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L'ufficio Acea chiude per i mesi di luglio e agosto a Velletri

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Nei mesi delle turnazioni e della carenza idrica, l'ufficio veliterno dell'Acea chiude come riportato dal sito ufficiale del Comune di Velletri. 

Dal 4 luglio al 2 settembre, infatti, per consentire ai dipendenti i turni di riposo garantiti e permettere ad alcuni operatori di partecipare a dei corsi di aggiornamento, gli uffici resteranno chiusi come l'Acea ha comunicato al Comune.
Le richieste di natura commerciale o le segnalazioni relative ai guasti possono essere fatte tramite internet oppure chiamando al numero di telefono 800130335. 

Caso Cervia, parla Marisa Gentile: "Per la prima volta un giudice segue e valuta con molta attenzione tutti gli aspetti processuali"

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Continua il processo sul Caso del rapimento di Davide Cervia, con la causa intentata dalla famiglia per il diritto alla verità.


Per sapere com'è andata l'ultima udienza, la nostra Redazione ha sentito direttamente Marisa Gentile, la coraggiosa moglie di Davide, che ha dichiarato quanto segue: "L'udienza di giovedì è andata molto bene. Sono stati sentiti un ammiraglio e un contrammiraglio della Marina militare; coloro che hanno redatto i documenti caratteristici all'atto del congedo di Davide.

Sono state testimonianze importanti e soprattutto specifiche e competenti. Cosa importante rispetto alle dichiarazioni rilasciate, è che comunque provengono da ambienti militari e non dalla famiglia. Entrambi gli ufficiali sono in pensione. Non so quale potrà essere la sentenza che il tribunale emetterà, ma devo dire che, per la prima volta, un giudice, sta seguendo e valutando con molta attenzione tutti gli aspetti processuali. Di questo sicuramente va dato atto". Un timido ottimismo, dunque, quello della famiglia Cervia, in attesa della prossima udienza fissata per il giorno 6 settembre prossimo.

Abbandonati sei cuccioli di cane, l'appello della Polizia Locale di Velletri

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Nonostante le continue campagne informative di sensibilizzazione e prevenzione da parte delle associazioni e movimenti animalisti sul fenomeno dell’abbandono di animali domestici e non solo (che nel periodo estivo fanno registrare picchi altissimi), da parte di persone che con tale gesto compiono un atto crudele e degradante come tra l’altro sancito dall’art. 6 della dichiarazione universale sui diritti degli animali, continuano nel nostro territorio abbandoni di animali e di cuccioli. 


Sabato 9 Luglio la Polizia Locale è intervenuta in via di Colle Ottone Basso dove erano stati abbandonati lungo la strada sotto il sole e senza acqua n. 6 cuccioli di cane meticci.

Gli agenti senza pensarci su hanno raccolto i cuccioli li hanno portati al Comando, li hanno rifocillati e puliti, anche per evitare che potessero costituire un pericolo per gli utenti della strada. A tal fine la Polizia Locale ricorda che l’abbandono di animali è vietato dall’art. 727 del codice penale che al primo comma testualmente recita: “chiunque abbandona animali è punito con l’arresto fino a un anno e con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro; inoltre potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo qualora gli animali abbandonati provocassero incidenti stradali con esito mortale . Tutti possiamo contribuire a contrastare tale fenomeno sottolinea il cap. Lenci, infatti se si assiste ad un caso di abbandono bisogna innanzi tutto raccogliere quanti più possibili elementi necessari ad individuare il responsabile dell’abbandono (numero di targa ecc.) e denunciare il fatto alle forze dell’ordine.

Operazione Estate Sicura a cura della Polizia Locale di Velletri

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La Polizia Locale di Velletri seppur con personale ridotto sta intensificando i posti di controllo nel territorio, finalizzati sopratutto a prevenire e reprimere alcuni comportamenti tenuti dagli utenti della strada vietati dal codice della strada, con la conseguente detrazione dei punti della patente. 


In particolare l'uso di cellulare durante la guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza ecc.

I controlli aiutati anche dall'impiego di nuove tecnologie come il “targa sistem” da poco in dotazione alla nostra Polizia Locale, ha permesso di accertare la circolazione di autoveicoli non coperti di assicurazione obbligatoria, non revisionati ed alcuni in circolazione nonostante sottoposti a fermo e/o a sequestro amministrativo. Inoltre i controlli hanno portato al ritiro di una patente extracomunitaria che non era stata convertita sebbene il titolare era residente in Italia da più di un anno ed al rinvenimento di un motociclo oggetto di furto che è stato riconsegnato al legittimo proprietario che aveva sporto regolare denuncia.

Domenica 10 luglio all’Anfiteatro di Lariano la tappa provinciale di Fuori di Classe- Concorso Nazionale per Giovani Talenti

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Nell’ambito della nona edizione della Giornata Solidarietà a Lariano organizzata dall’Associazione Lariano Centro San Giovanni Leonardi con in testa il suo presidente Roberto Di Tullio,referente Ail a Lariano, in collaborazione con l’Ail(Associazione Italiana Lotta contro leucemie) , evento per la raccolta fondi per la Ricerca per l’Ail, la seconda serata di Domenica sera 10 Luglio ha visto sul palco dell’anfiteatro la Tappa provinciale del prestigioso “Fuori Classe” concorso nazionale per giovani talenti. 


Presentatori della serata Ivano Trau e Catiuscia Siddi ideatori e responsabili nazionali del prestigioso concorso nazionale. Direzione artistica di Raoul Morandi.

Regia curata da Marko Carbone. Durante la serata varie le esibizioni di canto, danza, musica ed arti varie. Una serata con i vari talenti che si sono alternati con bellissime esibizioni sul palco dell’anfiteatro comunale, unendo spettacolo e solidarietà, tutti uniti nel nome della Ricerca per l’Ail per la lotta contro le leucemie. L’associazione Lariano Centro ha ringraziato Ivano Trau e Catiuscia Siddi e tutto lo staff del prestigioso concorso nazionale Fuori Classe, e tutti coloro che si sono esibiti, sponsor, e tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi per l’Ail e hanno collaborato all’ottima riuscita dell’intera manifestazione. 


 Alessandro De Angelis

Intenso Consiglio Comunale a Lariano, approvate le linee guida per la viabilità

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Intensa seduta consiliare di Lariano dove si è discusso di interrogazioni e mozioni ed è stato approvato regolamento per la prevenzione e corretta gestione dei rifiuti nella manifestazioni pubbliche, e sono emerse importanti novità in merito a progetti e azioni messe in atto dalla giunta guidata dal sindaco Maurizio Caliciotti in vari settori cardine dell’amministrazione dalla scuola ai lavori pubblici, alla sicurezza e viabilità stradale. 


