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Ottimi i risultati per gli atleti di judo del Toukon

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Breve resoconto prima della chiusura estiva, momento di riposo tanto desiderato e meritato. Ultima gara della stagione per i giovani Judoka della Toukon-Karate-Do. E quando si parla di judo, si parla di combattimento, tecnica, fatica, sudore e soddisfazione.

di Alessandra Mancini
Domenica 5 Maggio 2019 ha avuto luogo a Grottaferrata la seconda edizione del trofeo di Judo "L'Amico E'". Le ben 31 società partecipanti si sono affrontate come sempre accade nel Judo con profonda lealtà ed amicizia e con determinata energia agonistica insieme. Dieci i giovani judoka schierati dalla compagine veliterna, i quali hanno dimostrato come la giovane età consenta comunque di acquisire un ottimo bagaglio tecnico sia nel combattimento in piedi che nella lotta a terra, unitamente al coraggio di affrontare il proprio avversario a testa alta e con animo risoluto.
I combattimenti vinti con un punteggio meritatamente elevato ne sono la riprova. Immensa la soddisfazione degli atleti e degli infaticabili Maestri Simona Rossi e Vincenzo de Simone per l'esito della competizione: sul gradino più alto del podio svettano Gabriele Borro, Mattia Latini, Matteo Mattozzi, Mattia Conti, Manuel Cialione e Daniele Mayone. Indomiti, ottengono meritatamente il terzo posto Andrea Ilardo, Angelo Depersiis e Francesco Pocci Astolfi. Un tripudio di dieci medaglie su dieci partecipanti, sei ori e 4 bronzi, che ha portato la Toukon-Karate-Do settore Judo ad aggiudicarsi un prestigioso 9° posto su 31 partecipanti. Ed ora, tutti sul Tatami del palazzetto dello Sport Spartaco Bandinelli di Velletri, per proseguire di slancio con tecnica, fatica, sudore. E sorrisi.

Giunta Pocci, anche il M5S critica le scelte politiche: "C'era una volta il PD di Velletri"

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Nel panorama politico veliterno si fa sentire anche il Movimento Cinque Stelle. Paolo Trenta, dopo la sua disamina del voto, torna a rilasciare insieme al suo gruppo alcune dichiarazioni in merito alla situazione amministrativa, a seguito dell'uscita dalla maggioranza di Articolo 1 che denuncia uno spostamento a destra della Giunta.

"C'era una volta il PD veliterno Ai tempi di Renzi e Berlusconi appellavamo il Partito democratico come PD meno L, a significare la sua somiglianza e fratellanza con il partito di Berlusconi. E’ passato tempo, il PDL è tornato ad essere Forza Italia ma l’amore del PD per il berlusconismo sembra più attuale che mai. Lo conferma la conformazione dell’amministrazione Pocci che avendo fatto un furbo accordo elettorale, ha portato nelle sue fila due pezzi grossi di Forza Italia, come l’assessore Alessandro Priori, delegato regionale ai rapporti con i comuni di Forza Italia, e Salvatore Ladaga, consigliere comunale, vice presidente del CAL e candidato europeo di Forza Italia. Uno spostamento di equilibri politici che destabilizza la maggioranza, soprattutto quella più a sinistra come Articolo Uno che, giustamente, si è recentemente dissociata dalle scelte del sindaco. Il ritorno al potere di chi sembrava spesso ricordare come fosse un’era legata al passato, quella dei postifici politici, stranamente contornato da voci di diversi tentativi di collocare “amici” in posti strategici come le partecipate o in regione. Ciliegina sulla torta il ritorno in auge di un dirigente noto per aver avuto un “ruolo di vertice nell’associazione per delinquere costituita all’interno del comune di Velletri”, come cita la sentenza nella quale viene prescritta per decorrenza dei termini la condanna penale, nella quale vennero coinvolti noti politici Veliterni. Ebbene il sindaco Pocci non vede l’ora di premiare questo dirigente affidandogli l’area del patrimonio comunale, ora mancano ancora un paio di persone ed il sodalizio degli anni passati sarà di nuovo sulla cresta dell’onda. Orlando Pocci, che ricordavamo per aver aumentato la TARI, ora sarà ricordato anche per aver trasformato il PD in una filiale di Forza Italia. Ci chiediamo a questo punto se Zingaretti sia al corrente di quanto sta accadendo. Riteniamo che la città meriti di meglio, sicuramente che esca dall’ottica del governo dell’ordinaria amministrazione e dalla spartizione delle poltrone. Serve una visione vera, concreta, l’ordinaria amministrazione non serve a far crescere, migliorare e sviluppare una città così grande come numero di residenti e come territorio. Continuare a tenerla sul filo della mediocrità, gestirla come fosse un paesucolo che ha poco da offrire, come un dormitorio di quasi 60 mila abitanti sarà solo un acceleratore della disfatta. Serve sviluppo economico su tutti i settori, serve una crescita civile e culturale, serve un progetto e, soprattutto, dei politici veri e non amministratori di condomini", recita la nota stampa. 

Concita De Gregorio a Velletri Libris tra politica e narrativa ha presentato “Nella notte”: “Cosa fa la differenza oggi? La conoscenza”

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Seconda serata con numeri da capogiro per “Velletri Libris”: la rassegna, ideata e realizzata dalla Mondadori Bookstore Velletri in collaborazione con FondArC, ha ospitato la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio davanti a quasi cinquecento persone. L’autrice ha presentato, intervistata da Aurora De Marzi, il suo ultimo romanzo “Nella notte” edito da Feltrinelli.

di Rocco Della Corte

Sin dalle ore 20.00, quando si è aperta la degustazione enogastronomica curata da Casale della Regina e Gelatomania e con i vini selezionati dal CREA, il Chiostro si è riempito di gente, incuriosita da un libro di cui si sta parlando moltissimo e che è in vetta alle classifiche dei più venduti. Alle 20.45, nello spazio anteprima, Rocco Della Corte, giurato e referente del Premio per la narrativa “Velletri Libris”, ha presentato Enrico Strappetti, il primo dei vincitori che tutte le sere saliranno sul palco della Casa delle Culture per leggere un estratto del proprio racconto “Paco, le stelle e il momento del silenzio perfetto” pubblicato nell’antologia “Per un pugno di storie”, che raccoglie tutte le opere selezionate della prima edizione del Premio.
Alle ore 21.00 è salita sul palco Concita De Gregorio, accolta da un grandissimo applauso. Prima di cominciare la presentazione, la giornalista ha voluto sottolineare l’ottima accoglienza: “Questa rassegna è diventata un punto di riferimento e una cosa importante: state facendo qualcosa di ottimo, fateci caso… quando le cose belle succedono bisogna farci caso”. È iniziato dunque il discorso sul romanzo: “Nella notte” è il titolo della tesi di dottorato che Nora, una studentessa appassionata di politica, sta scrivendo. Il suo relatore, notando l’arguzia e l’intelligenza della giovane, le propone una sorta di tirocinio in un ambiguo centro studi. La ragazza ovviamente accetta questa opportunità, ma si rende presto conto che il luogo in cui si reca a lavorare nasconde qualcosa di torbido. I sospetti sono alimentati anche dal fatto che un capitolo della tesi cassato dal professore poiché ritenuto troppo “fantasioso” e non attinente alla ricerca è in realtà contenuto in uno dei faldoni degli archivi del centro.
Nora si occupa della mancata elezione a presidente della Repubblica dell’onorevole Pegolani e cerca di indagare le cause di un complotto politico che ha scosso la nazione. Nonostante la narrazione sia quella di un romanzo, il realismo è talmente intenso che non ci si stupirebbe di leggere alcuni dei passi del libro sui giornali in edicola oggi. Precisione, accuratezza, stile sono i punti forti dell’opera di Concita De Gregorio, capace di spiegare i meccanismi del potere con gli occhi di una giovanissima dallo spiccato senso critico, abbinato alla sua onestà intellettuale. “Il carburante del potere” – ha detto l’autrice – “sono le informazioni segrete, come quelle in cui Nora si imbatte al centro studi. L’esperienza ci insegna che se hai qualcuno alle spalle il tuo avversario politico ti attacca, se non hai nessuno ti elimina”. Un’indagine, quella raccontata in “Nella notte”, sulle beghe di potere e sui metodi di screening degli interessi del pubblico: “Il mondo del web oggi è come il traffico: organizzato in base ai punti in cui l’utente si ferma, basato sulle attrazioni dell’umanità. Così anche la politica. Ricordo quando, da direttore dell’Unità, mi fu proposto da una società di vendita di video la testimonianza di due parlamentari, di versante politico opposto, in un incontro galante presso un luogo istituzionale. Io respinsi ovviamente l’offerta, ma c’è da chiedersi: se io adesso dessi appuntamento ad una persona tra poche ore in una stanza di questa struttura, come farebbero ad esserci le telecamere?
Chiaro che, se ciò accadesse, uno dei due sarebbe complice di chi mette le telecamere”. L’esempio fatto da Concita De Gregorio va a suffragare la tesi della malafede e spiega il sistema dei tranelli: “Tutti i personaggi politici caduti in uno scandalo sono stati traditi. Per eliminare qualcuno dalla scena, come fu per Marrazzo, basta lavorare sul sesso o sui soldi. Intervistandolo, Marrazzo mi ha dichiarato che ben prima della pubblicazione del materiale che ha portato alle sue dimissioni fu chiamato da Berlusconi, che lo avvertì. La domanda è semplice: come fa un antagonista politico, presidente del Consiglio, ad avvertire il presidente della Regione di questa cosa? In quel momento esatto Marrazzo ha capito che doveva lasciare la politica…”. Stesso discorso per Ignazio Marino, che però non aveva alcuno scandalo sessuale alle spalle da poter mettere in pubblica piazza e su cui lavorare mediaticamente: “Il Sindaco di Roma non aveva scheletri nell’armadio di un certo tipo e allora fu messo alla gogna per gli scontrini. Il meccanismo è sempre quello: o gli incontri galanti o i soldi, così si fa fuori un politico”. Il lavoro del giornalista deve quindi intercettare le traiettorie, seguirle e comprendere le loro logiche senza perdere la lucidità. Cercando di comprendere chi si avvantaggia di uno scandalo o di un altro.
Tornando al romanzo, la De Gregorio ha collegato il piano della realtà con la storia di Nora: “Nora e Alice sono due ragazze giovani, quella che resta e quella che parte, e mi serviva, dopo tanti anni in cui sono in questo meccanismo e dò per scontate certe cose, avere lo sguardo vergine e puro dei giovani per farmi le loro domande. Noi siamo una Repubblica fondata sulla consulenza e sull’idea di dare soldi a qualcuno per avere la sua benevolenza o il suo silenzio. Nora si chiede, come un bambino, il perché sia in un centro studi del genere e da lì capisce che c’è qualcosa di strano”. In chiusura, prima del lunghissimo firma-copie e delle foto-ricordo disponibili sul sito www.velletrilibris.it e sulla pagina facebook, Concita De Gregorio ha risposto ad una domanda sull’attualità dicendo la sua senza remore: “Io dico che il futuro è l’unico posto dove possiamo andare, e i giovani non devono diventare una categoria solo per anagrafe. La conoscenza fa la qualità, non la data di nascita. Ed è per questo che la più avvilente campagna denigratoria in corso è contro l’istruzione, il vero grande pericolo. Chi comanda, infatti, in modo non democratico si preoccupa di controllare tre cose: istruzione, informazione e giustizia”. Sulla scuola, da anni al centro del dibattito politico, l’autrice ha evidenziato un paradosso: “Chi si occupa di economia sa che c’è differenza tra spesa e investimento: la scuola viene messa nella spesa, ma non è così perché è un investimento che rende. Ma i nostri politici sono troppo impegnati a baciare il crocifisso e poi far morire la gente, perché non capiscono l’enorme differenza tra accogliere tutti o lasciarli morire in mare. Tra l’altro lasciar morire bambini in mare è parecchio in contraddizione con il crocifisso. E poi la DIGOS controlla i compiti in classe dove si fa un confronto tra le leggi razziali e il decreto sicurezza…”. Una splendida serata, ricca di argomenti e con un’ospite capace di catturare l’attenzione del pubblico dall’inizio alla fine. “Velletri Libris” prosegue con passo svelto e si prepara alle date del fine settimana: il 21 giugno Rita Dalla Chiesa, il 22 giugno il musicista Frankie HI-NRG MC. Sempre alla Casa delle Culture e sempre ad ingresso libero.

