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Channel: Velletri Life
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Misure di Accompagnamento Frutta e Verdura nelle Scuole: 22 giugno Open Day al Crea Velletri

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Quasi 2100 bambini da 120 classi delle province di Roma, Latina e Frosinone, accompagnati da oltre 150 insegnanti: questi i numeri delle “Misure di Accompagnamento a Frutta e Verdura nelle Scuole” per l'anno scolastico 2015/2016 al Crea Viticoltura ed Enologia di Velletri (Rm).

 Le visite guidate presso l'Istituto si sono concluse nella prima settimana di giugno e hanno fatto registrare numeri record, oltre alla soddisfazione del corpo docente e dei ragazzi che, in quasi tre mesi, hanno partecipato alle attività organizzate dallo staff del Programma: dall'orto didattico alle lezioni sensoriali, passando per l'outdoor learning e una serie di attività finalizzate all'apprendimento di una corretta alimentazione.
L'obiettivo primario del Programma europea MA-FVNS – realizzato in Italia dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - è quello di aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini. Per mostrare i risultati dell'attività appena conclusa, ma anche e soprattutto per spiegare l'importanza del progetto che proseguirà nel prossimo anno scolastico, il Crea-Enc di Velletri ha organizzato per mercoledì 22 giugno p.v., dalle ore 9 alle ore 12, un Open Day, al quale sono invitati a partecipare docenti, referenti di progetto, dirigenti scolastici, amministratori comunali della zona e famiglie interessate. Nel corso della mattinata verranno fornite informazioni relative al Programma Europeo e sarà mostrato il materiale didattico utilizzato nel corso delle visite guidate. Sarà anche possibile visitare l'orto didattico utilizzato dal personale MA-FVNS presso il Crea-Enc.

Tutto pronto per il Velletri Ridens, festival della satira e dell'umorismo a Velletri

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Tutto pronto per il Velletri Ridens, quarta edizione del Festival della satira e dell'umorismo a Velletri.

Si parte il 18 giugno alle ore 17.30 con la ludoteca itinerante e il workshop di abilità manuale, concentrazione ed equilibrio.
Alle 18.00 inaugurazione Velletri Ridens al Polo Espositivo "Juana Romani". Sabato 25 giugno alle 17.30 al Teatro Artemisio sarà la volta del convegno-omaggio ad Achille Campanile con l'associazione I-Milk, Vito Molinari, Gaetano Campanile, Angelo Cannata e Silvio Moretti. Alle 19.00 premiazione dei vincitori del concorso nazionale "Saro bre'" e poi cena con prenotazione presso il PIT all'agriturismo il "Falco". Previsti sabato 18, mercoledì 22 e venerdì 24 aperitivi artistici con caricatura ritrattista in Piazza Mazzini e Piazza Cairoli. Per ulteriori informazioni consultare la locandina.

Prima tappa in Tognazza del progetto eventi "Andata e ritorno"

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Venerdì 17 giugno prima tappa in Tognazza del nuovo progetto di eventi “Andata e Ritorno”. 


Ospiti di queste serate gastronomiche saranno chef e ristoratori che ci hanno ospitato “a casa loro” facendo degustare i vini de La Tognazza Amata, parlando insieme a Gian Marco del vino, delle storie di famiglia e di Ugo Tognazzi in cucina.
Un progetto promosso dall’Associazione “Amici di Ugo Tognazzi” per promuovere una cultura eno-gastronomica sul territorio a tutto tondo: dalle tradizioni contadine alla cucina gourmet e ricercata. Un modo anche di far conoscere le diverse filosofie ai fornelli, le diverse passioni e scuole di cucina. Ospite di questa prima serata che inaugura il viaggio di Andata e Ritorno è Daniela Morelli e al suo “Casale della Regina” di Velletri, che ha studiato per noi un menu dedicato interamente al bianco del mondo tognazza. Dopo la serata dell’8 aprile dedicata alla cucina di Ugo e ai vini de La Tognazza Amata, la tappa di ritorno vede in scena la cucina del “Casale della Regina” che ci propone un raffinato menu eclettico e trasversale, studiato sui sapori della nuova stagione. La chef, figlia di Benito Morelli storico amico di Ugo, ci propone: Fantasia di mare (una serie di deliziose stuzzicherie marinare), Risotto alle due zucche e provola e una tortina di fragolina di bosco. A fare da padrone nei calici il Tapioco! Appuntamento Venerdì 17 giugno ore 20.30 presso La Tognazza, sede dell’Associazione Amici di Ugo Tognazzi, in via Colle Ottone Basso 84. Costo a persona 35 euro.

Velletri città d'arte su Rai Tre, tra Stimmate, Convento del Carmine e Centro Storico

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Questa mattina su Rai Tre, nella trasmissione Buongiorno Regione, grande protagonista è stata la città di Velletri con le sue bellezze - sia quelle storiche e paesaggistiche che quelle recentemente restaurate grazie ai fondi PLUS.

Primo monumento ripreso è stato quello delle Stimmate, che continuano a riscuotere successo di pubblico nelle loro aperture, le cui immagini sono state proiettate in video a partire dall'elegante struttura interna che racchiude il gioiello archeologico. Spazio, però, anche alla Casa della Cultura nell'ex Convento del Carmine con i suoi numerosi affreschi e alla bretella di S. Anatolia, nonchè alla smart city con i led wall informativi.


A fare gli onori di casa il Sindaco, Fausto Servadio, che si è detto orgoglioso di una città che ha fatto passi da gigante. E' intervenuta anche l'assessore alla Cultura, Ilaria Usai, la quale si è dichiarata soddisfatta di una città che sta rinascendo riscoprendo la propria cultura e la propria storia.
I nuovi spazi restituiti ai cittadini fungeranno da attrattori turistici per una città che a due passi da Roma potrebbe sfruttare la vicinanza con la capitale per inserirsi come tappa nei flussi di turisti che visitano la città eterna. Numerose le informazioni date nel servizio sull'area archeologica delle Stimmate: dalle capanne ai secoli di storia successivi, con i tempi etruschi del VI e IV secolo a.C. e le sepolture d'epoca medievale, fino alla chiesa fatta ampliare nel 1750 dal cardinale Stefano Borgia e agli scavi di inizio secolo nel 1910. A fine filmato il conduttore ha invitato tutti i telespettatori ad andare a Velletri: "Spero vi sia venuta voglia di visitarla, ne vale davvero la pena". Non possiamo che associarci all'invito.

GUARDA IL VIDEO DI BUONGIORNO REGIONE DAL MINUTO 22.54

"Anno Domini 1495", l'appuntamento con gli Sbandieratori e Musici di Velletri

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Nuovo appuntamento per l'Associazione Sbandieratori e Musici di Velletri, che tramite i social sta pubblicizzando la prossima iniziativa in programma per il mese di luglio.

La realtà veliterna, sempre più radicata e apprezzata, è infatti orgogliosa di presentare in data sabato 9 Luglio 2016 l'evento "Anno Domini 1495", V edizione. 


