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Virale il video sul calisthenics girato dentro la palestra della Velitrae

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Viaggia ormai verso le 100.000 visualizzazioni il video realizzato nella palestra dell'associazione ginnastica velitrae che immortala le imprese nel calisthenics del campione italiano e vicecampione internazionale Andrea Larosa e gli struttori Dario Tibaldi e Lorenzo Surpoli.
Ma conosciamo meglio il calisthenics: è un metodo di allenamento fisico in grado di costruire un fisico muscoloso, agile e funzionale esclusivamente attraverso l’allenamento a corpo libero. Il metodo è sicuramente legato alla ginnastica artistica, con cui condivide alcuni esercizi e soprattutto l’attenzione alla corretta esecuzione dei movimenti, ma quello che invece li differenzia è la diversa rigidità degli schemi e soprattutto l’ambiente di lavoro: la ginnastica artistica si può praticare esclusivamente in palestre attrezzate ed esclusivamente dopo anni di duro allenamento; il Calisthenics, invece, si può praticare in palestra, a casa, all'aria aperta: per questo il metodo è stato definito uno Street WorkOut, ossia, un allenamento da strada. In ogni caso, i movimenti del Calisthenics sono più semplici e ripetibili, almeno nell'attività di base, rispetto a quelli della ginnastica artistica e per questo l’attività risulta fruibile da un maggior numero di persone, di qualsiasi età. L’Associazione Ginnastica Velitrae, continuando un tradizione che la vede da oltre un secolo impegnata a promuovere sul territorio le attività sportive vicine alla ginnastica artistica, ha immediatamente sposato la causa e nel breve periodo è diventata un punto di riferimento sul territorio di Velletri e sui Castelli Romani per quanto concerne questa attività.

Lariano, grande partecipazione alla cena sociale del Comitato Ara Di Norma

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Nella serata di lunedì a Lariano presso la Premiata Trattoria Prati in via Dante Alighieri si è svolta la cena sociale dell’Associazione Comitato Ara di Norma. Un’occasione è stata per trascorrere insieme la serata e ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per l’ottima riuscita della quinta edizione della Cellittata larianese, che esalta i valori dell’enogastronomia e le tipicità locali. Grande l’affluenza dei tanti soci dell’associazione guidata dal suo presidente Stefano Petrilli, e tutto lo staff organizzato, gli sponsor e tutti coloro che hanno collaborato.


di Alessandro De Angelis
Ha animato al mixer audio e musica la serata con il karadance Simone Di Tullio. Ottime le specialià e prelibatezze che si sono degustate durante la serata con la cucina del Ristorante Premiata Trattoria Prati e dell’ottima porchetta preparata e offerta dal Ristorante Bruno. Durante la serata ci sono stati gli interventi del presidente dell’associazione Comitato Ara di Norma Stefano Petrilli che ha dapprima ringraziato l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Maurizio Caliciotti. Presenti per l’amministrazione comunale il sindaco Caliciotti, il vicesindaco Claudio Crocetta, l’assessore Fabrizio Ferrante Carrante. Poi un grazie è andato a tutto lo staff delle donne dell’associazione e ha consegnato loro un piccolo riconoscimento. Poi il presidente Petrilli ha ringraziato i tre ristoratori il Bersagliere, Premiata Trattoria Prati, e Bruno, poi ha ringraziato tutti gli sponsor della manifestazione, e i fornitori dei prodotti tipici locali. “Un grazie innanzitutto va a tutti i soci vero motore dell’associazione. Per quanto riguarda la quinta cellittata, sono arrivati tantissimi complimenti e questo è motivo di soddisfazione. Questo è importante perché ci teniamo a far bella figura all’associazione, alla nostra zona, alla contrada e al Comune di Lariano. Un grazie alle nostre famiglie per il grande contributo. Ci terrei ancora una volta a precisare che l’evento centrale da questa associazione organizzato è una festa di quartiere e proprio questo spirito ci contraddistingue insieme alla valorizzazione di tutti prodotti tipici locali e coinvolgimento di attività commerciali di Lariano. Grazie al Forno di Danilo Caliciotti con il pane di Lariano, Paolo Di Giacomantonio per i panini, un grazie poi per la pasta fresca va al nostro amico Sauro Petroni dell’attività Le Tagliatelle di Nonna Pina e Iole Proietti dell’attività Pasta all’uovo. Per il pane che ha il marchio collettivo geografico e il bollino di riconoscimento un grazie a tutti i panificatori e all’associazione panificatori di Lariano guidata dalla dott.ssa Raffaella Biagi. Ringraziamo poi l’amico Bianchi Fabio per la fornitura della carne, al gruppo itinerante, per i fuochi artificiali un grazie all’amico Stefano Di Giuliomaria e Fabrizio Di Giuliomaria, alla ditta Abbafati Renzo per il vino, un grazie per il materiale cartaceo e plastica il magazzino De Marchis, la tipografia Arianagraf degli amici Roberto e Gianluca. Un grazie all’amico Alessandro Sabelli per la direzione artistica degli eventi e un grazie a tutti gli sponsor e tutti coloro che hanno collaborato fattivamente per l’ottima riuscita della Cellittata e tutti coloro che collaborano con la nostra associazione. Come associazione siamo attivi tutto l’anno con varie iniziative su vari fronti. Ricordiamo il nostro grande progetto che sta riscuotendo sempre più successo Archeologia Uomo e Territorio e un grazie va alla dottoressa Rachele Modesto e alla dott.ssa Petrilli Elisa.
Un progetto che vede la collaborazione dell’Università la Sapienza di Roma e il coinvolgimento fattivo dell’Istituto Comprensivo di Lariano, con l’inserimento del progetto nel Pof”. Il progetto Archeologia Uomo e Territorio è stato poi tema di intervento della dottoressa Rachele Modesto che ha sottolineato nello specifico che quest’anno sarà il quinto anno del progetto con il coinvolgimento della terze classi scuola primaria e ha ringraziato il corpo docente dell’Istituto comprensivo di Lariano e il presidente dell’Associazione Ara di Norma Stefano Petrilli. Il sindaco Maurizio Caliciotti: “Un plauso innanzitutto al Comitato Ara di Norma per il grande impegno messo in atto sia nell’evento principale della Cellittata larianese e nelle varie iniziative durante l’anno. Un grazie alla dottoressa Rachele Modesto che ha avviato una collaborazione con l’amministrazione comunale. Abbiamo presentato a tal proposito presso la Regione un apposito progetto che se finanziato potrebbe valorizzare le risorse archeologiche di Lariano. Spero che il prossimo anno si possa organizzare l’evento nell’area che si sta allestendo a Colle Fiorentino che possa ospitare i vari eventi e manifestazioni che si organizzano. Attraverso la valorizzazione della zona alta di Lariano credo che potremmo intervenire anche sugli effetti economici che potranno riverberare sulla città di Lariano”. C’è stata la proiezione di un video con immagini della Cellittata larianese. Poco prima di mezzanotte si è conclusa con il taglio della torta una serata di festa, amicizia e socializzazione con il Comitato Ara di Norma.

Doppio appuntamento per i ragazzi di Lariano e Velletri con la Mondadori: ospite Luigi Garlando

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Ricominciano, sotto l’attento coordinamento di Aurora De Marzi, gli appuntamenti per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di Velletri e Lariano organizzati dalla Mondadori Bookstore. Prima data stagionale venerdì 19 ottobre, in doppio incontro, con lo scrittore Luigi Garlando.

di Rocco Della Corte
Laureato in Lettere e con una vasta esperienza giornalistica alle spalle, e una particolare attenzione rivolta allo sport, l’autore milanese ha esordito sul piano editoriale italiano con La vita è una bomba, pubblicato nella nota collana de Il battello a vapore. Tanti i premi che si è aggiudicato, dal “Cento” con Mio papà scrive la guerra al “Bancarella Sport” con Ora sei una stella. Nel 2017 ha vinto lo Strega, sezione per ragazzi, con L’estate che conobbi il Che, un interessante lavoro per presentare ai bambini la figura storica di Ernesto Guevara. Il libro di cui si parlerà prima presso l’Istituto “Achille Campanile” di Lariano e poi alla Sala Tersicore del Comune di Velletri con gli studenti della “Mariani” è Per questo mi chiamo Giovanni, che rimanda al filone della letteratura didattica contro la malavita e ripercorre anche la storia del Giudice Falcone. Un appuntamento da non perdere, nell’ottica di una programmazione ricca e attenta rivolta agli alunni del territorio per un’educazione alla lettura e una formazione completa nell’approccio al libro e alla scrittura.

Notizie dal mondo Aquademia Asd Velletri.

