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"Ospitalità alberghiera nella regione Lazio": tanti i temi nel convegno all'IPPSAR "Ugo Tognazzi"

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Ospitalità alberghiera nella regione Lazio, promozione turistica del territorio dei Castelli Romani e nuove frontiere occupazionali nel settore dei servizi alberghieri; di questo si è parlato giovedì 15 febbraio 2018 nell’auditorium dell’IPPSAR “Ugo Tognazzi” di Velletri dove si è svolto il convegno “Ospitalità tra tradizione e innovazione”.
L’evento, organizzato dall’Istituto con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio e in collaborazione con l’associazione Federalberghi, è stato caratterizzato dagli interventi di illustri rappresentanti delle Istituzioni e di esperti del settore, ai quali si sono alternati momenti di show cooking e presentazioni in lingua inglese di studenti del quarto dell’IPSSAR Tognazzi. La Dirigente Scolastica Sandra Tetti, con il suo staff di collaboratori, ha voluto dare una forte valenza didattica e di orientamento al convegno, rivolgendolo in particolare agli studenti del secondo anno dell’Istituto che si accingono alla scelta dell’indirizzo professionalizzante per proseguire il loro percorso di studi. Gli alunni hanno seguito con vivo interesse gli interventi del Consigliere del Comune di Velletri Antonietta Dal Borgo, del Consigliere della Regione Lazio Giancarlo Righini, del Direttore dell’associazione Federalberghi del Lazio Tommaso Tanzilli e del Coordinatore DMO Castelli Romani Giovanni Biallo. Ognuno dei relatori presenti ha fornito importanti spunti di riflessione e contributi di qualità ai lavori del convegno.



"Misuriamo la città per uno sviluppo urbano sostenibile": convegno con Velletri 2030

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Sabato 10 Marzo 2018, ore 16, c/o Polo Espositivo Juana Romani, via Luigi Novelli 3, Velletri, sarà presentata la nuova pubblicazione di Velletri 2030 “Misuriamo la città per uno sviluppo urbano sostenibile”.   


Velletri 2030

Il Documento propone uno strumento pensato per consentire a un qualsiasi cittadino di formulare richieste precise verso l’Amministrazione della Comunità di appartenenza e ad una qualsiasi Amministrazione cittadina, che intenda avviare un percorso di Sviluppo Urbano Sostenibile, di fare un’auto-analisi della situazione di partenza e stabilire in modo misurabile delle priorità di intervento rispetto a diversi target temporali. In linea con i principi dello Sviluppo Sostenibile come proposti dall’Agenda 2030 e con gli Indici di Sviluppo Inclusivo più recentemente proposti dal World Economic Forum, il Documento identifica una serie di Temi Chiave e dei relativi Indicatori come strumenti di auto-analisi e di misura di un possibile percorso di sviluppo. La scelta dei Temi Chiave e degli Indicatori è arbitraria e va condivisa con gli appartenenti alla Comunità di riferimento. La scelta degli Indicatori si basa sulla disponibilità e/o misurabilità di dati, nonché sulla familiarità dei concetti nel lessico del grande pubblico. Ad ogni Indicatore sono associati tre intervalli di valori (Range) definiti dagli specialisti del settore cui si riferisce l’Indicatore. Ad ogni Range si attribuisce un punteggio 1 – 2 - 3, valore peggiore, medio, migliore. I target temporali per misurare l'efficacia dell'azione sono fissati agli anni 2018, 2020, 2025, 2030. Confidiamo in una larga partecipazione alla presentazione e al dibattito in modo da poter contestualizzare il più possibile il Documento alla Comunità di Velletri.Tutti i partecipanti riceveranno in omaggio una copia del Documento presentato. Lo stesso sarà reso disponibile in formato elettronico sul sito web dell’Associazione. Vi aspettiamo numerosi.


Sanità, ambiente e sviluppo, Silvia Ladaga: "Sarò un'appassionata rappresentante del mio territorio"

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Una faccia pulita, tanta determinazione e molti temi e progettualità per il futuro. Silvia Ladaga, giovane veliterna candidata al Consiglio regionale del Lazio con Forza Italia, ha già dimostrato di avere le idee ben chiare, trovandosi a girare per il territorio e facendo proprie le istanze dei cittadini, miscelando al meglio l'entusiasmo con la capacità di recepire, far proprie e poi mettersi nelle condizioni di concretizzare tutte le priorità della sua terra.
Ha toccato diversi temi la più giovane candidata della lista, in primis quello legato alla Sanità, a lei certamente tanto caro, essendo impiegata proprio in ambito sanitario. "La mia esperienza lavorativa - ha dichiarato nei giorni scorsi - mi porta da anni a contatto con la sanità, ed ha accresciuto in me la consapevolezza di come vi sia bisogno di stimolare una ripresa del pubblico, assicurando a tutti i cittadini eguali possibilità di cura, con una sanità che sia di qualità su tutti i livelli, ed accessibile anche ai meno abbienti". "E' evidente - ha aggiunto a margine dell'apertura del Comitato elettorale di viale Regina Margherita a Velletri - che questa città e i paesi limitrofi stiano soffrendo la graduale e finora inesorabile diminuzione dei posti letto a disposizione dell'Ospedale e delle altre strutture. Sarà mio preciso impegno quello di lavorare ogni giorno affinché aumentino i posti letto e venga rafforzato l'organico del Pronto Soccorso, visto che vi si lavora con turni massacranti e su spazi ormai non più adeguati alle esigenze della popolazione e del personale. Se e quando verrò premiata dal consenso popolare e avrò l'onore di partecipare all'assise regionale m'impegnerò soprattutto per questo aspetto, essendo la salute un diritto imprescindibile, da garantire a tutti i cittadini, che di certo non meritano di stazionare anche per 3 giorni in un Pronto Soccorso ed essere magari poi sballottati a decine e decine di chilometri di distanza per mancanza di posti letto". Lo sguardo di Silvia Ladaga si è poi proteso ad altre tematiche vitali per la città di Velletri e il suo circondario: "Il territorio ha una spiccata vocazione agricola ed è per questo che, in linea col programma di svariate liste civiche cittadine, andrà trovata una soluzione sul fronte dei rifiuti che non dovranno essere più visti come un incubo o un problema, ma come una risorsa, e come tali trattati. Credo che ogni comunità abbia l'obbligo di pensare ai suoi rifiuti, ed è impensabile che Velletri si debba sobbarcare mega impianti industriali, solo per andare a sfamare la volontà di qualcuno di voler far business coi rifiuti. Dovremo invece tutelare le aziende agricole di pregio che rappresentano un'eccellenza per il nostro territorio. Velletri ha bisogno anche di lavoro e l'occupazione si ottiene anche facendo investimenti sostanziali sull'agricoltura, sull'artigianato e sulla vocazione turistica del territorio. Una volta in Regione si dovrà subito mettere in moto un processo che in breve tempo porti all'approvazione di un Piano dei Rifiuti, rimasto tra le intenzioni della Giunta Zingaretti. Velletri non ha comunque bisogno di impianti sovradimensionati, confidando nel Compostaggio di Comunità e nel Compostaggio domestico". "I Castelli Romani - ha aggiunto Silvia Ladaga, allargando il raggio - hanno un potenziale enorme che ancora non ha trovato un'adeguata progettualità, che sappia trasformarlo in risorsa, turismo, posti di lavoro e, di conseguenza, essere foriero di un più che mai necessario sviluppo. Gli investimenti pubblici e privati sono la chiave di volta per attuare una rete di interventi strategici nei vari territori, come la creazione di un'area artigianale a Velletri, ormai imprescindibile". "La Regione - ha concluso la candidata di Forza Italia - può e deve fare tanto per il nostro territorio ed io ho l'intenzione di essere una rappresentante valida e appassionata, pronta a far valere su ogni tavolo le esigenze delle nostre comunità". Per tutto questo, e tanto altro ancora, la giovane candidata veliterna cercherà il consenso dei cittadini, che sinora hanno dimostrato un apprezzamento sempre più crescente per lei, che in queste settimane sta girando per tutta la provincia insieme ad Antonello Aurigemma, già capogruppo e ora capolista di Forza Italia, col quale è prevedibile che siano in tanti a capitalizzare la possibilità del voto di genere e a votarli in accoppiata.

