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Gente Libera: "Denunciamo il cedimento della scalinata di via Metabo e la fatiscenza dei parchi pubblici"

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Gente Libera segnala il continuo stato di abbandono e degrado di alcune zone del centro storico di Velletri. In particolare ed al solo fine esemplificativo e non esaustivo, denunciamo il cedimento di strutture in marmo della scalinata di Via Metabo e lo stato fatiscente dei parchi pubblici, sempre pieni di sporcizia e non mantenuti, tale situazione si manifesta soprattutto nei fine settimana, proprio quando sono più utilizzati dai bimbi e dalle famiglie, con ogni conseguenza e rischi connessi.
La cosa ancor più grave è che, si tratta di situazioni già denunciate settimane fa all'Amministrazione Comunale, anche tramite i canali istituzionali telematici, e che, ad oggi, la medesima amministrazione non ha posto in essere alcun rimedio volto alla risoluzione della vicenda descritta in precedenza. Al fine di poter sensibilizzare le istituzioni e porre rimedio alla incresciosa situazione di degrado in cui versano alcune zone della nostra amata cittadina, Gente Libera Velletri propone:  
1. L’istituzione di un canale diretto ed efficiente di comunicazione tra l’Amministrazione e i cittadini;  
2. La messa in sicurezza della scalinata di Via Metabo; 
3. La costituzione di una task-force della Volsca, attraverso anche una rimodulazione dei turni, al fine di "pulire" i parchi pubblici anche e soprattutto il sabato e la domenica. 

Seguiranno ulteriori azioni politiche al riguardo.

Comunicato stampa Gente Libera

Basket: Virtus Velletri centra la vittoria in trasferta

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Terzo successo consecutivo per i veliterni che violano il campo di S. Cesareo al termine di una partita sempre condotta. Virtus che parte bene trovando subito la via del canestro e un break di 0-8. Coach Sebastianelli organizza raddoppi in post basso e Virtus che trova valide alternative con Puleo e Borro sugli scudi.
Lazio si scuote con Rossi, in giornata di grazia, e limita i danni sul -12 al termine del primo quarto. La zona dei padroni di casa non sembra sortire particolari effetti nel secondo quarto con i veliterni che continuano a trovare regolarmente la via del canestro. Miglio e Oppedisano provano a guidare la riscossa ma si va comunque al riposto sul +9 per i gialloblu, con il punteggio di 44 a 53. Nel terzo periodo Velletri sfrutta al meglio il nervosismo della Lazio. Libutti ruota tutti gli uomini e trova punti pesanti da Carturan e Marinelli. Virtus che vola sul +18 gestendo molto bene i tentativi di pressing dei padroni di casa. Nel quarto periodo la Lazio cerca la disperata rimonta. Rossi infila 2 triple in fila e Miglio lo imita a ruota. Partita che si accende con le uscite per falli di Oppediasano e Di Biase con la Lazio che torna a sperare la rimonta fino al -3. Per la Virtus è ancora Puleo a mettere la zampata decisiva e a ricacciare indietro gli avversari tornando rapidamente al +10 di sicurezza. Finale 90 a 98 per i gialloblu che possono ben chiudere al terzo posto il girone d’andata in vista dello scontro diretto contro Frosinone di sabato prossimo.

Classifica: Carver Roma 20 Scuola Bk Frosinone 16 Virtus Velletri 14 Nova Bk Ciampino (-1) 13 Bk Pyrgi S.Severa 12 Basket Cassino 10 Nuova Lazio Pall. 10 Scuola Bk Roma 8 Uisp XVIII 8 Basket Serapo Gaeta 8 Pall. Veroli 8 Roma Team Up 0

Tabellino: Nuova Lazio Pall. - Virtus Velletri 90-98 Parziali: 17-29; 27-24; 20-27; 26-19 Nuova Lazio Pall.: Minna, Rossi 34, Macale, Oppedisano 9, Guratti 2, Ogiemwonyi 4, Silvestri 4, Miglio 21, Colagrossi I. 2, Okereke 14. All. Sebastianelli Ass. Mastrofini Virtus Velletri: Borro 15, Carturan 13, Di Biase 14, Miele 7, Riggi n.e., Sica 5, Marinelli 12, Prosperi F., Ricca, Puleo 32. All. Libutti Ass. Prosperi M.

Centenario della nascita di Federico Fellini : in una scena inedita di Roma l’omaggio del maestro al suo montatore di fiducia

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In una scena inedita del film “Roma” di Federico Fellini, restaurata dal laboratorio “l’Immagine Ritrovata di Bologna” si trova un velato omaggio del maestro al suo montatore di fiducia Ruggero Mastroianni. Durante la celebre festa di Noantri a Trastevere una troupe si avvicina a Marcello Mastroianni per intervistarlo e Marcello cerca di sfuggire alla macchina da presa da un certo punto passa un personaggio e rivolgendosi a Mastroianni dice “Bonasera sor Marcè me saluti su fratello”.
Si tratta questa di una bella testimonianza d’affetto da parte di Fellini per Ruggero Mastroianni, che ha montato quasi tutti i suoi film contribuendo così alla vittoria di tre dei cinque Premi Oscar vinti dal grande regista italiano. La collaborazione di Mastroianni con il maestro inizia con il montaggio di Giulietta degli Spiriti (1965) per proseguire con l’episodio inserito in “ Tre Passi nel delerio” dal titolo Toby Dammit (1967) per poi arrivare a Block Notes di un Regista (1969) – I Clows ( 1970) - Roma (1972) – Amarcord ( 1973) – Prova d’Orchestra (1979) – La Città delle Donne (1980) E la nave va (1983) e finire con Ginger e Fred (1985) . Non solo Fellini, stimava talmente Mastroianni da affidarsi completamente alla sua bravura e alla sua professionalità vanno ricordati maestri come Francesco Rosi – Mario Monicelli – Luigi Magni – Luchino Visconti. Con il “conte” Ruggero ha avuto un rapporto particolare rendonsi protagonista di un’operazione rimasta nella storia. Dopo aver montato Ludwing secondo le indicazioni della produzione tagliandolo notevolmente, comprò insieme a Piero Tosi e Suso Cecchi D’Amico i tagli messi all’asta dalla tecnicolr e lo rimontò in versione integrale facendo forza sui suoi ricordi. Ci piace raccontare queste piccole “chicche” perché i giovani sappiano e si appassionino a queste straordinarie figure che hanno scritto la storia della settima arte.


Alessandro Filippi

Serie A2 femminile, F&D Waterpolis che riparte. Il presidente Perillo: “Possiamo dire la nostra”

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Domenica 26 gennaio alle ore 15.00 all’Evolution Fit Village di Lariano comincia il campionato di Serie A2 femminile. La compagine veliterna e larianese dell’F&D Waterpolis affronterà i Castelli Romani, matricola in questo girone, dopo la cocente delusione della retrocessione dalla A1 lo scorso anno. Molte cose sono cambiate, sia a livello tecnico-tattico che societario, e il presidente Francesco Perillo ripercorre la strada fatta in vista dell’inizio del torneo che vede la squadra di mister Di Zazzo tra le favorite per il ritorno in massima serie.

Presidente Perillo, dopo i duri allenamenti e la conferenza stampa, adesso la parola passa al campionato. Come vedi la tua squadra ai nastri di partenza di questa stagione? Che clima senti intorno al gruppo? 


Il clima è buono, tranquillo, vedo la squadra che si impegna e lavora duramente per raggiungere un buono stato di forma. Sicuramente potremo dire la nostra, poi vedremo dove arriveremo. 

Anche in conferenza l’F&D Waterpolis non si è nascosta e l’obiettivo sarà quello di ritrovare subito la massima serie perduta lo scorso anno per una serie di circostanze sportive e non che non hanno aiutato il cammino del team nonostante le buone prestazione. A tal proposito, ti sei fatto un’idea del girone e delle avversarie? Con chi sarà la corsa alla promozione, considerando sempre le incognite del caso? 

