Mondadori Bookstore Velletri ancora una volta affollata di spettatori nel primo sabato pomeriggio di dicembre. Ospite d’eccezione il giornalista e conduttore televisivo Luca Telese, specializzato nelle inchieste di stampo politico, che ha presentato il suo ultimo libro Cuori contro edito da Sperling e Kufler.
di Rocco Della Corte
VELLETRI - Un lavoro difficile quello di Telese, che si è posto l’ambizioso obiettivo di riscoprire le storie dei cuori, rossi e neri, protagonisti di una delle stagioni più calde e difficili, anche dal punto di vista sociologico, della storia d’Italia. A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, infatti, molti episodi di cronaca con sfondo politico hanno attraversato la nostra penisola e l’estremismo, di destra e di sinistra, ha lasciato delle ferite aperte e dei casi mai completamente risolti o approfonditi. Dieci anni e più di lavoro, come raccontato da Telese, sono stati dunque sintetizzati in quasi cinquecento pagine di testimonianze, interviste, indagini e ricostruzioni che cercano di dare finalmente delle risposte concrete e veritiere a pagine nere della storia nazionale.
Oltre la dietrologia, “che spesso sembra più credibile di un pensiero semplice solo perché presuppone il marcio”, il giornalista di La7 ha raccontato l’esperienza editoriale e di vita che lo ha portato a scrivere Cuori contro, dopo il grande successo di Cuori neri: ammettere gli errori, non evitare di affrontare questioni spinose, riscoprire il Sessantotto, le contestazioni giovanili, gli assassinii e connetterli con l’attualità anche tramite il ricordo e la memoria, concetti imprescindibili per la creazione di un futuro che non si traduca in una ripetizione degli stessi errori. Gli Anni di Piombo, infatti, hanno rappresentato una fase che non si può non approcciare in maniera critica e documentata, con l’ottica del giornalista animato dal senso di giustizia. Tante storie, quelle raccolte in Cuori contro, senza morale, talvolta anche truculente, e filtrate dalla disperazione di madri che hanno addirittura paura di vedere le foto dei propri figli uccisi, fino ad arrivare allo svenimento nel caso in cui si avvicinino all’ultima immagine del proprio ragazzo freddato in un agguato. Secondo Luca Telese c’è una vera e propria “zona grigia” che nessuno ha il coraggio di affrontare, e che va sempre più verso una mistificazione globale generata dalla confusione dei tasselli che la compongono.
Da qui l’urgenza di raccogliere le storie di cuori l’uno contro l’altro, vicende inquietanti ma reali: l’estremismo di destra e la sinistra rivoluzionaria hanno tanti cuori uccisi, tanti familiari costretti alle lacrime senza aver neanche compreso appieno il perché. Telese ha raccontato delle interviste fatte a chi, in quel periodo, era presente, e con grande lucidità e impeccabile dialettica ha argomentato, vicenda dopo vicenda, più storie di vittime degli anni di Piombo. Ha citato i colleghi Walter Veltroni, Lilli Gruber, Gad Lerner, che in quest’attività di approfondimento si sono confrontati con lui, e rimandato continuamente all’attualità (fresca è ancora la scossa provocata dai fatti del Bataclan, a testimonianza della ciclicità della storia e dei suoi accadimenti). Tuttavia Telese non ha trascurato gli aspetti più umani, a volte anche poetici, che l’ascoltare simili storie può suscitare. “Il giornalismo talvolta, soprattutto nei momenti tragici, viene fortunatamente superato da una gran voglia di essere solidali”. L’autore ha approfondito tantissimi argomenti, nominando molte delle vittime di quegli anni, e cercando di rispondere anche alle domande dei presenti.