In particolare parliamo della sicurezza e viabilità stradale. Il primo punto all’ordine del giorno una interpellanza del consigliere Marco Petrilli relativa allo stato della viabilità urbana e periferica con la quale il consigliere ha esposto alcune problematiche inerenti le strade di Via Bonacqua, via San Marco Papa, via dei Volsci.

In particolare per Colle Bonacqua ha esposto la problematica relativo alla mancanza griglia per il deflusso delle acque piovane all’incrocio tra colle Cagioli e via delle Rose. La risposta del sindaco Maurizio Caliciotti:” Accolgo con favore questa interpellanza. Per quanto riguarda Colle Bonacqua il problema del deflusso delle acque piovane si è creato in seguito ad un insediamento edilizio e c’è contenzioso in atto tra acquirenti immobili e costruttore, e hanno chiamato in causa anche il Comune. Il Magistrato non ha riscontrato responsabilità su tale problematica dell’amministrazione. Come amministrazione dobbiamo cercare comunque di vedere se possibile venire incontro alle esigenze dei cittadini. Per Colle Bonacqua possiamo dire che abbiamo chiesto al gestore idrico Acea che all’interno dei lavori per il passaggio della rete fognante all’interno del sedime della vecchia sede ferroviaria, di realizzare delle scoline che andrebbero a risolvere la problematica e c’è l’impegno di Acea per la realizzazione di tali scoline, per il resto per Colle Bonacqua, che è viabilità interpoderale, devono intervenire i privati(costruttori). Per via San Marco Papa a seguito della realizzazione della condotta idrica c’è stato intervento di Acea con la messa in opera della condotta idrica e conseguente rifacimento della strada, e per via dei Volsci abbiamo una strada abbastanza percorribile. Per gli interventi di manutenzione ordinaria delle strade c’è a disposizione un fondo di 24.000 euro annui. E’ massimo l’impegno di questa amministrazione per la viabilità urbana e rurale. Abbiamo ereditato una rete viaria in difficili condizioni e sin dal nostro insediamento ci siamo impegnati per trovare le migliori soluzioni. Ricordiamo il primo intervento con una somma di euro 198.000 grazie al contributo di Regione Lazio e realizzato tramite l’Astral con il rifacimento di varie strade tra cui: via Valle Blasi, via Colle Cagioli, Via Silvio Pellico, Via delle Cerreta. A giorni partiranno i lavori di bonifica della condotta di via Napoli e via Roma e avremmo così l’opportunità per farci rifare anche il sedime stradale. Massimo è il nostro impegno nel ricercare fondi e soluzioni per apportare migliorie alla viabilità urbana e rurale”. Sempre in merito alla viabilità e è stata poi presentata una mozione dai consiglieri di opposizione Ficcardi e Casagrande Raffi che hanno esposto alcune criticità di alcune strade tra cui incrocio via Tamburrini- Valle Blasi e situazione viabilità zona Piazzale Brass inerenti la cabina realizzata in via Quarantola con accenno anche della rotatoria in piazza Santa Eurosia. Importanti novità in merito alla viabilità sono state annunciate sia dall’assessore alla viabilità Fabrizio Ferrante Carrante che dal sindaco Maurizio Caliciotti. “Bisogna fare chiarezza in merito- ha detto l’assessore Ferrante- iniziamo dalla cabina in oggetto in via Quarantola. Dalla relazione degli uffici tale cabina si trova al di fuori della traiettoria stradale. Per quanto riguarda l’incrocio di via Tamburrini- Via Valle Blasi ci sono positive novità. Abbiamo ascoltato le esigenze dei cittadini della zona, e ringraziamo il Comando di Polizia Locale che ha fatto un’ordinanza con la quale è prevista realizzazione idonea segnaletica che andrà ad apportare migliorie. Questa amministrazione in tema di sicurezza e viabilità non è ferma, anzi è costantemente in movimento per cercare soluzioni per apportare migliorie.
Per Piazzale Brass c’è una importante novità in quanto abbiamo approvato in via definitiva con deliberazione di giunta comunale, il progetto per i lavori di messa in sicurezza della viabilità e spazi pubblici di Piazzale Brass, aderendo al Bando della Regione Lazio per la richiesta di finanziamento. L’importo totale dell’opera è di €348.933,63 di cui € 293.933,63 finanziati con entrate aventi destinazione vincolata per Legge(Regione Lazio) e €55.000 con fondi comunali individuati con apposita variazione di bilancio”. Il sindaco Maurizio Caliciotti ha precisato: "Come si vede, questa amministrazione non è ferma in merito alla sicurezza e viabilità stradale, ma ha messo nelle priorità d’intervento questi settori importanti con interventi concreti e richieste di finanziamento per opere importanti. Ad esempio non è assolutamente vero che la rotatoria in piazza Santa Eurosia crea traffico, ma è sotto l’occhio di tutti che sta apportando migliorie nello snellimento del traffico. Ci aspetteremo dall’opposizione proposte costruttive, contributi fattivi alla risoluzione dei problemi, ma la realtà che in tutto questo tempo non ho mai ricevuto un consigliere di minoranza che abbia presentato proposte e progettualità, anzi spesso assistiamo a soltanto critiche strumentali che alimentano polemiche e non giovano alla risoluzione dei problemi. Faccio fatica a credere credibile-rivolgendosi in specie al consigliere Casagrande- chi da un lato vuole che togliamo tutte le tasse, e dall’altra ci chiede di aumentare le spese. Si vede così solo l’intenzione di parlare alla pancia dei cittadini perdendo di vista le argomentazioni e le proposte serie e costruttive. Il consigliere Casagrande ci dica da quale capitolo di bilancio reperire i fondi per le opere che ci ha elencato, visto che si tratta di problematiche vecchie di almeno quindici anni e molte causate dalla precedente amministrazione che lui proprio ha sostenuto, in tale modo si prende in giro la comunità”. Su questo punto è stato approvato l’ordine del giorno della maggioranza Prima Lariano letto dal capogruppo assessore Gianni Santilli, nel quale si mette in risalto il costante impegno dell’amministrazione con trasparenza e programmazione con interventi sulla viabilità e sicurezza e si afferma di continuare in questo percorso intrapreso volto al miglioramento costante della vivibilità dell’intera comunità. 


