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"Velletri Libris": un ringraziamento all'iniziativa dall'Associazione "Sentieri dell'Anima"

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Se la cultura è “la passione per la luce” (Matthew Arnold), allora nella rassegna "Velletri Libris" appena conclusa, la luce si è accesa per tutti noi illuminando un percorso interessante e vario tra gli autori. 

Lettere al Giornale



VELLETRI - Accolti da una cornice di valenza storico-artistica significativa come l’ex Convento del Carmine, gli ospiti hanno favorevolmente impressionato il pubblico accorso numeroso.
Con la viva speranza che iniziative così valide e ben organizzate possano ripetersi, desidero ringraziare infinitamente: Libreria Mondadori Bookstore Velletri-Lariano, ideatrice e promotrice della rassegna; Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, co-produttrice dell'evento. Ringrazio tutti gli Autori e gli Editori presenti alla rassegna, gli sponsor Banca Popolare del Lazio, Allianz Agenzia di Alessandra Cancellieri, Benito Casale della Regina e Piana dei Castelli partner e responsabili delle degustazioni. Publi R Grafica per le locandine e la promozione.  Un ringraziamento particolare lo rivolgo ad Ezio Tamilia per aver condotto in modo impeccabile le interviste agli autori sui libri in rassegna e a Rocco Della Corte per averci fornito sempre notizie dettagliate sugli appuntamenti della rassegna, realizzato interessanti ed aperte interviste agli autori e commentato in maniera esaustiva anche con l’ausilio di suggestive immagini, queste imperdibili serate alla Casa delle Culture e della Musica. 

Tiziana Gubbini 
Presidente Associazione Culturale “Sentieri dell’Anima”

"Fratelli di Palco" e "Shany Show" per una domenica sera tutta da vivere in centro a Velletri

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Domenica sera ricca di appuntamenti per la città di Velletri. Oltre alla consueta rassegna del "Cinema sotto le stelle", che tutti i giorni offre ai veliterni la possibilità di guardare film all'aperto nella suggestiva Piazza del Municipio, si sono svolti due eventi in contemporanea tra Piazza Mazzini e il Giardino delle Vittime Civili.



VELLETRI - PIAZZA MAZZINI/GIARDINO VITTIME CIVILI: Musica e vita in Piazza Mazzini, proprio davanti alla suggestiva fontana, con una bella iniziativa che ha coronato un week end impegnativo per la storica piazza veliterna, attirando la curiosità dei passanti e una bella cornice di pubblico.
Dopo il successo di "Calici sotto le stelle", ormai consolidato con un'organizzazione sempre migliore di anno in anno, nella calda domenica del 6 agosto "Fratelli di Palco" ha messo in primo piano la musica. Note, ritmo e intensità hanno caratterizzato la performance degli Hometown Heroes. Testi coinvolgenti anche per gli artisti emergenti Ilaria Pilozzi e Francesca Odargi, dell'Agenzia Musae, che si sono esibiti sul palco insieme a tanti altri giovani promettenti. Tra questi Giuseppe Consoli, Mc Yellow, MMC e Xade, Alex Bastianelli, Luca Ricozzi, Sophia Barzetti, e i Marasma. 




L'iniziativa è stata realizzata grazie all'organizzazione della Pro Loco Velletri, insieme alla Confesercenti, a Radio Mania, e all'Agenzia Musae Eventi e Spettacolo con il patrocinio del Comune di Velletri.  Sulla pagina ufficiale dell'evento i promotori hanno ringraziato "per la disponibilità i gestori delle attività di piazza Mazzini, in particolare Francesco del Bar La Fontana, Luca Zingone per l'accoglienza e il supporto durante gli eventi organizzati dalla Pro Loco Velitrae. Grazie a Leonardo Di Silvio, a Marco Petrella e a Radio Mania".



Un'iniziativa godibile e ben riuscita, che ha messo insieme tanti giovani accomunati dalla sincera passione per la musica. Complimenti ad Anna Morsa, che ha lavorato per la buona riuscita della manifestazione, e a tutte le forze in campo che si sono impegnate per far sì che tutto andasse per il meglio. Trecento metri più a Sud, nel Giardino "Vittime Civili", ultima serata della rassegna "La Piazzetta del Gusto" ideata e realizzata dall'Associazione Amici di Ratatouille. Come sta diventando consuetudine ogni anno, i volenterosi ragazzi coordinati da Roberto Dominizi offrono ogni sera eventi di tipo diverso, senza rinunciare alla vocazione eno-gastronomica. Un connubio interessante e variegato per un lodevole progetto che cresce nel tempo, sia in termini di partecipazione che di gradimento.



Il ricco programma, che si è concluso proprio con la serata di Shany Martin domenica sera, ha visto una settimana fitta di appuntamenti. Molto bello il momento del lancio dei palloncini al cielo da parte dei bambini, a chiusura delle settimane didattiche, e la collaborazione con "Condividi l'autismo", presente tra i vari stand. Il comico e musico Shany Martin è salito sul palco creando un'atmosfera dissacrante, senza mai dimenticare, come suo costume, di coinvolgere il pubblico. Imitazioni ma anche riflessioni, in un binomio che è nelle corde del comico, reduce dall'esperienza in Rai di lunedì scorso (per vedere il video basta scorrere la pagina facebook di Velletri Life). 



Battute "da pommidoro", recitazione di poesie tra cui una molto bella dedicata alla nostra città ("Nun me l'hanno fatta pubblica' su al Comune perché non so' morto!", ha ironizzato l'artista veliterno raccontando un aneddoto) e musica, tra tantissime risate. Shany ha dato prova, qualora ce ne fosse bisogno, di sapersi giostrare tra diverse tematiche e differenti argomenti, passando dal comico al drammatico nel giro di un secondo grazie alla sua poliedricità. Uno spettacolo ben costruito, concluso con l'aneddoto del suo incontro al Cinema Fiamma di Velletri con Nino Manfredi nel '97, la poesia dedicata a suo padre e la splendida canzone di Pierangelo Bertoli, A muso duro, vero manifesto filosofico-pratico per chi ha intenzione di fare dell'arte e della cultura il proprio credo. Una bella serata, impreziosita da gag improvvisate che hanno visto salire sul palco diversi spettatori, tra le risate generali e spontanee. Un encomio particolare, oltre che a Shany, va fatto proprio a Roberto Dominizi e agli Amici di Ratatouille per aver offerto serate interessanti alla città di Velletri. Shany Martin, invece, appare sempre più lanciato grazie alle sue capacità verso una carriera brillante, ed è ormai risaputo che ogni suo spettacolo - come ci ha tenuto a precisare in chiusura - "deve far ridere e anche un po' pensare": proprio ciò che è accaduto ieri sera, inni alla cultura romaneschi e giochi con la bandiera italiana compresi. 



In sintesi, una riflessione di chiusura: spesso si dice che a Velletri non c'è nulla, che le iniziative scarseggiano e che la città è morta. Ieri la città, nonostante sia agosto e tempo di ferie, ha offerto invece diverse proposte (e altre sicuramente ci saranno state, per cui ci scusiamo se qualcuna non l'abbiamo citata), e la risposta della cittadinanza è stata buona. Rivivere la città, o farla rivivere, se si preferisce, dipende anche dai cittadini stessi oltre che naturalmente dall'Amministrazione. Quindi, al di là delle preferenze e dei gusti (chiaramente un'iniziativa può piacere o meno), è stato davvero positivo vedere movimento e spettacoli differenziati in centro. Solo con il lavoro si può puntare al successo pieno delle iniziative e allo 'spostamento' delle persone, richiamate da attività nuove che spingano i cittadini a restare a Velletri perché c'è qualità. 

Alcune foto degli eventi di Piazza Mazzini e del Giardino delle Vittime Civili:




















La nuova tappa di 'The look of the Year' incorona Alessia Di Domenico

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E' stato un anfiteatro pienissimo ad ospitare, lo scorso 22 luglio a Lariano, la nuova tappa del contest di bellezza "The look of the Year" per la sezione Castelli romani, curata da Simonetta Ciriaci.