Sinceramente non conosco bene le altre squadre del girone visto che lo scorso anno eravamo in A1 e abbiamo perso un po’ di confidenza con la Serie A2. Sulla carta sembrerebbe che nel nostro raggruppamento le squadre che potranno dire la loro siano Torre del Grifo Catania, con un viaggio molto duro per andare in trasferta da loro, Acquachiara, Tolentino e Flegreo, di cui si parla bene e che pare abbiano velleità di promozione. Lasciamo aperta la porta alla sorpresa che potrebbe sempre esserci, come ad esempio il Cosenza. Noi puntiamo al podio e i play off saranno un’incognita perché conosciamo ancor meno il livello del girone Nord. Ad oggi è impossibile ogni tipo di pronostico. 

Alla guida della prima squadra quest’anno c’è mister Daniele Di Zazzo, una scelta tecnica importante per dare continuità al lavoro che svolgerà in collaborazione con mister Danilo Di Zazzo? 

Senza dubbio la scelta di Daniele Di Zazzo è stata voluta e naturale, vista anche la salute di Danilo Di Zazzo, che fortunatamente sta collaborando in pianta stabile tornando operativo e collaborando in maniera seria e assidua. Per Daniele è la prima chance con una squadra così importante e mi auguro possa far bene da subito. 

C’è anche un nuovo acquisto che avete avuto modo di vedere all’opera in queste settimane, Carrasco. Come si è integrata la classe ’97 nel gruppo e quali aspettative riponete, come società, su di lei? 

La ragazza straniera è un’incognita, l’abbiamo presa studiando diversi video dei recenti mondiali e sapevamo fosse la migliore nel roster cubano, pur non essendo Cuba una nazionale di prima fascia nella pallanuoto femminile. La ragazza è dotata e fisicamente pronta, la abbiamo vista giocare in questi giorni e ci potrà dare un apporto maggiore in termini di realizzazioni visto che è un’attaccante. Ci auguriamo che possa crescere insieme a noi durante questa stagione rivelandosi una pedina vincente. Abbiamo preferito puntare su un nome non di grido ma su una giovane che potesse inserirsi con umiltà e mettersi a disposizione nostra, come noi possiamo metterci a sua disposizione. Il campo ci dirà se abbiamo avuto ragione. 

Esordio con un derby con i Castelli Romani nella piscina di casa dell’Evolution Fit Village: stimolo in più o insidia maggiore? 

La prima partita è sempre la prima partita e nasconde per forza insidie. I Castelli sono una squadra giovane appena promossa dalla B, ma non significa che verranno da noi per fare la vittima. È un derby e ce ne saranno altri, forse questo è il meno sentito vista la loro assenza dal palcoscenico da qualche anno. Hanno ripreso da poco le attività e questa fame di derby potrebbe essere favorevole per loro. Per noi sarà il battesimo e ci auguriamo che si possa vincere come da pronostico. 

Che messaggio vuoi mandare alla squadra, quest’anno composta anche da molte giovani oltre che da più esperte giocatrici di livello, in vista della gara di domenica? 

Voglio fare un grandissimo in bocca al lupo a tutte le nostre ragazze, dire loro di crederci sempre come siamo noi a credere al progetto che vede in acqua tante giovani. Mentre lo scorso anno le nostre giovani, molto valide, hanno trovato meno spazio per via di tante motivazioni dovute alla A1 quest’anno avendo ripreso una categoria inferiore abbiamo scelto di dare loro spazio. Se lo meritano e potranno riportarci nella massima serie perché le loro doti sono indiscusse e di conseguenza siamo convinti che la scelta possa essere vincente anche per il futuro. 

Rocco Della Corte

Velletri bombardata, Pocci sul 22 gennaio 1944: "Il prezzo pagato è stato e resta insopportabile"

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"Due date incrociano il destino di Velletri con quello del Paese, due giorni di lutto e di speranza. 8 settembre del 1943 quando la resa del regime fascista è ormai evidente, su Velletri cadono le bombe e muoiono cittadini indifesi. 22 gennaio 1944 quando lo sbarco degli alleati ad Anzio annuncia l’offensiva finale contro i nazisti, su Velletri cadono le bombe e muoiono cittadini indifesi.
Bertolt Brecht diceva che non c’era differenza tra vinti e vincitori perché la povera gente veniva uccisa e soffriva la fame ovunque passava la guerra. E penso proprio a quella povera gente, nostri concittadini che quella mattina di sole invernale toccarono con mano l’inferno, morte e dolore ovunque, le bombe caddero in tutta la città. La vita spezzata di donne, bambini, uomini che videro svanire il sogno della libertà dietro al rombo assordante e terrificante degli aerei, macchine di morte. Il fragore delle bombe iniziò poco dopo la mezzanotte e poi durante il giorno, all’ora di pranzo e poco dopo, centinaia di morti, una città distrutta, una comunità devastata, restava solo la speranza che quello fosse il principio della fine della guerra. Così fu ma il prezzo pagato è stato e resta insopportabile e non deve lasciarci indifferenti. Il 22 gennaio 1944 lo ricordiamo come la giornata più difficile della nostra comunità, sono passati settantasei anni, un tempo breve se penso che tanti di voi ricordano quei drammatici momenti quando le bombe distruggevano le vite, le case e i sogni di tanti velletrani. Quei bambini che assistettero curiosi e inconsapevoli oggi sono anziani, alcuni ricordano quei terribili momenti, altri li hanno cancellati dalla memoria per sopravvivere: troppo forte il dolore per portarlo con sé. E provo a immaginare la paura dei bambini di allora, l’incertezza e la speranza che tutto sarebbe finito in poco tempo. Ma non è stato così, il dramma di quel giorno ha segnato per sempre Velletri e ancora oggi portiamo cicatrici che debbono essere monito per evitare che simili tragedie vengano a ripetersi. Eppure, i rumori della guerra si sentono dietro l’angolo, oltre i confini della sofferente Europa insistono focolai di guerra: penso alla Libia, al vicino oriente, penso alle nuove tensioni che si stanno generando nel mondo, sempre più stretto dalla morsa della povertà con milioni di persone che cercano una vita migliore. Una stagione difficile dove domina la paura che genera egoismi, un circolo vizioso che porta sofferenza. Ecco perché ricordare oggi le oltre trecento vittime di quel tremendo 22 gennaio 1944 serve a farci capire che l’unica strada per la prosperità e la crescita resta la pace che va coltivata e costruita ogni giorno come ci ha ricordato Papa Francesco lo scorso 1 gennaio 2020 durante la Giornata Mondiale della Pace: “Aprire e tracciare un cammino di pace è una sfida, tanto più complessa in quanto gli interessi in gioco, nei rapporti tra persone, comunità e nazioni, sono molteplici e contradditori. Occorre, innanzitutto, fare appello alla coscienza morale e alla volontà personale e politica. La pace, in effetti, si attinge nel profondo del cuore umano e la volontà politica va sempre rinvigorita, per aprire nuovi processi che riconcilino e uniscano persone e comunità”. Così il primo cittadino, Orlando Pocci, alla cerimonia per il ricordo del bombardamento a Velletri.