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Dopo un mese dall’inizio della nuova stagione desideriamo fare il punto della situazione prima dell’avvio dei vari campionati dove saranno impegnate tutte le squadre Aquademia. Per la serie C e l’U20, seguite dal nuovo tecnico Mauro Gubitosa, sono state intraprese diverse attività di preparazione extranatatorie come l’allenamento congiunto tenuto con la squadra di rugby “Kiwis” di Cisterna di Latina.
Altra novità è l’arrivo nello staff Aquademia del mental coach Roberto Di Pirro, che collaborerà nel corso della stagione a stretto contatto con i tecnici ed affiancherà il medico sociale Dott. Moscariello. Iniziati i primi test amichevoli contro altre formazioni, come Roman Sport City, Babel e Zero9, fornendo indicazioni al tecnico sul lavoro da svolgere nel prossimo futuro. Ad oggi, vi è soddisfazione da parte di Gubitosa per il lavoro svolto che comunque mira sempre, come da prerogativa della società, alla crescita dei più giovani da integrare in prima squadra a fianco degli atleti Tubani (2002), Brendaglia(2000), Candidi(2000), Fantozzi L.(2000), del più esperto Carosi (1998) e dei nuovi arrivi, Ranaldi ed Esposito. Rientra in gioco, lo storico Capitano Emiliano Mattoccia che quest’anno, aiuterà di nuovo con tutta la sua esperienza la prima squadra, ma purtroppo ci saluterà Giacomo Zavattini che dopo anni pieni di soddisfazioni, lascia l’attività per motivi di lavoro ed a cui tutta la società Aquademia, rinnova i ringraziamenti per le splendide stagioni passate insieme. Molti atleti della categoria U17 sono aggregati alla prima squadra. Il gruppo seguito da Mauro De Paolis sta anche lavorando autonomamente per affrontare il proprio campionato. Qualche amichevole disputata e soprattutto allenamenti con i compagni più grandi ed esperti, in attesa, ancora non sicura, della partecipazione ad un torneo di categoria. La squadra U15 seguita dal tecnico Mauro De Paolis, in avvicinamento al campionato, ha iniziato la stagione organizzando diversi momenti di confronto con altre realtà ed allenamenti molto costruttivi come il Posillipo, il Florentia, il San Mauro, l’Olimpia Colle solo per citarne alcune. Quest’anno, la squadra è composta da solo quattro esperti giocatori anno 2004 cresciuti nelle file dell’Aquademia (Moscariello, Vitillo, Pietrini e Tagliaferri) ed è stata integrata dall’arrivo di Isopi, di Mazzoni (anno 2004) e Musco (2005) nonché dai numerosi ex U13 giocatori di sicuro valore, visto che nella scorsa stagione, hanno sfiorato il titolo regionale di categoria ottenendo un brillante 2° posto dietro l’agguerrita Roma Vis Nova. De Paolis è convinto di poter svolgere un buon lavoro con questi ragazzi, ma è ben consapevole che c’è ancora molto lavoro da fare e soprattutto l’esito di questo gruppo dipenderà dalla loro volontà di lavorare con continuità ed impegno. Parallelamente, come la squadra U15 anche la categoria U13, seguita dal coach Maria Altrini, allo stesso modo, è stata impegnata in incontri amichevoli contro Florentia, Posillipo, San Mauro e Zero9, mostrando buone potenzialità. Il coach si dice fiducioso per il futuro. Un buon banco di prova sarà la partecipazione unitamente alla categoria dei piu’ grandi U15 al V° torneo nazionale Eurochocolate a Perugia dal 19 al 21 ottobre , dove entrambe le compagini sono chiamate a confrontarsi contro squadre di pari categorie nel primo vero impegno ufficiale della stagione.

Velletri solidale si è riunita all'Augustus per docu-film e dibattito per "Riace non si arresta"

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Grande affluenza domenica 14 Ottobre al cinema Augustus di Velletri in occasione di “Riace non si arresta”. L’evento è stato organizzato dal nostro gruppo per portare alla conoscenza dei cittadini l'esperienza di un paesino calabrese e del suo Sindaco Domenico Lucano, un vero e funzionale modello di accoglienza.
L'idea dell'iniziativa ci è venuta spontanea: non abbiamo sopportato più il silenzio assordante intorno ad una serie di attacchi sempre più mirati alle organizzazioni , paesi e addirittura navi O.N.G. di salvataggio in mare, impegnate in attività di solidarietà ai migranti. Offrire protezione ed accoglienza è un nostro diritto/dovere costituzionale e così abbiamo deciso di mobilitarci per sostenere Riace e per dire un grande No al tentativo di distruggere un modello di accoglienza che funziona bene, arrestandone il sindaco e bloccando tutti i fondi. I partecipanti sono stati accolti dal magico suono del djambe di Noè, un giovane uomo di origine senegalese felicemente insediatosi a Velletri con la sua bellissima famiglia. Dopo una breve presentazione, ha avuto luogo la proiezione di un pluripremiato docu-film su Riace, che descrive con belle e commoventi immagini il lavoro, l'accoglienza e la felicità della gente del paese. In una interessante intervista il sindaco racconta come gli è venuta l'idea di creare un'accoglienza che coniugasse le esigenze dei riacesi con quelle dei rifugiati. Proprio quello che ha affermato Wim Wenders al decimo summit dei premi nobel per la pace a Berlino nel 2009:«Ho visto un paese capace di risolvere, attraverso l’accoglienza, non tanto il problema dei rifugiati, ma il proprio problema: quello di continuare a esistere, di non morire a causa dello spopolamento e dell’immigrazione". In seguito Roberta Ferruti, giornalista e autrice dell’ interessante blog "Tra le righe”, ha illustrato il lavoro della Re.Co.Sol (Rete dei comuni solidali) ma soprattutto ha raccontato come è nata e si è sviluppata negli anni l'esperienza di Riace, sottolineandone il senso di "interazione" tra le due popolazioni piuttosto che di "integrazione" dei migranti in un paese straniero.
Ma a Riace sono arrivati attacchi sempre più duri via via che di quella esperienza cominciavano ad interessarsi gli organi di stampa internazionali. Ad oggi assistiamo al tentativo da parte dell'attuale governo di distruggere l'intero modello mettendo sotto processo il sindaco con l'accusa di aver violato le leggi e di averle più volte aggirate per seguire le proprie idee di giustizia, esercitando una forma di disobbedienza civile. Il progetto di Salvini, chiudendo ogni programma di accoglienza, trasformerà automaticamente i richiedenti asilo in clandestini disperati, facendoli diventare un problema sociale di pubblica sicurezza. Con il secondo relatore, il Prof. Carlo Corsetti, storico dei Diritti Umani e delle Costituzioni, abbiamo affrontato il rapporto tra legalità e giustizia, partendo da due semplici domande: È obbligatorio rispettare le leggi? Anche quando sono ingiuste? Dall'Antigone sofoclea, passando per Cicerone e per la Bibbia, attraversando i Vangeli per arrivare alla Rivoluzione americana e fino ad oggi, Corsetti ha illustrato tutto l'excursus con cui tale tematica ha attraversato la mente di grandi pensatori e attanagliato giuristi e uomini politici nei vari secoli e nelle varie culture. Le risposte non possono essere altro che un semplice Sì alla prima domanda e un altrettanto semplice No alla seconda, la disobbedienza civile essendo sacrosanta quando vengono applicate norme fasciste, antidemocratiche e anticostituzionali. L’intervento di Valerio Bevacqua di Baobab Experience ha raccontato l'esperienza di questo coraggioso gruppo di volontari di Roma, più volte sfrattato e ostacolato. Il gruppo è nato per dare sostegno, fisico, morale e assistenza legale a tutti i migranti che arrivano nella capitale - sia di passaggio che non - e che non sanno dove andare trovandosi in un paese che non conoscono in cui l’immigrazione è regolata da norme complesse e incomprensibili. Baobab è riuscito a catalizzare tutti quei cittadini del comune di Roma e dei comuni limitrofi che non si arrendono alle attuali politiche di esclusione esprimendo con grande umanità una solidarietà attiva e ribelle. Tanti sono stati gli interventi dal pubblico: i rappresentanti del Cas di Velletri (Centro di assistenza straordinaria) , de ‘La Rete di Tutti, di un gruppo di volontarie di Zagarolo, di Grottaferrata e di Marino. Qualcuno ha voluto manifestare la propria emozione per la visione del film, altri hanno indicato modi per sostenere, anche materialmente, Riace. Più di un intervento ha sottolineato la responsabilità politica di questa deriva marcatamente razzista, avvallata dal governo attuale. Il clima che si è respirato è stato di grande emozione, con una partecipazione consapevole e sempre attenta, ma soprattutto generosa: abbiamo raccolto 490 euro che abbiamo già versato alla Recosol per Riace. Siamo fieri della nostra Velletri perché si è dimostrata una città sensibile e ricca di valori umani e speriamo che entri presto a far parte della Rete dei comuni solidali. Grazie a tutti i partecipanti - e un grazie particolare a Davide Fontana, gestore del cinema Augustus, per l’accoglienza e la collaborazione. Il gruppo di Velletri solidale

Il Direttore del Consorzio SBCR agli Stati generali della nuova comunicazione pubblica

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Giacomo Tortorici, Direttore del Consorzio SBCR, è intervenuto giovedì 18 ottobre a Venezia alla 4ª edizione degli Stati generali della nuova comunicazione pubblica. Il convegno si è svolto presso la Sala Conferenze Palazzo della Regione del Veneto, Fondamenta Santa Lucia, 23, Venezia.
Organizzato da Pa Social, l’associazione nazionale per la nuova comunicazione, è un evento che vanta il Patrocinio della Regione del Veneto e la collaborazione di Digital Meet e AIRF - Associazione Italiana Reporter Fotografi. Ad aprire i lavori Francesco Di Costanzo, Presidente di PA Social, insieme a Maurizio Crovatto, - Giornalista e consigliere comunale Comune di Venezia, a Gianni Potti - Founder DIGITALmeet e Presidente Fondazione Comunica; a cui seguirà una sessione di esperti a confronto intervistati da Giuseppe Ariano e da Luisa Gabbi sui temi della trasformazione della comunicazione, per poi concludere con una serie di esperienze di una nuova comunicazione pubblica introdotte e moderate da Gianluca Garro insieme a Monia Alessandrini, Università di Teramo, tra le quali appunto quella, illustrata dal Direttore Giacomo Tortorici del Consorzio SBCR, che come ente pubblico è tra i primi in Italia a portare avanti un tentativo di comunicazione social integrata tra più Comuni: biblioteche ed enti locali che sui social portano avanti un filo comune e parlano la stessa lingua, quella del cittadino, ma anche della cultura e della informazione di comunità. L’evento sarà in diretta sui social con hashtag #pasocial. «Alla quarta edizione possiamo parlare di bilancio positivo nei servizi e informazioni attraverso l’uso del web, dei social network, delle chat, dell’inserimento dell’intelligenza artificiale - afferma Francesco Di Costanzo, Presidente di PA Social - ma ciò che non possiamo dimenticare è l’importanza del rinnovamento che PA e imprese devono portare avanti.
Ciò che dobbiamo fare è passare dalla quantità alla qualità con focus sempre più specifici sulle modalità di dialogo con il cittadino per informarlo nel modo più efficace. A Venezia, come ogni anno, faremo il punto sullo stato della nuova comunicazione in Italia attraverso la voce di molti professionisti, esperti e portando l’ispirazione di buone pratiche da tutto il Paese. Novità di questa edizione gli Stati Generali della Fotografia in cui affronteremo un dibattito sull’uso dell’immagine e il loro rapporto con i social» «Tutte le biblioteche dei Castelli Romani oggi comunicano sui social per arrivare a quella fascia di persone che spesso nemmeno immagina di avere una biblioteca a disposizione sotto casa - dichiara Giacomo Tortorici, Direttore del Consorzio SBCR -. Una biblioteca tra l’altro dove l’accesso all’informazione cartacea e digitale è continuo e interscambiabile. Un luogo fisico e digitale divertente e insieme rassicurante dove il cittadino sa di poter avere l’informazione corretta. Le biblioteche del Consorzio SBCR vogliono essere un terreno di sperimentazione del futuro, un modo nuovo di fare cultura che, avendo radici antiche, può portare i Castelli Romani tutti molto in alto».