Tre giorni e ventitré medaglie per l’F&D H2O al Meeting di Città di Castello

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Importante esperienza per i ragazzi del settore nuoto dell’F&D H2O. Dopo la bella esperienza di Terni, i giovanissimi di Velletri e Lariano si sono recati a Città di Castello per un altro appuntamento di spessore. Il Meeting si è aperto subito bene, con il gruppo che insieme ai tecnici Roberto Cianfarani ed Emiliano Specchi ha cominciato benissimo la sua avventura.


di Rocco Della Corte
Medaglie già dalle gare del venerdì: Lorenzo D’Uffizi, infatti, si è classificato al primo posto nei 200 dorso. Gradino più alto del podio anche per Sofia Polverini, che ha dominato la batteria nei 200 rana vincendola con un tempo di 3’08. “Un miglioramento allucinante di 12 secondi” – ha commentato mister Cianfarani – “e faccio i complimenti a lei e al collega Emiliano per il risultato”. Secondo posto e argento per Flavio Spallotta, nei 100 stile, con il tempo di 1’08. Altrettanto strepitoso il tempo di Valeria Di Giacomantonio, anch’ella seconda, nei 200 rana con 2’52”. Tutti tempi importanti quelli conquistati grazie al lavoro, al sudore e alla fatica dei ragazzi. Notevole la prestazione di Alessio Borro nei 100 delfino, classificatosi terzo alle spalle di due atleti più grandi di lui (classe 2003). Non è mancata la sfortuna, come nel caso di Chiara Fusco che pur partendo alla grande ha perso un po’ di orientamento nella fase finale della gara lasciando qualche secondo per strada. In ogni caso, come sottolineato dall’allenatore Cianfarani, la partenza è stata ottima ed è il momento di replicare e migliorare con la seconda giornata.
Anche il sabato ha portato in dotazione diverse medaglie per l'F&D H2O. I ragazzi di Velletri e Lariano, infatti, hanno messo in cassaforte ben nove podi e relative medaglie grazie alle loro fantastiche prestazioni nelle gare di nuoto. Ottimo il secondo posto di Flavio Spallotta nei 50 stile libero. Atleta che si è poi superato nei 50 delfino con un primo posto e una vittoria per distacco davvero entusiasmante. Una giornata molto impegnativa anche per Alessio Borro nei 50 stile libero, con qualificazione al mattino e finale la sera: risultato una medaglia di argento, appena tre decimi sotto il primo classificato. Ancora F&D fra le migliori con il terzo posto nei 50 rana con Michela Cedroni, il secondo posto di Chiara Fusco nei 50 delfino con 36"5 e l'ottimo terzo di Lorenzo D'Uffizi nei 50 dorso. Bene anche Valeria Di Giacomantonio, nei 50 dorso, con 33"8. Prima a pari merito per la medaglia d'oro Sofia Polverini grazie al tempo nei 50 rana di 41"1. Numero di medaglie replicato domenica per un piazzamento generale che, in attesa della pubblicazione delle classifiche definitive, vede l’F&D H2O nella top ten. Anche l’ultimo giorno ha fruttato tantissimi risultati, a cominciare da Alessio Borro che prende un oro nei 50 delfino con il tempo di 27”6, e due argenti nei 50 stile libero e nei 100 stile libero rispettivamente con 25”64 e 56”6. Tre medaglie anche per Valeria Di Giacomantonio, che conquista l’argento nei 400 misti (5’33”), l’argento nei 400 stile libero (4’44”) e il bronzo nei 200 misti (2’39”). Terzo posto per Federica Casciotti, esordienti A, nei 50 delfino con 36”0. Chiude la lista dei medagliati Sofia Polverini con uno splendido oro nei 100 rana (29”7) e un prestigioso argento nei 400 misti con 6’03. Complimenti a tutti i ragazzi e ai loro tecnici per aver dimostrato di aver lavorato al meglio durante la stagione e di avere ancora le energie al meglio per queste difficili ma stupende gare.

Intervista a Concita De Gregorio: “Nel libro la storia dell’illusione di Nora di fronte ai meccanismi del potere”

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Un libro lucido, preciso e interessante: “Nella notte”, edito da Feltrinelli, è l’ultima fatica letteraria della giornalista e scrittrice Concita De Gregorio. Il romanzo indaga una delle notti più strane della repubblica italiana, quella della mancata elezione a presidente di Pegolani: il tutto dal punto di vista di Nora, una giovane e integerrima ragazza che si trova catapultata, proprio studiando questo episodio della vita politica raccontato nel romanzo, in una dimensione tutt’altro che limpida. Ne abbiamo parlato, prima della presentazione a “Velletri Libris”, con l’autrice che ha gentilmente rilasciato un’intervista in esclusiva per l’ufficio stampa Mondadori Bookstore Velletri.


di Rocco Della Corte
Concita De Gregorio, studiando in un campo universitario Nora si trova proiettata in una realtà che forse non si aspetta. Come reagisce a questa nuova dimensione? 


Nora ha studiato, con la sua tesi di dottorato che si intitola “Nella notte”, la mancata elezione di un presidente della repubblica. Il suo relatore, un personaggio che scopriremo essere ambiguo e che da subito si presenta tale, ha tolto dalla tesi un capitolo dicendole che non c’entra con la trattazione. Lo ha etichettato come un caso di cronaca che distoglie dall’attenzione della tesi. Dopo questo episodio, il professore propone a Nora di lavorare in un centro studi. Lei ovviamente accetta, come farebbe qualunque studentessa a cui viene proposto un lavoro, ma già dal colloquio capisce a pelle che questo centro studi altro non è che una centrale della fabbrica del fango, un centro di dossieraggio come ce ne sono tanti. Sono infatti numerosi i centri studi o le fondazioni che nascondono attività di intelligence o a fini di ricatto. Nora è sul punto di tirarsi indietro, ma proprio in quel luogo incontra Alice. 

