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Festival dei Castelli Romani al Palabandinelli 6-7-8 luglio: Street Food Fest e Live Music

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Andrà in scena dal 6 all’8 luglio, presso il Palabandinelli di Velletri (ore 19:00, ingresso gratuito) la Sesta edizione del Festival dei Castelli Romani, il concorso musicale internazionale ideato dalla Guaranà Eventi con la direzione artistica di Francesca Cedroni, che mira a promuovere musica inedita, originale e d’autore e a diffondere una nuova cultura musicale. 

VELLETRI - Delle proposte musicali pervenute sono stati selezionati nove semifinalisti: Cigno, Unminuto, Giuseppe Consoli Konsel, Limiti Verticali, Presidenti a tempo perso, Sophia & The Big Boh, Massimo Giovanardi Trio, Marcondiro e Stigma. Suddivisi nelle categorie “Cantautori” ed “Interpreti”, gli artisti saranno valutati da una giuria di professionisti ed esperti del settore, presieduta dal direttore d’orchestra M° Claudio Maria Micheli.
Il “Premio Banco del Mutuo Soccorso”, istituito in esclusiva per il Festival dei Castelli Romani, sarà assegnato al miglior testo dal fondatore dello storico gruppo, Vittorio Nocenzi. Ci sarà spazio anche per gli artisti emergenti non iscritti, sia con un webcontest sulla pagina Facebook ufficiale (i tre brani che riceveranno più Like si esibiranno nel corso delle tre serate), sia con il premio #weberforlife, scelto tra i finalisti dell’Arezzo Wave Love Festival in gara a Milano il 23 e 24 giugno. Padrino della manifestazione sarà Cesareo degli Elio e le Storie Tese. Inoltre, come nelle precedenti edizioni, il Festival ospiterà artisti noti ed emergenti della scena musicale indipendente: dai Plastik (finalisti Arezzo Wave Lazio ’17) a Mia Wallace e Cigno giovedì 6, ad Aku e Ilenia Volpe venerdì 7, fino a Simone Presciutti (vincitore della prima edizione del Festival) e a Marco Conidi (frontman dell’Orchestraccia) che concluderanno la serata finale di sabato 8. Presentatori della manifestazione saranno Vincenzo Gentile di Radio Roma Tre, radio ufficiale del Festival e, nella serata conclusiva, Tiziana Mammuccari. Ospite speciale sarà Medici Senza Frontiere, che sarà a disposizione per illustrare le attività medico-umanitarie che svolge in oltre 46 Paesi nel mondo. A fare da contorno al Festival ci saranno artisti di strada ma anche lo Street Food Fest, con l’allestimento di stand e truck per la degustazione e la vendita delle tipicità enogastronomiche locali. Anche nel 2017 si rinnova la partnership tra il Festival dei Castelli Romani e Doc Servizi, la prima rete di professioni che opera su piattaforma cooperativa, leader in Europa, da oltre 27 anni la casa di chi vuole essere musicista. Lavorando con i suoi 6.000 soci a sostegno e tutela dell’attività professionale e amatoriale di tutti i musicisti, supporta e insegna come operare in legalità e come gestire i diritti e doveri di chi fa della musica la propria vita. Il sodalizio tra le due realtà rafforza lo status del festival quale appuntamento imprescindibile della stagione artistica e culturale Made in Italy. 

 FESTIVAL DEI CASTELLI ROMANI 2017 – PROGRAMMA GIOVEDI 6 - esibizione semifinalisti FCR - Taprobana (finalista webcontest) - Plastik - Cigno - Mia Wallace VENERDI 7 - esibizione semifinalisti FCR - Nicole Stella (finalista webcontest) - vincitore #weberforlife – Arezzo Wave - Aku - Ilenia Volpe SABATO 8 - Ivan Romano (finalista webcontest) - esibizione finalisti FCR - Simone Presciutti - Marco Conidi Band

Biologico, fatti concreti e stato dell’arte del settore al CREA Viticoltura Enologia di Velletri

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Appuntamento di grande rilevanza al CREA Viticoltura Enologia a completamento dell’iniziativa “Frutta nelle Scuole” 


VELLETRI - Una giornata dedicata al Biologico, per fare chiarezza su un concetto a volte poco chiaro e troppo spesso abusato, con approfondimenti di su normativa, tecniche agronomiche, organismi di controllo, commercializzazione, controllo di qualità dei prodotti e , non ultimi, gli sforzi della ricerca scientifica in materia.
Questo l’evento del workshop “CREA il BIO, Comprendere e fare il biologico” di mercoledì 21 giugno a Velletri organizzato dalla sede CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria - www.crea.gov.it) di Velletri in via Cantina Sperimentale 1. L’appuntamento è nato come completamento dell’iniziativa “Frutta nelle Scuole” (www.fruttanellescuole.gov.it), un approccio innovativo che vuole avvicinare già da piccoli al consumo consapevole e, possibilmente, più corretto dell’agroalimentare. A spiegarne le finalità è stata la referente del progetto per la sede CREA VE (Viticoltura ed Enologia) di Velletri Maria Cecilia Serra, che ha poi lasciato la parola ai numerosi e qualificati ospiti. A tenere le fila dei vari momenti della giornata (Comprendere il Biologico, Fare il Biologico, Diamo voce: produttori e GDO) e soprattutto a gestire i tempi degli interventi ci ha pensato, in qualità di moderatore, il giornalista Fabio Ciarla. Sul tavolo dei relatori si sono susseguiti Roberta Cafiero del MIPAAF (L’evoluzione della Normativa: passato, presente e futuro), Alba Pietromarchi di AIAB-FIRAB (I dati che invitano a comprendere e fare il biologico), Alessandro del Conte di Valoritalia (Certificazione ed etichettatura del biologico), Flavio Paoletti del CREA-AN (Il contributo del biologico alla sostenibilità dei consumi alimentari), Sara Paoletti dell’ARSIAL (Come convertire un’azienda convenzionale al biologico, Rosaria Tabilio del CREA-OFA (L’agricoltura biologica e la Ricerca scientifica: un’alleanza importante contro insetti vecchi e nuovi), Miriam Iacurto del CREA-ZA (Il benessere animale tra etica e profitto), Andrea Sintini e Giuseppe D’Auria della Regione Lazio (La lotta biologica al cinipide del Castagno: un esempio concreto). Dopo la pausa pranzo si è passati alle aziende, chi fa biologico e chi lo vende, con interventi di Marco Cerboni della Coldiretti Lazio (Gli imprenditori agricoli laziali nel biologico), Flavio Mancini consigliere delegato di Apofruit Centro Italia, Luigi Fusco di Merumalia Azienda Vitivinicola (Frascati), Demetrio Parlapiano dell’omonima azienda biodinamica (Cisterna di Latina) per chiudere con gli interventi dei responsabili vendite del Gruppo Deserti sull’importanza della distribuzione e della giusta collocazione dei prodotti biologici nei punti vendita. Si è partiti dal presupposto che l’obiettivo principe dell’azienda biologica è il rispetto dell’ambiente, degli equilibri naturali e della biodiversità. L’azienda biologica diventa pertanto parte integrante del “agro-eco-sistema” e si inserisce in questo complesso e perfetto meccanismo operando e favorendo il mantenimento della fertilità del suolo, il rispetto delle colture, degli animali e dell’equilibrio ambientale. Ma si è arrivati a raccontare anche come questi obiettivi spesso, oltre alle difficoltà di attuazione pratica in campo, siano anche osteggiati da problematiche relative alla conoscenza e alla comprensione di chi vende biologico e degli stessi clienti finali. Anche per questo l’appuntamento di Velletri è stato un momento importante di approfondimento e di divulgazione, aperto a tutti (non solo agli operatori) e quindi potenzialmente dal grande effetto anche sul pubblico. Il workshop ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Velletri e la partecipazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è stato organizzato dal gruppo responsabile di Frutta nelle Scuole a Velletri guidato dalla dottoressa Serra già citata insieme alle ricercatrici Irene Baiamonte, Luna Centioni, Filomena Cristofano e all’agronomo Riccardo Macari.

Anche Velletri sulle mappe del mondo grazie agli studenti di Intercultura

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Sono 21 gli ambasciatori “speciali” della zona Castelli Romani in Norvegia, Serbia, USA, Spagna, Russia, Finlandia, Canada, Olanda, Hong Kong, Irlanda e Cina.