Messaggio elettorale a cura di Silvia Ladaga

Con la sfilata conclusiva del Martedì grasso si è chiuso il Carnevale Larianese 2018

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Si è chiusa con un grande successo l’edizione del 2018 del Carnevale larianese, con l’ottima regia organizzativa a cura dell’assessorato al turismo e spettacolo guidato da Fabrizio Ferrante Carrante.


di Alessandro De Angelis



Con l’ultima sfilata del Martedì grasso 13 febbraio, delle tre in programma, oltre all’importante festa in maschera organizzata presso il Polifunzionale del giovedi grasso. Martedi 13 febbraio alle 15.00 ha preso il via l’ultima sfilata dei carri allegorici e gruppi mascherati, quest’anno sette i carri allegorici che hanno allietato le tre sfilate. Inoltre all’ultima sfilata hanno partecipato i Draghi Castel D’Ariano oltre al gruppo dei Templari di Fra Raimondo Foulques. Nonostante il gelido vento, molte le maschere e i bambini festanti in piazza Santa Eurosia e animazione a cura del dj Simone Di Tullio. Verso le 17.30 il momento atteso con l’annuncio dei vincitori del Premio Walter Pantoni per la categoria senior. Primi classificato e vincitrice premio Walter Pantoni cat. Senior Ceccacci Anna(maschera clown), secondo classificato Roberto Calizza(maschera gorilla). Terzo posto per Petrilli Federica e Puccio Federica (maschera cannibali). Alla cerimonia di assegnazione dei premi la famiglia Pantoni con le figlie dell’indimenticato Walter Pantoni: Barbara Pantoni e Simona Pantoni.
Sul palco anche l’assessore al turismo e spettacolo del Comune di Lariano Fabrizio Ferrante Carrante che ha sottolineato l’importanza del premio Walter Pantoni, ringraziando la famiglia Pantoni e poi un ringraziamento è andato alla Protezione Civile Comunale, alla Protezione Santarsiero, alla Polizia Locale, al dj Simone Di Tullio, a Giancarlo Imperoli fotografo ufficiale del Carnevale, a Alessandro Di Stazio, a tutti i carristi, al Gruppo Strumentale Città di lariano e Majorettes, ai Draghi Castel D’Ariano, ai Templari di Fra Raimondo Foulques, ai gruppi mascherati, alla signora Luana Spallotta dell’ufficio segreteria del sindaco e a tutti coloro che hanno collaborato per l’ottima riuscita del Carnevale Larianese 2018. Il carnevale 2018 si è chiuso con il Rogo di Re Carnevale.

Teatro e musica all'Aurora con "One hand jack e il dottor Divago"

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Presso il Teatro Aurora, alcune sere fa, sono andati in scena due magnifici monologhi, usciti dalla penna dello scrittore Stefano Benni. L ’attrice Giulia Felci e l’attore Andrea Abbafati, hanno dato vita ai monologhi dal titolo: “ OnehandJack” e “Il dottor Divago”. 

di Marisa Monteferri

Due storie belle che il trio “Move your jazz” ha accompagnato per tutto il tempo in cui lo spettacolo ha tenuto il palcoscenico. Il trio, già molto apprezzato sul territorio, è composto da Simone Petriglia alla chitarra, Simone Podini al contrabbasso e Dario Tuzi alla batteria; inoltre la voce solista di Chiara Morini ha vivacizzato con acuti e vocalizzi jazzistici i pezzi suonati dal trio e alcune scene fondanti delle due storie. La prima storia recitata nasce da una idea del compianto regista Aldo Nardini , il quale interpretava il ruolo di “one hand man” quando era ancora in buona salute, narra di un contrabbassista con una sola mano, che caparbiamente diventa un dio del jazz nonostante la sua menomazione; la strana storia di “onehandJack"si svolge negli anni Trenta, in una atmosfera fumosa e sudicia, quasi malavitosa, che riporta il pubblico alla realtà dell’inizio del secolo scorso, in America, a cavallo del crollo della Borsa del ’29 e del desiderio di riscatto sociale in cui si riponevano le speranze di molte persone.
Giulia Felci ha voluto riprendere il testo di Benni adattato già da Aldo Nardini e portarlo in scena: ed ha avuto ragione, visto il gradimento del pubblico, che l’ha molto gratificata dal punto di vista umano, personale e professionale. Il dottor Divago racconta invece di una persona disadattata, smarrita, un bipolare, come si direbbe oggi, che non riesce a realizzarsi con la donna che ama e le sue fissazioni mentali ; inizia così a smarrirsi nei suoi pensieri un po’ folli; ecco allora che la musica penetra il suo pensamento non lineare e chiaro, confondendo Divago ancora di più con l’incalzare brioso del ritmo musicale che è anche un oscuro ritmo ancestrale. Uno smarrimento, quello di Divago, complessivamente divertente che il pubblico recepisce con ilarità. Spettacolo abbastanza innovativo sia per l’Italia che per Velletri perché unisce musica e teatro, e perché utilizza la musica jazz, che normalmente è vista sempre come una musica di nicchia. Da sottolineare che l’attrice Giulia Felci ha curato con molta attenzione anche tutta la regia dello spettacolo. I due monologhi presentati recentemente al Teatro Aurora hanno riscosso un grande successo di pubblico. La particolarità di questo spettacolo sta nel fatto che si è voluta provare un tipo di sperimentazione innovativa nella fusione della musica e del teatro, un connubio interessante che ben amalgama le voci recitanti e la musica sia dal vivo che come registrazione di fondo. Un lavoro di equipe molto ricercato nel quale si sono integrati tutti molto bene. Il trio ha suonato alcuni brani del repertorio jazzistico classico ed altri brani scritti o rivisitati da loro stessi. L’esperienza di accompagnare la recitazione degli attori in scena è del tutto nuova, per il trio “Move your jazz”, tuttavia la sensibilità di Giulia Felci in veste di regista è riuscita ad amalgamare al meglio persone, storie e strumenti per la buona riuscita dello spettacolo, tenendo ben salde le redini della sperimentazione musica-teatro: un lavoro complesso che il pubblico ha gradito molto.
Pubblico che si è rivelato molto generoso per intensità, calore e applausi. Unico rammarico: purtroppo molta gente, causa il pienone in sala, è rimasta fuori: si spera in una rapida e gradita replica. Intanto, a breve, sono previste due repliche che si terranno però ad Aprilia e Latina e, naturalmente, l’informazione sarà data per tempo a mezzo stampa nonché tramite internet e altri possibili mezzi d’informazione.

Domenica 25 Febbraio a Velletri arriva la prima tappa del centro italia dei campionati italiani WTKA

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Grande attesa a Velletri per la Prima fase del campionato italiano Wtka, girone centro che si svolgerà Domenica 25 Febbraio presso il PalaBandinelli in via Ariana.


di Alessandro De Angelis
Tappa di Velletri che è la più grande ed importante del Centro Italia. L’organizzazione dell’evento a cura del Maestro Tommaso D’Adamo, cintura nera VIID dan, dirigente nazionale e responsabile mondiale arbitri. Ci saranno varie discipline: contatto pieno, K1, contatto leggero: kick light, k1light, MMA light in ben sette aree più un ring. Sono previsti ben 700 atleti provenienti dalle Regioni: Umbria, Abruzzo-Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Lazio. L’inizio dell’evento è previsto per le ore 10.00 con la cerimonia di presentazione e con la premiazione dei dirigenti. Verranno premiati gli atleti della Regione Lazio vincitori dei campionati mondiali. La mattina si svolgeranno i vari incontri per gli atleti di età fino a 15 anni. Alle ore 11.00 inizio contatto pieno sul ring. Dalle ore 13.00 in poi si terranno gli incontri per la categoria senior 16-40 anni. Il gruppo dell’As Kick Boxing Castelli Romani guidato dal maestro Tommaso D’Adamo, sarà composto da quindici atleti. C’è stata una grande fase di allenamento e preparazione in casa As Kick Boxing Castelli Romani, in vista di questo importante evento che ricordiamo è valido sia come prima tappa del girone centro Italia dei campionati italiani Wtka e sia per il punteggio per la Nazionale. La seconda fase del girone centro Italia si terrà a Napoli il prossimo 8 aprile e la prima settimana di maggio la terza fase a Potenza. Le finali sono in programma a Marina di Massa per il 27 Maggio. Inoltre i primi classificati dei campionati italiani accederanno di diritto ai campionati del Mondo, a carico della Federazione, che si terranno a fine Ottobre. L’ASD Kick Boxing Castelli Romani è presente a Velletri (M° Tommaso D’Adamo), Albano (M° Danilo Borelli), Cisterna (M° Mauro Bencivenga e Is. Stefano Stefanell) e a Lariano (M°Marco Moi).

Anche Fabio Pontecorvi con Giorgio Greci per dire no all'impianto di Lazzaria

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Il secco ‘No’ alla realizzazione di impianti industriali per lo smaltimento dei rifiuti sul territorio del Comune di Velletri è arrivato anche dal candidato in corsa per lo scranno di Consigliere Comunale Fabio Pontecorvi.
"Sono per l’auto-compostaggio obbligatorio in campagna e per mini impianti di tipo aerobico di comunità”, ha dichiarato Pontecorvi durante il proficuo incontro avvenuto giovedì scorso presso i locali del Velidence, dove era presente il candidato sindaco della lista civica Con Voi per Velletri Giorgio Greci. Il tema principale, già sviscerato da tempo dal cardiologo veliterno ed argomento di vari dibattiti e banchetti informativi con i cittadini svolti in sinergia con il coordinatore Con Voi per Velletri Sergio Giri, è stato la tutela della salute dei cittadini veliterni con l'auspicio di uno stop immediato e definitivo al mega impianto proposto dalla società Volsca. "Siamo per la vita e per la tutela dei nostri figli - ha concluso Fabio Pontecorvi - che non debbono pagare negli anni, in termini di salute, le scelte scellerate fatte da un'attuale classe politica poco accorta".