La manifestazione vuole rievocare il passaggio in Velletri, che quasi costò la distruzione alla nostra città, di Carlo VIII di Francia e di Cesare Borgia, suo "ostaggio" illustre; quest'anno saranno graditissimi ospiti di Velletri i gruppi: Sbandieratori Città Di L'Aquila, Sbandieratori e Musici Vignanello, Sbandieratori e Musici Comitato Contrade Capalbio. Il programma prevede l'inizio dell'evento alle ore 17.30 con il Corteo dei gruppi lungo le strade di Velletri, partenza da Piazza Garibaldi con esibizione dei gruppi in Piazza Cairoli ed in Piazza Mazzini; alle 20.15 sarà la volta dello spettacolo serale in Piazza C. Ottaviano Augusto, durante il quale verrà assegnato il Trofeo Sbandieratori e Musici "Anno Domini 1495". In caso di maltempo il programma potrebbe subire variazioni.

Casa della Cultura, la denuncia di Shanky Quod: "Non è fruibile per chi ha deficit di mobilità"

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L'associazione Shanky Quod, tramite la rete, ha dichiarato la propria indignazione per il mancato accoglimento alla richiesta protocollata lo scorso 16 marzo 2016 al Comune.

Tale richiesta aveva come oggetto l'istituzione di un'area riservata ai titolari di 'contrassegno speciale' con l'installazione di tre posti auto corredati da apposita segnaletica orizzontale e verticale nelle vicinanze della Casa della Cultura e della Musica in Piazza Trieste e Trento.

La richiesta si rende necessaria per tutti coloro che hanno difficoltà motorie eppure uguale diritto di fruire della biblioteca e delle aree culturali messe a disposizione dei cittadini nella nuova struttura comunale. Dal suo profilo, però, Shanky Quod non nasconde la delusione per la mancata istituzione dei posti richiesti: "Dopo tre mesi ancora non esiste alcun riscontro a questa richiesta. Prima l'accesso alla Biblioteca Comunale non era possibile per la presenza di barriere architettoniche, ora non più barriere, ma presenza di problemi esterni. Nessuno si è preoccupato per chi ha gravi deficit di mobilità e non potrà fruire della Casa della Cultura. Non esiste nessun posto-auto riservato e l'unica rampa presente (nei pressi) si trova davanti ad un'officina. Se l'attività è in funzione non potrà essere utilizzata". La denuncia è un appello agli organi preposti affinchè si mobilitino per mettere fine a questa problematica, risolvendola con l'istituzione degli stalli per i titolari di contrassegno speciale. 

Mercato settimanale, l'esasperazione dei residenti: "Il pomeriggio è una discarica a cielo aperto"

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Foto: SOS CITTADINI VELLETRI
Problema vecchio, esasperazioni nuove. La zona 167 - quartiere S. Biagio - ogni giovedì ospita il mercato settimanale popolato da centinaia di bancarelle e centinaia di persone che passeggiano tra i venditori alla ricerca dell'affare del giorno.

Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse per il fatto che alla fine della compravendita, ogni settimana, quando si smontano bancarelle e furgoncini resta un mare di rifiuti tra cartoni, scatole, e cartacce.
Mentre la città di Velletri si impegna nella differenziata, unico vero volano per una raccolta dei rifiuti sostenibile, ogni settimana è necessario fare gli straordinari per ripulire viale Aldo Moro e le altre arterie stradali su cui si snoda il mercato, invase dai rifiuti. Una situazione insostenibile, che i residenti non sopportano più e denunciano da anni. Si fa tanto per abbellire il quartiere, ma la giungla di rifiuti che si crea intorno ad ogni segnale ed in ogni angolo il giovedì pomeriggio è quanto di più squallido possibile. Occorre sensibilizzare i venditori affinchè differenzino, si riportino a casa le scatole e non sporchino lasciando tutto all'aria, nell'attesa che passi qualche altro a pulire.

Grande successo per il convegno dell’A.N.D.O.S. Velletri sulle nuove tecniche per sconfiggere il cancro al seno

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Il convegno dell’A.N.D.O.S. Onlus Comitato di Velletri, tenutosi sabato 11 giugno presso l’aula magna della Cantina Sperimentale ha avuto un forte riscontro di pubblico.


 I medici relatori che si sono susseguiti nelle relazioni hanno saputo trasmettere al pubblico in maniera comprensibile gli argomenti trattati.
Si è discusso e confrontato sulle varie metodologie diagnostiche per la prevenzione del tumore del seno, dalla mammografia alla risonanza magnetica, passando per la Tomosintesi, argomento senz’altro principale del seminario. La Tomosintesi non ancora ben conosciuta dall'utenza è uno strumento diagnostico che permette di studiare la mammella ‘a strati’: nello specifico la struttura interna del seno viene scomposta in tante immagini che poi, sovrapposte, ricostruiscono la figura dello stesso nella sua completezza, rendendo molto più accurata la lettura anche nei seni più difficili da leggere, tipo quelli densi. Grazie a questa nuova indagine si scopre il 20% in più di tumori rispetto alla mammografia.

I medici intervenuti sono stati la dottoressa Francesca Svegliati per la Tomosintesi, la dottoressa Maria Laura Luciani per la mammografia, la dottoressa Sabrina Cagioli per la risonanza magnetica, il dott. Mario De Marco come tecnico radiologo ed il dottor Giulio Porta che ha presentato e moderato tutti gli interventi. Molta soddisfazione per il risultato ottenuto è stata espressa dalla presidente dell’A.N.D.O.S. Onlus Comitato di Velletri, Ombretta Colonnelli. Nonostante l’invito fosse stato rivolto anche ai medici di famiglia, l’unico ad aver partecipato è stato il dottor Devis Trivelloni che con le sue domande ha reso ancor più interessante ed esplicativa la discussione.

Tognazza, un nuovo vino da scoprire che si presenterà al Vinoforum

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“Un lungo lavoro e tanto tempo trascorso tra vigna e cantina per questo nuovo vino, il 69, che inaugura la linea La Tenuta. Abbiamo scelto un blend di chardonnay, grechetto e malvasia per un IGT Umbria importante e di forte impatto emotivo e sensoriale. 


Un vino da scoprire con i sensi, difficile da dimenticare dopo averlo assaggiato” - Così Gian Marco Tognazzi descrive il nuovo vino de La Tognazza, che presenterà ufficialmente al pubblico dei winelover il 19 giugno a Vinoforum, presso lo stand di Vintage05.

Domenica 19 giugno appuntamento, dunque, per tutti gli amanti del buon bere presso la manifestazione capitolina, dove per tutta la serata Gian Marco Tognazzi, il suo socio Alessandro Capria e lo staff della Tognazza saranno presenti per far degustare il 69 e i vini della linea Supercazzola, Tapioco, Come se fosse e Antani. Gian Marco e i suoi vini saranno ospiti di Vintage05, agenzia di distribuzione di beverage, specializzata nel settore enologico, che opera su Roma e provincia, con cui La Tognazza ha inaugurato da poco una partnership. Vintage05, una delle aziende leader della capitale e rappresentante di numerosi marchi storici e di qualità del mondo vino, ha sposato con entusiasmo il #mondotognazza e la sua filosofia e il Vinoforum è la prima tappa, anche importante, che sancisce una collaborazione sul territorio romano. Si parte, quindi insieme e con la grande novità di questo “69”. Un’etichetta che rappresenta un omaggio alla storia de La Tognazza, che nasce proprio nel 1969 e che segna la crescita e l’impegno della nostra cantina. Un chiaro omaggio a quello che era il sogno di Ugo Tognazzi, che in quell’anno dà vita al suo mondo fatto di orti, vigne, prodotti home made e cucina. Presentato in anteprima alla stampa il 16 giugno presso La Buvette, 69 è il primo di una nuova linea pensata per un pubblico più raffinato, più gourmet, che vuole emozionarsi quando sceglie di bere un buon bicchiere. E’ un vino elegante e raffinato, piacevole da bere da solo, come vino da meditazione, magari a fine pasto, grazie anche alla sua corposità e al calore che gli 8 mesi di barrique gli conferiscono. Per scoprire com’è, non resta che assaggiarlo. Appuntamento Domenica 19 dalle ore 19 a Vinoforum – Lungotevere Diaz, Roma.

