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Velletri2030: "Al via il Premio Nazionale Comuni Virtuosi 2017"

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Al via il Premio Nazionale Comuni Virtuosi 2017, una iniziativa patrocinata dal Ministero dell'Ambiente per le migliori pratiche delle amministrazioni locali. 

VELLETRI - Rifiuti, mobilità sostenibile, gestione del territorio, impronta ecologica e nuovi stili di vita sono le categorie del premio nazionale Comuni virtuosi, lanciato dall'omonima associazione con il patrocinio del ministero dell'Ambiente.
Ci sarà tempo fino al 31 ottobre per candidarsi all'iniziativa che intende valorizzare le buone pratiche "concrete e verificabili" lanciate dalle amministrazioni locali, che potranno essere segnalate anche dai cittadini organizzati in gruppo. Il bando è disponibile al sito: http://comunivirtuosi.org/wp-content/uploads/2017/08/Bando-2017.pdf

Sergio Giri: "Il 23 settembre e il 7 ottobre i Gazebo partecipativi per la candidatura a sindaco di Giorgio Greci"

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"Con Voi per Velletri" doveva essere, "Con Voi per Velletri" sarà.

Comunicato stampa a cura di Giorgio Greci


VELLETRI - Continuano senza soluzione di continuità le iniziative approntate dal gruppo in sostegno alla candidatura a Sindaco di Giorgio Greci, che nei mesi scorsi ha già affrontato diverse tappe del suo 'tour' programmatico', andando ad incontrare vasti strati della cittadinanza, affrontando tematiche complesse, e confrontandosi con associazioni e comitati, con tavoli tematici su sicurezza, commercio, artigianato, urbanistica e sanità.
Propositi che continueranno a costituire l'architrave delle prossime iniziative, tutte finalizzate ad allargare la base di un gruppo che dovrà essere di sostegno all'impianto civico di chi aspira ad assumere il timone del Comune di Velletri e ad invertire la rotta, riportando la città che fu di Cesare Ottaviano Augusto agli antichi fasti. A presentare le prossime iniziative è Sergio Giri, coordinatore del movimento civico che sostiene la candidatura del noto cardiologo veliterno. "E' con piacere che annunciamo i gazebo informativi del 23 settembre e 7 ottobre. Saremo lungo il Corso della Repubblica, dalle 17 alle 19.30, ad incontrare le persone che vorranno intervenire, per fornirci le loro indicazioni e i loro suggerimenti su problematiche di vario genere, così da approfondire le loro istanze e proposte, facendo si che possano alimentare e rafforza la condivisione di un impianto programmatico che possa essere il più possibile partecipativo. Lo faremo col proposito di chi sarà aperto a stringere contatti con chi vorrà poi partecipare attivamente al nostro movimento". Concetti ripresi ed avvalorati anche dalle avvocatesse Patrizia Ciccotti e Vanessa Martini, che coadiuvano Giri nel coordinamento del gruppo: "Come attiviste del movimento civico in sostegno alla candidatura a Sindaco del dottor Greci - fanno sapere - incontreremo i cittadini per accogliere le loro proposte ed idee sul rilancio cittadino, nella consapevolezza di come il confronto sia il sale di tutto e di come proprio l'apporto della popolazione saprà costituire il punto di forza di un progetto di rilancio della città che si fonda sulla partecipazione popolare e sull'apporto di chiunque voglia metterci del suo, impreziosendo con le proprie idee quanto è nelle corde di 'Con Voi per Velletri".

“E’ possibile che ci annientino, ma il domani apparterrà al popolo, ai lavoratori"

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“E’ possibile che ci annientino, ma il domani apparterrà al popolo, ai lavoratori. L’Umanità avanza verso la conquista di una vita migliore” (dall’ultimo discorso di Salvador Allende a Radio Magallanes, 11 settembre 1973). 

di Antonio Della Corte
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Circolo "Camilo Cienfuegos" di Velletri

Oggi è l’11 settembre, si celebra ipocritamente e nella totale complicità dei media. Una delle più grandi menzogne mediatiche prodotte dai poteri finanziari e dalle lobby affaristiche, per addomesticare l’opinione pubblica mondiale e inaugurare la “politica della paura”, come allora la definì il compianto Eduardo Galeano. Sembra ormai certo che le famose torri crollarono per delle cariche di nano-dinamite piazzate nei punti nevralgici dei fabbricati, sacrificando la vita di quasi 3.000 persone, e non per l’impatto degli aerei, mandato in diretta TV mondiale.
Dando il via all'allucinante quanto lucido "Progetto per un nuovo secolo americano", teso al dominio mondiale e all'accaparramento delle risorse, con un evento scioccante che avrebbe giustificato ogni restrizione ai diritti individuali e collettivi, nell'equazione "più sicurezza in cambio di meno diritti". Inaugurato con gli interventi militari in Afghanistan e Iraq, interventi tutt'altro che umanitari, semmai una guerra può definirsi umanitaria. Vorremmo ricordare qui un altro 11 settembre, che non gode della stessa enfasi retorica, anzi colpevolmente ignorato, quasi nascosto dai media, ma altrettanto - se non ancora più drammaticamente - tragico, che ha portato conseguenze e ferite nell'anima e nello spirito anche per quei milioni di esseri umani che non ne hanno riportato conseguenze fisiche. Il riferimento è al golpe militare in Cile, col quale 44 anni fa, grazie all’organizzazione e il finanziamento degli USA, le forze armate, la polizia e l’estrema destra realizzarono il colpo di stato contro il governo costituzionale di Unidad Popular del Presidente democraticamente eletto Salvador Allende, mettendo fine ad un’esperienza unica e a quasi 50 anni di stabilità politica nel paese sudamericano. L’obiettivo fu quello di sperimentare le ricette neo-liberiste della “scuola di Chicago”, poi applicate su scala mondiale e di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze nefaste, compresa la crisi che il cosiddetto primo mondo attraversa ormai da diversi anni, figlia anche di quelle scellerate politiche economiche. Col golpe di Pinochet, che solo pochi giorni prima aveva giurato, rivolto al Presidente Allende “Lei avrà sempre la mia lealtà incondizionata”, inizia il dominio incontrastato delle imprese nel paese, con privatizzazioni selvagge e il conseguente declino della classe media e dell’instabilità lavorativa. Il golpe fu davvero tragico per il Cile, Salvador Allende morì combattendo nel palazzo presidenziale della Moneda, la distruzione delle istituzioni democratiche fu veloce e capillare. Il dominio militare si insinuò in ogni settore della società.
Pinochet instaurò un regime ferreo degno del terzo reich, si ebbero oltre 3.000 morti e furono più di 30.000 i prigionieri politici e i torturati, oltre ad un massiccio esodo verso altri paesi del continente e dell’Europa. Il celebre gruppo musicale degli Inti Illimani ha vissuto per anni nella vicina Genzano, e il famoso scrittore Luis Sepulveda, all'epoca giovane membro dello staff di Allende, scampò alla morte solo per una banale e fortuita coincidenza. In quella che fu la “lucida follia” dei primi anni Settanta moltissimi giovani e adolescenti solo sospettati di essere contrari al regime furono desaparecidos, cioè spariti nel nulla e mai più ritrovati e i loro genitori, ormai anziani, non hanno mai avuto, fino ad oggi, giustizia, né un luogo dove poter piangere i loro ragazzi. Regista delle operazioni e del più ampio progetto continentale conosciuto come Operazione Condor fu Henry Kissinger: documenti oggi de-secretati dalla CIA rivelano con certezza le sue pesanti responsabilità, anche quale mandante dell’ assassinio del generale lealista Renè Schneider, sua la sinistra affermazione “un paese non può diventare marxista per l’irresponsabilità del suo popolo”. Questo è il principio che portò alle sanguinarie dittature militari in tutto il continente, il che è sintomatico di quale sia la concezione della democrazia di certi personaggi, nel caso specifico, insigniti anche del Nobel per la pace, oltre ad essere membri influenti del Comitato per le politiche estere del Vaticano, durante il pontificato di Benedetto XVI.

Caso Cervia, mozione del M5S in Consiglio: "Intitolare una strada a Davide"

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Il 12 settembre decorrono 27 anni dalla scomparsa del nostro concittadino Davide Cervia. 

di Paolo Trenta


VELLETRI - Fu rapito a 31 anni perché esperto in guerre elettroniche, probabilmente venduto come manuale di istruzioni di sofisticati armamenti. Da allora continui depistaggi ed ostacoli per evitare che venisse fuori la Verità.