Successo di partecipazione e di valori internazionalisti solidali a evento “Con Cuba per la Palestina”

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Ottima impressione. Molte donne, e giovani donne. Ragazzi trentenni, ma anche un giovanissimo che ha attirato l’attenzione e la stima emozionata di Yousef Salman della Comunità palestinese di Roma e Lazio, perché gli ha ricordato i propri esordi nell’impegno sociale e politico pubblico.
Da palestinese perseguitato. Molte, poi, le realtà che hanno risposto: da Genzano, da Velletri, da Roma e tantissimi da Marino e dalle frazioni di Marino, a cominciare da S. Maria delle Mole. Questo miscuglio colpiva proprio per l’eterogeneità della risposta alla chiamata del Circolo “Gino Done’” della Associazione di amicizia Italia Cuba di Marino. Il circolo ha voluto questa giornata, coadiuvato dalla sezione “Aurelio Del Gobbo” dell’Anpi di Marino, e dalla totale disponibilità di BiblioPop “G. Rosati” della associazione Acab, su un tema drammatico specifico: Con Cuba per la Palestina. 

Marco Papacci

Con una sottolineatura storica: … Quando il Che, trasformò un conflitto regionale in lotta mondiale contro il colonialismo. Riferendosi sia alle posizioni teoriche dei rivoluzionari cubani, che alla storia come cronaca che racconta del viaggio, inizi anni sessanta, di Ernesto Che Guevara che incontrò i rivoluzionari e combattenti palestinesi determinati ad ottenere il riconoscimento di indipendenza con la propria autodeterminazione di popolo. Proprio come ha ricordato Marco Papacci, vicepresidente nazionale della associazione. Papacci, che a fine serata ha inviato una propria impressione favorevole, scrivendo: Complimenti vivissimi per la magnifica iniziativa a tutti i compagni! Lo stesso vicepresidente ha, nel suo intervento, fatto toccare con mano un parellelismo circa il mandante unico delle tragedie dei due popoli: quello cubano e quello palestinese, dovuto appunto al comportamento degli USA. Ha ricordato Papacci, che nel 2011, toccò proprio a lui, in un evento pubblico a Roma, di dover parlare di Vittorio Arrigoni, Vic, - il giovane internazionalista ucciso dagli israeliani mentre portava a termine una delle ennesime battaglie per gli aiuti al popolo palestinese occupato, tramite Freedom Flotilla per Gaza -. Vic, noto per il motto che aveva lanciato: Stay Human: restiamo umani! E gli israeliani hanno mano libera nel fare ciò, grazie all’unico Stato nel consesso internazionale che lo spalleggia, ed anzi lo sostiene pienamente: gli Stati Uniti d’Amercia. In cambio, denuncia il vicepresidente, Israele, in sede ONU e nelle iniziative diplomatiche internazionali, è l’unico Stato che appoggia, giustifica e sostiene gli USA nel sostenere il blocco commerciale contro Cuba (el bloqueo) da settant’anni! 

Mauro Avello. 

Intanto che i video selezionati e allestiti dal circolo, diretti da Giorgia Galli, prendevano vita sul fondo parete curvo della ex chiesetta che è sede di BiblioPop, Mauro Avello ha accolto gli ospiti, con una punta d’orgoglio che traspariva proprio per il colpo d’occhio della sala ormai strapiena e con le sedie a supporto aggiunte due volte fino a “creare una platea esterna fuori la porta d’ingresso”. Ha illustrato, il segretario del Circolo, che l’appuntamento è stato fortemente voluto da tutti i componenti per ricordare il grande rivoluzionario Ernesto Guevara di cui da poco è ricorso l’anniversario del suo assassinio. Ma anche, e soprattutto, per essere qui e ora incisivi e parte di un movimento internazionale che non vuole cedere rispetto alle richieste di giustizia che i popoli reclamano. Come il popolo cubano, come il popolo palestinese. Avello fa valutazioni col cuore e con la testa: Non era facile ne scontato, in un paese in palese arretramento culturale dove ultimamente si inaugurano solo sedi di casapound….noi rispondiamo con una biblioteca, perché la cultura è uno strumento fondamentale per lottare e tentare di costruire una società migliore. Per l’inaugurazione abbiamo voluto organizzare insieme ai compagni dell’Anpi di Marino un iniziativa che parlasse ancora di resistenza, di rivoluzione, di internazionalismo, di Cuba e della Palestina “Siate sempre capaci di sentire nel profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo” Questo è il lascito morale e politico che Ernesto Che Guevara ha consegnato ai propri figli e a tutti noi prima di essere assassinato in Bolivia nel tentativo di compiere quello che lui riteneva il più sacro dei doveri di un rivoluzionario: lottare contro l’imperialismo ovunque esso sia, per costruire un mondo migliore. In occasione del 51° anniversario della morte del Che abbiamo voluto rendergli omaggio mettendo in risalto un evento ai più sconosciuto: il 18 giugno 1959, quindi a pochi mesi dal trionfo della Rivoluzione Cubana, Ernesto Che Guevara viene invitato dall’allora leader dei Paesi Non Allineati, il presidente egiziano Nasser, a far visita alla Palestina. Il segretario del circolo ricorda a tutti che parlare quindi di Cuba e della Palestina, significa parlare della stessa cosa, due facce della stessa medaglia: da una parte il trionfo della Rivoluzione e la costruzione del Socialismo in una condizione di costante assedio politico, militare ed economico dovuto al criminale blocco degli stati uniti, e dall’altra l’eroica Resistenza del Popolo Palestinese, simbolo della lotta per la liberazione dall’ultimo sanguinario progetto coloniale, contro israele e quel sionismo che altri non è che una ripugnante forma di fascismo capace di trasformare un popolo da vittima del male assoluto, la shoa, in carnefici assassini. In mezzo c’è l’uomo ed i suoi diritti, il diritto alla terra, il diritto alla casa, il diritto all’istruzione, alla salute, ad una vita dignitosa, il diritto a combattere le ingiustizie…il diritto alla pace…anche se per questo è costretto a fare la guerra. Hasta La Victoria Siempre….Palestina….Patria o Muerte! 

Yousef Salman. 

E’ sufficiente fare questo? Cosa va fatto ancora da qui? Sono proprio i quesiti che Avello ha utilizzato per dare la parola a Youssef Salman, il quale ha ricordato, che proprio questo comportamento culturale e politico, di consapevolezza collettiva, di mobilitazione permanente, di capacità critica contro l’imperialismo che sottomette popoli, o tenta di sottometterli, inducendoli al silenzio e all’ignoranza sono le migliori azioni che nella lunga tradizione di lotta e di sostegno internazionale viene promossa e mantenuta in Italia e qui a Marino. Porta ad esempio, il rappresentante della comunità palestinese di Roma e del Lazio, quanto accade giorno dopo giorno, addirittura con cadenze già previste. Come il caso dei venerdi di preghiera e di mobilitazione della popolazione della striscia di Gaza, che ogni settimana manifesta vicino ai confini. Venerdì scorso ci sono stati sette morti. Hanno ucciso, gli uomini dell’esercito israeliano, sette ragazzini. Disarmati. Che mostravano come cattiveria, le urla. Il cui contenuto era solo quello di reclamare il proprio diritto ad entrare nelle proprie terre. Per questo, per un diritto che è riconosciuto e sancito da risoluzioni dell’ONU, hanno ricevuto come risposta il piombo, e sono morti assassinati. Yousef ha anche avanzato una proposta concreta per dare corpo a questo tipo di iniziative così riuscite: che si produca un opuscolo, un libretto proprio della esposizione totale di quanto sta emergendo nell’incontro a BiblioPop. 

Bassam Saleh. 

