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Lariano Politica Nominate, insediate e al lavoro le commissioni consiliari

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A Lariano sono state nominate le commissioni consiliari con i relativi presidenti di commissione e si sono insediate. Andiamo a vedere nel dettaglio la composizione delle varie commissioni e i diversi settori di competenza.

di Alessandro De Angelis
1^ Commissione Consiliare: Emanuele Palmieri (Presidente), Lorena Starnoni, Lucia Prati, Enrico Romaggioli, Sabrina Verri: Ambiente, Viabilità, Arredo Urbano, Servizi Cimiteriali, Randagismo, Protezione Civile). 2 Commissione Consiliare: Lorena Starnoni (Presidente) Lucia Prati, Colasanti Chiara, Montecuollo Francesco, Sabrina Verri: Lavori pubblici, Decoro e riqualificazione urbana, Manutenzione, Patrimonio, Infrastrutture, Sanità. 3 Commissione consiliare: Lucia Prati (Presidente), Emanuele Palmieri, Lorena Starnoni, Montecuollo Francesco, Sabrina Verri):Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Cultura, Pari Opportunità. 4 Commissione Consiliare: Lorena Starnoni (Presidente), Leonardo Caliciotti, Bartoli Sergio, Lorena Starnoni, Cafarotti Tiziana, Sabrina Verri): Bilancio, Tributi, Patrimonio, Trasporti, Personale. 5 commissione Consiliare: Chiara Colasanti (Presidente) Bartoli Sergio, Caliciotti Leonardo, Tiziana Cafarotti, Sabrina Verri: Urbanistica, Attività Produttive, Innovazione, Sport, Politiche Giovanili

L'angolo del computer: addio alle sim card telefoniche

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Una rivoluzione sta per iniziare sul fronte dei futuri smartphone, tablet e personal computer: l’abbandono delle schedine dei gestori telefonici inserite nei nostri dispositivi.


di Stefano Ruffini
C’era un tempo, quando il GSM non esisteva e si usava la tecnologia analogica TACS, in cui nei cellulari bastava avere l’abbonamento telefonico senza dover installare alcuna sim card; poi con l’arrivo di gestori diversi dalla Telecom, nei telefoni prima e negli smartphone e tablet poi, fu necessario inserire le varie schedine. Il sistema però attualmente è poco pratico in quanto, in caso di cambio di gestore o talvolta di cambio di smartphone, è necessario riacquistare un card nuova. Questo perché ad ogni card è assegnata una compagnia telefonica e perché a seconda dei modelli di apparecchio il formato delle schedine può variare da MiniSim, a MicroSim sino a NanoSim che è grande quanto il chip montato sul supporto plastico. In un prossimo futuro finalmente l’accesso alla rete telefonica e dati sarà gestito da un circuito, che chiameremo “eSim”, incluso nei processori (ARM) dei vari apparati e anzi all’estero si stanno già producendo computer che includono questa novità. Questo addio alle card telefoniche porterà un miglioramento: innanzitutto sulla progettazione semplificata e maggiormente miniaturizzata dei dispositivi compresi quelli multi gestore e multi numero telefonico, non solo gli smartphone e tablet, ma anche gli apparati che fanno parte di “internet delle cose” quindi elettrodomestici, allarmi e quant’altro si debba collegare ad internet dove il Wi-Fi non sia disponibile. Altra comodità: quando si dovrà cambiare gestore o cellulare basterà loggarsi con un “utente e password” per attivare il proprio abbonamento in tempo reale e addio anche a sportelletti da aprire, dorsi plastici da staccare e falsi contatti!

Giorgio Zaccagnini (PD) analizza il voto: "Ci assumiamo le nostre responsabilità. Velletri partita diversa"

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Dopo le elezioni del 4 marzo, la nostra Redazione ha ascoltato il segretario del PD locale Giorgio Zaccagnini per un'analisi del voto che ha visto soprattutto nei democratici diversi cambiamenti post-urne, a cominciare dalle dimissioni di Renzi e dalla reggenza di Martina. Ecco come ha analizzato il voto Zaccagnini, anche in prospettiva delle Amministrative del prossimo maggio.


Segretario, è innegabile che il PD sia uscito con tanta delusione dalla tornata elettorale appena trascorsa. Renzi ha parlato di tecnicismi, di incapacità di comunicare quanto di buono fatto. Come giudichi l'analisi del segretario nazionale e condividi la sua scelta di dimettersi? 

Le elezioni politiche ci hanno consegnato un quadro estremamente chiaro: il 70% circa degli elettori, votando per il centrodestra e il M5S, ha scelto un'idea di paese che è diversa, se non completamente opposta nei settori chiave, da quella che come Partito democratico abbiamo cercato di costruire in questi anni di governo e che abbiamo sottoposto agli elettori il 4 marzo scorso. Tradotto vuol dire che abbiamo perso le elezioni e vista la consistenza di questa sconfitta, credo che non dovremmo ricercare attenuanti, ma assumerci le nostre responsabilità. È vero, la nostra comunicazione in campagna elettorale è stata sbagliata perché colpevolmente sbilanciata sull'ottimismo, in un momento di difficoltà oggettiva per il Paese e questo ha finito per farla sembrare troppo spesso semplicistica e fuori dalla realtà. Ma la disfatta della sinistra in Italia, che esce totalmente ridimensionata da queste elezioni, non penso possa essere ridotta solo ad una incapacità di comunicare. Le ragioni sono profonde, radicate nel contesto internazionale e ancorate ad un tempo molto più lungo, durante il quale troppa polvere è stata nascosta sotto il tappeto e le paure degli italiani esorcizzate anziché essere affrontate, con il risultato che oggi la sinistra paga un prezzo altissimo in termini di consenso. In questo quadro, le dimissioni del segretario del principale partito del centrosinistra italiano sono un atto dovuto e di responsabilità, d'altronde quando la squadra non rende come dovrebbe l'allenatore è il primo a pagare, ma sarebbe un errore pensare che questo basti a risolvere i nostri problemi o, peggio ancora, che con questo gesto la discussione interna al PD possa considerarsi esaurita a tal punto da convocare immediatamente un nuovo congresso. 