La Spinosa: "Sconcerto sui rifiuti, urgente un cambio di marcia per salvaguardare l'ambiente"

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La Spinosa: "Abbiamo letto, con sconcerto, l'intervista all'assessore all'ambiente del Comune di Velletri Masi, rilasciata ad un giornale locale: sconcerto, è dire poco, visto che l'assessore ammette la presenza di circa 8.600 evasori della Tari, soltanto sulla prima casa. 


 Sono mesi che a fronte del disgustoso e insano spettacolo dei rifiuti lasciati nelle strade del Centro storico, e non solo, sosteniamo che vada fatta un'operazione di verifica rigorosa delle utenze: ora veniamo a sapere che il Comune sa per certo che esistono 8.600 evasori !

Facendo un calcolo, peraltro al ribasso, si evince, stimando un costo di 100,00 euro l'anno, che l'evasione costa ai contribuenti onesti la cifra di 860.000 euro l'anno; noi paghiamo - continua la nota stampa - l'inerzia del Comune con una cifra enorme e con l'aggravante di vedere lo spettacolo di degrado che tutti conosciamo. Ci chiediamo cosa abbia impedito al Comune fino ad oggi di intervenire sull'evasione della tassa sui rifiuti e cosa impedisca, ancora, a sollecitare nei cittadini un comportamento virtuoso, attraverso la pratica del compostaggio individuale - cosa facilissima in un territorio dove la maggior parte delle case è situata in campagna - e impostando il metodo della tariffa puntuale, cioè meno produci rifiuti indifferenziati, meno paghi. L'obiettivo del 60% di differenziata che si pone l'assessore è davvero modesto e soprattutto in contrasto con le direttive europee sul tema. Crediamo che sia urgente e indispensabile un cambio di marcia su questo tema: occorre impostare una politica dei rifiuti che salvaguardi le ragioni dell'ambiente, difenda gli interessi anche economici dei cittadini e abbandoni politiche vetuste tese all'arricchimento delle lobbies dei rifiuti".

Enjoy Castelli Romani: eventi, visite, tour, escursioni nella zona dei Castelli

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Enjoy Castelli Romani! Eventi, tour, visite guidate, escursioni e laboratori per vivere esperienze uniche ed originali ai Castelli Romani il sabato e la domenica. 


Oltre 280 proposte pensate per tutti i weekend fino a ottobre. L'iniziativa è inserita in un grande progetto di rilancio del settore turistico nell'area dei Castelli Romani. Propone con continuità, fino alla fine di ottobre (tutti i weekend), eventi in tutti i 17 Comuni dell’area: oltre 280 eventi in 27 weekend.

Ci sono proposte diversificate ed "esperienziali": tour, visite guidate, itinerari storici e archeologici, degustazioni, sagre, musica, corsi e laboratori di micologia - erbe aromatiche - cucina - fotografia - pittura - orientamento sulle mappe, trekking urbano e naturalistico anche con il proprio cane, rievocazioni storiche, osservazioni astronomiche. Eventi per tutti i gusti, tutte le fasce di età e per le famiglie. Ci sono eventi gratuiti e visite a pagamento che prevedono un contributo per la visita o un importo che può comprendere anche trasporti, consumazioni, guide specifiche anche in altre lingue, ecc. Enjoy Castelli Romani nasce dalla volontà di costruire un calendario unico di tutti i principali eventi previsti nei weekend sul territorio dei Castelli Romani. Si è inteso proporre i principali eventi sia ai turisti che pernottano ai Castelli o nei dintorni, sia alle persone che decidono di passare una giornata diversa dal solito nella nostra destinazione e che provengono in gran parte dall’area metropolitana romana. A progettare Enjoy Castelli Romani ci ha pensato la Destination Management Organization (DMo) Castelli Romani, voluta dai 17 Comuni castellani e coordinata dal Consorzio SBCR - Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani, in accordo con il Parco Regionale dei Castelli Romani e la Comunità montana Castelli Romani e monti Prenestini. Enjoy Castelli Romani fonde in un unico calendario gli eventi e le visite proposti dalle amministrazioni Comunali castellane e dalle agenzie turistiche coordinate dalla Dmo Castelli Romani, le iniziative delle Associazioni culturali e ambientali del circuito di eventi “Cose mai viste” coordinato e organizzato dal Parco Regionale dei Castelli Romani, le iniziative dei musei e dei siti archeologici del Sistema Museum Grand Tour coordinate dalla Comunità Montana Castelli Romani e Monti Prenestini. Nel calendario sono previsti sia eventi gratuiti che visite a pagamento. Le quote di partecipazione prevedono un contributo per la visita o un importo che può comprendere anche trasporti, consumazioni, guide specifiche anche in altre lingue, ecc.

"Velletri è una città smart": convegno all'auditorium della Casa delle Culture su Innovazione e Tecnologia

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Nella giornata di Giovedì 16 Giugno, presso la casa delle Culture e della Musica, si è tenuto un convegno dal titolo “La città di domani è già oggi. Innovazione e futuro per uno sviluppo sostenibile” all’interno del quale si è abbondantemente dibattuto sulle tante novità che stanno rendendo Velletri una città sempre più smart.

 Ad aprire l’incontro è stato il Sindaco, Fausto Servadio che ha salutato e ringraziato tutti per la presenza ed ha poi fatto un discorso che illustrasse brevemente i temi poi trattati nel corso del convegno partendo proprio dal titolo di quest’ultimo: “A Velletri svolgiamo una serie di attività per migliorare la qualità della vita innanzitutto con la messa in funzione e il ripristino di quei contenitori che hanno fatto la storia. Tutte le nuove tecnologie che oggi utilizziamo danno il senso della facilità di avere dei dati, bisogna però anche saperli utilizzare, e renderli utili per la comunità. Entro il mese spero che riusciremo ad aprire la scala mobile e nel frattempo stiamo costruendo anche una scala che collegherà Villa comunale con il centro, inoltre, cercheremo di riqualificare le torri medievali".


