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Cotral, Righini (FDI): "La debacle di Zingaretti tenuta sotto silenzio"

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“Mai neve fu più annunciata sulla capitale d’Italia e sul Lazio. Eppure Zingaretti s’è fatto trovare impreparato. Nessun piano neve per il Cotral, la maggioranza dei pullman ieri mattina è rimasta ferma con i pendolari lasciati a piedi.
A Roma non partivano e non arrivavano bus. Pure oggi il servizio non è del tutto regolare. E per ottenere qualche notizia bisogna andare a cercarsela sui social. Tutto ciò non è ammissibile, per non dire vergognoso. Zingaretti, invece di farsi fotografare con lo sguardo serioso nella varie sale operative, dovrebbe chiedere scusa ai pendolari. Anche se è tardi. Per fortuna si vota fra qualche giorno e i cittadini avranno la possibilità di scegliere Stefano Parisi, una persona competente, che affronta le problematiche a viso aperto, senza nascondersi”. E’ quanto dichiara Giancarlo Righini, capogruppo dei Fratelli d’Italia alla Regione Lazio.

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Una veliterna per il ministero della Difesa: Elisabetta Trenta indicata nella squadra di Di Maio

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Oggi alle 15,30 il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, dal Salone delle Fontane all’Eur, ha presentato la sua proposta di squadra di governo, costruita mettendo in primo piano la competenza e la professionalità.
Nella squadra troviamo con grande sorpresa, in un ruolo importante come quello del Ministro della Difesa, una nostra concittadina che l’onorevole Di Maio presenta come una persona chiave per la sua esperienza maturata nella sicurezza, difesa e cooperazione internazionale. Sorella del consigliere comunale pentastellato veliterno , Paolo Trenta, Elisabetta dopo oltre 10 anni dalla precedente esperienza politica nell’amministrazione veliterna, si è finalmente riconosciuta in un progetto politico a misura di cittadino. Diventa attivista nel suo municipio, Roma V, apportando anche la sua esperienza nella progettazione europea e partecipa e supera le parlamentarie del movimento 5 stelle, risultando candidata al senato nel collegio plurinominale Lazio 2. E’ proprio in occasione di un incontro di campagna elettorale nell’università Link Campus, dove Elisabetta insegna, che incontra l’on Di Maio che rimane colpito dal curriculum e la individua come figura chiave per il ministero della Difesa. Nel suo discorso introduttivo la nostra concittadina racconta come la sua prima esperienza in Iraq come political advisor, le abbia segnato la vita, comprendendo come sia impossibile slegare lo sviluppo di una paese, dalla sicurezza e dalla pace e di quanto fosse fiera di essere italiana condividendo l’impegno ed il rischio dei nostri soldati impegnati nelle missioni umanitarie. Ribadendo l’importanza della Difesa alla realizzazione della pace e della sicurezza, Elisabetta conferma come i nostri soldati siano sempre presenti in occasioni di pubblica calamità ed altri casi di straordinaria necessità ed urgenza. Per affrontare le sfide del XI secolo è necessario investire nel capitale umano e nella ricerca ed innovazione, attraverso una razionalizzazione delle spese e gestione del patrimonio della difesa anche attraverso iniziative di democrazia partecipata. Il nostro Governo - conclude nel suo intervento - assicurerà al Paese delle Forze Armate efficaci ed efficienti, capaci di rispondere alle nuove minacce e di innovarsi, rimanendo economicamente sostenibili. Tutto questo in coordinamento con le altre istituzioni nazionali e internazionali, Alleati e Partner. Portiamo gli auguri ad Elisabetta Trenta, di chi ha avuto il piacere di conoscerla di persona o indirettamente. Il suo risultato, anche se per ora solo un riconoscimento personale delle sue qualità, costituisce orgoglio della città e va ad aggiungere un solido mattoncino al muro della buona politica.

Un marzo tutto da vivere all’Università delle Tre Età di Velletri

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Un’offerta formativa e didattica davvero ampia e diversificata quella che l’Università delle Tre Età di Velletri propone agli studenti per il mese di marzo. Lezioni, conferenze, argomenti e docenti di spessore in un programma che toccherà diversi ambiti del sapere, confermando l’importanza aggregativa, culturale e sociale di questa istituzione radicata in città.
Il 1 marzo la professoressa Sara Gilotta terrà una conferenza di Letteratura Italiana, seguita dal professor Luigi Papagno che invece è titolare della cattedra di Fisica. Lunedì 5 spazio alla “Scena del Crimine”, uno dei nuovi corsi inseriti nella didattica dell’anno accademico 2017-2018, conferenza a cura dell’avvocato Patrizia Ciccotti e la dottoressa Maria Turiello, membri dell’AISPAC (Associazione Italiana Studio Prevenzione Analisi Crimine). Giovedì 8 marzo, invece, il professor Ennio Scozzi terrà una lezione di Filosofia. Storia dell’Arte, Letteratura Italiana Contemporanea e Medicina nella seconda settimana del mese (12, 13 e 15 marzo) con la dottoressa Sara Di Luzio, il dottor Rocco Della Corte e il dottor Tarcisio Niglio.
Lo scrittore e poeta professor Michele Tortorici, invece, terrà un incontro con gli studenti il 19 marzo – giorno della festa del papà – primo di un trittico intitolato “Tra venerdì e domenica (da Dante a Pascoli): la metrica libera. Il 20 marzo lezione di Geologia con il dottor Fabio Taddei, mentre chiudono il mese prima delle vacanze pasquali il professor Paolo Maola (Storia locale) e il Maestro Carlo Liberatori (Musica), rispettivamente lunedì 26 e martedì 27. Proprio in quest’ultimo giorno avrà luogo il brindisi di auguri per la Santa Pasqua, preludio alla sospensione delle attività didattiche per il periodo dal 29 marzo al 3 aprile. Per maggiori informazioni è attiva la pagina facebook “Unitre Velletri”, aggiornata quotidianamente con programmi, foto e locandine, mentre la Segreteria è aperta nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle 16.00 alle 17.00 (anche per iscrizioni relative al prossimo anno accademico).

Archeologia: "Il calendario di El Djem" a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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Con il mese di agosto ci troviamo nella stessa situazione di maggio, tranne che è Diana questa volta la dea di cui si celebra il «dies natalis», che cade il giorno 15 («ad Idus Augustas»).