Velletri, Grottaferrata, Ariccia, Albano Laziale, Colonna, sono ormai segnate sulle mappe del mondo, grazie a 21 giovanissimi “ambasciatori” speciali: sono gli studenti partecipanti ad un programma di scambio in Norvegia, Serbia, USA, Spagna, Russia, Finlandia, Canada, Olanda, Hong Kong, Irlanda e Cina con l’Associazione Intercultura, che durante la loro esperienza di scambio hanno potuto fare da ponte tra le due culture, quella di origine e quella di accoglienza.
Tra questi ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 17 anni, a presentare Velletri al mondo, durante quest’ultimo anno scolastico (ininterrottamente da agosto 2016 a giugno 2017), sono: Marco Rondoni, studente del Liceo Scientifico Landi, che tra pochi giorni tornerà dal suo meraviglioso anno negli USA; Claudia Siciliano, studentessa dell’Istituto Vallauri, appena rientrata da un programma annuale in Cina e che nello stesso periodo i suoi genitori hanno ospitato Bijun (detta Eva), studentessa cinese.
Dai loro racconti si capisce che le loro “famiglie ospitanti” sono state davvero importanti: i ragazzi si sono sentiti trattati come dei veri e propri membri della famiglia. Per Intercultura, Associazione onlus “no profit”, infatti, la famiglia ospitante apre le porte a questi giovani senza chiedere nulla in cambio, ma per il solo piacere di avere in casa uno studente straniero e di iniziare così uno scambio interculturale portando “il mondo in casa”. I ragazzi frequentano all’estero una scuola pubblica: la normativa scolastica italiana ha sempre riconosciuto l’anno frequentato all’estero (o sue porzioni, come il semestre o trimestre). Grazie alla recente nota ministeriale 843/2013 il Ministero dell’Istruzione (che aderisce alla Fondazione Intercultura dal 2007, ente nato dall’Associazione Intercultura con l’obiettivo di svolgere ricerche in collaborazione con i maggiori Atenei italiani ed esteri favorire l’internazionalizzazione della scuola italiana) ha chiarito che le esperienze di studio all’estero “sono parte integrante dei percorsi di formazione e di istruzione” e che sono valide per la riammissione nell’istituto di provenienza.
Durante l’anno, prima e durante la partenza, Intercultura fornisce allo studente e alle scuole diverse indicazioni per operare nei modi suggeriti dalle Linee di Indirizzo del Ministero. Intercultura non si occupa solo di far scoprire il mondo ai nostri ragazzi italiani ma anche di dare la possibilità di far conoscere la nostra cultura italiana nel mondo. Il centro locale di Intercultura della zona è composto da Volontari, i quali ogni anno si attivano per cercare famiglie pronte ad accogliere “il mondo in casa”. I ragazzi arrivano da ogni parte del mondo per conoscere la loro “famiglia adottiva” con cui intraprendere un’esperienza indimenticabile. Lo è stato per esempio per Ari di Hong Kong ospite a Velletri della famiglia di Marco a Pasqua 2015. Intercultura ormai è un’associazione centenaria, che offre una grande opportunità di scambio tra varie culture di tutto il mondo, rafforzando via via il gruppo di lavoro, costituito da tutti volontari non remunerati (famiglie ospitanti incluse), i quali con il cuore, si adoperano ognuno in uno specifico settore. Gran parte dei volontari sono “Exchange students” che una volta rientrati in Italia coinvolgono con i loro racconti altri studenti a fare gli stessi percorsi. Grazie a questa divisione di ruoli, i volontari, con l’aiuto di un team di esperti, riescono a selezionare, non solo per il loro profitto scolastico ma soprattutto per la loro forte motivazione e capacità di adattamento, i ragazzi pronti ad intraprendere un’esperienza di vita così significativa e nel frattempo riescono ad abbinare i ragazzi stranieri con famiglie entusiaste, cercando così di ottenere sempre una massima soddisfazione di tutti.
I nostri 21 studenti, che hanno rappresentato e che rappresenteranno i Castelli Romani nel mondo, sono ragazzi che dimostrano un impegno costante a scuola e in famiglia, che amano uscire con gli amici ma soprattutto mettersi alla prova, per ampliare la propria visione del mondo, per poter un domani contare su quelle competenze trasversali, sempre più richieste dal mondo del lavoro, quali: apprendere (o migliorare)un'altra lingua, essere più predisposti ad intraprendere nuove iniziative, relazionarsi con gli altri in maniera positiva, avere maggiori capacità critiche, sapersi adattare a nuove realtà e a nuovi ambiti familiari. Il loro motto è “ Non è un anno della tua vita ma la tua vita in un anno”. Noi volontari, orgogliosi del lavoro svolto e soprattutto orgogliosi dei ragazzi che siamo riusciti a mandare in giro per il mondo e delle famiglie italiane che hanno deciso di accogliere uno studente straniero a casa, speriamo che queste nuove esperienze possano contribuire alla costruzione di una nuova educazione alla pace: grazie a questi giovani coraggiosi che decidono di scoprire il mondo si sviluppa il dialogo interculturale.
Siamo felici di promuovere le esperienze con un’Associazione seria, efficiente e propositiva come è INTERCULTURA per trasformare in nostri ragazzi in “cittadini del mondo”. L’Associazione Intercultura Onlus (www.intercultura.it) L’Associazione Intercultura (fondata nel 1955) è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri. Ha status di ONLUS, Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ed è iscritta al registro delle associazioni di volontariato del Lazio: è infatti gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. È presente in 157 città italiane ed in 65 Paesi di tutti i continenti, attraverso la sua affiliazione all’AFS Intercultural Programs e all’EFIL. Ha statuto consultivo all'UNESCO e al Consiglio d'Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Affari Esteri dell’Istruzione, Università e Ricerca. A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per l'attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli. L’Associazione promuove e finanzia programmi scolastici internazionali: ogni anno più di 2.000 studenti delle scuole superiori italiane trascorrono un periodo di studio all’estero e vengono accolti nel nostro Paese quasi 1.000 ragazzi da tutto il mondo che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole.
Inoltre Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo. Per informazioni: Associazione Intercultura Onlus - Ufficio Comunicazione e Sviluppo - Corso Magenta 56, 20123, Milano Tel-Fax: +39 02 48513586.




Enjoy Castelli Romani: dai borghi ai boschi, itinerari… al peperoncino!

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Un altro weekend per vivere i Castelli Romani da cima a fondo, dai borghi ai boschi, assaggiando pasta fatta a mano e piatti piccanti… 

di Marta Di Flumeri


VELLETRI - Ben sette le proposte comprese nel circuito “Cose Mai Viste” promosso dal Parco dei Castelli Romani e realizzato dalle associazioni locali. Per gli amanti del trekking urbano, sabato sera “Frascati sotto le stelle”.
Chi ama invece le escursioni naturalistiche, domenica mattina avrà tre possibilità: due percorsi saliranno al Tuscolo da Frascati e da Monte Porzio Catone, mentre a Genzano si potrà accedere a un angolo poco conosciuto di Parco Sforza Cesarini, tra alberi monumentali e spettacolari scorci panoramici. Ben tre le proposte esperienziali, adatte anche alle famiglie: sabato approccio al cavallo nel suo ambiente, a Rocca Priora, e laboratorio “wire” di gioiello a Monte Porzio Catone; domenica passeggiata fantasy nel bosco con attori e musici a Rocca Priora. Tra le manifestazioni di rilievo del fine settimana segnaliamo, al Tuscolo, lo storico festival Frammenti con i suoi concerti, libri, musica dal vivo, conferenze, dj set. Sulla spiaggia del Lago di Castel Gandolfo venerdì si svolgerà, dopo il tramonto, l’evento S'i' Fosse foco, con sei suggestivi spettacoli di artisti focolieri. A Colonna sabato serata di cultura alla Ferrovia-Museo: letteratura, musica, arte a partire dalle 21. Da Roma al Vivaro si svolgerà tra sabato e domenica La transumanza delle idee, un'esperienza equestre diversa, rituale, fatta di cavalli, uomini, donne... Non mancheranno le degustazioni enogastronomiche come nella migliore tradizione castellana: a Lariano la “Cellittata”, con la tipica pasta fresca fatta a mano; a Colle di Fuori la “Sagra dell’agnello”; e a Velletri “Peperoncino in festa”, con serate di musica etnica e la Festa del “Comparatico”, il simbolico salto del falò con cui due persone uniscono per sempre le loro sorti… Tutto il programma di Enjoy nel dettaglio, aggiornato e consultabile per settimana, è su: www.visitcastelliromani.it (http://www.visitcastelliromani.it/it/cosa-fare/enjoy-castelli-romani) e sull’ultimo numero - speciale - della rivista Vivavoce.

Ri-presentazione del libro di Roberto Zaccagnini "Fu così che andò"

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Dopo il pienone presso la sede Unicoop, Roberto Zaccagnini replica al Dopolavoro Ferroviario con una nuova presentazione (o ri-presentazione) di Fu così che andò.

di Rocco Della Corte


VELLETRI - Da Ottaviano Augusto al Cane d'Appiotti: personaggi storici e vicende popolari, tutto in un clima di assoluta goliardia senza tralasciare però la cultura.

Mercoledì 5 luglio alle ore 19.00 la ri-presentazione - o replica - al Dopolavoro Ferroviario della presentazione del libro di Roberto Zaccagnini. Un'opera di grande interesse, che nasce da un giusto mix tra storia nazionale e cultura locale, con ironia e attenta documentazione storica. L'appuntamento con "Zac"è per mercoledì prossimo.

Presso la Sagra della Pizza: grande successo del 1° Trofeo di Kick Boxing Città Di Lariano

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Grande successo del 1° Trofeo di Kick Boxing Città di Lariano organizzato dal M° Tommaso D’Adamo e dal M° Marco Moi alla sagra della Pizza a Lariano. 

di Alessandro De Angelis


LARIANO - L’evento si è svolto Martedì 13 Giugno a Lariano in via Sandro Pertini a partire dalle ore 18 fino alle ore 23. Si sono succeduti sul ring 42 matches di kick Boxing, sia contatto leggero che contatto pieno. L’area adibita ai combattimenti era gremita di pubblico.
Soddisfatti gli organizzatori dell’evento e il presidente della Sagra della Pizza Paolo Anselmi che visto il gran successo ha già prenotato e inserito tale evento nella prossima edizione della Sagra della Pizza. Gli organizzatori M° Tommaso D’Adamo e M° Marco Moi ringraziano tutti i maestri-atleti e il numeroso pubblico per aver partecipato a questa prima iniziativa di Kick Boxing , e un grazie al presidente dell’associazione Sagra della Pizza Paolo Anselmi. L’As Kick Boxing Castelli Romani augura a tutti buone ferie e ricorda che i corsi di Kick Boxing riprenderanno a Settembre nelle seguenti palestre: M° Tommaso D’Adamo palestra via San Francesco Velletri, m° Marco Moi palestra Millenium Lariano, M° Mauro Bencivenga palestra Fit Dance 2001 Cisterna, M° Stefanelli Stefano presso la Palestra Evolution a Cisterna.