Discorsi di Capodanno: la riflessione di Velletri 2030

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I temi legati allo sviluppo sostenibile, alla tutela ambientale e alla lotta contro le diseguaglianze hanno avuto un ruolo significativo nei rituali discorsi che, a fine anno, i leader mondiali affidano ai media. Un impegno che ha visto da parte di tutti i leader un'adesione più o meno palese ai temi della sostenibilità.
A richiamare l'attenzione della politica sui temi dello sviluppo sostenibile è stato il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. nel suo discorso di fine anno: https://www.quirinale.it/elementi/42663 Il Capo dello Stato ha sottolineato come “le nuove generazioni abbiano chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte. Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria”. Il 28 dicembre, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva sottolineato la centralità della tutela ambientale nell’azione del suo governo: “Oggi la nuova frontiera è la lotta contro il cambiamento climatico, la svolta green” aveva spiegato, sottolineando anche l'importanza dell'attuazione in tutto il mondo degli Accordi di Parigi sul clima: http://www.governo.it/it/articolo/conferenza-stampa-di-fine-anno-del-presidente-conte/13678 Un richiamo ai valori di uno sviluppo sostenibile e inclusivo, in linea con l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 Parità di Genere, è stato fatto anche da Papa Francesco che ha voluto ricordare ai fedeli e al mondo il ruolo imprescindibile delle donne, che nelle società moderne vivono ancora una situazione di subalternità. Nello stesso solco si colloca il discorso del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che si è schierato con i ragazzi che manifestano per il pianeta: “Il mondo ha bisogno che i giovani continuino a parlare, esercitino pressioni e allarghino i confini per farci proteggere il nostro pianeta e migliorare la vita della gente", ha detto, richiamando anche l'attenzione sull'importanza del decennio appena iniziato, che dovrà portare all'attuazione del documento delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile Agenda 2030. Un riferimento più esplicito ai temi della tutela ambientale è venuto dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel che ha promesso un impegno personale al fianco dei manifestanti dei Fridays for Future. Nel suo discorso la Cancelliera Merkel ha sottolineato come il riscaldamento globale sia una minaccia reale al benessere delle prossime generazioni. “Sono i nostri figli e i nostri nipoti che dovranno vivere con le conseguenze di ciò che facciamo o di ciò che tralasciamo”, ha spiegato. “Perciò impegnerò tutte le mie forze affinché la Germania dia il suo contributo, ecologicamente, economicamente e socialmente, per controllare il cambiamento climatico”: "Let's surprise ourselves again with what we can do!" https://www.youtube.com/watch?v=SUtSX2kZDV8 In Cina, la fine dell'anno gregoriano è stata celebrata dal discorso del Presidente della Repubblica cinese Xi Jinping. Sviluppo economico e patriottismo sono stati al centro del discorso. Tuttavia, Xi ha fatto anche un riferimento esplicito ai temi sociali: “tutela ecologica e sviluppo di alta qualità del bacino del Fiume Giallo” ....... "la navigazione online è sempre più veloce e meno costosa, con grossi benefici per i cinesi che navigano sul web; la raccolta differenziata dei rifiuti sta guidando la nuova moda della vita a basse emissioni di carbonio" ......... "dobbiamo unire le forze di tutte le persone e lavorare duramente nonostante le difficoltà, rimediando con maggiore concretezza alle manchevolezze e consolidando ulteriormente le fondamenta, in modo da vincere con determinazione la battaglia contro la povertà e realizzare l’obiettivo di liberare dalla povertà i residenti rurali e i distretti poveri, così come pianificato e nel rispetto degli standard attuali"........"non ci sarà una casa in cui le persone possono vivere felicemente e avere un lavoro soddisfacente se non c’è un contesto sociale armonico e stabile!" https://www.facebook.com/CriItaliano/photos/a.1072026619508972/2860100160701600/?type=3&theater In questo quadro di sostanziale impegno da parte dei maggiori leader mondiali, il Presidente Russo Vladimir Putin si è limitato ad un generico invito a maggiore impegno da parte di tutti i cittadini russi. "Dagli sforzi e dai contributi di ognuno di noi dipendono il suo presente, il suo futuro, il futuro dei nostri figli" https://it.sputniknews.com/videoclub/201912318478412-putin-fa-gli-auguri-di-capodanno-2020-ai-cittadini-russi--video/ Silenzio da parte del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, si è concentrato su temi di attualità politica. "Nei prossimi anni la vita lavorativa di milioni di europei cambierà. Dobbiamo intervenire affinché la futura forza lavoro possa prosperare" ha detto più recentemente il Commissario Europeo per il Lavoro e i Diritti Sociali, Nicolas Schmit. Sarà un cambiamento epocale, dove la crisi climatica è uno dei più importanti fattori di transizione ma non l’unico. La transizione verso un’economia a impatto climatico zero, la digitalizzazione e i cambiamenti demografici di un continente che sta invecchiando impongono una nuova strategia di sviluppo e al contempo nuovi strumenti a sostegno dei diritti sociali: salari minimi equi per i lavoratori UE, una strategia per la parità di genere, l’aggiornamento della garanzia per i giovani e un regime europeo di riassicurazione contro la disoccupazione sono i principali pilastri sui quali la Commissione UE propone di impostare il salto verso il futuro del Vecchio Continente.

Velletri 2030

FNS CISL LAZIO: sovraffollamento di 1319 detenuti nelle carceri della regione Lazio e 1.209 detenuti in attesa di primo giudizio

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Non si placa il sovraffollamento che risulta essere di 1.319 detenuti considerato che n. 6.566 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato pubblicato su sito ministero giustizia del 31/12/2019, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.247 .
Preoccupante è anche il fatto che nelle carceri risultano n. 1.209 detenuti in attesa di primo giudizio( tra cui 474 detenuti stranieri). Preoccupa il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo (+152) ; CC Frosinone (+70); NC Civitavecchia ( +181); CCF Rebibbia ( +130); NC Rebibbia ( + 484); CC Regina Coeli (+391); Velletri (+142) , CC Latina (+ 65) NC Rieti( +77). ~Particolarmente critica la situazione a Rebibbia Nuovo complesso, Rebibbia femminile, Regina Coeli, Civitavecchia e Latina. Purtroppo il quadro delle carceri del Lazio attualmente non risulta roseo considerato che le carenze degli organici della polizia penitenziaria non vengono ricoperte. La chiusura degli Opg hanno causato ulteriori problemi nella gestione delle carceri poiché dovevamo essere realizzate vere e funzionali strutture alternative. Senza considerare poi che in molte carceri- alcune dell'epoca borbonica- sono inadeguate. E’ noto il deficit qualitativo dell’attività lavorativa nell’ambito degli Istituti Penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi. Questi sono causati dal sovraffollamento, dall’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente carenza di risorse umane. Ultima nota , in ordine di tempi, inviata proprio ieri e riferita alla casa reclusione di Paliano. Antichi problemi irrisolti perché non si sviluppa un progetto organico e complessivo di risoluzione delle questioni, si preferisce utilizzare soluzioni tampone che dopo un po' riportano il problema all'origine. Chiediamo da tempo al Ministero della Giustizia ed al Dap soluzioni concrete e soprattutto una visione prospettica, ma le risposte continuano a non arrivare .

Massimo Costantino

La relazione annuale della Polizia Locale in occasione della Festa di San Sebastiano

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"Buongiorno a tutti, un cordiale saluto ed un ringraziamento al Sindaco e all'Amministrazione comunale, alle Autorità civili e militari e al personale in pensione, presenti alla celebrazione odierna.