Proprio questo ha fatto parte del lungo intervento, pieno di riferimenti, citazioni, commenti di Bassam Saleh, giornalista palestinese, responsabile della Associazione “Palestina nel cuore” ed esponente di Al Fatah. Proprio sulla questione della cultura, denuncia il giornalista, le azioni da tagliagola di Donald Trump, che ha peggiorato, se possibile, le conseguenze di scelte sull’occupazione della Palestina, ha determinato che gli aiuti alla Agenzia ONU, indipendente, ideata per aiuti umanitari in capo allo studio, alla salute e al sostegno sociale, ora non è più finanziata. Costringendo le popolazioni ad essere nella condizione di avere meno cure, meno studio ecc. Un dato, dice Bassam, percentualmente, grazie anche al sostegno umanitario ONU, l’impegno nello studio dei giovani palestinesi, con moltissimi che arrivano alla laurea, sono più avanti, degli studenti israeliani che godono di condizione sociale e clima politico nel loro Stato ben differente dai palestinesi oppressi nella Palestina occupata. Il dato numerico è che con la scelta unilaterale degli USA di sottrarsi agli impegni umanitari sottoscritti a livello internazionale, significa non versare 350.000.000 di dollari all’Agenzia ONU. Intanto come risposta immediata il Canada, per mostrare una controtendenza ha deciso di versare 50.000.000 in sostegno invece. Fortunatamente, ricorda l’esponente di Fatah, c’è il sostegno e la solidarietà internazionale. Migliaia e migliaia sono stati e sono gli studenti che ottengono di potersi recare a Cuba a studiare, e questo, in parte, attenua la vera e propria azione criminale statunitense contro la giovane popolazione palestinese. Un altro aspetto, nel ricordare il segno di neocolonialismo inferto dagli USA nei confronti della Palestina che il Che aveva subito colto proprio quando si recò tra i Feddayn, è tutto nella descrizione dei fatti storici: tragici per le vittime che ha causato in tutti questi anni. Cita, Bassam, uno scrittore e giornalista israeliano, che in seguito ad un suo studio-reportage fu cacciato da Israele ed ora vive in Inghilterra: Ilan Pappe, attivista del Partito Comunista. Ricorda la sua denuncia circa lo studio che condusse, su documenti dello Stato di Israele, che lo portarono a compilare una lista di oltre 420 villagi rasi al suolo per costringere il popolo palestinese a concentrarsi nella striscia di Gaza. Dove ora vivono, in perenni campi profughi, 2milioni di persone in 37 chilometriquadrati di terra. Per fare un giusto paragone, basti pensare che a Marino siamo a 27 chilometriquadrati e 42mila abitanti: un altro milione e novecentosessantamila, tra noi e Castel Gandolfo, ad esempio, dove e come ci sarebbero stati?(ndA). Infine, Bassam Saleh, ricorda che Maurizio Musolino (intanto che su fondo parete andava una immagine di Bassam con Musolino mentre erano insieme in Libano), quando ci ha lasciato due anni fa per il terribile cancro che lo ha ucciso, era come sempre nel pieno della attività di divulgazione dei diritti palestinesi, a cominciare dal ricordo che aveva materializzato con l’associazione per non dimenticare Sabra e Shatila, ovvero il massacro di circa 3.500 civili il 18 settembre del 1982. Politicamente, poi, sottolinea, venendo alla attualità, che la posizione che viene sbandierata, affiliandola alla cosiddetta “primavera araba”, ma anche solo come “novità propositiva”, cioè quella di indurre I palestinesi ad accettare una sorta di Stato plaestinese a Gaza, dove mano a mano far affluire anche gli altri delle aree differenti, magari annettendo un pezzo di altra area, è semplicemente folle, antistorico e da cacciata dei palestinesi dalle loro terre. La Palestina, come già ricordò Arafat al quale fu già fatta questa proposta, è quella che comprende Gerusalemme, che comprende Gerico. Altrimenti non è Palestina: è la deportazione di palestinesi! 

Ugo Onorati. 

Ugo Onorati, in rappresentanza dell’Anpi di Marino, ha svolto un racconto volto a vedere una lotta di resistenza, quella svolta dai palestinesi nei confronti dell’occupante israeliano. L’esponente marinese della associazione dei partigiani italiani ha quindi messo in fila, illustrandole, una serie di risoluzioni che negli anni sono state adottate dall’ONU circa riconoscimenti di diritti ai palestinesi. Purtroppo, denuncia Onorati, dobbiamo costatare che a fronte di decisioni, indicazioni, frutto anche di mediazioni diplomatiche, oggi non c’è traccia della applicazione di quelle risoluzioni. Per questo è importante che il sostegno internazionale non manchi mai. Qui da Marino il circolo di Italia Cuba, così come l’Anpi così come tante altre forze cercano sempre di garantire un supporto ai popoli che reclamano diritti. Il rappresentante dell’Anpi sottolinea come la questione palestinese è ancora aperta e attuale, malgrado tutti gli sforzi degli ultimi governi israeliani per farla dimenticare agli occhi di una sempre più distratta opinione pubblica mondiale, divenuta indifferente, forse, anche alle rinnovate e ripetute esplosioni della riscossa, o intifada, palestinese, che periodicamente si riaccende nella Striscia di Gaza. In mancanza di una contrapposizione risoluta e compatta alla cinica politica lassista israeloamericana, come sostiene Daniel Baremboim, e di una coscienza collettiva sempre sveglia sulla situazione del popolo palestinese, la soluzione del conflitto si allontanerà sempre di più, fino ad annullarsi completamente. Quindi è nostro dovere, anche come ANPI, oltre che come cittadini di un mondo libero e uguale, quello di mantenere viva e attuale la questione palestinese. 

Mauro Avello, segretario del circolo, nella sua introduzione e saluto, ha dato il benvenuto agli ospiti e soprattutto, ai compagni e cittadini che hanno risposto in modo così massiccio. Del resto i legami maturati da parecchio tempo tra le attività dell’associazione Acab, ed ora della apertura presso la ex chiesetta di BiblioPop, sono percorsi fatti insieme, così come con tanti altri e non ci aspettava nulla di meno. Per questo l’annuncio di fare di BiblioPop anche la sede di Italia Cuba Marino, non desta “notizia”, ma solo tappa di un cammino che si sta compiendo insieme. Il richiamo ai temi alti del ruolo di Cuba, del Che, di Fidel Castro nella vicenda internazionale e segnatamente nell’aiuto internazionalista alla Palestina, sono pensieri condivisi dalla platea. Che, appunto, proprio perché coinvolta, consapevole e consenziente, sia quando Avello ha raccontato la storia di Cuba assediata, o della nascita del circolo a Marino, o quando si è interrotto per far visionare i video e le clip, o ha offerto il microfono agli altri partecipanti, sempre, c’è stato una forte approvazione con calorosi applausi. Per intenderci, non quelli dei convenevoli da convegno accademico. Maurizio Aversa. Il tributo alla piccola, ma significativa storia di BiblioPop, la sua nascita, il suo intreccio col ruolo del PCI che si trova interrogato sulla possibilità di ospitare una biblioteca nascente e, successivamente di contribuire ad accogliere un grande lascito, quello librario di Maurizio Musolino. Scomparso due anni orsono, ed ora vivo con la presenza culturale e intellettuale del suo lavoro professionale, della sua passione per la Palestina e del suo credo comunista, rappresentata dai volumi a disposizione presso BiblioPop Questo il breve racconto svolto da Maurizio Aversa, della segreteria del PCI Lazio, nel sottolineare che tutto questo qui realizzato, è iniziato con caparbietà da pochi determinati compagni che hanno provato a guardare oltre l’apparente insormontabile ostacolo di non avere né mezzi né schiere di seguaci. Eppure dopo poco più di un anno, la biblioteca popolare, nata in uno seminterrato ha trovato emersione. Una biblioteca popolare davvero povera ha trovato approvato il proprio progetto culturale e sociale proposto al bando del comune, tanto da ricevere l’assegnazione in gestione di un Parco e di un immobile, l’ex chiesetta.
Evidentemente, come dimostra il grande ruolo che svolge il circolo di Italia Cuba, è il meccanismo che è felice. Apertura culturale massima, versatilità nella proposta che non si basa solo sui libri, ma che da quei contenuti parte, argine sicuro della delimitazione antifascista all’interno del dettato costituzionale. Tutto questo è BiblioPop, costruita mattone dopo mattone, grazie alle donazioni di Raffaello Lello Raffo, di Maurizio Musolino, di Barbara Giannoli, di Renato Arioli e di tanti e tanti altri singoli cittadini che hanno contribuito con le loro piccole donazioni. Del resto è la cultura e la conoscenza l’unica arma che consegna certezza di futuro alle generazioni che verranno, non la brutalità e l’ignoranza. In finale di serata, Mauro Avello, dopo aver ringraziato le piene disponibilità offerte sempre da Acab e dal presidente Sergio Santinelli, così come della piena collaborazione dell’Anpi presieduta da Anna Maria Scialis e della sezione PCI guidata da Stefano Enderle, ha anche ringraziato il comune per l’accoglimento del progetto BiblioPop che consente anche a Italia Cuba, col quale si erano già svolte anche iniziative istituzionali; ed ha quindi offerto, per l’intervento più atteso, lo spazio a Mauricio Martinez Duque, rappresentante politico della Ambasciata della Repubblica di Cuba. Mauricio Martinez Duque. Ha ringraziato e rinnovato gli impegni che già Cuba persegue a livello internazionale, ed in particolare per la Palestina. L’esponente cubano, ha sottolineato – in una diretta simultanea con traduttore Papacci – nella sua chiara esposizione in spagnolo, attirando l’attenzione dei partecipanti, perché ha percorso con brevi concetti tutto quanto Cuba ha fatto, fa ora, e continuerà a fare per il popolo Palestinese, e per tutti i popoli in cerca di autodeterminazione contro il colonialismo, il neocolonialismo, l’imperialismo. Mauricio Duque ha ricordato che, ad esempio, tra Cuba e la Palestina esistono accordi di cooperazione in materia di educazione superiore e cultura. Vige un accordo di cooperazione sportiva che stringe i legami cubano-palestinesi nell’ambito delle attività umane. Solidarietà, amicizia e un forte impegno caratterizzano le relazioni di Cuba con la Palestina, un popolo che è simbolo mondiale di resistenza – proprio come la resistenza che ha vissuto l’Italia – ma anche di speranza. Un’attenzione particolare, l’esponente dell’ambasciata di Cuba, l’ha riservata a tutti i compagni, e a tutte le associazioni che periodicamente si mobilitano e realizzano incontri come quelli di BiblioPop che sono il miglior modo per rispondere alle campagne di disinformazione internazionale che l’imperialismo, con gli Stati Uniti in testa, svolgono su tutte le situazioni in cui sono proprio gli USA ad essere i feroci oppressori, i manipolatori, ovvero amici sostenitori o mandanti di chi lo fa. Invece, appunto, questo tipo di incontri sono l’antidoto, sono la maniera di utilizzare un patrimonio librario come quello che è stato qui presentato e messo a disposizione di giovani e cittadini, per approfondire, per prendere visione, per farsi una propria idea che non passi per gli ordini di verità dettati dall’informazione drogata. Ricordando che al culmine delle opere scritte, ad intercettare la vita di speranza e di realtà che vige a Cuba e che cerchiamo di far conoscere a tutto il mondo, c’è sempre un grande moto di valori e di passioni ed una grande poesia che sintetizziamo nel concetto: Hasta la Victoria Siempre!