Rosavolley Velletri, l’amatoriale misto vince il derby

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Con la Seconda Divisione ai box per la sosta prevista alla fine del girone di andata, domenica mattina si è conclusa l’ennesima settimana agonistica in casa Rosavolley Velletri.


di Danilo Mancini
E’ terminata all’insegna delle giovanissime del Minivolley che si sono divise per far fronte a due impegni contemporanei. Alcune si sono recate nella palestra dell’Istituto Agrario di Velletri per rispondere all’invito della Pallavolo Velletri che ha organizzato la 1^ Tappa del Torneone Minivolley, da questo anno denominato S3. L’allenatrice Melissa Cantalini ha accompagnato e guidato il Gruppo di miniatlete che nella gioiosa mattinata si sono confrontate sotto rete con le altrettanto pari età di Segni ed Ariccia, oltre a quelle della Società ospitante. Le restanti giovanissime hanno gareggiato nella palestra veliterna del Liceo Landi contro il Monteporzio nella gara valevole per il Campionato Under 12 (nate negli anni 2006/07/08). Il risultato di 1-2 (7-25; 25-19; 13-25) è stato favorevole alle ospiti guidate in panchina da Giorgio Giovannoti, tecnico conosciuto da queste parti, ma le piccole rossonere di Loredana Melaranci hanno venduto cara la pelle, mostrando notevoli passi avanti nell’apprendimento della disciplina. Progressi che si sono visti anche nell’Under 14 di Marco Ferruzzi, che ha ceduto per 3-1 (23-25; 25-20; 25-18; 25-21) a Frascati, schierando una formazione che è stata creata solamente da poche settimane. Per entrambe le giovani compagini societarie è questa l’ora dell’apprendimento dei fondamentali e dell’approccio con il campo. Il tempo è tutto a loro favore e prima o poi i risultati del lavoro svolto in palestra si vedranno anche nelle gare. Risultati che invece stanno venendo dal Settore Amatoriale, nello specifico da quello Misto formato da ragazzi e ragazze vogliosi di incontrarsi e giocare in campo insieme, condividendone le emozioni. La Rappresentativa mista dei veliterni giovedì scorso ha battuto per 3-2 l’Albano nella palestra dell’Istituto Pertini di Genzano. Un derby tiratissimo, durato oltre due ore e con parziali 25-18; 19-25; 26-24; 14-25 e 15-11 che testimoniano l’intensità del confronto e lo sforzo profuso per prevalere contro gli avversari che nel match di andata si erano imposti alla De Rossi veliterna. Con tale risultato i rossoneri hanno consolidato il loro quinto posto in graduatoria, l’ultimo che dà accesso alla fase dei Playoff al termine della regular season. Risultato negativo invece per le ragazze impegnate nel Campionato Regionale di Serie D, sconfitte in casa dall’Albano-Albalonga per 1-3 (15-25; 19-25; 25-15; 15-25). In questa categoria le difficoltà erano previste sin dall’inizio della stagione in quanto il Club rossonero schiera in campo in pratica l’Under 18, ossia ragazze nate dal 2000 in poi. Quindi con ovvie criticità nei confronti di tutte le altre compagini che hanno in rosa atlete più grandi di età e più mature. Nell’occasione hanno giocato, guidate in panchina da Piero Ronsini, Di Biagio 18 punti, Felci 3, Formiconi 4, Calcari 1, Salmistraro 2, Fiore 12, Cimmino, Giardi, Bagaglini, Mafferi, Leoni F. (1° libero) e Pesciarelli (2° libero).

Podi alla I Prova Gold per la Ginnastica Res Novae di Velletri

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Sabato 17 e 18 Febbraio 2018, si è svolta a Civitavecchia la prima prova del Campionato Individuale Gold Maschile e Femminile della Federazione Ginnastica d’Italia. 

di Leandra De Marzi

Massima competizione a livello individuale. A rappresentare la città di Velletri la Ginnastica Res Novae. I primi a scendere in campo, i ragazzi con Kevin Annino per la categoria Allievi, Leonardo Di Meo, Patrik Taloni, Francesco Iacoacci, Daniele Pileri per la Categoria Senior. Kevin Annino, con qualche imprecisione e con un importante caduta al Volteggio, riusciva comunque ad conquistare un 4° Posto ai piedi del podio. Assente l’Allievo Simone Di Lazzaro, per infortunio!
Successivamente è stata la volta dei ginnasti Senior, che conquistavano vari podi di specialità ai vari attrezzi, tra cui un 2° e 3° Posto alle Parallele, rispettivamente per Iacoacci e Di Meo, un 1° e 3° Posto al Cavallo con maniglie per Taloni e Pileri, un 1° ed un 2° Posto agli anelli, per Iacoacci e Taloni ed un 1° Posto al Corpo Libero per Di Meo. Domenica 18, scendevano in campo, sempre a Civitavecchia, le ginnaste Senior, del Campionato Gold Individuale Femminile. Per la Ginnastica Res Novae, era presente Maria Taloni, e Claudia Frisari. Entrambe incappavano in una serie di errori, compromettendo la loro apertura di stagione, piazzandosi rispettivamente così al 6° e al 7° Posto. Tanto il lavoro ancora da fare, per migliorarsi in vista della II Prova che si terrà a Marzo. Bravissimi i ragazzi e i tecnici. Appuntamento al prossimo fine settimana, dove si svolgerà sempre a Civitavecchia la II Prova del Campionato Gold Allieve con la nostra Flavia Boccia, in bocca al lupo.

Il Real Velletri pareggia al "Degli Ulivi" contro la Vivace Furlani

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Dopo un filotto di punti e bel gioco, il Real Velletri impatta sul sintetico di Via degli Ulivi contro il Vivace Furlani di Grottaferrata, dimostrando che con le squadre squadra di media bassa classifica, non riesce a capitalizzare l’intera posta in palio.

di Rosario Castiglione
Eppure l’undici di mister Veroni era partita con l’acceleratore pigiato, dove in soli diciannove minuti con un perentorio uno due di Del Prete, sembrava di aver chiuso i giochi. Ma lo spettro della poca concentrazione dei rossoneri che ha condizionato in precedenza alcune partite già archiviate, era nell’angolo. Black out totale, ed il Real Velletri in soli quindici minuti, con Massacoi al ventiquattresimo, al ventisettesimo con Tirabocchi ed al trentacinquesimo con Patrizi, si è trovata addirittura in svantaggio per tre reti a due. Per fortuna al quarantaduesimo Tetti e Garbujo confezionano un assist per D’Agapiti che rimette in equilibrio le ostilità. Incommentabile la ripresa dove i veliterni cercano di riprendersi la gara ma il Vivace Furlani chiude bene gli spazi arginando le trame offensive del team rossonero. L’ultimo sussulto al allo scadere con due occasioni di Del Prete ma in entrambi i casi l’attaccante non riesce a finalizzare. Altri due punti persi che avrebbero attestato la seconda posizione solitaria in classifica, invece oggi si trova a condividerla in condominio con alte due squadra. Domenica al G. Scavo contro l’Indomita Pomezia nella speranza che l’undici rossonero scenda in campo con più concentrazione se non vuole perdere l’occasione di essere ancora protagonista in questo campionato.

Vivace Furlani 1922: Ventriglia, Trani, Magri, Vicale (37’st Salimei), Brancaccia, Giachetta, Patrizi (46’st Pietropaoli), Pignataro, Tirabocchi (25’st Tiberi), Massacoi (14’st Chiacchierini), De Angelis. A Disp.:  Alunno, Sette, Santarelli. Allenatore: Vicale


FC Real Velletri: Rovitelli, Leoni, Del Ferraro, Hassini, Marini, Cipriani, Picilli (17’pt Garbujo), Cerci S., D’Agapiti (32’st De Stasio), Del Prete, Tetti (20’st Francucci). A Disp.: Spallotta, Pistolesi, Bologna, Cerci F.  Allenatore: Veroni 

Arbitro: Sig. Tomolillo di Viterbo.

Marcatori: 9’ pt – 19’ pt Del Prete (R), 24’pt Massacoi (VF), 27’pt Tirabocchi (VF), 35’pt Patrizi (VF) 42’ pt D’Agapiti (R).  