di Ciro Gravier Oliviero
Gruppo Archeologico Veliterno - Quarta Parte
Nel nostro pannello la dea della caccia svetta in piedi dal suo piedistallo, mentre incede fiera e «virile» con il piede sinistro in avanti e il braccio destro ripiegato ad arco all’indietro per prendere una freccia dalla faretra, freccia che infilerà nell’arco che stringe nella sinistra. Porta sul capo un diadema a trattenere i capelli ravvolti all’indietro. E’ vestita di un chitone corto che le arrriva alle ginocchia, mentre un himation le pende con negligenza dalle spalle. Indossa degli aderenti stivaletti fino a mezza gamba. Ai suoi piedi due animali: il cane alla destra e un cervo alla sinistra. E’ in tutto e per tutto il modello classico ispirato da Leocharis (scultore greco del IV° secolo a.C.) che ci è stato tramandato dalla bella copia romana di epoca imperiale ora al Louvre (la cosiddetta «Diana di Versailles»), di cui si conoscono numerose varianti, tra cui quella di Leptis Magna, ma la più bella delle quali è forse l’Artemide di Atene. Il mosaicista di El Djem non si è limitato a prendere da quel modello uno spunto: lo ha anche magistralmente saputo imitare con il movimento a chiasma della spalla destra spinta all’indietro cui corrisponde il passo in avanti del piede sinistro e la conseguente realistica rotazione delle anche. Vi ha anzi aggiunto l’elemento anaforico della caccia che sta per avviarsi, con il cane sul lato della faretra e il cervo dalla parte dell’arco che scoccherà la freccia. Si aggiunga il gioco dei colori: l’ocra della carnagione, il giallo e rosso degli abiti (come nella Diana di Atene), il rosso degli stivaletti, le penombre dei chiaroscuri generati dalla fonte luminosa che proviene dalla sinistra: tutti elementi che mettono in valore il corpo della dea di una robustezza adolescente. In Africa si moltiplicheranno stupendi mosaici rappresentanti Diana, come quello, per fare un solo esempio, della Diana cacciatrice del Bardo in atto di scoccare la sua freccia contro un cervo al riparo di un ulivo, trovato ad Utica e risalente alla seconda metà del II° secolo. La scelta del nostro mosaicista per il modello greco è stata, sì, dettata dalla necessità di rappresentare una statua e non un’azione, ma è stata anche una sfida con se stesso nella trasposizione dal tutto tondo della glittica alla monodimensionalità dell’opera musiva e dalle grandi dimensioni di una statua ad altezza umana (e anche più) alle microdimensioni di un quadretto di un palmo per un palmo. Un altro mosaico, che è invece estesissimo, ci soccorre per capire come il pannello di El Djem sia il momento più significativo e giustificativo di questa festa agostana in onore di Diana: è quello detto della «Piccola caccia» della Villa del Casale di Piazza Armerina. Il mosaico, che occupa l’intero pavimento di una «diaeta», si articola su cinque registri. Senza scendere nei dettagli, il primo, in alto, ci mostra un battitore che conduce al guinzaglio e poi libera due cani cirnechi , che prendono ad inseguire una volpe. Nel quarto registro, a sinistra, un cane azzanna una lepre, mentre a destra un cavaliere, con un «venabulum» ne infilza un’altra nascosta in una macchia d'alloro. L’ultimo in basso ci presenta da un lato la cattura dei cervi ormai intrappolati in una rete e dall’altro un irsuto cinghiale colpito giusto nel momento in cui sta per avventarsi su un giovane rimasto ferito a terra. E’ dunque la descrizione, analitica ed episodica (vi sono non meno di dodici scene di caccia, disposte con ordine e simmetria su tutta la superficie), di una «venatio» fra amici, i quali, prima di intraprendere la battuta, sacrificano alla dea Diana (secondo registro) e, dopo la battuta, seduti su una radura, all’ombra di un «parapetasma» (un velo) rosso steso fra gli alberi, si accingono a consumare la selvaggina. Le Idi di agosto, sacre a Diana, erano quindi un giorno dedicato alla scampagnata. La praticavano tutti: anche i servi e perfino gli schiavi fuggitivi avevano diritto di partecipare alla festa, poichè Diana era una dea popolare e protettrice della plebe. Ma il bel mondo dell’élite, cui apparteneva di certo il nostro thysdritano, riuniva attorno a sè i suoi amici, per una specie di «munus» privato, e tutti insieme si offrivano un giorno di relax, con prove di abilità venatorie, e pranzo all’aperto di cacciagione alla brace, un giorno eccezionale di «otium» campestre contro il quotidiano «negotium» della città. Così il calendario di El Djem vuole essere una dichiarazione identitaria dell’élite africana la quale, al di là degli ovvi aspetti culturali in senso stretto (nello specifico: la dichiarazione della conoscenza della cultura e della mitologia greco-romana) aspira ad inserirsi e integrarsi nel mondo aristocratico romano con i suoi stili di vita e le sue dimostrazioni di diversità-superiorità rispetto alla gente comune. È stato certamente il ricco committente a volere subito dopo il pannello «urbano» del chiosco e quello «suburbano» del cesto (rimandanti a stressanti attività commerciali) un pannello «agreste» di mezza estate (suggerente con signorile discrezione l’ideale di vita di un dominus della «haute»). Il mosaicista ha capito e ci ha messo del suo. Intelligenti pauca. Giungiamo così all’autunno. Settembre, si sa, è mese di vendemmia, immediatamente dopo la quale urge procedere alla pigiatura dell’uva, punto di partenza della vinificazione e della commercializzazione del vino. Il relativo pannello del nostro mosaico che è costretto, per la sua struttura e composizione, a presentare per ciascun mese un fotogramma esemplare e quintessenziale, dedica a settembre quello della pigiatura. Due «calcatores», un giovane dai capelli e dalla barba rossiccia sulla sinistra ed uno leggermente più anziano e, da ritenere, più esperto, sulla destra, ricoperti solo di un perizoma, con i piedi pigiano vigorosamente i grappoli. È questa un’operazione che si è protratta per millenni finchè non sono state introdotte le moderne macchine spremitrici-diraspatrici, e che ancora si ripete folkloristicamente in occasione di feste popolari. Per evitare di scivolare, i nostri calcatores si tengono aggrappati per le mani a delle corde che pendono dall’alto da una trave orizzontale visibile tra la seconda e la terza linea di tesselle. Dal «calcatorium» (che ha tutta l’aria di essere una adatta e capace conca di legno), attraverso un largo foro centrale, il pigiato si versa in una grande tinozza fissata a terra, da dove poi sarà portato nel «torcularium» per la seconda pressatura al torchio e quindi deposto a maturare nei «dolia» interrati. Grazie alla prospettiva abilmente utilizzata dal mosaicista, si vedono gli acini mischiati ai raspi, e si nota che si tratta di uva nera. Avevamo già capito che il nostro ricco proprietario, forse latifondista, di Thysdrus possedeva grandi uliveti: ora sappiamo che aveva anche vigneti. Sia gli uni che gli altri richiedono strutture ed ambienti specifici: quindi in campagna, non distante dai terreni, il nostro possedeva anche una o più «villae rusticae», che erano vere e proprie aziende agrarie autonome a conduzione familiare, con una «pars dominica» (la zona residenziale destinata al dominus e alla sua famiglia), una «pars rustica» (destinata alla servitù e ai lavoratori) e una «pars fructuaria» (per la lavorazione, la conservazione e parzialmente anche la commercializzazione dei prodotti) con tutto quanto necessario in spazi («cubicula», cortili, frantoi, vasche, cantine, pozzi, cisterne, stalle, canili, pollai), strumenti (suppellettili, attrezzi, carri, cesti, torchio, dolia, anfore, animali: buoi, asini, cavalli, cani, pollame) e personale (specialisti, coloni, fattori, contadini, servi, schiavi), senza parlare della fitta rete di fornitori di materiali e servizi vari. I mosaici romani in Tunisia ci hanno lasciato l’immagine vivissima di queste ville: si pensi a quella del dominus Julius di Cartagine, a quella dei Laberii di Oudna, a quelle (tre in un solo mosaico, evidentemente dello stesso padrone) di Tabarka: ricchissime ville con facciate munite di torri angolari e gallerie porticate, piantagioni, e stuoli di addetti.