Alessandro De Angelis

Rifiuti post-mercato, Di Luzio presenta una nuova interrogazione: "Situazione impensabile"

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Dopo ogni mercato del giovedì i rifiuti post-lavorazione invadono la zona e dopo le numerose critiche soprattutto dei residenti la questione torna nuovamente in Consiglio Comunale, dove il Consigliere Comunale Dario Di Luzio è il primo firmatario di una specifica interrogazione, per chiedere all’amministrazione comunale e alla Polizia Locale di intervenire e di potenziare i controlli sulle corrette procedure di conferimento dei rifiuti dopo le attività. 


E’ impensabile che ogni giovedì– precisa il capogruppo di Fratelli d’Italia –, a conclusione del mercato settimanale di via San Biagio e delle zone limitrofe, si crea una inqualificabile situazione di cumuli di rifiuti post-attività che poi in poco tempo invadono il quartiere e anche aree non previste dalla pulizia degli operatori Volsca.

Abbiamo presentato come gruppo consiliare l’ennesima interrogazione urgente, la terza con precisione, con lo scopo di sensibilizzare l’amministrazione comunale a risolvere questa annosa questione. Già in data 9 settembre 2014 era stata da noi presentata una specifica interrogazione discussa in aula consiliare in 10 ottobre 2014 con oggetto “potenziamento controlli da parte Polizia Locale per verifica corrette procedure legate alla raccolta dei rifiuti area mercato del giovedì (via San Biagio)” e che poi in data 24 novembre 2014 discussa il 4 dicembre 2014 c’è stata un’altra interrogazione sulla questione con oggetto “mancato rispetto impegno preso dall’assessore Luca Masi per interventi e controlli Polizia Locale pulizia area mercato giovedì (via San Biagio)” ad oggi nulla è cambiato. L’amministrazione comunale di centro-sinistra – aggiunge il Consigliere Dario Di Luzio– in aula consiliare aveva garantito un intervento, nello specifico l’assessore Masi aveva annunciato un intervento, anche nel rispetto di quanto previsto ma ad oggi tutto è stato disatteso. Abbiamo chiesto il potenziata l’attività di controllo da parte della Polizia Locale nella fase di verifica delle corrette procedure di conferimento dei rifiuti a conclusione del mercato settimanale. Vogliamo sapere quando e come l’amministrazione comunale di centro-sinistra– conclude il capogruppo di FdI – intende intervenire per tutelare il quartiere, nel rispetto delle regole e per la pulizia-decoro urbano della zona”. 

L’assessore Mattacchioni annuncia vari interventi nei plessi scolastici in programma prima dell’inizio del nuovo anno scolastico

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Il settore della pubblica istruzione è uno dei cardini d’intervento dell’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Caliciotti. Grande è il lavoro profuso costantemente dall’assessorato alla pubblica istruzione guidato da Maurizio Mattacchioni e ottima la sinergia che si è creata costantemente con l’istituto Comprensivo di Lariano. 

 Durante l’ultimo assise consiliare si è parlato di scuola, e in particolare relativamente agli accadimenti della caduta di un cornicione della materna Collodi nei giorni scorsi, c e dei vari interventi in programma.
L’assessore Mattacchioni "Durante la notte di domenica scorsa è crollata una parte di cornicione della materna Collodi, fortunatamente senza alcuna conseguenza. Non appena venuti a conoscenza del fatto, insieme al sindaco, al dirigente scolastico e ai funzionari comunali ci siamo recati sul posto per verificare la situazione. Il personale dell’ufficio tecnico ha delimitato la zona ed è stata emessa ordinanza sindacale di chiusura della scuola. Gli uffici stanno lavorando per accertare le responsabilità dell’accaduto. Dobbiamo precisare che si tratta di lavori eseguiti nel 1998 ricevendo tutte le certificazioni necessarie. Da precisare che gli interventi realizzati nel 2015 hanno riguardato il rifacimento del muro di recinzione e la tinteggiatura della facciata esterna con il personale del comune e i lavori del servizio civico. Non c’è stato alcun segnale di cedimento strutturale che lasciasse presagire quanto accaduto. E’ stata una fatalità, e si accerteranno le eventuali responsabilità dell’accaduto. Dalle prime relazioni sembra che tra le cause ci sia anche una sollecitazione eccessiva data dal traffico pesante”. Il sindaco Maurizio Caliciotti nel suo intervento ha evidenziato: ”Se c’è un settore che è stato messo nelle priorità di questa amministrazione sin dall’insediamento è proprio la scuola, dove si sono realizzati interventi importanti, e una grande sinergia con tutto il personale della scuola e abbiamo dei plessi vero fiore all’occhiello. Fortunatamente tale caduta del cornicione è avvenuta in orario notturno. Sulla sicurezza non possiamo transigere. Come amministrazione ci siamo subito attivati non appena venuti a conoscenza dell’accaduto insieme agli uffici e abbiamo per motivi di sicurezza con ordinanza chiuso la scuola per effettuare tutte le verifiche. Gli uffici stanno lavorando per accertare le eventuali responsabilità”. L’assessore Maurizio Mattacchioni poi ha parlato dei vari interventi ai quali si sta lavorando in vista del prossimo anno scolastico 2016-2017 annunciando che:” Ci stiamo già attivando insieme agli uffici per mettere in essere interventi che riguarderanno alcuni plessi scolastici. In particolare c’è un fondo di 36.000 euro che verrà utilizzato la risistemazione dell’asilo nido di via Padre Antonio Cima( tra cui è prevista la sistemazione esterna, sistemazione delle gronde e degli infissi delle aule )Poi ci sono due somme di euro 91.000 e di euro 97.000 che verranno destinate per interventi di ampliamento di 1- 2 aule e se possibile ampliamento bagni della Materna Collodi e la messa a norma dell’antincendio Cpi (autorizzazione vigili del Fuoco), poi per la scuola di Colle Fiorentino, è previsto l’ampliamento della batteria di bagni della elementare Colombo e sistemazione verde di tutta la scuola. Verrà interessata anche la scuola Galilei da interventi di sistemazione, e di messa a norma e antincendio. Con il nostro personale comunale e con i lavoratori socialmente utili inoltre ripareremo tutte le porte della scuola media Achille Campanile e verranno realizzati altri interventi che si rendessero necessari per altri plessi. L’augurio è che questi lavori potranno essere portati a termine prima dell’inizio dell’anno scolastico”. “Ricordiamo inoltre che per il settore scuola- ha infine affermato l’assessore Mattacchioni- a via Tevere sono in via di completamento i lavori per la realizzazione di una moderna e polifuzionale palestra di circa 1000 metri quadri, e per la realizzazione di un ampio parcheggio. Opera che verrà inaugurata entro la fine di questo anno. Inoltre lì alla Da Vinci ricordiamo che è in programma l’ampliamento della scuola, grazie ad un finanziamento regionale di €1.2000.000, e i lavori già appaltati. Avremmo cosi un intervento globale che apporterà notevoli migliorie alla zona, un plesso e una palestra fiore all’occhiello per la comunità larianese”. 