Il calo di consensi ha determinato una ascesa dei partiti anti sistema. Da dove deve ripartire il Pd per tornare ai suoi livelli?

Io non credo che il Movimento 5 Stelle né la Lega possano più essere definiti partiti anti sistema. Anzi sono perfettamente e completamente radicati nella politica italiana. Le loro sono ricette antiche, che fanno leva sul malcontento profondo che investe la nostra società. Questo ha permesso loro di intercettare molto più degli altri partiti una legittima volontà di cambiamento e solo nei prossimi mesi riusciremo a capire se queste forze saranno all'altezza della responsabilità che gli elettori hanno affidato loro, o se quello che hanno promesso è in realtà un cambiamento gattopardesco. Il PD, dal canto suo, deve ripartire dalla base, ma senza l'ipocrisia di questi anni; quando si perde non si media, ma ci si confronta anche duramente. Solo da questo può nascere il nuovo. Nel farlo, dobbiamo essere consapevoli che il nostro è un sistema parlamentare, il ché significa che non siamo irrilevanti e che anche a noi spetta un ruolo in questa nuova legislatura essendo il secondo gruppo più numeroso alla Camera e al Senato: visti i risultati si tratterà di un ruolo diverso rispetto a ieri, ma comunque primario per il funzionamento delle istituzioni. Dalle assemblee pubbliche che il Partito sta organizzando sui territori in queste ore, emerge una volontà abbastanza chiara dal nostro popolo e tradirla senza coinvolgimento sarebbe imperdonabile, ma non credo nemmeno che i nostri elettori oggi ci chiedano di rimanere semplicemente a guardare quello che accadrà. Ciascun partito è portatore solo di una parte degli interessi del Paese e la politica è il compromesso tra quegli interessi diversi, che non è l'inciucio che sbandiera chi vuole passare per finto puritano, ma è la consapevolezza alta che nessuno può pensare di farcela da solo, tanto meno se si tratta di guidare un Paese complesso come il nostro in una fase difficile come quella che stiamo vivendo. Il passato dell'Italia è pieno di esempi di questo tipo che potrebbero essere citati: proprio in questi giorni ricorre l'anniversario del rapimento di Aldo Moro, basterebbe far tesoro di quella sua visione di compromesso per affrontare con maggiore consapevolezza il presente. Ma si sa che “la storia insegna, ma non ha scolari” e l'Italia oggi nemmeno una classe dirigente all'altezza probabilmente. 

Oltre il dato statistico, quali sono i motivi di tanta sfiducia mostrata anche dagli stessi militanti? Il nome di Zingaretti potrebbe essere utile, come quello di Orlando, per uno spostamento dell'asse a sinistra e una riunificazione di tutte le forze progressiste intorno al Pd? 

I militanti sono sfiduciati perché in questi anni il partito li ha chiamati solo quando era giunto il momento di contarsi. Pochissimi confronti, nessuna rete. Non credo sia questo il luogo idoneo per affrontare una discussione sulla forma partito, mi limito a dire che quella che ha prevalso in questi anni è tipica del partito all'americana: un comitato elettorale perenne, che si gonfia al momento di qualsiasi elezione e si sgonfia un minuto dopo i risultati. Per questo sarebbe l'ennesimo errore clamoroso giocare al toto nomi adesso: innanzitutto perché all'orizzonte non c'è ancora nessuna contesa e quindi trovo del tutto fuori luogo ogni fuga in avanti di pseudo candidati, ma soprattutto perché quello che serve non è un nuovo “salvatore della patria”, né tanto meno una gara interna a chi è più di sinistra. Abbiamo già dato, così rischiamo di non avere nemmeno più l'asse da spostare. 

A Velletri le percentuali non differiscono dal nazionale. Fermo restando le dovute distinzioni tra le amministrative e le politiche, come giudichi il voto dei veliterni, governati dal centrosinitra negli ultimi dieci anni? 

Il voto degli elettori non si giudica, al massimo si analizza, ma si rispetta. Tuttavia, penso anch'io che quella delle amministrative di maggio sarà una partita completamente diversa, con altri fattori già pronti a determinarla. Il più importante in quel contesto è la faccia, c'è chi davanti ai veliterni l'ha già persa quando ha male amministrato la città, generando debiti, clientele e favoritismi che hanno infangato la nostra storia. 

Mancano 60 giorni o poco meno all'ufficializzazione delle liste. Pocci è il vostro nome, ma il fronte del centrosinistra sarà unito come nel Lazio (dove Zingaretti ha vinto e il veliterno Ognibene eletto con LeU) oppure si configura una situazione sul modello nazionale? 

Credo che i risultati usciti dalle urne il 4 marzo lascino pochi dubbi su quale debba essere la strada per la sinistra italiana a tutti i livelli: si tratta di scegliere tra l'unità o l'irrilevanza. E, modestamente, ho sempre lavorato per la prima opzione. Una sinistra relegata ad un mero ruolo di presenza, senza la minima possibilità di determinare le scelte politiche, non serve al Paese. Le dinamiche nazionali ci hanno portato divisi alle elezioni e oggi siamo chiamati a leccarci le ferite anche per questo. Si può sbagliare, per carità, ma perseverare risulterebbe oltremodo diabolico. Soprattutto se guardiamo anche i dati del Lazio dove, nonostante l'unità, il centrosinistra non avrà la maggioranza nel prossimo Consiglio regionale. Questo significa che stare insieme deve essere il punto di partenza, ma le sigle da sole non bastano. Ecco perché a Velletri già da mesi siamo impegnati a costruire un progetto credibile di governo della città e l'elezione a consigliere regionale di Daniele Ognibene, con il quale colgo l'occasione per congratularmi anche pubblicamente, oltre ad essere positiva innanzitutto per la rappresentanza del territorio, credo che aiuti anche tutto il centrosinistra locale. Qui dovremo essere bravi ad interpretare le esigenze dei cittadini e credibili nelle soluzioni da adottare. Non si può pensare di amministrare Velletri senza conoscerla fino in fondo e in questo Orlando Pocci rappresenta una garanzia. Nei prossimi giorni apriremo il comitato elettorale per avere una casa comune dove far confluire le idee e i progetti per la città e saremo in grado di svelare la composizione della coalizione con la quale ci presenteremo alle elezioni. In questo quadro politico in continua evoluzione, la mia idea di fondo resta sempre la stessa per il centrosinistra: è possibile contribuire al suo successo da prospettive differenti e su questa base contaminarsi a vicenda, ma tutto diventa irrilevante se non si hanno il coraggio e la convinzione di fare innanzitutto una precisa scelta di campo.