Proprio Alice, una sua cara amica, condividerà con Nora questo percorso: cosa rappresenta questa ragazza

Alice è l’amica di infanzia di Nora, inoltre è la fidanzata del presidente di questo centro studi, che a sua volta è nipote di un presidente della repubblica. Questa figura rappresenta il modo di entrare nella costellazione familiare del potere, sempre molto interessante e strutturata. 


Molte recensioni pongono l’accento sul fatto che la protagonista si trovi ad indagare sul potere e poi, di conseguenza, su stessa. Quale indagine è più dura? 

È molto difficile stabilire nelle nostre vite che si dispiegano e avvengono in un unico corpo la diffetrenza tra la parte pubblica e quella privata. Nora parte dalla provincia, è una ragazza con tanta passione per la politica e la ha maturata in una giovinezza importante, con relazioni intense con la famiglia, con il padre che ora non c’è più. Possiamo dire che Nora è la ragazza che resta, rispetto ad Alice che è quella che parte. I piani si intrecciano, anzi sono più che intrecciati, in una dimensione fusionale: Nora mentre pensa alla lettera di suo padre fa il colloquio di lavoro, il piano pubblico e la dimensione privata vanno avanti parallelamente e l’indagine è quindi ugualmente difficile. 

Vedendo anche quanto emerge dal libro, è possibile pensare ad una politica senza questi intrighi intorno cui ruota tutto oppure è utopistico? 

Non è utopistico, anzi l’obiettivo è arrivare ad avere una struttura sana della democrazia e del potere inteso come responsabilità. In questi anni il sistema si è corrotto e questa corruzione fa sì che si autoalimenti il meccanismo non sano. I giovani che provano ad entrare in politica cercano prima di tutto di conoscere le cose, poi di dirle e raccontarle in modo chiaro. In fondo questo meccanismo si reitera da anni, era già strutturato dai tempi del caso Enimont. I soldi ora sono finiti, però, e lo strumento del ricatto è il sesso o la vita privata.

Quattro attori, sorrisi e solidarietà: “Velletri Libris” a sostegno di “Every Child is my Child”

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Altro grande successo domenica sera alla Casa delle Culture e della Musica per la serata di “Velletri Libris” dedicata all’associazione “Every child is my child”.

di Rocco Della Corte
L’iniziativa, fortemente voluta dalla Mondadori Bookstore di Velletri che ha ideato e organizzato la rassegna in collaborazione con la Fondarc, ha radunato nella nostra città quattro attori di primissimo piano che appartengono ad un gruppo di artisti lanciato verso opere di solidarietà verso i più sfortunati. Sono arrivati al Chiostro – attesi oltre duecento persone - Fausto Sciarappa, reduce dai successi televisivi de “Il nome della rosa”, “La porta rossa”, e volto noto di “Fuoriclasse” con Luciana Littizzetto; Marco Bonini, attore di cinema e di teatro oltre che scrittore, e convinto promotore di questa serie di eventi insieme alla presidente di “Every child” Anna Foglietta; Carlotta Natoli, attrice di teatro, di cinema e di fiction dalla travolgente simpatia; Donatella Finocchiaro, recentemente in tv con la sua parte nella serie “L’Aquila” dedicata al sisma abruzzese.
A presentare i tanti ospiti ci ha pensato Tiziana Mammucari, sempre all’altezza della situazione e abile nel far esprimere tutti e quattro i grandi attori intorno ad una tematica così delicata e apparentemente lontana dal target dello spettacolo. Prima della serata, come sempre, l’anteprima dedicata al Premio: questa volta è salito sul palco Daniele Dibennardo, autore de “Il fiore d’agave”, un racconto che si ispira alla vicenda del pentito di mafia Santino Di Matteo e di suo figlio Giuseppe. Poi, spazio al messaggio cardine dell’incontro: ogni bambino è un mio bambino, come recita il nome dell’associazione, e per suffragare questa tesi lodevole tante personalità del mondo dello spettacolo hanno scritto dei racconti confluiti in un’antologia il cui ricavato servirà a costruire una scuola sul confine turco-siriano.
Sciarappa, Bonini, Finocchiaro e Natoli hanno dato vita nella domenica di Velletri ad un’esilarante conversazione, leggendo alcune delle mini-biografie degli autori dei racconti e dando voce ai racconti stessi, pensati anche per i bambini. Sono stati proiettati durante il dialogo diversi contributi filmati, che insieme alla lettura dell’appello (“Basta!”) sono stati molto utili a rendere il senso di questa battaglia umana e sociale. “Basta alla guerra in Siria” – ha detto Marco Bonini, sostenuto dagli altri tre ospiti – “da noi tutto sembra normale, mentre pochi Paesi più in là il mondo va alla rovescia e uccide il futuro”. Da questa amara consapevolezza arrivò tempo fa la decisione – come hanno spiegato gli stessi attori per raccontare la nascita del progetto - di formare un gruppo whatsapp per condividere il dramma, inserendo sulla chat sempre più attori e artisti. Il gruppo ha preso il nome de “La banda larga”, si è allargato, e ha dato vita a questa splendida catena di solidarietà che fa il giro della nazione. Tanti sorrisi ma con un pensiero unico, quello di regalare una carezza e una speranza a chi è più sfortunato dei nostri figli, fratelli e nipoti. Al termine della serata, prima del firma-copie e delle foto-ricordo, Guido Ciarla è salito sul palco insieme ai tanti bambini che partecipano ai laboratori tematici nel giardino della Casa delle Culture con i professionisti di Fantanimazione.
Il titolare della Libreria Mondadori di Velletri ha comunicato la ferma volontà di voler sostenere “Every child is my child” sia con il ricavato della vendita del libro sia con altre donazioni che si raccoglieranno in un simbolico salvadanaio da qui a fine rassegna: un gesto forte perché fare cultura significa anche analizzare la realtà, i suoi problemi, le sue sfaccettature negative e intervenire quando possibile. In tantissimi hanno fatto la fila per avere la loro copia del libro firmata, a chiusura di una grande e “diversa” serata. “Velletri Libris” procede con numeri importanti, grazie anche al sostegno dei partner Gelatomania (che ha curato l’aperitivo e il sorbetto) e il CREA (che ha selezionato i vini della serata). Prossimi appuntamenti il 21 giugno con Rita Dalla Chiesa e il 22 con Frankie HI-NRG, sempre dalle ore 20.00 in poi, con ingresso naturalmente libero, alla Casa delle Culture e della Musica.

Intervista ‘quadrupla’ a Marco Bonini, Fausto Sciarappa, Carlotta Natoli e Donatella Finocchiaro: “Supportiamo questo progetto per i bambini meno fortunati”

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Quattro attori per un progetto benefico davvero lodevole. “Every child is my child” ha fatto tappa a “Velletri Libris” per volere della Mondadori di Velletri, che ha deciso di sposare e sostenere la causa che ha riunito tantissimi esponenti del mondo dello spettacolo per dare supporto ai bambini più bisognosi.


di Rocco Della Corte
A spiegare come è nata questa idea Marco Bonini, noto attore tra l’altro già ospite in Libreria per presentare il suo primo romanzo “Se ami qualcuno dillo”. “Il progetto” – ha dichiarato Bonini – “è autogestito, un’iniziativa che come si diceva una volta parte dalla base. La scintilla è stata fatta scoccare da Anna Foglietta, noi ci siamo aggregati e la stiamo supportando. Sono operazioni a tema quelle che supportiamo, con progetti specifici e in particolare ora la Plaster School della Onlus “Insieme si può fare”, una scuola cerotto che salva, recupera e dà un futuro e una speranza ai bambini che vivono nel confine turco-siriano. Sostanzialmente” – ha proseguito Bonini – “l’idea è di inviare tutti i profughi che scappano dalla guerra in questa scuola, grazia ai finanziamenti che mandiamo noi. Finanziamenti che servono anche per dare cibo alle famiglie, convincerle a mandare i bambini a scuola.
Vogliamo dare una speranza a questi ragazzi facendogli studiare la matematica, l’inglese, e con i proventi della vendita del libro finanziamo le attività”. Anche Fausto Sciarappa, noto attore di teatro, cinema e fiction e noto a molti per la sua interpretazione del professor Vivaldi nel film “Fuoriclasse” con Luciana Littizzetto, ha aderito convintamente al progetto e si è così espresso: “Oltre ai trentatré artisti che hanno contribuito alla scrittura del libro con una storia, c’è un vasto numero di colleghi che partecipano in ‘seconda fila’ e vengono coinvolti a seconda dei vari progetti nelle varie serate. Ci mettiamo a disposizione per fare le letture, promuovere il libro e spiegare il progetto in giro per l’Italia”. Sulla stessa lunghezza d’onda Carlotta Natoli, poliedrica e bravissima interprete sia di cinema che di teatro: “L’iniziativa è partita da un gruppo di attori e siamo diventati tanti. Questo ci permette di andare a promuovere il progetto, dove uno e dove l’altro, quando si ha la libertà di potersi muovere. Siamo supportati poi da intellettuali, persone dello sport, cantanti: c’è un grosso giro a sostegno di questa piccola grande cosa, per cui ognuno si autogestisce il proprio tempo e collabora come può per questo grosso sostegno”. Donatella Finocchiaro, altro volto notissimo dello spettacolo, ha concluso la carrellata di dichiarazioni prima della serata di “Velletri Libris”:
“Riuscire a sostenere questa scuola è il grande scopo della nostra associazione. Cerchiamo di vendere questi libri e fare beneficenza, il ricavato è tutto per i bambini”. Un intento a cui si è associata la Mondadori Bookstore di Velletri, come spiegato da Guido Ciarla davanti alla numerosa platea a fine serata: “Velletri Libris è anche questo, con le presentazioni dei libri vogliamo partecipare a questi importanti progetti sociali. Ovviamente il ricavato del volume andrà tutto all’associazione, ma non soltanto stasera bensì fino alla fine della rassegna. Inoltre mettiamo a disposizione” – ha detto il titolare della Libreria veliterna – “un salvadanaio per raccogliere le offerte”. Una splendida serata nel segno della solidarietà e della beneficienza, perché fare cultura non è solo discutere di libri ma anche pensare al prossimo e al meno fortunato di noi. 