Approvato l’unico punto relativo riferito ai nuclei edilizi riperimetrati a Lariano

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Lariano, nel corso dell’ultima seduta straordinaria di Consiglio Comunale di Giovedì 15 Febbraio, si è discusso circa l’unico punto all’ordine del giorno circa il programma di interventi ai sensi dell.’art 2, commi 4 e 5 della L R 6/2017 riferito ai nuclei edilizi abusivi perimetrali ai sensi della legge regionale 28/1980.


di Alessandro De Angelis
Ad esporre il punto all’ordine del giorno il vicesindaco e assessore all’urbanistica Claudio Crocetta:”Il punto che portiamo in discussione è relativo al piano di interventi per partecipare al bando regionale relativo alle zone di recupero urbanistico. Tenuto conto che tra i nuclei perimetrati ai sensi della legge regionale 28/80 di cui all’art 18 delle Nta del PRG vigente sono stati individuati i nuclei 4,6,9 in quanto densamente occupati da edilizia residenziale abusiva. Nello specifico si tratta delle zone E di recupero urbanistico nucleo 4 località Fontana Quarantola, nucleo 6 località Colle dei Galli, nucleo 9 località Quarantola. Il tutto al fine di interventi di recupero di edilizia abusiva e realizzazione di rete fognaria. Tutte le specifiche sono nella delibera. Speriamo che partecipando a questo bando regionale avremmo la concessione del contributo”. Il consigliere del gruppo di opposizione Movimento per Lariano Sabrina Verri nell’intervento ha evidenziato che “i documenti relativi a tale punto all’ordine del giorno ci sono arrivati solo martedì in tarda mattinata”. Poi la stessa ha affermato:”Come sono state individuate tali aree con quali parametri sono state scelte? Ben vengano i fondi regionali, ma su un punto cosi importante sicuramente ci si poteva lavorare di più con maggiore discussione visto che il bando è datato 19 dicembre”. E’ intervenuto anche il consigliere di Prima Lariano Sergio Bartoli” Quando ci sono finanziamenti in arrivo non ci può che essere parere favorevole. Sicuramente relativamente alla rete fognaria c’è necessità ove fosse possibile di discutere e mettere su un progetto più ampio per poter creare una dorsale e risolvere il problema idrico e rete fognaria anche con coinvolgimento della zona alta di Lariano che parta da Colle Paccione passando per Arcioni e sicuramente dotare la città di altre infrastrutture”. Il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti:” Riteniamo di aver dato un indirizzo coerente con il bando. Questo bando ricordiamo prevede un finanziamento massimo di 800.000 euro, che non impedisce però ulteriore progettualità. Operiamo nel rispetto del nostro programma non escludendo nessuna zona ma cercando di recepire e cogliere tutte le opportunità che ci si presentano. Il progetto specifico per il recupero di tali zone individuate ci sarà se arriverà il finanziamento regionale. Ricordiamo che abbiamo avuto in passato dieci anni di vuoto. Dal nostro insediamento nel 2012 stiamo ricostruendo una certa progettualità e sono stati messi in piedi tanti progetti. Abbiamo intenzione di realizzare tanti progetti, sono necessarie risorse e stiamo valutando tutti i canali da percorrere. E’ in fase di ultimazione l’implementazione del Depuratore di Valle Mazzone con la quale si porteranno da 3000 utenze attuali a 10.000 utenze. Nello specifico si stanno ultimando i lavori di interramento della linea elettrica e a breve entrerà in funzione la nuova cabina elettrica. L’auspicio è che per questa estate si possa avere un impianto di depurazione avanzato che soddisfi le esigenze attuali e future della nostra comunità”. L’assessore al patrimonio Fabrizio Ferrante Carrante ha specificato che: “nella delibera in approvazione oggi, è specificato che sono stati individuati questi tre nuclei 4, 6,9 in quanto oltre ad essere occupati da edilizia abusiva e fortemente connotati da conformazione urbana disordinata, nonché privi di rete fognaria e favoriti per le caratteristiche altimetriche e di distanza dai tratti di rete fognaria già esistente e quindi sono stati prescelti per le caratteristiche tecniche”. Il gruppo di opposizione Insieme per cambiare ha espresso il voto di astensione in quanto ha affermato la consigliera Tiziana Cafarotti”. La pianificazione deve essere partecipativa e non esclusiva”. Voto di astensione anche del consigliere Sabrina Verri del gruppo Movimento per Lariano. Voto di astensione dell’assessore Ilaria Neri che ha evidenziato che “sarebbe stata necessaria una una maggiore preventiva discussione su tale tematica per sviscerare alcuni dubbi”. Punto approvato con undici voti a favore della maggioranza Prima Lariano.

Giorgio Montefoschi alla Mondadori di Velletri per presentare “Il corpo”

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Sabato pomeriggio, 24 febbraio, alle ore 18.30 alla Mondadori Bookstore di Velletri arriverà lo scrittore e critico letterario Giorgio Montefoschi, per presentare il suo ultimo libro Il corpo, edito da Mondadori.
Per il noto autore, vincitore di numerosi premi letterari tra cui lo Strega, la piazza veliterna non è una novità visto il legame che lo lega ad Achille Campanile, illustre penna che risiedette in città negli ultimi anni della sua vita. Proprio per questo motivo, insieme ad Ezio Tamilia, a dialogare con Montefoschi sarà Gaetano Campanile, figlio dell’autore delle Tragedie in due battute. Il romanzo, caratterizzato da un ampio spazio alla parte dialogica e attento alla dimensione introspettiva, vede come protagonista Giovanni, che vive a Roma con sua moglie in un quartiere borghese. La vita, fatta di lavoro e famiglia, dell’uomo, viene sconvolta da un attacco cardiaco che amplifica le paure che il cuore, inteso sia come organo che come stato d’animo, inizia a patire dopo i sessant’anni. Si sviluppa poi, in maniera collaterale, la vicenda di Andrea, fratello di Giovanni, e Ilaria, compagna di Andrea che comincia a stuzzicare l’interesse e la passione del protagonista. Per sapere come andrà a finire, la presentazione de Il corpo, che si svolgerà nella sede di via Pia, è fissata per sabato 24 febbraio alle ore 18.30. Montefoschi, con quest’ultima fatica letteraria, si conferma scrittore di gran livello ma a Velletri oltre alla dimensione giornalistica, curata dalle domande sempre impeccabili di Ezio Tamilia, troverà anche quella aneddotica, insieme a Gaetano Campanile, figlio del grande scrittore che lanciò e diede fiducia al giovane Montefoschi. Un nome di grande spessore che mantiene alto il livello della programmazione della Mondadori Bookstore Velletri-Lariano, sempre più attenta a regalare ai suoi fruitori cultura ed emozioni.


Mezza Maratona di San Valentino, Trail di Cortona e Trail dell’Argentario per la Giovanni Scavo Velletri

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Si è svolta domenica 18 Febbraio la 4^ edizione del Trail di Cortona su tre distanze 14, 24 e 46 km.. Partenza in contemporanea dal centro storico con successiva divisione dei percorsi risalendo la basolata romana, con l’ultratrail che ha raggiunto la croce di Sant’Egidio per poi arrivare al punto più alto della gara.

Dalla cresta discese a rompicollo lungo un sentiero ripido e roccioso, dove anche i più esperti hanno dovuto prestare la massima attenzione e dopo i valichi del Belvedere e di Cantalena si è giunti al suggestivo fiume Nestore che è stato guadato più volte passando su ponti romani e ruderi di antica memoria, il tutto reso più difficile dalla pioggia continua e dal fango.
Ottima prova di Alberta Ciarla che migliora nettamente il proprio personale in 7h07.53, 7^ donna al traguardo e 1^ over 50. Personale anche per Enrico Lonigro che ferma il crono in 7h24.19. Sulla distanza di 24km Antonio Lupi giunge in 3h52.49. Su bellissimo percorso dell’Argentario Trail di 22,500km si è distinta Mara Cecchini seconda di cat. con il tempo di 3h03.29. Sempre domenica in tre si sono cimentati a Terni nella Mezza Maratona di San Valentino con ottimi risultati : Carlo Giammatteo il più veloce in 1h40.56 davanti a Natale Giuntati sul podio 4^ di cat 1h45.15 e Bruno D’Andrea 1h48.07.