 A prendere poi la parola è stato, Luca Masi, Assessore all’innovazione del Comune di Velletri, che ha dichiarato che: “ Uno dei finanziamenti europei è stato quello della smart city. Abbiamo voluto destinare e costruire in città una rete in grado di poter dare valore aggiunto. Tutta la città è infatti coperta da un sistema Hiperlan che è un sistema di comunicazione che consente via Wi-Fi il collegamento sicuro tra le sedi pubbliche dell’amministrazione comunale. Abbiamo dei ripetitori che danno segnali in tutti i luoghi pubblici e che danno la possibilità di accedere gratuitamente alla rete Internet. Un’altra cosa che abbiamo pensato di fare è stata quella di dare una comunicazione attiva e passiva al cittadino. Attiva la si fa con gli smartphone, con i telefonini, per i quali abbiamo realizzato un’applicazione che sarà rilasciata a brevissimo e che consentirà a tutti i cittadini di poter comunicare direttamente con l’amministrazione, con i vari servizi del comune, e ne abbiamo già un’altra attiva che si chiama “Velletri città per tutti” che è un’applicazione costruita per dare la possibilità a tutti di accedere alla città, anche guardando ai disabili, quindi tenendo un occhio verso la fragilità di chi non può avere una mobilità attiva. Abbiamo inoltre introdotto una serie di sistemi per andare incontro alla popolazione anziana come, ad esempio, i ledwall che non servono solo per noi distratti, sono utili principalmente a quelle persone anziane che sono tagliate fuori dal mondo digitale".
È seguito il discorso dell’Avvocato Piero Guidaldi, Presidente della Volsca che ha illustrato i grandi traguardi che quest’ultima è stata in grado di raggiungere. L’Avvocato ha dichiarato : “abbiamo avuto dei risultati soprattutto in materia di ambiente; abbiamo infatti, senz’altro contribuito a migliorare la qualità della vita dei cittadini di Velletri, perché oltre al risparmio economico che c’è stato un significativo risparmio in termini di inquinamento dell’ambiente. Siamo infatti, riusciti a ridurre di oltre la metà il quantitativo di RSU che produciamo in discarica: quando sono arrivato stava intorno ai 24milioni di kg, quest’anno spero ci riusciremo ad attestare intorno ai 10milioni. L’obbiettivo sarebbe arrivare entro i 5/6 milioni di kg l’anno. Quest’anno abbiamo fatto 400 mila euro di utili, e al di là di quello che si dice, abbiamo il costo medio pro-capite più basso di tutta la zona del centro Italia. Oggi il parco mezzi ha un’età media di due anni e mezzo, anche lì abbiamo innovato molto, abbiamo portato tutta la tecnologia che c’era da portare, però con attenzione all’efficienza. La Volsca, che è una delle società più solide presenti nel panorama del centro Italia, è in grado di recepire qualsiasi tipo di innovazione, purché abbia un occhio di riguardo all’efficienza delle scelte che vengono fatte". Il Consigliere comunale Giorgio Fiocco, da parte sua, ha riportato la sua esperienza che lo ha visto partecipare ad un corso messo a disposizione dall’Anci, dove si parlava solamente di Smart city. Fiocco racconta: “E’ stata un’esperienza molto utile e ha sottolineato l’interesse che ha avuto questa amministrazione nell’innovazione tecnologica. Anche se con molta difficoltà con questa amministrazione siamo riusciti in qualche modo a rendere una città come Velletri, che era abbastanza “cocciuta”, più innovativa". Molto interessante quanto dichiarato invece dal Preside dell’Istituto Cesare Battisti, Eugenio Dibennardo che iniziando in a parlare in generale del ruolo della scuola ha poi spiegato alcuni splendidi progetti dei suoi alunni con grande entusiasmo. “Istruire vuol dire più o meno costruire quindi aggiungere continuamente e mettere in nuove relazioni, in nuovi rapporti i mattoni che fanno parte della conoscenza. La scuola deve essere ricerca continua e per fare ricerca continua occorre progettare. Anche qui a Velletri abbiamo tanti progetti importanti”. Il Preside ha poi proseguito illustrando alcune applicazioni che i suoi ragazzi hanno progettato tra cui “Agricoltura2” ,“Velle Trade”, “Tutor”, “E-view”, “E-museum”, “Progetto fiaba”, tutte estremamente interessanti ed utili". Prima della pausa, durante la quale i presenti hanno potuto godere di un abbondante buffet e di un caffè offerto da Bioristoro, ha preso la parola Roberta Atzori, Direttore dell’Università telematica Pegaso che ha spiegato alcune interessanti iniziative dell’istituto: “L’Università Pegaso si identifica esattamente con lo spirito e la passione del Comune di Velletri che ha voluto portare anche su questo territorio innovazione. Pegaso pur identificando l’innovazione e la tecnologia non ha dimenticato quello che è il valore della relazione, quindi il contributo umano. Infatti può sembrare contraddittorio, ma pur essendo una telematica, quindi un’università che di fatto abbatte le barriere e raggiunge tutti ovunque, in realtà non ha dimenticato che il valore della relazione è fondamentale".
A parlare successivamente è stato il Comandante della polizia locale, Maurizio Santarcangelo che ha spiegato come la tecnologia si è inserita anche nella sicurezza grazie alle telecamere di videosorveglianza: “L’obiettivo principale è quello di migliorare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini. È infatti importante favorire la percezione che una città è controllata in un determinato modo. Attualmente a Velletri, c’è un doppio sistema di registrazione, la centrale operativa allocata sia presso la sede del comando di polizia locale che presso il CED del Comune e si svolge con funzionamenti in parallelo, perché nell’ambito della fascia oraria di servizio in cui è operante la polizia locale, quindi parliamo di 12 ore c’è un’osservazione diretta da parte del soggetto dell’agente deputato dei luoghi nei quelli sono state posizionate le telecamere, per il resto della giornata c’è la possibilità di rivedere i filmati che registrano ininterrottamente per 24 ore e la possibilità di visionarli fino a distanza di 7 giorni”. L’intervento successivo è stato di Alfonso Mauro, Direttore di Velletri Servizi che ha illustrato 4 dei 17 servizi svolti dalla società per i cittadini. “ I servizi che rappresentano il core business della società sono, primo fra tutti il link mate, ovvero il portale del cittadino, che dà la possibilità a tutti coloro che si sono registrati di accedere e di verificare la propria posizione tributaria. Altro servizio di carattere innovativo è sicuramente quello legato ai parcheggi a pagamento, con l’applicazione easy park, poi il bike sharing, e le innovazioni per le farmacie comunali”. Ha poi fatto un breve intervento Bernardo Catania, responsabile dell’applicazione easy park che ha spiegato in maniera più dettagliata la funzione di quest’innovazione: Ha proseguito il dibattito Mario Muggianu, Amministratore delegato della startup Ziri Ziri che partendo da una domanda retorica quale “Dove sono i nostri dati oggi”? ha spiegato l’importanza e la grande innovazione di Ziri Ziri. Muggianu ha sottolineato come: “i nostri dati siano frammentati, sono distribuiti fra mille applicazioni, siti web, e sono polverizzati in migliaia di fonti informative. Ognuno di noi ha a che fare con circa 50 username e password e logiche applicative, modalità di navigazione, differenze grafiche e quant’altro. Quello che stiamo vivendo oggi è una rivoluzione digitale che è appena agli inizi, sarà molto più importante di quanto noi possiamo immaginare.
La soluzione è quindi una piattaforma che si configura come una timeline dove trovare tutte le nostre informazioni, anziché andarle a cercare in cinquantamila fonti. La cosa importante è che Ziki Ziki diventa il punto unico di accesso a tutte le nostre informazioni". A prendere poi la parola è stato Diego Taglioni, Presidente di U-Hopper. Taglioni ha parlato del progetto I-Located e ha spiegato che: “E’ un progetto che ha visto coinvolti per l’Italia il Comune di Velletri, la nostra società che è uno spin-off di ricerca di un centro di ricerche internazionali di Trento, un’altra società privata trentina, l’ospedale di Rovereto e FBK che è la fondazione di Bruno Kessler della provincia autonoma di Trento. Con Velletri abbiamo fatto una parte importante di progetto che è stata portare in campo delle tecnologie provenienti dal campo della ricerca e creare un servizio vero e proprio che riguardasse la smart city, ma si occupasse anche di servizi che un qualche anno fa potevano sembrare futuribili e oggi sono alla portata di tutti". Per concludere il lungo, ma interessantissimo pomeriggio, è intervenuto l’Assessore Masi che ha affermato con orgoglio: “Velletri è una città moderna che sta andando verso il futuro, siamo veramente all’avanguardia, quindi cittadini smart per una città smart con amministratori un po’ smart”.