I lupi della Giovanni Scavo Velletri conquistano l’Ultra Serra di Celano

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Sabato 8 Giugno Ultraeserra di Celano 90km 6700D+ gara durissima, massacrante ma nello stesso tempo affascinante, scenari mozzafiato che lasciano il segno.
Partenza alle 5,00 da Castello di Celano per gli oltre 100 specialisti del trail e subito verso la difficile salita del monte Serra 1921mt e poi Monte Faito, San Potito, Pizzo d’Ovindoli, Monte Freddo, Monte Candele, Piani di Pezza, Rovere, Monte Sirente 2347mt, Monte San Nicola, Aielli e alla fine i monte Etra con la cresta molto tecnica per ritornare al punto di partenza. La Giovanni Scavo Velletri ha partecipato con gli esperti Alberta Ciarla, Enrico Lonigro, Fabrizio Ferrari e con l’esordiente in ultra skyrace Fabio Giongiani. Enrico Lonigro ancora con i postumi del grave infortunio ha superato tutte le aspettative arrivando fino al 60km, mentre Alberta, Fabrizio e Fabio con grande soddisfazione hanno tagliato insieme il traguardo in 24h24.02.
Marcello Pennacchi invece ha preso parte domenica 9 giugno alla Skyapp sula distanza più corta di 40km. Anche per Marcello prima partecipazione ad una sky race impegnativa e bella esperienza sulla prima parte del percorso in vista dei prossimi impegni. Luca Pelliconi ha collaborato lungo il percorso con l’organizzazione e Barbara Veroni ha condiviso i momenti emozionati dell’arrivo. Domenica 2 giugno ottima prestazione di Alessandro Caponera nel Trofeo Città di Nettuno dove ha conquistato il 5^ posto di categoria 42.35 con Luca Pelliconi che ha chiuso la gara in 1h31.20. Nel Corrimaggio Larianese si è distinta Alessandra Ciarla con il 3^ posto di categoria in 1h06.01

Ottimo il bilancio della decima edizione della Sagra della Pizza

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E’ un bilancio ottimo sino a Domenica 16 Giugno per la decima edizione della Sagra della Pizza e Birra a Lariano. Evento organizzato in maniera impeccabile dallo staff dell’Associazione Sagra della Pizza e Birra, presso la nuova e ampia location di via Napoli (di fronte distributore IP).

di Alessandro De Angelis
Tanta ottima pizza e birra per tutti i gusti e quest’anno molto apprezzate sono state le novità apportate nei menù in primis con la pinsa romana e il panuozzo napoletano farcito. Successo hanno riscosso gli eventi musicali e sportivi che hanno animato le varie serate. Domenica 16 si è svolto con notevole partecipazione il 3° trofeo Kick Boxing Città di Lariano, promoter i maestri Marco Moi e Tommaso D’Adamo. Per il bilancio della Sagra della Pizza abbiamo sentito il presidente dell’Associazione Sagra della Pizza Paolo Anselmi” Quest’anno è la decima edizione, abbiamo trovato la location giusta perché questa è un’area perfetta, con ampi spazi di parcheggio, la location si presta perché dà modo di mettere giostre, attrazioni e i vari spazi allestiti area ristoro e stand nella maniera ottimale. A livello dei vari menù, quest’anno grazie ai prodotti nuovi che abbiamo inserito che hanno riscosso grande successo a partire le novità della pinsa romana e il panuozzo napoletano farcito che si vanno ad aggiungere alle pizze tonde che noi facciamo in ben undici tipi, oltre ai tre giorni con la pizza napoletana, alla pizza senza glutine per celiaci, ottima birra dalla commerciale alle artigianali, abbiamo riscontrato ottimo successo con grande gradimento dei visitatori. Siamo riusciti come ogni anno a incrementare i nostri prodotti mettendo al primo posto la qualità degli stessi soprattutto. Successo di visitatori e successo di ogni serata con gli eventi musicali e gli eventi sportivi con la riunione di boxe e evento di kick boxing. Ottimo bilancio per la parte artistica diretta da noi, e un grazie all’amico Mirco Bencivenga che ci è molto vicino appunto per gli eventi. Un grazie poi ai nostri sponsor: Visual Express sponsor ufficiale, Sc Arredamenti di Claudio Campanella che fornisce le attrezzature, GB di Gianluca Bondatti, poi un grazie per il lavoro prezioso ed eccezionale alla Protezione Civile Santarsiero con in testa il presidente Gianluca Ciriaci. Un grazie a tutti i soci e collaboratori per l’importante lavoro, il primo punto di forza è il collettivo, siamo una grande famiglia. Un grazie ai fornitori. Si è creata una macchina organizzativa eccellente. La Sagra della Pizza, nata dieci anni fa come idea, ora è una realtà affermata e siamo diventati itineranti e ci siamo fatti conoscere in altri paesi e anche quest’estate saremo itineranti in altre zone che stiamo definendo”. Poi il presidente Anselmi ci annuncia: ”Non ci fermiamo, la Sagra della Pizza e birra, sempre nell’area di via Napoli ,riparte da Giovedi 20 Giugno sino a Domenica 23. Le condizioni meteo ci hanno assistito, siamo poi partiti con due giorni di ritardo, dovevamo partire il 6, cerchiamo di recuperare visto che siamo partiti posticipandola. La domenica 23 Giugno la faremo in collaborazione con l’Associazione Infiorata Larianese e ringrazio il presidente Marco Caliciotti”. Come abbiamo detto la Sagra della Pizza e Birra riprende Giovedì 20 per terminare domenica 23 Giugno con tanta ottima pizza e birra ed eventi tutte le sere. Stand gastronomici aperti tutte le sere dalle 18.00. Domenica 23 giugno apertura anche a pranzo. RICCO IL PROGRAMMA eventi GIOVEDI 20 GIUGNO ORE 21 ORCHESTRA SIMONE BAND. Venerdi 21 GIUGNo ore 21 DENILS e DANiela. SABATO 22 GIUGNO ore 21 Ospite d'onore GIGIONE e HAvana Dance. Domenica 23 giugno ore 21 Cico e Luis e I Due Note.

NOBETSONTHEUNDERDOGS fa tappa alla palestra popolare del DLF Velletri

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NOBETSONTHEUNDERDOGS fa tappa alla palestra popolare Documentario di tre giovani registe, sul pugilato femminile, tra vittorie sconfitte ed allenamenti di pugili donna, per mostrarci una battaglia che esce dal ring e dalle palestre, sceglie la Palestra Popolare di Velletri come tappa obbligata di un percorso fra sport e pregiudizi.
No bets on the underdogs è un corto documentario incentrato sulle discriminazioni di genere con cui un’atleta si deve confrontare nel corso della propria carriera. Pur concentrandosi nell' ambito sportivo, l'opera vuole gettare luce su una situazione che ne scavalca i confini, dimostrandosi manifestazione e naturale conseguenza dei pregiudizi di genere insiti nella nostra società. Il documentario è in realizzazione e per il suo finanziamento si affida alcrowdfunding. Orgogliosi della scelta delle registe e dell'ex pugile greta del Fabbro, oggi tecnico, per una realtà come la nostra che del superamento delle barriere sociali, sessuali, religiose e razziali fa la sua bandiera. Nello sport, quello vero,vincono i più forti e motivati! Chi discrimina teme la competizione.