Alessandro Priori: "Buche come crateri, Velletri merita di più"

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Trovo del tutto singolare che mentre sui social tanti cittadini solerti ed attenti a quanto accade in città continuino a monitorare e segnalare situazioni di pericolo, evidenziando lo stato di degrado in cui versano diverse strade del centro storico, chi ne ha la competenza e il dovere continua invece a fare spallucce, ignorando l'emergenza".
E' quanto dichiara in una nota stampa il candidato sindaco Alessandro Priori, consigliere comunale di "Cittadini per Velletri". "Il caso della buca che si trova all'intersezione tra Corso della Repubblica e l'inizio di via Menotti Garibaldi è eloquente e dimostra il lassismo di chi amministra questa città, noncurante neppure dell'ordinaria manutenzione. Quella buca da svariati giorni sta provocando non pochi inconvenienti, visto che si trova appena dopo la curva, ed è quasi impossibile schivarla, se non rischiando di invadere la corsia e rischiare così di provocare un incidente. Prendo a prestito una fotografia pubblicata sul Gruppo Facebook "Sos Velletri", che da tempo contribuisce a segnare situazioni di degrado, per appellarmi a chi ci amministra, affinché si ponga più attenzione allo stato delle strade cittadine, senza per questo dimenticare quelle di campagna, che versano in uno stato di precarietà, che si somma anche alle tante carenze in materia di segnaletica, orizzontale e verticale. Credo che la manutenzione delle strade sia fondamentale sempre, e non solo in prossimità delle elezioni, quando bitume e catrame diventano pane quotidiano per arpionare qualche preferenza in più. Noi diciamo 'basta' a questo modo sciatto ed approssimativo di amministrare la cosa pubblica. Velletri e il suo centro storico meritano un cambio di passo, che dovrà avvenire anche ripartendo dal decoro urbano. Il rilancio del commercio rappresenta una delle nostre priorità e su queste continueremo a confrontarci col tessuto produttivo cittadino, trovando le giuste soluzioni affinché il cuore del centro storico di Velletri torni a pulsare. Nell'attesa - conclude Alessandro Priori - invito il Comune ad una maggiore attenzione, perché buche del genere, specie in questi periodi di piogge, rischiano davvero di provocare incidenti che potrebbero essere facilmente evitati con un pò di attenzione in più".

Rodolfo Lena sull'ospedale di Velletri e sul Policlinico dei Castelli: "Il 'Colombo' sarà valorizzato"

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Il candidato alla Regione Lazio del Partito Democratico Rodolfo Lena, in un incontro avente come oggetto varie tematiche tra cui la sanità, ha rilasciato un'intervista proprio in merito alla situazione del territorio, partendo da Velletri. L'iniziativa, che ha visto presenti tra gli altri la candidata alla Regione Michela Califano, il candidato Sindaco PD Orlando Pocci, il dottor Massimo Pallocca e il consigliere comunale Francesco Cavola, è servita proprio per avere spiegazioni sui progetti futuri che riguardano la sanità territoriale.
Rodolfo Lena, l'ospedale di Velletri è finito spesso al centro del dibattito per le problematiche che lo riguardano. Ci sono progetti per il "Colombo", nel programma della Regione Lazio e del presidente Zingaretti, per un presidio che copre un'utenza di migliaia di persone?

L'ospedale di Velletri rientra nella riorganizzazione della rete ospedaliera laziale e di questo settore specifico della provincia di Roma. E' un atto ufficiale il fatto che sarà uno dei tre ospedali che rimarranno attivi dopo l'apertura del Policlinico dei Castelli Romani. Verrà però anche rilanciato: si sta già lavorando alla realizzazione di una camera calda per il Pronto Soccorso, sono in cantiere opere importanti per riqualificare la struttura e per aumentare il personale, che è mancato non solo a Velletri ma in tante realtà. Immaginate che nel 2013 il blocco del turn over ci ha consentito di assumere 78 persone in tutto il Lazio ed era davvero difficile intervenire. L'Ospedale di Velletri, in ogni caso, è una realtà che non vogliamo solo mantenere ma anche, assolutamente, valorizzare. 

E' auspicabile o possibile anche un incremento dei posti letto nei diversi reparti, vista la grande utenza che ha come riferimento il "Colombo"?

I posti letto sono sicuramente da aumentare, ma per adesso la previsione è realistica e possibile ci consente di implementare il personale per garantire un'efficienza funzionale a quello che c'è. Già sarebbe questo un grande successo. Ovviamente andremo a vedere gli aspetti specifici dei vari reparti per capire se c'è da migliorare il numero di posti letti, ma è un aspetto che viene da sé e che comunque deve passare dall'incremento del personale e dalla riqualificazione strutturale in programma.

L'ultima domanda riguarda il Policlinico dei Castelli: assunto che non sostituirà l'ospedale di Velletri, a che punto è l'iter per la messa in funzione della struttura che sarà importante per tutto il territorio della provincia a Sud di Roma?

Il Policlinico dei Castelli Romani è a un punto di arrivo, abbiamo aspettato ad inaugurarlo perché lo faremo solo quando sarà completo e terminato al 100%, al massimo entro la fine 2018 o agli albori del 2019. Aprirà al massimo della sua funzionalità, con reparti attivi, personale qualificato e strumentazione sanitaria volta garantire al territorio la funzionalità e la professionalità insieme agli altri ospedali che rimarranno. Gli ospedali che verranno trasformati diverranno presidi sanitari importanti per la salute territoriale, la vera rivoluzione sanitaria consiste proprio nella maggiore presenza della sanità sui nostri territori.

Orlando Pocci, Massimo Pallocca, Rodolfo Lena

Messaggio elettorale a pagamento


L'Atletico Velletri sconfitto dopo una bella partita dal Città di Zagarolo

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Nonostante un bel gioco e diverse occasioni, l'Atletico Velletri cede il passo al Città di Zagarolo, prima in classifica del girone.

di Rocco Della Corte


La squadra guidata da Alessandro Pennacchia e Stefano Di Giammarino ha disputato una buona gara, ma gli avversari hanno dimostrato - qualora ce ne fosse bisogno - il loro valore che li porta ad occupare i vertici della graduatoria. Partita molto diversa rispetto all'andata, quando i biancorossi faticarono ad esprimere il loro gioco: al "Maracanà", infatti, dopo un inizio a favore degli ospiti, i progressi nella costruzione del gioco sono emersi, sponda Velletri, soprattutto nel secondo tempo quando il risultato di 4-2 per i prenestini ha riaperto i giochi. Una ghiotta occasione che avrebbe potuto portare i veliterni sul 3-4 è sfumata, così non c'è stata la rimonta e lo Zagarolo ha chiuso con il quinto gol. Soddisfatto, punteggio a parte, Di Giammarino: "Abbiamo fatto tutto ciò che potevamo fare, abbiamo qualche rimpianto ma loro hanno meritato. I progressi del gioco si sono visti soprattutto nella ripresa, potevamo destabilizzare una grande come il Città di Zagarolo. Adesso abbiamo il Folgarella, terza in classifica, con elementi di grande esperienza, e poi ci attende un filotto di partite dove possiamo dimostrare se il lavoro di costruzione fin qui svolto avrà dato i suoi frutti. Daremo il massimo per mostrare la nostra validità".

Coppa di Legno, ultima giornata con gol e qualche sorpresa al "Maracanà"

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Settimana intensa e ricca di gare al "Maracanà", dove è andata in scena l'ultima giornata della Coppa di Legno. Vediamo come è andata grazie a Dario Nocera della Uisp Latina.



COPPA DI  LEGNO

SERIE A


DETA ELETTROIMPIANTI – ARCHIGEO 3-5
Formazione/marcatori. D’Andrea Giorgio 1, Di Bella Federico, Adinolfi Alessandro 1, Esposito Daniele 1, Batoli Simone, Von Putkamer Jescow, manciocchi Andrea, Bavaglini Alessio.
Formazione/marcatori. Biserna Giordano, LeoniEmanuele, Perciballi Daniele, Vita Federico 1, Germini Gianmarco 3, Germini Lorenzo1, Santolini Fabrizio, Castagna Cristian.

MG: Germini Gianmarco (Archigeo)
MP: Biserna Giordano (Archigeo)
Arbitro: cocozza C.

PIZZERIA ITALIA – BLAUGRANA 1-3
Formazione/marcatori: Meola Piero, Belli Rossano, Castrichella Gianluca, Latini Riccardo, Saporosi Roberto 1, Cavicchia Emanuel, Calmieri Federico, Agostani Fabrizio.
Formazione/marcatori: Bavaglini Daniele, Butoi Paul, Sascalu Adi 3, Dascalu Valsilica, Idershai Hasan, marcucci AMrco, Tudosa Valentin.

MG: Dascalu Adi (Blaugran)
MP: Tudosa Valentin (Balugrana)
Arbitro: manzo L.

LN TECHNOLOGY – GOLD PASSION 3-4
Formazione/marcatori: Bianchi Michel, Cedroni Federico 2, Ferraro Maicol 1. Colasanti Emanuele, Di Lazzaro Manuiel, Di Mario Marco, Morelli Simone, Sabelli Graziano, Cupellaro Matteo.
Formazione/marcatori: GIammatteo Maurizio, Di Luzio Loris, Coppola Fabio 1, Innamorato Federico, izzo Fabrizio 1, Monti Andrea, Orlandi Manlio, Poggi Giovanni 2.
MG: Poggi Giovanni (Gold Passion)

MP: Giammatteo Maurizio (Gold Pasion)
Arbitro: manzo L.