Giorgia Rossetti

"Che non si sappia in giro…": Vangelo (XII Domenica T.O. - C) a cura di don Gaetano Zaralli

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Lc 9,18-24 


TESTO


Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: "Chi sono io secondo la gente?".
Essi risposero: "Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto".
Allora domandò: "Ma voi chi dite che io sia?". Pietro, prendendo la parola, rispose: "Il Cristo di Dio". Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno.
"Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno".
Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà.
 

COMMENTO

"Chi sono io secondo la gente?".
Con i tempi che corrono riportare una frasetta pronunciata da un Gesù apparentemente in crisi di identità, potrebbe essere pericoloso. Oggi, infatti, in campo politico più che in altri settori operativi  e produttivi della società, c’è una specie di febbre che segue con alacrità sospetta gli andamenti dei consensi:  è d’uopo  curare gli interessi delle masse, ignorando talvolta perfino le regole di una sana democrazia; e, pur di viaggiare  sulla cresta dell’onda, si scende con disinvoltura a compromessi, si svendono valori, si assecondano  i vizi e non le virtù.
Chi governa un popolo e ama essere da questo coccolato, non parlerà mai di sacrifici da affrontare e di scelte responsabili, anzi cercherà in tutti i modi di favorire l’egoismo insito nella natura stessa del cittadino, foraggiando abbondantemente le voglie di potere  e alimentando la spregiudicatezza tipica di chi vuole fare il proprio comodo a danno di altri.

"Ma voi chi dite che io sia?"
“Se mi amate, ditemi la verità!…”, sembra suggerire Gesù ai suoi apostoli. E Pietro annuncia la sua verità: “Tu sei il Cristo di Dio!…”.
La verità vera non si strombazza, ma si vive giorno dopo giorno nel segreto della propria coscienza per riproporla, poi, in termini umani autentici a chi desidera conoscerla più da vicino; la verità vera non si impone, ma si offre, senza ricatti, alla coscienza di ciascuno, perché ciascuno liberamente possa accoglierla con consapevolezza. La verità vera non sarà mai quella del narcisista che, vittima della propria eccessiva considerazione, trascina ad affogare nello specchio d’acqua non solo la sua dabbenaggine, ma anche le tante marionette che per comodità si affidano a lui.
Gesù è il Cristo di Dio, ma che non si sappia in giro… La propaganda è un’arma a doppio taglio: da una parte fa conoscere il fatto strabiliante che accade, ma dall’altra brucia ogni risorsa nella pazzia  di un momento.

Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
L’avere carisma, l’essere protagonisti e perfino il vestire l’abito del profeta comporta un coraggio particolare nel pretendere dai propri adepti di non seguire indiscriminatamente i desideri, le inclinazioni, i progetti e gli impulsi del proprio io, ma di discernere quelli che sono in contrasto con la verità e dire di no ad essi.  
Chi gode di un vero carisma non necessariamente deve essere un leader, ma sicuramente deve avere il coraggio di proporre ai suoi seguaci  un progetto di vita serio e, per realizzarlo, indicare un  cammino impegnativo, arduo, che, a dispetto dei facili predicatori, lo vede portare la croce…


Sciopero del personale delle biglietterie del Lazio lunedì

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Novità sul fronte ferroviario. Lunedi prossimo 20 giugno sciopero del personale delle Biglietterie del Trasporto Regionale del Lazio. 


La protesta indetta dai sindacati maggiormente rappresentativi si è resa necessaria viste le condizioni in cui sono costretti a lavorare gli operatori delle Biglietterie.

Il comunicato sindacale recita: “Contro le criticità igienico-sanitarie, la sicurezza, la carenza di personale e la chiusura delle biglietterie con spostamenti del personale presso altre sedi con atto unilaterale”. E con le novità, alcune già in atto, altre in arrivo che complicano ulteriormente il lavoro degli operatori, oltre alle già citate carenze nelle infrastrutture. La protesta sindacale si svolgerà dalle 10,00 alle 18,00: gli sportelli rimarranno aperti al pubblico fino alle ore 9,40 per permettere l’espletamento delle operazioni di chiusura, e riapriranno alle 18,10 per assolvere le operazioni di apertura. Questo per le biglietterie che hanno più operatori e turni diversificati tra mattina e pomeriggio. Per quanto riguarda invece gli sportelli unici, che svolgono il solo turno mattutino, è il caso di Velletri, la chiusura sarà per l’intero turno.

Diario di un viaggio/5

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Lunedì 2 maggio alle 10,00 ci rechiamo a visitare il Centro Studi Ernesto Che Guevara, che si trova non molto distante dal cimitero di Colon. Il Centro in questo periodo non è aperto al pubblico, perchè necessita di alcuni lavori di manutenzione, ma Aleida ci ha promesso che ce lo farà visitare lo stesso, ed eccoci qua, arriviamo e la figlia del Che è già lì davanti che ci aspetta.


Ci saluta con molto calore e gli presentiamo quelli che non la conoscono di persona. Più di qualcuno è emozionatissimo/a, in particolare Gabriella, che non vedeva l'ora di conoscere la figlia del Che. Aleida Guevara è stata anche a Velletri in un incontro molto partecipato nella sala Tersicore del Comune nel maggio del 2009.