Gli italiani e il futuro

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L’epoca che stiamo vivendo è caratterizzata da grandi incertezze, la globalizzazione ed un eccesso illimitato alle informazioni hanno sviluppato in noi un senso di incapacità di gestire il futuro. Spesso la maggiore consapevolezza di quello che ci circonda provoca sentimenti di paura e sospetto nei confronti di quello che ci accade intorno.


di Giampaolo Brencio
I confini tra passato, presente e futuro si sono fatti molto meno netti. Il passato è molto più presente di un tempo, se non altro perché lo abbiamo tutto a disposizione sul web e quindi siamo facilitati ad accedere alle informazioni che nel passato non si conoscevano. Le persone che guardano al futuro sono incerte perché la mancanza di lavoro, l’instabilità economica, le calamità naturali rendono più difficile essere ottimisti. Però esistono persone, la maggioranza, che nutrono una grande fiducia in quello che ci aspetta e sono pronte a puntare sul futuro. Nel dopoguerra fu la politica a orientare il Paese verso quei settori che avrebbero poi dato vita al fenomeno noto come “boom economico”. Oltre agli incentivi ed agli investimenti la politica deve esercitare un’analoga azione di stimolo individuando i settori nei quali l’Italia può diventare una locomotiva trainante di attività produttive. Se lo Stato fornisse servizi migliori, se le strade e le ferrovie funzionassero, se i ponti non crollassero, se la burocrazia venisse snellita e se la Giustizia Civile divenisse più veloce lo stesso Stato sarebbe protagonista per facilitare la vita dei Cittadini. Altro argomento che ci perseguita è l’evasione fiscale che dipende molto dal comportamento degli italiani ma anche dall’incapacità dello Stato di far funzionare il sistema fiscale. Ma non per queste incognite dobbiamo pensare ad un declino della Società che sarebbe una sconfitta ma le stesse incognite ci debbono fornire la forza per superare questo momento difficile per tornare ad essere ottimisti come lo siamo stati negli anni passati.

Valutare il grado di Benessere percepito dai cittadini è l'obiettivo delle misure di Benessere Equo e Sostenibile (BES)

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Valutare il grado di Benessere percepito dai cittadini è l'obiettivo delle misure di Benessere Equo e Sostenibile (BES). Misurare l’andamento dei diversi territori rispetto a tutti i Domini del BES consente ai decisori di progettare in modo efficace le proprie Strategie di Investimenti e ai cittadini di valutare i risultati raggiunti.

di Velletri 2030
Quali sono i punti di forza e di debolezza delle Regioni e delle Province Autonome nel percorso verso il benessere economico, sociale, ambientale e istituzionale dei cittadini? Il soggetto è trattato dal Rapporto ISTAT "Nota sulle Misure del Benessere Equo e Sostenibile dei Territori", rilasciato lo scorso 29 Maggio. I 56 Indicatori statistici inseriti nell’edizione 2019 sono articolati in 11 Domini: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi. Rispetto al Rapporto BES nazionale, composto da 12 Domini, non è considerato il Benessere soggettivo, per la mancanza di fonti di adeguata qualità statistica mentre diverse componenti del benessere sono descritte per mezzo di misure ulteriori. I dati, disponibili in serie storica, consentono di osservare sia i livelli di Benessere misurati per i diversi Domini all’interno di ciascuna provincia, sia le differenze territoriali di Benessere da varie angolazioni: la distanza che separa le province più avvantaggiate dalle più penalizzate; le transizioni tra parti basse e alte della distribuzione o il persistere nel tempo di posizioni di vantaggio o svantaggio; la dispersione complessiva tra i territori e le dinamiche di convergenza/divergenza; le relazioni tra le dinamiche territoriali e il concomitante incremento (o contrazione) del Benessere nei vari Domini. Il Rapporto è scaricabile dal sito ISTAT: https://www.istat.it/it/files//2019/05/NOTA-STAMPA-_BES_TERRITORI_2019_DEF.pdf L’attenzione ai diversi territori che compongono il nostro Paese non solo è giustificata dalla loro eterogeneità, ma appare pienamente coerente con la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), approvata dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica nel dicembre del 2017. La Strategia Nazionale prevede che le Regioni e le Province Autonome approvino le proprie Strategie Regionali di Sviluppo Sostenibile entro un anno dalla sua approvazione, tenendo conto delle specificità che ogni ambito territoriale presenta. Inoltre, prevede la necessità di “assicurare il coordinamento degli Indicatori scelti”, di “garantire la massima interazione con i 12 Indicatori di BES integrati nel DEF a partire dal 2018” e di “garantire un coordinamento metodologico dei processi di definizione delle singole strategie di sostenibilità”. Per l'attuazione della Strategia per lo Sviluppo Sostenibile a breve partirà a Palazzo Chigi la cabina di regia Benessere Italia con l'intenzione non solo di sviluppare la Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, ma anche di “valutare” la prossima manovra economica nell'ottica degli Indicatori del Benessere Equo e Sostenibile e, un domani, di inserire la sostenibilità in Costituzione. Benessere Italia non si occuperà solo della Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, ma coordinerà i 12 Domini del BES con i 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDG). L'intenzione è quella di arrivare attraverso gli Indicatori alla Legge di Bilancio, rendendo obbligatorio per legge una specie di pre-filtro dato dagli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile. Onde evitare confusione interpretativa si fa notare che Agenda 2030, approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015, ha valenza universale ed è articolata in 17 Obiettivi (SDG) caratterizzati da circa 230 Indicatori, mentre i BES, definiti da ISTAT nel 2013, hanno valenza nazionale ed sono articolati in 12 Domini caratterizzati da circa 130 Indicatori, dei quali, in virtù di una legge del 2016, 12 sono inseriti nel Documento annuale di Economia e Finanza (DEF) per valutare i risultati degli investimenti. Non esiste una corrispondenza univoca tra gli Indicatori definiti in sede internazionale e le misure individuate per l’Italia. Per questo è importante lo sviluppo di una attività locale, ponendo come vincolo la “reperibilità del dato”. "Nonostante l'impegno della UE a favore della sostenibilità e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, la Commissione Europea non attua alcun monitoraggio, né pubblica relazioni sul contributo fornito dalle politiche e dal bilancio della UE all'attuazione dello Sviluppo Sostenibile e al conseguimento degli SDG". E' quanto si legge in una Nota della Corte dei Conti Europea. A giudizio della Corte, "mancano ancora in buona parte gli elementi essenziali di una buona comunicazione sulla sostenibilità a livello della UE. La Commissione non ha ancora integrato la sostenibilità nella rendicontazione sulla performance, anche perché non dispone di una strategia a lungo termine sullo Sviluppo Sostenibile fino al 2030. Un'istituzione e un'agenzia della UE pubblicano attualmente una relazione sulla sostenibilità, mentre l'informativa fornita da altre entità è frammentaria. I cittadini esigono e necessitano di informazioni attendibili sul contributo fornito dalla UE allo Sviluppo Sostenibile in settori quali i cambiamenti climatici - ha dichiarato Eva Lindström, membro della Corte dei Conti Europea responsabile dell'analisi - Considerato l'impegno della UE a favore degli SDG, ci si aspetterebbe che la Commissione sia in grado di comunicare i risultati conseguiti". La Corte individua quattro sfide: "elaborare una strategia UE sulla sostenibilità e sugli SDG post-2020; integrare la sostenibilità e gli SDG nel bilancio della UE e nei piani di miglioramento della performance; elaborare l'informativa sulla sostenibilità nelle Istituzioni e nelle Agenzie della UE; aumentare la credibilità grazie all'audit". Il Rapporto completo in lingua italiana è scaricabile dal sito: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/RCR_Reporting_on_sustainability/RCR_Reporting_on_sustainability_IT.pdf Come si può capire la materia è molto complessa e articolata. Definire un sistema di Indicatori per misurare l’andamento della Comunità locale rispetto ai Domini del BES e le diverse dimensioni della sostenibilità è uno degli obiettivi di Velletri 2030. Chiunque si sente di poter dare un contributo è il benvenuto.

Teatro, intervista a Gennaro Duccilli: dal teatro di ricerca degli anni Settanta ai successi odierni a partire da Velletri

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Gennaro Duccilli è un nome più che affermato nel panorama teatrale italiano. La sua originale impronta registica, i suoi spettacoli sempre da tutto esaurito e una continua attività artistica lo pongono ormai – con merito – fra i principali punti di riferimento del teatro, che ha iniziato a frequentare già negli anni Settanta. In un’intervista rilasciata in esclusiva Gennaro Duccilli ci ha raccontato alcuni aspetti del suo lavoro, passando anche per la collaborazione con la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura diretta dal Maestro Claudio Maria Micheli.

di Rocco Della Corte
Sei molto conosciuto e non hai bisogno di presentazioni. Una domanda biografica, però, voglio fartela: a che età e in che occasione è nata la tua passione per l’arte e per il teatro? 

Erano gli anni ’70, ed io avevo meno di vent’anni, quando a Napoli, la mia città natale, era in piena luce il teatro di ricerca e sperimentazione: partecipavano alle “settimane internazionali di teatro laboratorio” le più importanti compagnie provenienti da tutto il mondo (Living Theatre, Odin Teatret ecc....). Guardando questi formidabili spettacoli, che hanno fatto la storia del teatro di ricerca, nacque in me e in tanti altri giovani, forte la passione per l’arte teatrale. Fondammo la compagnia “C.S.T. Majakowskij” in omaggio del grande poeta russo. Dopo qualche anno, dopo aver collaborato anche con il “Libera scena ensemble” di Gennaro Vitiello, ho frequentato l’Accademia, ideata da Eduardo De Filippo, “Università popolare dello spettacolo” più importante del sud. I prorettori erano Mario Scaccia e Paolo Stoppa. 