Da Siena Piazza del Campo alla Costiera Sorrentina passando per il Giano Trail

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Si è svolta domenica 25 febbraio la settima edizione del Giano Trail gara bellissima di 10 km al contatto con la natura con suggestivi passaggi sul mare all’interno del Parco Regionale di Gianola e Monte Scauri sulla costiera che separa i Monti Aurunci dal mare del Golfo di Gaeta impreziosito anche da numerosi resti di epoca romana Otto atleti della Giovanni Scavo Velletri hanno preso parte alla manifestazione, famosa anche per il notevole fango che si incontra sul percorso, con buoni risultati.
Gianni Mariani 3^ di categoria è il più veloce in 1h05.34 davanti a Eligio Ciarla 1h08.35, Alberta Ciarla 1h09.37 premiata nella categoria femminile, Fabrizio Piccoli 1h13.29, Alessandra Ciarla e Antonio Lupi 1h17.46, Ivo Barchiesi 1h18.10 e Giorgio Giansante 1h21.12. Nella quarta edizione della Terre di Siena Ultramarathon con partenza da Colle Val d’Elsa ed arrivo a Piazza del Campo a Siena dopo 32km Carlo Giammatteo e Bruno D’Andrea hanno tagliato il traguardo appaiati sotto il nevischio in 3h08.30. Sulla distanza di 18km con partenza da Monteriggioni Massimo Serangeli conclude in 1h41.07 Nella Mare Monti ridotta quest’anno a 15km con partenza da piazza Municipio di Piano di Sorrento, con arrivo alle Antiche Terme di Stabia attraverso panorami bellissimi Natale Giuntati conquista ancora il podio di categoria in 1h10.25.


Matteo Persica con "Rino Gaetano Essenzialmente tu” al Polifunzionale di Lariano

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Nell’ambito delle varie iniziative, eventi culturali organizzati dall’assessorato alla cultura del Comune di Lariano guidato da Maria Grazia Gabrielli, nel pomeriggio di Sabato 25 febbraio presso il Polifunzionale Tiberio Bartoli con inizio alle ore 18 c ’è stato un bellissimo incontro con l’autore- concerto dedicato alla figura del grande Rino Gaetano.
E’ stato presentato il libro “Rino Gaetano, essenzialmente tu” dell’autore Matteo Persica. Quest’anno ricordiamo che ricorrono il 40 anni dalla partecipazione del grande e indimenticabile Rino Gaetano al festival di Sanremo con “Gianna”. Ad arricchire l’incontro l’accompagnamento musicale di Daniele Savelli chitarra e voce. Daniele Savelli amico di Rino Gaetano. Ad introdurre l’evento l’assessore Maria Grazia Gabrielli che ha evidenziato “l’importanza di tale evento dove l’autore Matteo Persica insieme a Daniele Savelli per la parte musicale, con tale libro ci parlerà della figura del grande Rino Gaetano” e ha ringraziato sia l’autore Matteo Persica che Daniele Savelli per la parte musicale. L’autore Matteo Persica ha esordito per Odoya nel 2016 con “Anna Magnani, Biografia di una donna. Nel 2010 ha diretto il documentario Nannarella 100, dal 2012 è direttore artistico del Premio Anna Magnani. Nel 2016 ha vinto il Premio Fs News Radio. “Con questo libro- ha affermato Matteo Persica- il mio obiettivo era quello di raccontare la verità su Rino Gaetano, descrivere la sua personalità. Il tutto è stato frutto di tre anni di ricerche. Rino Gaetano è stato prima di tutto un grande poeta. Ho raccolto le testimonianze e ricordi degli amici raccontando la vita di Rino, come era Rino, i suoi valori che trasmetteva. Vuole essere un omaggio ad un artista poliedrico e alla sua complessa personalità, una biografia che spiega perché ancora oggi Rino Gaetano è amato, venerato dai giovani e meno giovani e costantemente ritrasmesso in radio e televisione.
In particolare nel libro ci sono i racconti della sua gioventù passata in via Cimone nel quartiere di Montesacro, poi vengono raccontati gli aspetti sentimentali e le persone importanti per Rino e dei grandi artisti che hanno collaborato con lui, la sua partecipazione a Sanremo con “Gianna”, e il vero significato di alcune sue canzoni come la grande “il Cielo è sempre più blu” dove Rino descriveva la situazione cruda della realtà quotidiana con un messaggio però positivo sempre ad andare avanti e lottare e a non arrendersi”. Nel libro l’autore descrive l’umanità di Rino, le sue debolezze, lea sua determinazione, il suo profondo senso di giustizia e la sua voglia di normalità. Dopo il termine dell’evento e i ringraziamenti di rito e la consegna di alcuni presenti da parte del sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti e l’assessore Maria Grazia Gabrielli all’autore Matteo Persica e a Daniele Savelli, è intervenuto il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti che ha sottolineato: “l’importanza di questo incontro- evento musicale- culturale dedicato ad una grande figura della musica italiana e all’importanza dei valori che trasmetteva Rino Gaetano. Rino Gaetano ci ha lasciato un ricordo indelebile e un messaggio importante a non mollare mai e a seguire i propri obiettivi, da esempio e stimolo per i nostri giovani”.

Trasporti Regionali, Righini (FDI): "Per il Cotral emergenza senza fine"

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“Per il Cotral l’emergenza non finisce mai. Anche se la notizia viene lasciata passare sottotraccia. Ancora oggi, a quattro giorni di distanza dalla nevicata che ha coinvolto la Capitale, continuano i disagi per i pullman regionali.
In molte zone del viterbese e della provincia di Roma, corse saltate e ritardi hanno caratterizzato la mattinata di migliaia di pendolari. Eppure la neve era prevista da giorni – del resto non c’è nulla di strano, è inverno – e con un minimo di organizzazione sarebbe stato possibile garantire gli spostamenti, come avviene nel resto d’Europa quando fa freddo e ghiaccia. Domanda: chi è responsabile del Cotral? Risposta: la Regione Lazio. Ecco, allora ha ragione il candidato del centrodestra Stefano Parisi: cari pendolari, volete continuare a rischiare l’ibernazione aspettando il pullman alla fermata? Allora votate Zingaretti”. E’ quanto dichiara Giancarlo Righini, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio. 

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Velletri 2030 sulle "smart communities"

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Il portale della ricerca italiana Research Italy, del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), definisce Smart Community "come un luogo o contesto territoriale in cui, grazie al supporto e all’applicazione di tecnologie pervasive e allo sviluppo di avanzate soluzioni applicative, è possibile implementare processi e servizi innovativi, inclusivi, partecipativi, democratici e personalizzabili, in risposta alle moderne sfide sociali e tecnologiche, nel rispetto dei requisiti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica e riconoscendo la centralità delle esigenze dell’individuo e della comunità".


Velletri 2030
 
Ma quali sono le linee di intervento da considerare nell'intento di costruire una Smart Community? Proviamo ad elencarne alcune. 

