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A Velletri torna la grande arte: dal 7 dicembre "Felicità della pittura. Edgardo Zauli Sajani da Forlì a Roma" alla Casa delle Culture

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Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, Giovanna Alberta Campitelli e Tiziana D’Acchille, Presidente e Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Orlando Pocci, Sindaco di Velletri, in collaborazione con il Comune di Forlì, e la Fondazione Arte e Cultura, presentano la mostra Felicità della Pittura. Edgardo Zauli Sajani da Forlì a Roma, a cura di Marco Nocca, che si inaugura il 7 dicembre 2019 alle ore 18.00 presso il Convento del Carmine di Velletri.
Dopo il successo di Juana Romani, la petite Italienne (2017), l’Accademia, con una scelta dedicata a protagonisti dimenticati della Pittura, propone nella sua sede di Velletri la riscoperta di Edgardo Zauli Sajani (1874-1944), pittore forlivese, con una mostra nel settantacinquesimo della scomparsa. Autore nel 1929 di commissioni pubbliche di rilievo, quali il Ritratto di Vittorio Emanuele III e il Ritratto di Benito Mussolini (dipinti in mostra) per la residenza podestarile di Forlì, Zauli Sajani si forma a Roma fino al 1897 all’Istituto di Belle Arti con Filippo Prosperi, pittore purista. All'ingresso nel nuovo secolo Zauli si confronta con la visione divisionista di Balla, come attestano i due studi in mostra: Ritratto di ragazza, Natura morta con frutta. Il refugium di Edgardo, uomo schivo e poco incline alle relazioni, per sperimentare la “felicità della Pittura” è Velletri, “sua seconda, carissima Patria”, dove diviene l’”Artista”, apprezzato e stimato da un’intera comunità. Da qui egli mantiene relazioni con Forlì, inviando sue opere a mostre in Romagna, o realizzando splendide pergamene celebrative di personaggi illustri (Crispino, Longo, Pedriali, Paulucci di Calboli Barone). La mostra, frutto di studi e ricerche, ricostruisce una carriera d'artista nel contesto in cui si svolse, riportando nella città laziale ben 47 dipinti, in prestito dalla Pinacoteca Civica di Forlì. che dimostrano profonda sensibilità d’interprete per gli splendidi ritratti femminili, non immuni dal fascino del decadentismo, e per il paesaggio, raffigurato sempre dal vero con raffinata maestrìa di acquarellista. Nel Refettorio del Carmine, spicca in mostra il grande dipinto Azalea. Ritratto di giovine signora, memore delle atmosfere boldiniane, medaglia d’oro per la Pittura all’esposizione di Forlì (1907), restaurato grazie ad un contributo di Volscambiente , partecipata del Comune di Velletri. Attraverso gli splendidi Autoritratti ad olio, ben quattro, è possibile seguire la vicenda esistenziale dell’artista, dalla prima gioventù alla maturità; tra i pastelli un magnifico Ritratto della madre, che richiama suggestioni dal Boccioni di primo secolo, e Il fratello Giulio, personaggio di riferimento per i contatti con Forlì.
Notevoli i piccoli dipinti, che catturano scorci di Velletri (Strada con carretto a vino romano; Strada con arco) o dei pittoreschi dintorni (La Sipportica a Cori); le vedute en plein air, in cui il forlivese esprime un vibratile, trepidante sentimento dell’Antico (Arco di Tito) e del paesaggio (Casa con albero ). Le sue attività nella città laziale, restituite dal ricco catalogo, a cura di Marco Nocca sono molteplici: professore di disegno delle Scuole Tecniche, scenografo di film muti qui precocemente prodotti, illustratore di volumi e grafico (sua la Tessera del partito socialista prima della scissione di Livorno del 1921). Direttore della locale Scuola d'Arte e Mestieri dal 1898 al 1935, egli impegna gli allievi artigiani nelle occasioni particolari in cui la città si presenta all’esterno, restituite dal video in mostra (Esposizione Agricola e di Zootecnia, 1904; Arco di Trionfo per l’ingresso di Vittorio Emanuele, 1927; Festa nazionale dell’Uva, 1930; Visita di Benito Mussolini per l’inaugurazione dell’acquedotto del Simbrivio, 1932) , facendo loro raggiungere livelli d'eccellenza nazionale: nel 1943 la Regia Scuola d’Arte di Velletri è tra le eccellenze dell’Istruzione Artistica italiana, con un volume dedicato nella collana Le Monnier. Già dal 1935 Zauli si è stabilito definitivamente nella città laziale. In occasione del bombardamento alleato di Velletri del 22 gennaio 1944, il giorno dello sbarco di Anzio, lo studio-abitazione dell’artista, in via Castello viene distrutto. Ai primi di giugno dello stesso anno, Zauli muore a Roma per emorragia cerebrale, ed è ivi sepolto al Verano. Nel 1947, per espressa volontà di un gruppo di cittadini, il pittore viene trasferito nel cimitero monumentale di Velletri, in una tomba terranea in evidenza, costruita con una sottoscrizione, in segno di gratitudine per l’opera di didatta qui svolta; gli viene dedicata una strada nel centro urbano. Le opere superstiti del maestro, custodite altrove dalla famiglia, vengono donate dalle eredi alla Pinacoteca civica di Forlì a partire dal 1998 e qui esposte nel 1999 (Edgardo Zauli Sajani: una donazione, un ritorno, a c. di G. Viroli) rendendo possibile la conoscenza di un pittore lasciato in ombra. A vent’anni da quella esposizione, nel clima critico odierno di riconsiderazione dell’arte italiana della prima metà del XX secolo, questa mostra mette a fuoco un artista singolarmente solitario, alternamente legato, nella sua epoca, ai linguaggi della pittura della penisola. Il catalogo, con il contributo di specialisti, illustra la sua vicenda artistica e professionale, proponendo l’opera di Zauli sinora rintracciata, qui arricchita per la prima volta dalle immagini delle opere perdute (ritrovate da Luciana Prati nel Fondo Piancastelli della Biblioteca Comunale di Forlì) e dal materiale donato dalla pronipote Liliana Ceradelli Witz-Hancsak. Fa da cornice la storia della Regia Scuola d’Arte di Velletri negli anni della Direzione Zauli (1898-1935), con ricca appendice documentaria. 

