronto soccorso, il dottor Fabio Messori, che sarà uno dei candidati della lista "Velletri nel Cuore", ha donato un Uovo solidale ai bambini presenti nella struttura, che hanno gradito non poco la lieta sorpresa. "Quella odierna - ha dichiarato proprio il dottor Messori, di concerto con Alessandro Priori ed altri esponenti della lista "Velletri nel Cuore" non ha mancato di donare le Uova anche ai bambini del Pronto Soccorso - è solo una delle iniziative che metteremo in campo per migliorare la nostra città e per sensibilizzare ad un'attenzione maggiore verso chi si trova nel bisogno". L'iniziativa ha consentito al gruppo di augurare serene festività pasquali all'intera cittadinanza, in attesa di ritrovarsi nelle imminenti iniziative della campagna elettorale che avrà il suo culmine domenica 10 giugno e che vedrà la coalizione guidata dall'avvocato Alessandro Priori recitare un ruolo di primo piano per il rilancio della città di Velletri. Va ricordato l'impegno del gruppo trainato da Alessandro Priori a salvaguardia e tutela dell’Ospedale di Velletri, fiaccato dai continui tagli e chiusure di reparti. Diverse le iniziative portate avanti negli ultimi mesi, a partire dai banchetti con raccolta firme approntati per difendere il civico ospedale e dotarlo di una nuova TAC.


Inaugurato il Comitato di Giorgio Greci Sindaco con l’iniziativa “Fai sentire la tua voce”

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"Questa è la vostra casa". Così Giorgio Greci, candidato sindaco di "Con Voi per Velletri", ha aperto le porte del suo comitato elettorale, invitando i veliterni a farne un proprio punto di riferimento nei mesi della campagna elettorale che precederà il voto del 10 giugno.
Nel pomeriggio del sabato prepasquale il comitato elettorale di via Lata, inaugurato nell'occasione, è stato preso d'assalto da tanti cittadini desiderosi di stringersi attorno a colui che hanno individuato come l'uomo del rilancio e della rinascita. "Fai sentire la tua voce"è il motto dell'iniziativa presentata alla città e spiegata per primo da Guido Ciarla, uno di coloro che andranno ad impreziosire la lista di "Con Voi per Velletri". "Un nuovo modo di far politica - ha evidenziato l'ex numero 1 dei commercianti -, all'insegna del civismo e del pieno coinvolgimento dei cittadini, allo scopo di arrivare ad un programma condiviso da tutti. Questo ci ha spinti a redigere un questionario, che fino al 29 aprile verrà diffuso attraverso dei gazebo, due volte a settimana, il giovedì e sabato. Tramite lo stesso ogni persona potrà esporre le tre problematiche che sentirà più a cuore, che poi saranno oggetto di sintesi per un evento finale in cui verranno rese note in un documento finale che entrerà a far parte del programma. Quello che sta tentando di fare Giorgio è qualcosa di grandioso e c'è bisogno di tutti per realizzarlo" ha concluso tra gli applausi Guido Ciarla. Applausi che hanno contraddistinto anche l'intervento di Giorgio Greci, che è ripartito dall’acronimo della parola'Storia', della quale, abbinandola alla città di Velletri, ha toccato un aspetto per ogni lettera, partendo dalla S come Sicurezza, per arrivare alla A come Appartenenza, passando dalla T come Tradizione, dalla O come Orgogliosa, dalla R come Ricca e dalla I come Inclusiva. "Caposaldo di questo nostro progetto - ha dichiarato Greci rivolgendosi ai presenti - è la partecipazione del cittadino, come premesso nel dicembre del 2016 e ribadito l'anno dopo. Il cittadino sarà il fulcro del movimento e della nostra linea programmatica, che dovrà essere impreziosita proprio da questo strumento, che mettiamo a disposizione di ogni cittadino e di ogni quartiere della città. Il nostro è un progetto fatto di donne e uomini che ci mettono la faccia e che vogliono ricostruire la storia di questa città, ripartendo dall'orgoglio di appartenenza, dalla sicurezza, dal decoro urbano, dalle eccellenze del territorio, dal rilancio del commercio e dell'artigianato, dall'inclusività e dall'attrattività". "Alzate la vostra voce e fateci conoscere le criticità. Stateci vicino e fate diventare questa sede la vostra casa, la casa di tutti coloro che si sentono parte integrante di un progetto di rilancio della città". Nel corso del suo intervento il leader di "Con Voi per Velletri" ha rievocati i punti fermi del progetto, a partire "dal 'no' assoluto a scellerati impianti di compostaggio industriale sul territorio, per arrivare al rilancio del comparto agricolo e tanti altri temi a noi cari". "Il progetto civico - ha continuato - deve essere il fulcro del ragionamento di un movimento per il quale il Sindaco deve essere un semplice cittadino che ha ricevuto il consenso di altri cittadini e si mette a disposizione degli altri. La casa del Sindaco non può essere il palazzo comunale - ha concluso Giorgio Greci tra gli applausi -, ma la città stessa, ed io ho iniziato già da 2 anni a stare tra la gente e i nostri alleati sono e saranno sempre i cittadini". Plurime le possibilità di poter interagire col gruppo e col suo leader: facendo visita al Comitato, che da martedì sarà aperto mattina e pomeriggio, per arrivare alla casella di posta elettronica ideevelletri@gmail.com, fino ad arrivare al contatto messenger della pagina Giorgio Greci - Sindaco per Velletri, e a quello della pagina del movimento Con Voi per Velletri, senza trascurare la possibilità di partecipare ai gazebo, il prossimo dei quali è in programma giovedì 5 aprile, presso il mercato settimanale.