Arriva il primo acuto stagionale: Emanuele Pignataro d’argento al Mondial Bowling

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Sfuma per un soffio la vittoria nella Coppa Italia Regionale a squadre. 


CIAMPINO - E’ stata una competizione davvero ricca di colpi di scena quella che si è potuta ammirare sulle piste del Mondial Bowling di Ciampino: il campionato regionale a squadre di Coppa Italia.
Ogni club del Lazio poteva schierare più squadre ognuna composta da quattro elementi più eventualmente una riserva che dovevano disputare otto partite divise in due manche in due giornate differenti. Nella prima serie la squadra del BC Quirinale capitanata da Chiarvesio, dal nostro Pignataro Emanuele e da Moracci e Ferretti sbaragliava la concorrenza con una prova superlativa per la costanza di rendimento con tutti e quattro gli atleti sugli scudi mettendosi alle spalle squadre più titolate che potevano vantare atleti presenti nelle file della nazionale italiana. Diversa purtroppo la musica nella seconda tornata di partite per la squadra di Pignataro, con Chiarvesio e Ferretti che riuscivano ancora a tenere ritmi alti come delle vere macchine da guerra mentre Emanuele e Moracci trovavano grandi difficoltà nel comprendere le linee di gioco da adottare, ne usciva cosi un nono posto parziale che faceva temere addirittura per il podio. Ma evidentemente le difficoltà, c’erano un po’ per tutti e la compagine di Emanuele riuscivano nonostante tutto ad ottenere un prestigioso secondo posto anzi resta un po’ d’amaro in bocca perché nella speciale classifica a punti stilata al termine delle due prove i primi dell’associazione Bowling Tiam distavano solo di due miseri punti; alla fine niente recriminazioni gli atleti esprimevano piena soddisfazione per il risultato ottenuto che li porterà anche a giocare in autunno la finale italiana.

Torna a Velletri con una programmazione splendida il "Cinema sotto le Stelle"

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Anche quest'estate piazza Cesare Ottaviano Augusto, a Velletri, si trasformerà in un'arena a cielo aperto per la nuova edizione di "Cinema sotto le Stelle", l'ormai tradizionale kermesse estiva che si tiene all'ombra del palazzo comunale, grazie alla proficua collaborazione tra il Comune e il Cinema Multiplex Augustus di via Turati, trainato dall’ottima gestione della famiglia Fontana. 


VELLETRI - La suggestiva location veliterna, rigorosamente sotto un cielo stellato e accerchiata dal colonnato municipale, ospiterà una vasta offerta di lungometraggi in grado di soddisfare ogni tipo di interesse, in cui non mancheranno le pellicole che hanno sbancato il botteghino, come neppure i film d’autore e di animazione.
Attraverso un connubio vincente, alle proiezioni dei film, talvolta trasformate in vere e proprie serate evento con ospiti e gruppi musicali, si alterneranno degli imperdibili spettacoli, in cui si esibiranno nomi illustri della comicità e della musica italiana, così da accompagnare le calde serate estive con intrattenimenti di primissimo piano. Il taglio del nastro della manifestazione è previsto per domenica 2 luglio, con l'evento 'Starlight - 2° Memorial Lorenzo Pocci', con video, artisti ed effetti speciali finalizzati a sensibilizzare i cittadini sulle tematiche inerenti la sicurezza stradale. Dal giorno dopo, lunedì 3 luglio, avranno inizio le proiezioni, fissate tutte alle ore 21.30 (col ticket d'ingresso confermato a 2 euro e 50, eccezion fatta per le domeniche, quando l'entrata sarà gratuita). Il grande schermo prenderà vita con la proiezione di "Baywatch", cui seguirà, il giorno seguente, "Kong: Skull Island", a confermare che i film in cartellone sono stati scelti tra i più recenti. Particolarmente attesa, per martedì 11 luglio, la performance musicale di "The Young Lust", la cui esibizione live farà da colonna sonora al film "The Wall", nel corso della quale si andrà ben oltre la proiezione tradizionale di un lungometraggio, arricchendo l'esperienza di visione del film con l'accompagnamento di musica dal vivo. Giovedì 13 luglio sarà la volta del film "Una gita a Roma", che vedrà presente anche la regista e sceneggiatrice Karin Proia, a Velletri con parte del cast. Mercoledì 19 luglio, ancora musica col concerto dei MariTé, mentre la proiezione del film "La Tenerezza", nella serata di venerdì 21 luglio, vedrà la partecipazione dell'attore Renato Carpentieri, protagonista del film. Domenica 23 luglio l'atteso "Partendo da Venezia", l'ultima fatica amatoriale del regista e sceneggiatore veliterno Fernando Mariani. Chiuderà il mese di luglio l'attesissima esibizione di Giobbe Covatta, prevista per domenica 31. Nuove risate, l'8 agosto, con Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli, che saranno accompagnati dalle musiche di Ugo Gangheri. Ancora musica il 12 agosto col concerto gratuito del cantautore Marco Ligabue. Per tutti i gusti i film che animeranno il cartellone, che si chiuderà giovedì 26 agosto con “ COSA SEI DISPOSTO A PERDERE?” Spettacolo teatrale (Compagnia teatrale AQUERO’) . Nel mezzo tanti film che hanno sbancato il botteghino, come "La Bella e la Bestia", "Star Wars" ed altre pellicole molto attese, come Transformers, e di pregevole fattura, come "La La Land". TOP SPONSOR della manifestazione il prestigioso Centro Studi Genzano, leader nella formazione.


INGRESSO 2,50 € - DOMENICA GRATUITO

LUGLIO
  

  2.DOM
STARLIGHT
  3.LUN
BAYWATCH
  4.MAR
KONG: SKULL ISLAND
  5.MER
IL DIRITTO DI CONTARE
  6.GIOV
FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO – Istruzioni non incluse
  7.VEN
ALLA RICERCA DI DORY
  8.SAB
LA CENA DI NATALE
  9.DOM
MANCHESTER BY THE SEA
10.LUN
SUICIDE SQUAD
11.MAR
YOUNG LUST BAND “THE WALL” FILM + CONCERTO (10 €)
12.MER
FAST & FURIOUS 8
13.GIOV
UNA GITA A ROMA (REGIA + CAST)
14.VEN
GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL.2
15.SAB
ABEL – FIGLIO DEL VENTO
16.DOM
MOONLIGHT
17.LUN
ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVARLI
18.MAR
OCEANIA
19.MER
MARITE’ CONCERTO
20.GIOV
TRANSFORMERS – L’ULTIMO CAVALIERE
21.VEN
LA TENEREZZA (OSPITE CARPENTIERI)
22.SAB
BABY BOSS
23.DOM
FERNANDO MARIANI “PARTENDO DA VENEZIA”
24.LUN
PIRATI DEI CARAIBI – LA VENDETTA DI SALAZAR
25.MAR
LA BELLA E LA BESTIA
26.MER
STAR WARS – ROGUE ONE
27.GIOV
POVERI MA RICCHI
28.VEN
CONCERTO “ANCORA TU” (GRAZIANO CEDRONI)
29.SAB
THE FOUNDER
30.DOM
AVEVO BISOGNO DELL’OCEANO (OSPITE PERETTI)
31.LUN
GIOBBE COVATTA SPETTACOLO 10 € BIGLIETTO


AGOSTO
  1.MAR
PETS – VITA DA ANIMALI
  2.MER
LOGAN – THE WOLVERINE (V.M 14)
  3.GIOV
50 SFUMATURE DI NERO (V.M 14)
  4.VEN
LA MUMMIA
  5.SAB
MAMMA O PAPA’
  6.DOM
ROSSO ISTANBUL
  7.LUN
MISTER FELICITA’
  8.MAR
PAOLANTONI/SARCINELLI/GANGHERI 5€
  9.MER
LA LA LAND
10.GIOV
TRAINSPOTTING 2
11.VEN
L’ORA LEGALE
12.SAB
MARCO LIGABUE – CONCERTO GRATUITO
13.DOM
FLORENCE
14.LUN
COLLATERAL BEAUTY
15.MAR
BRIDGET JONES BABY
16.MER
SING
17.GIOV
LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE
18.VEN
SULLY
19.SAB
“IL TEMPO DELLE API” (film documentario)  
20.DOM
ANIMALI NOTTURNI
21.LUN
THE WAR – IL PIANETA DELLE SCIMMIE
22.MAR
WONDER WOMAN
23.MER
CIVILTA’ PERDUTA
24.GIOV
SPIDERMAN HOMECOMING
25.VEN
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26.SAB
“ COSA SEI DISPOSTO A PERDERE?”
Spettacolo teatrale (Compagnia teatrale AQUERO’)

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Lariano, parte il Caliciotti bis: quattro assessori nominati, presidente del consiglio Leonardo Caliciotti

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E' partita nel pomeriggio di ieri l'esperienza del Caliciotti bis. La prima seduta consiliare ha avuto vari punti all'ordine del giorno, tra cui quello più atteso della nomina della Giunta e del presidente del Consiglio.

