Roberto Becchimanzi, da quattro anni direttore del Teatro Tognazzi, non si smentisce ed inizia la nuova stagione teatrale, con una interessantissima trilogia pirandelliana.
di Emanuele Cammaroto
VELLETRI - Ma la notizia non si chiude qui, oltre la rappresentazione, Becchimanzi, con la solidale collaborazione di Veronica Brandizzi (giovane e promettente regista veliterna), ha sollecitato la vena divulgativa di Rosalia Di Nardo, professoressa di lettere nel locale Liceo Scientifico, organizzando una conferenza (workshop se preferite) sulla vita e sulle opere di Luigi Pirandello, così da presentare nel migliore dei modi le tre opere in programma nelle prossime tre domeniche, a partire dal prossimo 24 Settembre.
Ciliegina su una già succulenta torta, la presenza della pronipote dello scrittore siciliano, la professoressa Renata Marsili Antonetti, che ha “farcito” la lezione con la testimonianza diretta e con aneddoti di prima mano. Tre ore di dissertazione, suddivisi in due momenti, intervallati da un rifocillante buffet, per raccontare la vita, parte delle opere e il pensiero di un isolano, vero figlio della sua terra. La professoressa Marsili ha saputo sfruttare i nuovi mezzi tecnologici per raccontare senza appesantire una vita ricca di episodi, pienamente vissuta nel suo mondo di allora, e una produzione letteraria voluminosa, che racchiude un pensiero per nulla semplice eppure stupefacente per modernità e coerenza speculativa. Dal concetto del “lanternino” al “relativismo gnoseologico”, la Di Nardo ha danzato tra le novelle di Pirandello per individuarne i caratteri salienti di un approccio pessimistico della società moderna, eppure di grande fiducia nella capacità dell’uomo di reagire ai “vincoli” imposti dalla vita sociale per emanciparsi, attraverso la consapevolezza di avere gli strumenti per superarli attraverso una lucida follia. Un coerente, per quanto non organico, pensiero filosofico, sottolinea la Di Nardo, ben racchiuso nelle tre opere che saranno rappresentate tra Settembre ed Ottobre al Tognazzi. Si inizierà con “Il berretto a sonagli”, una delle più note di Pirandello, nella versione rielaborata in napoletano da Edoardo De Filippo; commedia che sarà rappresentata dalla compagnia partenopea “Luna Nuova”, del direttore Becchimanzi. Seguirà “O di uno o di nessuno”, la più “recente” tra le tre, con la regia di Marcello Andria e messa in scena dalla compagnia salernitana “Dell’eclisse”. A chiudere la terna, un’altra tra le più famose commedie: “Sei personaggi in cerca di autore”, curata dalla compagnia “Al Castello” di Foligno e diretta da Claudio Pesaresi. Seguire gli intrecci delle opere pirandelliane sarà certamente più “semplice” dopo il workshop di domenica; ma ciò che si spera, e non solo per il botteghino del Tognazzi, è che: se proprio non saranno in centomila nelle tre serate, non sia nessuno ma ben più di uno a seguire le opere in lingua e vernacolo diverso dall’indigeno.