La festa di san Sebastiano è, come ogni anno, l'occasione in cui il personale si riunisce in chiesa per esprimere una preghiera, per riflettere sul ruolo del poliziotto locale e per tracciare un bilancio delle attività svolte dal Corpo della P.L. nell'anno trascorso.
Quest'anno, come anticipato dal Sindaco al saluto per lo scambio di auguri natalizi, sarà anche il momento per il riconoscimento di alcuni encomi ad operatori che hanno dimostrato grande professionalità nell'affrontare e gestire una situazione particolarmente delicata verificatasi lo scorso mese di novembre.
Una ricorrenza, questa, un momento che avvicina la comunità cittadina al Corpo della P.L., che nonostante le croniche e sensibili assenze di personale ha saputo tenere vivo, anche nell'anno che si è appena concluso, un rapporto di dialogo e di fiducia con i cittadini e di fruttuosa collaborazione con le altre istituzioni, confermando il proprio impegno e la propria professionalità in linea con quanto realizzato in questi anni.
Per questo voglio ringraziare gli agenti e gli ufficiali, uomini e donne che ogni giorno sono impegnati sulle strade per garantire una maggiore sicurezza e promuovere una cultura di legalità diffusa.
Analogo, sentito, ringraziamento al personale interno, la cui attività di buona gestione delle pratiche permette il coordinamento dei servizi esterni e quindi l'espletamento del servizio in senso lato, con il fine ultimo comune di accrescere la considerazione dell'utenza verso il Comando.
La P.L., quale servizio con diverse funzioni, è in costante evoluzione e, contestualmente alle esigenze della società contemporanea, ai continui mutamenti normativi e giurisprudenziali, va acquisendo sempre maggiori competenze e professionalità necessarie a fronteggiare le quotidiane questioni inerenti i molteplici compiti di cui è onerata.
Durante lo scorso anno, in stretta sinergia con l'Autorità locale di P.S., ha svolto un ruolo di primaria importanza per la gestione delle misure di Safety e Securety durante le diverse manifestazioni svoltesi sul territorio comunale e punto di attrazione per diverse persone. In tale ambito la Polizia Locale, oltre ad istruire la pratica fin dalla presentazione della richiesta da parte degli organizzatori, ha effettuato tutte le necessarie operazioni al fine di adempiere alle prescrizioni normative nonchè permettere il regolare svolgimento delle manifestazioni tenutesi sul territorio.
I dati che riporto nel resoconto - che come al solito metto a disposizione della stampa per la divulgazione e in pubblicazione sul sito istituzionale del Comune - esprimono i valori di un anno intenso, durante il quale la P.L. è stata impegnata in operazioni di controllo, di prevenzione e di repressione di illeciti per aumentare la sicurezza dei cittadini e la sua percezione.
A causa della ulteriore diminuzione delle unità in organico, le attività svolte non sono aumentate in maniera evidente, ma in tutti i campi come la Polizia giudiziaria, ambientale, edilizia e commerciale, sono state comunque assicurate in termini soddisfacenti. La Polizia locale nell'anno trascorso consolida, quindi, i risultati conseguiti negli ultimi due anni, dimostrando una certa inclinazione verso le attività operative rivolte a garantire la sicurezza urbana su tutto il territorio.
Il servizio di Polizia Stradale, effettuato in modo continuo e costante all'interno della cerchia urbana, è stato svolto sia in un'ottica preventiva, con la presenza di agenti nelle principali piazze cittadine nei giorni di venerdì e sabato, sia in modo repressivo sanzionando tutte quelle condotte illecite e/o comunque pericolose per la sicurezza stradale.
Anche per quanto attiene la funzione di Polizia giudiziaria il Comando ha effettuato diverse indagini collaborando fattivamente con l'Autorità Giudiziaria per i necessari adempimenti antecedenti e susseguenti l'eventuale procedimento penale. Naturalmente tra i reati perseguiti, vi rientrano le fattispecie tipiche richiamate dal Codice della Strada quali la guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e le lesioni stradali gravi.
In questa direzione, i 148 incidenti stradali rilevati evidenziano lo sforzo quotidiano messo in campo dal personale dell'U.O. preposta. Giova precisare in merito che, a seguito dei mutamenti normativi introduttivi dei reati di omicidio stradale e lesioni stradali, il rilievo del sinistro stradale ha acquisito sempre più un profilo di attività di indagine vera e propria con l'effetto di approfondire ogni aspetto utile all'eventuale procedimento penale.
Per quanto sopra il personale ha raggiunto sempre maggiore professionalità soprattutto grazie ad aggiornamenti "in house" e all'acquisto di strumenti tecnologici necessari ad ausiliare gli operatori: a dicembre il Comando si è dotato di un nuovo etilometro ed è prossima la consegna dell'apparecchio in grado di misurare la presenza di droghe nel sangue.
Gli investimenti compiuti, in stretta sinergia con gli orientamenti dell'attuale Amministrazione comunale, hanno permesso inoltre di accrescere e di ammodernare alcune attrezzature e dispositivi di lavoro, con il potenziamento della Centrale operativa attraverso l'acquisto di un brogliaccio elettronico per l'inserimento delle richieste di intervento e la loro evasione, di un registratore telefonico delle chiamate in entrata ed uscita dalla suddetta Centrale, con la sostituzione di alcuni veicoli del parco mezzi. A fine anno è stato acquistato - dopo un'attesa di oltre un ventennio - un furgone per il servizio di segnaletica stradale e sono in consegna entro la fine del corrente mese un veicolo per il pattugliamento del territorio urbano e, entro la primavera, un piccolo fuoristrada per il controllo del patrimonio boschivo.
Particolare attenzione è stata dedicata, dopo l'aggressione ai danni di alcuni agenti avvenuta lo scorso novembre, alla sicurezza del personale operante:
sono stati acquistati n. 4 giubbotti antiproiettile per lo svolgimento di particolari servizi di controllo al Codice della strada; sono state fornite le manette ad alcuni degli operatori che ne erano sprovvisti; è in programma, con l'approvazione del bilancio 2020, l'acquisto di spray anti-aggressione".

            Attività svolte e risultati conseguiti nel corso del 2019

Codice della Strada :
1. Nell’ambito dell’attività di controllo e vigilanza del traffico
Verbali al C.d.S.                                                  n.  11.839  
Sequestri ammin.vi di veicoli                                n.      123
Sequestri penali di veicoli                                     n.          0
Fermi amm.vi di veicoli                                       n.          7
Ritiro patenti di guida                                          n.        20
Segnalazioni per sospens. patente                         n.       108
Sospensioni della patente                                     n.          9
Incidenti stradali rilevati                                      n.       148
Ricorsi trattati                                                      n.       237
(di cui n. 21 sono ricorsi al GdP)

Comunicazioni di notizie di reato relative al C.d.S.:
n. 1                       per guida sotto l'effetto di alcool
n. 0                       per omissione di soccorso
n. 1                       per guida sotto effetto sostanze stupefacenti
n. 0                       per guida senza patente
n. 6                       per lesioni stradali gravi


La maggior parte dei risultati ottenuti, in termini di accertamento di violazioni relative alla circolazione stradale di veicoli con revisione scaduta e senza copertura assicurativa RC, è stata raggiunta grazie all'utilizzo del "targa system" che ha portato nell'arco dell'anno all'accertamento di n. 290 veicoli con revisione scaduta e di 114 senza assicurazione obbligatoria, per un importo complessivo di sanzioni pari a circa € 190.000,00.


- E' proseguita la specifica attività di controllo posta in essere sui veicoli recanti targa stranieracircolanti sul territorio veliterno che ha portato al sequestro di una patente Moldava contraffatta e al conseguente deferimento all'A.G. di cittadino rumeno.


Nell'ambito della gestione delle violazioni amministrative diverse dal CdS, questi sono i dati:

- 125 ordinanze ingiunzione di pagamento
- 6 ordinanze di confisca


2. Nel settore Commercio e Polizia Amm.va :
Accertamenti presso esercizi commerciali             n.     88
Accertamenti presso pubblici esercizi                   n.     30
Accertamenti presso attività comm. mercaton.     44
Verbali in materia di commercio                          n.     13
Licenze temporanee di P.A.                                  n.     28

3.   Nel settore vigilanza edilizia i controlli eseguiti sul territorio hanno dato questi esiti:
     quelli che hanno portato all’accertamento di violazioni penali relative ad opere realizzate o in fase di costruzione e alle conseguenti comunicazioni all’Autorità Giudiziaria sono stati n. 25, con n. 2 sequestri operati; 10 ordinanze di demolizione controllate; 36 deleghe di indagine della Procura e 26 da Corte d'Appello e Tribunale.

§ Costante l'attenzione rivolta alla tutela dell'ambiente sotto molteplici aspetti, con attività svolte di iniziativa e dietro indirizzo dell'Amministrazione:
 1  informativa di reato per violazioni ambientali e n. 12 contraddittori per presenza di rifiuti ;
 1  sanzione amministrativa per abbandono di rifiuti non pericolosi e 6 per scarichi di acque reflue non autorizzati.