Grandi risultati per gli atleti del maestro Tommaso D’Adamo a Latina nella gara svoltasi presso il Cue Club

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Domenica 25 a Latina presso il Cue club gli atleti dell’As Kick Boxing Castelli Romani del maestro Tommaso D’Adamo hanno dato spettacolo. E’ stata organizzata dal m° Misdaris Luigi questa gara come allenamento in virtu’ della seconda fase del campionato italiano centro Italia WTKA che si svolgerà a Napoli Domenica 8 Aprile.

di Alessandro De Angelis
Sono stati svolti 60 match di contatto leggero, l’asd veliterna ha partecipato con ben 11 atleti categoria esperti e tre atleti nella categoria primi guanti. Nella categoria esperti tutti gli atleti dell’As Kick Boxing Castelli Romani si sono classificati al primo posto: Bastianelli Simone-Gargiulo Emanuele-Elena Mammucari-Antonetti Andrea-Duraku Amin-Antonelli Leonardo-Alessio Cugini-Deserti Filippo-Arapaj Fabjol-Fardella Luca-Palone Leonardo. Inoltre si sono ben distinti due bambini alle loro prime esperienze dove hanno iniziato a fare attività promozionale, dove non c’é vittoria ma viene dato un pareggio e sono Ferrante Paolo e la mascotte della palestra Vicario alessandro , tutti e due hanno dimostrato di avere una grande grinta e coraggio. Grande soddisfazioni per il maestro D’Adamo che quest’anno ha creato un gruppo di atleti di alto livello tecnico . Ricco è il programma degli appuntamenti che attendono l’As Kick Boxing Castelli Romani: Napoli 8 aprile (seconda fase campionati italiani Centro Italia),-Sermoneta 28 aprile-Bari 6 maggio(3 fase campionati italiani centro Italia) –Massa carrara(finali campionati italiani Wtka) 27 maggio, Lariano 14 giugno-Cisterna 21 giugno-Giulianello 7 luglio-Cori 14 luglio.

TARI, si può ricevere la bolletta anche per posta elettronica

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Si comunica che in questi giorni sono in distribuzione presso il territorio del Comune di Velletri le bollette relative alla tassa rifiuti per l’anno 2018.
Novità di questo anno è la trasmissione anche a mezzo mail dell’invito al pagamento per i soli utenti che abbiano fornito preventivamente alla Velletri Servizi spa il proprio indirizzo di posta elettronica. Le bollette con gli allegati modelli di pagamento f24 sono inviati esclusivamente dalla seguente pec aziendale (velletriservizi@legalmail.it).

La Rosavolley Velletri è pronta al rush finale dopo la sosta di Pasqua

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Anche Pasqua e Pasquetta sono passate e nei Campionati di pallavolo ci si prepara all’ultimo strappo di impegni agonistici che conducono alla fine della stagione.

di Danilo Mancini
La Serie D di Piero Ronsini è attesa sabato 7 Aprile nella tana del Ciampino, seconda forza del Torneo ed in lotta con la Puntovolley per il primo posto finale nel girone. Gara difficilissima sulla carta che capitan Formiconi e compagne intendono onorare con il massimo impegno e determinazione. Lo stesso organico di ragazze sarà impegnato in gara secca domenica 8 Aprile a Sora nella seconda fase del Campionato Regionale Under 18 contro la formazione locale. Ugualmente in trasferta dovrà recarsi l’Under 16 di Marco Ferruzzi per la gara di ritorno dei 32mi di Finale della corrispondente manifestazione per cercare di ribaltare il difficile 0-3 patito tra le mura amiche nel match di andata. Parimenti fuori casa dovrà recarsi la Seconda Divisione di Paolo De Florio, precisamente a Roma contro la Laurentina. Vecchi e socie, attualmente al secondo posto della graduatoria, tenteranno di conquistare il bottino pieno per prepararsi al meglio per la gara successiva, lo scontro diretto contro la capolista Duemila12 Roma con in palio la vittoria conclusiva nel proprio girone. Le uniche rappresentanti societarie a giocare in casa alla fine saranno le giovanissime dell’Under 12 impegnate domenica mattina nella palestra del Liceo Landi contro le pari età del Cave. Per le allieve del coach Loredana Melaranci un’ulteriore prova da affrontare nel proprio percorso di crescita e sviluppo tecnico e caratteriale. A tutte le formazioni societarie giunga il classico “in bocca al lupo” di augurio.

Velitrae, Mazzalupi: “Dimensione associativa, valore aggiunto”

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Andrà avanti sino alla fine di aprile la campagna soci dell’Associazione Ginnastica Velitrae per l’anno 2018. 

di Livio Mastrostefano
L’attenzione del sodalizio Collare d’Oro al Merito Sportivo riposta nella campagna soci è sottolineata dalle parole del presidente Fabrizio Mazzalupi: “Era il 2012 quando l’allora dirigenza, in un momento particolarmente difficile per la sopravvivenza stessa del sodalizio sportivo, lanciava il “Manifesto dell’associazione”, richiamandosi ai principi contenuti nel Manifesto dello Sport Educativo della Conferenza Episcopale Italiana presentato poco tempo prima al CONI: un vero e proprio inno alla passione e allo spirito di volontariato che contraddistinguono tutti gli operatori che, con spirito di gratuità e solidarietà sono chiamati a prendere delle decisioni per il bene collettivo. La “dimensione associativa” rimane un importante fulcro di relazione e interazione sociale, una preziosa esperienza di educazione alla democrazia, alla partecipazione, alla corresponsabilità e all’esercizio di cittadinanza attiva e responsabile. Per la nostra associazione la vita associativa è un momento fondamentale, un valore aggiunto che ha permesso alla Velitrae di scrivere oltre cento anni di storia di sport, solidarietà e volontariato, e superare anche i momenti più difficili compresi due conflitti bellici mondiali. Rinnovo l’invito a tutti i soci Benemeriti, ai Soci Effettivi e a chiunque volesse apportare il proprio contributo alla storia benemerita della Velitrae, a rivolgersi presso la segreteria dell’associazione nella palestra della S.M.S. “C. Cardinali” in Via San Giovanni Vecchio, tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 20, per ritirare la tessera sociale valida per l’anno 2018.”

