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Unitre Velletri: aprile di conferenze, presentazioni e seminari

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Dopo i tanti e variegati appuntamenti del mese di marzo, l’Università delle Tre Età di Velletri ha in serbo una serie di novità per l’aprile in arrivo. Oltre alle attività didattiche curriculari, saranno molti gli appuntamenti extra.
In primo luogo il Seminario “Viaggio tra alimentazione, cultura e territorio. Nutraceutica e dieta mediterranea”, organizzato dall’Unitre veliterna in collaborazione con la sede di Velletri dell’Università Pegaso, che vedrà un convegno aperto a tutte le istituzioni accademiche e ai cittadini per ascoltare, apprendere, confrontarsi. Relatori saranno il dottor Sandro Morelli (medico dell’Ospedale di Velletri), il professor Francesco Cammareri (primario all’Ospedale di Marino), il professor Massimo Alibrandi (docente a Tor Vergata). Il progetto, fortemente sostenuto dalla presidente, professoressa Sara Gilotta, e dal suo vice, Nicola Giordano, rientra nello spirito dell’Unitre che vuole rapportarsi con altre realtà del territorio e aprire i propri confini con dibattiti su temi anche non strettamente legati alla programmazione didattica. Le lezioni, comunque, proseguiranno dopo la pausa pasquale con Samuele Ramellini (giovedì 5, conferenza di Ornitologia). Lunedì 9 e martedì 10 appuntamento con la “Scena del Crimine” a cura dell’avvocato Patrizia Ciccotti e della dottoressa Maria Turiello, entrambe membri dell’AISPAC, Associazione Italiana Studio Prevenzione Analisi Crimine, e con “I capricci del cuore”, a cura del dottor Giorgio Greci. Giovedì 12 aprile “Storia locale” con il professor Paolo Maola. L’attività didattica continuerà poi con la dottoressa Sara Di Luzio, titolare della cattedra di Storia dell’Arte, e con il penultimo appuntamento del corso di “Poesia” a cura del professore e poeta Michele Tortorici. Lunedì 23 aprile conferenza di geologia sui terremoti a cura del geologo Fabio Taddei, mentre martedì 24, sempre alle 16.00, incontro con l’autore: il docente di Letteratura Italiana Contemporanea Rocco Della Corte, infatti, presenterà il suo primo volume monografico Giorgio Bassani professore «fuori le mura» (Aracne Editrice), a seguito di uno studio approfondito su alcuni aspetti biografici dell’autore dei Finzi-Contini. Giovedì 26 aprile secondo appuntamento mensile con la “Storia locale” e con il professor Maola, mentre l’ultima lezione sarà lunedì 30 con Letteratura Italiana (professoressa Sara Gilotta) e Fisica (professor Luigi Papagno). Eventuali variazioni al programma, aggiunte o aggiornamenti saranno comunicati sulla pagina ufficiale dell’Università (“Unitre Velletri”) tramite facebook.

Grande partecipazione all’evento “Accendi Una luce”, fiaccolata per la Pace e in rispetto di tutte le religioni

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Per aprire la Settimana Santa, Sabato sera 24 Marzo a Lariano si è svolta la prima Fiaccolata per la Pace e in rispetto di tutte le religioni, evento “Accendi Una Luce” con l’organizzazione della Parrocchia Santa Maria Intemerata.

di Alessandro De Angelis
Intorno alle ore 21 in Piazza Santa Eurosia era folta la partecipazione con tanti cittadini, e numerose associazioni locali presenti, la Parrocchia con in testa il parroco Padre Vincenzo Molinaro, poi Padre Felix, Padre Domenico Aiuto, le catechiste, il gruppo scout e tutto il gruppo organizzatore della Parrocchia Santa Maria Intemerata. L’amministrazione comunale di Lariano sensibile a tale iniziativa ha evidenziato l’importanza dell’evento. Presenti il presidente del consiglio comunale Leonardo Caliciotti e l’assessore Fabrizio Ferrante Carrante.
Prima della partenza le organizzatrici della Parrocchia Santa Maria Intemerata hanno evidenziato proprio l’importanza di questa Fiaccolata per la Pace alla prima edizione per la Pace e il rispetto di tutte le religioni ed è stato proiettato un video di Papa Francesco dove proprio si parla della Pace e il rispetto del prossimo e di tutte le religioni. Poi tutti si sono riuniti in cerchio e hanno acceso le fiaccole. Alle 21.15 al via la Fiaccolata, suggestiva da Piazza Santa Eurosia e poi verso via Urbano IV e la prima sosta nello scenario del Piazzale dell’Anfiteatro dove venivano recitati dei brevi brani.Tre le soste della fiaccolata che poi ha percorso anche via Roma e poi il rientro verso la Piazza Santa Eurosia. Una serata e un evento bello e intenso dove la comunità larianese numerosa ha lanciato un appello di Pace e che si arricchisce di grande significato nell’arrivo proprio della Santa Pasqua.

“Un ragazzo normale”: Mimì e il supereroe Giancarlo Siani nella presentazione Mondadori con Lorenzo Marone

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Venerdì 30 marzo, alle ore 18.30, presso la Mondadori Bookstore Velletri arriverà lo scrittore Lorenzo Marone. Partenopeo, classe 1974, si è laureato in Giurisprudenza esercitando la professione di avvocato per circa dieci anni. 

di Rocco Della Corte
Dopo l’esperienza professionale nel campo giuridico è arrivata la consacrazione letteraria, con diversi premi negli ultimi tre anni, non ultimo il Bancarella del 2017. Nel febbraio 2018 è uscito, per i tipi di Feltrinelli, Un ragazzo normale, che verrà presentato nella Libreria veliterna per l’ultimo appuntamento del mese. Dialogando con Ezio Tamilia, Marone – che è anche giornalista e ha una rubrica fissa su «Repubblica Napoli», racconterà il suo ultimo romanzo che si snoda tra amicizia, adolescenza, amore, miti, eroi e parole. Protagonista della storia è Mimì, un ragazzo di dodici anni che vive a Napoli nel 1985. Le sue velleità di ragazzo (comprare un costume da Spiderman, conquistare la giovane Viola che gli fa battere il cuore) sono spazzate via dalla conoscenza di Giancarlo, un supereroe. Il riferimento è a Siani, redattore de «Il Mattino» ucciso dalla camorra, che non ha armi se non una penna. Come la vita di un dodicenne verrà mutata, nel modo di vedere le cose, da un tragico assassinio legato alla malavita nel microcosmo di Napoli? La risposta, contenuta nel romanzo Feltrinelli, la darà lo stesso Lorenzo Marone venerdì (ore 18.30) alla Mondadori per un altro appuntamento importante. «Perché le parole passano, le azioni restano».


Shany Martin in "RicapitoLando", omaggio alla voce di Roma Lando Fiorini

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Shany Martin prosegue le sue serate all'insegna di musica e cultura, riscuotendo il gradimento del pubblico che sempre numeroso applaude e resta soddisfatto delle performances del giovane artista veliterno.


Prossimo appuntamento in programma domani, 30 marzo, alle ore 20.00 per un venerdì alternativo nella location de "Le stagioni del gusto", in via del Mattatoio a Velletri. Voce e chitarra di Shany Martin omaggeranno la memoria della storica voce di Roma, ovvero Lando Fiorini. Lo spettacolo, "Ricapitolando Fiorini", sarà accompagnato da un menù romanesco, degno per ripercorrere le canzoni romane rese celebri dal grande autore capitolino. Per info 389.69.44.302. 