Catalogo edito da L’Erma di Bretschneider, a cura di Marco Nocca; schede di Gabriele Romani. Introduzioni di Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, Giovanna Alberta Campitelli e Tiziana D’Acchille, Presidente e Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Orlando Pocci e Gianluca Zattini Sindaci Città di Velletri e Forlì, Claudio M. Micheli, Direttore artistico Fondazione Arte e Cultura. Contributi di Marco Nocca, Anna Maria Damigella, Francesca Longo, Barbara de Iudicibus, Gabriele Romani, Luciana Prati. Umberto Savo. Schede di Gabriele Romani. Schede Pergamene a cura di Flora Fiorini e Anna Provenzano. Appendice biografico-documentaria di Marco Nocca. Revisione bibliografica: Francesca Sacchini 

Visite guidate alla mostra il sabato e la domenica, ore 12.00 e ore 18.00. Gruppi: nei giorni feriali o festivi su prenotazione, a partire da 10 persone, con e-mail a dr.ssa Elisabetta Rossini, rossini.betta@gmail.com Pagina Facebook Edgardo Zauli Sajani

La «grammatica esistenziale» insegnata da De André. Intervista all’Assessore alla Cultura di Lanuvio Alessandro De Santis sul progetto “Per chi ti ha toccato il corpo con la mente”

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Il 15 dicembre sarà il palco del Teatro Comunale “Don Bosco” di Lanuvio (ore 18) ad ospitare la seconda data dell’iniziativa «Per chi ti ha toccato il corpo con la mente». La poetica di Fabrizio De André. L’Assessore alla Cultura di Lanuvio Alessandro De Santis ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’importanza del progetto castellano per ricordare Fabrizio De André scandito in tre serate.

Nel ventesimo anno dalla scomparsa avvenuta l’11 gennaio 1999, tre comuni dei Castelli Romani – Velletri, Lanuvio e Albano Laziale – si preparano a turno a celebrare l’attualità del pensiero del cantautore genovese con tre eventi a ingresso gratuito dedicati a scandagliare l’eredità culturale di Fabrizio De André dalle più diverse prospettive.
Dopo l’esordio a Velletri lo scorso 3 novembre, sarà Lanuvio la città dei Castelli Romani che ospiterà il secondo evento del progetto «Per chi ti ha toccato il corpo con la mente», il cui capofila è il Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario Castelli Romani) e che è stato patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De Andrè ricevendo il sostegno attivo dei tre comuni castellani ospitanti. Il 15 dicembre sul palco del Teatro Comunale “Don Bosco”, a partire dalle ore 18, sarà presente un ensemble a più voci, formato da cantautori, musicisti, scrittori, giornalisti, che guiderà a un’esplorazione a tutto tondo della poetica di Fabrizio De André. A fondersi con gli interventi degli ospiti saranno le voci della formazione rappresentata da Emiliano Begni– alla direzione musicale –, Giulia Briziarelli, Andrea Caovini, Daniela Di Renzo– Direttore Artistico – e Alessio Ingravalle che eseguiranno brani dell’opera del cantautore genovese e pezzi del loro repertorio. Di questa manifestazione pensata in rete, che ha già registrato un ampio seguito di pubblico nel precedente appuntamento veliterno, ne ha parlato in un’intervista l’Assessore alla Cultura di Lanuvio Alessandro De Santis.

Qual è l’importanza per il territorio castellano della serie di tre eventi che vedono il Consorzio Bibliotecario dei Castelli come capofila di un progetto che coinvolge attivamente i comuni di Velletri, Lanuvio e Albano, alcuni istituti scolastici, artisti ed esperti dell’opera di De André?

Da diversi anni il Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani si sta accreditando con autorevolezza quale punto di riferimento per tutti i diversi Comuni che ne fanno parte nella progettualità culturale di ampio respiro. Progetti come questo sull’opera di De André segnano un momento rilevante perché coinvolgono tre comuni importanti dei Castelli Romani in una dinamica culturale virtuosa che permette di sostanziare un dialogo fra enti, fra comuni appunto, fra associazioni, fra artisti e, aspetto vitale, fra gli istituti scolastici del territorio, aspetto questo di una lungimiranza inedita ed altamente costruttiva.    


Alla presentazione del primo evento di Velletri ha parlato del ruolo specifico di De André nella nostra cultura, tanto da renderne indispensabile il recupero nella costruzione di una grammatica personale. Secondo lei è questa imprescindibilità il lascito più forte della sua poetica a venti anni dalla sua scomparsa?

Dire quale sia il lascito più forte della poetica di De André estremamente complesso perché si correrebbe il rischio di fare un torto alla complessità e alla stratificazione dell’espressione di questo grande artista. Sicuramente l’aspetto che più mi sta a cuore mettere in luce è il come frequentare l’opera di Fabrizio De André ci ricordi ogni singolo giorno della nostra esistenza che conoscere e praticare i punti di vista degli altri deve essere una vera e propria grammatica esistenziale.

Riprendendo la domanda sottintesa al libro curato da Daniela Bonanni Daniela Bonanni e Gipo Anfosso (“La mia prima volta con De André”. 551 Storie, Ibis, 2019), qual è il suo primo ricordo relativo a De André?

Ci sono artisti complessi rispetto ai quali il contatto diretto avviene in momenti, ambiti ed età anche molto diversi tra loro e che a volte non si stagliano con facilità nella nostra memoria. Di certo posso dire che il primissimo contatto – con la musica soprattutto – di Fabrizio De André per me è avvenuto in famiglia, in particolare nelle giornate campestri passate tutti assieme per la cosiddetta Pasquetta, quando accompagnati alla chitarra da qualcuno che sapeva suonarla bene, tutti insieme si cantavano le canzoni di grandi autori e cantautori come appunto De André, Bertoli e Battisti. Più tardi poi a cavallo tra le scuole medie e quelle superiori sarebbe arrivato un secondo contatto più di approfondimento, non legato solo alla musica ma anche alla poetica di questo grande artista.