Festa delle Camelie, si conclude l'edizione numero ventiquattro: il bilancio della Pro Loco Velitrae

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Martedì 27 marzo si è conclusa la XXIV festa delle Camelie, una tradizione che si rinnova dal 1995. La Pro Loco Velitrae, ringrazia l'Assessorato al Turismo e ai Prodotti Locali, in particolare l'assessore Marcello Pontecorvi, per averle dato fiducia e la possibilità di essere stata strumento operativo nell'organizzare quanto necessario, per la buona riuscita della Manifestazione.
La Festa ha avuto la collaborazione di altre Associazioni quali Amici di Ratatouille, Velletri in Camper, Arte-Mestieri Castellii romani, Armonia, Sbandieratori e musici della Città di Velletri, Circolo Artistico La Pallade Veliterna, Confesercenti Velletri, Associazione Velitema Commercianti, il GAV, la Fondazione Arte e Cultura, Radio Mania. Molte le iniziative che hanno contribuito a rendere la città interessante sotto l'aspetto culturale, artistico ed eno-gastronomico. Quest'edizione ha visto varie iniziative nel centro storico, tra piazza Cairoli e piazza Mazzini, piazza Caduti sul lavoro, lungo Corso della Repubblica, al Teatro Artemisio e alla Casa delle Culture. Nelle giornate dal 23 al 27 Marzo, si sono alternati incontri culturali, degustazioni di prodotti tipici, mostre d'arte, spettacoli di danza, esibizioni sportive, esposizioni di piante di camelie a cura di produttori veliterni e di piante ornamentali. Centinaia le varietà di camelie che sono state da tutti apprezzate nel percorso interessato dalla festa, in una cornice di petali multicolori, grazie alle aiuole realizzate da esperti vivaisti e grazie alla partecipazione dei florovivaisti locali e non. In piazza Cairoli un servizio di bus navetta gratuito ha accompagnato gli ospiti nella visita di alcuni giardini privati: Fasano, Bruschi, Ceracchi, e pubblici come il Camelieto di piazza Martiri di Pratolungo e l'Istituto Agrario, dove è stato possibile ammirare molte piante rare e diversi esemplari di camelie . Stimolanti e coinvolgenti i Concerti nelle giornate del 24 e 25 marzo della "The Bourbon on the rock" band e della "Rambling fever band", del Duo Vocalist, de La Chiave del tempo, della Junior Band Fantasy e della Banda città di Velletri "U. Cavola".
E' stato dato ampio spazio alle iniziative del mondo della scuola. Apprezzati da tutti i concerti dell'orchestra "LaMiFa" dell'Istituto Comprensivo "Velletri Centro" e il concerto dell'orchestra "Flauti dolci" dell'Istituto Comprensivo "Velletri Nord", cosi anche gli stand artigianali con manufatti lavorati dagli alunni della scuola Rosita Zarfati dell'Istituto Comprensivo Gino Felci e dell'Istituto Comprensivo Velletri Centro. Nelle giornate di Venerdi 23 Marzo e Martedì 27 Marzo, presso il Teatro Artemisio "Gian Maria Volontè", gli Istituti .Comprensivi Gino Felci e Velletri Nord hanno portato in scena spettacoli musicali, teatrali ed artistici. Gradita la seconda edizione del concorso per gli istituti comprensivi dal titolo "Velletri, Città della Camelia, colore, cultura, creativity" in cui gli alunni hanno potuto partecipare con elaborati grafici. I disegni sono stati esposti nella mostra a tema (dal 17 Marzo al 26 Marzo) presso Villa Bernabei; i migliori elaborati sono stati premiati nella giornata di Martedì 27 Marzo presso il Teatro Artemisio "Gian Maria Volontè" . La giuria tecnica composta da Elena Capretto, Leonardo Di Silvio, Tiziano Roccia ed Eugenia Ponzo hanno individuato quali vincitori della II Edizione: per l'Istituto Comprensivo Gino Felci quale 3° classificato Gabriela Imbru della classe IIIF della scuola Media Clemente Cardinali; 2° classificato Priscilla Castro Ponce della classe III C della scuola Media Clemente Cardinali; 1° classificato il lavoro di classe della scuola L. Novelli.

"Autostima = Successo - 10 regole per potenziarla": presentazione del libro di Pina Li Petri

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Sabato 14 Aprile alle ore 17.30 presso la "La Piazzetta caffe" di Velletri, si svolgera la presentazione del libro «Autostima = Successo — 10 regole per potenziarla», scritto dalla psicologa, psicoterapeuta e mental coach dott.ssa Pina Li Petri.
L'evento di carattere informativo a promosso dall'Associazione Centro d'Ascolto "Leonardo da Vinci" Onlus. Questa quarta pubblicazione della dott.ssa Li Petri vuole essere una guida pratica per tutti coloro che intendono acquisire una maggiore fiducia di se; l'obiettivo a proprio quello di far comprendere, in primis, quanto sia importante amarsi, per poter stare bene con se stessi e con gli altri. Attraverso le sue parole, le citazioni e le immagini utilizzate si descrivono queste dieci regole, che mirano al raggiungimento del benessere psico-fisico della persona. L'autrice vanta un'esperienza maturata in piu di 20 anni nell'ambito della psicoterapia clinica e della ricerca, possibile grazie alle sue conoscenze nella psicologia clinica, nella psicoterapia strategica, nel counseling, nel coaching e nella Programmazione Neuro Linguistica, che le hanno permesso di approfondire questa dimensione importante, quale a l'Autostima, dal punto di vista teorico e pratico, indispensabili per la costruzione di percorsi mirati alla cura di se. "E un libro" dice la psicologa "per tutti quelli che desiderano comprendere attraverso una spiegazione chiara degli accordi, vale a dire le nostre esperienze ripetute che costituiscono le memorie diventate oggi, le nostre credenze ostacolanti, che non ci permettono di farci spiccare it volo L'autostima non e uno stato di perfezione ideate, ma indica lo stare bene con se stessi, ora, indipendentemente e a prescindere dal proprio aspetto fisico o dal posto occupato nella scala sociale".