LARIANO - A presiedere l'assise sarà il giovane Leonardo Caliciotti, classe '91 e tra i più votati della lista Prima Lariano. Un incarico molto importante che segna un punto a favore della considerazione dei giovani, molto presenti - così come le donne - in questa consigliatura appena avviata. Le attese più grandi, però, erano riguardanti gli assessori.
Il Sindaco Maurizio Caliciotti, che in una lunga nota diffusa anche sulla pagina facebook di Prima Lariano ha sottolineato la crescita della lista e l'importanza di lavorare in continuità con i primi cinque anni, forte del 48% incassato dalle urne ha per ora sciolto il nodo su quattro assessorati. Vice-presidente del Consiglio Emanuele Palmieri. Le deleghe andranno a Ilaria Neri (la più votata in assoluto con 591 preferenze), Claudio Crocetta (che sarà anche vice-Sindaco), Maria Grazia Gabrielli e Fabrizio Ferrante Carrante, quest'ultimo confermato in quanto assessore anche nella scorsa amministrazione. Manca all'appello ancora una nomina, il cui nodo dovrebbe essere sciolto nei prossimi giorni. 

Intervista a Marina Ripa di Meana: “Sempre più convinta che leggere è vita. Moravia e Parise? Bisogna leggerli perché…”

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Dopo la presentazione di Colazione al Grand Hotel, Marina Ripa di Meana ha rilasciato una breve intervista nella quale ha fornito ulteriori interessanti spunti di riflessione ritornando sia sulla sua opera che in generale su altri concetti relativi al periodo interessato dalla narrazione 

di Rocco Della Corte 
con la collaborazione di Emanuele Cammaroto 


VELLETRI – Avere a che fare con gente del calibro di Sordi, Gassman, Moravia, Parise, Penna, Pasolini non è di certo cosa da tutti i giorni. Ma i tempi sono cambiati, è inevitabile e quasi scontato dirlo, e quella Roma è appunto perduta. Tuttavia questa testimonianza è anche un monito alla riscoperta degli anni d’oro della capitale, soprattutto nei confronti dei giovani.

Marina Ripa di Meana, lei ha vissuto un periodo di forte cambiamento della società italiana, tra la Dolce Vita, il Sessantotto e gli anni Ottanta fino alla crisi di questi ultimi anni. Avendo percepito bene il mutamento avvenuto, come messo in evidenza anche nella presentazione, c’è oggi una ricetta per superare la volgarità e ritrovare quei valori genuini della ‘Roma perduta’? 

Oggi effettivamente è molto difficile dare un consiglio in merito perché la volgarità imperversa. Siamo in un mondo in cui non c’è che volgarità, o quasi, per cui non saprei come evitarla o superarla. Dal mio punto di vista, migliorare e superarla è possibile perché ci sono persone che hanno in sé qualcosa che prescinde da essa. Gente che sa come tirare fuori il lato più sentimentale o umano, nonché meno rozzo, delle cose e che si esprime e si pone in modo elegante. Questa possibilità sta nella sintesi di ogni essere umano, nel sapersi dimostrare e porre in un certo modo. A me, per esempio, viene detto che sono abbastanza schietta. Io rispondo che c’è la sincerità, ci sono persone che hanno uno stupore o un candore per la vita e non potranno mai essere volgari perché tutto è filtrato attraverso questo modo di vedere le cose. Di contro ci sono anche quelli che danno per tutto per scontato, ed effettivamente sono persone che non vedono mai il lato ironico o lieto, stupefacente, delle situazioni e allora ecco che si avvicinano più facilmente alla volgarità e si appiattiscono. Bisogna saper fare una scelta di equilibrio 

Nei suoi discorsi con Moravia e Parise vigeva il diktat di non parlare mai di letteratura. Lei ha detto, molto onestamente, che non sarebbe stata in grado di competere culturalmente loro. Oggi, a distanza di anni, facendo un percorso a ritroso con questo libro dimostra invece di essersi resa ben conto delle persone con cui aveva a che fare con il senno del poi. In particolare ha sottolineato la volontà di far ricordare questi (e anche altri) autori: perché i giovani dovrebbero ricordarli e soprattutto, nota dolente, perché si legge sempre meno? 

Sono fermamente convinta che leggere prima di tutto sia vita, e da loro – Moravia, Parise, Pasolini - c’è sempre qualcosa da imparare. I motivi sono tanti… Moravia con la sua descrizione dei personaggi di Roma, con la sua indifferenza al cospetto di certe situazioni e al di là del romanzo Gli indifferenti, ha saputo ritrarre certi stereotipi che si ripetono nel tempo, si rincontrano anche oggi. Come lui non li ha saputi descrivere nessuno. Parise, invece, direi che va letto per il suo modo di essere disobbediente, sempre contro, diverso, e pronto a trovare qualcosa che non è nei canoni. Per certi versi forse è anche più interessante di Moravia. In generale si legge meno ed è un male, leggere è importantissimo: nella lettura c’è la vita, si trovano cose successe anche a noi o cose che ci succederanno. Purtroppo i giovani oggi sono restii ad approcciarsi a un libro e giocano con il cellulare, ci si esprime con i social, una condizione che allontana dalla lettura perché le giornate passano così. Invece sostengo l’importanza della parola, che faccia a faccia arriva in maniera più diretta. Con la lettura ci si saprà esprimere meglio e dare il meglio di sé, si potranno usare meglio le parole. 

Un’ultima domanda: ha citato Eugenio Scalfari, cittadino onorario di Velletri, e Vittorio Gassman, che a Velletri aveva un’abitazione. Era mai stata in città e come si è trovata? 

Conoscevo Velletri ma l’avevo frequentata sempre in maniera sporadica, e di passaggio. Oggi invece mi trovo qui e ho ricevuto un’accoglienza meravigliosa, siamo in un posto stupendo e in generale tutta l’iniziativa la trovo molto bella, ben fatta, e ambientata in un luogo che è magico. Non posso che fare i complimenti a tutti gli organizzatori, anche dal palco ho visto la gente molto attenta, mi è dispiaciuto di non essere al massimo della forma, ma avere un pubblico numeroso e di grande educazione come quello di stasera ha aiutato molto.

Marina Ripa di Meana a Velletri: “Le mie colazioni con Moravia e Parise nella Roma che non c’è più”

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Quarto partecipatissimo appuntamento per la rassegna letteraria internazionale “Velletri Libris”: Marina Ripa di Meana ha presentato il suo ultimo libro Colazione al Grand Hotel, una retrospettiva a tutto campo sulla Roma degli anni d’oro. 

di Rocco Della Corte 


VELLETRI – Grande successo di pubblico per il quarto appuntamento della rassegna letteraria “Velletri Libris”, organizzata dalla Libreria Mondadori Bookstore in collaborazione con la Fondazione Arte & Cultura Città di Velletri.