SERIE B


EUROSERVICES ANTINCENDIO – AJAX  4-8
Formazione/marcatori: Ferraro Cristian, Villari Paolo 1, tani Giorgio 1, Di Giammarino Stefano, marchetti Marco 1, De gregorio federico 1.
Formazione/marcatori: Favetta Cristian 1m Muiccolis Antonio, Sciotti Matteo, Tulli Matteo 2, di Clemente Andrea, Sciotti Diego 5, Sciotti Luca.

MG: Sciotti Diego (Ajax)
MP: Miccolis Antonio (Ajax)
Arbitro: Santantonio D.


CASTELLI ROMANI “CARLO VURCHIO” – NERI PER CASO  1-3
Formazione/marcatori: Bavaglini Claudio, Cianfarani Roberto, Guarino Marco, Maikano Samir 1, Mammucari Fabio, marinelli Lorenzo, Santonastaso Enzo, Scaccia Alessandro, Zaccagnini Luca.
Formazione/Marcatori: Abdullahi Suso 1, Teame Dwait, Caponi Riccardo, Ombrina Sonko, Lamin Kone 2, Asare Frank, mariani Andrea, Canute Mahka.

MG: Teame Dwait (neri Per Caso)
MP: Asare Frank (Neri Per Caso)
Arbitro: Santantonio D.

EDIL IMPIANTI – MMP FOOTBALL CLUB  7-7
Formazione/marcatori: Bracchetti Daniele 1, Antonetti Roberto, Tulli Luca, Olivera Alex Ramos, Bastianelli AMrco 3, Recine Patrik, Canini Alessandro, latini Denis 3.

Formazione/marcatori. Fia Luca, Mammucari Luca, Taddei Fabrizio 2, Chikaoui tarek 12, Pennacchi Emanuele 2, D’annibale Ivan 1, Mollicone Paolo 1, Porsi Cristian:
MG: Taddei Fabrizio (MMP)
MP: Canini Alessandro (edil Impianti)
Arbitro: Cocozza C.









Archeologia: "Il calendario di El Djem" a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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Partendo da una storica e meritata benevolenza di Roma, cui essa aveva dato sostegno nella lotta contro Cartagine tanto che, dopo la terza guerra punica, era uno dei trenta «oppida libera» che conservarono la propria autonomia e furono esentati dal pagamento di tributi, l’ascesa e il progresso  di Thysdrus erano cominciati con la politica di valorizzazione agricola, l’avvio della costruzione di grandi strade e l’adduzione dell’acqua intrapresa da Vespasiano (69-79), e proseguita da Tito (79-81), che si avvalgono sul posto dei capaci proconsoli d’Africa.

di Ciro Gravier Oliviero
Gruppo Archeologico Veliterno - Terza Parte

Partendo da una storica e meritata benevolenza di Roma, cui essa aveva dato sostegno nella lotta contro Cartagine tanto che, dopo la terza guerra punica, era uno dei trenta «oppida libera» che conservarono la propria autonomia e furono esentati dal pagamento di tributi, l’ascesa e il progresso di Thysdrus erano cominciati con la politica di valorizzazione agricola, l’avvio della costruzione di grandi strade e l’adduzione dell’acqua intrapresa da Vespasiano (69-79), e proseguita da Tito (79-81), che si avvalgono sul posto dei capaci proconsoli d’Africa. L’acquedotto passava a 15 km appena di distanza dalla città, il che ne renderà agevole l’approvvigionamento urbano (castellum aquae, serbatoi, fontane, terme) per la popolazione (che raggiungerà i 40.000 abitanti) e per i privati, come quel Lucius Verus che nella sua domus vicino al Foro farà installare numerose cisterne. Il successo vero e proprio prese inizio col regno di Adriano (117-138), che ne visitò il territorio nell’anno 128, e degli Antonini suoi successori (Antonino Pio, 138-161, poi Marco Aurelio e Lucio Vero, 161-180, quindi Commodo, 180-192) tutti concordi nel dare un grosso impulso all’ulivocultura. Finalmente ascesero al trono gli imperatori africani della dinastia dei Severi. Il primo di essi, Settimio (193-211), diede all’Africa proconsolare una connotazione tutta propria, separandola dal fardello della Numidia e assegnandole un procuratore imperiale, e quanto a Thysdrus, la elevò al rango di municipium. Durante tutta la dinastia severiana, la città si espanse e si arricchì di nuovi quartieri residenziali, botteghe, officine, e monumenti: il Foro porticato (di 190 metri x 170), le Terme, il Capitolium con almeno un grande tempio tetrastilo su podio, e poi il Tempio del culto imperiale con la sua grande aula absidata, un Teatro, un Circo (stimato, grazie alla fotogrammetria aerea, di 500 metri di lunghezza per 100 di larghezza, ossia le dimensioni del Circo di Massenzio a Roma), e infine, come è noto, il grandioso Anfiteatro. Tanto grandioso da essere, dopo quello di Roma (il Colosseo) e quello di Capua, il terzo per grandezza di tutto l’Impero Romano! Poteva accogliere fino a 35.000 spettatori: quindi veniva agli spettacoli (gladiatori, corsi di carri, esibizioni di bestie selvatiche ed animali feroci, cacce, ludi diversi, immortalati da splendidi mosaici) gente da tutta la provincia, ivi compresa Hadrumetum (Sousse) che, pur essendone la capitale, non ne possedeva nessuno. In altre parole, Thysdrus si poteva permettere di rivaleggiare non solo con le altre città della Byzacena, ma anche con quelle della vecchia Africa proconsularis, compresa Cartagine e, a un certo punto, con la stessa Roma, come vedremo esaminando il mese di Ottobre. Passiamo ora ai mesi dell’estate: Giugno, Luglio, Agosto. Con il mese di giugno assistiamo ad una scena di vita quotidiana: un passante si ferma dinanzi a un thermopolium e due servitori dall’interno gli passano una bevanda. I servitori, di cui si vedono solo i busti, il resto del corpo essendo coperto dal bancone, sono un giovane ed uno più anziano, caratterizzati dai capelli: rossi il primo (quello a sinistra) e brizzolati il secondo (quello a destra). Il passante è raffigurato di profilo, con una tunica estiva, leggera e aderente per via del sudore, che scende appena sotto le ginocchia. Di profilo e in prospettiva è ripreso anche l’edificio, nell’intento dichiarato, e riuscito, di dare vivacità e realismo alla scena, quasi un fermo-immagine di un video girato da un turista (nel nostro caso, l’osservatore) posto sul marciapiede opposto della strada. Il passante, che potrebbe essere un giovanotto dai capelli neri, è affaticato e si appoggia mollemente al bancone con il lato sinistro e il braccio destro, in attesa di poter consumare la fresca bevanda che il servitore anziano gli sta versando da un vaso. È l’occasione per scambiare due chiacchiere sul caldo che fa, la bontà della bevanda, i tempi che corrono, le donne, la politica... Ma che cosa sta versando il solerte servitore all’assetato cliente? Sicuramente non la «lora», che era un mosto fiore (quindi, disponibile al momento della pigiatura delle uve a settembre) cui si aggiungeva acqua e che si aromatizzava con spezie; certamente neanche il «defrutum» che era piuttosto un condimento ottenuto facendo bollire a lungo il mosto in grosse caldaie; e neanche la «sapa», che era un defrutum ancora più ristretto; poteva forse trattarsi del «passum» (una sorta di vinsanto) o del «mulsum» (che era un passum con aggiunta di miele che si usava come aperitivo) o quello che si voleva far passare per tali. Se non vogliamo supporre che si tratti della «posca» (un miscuglio discutibile di acqua, uova e vino acido), assai più verosimilmente era un comune e normale «vinum amphorarium», ottenuto dal «vinum doliare» con alcuni trattamenti e che di solito era destinato alla vendita e allo spaccio minuto. Ma non è detto che dovesse essere necessariamente vino: poteva anche essere un qualunque sciroppo di frutta che, considerata la stagione, era tenuto in fresco sotto il bancone. Il vino, infatti, era smerciato prevalentemente nei thermopolia, che avevano incorporati i dolia nella muratura bassa (a livello della vita) del bancone, ed avevano poi un corridoio di entrata alle sale interne, che fungevano da taverne e da bische, e da lì si accedeva al piano di sopra dove in stretti cubicula disponibili ragazze accoglievano impazienti clienti. Il pannello del nostro mosaico, invece, ci presenta un bancone alto, più alto addirittura della testa del passante, tanto che i servitori, all’interno, devono necessariamente trovarsi sopra una pedana; e per di più, non c’è alcun corridoio per l’interno, nè un piano superiore. Insomma, l’edificio è piuttosto un chiosco che un thermopolium. La scenetta ha tutta l’aria di essere una réclame pubblicitaria: fermatevi al mio chiosco a gustare una saporosa bevanda fresca. Inserita nel calendario del nostro ricco proprietario, non può essere altro che uno dei tanti suoi siffatti chioschi disseminati nei quartieri popolari di Thysdrus. Con il mese di luglio si passa da un riposante momento di vita popolare urbana ad una frettolosa attività agreste: un contadino, o uno schiavo, con una corta tunichetta che gli scende al di sopra alle ginocchia, tenuta stretta alla vita da una fascia girata più volte, e scalzo, incede a passo svelto portando una gerla sulle spalle. Con il braccio destro teso in avanti, sembra voglia dire ad un suo interlocutore-compagno di non perder tempo e di darsi da fare anche lui, a meno che non stia salutando qualcuno, lieto di averlo finalmente trovato. A ben guardare, dietro il volto dello schiavo appare sorprendentemente il profilo di un secondo volto, mentre lo schiavo è uno solo! E non si può dire che sia l’ombra, poichè se lo fosse, sarebbe proiettata da tutto il corpo, e non solo dal volto. Non potendo immaginare un così grossolano errore dell’ottimo maestro musivo (errore che, tra l’altro, non sarebbe stato nè apprezzato nè accettato dal committente), resta solo da pensare che questa duplicazione dell’immagine sia stata proprio voluta, come se si trattasse di una foto venuta mossa a causa del rapido movimento del soggetto. Più della prospettiva quasi giottesca del chiosco, questo dettaglio realistico del «mosso» è una prova indiscutibile della genialità del mosaicista e dei suoi studi artistico-compositivi. Dalla gerla che porta sulle spalle e tenuta per il bordo fuoriescono come dei rami, che hanno fatto pensare a legna raccolta nei campi o nei boschi, per via dell’indicazione di Columella, seguito da Palladius, che raccomandano, appunto, di raccoglierla nel mese di luglio. Ma soffermiamoci per un momento sulla gerla. Si tratta di una grande cesta svasata costituita da un bordo e da strutture verticali robusti. Il primo terzo della cesta partendo dal basso nell’immagine ha dei listelli verticali; l’intreccio, di forma incrociata a reticoli larghi, parte oltre questo primo terzo e va su quasi fino al bordo di cui si vede una tessitura piena. E’ l’illustrazione di un oggetto artigianale, si direbbe raro, di ottima e perfino elegante fattura, destinato ad un uso particolare. Un simile cesto («canistrum») ancora più raffinato, si trova affrescato collocato in piedi su una parete del cubicolo H2 della villa di Poppea (prima amante, poi seconda moglie di Nerone) ad Oplontis (l’attuale Torre Annunziata – distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.): è un elaboratissimo cesto di apparato contenente freschissima frutta (fragole, mele, melograni ed altra) ricoperta da uno strano velo trasparente, riflettente la luce e dante l’impressione di un delicatissimo tessuto, quasi fosse di seta. Se poniamo in piedi quello di El Djem, con la parte bassa della figura rivolta verso l’alto e quella in alto poggiata a terra, ci si accorge che si tratta del medesimo cesto, con la differenza che quello di El Djem non è completato, per cui i presunti «rami», dritti e curvi, altro non sono che la parte di vimini non finita di lavorare. E il gesto di soddisfazione e di saluto è quasi identico a quello dell’altro calendario trovato a Saint-Romain-en-Gal, presso Lione in Francia, in cui uno schiavo porta un fascio di vimini ad un mastro vannaio seduto dinanzi alla sua bottega. Avanziamo l’ipotesi che, in prosecuzione col precedente pannello, anche questo sia un’altra pubblicità per un’altra attività del nostro intraprendente proprietario. L’affannato omino del pannello è come se dicesse: «Finalmente ho trovato chi sa rendere perfette le ceste!».