Alessandro de Angelis

Cambia il calendario della differenziata in centro: dal 18 luglio l'Indifferenziato si ritira il Lunedì

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Notizia che arriva dal profilo facebook del Comune di Velletri: dopo una campagna informativa, infatti, è arrivato il cambiamento nel calendario della raccolta differenziata per il centro storico.

L'indifferenziato, che comprende rifiuti di ogni tipo, si dovrà esporre per il ritiro il lunedì sera insieme all'umido con buste separate.

La decisione, ratificata dal Comune e dalla Volsca Ambiente, sarà operativa a partire da lunedì 18 luglio 2016. 

Un'altra aggressione al carcere di Velletri, la denuncia dei Sindacati

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Apprendiamo che l'altro ieri  verso le ore 17, presso il carcere di Velletri è stato aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria, V.S., di anni 45. 


Da quanto appreso il detenuto di origine africana, ubicato alla sezione precauzionale e con problemi psichiatrici, era sottoposto a Grandissima sorveglianza - detenuto che al momento del vitto si è avvicinato all'assistente aggredendolo.

Necessarie da parte dell'assistente le cure mediche, l'aggressione è stata interrotta con l'intervento dei detenuti i quali erano fuori cella secondo quanto previsto ed hanno evitato il peggio. L'Istituto di Velletri com'è noto è carente di personale di polizia penitenziaria; il DAP dopo la manifestazione di tutte le sigle sindacali ha inviato un rinforzo di 7 unità. L'Istituto attualmente risulta sovraffollato con 130 detenuti in più rispetto a quelli previsti. La Fns CISL Lazio esprime la Solidarietà e vicinanza al collega. Auspichiamo, infine, che detenuti con problematiche psichiatriche siano affidati a strutture esterne poiché è inaccettabile che il personale di polizia penitenziaria debba subire aggressioni da detenuti la cui ubicazione, a nostro parere, dovrebbe essere in altro luogo e non certo in un reparto detentivo. 


Massimo Costantino

Tanto tuonò che piovve: la V.J.S. Velletri a un passo dal baratro, rischia di andarsene un pezzo di storia del calcio cittadino

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Grande festa e caroselli in giro per Velletri, da Piazza Cesare Ottaviano Augusto al Campo Sportivo: la V.J.S. Velletri rischia di sparire! Il fastidioso sodalizio storico veliterno, che negli ultimi anni ha vissuto delle grosse difficoltà economiche, rischia seriamente di togliere il disturbo e ne saranno felici centinaia di veliterni “amanti della V.J.S.” a parole e pronti a sputare critiche al veleno con i fatti. 


Mentre la V.J.S. Velletri, infatti, rischiava per l’ennesimo anno di non iscriversi al campionato di Promozione, erano più le persone che esultavano gongolanti che quelle che sinceramente si dispiacevano per la scomparsa di una società che nel bene e nel male ha fatto la storia del calcio veliterno.

Uccisa dall’indifferenza, dal disinteresse, dall’incompetenza e dalla chiacchiere, la V.J.S. Velletri è ad un passo dal cessare le proprie attività (serve un miracolo) e per tanti ragazzi il sogno di vestire la maglia rossonera è infranto. E’ quasi inutile andare a ripercorrere le ultime travagliate vicende di un’agonia durata mesi, forse anni se si conta l’ultima retrocessione dall’Eccellenza che è di fatto stato l’inizio di una serie di annate una più difficile dell’altra, fatta eccezione per qualche parentesi di risultati sportivi soddisfacenti (un terzo posto in Promozione nel 2013-2014 con annessi play off, un quinto posto nel 2010-2011). Proclami, progetti, piani pluriennali di rilancio: tutto è rimasto sulla carta, mentre quei pochi che lavoravano per il bene della V.J.S. Velletri sono rimasti sempre più soli in un marasma di voci destabilizzanti. Fare calcio a Velletri diventa difficile per condizioni ambientali, ma soprattutto per la politica del remare contro alla ricerca di riscosse personali e dispetti o ripicche. Cominciando dallo scorso novembre, dove la situazione è precipitata con dimissioni, svincoli e addii al vetriolo, la parabola della V.J.S. Velletri – mentre tutti stavano a guardare inerti – è apparsa sempre più discendente fino al triste epilogo: il 13 luglio 2016 infatti nessun imprenditore si è fatto carico dei costi per l’iscrizione al campionato decretando di fatto la fine della storia sportiva rossonera. Resta la speranza di un'iscrizione in Prima Categoria. Il giorno prima era stata sancita, tramite la mancata partecipazione al bando, l’uscita della V.J.S. dalle strutture del “Giovanni Scavo”. Nello stadio che si riempiva di spettatori festanti con la sciarpa rossonera al collo, da oggi mancherà proprio la V.J.S. Velletri. Una menzione particolare in questa triste storia la meritano le uniche tre persone rimaste a cercare di trovare una soluzione, da sole e senza grosse possibilità di riuscire a ottenere qualcosa, per la salvezza della V.J.S. Velletri: il responsabile del Settore Giovanile Massimo Canini, il magazziniere Severino Bianchini e il responsabile della comunicazione Rocco Della Corte, fino all'ultimo impegnati per cercare di fare qualcosa di concreto. E’ però arrivata una sconfitta peggiore di una retrocessione, da domani si potrà riflettere e capire che la mancanza della V.J.S. Velletri si sentirebbe eccome perché senza presunzione era un tassello della storia cittadina e lo si scopre con le foto storiche (chiedete alle Vecchie Glorie…), con i video dei derby contro il Cynthia davanti a 8000 spettatori, dai club di tifosi e dai giocatori passati sull’erba dello “Scavo” onorando la maglia veliterna. Per il momento tutto questo rischia seriamente di finire, sicuramente sarebbe un arrivederci, ma il dubbio che Velletri al momento non meriti una società con la storia della V.J.S. Velletri – per tutte le persone che l’hanno disonorata e non valorizzata – resta forte.