Stavolta, a dialogare con Ezio Tamilia, è stata la stilista Marina Ripa di Meana, che ha da poco pubblicato Colazione al Grand Hotel. Il volume, che si propone di riscoprire Moravia e Parise, grandi e amici e testimoni di nozze della stessa autrice, ripercorre la Roma degli anni passati con un pizzico di nostalgia e tanti aneddoti. Proprio i dettagli, i particolari, l’analisi dei comportamenti umani hanno ispirato Marina Ripa di Meana che ha spiegato subito il titolo dell’opera: “Eravamo in casa con Roberto Gancia, mio pretendente, e ad un certo punto irruppe il padrone di casa dicendomi che non avevo pagato l’affitto. Lui colse la palla al balzo e per mostrare la sua bontà mi invitò a soggiornare al Grand Hotel”. Da questo punto di partenza divertente, poiché la giovane Marina ricorda come scherzosamente apostrofava il suo corteggiatore (“sgancia”, vista la sua disponibilità economica) scaturì la possibilità di inserirsi nei salotti bene della Roma elitaria e di entrare in contatto con un mondo intellettuale di grandissimo livello.
“La noia – ha ricordato la Ripa di Meana – che mi provocava stare da sola in albergo fu allietata dalle visite di Moravia e Parise, grandi nomi della letteratura e anche simboli di una Roma baciata dagli artisti e dalla cultura. Oggi quando passo davanti a quel tavolo mi rivedo ancora in quelle conversazioni, che mai – ha sottolineato la stilista – entravano nel campo letterario. Erano due uomini per me paterni ma non paternalisti, e le nostre conversazioni mi stimolavano tantissimo anche se non avevo di certo la cultura per sostenere certi discorsi che gente come loro poteva fare”. Prima ancora della dolce vita, c’era una Roma “sgarrupata” – per utilizzare un termine colloquiale utilizzato dalla Ripa di Meana nel libro – casareccia, spontanea, ma piena di vita e di spunti. Colazione al Grand Hotel ha il fine manifesto di recuperare la memoria di Moravia e di Parise, soprattutto verso i giovani. “Non so cosa li colpisse di me – ha detto Marina Ripa di Meana in risposta ad Ezio Tamilia – ma penso che fossero attratti dalla mia sfacciata franchezza. Lo stesso Scalfari (cittadino onorario di Velletri, ndA) non si capacitava di come io potessi intrattenere rapporti intellettuali con loro due. Il Grand Hotel però non ospitava solo i due autori: Agnelli, Liz Taylor, e tanti altri. “Agnelli – ha dichiarato sorridendo l’autrice – mi raccontava di come restasse incantato a guardarmi in tv, e la moglie gli spegneva il televisore”. In un clima coinvolgente e garbato la conversazione ha soddisfatto tutte le varie curiosità che questa testimonianza raccoglie. Impossibile non parlare di Pier Paolo Pasolini, colui che forse più di tutti Roma l’ha raccontata dal basso: “Era l’emblema della capitale creativa, quando lo portammo quasi a forza dalla Marzotto fece resistenza e appena entrato, di fronte all’accoglienza dell’amica Marta, esclamò orripilato ‘Questa è lussuria!’ sbattendo la porta e andandosene”.
Marina Ripa di Meana, che da sedici anni combatte contro il cancro, non ha rinnegato se stessa e fatto della sincerità la sua arma per dialogare con il pubblico: il suo periodo libertino, le sue battaglie radicali, la sua schiettezza le hanno dato la possibilità di farsi strada tra i grandi del Novecento. “Non ho particolari meriti, ero una bella ragazza come ce ne sono e ce ne saranno tante – ha affermato – e rifiutavo anche chi come Vittorio Gassman (altro cittadino di Velletri, ndA) mi voleva portare sulla strada della cultura invitandomi a studiare e a leggere. Oggi gli do ragione, all’epoca lo mandai via in malo modo preferendo la discoteca”. Non è mancato il ricordo di Alberto Sordi, con il quale c’è stato anche un litigio, e proprio in merito ai recenti dibattiti televisivi che l’hanno vista protagonista sulle reti Mediaset Marina Ripa di Meana ha ribadito la sua convinzione: “Io non dico che la mancanza di lavoro non sia un problema, ma dico anche che molti non hanno voglia di lavorare e alcuni mestieri stanno diventando desueti come la sarta o il calzolaio. Non ci sono i soldi facili come tempo fa, bisogna adattarsi, ma è una mia teoria e non di certo la verità assoluta”. Scherzando sulla cattiva riuscita del film Cattive ragazze (“Mi è venuto male, non lo so perché”), l’autrice di Colazione al Grand Hotel ha concluso con un pizzico di amarezza spiegando compiutamente il perché della definizione “Roma perduta”: “Ho voluto ricordare Moravia e Parise perché interpreti di un clima che a Roma non c’è più. Oggi l’ambiente è dispersivo, i problemi di traffico, immondizia e altro fanno il paio con la mancanza di luoghi di aggregazione. Non sono nostalgica, mi proietto sempre in avanti, ma la Roma che c’era prima adesso non si può ripetere”.
Una riflessione che ha lasciato agli spettatori, sempre in numero superiore ai cento, la possibilità di pensare. Marina Ripa di Meana non si è smentita nella sua franchezza, tra l’altro presenziando all’incontro nonostante dei problemi di salute. Al termine dell’incontro degustazioni di vino e altre delizie nel suggestivo Chiostro. Gli organizzatori hanno ringraziato la Banca Popolare del Lazio, Allianz Assicurazioni, la Cantina Piana dei Castelli e il Casale della Regina, sponsor dell’evento. Il prossimo appuntamento è per giovedì 6 luglio, alle ore 21.00, con Valerio Massimo Manfredi. Un altro grande nome per una Velletri davvero perno culturale dei Castelli, come detto anche da Marina Ripa di Meana rimasta letteralmente abbagliata per l’accoglienza e la bellezza della Casa delle Culture.

GALLERIA FOTOGRAFICA
a cura di Rocco Della Corte
(Clicca per ingrandire l'immagine)


Premio Nazionale Teatrale, Micheli: “Con emozione e orgoglio daremo risalto ad Achille Campanile”

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Il Direttore Artistico della Fondazione Arte & Cultura Città di Velletri, in un’intervista, presenta il Premio Nazionale Teatrale dedicato allo scrittore Achille Campanile. La prima edizione, simbolicamente, si svolgerà nel quarantesimo anniversario della morte. 

di Rocco Della Corte


VELLETRI – Sin dal suo insediamento, Micheli ha inserito nelle linee programmatiche l’istituzione di un Premio che si configura di livello nazionale. I copioni che dovranno pervenire alla Direzione Artistica, di genere umoristico e inediti, saranno valutati da una Giuria di comprovata qualità. Proprio il Direttore ha voluto sottolineare questo e altri aspetti, puntando molto sulle potenzialità di Velletri e su questa edizione che dovrà essere un esperimento per fare sempre meglio negli anni successivi.
Direttore Claudio Micheli, lei ha inserito il progetto di un Premio Teatrale dedicato a Campanile sin dalla sua nomina. Come nasce questa idea e quali sono le vostre aspettative? 


È con entusiasmo, orgoglio e una certa emozione che la Fondazione e io personalmente ci siamo messi alla prova nell'istituire una manifestazione culturale importante come la "Campaniliana". Abbiamo voluto per la nostra città un evento per il ricordo e la valorizzazione del grande e poliedrico scrittore (di cui ricorrono i quarant'anni dalla scomparsa proprio quest'anno) e che potesse essere allo stesso modo un'occasione di creatività, esposizione di documenti e materiali originali di proprietà della famiglia, premiata competizione letteraria, il tutto introdotto da un convegno con ospiti di eccellenza. Ringrazio anche l’Associazione Memoria ’900 che in co-produzione curerà varie iniziative della settimana dedicata a Campanile. La vocazione artistica di Velletri, all'interno del più ampio raggio culturale dei Castelli Romani, meritava l'organizzazione di una manifestazione di respiro nazionale, che potesse dare il giusto risalto a un autore di grande spessore come Achille Campanile, che ha scelto questa città come ultima sede per sé e per la sua famiglia. La mia personale conoscenza con il figlio Gaetano, mio compagno di studi, mi ha motivato ancora di più nel proposito di istituire un incontro annuale di cui speriamo la città possa vedere ancora molte edizioni. 

La location della Casa delle Culture, in tal senso, si presta molto… che progetti ci sono per valorizzare l’ex Convento del Carmine, da poco restituito alla città? 

La Casa delle Culture e della Musica è il luogo ideale per accogliere la prima esclusiva di una manifestazione simile dedicata allo scrittore, e il carattere nazionale del premio ci spinge a considerare questa sede come un faro che sappia accogliere da Nord a Sud le proposte che, ci auguriamo, potranno animare la competizione di drammaturgia teatrale. Il rilancio turistico di Velletri deve partire proprio dalla sinergia tra offerta culturale e ricchezze artistiche, enogastronomiche, paesaggistiche del territorio, e la Fondazione continuerà a sostenere progetti e ospitare eventi in grado di esaltare questa sinergia. 

Come si è costruita la Giuria, che sarà composta da nomi di spessore nazionale ma allo stesso tempo conoscitori o interpreti dell’opera di Campanile? 

 La scelta della Giuria e dei relatori del convegno che interverranno in questa prima edizione della “Campaniliana” rispecchia la volontà di onorare la ricchezza della produzione dello scrittore, ringrazio per aver aderito a questo progetto, di cui siamo fieri, il giornalista Arnaldo Colasanti, l'attrice e regista Simona Marchini, il regista Vito Molinari, lo scrittore Giorgio Montefoschi e Gaetano Campanile, figlio dello scrittore, presidente dell’Associazione Memoria ’900 e cittadino di Velletri, che metterà a disposizione i materiali della mostra e senza l'apporto del quale la realizzazione di un evento prestigioso come questo non sarebbe stato possibile. 

Sarà difficile rispondere alle esigenze che un Premio Nazionale porta con sé? Si può considerare una scommessa da vincere? 

Nell'organizzazione della manifestazione ci siamo posti domande e perplessità legate a quella che sarà la risposta del pubblico e soprattutto dei partecipanti al premio letterario. Stiamo investendo tempo ed energie nella diffusione delle informazioni e nell'invito alla partecipazione a tutti gli organismi nazionali di cultura letteraria e teatrale, a cui può ovviamente interessare la partecipazione, come università e istituti di cultura italiana e i loro dipartimenti interessati. Siamo consapevoli delle difficoltà di ogni inizio, ed è per questo che siamo in contatto con gli Istituti Superiori di Velletri affinché gli studenti siano il più possibile coinvolti in questo evento. Siamo allo stesso modo sicuri che la cittadinanza saprà cogliere l'alto livello della manifestazione e saprà premiare gli sforzi organizzativi con una calorosa partecipazione. 

Oltre i timori, qual è l’augurio per la prima edizione della “Campaniliana”? 

Ogni prima edizione porta con sé un carico di rischio che alimenta la sfida e stimola fantasia e motivazione, ma come tutte le primizie avrà un sapore tutto nuovo. Ci auguriamo che possa essere una edizione pilota in grado di aprire la strada a una lunga serie di 'repliche'.