LARIANO - La collaborazione con l'Amministrazione comunale larianese ha permesso lo svolgersi di una serata ancora una volta strepitosa, all'insegna del divertimento e dell'eleganza, con ben 18 ragazze a sfilare sul red carpet.
La giuria, composta dal Sindaco di Lariano, Maurizio Caliciotti, dagli assessori Ilaria Neri e Fabrizio Ferrante Carrante, Piero e Matteo Serratore, rispettivamente presidente e direttore di "The look of the Year", ha incoronato prima classificata Alessia Di Domenico, seguita da Nicole Poggi, da Alessia Ruotolo e in quarta posizione da Giada Venturini.
La conduzione della serata è stata affidata ancora una volta a Cristina Roncalli, con la presenza di Gennaro Farella, di Uomini e Donne, del comico Oscar Biglia e della cantante, ormai una presenza affezionata delle serate del contest, Sabrina Brodosi, che anche sponsor con la sua Maggi Gioielleria, insieme a Sati autolinee e autotrasporti, "Io e le donne" Di Danilo Fabiani , "La Maison De Charme" di Valentina Marini e Francesca Pietrone, Assicurazione Generali agenzia di Velletri, Brutta Spose di Alessandra Ferrari che ha vestito di bianco le aspiranti modelle, Premiata trattoria Prati, e infine "Dado e Dado" di Debora Cupellaro che ha vestito i più piccoli per l'attesa e emozionante sfilata dei bambini.

Prosegue l’iniziativa "Insieme per il diritto al lavoro" anche a Velletri e ai Castelli

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L'Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori dopo il presidio di due giorni a piazza di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, prosegue le attività per l’iniziativa "Insieme per il diritto al lavoro!". 

“Una mobilitazione congiunta Gae Infanzia “Storiche” & Precari Terza Fascia per rivendicare insieme il proprio diritto al lavoro – precisa nella nota il prof. Pasquale Vespa, presidente Associazione Nazionale “Docenti per i Diritti dei Lavoratori” – proprio per contestare la mancata di assunzione dei precari Gae Infanzia Storiche ed il percorso ad ostacoli previsto per i docenti non abilitati che hanno esperienza acquisita sul campo anche oltre i canonici 36 mesi, a fronte dei quali l’Unione Europea prevede l’assunzione.
Contestiamo il piano di reclutamento del Governo che a fronte di un concorso garantisce 3 anni di precariato sottopagato. 400 euro è la mancetta che i politici hanno riservato a chi da anni manda avanti la scuola pubblica. Il percorso di Reclutamento FIT definito da questo Parlamento e da questo Governo – prosegue il prof. Pasquale Vespa – è un vero insulto nei confronti dei docenti precari con tre annualità di servizio e di chi si avvia ora ad iscriversi in Terza Fascia. Tre anni di precariato a seguito di un concorso che non assicura il ruolo. Per i precari che ancora non hanno acquisito esperienza di lavoro pari a tre annualità di servizio la necessità di acquisire 24 Cfu per poter partecipare al concorso sono una vergogna. Il percorso con salto agli ostacoli di tre anni definito da questo Governo non sana l’abuso di Stato dei contratti a termine. Chiediamo il ruolo subito per le precarie di Gae Infanzia “Storiche”. Chi lavora da anni nella Scuola pubblica ed è in Gae Infanzia anche da oltre quindici anni deve essere assunto subito, stabilendo un piano di reclutamento che preveda la definizione di un organico di potenziamento. Così come per un’altra cenerentola della “Buona Scuola” – conclude il presidente Associazione Nazionale “Docenti per i Diritti dei Lavoratori” –, ovvero per il personale educativo, nonostante sia citata la classe di concorso ai fini degli aggiornamenti delle graduatorie, urge definire un piano di assunzioni e ripristinare gli organici precedenti alla riforma Gelmini”. Presenti alle iniziative anche una delegazione di lavoratori del mondo scolastico di Velletri ed altri centri dei Castelli. Ulteriori aggiornamenti sono disponibili su evento facebook "Insieme per il Diritto al Lavoro"https://www.facebook.com/events/1470664509623633

FNS Cisl Lazio: un sovraffollamento di 1.015 detenuti nelle carceri laziali

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Un sovraffollamento di 1.015 detenuti, considerato che n. 6.250 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato 31 luglio 2017, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5235. 

di Massimo Costantino

LAZIO - Preoccupa il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo (+179) ; CC Cassino (+97); CC Frosinone (+57); CC Latina (+ 63), NC Civitavecchia (+87); CCF Rebibbia ( +80); NC Rebibbia ( + 248); CC Regina Coeli (+290); Velletri (+164); NC Rieti( +90).
Allarmante risulta quello riferito al carcere di Latina (dove più alto è il sovraffollamento in una tabella a livello nazionale si trova tra i 20 istituti più affollati), Cassino, Regina Coeli, Viterbo e Velletri. Nelle tabelle i dati inerente Detenuti presenti e capienza regolamentare degli istituti penitenziari; Detenuti presenti per posizione giuridica; Detenute madri con figli al seguito presenti 

Sino ad oggi dobbiamo segnalare altresì: 
4 Evasi * : - 2 detenuti albanesi ( 30/07/2017 NC CC Civitavecchia) di cui uno già preso. - 2 detenuti Alta sicurezza ( un italiano ed un albanese) (20/03/2017 CC Frosinone) –presi 4 

Tentativi evasione *: 1 detenuto di 40 anni , rumeno , fine pena 2020 ( 06/01/2017 NC Rebibbia); 1 detenuto tenta evasione dall’ospedale di Civitavecchia (30/01/2017 ). 1 un detenuto italiano ha tentato di evadere durante i passeggi ( 10/05/2017 CC Velletri ) 1 una detenuta ventenne di origini marocchine durante i passeggi ( 27/06/2017 CCF Rebibbia) 

5 Suicidi *: 1 detenuto 19enne del Bangladesh ( CC Velletri 07/01/2017) 1 detenuto italiano di 22 anni si è impiccato ( 25/02/2017 CC Regina Coeli) 1 detenuto bosniaco, di anni 30( 25/03/2017 CC Regina Coeli) 1 detenuto Marco Prato si è suicidato ( 20/06/2017 carcere di Velletri) 1 un detenuto , rumeno, 46 anni ( 28/07/2017 NC Rebibbia).

In occasione della Festa dell'Uva e dei Vini il 'Velletri wine Festival Nicola Ferri' con tributo a Gigi Magni

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Mostra d'arte contemporanea - disegni di Magni costumi e carrozze dei film sulla Roma papalina e risorgimentale che hanno scritto la storia del cinema italiano. 

di Alessandro Filippi


VELLETRI - Dopo la musica dello scorso anno con l'orchestra a plettro città di Taormina, il Velletri wine Festival Nicola Ferri quest' anno in occasione della festa dell'uva e del vino prevista il 30 settembre e il 1 ottobre vuole rendere omaggio alla settima arte, il cinema attraverso un tributo a Gigi Magni.

Si tratta del regista che ha raccontato Roma più di ogni altro attraverso film che sono entrati nella storia del cinema italiano, lavori che raccontano la Roma del decennio che va dal 1860 al 1870 di riflesso vissuto da Velletri con la perdita della provincia che ha segnato il declino istituzionale della nostra città. Stiamo parlando di film come Nell'anno del signore - In nome del Papa Re - In nome del Popolo sovrano. Durante la festa dell'uva sarà possibile vedere presso il Polo Espositivo Juana Romani all' interno della tradizionale collettiva d'arte contemporanea una mostra con i disegni di Luigi Magni e alcuni costumi usati negli adattamenti teatrali dei lavori del maestro.
Faranno da attrazione alcune delle carrozze usate nei film di Magni messe a disposizione per la manifestazione dalla scuderia Anca di Roma che per anni ha fornito al maestro ciò che era necessario per gli esterni dei suoi lavori. Tutto il progetto si avvale della collaborazione di Massimo Castellani che già ha curato la mostra "Gigi Magni" epigrammi all' inchiostro di china allestita alla casa del cinema di Roma della stessa vedova del maestro Lucia Minori Magni e del teatro dell' Angelo di Roma dove si sono stati presentati gli adattamenti teatrali dei lavori di Magni. Un grande apporto alla realizzazione del progetto è arrivato da Franco de Masi che sta curando i rapporti con la scuderia Anca per portare a termine l'esposizione delle carrozze. Tutto questo unito alla proiezione di alcune pellicole riporterà i visitatori nel magico mondo della Roma cantata da Magni. Presto altri dettagli.