- Ha dato i suoi frutti l'attività di controllo svolta in collaborazione con la Volsca Ambiente sul corretto conferimento dei rifiuti per quanto riguarda la raccolta differenziata porta a porta: 44 sono state le segnalazioni di irregolarità evidenziate dagli ispettori ambientali che hanno portato all'accertamento da parte del Comando di n. 36 violazioni a carico di cittadini per comportamenti difformi.


4.   Pratiche evase dal settore accertamenti            n. 1420
Notifiche per conto di uffici giudiziari                  n.   700


Concludo rinnovando al Sindaco - come ormai faccio da anni - la richiesta di un impegno dell'Amministrazione affinchè il 2020 possa essere l'anno per recuperare alcune delle unità che da cinque anni a questa parte sono venute a mancare portando ad una significativa riduzione dell'organico."

Com.te Santarcangelo



Zauli Sajani in Mostra a Velletri: l'esposizione resterà aperta fino al 2 febbraio 2020. Oltre 2000 le presenze!

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La mostra "Edgardo Zauli Sajani da Forli a Roma" ripesca dal nostro ricchissimo passato novecentesco una figura di artista romagnolo appartato, brillante allievo dell'Istituto di Belle Arti a Roma, poi direttore (1898-1935) della Scuola d'Arti e Mestieri di Velletri. Celebre soprattutto per i ritratti del Re e del Duce (1929), commissionati dal podestà di Forlì, Zauli Sajani è un eccellente ritrattista, in possesso del grande mestiere della Pittura ottocentesca.
Non sorprende dunque che alla mostra curata da Marco Nocca al Convento del Carmine di Velletri sia giunto Vittorio Sgarbi- accompagnato in visita dal curatore- che ha dichiarato "Un romagnolo a Velletri, che idea interessante! Senza alcuna storia espositiva a Roma, ma in continuo contatto con la Romagna, dove vince mostre nazionali (medaglia d:'oro per la Pittura Forli 1907, con il dipinto " Azalea") un artista come Zauli Sajani, e il suo straordinario talento di ritrattista dimostrano che c'è un filo sotterraneo, nella pittura del Novecento italiano, in cui non si smarrisce mai l'amore per la Forma e la Figura, anche da parte di artisti isolati" . Notevole apprezzamento e interesse sono stati espressi da Sgarbi per il catalogo della mostra, repertorio completo dell'opera di Zauli Sajani sinora rintracciata:"Come fate a pubblicare con L'Erma di Bretschneider del mio amico Marcucci? Il più caro (ma anche il più bravo!) che io conosca". Condotto in visita agli affreschi del chiostro del Carmine da Sara Di Luzio, Sgarbi ha trovato interessantissima la presenza storica dell'Ordine Carmelitano con un complesso monumentale tanto sviluppato. Si è congratulato con la Direttrice dell'Accademia prof.ssa D'Acchille e con Marco Nocca, coordinatore della sede di Velletri dell'Accademia. La mostra, ricordiamo ai nostri lettori, è aperta tutti i giorni a Velletri, Convento del Carmine 10.00-13.00 / 15.30-19.30. Sabato e domenica, fino al 2 febbraio, data di chiusura, visite guidate del curatore ore 12.00 e ore 18.00. La mostra, aperta dal 7 dicembre, ha superato le 2000 presenze in 45 giorni

Evento di raccolta fondi per il progetto Seabin a San Giovanni Battista

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Nella serata di domenica 19 gennaio si è svolto, nella chiesa di San Giovanni Battista, l’evento di raccolta fondi per il progetto Seabin.
L’evento ha riscosso notevole successo raggiungendo le 100 presenze tra partecipanti e organizzatori, la serata prevedeva una cena con il buffet a base pizza e un concerto da parte delle band locali. Tutto questo è stato possibile grazie a Don Andrea Pacchiarotti, che ha reso disponibile il salone della chiesa, e al patrocino del comune di Velletri. L’obiettivo di questo evento prevede il raggiungimento di una quota pari a 5500 euro per acquistare un Seabin capace di filtrare e pulire l’acqua marina dalle plastiche e microplastiche da installare nel porto d’Anzio. Il piano pluriennale, organizzato da dei giovani ragazzi del territorio laziale, prevederà l’organizzazione di vari eventi culturali e sportivi. Il gruppo ha dichiarato di essere aperto a nuovi partecipanti, per informazioni contattare il 3314337246. 

XI edizione del sampietrino d'oro marguttiano: inizia l'attesa a Velletri

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Tiziana e Tiziano Todi con Alessandro Filippi si sono riuniti mercoledì pomeriggio presso la Galleria Vittoria in Via Margutta 103 per iniziare i lavori di giuria in preparazione dell' XI edizione del SamPietrino D'ORO Marguttiano.
Il prestigioso riconoscimento istituito nel 2006 da Enrico Todi e Luigi Magni per i dietro le quinte del Cinema italiano dedicato alla figura di Ruggero Mastroianni. Come tradizione saranno premiati alcuni di quelli che dietro la macchina da presa contribuiscono al successo di un film e un protagonista con il SamPietrino D'ORO marguttiano Ruggero Mastroianni. La manifestazione lo scorso anno ha lasciato la sua sede romana Via Margutta (da cui prende il nome) per la città di Velletri. Come lo scorso anno il premio gode del sostegno del Comune di Velletri assessorato alla cultura e dell' Istituto Cesare Battisti. Nel prossimo mese di Marzo la serata di presentazione delle cinquine e a Giugno la cerimonia di premiazione. Inizia l'attesa.

Velletri ha onorato Sant'Antonio Abate

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Dal 14 al 19 gennaio 2020 si sono svolti i festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate, organizzati come di consueto dall'università mulattiera dei carrettieri di Velletri. La manifestazione è iniziata con un triduo di preparazione presieduto da Don Elmer Fredy Perez Sanchez, il giorno 16 gennaio, vigilia della festa.
Abbiamo assistito alla meravigliosa fiaccolata che si è snodata per le strade del quartiere medievale della città, e al termine della fiaccolata nella piazza adiacente la chiesa di Sant'Antonio Abate, si è proceduto all’accensione delle immancabile falò di Sant'Antonio. Il giorno seguente dopo la benedizione, lo stendardo accompagnato dai Cavalieri ha visitato la scuola media Andrea Velletrano, per poi dirigersi nelle zone di Contrada Tevola e Contrada Cigliolo.
Il 18 gennaio l’effige del Santo ha fatto visita alle famiglie alle attività commerciali del centro storico, già dalle prime luci dell'alba del giorno 19 gennaio i cavalieri insieme alla banda musicale e majorette del maestro Viviani di Castellammare di Stabia e al gruppo di sbandieratori Leone rampante di Cori e la banda folkloristica "Canta Napoli" hanno sfilato per le strade del centro storico fino ad arrivare in Piazza Garibaldi per rendere omaggio ai caduti dei due conflitti mondiali. A conclusione della sfilata in Piazza Mazzini i gruppi ospiti si sono esibiti davanti un folto pubblico, concluse le esibizioni il Segretario dell’università Claudio Nicosanti, ha voluto ricordare la Figura di Eros Nanni Camerlengo della suddetta Università scomparso esattamente 25 Anni fa. A seguire abbiamo assistito al VIII trofeo Marcella Maggiore, al cavallo e al cavaliere con la più bella bardatura e al XIX trofeo Adele Nicosanti per il Balcone Meglio addobbato. Non appena concluse tutte le premiazioni, il presidente dell’ università Mauro Corbi ha dato inizio all’ormai storica aggiudicazione dello Stendardo del Santo, che per 2,700 euro è stato aggiudicato alla Famiglia Canini. Alle ore 12 :00 come da programma  lo Stendardo ha fatto visita ai degenti del nosocomio veliterno "Paolo Colombo". Grande successo anche per la settima edizione della sagra della polenta e degli 'Zampitti' che ha visto la presenza di molti residenti e di molti visitatori provenienti da svariate città della Regione Lazio.
Nel primo pomeriggio lungo via Martiri delle Fosse Ardeatine si è disputata la tradizionale giostra all'anello per l'aggiudicazione del 46esimo Trofeo Remo strillozzi, iniziativa che anno dopo anno cresce sempre di piú. Ad aggiudicarsi l’ambito trofeo è stato il cavaliere Marco Moretti, veterano della giostra all’anello. Alle ore 17:00 si è svolta per il centro della nostra città una suggestiva fiaccolata con i cavalli e lo stendardo del Santo. La manifestazione si è conclusa con la Santa Messa delle ore 19:00 Celebrata da S.E. Vincenzo Apicella Vescovo Diocesano e al termine della celebrazione i cavalieri si sono recati presso l’abitazione della Famiglia Canini per la consegna dello stendardo che dimorerà in codesta abitazione per un anno.