“Fai sentire la tua voce”, sabato 31 marzo Giorgio Greci presenta la campagna d’ascolto dei cittadini di Velletri

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Sabato 31 marzo, alle 17,30, nella sede del comitato elettorale Greci Sindaco, in via Lata 7 a Velletri, il candidato sindaco Giorgio Greci e il movimento civico “Con Voi per Velletri”, presenteranno alla città e alla stampa la campagna d’ascolto “Fai sentire la tua voce”.
“Nei prossimi giorni ascolteremo le proposte dei veliterni e le inseriremo nel programma di governo per la nostra città”, spiega Giorgio Greci. “Il civismo autentico è aperto, inclusivo e vive del contributo dei cittadini che potranno dirci la loro sia per le strade della città sia on line”, aggiunge il candidato sindaco di "Con Voi Per Velletri". Le modalità di svolgimento della campagna d’ascolto “Fai sentire la tua voce” saranno illustrate durante l’incontro di sabato.

Memoria ’900 lancia il progetto “Sessantotto”. Si parte con la rassegna cinematografica all’Augustus

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Cinquanta anni fa l’Italia veniva scossa da una grande rivoluzione sociale e culturale. Il 1968, infatti, ha rappresentato una fase di rivolta a tutti i livelli, con una contestazione generale nei confronti dell’autorità in quanto tale. 

di Rocco Della Corte
Dopo mezzo secolo, e in una fase storica odierna molto particolare sia sotto il profilo culturale che sociale, l’Associazione Memoria ’900 intende mettere in campo una serie di iniziative che affronteranno i diversi aspetti del Sessantotto, per rendere l’idea del clima che vigeva in quegli anni, tra conquiste, sogni, ambizioni e battaglie vinte o perse. Ruolo determinante ebbe il cinema: sul grande schermo i più grandi registi offrirono al pubblico lavori di straordinaria qualità, mentre in seguito proprio gli anni di quel fermento collettivo e di quell’impegno civile spontaneo ispirarono altre sceneggiature sul tema. Grazie alla collaborazione con il Cinema Multiplex Augustus e con il titolare Davide Fontana, l’Associazione Memoria ’900 presenta una rassegna cinematografica composta da sei date. Le proiezioni, in doppio spettacolo alle ore 18.10 e alle ore 20.30, si svolgeranno tutti i lunedì a partire dal 9 aprile. Nello specifico, primo film sarà Fragole e sangue. Lunedì 16 aprile sarà la volta de La classe operaia va in paradiso, mentre il 23 verrà proiettato Zeta l’orgia del potere. Si proseguirà il 30 aprile con Teorema, mentre gli ultimi due appuntamenti del 7 maggio e del 14 maggio vedranno sul grande schermo Easy rider e The dreamers. Titoli molto importanti, alcuni più diffusi di altri, ma che daranno molteplici chiavi di lettura e ampi spunti di riflessione culturale per ciò che concerne un periodo cruciale del Novecento italiano, non soltanto a livello storico e politico. Il biglietto per il singolo spettacolo avrà un costo di € 5, ma è disponibile anche un abbonamento al costo di € 25. Una prima proposta, concretizzatasi grazie al gruppo di lavoro associativo sul Sessantotto, che farà da apripista alle successive iniziative. Per l’ultima quindicina di maggio, infatti, la Casa delle Culture vedrà protagonisti gli studenti delle scuole di Velletri con una due giorni che sta prendendo forma giorno dopo giorno, con il supporto fondamentale dei docenti che hanno aderito al progetto per il suo valore didattico ed educativo. Non mancheranno presentazioni di libri (molti sono in uscita proprio per l’estate) e un convegno di livello nazionale, con relatori che andranno a ricomporre il quadro di un anno che ancora oggi non è semplice da spiegare, ma che certamente ha acuito quel conflitto generazionale dei figli contro i padri coinvolgendo generazioni provenienti da estrazioni sociali e da idee politiche anche difformi tra loro. La macchina organizzativa è partita, e il cinquantesimo anniversario del 1968 vedrà il centro veliterno protagonista a più riprese di eventi di assoluta rilevanza.


Velletri saluta un nuovo gruppo di sommelier Fisar, cerimonia di consegna diplomi e taste-vin da Benito al Bosco

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Concluso il percorso dei tre livelli di formazione, con verifiche dopo i primi due e il vero esame alla fine del terzo, sono giunti all’ambito traguardo di diventare sommelier Fisar.

di Fabio Ciarla
Stiamo parlando di 20 degli iscritti al quarto corso interamente svolto nell’Aula Magna del CREA Viticoltura Enologia di Velletri, la storica struttura di via Cantina Sperimentale 1 che sta già ospitando, tra l’altro, il quinto corso partito lo scorso ottobre. A qualche settimana dagli esami, la cerimonia di consegna del diploma e del taste-vin si è tenuta nei saloni del ristorante Benito al Bosco, con il Delegato Filippo Terenzi, il segretario Antonio Mazzitelli, la consigliera Angela Maglione e il Direttore del Corso Paolo Pietromarchi. Allegria ma anche tanta voglia di fare per il corso forse più numeroso di quelli svoltisi a Velletri, sede ormai storica per la Delegazione Roma e Castelli Romani. Cena, come sempre, di alto livello su menu dedicato e abbinamenti cibo/vino realizzati dai neo-sommelier, che hanno poi ricevuto il diploma dalle mani del Delegato Filippo Terenzi, nello specifico parliamo di: Claudio Aniello, Flavia Astolfi, Sabrina Aureli, Serena Buratti, Francesco Dezi, Ferdinando Di Giacobbe, Eleonora Fini, Angelo Guerriero, Stefania Imperiali, Giada Leoni, Silvia Mancini, Daniele Moroni, Sara Pennacchini, Ottaviano Robibaro, Andrea Romaggioli, Daniele Ronconi, James Schwarten, Jasmine Tartaglia, Elias Ticca e Federica Vuolo. Senza dimenticare anche gli attestati consegnati a Jennifer Di Tullio, Andrea Donatore, Antonio Renna, Christian Pontecorvi, Giordano Scifoni, Luca Cocco, Danilo Rossi e Francesco D’Amata (molti dei quali si trasformeranno in diplomi a breve). Una bella soddisfazione per la Delegazione capitolina, che continua a crescere anche ai Castelli Romani come testimoniato dai corsi attivi a Velletri, appunto, ad Anzio all’hotel Lido Garda e a Marino nel Salotto del Vino della Cantina Cooperativa Gotto d’Oro.