27 anni che una famiglia chiede giustizia. Davide purtroppo è uno dei molti, troppi casi misteriosi del nostro paese. Casi che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Per ricordare Davide abbiamo presentato una mozione in consiglio comunale affinché venga intitolata una strada, una piazza in sua memoria. Vogliamo che almeno la sua città, la città dove aveva scelto di vivere con la sua famiglia, riconosca la gravità di quanto accaduto e non lo dimentichi.


Paolo Di Paolo, Lauro Marchetti e Silvana Onofri per parlare di Giorgio Bassani con la figlia Paola a Velletri

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Sabato 30 settembre alle 11.00 presso il Liceo Artistico di Velletri e alle 17.30 nella Sala degli Affreschi della Casa delle Culture si svolgerà un doppio incontro per parlare di Giorgio Bassani. 


VELLETRI - Se l’ospite d’onore sarà la figlia del grande scrittore, Paola Bassani, non saranno da meno gli altri relatori, che porteranno la loro testimonianza in quanto profondi conoscitori dell’opera e della persona.

Per “raccontare” Bassani agli studenti, infatti, non c’è profilo più adatto del professor Paolo Di Paolo: docente, giornalista, scrittore, già protagonista di numerosi incontri con le scuole veliterne in collaborazione con la Mondadori Bookstore di Velletri nonché uno degli autori più graditi negli appuntamenti della rassegna estiva “Velletri Libris”. Di Paolo ha avuto modo di conoscere bene la figlia di Bassani, con la quale ha anche svolto più conferenze in Italia e all’estero. Una delegazione dell’Associazione Memoria ‘900 ha partecipato inoltre alla presentazione del libro di Paola Bassani lo scorso 25 gennaio alla Casa delle Letterature di Roma, dove insieme a Maria Ida Gaeta, Direttrice dell’importante polo culturale capitolino, e al professor Giulio Ferroni, uno dei più grandi studiosi di Letteratura Italiana al mondo, prese la parola proprio il professor Di Paolo. Estremamente preparato e capace di essere comunicativo, soprattutto con i più giovani, Paolo Di Paolo avrà il compito di presentare, ovviamente per quanto possibile visti i tempi ridotti, l’opera di Bassani ai ragazzi delle classi quinte che popoleranno l’Auditorium dell’Istituto di via Parri. Oltre a lui, sarà fondamentale sia al mattino che nella sessione pomeridiana la presenza di Silvana Onofri: carismatica docente, presidente dell’Associazione Culturale Arch’è Nereo Alfieri di Ferrara e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Bassani, la professoressa ferrarese è in prima linea nell’organizzazione di diverse iniziative culturali, bassaniane e non, nonché grande divulgatrice delle attività che si svolgono in memoria dell’autore dei Finzi-Contini.
La sua presenza aiuterà sia gli studenti, con i quali ha grande esperienza in virtù della sua professione, sia i cittadini, a capire meglio il clima della Ferrara degli anni più duri, quelli delle leggi razziali, che hanno coinvolto Bassani in prima persona. Altrettanto gradita e di impatto sarà la testimonianza di Lauro Marchetti: Direttore del Giardino di Ninfa, “custode dell’Eden”, come lo soprannominò lo stesso Bassani, ha avuto il privilegio di conoscere lo scrittore e intellettuale ferrarese in due periodi molto diversi della sua vita. Quando Marchetti era fanciullo, infatti, Bassani frequentava Ninfa ed era a stretto contatto con la famiglia Caetani in quanto Direttore della rivista «Botteghe Oscure». Al tramonto degli anni Novanta, invece, il Direttore di Ninfa incontrò di nuovo il Maestro in un momento ricco di emozioni, pathos e lacrime, che la voce espressiva e sincera di Marchetti saprà trasmettere in tutta la sua intensità al pubblico.
La giornata sarà coordinata dall’Associazione Culturale Memoria ‘900 di Velletri, nella persona del dottor Rocco Della Corte, e con interventi della dottoressa Emanuela Treggiari, vice-presidente, e del presidente, Gaetano Campanile, figlio di un altro grande intellettuale del Novecento. L’evento è patrocinato dal Comune di Velletri (Assessorato alla Cultura) e dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri diretta dal Maestro Claudio Micheli, ed è realizzato grazie al fattivo contributo della Mondadori Bookstore Velletri-Lariano e del suo titolare Guido Ciarla. Con l’occasione si ringraziano tutti i partner, compresi gli sponsor Moorea Profumeria e Biblioteca Diffusa Giovanna D’Arco, per il sostegno e l’interesse mostrato verso questo progetto.

Velletri 2030: "GEOsmartcampus lancia l’iniziativa Smart Mobility Challenge”

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GEOsmartcampus lancia l’iniziativa “Smart Mobility Challenge” per scoprire nuovi progetti innovativi in ambito Smart Mobility. 

Velletri2030

VELLETRI - Le aree d’interesse sono: • Smart Ticketing • Sharing Mobility • Big Data for Smart Mobility • Smart Parking • Passenger Economy: contenuti e servizi per i passeggeri.
La sfida è rivolta agli innovatori indipendenti, società, PMI innovative, start-up e spin-off universitari. Finalità della sfida, che vede come Partner Tecnologico la Esri Italia, è quello di stimolare e promuovere la creatività imprenditoriale, l’utilizzo e l’integrazione della piattaforma ArcGIS, legata all’analisi geografica, con le altre piattaforme tecnologiche in ambito IoT, promuovendo i benefici offerti dal loro utilizzo per fare impresa, in particolare nell’ ambito della mobilità, premiando i progetti ritenuti più meritevoli. La partecipazione è gratuita e può accedere chiunque abbia un’idea innovativa o un progetto, caratterizzati da contenuto tecnico o tecnologico, indipendentemente dal suo stadio di sviluppo, sulla tematica della smart mobility e basata sull’integrazione della piattaforma tecnologica ArcGIS di Esri con le altre piattaforme e tecnologie presenti sul mercato. Per candidarsi è necessario inviare il progetto entro le ore 23 del 5 Ottobre 2017 Tutti i dettagli a: http://www.geosmartcampus.it/it/smart-mobility-challenge/.

Ariccia, Palazzo Chigi: la famiglia Cioli e la porchetta di Ariccia nel mondo

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Si è svolta ad Ariccia, nella prestigiosa sede di Palazzo Chigi, la conferenza stampa per le celebrazioni del centenario della famiglia Cioli, i più noti produttori di porchetta del centro castellano che esportano il prodotto tipico, nato come cibo ambulante, anche negli Stati Uniti e in Giappone. 

di Maria Cristina Vincenti


ARICCIA - Hanno partecipato alla conferenza stampa il Vicesindaco di Ariccia Enrico Indiati, che ha ricordato gli scomparsi Egidio e Roberto Cioli, il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Staccoli e l’assessore alle attività produttive del Comune di Ariccia Michele Filosofi.

Erano presenti all’evento gli eredi della storica famiglia, il cui capostipite, Ovidio Cioli, iniziò l’attività nel lontano 1917 portando il nome di Ariccia in tutto il mondo. Ha affermato Sandro Cioli che il loro lavoro è soprattutto passione, mentre Simona Cioli ha annunciato che il 30 settembre ci sarà ad Ariccia una bellissima festa per celebrare il Centenario con uno spettacolo di video mapping, con musica e naturalmente con due gazebo che distribuiranno il noto panino con la porchetta. Invece Fabio Cioli ha dichiarato al pubblico presente che più si avvicina la festa del centenario e più si sente l’importanza dei cento anni che sono passati. Il prodotto tipico ariccino, come ha ricordato l’arch. Francesco Petrucci che all’evento del centario ha dedicato un volume “La famiglia Cioli. La porchetta di Ariccia nel mondo”, affonda le radici nel passato storico di Aricia e nel culto della dea Cerere, come testimoniato dal rinvenimento della stipe votiva di Casaletto in Valle Ariccia. Proprio la scorsa settimana, in occasione della 67° Sagra della Porchetta (che ha avuto oltre 170.00 visitatori), si è svolta la rievocazione storica del Corteo di Cerere, a cura dell’Archeoclub Aricino Nemorense, che ha portato per le vie della città il maialino votivo cotto per intero, antenato della moderna porchetta.
Un cibo che è eccellenza produttiva del Lazio ma che rimanda anche al sacro e alla storia millenaria dei popoli latini. Ad Ariccia dunque cultura e gastronomia si sposano molto bene e rappresentano entrambe una eccellenza che vale la pena di ricordare. I visitatori, oltre ad acquistare i prodotti tipici nei negozi del centro storico, sono accolti nelle numerose Fraschette e poi alle visite guidate che si svolgono al Palazzo e Parco Chigi, alla Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour, alla chiesa Collegiata di S. Maria Assunta e alla Sostruzione della Via Appia antica. Anche il paesaggio della città castellana è molto preservato e in alcuni scorci è ancora quello disegnato e descritto da Goethe e dai pittori del Grand Tour. Ha chiuso l’evento lo chef Stefano Callegaro, che per il Centenario della Famiglia Cioli ha ideato un panino speciale, un concentrato dei prodotti tipici romaneschi che si degustano nelle fraschette ed a base di melanzane, cicoria, fiordilatte, cuori di lattuga e naturalmente l’immancabile profumatissima ghiotta porchetta.