Alcuni tifosi della V.J.S. Velletri

Intanto è arrivata in merito una nota stampa della società V.J.S. Velletri:
La V.J.S. Velletri Calcio comunica, in merito alle notizie apparse su alcuni organi di stampa, che la situazione societaria è completamente in evoluzione. Nella giornata di ieri è scaduto il termine per la domanda di ripescaggio in Promozione, che il club rossonero per motivi burocratici non ha presentato nonostante l’intenzione di farlo. Il 22 luglio scadrà invece il termine per l’iscrizione in Prima Categoria, e nei prossimi giorni si susseguiranno delle riunioni nella sede di via del Campo Sportivo per definire la prosecuzione delle attività sia riguardo la Prima Squadra che per il Settore Agonistico e la Scuola Calcio. La mancata partecipazione al bando per le strutture comunali impone alla società di trovare una soluzione alternativa nell’immediato, in un’altra struttura, per garantire gli allenamenti e la disputa delle gare ufficiali. A tutti i tesserati l’invito è quello di monitorare la pagina facebook ufficiale e il sito ufficiale per attendere notizie ufficiali dall’Ufficio Stampa che lavorerà per tenere tutti costantemente aggiornati sugli sviluppi della situazione.

Il Comune di Nemi contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti

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È stato reso noto dal sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, l’esito dell’operazione di controllo per lo sversamento indiscriminato dei rifiuti dei cassonetti stradali del Comune di Nemi, condotta in un lavoro congiunto tra la Stazione dei Carabinieri e la Polizia locale del Comune di Nemi. 


 L’intervento delle forze di polizia, come ha dichiarato il Sindaco, è stato effettuato per verificare lo sversamento indiscriminato di rifiuti da parte sia dei cittadini sia dei non residenti del Comune di Nemi che non effettuano la raccolta differenziata.

L’abbandono indiscriminato dei rifiuti indifferenziati avviene in siti non pertinenti e interessa anche quei rifiuti, classificati come speciali, che andrebbero sversati in discarica. L’operazione, condotta dal Comandante dei Carabinieri Dario Riccio e dal Comandante Di Bella, ha portato all’individuazione di numerosi trasgressori che sono stati oggetto di accertamento e hanno ricevuto un’ammenda di euro 500, secondo quanto previsto dall’ordinanza sindacale. L’Ordinanza prevede anche pesanti sanzioni, nonché procedimenti penali per coloro che sversano rifiuti al di fuori dei cassonetti stradali, piuttosto che in siti ambientali di alto pregio, come sentieri boschivi o parcheggi. Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori controlli su tutto il territorio comunale, ha dichiarato sempre il Sindaco, specificando che l’azione congiunta delle due forze di polizia vuole essere un modo per sensibilizzare una condotta civile da parte di tutta l’utenza, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente.

Raccolta differenziata, il Comune soddisfatto dei dati: la soddisfazione di Masi e Servadio

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L’indice di raccolta differenziata schizza al 70,71% sulla base dei dati del mese di giugno 2016, questo strabiliante risultato emerge dall’analisi dei rifiuti conferiti nel primo mese integrale del servizio porta a porta per tutto il territorio comunale.


Seppure con la dovuta cautela, l’amministrazione e la Volsca esprimo grande soddisfazione per il lavoro che si sta svolgendo che sta producendo i primi significativi risultati dopo molti sacrifici chiesti ai cittadini e ai lavoratori.

 «Bravi i cittadini– dichiara il sindaco Fausto Servadio – che stanno svolgendo il loro compito con dedizione e collaborazione. I dati sono interessanti ma non mi sorprendono molto perché ho sempre avuto fiducia nei miei concittadini quando chiamati a contribuire per un progetto collettivo». Adesso è necessario monitorare i mesi successivi, tuttavia le proiezioni che sono state elaborate dall’assessorato indicano che la frazione indifferenziata su base annua sarà inferiore alle 10 mila tonnellate mentre l’umido sarà di circa 6 mila tonnellate. Dati che confermano il trend positivo che si era già registrato nei mesi scorsi. «Lavoriamo seriamente – dice l’assessore Luca Masi – per migliorare il servizio che produce i numeri che stiamo raccontando. È bene ricordare che i comuni virtuosi vengono misurati su percentuali intorno al 65% e normalmente si tratta di piccole comunità. Velletri si attesta in alto nella classifica dei comuni grandi e certamente nel territorio del regionale è tra i migliori comuni che hanno completato il servizio e stanno producendo questi risultati. Un ringraziamento particolare lo rivolgo a tutto il personale della Volsca che sta operando con passione e dedizione». Imperversa anche la lotta contro l’evasione della Tari, è di queste ore la comunicazione della Velletri Servizi di aver stilato la lista di 4.077 utenze sconosciute fino ad oggi e che saranno perseguite con l’emissione di un ruolo suppletivo. Circa 1 milione di euro per la sola tariffa del 2016 oltre a tutto l’accertamento che seguirà per i cinque anni precedenti. Un segnale di equità che consentirà a tutti di pagare meno il servizio. «Il nostro obiettivo– conclude l’assessore Luca Masi –è quello di ridurre la tariffa e di migliorare sempre più il livello del servizio e siamo sulla buona strada. Ricordo solo poche settimane fa le critiche aspre degli ambientalisti di maniera che disapprovavano il nostro operato sia per i livelli di raccolta che per il contrasto all’evasione. Ecco la risposta!».

Nizza, la morte non uccide: riflessioni sui fatti di Francia

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Dal 11 Settembre 2001 fino ad ieri, 14 Luglio 2016, non ne possiamo più di tanti morti uccisi da un odio inaudito e senza fine. Prima del 2001 sapevamo di tanti morti in diverse parte del Mondo, ma alcune, erano “le solite guerre in Medio Oriente”, quella nel Vietnam, le guerriglie di liberazione e poi è arrivato, negli anni ‘70 il terrorismo nazionale e internazionale. 

Con l’avvento di Internet le guerre e il terrorismo fondamentalistico-islamico, l’orrore del terrore lo viviamo in tempo.
Ma la morte non uccide, la morte si presenta. La Morte non decide chi uccidere né il perché, il come, il quando e il dove… Come poetessa lirica posso esprimere il mio dolore e unire il mio dolore al dolore della Famiglia Universale, vale a dire, La Umana-Umanità, con questo mio brano: “Dialogo tra la Poetessa e la Morte”, tratto della mia piece teatrale: “Stasera non si recita a soggetto.” 