L'angolo del computer: Consigli per l’estate

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Estate, per molti tempo di partenze, di stabilimenti balneari, hotel, villaggi e locali ma anche tempo di continuare ad essere connessi ad internet h24. 

di Stefano Ruffini


Se “proprio si deve” è bene farlo al meglio della sicurezza e a questo proposito dispenserò alcuni consigli che ai più esperti sembreranno banali ma che è bene comunque ricordare.
Non sempre dove soggiorniamo, soprattutto nelle spiagge attrezzate o nei bar, la rete è ben strutturata e può capitare quindi di navigare con un Wi-Fi “aperto” cioè privo di password e quindi privo di segnale criptato. Potenzialmente in queste reti poco sicure c’è il rischio di intrusioni nel proprio computer (ma non solo, anche smartphone o tablet) con furto di dati sensibili, numeri di carte di credito, password personali perpetrato tramite varie tecniche come lo sniffing (intercettazione dei pacchetti dati), il man in the middle (un malfattore che si mette in mezzo tra l’utente e l’hot-spot) o una condivisone fraudolenta. Senza entrare in tecniche di difesa per gli addetti informatici come crearsi un VPN (rete privata virtuale) o evitare di lasciare la configurazione del proxy in automatico bastano pochi accorgimenti per navigare in (quasi) totale sicurezza. Innanzitutto è bene partire con il pc aggiornato sia come sistema operativo che come antivirus (attenzione al pericolassimo nuovo virus ransomware Peyta), poi eliminare le eventuali cartelle condivise, controllare che il firewall sia attivo e se non si ha l’esigenza di condividere il computer in una rete locale chiudere il servizio “server”. Per chiuderlo basta digitare sulla riga comandi (Windows Xp/7/8) o su Cortana (Windows 10) service.msc per accedere alla lista dei “servizi” (accessibile anche tramite pannello di controllo/sicurezza). Una volta trovato in ordine alfabetico il servizio chiamato “server” basterà cliccarci sopra e su “tipo di avvio” selezionare “disabilitato” e riavviare. Si evita così che una qualsiasi persona possa entrare in condivisione con il vostro computer. Ad ogni modo in linea generale anche se non si è protetti si può sempre cercare di navigare nei siti che hanno come prefisso l’HTTPS anziché semplicemente l’HTTP in quanto i dati tra voi e l’HTTPS sono sempre criptati e indecifrabili ad un estraneo anche quando il Wi-Fi è privo di criptazione. Per il resto “buone vacanze” cercando di evitare i siti truffa che propongono soggiorni a prezzi stracciati o che fanno del cybersquatting (siti che imitano siti veri), false proposte di sconti per ipotetiche “notti bianche dell’e-commerce o black Friday dello shopping” e occhio anche alle richieste di amicizia, foto e notizie che si postano sui social network che possono informare i topi d’appartamento della vostra assenza.

Per i Free Runners impegni importanti al "Lavaredo Ultratrail" e alla "Maratonina della lumaca"

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Alle ore 23 di venerdì 23 giugno, corso Italia, nel cuore di Cortina D’ampezzo (BL), si è illuminato da centinaia di lampate frontali che hanno guidato gli atleti giunti da tutto il mondo, per partecipare a questa incredibile corsa.

di Pina Pacifico


CORTINA - La ”The North Face Lavaredo Ultra Trail”, gara che in 120 km con 5.800m di dislivello positivo, ha abbracciato i luoghi più spettacolari delle Dolomiti: il Cristallo, le Tofane, le Cinque Torri, e naturalmente le Tre Cime di Lavaredo.

Un lungo viaggio a piedi che ha visto impegnati grandi campioni, capaci di tagliare il traguardo in 12 ore, e semplici appassionati che hanno avuto 30 ore di tempo per arrivare a Cortina entro il tempo massimo stabilito. Per i Free Runners in gara l’ottimo Luca Moroni, che fianco a fianco all’amico Gianluca Belardini, ha completato il percorso in 23ore17minuti e 13secondi. Hanno completato la gara anche gli amici Veliterni Angelo Colucciello e Enrico Di Cosimo.

Il nostro Senatore Pietro Bernardo, ha invece dovuto rinunciare, fermandosi al 32° km, all’impresa nella gara “Cortina trail” partita la mattina del 24 sullo stesso percorso ma di “soli” 48 km. Domenica 25 nella vicina Valmontone 10 i Free Runners in gara nella “10^ Maratonina della Lumaca”. Corsa podistica su strada di 10 km ben organizzata dalla società ASD Podisti Valmontone. Ottima la prova di tutti che hanno così concluso: Andrea Todini ’37:48; Veronica Correale quarta donna al traguardo e vincitrice dalla sua categoria in ’41:34; Domenico Valeri quinto M60 in ’44:39; Moira Talone quinta di categoria ’47:24; Francesco Macario ’47:23; Mario Vitelli ’48:54; Americo Talone ‘51:32; Paolo Soprano ’51:52; Aldo Velli ’53:15 e Cesarino Bianchi ’55:31.

Velletri Archeologica: Marco Antonio (Parte I di V) a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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Nato a Roma nell’83 a.C., aveva venti anni di più di Ottavio. Conseguentemente, al momento dell’uccisione di Cesare, poteva opporre i suoi 39 anni di esperienza politica e militare agli appena 19 di un giovane Ottavio assolutamente inesperto. 

di Ciro Gravier 


Poteva vantarsi del fatto che all’età di Ottavio lui aveva già debiti per 250 talenti! Ottavio si presentava come magister equitum, fresco fresco nominato in vista di una campagna militare che per ora era rinviata sine die, mentre lui questa carica la esercitava già da cinque anni e con successi conseguiti sul campo.
Ed ora erano dieci anni da quando si era unito a Cesare, con cui aveva svolto tutta la campagna gallica, che aveva poi sostenuto nel conflitto con Pompeo (cosa per la quale fu espulso dal Senato), che aveva raggiunto al Rubicone seguendolo fino a Roma; poi aveva partecipato alla battaglia di Farsalo (anno 48) dove aveva combattuto strenuamente dirigendo l’ala sinistra cesariana contro il centro dei pompeiani. Ed ora, morto Cesare, era rimasto console unico della Repubblica. Ma andiamo per ordine. Marco Antonio proveniva per parte paterna da una famiglia plebea ed era pertanto privo di cognomen. Quello di Creticus che era stato dato al padre era in realtà una pura irrisione che ricordava la sconfitta subita a Creta da parte dei pirati. Da parte materna - sua madre era una Iulia – era invece imparentato, sia pure alla lontana, con la famiglia di Giulio Cesare. Intorno ai venti anni (all’incirca quando Ottavio nasceva) partì per un soggiorno di studi ad Atene. La sua prima impresa militare fu quando, come comandante della cavalleria del governatore Gabinio, sconfisse in Palestina e imprigionò il re di Giudea Aristobulo II. Il prestigio militare conseguito in questa occasione gli valse l’incarico da parte di Gabinio di intervenire militarmente – e prima dell’incarico, l’influenza che esercitò su Gabinio stesso a decidersi di avventurarsi nella guerra civile in corso in Egitto fra Tolomeo XII Aulete (il padre di Cleopatra) e sua figlia Berenice IV col marito Archelao. Era l’anno 55. Gabinio per abuso di potere e corruzione fu poi processato, ma Marco Antonio per i successi militari fu esaltato. A questo punto, Marco Antonio fece la sua scelta di campo definitiva nella contesa già in atto a Roma per il potere tra Pompeo e il suo parente Giulio Cesare, che raggiunse in Gallia. Giulio Cesare apprezzò, e quando questi ebbe compiuto i 30 anni di età previsti dalle legge Cornelia, lo inviò nel 53 a Roma come candidato alla questura per l’anno successivo. Quell’anno, con la morte di Crasso a Carre, e l’anno precedente con la morte di Giulia figlia di Cesare e moglie di Pompeo, il triumvirato aveva di fatto cessato di esistere e Cesare, impegnatissimo com’era in Gallia, aveva assoluto bisogno di insediare nei gangli della politica e dell’amministrazione a Roma uomini di cui si fidasse. Purtroppo in quel frangente Roma era attraversata dalle opposte bande omicide di Clodio (candidato alla pretura) e di Milone (candidato al consolato), in un clima di violenza tale per cui i comizi elettorali furono sospesi e rinviati a gennaio (del 52), e proprio mentre il Senato stava deliberando sull’organizzazione dei nuovi comizi, in un ennesimo scontro fra le due squadracce, Clodio fu ucciso sulla via Appia all’altezza di Boville. Nel frattempo, Antonio era ritornato in Gallia e poi di nuovo a Roma, e fu finalmente eletto. L’anno successivo ottenne l’augurato e quello ancora successivo il tribunato della plebe: due cariche di grandissima importanza in quanto con l’augurato si poteva far leva sugli scrupoli religiosi ai propri fini e col tribunato si poteva esercitare l’interdizione verso qualunque proposta politica che fosse sgradita. Marco Antonio entrò in carica come tribuno il 10 dicembre del 50 Ormai si era alla stretta finale del braccio di ferro tra Cesare e Pompeo. Il 1° gennaio del 49 fu letta in Senato una lettera di Cesare che si dichiarava disposto a congedare otto delle sue legioni e a deporre il comando delle province a condizione che Pompeo facesse altrettanto. Il Senato votò quasi all’unanimità che a deporre armi e province fosse solo Cesare, e quindi Marco Antonio, esercitando i suoi poteri costituzionali, oppose il veto. Agli oppositori di Cesare, che erano la maggioranza del Senato, restò allora un unico mezzo legale per aggirare il veto del tribuno, e l’8 gennaio con un senatus consultum ultimum Cesare fu dichiarato hostis publicus. Non solo, ma si pensò anche a punire il tribuno per aver opposto il veto. Antonio lasciò precipitosamente Roma di nascosto e, travestito da schiavo, giunse a Rimini l’11 gennaio, quando nella notte tra il 10 e l’11 Cesare aveva attraversato il Rubicone. Il suo progetto era una guerra-lampo: una discesa rapidissima verso Roma effettuata da lui lungo l’Adriatico congiunta ad un’azione verso il centro della penisola affidata a Marco Antonio, il quale raggiunse Arezzo il 15 di gennaio, mentre Cesare era sfociato nel Piceno. Due giorni dopo l’intera opposizione oltranzista a Cesare, con a capo Pompeo e i consoli, scapparono da Roma verso il sud e la Puglia. E così si arrivò a Farsalo.