Venerdì 22 settembre "La vita è vita. Difendila!" con il gruppo Insieme

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Il Gruppo "Insieme", coordinato da Antonio Liberati, riprende i suoi appuntamenti con il ventritreesimo incontro.

VELLETRI - Eutanasia, suicidio assistito e accanimento terapeutico. Queste le tre tematiche, forti, del ventritreesimo incontro promosso dal gruppo "Insieme" di Antonio Liberati che si svolgerà venerdì 22 settembre alle ore 18.15 nella Sala Parrocchiale di San Salvatore a Velletri

Relatori saranno l'avvocato Giovambattista Maggiorelli, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Velletri, e il professor Paolo Benanti, Docente di Morale all'Istituto Teologico Leoniano di Anagni. L'ingresso è gratuito e il titolo dell'incontro è "La vita è vita. Difendila!", riprendendo il modello di Madre Teresa di Calcutta. Appuntamento per venerdì 22 settembre alle ore 18.15 con questo importante e attuale dibattito. 

Castelli in plein air: bellezze castellane in mostra sulla rivista "Plen Air"

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I Castelli Romani fanno bella mostra di sé sulla nota rivista Plein Air di settembre 2017. Due gli articoli ad essi dedicati, e addirittura la copertina, sotto il titolone “Settembre fuoriporta: Castelli Romani - In viaggio nel tempo”. 

CASTELLI - Dopo Bell’Italia che aveva riservato la copertina e un articolo ai Castelli Romani nel numero di aprile di quest’anno, anche Plein Air, il più importante magazine dedicato alle vacanze in camper, caravan e tenda scopre e presenta i luoghi a noi cari. Non c’è dubbio: i laghi attraggono lo sguardo, e caratterizzano profondamente il nostro territorio.
Ma in entrambe le pubblicazioni non sono che un punto di partenza visivo: i panorami lacustri lasciano presto spazio a scorci imprevisti e luoghi meno noti, alla storia e alla cultura racchiusa nei nostri borghi. Nel numero di Plein Air troviamo Albano Laziale con le sue terme e cisterne romane, Ariccia con le sue grandiose architetture secentesche, Castel Gandolfo col suo lago e il Palazzo apostolico, Grottaferrata con la sua Abbazia, Marino con la sua Sagra dell’Uva, Lanuvio con i suoi segreti di storia antica più di Roma, Genzano col suo pane e i suoi fiori, il suo palazzo e parco monumentale, Nemi col suo lago (anche in copertina), il suo Museo delle navi romane, e le antiche chiese. Il primo articolo “La storia fuoriporta” è stato scritto dal giornalista Paolo Simoncelli e prende le mosse dalla città di Ariccia immaginando una scena di inizio Ottocento nella Locanda Martorelli - una delle locande del Grand Tour - al cui interno si muovono «pittori, artisti, musicisti e letterati» del calibro di John Keats, Camille Corot, Nikolaj Gogol, Lord Byron, Johann Wolfgang Goethe, Hans Christian Andersen, William Turner, John Severn; e propone al lettore un nuovo viaggio «tra il bello e il sacro» di Ariccia, Castel Gandolfo, Marino, Grottaferrata, Lanuvio.
Il secondo “Il lago di Diana” scritto da Mauro Toccaceli, si concentra su Nemi e Genzano. Di quest’ultima ricorda il legame con Michael Ende, con gli Inti Illimani, con Anthony Quinn e Anita Ekberg, per poi tracciarne un percorso architettonico-urbanistico tra i viali, le fontane, i palazzi, il borgo vecchio. Di Nemi menziona l’antichità del Castello e della chiesa parrocchiale, la Sagra delle fragole, e la ricorda attraversata dalla Via Francigena del Sud, percorsa dai pellegrini tra Velletri e Castel Gandolfo. Ma i giornalisti anticipano che torneranno, e proporranno un altro tour virtuale con partenza da Frascati. Un anno fantastico per la promozione dei Castelli Romani: articoli su riviste importanti, presenza dei nostri operatori a fiere e workshop internazionali sul turismo, tanti eventi speciali raccolti nel grande calendario “Enjoy Castelli Romani” che è stato lanciato ad aprile con un riuscitissimo Open Day. Dietro le quinte la DMO Castelli Romani, unità operativa del Consorzio SBCR, che opera da alcuni anni in sinergia con gli operatori privati, i Comuni e le istituzioni per promuovere la nostra destinazione in Italia e all’estero. Inoltre i Castelli Romani, grazie alla collaborazione tra Consorzio SBCR, Parco, Comunità Montana, GAL e CNA, ospiteranno fra pochi giorni il “Buy Lazio”, il workshop sul turismo organizzato da Unioncamere, che consentirà l’incontro fra 70 buyer internazionali e i seller (alberghi, agenzie, tour operator, ecc.) del Lazio.

L’Associazione Ginnastica Velitrae dona alla Banca Popolare del Lazio il busto in marmo di Ettore Moresi

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“Un ginnasta un giorno chiese a Mons. Moresi: “Qual è la data precisa di fondazione della Velitrae?”. 

di Livio Mastrostefano

VELLETRI - E monsignore: “Il 4 Aprile del 1904”. E poi aggiunse: “Insieme alla Banca Pio X”.” Il compianto Franco Zaccagnini, tra i più autorevoli giornalisti veliterni, ricorda così nel libro “Cento Insieme”, pubblicato nel 2004 in occasione dei festeggiamenti dei cento anni dalla fondazione dell’Associazione Ginnastica Velitrae, la medesima data di nascita di due delle più importanti realtà veliterne che da oltre un secolo danno lustro alla città. Associazione Ginnastica Velitrae e Banca Popolare del Lazio.
Due storie di successo nate entrambi all’inizio dello scorso secolo a Velletri grazie all’instancabile e generosa opera di Monsignor Ettore Moresi che all’epoca era parroco nella chiesa di San Michele Arcangelo in cui insisteva un Ricreatorio che portava il nome di Silvio Pellico. Mons. Moresi, Don Ettore per antonomasia, è stato poi ricordato dallo scultore veliterno Benedetto Di Vito con un magnifico busto in marmo che sino ad oggi è stato custodito nei locali della Velitrae e che Venerdi scorso la benemerita associazione ha deciso di donare alla Banca Popolare del Lazio. Recentemente, l’opera è stata oggetto di un vigliacco sfregio da parte di ignoti entrati di notte nella palestra della S.M.S. “C. Cardinali”; grazie alla sensibilità e maestria mostrata dalla Fratelli Mongardini srl, l’opera è stata riportata nel suo splendore e dotata di una nuova bellissima base in marmo. Grande soddisfazione in casa Velitrae per la particolare attenzione riservata alla circostanza dai vertici della Banca Popolare del Lazio che sicuramente sapranno valorizzare e proteggere ancor meglio il busto di Mons. Ettore Moresi.

Giornata dello sport: tante associazioni in una giornata targata Avis allo Stadio "Giovanni Scavo"

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Proseguono a pieno ritmo le attività dell’Avis di Velletri, per la ricorrenza del 60° anno di fondazione. Prossimo impegno sabato 16 settembre al campo sportivo di Velletri, con la “Giornata dello Sport”, che prevede, grazie alla collaborazione della Consulta dello Sport, la partecipazione di oltre 30 società sportive di Velletri. 


VELLETRI - La manifestazione avrà inizio dalle ore 10 nella mattinata con il coinvolgimento di tutti i bambini delle scuole elementari che saranno accolti presso gli stand allestiti per l’occasione dalle varie società, nel piazzale all'ingresso dello stadio.