L'Atletico Velletri piazza quattro colpi di mercato: Luddeni, Ciardi, Pantoni e Santolini

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Dopo la composizione dello staff, l'Atletico Velletri di mister Fanelli comincia a piazzare i primi colpi di mercato.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Sono ben quattro gli acquisti messi a segno dalla società biancorossa, e tutti di assoluto spessore. Matteo Luddeni, Matteo Ciardi, Antonio Pantoni e Luca Santolini nella stagione 2017-2018 faranno parte dell'Atletico Velletri. Ecco le loro prime dichiarazioni dopo la firma.
Classe 1995, Luddeni viene da un'esperienza in Prima Categoria di calcio a undici e ha trascorsi importanti tra Juniores Regionali alla Vjs Velletri ed Eccellenza a Lariano. Terzino destro, dopo l'accordo con l'Atletico si è detto soddisfatto e motivato: "Cosa mi aspetto? Non vedo l'ora di iniziare ed è un'esperienza nuova perché ho sempre giocato a calcio e mai a calcio a cinque. Mi fa piacere essere qui in quanto ho trovato una società seria, organizzata, e conosco già alcuni compagni di squadra. Anche l'impatto con l'allenatore è stato ottimo, mi sembra una bravissima persona e capace nel suo ruolo. In generale l'ambiente promette bene, speriamo di non deludere le aspettative". Il difensore centrale Matteo Ciardi, classe 1988, ritorna invece in campo dopo un periodo di stop come da lui stesso sottolineato: "Ho iniziato a giocare a Roma, poi in varie squadre dei Castelli, e varie situazioni tra famiglia, matrimonio e figli mi hanno indotto ad abbandonare il calcio. Ora voglio rimettermi in discussione e riprendere e dare calci ad un pallone. Ho scelto l'Atletico Velletri perché mi hanno convinto il progetto e la serietà della società. Non ci poniamo obiettivi, non so dove possiamo arrivare, l'importante, per quanto mi riguarda, è che a fine campionato io sia soddisfatto di ciò che ho fatto dando il massimo".  Altro acquisto fondamentale è Antonio Pantoni, classe 1982, che è stato molto più breve nelle sue prime dichiarazioni a caldo: "Ho giocato tanti anni ma qui ho trovato un ambiente, che già conoscevo, stimolante e serio. Il mio obiettivo e quello della squadra deve essere quello di arrivare più in alto possibile". Ultima firma del primo "giro" di ufficializzazioni è quella del classe '92 Luca Santolini, anch'egli con una carriera importante alle spalle. Il giocatore si è così presentato: "Sono qui per dare una mano alla squadra e a questa società. Dopo aver giocato parecchi anni, anche a Velletri con la Vjs, avevo smesso. Riavvicinandomi ai Tornei amatoriali, mi è tornata la voglia di giocare e di rimettermi in gioco per affrontare seriamente un campionato difficile come la Serie D. Sono prontissimo per questa nuova esperienza, e sono sicuro che andrà bene perché il clima che si respira è amichevole". Un benvenuto ai nuovi quattro elementi della rosa dell'Atletico Velletri: calciatori importanti e con intenti promettenti per un campionato che riserverà soddisfazioni.





"Sa fumato co na zoffiata de naso": convegno sui fatti della Pasqua 1858 e sul brigante Cencio Vendetta

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In collaborazione con il gruppo folk 'o stazzo il "Velletri wine Festival Nicola Ferri" presenta una serata particolare e per tanti aspetti storica. "Sa fumato co na zoffiata de naso", convegno sui fatti della Pasqua del 1858 che sconvolsero Velletri a causa del furto della Madonna delle Grazie operato dal brigante Cencio Vendetta la notte tra il 1 e 2 aprile di quell'anno. 

di Alessandro Filippi


VELLETRI - Interverranno numerose personalità provenienti dai paesi d'origine dei protagonisti di quelle drammatiche ore. Il convegno è incentrato su una rilettura storica degli avvenimenti attraverso le relazioni di rappresentanti delle famiglie del governatore Luigi Giordani provenienti da Ferrara.

Fu questo giovane prelato a trattare la restituzione della Madonna con il brigante e poi a farlo arrestare. Il segnale convenuto con i carabinieri era "na zoffiata de naso" . Interverrà anche l'archivista della provincia romana dei gesuiti, che parlerà della rivoluzione di Pasqua, oltre ad un discendente del Vescovo Gesualdo Vitali Pio Roffi il quale si soffermerà sulla figura del prelato marchigiano che affrontò il brigante insieme col governatore e fu oggetto dell'ira del popolo insieme al Gesuita Padre Missir.
All' avvocato Renato Mammucari è affidata la relazione sul brigantaggio nello stato pontificio, mentre l'avvocato Federico Bianco Caracci parlerà sul processo Vendetta e paragonandolo al diritto di oggi cercherà di comprendere dai presupposti se il brigante fosse incriminabile o meno. Chiuderà la prima parte della serata la dottoressa Sara Di Luzio sul tema le condanne a morte a Velletri. Al termine del convegno il gruppo folk "o' stazzo " proporrà il dramma "Cencio Vendetta, morte di un brigante" scritto da Giovanni Ponzo nel 1975 per rivivere teatralmente i fatti di cui si parlerà durante il convegno. Al maestro Vito Lolli di Marino è stato affidato il logo della manifestazione (pubblicato insieme al presente articolo). 

Vjs Velletri 2017-2018, Mauro Bernardi: "Crescita e miglioramento, mettiamoci alla prova"

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Dopo aver riguadagnato la storica denominazione di Vjs Velletri, il Direttore Generale del club rossonero ha rilasciato alcune dichiarazioni per inaugurare al meglio la stagione sportiva 2017-2018, che dopo i mesi di fitta programmazione tra giugno e luglio vede l’apertura delle iscrizioni in questi primi giorni di agosto. 


VELLETRI - “Oggi è l’alba di nuovo giorno per la Vjs Velletri – ha detto Mauro Bernardi, al suo terzo anno a Velletri – e gli sforzi fatti dal presidente Barbetta sono stati in parte ripagati dai risultati che abbiamo conseguito.
Per risultati si intende aver dato serenità ad un ambiente che era allo sbando, certezze ai tecnici e alle famiglie che credono in noi, ma soprattutto i nostri atleti. Nell’annata che sta per iniziare a livello calcistico saranno tante le novità, soprattutto per i nostri 2006, 2007 e 2008 che volutamente non chiamo bambini ma si incamminano a diventare calciatori in un percorso formativo seguito da tecnici affermati. Avranno infatti un preparatore atletico, due preparatori dei portieri, e la collaborazione con l’ex portiere di Lazio e Milan Valerio Fiori. Per loro, rispetto allo scorso anno, uno step in più che richiede impegno e dedizione ma porterà i propri frutti: i tre allenamenti settimanali e una modalità di ripresa video degli allenamenti per individuare e correggere gli errori anche grazie all’ausilio di altri tecnici che si sono messi a disposizione della società come Stefano Pontis e Maurizio Rossi sono un grande balzo in avanti verso la qualità. Anche per i 2009, 2010, 2011 e 2012 abbiamo lavorato per dare più spazi ai ragazzi, con l’unico obiettivo di seguirli meglio e preparare facendo fare loro grandi progressi i giocatori della Vjs Velletri che verrà. Quest’anno, rispetto al precedente, chiederemo un aiuto economico alle famiglie per poter affrontare queste spese perché, lo ricordo, noi non usufruiamo di strutture comunali e in ogni caso aver investito su nuove figure professionali implica per la proprietà molte spese in più e investimenti più importanti”. La società rossonera, al suo secondo anno di attività dopo la rifondazione, mira infatti alla ricostruzione di una struttura completa che comprenderà gradualmente l’inserimento delle categorie del Settore Agonistico per consentire ai bambini e ai ragazzi di svolgere tutto il percorso calcistico e didattico con la maglia veliterna. Bernardi, inoltre, fa dei ringraziamenti ai nastri di partenza per augurare a tutti buon lavoro: “Se i nostri atleti sono stati seguiti, sono cresciuti e si sono sentiti al sicuro non possiamo che ringraziare Paolo Barbetta, il nostro presidente, e Massimo Canini, consigliere e socio fondatore, nonché primo tifoso della Vjs Velletri. Grazie va anche a Severino, un uomo sempre disponibile, discreto e sincero, e Rocco Della Corte, un ragazzo preparato e onesto, giornalista e consigliere indispensabile per me. Fondamentale è la presenza di Barbara Mancini, una segretaria come poche nel giro del calcio regionale, ed è una delle certezze di questa società. Quest’anno si è unito a noi Roberto Filice nel ruolo di Direttore Sportivo, e per ultimo ma non ultimo il Direttore Tecnico Claudio Saccucci, da lui mi aspetto grandi cose. Non dimentico di ringraziare i tecnici che non fanno più parte della Vjs Velletri e di fare un in bocca al lupo ai nuovi”. Mauro Bernardi è consapevole delle responsabilità che derivano da questa avventura, e dice ai cittadini di Velletri: “Questa gloriosa maglia è piena di storia, mettiamoci alla prova. Forza Vjs!”