Emiliano Battisti

Chiedimi se sono felice

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“Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell’animo nostro” (Epicuro).


La nascita del concetto di Qualità della Vita è legato soprattutto alle discipline psico-sociali (sociologia e psicologia sociale) , che usarono questa espressione per riferirsi all’emergere di nuovi valori post-materialistici tra gli anni ’60-‘70. Il pensiero nascente si è basato sull’esistenza di una gerarchia di bisogni tali che, soddisfatti quelli relativi alla sopravvivenza e al benessere economico, si favorisce poi l’emergere di livelli relativi alla crescita personale e l’autorealizzazione. In questo contesto acquistano così priorità non solo indicatori oggettivi, ma si tendono a evidenziare anche riferimenti più soggettivi. 

In tempi recenti la Qualità della Vita è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come la percezione che gli individui hanno della propria collocazione nella vita in relazione al contesto culturale e al sistema di valori in cui vivono e rispetto ai propri obiettivi, aspettative, standard e interessi. Si tratta di un concetto molto ampio, che comprende diversi aspetti di ogni singolo individuo. Questa definizione mette in evidenza l’idea che la qualità della vita si riferisce ad una valutazione soggettiva, inserita in un determinato contesto culturale, sociale e ambientale. In particolare l’OMS ha individuato sei grandi ambiti in grado di descriverne gli aspetti salienti: un ambito fisico (ed es. l’energia, l’affaticamento, la stanchezza), un ambito psicologico (ad es. i sentimenti positivi), il livello di indipendenza (ad es. la mobilità), le relazioni sociali (ad es. un concreto supporto sociale), l’ambiente (ad es. l’accessibilità ai servizi sanitari) e le credenze personali/la spiritualità ( ad es. il senso della vita). 

In sostanza la qualità della vita riflette la percezione degli individui di veder soddisfatti i propri bisogni e di non vedere negate le opportunità di raggiungere la felicità e di sentirsi realizzati, indipendentemente dallo stato fisico e dalle condizioni sociali ed economiche. Il focus si orienta quindi sull’esperienza personale della vita, concepita anche in termini di ‘piacere’ e di soddisfazione. 

Benessere e dolore 

Spesso i settori della salute e della qualità della vita si trovano ad essere complementari e sovrapposti. Accade ad esempio nella sfera riguardante la promozione della salute, in cui uno degli obiettivi principali è quello di migliorare proprio la qualità della vita, che risulta particolarmente rilevante soprattutto nei casi dei malati cronici, dei malati terminali e dei disabili, ai quali va restituita una dignità qualitativamente importante. Nelle circostanze citate, come in altre, l’esperienza che risulta più intensa è quella del dolore, che accompagna costantemente ogni aspetto della vita dell’individuo. Il dolore si configura come un’alterazione dello stato di benessere ed è fondamentale porre l’attenzione sul rapporto con l’ambiente in cui si vive, che tenga conto non solo della patologia, ma anche dello stato psicologico che la accompagna e del contesto socioculturale in cui la persona si trova, considerando come tutti questi aspetti interagiscono influenzando la percezione e la risposta comportamentale al dolore.
Riprendendo alcuni termini appartenenti tipicamente alle discipline biologiche possiamo dire che non necessariamente un ambiente favorevole garantisce di per sé la sopravvivenza, come del resto se in un ambiente è possibile sopravvivere, questo non significa che sia anche vantaggioso dato che gli individui molto competenti possono sopravvivere anche in un ambiente privo di risorse: in sostanza la sopravvivenza non coincide con il vivere bene e dignitosamente, così come vivere bene non coincide con stati prolungati di sopportazione del proprio dolore. Nella malattia sono osservabili, oltre agli aspetti biologici anche gli aspetti psicologici, che consistono principalmente nella reazione dell’individuo ai sintomi e agli impedimenti imposti dalla malattia o dalle terapie, nell’impatto della malattia sulle relazioni con gli altri e in eventuali ripercussioni sul lavoro o rispetto ai propri progetti di vita. Tra le numerose conseguenze, infatti, viene inclusa anche l’incapacità di godere dei piaceri quotidiani e la difficoltà nel di coltivare le attività personali piacevoli. Un’osservazione semplice, ma esemplificativa può farci notare come nel momento in cui il dolore, esperienza totalizzante per il corpo e la psiche, comincia a diminuire, la persona riprende ad assaporare i piccoli piaceri della vita. 

Cos’è la felicità? 

Con il tempo, l’idea della qualità della vita si è avvicinato a quello di felicità. La complessità della definizione di felicità è stata sottolineata fin dai filosofi dell’antica Grecia: da una parte vi era una rappresentazione della felicità come virtù, equilibrio, perfezione, sviluppo del sé, di stampo aristotelico; dall’altra, la felicità veniva vista come piacere, seguendo la tradizione edonistica di Epicuro. Le due correnti ricalcano in sostanza altrettante componenti: una cognitiva e l’altra affettivo-emozionale. Ciò ha condotto alla distinzione fra life satisfaction (soddisfazione-componente cognitiva) e happiness (termine che indica la felicità in senso proprio-componente affettiva). Queste due componenti non sono contrapposte, anzi entrambe vengono prese in causa dagli individui nel valutare le loro scelte di vita. Senza poter dare una risposta univoca ed esaustiva possiamo dire che la felicità è quanto positivamente l’individuo valuta la qualità globale della sua vita attuale in tutti i suoi aspetti; tale analisi coinvolge tutti i criteri personali di valutazione non coincide con uno stato d’animo momentaneo. Semplicemente quanto apprezziamo la vita che viviamo. E’ essenziale chiederci se siamo felice e chiederlo alle persone a noi care. Nel trambusto quotidiano e incessante, diamo per scontate le cose semplici, diamo per scontato che la felicità sia per pochi e che non ci riguardi mai da vicino. Una delle possibilità è EsserCi, essere presenti nel momento che si sta vivendo, perché in fondo i momenti riempiono la vita: come la gentilezza, come il rispetto, come l’arte, come i sorrisi, come gli abbracci… 

Il Centro Eppur si Muove si propone l’obiettivo di favorire una cultura del benessere promuovendo varie iniziative di carattere artistico e clinico, anche avvicinando la comunità a queste tematiche.

Claudia Cianfoni, psicologa


Donazione Sangue della palestra popolare Dopolavoro Ferroviario

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Il Tuo corpo non è un prodotto. La Tua salute vale più del mercato. Tieni il tuo sangue pulito e donalo a chi ne ha bisogno.
  Nel tempo delle vetrine virtuali, valutare e farsi valutare a suon di like e condivisioni è diventato il leifmotiv diffuso. Corpi perfetti dalle prestazioni inarrivabili, con i quali divertirsi e divertire sempre, lavorare sempre al massimo, anche a costo di avvelenarsi per sempre. Sostanze dopanti e droghe performanti, per aiutarti a diventare un bene di consumo e consumarti un record alla volta. La Palestra Popolare non può e non accetterà mai compromessi in tal senso, i nostri atleti hanno il sangue pulito e lo condividono e lo dimostrano, abbiamo costruito un gruppo di donatori presso la sede di Velletri dell'Avis. Collaboreremo sempre con chi ha a cuore il benessere collettivo!