Tale iniziativa curata dalla Consulta dello Sport, è stata denominata “Anteprima di finalmente ci muoviamo”. Il clou della giornata ci sarà il pomeriggio dalle ore 16.00, con l'esibizione degli Sbandieratori e Musici di Velletri, a seguire la presentazione con una sfilata e la premiazione di tutte e 30 società sportive, con la partecipazione di oltre 500 atleti , la serata si concluderà con una breve esibizione nelle loro discipline. Si prevede una bellissima giornata all'insegna dello sport e dell’associazionismo, il tutto in una meravigliosa cornice coreografica degli aquiloni dell’Associazione Alto Quota di Cisterna.

Roberto Leoni sulle intitolazioni delle strade: "Il Consiglio deve proporre soluzioni ai problemi, non condivido"

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Mattinata che in Consiglio ha visto l'approvazione di diverse mozioni per intitolare strade a diversi personaggi, legati a Velletri o meno. A parlare è il consigliere Leoni, di MDP - Articolo 1, che non ha partecipato alla votazione di nessuna delle sei proposte.

VELLETRI - Lo stesso Leoni ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Oggi è stato convocato il Consiglio Comunale, all'Ordine del giorno vi erano alcune mozioni presentate per la intitolazione di strade e spazi pubblici a Franco Ercoli, Giancarlo Di Luzio, a Davide Cervia, Fabrizio De Andrè, Fabio di Celmo, Francesco Velletri.
Penso che il Consiglio Comunale - ha aggiunto l'ex assessore - sia la più alta istituzione di un Comune nel quale una comunità viene rappresentata, in quanto tale ha il compito e il dovere di interpretare al meglio il suo ruolo e svolgere la sua funzione che in primo luogo, seguendo i principi assegnatigli dalla Legge (di indirizzo e controllo politico e istituzionale) è quello di proporre e trovare soluzioni alla comunità amministrata e al suo territorio. Non ho quindi condiviso le proposte di intitolazioni presentate - ha concluso Leoni - non ho partecipato ne alla discussione e ne alla votazione perché penso che i problemi che la nostra città ha sono ben più seri e importanti del mettersi d'accordo per intitolare 6 strade.

Toponomastica, Trenta (M5S) e Pennacchi (SpV-Art.1) sulle nuove intitolazioni a Velletri

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Dopo Roberto Leoni, arrivano le dichiarazioni anche da parte del consigliere pentastellato, Paolo Trenta, e del consigliere di Sinistra per Velletri - Articolo 1 Stefano Pennacchi. I due hanno rispettivamente presentato la mozione per Davide Cervia e quella per Fabrizio De Andrè e Fabio Di Celmo.

VELLETRI - Paolo Trenta, nel giorno in cui cade il ventisettesimo anniversario della scomparsa di Davide Cervi, ha così commentato il voto: "Oggi un consiglio comunale interamente dedicato all'intitolazione di strade, certamente sembrerebbe che ci siano cose più importanti su cui deliberare o dibattere e per questo era stato demandato ad una commissione apposita dedicata alla toponomastica, che in realtà non ha mai funzionato.
La richiesta di Fratelli d'Italia di intitolare una strada in occasione dell'anniversario di Franco Ercoli ha riaperto una porta e ciascun gruppo politico ha portato la sua proposta. Sono state votate in maniera positiva le mozioni per Franco Ercoli, Giancarlo Di Luzio, Davide Cervia, Fabrizio De Andrè, Fabio di Celmo, Francesco Velletri. Nonostante un clima "complicato" di avvio del consiglio ho ringraziato tutti coloro che hanno esposto le memorie dei personaggi in oggetto perché si è dato senso alla "memoria". Le persone meritano di essere ricordate per quello che valgono, per quello che rappresentano, per il senso che danno alla loro vita e per l'insegnamento che danno agli altri. La memoria dei fatti e delle persone serve a costruire un futuro migliore, e nel suo piccolo un consiglio comunale può dare il suo contributo. E' anche vero che di persone degne di memoria la nostra città ne ha avute molte, e molte hanno mantenuto la loro grandezza nella loro quotidianità senza mai uscire alla ribalta. Mi auguro che di queste persone - ha concluso - ce ne saranno ancora molte e che ci sia sempre spazio per raccogliere ed imparare dalle testimonianze che esse ci regalano". Stefano Pennacchi, che ha annunciato l'approvazione con un post su facebook delle vie da intitolare a Fabio Di Celmo e Fabrizio De Andrè, ha dichiarato invece quanto segue: "E se credete ora che tutto sia come prima perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina, convinti di allontanare la paura di cambiare verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti, per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti."Con la chiosa della "Canzone del Maggio" di Fabrizio De André possiamo leggere il testamento delle idee e dei valori del cantautore genovese, la proposta lanciata a inizio consiliatura dal giornale online VelletriLife e recepita da me e da tutta Sinistra per Velletri si concretizza oggi in Consiglio Comunale. Fabrizio De André non ha bisogno di presentazioni, la sua scelta non è a caso anzi potrà essere l'inizio per individuare un "quartiere degli artisti" in cui la toponomastica sarà dedicata a personaggi illustri e dotti nelle arti e nella sfera umanista. La storia di Fabio Di Celmo è altrettanto particolare si ferma quel 4 settembre 1997 a L'Avana in cui è rimasto vittima dell’esplosione di una bomba piazzata dal terrorismo organizzato, nella figura di Posada Carriles nel bar dell’Hotel Copacabana. Il 21 giugno 2007 il parlamento italiano approvava un ordine del giorno per impegnare per chiedere l'estradizione del terrorista salvadoregno ma cosa che purtroppo non è mai accaduta. In questa battaglia per la giustizia l'Associazione di amicizia Italia-Cuba è sempre stata in prima linea, specialmente il circolo veliterno che sempre cura e tenuto i rapporti con i familiari di Di Celmo".

Il presidente della Federazione Ginnastica d’Italia Gherardo Tecchi a Velletri per l’inaugurazione del Polo Tecnico

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“Vengo da una settimana entusiasmante che ci ha visto salire sul gradino più alto del podio iridato a Pesaro nella ginnastica ritmica. Ma è quando entro in una palestra come questa che provo delle emozioni ancora più grandi perché qui c’è un’atmosfera particolare, fatta di lavoro, sacrifici, sudore e risultati. Questa è un’associazione che ha dato tante soddisfazioni alla ginnastica italiana, prima su tutte mi viene in mente l’opera del maestro Gianfranco Marzolla, e gode di una particolare attenzione e stima da parte della federazione.” 