A Nemi "Artemide e Diana. Divinità a confronto" a Palazzo Ruspoli nella Sala delle Armi

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Un altro evento importante organizzato dal Museo delle Religioni "Raffaele Pettazzoni", diretto dal dottor Igor Baglioni, e dall'Associazione Calliope, presieduta dalla dottoressa Maria Paolo De Marchis.

NEMI - Venerdì 11 agosto, a partire dalle ore 17.00, presso la Sala delle Armi di Palazzo Ruspoli a Nemi si svolgerà il convegno "Artemide e Diana. Divinità a confronto". Un incontro interessante, che vedrà la partecipazione di ospiti di livello e docenti universitari. Di seguito il programma integrale della giornata.



Artemide e Diana
Divinità a Confronto

11 agosto 2017 ore 17:00
Palazzo Ruspoli, Sala delle Armi - Nemi

Saluti Istituzionali:
Edy Palazzi, Vice Sindaco Nemi
Sara Scarselletta, Dr.ssa Archeologa Consigliere Nemi
Maria Paola De Marchis, Presidente Calliope

Intervengono:
Diana Guarisco (“Alma Mater Studiorum” - Università di Bologna), Artemide: alterità, identità e integrazione
Alessandro Locchi (Sapienza Università di Roma), Diana a Roma. Luoghi e celebrazioni dedicati alla regina nemorum nell’ambito dell’Urbe
Anna Pasqualini (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Diana e Artemide a Roma e a Nemi

Coordina: Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”)

Come sempre l'iniziativa sarà occasione anche per passare una bella serata godendo del paesaggio e della gastronomia di Nemi.
Chi vuole unire l'accrescimento del proprio bagaglio culturale a qualche giorno di vacanza in un luogo incantato può usufruire delle strutture ricettive convenzionate con Calliope che anche questa volta offrono prezzi alla portata di tutte le tasche. per info e prenotazioni mariapaolademarchis@gmail.com


Calliope e ​ Museo delle Religioni Raffaele Pettazzoni
Via Ettore Novelli, 19 Velletri (Rm) - Tel. 360 503384
Dr.ssa Maria Paola De Marchis

Beatrice Clementi conquista la sua prima medaglia con la Nazionale Under 17.

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La Nazionale femminile under 17 conclude al secondo posto la Pythia Cup a Itea. 


GRECIA - Le azzurrine di Paolo Zizza tra le quali figura la veliterna Beatrice Clementi, perdono 8-5 la finale con l'Olanda con la ragazza F&D Domus Pinsa a bersaglio in due occasioni nella finale e presente con un ampio minutaggio in tutte le gare nelle quali è stata schierata a referto.

Ormai sembra quasi certa la partecipazione dell'alfiera veliterna al Campionato Europeo di categoria in programma dal 20 al 27 Agosto a Novi Sad, Serbia. Di ritorno dalla Grecia, il selezionatore italiano ha diramato la convocazione per l'ultimo collegiale di Santa Maria Capua Vetere che culminerà con il volo verso la Serbia. Dalla lista delle 15 ragazze che hanno partecipato alla Pythia Cup è stata esclusa la sola Sofia Giustini, promettente e giovanissima atleta del Rapallo Pallanuoto. La lista delle 13 partecipanti alla rassegna continentale verrà comunicata dal tecnico della Nazionale entro il 16 Agosto. Lista nella quale tutto lo staff F&D, dal presidente Francesco Perillo, al tecnico Danilo Di Zazzo, passando per tutte le atlete e gli allenatori del sodalizio veliterno, si augurano che figuri il nome di Beatrice Clementi.

La "Notte Tzigana" da Budapest a Velletri fa il pieno a "Chiostro in Musica"

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Un vero e proprio successo - con gran pienone - quello della “Notte Tzigana” di Antal Szalai e dell'Orchestra tzigana di Budapest, che lunedì 7 agosto si sono esibiti nell'ambito della rassegna “Il Chiostro in Musica” presso la Casa delle Culture e della Musica di Velletri. 

di Sara Scifoni 


VELLETRI - Un buon risultato quello che sta ottenendo la rassegna “Chiostro in musica”, curata dall'Associazione Culturale Colle Ionci e dall'Accademia di alto perfezionamento Musicale Roma Castelli, coordinate da Valeriano Bottini, in coproduzione con la Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, diretta dal Maestro Claudio Maria Micheli.

Ancora una volta, il “Chiostro in Musica” è riuscito ad attirare ospiti d' eccellenza: Antal Szalai, solista e direttore d'orchestra, è infatti considerato il miglior violinista tzigano nel mondo. Su iniziativa del maestro Szalai nasce nel 1969 l'Orchestra Tzigana di Budapest, che lo accompagna nelle sue tournée. L'obiettivo di questo sodalizio artistico è quello di proporre e valorizzare il repertorio della musica tzigana. Proprio per questo Antal Szalai e l'Orchestra propongono un programma vario che comprende musica ungherese tsardas, musica rurale tradizionale e brani classici come la Rapsodia ungherese di Liszt, le Danze ungheresi di Brahms e pezzi provenienti dai membri della famiglia Strauss. Essendo però gli zigani un popolo nomade, che dall'area danubiana ha percorso tutta l'Europa, è chiaro che una contaminazione della musica di sostrato a causa della forte personalità tzigana era inevitabile. Gli tzigani hanno infatti suonato la musica della comunità in cui si trovavano, contaminandola con le loro caratteristiche.
Non è quindi un caso che Szalai abbia proposto, oltre a un repertorio ungherese, note dal sapore più occidentale, come quelle della Danza delle Spade di Khachaturian o quelle dal carattere di fuoco più spagnole. L'internazionalità e la fama di autori come Liszt e Brahms ha fatto perdere di vista il sentimento originario, che l'Orchestra riesce perfettamente a far riemergere dietro a note conosciute e spesso decontestualizzate dalla loro nazionalità. Proprio per questo motivo le versioni che Antal Szalai ha offerto sono diverse da quelle occidentalizzate e dotate di una vitalità e freschezza sconosciute anche alle orchestre europee più celebri. Per comprendere la passione che muove la musica tzigana è molto significativa la testimonianza dello stesso Antal Szalai: “Gli tzigani sono persone molto caratteriali e la musica tzigana viene dal cuore. C’è molto sentimento ed è romantica”. È poi interessante notare come lo strumento nell'Orchestra tzigana di Budapest non sia considerato il fine dell'esecuzione, ma un mezzo atto ad esprimere la primordialità e la tradizione sonora di una popolazione. Nella serata veliterna non c'è stato nessun tipo di protagonismo strumentale, o meglio, nessun tipo di musicista secondario. Ogni strumento è stato messo in luce attraverso momenti solistici che riuscivano ad evidenziare le potenzialità dello strumento, ma soprattutto del musicista come persona. È curiosa inoltre la formazione dell'orchestra rispetto alla composizione occidentale odierna. L'Orchestra tzigana di Budapest, rispecchiando la strumentazione originaria degli zigani, è composta da archi e da un cimbalom. Quest'ultimo è uno strumento cordofono ungherese, che in questo tipo di formazione sembra sostituire il clavicembalo o l'arpa da accompagnamento.
Allo stesso tempo può però diventare un solista dalle sonorità stupefacenti e inusuali per l'occidente. Il repertorio proposto ha fatto in modo che Slazai e l'Orchestra potessero esplorare sonorità inusuali, soprattutto del violino, che nella musica tzigana usa un maggior numero di vibrati e suoni così acuti da diventar quasi impercettibili. il pubblico veliterno è intervenuto più volte battendo le mani a tempo e chiedendo il bis alla fine dello spettacolo. La partecipazione è stata richiesta dallo stesso Szalai, che attraverso vari accelerando e brani celebri è riuscito creare un legame tra l'Orchestra e gli spettatori. Si può quindi affermare con certezza che la serata proposta dal “Chiostro in Musica” è stata un continuo crescendo, oltre che musicale, emozionale.