Valentina Leone

Derby a reti bianche tra Vjs Velletri e Lariano allo "Scavo"

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La Vjs Velletri pareggia contro l'Atletico Lariano (0-0) allo "Scavo". Tra Vjs Velletri e Lariano vince l'equilibrio ma non certo la noia. Al "Giovanni Scavo" i rossoneri di De Massimi affrontano i cugini gialloverdi per il derby, in un match pieno di emozioni e dove alla fine il pari risulta essere il risultato più giusto.
Primo tempo che si apre con una bella trama offensiva veliterna, Cassandra di testa insacca ma l'arbitro ferma tutto per offside. Risponde il Lariano con un insidiosissimo diagonale di Filitti che attraversa lo specchio della porta e si spegne sul fondo al 15esimo. La compagine di casa ci prova ancora con un tiro di Passaretta bloccato da Zazzaro e con una conclusione di Masella murata da Marini. L'occasione migliore della frazione arriva al 31esimo: tiro preciso e potente di Di Giovanni dall'interno dell'area, il portiere devia in corner con un'autentica prodezza. Si va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa il Lariano parte forte e si rende subito pericoloso con Filitti, che di testa sfiora il gol e si vede negare la gioia della rete con un salvataggio sulla linea. Dall'altra parte è ancora prodigioso Zazzaro, in giornata di grazia, sul tiro ravvicinato di Torreggiani: respinta di piede di istinto e porta inviolata. C'è gloria anche per Bernardi, al 21esimo, sulla gran conclusione da fuori di Rossi: il portiere rossonero si rifugia in angolo. Nei minuti finali il Lariano intensifica il pressing alla ricerca del vantaggio, ma la migliore occasione capita a Cassandra dal dischetto. Pomponi, infatti, si rende autore di una parata di mano per evitare il vantaggio rossonero a porta sguarnita. L'arbitro lo espelle e decreta il penalty, Cassandra però si fa ipnotizzare da Zazzaro che respinge. E' l'ultima emozione del match. Ottavo risultato utile consecutivo, con qualche rammarico, per la Vjs Velletri che sale al quinto posto a quota 16. Prossimo turno che vedrà i rossoneri a Rocca di Papa contro i Canarini, alla ricerca di punti per avvicinarsi alla zona play off. 


Rocco Della Corte

VJS VELLETRI: Bernardi, Masella, Moscato, Cafarotti, Bonanni, Simonetti, Di Giovanni, Torreggiani, Passaretta, Cassandra, Fratarcangeli. Panchina: Rennetti, Giordani, Middei, Tafani, Pelliconi, Spallotta, Melucci, Spagnoli A., Spagnoli S., Allenatore: Stefano De Massimi 
LARIANO: Zazzaro, Santocchi, Moroni, Pomponi, Marini, Botticelli, Rossi, Del Ferraro, Filitti, Lisi, Candidi. Panchina: Mauti, Mastrella, Cellucci, Carosi, Di Battista, Bologna, Recupero, Sciotti, Belli. Allenatore: Corrado Sambucci 
Arbitro: De Nicola di Ciampino

Barbara Cantini, Sandra Petrignani e Marco Follini: intenso week end alla Mondadori tra Velletri e Genzano

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Tre appuntamenti in due giorni per la Mondadori Bookstore che ha offerto al proprio pubblico una varietà di iniziative concentrate tra venerdì e sabato. Venerdì 29 novembre, sia a Velletri che a Genzano, invasione di bambini con Barbara Cantini, illustratrice e ideatrice del personaggio di Mortina. Tanti giovanissimi hanno affollato le due librerie per ascoltare l’autrice, porre le proprie domande e conoscere meglio una delle figure più amate dall’infanzia.
Alle ore 19.00, a Velletri, è invece arrivata Sandra Petrignani. Intervistata da Vera Dani, l’autrice ha presentato il suo ultimo libro edito da Laterza, “Lessico femminile”. “Una ricerca” – ha detto la scrittrice, che si è soffermata su tante figure letterarie non solo italiane – “per comprendere le origini della mia stirpe, per individuare un comune sentire femminile”.
L’operazione svolta dalla Petrignani in quest’ultimo libro di successo è quella di associare il proprio sentore, la propria opinione e la propria conoscenza a quella delle grandi autrici che hanno fatto la storia della letteratura, nel tentativo (riuscitissimo) di affermare una parità di genere non solo di facciata. Il numeroso pubblico intervenuto è rimasto letteralmente stregato dalla bravura della Petrignani, coinvolgente e comunicativa. Al termine una torta preparata da Gelatomania con la copertina dell’opera per concludere in bellezza uno degli appuntamenti più interessanti del mese. Sabato 30 novembre, invece, a Genzano è arrivato Marco Follini, ex deputato, scrittore e politico, con il suo saggio “Democrazia Cristiana” edito da Sellerio. “Ho voluto definirlo un racconto” – ha spiegato Follini – “perché in fondo la DC è stata, insieme agli altri partiti, una forma che l’Italia si è data per organizzare la società. Forse è durata anche troppo al Governo, ma io ho voluto ripercorrerne la storia senza omettere anche i grandi difetti di questo partito di maggioranza che ha messo insieme diverse anime”. L’ospite, intervistato da Emanuele Cammaroto, ha analizzato la politica attuale mettendo in luce le differenze con quella passata, che lui ha vissuto da giovanissimo segretario, e la più lampante delle distinzioni riguarda la preparazione degli esponenti dei vari partiti.
Non sono mancati aneddoti particolari riguardanti figure di spicco della cultura democristiana, come Andreotti, Rumor, e naturalmente Moro, “dalla cui uccisione è iniziato il declino”. Anche l’incontro con Follini è stato molto partecipato, grazie anche ad un pubblico attento e pungente nelle sue domande. Prossimi appuntamenti per le librerie di Velletri e Genzano nel week end: sabato 7 Enrico Deaglio presenterà nella Mondadori genzanese di Corso Gramsci “La bomba. Cinquant’anni di Piazza Fontana” (Feltrinelli), mentre domenica al Teatro Artemisio-Volontè di Velletri grande evento per i quindici anni di attività della libreria con Paolo Mieli, Donato Carrisi, Pier Carlo Padoan, Ezio Mauro. Ingresso libero e ‘maratona’ a partire dalle ore 17.00. 