Domenica 21 al Teatro Artemisio 'Prestazione occasionale' per la Campaniliana 2018

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Nel ricco programma della “Campaniliana”, seconda edizione della rassegna nazionale di teatro e letteratura dedicata ad Achille Campanile, ampio spazio al teatro.
Il 20 ottobre alle ore 17.30 avrà luogo il convegno-dibattito (con lo scrittore Arnaldo Colasanti, l’autore RAI, archeologo e docente Umberto Broccoli, il giornalista e letterato Rocco Della Corte e il figlio di Achille, Gaetano Campanile) e a seguire l’inaugurazione della Mostra, quest’anno onorata del patrocinio del MIBAC. Domenica 21 ottobre, invece, al Teatro Artemisio Gianmaria Volonté di Velletri andrà in scena “Prestazione occasionale”, la commedia vincitrice della prima edizione del “Premio Nazionale Teatrale Achille Campanile” scritta da Francesco Brandi. È la storia di Lisa, la protagonista, che convoca tre suoi cari amici per chiedere loro di mettere al mondo un figlio. Gli sgangherati personaggi maschili, Enzo, Mattia e Nicola, raccontano il loro disorientamento di fronte alla proposta della donna e ai casi della vita in generale. L’opera che si è aggiudicata la prima edizione è stata portata in diversi teatri, dal Carcano di Milano al Teatro de’ Servi di Roma, e ha avuto la sua data zero a Velletri in gennaio. Per la “Campaniliana” 2018 sarà messa in scena dalla compagnia UILT “Futura Teatro” di Firenze, per la regia di Alessio Coluccia e l’aiuto alla regia di Olivia Fontani. Gli attori saranno Francesca Palombo, Lorenzo Lombardi, Michele Cimmino e Vanni Monsacchi. Il disegno Luci è a cura di Lorenzo Castagnoli, mentre responsabile tecnico dell’audio è Luca Chelucci. Delle scenografie, infine, si occuperà Lorenzo Scelsi. La commedia sarà rappresentata domenica 21 ottobre alle ore 18.00 al Teatro Artemisio-Volonté. Per informazioni sulla prevendita e l’acquisto dei ticket (il costo sarà di € 5,00) sono attivi quattro punti vendita (Libreria Numero 6, Abbigliamento Gina Rossi, Bar La Spiaggetta e Bar della Casa delle Culture - Chiostro Letterario). Dalle 16.00 di domenica 21 si potrà inoltre acquistare il biglietto in Teatro, mentre per le Scuole è previsto un omaggio. Lo spettacolo è prodotto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura, diretta dal Maestro Claudio Maria Micheli.



XXIX Domenica T.O: "A caccia di poltrone" dal 'Vangelo' di Gaetano Zaralli

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Mc 10,35-45

TESTO
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».

Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

COMMENTO
«…vogliamo… Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».

L’evangelista è spietato: potere e poltrona si sposano in modo meraviglioso. La “gloria” di cui parlano Giacomo e Giovanni è solo la volgare ostentazione di sé sui troni dorati del potere. Lo stesso evangelista direbbe oggi, forse con la stessa fermezza, che nelle comuni assemblee civili e religiose, dove il grado di “servizio” appare più nelle parole che nei fatti, si creano ugualmente palchetti e poltrone, che, al contrario di ogni buon intendimento, risentono ancora del peso scandaloso del “potere”.

…gli altri dieci, avendo sentito,  cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni.

Litigiosi, invidiosi, superbi, procacciatori di privilegi, accaparratori di poltrone… questo il quadro che l’evangelista fa dei Dodici. Si sdegnano gli altri apostoli nel terrore di perdere posizioni prestigiose nella corsa ai  primi posti. Quando il vangelo racconta con fedeltà le miserie di chi poi sarà santo, aiuta a credere  nelle verità che con sincerità propone. C’è chi perde la fede per il cattivo comportamento degli uomini di chiesa, c’è, al contrario, chi, senza confondere le miserie umane con la Grazia, rafforza, nonostante tutto, le proprie convinzioni religiose.

“Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati…”.

Esiste la provvidenza che ridimensiona puntualmente le attese vane dei facinorosi. Si parte col voler essere maestri e ci si ritrova umili apprendisti; si costruisce per sé una vita prosperosa e all’improvviso tutto muore nell’insoddisfazione. Solo dal crogiolo  che fonde sofferenza e fatica viene la pazienza dell’umile servitore e la sensibilità attenta del pastore…

“Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono… Chi vuol essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti.”.

Lo Stato Pontificio, se è equiparato ad una nazione, ha un suo capo… quindi…
Bisognerebbe avere la libertà interiore dell’evangelista per riuscire ad essere “spietati” contro una realtà che affonda le radici in epoche storiche di vergogna. Nel Codice di Diritto Canonico, si giura che la Chiesa è davvero il Popolo di Dio e che l’autorità gerarchica davvero si propone come servizio.
Nonostante le rocambolesche vicende umane, se possibile, continuiamo a lavarci i piedi… vicendevolmente, portando nel cuore la speranza di Cristo risorto.

Atletico Velletri, esordio sfortunato. Di Giammarino: “Prematuro dare giudizi, ampi margini di miglioramento”

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Esordio sfortunato nel campionato di Serie D per l’Atletico Velletri. Contro il TLP la squadra biancorossa ha giocato una buona partita, peccando però di concretezza negli ultimi metri. Concretezza di cui, invece, non hanno difettato gli ospiti, bravi a finalizzare al meglio i contropiedi (tre reti in fotocopia sul capovolgimento di fronte) e a sfruttare con cinismo gli episodi capitati a favore.

di Rocco Della Corte

Il primo tempo si chiude sul 3-1, con l’Atletico che spesso schiaccia nella metà campo gli avversari ma non riesce a trovare la via del gol e spesso si ferma anche sul legno o contro le buone parate del portiere ospite. Nella ripresa gli avversari calano il poker, l’Atletico la riapre e sul 2-4 saltano gli schemi: i padroni di casa si lanciano alla ricerca del terzo gol, gli ospiti invece giocano di rimessa. Il 5-2 non taglia le gambe ai ragazzi di Velletri, che hanno la forza di lottare fino all’ultimo e segnare il 3-5 finale. Il commento di Stefano Di Giammarino, direttore sportivo dell’Atletico, analizza al meglio la prima giornata di campionato: “La partita era alla portata, ma ci sono stati momenti in cui la squadra era composta da giocatori che hanno iniziato da pochi mesi a formalizzare il nostro sistema di gioco. Abbiamo pagato un po’ questo margine di inserimento che non c’è stato, nel momento in cui i ragazzi entreranno a pieno nell’ottico di questo schema e nel giusto atteggiamento andrà meglio. Ieri alcuni erano scarichi, dobbiamo lavorare sulle motivazioni, ci vuole più fame e più cattiveria in campo: lavoreremo su questo punto di vista. Bene invece il punto di vista atletico. I margini di miglioramento sono evidenti” – ha concluso Di Giammarino – “e aspettiamo, prima di tirare le somme, almeno quattro o cinque partite per vedere il livello del campionato e capire dove possiamo arrivare. In allenamento i ragazzi si impegnano e spero che i frutti si vedano presto”.

La Spinosa per l'ambiente contro la caccia: "Una pratica fortunatamente destinata all'estinzione"

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa diramata dal Circolo Ambientalista "La Spinosa" di Velletri sul tema della caccia.


"Abbiamo letto una notizia che ci ha lasciato a dir poco sconcertati: il Comune di Velletri organizza un convegno dal titolo "Caccia al domani" sull'attività venatoria, con le associazioni del settore. Di caccia da tempo si parla solo per denunciare la sequenza di ferimenti e di uccisioni di umani o le pratiche crudeli ai danni degli animali, come i richiami vivi o l'uso di tagliole destinate a far morire le vittime. Ma che nel 2018 si torni a discutere di una pratica destinata fortunatamente all'estinzione da parte di un'amministrazione comunale e che l'iniziativa sia patrocinata dall'assessorato all'Ambiente lascia davvero interdetti. Giorni fa il Comitato scientifico dell'ONU ha messo in guardia l'umanità intera sul pericolo del riscaldamento globale: abbiamo pochi anni per evitare il disastro e in questo quadro una iniziativa come quella di oggi ci sembra un insulto all'intelligenza e un'offesa al'umanità".

“Creazioni della fantasia e invenzioni letterarie”: le tante novità della Mostra 2018 su Achille Campanile

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Sabato 20 ottobre si è aperto il sipario sulla mostra fotografico-documentaria che segue il tema scelto per la rassegna. A parlarne, con alcune brevi dichiarazioni, il dottor Rocco Della Corte, curatore scientifico della mostra insieme a Gaetano Campanile, figlio dello scrittore.