La solidarietà che parte dai cittadini: Alberto Mariani ha organizzato una raccolta per il Canile di Velletri

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Una lodevole iniziativa quella di Alberto Mariani, fondatore del gruppo social SOS Cittadini Velletri: nel giorno del suo compleanno ha organizzato una raccolta fondi da destinare al Canile di Velletri, colpito recentemente da un incendio.

VELLETRI - Un'iniziativa molto apprezzata, nata spontaneamente e senza doppi fini, che è stata costruita da un'idea lanciata sui social. Alberto Mariani ha così annunciato che domenica scorsa, 6 agosto, sarebbe stato al piazzale del Cimitero per raccogliere le offerte dei cittadini per donarle, in totale trasparenza, al Canile. Il gesto è stato molto apprezzato dai volontari del Canile di Velletri, che sulla loro pagina hanno pubblicato una nota di ringraziamento sincero.
"Il giorno del suo compleanno questo Signore (e ci teniamo all'appellativo) poteva fare mille cose: andare al mare, in montagna, farsi una passeggiata in qualche luogo caratteristico, o semplicemente starsene a casa viste le alte temperature. E invece no, lui ha deciso di costruire una bella scatola di legno con una fessura, attaccarci sopra un paio di locandine e mettersi in piazza a raccogliere fondi per il canile, nonostante il caldo, nonostante fosse domenica. Stamattina è venuto in canile munito di attrezzi per aprire la scatola e con dispiacere ci ha detto che il giorno della raccolta c'era stata una scarsa affluenza, le persone purtroppo erano poche (per gli stessi sopracitati motivi per cui anche lui avrebbe potuto trovarsi in un altro posto) e quindi era abbastanza certo che la raccolta non fosse andata granché bene. Era dispiaciuto perché avrebbe voluto fare di più.
Foto tratta dalla pagina FB del Canile
Ma dopo essere riuscito ad aprire (non senza qualche difficoltà!) la scatola costruita ad hoc e a prova di scasso, procedendo alla conta abbiamo trovato ben 205,00 euro!!! Per meglio quantificare cosa significa per noi una simile cifra possiamo dirvi che con questa somma noi riusciamo a sfamare 110 cani per cinque giorni, oppure riusciamo a garantire farmaci ai cani anziani per due mesi, o pagare quattro visite veterinarie domiciliari per fare controlli e prelievi a cani malati, o possiamo acquistare due rotoli e mezzo di rete, necessaria per riparare i frequenti danni a cui è soggetta la recinzione. Insomma, per noi che negli anni abbiamo dovuto imparare a fare le formichine, risparmiando il più possibile e cercando sempre il prezzo più vantaggioso anche per il più piccolo acquisto - facendo statistiche sul costo di ogni articolo nei vari punti vendita, rimettendoci di tasca nostra i soldi della benzina per girare fino a tre negozi nel giorno destinato agli approvvigionamenti (perché in quel supermercato la candeggina costa meno, ma in quell'altro c'è la sabbietta per i gatti economica e nell'altro negozio trovi spesso le scatolette in offerta) - beh, per noi questa somma è davvero oro. E il bello è che quando le persone generose sono tante, nessuna si deve svenare o privare di chissà cosa per aiutare e rendersi utile, c'è chi mette 5 euro, chi ne mette 20, sono piccole somme ma tutte insieme fanno la differenza! Grazie ad Alberto Mariani per questa bellissima iniziativa, per essere venuto di persona in canile a vedere con i propri occhi la situazione e conoscere i cani".

Su il sipario sulla stagione teatrale dell'Artemisio: svelati i primi nomi che saliranno sul palco di Velletri

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Il Teatro Artemisio Gian Maria Volonté è pronto per la stagione teatrale 2017-2018: ne dà notizia la Direzione Artistica della Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura, guidata dal Maestro Claudio Micheli, tramite la sua pagina facebook, con il programma degli appuntamenti previsti a partire da novembre. 

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Una proposta con nomi di tutto rispetto, a partire da novembre, che prevede un'offerta diversificata e ricca. A settembre presso la Casa delle Culture e della Musica di Piazza Trento e Trieste saranno disponibili informazioni, date degli spettacoli e prezzi degli abbonamenti.
Per ora, quanto svelato, risponde ai nomi di Michela Cescon (prima assoluta), Amanda Sandrelli, Anna Galiena, Corrado Tedeschi, Giuseppe Pambieri, Edy Angelillo, Franco Oppini, Gennaro Canavacciuolo e Lello Arena. Si parte il 24 novembre con Michela Cescon, in scena con Alan Bennet / Talking Heads, che dà voce e corpo ad alcuni irresistibili, irriverenti e caustici brani del grande autore inglese, parte della seconda raccolta della serie «Talking Heads», rappresentati per la prima volta in Italia. La regia è di Valter Malosti. Data successiva il 23 dicembre: Amanda Sandrelli porta sul palco veliterno Vivo in una giungla, dormo sulle spine, testo e regia di Laura Sicignano e con Luca Giordana. A gennaio sarà la volta di Anna Galiena e Corrado Tedeschi, con Notte di follia di Josiane Balasko e la regia di Antonio Zavatteri. Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare sarà interpretato da Giuseppe Pambieri, Edy Angelillo e Franco Oppini, tre attori di cinema e teatro di altissimo livello. Un tuffo emozionante nella storia di un personaggio simbolo della grande canzone italiana lo si farà con Gennaro Canavacciuolo e il suo Volare, concerto a Domenico Modugno, per la regia di Marco Mete. Le musiche saranno eseguite dal vivo dal trio Bugatti composto da Marco Bucci, Claudia Della Gatta e Andrea Tardioli (pianoforte, violoncello, clarinetto e sax). Il recital ha vinto numerosi premi ricevendo vasto apprezzamento dalla critica. Risate assicurate, invece con Lello Arena e il suo Parenti Serpenti, di Carmine Amoroso, con Giorgia Trasselli, Andrea de Goyzueta, Marco Mario De Notaris, Carla Ferraro, Autilia Ranieri, Annarita Vitolo, Fabrizio Vona. Queste, per ora, le performances fissate ma non mancheranno sorprese, date aggiuntive e spettacoli non compresi nella programmazione iniziale. Per ora il programma è ottimo, i nomi di assoluto spessore e i contenuti molto vari: non resta che attendere i dettagli e godersi il Teatro Artemisio Gianmaria Volontè, nella speranza che la stagione sia partecipata e apprezzata, cosa che sicuramente accadrà.

La Giovanni Scavo da Velletri alle Dolomiti passando per Borgo Hermada e Monte Livata.

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Si è svolta a Velletri venerdì 4 agosto organizzata dalla Top Runners Castelli Romani la prima edizione del Trofeo delle Vigne gara di 8,500km su un circuito da ripetere due volte a cui si è aggiunta anche una non competitiva di circa 4km. 