Dal 23 Marzo all'8 Aprile arte in mostra presso Très Chic

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Trés Chic inaugura la Festa delle Camelie con una mostra di Pittura Botanica, antica disciplina dedicata alla raffigurazione del regno vegetale. Il 23 marzo dalle 18,30 presso i locali di via Guido Nati 14, grazie alle opere di Giovanna Guzzardi, Donatella Leonardi, Antonella Mariani, Alfredina Nocera, Daniela Savoia, Gianfranco Vaccari, Silvana Volpato e di Alessandra Zoppini, potremmo immergerci in un mondo fatto di piante e fiori.

Sarà possibile così riscoprire la magia dell’antica tecnica dell’acquerello botanico nelle bellissime tavole che saranno esposte fino all'8 aprile. Una tavola botanica risponde a regole ben precise: le piante devono essere ritratte dal vero, in grandezza naturale, in modo scientifico, con tutti i dettagli che rendano il soggetto riconoscibile e identificabile al primo colpo d’occhio. Con pazienza e maestria un foglio di carta, qualche goccia d’acqua e un microgrammo di pigmenti potranno essere trasformati in un’ opera in grado di indurre a riflessioni sulla bellezza e infinita sapienza della natura. L'evento è inserito all'interno del programma dell'annuale Feste delle Camelie del Comune di Velletri.

Inaugurazione venerdì 23 marzo ore 18,30.
Presso Tréc Chic Via Guido Nati, 14 (Velletri)
La mostra proseguirà fino all' 8 aprile con i seguenti orari:
lun-sab 9,30-13 e 16,30-20
domenica 10-13
Ingresso libero

Coppa Italia, Serie A e Serie B: continuano le partite al "Maracanà"

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Ecco tabellini, risultati e marcatori dell'ultimo turno di A e B al "Maracanà" di Velletri.


COPPA ITALIA

SERIE B

THE AND – HERTAVERNELLO  9-5
Formazione/marcatori. Bernardi Mirko, Milonni Marco 2, Salvatori Fabio, Todini Daniele 1, De Santis Alessandro 2, Cucchiarelli Alessandro 4.
Formazione/marcatori: Candidi Cristian, Chianese Nicola 1, Gasbarri Emanuele 1, Parroni Marco 1, Mariani Emanuele, Serangeli Roberto 2.
MG: Milonni Marco (The And)
MP: Bernardi Mirko (The And)
Arbitro: Barlone D.


EUROSAERVICES ANTINCENDIO – FC MOTORS   2-3
Formazione/marcatori. Ferraro Cristian, Villari Paolo 1, Tani Giorgio 1, Bonanni Damiano, Monti Andrea, Piccinni Marco, Poggi Giovanni, Mammucari Luca.
Formazione/marcatori. Carpico Alessandor, Cedroni Federico, Costantini Fabrizio 1, Di Luzio Loris, Evangelisti Emiliano 1, trivelloni Alessio, Zaccagnini Francesco, Mammucari Emanuele 1.
MG: Mammucari Emanuele (Fc Motors)
MP: Trivelloni Alessio (Fc Motors)
Arbitro: Leone C.


EDIL IMPIANTI – CARROZZERIA ZACCAGNINI   7-7
Formazione/marcatori. Bastianelli Marco 5, Bracchetti Daniele, Latini Denis 1, Canini Alessandro, recine PAtrik, Olivera Alex Ramos 1.
Formazione/marcatori. Billi Marco 3, Caponera Marco 1, Felci Fabrizio, Mancini Rossano 1, Mollicone Paolo 2, Silvestrini Fabrizio.
MG: Bracchetti Daniele (Edil Impianti)
MP:  Silvestrini Fabrizio (Carrozzeria Zaccagnini)
Arbitro: Leone C..


SERIE A

CAFFETTAIO MATTO – DETA ELETTROIMPIANTI  10-2
Formazione/marcatori. Cibba Davis, germini Gianmarco 3, Leoni Emanuele 1, Manciocchi Giordgio 3, Marra Stefano 2, Severini Davide 1.
Formazione/marcatori,. Del Zanno Devis, Di Bella Fedeico, Adinolfi Alessandro, Romaggioli Daniele, Esposito Daniele 1, Batoli Simone, Movetti Simone, falconetti Paolo 1, Bavaglini Alessio, Mancini Valerio.
MG: Cibba Davis (Caffettaio)
MP: Botticelli Alberto (Caffettaio)
Arbitro: Santantonio D.


EDIL ROCCHI – AJAX  7-5
Formazione/marcatori; Candidi Alessio, Giuliani Lorenzo 2, Rocchi Manuel 2, Rocchi Marco 2, trusca Gabriel 1, Valeri Marco.
Formazione/marcatori: Favetta Cristian 2, Mammucari Francesco 1, Miccolis Antonio, Montagna fabio 1, Piccolo Ivano,  Sciotti Matteo 2, Tulli Matteo.
MG: Giuliani Lorenzo (Edil Rocchi)
MP: Candid Alessio (edil Rocchi)
Arbitro: Santantonio D.