di Livio Mastrostefano


VELLETRI - Con queste parole il Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia ha salutato i presenti nella palestra della S.M.S. “C. Cardinali” per l’inaugurazione del Polo Tecnico Regionale “Lazio Sud” riconosciuto all’Associazione Ginnastica Velitrae dal Comitato Regionale Lazio.
L’evento, che si è svolto mercoledì scorso nel tardo pomeriggio, ha visto la presenza di molte autorità sportive e politiche che non hanno voluto perdere l’occasione per partecipare all’ennesimo riconoscimento all’attività svolta dal sodalizio sportivo veliterno Collare d’Oro al Merito Sportivo del CONI. Assente per impegni dell’ultimo minuto il consigliere regionale Giancarlo Righini, hanno invece portato il loro saluto il rappresentante della Città Metropolitana di Roma Capitale Alessandro Priori, e l’Assessore allo Sport del Comune di Velletri Marcello Pontecorvi, quest’ultimo rimasto durante tutta la cerimonia esprimendo parole d’apprezzamento per l’associazione: “Questo è un giusto riconoscimento per chi ha dimostrato da sempre di credere nei valori dello sport”.
Particolarmente soddisfatto il presidente del Comitato Regionale Lazio Prof. Paolo Pasqualoni che è riuscito a concretizzare a Velletri un progetto messo in cantiere ormai da diverse tempo: “La sottoscrizione di un codice etico tra le associazioni che parteciperanno a questo progetto è un passaggio importante per valorizzare e custodire con più forza quei valori di lealtà, di rispetto degli altri e delle regole, che recentemente sono stati messi a dura prova dal comportamento irriguardoso di alcune associazioni sportive”. In primo piano anche la presenza della Prof.ssa Antonia Paparelli, in rappresentanza del CONI Regionale, della presidente della Consulta dello Sport di Velletri Prof.ssa Monica Brandizzi, e della pluricampionessa mondiale Elisa Blanchi. In grande spolvero il presidente dell’Associazione Ginnastica Velitrae Fabrizio Mazzalupi che ha sintetizzato le linee guida sulle quali si muoverà il progetto: “Il polo regionale “Lazio Sud” nasce dalla collaborazione tra alcune delle società di ginnastica più blasonate a sud della regione Lazio e, in particolare, la Gymnova di Latina, la società Pianeta Sport Benessere di Anzio, l’ASD Ginnastica Genzano e, appunto, la Velitrae di Velletri. Ha come fine la reciproca crescita tecnica, organizzativa e logistica, nonché lo scambio di informazioni, metodologie, stimoli e programmi di allenamento, che porterà a un innalzamento della intera struttura e dei tecnici, atleti, assistenti e dirigenti, coinvolti nel progetto. Le associazioni che faranno parte del polo sottoscriveranno un “Patto Etico”, ossia, un’intesa di reciproco rispetto per evitare l’eventuale la “migrazione degli atleti e dei tecnici” da un’associazione all’altra senza l’accordo di tutte le parti in causa. La collaborazione tra le varie società, sarà globale, leale e costruttiva, e darà la possibilità alle società che ne fanno parte, di poter usufruire di impianti ed attrezzature all’avanguardia per il raggiungimento dell’obiettivo primario, cioè formare atleti di buon livello. Il polo “Lazio Sud” sarà coordinato dai direttori sportivi delle quattro associazioni fondatrici e sarà diretto dall’istruttore federale Alessandro De Dominicis che avrà come collaboratori Giovanni Marsella, Lorenzo Veltri e Dario Tibaldi. La sede principale degli incontri sarà la palestra della Velitrae, società storica già Collare d’Oro al Merito Sportivo del CONI, scelta anche per la posizione geografica centrale rispetto alle società aderenti e quindi più facilmente raggiungibile. L’obiettivo dello staff tecnico sarà quello di riportare nell’ambiente, una ginnastica leale e imparziale, un metodo di lavoro adatto al raggiungimento degli obiettivi di ogni singolo ginnasta; si inizierà con la GAM, per allargare in un secondo step, alle altre discipline della F.G.I.. Il polo “Lazio Sud” coinvolgerà anche l’attività di base con l’intento di promuovere sul territorio la pratica dell’attività sportiva, e nel caso specifico le discipline sportive di pertinenza della F.G.I., facilitando, sostenendo e incentivando l’incontro e il confronto dei settori promozionali e amatoriali delle diverse associazioni coinvolte nel progetto.”

I Castelli che non ti aspetti. Un viaggio tra saperi, arte, enogastronomia e convivialità a sud est di Roma.

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I Castelli Romani ospitano "Buy Lazio", il prestigioso workshop turistico internazionale che, in occasione della 20ª edizione, si svolgerà presso Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone dal 14 al 17 settembre. 


CASTELLI - Un’opportunità straordinaria che offre agli operatori turistici del Lazio la possibilità di incontrare i buyers provenienti dai Paesi di maggiore rilevanza turistica, con la possibilità di attivare nuovi e proficui contatti d’affari.
Diverse le iniziative in programma all’interno della manifestazione; tra queste sono previsti due educational tour organizzati uno dalla Comunità Montana e dal Gal Castelli Romani e Monti Prenestini, l'altro dal Parco dei Castelli Romani e dal Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani. I tour vogliono proporre mete insolite rispetto ai classici giri turistici, con una modalità nuova in cui l’ospite viene accolto con calore e autenticità. Nell'itinerario organizzato dalla Comunità Montana e dal Gal, si partirà dal cuore dei Castelli Romani per raggiungere l’area dell’Antica Praeneste ricca di storia e naturalezza. In questo viaggio gli ospiti saranno accompagnati dagli abitanti, gli artigiani e i vignaioli del luogo, che racconteranno le loro tradizioni e i loro mestieri. Il tutto all’insegna della qualità, dell’innovazione e dell’eccellenza di un territorio che vuole stupire non solo per ciò che è stato nel passato ma per quello che ancora oggi può esprimere. L’appuntamento è per sabato 16 settembre quando il gruppo dei buyers partirà da Frascati per raggiungere l’area prenestina, facendo tappa a Zagarolo dove potranno visitare il Museo del Giocattolo, e dove saranno accompagnati presso i forni del centro storico per assaggiare i dolci secchi tradizionali. La seconda tappa prevista è Palestrina dove visiteranno gli edifici del Foro, la Basilica Cattedrale di sant’Agapito e la Cappella privata dei principi Barberini. Subito dopo sarà la volta di Castel San Pietro Romano dove parteciperanno al percorso gastronomico “Dalla Farina alla Padella”, presso l’Agriturismo da Nino con lo chef Giorgio Baldari. A seguire il gruppo potrà passeggiare nel delizioso centro storico del piccolo paese prenestino, dove potranno assaggiare il Giglietto di Palestrina, presidio Slow Food. Nel pomeriggio il tour continuerà verso Labico presso il Resort Vallefredda dove i buyers saranno accolti dallo Chef Antonello Colonna per poter vivere un’esperienza unica tra natura e arte. L'educational tour curato dal Consorzio SBCR e dal Parco partirà da Frascati, per raggiungere Villa Grazioli nella vicina Grottaferrata, splendida Villa cinquecentesca con preziosi cicli pittorici realizzati tra il XVI ed il XVIII secolo. Raggiungerà quindi l’area archeologica del monte Tuscolo, da cui si gode uno splendido panorama sia sulla Valle Latina che verso il mare; qui è prevista una visita alle rovine dell'antica Tusculum, comprendenti resti di epoca romana e medievale. La seconda parte della mattinata toccherà l’abbazia basiliana di San Nilo, di rito cattolico bizantino, gioiello risalente ai primi dell’anno Mille e consacrato nel 1024, la cui massiccia cinta muraria quattrocentesca racchiude tesori come lo splendido interno della chiesa bizantina, la cappella Farnese, il campanile romanico, la biblioteca con oltre 50.000 pregiati volumi, il museo storico-archeologico. Seguirà uno splendido giro del lago Albano di Castel Gandolfo sulla Barca Didattica del Parco dei Castelli Romani. Dopo il pranzo con vista lago, passeggiata nel borgo castellano, quindi trasferimento ad Albano Laziale e visita ai cisternoni romani e all’anfiteatro severiano, e nel secondo pomeriggio passeggiata a Genzano di Roma durante la tradizionale Festa del pane IGP, per visitarne un forno tipico e ammirarne l’ “infiorata di pane”. I due tour convergeranno e si concluderanno alle 18.30 presso la Tenuta di Pietra Porzia a Frascati con un saluto conviviale e un breafing tra i buyers presenti. Ufficio Stampa congiunto Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini, CNA Roma Castelli, Consorzio SBCR, Parco Castelli Romani

Al via la nuova stagione per l’As Kick Boxing Castelli Romani al 27° anno

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Torna anche quest’anno dopo tanta attesa la kick boxing firmata Asd Kick Boxing Castelli Romani, al 27° anno di attività. Sono aperte infatti le iscrizioni ai corsi tenuti dal maestro Tommaso D’Adamo, cintura nera VII dan, Responsabile regione Lazio Wtka, responsabile mondiale arbitri e dirigente federale , presso la storica palestra comunale di via San Francesco 64 a Velletri. 

di Alessandro De Angelis


VELLETRI - I corsi di Kick Boxing del maestro D’Adamo hanno preso il via a pieno regime. Per il mese di Settembre previsto per formare intanto i gruppi, i corsi si terranno il Lunedì e il Venerdì dalle ore 19 alle 20.
Da inizio Ottobre le lezioni del maestro Tommaso D’Adamo si terranno: il lunedì e il Venerdì dalle 1730 alle 1830 bambini, dalle ore 1830 alle 1930 ( 13- 18 anni ragazzi), 1930-2030 agonisti, 2030-2130 amatori, i corsi sono maschili e femminili. Nella giornata di Mercoledì invece dalle 18 alle 20 i corsi di agonistica e dalle 20 alle 2130 il corso over 40 amatoriale. Primo importantissimo impegno per l’As Kick Boxing Castelli Romani è il Mondiale unificato Wtka che si terrà dal 25 al 29 Ottobre a Marina Massa.- Massa Carrara. Si lavora quindi in casa As Kick Boxing in vista dei mondiali con i già selezionati: i due nazionali Ilaria Montagna - Beatrice Grimaldi e Simone Bastianelli. Quest’anno verranno inseriti anche i secondi classificati ai campionati italiani. Parteciperanno ai mondiali: Emanuele Gargiulo, Alessio Cugini, Fabjol Arapaj. Dopo i mondiali partiranno le attività nazionali dove la prima tappa si svolgerà a Velletri il 25 febbraio 2018. Per tutte le informazioni e le iscrizioni per i nuovi corsi ci si può rivolgere in palestra di via San Francesco 64 a Velletri durante gli orari di lezione, oppure sulla pagina Facebook Tommaso D’Adamo Castelli Romani.