Lariano, approvato in consiglio comunale il Piano Triennale delle Opere Pubbliche

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Per i lavori pubblici tante le novità in arrivo, le opere realizzate, in progetto e i lavori che stanno per partire.

di Alessandro De Angelis
Nell’ultima seduta di consiglio comunale di martedì 27 marzo durante la quale è stato approvato il bilancio di previsione finanziario 2018-2020 e il documento unico di programmazione DUP 2018-2020, nel punto tre in discussione inerente l’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2018-2018 ed elenco annuale 2018 (punto poi approvato con i voti a favore della maggioranza Prima Lariano e i voti contrari delle opposizioni), l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Mattacchioni a inizio intervento ha annunciato due importanti notizie in arrivo dalla Regione Lazio. La prima è il finanziamento per ben 800.000 euro per la realizzazione di tratti di rete fognaria e recupero urbanistico in zona Fontana Quarantola, Colle dei Galli e Quarantola. Ricordiamo che l’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Caliciotti aveva aderito al bando regionale per la riqualificazione urbanistico- ambientale e risanamento igienico-ambientale e portato in consiglio lo scorso 15 febbraio il piano di interventi riferito ai nuclei edilizi abusivi perimetrali ai sensi della legge regionale 28/1980 che individuava nei nuclei 4,6,9 in quanto oltre ad essere occupati da edilizia abusiva e fortemente connotati da conformazione urbana disordinata, nonché privi di rete fognaria e favoriti per le caratteristiche altimetriche e di distanza dai tratti di rete fognaria già esistente e quindi sono stati prescelti per le caratteristiche tecniche.
“Dopo poco più di un mese dalla presentazione e approvazione in consiglio comunale di questo piano di interventi- ha affermato l’assessore Maurizio Mattacchioni- è arrivata notizia positiva del finanziamento regionale di 800.000 per la realizzazione dei tratti di rete fognaria nelle zone individuate. Come amministrazione siamo attenti a cogliere ogni opportunità che ci arriva, e dopo aver aderito al bando e aver portato in consiglio il piano di interventi per l’approvazione, abbiamo lavorato molto bene poi è stato presentato tutto il progetto in Regione che ce l’ha finanziato. Bando che prevedeva per la concessione del contributo determinate caratteristiche tecniche, nelle quali appunto rientravano i nuclei che sono stati individuati. In quella zona ampia dei tre nuclei grazie al finanziamento avremmo importante intervento di recupero e di dotazione di rete fognaria”. L’assessore Mattacchioni ha poi annunciato altra notizia di un altro finanziamento regionale per la somma di 68.584 euro per l’istituto Comprensivo di Lariano per la manutenzione straordinaria e realizzazione di interventi per potenziamento impianti sportivi. “Nello specifico con tale finanziamento andremo a intervenire sul campetto della scuola Galilei e incrementeremo le attrezzature sportive della scuola media Achille Campanile”. “Per i lavori pubblici- ha proseguito l’assessore Mattacchioni-proprio in questi giorni, finito il maltempo è ripreso il lavoro di riqualificazione all’’interno della città dando priorità ai luoghi frequentati da studenti insegnanti e genitori ed è stato realizzato intervento di asfaltatura presso il Piazzale antistante la scuola Galilei di Colle Cagioli, dopo le sollecitazioni pervenuteci in sede consiliare. Inoltre via Napoli è stata interessata da lavori di bonifica per il gas, fognatura e rete elettrica e ora il successivo intervento di asfaltatura, con qualche piccolo disagio che ha comportato per la circolazione, per realizzare però un intervento globale che apporterà notevoli migliorie sull’importante arteria di collegamento. Tutti i plessi di Lariano sono in buone condizioni, Sempre per le opere pubbliche è stata espletata la gara di appalto con conseguente aggiudicazione dell’appalto dei lavori per la realizzazione della riqualificazione di Colle Fiorentino grazie al finanziamento del Cipe di 1.910.0000 euro, e a breve partiranno i lavori. Espletata anche la gara di appalto per il progetto di riqualificazione e messa in sicurezza di Piazzale Brass e anche lì a giorni partiranno i lavori. Inoltre sempre per le opere pubbliche Importante la data del 31 marzo quando ci sarà la prima finestra della finanziaria( la successiva finestra è prevista per il 30 settembre) e avremo notizie sulle nostre richieste di contributi per ben 5 milioni e mezzo di euro per realizzazione di vari interventi tra cui: ripristino manto stradale strade rurali, messa in sicurezza delle scuole tra cui interventi alla scuola Colombo, lavori al piazzale della Galilei con regimentazione delle acque, ampliamento incrocio via Mastrella, abbattimento barriere architettoniche in Piazza Santa Eurosia, riqualificazione e messa in sicurezza di tutti gli edifici comunali”.


La Tognazza e GianMarco Tognazzi al Vinitaly 2018

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La Tognazza approda all’edizione 2018 del Vinitaly con tutta la sua energia, ironia, irriverenza e originalità. Ma soprattutto con i suoi vini, le sue etichette eclettiche e il suo linguaggio innovativo nel mondo del vino.
L'azienda vinicola di Gian Marco Tognazzi quest’anno sarà per la prima volta protagonista a Verona della grande manifestazione internazionale. Quattro giorni di degustazione dell'intera linea di vini: Tapioco, Come Se Fosse e Antani, Conte Mascetti, Voglia Matta e Casa Vecchia che saranno presentati presso lo stand alla presenza dello staff Tognazza e degli enologi Franco, di fama mondiale, soprannominato “Mr. Sangiovese”, e Matteo Bernabei. Durante le giornate del Vinitaly, tra una degustazione e un’altra, presso lo stand Tognazza sarà presentata la partnership con il Team LCR Honda di Lucio Cecchinello, che sta portando in giro per il mondo con la MotoGP Il Conte Mascetti e figli, con una grande sorpresa per gli appassionati delle moto e i tifosi di MotoGP. Presente per tutta la durata della manifestazione anche Gian Marco Tognazzi, reduce dal successo del film di Gabriele Muccino “A Casa tutti bene” e dalla sua tournée teatrale “Vetri Rotti”, che accoglierà amici, appassionati degustatori e operatori del settore. “La Tognazza è un’azienda vitivinicola gestita insieme a una squadra giovane che, nel mondo austero dei marchi del vino, si è fatta presto un’ottima reputazione, con centomila bottiglie vendute in 4 anni, una comunicazione autoironica e dissacrante”. Così Tognazzi racconta in sintesi il suo brand. “Essere oggi al Vinitaly è la conseguenza di un percorso che ci ha premiato e ha trovato delle conferme in una nuova visione del vino sempre più condivisa”. Inoltre Gian Marco Tognazzi, il 15 aprile alle ore 20 nel cuore del centro storico di Verona, a Cortile Mercato Vecchio, sarà ospite di Sorsi d’Autore, serata organizzata della Fondazione Aida, ideatrice del fuori fiera “Vinitaly and the city”. Incontri e degustazioni con personaggi di prestigio nazionale ed internazionale che si racconteranno al pubblico durante un momento conviviale all’insegna della condivisione di due grandi passioni: quella per il teatro e quella per il mondo enogastronomico. Trovate La Tognazza al Padiglione 9 – Stand C9. Per interviste a Gian Marco Tognazzi e visite allo stand potete contattare l’ufficio stampa Giusy Ferraina – comunicazione@latognazza.net - 3392939564