PIZZERIA ITALIA – CASTELLI ROMANI “CARLO VURCHIO”  5-2
Formazione/marcatori: belli Rossano 1, Cavicchia Emanuel, Saporosi Roberto, Latini Riccardo, Leoni Daniele 1, Agostani Fabrizio 3.
Formazione/marcatori. Bagaglini Claudio 1, Perciballi Daniele 1, Piccolo Stefano, Zaccagnini Luca, Santonastaso Enzo.
MG: Agostini Fabrizio (Pizzeria Italia)
MP: Latini Riccardo (Pizzeria Italia)
Arbitro: Barlone D.








Ninfa, nel prossimo week end le prime aperture stagionali del giardino dei Caetani

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Il Giardino di Ninfa quest’anno riaprirà al pubblico il week end pasquale, sabato 31 marzo, 1° e 2 aprile, per la nuova stagione di fioritura.
La Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus, come per i due anni passati, conferma che le prenotazioni vanno fatte online attraverso il sito www.giardinodininfa.eu, ciò rende più agevole e piacevole la passeggiata in uno dei Giardini più bello del mondo che, nonostante la siccità della passata stagione estiva, ha ripreso vigore grazie alle piogge di questo inverno ormai alla fine e si prepara ad accogliere i visitatori. Rimane la possibilità per i gruppi organizzati (minimo 25 partecipanti) di visitare il Giardino di Ninfa in qualsiasi giorno dell’anno, al di fuori dei giorni di apertura al pubblico, su prenotazione fatta inviando una email a caetani.monumentonaturale@panservice.it per concordare giorno ed orario. Per le scolaresche rimane la possibilità di prenotarsi il lunedì e mercoledì di aprile e maggio ai contatti presenti sul nostro sito www.fondazionecaetani.org. Questa stagione vede anche la presenza dell’associazione Strada del Vino, dell’Olio e dei Sapori della provincia di Latina che promuoverà i prodotti eno-gastronomici locali ad i visitatori che acquisteranno il contributo di ingresso sul sito www.giardinodininfa.eu. Quest’anno l’apertura la pubblico del Giardino sarà anticipata dalle Giornate FAI di Primavera il 24 e 25 marzo grazie alla Delegazione FAI di Gaeta Latina. Grazie ad i giovani ciceroni del FAI, Fondo Ambiente Italiano, il Giardino di Ninfa mostrerà al pubblico la sua parte meno conosciuta, al di là delle mura di cinta della città medievale. Il percorso si snoderà partendo dalla Chiesa di San Pietro fuori le mura (XII sec.), una delle chiese più grandi delle Ninfa medievale, a tre navate con abside riccamente decorata, che si staglia sullo sfondo dei Monti Lepini. Si costeggerà poi la doppia cinta muraria fino ad arrivare ad una delle porte di Ninfa, Porta San Salvatore, dove sarà possibile riflettere sul sistema difensivo della città, e si concluderà la passeggiata presso il Ponte a due luci sul fiume Ninfa per ammirare il custode maestoso e silente dei segreti del Giardino, il centenario Pioppo nero, inserito dal 1982 nella lista degli “Alberi monumentali d’Italia”.

L’F&D H2O Domus Pinsa sbanca Pescara e chiude in vetta il girone d’andata della Serie A2

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Dopo il sorpasso, la conferma: l’F&D H2O Domus Pinsa vince con un’altra bella prova la gara in casa dell’ultima in classifica Pescara e chiude, al giro di boa, prima in graduatoria. 

di Rocco Della Corte
Le ragazze di mister Di Zazzo, di fronte al fanalino di coda, mantengono costantemente il risultato in sicurezza e al fischio finale portano a casa tre punti importanti. Un 13-7 quello guadagnato dalle veliterne che regala, con merito, il primo posto alla fine del girone di andata per la seconda stagione consecutiva. Primo parziale subito a favore della squadra del presidente Perillo, che chiude sul 3-1. Più combattuto il secondo tempo, che termina con il 4-3 per l’F&D H2O. Nelle ultime due frazioni le distanze restano invariate (3-1 e 3-2) e il risultato finale arride alla squadra di mister Di Zazzo, che commenta così la prova offerta dalle sue ragazze: “Partita giocata e vinta senza strafare, abbiamo fatto il minimo sindacale per portarla a casa e siamo stati sempre aventi di almeno tre gol. Loro sono una squadra pesante, giocano molto con le mani addosso, e questo tipo di gioco lo soffriamo un po’. Tuttavia ci capiterà anche con altre squadre”. Sul primato confermato, il tecnico veliterno si complimenta con le sue atlete e lancia un messaggio per il proseguo del campionato: “Ci godiamo questo primo posto di campioni d’inverno, cercheremo di gestire ogni situazione che avremo davanti nel miglior modo possibile”. Sugli scudi, nella gara della Piscina “Le Najadi” di Pescara, Clementi (sei reti) e Pustynnikova (tre gol), che si confermano ai vertici della classifica marcatori come prima e seconda, oltre alla doppietta di Rosini e ai gol singoli di De Marchis e Bagaglini. Tredici marcature importantissime, ma all’orizzonte già l’ostica trasferta di Catania che vedrà la capolista affrontare il Torre del Grifo: “Una partita impegnativa, fare punti lì sarà importante perché sono una squadra cresciuta tanto di gara in gara”, commenta Di Zazzo in merito al prossimo match.