Entriamo e nel cortile sul lato sinistro è parcheggiata la famosa Chevrolet verde, l 'auto assegnata al Comandante, che egli usava solo per le visite istituzionali. Aleida ci dice che qui al centro sorgerà una statua di suo padre a grandezza naturale, intento a leggere un libro; ci guida attraverso il fabbricato che si erge su due piani e che contiene tutte le attrezzature di cui necessita un istituto di ricerca, con annesse sale di lettura, biblioteca, sala riunioni e sala proiezioni. Il responsabile del centro è suo fratello Camilo, mentre lei è una semplice collaboratrice, essendo il suo lavoro quello di pediatra al policlinico de L'Avana. Giriamo il Centro in lungo e in largo e tutti hanno delle domande da porre ad Aleida, che è molto disponibile. Io in verità speravo che ci fosse anche sua madre, che non ho mai conosciuto di persona, Il Centro è funzionante da diverso tempo, un frequentatore abituale è il “nostro" Gianni Minà. Prima di congedarci ci salutiamo, ringraziandola per la disponibilità, augurandoci di rivederci presto in Italia o qui a Cuba. Vi lascio immaginare i commenti sul pullman del ritorno, entusiastici e contentissimi, specie di coloro che sono qui per la prima volta. Visitare il Centro Studi Che Guevara e avere come guida sua figlia non capita ogni giorno e sopratutto non è previsto nei pacchetti turistici. Essendo nelle vicinanze mi allontano dal gruppo per entrare nel cimitero di Colon, l’unico della città e tornare sulla tomba di colei conosciuta e amata in tutta Cuba come La Milagrosa . E’ la triste storia di una ragazza, Amelia Goyri de la Hoz, una storia d'amore diventata leggenda. La ragazza era innamorata di José Vicente Adot Rabell, ma a causa della modesta posizione sociale i suoi genitori erano fermamente contrari alla relazione. Amelia dovette aspettare la morte di suo padre per sposare l'uomo che amava . Ma dopo solo un anno dal matrimonio, Amelia che aveva 23 anni morì di parto così come il suo bambino, era il 3 maggio 1901. Amelia fu sepolta insieme al suo bambino, che come consuetudine dell’epoca fu lasciato ai suoi piedi. Si dice che Vicente il marito visitasse la tomba tre volte al giorno, bussando con uno degli anelli di marmo per svegliare la sua amata, tutti i giorni per 40 anni, fino alla morte. Quando, nel 1914, si procedette a riesumare i resti, tra lo stupore dei presenti i due corpi risultarono intatti e il bambino era in braccio alla madre. Dopo quella volta la tomba fu sigillata e mai più riaperta. Ben presto la notizia si diffuse in tutto il paese. Da quel momento Amelia divenne "La Milagrosa" protettrice delle donne incinte, madri e bambini. Oggi la tomba di Amelia è molto visitata, stracolma di targhe di ringraziamento ed ex voto. La tradizione vuole che il visitatore bussi tre volte con l’anello e esprima in segreto un desiderio e poi giri intorno alla tomba stessa e retroceda senza dare mai le spalle. A detta di molti e a giudicare dai testi delle targhe, la milagrosa è molto prodiga nell’esaudire i desideri di coloro che si rivolgono a lei. Due aspetti molto diversi di questo paese. Anche questo è Cuba.

Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba

Martedì in radio l'ultima puntata di "Atti oShany in luogo pubblico", il bilancio di Shany Martin

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Volge al termine, dopo tre mesi, la trasmissione radiofonica "Atti oShany in luogo pubblico" di cui il nostro quotidiano è stato orgogliosamente media partner. Martedì 21 giugno, infatti, andrà in onda l'ultima puntata che riserverà sorprese e risate come ormai è consuetudine per i tanti ascoltatori e affezionati.


"E' stata una favola lunga tre mesi - ha raccontato Shany Martin a Velletri Life, prima dell'ultima puntata - ho voluto sfidare ancora una volta me stesso facendo la linguaccia ai muri grigi della monotonia dei telegiornali, dei pomeriggi da bar e dei talk show. E' stato come costruire un giocattolo per divertirsi con tanti amici".

"La lista di quelli che hanno riscaldato il motore di questa mia ennesima follia sono stati tanti, partendo dal mio Direttore ed amico Leonardo Di Silvio, passando per tutti i ragazzi di Radio Mania, lo staff di I - Milk Web Tv arrivando fino agli ospiti che si sono prestati ai miei "giochi di vita" (dagli artisti locali fino a Gianmarco Tognazzi).
Non alzo invece il cappello verso chi (per vocazione e per mestiere) dovrebbe portare Velletri un minimo di più alla ribalta per tirarla fuori dall'anonimato e lascia questo compito ad un gruppo di giovani che dedica la vita scrivendo favole su una realtà migliore come può essere Velletri. Ma il mio è un mestiere che va fatto per il pubblico, non di certo per le giacche e le cravatte. E il pubblico ci ha sempre fatto sentire il suo abbraccio, dalla Sicilia fino alla Lombardia. Dalle 15:00 di Martedì 21, su www.radiomania.it, colorandoci con l'arrivo dell'Estate, arriva quindi una puntata fatta di "best off": per salutare e ringraziare tutti gli ascoltatori, prenderò il meglio di queste tredici puntate e tra racconti, imitazioni, personaggi e musica dal vivo con i ragazzi della Velester Music School chiuderò la stagione con la speranza di rimanere sempre bambino senza sentirmi mai in colpa".

Le puntate di "Atti oShany" verranno programmate in replica durante l'estate su Radio Mania, mentre gli estratti dei momenti più esilaranti saranno trasmessi sui canali tv laziali e non. Una bella avventura che volge al termine, dunque, e ha lasciato dietro di sè un oceano di risate e perchè no, riflessioni. Nella speranza che ci sia una seconda edizione la Redazione di Velletri Life si unisce al coro di complimenti per il giovane artista veliterno Shany Martin.

La spietata innocenza di un autore contadino: a cavallo tra amore e odio la condanna di Rocco Scotellaro

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Trent'anni di vita, tra politica e letteratura, con un solo e incalzante motto interiore: "vivere è l'illusione di non morire mai". Perchè appena "uno si distrae al bivio", l'esistenza ha già virato verso il proprio termine - anche troppo presto - lasciando dietro di sè fogli e scartoffie riempite di versi per cercare di dare un senso all'insensata parabola umana.