Ci puoi raccontare, in breve, le tante attività svolte sia a Velletri che fuori in questa stagione 2018-19 appena terminata? 

In questi ultimi due anni, la mia Compagnia Teatro della Luce e dell’Ombra ha prodotto e rappresentato al Teatro Artemisio Gian Maria Volonté e sul territorio nazionale gli spettacoli: Don Chisciotte della Mancha, Dr.Jekyll & Mr. Hyde, Olokaustos 1944, Caligola, grazie alla collaborazione con la Fondazione Arte e Cultura Città di Velletri e alla Direzione artistica del Maestro Claudio Maria Micheli. Nella stagione appena conclusa, abbiamo rappresentato per tre settimane a Roma al Teatro Flaiano “Dr. Jekyll & Mr.Hyde” e “Caligola” al Teatro di Tor Bella Monaca con un lusinghiero successo di critica e di pubblico. Ci tengo a sottolineare che ci siamo avvalsi in tutte le ultime produzioni della preziosa collaborazione per le scenografie del Maestro Sergio Gotti. Abbiamo inoltre, sia a Velletri che a Frascati, attività laboratoriali che vedono la partecipazione di molti giovani e che si sono conclusi in questa stagione con ben cinque saggi-spettacolo: “Prometeo incatenato”di Eschilo, “Elletra-variazioni sul mito”da vari autori, “Quel piccolo angolo di realtà” da testi e poesie di Federico Garcia Lorca, “Quasimodo, il gobbo di Notre-Dame” da Victor Hugo, e per finire “L’uomo che sogna” da vari autori. 

Quali sono i progetti futuri che hai in programma, sia individualmente che con altri colleghi e attori? 

La prossima stagione è in fase di programmazione, saremo in tre grandi teatri romani con tre spettacoli diversi. Inoltre abbiamo in progetto con la Fondazione Arte e Cultura Città di Velletri, ed abbiamo già presentato domanda alla Regione, di creare una Residenza artistica che dia la possibilità ai giovani aspiranti attori di Velletri e dei Castelli Romani, selezionati tramite concorso, di partecipare attivamente alle produzioni della Compagnia, e di crescere artisticamente in un contesto culturale vivo come quello che si sta venendo a creare a Velletri. 

La tua collaborazione con la Fondazione Arte e Cultura ha prodotto importanti risultati sul territorio: puoi fare un bilancio? Sei soddisfatto? 

Sono estremamente soddisfatto del rapporto di collaborazione con la Fondazione nella persona del Direttore M° Claudio Maria Micheli che considero un professionista di altissimo livello, che conosce profondamente le dinamiche legate al mondo dell’arte e dello spettacolo, e che, grazie ad una non comune sensibilità artistica ed umana, ho trovato sempre disponibile a nuovi progetti al fine di alzare l’asticella del livello della proposta culturale per la città di Velletri. 

Quali sono i tuoi modelli di riferimento, italiani ed esteri, nel panorama teatrale? 

Più che modelli ho dei punti di riferimento forti sia per il teatro che per il cinema; per citare alcuni: Antonin Artaud, Grotowski, Carmelo Bene (che ho avuto la fortuna di conoscere), Vittorio Gassman, Eduardo De Filippo, Gian Maria Volonté (che conobbi in occasione delle battaglie per la riapertura del teatro Artemisio), Claudio Gora (che mi ha onorato della su amicizia).

Rita Dalla Chiesa (21 giugno) e Frankie HI-NRG (22 giugno) i prossimi due ospiti di "Velletri Libris"

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La nota conduttrice televisiva e giornalista e il rapper più autorevole della discografia italiana arriveranno al Chiostro della Casa delle Culture e della Musica nelle serate di venerdì e sabato.

di Rocco Della Corte

Venerdì 21 giugno Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto e moglie di Fabrizio Frizzi, presenterà il suo volume "Mi salvo da sola", edito da Mondadori. Una autobiografia sul successo, il lavoro, il dolore e la vita privata di una donna conosciuta e apprezzata dal grande pubblico e che ha sempre reagito alle avversità della vita con l'amore e la voglia di ricominciare. La serata inizierà alle ore 20.00 con le degustazioni enogastronomiche a cura del Casale della Regina e con i vini selezionati dal CREA. Alle ore 20.45 sul palco per l'anteprima dedicata al Premio Nazionale "Velletri Libris" sarà presente l'autrice Alessia Mattacchioni, vincitrice con il racconto "L'equazione dell'oltreamore".
Durante la presentazione - che inizia alle ore 21.00 - i bambini potranno partecipare, gratuitamente, ai laboratori tematici con i professionisti di Fantanimazione. A fine serata firma-copie, foto-ricordo e un sorbetto al vino a cura di Gelatomania Velletri. Rita Dalla Chiesa dialogherà con Emanuele Cammaroto e Tiziana Mammucari. Sabato 22 giugno, invece, arriverà a "Velletri Libris" il rapper Frankie HI-NRG. Autore di tantissime canzoni di successo tra cui spicca "Quelli che ben pensano", premiato come miglior brano del 1997, Frankie Hi NRG ha scritto un libro in cui ripercorre la storia della sua vita a contatto con la musica. Due appuntamenti imperdibili alla Casa delle Culture con la rassegna ideata e realizzata dalla Mondadori Bookstore Velletri, in collaborazione con Fondarc. 

Presentato da “Rolling Stone Italia” il documentario realizzato da Alvaro Cecchetti, Alvaanq, sul processo creativo per il l tour di Gué Pequeno

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Presentato in anteprima da “Rolling Stone Italia”, il documentario realizzato da Alvaro Cecchetti – in arte Alvaanq – sul processo creativo che sta dietro alle realizzazione del tour di Gué Pequeno sigla il successo nazionale e internazionale del giovane artista veliterno.

Di fronte alla performance di un artista o di un gruppo musicale, presi dall’ascolto attento dei brani amati che entrano nella nostra quotidianità, molto spesso si tende a dimenticare il lavoro che c’è dietro ogni singola esibizione e a considerarla quasi un unicum, un’esperienza che brucia quanto ha alle spalle. A volte, però, è possibile ricostruire a ritroso cosa e chi c’è dietro la realizzazione di un tour, dalle scelte per il sound e le proiezioni alla minima definizione dei particolari sul palco. È quanto ha fatto il veliterno Alvaro Cecchetti, ovvero Alvaanq, direttore creativo del “Sinatra Tour” di Gué Pequeno, membro di punta dei “Club Dogo”, da anni impegnato in una carriera da solista e di recente giurato del talent show “The Voice of Italy”.
Nel documentario diretto da Enrico Rassu, lanciato in anteprima lo scorso 10 giugno, Alvaanq racconta in poco meno di dieci minuti il lento affastellarsi di idee, progetti e di dettagli organizzativi che si sono succeduti i cinquantatre giorni precedenti alla data zero del tour live al Mediolanum Forum di Assago. Un’operazione che non ha niente di scontato e che anzi vede realizzare, passo dopo passo, un intento programmatico, ossia quello di far sì che l’arte – con le parole di Alvaanq – «stia allo stesso livello dell’artista che c’è sul palco». Immergersi completamente nel mondo di un autore, studiarne l’intera produzione per dare risonanza alla voce del cantante e alla sua musica in un’altra forma – con la propria arte –, sono state i leitmotiv dell’intenso processo creativo che ha accompagnato i due mesi precedenti all’attesa inaugurazione del tour. Il risultato, che ha visto un grande coinvolgimento del pubblico nello spettacolo, è affidato alle parole dello stesso Gué Pequeno che nel documentario dichiara di aver cercato in Cecchetti un approccio diverso e inedito, facendo affidamento sul talento artistico del giovane veliterno, sempre più proiettato verso collaborazioni di rilievo non solo nazionale.