Il Convento del Carmine: una storia attraverso i secoli fino alla Casa delle Culture

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Luogo denso di attrattive storiche e artistiche, la struttura seicentesca dell’ex Convento del Carmine ospita da qualche anno la Casa delle Culture e della Musica di Velletri che fa rivivere con una pluralità di eventi diversi gli antichi ambienti frateschi. 

di Valentina Leone


VELLETRI - La zona nord-ovest della città, prima che fosse edificato il convento nel XVII secolo, era quasi del tutto disabitata: a occupare gli spazi deserti e quasi di campagna vi erano solo l’oratorio della Confraternita della Misericordia, dal 1535 al 1573, e la chiesa di S. Antonino dell’XI secolo, entrambi ceduti ai Frati Carmelitani appena giunti in città nell’ultimo quarto del Cinquecento.

Le donazioni cittadine contribuirono, nel primo scorcio del secolo successivo, alla costruzione del convento, secondo dei tratti essenziali, caratteristici del’architettura carmelitana, che prediligono una distribuzione non dispersiva degli spazi, organizzati in una struttura quadrangolare sviluppata su diversi piani. Il nucleo seicentesco comprendeva un piano sotterraneo che ospitava i magazzini, mentre al piano terra erano collocati la chiesa con l’oratorio, il chiostro, il refettorio, la cucina e al piano superiore si trovavano le celle per i frati e le stanze per il Priore. Nella seconda metà del Seicento le lunette del chiostro quadrangolare, coperto da un porticato con volte a crociera, furono decorate con storie inerenti ai carmelitani che dovevano raccordarsi alle origini bibliche e storiche dello stesso ordine mendicante. Gli affreschi, di indubbio valore artistico, hanno costituito per gli studiosi un piccolo enigma, non solo per l’identificazione dei personaggi raffigurati, resi spesso irriconoscibili per la naturale erosione del tempo, ma anche per l’interpretazione del corretto ordine di lettura non direttamente riconducibile a un senso di progressione.
Secondo gli ultimi studi riconoscibili sarebbero principalmente di due mani, quella seicentesca di Gaspard Doughet (1615-1675), cognato del pittore francese Nicolas Poussin, e quella di Antonio Paticchi (1762-1788); mentre ancora incerti sono alcuni casi di attribuzione che potrebbero essere argomento di ulteriori indagini. In contemporanea all’abbellimento del chiostro, che ha conservato oggi la sua originaria identità di peripato quale luogo di raccoglimento e sede delle celebrazioni dei patroni dei carmelitani, fu affrescato anche il refettorio aggettante sul giardino adornato da colonne ottocentesche, attualmente trasformato in spazio espositivo e sala conferenze. Quando questa sala fu aperta per la prima volta era ancora presente la scaffalatura dell’Archivio del Vecchio Catasto, polverizzatasi, quasi avesse subito una detonazione, al contatto con l’aria. Dietro l’ombra della fuliggine comparvero di nuovo le finte finestre affrescate per creare l’illusione di uno spazio più ampio, con prospettive bucoliche riprese nelle volte superiori per allietare l’ambiente conviviale. Il corpo centrale dell’ex chiesa medievale, riconvertito oggi in auditorium, fu più volte ritoccato nel corso del tempo, ma senza che sbiadissero sulle pareti gli affreschi originali. Sulle forme della precedente sagrestia è ricalcata l’odierna sala prove, dove i tondi lampadari, progettati per migliorare l’acustica, contrastano con gli stucchi originali che sugli angoli e sui lati lunghi lasciano in sospeso i motivi floreali per assumere le fattezze di stemmi o della stessa chiesa di S. Antonino con la torre campanaria.
E' del 1870 il passaggio di tutto il complesso conventuale del Carmine al demanio, con conseguente conversione a magazzino quindi a caserma. Dal 1911 l'ex Convento divenne sede di alcuni uffici governativi, oltre ad uffici del registro (fino al 1960). Il refettorio in particolare, oggi Sala degli Affreschi e luogo della mostra, è caratterizzato da una volta a botte ribassata e lunettata, con la rappresentazione di Elia sul carro di fuoco che ascende al cielo (al profeta Elia risale infatti, secondo la tradizione, l'Ordine dei Carmelitani dell' antica Osservanza) e, nelle lunette delle due pareti di fondo, la Vergine tra Santi e Martiri in cui è raffigurato il dono dello scapolare ai carmelitani, a testimonianza della particolare protezione conferita dalla Vergine al suo portatore; e infine la rappresentazione dell'Ultima Cena. L’intera struttura si candida a essere un luogo di ritrovo cittadino, pensato per ospitare eventi a sfondo culturale ed esso stesso monumento alla cultura da vivere quotidianamente nel silenzio del chiostro o del giardino, in un sereno sodalizio tra arte e natura.

Da Velletri e dai Castelli a Piazza S. Apostoli per un progetto civico e progressista, 'Insieme nessuno escluso'

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Sabato primo luglio saremo in piazza Santi Apostoli per uno nuovo ed inclusivo progetto politico. Un’alleanza civica, progressista e democratica. 

ROMA - Una speranza per le donne e gli uomini di questo Paese, che sul lavoro, sulla democrazia, sui diritti, sull’eguaglianza, sulla transizione ecologica dell’economia e della società, sulla difesa dell’istruzione e della sanità pubblica vogliono costruire la nuova sfida per il cambiamento.
C’è una ricchezza di esperienze territoriali, di attivismo civico, d’impegno sociale che oggi la politica dei partiti non incontra più. A questi vogliamo dare voce e rappresentanza, con loro vogliamo ricostruire comunità e valori condivisi. Di fronte alla paura, al rancore, alla guerra dei penultimi contro gli ultimi su cui le destre ed il populismo fondano il proprio consenso, l’Italia ha bisogno di una nuova speranza e di un progetto capace di portare il paese fuori dalla crisi permanente. C’è stato un tempo nel quale il centrosinistra è stato capace di unire le culture politiche della sinistra, del cattolicesimo democratico, dell’ecologismo, del socialismo riformista per costruire esperienze di buon governo capaci di cambiare in meglio la vita e la storia di tante comunità. Da queste esperienze dobbiamo ricominciare, senza bisogno di formule politiciste, né di ridotte identitarie. Avvertiamo la responsabilità di metterci al servizio di una nuova stagione del cambiamento, capace di ricostruire legami, partecipazione, solidarietà, condivisione, impegno per dare all’Italia e all’Europa di domani un nuovo futuro. Lo vogliamo fare unendo le tante voci e storie che nel tempo hanno costruito e dato volto alla Sinistra di questo paese. Per tutto questo sosteniamo con forza l’iniziativa messa in campo da Giuliano Pisapia, da Pierluigi Bersani, da Roberto Speranza e da tante e tanti che Sabato a Roma vogliono dare inizio ad una nuova storia. 

Firmato: Filiberto Zaratti Umberto Carlo Ponzo Maurizio Sementilli Daniele Ognibene Sergio Andreozzi Sandro Romani Pasquale Boccia Claudio Bernini Giuseppe Polverini Gabriela Porretta Stefania Ceforo Matteo Santilli Luca Lommi Mario Notari Fabio Abbatini Lara Andreuzzi Maria Antonietta Pro Riccardo Conti Emanuele Sabatini Roberto Cacioli Emiliano Leoni Pietro Tetti Maria Letizia Gavini Flavio Gavini Rosalba Middei Fabrizio De Angelis Luisa Carbone Maurizio Querini Doriana Basili Elisa Pucci Nicola De Bernardini Sergio Pizziconi Giulia De Angelis Maurizio Colacchi Carlo Alberto Ghenzi Fausto Di Bernardini Mario Casciotti Luigi Onorato Pasquale Caputo Mario Galieti Benedetta Albini Roberto Peduzzi Daniela Giusti Stefano Antonacci Roberto Battistelli Luciano Peduzzi Dania Antonacci Lisa Marazzi Pasquale Matarazzo Luigi Jovino Giorgio Fiocco Sabina Ponzo Giulia Ciafrei Carlo Guglielmi Alessandro Lombardo Patrizio D’Andrea Marco Esposito Alessandro Pocci Elisa Castagna Riccardo Cascapera Bruno Petrolati Amedeo Rossi Paolo Magnosi Antonello Taddei Anna Maria Iozzi Renzo Colazza Saviana Colazza Carlo Mosconi Marco Lacchei Stefania Proietti Daniele Mazzotta Giovanni Pucci Massimo Pucci Nerina Lupardini Guglielmo Abbondati Domenico Natella Claudio Fiorani Valerio Bruciamete Matteo Angelantoni Giancarlo Trombetta Renato Sciamplicotti Carmen Zorani Antonio Fioritto Giuseppe Giovannetti Mirko Laurenti Marco Comandini Barbara Giovannoli Mario Falasca Domenico La Manna Massimo Preziosi Massimo Pepe Roberto Giuliani Roberto Spaziani Danilo Marra Marta Bevilacqua Stefano Pennacchi Fabio Valeau Anna Rita De Angelis Matteo Valeau

XIII Domenica T.O. - A: "Gli steccati dell'inutile" a cura di don Gaetano Zaralli

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Mt 10,37-42

TESTO
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa".