PESCARA – F&D H2O VELLETRI 7-13 (1-3 / 3-4 / 1-3 / 2-3) 

PESCARA: Travaglini B., Finocchi (1), Scialoia, Della Porta (1), Travaglini F. (1), Di Berardino, Vidonis (2), Perna Van., Cavaliere, Colletta (2), Perna Ver. , Giordano. Allenatore: Arnaldo Castelli 

F&D H2O VELLETRI: Minopoli, Mastrantoni, Pustynnikova (3), De Marchis (1), Zenobi, Rosini (2), Bertini, Tomassini, Passaretta, Clementi (6), Turchi, Bagaglini (1), Mordacchini. Allenatore: Danilo Di Zazzo

Arbitro: Cataldi 

Marco Balzano: “Non è letteratura se non tratta di argomenti anche scomodi”

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Restare, come estrema forma di resistenza, quando tutti scappano. Vivere di fronte all’acqua che sale e rischia di affogare cose e persone, senza rinunciare alla propria identità e al proprio ambiente.

di Rocco Della Corte
Resto qui, edito da Einaudi, è un vero pezzo di bravura del giovane ma affermato scrittore Marco Balzano, che nel venerdì pomeriggio della Mondadori Bookstore Velletri-Lariano ha dato prova, qualora ce ne fosse, bisogno delle grandi capacità narrative e colloquiali. Docente di Lettere nella vita, scrittore fuori dalla scuola: i due mestieri che ha sempre sognato di fare ora sono realtà, e Balzano dopo la vittoria del Premio Campiello nel 2015 è diventato un punto di riferimento per milioni di lettori.
Il suo ultimo romanzo coniuga un’approfondita indagine storica, che parte da Curon agli albori del Ventennio, ad appassionate vicende umane e familiari, partendo dalla protagonista Trina. Nell’Italia delle grandi opere idrauliche, le dighe hanno sommerso interi paesi: dalla copertina del libro, infatti, si vede un campanile che emerge – ultimo baluardo di una realtà sommersa – da un lago artificiale. Una trasposizione di quell’elemento architettonico è proprio la maestra Trina, che di fronte allo spopolamento della sua terra e all’imposizione del Regime che le impedisce di fare la maestra, resiste da sola, si difende con le parole e con il coraggio insieme a suo marito. “Ho voluto raccontare una storia che viene da un lavoro molto difficile, fatto di interviste e ricerche di testimonianze. C’è stata diffidenza, all’inizio, poi fortunatamente ho raccolto gli elementi necessari e ho iniziato a scrivere”: Marco Balzano, da Curon, ha costruito un romanzo bello da leggere e in linea con quel filone impegnato e allo stesso tempo qualitativamente alto di cui c’è un gran bisogno nella letteratura odierna.
La figura di Trina, il contesto storico così accurato, le tante sfaccettature dei personaggi includono – oltre ad una patina nostalgica – le suggestioni dei luoghi e delle storie personali degli stessi. Balzano, però, non si è soffermato solo sul suo romanzo ma ha affrontato diverse questioni, a cominciare dai giovani, con cui è in continuo contatto non solo per la sua passione letteraria ma soprattutto per la professione che svolge: “Non sono d’accordo sui sommari giudizi che spesso ascolto sui giovani. Bisogna saperli stimolare, comunicare con loro – in merito alla letteratura – con la stessa immediatezza degli input che forniscono i cellulari. Quando i ragazzi si interessano lo fanno con sincerità. La famiglia è un’istituzione, la scuola ha un compito che non è di guida ma di presidio. Credo comunque che, anche a livello politico, nessuno metta i ragazzi e le nuove generazioni al centro. Ecco spiegato il disinteresse”. Anche sulla letteratura degli anni Duemila, il giudizio di Balzano è molto netto: “La letteratura offre delle proposte valide e interessanti.
Io, personalmente, non la concepisco come tale se non affronta i problemi e gli argomenti anche scomodi. Lo faccio in questo libro come in altri, lo dico in tanti saggi. La letteratura deve fare discorsi precisi e non essere solo fantasia, ma anche impegno”. Fantasia e realtà che si intrecciano in Resto qui, con l’insegnamento di Fenoglio, Calvino e Natalia Ginzburg, per una storia tra le più belle dell’anno. Un incontro, quello con Marco Balzano, fortemente apprezzato dal pubblico veliterno: una perla di cultura e di emozioni nella programmazione della Mondadori di Velletri.

Gialli, serial killer e tanta ironia: Alicia Bartlett-Gimenez conquista Velletri

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Un’autrice di fama internazionale per la domenica pomeriggio targata Mondadori Bookstore. Nella sede di Velletri, di fronte ad un pubblico numerosissimo che ha letteralmente affollato i locali della Libreria, la giallista del noir sociale Alicia Bartlett-Gimenez ha presentato il suo ultimo romanzo, Mio caro serial killer, edito da Sellerio.