Un ordigno bellico sui binari, sospesa la circolazione sulla ferrovia Roma-Velletri

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Circolazione ferroviaria sospesa dalle 10.10, fra Pavona e Ciampino, linea FL4 Roma –Velletri, per il ritrovamento di un ordigno bellico inesploso della seconda Guerra mondiale in prossimità della stazione di Ciampino, lungo una scarpata.
Per garantire la mobilità Trenitalia ha istituito un servizio sostitutivo con bus fra Ciampino e Pavona. La circolazione potrà riprendere solo dopo la rimozione dell’ordigno e il nulla osta dell’autorità giudiziaria. Lo riporta fsnews.

Archeologia: "Il calendario di El Djem" a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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Coesistevano dunque nello stesso anno due calendari: quello civile che iniziava il 1° di gennaio, e quello agricolo-religioso che iniziava il 1° di marzo.

di Ciro Oliviero Gravier

Gruppo Archeologico Veliterno - Ultima parte


Secondo una tradizione che risaliva al re sabino Tito Tazio (che regnò su Roma per alcuni anni insieme a Romolo, dopo la pace successiva alla guerra causata dal famoso «ratto delle Sabine»), i Romani usavano offrirsi quel giorno (le Calende di gennaio) e nei giorni immediatamente successivi in segno di augurio di felicità e fortuna dei ramoscelli presi dall’«arbor felix» (secondo alcuni un alloro, secondo altri la verbena) che si trovava in un boschetto sacro alla dea Strenia, quella che ispirava coraggio e attività. Di solito questi ramoscelli venivano accompagnati con vasetti di miele o fichi secchi perchè l’anno fosse altrettanto dolce, finchè non furono sostituiti da piccoli oggettini, detti «strenae», da cui il nostro «strenne». L’usanza era molto sentita , universalmente praticata e irradicabile. L’apologeta Tertulliano, che era di Cartagine, ne condanna, esattamente alla stessa epoca del mosaico, la partecipazione da parte dei Cristiani, così come a quella di altre feste pagane . Ma addirittura verso la fine del secolo successivo Agostino è costretto a ritornare sull’argomento con una lunghissima omelia tenuta nel 397 nella cattedrale di Cartagine. Cinque secoli dopo, però, lo stesso divieto è riformulato dal religioso musulmano malekita Abu Hasan al-Qâbisî (935-1012), che viveva a Kairouan all’epoca degli Ziridi, ai suoi correligionari . La scena rappresentata nel pannello ci mostra due amici che si incontrano per una strada di Thysdrus (fa freddo, sono ben calzati e indossano pesanti mantelli con cappucci, una sorta di djellabah) e si scambiano, abbracciandosi, calorosi auguri di Buon Anno. Si diceva qualcosa come: «Felix sit tibi annus novus!» - «Felix et tibi!». Pazientemente in disparte, un ragazzino, anche lui vestito con abiti invernali, attende col suo canestro quadrato («tabula fortuna») in equilibrio sul capo, appoggiato ad un cercine, che uno dei due o entrambi vogliano acquistare le sue strenne: si vedono chiaramente i ramoscelli, un barattolo (di miele), un cartoccio (di fichi o di datteri) . Il nostro mosaicista, come è suo costume, si è limitato all’essenziale. Ma noi sappiamo che il ragazzino, questo del pannello o qualunque altro, vendeva per l’occasione ogni sorta di cianfrusaglie: pupazzetti o scheletri snodabili, trottole, ciondolini, anellini, braccialetti, collanine, specchietti, piccole lucerne (senza o con il congegno osceno incorporato) e, naturalmente, sigilla rimasti invenduti dai Saturnali appena passati...: più o meno la stessa minutaglia che ancora oggi un ragazzino di El Djem può sperare di smerciare ai turisti nei pressi dell’anfiteatro. Il secondo dei due mesi che aggiunse al vecchio anno romuleo di dieci mesi, Numa lo chiamò Februarius perchè lo volle dedicato alla purificazione, i cui strumenti erano i «februa» (le strisce di pelle degli animali sacrificati con cui venivano frustate le donne in un rito di fertilità). Era giusto che questa cerimonia si svolgesse a febbraio (per l’esattezza: nei giorni nefasti di febbraio) in preparazione all’anno nuovo, che stava per cominciare col mese di marzo. La festa in questione si chiamava «Lupercalia», ossia in onore di Lupercus, un attributo (che significava «protettore dai lupi») dell’antichissimo dio Fauno: si celebrava quindi da molto prima di Numa. Nel tentativo di storicizzarla, Plutarco e Dionisio di Alicarnasso raccolsero l’antica leggenda secondo cui era stata istituita da Evandro, alleato di Enea nell’Eneide di Virgilio. I Romani, sul presupposto che la prima parte del rito si svolgeva nella grotta del Lupercale sul Palatino, preferirono collegarla con la Lupa che lì aveva allattato Romolo e Remo. I sacerdoti Luperci nella grotta sacrificavano degli animali (delle capre e un cane) con le cui pelli si rivestivano, dopo averne tagliate alcune in strisce. Quindi uscivano dalla grotta e correndo per le strade frustavano con le strisce (februa) le donne che andavano loro appositamente incontro per ottenere in tal modo la fertilità. Il mosaico rappresenta due uomini che tengono orizzontalmente per le spalle ed i piedi una donna mentre un lupercus seminudo, con pelli intorno ai reni, la frusta sul ventre con il februum, prova evidente che il rito, esportato da Roma, si svolgeva anche a Thysdrus. Lascia perplessi il fatto che, mentre di tutti gli altri mesi è correttamente riportato il nome nella sua forma classica (con la precisazione dei sostantivi e degli aggettivi studiata all’inizio di queste pagine), il solo mese di febbraio è indicato con la forma popolareggiante, quasi dialettale, di «Febrarus» (come si diceva anche «Ianiarus») invece dei più corretti «Februarius», «Ianuarius». Svista del mosaicista? Svista e/o tolleranza del colto committente? O precisa scelta linguistico-culturale di chi, almeno una volta, ha sentito il bisogno di non appiattirsi su una classicità che rischiava di diventare saccente, e di valorizzare la sua identità di romano sì, ma anche di africano? O anche volontà di mettere in equilibrio un rito specificamente femminile con un lessico «familiare», di cui le donne erano portatrici? Questo magnifico mosaico è veramente una pietra che parla. Concepito come un calendario privato, o piuttosto un’agenda personalizzata, a saperne leggere le pagine, ci trasmette una mole enorme di notizie e di documentazione altrimenti irrecuperabili. Ci parla innanzitutto del calendario, della sua ripartizione in quattro stagioni e dodici mesi (tre per ciascuna stagione), della successione dei mesi, della loro caratterizzazione. Ci parla della religione, con gli dei greco-romani che più degli altri sono importanti per la vita della società thysdritana (Mercurio, Venere, Diana), con quelli del nuovo misticismo egizio e orientale (Iside, il Sole), con gli eroi che si staccano direttamente dal fondo della più antica romanità (Mamurius, Saturnus, Lupercus). Ci parla di Thysdrus, estiva e invernale, urbana e rustica, delle sue strade animate, delle sue feste chiassose e inquietanti, della sua gente vivace e intraprendente, dei suoi artigiani, dei suoi scugnizzi, della sua parlata. Ci parla del ricco proprietario che lo ha commissionato: della sua ricchezza, delle sue diversificate attività commerciali, della sua lealtà verso le istituzioni dello Stato (in primis l’imperatore), del suo conservatorismo culturale (attraverso i miti e i riti più arcaici) e, insieme, delle sue tendenze religiose più nuove e misticheggianti, della sua ospitalità, del suo amore per i begli oggetti, della sua raffinatezza signorile non disgiunta dall’attenzione acuta e partecipe che riserva a ciò che lo circonda, dell’amore per la sua città di provincia e della fierezza di essere cittadino romano. E ci parla di quel grande maestro che lo ha realizzato: denso nella sintesi, generoso nei dettagli, sorprendente e audace nelle innovazioni artistiche, osservatore acuto, fotografo ante litteram, tessitore di pietre. Un genio, uno sconosciuto.