Struttura Sociale: in primo luogo bisogna cercare di ridurre le fratture sociali dentro la Comunità. Come? Per esempio impegnando la politica a lavorare sul futuro partendo dai dati ISTAT sulla Spesa dei Comuni per i Servizi Sociali, pubblicati recentemente e oggetto di una precedente News Velletri 2030, e dando rilevanza agli Indicatori di Benessere Equo e Sostenibile e di Sviluppo Inclusivo a scapito del PIL, anche questi oggetto di una precedente News. Gli Indicatori di Benessere Equo e Sostenibile e di Sviluppo Inclusivo sono alla base di un modello di crescita che pone le persone e gli standard di vita al centro delle scelte collettive, riducendo il peso del PIL nelle strategie macroeconomiche. Nel caso specifico della Comunità di Velletri la domanda è: perché con un patrimonio economico- finanziario così rilevante la crescita sociale e culturale della Comunità è così problematica? La risposta, la si può cogliere nelle modalità con cui la ricchezza viene investita e cioè principalmente in case e depositi bancari. 

Sistema Scolastico: uno dei problemi principali del Sistema Italia è la scarsa scolarizzazione degli italiani. Quando si discute di emergenze nazionali, nessuno cita mai il livello di istruzione, anche se titoli del tipo "Terra di analfabeti: un italiano su tre è senza diploma" oppure "Italia penultima in UE per percentuale di laureati" si ritrovano frequentemente sui media nazionali. Secondo Eurostat nel 2016 solo il 26 per cento degli italiani tra i 30 e i 34 anni ha ottenuto un titolo di studio superiore. Solo la Romania fa peggio di noi. Male anche per quanto riguarda gli abbandoni scolastici con il 14% circa dei 18-24enni che non ha raggiunto un diploma secondario. Tutto ciò rende evidente l’attualità di una riflessione sulla scuola al tempo delle innovazioni cognitivo-culturali portate da internet, trattato in una recente News. Nel caso specifico della Comunità di Velletri la domanda è: perché con un patrimonio così esteso di offerta scolastica il numero di Diplomati e Laureati della Comunità è inferiore a tante Comunità vicine alla nostra? La risposta va ricercata nella Struttura Sociale ripiegata su se stessa, animata da sentimenti che ci spingono a voler tornare ad un passato impossibile da replicare, divisa su tutto e poco incline all'inclusione sociale, dove si è smarrito il concetto di "ascensore sociale" di cui la scuola dovrebbe essere il motore principale. 

Sistema Socio Sanitario: tema trattato continuamente e mai risolto, basta citare i tempi per accedere alle principali prestazioni sanitarie o la situazione dei pronto soccorso. Tutto ciò che riguarda l'ambito sanitario e' peculiare e basilare rispetto a tutte le variabili concernenti lo sviluppo di qualsiasi Comunità in quanto strettamente legato alla dignità " intrinseca" di ogni cittadino, il diritto di ciascuno alla migliore condizione di salute possibile. Un progetto costitutivo di una sanità efficiente dovrà tener conto di un’analisi particolareggiata della attuale situazione socio-demografica e da essa trovare risposte, non velleitarie e irrealizzabili ma concrete e alla portata di tutti i cittadini indipendentemente dalla loro condizione sociale ed economica. La necissità di mettere in pratica il concetto di Partenariato Pubblico Privato è oggi sempre più accettata anche dalla politica. L'immissione di denaro privato, sotto il controllo pubblico, permetterebbe la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Tutti concetti ampiamente riportati nella prima pubblicazione di Velletri 2030, Dicembre 2012. 

Paesaggi Culturali: definiti dal Comitato per il Patrimonio dell’umanità come aree geografiche o proprietà distinte che in modo peculiare “…rappresentano l’opera combinata della natura e dell’uomo”. Questo concetto è stato adattato e sviluppato nell’ambito dei forum internazionali sui patrimoni dell’umanità (UNESCO) come parte di uno sforzo internazionale per riconciliare “…uno dei più pervasivi dualismi del pensiero occidentale – quello di natura e cultura”. La Comunità di Velletri dispone largamente dei due ingredienti "natura e cultura", basta una organizzazione amministrativa che li faccia lavorare insieme. L’arte può contribuire a riqualificare spazi urbani, per trovare nuove forme di socialità e “ricucire” parti di tessuto cittadino da riaggregare e includere in Smart Community (esempio è stato il recupero ex convento del Carmine e sito archeologico delle Stimmate). In questo senso l’impiego intelligente delle tecnologie a servizio del patrimonio artistico può offrire soluzioni smart per proteggere, conservare, valorizzare al meglio i beni culturali con interventi di diversa natura che riguardano per esempio la luce e la gestione corretta degli edifici pubblici. La via alla Smart Community non può dunque ignorare la cultura, cercando un’unione equilibrata e armonica fra rispetto dei beni storici, utilizzo della tecnologia e fruibilità il più possibile allargata in grado di coinvolgere le forze più innovative e vive della Comunità. 

Mobilità Sostenibile e Logistica Integrata: bisogna investire nel Trasporto Pubblico Locale (TPL), e nuove tecnologie di gestione della mobilità. L’Unione Europea attraverso il Libro Bianco sui Trasporti promuove e sostiene la necessità di strade più “sane”, sicure e produttive per tutti gli utenti (di genere, di età, di status economico, di mezzo di trasporto) e sostiene il ridisegno della “strada vivibile”, della strada come “fabbrica” di rapporti sociali e della vitalità urbana, che sono gli elementi basilari dello sviluppo economico e sociale. Le tecnologie ci sono, basterebbe usarle anche nel TPL della Comunità di Velletri per favorire la infomobilità. Nell’era dell’economia digitale l’e-Commerce sta registrando una vera e propria esplosione, con effetti dirompenti sulla catena logistica che vanno dall’organizzazione del trasporto, alla gestione dei magazzini, alle consegne in città. Si tratta di un trend inarrestabile che comporta la necessità di una profonda revisione delle dinamiche commerciali a livello mondiale e locale e conseguentemente delle politiche di mobilità e logistica. E' certamente uno degli scenari con cui le future amministrazioni si dovranno misurare, cercando di conciliare le soluzioni per favorire la mobilità con i vincoli imposti dal Piano Regolatore Generale Comunale e in sinergia con i piani di mobilità e viabilità della Città Metropolitana di Roma Capitale. Diversi sarebbero gli esempi di interventi necessari da citare. 

Bio Edilizia e Energia Rinnovabile: un’edilizia attenta all’inserimento paesaggistico, al risparmio energetico, alla domotica e all’utilizzo di materiali ecologici e naturali. E’ mancata finora una diagnosi energetica delle infrastrutture pubbliche del territorio capace di valorizzare il contributo dell'innovazione tecnologica. E' ormai evidente la necessità di stimolare la riqualificazione architettonica e ambientale dei territori, promuovendo uno sviluppo sostenibile che riconnette l’architettura con i paesaggi e promuovere progetti di rigenerazione urbana allo scopo di stimolare la riqualificazione architettonica e ambientale delle città e dei territori per contenere il consumo di suolo, il consumo energetico e prevenire i danni ambientali. Ridurre l’impronta ecologica e l’espansione urbana, riciclare gli edifici non utilizzati. Tutti temi ampiamente trattati nelle pubblicazioni Velletri 2030 del Dicembre 2012 e Maggio 2017. 