 “ Sono LA MORTE, con l'articolo femminino ma ciò non significa che ho le sembianze di una donna. Neppure tu mi vedi così. Anzi, io per te sono un galante uomo vestito come per andare a un Galà dell'Opéra de Paris. Approfitto di quest'incantevole rende-vous per chiarire alcune cose su di me. E a tale proposito, faccio mie le parole di Sebastiano B. Brocchi: E quindi, molti commettono l'errore di considerami come l'opposto della vita, dimenticando che l'opposto di me è la nascita e non la vita. La vita è un fiume. La nascita è la sua sorgente. Ed io, la morte sono la sua foce. Tanto la nascita come me non siamo altro che soglie. (*). Mia carissima, ti devo confessare qualcosa di molto intimo... Quel dispiacere come si fosse una sconfitta che alle volte diventa un profondo dolore... 

 LA POETESSA: - Oh mio caro... Non sapevo che avevi delle emozioni... ( Tra lo scandalizzato e la sorpresa). Hai pure dei sentimenti??? 

 LA MORTE: - Ebbene sì... Siccome sono una “ soglia”, un “passaggio”, talvolta provo dolore perché non sono Io che decido “ il quando” e “il come”.... Non sono Io che ha deciso o decide chi UCCIDERE. Non sono Io che ha Pianificato i GENOCIDI. IO sono naturalmente me stesso nelle malattie, negli incidenti veramente accidentali e soprattutto, sono naturalmente me stesso.... ... quando LA NATURA si agita oppure l'agitano e quindi... diventa VIOLENTA.”

Maria Luisa Melo

Vangelo della domenica: "Stuoia, tavolaccio e plaid" a cura di don Gaetano Zaralli

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“Un vangelo dal volto umano” di Gaetano Zaralli
XVI Domenica T.O.

Testo

Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta»(Lc 10,38–42).


Commento

E una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa.

Sappiamo già troppe cose di Marta e Maria, sappiamo perfino che avevano in comune un fratello, il famoso Lazzaro che in altre circostanze dovrà morire per essere poi risuscitato.
Sappiamo troppe cose delle due sorelle, eppure una notizia era sfuggita alla nostra attenzione. Si dica quel che si vuole di Marta, ma nessuno potrà mai mettere in dubbio la sua perspicacia, il suo senso pratico, il suo buon cuore. . . A lei va il merito di aver rotto il ghiaccio nella relazione amicale con Gesù, anche se poi sarà l’affetto particolare per Maria a condurre il Maestro più di una volta sulla strada di Betania.

Maria, [. . . ] sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola.

L’intimità tra Maria e Gesù va oltre le pagine del vangelo, e la stuoia consumata dal tempo su cui giace la giovane donna, assorta nell’anima e protesa col corpo verso l’oggetto della contemplazione, sarà in futuro il tavolaccio su cui le sante vivranno le estasi d’amore, sarà il plaid che si stenderà sul prato ad accogliere il fremito intenso degli innamorati. La stuoia, il tavolaccio, il plaid sono i simboli ormai stigmatizzati delle avventure amorose, sia che esse abbiano a che fare con la contemplazione paradisiaca, sia che favoriscano semplicemente il dialogo dove si parla d’amore.

Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti. 

Marta avrebbe ragione di lamentarsi, se per Maria lo stare ai piedi di Gesù fosse solo il pretesto per starsene lontana dalle faccende di casa. Mi fanno sempre strana impressione quei parroci che con le facce da mistici si lasciano coccolare dalle anime belle, passando il tempo a chiacchierare con loro di cose futili, mentre il povero coadiutore si ammazza di fatica tra il campetto di gioco e le aule di catechismo. Tante suore faticano e si sporcano le mani, e talvolta si rovinano perfino l’anima in lavori difficili e degradanti. Le monache, invece, quelle di clausura, cantano inni al Signore, adorano il Santissimo, impastano e cuociono le sottili sfoglie di pane azzimo, appiccicano su tavolette, rese antiche dal pennello, icone di carta stampata e poi sorridono. . . sorridono, mostrando ai visitatori privilegiati la loro diafana corporeità. A chi fa notare l’inutilità del loro vivere, rispondono: «Noi dell’albero siamo le radici che, nascoste sottoterra, assicurano all’intera pianta la linfa vitale, perché le chiome si agitino agili e sinuose al soffio del vento!» . . .

Marta, Marta [. . . ] una sola è la cosa di cui c’è bisogno.
 E se tutti fossimo come Maria? O è possibile essere nello stesso tempo Marta e Maria? L’ideale è riuscire a mettere insieme azione e meditazione, operosità muscolare e riflessione intima, faccende di cucina tra le pile e estasi d’amore sul divano comodo del salotto. Per non cadere in errore, ho diviso la mia giornata in due tempi. Al mattino, fino all’ora di pranzo, mi dedico ai sogni; al pomeriggio, fino ad ora tarda, lavoro.

Tante brutalità e tanti assassinii: anche gli Stati Uniti d'America presentano un dato preoccupante

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In questi ultimi giorni si succedono le notizie sulle brutalità della polizia negli USA, con una sostanziale impunità degli agenti assassini. 


Ma il fenomeno ha radici profonde. Infatti la polizia è responsabile nel solo 2016 della morte di 509 persone, 238 bianchi, 123 neri e 148 tra mulatti e ispanici. Delle vittime, 124 erano mentalmente infermi e 35 erano completamente disarmati al momento dell’assassinio.

Il 40% degli assassinati aveva un’età compresa tra i 30 e i 44 anni, i rimanenti tra i 18 e i 29. Le manifestazioni in tutto il paese sono molto più numerose e agguerrite di quelle che la stampa nostrana vuol farci credere. La crisi che sconvolge la società USA dà apparentemente l’impronta della persecuzione e discriminazione razziali, dell’oppressione degli afroamericani e della loro resistenza. Ma questo è solo un aspetto per quanto reale e permanente della storia degli USA fin dalla loro fondazione. Ma proprio Barak e Michelle Obama sono la dimostrazione che oramai non è più la razza che fa degli afroamericani il bersaglio della mobilitazione reazionaria negli USA. Se un nero è ricco oppure abbastanza istruito, carrierista e intraprendente, l’essere nero non ne fa un bersaglio della persecuzione e discriminazione razziali. A conferma che il presidente USA ha abbandonato in anticipo la riunione NATO in corso a Varsavia per partecipare a Dallas ai funerali dei poliziotti uccisi, mentre nemmeno ha mai pensato di partecipare a quello di qualcuna delle vittime, usando in questi casi solo parole di circostanza. Quanta differenza col sindaco di New York Bill De Blasio.