Marco Di Eduardo: "Puntovolley Libertas, una geniale intuizione nel segno dell'unità"

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Una nuova realtà si è formata a Genzano, nel mondo dello sport. E' nata infatti la Puntovolley Libertas. A parlarne è il Direttore Marco Di Eduardo.

Intervista a cura di Rocco Della Corte

GENZANO - Unire le forze anziché dividersi, per fare l'interesse della città, superare gli steccati e puntare a risultati importanti. Questo un metodo che può valere in diversi ambiti, dal calcio all'associazionismo, dal volley al mondo culturale. A Genzano i due presidenti di Puntovolley e Libertas hanno deciso di seguire una strada un comune, per soddisfare le ambizioni di una piazza affamata di pallavolo. Ecco cosa ha risposto Marco Di Eduardo alle nostre domande.

Come nasce la nuova realtà della Puntovolley Libertas? 

Puntovolley Libertas nasce da una geniale intuizione dei presidenti Barbara De Filippis e Federico Marcello, rispettivamente presidenti di Puntovolley e Libertas Genzano, che hanno deciso di unire i propri sforzi ,per cercare di dare al territorio castellano un polo che faccia dell’attività giovanile di alto livello il proprio obiettivo finale. 

Quali categorie affronterete e con quali obiettivi? L’anno agonistico che sta per iniziare ci vedrà impegnati nel campionato di serie C maschile e in quello di serie D femminile, per quanto riguarda le prime squadre. In queste due competizioni puntiamo ad un campionato di alta classifica con l’obiettivo finale dei play-off promozione e poi… Per quanto riguarda il settore giovanile parteciperemo a tutti i campionati giovanili femminili e maschili; quindi under 13, under 14, under 16, under 18, under 20. Il nostro intento è quello di iscriverci ai campionati Elite e non quelli promozionali, proprio per fare in modo che le nostre giovani atlete e i nostri giovani atleti possano confrontarsi con competizioni qualificanti che impongano un innalzamento del tasso tecnico. Come campionati di serie inoltre parteciperemo ad un campionato di terza divisione femminile con un gruppo di atlete prevalentemente under 20; a un campionato di terza divisione maschile la cui squadra sarà formata da soli under 18; e infine a una prima divisione maschile con un gruppo di atleti prevalentemente under 20 

Da chi è composta la dirigenza e quali sono i collaboratori per la stagione in dirittura d’arrivo? 

La presidenza della struttura è nella mani di Barbara De Filippis, che con Puntovolley ha strutturato una solida realtà giovanile; al suo fianco Federico Marcello che in questi ultimi 10 anni ha permesso alla Libertas Genzano di sopravvivere e di arrivare a traguardi importanti , dopo che in tanti erano migrati verso altri lidi. Intorno a loro tutta la struttura di dirigenti con cui hanno collaborati in questi anni, una fucina di idee e passione che potranno solo fare il bene della pallavolo castellana. Dal punto di vista tecnico oltre al sottoscritto che ricoprirà il ruolo di direttore tecnico e seguirà in prima persona la serie C maschile, la under 18 maschile e la under 16 femminile ci saranno : Di Clementi Simone allenatore della serie D femminile Dominizi Carlo che seguirà il gruppo under 20 maschile/prima divisione Tinto Gianluca che guiderà le squadre under 13, under 14 e under 18/terza divisione femminile. Una compagine tecnica di assoluto livello. Ciliegina sulla torta sarà la presenza di Roberto Tani, per tutti Kim, che si occuperà della scoutizzazione dati per la serie c maschile e coordinerà un paio di giovani scoutman. Roberto viene direttamente dal Club Italia e dalle nazionali giovanili , medaglia d’oro agli ultimi campionati europei under 17 maschili, ed è considerato uno tra i migliori scoutman italiani in circolazione. 

Quanto è importante la vostra realtà per la città di Genzano?

Come tutte le associazioni sportive ricopriamo un ruolo importantissimo per la crescita e lo sviluppo dei giovani locali, sia dal punto di vista sportivo e agonistico , che dal punto di vista morale e sociale. 

Che spirito anima la vostra società e quale messaggio volete dare ai vostri atleti e ai vostri tifosi? 

I ragazzi che faranno parte della nostra associazione, si troveranno in un ambiente sano e rispettoso delle persone , in primis, in cui potranno fare attività tecnica di livello senza alcun vincolo. Noi infatti aderiamo alla campagna “Liberatemi dal vincolo sportivo” , per cui qualsiasi atleta tesserato Puntovolley Libertas sarà libero di andare a giocare dove vuole, senza che la società abbia a pretendere nulla. Posso affermare che questo non viene fatto da tutti, anzi una volta che ci si iscrive in una società, poi si scopre che per andare a giocare da un’altra parte, bisogna fare i salti mortali , spesso senza riuscirci. Il nostro motto è “LIBERTA’ DI GIOCARE – OPPORTUNITA’ PER CRESCERE “ 

Ringraziamenti particolari per qualcuno? 

Personalmente devo ringraziare i due presidenti, che hanno permesso questo progetto a cui miravo da quando ho iniziato ad allenare, ossia provare a mettere in piedi una struttura castellana, che riunisse più realtà e che avesse come obiettivo principale l’attività giovanile su un territorio vasto. Come struttura penso che non possiamo non ringraziare tutte le persone che stanno permettendo la realizzazione di questo progetto, dirigenti , sponsor e Amministrazione Comunale, senza il supporto dei quali, qualsiasi progetto sarebbe impensabile.

Prorogato al 30 settembre il termine del concorso letterario "Dalle mimose alle scarpette rosse"

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Prorogata al 30 settembre 2017 la scadenza della terza edizione del concorso letterario Unicoop.

VELLETRI - Altri venti giorni saranno disponibili per partecipare alla terza edizione del concorso letterario "Dalle mimose alle scarpette rosse", inserito in una iniziativa più ampia che tende a valorizzare l'emancipazione delle donne ed invitare alla denuncia sulla violenza.

Il concorso, bandito dall'Unicoop Tirreno in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Velletri, è alla sua terza edizione. Il 30 settembre è il termine ultimo per presentare le opere, che saranno poi attentamente valutare dalla giuria.

Anci Lazio sostiene la tutela e la valorizzazione dei prodotti locali con «Origine comune»

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Finanziato dal Consiglio Regionale e Anci Lazio, il progetto avrà come partner tecnici Agro Camera e Crea Viticoltura Enologia Velletri. In pubblicazione il bando per la selezione dei prodotti locali.