di Rocco Della Corte
Con uno spirito fortemente ironico e un italiano fluente, la scrittrice è partita analizzando il nome della protagonista: Pedra Delicado, un’investigatrice dalle mille doti, che presenta un autentico ossimoro tra il nome e il cognome. “Non ci avevo nemmeno pensato – ha svelato la Bartlett – ma è proprio così. Sicuramente tutti i casi con cui si trova a dover combattere la portano a dover mettere in campo sia la sensibilità che la durezza”. Un personaggio, quello di Pedra, che ha conquistato milioni di lettori e che prima o poi doveva scontrarsi con questo serial killer: “Una tappa forse obbligata per chi scrive i gialli, questo assassino che uccide donne sole e di mezza età mette a dura prova sia Pedra che i suoi collaboratori”. Molto interessante è anche l’analisi che la Bartlett traccia della polizia spagnola, fatta di rispetto e gerarchie. Ma quello che ha sottolineato l’autrice è l’aspetto umano, anche squisitamente femminile, di Pedra: “Chi lo ha detto che le donne devono avere per forza un marito?
Si sta bene anche da sole – ha detto, scherzando, l’autrice in merito alla protagonista – e spesso nelle grandi città, dove non c’è quel clima confidenziale tipico dei paesi, è uno stato ricorrente”. Anche il titolo del romanzo, con una patina sarcastica o ironica, non è sfuggito ai lettori: “In effetti definire un assassino seriale come ‘mio caro’ la dice lunga sul carattere di Pedra. Racchiude uno spirito sornione e sdrammatizza”. La definizione di “noir sociale”, a cura di alcuni critici letterari, non dispiace alla Bartlett, definita da altri la Camilleri spagnola: “Essere paragonata al Maestro da una parte mi fa pensare che sono avanti con l’età – ha dichiarato, sempre con il sorriso – ma per me è un onore incredibile. Pensare che Camilleri alla sua età scrive, nonostante i problemi di salute legga, si informi e sia sul pezzo è davvero entusiasmante. Rimane uno dei più grandi autori contemporanei”. Sollecitata dalle domande di Ezio Tamilia, l’autrice ha parlato anche di questioni extra-letterarie: dall’indipendenza della Catalogna, tema dibattuto in Spagna, all’espressione massima di libertà, che in Mio cario serial killer viene individuata nel suicidio. Su quest’ultimo tema si è aperta una discussione riguardo le differenze tra Spagna e Italia, due paesi cattolici ma con una diversa impostazione culturale su argomenti come l’eutanasia o le unioni civili. Impossibile, poi, in virtù dell’occhio attento sull’attualità, non parlare di Trump: “Quell’uomo mi spaventa, non posso che definirlo con parole poco belle. Farebbe guerra a chiunque, è pericoloso, e il pensiero che sia succeduto ad Obama è terribile”.
La conversazione è dunque tornata sui binari della letteratura, poiché è stato chiesto alla Bartlett i suoi generi preferiti: “Ovviamente il giallo, ma mi piacciono molto i saggi e tutti i romanzi in generale. Un po’ meno la poesia, ma perché bisogna avere gli strumenti per capirla”. Sulla crisi della cultura e delle lettere in generale, la Spagna sembra passarsela meglio rispetto alla nostra nazione, ma la scrittrice è stata conquistata dall’Italia: “Considero l’Italia la mia seconda patria. Qui c’è un calore diverso. In Inghilterra, ad esempio, per farsi firmare una copia o avere una dedica lo chiedono appena. In Spagna ti dicono ‘passavo di qui, per caso può farmi un autografo?’. Invece gli italiani mi raccontano la storia della loro vita, dalla nonna anziana che legge i miei romanzi alla madre che mi ha visto su un giornale. Sono calorosi e spontanei, caratteristiche che amo”. Un vero e proprio successo, sia di pubblico che di gradimento, per la presentazione di Alicia Bartlett-Gimenez. Intervistata dal TG2 proprio il giorno prima del suo incontro con il pubblico di Velletri, l’autrice spagnola ha terminato il suo breve tour italiano composto di tre date (Roma, Milano, e quella della nostra città). Un’occasione prestigiosa per gli spettatori accorsi, che hanno dato vita ad una lunga fila per una foto ricordo e un firma-copie. La Mondadori Bookstore Velletri-Lariano esprime soddisfazione per l’ennesimo evento partecipato ed è già pronta al prossimo appuntamento: sabato 24 marzo, alle ore 18.30, arriverà Enrico Vanzina per presentare La sera a Roma (Mondadori).

Trattamento dei rifiuti: l'intervento di Velletri 2030

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Torniamo a parlare di trattamento dei rifiuti cercando di alzare lo sguardo e capire cosa sta accadendo intorno a noi, sia a livello nazionale che europeo, che inevitabilmente influenzerà le politiche locali.


Velletri 2030
“Emergenza rifiuti, eccessivo ricorso alla discarica, carenze di impianti per il recupero, mancato decollo dell’economia circolare. Sono esempi di disfunzioni causate dal non funzionamento di un corretto sistema di prezzi nel ciclo dei rifiuti urbani. Un sistema di prezzi coerente con la gerarchia dei rifiuti sarebbe in grado di guidare il sistema verso una allocazione preferibile delle risorse, ovvero un maggiore benessere sociale”. Si apre con questa considerazione il Rapporto di Ref Ricerche dal titolo “L’Authority e le nuove competenze sul ciclo dei rifiuti: un floor normativo e competitivo per lo sviluppo industriale” pubblicato lo scorso 27 Febbraio e disponibile online a: http://www.refricerche.it/fileadmin/Materiale_sito/contenuti/Dossier_Rifiuti_REF_Ricerche.pdf A partire dagli ultimi dati disponibili, lo studio fotografa la situazione italiana e prova a delineare il terreno su cui si troverà ad operare ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), il nuovo nome dell’Autorità per l’energia dopo l’attribuzione della competenza sui rifiuti, nata ufficialmente con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2017 della Legge di Bilancio 2018. Sono attribuite ad ARERA le nuove competenze al fine di migliorare il sistema di regolazione del ciclo dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati, per garantire: accessibilità, fruibilità e diffusione omogenee sull’intero territorio nazionale; adeguati livelli di qualità in condizioni di efficienza ed economicità della gestione, armonizzando gli obiettivi economico-finanziari con quelli generali di carattere sociale, ambientale e di impiego appropriato delle risorse; l’adeguamento infrastrutturale agli obiettivi imposti dalla normativa europea, superando così le procedure di infrazione già avviate con conseguenti benefici economici a favore degli enti locali interessati da dette procedure. Compito non semplice. Infatti, nello scrivere le regole per il settore, ARERA dovrà confrontarsi con un sistema di regolazione multivello, la grande disomogeneità esistente a livello nazionale, la necessità di completare un riassetto della governance, le carenze infrastrutturali e il deficit nella programmazione (si vedano i ritardi nella revisione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti su cui pende un precontenzioso in sede europea). I principali vincoli normativi che influenzeranno l’attività del regolatore, spiega il Rapporto Ref Ricerche, sono infatti i principi di “autosufficienza”, “prossimità” e “gerarchia” nelle operazione di gestione dei rifiuti. Fattori che “unitamente alle scelte compiute in merito alla dimensione degli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato)” impattano sulla dotazione impiantistica degli impianti di trattamento (distribuzione territoriale, tipologia e capacità) che, a ritroso, “influenza il settore della raccolta dei rifiuti, la sua struttura e organizzazione e, quindi, la sua dotazione di fattore lavoro e capitale”. Si pone così un ulteriore “vincolo industriale” che impone di identificare “in maniera differenziata per ciascun territorio”, il fabbisogno di investimenti “sia a valle che nella stessa fase della raccolta, in funzione del rispetto della gerarchia, degli obiettivi di riciclaggio e dei principi di autosufficienza e prossimità”. A cascata, “la dotazione impiantisca e l’individuazione del fabbisogno residuo di trattamento funzionale al rispetto di vincoli e obiettivi” non può che influire “sull’articolazione del servizio e i relativi costi, anche ambientali”. Per quanto riguarda l’articolazione tariffaria, il Rapporto sottolinea che, la regolazione dovrà tener conto del principio “chi inquina paga” disincentivando, quindi, la produzione di rifiuti e in particolare di quelli indifferenziati. Un’impostazione che, si legge, potrebbe includere nel raggio di azione dell’Autorità anche le attività “relative alla completa applicazione del principio della responsabilità estesa del produttore”. “Si tratta - conclude - di una riflessione sulle regole e sul governo dei ciclo dei rifiuti, il cui auspicio è favorire la maturazione di scelte utili a innescare una trasformazione in senso industriale, volano di investimenti e occupazione, e rispettosa dell’ambiente”. E' di questi giorni l'approvazione da parte del Parlamento Europeo delle nuove norme sui rifiuti. La quota dei rifiuti urbani che dovranno essere obbligatoriamente riciclati salirà dall’attuale 44% al 55% dal 2025, al 60% dal 2030 e al 65% dal 2035. E’ quanto prevedono quattro provvedimenti approvati lo scorso 27 Febbraio dalla commissione Ambiente dell’Europarlamento (ENVI) nell'ambito della strategia UE sull’economia circolare. Gli Stati membri UE dovranno inoltre assicurare che dal 2030 non vengano più conferiti in discarica i rifiuti riciclabili e che dal 2035 la quota complessiva di rifiuti urbani destinati alle discariche non ecceda il 10%. In linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’ONU fissati dall'Agenda 2030.