Microcredito, la Banca Popolare del Lazio al fianco della Caritas Diocesana di Latina-Terracina-Sezze

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Essere una soluzione per far fronte a situazioni di emergenza è l'obiettivo del progetto “microcredito” portato avanti da 4 anni dalla Caritas Diocesana di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e dalla Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale e Artigiana dell'Agro Pontino, alle quali oggi si unisce anche la Banca Popolare del Lazio.
Grazie a questa iniziativa persone e famiglie che si trovano in condizione di particolare vulnerabilità economico-sociale e non riescono ad accedere ai finanziamenti bancari ordinari hanno la possibilità di ottenere un prestito fino a 2.500 Euro. Il prestito può essere richiesto da persone con basse capacità di reddito, residenti o domiciliati, nel territorio della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e, se straniere, in possesso di regolare permesso di soggiorno. Il microcredito è finalizzato alla copertura di uno stato di emergenza temporaneo, non strutturale, causato da situazioni impreviste. Il tasso fisso del prestito è pari al 3%, non c'è alcuna commissione bancaria. Il prestito dovrà essere rimborsato dai beneficiari a rate mensili per un massimo di 36 rate. Gli interessati possono chiamare la segreteria telefonica 0773.40.68.015 e lasciare un loro recapito telefonico, saranno ricontattati per fissare un appuntamento presso la Curia a Latina. I beneficiari potranno usufruire anche di un servizio di tutoraggio per tutto il periodo di rimborso del finanziamento e di educazione finanziaria per il miglioramento delle capacità di gestione del bilancio familiare. Tutti i soldi restituiti generano la possibilità di fare nuovi prestiti alle stesse condizioni agevolate. Il vescovo Mariano Crociata sottolinea, oltre l'azione concreta di aiuto, come questo del microcredito sia “un progetto esemplare, perché aiuta le persone responsabilizzandole nell'impegno a restituire il prestito. Questo è il senso di chi vuol superare le proprie difficoltà con il proprio impegno e non con la generosità che si disperde”. Queste parole sono state un segnale condiviso subito da Massimo Lucidi, Amministratore Delegato di Banca Popolare del Lazio, “siamo onorati di poter partecipare ad un progetto così importante per la comunità locale – ha detto Lucidi - vogliamo essere presenti e, se possibile, ampliare il raggio d’azione di questa iniziativa nel territorio coperto dalle nostre Filiali, offrendo questo supporto nelle varie province del Lazio”. Per il futuro, il presidente della Banca di credito cooperativo Maurizio Manfrin auspica “una maggiora sensibilizzazione e partecipazione degli enti locali, come di altre categorie economiche, a questi progetti per aumentare la possibilità di aiuto con questa forma particolare di credito, che va oltre le regole rigide del prestito bancario classico”. “È un servizio che va oltre la cultura dell'assistenzialismo – ha dichiarato Don Angelo Buonaiuto, Direttore della Caritas Diocesana – è il senso di chi vuol superare le difficoltà mettendo in gioco la propria dignità”. “I motivi principali delle richieste sono: prendere una casa in affitto o pagare delle mensilità arretrate (60%), pagamento delle bollette e assicurazioni auto (30%), tasse e imposte (25%), poi spese legate all'istruzione dei figli (15%) e sanitarie (10%) - spiega Pietro Gava, operatore Caritas coordinatore del progetto - le persone a cui non viene erogato il prestito ricevono informazioni e accompagnamento presso altri servizi adeguati alla soluzione delle problematiche esposte o altre forme di aiuto”.

“Riflessi”: Sara Dominici e Massimo Perciaccante all'Auditorium di Velletri, per la Festa delle Camelie

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Sabato 24 marzo, in occasione della 24esima Festa delle Camelie, si è tenuto un altro concerto presso l'Auditorium della Casa delle Culture e della Musica: questa volta gli ospiti d'eccezione sono stati Sara Dominici e Massimo Perciaccante, duo pianistico di respiro internazionale, che con l'esecuzione di “Riflessi”, hanno riscosso un ampio consenso da parte del pubblico. 

di Sara Scifoni
“Riflessi” è il titolo del concerto eseguito per la III edizione dei “Concerti dell'Auditorium”, ma soprattutto il nome del CD proposto da Sara Dominici e Massimo Perciaccante ed eseguito durante la serata, che raccoglie interessantissimi brani del repertorio per due pianoforti. Il progetto “Riflessi” è però soltanto uno delle note di merito del duo: la diade ha infatti ottenuto numerosi riconoscimenti e premi in concorsi pianistici, sia singolarmente che in coppia, e si è esibita in tournée in Nuova Zelanda, Stati Uniti, Ungheria, Serbia e molti paesi ancora. Il fatto che i due pianisti riescano a coordinarsi perfettamente in brani per due pianoforti estremamente virtuosistici, non è però un caso: l'impeccabile intesa tra Sara Dominici e Massimo Perciaccante è infatti dovuta alla loro unione, oltre che nella carriera, anche nella vita privata. L'evento è stato aperto dal Concertino op. 94 di Shostakovich, un entusiasmante brano che vede l'alternarsi di Adagio e Allegretto, con continui scambi tematici tra un pianoforte e l'altro, che rendono l'interazione tra i pianisti necessaria e costante. A seguire è stata eseguita la Danza Macabra op. 40 di Camille Saint-Saëns, vero e proprio must del repertorio per due pianoforti. La destrezza tecnica di Sara Dominici e Massimo Perciaccante è stata confermata dalle Variazioni di Lutosławsky sul tema del Capriccio n. 24 di Paganini, brano che dà filo da torcere ai violinisti (a cui il pezzo originale è destinato) e, in questo caso, anche ai pianisti: le Variazioni di Lutosławsky, oltre ad essere ostiche a livello compositivo, esplorano tutte le possibilità dello strumento attraverso soluzioni virtuosistiche tutt'altro che semplici.
I due pianisti sono poi passati ad un repertorio più recente con Reflex di Piovani, autore della colonna sonora de “La vita è bella” di Benigni, per poi terminare la serata con le Tres romances argentinos di Carlos Guastavino. Per il bis richiesto dal pubblico, estasiato dai brani eseguiti, è stato invece eseguito Adios Nonino di Astor Piazzolla. La serata, che è stata possibile grazie al patrocinio del Comune di Velletri, della Fondazione di partecipazione Arte e Cultura della Città di Velletri, l'Associazione Culturale Colle Ionci e dell'Accademia di alto perfezionamento Musicale Roma Castelli, è stata un vero e proprio successo ed è stata l'ennesima conferma di come Velletri sappia attirare a sé talenti di respiro internazionale.

Duke Ellington: “It don’t mean a thing” con il trio Saccucci, Consalvi, Consaga alla Biblioteca di Lanuvio

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È domenica 8 aprile la prossima data della rassegna di conferenze/concerto “Per chi ti ha toccato il corpo con la mente”, giunta nel 2018 alla sua seconda edizione.

di Rocco Della Corte
Dopo il successo degli eventi trascorsi, un altro appuntamento con la musica d’autore nel segno della qualità allieterà i presenti che si spera accorreranno numerosi alla Biblioteca “Dionisi” di Lanuvio nell’iniziativa organizzata dalla Biblioteca Diffusa e Itinerante “Giovanna D’Arco” sotto la direzione artistica della cantautrice Daniela Di Renzo. Protagonista virtuale, ma non solo, della serata (orario di inizio: 18,30) Duke Ellington, pianista, direttore d’orchestra e compositore statunitense considerato tra i massimi esponenti, nel suo campo, del Novecento. La sua musica ha influenzato intere generazioni di jazzisti, come racconteranno – con l’ausilio di parole e note – Francesco Consaga al sax soprano, Mario Saccucci al contrabbasso e Luca Consalvi alla voce, in un trio insolito con una vocazione squisitamente sperimentale. “It don’t mean a thing”, questo il titolo della conferenza, perché l’espressione della sensazione è il risultato più alto che la musica può regalare a chi l’ascolta. Il tuffo nella vita e nell’opera di Duke Ellington significa ripercorrere gli anni d’oro del jazz internazionale, con la trasformazione mondiale che portò questo genere ad essere apprezzato, suonato e sentito da migliaia di persone. Duke Ellington dà il titolo all’evento: l’espressione utilizzata per racchiudere il messaggio che la serata consegnerà ai presenti, infatti, è tratto da una sua dichiarazione, un vero e proprio manifesto di intenti. Per partecipare è consigliata la prenotazione, possibile al numero 3280307460 oppure alla mail biblioteca@unilinfa.com. L’ingresso prevede una sottoscrizione di cinque euro, comprensivo di aperitivo. Appuntamento per domenica 8 aprile, nel cuore di una primavera che non potrà che essere più bella e stimolante se accompagnata dalla musica.