COMMENTO
Superato lo scoglio della contrapposizione tra affetti familiari e dedizione totale a Gesù, dando alle espressioni dell’evangelista la giusta collocazione, quella cioè di un linguaggio volutamente esagerato per dimostrare che non c’è altro bene al mondo che possa competere con quello del Figlio di Dio, forse è opportuno fissare l’attenzione al resto del brano.

“Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.”.
L’accoglienza suggerita da Gesù ha un valore più teologico che sociale, perché nella persona accolta, si intravede il volto stesso di Dio Padre. 
Quando delle fedi si fa un guazzabuglio di comodo, non si operano scelte consapevoli, ma ci si accontenta di seguire la massa dovunque, anche nel precipizio della superficialità. Dio non ama il piattume delle cose scontate.

“Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta…”.
Accogliere significa conoscere e riconoscere quegli stimoli innovativi che hanno la forza di condurre l’uomo alla crescita. E ciò deve accadere anche nell’esperienza della fede. 
Oggi la Chiesa ha estremo bisogno di profeti, e, se la storia è maestra, è facile riconoscerli in coloro che la chiesa istituzione purtroppo combatte e contrasta. I veri profeti non sono mai “contro” qualcuno o qualcosa, i veri profeti colgono i segni di una realtà che ha voglia di espandersi nel campo difficile delle libertà interiori che sole possono valicare gli steccati di ciò che è vecchio e inutile.

“…chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.”.
Il giusto è colui che nel giorno del giudizio si stupirà che dietro il volto del malato, dietro il dramma dei perseguitati, dietro la fame degli emarginati si nascondeva l’immagine stessa di Cristo Gesù. Il giusto, come dice S. Paolo, è colui che opera per quell’amore che non si vanta, che non si gonfia, che non cerca il proprio interesse.
“E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo…”.
Nelle arsure estive e dopo un lavoro debilitante il sollievo di un bicchiere di acqua fresca è il dono più grande che si possa avere. L’entità del dono è piccola cosa, ma se chi ne usufruisce è il discepolo che si è fatto viandante per Cristo, quell’atto diventa cooperazione nella evangelizzazione e merita la ricompensa.
Quando in passato si facevano pochi santi, vedevo in loro dei privilegiati, perché la loro causa era sorretta da grandi organizzazioni e da tanta disponibilità di soldi. Negli ultimi anni, quando sugli altari sono saliti migliaia di martiri e altrettante figure di brave persone, ho provato altro disagio, perché tra quelle non c’era mio nonno. 
Mio nonno nel suo orto aveva un pozzo la cui acqua era freschissima… ed era per tutti.
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Tratto da “Un vangelo dal volto umano” di Gaetano Zarallihttp://www.aracneeditrice.it/…/index.php/pubblicazione.html…

Il primo Consiglio Comunale di Lariano crea i primi attriti, Casagrande: "Lesi principi democratici"

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Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare di "Insieme per cambiare Lariano" un comunicato stampa relativo al primo Consiglio Comunale svoltosi a Lariano lo scorso giovedì. La lista a sostegno del dottor Casagrande, che ha ottenuto il 38,5% delle preferenze, ha diramato una nota per porre alcuni quesiti.

Comunicato stampa 


LARIANO - Nel punto 1 all'Odg "Insediamento del Consiglio Comunale. Esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti" Nostro voto Contrario. Perché siamo per la trasparenza, dopo aver appurato che il Sindaco intrattiene rapporti di lavoro con la BPL, nostra Tesoriera, abbiamo richiesto al Sindaco di mostrare il contratto di consulenza che intrattiene con la stessa Banca Popolare del Lazio, nessun problema se non fosse che essa, come vi ricordiamo, è la Banca Tesoriera del Comune di Lariano.

Assolutamente nulla contro la Banca, che svolge un buon servizio di tesoreria, ma un buon Sindaco ha il dovere di dire tutta la Verità e fare chiarezza, con il massimo Rispetto delle istituzioni, della cittadinanza e di chi li rappresenta. A noi omertà e modi poco chiari non ci appartengono. Quindi, da quanto affermato ufficialmente in Consiglio comunale, dovremmo percorrere altre strade per poter dissipare tutti i dubbi, poiché il Sindaco ha riferito di non voler produrre alcun documento. Perché? Chiediamo questo solo ad onor della verità e della trasparenza. Abbiamo preteso, come da regolamento, che tale risposta venisse messa a verbale e poi procederemo come la legge prevede. Nel punto 3 all'Odg, Nomina del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio Comunale, lodevole il discorso del Sindaco appena riconfermato... tutto improntato sulla Democrazia, la cooperazione e la collaborazione tra maggioranza e minoranza per portare avanti i progetti che possono condurre ad una Lariano migliore. Toccante il discorso laddove il Sindaco ha parlato della crisi lavorativa che coinvolge tutta la nazione ed in particolare tante persone di Lariano. Ma come si dice, tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare . In virtù del principi di democrazia, collaborazione e pluralismo, e come non accadeva da anni, forse per la prima volta, nella storia del Comune di Lariano, sia la Presidenza che la Vice Presidenza del Consiglio sono andati alla maggioranza. Leso ogni principio di pari opportunità e collaborazione. Ma vi è di più! Il nostro consigliere di minoranza Tiziana Cafarotti, si è proposta alla nomina di Presidente del Consiglio Comunale dichiarando esplicitamente di rinunciare alla indennità (pari circa a 400 euro al mese) a favore di una assunzione di un lavoratore (cittadino di Lariano disoccupato) tra quelli socialmente utili, purtroppo tale proposta non è stata minimamente presa in considerazione, nè il neo eletto Presidente del Consiglio Comunale ha parimenti dichiarato di rinunciare alla sua indennità. Tutto legittimo ma i fatti non corrispondono alle parole. Dulcis in fundo per la Vice Presidenza del Consiglio, che da anni oramai viene data alla Minoranza, è stato eletto un Vice Presidente della Maggioranza senza neanche chiedere quale fosse la proposta della Minoranza, facendo cosi decadere un atto di Pluralismo e Democrazia. Tutto ciò fa pensare che non possiamo aspettarci neanche un interscambio di proposte, nonostante la nostra volontà sia di proporre idee per Il bene di Lariano, con una opposizione propositiva. Per questo Sindaco, assolutista ed oscurantista, la minoranza non merita di fare proposte, nonostante lui stesso a parole chieda collaborazione, come si fa a chiedere collaborazione laddove vengono occupati tutti i posti di potere dalla maggioranza!? Vogliamo ricordare che rappresentiamo oltre 2800 elettori, nonché tutti i cittadini di Lariano. La democrazia ha subito un brutto attacco, ma non è stata sconfitta, anzi nel prenderne coscienza diventa più forte il nostro senso del dovere, nel continuare a Lavorare per una Lariano più bella, solidale e trasparente. W Lariano. W la Democrazia. 


Firmato: i Consiglieri Comunali di Insieme per Cambiare Lariano: Casagrande Raffi Gianluca, Montecuollo Francesco, Cafarotti Tiziana, Romaggioli Enrico.

Al "Maracanà" prosegue a pieno ritmo l'attività con i tornei estivi di Lega Calcio a 8, Salsiccia, Prosciutto

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Prosegue incessante l'attività del Maracanà. Al centro sportivo veliterno i Tornei della Salsiccia, del Prosciutto e di Lega Calcio a 8. Gol ed emozioni come sempre.

Si ringrazia Dario Nocera per i comunicati.

VELLETRI - Ecco i principali Tornei estivi che animano la struttura del Maracanà come sono andati. Settima giornata per Lega Calcio a 8 e Torneo della Salsiccia, ottava per la competizione del Prosciutto.


LEGA CALCIO A 8 - GIORNATA 7

Il Bar La Fontana si impone per 6-1 sulla Norcineria De Angelis, mentre Marco Frutta batte Borussia Team e lo scavalca in classifica. Al primo posto resta il Bar La Fontana che non ha sbagliato nel testa-coda confermandosi una delle favorite. 




TORNEO DELLA SALSICCIA - GIORNATA 7

L'Edizione 2017 del Torneo della Salsiccia prosegue a gonfie vele. Nel girone A l'Atletico Malatesta batte 5-0 Penelope e conferma la leadership a +9 sulla seconda della classe Boavista, che ha rifilato un 12-1 al Gigi Riva. Sul podio anche Pizzeria Maracanà che ha vinto 7-5. Nel girone B dell'entusiasmante Torneo vittorie per Birrareal e Sunderland, che si confermano seconda con 11 punti e prima con 18 punti a punteggio pieno. Una gara è stata rinviata. 




TORNEO DEL PROSCIUTTO - GIORNATA 8
Il Torneo del Prosciutto continua ad essere avvincente. Salvatori vince di misura su Marco Frutta, a dispetto della differenza in classifica, e resta al primo posto. Euroservices con un perentorio 8-2 su Edil Impianti rimane a -3, mentre Pizzeria Italia con la vittoria su The V Eagles stacca proprio gli avversari e si porta al terzo posto, seppur distanziata dalla vetta. 



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