Velletri intitolerà un viale a Luigi Magni, la soddisfazione del circolo artistico La Pallade Veliterna

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Il 19 febbraio con esito positivo ha trovato la sua conclusione con esito positivo l'iter burocratico per l'intitolazione di un viale della Villa Ginnetti a Velletri al Maestro Gigi Magni. Dopo il No del Comune di Roma con quest'atto l'amministrazione comunale veliterna guidata dal sindaco Fausto Servadio è la prima in Italia a riconoscere ufficialmente l'arte e la cultura del grande maestro autore regista romano.

di Alessandro Filippi
Un obbiettivo raggiunto grazie alla passione e la concretezza degli assessori Luca Masi, Orlando Pocci e Marcello Pontecorvi che con le consigliere Romina Trenta e Sabina Ponzo hanno seguito e portato a termine ogni passo necessario per arrivare alla cerimonia prevista per la Festa delle Camelie. Magni ben conosceva Velletri e il territorio limitrofo dove ha girato alcune scene dei suoi ultimi lavori La Carbonara con Lucrezia Lante della Rovere e Claudio Amendola e La Notte di Pasquino film per la televisione che rappresenta il suo addio al pubblico girato in gran parte a Palazzo Chigi in Ariccia.
Nel 2001 dalle mani del Sindaco Cesaroni Magni ha ricevuto al Cinema Fiamma il premio Eduardo alla carriera. Una artistica riproduzione in argento opera del maestro Mario Cipriani di una delle antefisse del Museo Civico alla quale teneva tantissimo tanto da averla esposta nel suo studio accanto ai cinque David di Donatello. Tre suoi ricevuti nel 1978 per In nome del Papa Re nel 1995 per Nemici d'Infanzia e nel 2008 alla carriera. Due di sua moglie Lucia Mirisola ricevuti nel 1988 per O Re e nel 1990 per In nome del Popolo Sovrano. Sempre per la Festa delle Camelie è prevista una mostra che ripercorrerà la sua carriera. Presto i dettagli e il programma dell'intera manifestazione. Un grazie da parte del Circolo Artistico La Pallade Veliterna agli assessori e alle consigliere che hanno creduto nel valore dell'iniziativa. 

Mauro Leoni (Confesercenti): "Velletri va in rete, progetto sostenibile e vittoria per la città e per il commercio"

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Il presidente della Confesercenti di Velletri, Mauro Leoni, ha rilasciato una lunga intervista alla nostra testata per raccontare i progetti relativi al commercio cittadino, soprattutto dopo "Velletri va in rete", che porterà diverse novità all'interno del tessuto sociale veliterno. 

Mauro Leoni, si è chiuso un anno importante per la Confesercenti di Velletri. In qualità di presidente, quali sono i traguardi più importanti che avete raggiunto? 

Grazie per la domanda, essa ci dà la possibilità di comunicare ad un mondo che molte volte non riesce a guardare oltre il proprio naso, e questo è un peccato. Ma veniamo al dunque, non parlerei di risultato dell’ultimo anno, sarebbe riduttivo e poco rispettoso del lavoro che costantemente, con senso di responsabilità e coerenza, la Confesercenti ha impostato. C'è un progetto ben preciso ormai da qualche anno e che vede oggi una struttura solida, al servizio dei colleghi della micro impresa, alle dinamiche della P.M.I., attento ad uno sviluppo sostenibile del centro storico. Proprio su questo ultimo punto abbiamo concentrato le forze riuscendo ad arrivare ad un risultato mai ottenuto nella nostra città, ovvero la vittoria di un bando per le reti d’impresa con cui i risultati saranno tangibili agli occhi dei cittadini e dei colleghi nei prossimi mesi. Un bando di 115.000,00 € che a differenza degli investimenti precedentemente fatti ed indirizzati in costi di consulenti e buste di plastica, abbiamo voluto concentrare su punti che saranno di ritorno per la città e per il comparto del commercio. Il nuovo soggetto giuridico si chiama “Velletri va in Rete” e darà vita alle seguenti azioni: 
1) l’acquisto di un pulmino elettrico per diciassette persone che collegherà i parcheggi esterni al centro storico;
2) una rivista dedicata alla promozione degli associati e delle loro iniziative, in distribuzione con tiratura di 20.000 copie su tutti i Castelli Romani a distribuzione trimestrale;
3) due aiuole verdi all’interno del centro storico, la prima a S. Martino nell'area davanti alla sede dei Vigili Urbani, e l’altra in prossimità di Piazza Mazzini;
4) un'APP molto all’avanguardia per il supporto e la gestione di un commercio elettronico, con cui i colleghi saranno sostenuti da un tecnico e dotati di un sito aziendale; 
5) una serie di supporti economici per sensibilizzare la società attuale alla lotta all’abusivismo nel commercio, oltre che ad una spinta verso il sostegno alla raccolta differenziata. 
Questi i punti fondamentali che saranno sostenibili per due anni e che vedranno impegnata una figura come il manager di rete, preposto a controllare che tutto abbia il suo giusto funzionamento. 