Week end ricco di gare per i Free Runners

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Week end ricco di gare quello tra sabato 24 e domenica 25 Marzo per i Free Runners.

di Pina Pacifico
Inizia il grande Gianluca Belardini che la mattina di sabato ha partecipato al “Chianti Ultra Trail”, competizione con un percorso di 73 km che si è snodato in tutto il territorio del Chianti Storico. Partendo da Radda in Chianti (Si), congiungeva i due territori del Chianti Fiorentino e del Chianti Senese mostrandone tutte le caratteristiche, dalle dolci colline affollate di vigneti e oliveti, ai sentieri boschivi che si arrampicano sul Monte San Michele fino ai 900 metri di altitudine. Un dislivello di 2.500 metri concluso in 9 ore e 48 minuti. Domenica il grosso della squadra ha partecipato a Latina alla “Nuovi quartieri in corsa”. Corsa su strada di 10 km portata a termine da 17 ottimi Free Runners che hanno consentito alla società di piazzarsi terza nella classifica riservata ai gruppi. Andrea Todini quinto assoluto e primo M35 ‘35:26; Giulio Costantini 24° quinto M45 ‘38:43; Stefania Pellis quarta assoluta e prima F40 ’42:24; Domenico Valeri secondo M65 ’43:48; Franco Piermarteri ’44:05; Natascia Ciotti terza F40 ’44:08; Matteo Tetti ’44:38; Marcello Di Pietro ’46:31; Marso Silla ’46:59; Mario Vitelli ’47:11; Federico D’Amato ’51:14; Simone Pietrosanti ’51:1. Grande spirito di squadra di Gianluca Belardini che nonostante i 68 km di trail del giorno prima non ha fatto mancare il suo sostegno ai compagni concludendo in ’51:31. Paolo Soprano ’51:59; Americo Talone ’52:18; Paola Ierussi ’55:45 e Diletta Lodise quarta F30 ’56:58. In provincia di Frosinone la straordinaria Oriana Quattrocchi ha vinto in ‘1:26:09 la prima gara di corsa Appenninica di 12 km con dislivello di 700m “Casalattico irish fest run up”.
Gara ben organizzata dalla società Atina Trail Running che ha richiamato ben 80 partecipanti. Seconda donna al traguardo Di Fazio Barbara (Etnica Running) in ‘1:32:45 e terza De Feo Daniela (Aequa Trail Running) ‘1:32:58. Sempre domenica l’instancabile Simona Fabrizi ha partecipato alla “12^ Treviso Marathon” competizione valida come campionato Italiano Master di maratona, concluso in ‘3:45:21. Mentre alla partecipatissima “20^ Vola Ciampino”, gara internazionale su strada di 10 km, hanno ben figurato i tre Free Runners presenti. Record personale per Damiano Cavola che conclude in ’36:06, Alessandro Conti ’45:13 e Marina Della Bella ’45:15.

Fine settimana con tante gare e con lo stand in piazza Cairoli per la Velitrae

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Anche quest'anno, in occasione della 24° edizione della Festa delle Camelie, svoltasi Sabato 24 Marzo e Domenica 25 Marzo, l’Associazione Ginnastica Velitrae era presente in piazza Cairoli.

di Andrea Dei Giudici

Unica associazione sportiva a prendere parte all’evento, ha attirato grandi e piccini nel suo stand grazie alla professionalità e cortesia di dirigenti, tecnici, atleti e della segreteria. In particolare i bambini, assistiti dai tecnici, si sono potuti cimentare in alcuni elementi di base della ginnastica artistica come la ruota, il salto pennello, il salto avanti (da alcuni definito “mortale) e l’elemento base del trampolino elastico: la candela. Per chi non lo sapesse il trampolino elastico è quell’attrezzo rettangolare dotato di un telo intrecciato sorretto da molle che permettono di raggiungere grandi altezze ed eseguire elementi spettacolari a chi vi salta sopra. Questo sport è da diversi anni disciplina olimpica e la Velitrae è una delle 4 associazioni in cui è possibile praticare questa disciplina nella regione Lazio. 





Sabato 24 Marzo si è svolto, ad Aprilia, il Campionato Silver categoria LC di Ginnastica Artistica Femminile. Tra le 23 atlete che hanno disputato la gara, la ginnasta della A.G. Velitrae. Giorgia Giacometti ha conquistato il settimo posto eseguendo, in tutti e quattro gli attrezzi portati in gara, esercizi ben costruiti che spiccavano per eleganza e pulizia: merito del tecnico regionale Livia Caracci che ha costruito ogni esercizio con precisione e rispettando le opinioni e le necessità della ginnasta. Questo è il risultato di un lavoro conseguito in un ambiente sereno ed ospitale che caratterizza l’Associazione Ginnastica Velitrae. in cui i genitori dei ginnasti hanno sempre possibilità di confronto con i tecnici che allenano i loro figli. Complimenti alla ginnasta per l’impegno dimostrato in gara e alla sua istruttrice per il sostegno ed il conforto.

Ferruccio De Bortoli presenta a Velletri: “Poteri forti (o quasi). Memorie di oltre quarant’anni di giornalismo”

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Ferruccio de Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera e de Il Sole 24 Ore e tra i più importanti giornalisti italiani, sarà a Velletri il prossimo mercoledì 4 aprile, dalle 17.30, per presentare il suo ultimo libro: “Poteri forti (o quasi). Memorie di oltre quarant’anni di giornalismo”.
L’appuntamento avrà luogo nella sala “Renato Mastrostefano” della sede centrale della Banca Popolare del Lazio in via Martiri delle Fosse Ardeatine, l’iniziativa è stata promossa dalla BPLazio in collaborazione con Arca Fondi SGR ed è aperta a tutta la cittadinanza. Il programma prevede dalle 17.30 la registrazione dei partecipanti, a seguire gli interventi di saluto di Edmondo Maria Capecelatro – Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Lazio, di Massimo Lucidi – Amministratore Delegato della Banca Popolare del Lazio e di Simone Bini Smaghi – Vice Direttore Generale di ARCA Fondi SGR. Parola poi a Ferruccio de Bortoli per la presentazione del libro che sarà poi dato in omaggio a tutti i presenti al momento del cocktail finale.

L'angolo del computer: come funziona il Wi-Fi “esterno” di Fastweb?