Dai leviani paesaggi della Basilicata, Rocco Scotellaro (1923-1953) nasce dal profondo Sud per arrivare fino all'altro capo dell'Italia, a Trento. Di umile famiglia, condivide con il suo mentore Carlo Levi, che avrà un ruolo fondamentale nella sua riscoperta postuma, l'interesse antropologico e letterario verso la realtà dei suoi conterranei, gli amati contadini meridionali, tanto da diventare Sindaco delle genti di Tricarico ad appena 23 anni. I suoi studi confluiscono in "Contadini del Sud", opera di stampo sociologico che cerca di penetrare i misteri, le usanze e gli schemi mentali della popolazione lucana che tanto colpì il dottore torinese e che sentiva già sua - dall'interno, essendovi stato originato - il giovane primo cittadino. L'accusa di concussione e il carcere nel 1950 (sarà poi assolto con formula piena) sono gli ultimi abbagli di una vita stroncata da un infarto (più verosimilmente aneurisma celebrale) ad appena trent'anni.
"Così all'ilare tempo della sera s'acquieta il vento disperato", ma non si placano le speranze di un avvenire migliore dopo gli anni duri della popolazione del mezzogiorno. La costruzione di un ospedale a Tricarico, la strenua lotta contro l'emarginazione imposta, l'occupazione delle terre con la fascia tricolore al petto, lo scatto d'orgoglio contro una povertà intrinseca sono solo alcuni dei tratti del socialista Scotellaro, autore impegnato e uomo tanto onesto quanto puro, capace di riversare nella poesia l'amore per le fattezze contadine della sua anima. La lettera d'amore alla sua terra, riassunta nei versi di "Lucania" pubblicata ad appena 17 anni, si rilegge anche nell'incompiuto romanzo autobiografico "L'uva puttanella", dove gli acini d'uva assurgono all'emblema della classe rurale, così matura e allo stesso tempo così fragile.
Con i lessemi dialettali e il linguaggio aulico, il poeta della Basilicata racconta di una tristezza sospesa, sotto un cielo apparecchiato al temporale che pure stenta a bagnare la terra con le sue forti e irruente gocce possenti. La poetica di Rocco Scotellaro, che si divide tra realismo e lirica pura, non dimentica nessuno degli ultimi ma anzi dà voce alla loro solitudine e al loro malessere atavico e fino a quel momento impenetrabile. La "Serenata al paese" rappresenta la volontà di non dimenticare mai quei cancelli e quei giardini in cui si è formata una mente precoce, giovanile, con gli alti e bassi della spensierata disperazione di un ventenne alle prese con temi e pensieri troppo maturi per la sua età. La delusione politica non è dovuta a speranze mal riposte ma a una genuina fede nel miglioramento, perseguibile più tramite la letteratura che tramite la politica. Fuori dal cancro delle reti clientelari, dunque, Scotellaro si apre ad un impegno civile a trecentosessanta gradi, lasciando le sue idee incise su carta pronto a qualsiasi tempesta lo fosse venuto a prendere ("La terra mi tiene"). Le rivendicazioni sono tanto sentite da creare nel poeta e scrittore un'angoscia in climax, sempre più evidente dal primo all'ultimo verso, come se l'infarto fosse una naturale conseguenza all'inaccettabilità di un "male di vivere" ancora non messo per iscritto da Montale, ma già provato e accennato da Scotellaro. Proprio il maestro ligure apprezza l'autore della "rieducazione morale" di Tricarico - e in effetti ha risvegliato la coscienza di tanti uomini chini sui campi a lavorare - definendo le sue liriche tra "le più significative del nostro tempo". Il vicinato della casa dell'umile letterato, che con le sue artistiche composizioni di parole si è conquistato la fama e la dignità in un'Italia ancora stordita dalla prima guerra mondiale eppure già proiettata nella seconda, è il posto che meglio riassume i racconti evocatori delle liriche scotellariane con protagoniste le donne, i gatti, le albe.
Lo scoramento di "Pozzanghera nera il 18 aprile" dove un io narrante deluso si arrende al proseguimento delle stesse condizioni per altri duemila anni, durante i quali il suo popolo vestirà sempre gli stessi panni e non entrerà mai come suo diritto nel mondo civile già all'epoca fermo ad Eboli, è il messaggio più conciso e critico che Rocco Scotellaro ha lasciato per consacrare e vomitare la sua nausea nei confronti di una politica così distante dalle vere esigenze degli ultimi. Questo input è stato raccolto anche dalla madre del poeta, Francesca Argenti, figura nevralgica per la formazione e la creazione del nido affettivo dello scrittore, la quale ha continuato fino alla sua morte - arrivata nel 1968 - a diffondere e favorire gli studi e le interpretazioni sulle opere poetiche e narrative del figlio. Amore per la vita e paura della morte, ma il filo che lega questi due grandi poli è quello dell'illusione. Sognando ad occhi aperti, Rocco Scotellaro nonostante la sua dipartita arrivata così presto, ha contribuito attivamente ad istituire nel cittadino di domani il seme della giustizia e di quella velleità forse innocente ma sana di poter vivere in un pianeta a misura d'uomo, nonostante le ripetute disillusioni lo rendessero sempre più uno dei tanti "Giovani Soli", faccia a faccia con la morte, come da lui sussurrato nell'ultimo scritto di stampo teatrale.


Da quest'opera destinata al sipario nasce forse l'insegnamento più duraturo e battagliero del maestro di Tricarico: sul palco dell'esistenza, infatti, nonostante il destino comune a tutti è importante il percorso che si decide di intraprendere, ma soprattutto è necessario fare in modo che la via seguita sia costeggiata da autentici valori e da nobili intenzioni. Così, come auspicato ne "L'uva puttanella", Rocco Scotellaro se n'è andato lasciandoci ad appena trent'anni quell'immagine dell'uomo morente con il libro al capezzale, arrivato al capolinea di un cammino breve ma intenso, ed è toccato a chi ne ha percepito l'umanità così sincera spiegare al suo popolo e ai suoi contadini che nonostante tutto l'attento e distratto Rocco  "sarebbe andato avanti per la sua strada" tornando sempre e comunque con la mente "alla sua terra, alle avventure di sempre tra i boschi e le pietre del suo paese, dove avrebbe aspettato il regno della morte, solenne, come gli si doveva". E cioè con una poesia tra le dita e la speranza nel cuore.


Rocco Della Corte





Memoria '900, intervista a Massimo Fabi: "Com'era veramente Velletri prima della guerra?"

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Dopo il successo della mostra organizzata dall'associazione Memoria '900, a parlare è il curatore e autore delle ricerche storiche Massimo Fabi.

Oltre a mostrare estrema soddisfazione per i risultati riportati dall'iniziativa, l'esponente dell'associazione lancia una serie di spunti di riflessione riguardo la storia e la cultura del Novecento in città. Ecco l'intervista integrale.

Massimo Fabi, “Velletri dalla Liberazione alla Repubblica” ha fatto il pieno di pubblico e di apprezzamento alla Casa della Cultura: quali sono le impressioni e le soddisfazioni dopo questa iniziativa che ha riscosso così tanto successo? 

Indubbiamente un ottimo risultato che premia l’impegno dell’Associazione, dei tanti soci che hanno concorso alla riuscita dell’evento, di quanti hanno creduto e sostenuto l’iniziativa.
Di certo non possiamo non ringraziare le centinaia di cittadini che ci hanno consentito, con le loro visite (spesso reiterate!), i loro commenti e suggerimenti, i loro giudizi (anche, e soprattutto, quelli critici!), di misurarci concretamente con quella volontà di conservazione e valorizzazione della memoria storica della nostra comunità e che rappresenta lo scopo primario di Memoria’900. Così com’è per me doveroso ricordare, e ringraziare, l’opportunità offertaci da Guido Ciarla, curatore del “Fondo Clelio Bianchi”, che ci ha messo a disposizione i preziosi materiali documentali ed iconografici appartenuti al bisnonno: il più delle volte documenti unici non essendosi conservata altra copia se non quella preservata dal cav. Bianchi che, ricordiamolo, fu il primo Amministratore pubblico della città nel momento della Liberazione e per i successivi, difficilissimi, cinque mesi.

Altrettanto si dica di parte del materiale fotografico messo a nostra disposizione dall’ Archivio Fotografico Casentini che ci ha consentito di accompagnare ed illustrare con scatti di vita vissuta quella che poteva risultare un’arida ed impersonale sequenza di atti pubblici. E, chiaramente, la grande disponibiltà dell’Archivio Storico Comunale, del direttore Leonardo Ciocca e di tutto il personale addetto, ad agevolare una ricerca che consideriamo appena agli inizi. 

Quali sono state le difficoltà incontrate nell’allestire la mostra e quali invece le scoperte più sorprendenti nell’atto di selezione dei vari documenti che poi avete esposto? 

La difficoltà maggiore che s’incontra sempre nel progettare, realizzare ed allestire una esposizione di questo genere è rappresentata dall’equilibrio tra la narrazione dei temi trattati, l’utilizzo dei documenti disponibili e la scelta del materiale illustrativo. La disponibilità di documenti (per ovvie ragioni di conservazione e provenienza) non era equamente ripartita rispetto alla cronologia di riferimento, 1944-1947, così come era difficile pretendere di poter documentare tutti gli aspetti del vissuto cittadino di quel periodo. Per non appesantire la parte testuale ci siamo affidati molto alle immagini e al loro potere evocativo e narrativo. Per i documenti abbiamo scelto i più espliciti nel rappresentare la condizione che la gente viveva in quel dato momento e condizione. Personalmente, due manifesti mi hanno stupito.
Il primo (per una vicenda familiare che non conoscevo) riferito alle prime elezioni comunali del marzo 1946: scorrendo i nominativi delle sei liste elettorali in competizione ho “scoperto” la presenza del mio nonno paterno e di tant’altri “insospettabili” candidati! Il secondo, del novembre 1946, riferito agli “espatri clandestini in Tripolitania”: erano tanti gli italiani che abbandonate, al momento dell’avanzata alleata, le colonie dove vivevano intendevano ora ritornarvi ma non essendo più quelle territorio italiano dovevano chiederne il permesso! Restava, in alternativa, di affidarsi, “a mezzo di piccole navi e motopescherecci”, a “loschi speculatori, i quali promettono sicurezza di viaggio e permanenza”!.. un contrappasso? 