Rocco Della Corte

Il Toukon sul podio a rappresentare la città di Velletri

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Al Centro Olimpico di Ostia è andata in scena la finale del Campionato Italiano riservato agli atleti della categoria esordienti – 84 kg. Emanuele Leoni del Toukon Karate-Do dopo aver conquistato il titolo di campione regionale, ha calcato per la prima volta il tatami del Centro Olimpico di Ostia dove si è battuto alla conquista del podio.
Obiettivo riuscito che si è concretizzato con la conquista della medaglia di bronzo che certifica il buon lavoro fatto in casa Toukon con il M.Luca Nicosanti. Senza bruciare nessuna tappa, il promettente Francesco Leoni non si è lasciato sfuggire i tatami ungheresi sui quali si è disputato l’Hungarian Open e ha risalito la pool conquistando la finale vincendo in maniera netta tutti gli incontri, battendo atleti di alto calibro internazionale come l’ungherese campione europeo e cedendo solo in finale che si conclude con una preziosa medaglia d’argento.


Basket: Virtus Velletri affonda la Scuola Bk Roma per 67-86.

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Vittoria in trasferta per la Virtus che batte con una bella prestazione la Scuola Bk Roma. Primo successo esterno per i gialloblu che sembrano aver trovato il proprio ritmo in campionato dopo i primi mesi di rodaggio.
Parte ancora una volta con le marce alte Velletri con ben 29 punti messi a referto nel primo quarto. Difesa forte e transizione è la regola su cui i veliterni costruiscono il vantaggio nel primo periodo. I romani, come da tradizione, tentano la carta del tiro da fuori ma non sembrano essere in serata al tiro. Vantaggio della Virtus che si allarga nel secondo quarto fino al +20 grazie all’ottimo apporto dalla panchina di tutti. Coach Libutti ruota bene uomini e attacchi e respinge i tentativi di rimonta della squadra di casa. Si va al riposo su 29 a 46 con Di Biase e Mancini miglior realizzatori per i gialloblu. Al rientro la musica non cambia, Marinelli, Borro e Puleo mantengono Velletri sul vantaggio di sicurezza e nemmeno il pressing a tutto campo dei romani fa effetto. Virtus che chiude sul +18 il terzo quarto mantenendo saldo il controllo della gara. Nell’ ultimo quarto le squadre si impegnano fino in fondo con effetto invariato nel punteggio. Col passare dei minuti anche Coach Castellano alza bandiera bianca facendo riposare il quintetto iniziale. Velletri gestisce e chiude sul 67 a 86 finale. Vittoria fondamentale per dare continuità alla bella prestazione casalinga della scorsa settimana. Prossimo impegno per i gialloblu Sabato 7 Dicembre contro UISP XVIII, squadra neopromossa. 

Scuola Bk Roma - Virtus Velletri 67-86 Parziali: 17-29; 12-17; 20-21; 18-19 Scuola Bk Roma: Catasta 9, Greco, Brunetti 4, Orlandi 15, Franzon, Petrangeli 14, Policari, Diofebi 4, Figliomeni 3, Cipriani 6, Di Marzio 5, Agbara 7. All. Castellano Virtus Velletri: Borro 9, Cirnu 2, Carturan 7, Di Biase 18, Miele 5, Sica 4, Marinelli 9, Prosperi F., Ricca 4, Puleo 17, Mancini 11. All. Libutti Ass. Prosperi M.

“Mai così vicina”: Memoria ‘900 celebra i cinquanta anni dallo sbarco sulla Luna

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Si intitola “Mai così vicina” ed è lo spettacolo teatrale allestito dall’Associazione Culturale Memoria ‘900 in collaborazione con il Comune di Velletri (Assessorato alle Politiche Culturali) per il cinquantesimo anniversario dall’allunaggio. Una serata, ad ingresso libero, al Teatro Artemisio-Volonté dove il teatro-canzone condurrà gli spettatori in un ipotetico viaggio sulla luna.
Protagonisti gli attori professionisti Manuela Mandracchia e Fabio Cocifoglia, per la parte dedicata alla recitazione, mentre la musica vedrà una formazione composta da Roberto Boarini al violoncello, Daniela Di Renzo alla voce, Eleonora Giosuè al violino, Massimiliano Pioppi al pianoforte e Riccardo Ronsivalle alla voce. La base drammaturgica sarà "Il poema dei lunatici" di Ermanno Cavazzoni del 1987, da cui è stato tratto il film di Federico Fellini “La voce della Luna” del 1990. Non mancheranno citazioni di opere dedicate alla luna composte da altri autori, integrate nella drammaturgia attraverso diversi linguaggi artistici. Musica, teatro, monologhi per omaggiare la Luna e ricordare l’allunaggio, che segnò un’epoca e rappresentò una svolta per il mondo intero. L’appuntamento è per giovedì 19 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Artemisio-Volontè di Velletri. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. 

Rocco Della Corte


Quindici anni di Mondadori a Velletri: grande festa al Teatro Artemisio con Mieli, Carrisi, Padoan e Mauro