Turismo Sostenibile: le tecnologie di internet e la multimedialità, congiunte con la diffusione dei dispositivi mobili, hanno mutato radicalmente i comportamenti del turista. Non esiste un settore economico chiamato Turismo, ma un’infrastruttura ricettiva che è parte di un sistema territoriale di accoglienza a gestione pubblico-privata. Il futuro del turismo è fatto di strutture intelligenti ed ecologiche, mobilità sostenibile, produzione di contenuti culturali, ristorazione alimentata da prodotti identitari, contenuti territoriali. Il tutto va visto in modo integrato. Alcuni parlano di "Smart Land", un nuovo concetto che porta con sé un’idea di territorio come luogo dal tessuto composito fatto di una continua alternanza e mescolanza di soluzioni ricettive e campi coltivati, con l'intenzione di raccogliere, integrando, tutti i pezzi e di presentare nuove pratiche, innovazioni, soluzioni alternative nell’ambito dei servizi al turista e della gestioni della cultura e del turismo. Non è semplice. Servono risorse dedicate e visionarie per provare a inventare e innestare nuove e diffuse forme di imprenditoria, socialità, collaborazione fra soggetti, reti. Concetti ampiamente riportati nella prima pubblicazione di Velletri 2030, Dicembre 2012. 

Agricoltura Sostenibile: un’agricoltura sostenibile, biologica, biodiversa, capace di creare nuova occupazione giovanile, di trainare un nuovo turismo attento ai temi dell’ambiente e dell’identità della Comunità e capace di ridurre il deficit alimentare della Comunità. Da non confondere "sostenibile" con "biologica". Entrambe mirano a utilizzare pratiche ecologicamente più razionali, tuttavia si caratterizzano per un insieme distinto di obiettivi. Il più intuitivo, gli ecosistemi possono essere comunque danneggiati da una monocoltura diffusa, anche se biologica. Se questa è la scelta per la Comunità di Velletri, allora bisogna progettare concretamente una Comunità sostenibile dominata dal verde (agricola, turistica, artigiana) non dal grigio (case, capannoni, strade) come si presenta oggi larga parte del territorio. Concretamente! Ad oggi la sensazione è soltanto quella di un gran parlare senza scelte precise. Ricordiamo sempre le parole del prof. John H. Schaar, colui che ha ispirato Velletri 2030, “Il futuro non è un luogo verso il quale stiamo andando ma un luogo che stiamo creando. I percorsi da compiere non vengono trovati per caso ma costruiti. E l’attività di costruzione di questi percorsi provoca mutamenti sia in chi li realizza che nella destinazione stessa che raggiungeremo”. E' tempo di scegliere quello che vogliamo essere: una Comunità agricola, industriale, dei servizi? Indipendentemente dalla scelta sarà necessario sviluppare un Progetto per individuare i vettori che guidano, ostacolano, impediscono l'evoluzione positiva del settore specifico per la Comunità di riferimento. 

Ripopolazione del Centro Storico: mettere in campo misure come ri-localizzare alcune attività a carattere industriale, favorire una mobilità diversa basata sul concetto di “strada vivibile”, della strada come “fabbrica” di rapporti sociali e della vitalità urbana, ri-equilibrare la relazione tra città e campagna con politiche incentivanti e mirate a riportare in città la popolazione residente, incentivare la mobilità urbana ecosostenibile, attraverso la promozione di tecnologie innovative e la realizzazione di un cambiamento significativo nello stile di vita dei cittadini, invitandoli a limitare l'utilizzo delle auto a favore dei mezzi pubblici. Favorire le reti di impresa e la fidelizzazione dei clienti consumatori verso negozi di prodotti tradizionali che caratterizzano la Comunità a scapito del proliferare di negozi che propongono prodotti non italiani. 

Sono queste solo alcune linee di intervento da adottare con un progetto integrato per realizzare una "Smart Community". Per questo serve una Amministrazione visionaria, organizzata in forma agile e flessibile, con i vari assessorati che lavorano in modo sinergico con l'obiettivo di stimolare una crescita sostenibile e migliorare la qualità della vità dei residenti. La nostra Comunità si trova di fronte a un grande cambiamento culturale e organizzativo. La sfida sarà sfruttare al massimo le opportunità offerte dalle tecnologie digitali e dall'incredibile mole di dati disponibili. Ma i nuovi dispositivi digitali sono soltanto fattori abilitanti. Il vero cambiamento è quello di carattere culturale e riguarda tutte le persone.

Olimpiadi della Matematica 2018: dai banchi di scuola alla palestra polivalente di Velletri

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Oggi, venerdì 2 marzo, Velletri ospiterà la fase regionale delle Olimpiadi di Matematica, ultima fase preliminare prima della finale assoluta di Cesenatico.

di Sara Scifoni


 La gara si svolgerà nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 18.00 presso la palestra polivalente situata in via del Campo Sportivo. A partecipare saranno 200 studenti provenienti da ben 25 scuole, di cui una di Teramo. Velletri sarà per la prima volta lo scenario delle Olimpiadi di Matematica, un progetto stimolante che solo nell'anno scolastico 2017/2018 ha coinvolto 200 000 mila studenti italiani, dando loro la possibilità di avere esperienze gratificanti e didattiche. Decisive per questo evento sono state la mediazione e l'organizzazione del liceo scientifico “Ascanio Landi” di Velletri.

L'angolo del computer: il Cryptojacking, un nuovo tipo di virus

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C’era un tempo lontano in cui virus causavano scherzi più o meno innocui, poi venne l’epoca dei danni ai sistemi operativi, poi incominciarono a spiare o rendere i computer dei zombi pronti a mettersi al servizio dei malfattori, a carpire password e accessi a carte di credito, infine a sequestrare dati e chiedere riscatti in denaro.

di Stefano Ruffini
Ma la pratica, ancora presente, di rendere illeggibili i file per poi chiedere dei soldi in cambio del loro “rilascio” (i Ransomware), ha reso molto meno denaro di quello che i criminali si aspettavano perché molti soggetti non cedevano al ricatto o per volere proprio o perché era troppo complicato reperire la criptovaluta cioè la moneta utilizzata per queste transazioni. Si è passati quindi al Cryptojacking. Come già spiegato in precedenti articoli, le criptomonete, ad esempio i Bitcoin, possono essere comprate oppure “minate” (dal termine “mining”= estrazione) cioè legalmente generate facendo risolvere ai propri computer una serie di complessi algoritmi. L’elaborazione è però molto onerosa in termini di risorse in quanto per avere un discreto ritorno economico bisogna possedere potentissimi computer che consumano tanta energia elettrica e dissipano molto calore; in alternativa si può derogare l’elaborazione a tanti apparati più modesti (pc, smartphone o tablet) che con il loro contributo di gruppo possono dare dei buoni risultati in termini di “mining”. Il Cryptojacking riguarda quei virus che, a scapito dell’utente ignaro, sfruttano i computer altrui per creare criptomoneta a vantaggio dei malfattori. Questa nuova classe di virus è stata già segnalata in migliaia di siti e perfino in alcune pubblicità presenti sui video di Youtube. Purtroppo non si può fare molto per evitare il contagio se non tenere sempre aggiornato il proprio antivirus ed il sistema operativo in quanto l’infezione avviene tramite script (istruzioni presenti nella pagina web). Il sintomo che dovrebbe allarmare l’utente è un’eccessiva e non giustificata attività della macchina tradita da un rallentamento e da una produzione anomala di calore che, nel caso di pc, si traduce nell’attivazione della ventola di raffreddamento del processore al massimo dei giri; addirittura, si può arrivare nel caso di smartphone al blocco o al danneggiamento dello stesso a causa di uno smisurato surriscaldamento.