Ginnastica Ritmica: "La Xistos guarda al futuro"

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Alla 2° prova dei Campionati federali Silver dello scorso weekend a Colleferro, la Xistos ha fatto scendere in campo una squadra di giovani ginnaste del settore preagonistico, pronte a misurarsi con le altre atlete della regione, in categorie affollatissime e competitive.
Nel campionato di primo livello LA sono nuovamente scese in campo le più giovani, capitanate dalle tecniche Irene Cipollari e Serena Uccella, che nella categoria Allieve 1 hanno dovuto affrontare ben 49 partecipanti. Il loro programma tecnico prevedeva l’esecuzione di 2 esercizi, corpo libero e palla, la cui somma determinava la classifica di gara. Buona la loro prova che le ha collocate nella zona media alta della classifica così composta: 12° Rehburg Ambra, 14° D’Auria Irene, 20° Canini Nicole, 22° Maresca Gemma, 22° Maurizi Ilaria, 30° Grilli Chiara, 42° Rosca Alessia. Un’ottima esperienza per loro che proprio quest’anno hanno iniziato il percorso della specializzazione e che sono state selezionate per far parte del Centro Tecnico Federale Regionale del Lazio. Anche nel Campionato LB, le partecipanti per ciascuna categoria sono state numerosissime. Nella categoria Allieve 1 , al primo posto e campionessa regionale l’atleta della Xistos Carucci Martina, con una prova decisamente convincente. Nella categoria Allieve 2 è giunta all 8° posto Perillo Marta la cui esecuzione è stata macchiata da un errore di perdita d’attrezzo che l’ha fatta scendere in classifica, rispetto alla sua reale potenzialità. Nella categoria Allieve 3 tra le 34 partecipanti, al 12° posto è giunta Laurini Aurora, ginnasta del Centro Tecnico Federale, con un ottimo corpo libero e al 23° posto Di Giacomantonio Anna, in crescita tecnica. Nella categoria Allieve 4 le atlete della Xistos hanno dovuto “combattere” sportivamente con 43 ginnaste partecipanti, cercando di fare la differenza su un programma tecnico che non lascia molto margine di giudizio.
Al 7° posto si è classificata Bagaglini Rachele, a conferma della sua grande capacità di centrare la prestazione in gara; al 10° posto Muscedere Sophia, tornata in gara ben preparata e decisa, al 3° posto nella classifica di specialità al cerchio, al 23° posto Bagaglini Ilaria distante dalle sue avversarie di una manciata di decimi, come pure Cava Arianna che, dal 18° posto nella classifica al cerchio, è entrata nella classifica generale al 40° posto. Tra le 30 atlete in gara per la categoria junior 2, la ginnasta veliterna Rengucci Cugini Chiara è entrata in classifica al 7° posto e 4° nella classifica al corpo libero, distinguendosi per pulizia esecutiva ed interpretazione artistica. Soddisfazione per le tecniche Monica Brandizzi, Anna Rucci e Eleonora Cipollari per la crescita graduale del loro gruppo di atlete. Il lavoro continua con la preparazione ai campionati d’insieme che si terranno a Velletri presso il Palazzetto dello Sport Bandinelli (6 maggio e 20 maggio prossimi)la cui organizzazione è stata affidata dalla FGI alla Xistos di Velletri.