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Scansionando con lo smartphone le varie reti Wi-Fi avrete probabilmente notato un SSID (l’identificativo delle rete) chiamato “WOW FI – FASTWEB” che è presente in più di 800 città italiane.
Per chi ha un contratto telefonico fisso + adsl con questo gestore sa che si tratta di un segnale Wi-Fi che Fastweb mette a disposizione dei propri clienti gratuitamente in modo da usufruirne fuori casa. La password per accedervi si ottiene, dopo aver fatto richiesta, via sms sul numero di cellulare (anche di altri gestori) citato nel contratto di telefonia domestica. Come funziona tecnicamente? Il modem-router fornito da Fastweb in realtà ha due canali dati ben distinti che ricevono e trasmettono in completa indipendenza. Quello dedicato al contratto connette i dispositivi via Lan e via Wi-Fi mentre l’altro funziona solo in Wi-Fi ed è il WOW FI di cui stiamo parlando. In pratica il modem-router fornisce un punto d’accesso (hot spot) agli esterni in modo da creare un rete cittadina dedicata ai clienti Fastweb. Più modem-router casalinghi vengono installati e più la rete si espande, ovviamente con i normali limiti di ricezione che si possono avere specialmente tra gli ostacoli fisici presenti nelle città. Ogni utente può collegarsi alla rete “esterna” con un massimo di quattro dispositivi. Il gestore assicura che, anche quando più persone esterne sono collegate al WOW FI del proprio modem-router, non si avranno cali di prestazione in quanto le linee dati sono separate ed indipendenti. L’idea viene spacciata per rivoluzionaria anche se mi ricorda il movimento spagnolo FON che a partire dal 2005 si era organizzato mettendo a disposizione (questa volta con unico canale, quindi con eventuale degrado delle prestazioni) gratuitamente il Wi-Fi dei propri modem-router ad altri “foneros” che a sua volta dovevano fare lo stesso; il movimento si espanse in tutto il mondo ed è ancora presente anche in Italia. Per lo stesso principio di reciprocità la richiesta di non voler mettere a disposizione il proprio apparato per partecipare alla rete WOW FI fa decadere la facoltà di accedervi in esterno (in pratica annullano la password inviata). Nei Castelli Romani Il WOW FI è presente ad Albano Laziale, Ariccia, Bracciano, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Marino e Velletri ed è in continua espansione.

Velletri 2030: "Diamo valore all'acqua, un bene dal valore inestimabile, fondamentale alla sussistenza di tutte le forme di vita"

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Diamo valore all'acqua, un bene dal valore inestimabile, fondamentale alla sussistenza di tutte le forme di vita. Ventidue Marzo, una giornata per ricordare l'importanza della risorsa acqua in tutto il pianeta Terra.


Velletri 2030
Ma non a Velletri, dove siamo sempre pronti a lamentarci se non sgorga l'acqua dal rubinetto ma non ci ricordiamo di celebrare con il dovuto rispetto la giornata mondiale dell'acqua, quest’anno dedicata alle soluzioni per la gestione dell’acqua. L’inquinamento ambientale e i cambiamenti climatici sono oggi tra le cause della crisi dell'acqua che interessa tutto il mondo. Inondazioni, siccità e inquinamento idrico sono aggravati da una situazione di degrado in cui versano vegetazione, suolo, fiumi e laghi. Aver trascurato i nostri ecosistemi ha prodotto come risultato un più difficile accesso a una fonte di acqua pulita a livello globale. Una situazione che desta preoccupazione, secondo le stime degli esperti nel 2050 ci saranno 5 miliardi di persone che avranno scarso accesso all’acqua. Negli ultimi 100 anni l’utilizzo di acqua nel mondo è aumentato di sei volte e continua a crescere costantemente ad un tasso annuo dell’1% circa, in conseguenza della crescita della popolazione, dello sviluppo economico e del cambiamento dei modelli di consumo, per citare solo alcuni fattori. Avere come obiettivo una migliore gestione dell’acqua, attraverso investimenti in infrastrutture adeguate e più efficienti, innovazione tecnologica e costante manutenzione rappresenta senza dubbio una via per ridurre il numero di persone che oggi e nel futuro avranno scarso accesso all’acqua. Come scrivevamo in una News del mese di Novembre 2017, i punti di criticità del settore idrico italiano sono noti: arretratezza delle infrastrutture, distribuzione disomogenea dell’acqua, perdite elevate, alta frammentazione territoriale, carenza di impianti di depurazione, sprechi incontrollati, tariffazione inadeguata, scarsità di risorse finanziarie, impatto crescente dei cambiamenti climatici. Nel sottosuolo spesso corrono tubi vecchi e impianti scarsamente manutenuti e monitorati. Il 60% delle infrastrutture è stato messo in posa oltre 30 anni fa e il 25% ha oltre mezzo secolo di vita. Il servizio idrico si colloca nelle prime posizioni per potenzialità e necessità di applicazione delle innovazioni; questo tanto per la necessità di una puntuale conoscenza delle infrastrutture (SINFI - Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture, comunemente noto come catasto delle infrastrutture) e del loro ammodernamento, quanto per i guadagni di efficienza ottenibili. I processi di innovazione passano attraverso il rinnovamento tecnologico delle infrastrutture e la connessione alle reti informatiche, consentendo un miglioramento delle performance nella gestione del servizio. La conoscenza e il censimento delle infrastrutture attraverso investimenti in nuove tecnologie per la misura e mappatura dello stato delle stesse è oggi un ingrediente imprescindibile di un progetto di sviluppo industriale del settore, in quanto alla base della pianificazione degli investimenti e propedeutico alla razionalizzazione delle infrastrutture e a una loro gestione efficiente. Velletri come è messa in questo panorama. Il sito web di ACEA ATO 2 che serve il Comune di Velletri nelle tre componenti Acquedotto, Forgnatura, Depurazione, ci dice: "Acea Ato 2 gestisce il servizio idrico integrato integrando qualità del servizio, gestione sostenibile della risorsa acqua e rispetto dell’ambiente. Con circa 4 milioni di abitanti e 112 comuni è l’Ato più grande d’Italia. Acea Ato 2 ispira la propria gestione operativa ai principi della sostenibilità, ponendo al centro delle attività l’attenzione costante al valore inestimabile della risorsa acqua. L’intero sistema di gestione del servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura, depurazione) è dotato di infrastrutture imponenti. Le fonti di approvvigionamento sono 210, con circa 10.000 km di rete idrica e 361 milioni di metri cubi di acqua erogata a 3.9 milioni di abitanti. La rete idrica complessiva (acquedotto, adduzione, distribuzione) è stata quasi completamente digitalizzata con l’inserimento dei dati nel sistema informativo GIS (Geographic Information System)". https://www.acea.it/it/acqua/ato-2/comuni-serviti Una descrizione molto rassicurante. Sembra che tutti i criteri di modernizzazione sopra riportati siano stati adottati. Rimangono però evidenti i disagi percepiti dagli utenti del servizio idrico. Nel mese di novembre 2017 è stata diffusa dall'Assessore delegato ai rapporti con ACEA la notizia sulla "costituzione di una task force atta alla risoluzione dei problemi idrici cittadini adottando interventi strutturali". Più recentemente "sei cantieri aperti per potenziare il servizio idrico, altri quattro sono in procinto di avvio". Con tante rassicurazioni possiamo aspettarci di non vedere più le consuete pozze d'acqua dovute alle continue perdite attribuibili alla vetustità della rete idrica, alla scarsa manutenzione e digitalizzazione della stessa? Da alcuni anni sono disponibili sul mercato nuovi contatori (smart meter analoghi a quelli elettrici) in grado di trasmettere via radio i dati di consumo idrico anche ogni minuto, che dopo opportune elaborazioni possono essere fruibili sia dagli utenti finali che dai gestori del servizio idrico integrato. Inoltre, in caso di malfunzionamenti, perdite o anomalie, il dispositivo è anche in grado di lanciare un avviso per permettere di individuare e risolvere il problema. In questo modo le informazioni non sono disponibili solo per il gestore ma anche per le famiglie, che vengono quindi maggiormente sensibilizzate e responsabilizzate su come e quanta acqua consumano quotidianamente.