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Un grande evento per festeggiare i quindici anni di attività della Libreria Mondadori Bookstore sul territorio. Domenica 8 dicembre al Teatro Artemisio-Volonté, a partire dalle ore 16.00, avrà luogo una vera e propria maratona dopo un dolce benvenuto che vedrà ospiti diversi autori, tutti di primissimo livello nel panorama culturale, televisivo e politico italiano.
Alle ore 17.00 Paolo Mieli presenterà il suo ultimo saggio “Le verità nascoste” (Rizzoli): il giornalista indaga trenta casi di manipolazione della storia, in una vera e propria inchiesta che sollecita alla riflessione. Alle ore 18.00 sarà la volta di Donato Carrisi, che presenta “La casa delle voci” (Longanesi): un appassionante romanzo che ha come protagonista lo psicologo Pietro Gerber, esperto di ipnosi e con molti pazienti bambini. Si prosegue poi alle ore 19.00 con l’ex ministro Pier Carlo Padoan, insieme al giornalista Dino Pesole e alla professoressa Antonella Prenner: si svolgerà un dibattito tra “Tenebre”, romanzo storico ambientato ai tempi di Cicerone, e “Il sentiero stretto”, un lucido saggio sulle necessità economiche del Paese nato a seguito di una conversazione/intervista tra Pesole e Padoan. Alle ore 20.00 break con una degustazione enogastronomica nel foyer del Teatro, mentre i bambini saranno impegnati tutto il pomeriggio con i laboratori e l’intrattenimento di Fantanimazione e una splendida Casa di Babbo Natale allestita nella piazzetta antistante l’Artemisio-Volonté. Alle ore 21.00 ultimo ospite della maratona, Ezio Mauro, per una conversazione che sarà anticipata dall’esibizione del coro dei ragazzi FondarCanto e si terrà in collaborazione con l’Associazione Memoria ‘900. Mauro in “Anime prigioniere” analizza e ripercorre le tappe che condussero alla caduta del Muro di Berlino, di cui quest’anno ricorrono i trenta anni. Un programma davvero ricco – naturalmente ad ingresso libero – per festeggiare al meglio quindici anni di cultura ed emozioni con Mondadori sotto il marchio di “Velletri Libris Winter 2019”. E per il 17 dicembre (ore 18.00) sempre in teatro c’è già in programma un altro imperdibile incontro con Corrado Augias. Intanto, però, l’appuntamento è per l’8 dicembre dalle 17.00 in poi con una splendida giornata ricca di temi e di ospiti. 

Rocco Della Corte



Smart City per lo sviluppo sostenibile

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Non possiamo più sostenere un modello di sviluppo che non sia sostenibile, ha detto Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell’Istituto Affari Internazionali, con un gioco di parole che rivela l’ambizione a un cambiamento di rotta radicale.
La vera sfida è quella della transizione: la fase di passaggio dall’attuale sistema di sviluppo a un modello di sviluppo sostenibile. Una transizione equa e giusta implica però la capacità strategica di affrontare il cambiamento del sistema economico tenendo in considerazione l’impatto sociale che ne conseguirebbe. "Bisogna costruire un processo democratico che determini una maggiore consapevolezza tra tutte le parti interessate che dovranno affrontare la transizione, altrimenti si rischia di costruire un futuro senza chi quel futuro dovrà viverlo" ha detto recentemente la vice-segretaria della Cgil Gianna Fracassi. Appare dunque evidente come la costruzione di un modello economico sostenibile non sia possibile senza un approccio olistico che preveda anche nuove politiche sociali. Vanno in questa direzione i risultati del Rapporto ICity Rank 2019, pubblicato recentemente da Forum Pubblica Amministrazione (FPA). Se volessimo individuare una chiave di volta nel percorso verso la smart city, questa sarebbe certamente la capacità di conoscere e analizzare cosa avviene sui territori, incrociando i dati e le informazioni che arrivano dalle fonti più diverse, e utilizzandole poi per rispondere in maniera tempestiva e prendere decisioni mirate. Oggi non si può pensare di governare una città in maniera intelligente se non si sanno utilizzare i dati, attraverso processi che mettano insieme gli operatori pubblici e quelli privati che li producono e li detengono, afferma Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA. ICity Rank è la classifica delle città italiane, elaborata ogni anno da FPA, che ne misura la capacità di adattamento nel percorso verso città più dinamiche, più funzionali, più ecologiche, più vivibili, più gestibili, più innovative e più capaci di promuovere uno sviluppo sostenibile reagendo ai cambiamenti in atto attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. La graduatoria di ICity Rank 2019 è costruita raggruppando tutti gli Indicatori in 6 Dimensioni, in cui si può declinare la qualità urbana, di seguito riportate. 

Solidità Economica: ha l’obiettivo di misurare la capacità di una città di produrre ricchezza e benessere, non solo oggi ma anche in prospettiva, ed è quindi basata su indicatori rilevanti non solo in termini di performance attuali ma anche di prospettive future, per un totale di 21 Indicatori. 

Mobilità Sostenibile: misurazione della capacità delle città di adeguarsi con rapidità alle problematiche e alle opportunità determinate dai cambiamenti sociali in corso, con l’obiettivo di accrescere la sostenibilità a medio e lungo termine della mobilità urbana, per un totale di 16 Indicatori. 

Tutela Ambientale: ha lo scopo primario di evidenziare il percorso che le città stanno compiendo verso maggiori livelli di sostenibilità del loro impatto ambientale, per un totale di 20 Indicatori. 

Qualità Sociale: i centri urbani possono essere luoghi di accentuazione delle disuguaglianze, sia nel possesso che nell’accesso: è nelle città che troviamo i migliori servizi sanitari per la terza età ma è nelle città che è più acuto e diffuso l’isolamento degli anziani soli. È nelle città che troviamo la più ricca offerta culturale ma è sempre nelle città che si manifestano i più rilevanti fenomeni di emarginazione socio-culturale, per un totale di 22 Indicatori. 

Capacità di Governo: da un'idea dell'esistenza di un tessuto sociale coeso e innovativo, della propensione all’innovazione amministrativa, intesa come capacità di utilizzare i nuovi strumenti istituzionali di programmazione e partecipazione, delle concrete condizioni di legalità e sicurezza, prerequisiti per un effettivo e completo esercizio delle capacità di governo, per un totale di 17 Indicatori.

Trasformazione Digitale: ha l’obiettivo di misurare la capacità delle amministrazioni comunali di sfruttare appieno le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e dai grandi progetti nazionali, per un totale di 10 Indicatori. 

Il messaggio del Rapporto ICity Rank 2019 si riassume in "Le città che saranno capaci di implementare sistemi tecnologici più avanzati e completi per la rilevazione e analisi dei “big data comportamentali“che esse stesse producono – e nelle quali saranno conseguentemente introdotte nuove modalità di erogazione dei servizi collettivi e nuove offerte di servizi individuali – diverranno più competitive sia come luoghi di residenza che come luoghi di produzione e potranno conquistare un nuovo ruolo". Velletri 2030 propone da anni il concetto di Misura, attraverso pubblicazioni e Seminari. Diversi sono i Sistemi di Misura proposti a livello nazionale e internazionale, con obiettivi diversi. Le Nazioni Unite con l'Agenda 2030 propongono un Sistema di Misura basato su 17 Obiettivi (SDG - Sustainable Development Goals) accettato a livello globale e monitorato in Italia dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). ISTAT con il Progetto BES (Benessere Equo e Sostenibile) propone un Sistema di Misura basato su 12 Domini, accettato a livello nazionale e usato dal Governo nel Documento di Economia e Finanza (DEF). ICity Rank è un Sistema di Misura proposto da FPA basato su un certo numero di Domini, in particolare 6 Domini per il 2019, condiviso da diverse Pubbliche Amministrazioni. 