Full di Podi nel Campionato Regionale Gold Maschile per la Ginnastica Res Novae

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Sabato 17 Marzo 2018, si è svolta a Civitavecchia la seconda prova del Campionato Individuale Gold Allievi, Junior e Senior e del Campionato di Specialità Junior e Senior.


di Leandra De Marzi


Nel campionato Individuale, massimo campionato a livello Federale, dove gli atleti si confrontano su tutti e sei gli attrezzi, per la categoria Allievi, Fascia A4, pronti a difendere il color Res Novae (ormai entrato nella ruota cromatica), un agguerrito Kevin Annino ed un grintoso Simone Di Lazzaro. Consapevoli dei propri mezzi e sicuri del gran lavoro svolto in palestra, affrontano al meglio la loro gara, iniziando a Sbarra con ottime esecuzioni, e l’inserimento di nuovi elementi; Passavano poi al Corpo libero, rinnovato per entrambi in difficoltà, che ci lascia soddisfatti. Al Cavallo eseguivano due buone esecuzioni per entrambi per passare agli Anelli davvero ben eseguiti; Al Volteggio bene i due salti per Annino, mentre Di Lazzaro purtroppo incappava in un errore. Finivano la gara alle parallele con due esecuzioni pulite in stile Res Novae. Simone dopo uno stop forzato, rientrava così in gara, ottenendo uno strepitoso secondo posto assoluto, mentre Kevin migliorava notevolmente il suo parziale, rispetto alla prova precedente, ottenendo un ottimo quarto posto Anche la Classifica regionale, decretava Simone Vice Campione Regionale e Kevin ai piedi del Podio, a poco dal terzo!
Non ci resta che tornare a casa a fare quello che più ci piace, lavorare sodo giorno dopo giorno, per preparare al meglio la fase di zona tecnica, con la diligenza e la serietà che ci contraddistingue, senza trovare scuse, ma solo con tanta voglia di migliorarci sempre di più. Nemmeno il tempo di complimentarci che scendevano in campo, pronti ad affrontare il Campionato di Specialità i nostri Leonardo Di Meo, Patrik Taloni, Daniele Pileri, Francesco Iacoacci. Questi ragazzi ormai proiettati nell'età adulta, barcamenandosi tra studi universitari e lavoro in palestra, trovano comunque il tempo di allenarsi dalle due alle tre volte a settimana, mantenendo nonostante ciò il loro repertorio, e prendendo parte ad una gara che non ti obbliga a fare il giro sui 6 attrezzi ma di scegliere quelli dove ci si esprime al meglio; Svolgevano così delle ottime prove, ottenendo degli ottimi piazzamenti, tra cui un secondo posto Leonardo, al Corpo Libero, un secondo posto Francesco agli Anelli, un secondo posto Patrik al Cavallo, un primo Daniele alle Parallele ed un secondo Francesco sempre alla parallele, confermando tali posizioni, nella classifica regionale ed ottenendo così il passaggio nella fase di Zona Tecnica di Aprile; Un plauso da parte del presidente a tutti gli atleti e ai tecnici della Res Novae, che lavorano quotidianamente in una realtà societaria, con serietà e professionalità. Appuntamento adesso alla prossima settimana con il Campionato Individuale Silver GAF ed il 31 Marzo con la nostra consueta con la Res Cup 2018.