Domenica di Pasqua: "Il colore degli occhi" dal "Vangelo" di Gaetano Zaralli

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Gv 20,1-9

TESTO
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.


COMMENTO
Il primo giorno della settimana…

Le sorprese del giorno dopo, quando potrebbero essere positive, non sempre le abbiamo nel cuore… Festeggiamo la domenica con solennità, ma il giorno dopo, al risveglio, nessuna cosa ci sorprende, perché nulla è accaduto di straordinario, nonostante le tante messe scrupolosamente celebrate e devotamente seguite il giorno prima. Molti credenti, con esemplare senso del dovere, la domenica vanno in chiesa, ma nulla di particolare accadrà nel corso della settimana che segue, perché nessuna energia può sprigionarsi da un pregare, senza che l’anima partecipi  con passione.
E i morti in nessun modo risorgeranno. Per tante comunità cristiane, infatti,  il giorno dopo la festa, i sepolcri restano chiusi, perché nella notte della riflessione nessuno si è azzardato a ribaltare la pietra degli egoismi.  E intanto il mondo continua a vivere la sua storia, senza la gioia di una possibile resurrezione.

"Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l`hanno posto!".

Lo sgomento aggredisce la nostra umana fragilità, quando le certezze che con cura avevamo riposto nel buio della tomba, all’improvviso vengono a mancare.
Si era certi di aver raggiunto la pace interiore col compiere, giorno dopo giorno, il proprio dovere, impacchettando le opere buone da presentare al botteghino del paradiso, ma all’improvviso è successo qualcosa,  l’incantesimo è finito  e la fede è venuta meno.
È più facile seppellire i morti che non sperare nella loro resurrezione.
È più semplice imbalsamare i corpi dei nostri cari e ricoprirli di fiori, anziché  crederli nel regno dei cieli, dove rinascono a nuova vita, dove l’amore di Dio li bacia e li accarezza per l’eternità.

Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risuscitare dai morti.

La fede ha un senso quando la mente ha il coraggio di librarsi nel vuoto.
Ora, dinanzi ai due apostoli, non c’è più un corpo da toccare, non c’è più una salma da venerare. L’umanità di Cristo ormai si è dissolta e in pochi giorni la storia dimenticherà i lineamenti del suo volto,  mai più alcuno ascolterà la sua voce, mai più lacrime di donna bagneranno i suoi piedi. Di lui resterà la Parola e questa  rimbalzerà  di generazione in generazione… nei secoli.
Ora che la fantasia non rincorre più l’immagine santino di Gesù, non ho più bisogno di conoscere il colore dei suoi occhi, né avverto la necessità di camminare alla sua ombra; ora che il mio cuore è stracolmo del suo amore,  sento forte la voglia di pensarlo reale nella sua Verità e presente nella dinamicità di chi gli crede.

 


Wilcock, Lubriano e la Valle dei Calanchi

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Il Comune di Lubriano ha avuto l’onore di ospitare la residenza dello scrittore Rodolfo Wilcock negli ultimi anni della sua vita. Trasferitosi a Lubriano dai primi anni ’70, il grande scrittore con la sua eccentrica personalità ha da subito intrecciato legami con la popolazione locale che molto affettuosamente lo chiamava “ L’ingegnere”, o “il Professore”.
Una popolazione a prevalente estrazione operaia e contadina che da subito ha instaurato un rapporto di reciproco scambio relazionale, tanto più interessante se si considera la diversità delle culture a confronto. A richiamare la sua caleidoscopica personalità in questo luogo riparato da ogni clamore, dopo una vita di instancabili sperimentazioni ed esplorazioni, può essere stata solo la visione che si spalancava di fronte alle finestre della casa che scelse: un luogo perennemente antico, dove la vulnerabilità e la tenacia dell’uomo stringono un patto precario con una natura dall’ancestrale volto geologico. E la visione del borgo di Civita di Bagnoregio, abbarbicato su uno sperone tufaceo che da millenni lentamente si sgretola, in mezzo alla deserta Valle dei Calanchi, collegato al territorio abitato solo da un lunghissimo ponte… (“ Vivere è percorrere ponti di fumo”, cit. Wilcock). Forse in questo paesaggio visibile Rodolfo Wilcock ha ritrovato luoghi invisibili già esplorati nel suo immaginario poetico, come in Vivere è percorrere il mondo (in Luoghi comuni, Il Saggiatore, 1961) o in Uno strato di creta biancastra (in La parola morte, Einaudi 1968). I mondi popolati di figure fantastiche, i personaggi dai nomi improbabili… quale scenario migliore dei desolati, aridi calanchi per liberare l’ironia del disinganno e dell’illusione nel rapporto irrisolto col reale. Un reale che si mostra negli aspetti più contraddittori e assurdi, che si fa metafora del nulla, della vana inconsistenza umana, del caos che si scopre come unica norma vigente. La realtà costruita da Wilcock negli anni europei e narrata nella lingua italiana, da lui abbracciata come madre lingua, rimanda ad un'altra realtà, quella ispanoamericana, argentina e non solo che si oggettivizza nel contesto storico e negli orrori delle dittature latinoamericane dove torture e persecuzioni si propongono come strumenti giudiziari. Risale agli anni di Lubriano la pubblicazione de: L’Ingegnere, uno dei suoi romanzi migliori, in cui la finzione non è solo fuga, come superamento della realtà, ma soprattutto come chiave interpretativa di una realtà incomprensibile secondo le regole della ragione. Il rapporto tra lo scrittore e questo luogo non è stato mai indagato, né sono mai state raccolte e valorizzate le memorie dello scrittore - materiali e immateriali - che qui si conservano. I suoi rapporti con diversi abitanti di Lubriano, attraverso la ricerca di testimonianze dei sopravvissuti e la loro raccolta e catalogazione. In vista del quarantennale della morte di Rodolfo Wilcock e del centenario della nascita, il Comune di Lubriano, con il sostegno della Regione Lazio, intende avviare un programma di attività culturali incentrate sulla sua attività letteraria e sul suo rapporto con il territorio. Coinvolgendo in questa iniziativa anche i discendenti dello scrittore, anche solo con scambi di ricordi e materiali. E’ nostra intenzione, istituire un premio letterario per scrittori che hanno fatto diventare la lingua italiana la loro madrelingua, (come fu per Wilcock a partire dagli anni sessanta) lingua della quale il grande scrittore divenne virtuoso e profondissimo conoscitore. Esaminare la particolarità di questi luoghi e l’influenza di questa bellezza sublime ed irreale. Istituire una borsa di studio su tesi di laurea che abbia per argomento il pensiero di Wilcock e il suo legame con la Valle dei Calanchi, esaltando anche tra i giovani la personalità complessa poliedrica e la sua esaltazione del fantastico che misura nel corso dei secoli il grado di incertezza degli esseri umani. Sarebbe infine di grande interesse se la casa in cui lo scrittore ha vissuto a Lubriano potesse divenire il fulcro poetico ed evocativo di questo programma culturale, instituendo nella nostra piccola Biblioteca, inserita nel Museo naturalistico archeologico di Lubriano, in una sezione dedicata a Wilcock appunti, scritti inediti e scambi epistolari con persone di Lubriano, già disponibili alla loro pubblicazione. Intendiamo coinvolgere in questa iniziativa anche i discendenti dello scrittore, (già per le vie brevi contattati), chiedendo loro, anche solo attraverso scambi di ricordi e materiali la collaborazione nel rendere omaggio al grande Juan Rodolfo Wilcock affinché si inneschi nel nostro piccolo comune un percorso culturale virtuoso che faccia conoscere si, il nostro territorio, ma che soprattutto renda questo luogo un costante punto di confronto e di scambio nella Regione Lazio per la riflessione, la lingua e la cultura dell’Uomo e del suo Luogo.