"Misura ciò che è misurabile e rendi misurabile ciò che non lo è" (Galileo Galilei)

Velletri 2030

Al Teatro Artemisio-Volonté è andata in scena la tragedia aerobica “Lullaby”

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Si è “consumata” domenica 1 dicembre, al Teatro Artemisio-Volonté, davanti ad un’ottima cornice di pubblico la tragedia aerobica “Lullaby” scritta e diretta da Erika Galli e Martina Ruggeri. Nel cartellone stilato dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri diretta dal Maestro Claudio Maria Micheli un’altra data interessante magistralmente interpretata dagli attori in scena, e cioè Marco Cavicchioli, Ermanno De Biagi, Francesca Mazza, Emanuela Villagrossi.
La storia è ambientata negli ipotetici Stati Uniti d’Europa nel 2059, fra quaranta anni: il mondo ha scampato diverse catastrofi ed è diventato un luogo tranquillo e sereno. I giovani del 2019, pieno di incertezze e di paure, adesso si godono la piatta vita nei centri Lullaby – dall’inglese, ninna nanna - diffusi nel continente europeo senza praticamente agire, bighellonando e riposandosi. Questa situazione però li porta ad una sorta di straniamento, come se si alienassero dalla vita reale.
Ed è allora l’azione l’unico antidoto all’intorpidimento fisico e mentale. Per il Teatro Artemisio-Volonté di Velletri un’altra bella esperienza in vista dell’ultimo appuntamento annuale in cartellone, sabato 14 dicembre alle ore 21.00 con “Non parlarmi di me, Marta mia” con Elena Arvigo. Nel mentre, tuttavia, non mancheranno spettacoli, saggi e concerti che terranno vivo e attivo praticamente quasi tutti i giorni il teatro veliterno. 

Rocco Della Corte

Per ricordare don Marco, il sacerdote del sorriso

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Domenica 8 Dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, presso la Sala “Marcello De Rossi” del Polo Espositivo Juana Romani verrà inaugurata la XIII edizione della Rassegna di Arte Sacra dedicata dallo scorso anno al ricordo del compianto Dott. Don Marco Nemesi scomparso prematuramente il 4 Giugno 2018. Quest’anno la rassegna si presenta alla città in una veste rinnovata con una apertura a 360 gradi alla cultura del termine 'Sacro', questo per ampliare la visione di questo particolare aspetto che assume un significato diverso nelle singole espressioni religiose e laiche.
La mostra gode del patrocinio del Comune di Velletri, Assessorato alla Cultura, del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa di Viterbo e della Fondazione Fabrizio De Andrè onlus. Proprio al cantautore genovese sarà dedicata la cerimonia di chiusura prevista per il pomeriggio del 6 Gennaio 2020 alle ore 17.00 quando con la voce di Carlo Audino sarà eseguita la Buona Novella per completare il discorso artistico con la lettura musicale e poetica della figura di Cristo da parte di un laico com’era De Andrè. Invece ad inaugurare la mostra che ha il sostegno dell’ Istituto d’Istruzione Superiore “Cesare Battisti” – Liceo Artistico Juana Romani come abbiamo detto Domenica 8 Dicembre alle ore 18.00 sarà Francesca Trenta con InCanto a Maria, un omaggio alla Vergine già presentato in Cattedrale proprio su input dello stesso Don Marco. La XIII edizione è dedicata al trasporto della macchina di Santa Rosa di Viterbo durante tutta la durata della mostra saranno proiettati filmati sulla storica manifestazione patrimonio immateriale dell’UNESCO e prima della chiusura ci sarà un incontro con i facchini che verranno a parlarci di questa importante espressione di fede e pietà popolare che è stata anche all’Expo di Milano. Tutto nel ricordo don Marco Nemesi, il sacerdote del sorriso, uomo colto e innamorato del bello che aveva frequentato l’Istituto Statale d’Arte Juana Romani sviluppando la sua passione per l’arte che lo portò poi a laurearsi in Storia dell’Arte e ad essere nominato dal Vescovo Direttore del Museo e degli Archivi Diocesani. Un omaggio fatto con semplicità caratteristica che ha sempre contraddistinto la vita di Marco e autorizzato dalla famiglia nella persona del fratello Roberto e della cognata Daniela. Espongono artisti provenienti da varie parte d’Italia come alcuni membri dell’Accademia Castrimiense di Marino, alcuni soci dell’ Accademia Arte e Artigianato di Verona, alcuni soci della sezione UCAI ROMA 2 un connubio di tecniche e di espressioni artistiche che meritano una vista, merita menzione il percorso sulle icone Mariane dei Castelli Romani di Emanuela Tardivo e la presenza di alcune opere di Mario Riccio artista di Guidonia scomparso giovanissimo. Non mancherà come tradizione all’interno della rassegna la Mostra Veliterna dei Presepi curata dal Comitato Discesa della Befana appuntamento tradizionale del calendario natalizio veliterno. Durante la cerimonia inaugurale sarà presentato un inedito di Mattia Preti mai esposto prima grazie alla collaborazione della Domus Art. 


