Il Consigliere Comunale Dario Di Luzio, capogruppo al palazzo comunale di Velletri per il gruppo Fdi, interviene ancora una volta in merito ai tributi locali, in comunicato stampa dove si riferisce "all’aumento esponenziale della tassa sui rifiuti che negli ultimi anni è cresciuta, cresciuta e ancora cresciuta"
Comunicato stampa a cura di FDI - Dario Di Luzio
“A parole sono fenomeni, nei fatti molto vicino a zero. Ancora una volta a Velletri non c’è traccia di una riduzione della Tari per l’anno 2018 e nessuna agevolazione concreta e sostanziale per famiglie e per le imprese. Comportamento assurdo, nonostante le difficoltà che sta vivendo la città. In politica contano gli atti prodotti, non le chiacchiere e la sterile propaganda elettorale”. Di Luzio punta il dito sulla mancanza diminuzione di un importante tributo locale che costerà alle famiglie ed alle attività produttive tutte (commercianti, artigiani, agricoltori, imprese ecc) una cifra importante per Velletri, 8.250.000 euro. “Conti alla mano poco vale lo “sforzo” che ogni giorno si sta facendo per differenziare in modo corretto i rifiuti – prosegue il Consigliere Comunale Dario Di Luzio –, infatti nonostante i cittadini, le famiglie e le attività produttive stanno svolgendo una encomiabile attività di diversificazione del rifiuto, impegnando molto tempo e spazi, non ci sono assolutamente riduzioni e vantaggi concreti. Non c’è traccia di una politica di riconoscimento, con una riduzione delle tariffe, proprio a chi in modo opportuno e adeguato differenzia, o benefici sui conti derivanti da quando riciclato che non viene conferito in discarica con i generici. A Velletri negli ultimi dieci anni c’è stato sempre un costante aumento della tassazione per i cittadini, ora per il 2018 il costa è di euro 8.250.000, prima di Servadio e del Partito Democratico con Articolo 1-Liberi e Uguali presenti ancora oggi in giunta era praticamente la metà”. Scontro frontale anche sulle procedure e sulla possibilità di contribuire nella presentazione e votazione dell’atto fondamentale in aula. “Avevo formalmente chiesto tutto i documenti prima della discussione della commissione, per avere modo di dare un contributo fattivo ai lavori e con i giusti tempi, vista la complessità della materia. Un’altra volta la mia email formale e inviata tramite pec non è stata evasa. L’amministrazione comunale ha portato gli atti, tanti e di complessa lettura appunto, solo nel pomeriggio di giovedì 25 gennaio, un’altra commissione era convocata per venerdì 26 gennaio dove già all’inizio si vedeva che volevano sbrigarsi, poi Consiglio Comunale convocato per lunedì 28 gennaio in prima convocazione alle ore 9.30. Proprio nell’ultima commissione di venerdì ho formalmente chiesto di non discutere nel prossimo consiglio questo atto così importante per dare la possibilità a tutti di fare proposte sensate e di aiuto alla riduzione del tributo. Ancora una volta – aggiunge il Consigliere Di Luzio – un comportamento assurdo ed inspiegabile di questa amministrazione targata Pd e Articolo1-Liberi e Uguali, con un assessore ancora oggi presente in giunta. Obbligano i cittadini di Velletri a pagare 8.250.000 euro basando tutto su un piano finanziario di appena qualche decina di pagine, senza un sano confronto tra tutte le forze politiche, con gli emendamenti che vengono subito bocciati e la mancanza totale di ascolto verso le proposte e assenza appunto di progetto concreto di riduzione di un tributo locale che mette in ginocchio famiglie e imprese”. Il Consigliere Dario Di Luzio ritorna poi sulla questione del mega impianto per la frazione organica – umido che il Partito Democratico vuole realizzare ai cinque archi. Impianto per ora fermato dopo il lavoro della commissione speciale rifiuti, di cui lo stesso Di Luzio ha fatto parte, ed i voti dell’aula consiliare veliterna di dicembre 2015 e giugno 2017, con il Pd andato pesantemente sotto. “C’è chi vuole ancora fare il mega impianto dei rifiuti ai cinque archi, chi lo vuole fare ci deve mettere la faccia, chiunque esso sia e dovunque sia collocato. Non avrò nessun tipo di problema a pubblicare tutte le foto di chi nonostante ogni critica e considerazione vuole deturpare il nostro incantevole territorio con opere così grandi e inadatte. Dopo mesi di audizioni, incontri con esperti ed una attenta lettura di tantissimi atti prodotti e delle normative di riferimento è stato redatto il documento finale della commissione speciale rifiuti che dice tutto, che ha come primo firmatario il presidente della stessa commissione il dott. Giorgio Greci. Grazie a quel lavoro completato nel dicembre 2015 è stato scongiurato quel mega impianto industriale che sarebbe costato 20 milioni di euro, da oltre 33.000 tonnellate/annuale di rifiuto-umido, quando Velletri ne produce 6.000 tonnellate ogni anno. Un plauso doveroso va anche rivolto a quei tanti cittadini, al comitato di zona ed alle associazioni agricole che si sono impegnate contro questa devastazione ed hanno contribuito ai lavori della commissione. Nella relazione finale come detto del dicembre 2015 – prosegue il Consigliere Comunale Dario Di Luzio – si ribadisce con forza che la soluzione migliore per la gestione dell’umido a Velletri non è nei mega-grandi impianti industriali, a noi servono mini mini impianti di comunità per l’umido del centro urbano, molto molto più piccoli di quello che volevano fare e molto molto molto più economici, invece per la vasta campagna-periferia dare a tutti i contribuenti le compostiere domestiche personali. Qualcuno vuole ancora cercare di fare un mega impianto dei rifiuti ai cinque archi – conclude l’attivo Consigliere Comunale di Velletri Di Luzio –, ci troveranno pronti. Già Giorgio Greci ha annunciato che sarà in prima linea contro questo scempio, io al suo fianco”.