VELLETRI -   Le denominazioni comunali (De.Co.) ideate dalla visione di Luigi Vigorelli, per la salvaguardia e la valorizzazione delle produzioni di qualità delle quali la regione Lazio è ricchissima, riprendono grazie al nuovo progetto di Anci Lazio co-finanziato dal Consiglio regionale con apposito bando.
Forte del successo ottenuto a Expo Milano 2015, quando le De.Co. furono centrali dell’impegno dell’associazione alla kermesse mondiale sul cibo, Anci Lazio ha voluto riprendere il progetto per consolidarlo e renderlo sostenibile nel tempo. Le denominazioni comunali sono uno strumento straordinario che può dare nuova vitalità ai settori agroalimentare ed enogastronomico dei comuni che intenderanno partecipare al progetto. Avranno il ruolo di partner tecnici: Agro Camera (soggetto operativo della Camera di commercio di Roma per il settore agroalimentare) e CREA Viticoltura Enologia Velletri. L'obiettivo dell'associazione dei Comuni del Lazio è quello di divulgare e sostenere con determinazione tutte le specialità alimentari tradizionali (PAT) già censite dall'amministrazione regionale, eccellenti dal punto di vista organolettico, ma che per la loro dimensione produttiva ridotta non possono ambire al riconoscimento DOP e IGP. Ricordiamo che le De.Co. sono un marchio di qualità regolamentato dalla legislazione che norma i marchi collettivi e non sono incompatibili con i marchi europei. Sono soprattutto un ottimo strumento per la valorizzazione del territorio di riferimento e si prestano a molteplici opportunità. Il progetto non si soffermerà solo al riconoscimento del prodotto, ma punterà ad integrare le azioni di tutela con la valorizzazione dei prodotti, coinvolgendo l'intero tessuto produttivo e commerciale del Comune, con particolare attenzione al turismo, alla ristorazione e alla piccola distribuzione alimentare. “Nei prossimi giorni – comunica Vincenzo Lodovisi, Vicepresidente Anci Lazio, delegato per le politiche territoriali e l’agricoltura - pubblicheremo l’avviso rivolto ai comuni che potranno candidare un loro prodotto sul quale Anci Lazio e i due partner tecnici avvieranno le procedure per rendere i prodotti selezionati una De.Co. Sarà dunque redatto un disciplinare, costruito il “passaporto del prodotto” e sviluppata una campagna comunicativa specifica anche sulla rete con la creazione di un portale dedicato”. «Il prodotto locale – dichiara il presidente di Anci Lazio Fausto Servadio - è figlio del lavoro, della cultura, della tradizione dei nostri comuni e abbiamo intenzione di sostenerlo concretamente con il progetto “Origine Comune” che vuole offrire una ribalta a quei prodotti che hanno una qualità superiore e necessitano di essere protetti e valorizzati. Dopo il successo di Expo abbiamo voluto rilanciare le De.Co. grazie anche alla collaborazione con la Regione Lazio e con i comuni che mostreranno interesse candidando un loro prodotto».

Da zero a tre anni tutto è concesso, ma dal quarto.: quarto anno di Velletri Life, parla Rocco Della Corte

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Quattro anni, quasi un lustro, un periodo importante, che rappresenta per un giornale online, un traguardo considerevole, specialmente quando l’ideazione, la conduzione, la programmazione sono affidate e curate da un uomo che ancora non ha raggiunto i trent'anni: Rocco Della Corte.

di Emanuele Cammaroto

VELLETRI - In occasione di questo quarto anniversario, abbiamo chiesto a Rocco, che diverse volte ha ospitato il mio pensiero in questo contenitore, di raccontarci la genesi ed il futuro di questa sua creatura. Lo abbiamo incontrato, come al solito, nel suo “bunker”, ricavato in un’appendice delle mura della casa di famiglia, tra i suoi libri e le sue riproduzioni di trenini: due tra le sue grandi passioni.
A quattro anni di distanza dall'esordio, quali sono state le difficoltà (anche burocratiche) maggiori incontrate per organizzare e portare avanti le attività quotidiane? 

Le difficoltà maggiori sono sia di natura economica che organizzativa. La prima sottintende la seconda, perché si fa fatica – soprattutto a livello telematico – nel far comprendere la tipologia di prodotto. Se le entrate pubblicitarie non sono fisse, o comunque cospicue, diventa difficile trovare le forze umane che coprano gli eventi, diano spunti, partecipino attivamente alle conferenze. Viene a mancare la divisione dei ruoli canonici di una Redazione, e bisogna operare delle scelte precise sulla linea editoriale essendo il lavoro concentrato su una o al massimo due persone. Inoltre Velletri è una città grande, altro che “paese”, ed è impossibile seguire tutto: un’estensione territoriale di poco inferiore a quella di Napoli, una popolazione che sfiora i 60.000 abitanti e tantissime notizie ogni giorno… Non tutte possono essere approfondite. La facilità con cui oggi si fanno circolare le news, inoltre, sfuma l’autorità del Giornale. Spesso una notizia appresa sui social viene data per buona anche se l’ha pubblicata una pagina satirica o un blog non iscritto al Tribunale. 

Come sopravvive, anche economicamente ma non solo, una realtà come la tua? 

La sopravvivenza è dovuta solo ed esclusivamente agli sponsor che pubblicizzano la loro attività sul nostro sito, e ai quali rivolgo un pubblico ringraziamento per la fiducia che ripongono verso la testata. Se prima internet esisteva limitatamente, per un ragazzo vedere la propria firma su un giornale cartaceo era una soddisfazione che affascinava e gratificava. Oggi, con una società di incertezze e con un marasma infinito come il web, nessuno giustamente scrive per la gloria. L'unico motivo per cui si resta in piedi è la passione: con introiti oscillanti, impegni costanti e in continuo aumento, e l’attenzione da riporre ad ogni singola riga pubblicata per evitare errori, allarmismi, inesattezze (cose che pure possono capitare) solo la tenacia può indurre a “resistere”. Il mondo giornalistico telematico vive un paradosso: è quello del futuro, il più seguito, ma va incontro ad una svalutazione inaccettabile. Il cittadino spesso afferma, in merito ad una notizia di qualsiasi natura, “o so letto sopra o ‘ggiornale”. Battuta a parte, intendo dire che la dispersività del web porta a non si distinguere una testata dall'altra o a scambiare gruppi facebook per notiziari. Questo fenomeno si abbina alla tendenza, sempre più forte, di non aprire i link: si legge solo il titolo e non l’articolo. Alle volte osservando i commenti sottostanti ad un articolo si trovano post e domande a cui si troverebbe risposta semplicemente leggendo. Il motivo sta nel fatto che il lettore spesso naviga per svagarsi e non esclusivamente per informarsi, ma quando una questione interessa sarebbe meglio approfondire più possibile. 

Già dal nome, si intuisce il forte legame della testata con il territorio. Perché creare un giornale on-line per un target limitato e come si coniuga il “paradosso” di un canale di informazione locale e concentrato sulla città che si poggia su una piattaforma che basa la sua forza la sua peculiarità sulla mancanza di confini geografici? 

Non è una contraddizione né un paradosso. Il legame della testata è con il territorio perché Velletrilife.com nasce dalle ceneri del vecchio giornale cartaceo delle associazioni. Il target non è limitato per definizione: internet arriva ovunque, spesso controllando le statistiche mi stupisco di trovare visite dall'Armenia, dal Canada, dall'Australia... È chiaro che la linea editoriale fa attenzione a ciò che accade in città, ma l’obiettivo rientra in un ambizioso (e non attuabile nell'immediato) piano di “sprovincializzazione”. Legare il nome di Velletri ad una testata giornalistica on line, quindi senza confini, significa portare Velletri fuori dai suoi stessi confini. L’ispirazione può essere quella di giornali come “Il piccolo” di Trieste, “Il resto del Carlino” di Bologna, “Il Mattino” di Napoli. Testate, con una vasta parte telematica, che nascono da una precisa città e poi diventano praticamente voci nazionali. Penso che Velletri sia sottovalutata, spesso aleggia un clima disfattista che non giova. I problemi ci sono, spesso li affrontiamo anche noi con inchieste o facendo domande a chi ci rappresenta, ma se leggiamo le notizie relative a Padova, Milano, Genova, troviamo sempre l’incidente stradale dovuto alla rotatoria che non si costruisce, il degrado in pieno centro, la rapina, il furto nella periferia e così via. Se il problema fosse solo Velletri, basterebbe cambiare città. L’intento è quello di far crescere il progetto con un radicamento sul territorio importante, anche in riferimento alle aziende del posto che possono far pubblicità contando su uno zoccolo duro di dieci o quindicimila lettori veliterni ma esportare anche le attività degli stessi sponsor, oltre agli eventi cittadini, fuori dal confine. Si tende a dare un servizio pubblico e un’immagine della città che non sia né mitizzata né denigrata. 

Quali prospettive vedi per la tua iniziativa editoriale e quali i più insidiosi ostacoli che pensi si prefigurano nel breve, medio e lungo periodo? 