Salvatore Ladaga (FI): "Invito tutti a riflettere ed evitare parole affrettate"

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"In virtù della delega che ho ricevuto mercoledì dal senatore Claudio Fazzone, responsabile regionale di Forza Italia, in un momento peraltro particolarmente delicato per il nostro partito, invito tutti i dirigenti di Forza Italia a Velletri, a non rilasciare dichiarazioni che escano dal loro compito istituzionale, ed in particolar modo se riferite a rapporti ed impegni con gli altri partiti e coalizioni in vista delle prossime elezioni amministrative, che si terranno probabilmente nella prima decade di giugno".

Così si esprime in una nota stampa Salvatore Ladaga, all'indomani della nomina a Coordinatore di Forza Italia a Velletri. Le decisioni politiche - continua Ladaga -, soprattutto quelle di questa natura, verranno prese in esame da un gruppo allargato di persone, a cui parteciperanno ovviamente anche i dirigenti locali e i consiglieri comunali del partito di Velletri, e per motivi di opportunità potranno essere riportate alla stampa solamente dal sottoscritto. Il tutto per evitare sovrapposizioni che vadano contro l'interesse prioritario - orientato a garantire la serietà istituzionale del partito e dei suoi dirigenti, altrimenti lesi nella loro dignità politica - ma anche per evitare di scadere in deleterie volate per questo o quel candidato sindaco, col rischio finanche di danneggiare i protagonisti della contesa elettorale. Pertanto, in linea con quanto indicato dal segretario regionale Claudio Fazzone, e tanto più dopo il responso delle recenti elezioni, avoco a me ogni responsabilità in tal genere e mi impegno a convocare al più presto un tavolo di ragionamento che avrà all'ordine del giorno un'analisi dettagliata della situazione politica locale e comincerà a discutere delle migliori figure per rappresentare il partito, anche nella carica di Sindaco, in vista delle imminenti elezioni amministrative. Una linea, quella tracciata da Salvatore Ladaga, che sembra coincidere con le dichiarazioni più volte rilasciate dagli esponenti di Patto Popolare Velletri, formazione politica civica nata due anni fa e con in sella Fabio Taddei, Gianluca Trivelloni, Vincenzo Bagaglini e Franco De Santis. PPV, che ha portato avanti diverse battaglie come i parcheggi sotto l'ospedale (mille posti) o l'opposizione ferma alla centrale di Lazzaria, ha più volte detto di non riconoscersi nelle logiche partitiche e di mettere al centro Velletri e i punti del programma proposto da qualsivoglia coalizione prima ancora che schierarsi dietro a un nome. 

Velletri, il coordinatore di FI Riccardo Iannuzzi felice della delega data a Salvatore Ladaga

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“Sono contento – ha dichiarato il Coordinatore comunale di Forza Italia Velletri, Riccardo Iannuzzi – riguardo la nuova delega data all’amico Salvatore Ladaga.
Insieme al Consigliere comunale Gianni Cerini avranno sicuramente più forza e peso in vista delle prossime elezioni comunali veliterne. Finalmente una Forza Italia unita – continua Iannuzzi – avrà la possibilità di sostenere la candidatura civica di Giorgio Greci che con il nostro sostegno potrà essere vincente per contrastare un’ amministrazione immobile e non attenta alle esigenze dei cittadini. Colgo l’occasione per porgere i miei più sentiti ringraziamenti al Senatore Claudio Fazzone ed al Coordinatore provinciale e Consigliere regionale del Lazio Adriano Palozzi per la loro disponibilità e la loro attenzione alla nostra città.

Francesco Perillo tra Serie A2 e Settore Giovanile, l’F&D H2O è un movimento in crescita

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Appena trascorsa la Pasqua,il presidente dell’F&D H2O Francesco Perillo fa il punto della situazione. Il massimo dirigente dell’importante realtà sportiva veliterna (unica Serie A sul territorio e un settore giovanile che proprio dal territorio attinge e si fa spazio sul panorama nazionale) nella consueta intervista settimanale affronta le diverse sfaccettature del movimento natatorio da lui presieduto, non mancando di tracciare la rotta per obiettivi futuri e complimentarsi con lo staff tecnico e con gli atleti per un bilancio di oltre metà stagione assolutamente positivo. 


Presidente, partiamo dalla Serie A2. Alla sosta pasquale primi in classifica, questo è il coronamento di un bel percorso in campionato? 

Siamo arrivati all’inizio di aprile da primi in classifica e siamo contenti di esserci e di aver riconfermato quanto fatto lo scorso anno. Abbiamo fissato, dalla partenza, degli obiettivi diversi rispetto a quelli dello scorso anno che finora sono stati assolutamente rispettati. Felicissimi di essere primi alla sosta, subito dopo l’inizio del girone di ritorno. Il percorso è positivo, la squadra è in crescita e sono contento. 

Il girone di andata ha visto la squadra di Velletri confermare i record: tutte le partite sono state vinte, eccezion fatta quella contro l’Acquachiara che in trasferta si dimostra un tabù per l’F&D H2O. Qual è stata la prova migliore, o più importante, delle ragazze di mister Di Zazzo? 

A mio avviso il girone di andata è stato strepitoso e in crescendo, abbiamo rispettato quello che speravamo e ci eravamo prefissati e senz’altro posso dire che abbiamo mostrato una crescita costante. La stagione è diversa rispetto allo scorso anno, dove partivamo senza aspettative, nonostante fossimo consapevoli del nostro valore. Il cammino entusiasmante che abbiamo fatto nella scorsa stagione, da primi in graduatoria dall’inizio alla fin, ha fatto cambiare le aspettative di quest’anno e ci ha dato ambizioni diverse e pressioni fisiologiche che hanno colpito anche le ragazze le quali hanno subito un po’ la pressione e non sono partite sempre col piede giusto. Pertanto, la partita più importante, secondo me, è stata proprio la nostra sconfitta a Napoli contro l’Acquachiara: siamo arrivate lì dopo le prime tre partite di rodaggio, avevamo vinto tre gare su tre sia noi che loro, e lo scontro diretto lo abbiamo sbagliato perché non "siamo praticamente scesi in acqua". È stata una sconfitta dura, anche da accettare. Però abbiamo al contempo dimostrato la nostra forza, ripartendo a testa bassa, lavorando, ed è stato molto bravo mister Di Zazzo a far carburare il gruppo tenendo le ragazze con i piedi per terra. Da lì è iniziato un secondo campionato dove, consapevoli dei nostri mezzi, si è cominciato a vedere ciò che avremmo dovuto fare, fino all’epilogo strepitoso con l’Ancona dove abbiamo dato una dimostrazione di forza su ogni aspetto, tecnico, tattico, comportamentale che vanno al di là del semplice risultato. Contro un’avversaria molto forte non c’è stata storia, abbiamo avuto il pallino del gioco dall’inizio alla fine e detto chiaramente e ancora una volta che ci siamo anche noi. Questo ci ha dato consapevolezza del fatto che le ragazze hanno un carattere importante, che, onestamente, neanche io mi aspettavo, e del quale gliene dò merito, sia a loro che a Danilo. Hanno preparato la partita perfetta soprattutto sotto l’aspetto mentale. 