La Sala degli Affreschi, sita nella Casa delle Culture e della Musica di Velletri, accoglie l’esposizione “Creazioni della fantasia e invenzioni letterarie”, aperta tutti i giorni fino a domenica 28 ottobre. Tanta l’attesa per questa mostra che seguirà il filo conduttore prescelto per la seconda edizione della rassegna “Campaniliana”, proponendo un percorso di visita totalmente rinnovato rispetto all’anno precedente, sia a livello di pannellistica, con immagini, documenti, manoscritti, corrispondenze e testi selezionati da Rocco Della Corte, sia sul piano della grafica curata da Gaetano Campanile. A rivelare alcuni dettagli è stato lo stesso Della Corte, curatore scientifico: «Il percorso tiene conto della biografia dell’autore, con una grande attenzione al versante giornalistico della sua carriera, per poi soffermarsi sulle fondamentali pagine scritte per la rivista “L’Europeo” e sull’attività di critico giornalistico-televisivo di Achille Campanile che ha inaugurato per primo questo filone di critica a pochi mesi dalla nascita della stessa televisione». «Il rigore filologico» - ha proseguito il curatore - «con il quale si è ricostruito l’intreccio tra il vissuto biografico di Campanile e i suoi continui contributi alla critica televisiva è stato mantenuto nell’allestimento di un’area multimediale, pensata come salottino dove i fruitori potranno guardare video inediti di Campanile che parla di temi come la crisi del teatro e della televisione intervenendo in trasmissioni note». Accanto al filone di critica militante, riguardo e attraverso i media, non sarà trascurata la produzione letteraria, anzi come ha sottolineato Della Corte «si è dato spazio, con l’assenso di Gaetano, alle creazioni della fantasia, in quanto spesso gli articoli di Campanile rappresentavano delle vere e proprie invenzioni, dei pretesti per ricamare su quello che vedeva in tv, ma abbiamo voluto mantenere lo sguardo sulle simultanee invenzioni letterarie. Ho cercato di collocare queste invenzioni letterarie, che rendono un classico tutta l’opera di Campanile, nel contesto più generale del Novecento italiano, mostrando le corrispondenze con Aldo Palazzeschi, Riccardo Bacchelli, Dino Buzzati e altri. Impagabile la collaborazione della Sapienza Università di Roma, con la professoressa Romiti e la dottoressa Nicoletta Rinaldi». L’attenzione della mostra rimane però sulla televisione, con l’esposizione di articoli pubblicati e racconti di critica televisiva. Interessanti gli abbinamenti tra manoscritti, con correzioni e cancellature autografe, e gli articoli andati a stampa su “L’Europeo”, ritagliati e ordinati dallo stesso Campanile, con la possibilità di seguire l’intero ciclo creativo. In ultimo Rocco Della Corte ha specificato altri aspetti: «Segno identificativo della mostra, che quest’anno – pur continuando a essere gratuita – avrà un ticket di ingresso come segnalibro-ricordo per i visitatori, sarà la teca espositiva con gli oggetti personali, deve restare un simbolo di continuità della mostra fotografico-documentaria, con le Olivetti, macchine da scrivere che lo hanno accompagnato tutta la vita, il monocolo, il cilindro». Con l’occasione i curatori Rocco Della Corte e Gaetano Campanile hanno ringraziato il Comune di Velletri, nelle persone del Sindaco Orlando Pocci e dell’Assessore alla Cultura Romina Trenta, e in modo particolare la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura diretta dal Maestro Claudio Maria Micheli, promotrice della rassegna e ideatrice del Premio Nazionale. Uno dei più prestigiosi risultati conseguiti dalla sinergia FondArC/Memoria ‘900, l’Associazione che ha svolto un intenso lavoro per la “Campaniliana” dai turni per la vigilanza alla promozione degli eventi, è il patrocinio del Mibac: un riconoscimento nazionale che testimonia la rilevanza della “Campaniliana”.


Tafani inventa, Cassandra segna: Vjs Velletri corsara a Pomezia

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La squadra di mister Stefano De Massimi soffre ma vince e resta al comando in solitaria. Quarta giornata di campionato per la Vjs Velletri di mister Stefano De Massimi, chiamata ad affrontare un Atletico Enea Pomezia tra le più quotate compagini del girone e reduce da due vittorie consecutive. Pometini che hanno reso la vita non semplice ai rossoneri, in un match sostanzialmente equilibrato e privo di grosse emozioni.

I padroni di casa partono con il piede giusto, ma senza incidere dalle parti di Bernardi. Le emozioni però non tardano ad arrivare e alcuni interventi prodigiosi dell'estremo difensore rossonero lasciano inalterato il risultato. Dall'altra parte la Vjs Velletri produce diverse trame da gioco interessanti, sull'asse offensivo Spagnoli-Cassandra. Proprio quest'ultimo ha l'occasione più ghiotta della domenica al 43esimo, quando si presenta dal dischetto per la massima punizione concessa dall'arbitro. Il tiro è potente e preciso, ma la traiettoria si stampa sull'incrocio dei pali e lo 0-0 rimane in piedi. Nel secondo tempo l'equilibrio continua a regnare sovrano, anche perché la posta in palio è alta: la Vjs Velletri, infatti, vincendo sa di confermare la vetta in solitaria, mentre l'Atletico Enea con un successo aggancerebbe proprio il team di De Massimi. L'espulsione di Cimini per doppio giallo complica i piani, ma con mezz'ora da giocare in inferiorità numerica la Vjs conferma di avere cuore e carattere, ci crede fino all'ultimo minuto e viene premiata nel recupero. Galoppata irresistibile di Tafani, che con intelligenza e astuzia manda a spasso i propri marcatori e serve al centro dell'area per Cassandra un pallone che l'attaccante, da rapace d'area, spinge in rete per l'urlo liberatorio. Un successo di misura importante e che assume ancora più valore visto come è arrivato, in un match dove fra il rigore sbagliato e l'espulsione sembrava essere tutto storto. Per la squadra di mister De Massimi, quattro vittorie in quattro partite e migliore difesa con due sole reti subite, una bella soddisfazione. Testa, però, al prossimo incontro: domenica alle 14.30 al "Giovanni Scavo" arriverà il Doganella, imbattuto e a quota 5, reduce da un pirotecnico 3-3 casalingo. Non sarà una passeggiata. 

VJS VELLETRI: Bernardi, Calcagni, Moscato, Cimini, Bonanni, Simonetti, Fede, Tafani, Spagnoli S., Cassandra, Pelliconi; A disposizione: Morelli, Schiavetti, Della Vecchia, Sabatini, Calcatelli, Fanni, Di Battista, Lorefice, Spagnoli A.; Allenatore: Stefano De Massimi.

A1 femminile, Di Zazzo (F&D H2O Velletri): “Abbiamo bisogno di tempo, continuiamo il nostro percorso”

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Sosta per le Nazionali, ma non si ferma l’attività dell’F&D H2O Domus Pinsa Velletri. Il club del Presidente Francesco Perillo, infatti, prosegue gli allenamenti in vista della difficile gara di sabato 27 ottobre ad Anzio contro il Padova campione d’Italia. La sconfitta contro Bogliasco è già agli archivi e la squadra veliterna tenterà di dare ulteriori segnali di crescita contro una delle più forti compagini in circolazione. Abbiamo ripercorso con mister Danilo Di Zazzo impressioni e analisi a distanza dalla prima gara di campionato, con un occhio alla Serie A1 2018-2019 che si preannuncia complessa ma molto interessante.


di Rocco Della Corte
Mister Di Zazzo, impatto non positivo con la categoria: a distanza di tempo e a mente fredda, quali sono le indicazioni positive e quali quelle assolutamente negative desunte dalla gara contro Bogliasco?

La cosa positiva sono le dodici espulsioni prese a sfavore, significa che qualcosa l’abbiamo prodotta. Le cose negative sono la poca concretezza nelle conclusioni e l’amalgama del gruppo che ancora non c’è per tanti motivi. C’è bisogno di tempo, sapevamo dall’inizio che ci sarebbero stati questi problemi e solo il tempo ci farà capire se saremo bravi a superarli. 

La sosta per le Nazionali è stata dannosa o provvidenziale nel vostro caso? 

La sosta ci è servita comunque per continuare a lavorare. Se abbia fatto bene o meno non posso dirlo, siamo una squadra che ha bisogno di imparare e prendere ritmo e per questo ci serve giocare… 

Passata la paura dell’esordio in massima serie, ora si giocano due partite difficili ma con diversi avversari: Padova e Verona, infatti, rappresentano due banchi di prova dissimili per tanti aspetti. Come state preparando la partita? 

La partita con il Padova è uno step importante per continuare il percorso di inserimento nella categoria. Con il Verona, invece, sarà uno scontro diretto dove potremo e dovremo provare a smuovere la classifica. 

La squadra, dopo la prima giornata, a livello mentale è cresciuta? 

Non credo si possa già dire se la squadra sia cresciuta mentalmente o meno, abbiamo bisogno di tempo per costruire prestazioni migliori. 

In generale, che Serie A1 è questa del 2018-2019? Quali sono le sue favorite? 

Mi riallaccio a quanto ha detto il Presidente. La A1 spaccata di quest’anno è proprio spaccata in due. Padova e Orizzonte Catania sono le favorite assolute, secondo me. Rapallo e SIS Roma possono inserirsi dietro. Seguono importanti squadre come Milano, la stessa Bogliasco e la Florentia. Per la salvezza dico che siamo in tre: oltre a noi, il Verona e il Torre del Grifo.

Guardare la realtà con un «cannocchiale rovesciato»: inaugurata il 20 ottobre la Rassegna “Campaniliana”

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In un affollato Auditorium, all’interno della Casa delle Culture e della Musica, sabato 20 ottobre è stata inaugurata la rassegna nazionale di teatro e letteratura “Campaniliana”, giunta alla seconda edizione, per celebrare l’autore Achille Campanile, vissuto nei suoi ultimi anni tra Velletri e Lariano.