Il rapporto affettivo con gli animali: una relazione significativa

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Il rapporto uomo-animale ha origini arcaiche, un rapporto poliedrico dove agli animali come fonte di nutrimento e di lavoro che nascono e muoiono per soddisfare unicamente i bisogni umani; si contrappone un’intera categoria di animali di affezione, pet in lingua inglese, esclusivamente mantenuti per compagnia e trattati come membri della famiglia.
Considerare gli animali come appartenenti alla propria famiglia al pari degli altri membri, costituisce un aspetto controverso, oggetto di critiche soprattutto mosse all’antropomorfizzazione dell’animale. Pur sottolineando l’importanza di non stravolgere la dignità dell’animale nell’attribuirgli caratteristiche fisiche e psicologiche umane, tuttavia è importante sottolineare come esistano aspetti che normalmente vengono definiti antropomorfismo e che in realtà antropomorfismo non sono. Se noi prendiamo infatti, in considerazione caratteristiche come l’amore materno, il piacere del gioco e le emozioni, ci renderemo conto che queste non possono considerarsi caratteristiche peculiari dell’uomo, ma bensì di tutti i mammiferi; riconoscere questi aspetti nell’animale quindi, non vuole dire necessariamente e forzatamente attribuirgli caratteri umani, ma bensì riconoscere in entrambi quei caratteri condivisi, specie-specifici. Inoltre, non si può non tener conto della qualità affettiva nella relazione tra padrone ed animale, tale da rendere la relazione stessa a tutti gli effetti significativa ed importante. Nel documento di analisi statistica dell’Istituto EURISPES “rapporto Italia 2018” risulta come circa 3 italiani su 10 accolgono un animale domestico in casa (32,4%). Si tratta nella maggior parte dei casi di cani (63,3%) e gatti (38,7%). A seguire nella graduatoria dei pet che ci fanno compagnia in casa: uccelli (6,2%), conigli (5,9%), tartarughe (5%), pesci (4,8%). Dormire con il proprio pet è un’abitudine diffusa (53,5%); la stessa quota di intervistati sacrifica una buona parte del proprio tempo libero per il benessere e le necessità del suo amico animale (passeggiate, gioco, attività all’aperto, ecc.). Il 46,2% di chi ha un animale domestico rinuncia in alcune occasioni ad uscire o a fare un viaggio per non lasciarlo solo. La presenza così statisticamente rilevante di animali nelle famiglie, indica come questa relazione uomo-animale si sia rafforzata del significato affettivo sopratutto nelle società moderne; "La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali" (Gandhi). Inoltre è stato rilevato da studi condotti già negli scorsi decenni e oggi comprovati da sempre più numerose esperienze, che il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l'occasione, cioè, di interagire con gli altri per mezzo suo.
Può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici. Ipertesi e cardiopatici possono trarre vantaggio dalla vicinanza di un animale: è stato, infatti, dimostrato che accarezzare un animale, oltre ad aumentare la coscienza della propria corporalità, essenziale nello sviluppo della personalità, interviene anche nella riduzione della pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca. (Pets-therapy : http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=225&area=cani&menu=pet La natura affettiva del rapporto uomo-animale, ha sollecitato numerose ricerche mosse a rintracciare una possibile analogia tra la Teoria dell’Attaccamento di Bowlby e la relazione di attaccamento tra umani e animali; la ricerca di eventuali analogie era motivata dall’osservazione di come i proprietari divengano così emotivamente vicini e coinvolti con gli animali, da accettare responsabilità, restrizioni personali, attività di condivisione e cura, vivendo alla fine un forte dolore per la loro morte. A questo riguardo, Field, Orsini e collaboratori (2005) hanno provato ad esaminare la qualità relazionale umana in rapporto al suo stile di attaccamento dopo la perdita di un animale; ne è risultata una diretta attinenza nella risposta di lutto. In uno studio svolto da Marilyn J.Kwong e Kim Bartholomew (2011) si indagò su cosa comportasse la perdita di un cane d’assistenza in soggetti che avevano usufruito della loro compagnia ma soprattutto del loro aiuto. Risultò che quasi tutti i partecipanti sperimentarono un dolore intenso nel momento della morte dell’animale poiché il loro cane forniva una fonte di conforto nei momenti di turbamento emotivo e di angoscia. La maggior parte degli studi sul rapporto uomo-cane hanno considerato il legame affettivo che l’uomo instaura con l’animale, l’Istituto di Medicina e Chirurgia di Milano ha invece effettuato una ricerca, utilizzando una versione adattata della “Strange Situation” (usata da Mary Ainsworth per studiare l’attaccamento tra bambino e caregiver), finalizzata ad analizzare il legame tra cane e padrone. Nella prospettiva etologica il legame di attaccamento è stato definito come un particolare legame affettivo, durevole nel tempo, che una persona o un animale forma fra sé e un altro specifico individuo nel corso della vita (Ainsworth e Bell, 1970). L’esperimento mostra come all’assenza del padrone i cani manifestino un forte stress, interrompendo l’attività di gioco con l’estraneo, protestando attivamente e mettendo in atto una serie di comportamenti di ricerca.
Similmente a quanto riportato negli studi su bambini e scimpanzé, i cani hanno abbaiato ed uggiolato (pianto e protesta) in assenza del padrone attivando comportamenti di contatto e di vicinanza alla riunione. I risultati della ricerca hanno quindi dimostrato quanto i comportamenti dei cani osservati rispecchino le caratteristiche di un intenso legame affettivo (Ainsworth 1989). Questo breve articolo vuole quindi essere occasione per sottolineare quanto significativa sia la relazione uomo-animale per entrambi, e di come venga spesso sottovalutata ed ancora giudicata negativamente in molti contesti sociali. Così come spesso viene sminuita socialmente la perdita dell’animale di affezione per il proprietario, sottovalutando quanto possa essere difficile nel momento della morte dell’animale, il vissuto di dolore e di vera e propria angoscia, tanto da potersi a tutti gli effetti considerare un processo di elaborazione del lutto, che necessita in alcuni casi di un vero e proprio percorso di sostegno psicologico; necessità sostenuta proprio grazie alla teoria dell’attaccamento formulata da Bolwby, dove è emerso come sia importante considerare lo stile di attaccamento individuale come fattore significativo e predittivo della gravità del dolore.



Corpus domini: "Spezzare il pane", dagli scritti di don Gaetano Zaralli

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Lc 9,11-17

TESTO
Allora prese con sé gli apostoli e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente».

C`erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.

COMMENTO
Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse…

In altri tempi avrei ignorato il gesto dell’accoglienza compiuto da Gesù, sottolineando magari con maggiore forza i suoi insegnamenti e le guarigioni operate a favore delle folle.
C’è voluta l’esperienza di molti anni nell’apostolato per capire finalmente che, ancor prima di fare prediche, prima ancora di distribuire penitenze, è necessario che i fedeli vengano accolti. Non è stato facile per me dismettere la veste del burocrate, né mi è stato facile, prima ancora di inveire contro la colpa che suppone una condanna, scorgere nell’anima del penitente il dramma di una scelta sbagliata. Alcuni miei confratelli, purtroppo, si vantano di aver negato e di negare ancor oggi l’assoluzione a certuni che vivono fuori dei canoni stabiliti dalla Chiesa. Non li invidio, li compiango, dinanzi al fallimento della loro azione pastorale.

Il giorno cominciava a declinare…

Non mi aspettavo di trovare nel racconto dell’evangelista questa pennellata dalle tinte rosee di un tramonto. L’avvento della notte fa paura a chi non ha un tetto che lo ripari dal freddo, come fa paura il buio interiore a chi cerca, senza speranza, un po’ di sollievo.
Ci sono dei momenti nella vita in cui è bene tirare le somme… e il guardarsi dentro suppone  sempre una dose di coraggio non indifferente. 

Ma essi risposero: “Non abbiamo che cinque pani e due pesci…”.

La prima reazione che si ha dinanzi ad una qualsiasi richiesta di cambiamento è il riconoscersi incapaci di uscire dai ritmi noiosi delle abitudini. Come è più comodo percorrere strade già battute e mille volte affrontate nell’indifferenza delle cose già accadute! Anche il pellegrino ha nella sua bisaccia un solo tozzo di pane per il sostentamento giornaliero, eppure  cammina e gode della libertà dei poveri, cammina e, nell’incertezza dell’avventura,  scopre le meraviglie del mondo che lo circonda.

…li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla.

Se dovessi scegliere un’immagine di Gesù, farei mio il santino che lo ritrae nell’atto di spezzare il pane. Quante volte Gesù nel vangelo spezza il pane? Se nei prossimi giorni avrò modo di incontrare un bambino da prima comunione glielo chiederò e sono sicuro che mi porterà sull’altare e mi mostrerà le piccole ostie, il pane spezzato mille volte, che nella sua festa mangerà come si mangia l’Amore.
Gesù benedice, spezza il pane… e i discepoli ubbidienti lo distribuiscono alle folle… e nelle folle ci sono buoni e  cattivi, tutti affamati di amore.


Maurizio Millenotti dopo la prima di Traviata di Franco Zeffirelli a Velletri per ricevere il SamPietrino D’oro Marguttiano 2019

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Ha anticipato appositamente il suo rientro a Roma da Verona dove all’Arena ha curato i costumi di Traviata con la regia e la scenografia di Franco Zefferirelli per ricevere il SamPietrino D’oro Marguttiano 2019.

di Alessandro Filippi
Stiamo parlando del maestro Maurizio Millenotti che all’inizio della sua carriera è stato tra gli assistenti di Lucia Mirisola ne “In nome del Papa Re”. Millenotti ricevendo il premio ha dichiarato “questo premio lo dedico a Gigi e Lucia mi mancano molto” Infatti è lunga la sua collaborazione con la signora Mirisola che conobbe ha poi raccontato Millenotti ai tempi de “Nell’Anno del Signore” quando lui lavorava alla Tirelli costumi e da lì oltre ad un rapporto professionale è nato un rapporto di stima e di amicizia.
Ma chi è Maurizio Millenotti? Si tratta di uno dei maggiori costumisti italiani nato a Reggiolo nel 1944 è stato due volte nominato all’Oscar per due lavori di Franco Zeffirelli Otello e Amleto, ha collaborato con Federico Fellini in quel capolavoro che è “La Nave Va” Il suo ultimo lavoro i costumi per l’allestimento di Traviata in scena all’Arena di Verona con la regia e le scenografie di Franco Zeffirelli. Per ricevere il premio ha anticipato appositamente il suo ritorno a Roma da Verona subito dopo la prima. Lo ringraziamo per questo.