Proprio il gap, in termini di prestazione, tra la sconfitta di Napoli e la vittoria casalinga contro Ancona è un segnale chiaro di crescita. L’F&D H2O sta tenendo bene testa alle responsabilità maggiori che derivano dall’aver chiuso in testa la scorsa stagione? 

Direi di sì. La squadra è cresciuta, in esperienza e carattere. Il tecnico, come le ragazze, forse ha approcciato male la quarta partita di Napoli, caricando troppo il gruppo di responsabilità cosa che non ha pagato. La sua bravura è stata nel capire, ripartire subito e ingranare la marcia giusta. Errare è umano ma perseverare è diabolico, il mister invece ha corretto la linea in modo importante e si sta comportando egregiamente come tutte le ragazze. Mi piace sottolineare l’ottima gestione dell’innesto Pustynnikova, un’atleta forte caratterialmente e tecnicamente: anche lì mister Di Zazzo ha mostrato di meritare i complimenti nella direzione del gruppo. 

Chiuso il girone di andata in testa, il ritorno vi ha messo di fronte una squadra che è forse tra le sorprese più belle di questo campionato. A Catania nessuno aveva mai vinto, si può dire che le siciliane abbiano fatto due stagioni diverse, una perfetta tra le mura amiche e una disastrosa in trasferta. Avete infranto un tabù battendo Torre del Grifo… 

Era vitale ripartire bene in questo girone di ritorno e il calendario ci metteva di fronte una prova complicata. Siamo dovuti volare a Catania contro una squadra che è neopromossa ma che si trova a ridosso delle prime quattro e in casa non aveva mai perso. Siamo ripartiti bene e abbiamo dato l’ennesima dimostrazione di forza vincendo bene in una gara senza storia. Il risultato è ingannevole, all’ultimo tempo siamo andati sull’11-3, ma i numeri si sono ridotti per un calo di concentrazione nell’ultimo tempo. 

La sosta permetterà alle ragazze del tecnico Di Zazzo di rifiatare, ma la sfida continuerà. Saranno Vela Ancona e Acquachiara le squadre da battere? 

Serve solo continuare su questo trend. Gli scontri diretti con Acquachiara e Vela Ancona senz’altro saranno determinanti per il girone di ritorno, e ne abbiamo uno in casa e uno fuori. Saranno partite tutte da giocare, ad Ancona – visto che si giocherà quasi alla fine del campionato - si potrebbe definire davvero completamente il quadro delle posizioni play off e saremo determinati a non fallire l’appuntamento, così come loro. L’Acquachiara è un po’ più discontinua, forte con le forti ma ha perso punti strada facendo in gare sulla carta abbordabili rispetto a noi e alla Vela Ancona. Questo non significa, e mi preme specificarlo, che le altre partite saranno una formalità: con il 3T e con la Vis Nova, ad esempio, non sarà affatto scontato portare a casa i tre punti. L’Acquachiara ad esempio ha perso proprio con la Vis Nova. Se vogliamo dire la nostra e puntare ai play off non possiamo sbagliare nessuna partita, ogni match ha un’insidia diversa. Bisognerà fare attenzione a queste gare, essere impeccabili in casa e dare il meglio negli scontri diretti. La prossima partita dopo Pasqua contro il Flegreo è già un test probante: appaiato all’Acquachiara al terzo posto, è cresciuto e ha individualità importanti. Dovremo prenderli con le molle, in casa loro abbiamo vinto con carattere ma sono sicuro che a Velletri ci daranno filo da torcere. 

Oltre alla Serie A2, anche il Settore Giovanile, le gare di nuoto e di sincro stanno dando segnali importanti. Quale augurio vuole fare il presidente e quali sono i ringraziamenti che, dopo la sosta, si sente di rivolgere? 

Il primo ringraziamento voglio farlo a Rocco Della Corte, pedina importantissima nel nostro scacchiere e determinante nella crescita e nella visibilità grazie al lavoro sulla comunicazione. Ovviamente un grandissimo ringraziamento lo rivolgo ai nostri sponsor, senza i quali non potremmo fare quello che facciamo e nel modo in cui lo facciamo. È fondamentale il loro impegno, la loro presenza e, inutile negarlo, il grande supporto. Chiaramente i complimenti li faccio a tutto il mio staff, ai genitori e agli atleti, alla Piscina Tortuga che ci ospita quotidianamente, e ai nostri seguaci che ci guardano e sostengono con passione. C’è un punto importante, proprio riallacciandomi alla domanda, su cui voglio soffermarmi: abbiamo parlato di A2, ed è giusto che sia così, ma non dobbiamo assolutamente tralasciare il nostro movimento nel nuoto sincronizzato e nella pallanuoto con il settore giovanile. Siamo in crescita, e arrivano da lì molteplici soddisfazioni in tutte le discipline dove operiamo. Stiamo facendo passi avanti nel nuoto, nel sincro e nella pallanuoto grazie agli allenatori che lavorano bene con impegno e fanno sì che il nostro movimento tecnico possa crescere. Devo fare i complimenti ai genitori per la loro fiducia, fanno sì che si possa continuare a costruire. L’F&D H2O non è solo serie A, anzi la nostra forza sono proprio i settori giovanili perché senza di loro non arriviamo da nessuna parte. Lo dimostra proprio la prima squadra che, fatta eccezione per la ragazza russa, è composta per dodici tredicesimi da ragazze di Velletri. Se possiamo inserire nuove leve e dare loro l’opportunità di fare esperienza lo dobbiamo al vivaio e su questa linea dobbiamo continuare. Un altro messaggio importante lo voglio spendere per il nuoto: per ora magari non abbiamo risultati di rilevanza nazionale, ma l’aver riportato un movimento che era morto a Velletri in poco meno di tre anni è la più grande vittoria. Siamo partiti con una decina di atleti, oggi siamo in surplus e ci servirebbero altri spazi: non si poteva sperare di meglio in questo settore come società. In uno sport così ‘di nicchia’ raccogliere tanti consensi in poco tempo è la dimostrazione certificata del fatto che stiamo lavorando bene e i risultati arriveranno, saranno naturale conseguenza di ogni allenamento e di un innalzamento del livello tecnico. 

Ultima domanda extra: non è un mistero che Francesco Perillo avrà un ruolo nelle prossime elezioni Amministrative, di cui si è saputa da poco la data ufficiale (il 10 giugno): perché questa scelta? 

Ho deciso di entrare in politica avendo come primo obiettivo lo sport a Velletri. Spero di dare un contributo per portare lustro alla città sotto questo aspetto e dare una mano alle associazioni che hanno bisogno dell’amministrazione per evolversi e crescere. Il mio intento non è, naturalmente, solo per le discipline natatorie ma si rivolge a tutto lo sport a trecentosessanta gradi. Ho stilato io stesso un programma sullo sport accettato dalla coalizione che sostiene Giorgio Greci e sarà parte integrante del programma politico. Questo mi inorgoglisce perché vuol dire che le mie idee sono state ritenute meritevoli di attenzione e si possono realizzare.
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