di Valentina Leone
A introdurre il convegno “Achille Campanile critico televisivo e giornalista” è stata una pièce campaniliana, “Dramma di mezzanotte”, rappresentata dai due noti attori Vittorio Viviani e Martina Carpi. Un inizio che ha voluto sottolineare, prima di qualunque discorso sull’opera dello scrittore novecentesco, la priorità data alla parola di Campanile, capace di muoversi dalla quotidianità, come può essere una normale conversazione tra marito e moglie, per catturare l’attenzione del pubblico in quello che è insieme un continua sfida ai limiti linguistici e un’indagine sul relativismo che governa la condizione umana, lasciandoli sospesi sul mistero che «domani non è mai, ma sarà sempre; appena è, non è più domani ma è oggi».
Ringraziando Viviani e Carpi per l’eccellenza nel portare la battuta di Campanile, il dottor Rocco Della Corte, primo relatore a prendere la parola, ha dato prima di tutto spazio alla professoressa Vera Dani, Consigliera della Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura, che ha letto la lettera inviata dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta per esprimere l’orgoglio di vedere realizzata nella sua città, Velletri, una rassegna di levatura nazionale. Il dottor Della Corte, curatore della mostra fotografica-documentaria insieme a Gaetano Campanile (figlio di Achille), si è soffermato dunque sul tema prescelto per la conferenza e che fa da guida all’esposizione, sottolineando il particolare carattere di critica militante operato da Campanile su una televisione che, nata il 3 gennaio 1954, era ai suoi primi passi e che lo scrittore seguirà con diverse rubriche giornalistiche, tra le quali spicca quella per le colonne de “L’Europeo”. Campanile è stato in questo un anticipatore dei tempi, dando inizio a un filone di critici televisivi che conterà nomi illustri negli anni successivi ma anche colpendo la scarsa qualità dei palinsesti, apostrofata nella formula «la scemenza la vogliamo facoltativa, non obbligatoria».
Su questo tema centrale toccato da Della Corte si è agganciato il discorso del professor Umberto Broccoli, conosciuto per la sua presenza nei palinsesti RAI e anche per l’incarico di sovraintendente ai beni culturali del Comune di Roma, il quale ha evidenziato nella grande capacità di inventare slogan uno dei tratti condivisi da Campanile con la sua generazione, la stessa di Ennio Flaiano. Per Broccoli, profondo conoscitore del piccolo schermo anche per l’eredità del padre Bruno, la grandezza di Campanile sta nell’avere circoscritto nei titoli dei suoi articoli di critica – alla stregua delle sue opere letterarie – verità ancora attuali in una tv che, diversamente dai tempi campaniliani, non è quasi più scritta e tuttavia continua ad affidarsi a soluzioni scontate o alla ricerca di domande banali nella tragedia, esemplificate da alcune intitolazioni date da Campanile a pezzi pubblicati su “L’Europeo”: «È troppo bella la nostra TV», «Che mestizia l’ultima notizia!», «Le è piaciuto cadere dal ventesimo piano?» (tutti pezzi esposti in Mostra).
Il dottor Arnaldo Colasanti, presidente della giuria del Premio Nazionale Teatrale “Achille Campanile”, ha invece mostrato agli spettatori alcuni spezzoni di video tratti da film di Charlie Chaplin e di Totò accostati all’atto unico di Campanile “Acqua minerale”, per scoprire la grammatica dell’intelligenza che trama l’intera produzione campaniliana. Oltre l’etichetta troppo stretta di “umorista”, che in realtà adombra la sapienza dell’autore nel far vacillare le doxa – le nostre certezze – con i paradossi, per Colasanti è possibile individuare in Achille Campanile il filosofo che l’Italia aspettava e di cui aveva bisogno. Da ultimo, Gaetano Campanile ha ricordato gli anni in cui il padre lavorava come critico televisivo, spesso presentandosi all’appuntamento di consegna, il giovedì alle 17, senza aver scritto l’articolo e rimediando via telefono con una dettatura in extremis in cui riusciva comunque a trasmettere un’estrema lucidità di visione del reale e di scrittura.
Al termine degli interventi dei relatori, il Sindaco di Velletri Orlando Pocci e l’Assessore alla Cultura Romina Trenta hanno portato il saluto delle istituzioni al folto pubblico presente in sala, rendendo merito a una manifestazione che porta lustro al nome della città anche grazie al patrocinio nazionale del Mibact. In presenza delle autorità cittadine è stata inaugurata nella Sala degli Affreschi la mostra “Creazioni della fantasia e invenzioni letterarie”, che con la sua ricchezza getta nuova luce sulla figura di Campanile, abbracciando gli aspetti biografici, l’inventiva che pervade nei suoi scritti e disegni e soprattutto le sue relazioni intrecciate con personaggi autorevoli del Novecento (Luchino Visconti, Dino Buzzati, Riccardo Bacchelli sono solo alcuni dei nomi possibili), testimoniate dai carteggi epistolari.
Prima visita guidata, a cura del dottor Rocco Della Corte, proprio con le autorità. Un notevole successo per la due giorni iniziale della seconda edizione della rassegna “Campaniliana”, premiata dalla partecipazione calorosa del pubblico, presente anche domenica nella rappresentazione di “Prestazione occasionale” al Teatro Artemisio-Volonté alla presenza dell’autore Francesco Brandi (che vinse il Premio nel 2017) e del presidente UILT Antonio Perrelli. La settimana prevede l’apertura della mostra allestita nella Sala degli Affreschi da lunedì 23 ottobre a sabato 27 ottobre (ore 10.00-12.30 e 16.30-19.00) e domenica 28 ottobre dalle 10.00-12.30. Chiusura in grande stile domenica 28, alle ore 17.30, in Auditorium con la premiazione del vincitore del Premio “Achille Campanile” 2018 e una vera e propria serata di gala in compagnia di volti noti del panorama culturale come Massimo Cinque, Francesco Siciliano, Emilia Costantini, Diego De Silva.







Velletri 2030: "Sempre più interesse sul tema dello sviluppo sostenibile"

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Si rileva un crescente interesse della società italiana per il tema dello sviluppo sostenibile, testimoniato dalle prese di posizione di importanti soggetti economici e sociali, dallo sviluppo di programmi educativi nelle scuole e nelle università e dal numero di iniziative finalizzate a coinvolgere imprese, comunità locali e persone singole sulle diverse questioni dell'Agenda 2030. Obiettivo 2030 - a che punto siamo?


Velletri 2030
Diciassette obiettivi per dodici anni. I leader del mondo nel 2015 si sono impegnati, con la firma dell'Agenda 2030 per uno Sviluppo Sostenibile, a cambiare rotta. A immaginare una crescita diversa, che metta in discussione il modello lineare "estrarre - produrre - gettare". La svolta sembra di quelle epocali: ma a che punto siamo davvero? L'Italia resta lontana dagli obiettivi di sviluppo sostenibile. E' quanto emerge dal Rapporto ASviS 2018 "L'Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile" presentato lo scorso 4 Ottobre, secondo il quale "nonostante il miglioramento che si osserva in tanti Indicatori globali non si è ancora determinata quella discontinuità culturale e di scelte strategiche necessaria per raggiungere, entro il 2030, i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile". Rapporto scaricabile da: http://asvis.it/public/asvis/files/ASviS_REPORT_2018_Final.pdf In Italia - si legge nel Rapporto - "i ritardi della politica sono particolarmente pronunciati, pur in presenza di una significativa mobilitazione del mondo delle imprese, delle istituzioni culturali ed educative e della società civile. Gli Indicatori elaborati dall'ASviS confermano la condizione di non sostenibilità del nostro Paese da tutti i punti di vista, economico, sociale, ambientale e istituzionale". L'Italia mostra segni di miglioramento in otto aree: alimentazione, salute, educazione, uguaglianza di genere, innovazione, modelli sostenibili di produzione e di consumo, lotta al cambiamento climatico, cooperazione internazionale. Per cinque aree, spiega il Rapporto, la situazione peggiora sensibilmente: povertà, condizione economica e occupazionale, disuguaglianze, condizioni delle città ed ecosistema terrestre; mentre per le restanti quattro aree: acqua e strutture igienico-sanitarie, sistema energetico, condizione dei mari, qualità della governance, giustizia e istituzioni efficienti "la condizione appare sostanzialmente invariata". Non c'è unitarietà sulla scelta degli Indicatori da usare per misurare l'impatto delle scelte della politica, soprattutto a livello locale. Per fare una carellata tra le iniziative più rilevanti citiamo. Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sottoscritta da 192 capi di stato e di governo nel mese di settembre 2015, che identifica 17 SDG (Sustainable Development Golas) e circa 240 Indicatori. Successivamente ISTAT ha contestualizzato a livello nazionale molti di questi Indicatori, riducendone il numero e mantenendo a 17 gli SDG che li contengono. Sulla base degli SDG e dei relativi indicatori ISTAT, integrati con ulteriori indicatori EUROSTAT e Regionali, l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) produce degli Indicatori Compositi per la misura della posizione italiana in termini di Sviluppo Sostenibile, che pubblica annualmente con un Rapporto. Allo stesso tempo, ISTAT a partire dal 2013 pubblica gli Indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (BES). L'indice di Benessere Equo e Sostenibile è un cruscotto di 12 dimensioni (domini), articolati in circa 130 Indicatori; nessun Indicatore è presente in più di un dominio e la selezione del dominio nel quale collocarlo segue il criterio di rilevanza. A partire dall'anno 2013, ISTAT fa un continuo aggiornamento degli Indicatori BES, l'ultimo dei quali a luglio 2018 dove per i 12 Domini ci sono 143 Indicatori di BES . Velletri 2030, riferendosi ai principi ispiratori dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, da anni è attenta al tema della "misura", muovendosi indipendentemente con l'obiettivo di proporre uno strumento operativo per il monitoraggio nel raggiungimento degli obiettivi programmatici proposti dalla politica locale, ha pubblicato nel corso del 2018 il Documento "Misuriamo la città per uno sviluppo urbano sostenibile". Il documento è costituito da 19 Temi e 182 Indicatori contestualizzati al Comune di Velletri e l'Associazione sta identificandone le correlazioni con gli indicatori BES ISTAT e le Missioni del Documento Unico di Programmazione (DUP) della città di Velletri. Solo recentemente alcune Amministrazioni locali sono state coinvolte nel trovare una relazione tra gli Indicatori BES e le Missioni del Documento Unico di Programmazioe (DUP). ANCI-IFEL ha recentemente dato vita ad un Gruppo di Lavoro avente questo obiettivo, che coinvolge diversi comuni d'Italia, tra i quali Velletri. Da qualche giorno l'economista Paul Romer ha ricevuto il premio Nobel per l'economia, insieme al collega William Nordhaus, per la sua teoria sulla crescita sostenibile. Una svolta che dimostra come i temi dell'ambiente non siano né estranei alla disciplina, né opposti al progresso, spiegando cosa succede se si cercano maggiore ricchezza e benessere per tutti grazie all'innovazione tecnologica. "Le nostre azioni sono il nostro futuro" - Sergio Mattarella, Giornata Mondiale dell'Alimentazione, 16 Ottobre 2018.