Alessandro Filippi

Unitre Velletri, un dicembre tutto da vivere tra lezioni e conferenze in vista del Natale

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L’Università delle Tre Età (Unitre) di Velletri entra nel vivo della programmazione didattica di dicembre. Sono ormai attivi tutti i corsi e i laboratori, e nel mese di Natale presso la sede della “Clemente Cardinali” si svolgono innumerevoli attività.
La prima settimana ha visto avvicendarsi in cattedra Rocco Della Corte (Letteratura Italiana Contemporanea), Michel Vandelli (Erboristeria), Giancarlo Lopes (Apocalisse). Lunedì 9 dicembre parte il corso di Medicina con il dottor Tarcisio Niglio, mentre il 10 dicembre in Sala Tersicore avrà luogo una conferenza specialistica dal titolo “Sei solo mia” a cura di Antonio Liberati e con relatori la dottoressa Maria Grazia Centini, l’avvocatessa Lara Caschera e l’avvocatessa Patrizia Ciccotti. Tema dell’incontro la violenza sulle donne. Sabato 14 dicembre un nuovo open day in mattinata, dalle 9.30 in poi. L’ultima settimana prima delle vacanze vedrà ancora nuove lezioni con Sentieristica del Vulcano Laziale a cura di Carlo Lungarini e Oceanografia con la professoressa Renata Marsili. Si chiude mercoledì 18 dicembre con il brindisi augurale alle ore 16.30. Nel frattempo sono partiti anche i laboratori: il lunedì Informatica e Tecniche di Rilassamento (ore 17.30), il martedì musica (dalle 18.00), il mercoledì Burraco (16.00), Francese (16.30) e Teatro (17.30), il giovedì ballo coreografico (18.00), il venerdì Pittura (16.30) e Inglese (17.30) e il sabato SOS PC e cellulari e Cucito e Maglia (10.00). per tutte le informazioni è sempre aggiornata la pagina facebook Unitre Velletri.


Nell'anniversario della scomparsa di De Andrè Carlo Audino al Polo "Juana Romani" con "La Buona Novella"

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Il 6 Gennaio 2020 alle ore 17.00 presso la Sala Marcello De Rossi per la cerimonia di chiusura della XIII rassegna d’arte sacra “Premio Croce Veliterna Dott. Don Marco Nemesi” con il nulla osta e il patrocinio della Fondazione Fabrizio De Andrè onlus, Carlo Audino eseguirà la ‘Buona Novella’ del grande cantautore genovese nel ventennale della sua scomparsa avvenuta a Milano l’11 Gennaio 1999.
Ora sicuramente vi porrete la domanda “perché De Andrè a chiusura di una mostra d’arte sacra?” C’entra perché quest’anno abbiamo voluto dare alla mostra un aspetto culturale più profondo sul significato del termine sacro e abbiamo pensato di chiudere con l’opera di De Andrè “La Buona Novella” dove si trova una lettura della figura di Gesù totalmente distante dagli schemi classici ma interessante per lo spessore dei testi dove molto spesso vengono messi in evidenza aspetti reconditi e profondi legati all’essenza della vita di Cristo. Ma lasciamo che sia lo stesso autore a parlare “«Quando scrissi "La buona novella" era il 1969. Si era quindi in piena lotta studentesca e le persone meno attente - che sono poi sempre la maggioranza di noi - compagni, amici, coetanei, considerarono quel disco come anacronistico. Mi dicevano: "Ma come? Noi andiamo a lottare nelle università e fuori dalle università contro abusi e soprusi e tu invece ci vieni a raccontare la storia - che peraltro già conosciamo - della predicazione di Gesù Cristo." Non avevano capito che in effetti La Buona Novella voleva essere un'allegoria - era una allegoria - che si precisava nel paragone fra le istanze migliori e più sensate della rivolta del '68 e istanze, da un punto di vista spirituale sicuramente più elevate ma da un punto di vista etico sociale direi molto simili, che un signore 1969 anni prima avava fatto contro gli abusi del potere, contro i soprusi dell'autorità, in nome di un egalitarismo e di una fratellanza universali. Si chiamava Gesù di Nazaret e secondo me è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. Non ho voluto inoltrarmi in percorsi, in sentieri, per me difficilmente percorribili, come la metafisica o addirittura la teologia, prima di tutto perché non ci capisco niente; in secondo luogo perché ho sempre pensato che se Dio non esistesse bisognerebbe inventarselo. Il che è esattamente quello che ha fatto l'uomo da quando ha messo i piedi sulla terra. Ho quindi preso spunto dagli evangelisti cosiddetti apocrifi. Apocrifo vuol dire falso, in effetti era gente vissuta: era viva, in carne ed ossa. Solo che la Chiesa mal sopportava, fino a qualche secolo fa, che fossero altre persone non di confessione cristiana ad occuparsi, appunto, di Gesù. Si tratta di scrittori, di storici, arabi, armeni, bizantini, greci, che nell'accostarsi all'argomento, nel parlare della figura di Gesù di Nazaret, lo hanno fatto direi addirittura con deferenza, con grande rispetto. Tant'è vero che ancora oggi proprio il mondo dell'Islam continua a considerare, subito dopo Maometto, e prima ancora di Abramo, Gesù di Nazaret il più grande profeta mai esistito. Laddove invece il mondo cattolico continua a considerare Maometto qualcosa di meno di un cialtrone. E questo direi che è un punto che va a favore dell'Islam. L'Islam quello serio, non facciamoci delle idee sbagliate.» Ringraziamo di cuore la Signora Dori Ghezzi De Andrè per questo privilegio, presto i dettagli della manifestazione.

Alessandro Filippi

Enrico Deaglio alla Mondadori di Genzano con “La bomba”, cinquant’anni dopo Piazza Fontana (sabato alle 19)

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Cinquanta anni dopo la strage di Piazza Fontana, lo storico e giornalista Enrico Deaglio approda in libreria con “La bomba” (edito da Feltrinelli), un volume che ripercorre uno degli anni più difficili della storia del nostro Paese.
L’autore sarà ospite della Mondadori Bookstore di Genzano di Roma sabato 7 dicembre alle ore 19.00 per incontrare il pubblico e presentare il suo saggio. Deaglio, come si legge da alcune autorevoli recensioni, mette insieme due punti di vista: quello della memoria collettiva e quello dei protagonisti, come il narratore Guido Lorenzon. Tutte le personalità coinvolte in una delle più brutte stragi terroristiche del nostro passato sono come pedine che si muovono su uno sfondo storico complesso, che Deaglio tuttavia riesce a rendere con completezza e dovizia di particolari. L’appuntamento è per sabato 7 dicembre alle ore 19.00 alla Libreria Mondadori di Genzano in Corso Gramsci, 51. Seguiranno il firmacopie e le foto-ricordo. L’ingresso, naturalmente, è libero. 