Festa rossonera: la Vjs Velletri è già pronta alla stagione 2019-2020 

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Si è conclusa al “Vittorio 5 Sporting Club”, la stagione calcistica 2018-2019 con una festa organizzata dal club rossonero alla presenza di tutti i bambini. Sono intervenuti tantissimi atleti, sia del Settore Agonistico e della Scuola Calcio, moltissimi tifosi e genitori e ovviamente la dirigenza al gran completo.
Hanno portato i saluti istituzionali l’Assessore allo Sport Alessandro Priori, il fiduciario CONI Marina Marinelli e la Presidente della Consulta per lo Sport Monica Brandizzi. Il presidente Marco Silvagni ha ringraziato tutti i presenti per la fiducia e spiegato, a grandi linee, il lavoro fatto dal momento del suo insediamento ad oggi e i tantissimi progetti già avviati o in cantiere. La serata, presentata da Tiziana Mammucari, è terminata con la consegna delle targhe al merito sportivo per mister Stefano De Massimi, allenatore della prima squadra e autore del record dei 70 punti, e per Danilo Cassandra, bomber incontrastato con i suoi trenta gol segnati. Poi una splendida torta con la dicitura "Vjs Velletri". Nei prossimi giorni sarà ufficializzato l'organigramma dirigenziale e quello tecnico per la stagione 2019-2020, in vista degli stage in programma al G. Scavo B dal 2 al 5 luglio per i nati dal 2014 al 2000. 



IL PRESIDENTE MARCO SILVAGNI: “PROSEGUIAMO CON QUESTO SPIRITO”

 “Si conclude una stagione importante con una giornata splendida. L’obiettivo di riportare entusiasmo ad una piazza spenta è una mia priorità, e la risposta di ieri come altre testimonia che siamo sulla strada giusta. In molti hanno voglia di ricominciare la stagione, noi siamo pronti a dare il meglio. Torniamo e proseguiamo con questo spirito e con questa voglia, non dobbiamo abbassare la guardia. Questa stagione di ripartenza è fondamentale per una programmazione triennale, non possiamo né dobbiamo commettere errori. L’affiliazione con il Genoa è già una realtà importante, il centro sportivo ‘Vittorio 5 Sporting Club’ un vero gioiello, gli stage già organizzati con il trasferimento in bus per i bambini più piccoli a Colle dell’Acero-Iacchelli sono piccole cose che però rappresentano la nostra idea di organizzazione e attenzione”. Queste le parole del Presidente della Vjs Velletri, Marco Silvagni, durante il suo intervento alla Festa rossonera.

L’ASSESSORE ALLO SPORT ALESSANDRO PRIORI: “VICINI ALLA VJS VELLETRI” 

“Sono felice di tornare qui, dopo essere stato presente alla festa di apertura, e veder che l’amore dello staff per questi colori è immutato. Ho conosciuto il nuovo presidente e vedo che ha idee importanti. L’Amministrazione Comunale è vicina alla Vjs Velletri, come lo è sempre stata dal momento in cui ho firmato il nulla osta per far giocare la prima squadra a Velletri. Trovo ancora oggi che sia stata la cosa giusta perché la Vjs è la squadra di Velletri e deve giocare sul nostro campo”. Queste le parole dell’Assessore Alessandro Priori - Assessore Comune Velletri, intervenuto ieri al “Vittorio 5 Sporting Club”. Il rappresentante delle istituzioni ha condiviso sul suo profilo ufficiale anche alcune foto facendo l’in bocca al lupo al nostro club. 


IL DIRETTORE SPORTIVO MARCO BASTIANELLI: “CONVINTO CHE SI POSSA LAVORARE BENE” 

“Sono felice e orgoglioso del fatto che il presidente Marco Silvagni mi abbia voluto fortemente al suo fianco in questa avventura. Ho accettato perché sono convinto che si possa fare un buon lavoro e ci siamo già messi in moto per la prossima stagione”. Così il direttore sportivo, Marco Bastianelli. 


IL DIRETTORE TECNICO STEFANO DE MASSIMI: "INNAMORATI DI QUESTI COLORI" 

“Siamo arrivati alla fine di un cammino difficile e bellissimo. Siamo già pronti a ripartire. Penso che per stare nella Vjs Velletri ci voglia un certo magone, lo dico sempre ai ragazzi. Siamo innamorati di questi colori ma abbiamo anche chiaro il peso della responsabilità che portano con sé. Partire dalla prima partita con trenta spettatori e chiudere all’ultima con cinquecento persone dice tutto… vogliamo migliorare e coinvolgere sempre più persone intorno a questa macchina rossonera”. Così il direttore tecnico e allenatore della prima squadra, Stefano De Massimi. 


IL VICE-PRESIDENTE MASSIMO GIRI: “LAVORIAMO OGNI GIORNO PER FARE BENE” 

“Sono emozionato ma non posso che ripetere il mio sentito ringraziamento ai genitori, agli atleti, ai tecnici e allo staff della Vjs Velletri. Ci avete dato fiducia per fare qualcosa di importante e ambizioso, per riportare la Vjs dove merita. Ci abbiamo messo la faccia e vi assicuriamo che lavoriamo ogni giorno per fare bene”. Così il vice-presidente rossonero, Massimo Giri, che oltre al ruolo dirigenziale continuerà ad essere il responsabile della preparazione e della formazione dei portieri.

Consegnati Sabato mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Velletri I SamPietrini D’ORO Marguttiani 2019

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Presente il fondatore del premio Enrico Todi con le figlie Tiziana e Teodora e il nipote Tiziano a rappresentare l’amministrazione comunale gli assessori Romina Trenta – Alessandro Priori e Romano Favetta insieme ai consiglieri Faliero Comandini e Andrea Di Fabio, arrivati i saluti del presidente e del segretario generale dell’Associazione Gigi e Lucia Magni Leila Benhar e Massimo Castellani impossibilitati ad essere presenti.
Una mattinata all’insegna del buon cinema italiano quella di Sabato 22 Giugno presso la Sala Consiliare del Comune di Velletri per l’attesa cerimonia di consegna dei SamPietrini D’ORO marguttiani 2019 e del SamPietrino D’ORO marguttiano “Ruggero Mastroianni”. Ad aprire la cerimonia è stato il direttore artistico del premio Alessandro Filippi che nel suo breve intervento ha illustrato le motivazioni che hanno determinato il cambio di sede della manifestazione che da Via Margutta si sposta a Velletri per dare corpo al progetto iniziato nel 2017 dedicato a Luigi Magni e a Lucia Mirisola, Filippi ha poi portato il saluti dell’Avvocato Leila Benhar e di Massimo Castellani rispettivamente presidente e segretario generale dell’Associazione Gigi e Lucia Magni impossibilitati ad essere presenti.
Matteo Fosco Iacopini ha poi passato la parola all’Assessore Romina Trenta che ha portato i saluti dell’amministrazione ed ha sottolineato il valore e il prestigio della manifestazione dicendosi fiera di ospitarla a Velletri. Si è poi passati alla premiazione con Karin Proia premiata nella sezione giovani per la regia del suo “Una Gita a Roma”, poi è stata la volta dei dietro le quinte i veri protagonisti del premio, Edoardo Di Iorio per State Buoni se Potete e In nome del Popolo Sovrano, Enzo Forletta per Secondo Ponzio Pilato, Maurizio Millenotti e Luigi Rocchetti per Il Nome della Rosa e In nome del Papa Re, Adriano De Angelis per il grande contributo dato al cinema italiano attraverso la scultura di scena, l’attrezzeria Rancati per la sua attività nello spettacolo dal 1864. Dalle mani della vedova la Signora Lola Minetto Davoli ha ricevuto il SamPietrino D’ORO marguttiano “Ruggero Mastroianni”.
Sciolta la parte ufficiale della manifestazione tutti i premiati e le loro famiglie si sono ritrovati ospiti di Dino Manciocchi all’osteria “Il Sotterraneo”. Doverosi i ringraziamenti: a Paolo Santapace – Fabrizio Golisano – Gino Sistopaolo – Matteo Fosco Iacopini – Aurelio Caracci per il loro determinante contributo. Agli sponsor Calilea Cafè di Manuela Mammucari – Sebastiano Calzature – Aspal – Pizza Prince – Sabrina Brodosi Maggi Gioelli Lariano – Il Sotterraneo, Fabrizio Baglioni Assicurazioni, alla famiglia Todi Tiziana – Teodora – Tiziano, all’amministrazione comunale nelle persone del Sindaco Orlando Pocci degli Assessori Romina Trenta – Alessandro Priori – Romano Favetta – ai vice presidenti del consiglio comunale Faliero Comandini e Sabina Ponzo. Al maestro romano Giuseppe Bianchi per aver messo a disposizione una sua opera da donare al comune di Velletri con un SamPietrino D’ORO per simboleggiare il cambio di sede della manifestazione. Un grazie speciale ai ragazzi del Liceo Artistico di Velletri classe 3 A indirizzo arte figurative che hanno realizzato i premi. Con la famiglia Todi si è deciso di mantenere come data il penultimo sabato di Giugno quindi appuntamento per l’XI° edizione a Sabato 20 Giugno 2020.
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