Un Vangelo dal Volto Umano: "III Domenica T.Q., Le cordicelle" (di don Gaetano Zaralli)

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Continuiamo a ricordare don Gaetano Zaralli con le sue parole e con gli articoli che aveva preparato per commentare il suo Vangelo, dal volto umano.

Gv 2,13-25

TESTO
Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.

COMMENTO
Allora fece una frusta di cordicelle…

Chi di noi non gode quando nelle sacre rappresentazioni compare sulla scena il Nazareno che, armato di sferza, irrompe nel tempio con la forza del Profeta e capovolge i valori rituali, e ristabilisce i giusti rapporti della creatura col Creatore, e disperde i fumi delle vittime bruciate inutilmente al Dio dell’amore e della misericordia?
Chi di noi non si adombra e non prova tristezza, quando, a ridosso dei templi cattolici, si lascia che pullulino bancarelle e negozietti che dell’oggettistica sacra fanno mercato? Si chiude un occhio al feticismo imperante solo perché la devozione ha bisogno di toccare, di vedere, di ascoltare cose che altrimenti non entrerebbero come “valori” nella conduzione della propria vita. Gli amuleti si confondono sui banchi dei rivenditori e tra fede e superstizione cadono i confini, trascinando così i più semplici a essere schiavi della propria ignoranza.

 I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà…

I discepoli di allora, forse nello spavento, conobbero lo zelo che Gesù nutriva per la sua Casa. I discepoli di oggi stentano a intendere che quell’azione compiuta da Gesù, oltre a essere simbolo da interpretare, fu allora anche gesto profetico, perciò riconducibile al presente, perciò appropriato al percorso tortuoso degli interessi economici che oggi occupano le stanze segrete dei templi.
Dio non può essere presente nelle chiese, quando queste non sono più il luogo dell’incontro, la “capanna” del convegno, ma solo un centro di superstizioni e di oscuri interessi. Troppe strutture, nate per la beneficenza e ora utilizzate a fine di lucro, andrebbero demolite; ma chi degli ecclesiastici ha il coraggio di farlo? Quale Papa avrà la forza di liberare la  Chiesa  da schiere fanatiche e settarie che rifulgono nel dimostrare a lui attaccamento, ma che, nel contempo, marciano spavaldamente sotto la sua protezione lungo il cammino insidioso  dell’oltranzismo?
Come non vedere nell’eccessiva sacralizzazione dei ruoli, propri degli uomini di chiesa, un pericoloso trasbordare dall’umano al divino, confondendo nel silenzio complice di chi ne approfitta, Gesù col tempio, Gesù con la chiesa burocratica e perfino Gesù con i santi?
Dietro ogni colonnato di chiesa si nasconde un povero cristo, senza cordicelle, ma visibilmente contrariato per la cattiva interpretazione che da quelle parti si fa del suo vangelo.
  




"Oceani. La musica del mare": oggi pomeriggio al Museo delle Navi Romane musica e cultura

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Sabato 3 marzo alle ore 17.00 il Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli, d’intesa con il Sindaco del Comune di Nemi Alberto Bertucci ospiterà nella sede del Museo delle Navi Romane di Nemi Oceani, un progetto ideato dal musicista e compositore Riccardo Ascani.
Il concerto è stato fortemente voluto dalle due Istituzioni, quella del Polo Museale del Lazio e quella del Comune di Nemi. Nell’ottobre 2016 una turista, Morena Colonnelli, volontaria di un’associazione speleo archeologica perse la vita, colpita da ischemia cardiaca, al termine di una passeggiata all’interno dell’emissario del lago di Nemi. Recentemente l’associazione “Centro Ricerche Speleo Archeologiche”, rappresentata dal suo Presidente Marco Placidi, ha voluto fornire il Comune di Nemi di un defibrillatore, utile negli interventi di primo soccorso in caso di arresto cardiaco; a sua volta il Sindaco Alberto Bertucci lo ha donato al Museo delle Navi Romane, consegnandolo alla Direttrice del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli. Il personale del Museo di Nemi verrà istruito nel suo utilizzo in caso di bisogno. Oceani è un progetto multiculturale che abbraccia contemporaneamente le discipline della musica, dell’ecologia e della letteratura ma è anche un progetto multi stilistico e multimediale, dove l’autore ha saputo fondere i contenuti del flamenco con quelli del jazz e dell’elettronica, in uno stile unico e gradevole che trasporta l’ascoltatore verso territori illimitati e lontani orizzonti. Il concerto si avvale della proiezione di suggestivi video e di immagini dell’ambiente marino. Insieme a Riccardo Ascani che suonerà la chitarra flamenca e la chitarra fretless si esibiranno Roberto Ippoliti alla chitarra flamenca, Antonio Aucello al sax, Paolo Monaldi alle percussioni e Daniele Brenca al violoncello e basso elettrico. In occasione dell’evento, alle 16.00 e alle 18.00 i visitatori potranno “scoprire” il Museo attraverso visite guidate, a cura del personale del Polo Museale del Lazio.

Grande successo al Palabandinelli di Velletri per la 1^ fase dei Campionati italiani WTKA girone Centro Italia

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Domenica 25 Febbraio si è svolta a Velletri presso il Palabandinelli di Via Ariana una grande manifestazione di sport da combattimento (kick boxing) dove hanno partecipato quasi 1000 atleti provenienti da ben sette regioni(Umbria-Molise-Abruzzo-Campania-Lazio-Puglia-Basilicata).

di Alessandro De Angelis


Stiamo parlando della prima fase dei campionati italiani Wtka girone Centro Italia, valevole per la classifica nazionale. L’evento ha avuto inizio alle ore 10.00  con la presentazione dell’evento con premiazione di tutti i responsabili federali e regionali poi premiazione degli atleti regionali che hanno vinto il campionato del mondo e premiazione degli atleti dell’Asd Kick Boxing Castelli Romani di velletri che hanno partecipato al campionato mondiale wtka 2017. Per l’occasione il maestro Tommaso D’Adamo ha consegnato una targa ricordo ai genitori di Lorenzo Pocci ex atleta della palestra veliterna. L’organizzazione è stata magistralmente condotta dal maestro veliterno  ,dirigente federale e responsabile regionale. Imponente la macchina organizzativa. Presenti 70 tra arbitri e giudici. I combattimenti si sono svolti su ben 7 aree ed un ring.  Le discipline presenti sono state: contatto pieno k1 - contatto leggero –mma light e all style. L’Asd kick boxing Castelli Romani società veliterna ha partecipato con ben 15 atleti ottenendo ottimi risultati. Di seguito i risultati riportati:
BASTIANELLI SIMONE 1° CLASS. CAT SENIOR -63 KG
FARDELLA LUCA  3° class- junior -69 kg.
ANTONELLI LEONARDO 4° CLASS. CADETTI -63 KG
GARGIULO EMANUELE 1° CLASS- JUNIOR -74 KG
MAMMUCARI ELENA 1° CLASS. SENIOR -70 KG
PALONE MATTEO  3° class. Cadetti – 63 kg
PALONE LEONARDO 1° CLASS. -47 KG PRIMI GUANTI
MARINI LORENZO 4° class. Cadetti -63 kg
FERRANTE PAOLO 1° CLASS. -52 KG RIMI GUANTI
ARAPAJ FABJOL  2° CLASS. SENIOR – 69KG
ANTONETTI ANDREA 1° class. Cadetti -57 kg
PACE LORENZO 4 class. Cadetti
MONTAGNA ILARIA 1° CLASS. CADETTA -65 KG
MANCIOCCHI LORENZO 1° CLASS. JUNIOR -84 KG
DURAKU AMIN 4° CLASS. CADETTI -57 KG