Virtus Velletri: arriva la prima vittoria stagionale

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Arriva alla seconda giornata di campionato la prima vittoria per la Virtus. Come già nel turno preliminare della Coppa Lazio i veliterni violano di nuovo il parquet del St Charles.
Romani che vogliono partire forte e lo fanno con un buon avvio di primo quarto, con un piccolo parziale nei minuti iniziali. La Virtus tiene botta alla prima sfuriata dei padroni di casa e resiste con le giocate offensive di Borro e Puleo. Sul finire del primo quarto Libutti ordina il passaggio alla difesa a zona e la Virtus prende un buon margine di vantaggio. Difesa e attacchi ragionati, alternando giocate in post basso con Di Biase e penetrazioni degli esterni. Il St’ Charles non trova più la via del canestro e si va al riposo sul +12 per Velletri.
E’ Mancini a suonare la carica dopo l’intervallo piazzando i tiri pesanti oltre l’arco (3 le triple realizzate nel quarto per un 5/10 totale) e Virtus che trova il massimo vantaggio sul +20 sul finire del terzo parziale di gioco. Marinelli e Carturan continuano a segnare dalla distanza e anche il pressing dei romani poco impensierisce la Virtus che allunga la mani sulla vittoria controllando i tentativi di rimonta dei padroni di casa. Prossimo impegno per la Virtus Sabato 27 Ottobre, in casa, contro la Willie Rieti. Appuntamento a tutti i tifosi alle 18,15 alla Polivalente per tifare i gialloblu. Per tutte le informazioni visitate il nostro sito web www.virtusvelletri.it o i nostri canali social Facebook e Instagram.

Juniores Vjs Velletri, grande gara e seconda vittoria: battuto il Suio (3-1)

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La squadra di mister Claudio Ciotti domina la partita e batte 3-1 il Suio Terme Castelforte. Dopo l'esordio vincente contro il Roccasecca dei Volsci, la Vjs Velletri Juniores guidata da Claudio Ciotti vince anche la seconda di campionato - prima assoluta al "Giovanni Scavo B" fra le mura amiche - superando per il 3-1 il Suio Terme Castelforte, che infila invece il secondo ko in due gare.
Rossoneri a punteggio pieno dopo una gara dominata e ben disputata. Prima del match minuto di silenzio e commozione per la tragica scomparsa di mister Alessandro Abbatini e Vjs Velletri con il lutto al braccio per ricordare e onorare la memoria dell'indimenticato allenatore, che tanto ha lasciato in eredità al "Giovanni Scavo" e il cui ricordo resterà indelebile nel cuore e nella testa di chi lo ha conosciuto. La partita non ha molto da raccontare, se non il cinismo e la concretezza di una Vjs Velletri decisa a vincere il secondo match di fila e volare a punteggio pieno verso quota 6. Al minuto numero dieci, dopo una bella azione di Passaretta, Ciarla è il più lesto di tutti ad infilare in rete la respinta del portiere per l'1-0 veliterno. Un errore sfortunato di Spallotta, tuttavia, spiana la strada al pareggio del Suio, bravo ad approfittare della situazione e riportarsi in gara. La reazione dei ragazzi di mister Claudio Ciotti è immediata: prima tornano avanti con Di Luzio, poi la chiudono con Rocchi e si va al riposo sul 3-1. Nella ripresa i rossoneri gestiscono il risultato e provano ad insistere sulle fasce e per vie centrali, attaccando con ordine e difendendosi con altrettanto ordine. Il Suio non riesce ad impensierire Leoni, e la Vjs porta via i tre punti dando seguito al successo d'esordio contro il Roccasecca. Sabato per la compagine di Velletri incontro a Nettuno contro la locale Juniores. Non sarà semplice, perchè il Don Pino Puglisi è ancora al palo con zero punti e farà di tutto per sbloccarsi e trovare i primi sorrisi stagionali. VJS VELLETRI: Leoni, Hamza D., Hamza N. (40' pt Imperiali), Spallotta L., Schiavetti, Quattrocchi (25' st Candi), Di Luzio (15' st De Maio), Pagliuzzi (15' st Cafarotti), Rocchi (20' st Tabassi), Ciarla, Passaretta. A disposizione: Iannotti, Klabi, Corbi, Spallotta T. Allenatore: Claudio Ciotti.

Venerdì pomeriggio al Comune di Lariano si è svolto l’incontro con l’autore Piero Proietti

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Venerdì pomeriggio a Lariano alle ore 17 nella location dell’atrio antistante la biblioteca comunale si è tenuta un’interessante iniziativa culturale organizzata dall’amministrazione comunale con la regia organizzativa dell’assessorato alla cultura guidato da Maria Grazia Gabrielli, in collaborazione con la biblioteca comunale di Lariano e la casa editrice Mursia, ovvero la presentazione del libro L’Anarchico che non uccise il re. Il caso Pietro Acciarito.


di Alessandro De Angelis
Presenti all’evento oltre all’assessore alla cultura Maria Grazia Gabrielli, l’autore del libro Piero Proietti, lo storico dei beni artistici Daniele Scifoni e il regista Enzo Toto che ha dato lettura di alcune parti più significative dell’opera. In sala presenti inoltre per l’amministrazione comunale l’assessore al turismo e spettacolo Fabrizio Ferrante Carrante, Chiara Colasanti assessore alle politiche giovanili e pari opportunità. L’incontro è stato introdotto dall’assessore Gabrielli che ha evidenziato l’importanza di tale incontro e dell’opera dell’autore e ha introdotto i vari relatori della serata coordinando gli interventi. Opera che si presenta come un saggio storico e che è molto leggibile e fruibile. Daniele Scifoni ha approfondito la parte relativa al periodo storico dell’imperialismo di cui tratta poi l’opera. Un periodo dove c’era uno sfruttamento delle classi sociali contadine con la questione collegata degli usi civici. In questo contesto si inserisce la protesta di Pietro Acciarito il 22 aprile del 1897 con il tentativo di uccisione verso il Re Umberto I con un coltello, Tentativo che fu prontamente sventato dal re stesso Re Umberto I, che notata tempestivamente l'arma impugnata, fu in grado di schivare con facilità il tentativo dell'anarchico di sferrargli un colpo e rimase illeso. Un gesto nato da una protesta personale dell’Acciarito (nato ad Artena) verso le condizioni in cui versava la classe sociale contadina. Ricordiamo che ci furono ben tre i tentativi di uccisione verso il re Umberto I, e sul caso di Piero Acciarito, non c’è stata nel tempo l’attenzione che meritava. L’autore Piero Proietti nel suo intervento infatti specifica proprio che c’era necessità di approfondire la vicenda Pietro Acciarito che è stato una vittima dello Stato, con il complotto che poi sorge nei suoi confronti.
“Uno scandalo che poi emerso e insabbiato- ha affermato l’autore Piero Proietti- e Piero Acciarito condannato prima all’ergastolo e poi costretto a vivere il resto dei suoi giorni tra atroci sofferenze in manicomi criminali fino alla sua morte nel 1943. Un caso quello di Pietro Acciarito, forse che rappresenta una delle pagine più buie della magistratura. Un caso che è sempre attuale, spesso accadono ancora oggi situazioni di questo tipo. Acciarito era una persona di grande sensibilità e lucidità. Il suo gesto di protesta verso le condizioni in cui era ridotta la classe sociale contadina fu un gesto improvvisato, un tentativo che poi è stato represso e punito duramente con lo scandalo che sorge nei suoi confronti, con una serie di processi e macchinazioni dal quale non uscirà più, con le varie domande di richiesta di grazia sempre respinte”. Un libro che lancia messaggi importanti e che descrive con uno spirito giornalistico, molto fluido e attuale una vicenda di un periodo storico dove le condizioni di vita delle classi più deboli erano veramente difficili. Dopo l’incontro l’autore ha autografato le copie del suo libro e c’è stato un piccolo rinfresco e i ringraziamenti finali a cura dell’assessore Maria Grazia Gabrielli all’autore Piero Proietti, alla casa editrice Mursia, alla biblioteca comunale di Lariano e in particolare a Chiara Rondoni, poi un grazie è andato anche agli assessori Ferrante e Colasanti e a tutto il pubblico intervenuto e un grazie inoltre a Daniele Scifoni e Enzo Toto per la preziosa collaborazione all’ottima riuscita dell’evento culturale.

Shany Martin fra Dado e Brignano con Bonolis: "Incredulità, gioia e preoccupazione!"

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Serata dai grandi numeri al Teatro Olimpico di Roma, organizzata dalla S.O.S.P.E. a cura di Suor Paola a Roma, con la conduzione di Paolo Bonolis: tra i tanti big comici c'è stato anche il nostro concittadino Shany Martin, intervistato per l'occasione.

di Rocco Della Corte
Shany Martin, come ti senti in scaletta fra Dado e Brignano? 

Appena ho letto la scaletta della serata e ho visto che la mia esibizione veniva subito dopo quella di Dado e subito prima quella di Enrico Brignano ho avuto un misto di incredulità, gioia e preoccupazione. Insomma, è come se per lavoro fai il Papa e devi dire qualcosa subito dopo che ha parlato Dio e subito prima che parlerà Gesù. Pure se sei bravo rischi che te menano! 

Che tipo di insegnamenti si traggono in questi ambienti? 

Che ho ancora molto da imparare ma che ho imparato abbastanza per cominciare a raggiungere traguardi come questi. 

Il pensiero che hai avuto prima di esibirti. 

Prima di iniziare qualsiasi esibizione ho un piccolo rito che mi fa sentire più sicuro. Do un bacio al mio ciondolo sul qualche ho fatto incidere una frase di Alberto Sordi che citava nel 'Marchese Del Grillo': "Quando se scherza bisogna esse' seri". 

Il pubblico come ti ha accolto? 

Il pubblico Romano mi fa sentire sempre a casa. Anche stavolta l'ho scampata!
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