Quale messaggio avete voluto dare alla cittadinanza e agli studenti che si sono approcciati alla mostra tramite i pannelli espositivi proposti? 

Una doverosa riflessione, a 70 anni da quegli avvenimenti, sulla volontà di una comunità, sanguinosamente e dolorosamente provata da una guerra devastante, a rinascere e ricominciare a tessere il proprio futuro: quando tutto, o quasi, era difficile, faticoso e per niente scontato! Non dobbiamo perdere di vista e smettere di considerare quanto è costato ricominciare: se ce l’hanno fatta i nostri padri, e nonni, in quelle condizioni perchè non dovremmo farcela anche noi a rimetterci in marcia per star meglio? Noi che, appunto da 70 anni, non abbiamo più subito guerre... 

L’associazione Memoria ‘900 si conferma di primo livello nell’organizzare eventi culturali di un certo spessore ottenendo anche una grande risposta di pubblico. Come si lavora all’interno dell’associazione e qual è il segreto di questo successo? 

 La partecipazione. Sembrerà banale ma è tutto qui “il segreto” per ogni associazione che voglia rimanere tale e dare concretezza ai propri scopi! Nella mia esperienza, in tanti anni di associazionismo, so che fintanto ogni socio è disponibile a dare un po’ del suo tempo, delle sue competenze, del suo entusiasmo, della sua passione, della sua intelligenza... mettendosi a disposizione quando può e come può... e, soprattutto, (come direbbe Totò) “senza nulla a pretendere” se non la soddisfazione di esserci e aver fatto la propria parte... fintanto che questo avviene le associazioni fanno cose egregie per se stesse, i propri associati e la società in cui operano. In più, sono (a differenza dei condomini...!) una buona scuola per imparare ed esercitare la convivenza tra simili... e-dio-sa se ce n’è bisogno, di questi tempi! 

Documenti, immagini, manifesti: di materiale ne è stato esposto tanto. Personalmente, cosa l’ha colpita di più di questo passaggio dalla Liberazione alla Repubblica per la città di Velletri? 

Mi occupo di storia locale da molti decenni ma devo dire, con sincerità, di avere sempre evitato di fare ricerche approfondite su questo periodo storico, e più in generale delle vicende che hanno attraversato la vita cittadina dagli anni ‘20 del secolo scorso in poi. Accontentandomi di sistematizzare il poco che è stato fin qui pubblicato da altri e mettendo da parte, per futuri impegni, quelle evidenze storiche in cui mi sono imbattuto. Ecco, se una cosa traggo da questa esperienza, e più in generale dalle attività che si vanno svolgendo nell’Associazione Memoria’900, è proprio la mancanza di una organica restituzione della storia cittadina nei primi cinquant’anni del XX secolo.
Mancanza a cui occorre, ormai, rispondere con una nuova stagione di ricerche e studi e verso cui indirizzare l’attenzione e le volontà di nuove generazioni di studiosi. In particolare, è interessante constatare come, sin da pochi mesi dopo l’arrivo degli Alleati e la liberazione della città, la comunità cittadina, se pur ancora dispersa e drammaticamente condizionata dall’immane distruzione in cui si ritrova, è già pronta a mettere in campo una nuova generazione di amministratori pubblici. Chi sono, cosa rappresentano e da quali esperienze arrivano, in special modo durante e dopo la ventennale dittatura fascista? E come si arriva a concepire un piano di ricostruzione per una città ridotta ad un cumulo di macerie? Qual è la futura Velletri che i cittadini immaginano e quale Velletri si possono permettere, in quelle condizioni? E come pesa il passato recente e la nostalgia di una città che non c’è più? Ma com’era, veramente, Velletri prima della guerra? C’è molto lavoro da fare...

Intervista a cura di Rocco Della Corte

Sorpresa a Genzano di Roma: il M5S elegge Sindaco il giovane Daniele Lorenzon, sconfitto Flavio Gabbarini

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Il ciclone del Movimento Cinque Stelle colpisce anche ai Castelli: dopo Virginia Raggi e Chiara Appendino a Roma e Torino, Daniele Lorenzon è a sorpresa il nuovo Sindaco di Genzano di Roma. Succede a Flavio Gabbarini, sconfitto al ballottaggio nonostante fosse primo cittadino uscente.

I dati parlano di un 59,59% per il Movimento Cinque Stelle, pari a 6514 preferenze contro le 2702 (21,82%) del primo turno. Gabbarini, sostenuto invece da PD, Comunisti Italiani, Città futura, Genzano Adesso e un cartello con SEL, Rifondazione Comunista e Verdi, si ferma al 40,41%. Ma la sorpresa sta nel fatto che l'ormai ex Sindaco di Genzano prende meno voti del primo turno: 4417 contro 5285 (42,67%).

I pentastellati così fanno breccia in un Comune storicamente governato dal centro-sinistra, ma la stessa cosa è accaduta anche a Marino dove il PD è superato al ballottaggio. L'onda del movimento di Grillo, dunque, arriva anche ai Castelli Romani. Il Consiglio Comunale di Genzano di Roma adesso sarà composto da 10 consiglieri pentastellati, 3 PD, più i candidati sindaci eletti e cioè Flavio Gabbarini, Rocco Papalia e Michele Savini.

Il vecchio carcere di Velletri tornerà a disposizione della comunità

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Nell'ottica della valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare, il Comune di Velletri ha individuato a ridosso delle sedi centrali del Palazzo Municipale e di Palazzo de' Conservatori la struttura dell'ex carcere mandamentale di Velletri da restituire alla collettività.

Il vecchio carcere, che si trova in condizioni di scarsa conservazione architettonica vista la prolungata chiusura, è composto di due aree: quella delle ex celle e quella degli uffici del corpo di guardia. 
Il Comune di Velletri ha così disposto l'acquisto dell'immobile, che assolverebbe alle esigenze di sopperire alla carenza di parcheggio con i posti interni e potrebbe essere usato - nelle aree dell'edificio - per la realizzazione di alloggi per l'emergenza abitativa oltre che di uffici comunali.

Il prezzo si aggira intorno a 1.050.000,00 euro. Con una delibera di giunta è stato quindi confermato l'avvio delle procedure di acquisto del compendio demaniale del complesso edilizio di Piazza Cesare Ottaviano Augusto, come atto indispensabile e indilazionabile, per far fronte ai vari problemi che riguardano la zona. Sicuramente una decisione apprezzabile quella di recuperare una vecchia struttura già presente per ristrutturarla e rimetterla a nuovo: del resto il vecchio carcere è stato per tanti anni inutilizzato e la sua posizione in pieno centro giustifica le sue potenzialità. La speranza è che i tempi di recupero siano brevi in modo tale da risolvere numerose problematiche cittadine (alloggi, uffici, parcheggi) in un solo colpo.
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