Il maestro Tommaso D’Adamo è rimasto soddisfattissimo per come è andata la manifestazione sia come organizzazione sia come prestazione dei suoi atleti e ringrazia tutti i suoi atleti lo staff dell’asd Kick Boxing Castelli Romani, l’Avis di Velletri e l’assessore allo sport Marcello Pontecorvi. Prossimo appuntamento per l’As Kick Boxing Castelli Romani a Roma il 24 marzo con incontri professionisti contatto pieno presso l’atlantic  ROMA evento da non perdere. Successivamente altro importante appuntamento in programma per l’8 aprile a Napoli con la seconda fase dei campionati italiani girone centro Italia.

Giovedì prossimo verrà presentato protocollo operativo per il contrasto alla violenza di genere e sui minori

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Giovedì 8 marzo alle 10:00 a Palazzo Chigi di Ariccia verrà presentato il protocollo operativo per il contrasto alle varie forme di violenza di genere e sui minori.
Il progetto, elaborato dalla Procura della Repubblica di Velletri e dalla Asl Roma 6, vede coinvolti il Tribunale di Velletri, il Tribunale e la Procura per i minorenni di Roma, la Regione Lazio attraverso la Asl competente, il Questore di Roma, il Comandante provinciale dei carabinieri, il Dirigente Regionale scolastico di Roma e i Sindaci del circondario di Velletri. All'evento parteciperanno anche il Procuratore generale presso la Corte d'appello di Roma, la rappresentanza dell'Avvocatura di Velletri, i ragazzi del mondo della scuola e alcuni referenti locali dell’associazionismo. Nel corso dell'evento verranno esposti i punti salienti del protocollo ed in particolare sarà presentata una struttura di accoglienza per le vittime delle violenze ed una sala attrezzata per l'ascolto delle persone offese. Tali strutture, messe a disposizione dalla Asl Roma 6, sono il segno tangibile dell'impegno delle istituzioni per dare una concreta risposta in termini di sicurezza e protezione delle vittime sul territorio della provincia di Roma, nella consapevolezza della necessità di una sinergia tra i vari soggetti impegnati nel contrasto di un fenomeno socio criminale sempre più preoccupante nel nostro Paese.


Comunicato stampa

Verso l’Agepi, Fabiana Rosini: “Entrare in acqua e portarci subito avanti”

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Dopo la bella vittoria di domenica scorsa, l’F&D H2O si appresta a disputare la settima gara del campionato di Serie A2, di nuovo in trasferta contro l’Agepi. Una squadra interessante ed ostica, che si giocherà il tutto per tutto tra le mura amiche, mentre la vice-capolista dovrà portare a casa la vittoria per restare nelle parti altissime della classifica. 

di Rocco Della Corte


Fabiana Rosini, dopo una settimana di allenamenti, racconta come la squadra di mister Di Zazzo arriva al match domenicale. Fabiana, domenica è arrivata un’altra bella vittoria su un campo difficile: che partita è stata, quali le difficoltà più grandi incontrate e quali invece i vostri meriti? 

Sapevamo che domenica sarebbe potuta essere una partita difficile dato che sono riuscite a portare a casa un pareggio con l’Acquachiara. Noi siamo state brave a entrare in acqua concentrate portando subito il risultato in nostro favore. A loro mancava una giocatrice fondamentale che poteva aiutarle a darci filo da torcere. Complessivamente abbiamo fatto una buona partita ma negli ultimi due tempi abbiamo concesso troppo spazio alle nostre avversarie. La quinta vittoria in sei gare significa inevitabilmente una cosa: i pronostici sono rispettati, sia per voi che per la Vela Ancona e per l’Acquachiara. 

Una di queste la avete già affrontata, un’altra arriverà tra due gare. Valori importanti per queste avversarie

Sono due belle squadre che oltre ad avere singole giocatrici di spessore esprimono un buon gioco collettivo. Danno il massimo in ogni partita e tutte le giocatrici sono orientate verso l’obiettivo. Sono rispettose dell’avversario e questa è una delle cose più belle in un uno sport agonistico. 

Qual è la forza dell’F&D H2O, che quest’anno gioca con una rosa confermata più due innesti di spessore e nuove promettenti giovani? 

La forza dell’F&D è stata ed è sempre la stessa cioè riusciamo ad essere un gruppo coeso sia fuori che dentro l’acqua. Essendo uno sport di squadra il concetto di ‘gruppo’ è fondamentale. Giochiamo tutte insieme da anni e sappiamo i punti deboli e i punti forti di ognuna, ci conosciamo come le nostre tasche. Quest’anno abbiamo una giocatrice con esperienza che ci sta aiutando molto a crescere e migliorare. Le giovani sono ragazze che hanno molta voglia di imparare e si impegnano molto allenandosi costantemente insieme a noi per dare una mano alla squadra. 

Sei soddisfatta, personalmente, delle prestazioni fin qui offerte e dei risultati della squadra?

Personalmente sono molto contenta il campionato è iniziato bene. Come posso non essere soddisfatta delle prestazioni della mia squadra? Per ora abbiamo perso solo una partita. 

Alle porte c’è l’Agepi, squadra temibile e da prendere con le molle: come vi state preparando alla gara e che match ti aspetti? 

Purtroppo abbiamo avuto dei problemi con qualche allenamento a causa del maltempo ma questo non significa che non stiamo preparando la partita. Sappiamo che dobbiamo affrontare una buona squadra che l’anno scorso ha vinto le finali nazionali Under 19 e perciò noi vogliamo entrare in acqua e portare il risultato subito in nostro favore proprio come abbiamo fatto con il Volturno. Ce la metteremo tutta per portare a casa i tre punti.