L’incontro con l’autore è stato preceduto dalla proiezione di un significativo filmato, che ha ripercorso alcune tappe salienti degli anni 1968-1973, con i morti, i personaggi politici e le più note citazioni che hanno animato sia la contestazione giovanile che il dibattito pubblico e politico. Al termine dell’incontro consueto firma-copie e tanti quesiti che i partecipanti hanno rivolto allo scrittore, molto gentile nel soffermarsi a fare dediche e a condividere pensieri e riflessioni. Apertura di successo, dunque, per il mese dicembre della Mondadori che proseguirà con Corrado Augias (martedì 5 alle 18.30 presso il Teatro Aurora), Catena Fiorello (martedì 12 alle 18,30 in Libreria) e Walter Veltroni (venerdì 15 alle ore 18.00 sempre al Teatro Aurora). Tre appuntamenti imperdibili per una girandola di nomi illustri che sono un’opportunità importante per i cittadini di Velletri.
Oltre la dietrologia, “che spesso sembra più credibile di un pensiero semplice solo perché presuppone il marcio”, il giornalista di La7 ha raccontato l’esperienza editoriale e di vita che lo ha portato a scrivere Cuori contro, dopo il grande successo di Cuori neri: ammettere gli errori, non evitare di affrontare questioni spinose, riscoprire il Sessantotto, le contestazioni giovanili, gli assassinii e connetterli con l’attualità anche tramite il ricordo e la memoria, concetti imprescindibili per la creazione di un futuro che non si traduca in una ripetizione degli stessi errori. Gli Anni di Piombo, infatti, hanno rappresentato una fase che non si può non approcciare in maniera critica e documentata, con l’ottica del giornalista animato dal senso di giustizia. Tante storie, quelle raccolte in Cuori contro, senza morale, talvolta anche truculente, e filtrate dalla disperazione di madri che hanno addirittura paura di vedere le foto dei propri figli uccisi, fino ad arrivare allo svenimento nel caso in cui si avvicinino all’ultima immagine del proprio ragazzo freddato in un agguato. Secondo Luca Telese c’è una vera e propria “zona grigia” che nessuno ha il coraggio di affrontare, e che va sempre più verso una mistificazione globale generata dalla confusione dei tasselli che la compongono.
Da qui l’urgenza di raccogliere le storie di cuori l’uno contro l’altro, vicende inquietanti ma reali: l’estremismo di destra e la sinistra rivoluzionaria hanno tanti cuori uccisi, tanti familiari costretti alle lacrime senza aver neanche compreso appieno il perché. Telese ha raccontato delle interviste fatte a chi, in quel periodo, era presente, e con grande lucidità e impeccabile dialettica ha argomentato, vicenda dopo vicenda, più storie di vittime degli anni di Piombo. Ha citato i colleghi Walter Veltroni, Lilli Gruber, Gad Lerner, che in quest’attività di approfondimento si sono confrontati con lui, e rimandato continuamente all’attualità (fresca è ancora la scossa provocata dai fatti del Bataclan, a testimonianza della ciclicità della storia e dei suoi accadimenti). Tuttavia Telese non ha trascurato gli aspetti più umani, a volte anche poetici, che l’ascoltare simili storie può suscitare. “Il giornalismo talvolta, soprattutto nei momenti tragici, viene fortunatamente superato da una gran voglia di essere solidali”. L’autore ha approfondito tantissimi argomenti, nominando molte delle vittime di quegli anni, e cercando di rispondere anche alle domande dei presenti.
L’incontro con l’autore è stato preceduto dalla proiezione di un significativo filmato, che ha ripercorso alcune tappe salienti degli anni 1968-1973, con i morti, i personaggi politici e le più note citazioni che hanno animato sia la contestazione giovanile che il dibattito pubblico e politico. Al termine dell’incontro consueto firma-copie e tanti quesiti che i partecipanti hanno rivolto allo scrittore, molto gentile nel soffermarsi a fare dediche e a condividere pensieri e riflessioni. Apertura di successo, dunque, per il mese dicembre della Mondadori che proseguirà con Corrado Augias (martedì 5 alle 18.30 presso il Teatro Aurora), Catena Fiorello (martedì 12 alle 18,30 in Libreria) e Walter Veltroni (venerdì 15 alle ore 18.00 sempre al Teatro Aurora). Tre appuntamenti imperdibili per una girandola di nomi illustri che sono un’opportunità importante per i cittadini di Velletri.