Capita spesso, nella mia sporadica attività, di sostituire un disco fisso danneggiato o troppo lento, acquistare un computer per un amico o una chiavetta usb e sentirmi dire che c’è una piccola differenza di capacità tra quella dichiarata sulla confezione e quella visibile sulle schermate del computer che è sempre minore.
La questione non riguarda né porzioni di memoria “nascoste” che sarebbero comunque visibili in “pannello di controllo/sistema e sicurezza/strumenti di amministrazione/gestione computer/gestione disco” , né “arrotondamenti” della casa madre. In realtà la differenza sta nel diverso modo di calcolare la capacità di memoria; infatti nelle confezioni o nelle pubblicità viene utilizzato il sistema decimale mentre nel software il sistema binario base 2. Facciamo degli esempi pratici: nelle caratteristiche dei produttori, quindi nel sistema decimale un 1 kB (kilobyte) equivale a 1000 byte, 1 MB a 1000 kB, 1 GB a 1000 MB, 1 TB (terabyte ) a 1000 GB e così via. Diversamente, consultando il sistema operativo che utilizza il metodo binario, 1kB è formato da 1024 byte, 1 MB da 1024 kB (quindi 1024 x 1024 = 1.048.576 byte anziché 1000.000 come per il sistema decimale ), 1 GB da 1024 MB e via discorrendo; ne consegue che un pc che la casa dichiara avere una memoria di massa (hard-disk) di 500 GB troveremo che avrà una capacità di 465 GB, in questo caso circa l‘8 % in meno. Non è una bizzarria utilizzare in informatica il metodo binario base 2 in quanto l’unità di misura ”byte” è formata da 8 bit (cioè una sequenza di 8 elementi dal valore “0” o “1”) che equivale a 2 elevato 3. Nota: ad eccezione del kilobyte che va abbreviato con la “k” minuscola (seguito dalla “B” maiuscola) tutti gli altri multipli del byte vanno sempre scritti con la lettera maiuscola (MB, GB, TB, PB, EB, ZB, YB). Un errore che si fa spesso (succede anche a me nella fretta) è quello di scrivere la “b” minuscola che invece rappresenta i bit e non i byte, infatti 1 Megabyte equivale a 8192 kilobit (cioè 1024 kilobyte x 8 bit). I bit vengono usati anche per definire la velocità (molto teorica) di contratto delle ADSL, dove ad esempio 7 Mbps, cioè 7 megabit per secondo, è da dividere per 8 per ottenere la reale velocità di scaricamento in megabyte.
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