Tanti studenti alla Polivalente per le fasi preliminari delle Olimpiadi di Matematica 2018

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Importante iniziativa quella che si è svolta ieri pomeriggio presso la Polivalente di Velletri. Su iniziativa del Liceo Scientifico "Ascanio Landi", promotore dell'evento, si sono infatti tenute le fasi preliminari delle Olimpiadi di Matematica 2018. 

di Michele Aliberti


Ultima fase prima della finale assoluta, in programma a Cesenatico, la giornata - incominciata alle 14.30 - ha visto la partecipazione di quasi duecento studenti, di istituti di tutto il territorio. Tante squadre, tra cui quelle delle scuole superiori veliterne che non hanno di certo sfigurato, per una competizione che ha visto le giovani menti ingegnarsi dal primo all'ultimo minuto per portare il loro risultato. Un evento prestigioso, e che merita la giusta risonanza, anche per la città di Velletri, che ha ospitato una tappa importante di questa iniziativa di livello nazionale. Un plauso particolare va rivolto proprio al Liceo "Ascanio Landi" e alla professoressa Alessandra Ciarla, coadiuvata dalle colleghe che si sono impegnate nell'organizzazione e nell'allestimento della Polivalente, divenuta una grande aula magna piena di tavoli e sedie su cui lavorare. Il patrocinio del Comune di Velletri, presente nelle persone degli assessore Sergio Andreozzi e Marilena Ciarcia, ha agevolato lo svolgimento delle gare. Proprio i rappresentanti delle istituzioni, insieme alle docenti e al dirigente scolastico Simonetta De Simoni, hanno premiato le squadre vincitrici. In premio un vocabolario di latino, un segno della fondamentale interdisciplinarità con un occhio al Certamen? Scherzi a parte, una bella vetrina e uno sguardo al futuro con la speranza di questi giovani studiosi che ci hanno messo davvero tanto impegno e hanno fatto di Velletri, per un pomeriggio, la capitale della matematica. Appuntamento a Cesenatico per le finali nazionali!

Affluenza, ecco tutti i dati di Velletri, Lariano e Nemi: code ai seggi, percentuali in linea con il Nazionale

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Giornata elettorale non senza sorprese: lunghe code ai seggi, soprattutto in virtù del nuovo sistema anti-frode che prevede pratiche diverse e quindi tempi di attesa maggiori. A Velletri, Lariano e Nemi si vota per le Regionali e per le Politiche.


Partendo dalla Regione, i sei candidati veliterni in lizza hanno portato nella città volsca il 17,53% di aventi diritto a recarsi alle urne. Un dato superiore alla media della Regione (16,53%). A Nemi scatto in avanti, anche se i votanti sono naturalmente di meno, con una percentuale del 23,69% alle ore 12.00. Lariano, infine, chiude al 15,26%, oltre un punto in meno della media regionale. Per il Senato, invece, nessun dato disponibile - per ora - sul sito del Ministero. Alla Camera ancora Nemi il Comune con la maggiore affluenza (24,52%), seguito da Velletri con il 18,12% e Lariano (15,45%) per una media nazionale del 19,43%, più alta del 2013 alla stessa ora, anche se cinque anni fa si votò in due giorni. 

L’F&D H2O torna da Roma con tre punti: è il sesto successo in sette gare per la Serie A2

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L’F&D H2O vince anche contro l’Agepi e porta a casa la seconda vittoria consecutiva in trasferta. Sesto successo stagionale su sette gare che rende ancora più emozionante il big match in programma domenica prossima, alla Piscina “Tortuga”, contro la Vela Ancona, tra le favorite al titolo insieme all’Acquachiara. 

di Rocco Della Corte

La squadra di Di Zazzo soffre nel primo tempo, per poi prendere il largo ed essere trascinata dalla tripletta di Pustynnikova, dalle doppiette di De Marchis, Clementi e Turchi e dai gol di Mordacchini e Rosini. Nel primo parziale l’Agepi, con grande cattiveria agonistica, si porta avanti per ben due volte, e addirittura cala il tris a fronte dell’unica rete veliterna. La compagine del presidente Perillo, però, torna in gara e chiude in parità la frazione (3-3). L’equilibrio si spezza definitivamente nel secondo tempo, in cui dopo il vantaggio delle veliterne l’Agepi trova il pari e poi cede il passo alla maggiore determinazione avversaria. Gli ultimi due tempi vedono ancora trionfare le ragazze di mister Di Zazzo, non senza qualche episodio a sfavore e con diversi legni colpiti: 2-1 nel terzo con Pustinnykova e Clementi e 3-1 nel quarto con la doppietta della mancina Turchi e un altro gol di Pustinnykova. L’11-6 finale, che porta l’F&D H2O a giocarsi la vetta del girone Sud della Serie A2 in casa nella prossima giornata, rende moderatamente soddisfatto il tecnico Danilo Di Zazzo, che analizza così il match: “Loro hanno cercato in tutti i modi di impensierirci. Non mi sono piaciute tante delle decisioni arbitrali, ma non deve essere un’attenuante. Quando prendi venti pali su chiare occasioni da gol l’arbitro c’entra poco, oggi abbiamo fatto bene solo sull’uomo in più (cinque su sette). In generale una prestazione sotto tono, ma importava portare a casa il risultato. In settimana dobbiamo intervenire su diverse situazioni e migliorarle”. 


AGEPI – F&D H2O 6-11 (3-3 / 1-3 / 1-2 / 1-3) 

F&D H2O: Minopoli, Mastrantoni, Pustynnikova (3), De Marchis (2), Zenobi, Rosini (1), Bertini, Tomassini, Passaretta, Clementi (2), Turchi (2), Bagaglini, Mordacchini (1). Allenatore: Di Zazzo 

AGEPI: Cellucci, Di Biagio, Gargano, Caccia, Sinigaglia, Mandelli (1), Troncanetti, Vargas, Palmer, Nardini (5), Maggi, Casciani. Allenatore: Luotto 

Arbitro: Scillato

Calcio in lutto: è morto Davide Astori, 31enne calciatore della Fiorentina e della Nazionale

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Una notizia davvero difficilmente commentabile quella che ha fatto il giro delle agenzie di stampa e dei media poco prima dell'ora di pranzo. Il capitano della Fiorentina e difensore della Nazionale, Davide Astori, è morto ad appena 31 anni in albergo.


Era in ritiro per la partita che la squadra di Stefano Pioli avrebbe dovuto affrontare questo pomeriggio contro l'Udinese. Astori, che nella sua carriera ha giocato anche con la Roma, ha una figlia di due anni ed è morto, secondo quanto dichiarato al Corriere della Sera dal procuratore capo di Udine, per cause naturali. Un arresto cardiocircolatorio, davvero difficile da ipotizzare a poco più di trenta anni, per una notizia che lascia sgomento il mondo del calcio italiano. Rinviate dal CONI tutte le gare, anche la Vjs Velletri - una delle squadre di calcio cittadine - ha diramato tramite la propria pagina facebook il cordoglio per questo evento triste e inatteso. La Redazione si unisce alle condoglianze. 

Affluenza, i dati delle 19.00: boom a Nemi, Velletri sopra la media, Lariano supera il 50%

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Affluenza ore 19.00: alle Regionali e alle Politiche ecco i dati aggiornati (Ministero dell'Interno).

A Velletri ha votato il 54,17% degli aventi diritto per la Regione. Percentuale molto più alta a Nemi, dove si è addirittura giunti al 65,50%. Chiude Lariano che supera di poco il 50% (50,26%). Alla Camera a Velletri ha votato il 55,60% degli aventi diritto, a Lariano il 50,89% e a Nemi il 67,64%. Non pervenuti i dati del Senato. Per quanto riguarda Velletri i dati sono di poco superiori alla media nazionale.
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