Ginnastica artistica: grande Successo per la Res Cup 2018

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Sabato 31 Marzo 2018, in un Palazzetto dello Sport Bandinelli allestito per l'occasione dallo staff della Res Novae, con il prezioso aiuto del Negozio "Cuore stregato", in tema Pasquale e primaverile, si è tenuta la seconda edizione della Res Cup 2018, gara societaria in cui si sono dati battaglia, nell’arco dell’intera giornata, suddivisi per fascia, alcuni dei piccoli e grandi ginnasti della Res Novae Velletri e di altre associazioni di Ginnastica del Territorio.
Erano difatti presenti alla competizione, gli amici e colleghi della Ginnastica Valeriano Scrocca di Castel Madama, The Champion da Sermoneta, la Miky's Gym di Colleferro, la PGym 116 di Aprilia ed un asilo di Lariano: Pensieringioco; Il tutto per un totale di 250 atleti, due campi gara montati per l'occasione, 6 giudici e ben 15 Tecnici accompagnatori, che hanno dato vita alla seconda edizione della Res Cup 2018, un'intensa giornata di sport, amicizia e condivisione, dove le società hanno potuto confrontarsi in un clima allegro e festoso. I primi a scendere in campo sono stati gli allievi e le allieve, che dopo aver fatto un riscaldamento generale, hanno preso confidenza con gli attrezzi per entrare nel vivo della gara alle 9.00 con la sfilata iniziale, tra sorrisi e voglia di far bene davanti agli occhi di spalti gremiti, sono passati da un' attrezzo all'altro, dal Volteggio al Minitrampolino, dalla Trave al Corpo libero per le allieve, alle parallele pari per gli allievi. A rappresentare i colori della Res Novae: Bloise Emanuele, Calcari Tiziano, D’annibale Samuele, Muccio Giuseppe, Mastrella Francesco, Proietti Gabriele, Amedei Patrizio, Bloise Giorgio, Cassandra Lorenzo, Candidi Alessandro, Carnevali Giovanni, Caracci Vittorio, Della Manna Flavio, Fia Alessandro, Palma Francesco, Salvatori Andrea, Verri Leonardo, Pietrangeli Sandro, Cedroni Gabriele, Cedroni Rayan Premutico Marzio, Clara Azzarri, Ginevra Iannicola, Viola Candidi, Sara Feudo, Sara Canilopol Aurora Salvatori, Eva Trombetti, Zaira Vecchioni, Eliana Amedei, Rachele Colombo Alice Ciriaci, Noemi Di Luzio, Viola Favale, Federica Frainetti, Sara Leoni, Chiara De Silvio Sofia Mastrella, Nali Tullia, Carlotta Palma, Lavinia Pace, Aurora Sambucci, Paola Pietrangeli.
A fine gara, invadeva, l’ormai famoso Ressino, mascotte della Res Novae, che oltre a rallegrare i piccoli ginnasti, distribuiva colombine a tutti, aiutando inoltre tecnici e giudici, nelle premiazioni ai vari atleti partecipanti; Alle 11.30 iniziava il riscaldamento degli Junior Maschile eFemminili e i Senior maschili e femminile; A rappresentare la Res Novae Velletri: Caccianini Lorenzo, Calvani Matteo, Colonelli Giordano, Mariani Giovanni, Meconi Francesco, Sambucci Francesco, Sambucci Mher, Kananian Arturo, Bastianelli Gabriele, Calvani Dario, Casseri Enrico, Cristini Tiziano, Di Cocco Thomas, Felci Diego, Isopo Daniele, Michesi Gabriele, Prati Flavio , Priori Diego, Ungur Sebastian, Belelli Gabriele, Ferrante Azamat, Giri Francesco, Iacob Marian, Lombardi Wesley, Arseni Lorenzo, Catarinelli Chiara, De Massimo Elisa, Di Bella Sara, Iacob Denisa , Palmieri Aurora, Sacco Camilla, Sambucci Meri, Tosti Livia, Turco Marta, D’Eletto Alessandra, Ayari Ayet, Silvia Rossi, Sara Sambucci, Anna Turchetti, Giulia Triunfo, Irene Verrelli, Giada Zaru, Francesca Mari, Naiara Mafferri, BORRO ILARIA, PANZIRONI ELISA, Vittoria Andreoli Clara Barbetta, Federica Carletti, Elisabetta Cianfarani, Alexandra Carp, Silvia Di Bella Elena Dorigo, Sofia Fatale, Aurora Frasca, Aurora Galoni, Marta Leoni, Rania Slimani, Nermin Slimani, Emma Zaccagnini, Aurora Acchioni, Melissa Baldini, Asia Bisegni, Lavinia Cellucci, Alessia Coman Elena Criscienti, Linda Cicala, Cambria Desiree, Ginevra Capolino, Angelica D’angelo, Alice Palumbo, Martina Gatti, Sofia Ierussi, Giorgia Ielabi, Gaia Cafarotti, Ilaria Leoni, Elisa Liscio, Francesca Mancini Beatrice Martini, M.Elena Palumbo; Rispetto, Allegria, Gioia e spirito di sana competizione hanno condito al meglio questa giornata che ha raggiunto l'apice del divertimento alle 15.00 quando 47 miniginnasti con età dai 3 ai 5 anni, si sono cimentati in un lungo ed impegnativo percorso motorio, per far vedere ai genitori tutti gli obiettivi raggiunti in questi mesi: Galli Alessandro, Tucci Sofia , Vento Tommaso, Di Bartolomei Leonardo, Toti Federico, Cafoncelli Emanuele, Muscedere Sebastian, Possagno Mattia e Cristofari Alice, mentre per Pensieringioco si esibivano Martina Cedroni, Alessia Varga, Noah Boschetti, Edoardo Petrilli, Leonardo Prati, Davide Sciarra, Noemi D’Angelo, Peng Alice ed Aurora Cerquozzi. Una grande giornata di sport, dove oltre ai risultati, il clima e l'atmosfera gioiosa è quello che di più importante i nostri ginnasti portano a casa, il tutto grazie allo staff della Ginnastica Res Novae, e delle varie società ospitanti, ai giudici e a tutti i genitori dei nostri ginnasti, che ci affidano i loro figli quotidianamente. Appuntamento alla prossima settimana dove la Res Novae sarà contemporaneamente impegnata con la Sezione del Trampolino elastico, 7 atleti in gara per l'individuale Silver e due squadre di Serie D, contemporaneamente a Porto Sant’Elpidio, si svolgerà la Zona Tecnica Gold della Sezione di Aerobica Sportiva con Sofia Feudo e, la sezione di Artistica Femminile con la gara Silver LC ed LC3 ed infine la gara Gold junior e senior, beh che dire…. in bocca al lupo, Res Novae avanti tutta.