Ritrovo presso il Palabandinelli per i 120 iscritti mentre la partenza ed arrivo erano dislocati in via Aldo Moro. La Giovanni Scavo Velletri si è presentata alla partenza con 11 atleti. Allegri Verusca conquista ancora una volta il podio piazzandosi al terzo posto in 40.12.
Tra gli uomini il più veloce è Daniele Tagliaferri in 39.36 che precede Carlo Giammatteo 40.01 3^ di cat, Massimo Serangeli 41.10, Natale Giuntati 43.51 3^ di cat, Bruno D’Andrea 44.01, Fabrizio Piccoli 44.29, Giorgio Corsetti 45.20, Fabrizio Borro 45.21, Luca Pelliconi 49.14 e Gianni Mariani 50,02. Sabato 5 Agosto nella Notturna di Borgo Hermada sulla distanza di 8km bella prestazione di Luca Pelliconi in 44.36. Domenica 6 Agosto con partenza da Subiaco località Montore 582mt ed arrivo a Monte Livata 1357mt dopo 12km si è svolta la 22^ edizione della Speata classica gara in salita. In bella evidenza Guido Monti all’arrivo in 1h12.24 davanti a Donato Spallotta 1h15.02, Carlo Giammatteo1h19.36, Teseo Mastrangeli 1h.28.15 e Alessandra Ciarla 1h46.05. Sempre domenica nello splendido scenario dolomitico si è svolta la 45^ edizione della camignada con partenza da Misurina e arrivo dopo 30 km ad Auronzo dopo aver toccato 6 rifugi. Tra i 1200 iscritti anche l’atleta della Giovanni Scavo Velletri Mara Cecchini che si ben comportata giungendo al traguardo in 4h40.44.






Gli “Escursionisti Provvisori” con “Amatrice 2.0 – Il sole dopo la tempesta”

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La non escursione ad Amatrice: "Siamo appena tornati dalla nostra nei pressi di Amatrice, uno dei territori del centro Italia più duramente colpiti dal terremoto dello scorso anno". 


AMATRICE - Il sodalizio formato da La Spinosa per l’Ambiente ed il Dopolavoro Ferroviario (DLF) di Velletri, si è da subito attivato per l’aiuto alle popolazioni attraverso la raccolta di viveri, abbigliamento e tutto ciò che potesse servire alle persone colpite dal sisma attraverso la collaborazione con le Brigate di Solidarietà Attiva.

L’aiuto è continuato con l’acquisto dei prodotti degli agricoltori della zona grazie all’intervento di “Amatrice 2.0 – Il Sole dopo la Tempesta”. Mediante la medesima organizzazione coordinata da Roberto Salustri, 11 volontari del gruppo Facebook “Escursionisti Provvisori” hanno raggiunto lo scorso fine settimana la zona di Cornillo Vecchio, una delle tante frazioni di Amatrice. Speriamo e crediamo di essere stati utili alle aziende a cui abbiamo dato la nostra disponibilità e le nostre braccia. Il progetto attuale riguarda la messa in opera di recinzioni per salvaguardare la produzione agricola e la fauna selvatica presente nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. L’azione dell’associazionismo è tuttora molto importante e lo si legge dai recenti questionari compilati dai residenti in questi ultimi giorni distribuiti e compilati anche in quest’ultimo weekend. Ma perché aiutare proprio le aziende agricole ? L’agricoltura è la più diffusa e radicata attività della zona ed è anche quella più frazionata, il suo indebolimento o ancora peggio, abbandono, potrebbe portare ad un esodo da quell’area e conseguentemente alla morte dell’area stessa. Torneremo ancora ad aiutare le aziende agricole e la bella gente di montagna, tosta come la roccia dei Monti della Laga

Torna il Festival della Cultura del Vino "Tutti giù in Cantina": tre giorni di eventi con ospite d'onore la Grecia

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Torna il Festival della Cultura del Vino "Tutti giù in Cantina" a Velletri nella sede CREA-VE, da venerdì 8 a domenica 10 settembre si alterneranno degustazioni guidate, installazioni artistiche, reading enoletterari, visite guidate ai vigneti e il consueto prestigioso banco d’assaggio con oltre 50 grandi cantine da tutta Italia da gustare grazie alla classica tracollina con bicchiere. 

di Fabio Ciarla


VELLETRI - Programma più ricco e vario che mai, supportato anche da un'area food che unirà il cibo di strada con le tradizioni locali per l’evento di pre-apertura della 87esima Festa dell'Uva e dei Vini prevista a Velletri nei giorni 30 settembre – 1 ottobre.

Ma la novità più importante di questa terza edizione è sicuramente la presenza come ospite della Grecia, con i suoi vini e le sue produzioni agroalimentari, grazie alla concessione del Patrocinio Morale da parte dell'Ambasciata di Grecia a Roma. Venerdì 8 si terrà una degustazione guidata di vini greci mentre per tutta la durata della manifestazione sarà attivo uno stand con i sapori tipici gestito da Ellenikà società di distribuzione. La manifestazione ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Velletri, mentre l’organizzazione vede in primo piano ancora una volta l'associazione culturale “Idee in Fermento” di Velletri, il CREA-VE che ospiterà l'evento nella storica struttura di via della Cantina Sperimentale e l'associazione culturale “Manacubba”, il tutto in collaborazione con l'Associazione Enologi ed Enotecnici d'Italia (sez. Lazio-Umbria) e la Delegazione Fisar di Roma e Castelli Romani. Centrale, come sempre, sarà il grande banco d’assaggio che vedrà protagonisti i grandi vini italiani di oltre 50 cantine dal Piemonte alla Sicilia, dalla Puglia al Trentino e un focus sulle produzioni veliterne. Ma non mancheranno gli approfondimenti e gli spettacoli, con un programma che sarà comunicato a breve. Spazio anche a solidarietà e cultura, mentre l’incontro con l’arte sarà curato ancora una volta dall’Associazione Manacubba, che proporrà una nuova serie di “Vite a Rendere”.
Il progetto artistico, che trae linfa dal recupero della memoria e dalle storie di vita dei vignaioli dei Castelli Romani, giunge alla sua seconda installazione. Un’esperienza visiva e sonora, dove le fattezze e le voci dei testimoni della tradizione tornano a vivere e raccontare di sé, con sguardi, gesti, atteggiamenti e stralci di voci, qui fissati in un’installazione artistica e riuniti in un percorso che dà vita a suggestioni narrative, ricordi lontani e interessi futuri, per non dimenticare, per riscoprire, per tramandare. L’esposizione del 2017 ripercorre la storia della vitivinicoltura mediterranea, caratterizzata e narrata dai miti e dai culti greci prima e romani poi, per giungere infine quasi sostanzialmente immutata nelle voci e nelle vite dei nostri contadini. Nelle fisionomie dei corpi, si scorge il tratto, appena abbozzato, del vino, che scorre al pari di una linfa rigeneratrice, mai esaurita, pulsante e viva come è vivo lo scorrere del sangue nelle vene, liquido puro che racchiude in sé tutte le storie antiche e moderne.
Un progetto questo, e una mostra, che sono un omaggio a loro, ai vignaioli, e un auspicio: che le loro siano sempre Vite a Rendere! Il progetto è promosso dall’Associazione Culturale Manacubba, a cura di: Giorgio Masi (Artista, Vinarellista), Simona Soprano (Conservatrice del Museo diffuso del Vino di Monte Porzio Catone) e Maurizio Taglioni (Sociologo, Direttore responsabile lavinium.com). Fondamentale la condivisione e l'appoggio dei media-partner Radio Mania 88.2 e GnamGlam (www.gnamglam.it), che contribuiranno ad ampliare il richiamo dell'evento dopo le fortunate prime due edizioni.