Il progetto “Velletri va in rete”, di cui ci ha ampiamente parlato nella prima risposta, è dunque realtà. Se dovesse spiegarlo in poche parole ai cittadini, in termini di benefici alla cittadinanza, cosa direbbe? 

Un “Progetto sostenibile”, una volontà di cambiare un modo provinciale e superato per sviluppare il commercio nei centri storici di qualità come quello di Velletri. Tutto grazie ad una cabina di regia democraticamente eletta, dove l’eterogeneità di pensiero diventa valore aggiunto nelle scelte, nel confronto e nelle decisioni. Siamo mossi dalla consapevolezza che si possono raggiungere obiettivi comuni attenti ai bisogni del commercio e della micro impresa, tenendo in considerazione le esigenze di chi comunque è deputato a sostenere le attività con acquisti e presenze. Ne consegue perciò una capacità a costruire ponti solidi e concreti tra le parti. Siamo orgogliosi, come Confesercenti, di essere stati pungolo costruttivo verso la Giunta Zingaretti, che da parte sua ha il merito di aver recepito ed applicato modifiche sostanziali rispetto al modo di operare che riguardava i vecchi centri commerciali naturali. Prossimamente indiremo una conferenza stampa che ci darà la possibilità di entrare meglio nei dettagli. 

La crisi del commercio locale è uno dei temi che sono stati affrontati e continueranno ad essere oggetto della campagna elettorale. Vetrine chiuse, lamentele, ricerca di soluzioni. Da commerciante, secondo lei qual è il problema maggiore che non fa decollare le attività del centro storico? 

Non vorrei sembrare lapidario, ma data la modesta esperienza, penso, fino a “ieri” l’assenza di un progetto. Oggi, invece,  vista la presenza dello strumento, siamo pronti a sostenere insieme un percorso condiviso, con una unica volontà: unire le forze e darsi obiettivi con verifiche a medio e lungo termine per verificarne i risultati, correggere i processi e migliorare le azioni future. Sembrerebbe facile, ma in una città come Velletri significa che ognuno di noi dovrà avere l’umiltà di fare non uno, ma due se non tre passi indietro, imparando a dialogare intorno ad una tavola rotonda ...perché quadrata incontra già quattro angoli retti!

Come risponde a chi, sui social e non solo, ascrive ai commercianti le colpe delle scarse vendite?   

Che tutti abbiamo le nostre responsabilità. Una cosa è certa, noi dalla nostra parte tutti i giorni siamo sul pezzo per migliorarci e migliorare ciò che non va. Mi auguro che anche coloro che sono abituati a dare le colpe ai colleghi si mettano in discussione, ponendosi una domanda: sono convinti che anche loro facciano veramente tutto il possibile per sostenere le attività, il commercio, la città attraverso la loro presenza? Non vorrei che chi critica a cuor leggero sia la stessa persona che poi diventa assiduo frequentatore di centri commerciali artificiali, piaga del nostro secolo. 

Un altro importante tema è quello della riapertura o chiusura di Corso della Repubblica. In molti, infatti, pensano che sia questa decisione ad aver influito sul calo delle vendite. La sua opinione a riguardo? 

Siamo abituati a parlare con i fatti ed è cosa nota! Un sondaggio che sarà scenario di un prossimo convegno Confesercenti rivolto con domanda multipla e risposta individuale fa emergere una volontà che non è solo di colleghi ma di oltre 1500 cittadini che hanno inteso partecipare a tale intervista. Anche questo non può essere argomento da licenziare con una semplice posizione a favore o contraria, sarebbe riduttiva e di inevitabile sconfitta per la soluzione. Io ho la mia personale posizione condivisa da un nutrito gruppo di colleghi, da un consiglio direttivo e perciò posizione legittima dal punto di vista sindacale: un’arteria importante dedicata al commercio deve vedere attenzione di pedonalizzazione importante per una serie di motivi come qualità dell’aria, qualità di approccio ai negozi, alle vetrine, qualità della vita intesa come fruizione delle famiglie senza ostacoli per bambini e carrozzine, qualità nei rapporti umani visto che il centro storico è sicuramente luogo di incontro e socializzazione. Poi c’è una partita di studio ed interesse che va oltre legato a come trovare degli equilibri di coesistenza con alcune esigenze commerciali, tipo carico e scarico programmato e regolamentato, passaggio in alcune fasce orarie che non crei ostacoli agli argomenti precitati. Sulle cause della crisi e della chiusura, penso che sia un parallelismo che non regge nella maniera più assoluta. L’Europa, l’Italia, le città, i centri minori come Velletri vivono una crisi strutturale con interessamento a cascata di interi tessuti socio-economici anche organizzati, figuriamoci laddove questi non lo sono! Oggi anche per merito di una amministrazione lungimirante ed attenta, l’inversione di rotta è palese, il centro storico ha una arteria completamente rinnovata, location artistiche recuperate, un associazionismo presente ed attivo. Serve che insieme si sposino progetti e si diventi comunità per dare valore aggiunto ad uno sviluppo sostenibile. “Velletri va in rete” pensiamo che possa essere veramente un indirizzo progettuale da sostenere e meritevole di investimenti, sia dal punto di risorsa umana , commerciale, artigianale. Se altresì continuano a persistere logiche legate alle politiche degli orticelli, non ci sarà risposta adeguata al rilancio delle economie nella nostra città 

Quali idee suggerirebbe ai commercianti per un rilancio generale dell’economia, del turismo e della cultura cittadina, poichè essi sono parte integrante del tessuto sociale e soprattutto potrebbero beneficiare dell’indotto che a livello generale proviene da iniziative ad ampio raggio (festival, manifestazioni, etc)?

Il tessuto socio economico in una realtà come Velletri è elemento fondamentale affinché si possano sostenere iniziative deputate a sviluppare una economia di scala sostenibile. Vero è che il commercio e tutto il suo indotto, debba avere il suo spazio e la sua partecipazione. Qui il suggerimento è quello di trovare definitivamente una unità d’intenti nelle azioni d’interesse collettivo. Diventa però importante, come più volte sostenuto, che chi preposto in città  a consolidare percorsi di sviluppo economico abbia coraggio d’invertire la rotta e fare delle scelte serie, che vadano si a coinvolgere anche le parti economiche, ma scelte che siano strutturate e legate ad un progetto. Questo vale a tutti i livelli, ritengo lo spacchettamento delle azioni una piaga sociale ed economica che si ritorce puntualmente contro ogni volontà di sviluppo socio economico. Penso che ogni realtà rappresentativa possa muovere leve legate al ritorno economico e di immagine in città ma oggi la formula del cantoncello non premia più. In sintesi sono per l’individuazione di un numero di progetti sostenibili dallo sport ai classici eventi in città dove l’azione spot sia definitivamente messa da parte e si arrivi dopo almeno tre anni a qualcosa che faccia parlare fuori i confini cittadini e richiami interesse regionale. 

La sua vicinanza politica allo schieramento di centro-sinistra è nota a tutti. Pensa di candidarsi al Consiglio Comunale per il prossimo appuntamento? E Orlando Pocci è il candidato giusto per il centro-sinistra? 

Per anni non ho mai nascosto i miei principi, il mio pensiero, l’ho fatto cercando di scindere il più possibile il pensiero personale dal ruolo che ho ricoperto nel sindacato, ed approfitto per ringraziare chi me lo ha permesso rispettandone le scelte che questo avvenisse. Sono stato sempre convinto che esercitare un’azione sindacale non significasse non avere o difendere un proprio posizionamento civico o politico. L’ho fatto sempre partendo da un principio fondamentale, rispettare e saper ascoltare chi non la pensasse come me. Oggi si apre una nuova stagione, legata a nuove esperienze associative, sempre al servizio del prossimo, della collettività, del territorio, cercando di mettere a disposizione le esperienze formative che hanno contribuito alla mia formazione nel tempo. Non ritengo assolutamente utile pensare che io debba essere candidato alle prossime Amministrative, certo che se il Partito Democratico ritenesse utile la mia figura e le mie esperienze utili ad una nuova fase amministrativa per dare continuità ad un buon governo già protagonista nella nostra Velletri con la passata amministrazione non mancherò. 

Ultima domanda: la sua esperienza nel mondo del commercio cosa le fa dire in merito ad una possibile unione di tutte le associazioni di commercianti? E’ pensabile, opportuno, oppure no?

Su questo argomento parla la storia. Io continuerò a sperare nell'unità, come penso si capisca dalle risposte precedenti quale sia il mio pensiero ed idea di città, e di conseguenza auspico che nel rispetto delle posizioni si possano unire le forze su argomenti associazionistici di interesse comune, legati allo sviluppo del territorio, del centro storico, del tessuto economico. Certo è che chi rifiuta sistematicamente lo sviluppo di rete non sta certo da questa parte umana, associazionistica e di pensiero.
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