Crescita continua, un impianto redazionale più strutturato, e una differenziazione rispetto alla canonica conduzione di un giornale. Se Velletri Life vuole tener fede al proprio intento, deve avere delle idee chiare sugli argomenti da trattare e su come trattarli. Gli ostacoli che mi aspetto, invece, riguardano il pubblico e la parte marketing: è difficile, in tempi di fretta e immediatezza, di flash news e di corsa contro il tempo, spiegare tale visione. In più noto spesso, e ciò mi rincresce, che non ci si rende neanche conto della mole di lavoro che sta dietro a quei quattro-cinque-otto articoli che la Redazione cerca di garantire quotidianamente ai lettori, fissi o nuovi. Smistare i comunicati stampa, sbobinare interviste, scrivere redazionali, pezzi di inchiesta, stare sul pezzo cercando di non dimenticare nessuno è qualcosa di sovrumano. Eppure l’impressione che il Giornale on line sia un gioco, poco più che un profilo facebook, appartiene a tanti. Non è affatto così: rispondere alle email, ascoltare i lettori, approfondire le questioni che vengono sottoposte è un lavoro in piena regola, sia per fatica che per tempi. Pubblicare una riga su un giornale on line, o su qualsiasi supporto telematico, significa assumersi una responsabilità civile e penale. La leggerezza spesso fa brutti scherzi, quindi sono dispiaciuto quando vedo, in generali, attacchi gratuiti nei confronti di giornalisti che magari hanno impiegato molto tempo per offrire un servizio gratuito al cittadino. È chiaro che si possono scrivere cose non condivisibili, esistono pezzi faziosi, ma finché la critica è nel merito si accetta, quando invece è sommaria e priva di basi ci si rimane male. Ci si approccia al giornale on line come una specie di forum, dove tutto si può dire e tutto si può fare: non è così, pensiamo che un articolo che dice stupidaggini resterà on line per sempre. 

Tu sei molto giovane, quando hai iniziato questa avventura, ancora di più; il giornale, per quanto abbia una non celata preferenza per la cultura e la letteratura in particolare, spazia con interesse ed approfondimento dallo sport alla politica cittadina: hai incontrato resistenze, derisioni, supponenza, dovute proprio all'età, nel confrontarti con i rappresentanti delle realtà sociali e a farti accettare come voce critica autorevole? 

Sono sincero: non ho incontrato alcuna supponenza. La paura di essere “snobbati” c’è e delle volte effettivamente accade di imbattersi in qualche atteggiamento superficiale, così come è potuto sembrare presuntuoso irrompere sulla scena editoriale che è occupata da nomi ben più illustri e quotati. Ma ogni volta che mi sono approcciato alle realtà associative, alla politica, alle persone – soprattutto dal vivo e non virtualmente – ho ottenuto riscontri positivi. Se siano sinceri o meno non lo so, ma nessuno mi ha mai ostacolato apertamente. L’autorità, invece, la si conquista con il lavoro. Non tutti condividono il modo di lavorare, ma rispondo sempre a chi me lo fa notare con serenità: di fronte alle critiche cerco di scindere sempre il piano personale da quello professionale. Le sfere si mischiano, l’uomo è il giornalista ed è valido il contrario, ma le mie risposte sono verso il fair play per indole perché non mi piace imbarcarmi in polemiche sterili o attaccare. Internet è una croce e una delizia: meraviglioso che tutti possano esprimersi, dispersivo il fatto che l’espressione divenga spesso uno sfogo senza arte né parte. Non è un’accusa, entrare nel meccanismo non è oggettivamente semplice. Riguardo alla tendenza verso gli aspetti culturali, cito il grande Achille Campanile: «il giornalismo un tempo toglieva uomini alle lettere. Oggi, il che è più grave, ne dà». Io rimango un letterato, la mia carriera professionale non sarà mai quella giornalistica, quindi nel mio caso le lettere mi hanno prestato al giornalismo ma ritorno e ritornerò sempre alla base, alla mia formazione e alle mie predisposizioni mentali e di studio. Ecco perché la cultura mi “accende” ed è preponderante rispetto ad altri aspetti che pure trattiamo. 

Mi sembra di intuire che la tua testata si occupi solo marginalmente di cronaca giudiziaria e di costume, è una scelta casuale, ponderata, consigliata o istigata? 

È una scelta voluta e ponderata. Trattiamo la cronaca in maniera molto distaccata. Al massimo mettiamo le iniziali della vittima in caso di incidente, non scendiamo nei particolari, utilizziamo quasi sempre foto di repertorio o lontane. È una decisione che nasce da vissuti personali: più volte, con il Giornale già attivo, mi sono trovato coinvolto in prima persona in fatti di cronaca che ho visto “dal vivo”, a due metri da me. La disperazione dei protagonisti, e anche la mia, non si possono rendere appieno nemmeno con un articolo dettagliato. Noi diamo la notizia, e ci fermiamo lì. C’è chi ritiene questo modus operandi grossolano, sommario, non consono alle famose cinque W del giornalismo. Rispecchia però perfettamente le mie esperienze e il mio modo di vedere. Non ho lo scatto del cronista, come mi dice più di qualche amico, dote che molti miei colleghi invece hanno e utilizzano bene. “A ciascuno il suo”, direbbe Leonardo Sciascia. 

Al contrario ti occupi e dai molto spazio al dibattito politico. Superando il quasi anacronistico concetto di assoluta obiettività del riporto giornalistico, pensi di riuscire a mantenere un’indipendenza adeguata nel riportare le vicende dei vari schieramenti in campo? E quale strategia, ma anche tattica, utilizzi per conservarla e, magari, rinforzarla? 

Ho sempre detto e lo ribadisco che il mio Giornale è aperto da destra a sinistra, per fare informazione politica e non propaganda. In alcuni casi, come nel Referendum dello scorso 4 dicembre, abbiamo sperimentato una sorta di tribuna politica pubblicando contemporaneamente la voce del Sì e la voce del No. Si è sempre dato spazio ai comunicati di tutte le realtà politiche. Anche le interviste credo che siano strategicamente fondamentali per acquisire credibilità di fronte a tutti i cittadini (che sono poi gli elettori) e anche per far capire come la pensano i nostri politici senza filtrare le opinioni. In questo senso la parola d’ordine è “equidistanza”. Il Giornale può elogiare un’iniziativa, amplificarla e divulgarla, ma nasce e resterà equidistante: è un punto di forza basilare per la credibilità. Tendiamo all'obiettività, seppure non oggettiva: c’è il politico più attivo in fatto di stampa, il partito che stenta ad aprirsi, quello che non coinvolge l’informazione. Il tentativo di carpire tutte le posizioni si fa, anche in merito a faccende spinose e polemiche, talvolta non riesce perché non si riceve risposta o perché mancano i tempi tecnici, ma l’impostazione è questa. Posso dire comunque che Velletri Life rimarrà sempre fuori dagli schieramenti politici, né verrà inglobato da questo o da quel partito, al di là dei rapporti personali e delle idee di chi fa parte di questo progetto editoriale. 

Tra testate cartacee (sempre meno) e siti di informazione on-line (sempre maggiori) come si colloca la tua iniziativa, quali caratteristiche la rendono diversa dalle altre e quali sono i rapporti (reali, non virtuali), se vi sono, con i direttori/redattori delle altre testate locali? 

La mia testata punta a dare un’immagine di Velletri che non sia né quella del Mulino Bianco né quella delle macerie. L’interesse culturale e sportivo caratterizza la linea editoriale rispetto ad altri Giornali che invece prediligono altri ambiti. Credo che Velletri Life sia abbastanza equilibrato nel trattare tutti i temi, anche se in modo diverso. Con la cultura si va in profondità, con la politica si va alla fonte, con la cronaca si resta in una dimensione più superficiale. Riguardo alla carta stampata veliterna, credo di avere buoni rapporti con tutti. Penso che sia doveroso rispettare chi viene prima di me e chi ha dimestichezza con la professione da più anni, ognuno ha il suo spazio e fa bene a mantenerlo. Personalmente, dando per scontato che nessun giornalista locale al giorno d’oggi possa fare a meno della passione, auguro a tutti di riuscire a portare avanti la propria attività. Non metterei mai in atto nessun boicottaggio. Conosco personalmente quasi tutti i direttori delle testate on line e cartacee, con alcuni c’è un rapporto amichevole e anche extra-giornalistico, di stima. Siamo tutti sulla stessa barca e l’auspicio – qui esco fuori dalla domanda - è che i fondi per l’editoria vengano destinati anche alle realtà giornalistiche locali. Trovo ingiusto che un giornale nazionale o politico – già di per sé inserito in un contesto dove “girano” più soldi – possa beneficiare di finanziamenti importanti e realtà locali che sono davvero vicine alla gente debbano vivacchiare mese dopo mese senza essere valorizzate. Se ci fosse un riequilibrio delle risorse le condizioni lavorative sarebbero migliori per tutti e secondo scemerebbero pure delle rivalità che, pur non appartenendomi direttamente, percepisco inconsciamente.
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