Rocco Della Corte


Sabato nuova apertura per l'Area Archeologica delle Stimmate di Velletri

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Torna, anche sabato 7 dicembre, l'apertura dell'Area Archeologica delle Stimmate a cura del Gruppo Archeologico Veliterno. Uno splendido sito, definito da alcuni la "stratigrafia di una città", che è possibile visitare mensilmente in occasioni particolari.
Dopo l'apertura di domenica 1 dicembre, anche sabato 7, vigilia dell'Immacolata, si replica. L'Area sarà visitabile, con ingresso gratuito e guide a cura del GAV, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30 con l'ultimo ingresso alle ore 17.00. Non è necessaria la prenotazione.

Basket: Virtus Velletri bella e vincente contro la Sc.Ba. Frosinone

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Terza vittoria di fila per i ragazzi allenati da Coach Mancini e Garofolo. Mercoledi è arrivata il terzo successo consecutivo contro i pari età ciociari. Partita ben condotta dai giocatori gialloblu che hanno accumulato un buon vantaggio fin dai primi minuti di gioco.
Ottimi progressi per i giovani ragazzi Virtus che mostrano di settimana in settimana miglioramenti, frutto del bel lavoro svolto in palestra. Prossimo impegno contro il Bk Academy Veroli-Sora il 16 Dicembre.

"Sport nel cuore": al "Giovanni Scavo" evento di beneficenza nel giorno dell'Immacolata

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Domenica 8 dicembre alle ore 15.00 presso lo Stadio Comunale "Giovanni Scavo" si svolgerà l'evento "Sport nel cuore", promosso dall'Assessorato allo Sport. Al campo sportivo veliterno si sfideranno in un triangolare a scopo beneficio la nazionale di calcio attori (fra i presenti Kaspar Capparoni, Raffaello Balzo, Tony Santagata), la rappresentativa città di Velletri e l'Assocentauri Polizia di Stato.
Il programma prevede l'esibizione delle società sportive veliterne, il fischio d'inizio alle 17.00 e a seguire lo show degli artisti presenti e un silent party al termine dello spettacolo. L'ingresso, gratuito per chi è sotto i 14 anni e sopra i 60 anni, è di € 2,00 e sarà devoluto in beneficenza.

"Concerto di Natale - Messa di Gloria": sabato in Cattedrale il capolavoro di Giacomo Puccini

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Un appuntamento da non perdere sabato 7 dicembre alle ore 19:00 presso la Cattedrale di San Clemente a Velletri. A partire dalle ore 19.30 si terrà in prima assoluta per la nostra città infatti il “Concerto di Natale – Messa di Gloria”, capolavoro di Giacomo Puccini.
Si esibiranno il tenore Antonio Sapio, il Baritono Alessio Quaresima Escobar, i musicisti dell’Orchestra Sinfonica Europa Musica, il Coro Ruggiero Giovannelli e il Coro della scuola Popolare di Musica di Testaccio. A dirigere l'orchestra il Maestro Claudio Maria Micheli.

Capitan Calamaio sbarca al Dopolavoro ferroviario di Velletri

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Domenica 8 dicembre alle ore 18, sbarcherà al Dopolavoro ferroviario di Velletri Capitan Calamaio! Pirata pacifista e portatore di cultura, che in nome dell’amata principessa Acquerella , custode dell’isola del Sapere, porta in tutto il mondo, viaggiando per i sette mari a bordo della nave Pergamena, il suo prezioso carico di libri.
Nella sua tappa speciale a Velletri, il capitano allieterà e divertirà bambini e adulti in uno spettacolo e racconto di tutte le sue avventure! Vi invitiamo a partecipare e a portare i vostri piccini, per uno spettacolo particolare, che, divertendoli, insegnerà ai vostri piccini i valori della cultura, della difesa dell’ambiente e di comunità contro l’individualismo che avanza.

“L’umorismo cosmico”: un nuovo saggio di Rocco Della Corte sullo scrittore Achille Campanile

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Si intitola “L’umorismo cosmico” ed è l’ultimo volume di saggi dedicato allo scrittore, giornalista e drammaturgo Achille Campanile. Scritto dal giovane studioso Rocco Della Corte, laureato in Lettere alla Sapienza Università di Roma e specializzato in Filologia Moderna nel medesimo Ateneo, è un percorso di scritti che approfondiscono l’opera soffermandosi su particolari aspetti dell’eclettica produzione campaniliana.

Con la prefazione della professoressa Florinda Nardi, docente di Letteratura Italiana all’Università di Tor Vergata, e un contributo di Gaetano Campanile, figlio dello scrittore, “L’umorismo cosmico” si compone di undici saggi più uno scritto della dottoressa Valentina Leone che approfondisce il celeberrimo pezzo “La quercia del Tasso”. Il libro, pubblicato per i tipi di Atlantide Editore, indaga e riflette la capacità di Campanile di giocare sulla parola, sul significante e sul significato, senza rinunciare allo sfoggio non cattedratico della sua conoscenza – che ne certifica l’ingresso a pieno titolo nel novero dei grandi intellettuali novecenteschi – di tutti gli autori italiani, da Leopardi ad Alfieri. Non manca il cenno alle radici, con un saggio dedicato al legame con la Campania, regione d’origine del padre dello scrittore, e le testimonianze degli ultimi anni vissuti in campagna tra Velletri e Lariano senza rinunciare ad alimentare la propria produzione narrativa e letteraria. Un autore, Achille Campanile, di grandissima attualità e che non passa mai di moda, come testimonia l’opera di Rocco Della Corte che nel suo volume inserisce spunti e agganci con questioni contemporanee come la psicologia, la malinconia, il modus di comunicazione, le dissertazioni toccando molti dei capolavori campaniliani, da Il povero Piero a L’eroe. Il volume è disponibile sul sito della casa editrice Atlantide (www.atlantideditore.it) oltre che sui principali siti di acquisto on line e verrà presentato in alcune delle principali città italiane lungo tutto il 2020.


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