Sabato pomeriggio con Marco Presta e "Fate come se non ci fossi" alla Mondadori di Velletri

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Sabato pomeriggio, alle ore 18.30, alla Mondadori Bookstore Velletri arriverà l’autore televisivo, sceneggiatore e scrittore Marco Presta. Collaboratore della RAI e firma di tantissime trasmissioni, Presta collabora con tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo (Luciana Littizzetto, Chiara Noschese, Max Paiella e così via).
Il suo romanzo, edito da Einaudi, si intitola “Fate come se non ci fosse”. È la storia di zio Michele, Piero, Alfonso e una scritta apparsa sul muro di un quartiere, che anima il dibattito tra i residenti. I personaggi di questo libro, come si legge in alcune recensioni, sono “memorabili, comici, malinconici, alcuni deliberatamente sopra le righe, altri simili al nostro vicino di casa, ma tutti accomunati dal tentativo di vivere e sopravvivere tra i relitti di un mondo ridicolo, sminuzzato, che non può fare a meno di cercare ostinato il suo senso”. Una novità editoriale assolutamente interessante e un incontro con un autore di spessore che non può che destare curiosità: l’appuntamento è alle 18.30 alla Libreria Mondadori di Velletri. L’ingresso è libero e al termine dell’incontro firma-copie e foto-ricordo.

Rocco Della Corte

III Domenica T.O. : "Gesù camminava" dagli scritti di don Gaetano Zaralli

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Mt 4,12-23

TESTO
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea,lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta.

Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

COMMENTO
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato…

Giovanni fece di tutto per mettersi nei guai… per questo, come spesso accade ai profeti, finì in carcere. Chissà in quanti cercarono di indurlo a seguire strade meno rischiose: “Perché prendertela con i potenti della terra? A lungo andare potrebbero stancarsi delle tue invettive e cercheranno di isolarti dal resto del mondo!…”.
Il malvagio agisce in maniera da rendere innocuo il rompitore di scatole, addossandogli responsabilità inesistenti e ponendolo in cattiva luce agli occhi della gente. Essere arrestato, poi, è sempre segno di infamia, anche se non si è colpevoli, e il fango che si scaglia contro l’innocente non sempre viene lavato dall’intelligenza di chi deve giudicare.
Disturbare il potente è sempre pericoloso, comunque, perché agli sguatteri che sono a suo servizio lui darà ordine di controllare la situazione e di riferire su qualsiasi mossa la vittima da colpire farà.
Giovanni è troppo semplice per gareggiare con la furbizia dei prepotenti, ma è anche molto forte per non soccombere alle magagne degli imbroglioni. Giovanni si fece comunque vittima, anticipando il progetto  dell’Agnello che solo più tardi, per salvare il mondo, morirà in croce.

…lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao…

Mossa strategica quella di Gesù: dalla sua città va a Cafarnao, cioè presso il mare, cioè nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, cioè nella Galilea delle genti, là dove erano le tenebre.
Nei Consigli Pastorali lodevolmente si discute sul da farsi, perché l’azione dello Spirito Santo pervada il territorio. Purtroppo, però, quegli spazi sono occupati da persone capaci di produrre solo idee vecchie, solo schemi stanchi di essere appesi anno dopo anno sulle bacheche. E non conta l’età dei partecipanti  a quei “consigli”… Spesso, purtroppo, i più giovani sono i più esposti a subire le chiacchiere, ahimè, prive di futuro. E il prete che fa in quei frangenti? Si guarda bene dall’abbandonare  la dimora sicura di Nazaret, ritenendo caparbiamente che debba essere il mondo a muoversi verso di lui, se vuole salvarsi, partendo dal mare fin sul sagrato della chiesa.
L’immobilismo, la noia, e l’indifferenza sono le risorse dominanti in quei Consigli Pastorali, forse perché vi si proibisce l’uso dell’intelligenza, forse perché tutto si deve  consumare nel rispetto formale dei riti, forse perché la buona volontà e la fatica di chi cerca aria fresca, viene definita stranezza o vano esibizionismo.


Emergenza climatica, La Spinosa sul punto all'odg in Consiglio: "Alle parole seguano i fatti"

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Abbiamo appreso con soddisfazione che il prossimo Consiglio comunale di Velletri discuterà della dichiarazione di "emergenza climatica e ambientale" su iniziativa dei consiglieri comunali Di Fabio e Zaccagnini.
Come molte altre città in Italia e in tutto il mondo, Velletri si appresta a farsi carico del problema di lotta ai cambiamenti climatici di cui si discute da anni,ma che finora non ha visto grandi risultati. Saremmo soddisfatti se a seguito della dichiarazione il Consiglio volesse adottare un Ordine del Giorno che impegni la Giunta ad adottare una serie di provvedimenti urgenti: 
1) rivedere tutte le norme urbanistiche alla luce della dichiarazione di emergenza climatica e ambientale; 
2) installare le centraline di controllo della qualità dell'aria; 
3) procedere all'abbattimento di tutti i manufatti abusivi; 
4) applicare la norma per cui per ogni nato si piantumerà un albero e sostenere tutte le attività delle associazioni che stanno intervenendo in questo senso; 
5) emettere un'ordinanza di divieto di tenere nei negozi le porte aperte con l'aria condizionata accesa; 6) incrementare i trasporto pubblico; 
7) combattere il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti sia in campagna che in città; 
8) far rispettare le isole pedonali esistenti; 
9) rinunciare definitivamente al progetto autostradale a pedaggio Cisterna - Valmontone; 
10) stanziare incentivi per chi installa impianti che utilizzano energia rinnovabile. 
Queste sono solo alcuni dei provvedimenti urgenti da prendere. Vorremmo che ora alle parole seguissero i fatti!

La Spinosa per l'Ambiente

Una conviviale tra sorrisi e cultura con Memoria '900 al Casale della Regina

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Conviviale per l’Associazione Memoria ‘900 che si è ritrovata al Casale della Regina per la consueta cena di inizio anno. Tanta partecipazione, divertimento e serenità nel segno della socializzazione e della cultura per un’importante realtà del territorio veliterno.
A dare il benvenuto ai molti intervenuti il Presidente, Emanuela Treggiari, che ha rimandato all’annuario prodotto dall’Associazione per ripercorrere le tappe salienti del 2019 ed elencato le iniziative in cantiere per il 2020.
Memoria ‘900 lavorerà sulla “Storia di Samuel”, lavoro di ricerca avviato dal professor Paolo Maola, sulla riscoperta dei giochi di strada su proposta del socio Gigi Crocetta, alla “Campaniliana” nella sua quarta edizione con la presentazione del libro di Rocco Della Corte, senza dimenticare le ricorrenze come i cinquanta anni dalla stagione dei diritti dei lavoratori.
L’Associazione si farà inoltre portavoce della proposta di intitolazione di luoghi pubblici alle figure di Clementina Caligaris e Achille Campanile. Ha portato il suo saluto anche l’Assessore alla Cultura Romina Trenta, che si è complimentata con Memoria ‘900 per la qualità delle iniziative realizzate. Prima di dare il via alla cena la Presidente Treggiari ha consegnato la tessera di socia onoraria ad Adriana Mancini, compagna del compianto Giuliano Aureli, sempre vicina allo spirito associativo e protagonista di numerose battaglie civili e politiche sin dalla giovane età. L’Associazione Memoria ‘900 ringrazia tutti i soci e i simpatizzanti intervenuti e lancia ufficialmente il tesseramento 2020, che si può richiedere via email a segreteria@memoria900.eu oppure contattando i membri del direttivo.