Sotto il segno di Diana passeggiate nella storia, teatro e musica ai Castelli Romani

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Una magica fiaccolata sotto le stelle tra Nemi e Genzano aprirà, questo giovedì, l’imperdibile weekend “lungo” dei Castelli Romani. 

di Marta Di Flumeri


CASTELLI - Il corteo partirà da Nemi in tarda serata per poi passare per il lago e la sua incantevole dorsale, e giungere a Genzano al Parco Sforza Cesarini, che sarà aperto dalle 20 con stand enogastronomici e proposte musicali;

si potrà partire dalla piazza di Genzano tra le 17 e le 18 con una comoda navetta e, con un piccolo contributo, munirsi di fiaccole e assicurarsi acqua e consumazione. L'evento commemora un'antichissima tradizione: alle Idi di Agosto, alla luce delle fiaccole, le antiche popolazioni del Lazio convenivano al santuario presso il lago dedicato a Diana Nemorense, dea lunare della vita che rinasce. Ad Albano, presso l’anfiteatro severiano, prosegue fino a Ferragosto l’Anfiteatro Festival, con cinque serate di alto livello: giovedì Max Giusti in "Cattivissimo Max”, venerdì Musical Show, sabato BeatleStory, domenica danza popolare italiana del centro-sud, per chiudere martedì 15 con la Compagnia nazionale di Danza Raffaele Paganini che proporrà "Il lago dei cigni". Proposte d’autore anche ad Ariccia, con la rassegna teatrale “Fantastiche Visioni” in programma fino al 26 agosto e nell’ambito della quale, tutti i giorni dal 12 al 15 agosto, e poi ancora il prossimo finesettimana, potremo assistere nell’incantato scenario del Parco Chigi allo spettacolo itinerante “Labirinto d’amore” ispirato all’Orlando Furioso, produzione originale dell’associazione Arteidea. La cultura - e più precisamente, l’archeologia - sarà protagonista del weekend nemese, che da venerdì 11 sarà animato da seminari, visite guidate, spettacoli dedicati a Diana Nemorense, mentre è già in corso a Palazzo Ruspoli la mostra "I Volti di Diana", visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 22 fino al 13 agosto. L’evento si chiama “Nemoralia”. A Rocca Priora serata di musica ed enogastronomia in Piazzale Zanardelli con la 14ª edizione della Sagra della bruschetta, che si chiuderà il 16 agosto con i festeggiamenti per il patrono San Rocco e il consueto spettacolo pirotecnico. Le già avviate rassegne di cinema all’aperto continueranno a proporre svago serale nelle piazze di Albano Laziale e Velletri e al Parco Aldo Moro di Ciampino. Il circuito “Cose Mai Viste” del Parco dei Castelli Romani prevede in questo finesettimana due interessanti escursioni, entrambe per sabato mattina, e per le quali si raccomanda la prenotazione: “Lo specchio di Diana e la cittadella bosco” alla scoperta di Nemi e del suo Museo; e “Il borgo e le antiche tradizioni” passeggiando per Rocca di Papa tra i suoi artistici murales e i suoi forni storici, dove si potrà anche assaggiare la famosa “ciambella degli sposi”. Tutto il programma di Enjoy nel dettaglio, aggiornato e consultabile per settimana, è su: www.visitcastelliromani.it (http://www.visitcastelliromani.it/it/cosa-fare/enjoy-castelli-romani) e sull’ultimo numero - speciale - della rivista Vivavoce.

La Virtus Velletri è pronta per la nuova stagione 2017-2018

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La società veliterna in accordo con la Virtus Valmontone sta lavorando per rafforzare le squadre giovanili.

di Fabio Ciarla


VELLETRI - La Virtus Velletri inizia la nuova stagione con lo spirito e la determinazione che da sempre la caratterizzano. Obiettivo e quello di incrementare i propri iscritti nel minibasket, partecipare con profitto a tutti i campionati di categoria giovanile, disputare un tranquillo Campionato di C Silver e potenziare il neo-nato settore femminile.

La società è ambiziosa, fortemente radicata nel territorio, sostenuta dall’entusiasmo dei suoi atleti, tecnici e dirigenti e dalla generosità dei suoi sponsor. La novità più significativa della prossima stagione è lo stretto rapporto di collaborazione instaurato con la Virtus Valmontone. Grazie a questa sinergia, le due società vogliono rendere più capillare e diffusa la loro presenza offrendo un’ampia gamma di possibilità agli atleti del territorio. Nello specifico si inizierà la collaborazione disputando insieme due campionati federali Elite (Under 14 e Under 18) cercando già da subito di fungere da catalizzatore per le migliori risorse del territorio.

Passeggiate campaniliane: La quercia del Tasso e la scoperta della poliedricità della parola

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In occasione della rassegna nazionale di teatro e letteratura "Campaniliana", ospitiamo il contributo critico sul celeberrimo pezzo de La quercia del tasso di Achille Campanile pubblicato per la prima volta sulla rivista on line 900letterario.it e poi su campaniliana.it .

di Valentina Leone

L’incipit narrativo del breve scritto intitolato La quercia del Tasso, comparso prima in Manuale di conversazione del 1973 e poi nel 1975 in Vite degli uomini illustri, tutto concentrato sulla descrizione dello scenario dalla quale prende le mosse l’imponente affastellamento di lemmi, di suoni allitteranti connotativo della prosa di Campanile[1], non è esente da un primo accenno di verve corrosiva che figura per i resti dell’albero sacro a Zeus, dove il Tasso andava a sedersi, l’ipotesi di una confusione con la comune legna destinata a usi pratici e non contemplativi: 

Quell’antico tronco d’albero che si vede ancor oggi sul Gianicolo a Roma, secco, morto, corroso e ormai quasi informe, tenuto su da un muricciolo dentro il quale è stato murato acciocché non cada o non possa farsene legna da ardere, si chiama la quercia del Tasso perché, avverte una lapide, Torquato Tasso andava a sedervisi sotto, quand’essa era frondosa[2].

Quando Campanile passò dal Gianicolo, uno dei colli in cui sembra di avere ai piedi l’enorme distesa di Roma, l’aspetto delle reliquie della quercia del Tasso, per la quale già al tempo poteva sembrare paradossale immaginare un passato di foglie frondose, doveva essere pressoché simile a quello odierno: un tronco superstite da cinque secoli, che ha perso il proprio aspetto fino a tornare a una originaria massa informe, sorretto non più da radici ma da mattoncini di un muretto artificiale, al tempo stesso indice della fragilità e della straordinarietà del cimelio. Impossibile, per il visitatore contemporaneo, non sovrapporre al quadro tracciato da Campanile l’attuale aspetto dell’antico fusto, rimasto carbonizzato nel 2014 a causa di un incendio doloso, facendo scoppiare un caso che ha sollevato le polemiche della cronaca cittadina[3]. Ancora più ridotto nella sua superficie e divenuto quasi irriconoscibile, il tronco, in ogni caso sostitutivo dell’esemplare di epoca tassiana, è sorretto ora da una imbracatura di metallo, a sottolineare l’abbandono al degrado di una parte integrante della storia cittadina. Nella pluralità di sovrapposizioni letterarie che questo luogo ispira, per la stratificazione dei passaggi di personaggi d’eccezione nonché dei pellegrinaggi del Grand tour, da quel moncherino sembra emanare un grido lacerante, un dolore per una condizione irreversibile che potrebbe prendere in prestito le parole che Giacomo Leopardi, nella lettera dedicatoria dell’edizione Piatti dei Canti, attribuiva a sé stesso, rappresentandosi come «un tronco che sente e che pena»[4]. Un Leopardi richiamato con giusta causa, in quanto il recanatese ha lasciato una delle più potenti testimonianze di una visita al sepolcro del Tasso[5], ospitato nella chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo, ma fu anche protagonista, insieme allo stesso autore della Gerusalemme liberata[6], di numerosi racconti frutto dell’inventiva di Campanile, in cui i due grandi autori della letteratura, tali anche nel capilettera maiuscolo del cognome, sono immersi letteralmente in una “giungla” popolata dagli omonimi animali.    

La quercia del Tasso (foto: Roma Sparita)

Da questo tronco assai scarno Campanile ricava spazio per costruire una situazione verisimile, eppure giocata, attraverso la polisemia delle parole, sul sottile confine tra realtà e finzione. Si intrecciano sullo stesso piano biografia e produzione letteraria. L’ombra della quercia, rifugio del «tasso della quercia del Tasso» e del poeta che a Roma sperava di trovare pace nell’ultimo scorcio di una travagliata esistenza[7], è un motivo della produzione lirica di tassiana, dove intende alludere, in forma metaforica, allo stemma e alla protezione ricevuta dalla famiglia Della Rovere[8]. Ma l’«antica Quercia» da «l’altiero crine e ’l tronco forte e saldo» trama, con la stessa venatura encomiastica, anche il libro di Rime del Tasso padre[9], quel Bernardo che Campanile, con una funambolica prova di maestria, risuscita e rende antagonista del figlio, creando un conflitto “Tasso contro Tasso” in cui hanno parte specie arboree – la quercia, l’olmo, il tasso («l’albero delle Alpi»), il tasso barbasso –, il mammifero appartenente alla famiglia dei mustelidi e le due guerce:

Poi c’era la guercia del Tasso: una poverina con un occhio storto, che s’era dedicata al poeta e perciò era detta «la guercia del Tasso della quercia», per distinguerla da un’altra guercia che s’era dedicata al tasso dell’olmo (perché c’era un grande antagonismo fra i due). Ella andava a sedersi sotto una quercia poco distante da quella del suo principale e perciò detta: «la quercia della guercia del Tasso»; mentre quella del tasso era detta: «la quercia del tasso della guercia»: qualche volta si vide anche la guercia del Tasso sotto la quercia del Tasso[10].     