Antonio Della Corte

L'Ufficio Anagrafe sarà chiuso il sabato mattina per tutto il mese di Agosto

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Novità importante per i cittadini di Velletri: uno dei più importanti uffici comunali, l'ufficio Anagrafe, resterà chiuso per tutto il mese di agosto nella giornata di sabato.

Ne dà notizia il sito ufficiale del Comune di Velletri, che informa i cittadini del decreto del Sindaco per questa modifica oraria estiva.

La diminuzione degli utenti e il piano ferie rendono necessaria questa soluzione, ma da settembre tutto tornerà alla normalità. Il 3 settembre 2016 infatti riprenderà regolarmente l'apertura del sabato.

“Juana Romani, un corpo per l'arte”: conferenza sulla pittrice veliterna ad Atina

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La conferenza “Juana Romani, un corpo per l'arte” che si terrà il 23 luglio 2016 presso la casa museo Académie Vitti di Atina è parte di un progetto a cui Alessandra De Angelis e Gabriele Romani stanno lavorando ormai da qualche anno cercando di coinvolgere le istituzioni e le amministrazioni del territorio per promuovere l'artista.


Ad affiancarli in questo percorso c’è l’associazione culturale EDIZIONI tra 8&9 capitanata dal Prof. Renato Mammucari appassionato ed attento conoscitore de “i XXV” pittori della campagna romana ed esperto di arte.

Il programma prevede una serie di attività e iniziative atte a diffondere l'arte e la storia di Juana Romani, modella e pittrice italiana del XIX secolo, che con il suo carattere volitivo entrò con forza e tenacia nell'ambiente artistico dell'epoca. Nel giro di dieci anni infatti riesce ad imporsi come pittrice nelle manifestazioni artistiche parigine entrando in competizione con i pittori più in voga della Parigi della belle époque, affermando con decisione di voler competere con gli uomini. Dal 1888 al 1904 Juana Romani entra nella élite dei pittori francesi e partecipa giovanissima alle due esposizioni universali del 1889 e del 1900 nella sezione italiana assieme ai grandi dell'Ottocento italiano come una dei protagonisti assieme a Segantini, Boldini, Morbelli, Fattori, Michetti, Sartorio. Il New York Times annuncia la sua fine artistica nel 1905. Accomunata dalla stesso destino della sua collega Camille Claudel, nel massimo del successo, viene internata in manicomio: morirà cieca e deforme nel 1923, nel più assoluto silenzio e abbandono. Considerato l'alto interesse che il progetto ha suscitato fin'ora presso l'opinione pubblica non mancherà sicuramente il sostegno e la collaborazione delle amministrazioni.

Disastro ferroviario in Puglia, la Roma-Velletri anche se a binario unico ha la sicurezza del SCMT

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Dopo l’incidente verificatosi in Puglia la settimana scorsa, molti pendolari, anche qui da noi, si sono mostrati preoccupati in quanto erroneamente si pensa che il binario unico, come nel caso della Roma – Velletri sia più a rischio di incidenti.

In realtà non è cosi, perchè anche sulla “nostra” linea è in funzione ormai da anni il SCMT, ovvero il Sistema di Controllo Marcia Treno, un sistema scientificamente sicuro che rende impossibile il verificarsi di incidenti simili, e che non era in funzione sulla tratta pugliese.

Per intenderci, se il SCMT fosse stato in funzione all’epoca, non si sarebbe verificato neanche l’incidente di Casabianca nell’ormai lontano 1992. Ad onor del vero però bisogna ricordare che questa tecnologia si è sviluppata solo a partire dal 2000. Il Sistema agisce attraverso delle “boe”, quelle curiose scatole gialle che forse qualcuno avrà notato in mezzo ai binari, che si attivano al passaggio del treno, inviano informazioni al Sistema di Bordo che, effettuate le conseguenti elaborazioni sulla base dei parametri del treno introdotti all’origine della corsa, determina i tetti e le curve di velocità che consentono la protezione e la totale sicurezza della marcia del treno. Sulla linea dove si è verificato l’incidente, tra Andria e Corato, vige ancora il blocco telefonico risalente agli anni ‘50, quando i treni circolanti erano molti di meno. Adesso si cerca il capro espiatorio: l’errore umano e il binario unico, ma bisogna invece considerare che dotare la linea del sistema di controllo comportava una spesa irrisoria rispetto alla quantità di milioni letteralmente sprecati in opere inutili come ad esempio la TAV Torino – Lione che peraltro riguarda le merci e non i viaggiatori. Per la linea incriminata pare esista addirittura una deroga governativa che autorizza a non seguire i protocolli di sicurezza, in quanto impossibili da rispettare data l’enorme mole di traffico. Le autorità politiche si sono “precipitate” sul luogo del disastro, anche strumentalizzando in maniera becera una simile tragedia. Il governo Renzi dovrebbe spiegare in primis ai parenti delle vittime e poi a tutto il Centro sud perchè il suo governo recentemente ha destinato per le Ferrovie 4.500 milioni di Euro da Firenze in su, e solo 60 da Firenze in giù. Purtroppo la politica del trasporto su rotaia privilegia l’alta velocità, trascurando il trasporto pendolare che invece andrebbe rivalutato, migliorato e potenziato. Non si può viaggiare in condizioni da” quarto mondo”, come avviene quotidianamente anche sulle linee nostrane.

I ricordi lugubri e muti di Vincenzo Cardarelli nei fuggevoli istanti della Maremma laziale

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E' esistito un Leopardi di Corneto Tarquinia, meno famoso del collega di Recanati, con tre cappotti addosso anche d'estate, ma altrettanto impegnato nella struggente riflessione sulla solitudine. Sui binari della stazione ferroviaria nella quale il padre lavorava in un buffet sbuffa insieme alle locomotive anche il DNA di Vincenzo Cardarelli (1887-1959), per cui la vita è stato un unico grande viaggio fatto di fermate e accelerazioni.