A2 femminile, per l’F&D Waterpolis un esordio da favola. Castelli Romani battuti 20-6

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Vince e convince l’F&D Waterpolis di mister Daniele Di Zazzo alla prima uscita stagionale contro la matricola Castelli Romani. La compagine di casa ha chiuso con un netto e inequivocabile 20-6, iniziando nel migliore dei modi il proprio percorso in questo girone Sud della Serie A2 e mostrando ampi margini di crescita e di miglioramento.
Gara mai in discussione con le veliterne sempre avanti e in pieno controllo del match. Il tutto con cinque gol per tempo: primo quarto subito con un F&D arrembante, la doppietta di Carrasco, quella di Rosini e il rigore di De Cuia fissano il punteggio sul 5-1. La squadra di casa non si ferma e nel secondo tempo va ancora in gol cinque volte con Carrasco (doppietta), De Marchis (doppietta) e Carosi. A metà gara il punteggio è di 10-3. Nel terzo quarto sale in cattedra De Cuia, autrice di una doppietta, che insieme ai gol di Carrasco, Zenobi e Bagaglini vale il 5-1. Cinquina anche nell’ultimo parziale con un’altra doppietta di Carrasco – che si presenta al meglio davanti ai suoi tifosi – un’altra doppietta di De Cuia e un’altra splendida rete di Bagaglini per il 20-6 finale. Ottimo esordio e test subito positivo per le ragazze di Di Zazzo, che ha così commentato la prestazione del collettivo: “Le ragazze hanno lavorato bene, erano un po’ tese, hanno cercato di fare quello che abbiamo provato in tutto il periodo invernale. Dobbiamo crescere sugli automatismi, ma ho visto molto sacrificio e molta concentrazione. Il risultato finale è netto, sono state brave a non cadere nella provocazione, ci sono stati tre costumi strappati, sintomo di una partita aggressiva da parte delle avversarie, bravi a tutte e domani si torna a lavorare e prepariamo la trasferta di Pozzuoli”, ha concluso l’allenatore dell’F&D Waterpolis. 

Rocco Della Corte

F&D WATERPOLIS: Minopoli, Cristea, Carrasco (7), De Marchis (2), Zenobi (1), Rosini (2), Carosi (1), Bertini, De Cuia (5), Aprea, Piscopo, Bagaglini (2), Meccariello. Allenatore: Di Zazzo. CASTELLI ROMANI: Messina, Passa, Proietti, Monterrubbianesi E. (1), Fonticoli (1), Racioppi, Monterrubbianesi G. (2), Pompili, Tomassini, De Marchis, Mandaza (2), Abrizi, Ligorio. Arbitro: Baretta

Giornata della memoria, la lettera di una pronipote di una vittima della Shoah veliterna: "Atrocità incredibili"

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Cari amici, sono rammaricata di non essere qui a condividere personalmente con voi alcune riflessioni su questa giornata dal sapore strano. 


Strano, perché oramai i pochissimi sopravvissuti allo sterminio stanno scomparendo, tanti ne abbiamo persi anche quest’anno, e sta a noi figli e nipoti mantenere la memoria di qualcosa che, grazie al cielo, non abbiamo toccato con mano. 75 anni fa si aprivano i cancelli di Auschwitz e il mondo ha dovuto prendere atto, con enorme sgomento, delle atrocità avvenute durante l’ultimo conflitto mondiale e di fronte alle quali aveva fino a quel momento pensato di poter chiudere gli occhi. Atrocità commesse sì dagli efferati nazisti, ma anche da coloro che, in tutti gli stati d’Europa, col nazismo hanno collaborato, perché dobbiamo sempre ricordarci che Hitler nulla avrebbe potuto senza solerti collaboratori, collaboratori che evidentemente non è stato difficile reclutare né in Germania, né in tutta quell’Europa che andava a mano a mano occupando, o con cui si andava a mano a mano alleando. Einstein diceva: “Il mondo è quel disastro che vedete non tanto per i guai combinati dai malfattori, quanto per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare” e la Shoà, il cosiddetto Olocausto di milioni di ebrei, comunisti, omosessuali, zingari e dissidenti vari, è stata la sconvolgente prova di dove possa portare non solo la follia umana, quanto il fatto che non trovi opposizione. Ecco, la giornata della Memoria vogliamo che serva soprattutto a questo, non solo a ricordare i crimini feroci che potrete leggere nelle testimonianze che ci ha lasciato chi quell’inferno l’ha vissuto e nei film che verranno trasmessi in questi giorni - e che purtroppo daranno solo una vaghissima idea di quello che veramente è accaduto -, ma vuole sollecitare l’impegno di tutti a fare in modo che quanto accaduto non si ripeta mai più. 

Gli ebrei perseguitati, deportati e disumanamente sterminati, erano cittadini italiani da sempre, persone che avevano servito lo stato, il proprio stato, col servizio militare, che lavoravano e pagavano le tasse, che avevano combattuto in prima linea durante il primo conflitto mondiale per quella che ritenevano la propria patria; ciononostante, da questa patria ingrata sono stati venduti e traditi. Voglio però sottolineare che, in tutto il mondo, c’è stata un’esigua minoranza che ha saputo essere diversa, e mentre tutti si gettavano a capofitto a depredare beni e posizioni lasciati dai propri concittadini ebrei espulsi, rimossi, deportati, c’è stato chi non ha voluto occupare quelle posizioni, chi non si è calato come uno sciacallo su quei beni. C’è stato chi ha rischiato la propria vita per nascondere quei fratelli innocenti ingiustamente perseguitati. C’è stato chi ha deciso di essere uomo e non avvoltoio. Oggi l’Italia sta vivendo un momento di forte immigrazione che purtroppo ha risvegliato in troppa gente dei sentimenti razziali, di violenza e rifiuto, cui spero Italia e italiani si opporranno con tutte le proprie forze, in nome di un’accoglienza e una fratellanza che dovrebbero essere caratteristica di tutto il genere umano. 

Purtroppo bisogna prendere atto che nell’essere umano è connaturata la paura del diverso, paura che è necessario superare con la conoscenza, quella conoscenza che ci fa capire quanto questo diverso sia invece molto più simile a noi di quanto potremmo mai immaginare. L’Italia all’epoca del conflitto si è rivelata purtroppo una nazione piena di delatori, di spie che hanno ignobilmente denunciato l’ex amico, il vicino di casa con cui avevano magari spartito il pane e giocato a carte. Questo qui a Velletri non è successo. A Velletri tutti sapevano e nessuno ha parlato. La stessa cosa, in misura maggiore e diciamo “istituzionalizzata”, è accaduta in Bulgaria, dove tutti i cittadini hanno marciato contro il nazismo, si sono opposti alle leggi razziali e hanno presidiato la città affinché non un solo loro concittadino venisse deportato, non un solo treno partisse. La fabbrica che doveva produrre le famigerate stelle gialle che gli ebrei dovevano appuntare sul petto addirittura ne fermò la produzione. Gli storici definiscono il “caso bulgaro” un’anomalia, laddove invece un Parlamento e una cittadinanza civili, umani, giusti e coraggiosi sarebbero dovuti essere la normalità in ogni paese d’Europa. 

Ecco, io questo mi auguro in questa giornata: che tutto il mondo abbia imparato la lezione dei mostri orribili che può generare non solo la crudeltà umana, ma la collaborazione anche passiva e l’indifferenza, un’indifferenza che rende complici del male e ci spoglia della nostra umanità. Io confido in un genere umano che non tremi davanti all’ingiustizia, che non si crei alibi e non si racconti storie riguardo il diverso e lo straniero, che lotti in prima fila per la vita e la dignità di tutti i suoi fratelli, di qualsiasi etnia, nazionalità, religione e orientamento essi siano. Auguro a tutti noi che possa il nostro mondo vivere una lunga stagione di pace, e che l’umanità non si mostri mai più indifferente all’ingiustizia e al dolore altrui. 

Patrizia Vivanti, nipote di Angelo Vivanti, bisnipote di Mosè Di Veroli, veliterno, entrambi deportati e morti ad Auschwitz.
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