Campanile moltiplica l’esistente, sottopone alla massima tensione il linguaggio per saggiarne integralmente le possibilità e le sfumature, con una continua ricerca stratigrafica della parola e un gusto per il ritmo allitterante. L’autore conteso tra Velletri e Lariano, come Omero dalle undici polis greche, fa leva su parole che informano la vita quotidiana per innescare una situazione credibile proprio sulle basi di una logica grammaticale, quindi di un rapporto di dipendenza tra le cose non necessariamente obbligato da un unico punto di vista: 
  
E lo chiamavano: «il tasso della quercia della guercia del Tasso», mentre l’albero era detto: «la quercia del tasso della guercia del Tasso» e lei: «la guercia del Tasso della quercia del tasso»[11].

Spinta a esiti estremi, poco prima di giungere al paradosso, La quercia del Tasso stabilisce prima di chiudersi una vera tassonomia (sic!) della realtà. Nel mondo di Campanile l’omonimia non sottrae l’identità e non è di ostacolo[12], anzi favorisce l’approssimazione verso una soluzione finale che si solleva nella leggerezza dell’ironia: 

Il comune di Roma voleva che i due poeti pagassero qualcosa per la sosta delle bestiole sotto gli alberi, ma fu difficile stabilire il tasso da pagare; cioè il tasso del tasso del tasso del Tasso e il tasso del tasso barbasso del Tasso. (Ibidem)

Così, appena sfiorata la sottesa materialità caratteristica dell’animo umano, si conclude la pagina scritta e oltre lo spazio bianco, nella mente del lettore, sembra poter dare inizio a una nuova catena di combinazioni.

RASSEGNA NAZIONALE “CAMPANILIANA 2017”: 
DOVE E QUANDO
Tra Lariano e Velletri, al cui confine Achille Campanile ha vissuto negli ultimi anni della sua vita, a quarant’anni dalla morte del grande scrittore si svolgeranno una serie di appuntamenti in una Rassegna Nazionale denominata “Campaniliana”. Queste, in breve, le date principali, di Velletri: il 21 ottobre inaugurazione della Mostra (ore 17.00) e Convegno di Studi (ore 18.00) dal titolo “Umorista sarà lei!” (Relatori: Giorgio Montefoschi, Vito Molinari, Arnaldo Colasanti, Gaetano Campanile. Luogo: Casa delle Culture e della Musica di Velletri). Dal 21 al 29 ottobre Mostra fotografica-documentaria con immagini, gigantografie, manoscritti, bozzetti, disegni e oggetti di uso quotidiano dell’autore (Luogo: Casa delle Culture e della Musica di Velletri, aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30. Curatori: Silvio Moretti, Angelo Cannatà, Gaetano Campanile). Il 24 e il 26 ottobre sono previsti Reading Campaniliani, pomeridiani (ore 17.30) e mattutini per le Scuole (ore 11.00). Domenica 29 ottobre 2017 alle ore 18.00 presso il Teatro Artemisio Gianmaria Volontè proclamazione del vincitore del I Premio Nazionale Teatrale “Achille Campanile” (scrittura di un copione di genere umoristico) decretato dalla giuria composta da Arnaldo Colasanti (Presidente), Simona Marchini, Gaetano Campanile. A seguire rappresentazione teatrale della commedia La moglie ingenua e il marito malato. Evento realizzato in co-produzione tra la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, ideatrice e promotrice dell’evento, e l’Associazione Memoria ‘900. In collaborazione con il Fondo Campanile e con il patrocinio del Comune di Velletri. Sito web della manifestazione: www.campaniliana.it.






[1]Sulla particolare tipologia di comico di Campanile si rinvia a P. BENZONI, L’umorismo debordante di Achille Campanile. Spunti per una fenomenologia del comico fuori posto, in Dalla tragedia al giallo. Comico fuori posto e comico volontario, Bruxelles, Lang, 2012, pp. 181-201.
[2] A. CAMPANILE, Vite degli uomini illustri, Milano, Rizzoli, 1975, pp. 84-86, p. 84.
[3] Si rimanda in particolare a P. PIOVANI, Che brutta fine ha fatto la quercia del Tasso, in “Il Messaggero”, 14 luglio 2016.
[4] Lettera agli amici di Toscana del 15 dicembre 1830, in G. LEOPARDI, Epistolario all’interno di ID., Tutte le poesie, tutte le prose e lo Zibaldone, Roma, Newton & Compton, 2013, 739, p. 1395. 
[5] Lettera a Carlo Leopardi del 20 febbraio 1823, in Epistolario, cit., 255, p. 1239: «Venerdì 15 febbraio 1823 fui a visitare il sepolcro del Tasso e ci piansi. Questo è il primo e l’unico piacere che ho provato in Roma. La strada per andarvi è lunga, e non si va a quel luogo se non per vedere questo sepolcro; ma non si potrebbe anche venire dall’America per gustare il piacere delle lagrime lo spazio di due minuti?». La descrizione leopardiana è stata analizzata nelle sua conseguenze poetiche in W. BINNI, Lezioni leopardiane, a c. di N. Bellucci e M. Dondero, Firenze, La Nuova Italia, 1994, pp. 265-268 e in N. BELLUCCI, Itinerari leopardiani, Roma, Bulzoni editore, 2012, pp. 45-50.
[6] A. CAMPANILE, Tragedie in due battute, BUR, Milano, 2000, pp. 26-27. Sulla presenza di Leopardi nell’opera di Campanile si veda anche il recente contributo R. DELLA CORTE, Campanile, Leopardi, l’umorismo e il pessimismo cosmico: l’irriverenza della grammatica per un autore «mai» scontato, pubblicato sul sito https://www.campaniliana.it e su www.letterefilosofia.com.  
[7] Al Costantini Tasso, ormai malato, scriveva da Sant’Onofrio la sua ultima lettera con una lucida consapevolezza di una fine prossima, si vd. T. TASSO, Le Lettere di Torquato Tasso disposte per tempo ed illustrate da C. GUASTI, Firenze, Le Monnier, 1852-155, 5 voll., V, 1535, p. 203: «Mi sono fatto condurre in questo munistero di Sant’Onofrio; non solo perchè l’aria è lodata da’ medici, più che d’alcun’altra parte di Roma, ma quasi per cominciare da questo luogo eminente; e con la conversazione di questi divoti padri, la mia conversazione in cielo».
[8] Come accade, ad esempio, nella splendida e incompiuta Canzone al Metauro del 1578, vd. ID., Rime, a c. di B. BASILE, Roma, Salerno editrice, 1994, 2 voll.: «L’alta Quercia che tu bagni e feconde/ con dolcissimi umori, ond’ella spiega/ i rami sì ch’i monti e i mari ingombra,/ mi ricopra con l’ombra».
[9] In particolare le rime dedicate al Duca di Urbino in B. TASSO, Rime, Torino, RES, 1995, 2 voll., V. Su questo tema tra Bernardo e Torquato, con un rimando anche al noto testo di Campanile, è intervenuto S. VERDINO, La Quercia dei Tasso, in I Della Rovere nell’Italia delle corti. Cultura e letteratura, Urbino, QuattroVenti, 2002, pp. 7-24. 
[10]CAMPANILE, Vite degli uomini illustri, cit., p. 85.
[11]Ivi, p. 86.
[12]Questa tipologia di umorismo è stata efficacemente studiata da L. BATTISTI, La parola svuotata. Forme ed effetti dello straniamento linguistico nell’umorismo di Achille Campanile, in «Avanguardia», XLIX (2012), pp. 113-144.
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