"Io nacqui forestiero in Maremma, di padre marchigiano, e crebbi come un esiliato, assaporando con commozione precoci tristezze e indefinibili nostalgie. Non mi ricordo la mia famiglia, né la casa dove son nato, esposta a mare, nel punto più alto del paese, buttata giù in una notte come dall'urto di un ciclone, quando io avevo due anni appena"; c'è tutto il pathos della poesia di Vincenzo Cardarelli, l'appassionato di cultura etrusca, nelle sue stesse parole che raccontano lo stato dell'anima da infante nostalgico al cospetto dei paesaggi assolati del settentrione laziale.
Abbandonato dalla madre e formatosi da autodidatta, il giovane poeta si avvia ad un'esistenza avventurosa spostandosi a Roma dove lavora come collaboratore di redazione in varie riviste. L'esperienza editoriale più significativa è quella intrapresa nel 1919 insieme ai "sette nemici", che componevano la Redazione de La ronda, portatori dell'ideale di libertà dell'arte, impossibile da incapsulare nella politica. Il ritorno al classicismo, propugnato con forza insieme al modello leopardiano delle Operette morali, dà vita al fenomeno letterario del rondismo, ispirato ad un lessico militaresco per richiamare all'ordine il mondo letterario contro gli eccessi intollerabili dell'avanguardia.
Cardarelli il pubblicista si occupa di letteratura e teatro, ma la rivista dopo appena quattro anni cessa di esistere e cominciano così le peregrinazioni del giornalista povero: le difficoltà economiche rappresentano per il poeta una costante in tutta la sua vita, tanto che non mancano nei carteggi richieste disperate ad amici e datori di lavoro anche di cifre basse, che però avrebbero consentito a Cardarelli di vivere dignitosamente. "Il saggio non è che un fanciullo che si duole di essere cresciuto": l'età adulta, infatti, per il cantore di Corneto è piena di dispiaceri e disperazioni, e ne consegue una ricerca di quella serenità che lo accomuna a Leopardi, una serenità mai avuta nemmeno nell'infanzia così difficoltosa. Prima la Russia post-rivoluzione d'ottobre, poi Venezia, Roma, Napoli, Firenze: tutti i centri culturali italiani più ferventi del primo Novecento sono attraversati dal poeta, che desume da ogni luogo il meglio per metterlo nella sua poesia di viaggio, sparpagliata nelle innumerevoli raccolte pubblicate dal 1916 al 1949. La sindrome di ipotermia gli crea ulteriori ostacoli, costringendolo ad andare in giro con il cappotto anche in agosto, e in generale l'instabilità economica e la fragilità mentale lo portano a stare sempre peggio e ad incarnare il montaliano male di vivere nonostante l'aggressività che erompe nei suoi versi in risposta alle tematiche di sofferenza come la perdita d'identità e lo smarrimento delle radici. Di radici vere e proprie, in effetti, Cardarelli non ne ha avute: non solo per il suo essere girovago, ma anche per l'assenza di punti fermi come una moglie, una famiglia, dei figli.
Il rifiuto dagli anni Venti in poi dell'esperienza avanguardistica lo avvicina al frammentismo e all'espressionismo, tuttavia il "ritorno all'ordine"è solo la spia di un malessere che corroderà lentamente nel fisico e nell'anima lo sfortunato poeta, le cui giornate sono allietate dai dibattiti nei caffè e dalla vicinanza di qualche amico come Riccardo Bacchelli. Scrivere significa lasciare una traccia, un grido di dolore, una testimonianza della crisi intellettuale che costringe ogni uomo a fare i conti con il proprio ego interiore: "Poesia - si legge nel 1920 in Viaggi nel tempo - potrebbe anche definirsi la fiducia di parlare a sé stessi". Tale fiducia non è mai mancata al poeta laziale, alla ricerca di riferimenti morali in un percorso tutt'altro che solido. La componente mnemonica e pseudo-pessimistica si scruta anche nei titoli: Il sole a picco, romanzo autobiografico che ripercorre le esperienze felici e infelici del poeta, compreso l'amore per l'evanescente Astrid con la quale Nazzareno-Vincenzo ha avuto una relazione, potrebbe dire tutto e niente: il simbolo della luce, del risveglio, del giorno crolla come fosse destinato a sparire, anche se resta inteso che il tramonto è uno dei momenti di maggiore evocazione poetica e riflessione interiore. In una lettera a Emilio Cecchi Cardarelli sconfessa le ipotesi per cui vi siano significati precisi dietro al titolo: il senso "non l'ho trovato nemmeno io", rivela, anche se il dubbio è cosa lecita. Nel 1948 arriva il Premio Strega con Villa Tarantola, nucleo generativo de Il cielo sulle città, raccolta di prose dedicate ai luoghi del poeta insieme a notizie e curiosità. Interessante il rapporto con il cinema, che "il più grande poeta italiano morente" - come lo definisce Dino Risi - apprezzava soprattutto se capace di dar voce al senso razionalistico insito nella mente dello stesso Cardarelli.
La povertà viene sempre vissuta in maniera dignitosa, anche perchè il carattere forgiato nei complicati primi anni non poteva che essere scontroso ma orgoglioso, pronto a tutto ma allo stesso tempo saggio, mai proteso allo svilimento e all'elemosina. La consolazione, al di là dei vagabondaggi e di qualche altro amore passeggero come quello vissuto con Sibilla Aleramo, sembra essere sempre individuabile nella natura e nel paesaggio tanto caro al poeta, con i suoi profumi inebrianti e i suoi giochi di luce ed ombra che stimolano la fantasia e la sensibilità: "Niente più mi somiglia, nulla più mi consola, di quest'aria che odora di mosto e di vino, di questo vecchio sole ottobrino che splende sulla vigne saccheggiate. Il sole inatteso d'autunno, che splende con tenera perdizione e vagabonda felicità, è in un certo senso l'immagine che descrive bene anche la presenza di Cardarelli in questo mondo nemico: nonostante la rassegnazione ad un destino pari al vivere balenando in burrasca, il novello Leopardi delle Favole e memorie (1925) ha saputo raccontare, nel cosmico oceano delle sue delusioni, un amore per la nostalgia e per il ricordo che in fondo appartiene a tutti gli esseri umani. E' riuscito però a metterlo per iscritto, sostituendosi al lavoro di tanti intelletti ferventi che non sempre riescono ad esprimersi al meglio, che come e più di lui non hanno un cuore in grado di sostenere la semplice solennità che è in tutte le ore della vita. E proprio quest'ultima viene interpretata come un'entità morale, un dono provvisorio incastonato tra passato prossimo e passato remoto, fatto di pomeriggi al Caffè Aragno in compagnia di Ungaretti e Cecchi, ma anche di erranza incondizionata e sconclusionata. La morte il 18 giugno 1959 al Policlinico di Roma in completa solitudine e povertà non fa che suffragare l'affermazione dello stesso sfortunato Cardarelli, indebitamente accantonato nei quadri letterari moderni, nonostante una fama di 'grande' che si è conquistato con la fatica e l'ispirazione autentica: "La vita - sussurra il poeta di Maremma - io l'ho castigata vivendola".  

Rocco Della Corte




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