Intervista a Emmanuelle Rain autrice di The house of angels: tra urban fantasy e aderenza al reale

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Emmanuelle Rain, scrittrice esordiente, racconta in un’intervista il suo romanzo The house of angels – Old soul edito da Pubme nel 2017, disponibile negli store online e ordinabile nelle librerie fisiche, ma anche le sue altre opere in lavorazione e i progetti di scrittura futuri.
Un’opera di esordio The house of angels – Old soul, primo di una saga di romanzi, che colpisce per la compenetrazione del genere dell’urban fantasy con i problemi della viva quotidianità raggiunta dalla scrittrice Emmanuelle Rain, nata a Roma ma da diversi anni residente a Velletri, dove ha frequentato l’Istituto d’Arte. L’autrice ha narrato a “Velletri Life” la genesi della sua scrittura e le tappe della sua formazione, avvenuta sia attraverso le più diverse letture, dai classici alla galassia dei generi fantasy, sia mediante la costante lettura dei manga giapponesi che, nell’affiancare alla scrittura i disegni, hanno da sempre condensato le sue due principali passioni. Da questi continui stimoli nasce The house of angels – Old soul, giunto già a una seconda edizione molto ampliata, che costituisce solo un preludio per il suo seguito in fase di elaborazione, The house of angels – Love faund, e per Come il vento tra gli alberi, opera ancora in fieri che affronta problematiche attuali della modernità. 

Qual è l’origine del suo primo libro di esordio, The house of angels – Old soul? È nato da un’ispirazione improvvisa oppure è l’approdo di un’attività di scrittura prolungata nel tempo? 

Ho sempre avuto in mente una storia del genere, mi rimbalzavano tutte queste immagini e frasi nella mente, ma non riuscivano ad allinearsi, a collegarsi fra loro. Poi un giorno ha preso una forma più concreta, e così mi sono messa al computer e ho iniziato a scrivere. 

Nel percorso di formazione c’è stata almeno una figura che è stata decisiva per condurre alla scelta della creazione letteraria? 

Direi di no, la scrittura è sempre stata una mia passione fin da bambina. Mi ricordo che scrivevo poesie, racconti fantasy, ecc.

Come influisce sulla scrittura del genere dell’urban fantasy, al quale appartiene la sua opera prima, la passione per l’arte e il disegno? 

Se facciamo un discorso più in generale no, non credo che queste cose siano strettamente correlate, anche se nell’arte vengono spesso raffigurate storie fantastiche, miti e leggende. Nello specifico direi di sì, mi sono avvicinata al mondo fantasy, oltre che attraverso la lettura, che è una delle mie più grandi passioni, anche grazie ai manga (fumetti giapponesi), dove ritrovavo in un’unica volta, sia le storie che mi piacevano sia i disegni che adoravo. 

Cosa racconta della nostra modernità la storia di Magdaline Spencer, calata in una Chicago dove si fronteggiano, non notati dalla gente comune, angeli e demoni? 

Alla base c’è la vita di tutti i giorni, che si mescola poi al sovrannaturale. Vengono trattati anche temi delicati, come l’abuso sui minori, e tematiche attuali, come l’omosessualità. Magdaline Spencer è una ragazza che non ha avuto una vita facile, è stata tradita da chi, in teoria, avrebbe dovuto proteggerla e questo purtroppo si sente anche troppo spesso. Questo libro parla anche di resilienza, della capacità di andare avanti nonostante tutto. 

The house of angels – Old soulè giunto alla sua seconda edizione. Quali sono state le modifiche apportate rispetto alla prima impressione? 

La prima edizione era, senza dubbio, ancora acerba. Nella seconda ho voluto spiegare alcune cose e approfondirne altre che avevo un po’ tralasciato nella prima stesura del libro. 

Esiste un modello letterario e narrativo che è stato più presente nel momento della composizione? 

Leggo molto, dall’urban fantasy ai grandi classici. Sicuramente tutte queste letture hanno influenzato il mio modo di scrivere, seppure inconsciamente. Questo libro in realtà rientra all’interno di un progetto più grande e di una vera e propria saga. 

Può anticipare ai lettori qualcosa riguardo alle vicende che si svilupperanno nel secondo romanzo della serie, The house of angels – Love faund? 

Nel secondo volume si scopriranno delle cose sul passato di Magdaline e si verrà a conoscenza delle sue vere origini. Si parlerà sicuramente dell’angelo Sante e della storia tra l’angelo nativo Otohori e il demone originario Joshua. Verranno introdotti anche due nuovi personaggi. Sul sito http://www.thehouseofangels.it/ sono disponibili i primi tre capitoli del secondo libro. 

Esiste un'altra opera in cantiere, Come il vento tra gli alberi. Di cosa si tratta? 

Come il vento tra gli alberi, non è un urban fantasy. La storia si svolge in Texas e la protagonista è Lucy, una ragazzina di Dallas con molti problemi psicologici, cresciuta tra famiglie affidatarie e orfanotrofi. Un giorno però, grazie alla sua assistente sociale e al dottore che la segue, verrà accolta da una famiglia di San Antonio e da lì avrà inizio la sua nuova vita. 

Ha già in mente altri progetti letterari per il futuro? 

Sì, ci sono altri due progetti in cantiere, diciamo che ho solo buttato giù un’idea, ancora non sviluppata in pieno, che al momento ho accantonato in favore di The house of angels – Love faund, e Come il vento tra gli alberi.
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