Lariano, dal Consiglio ampliamento dell'isola ecologica e riduzione della Tari di circa il 3%

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Lunedì 12 marzo si è svolta la seduta consiliare in seduta straordinaria a Lariano dove all’ordine del giorno principalmente le nuove tariffe da applicare per l’iMU, Tasi, addizionale Irpef, e per la Tari relative all’anno 2018. Primo punto all’ordine del giorno la ratifica della delibera di giunta comunale del 12-01-2018 relativa a variazione d’urgenza per le spese relative alle elezioni del 4 Marzo scorso. Variazione di bilancio approvata all’unanimità per un importo di euro 45.000. 


di Alessandro De Angelis
Il presidente del consiglio Leonardo Caliciotti ha aperto poi la discussione sulle aliquote IMU, TASI e addizionale Irpef. Il sindaco Maurizio Caliciotti nel suo intervento ha dato comunicazioni che “le aliquote IMU, TASI e addizionale Irpef restano invariate, le stesse che avevamo lo scorso anno”. La consigliera Sabrina Verri del Movimento per Lariano nel suo intervento ha proposto di venire incontro alle esigenze di quei cittadini che ereditano degli edifici rurali prevedendo una riduzione della tassa. Il sindaco Caliciotti ha risposto che” tale delibera è propedeutica all’approvazione del bilancio di previsione (già approvato in giunta). Allo stato attuale non è possibile praticare alcuna riduzione in quanto la somma prevista in delibera, approvata già dalla giunta è stata trascritta e inserita nel bilancio di previsione. C’è la possibilità però per i consiglieri di apportare gli emendamenti in sede di discussione del bilancio di previsione dove si chiede la variazione di spesa”. La consigliera Verri ha risposto che “lavoreremo per proporre gli opportuni emendamenti per proporre degli sgravi in queste particolari situazioni”. Il gruppo di opposizione Insieme per Cambiare ha espresso voto negativo attraverso il consigliere Casagrande che ha detto che “Per quanto riguarda l’IMU non è prevista alcuna variazione, e quindi si conferma una tassazione troppo alta”. La delibera viene approvata con i voti a favore della maggioranza Prima Lariano. Poi in discussione l’approvazione del Piano Finanziario, tariffe e scadenze e versamento della Tari 2018.il sindaco Caliciotti ha annunciato un ulteriore riduzione della Tari che si aggiunge alle riduzioni dei due anni precedenti. La riduzione media è di circa il 3% che interesserà le utenze domestiche e non domestiche. L’amministrazione Caliciotti è riuscita a ridurre del 18 per cento la Tari in tre anni. ” Per il terzo anno consecutivo- ha affermato il sindaco Maurizio Caliciotti- riusciamo ad abbassare la Tari, grazie ad un continuo miglioramento del servizio di raccolta di differenziata, un grande lavoro degli operatori e collaborazione dei cittadini, siamo arrivati ad una percentuale del 70% di differenziata. Non credo che ci siano tariffe più basse di quelle che si praticano a Lariano. Abbiamo cercato di mantenere bassa la quota variabile (delle famiglie) venendo sempre incontro alle esigenze della nostra comunità. C’è il problema del conferimento della frazione umida e c’è l’eventualità di portare il materiale fuori Regione. Stiamo studiando e ci stiamo attivando su vari fronti per trovare soluzioni diverse tra cui la realizzazione di una compostiera di vicinato per la quale abbiamo ricevuto un finanziamento regionale di 400 mila euro. E’ inoltre è in programma un ampliamento dell’isola Ecologica di via Garibaldi sempre grazie ad un ulteriore finanziamento regionale di 300 mila euro. I miglioramenti del servizio sono sotto gli occhi di tutti. Possiamo ancora migliorare grazie anche ad una continua opera di sensibilizzazione dei cittadini a fare la raccolta in modo corretto e con aiuto della vigilanza e chiediamo la collaborazione dei cittadini per segnalare gli abusi. Il Comune di concerto con la polizia locale sta facendo la sua parte, sono stati fatti vari controlli ed elevati 50 verbali per infrazioni nei confronti di cittadini che non conferivano in maniera corretta”. La consigliera del Movimento per Lariano Sabrina Verri nel suo intervento ha espresso la necessità “di pensare a un modo diverso di conferire i rifiuti che potrebbe portare a risparmi per i cittadini come il compostaggio di comunità messo in atto anche da altre comunità e ha proposto riduzione aliquote per le famiglie più numerose”. Il piano finanziario relativo alla Tari è stato approvato con i voti a favore della maggioranza Prima Lariano e i voti contrari delle opposizioni.

Il Real Velletri impatta allo "Scavo": 2-2 con un ostico Tormarancio

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Purtroppo gli strascichi dell’eliminazione della coppa Lazio nei quarti di finale sembrano continuare. Difatti il Real Velletri impatta tra le mura amiche contro la mediocre formazione, terzultima in classifica, del Tormarancio, che all’andata costrinse i rossoneri ad un identico risultato (2–2 ).


di Rosario Castiglione
La pareggite contro le squadre di media e bassa classifica continua, bisogna trovare una soluzione se si vuole andare avanti nel percorso ambizioso della promozione. Troppi errori sotto porta degli avanti di mister Veroni, contro il Tormarancio, tra l’altro senza ben cinque titolari. Ha certamente pesato l'aver giocato su un campo infame reso impraticabile dalla pioggia copiosa venuta giù prima della gara, che ha penalizzato di più la formazione più tecnica dei rossoneri. Eppure sembrava che la gara dovesse prendere una piega a favore dei padroni di casa. Questo in virtù della rete del vantaggio avvenuta all’ottavo con capitan Marini lesto ad approfittare di una mischia in area su una punizione del solito Del Prete. Al diciannovesimo il Real Velletri potrebbe raddoppiare il suo bottino,  su una perentoria percussione di D’Agapiti in area un successivo cross mette nella favorevole posizione Picilli, una sorta di rigore in movimento ed a porta spalancata, ma il rossonero incredibilmente tira fuori. La legge del calcio allora ti punisce. Gol mangiato gol subito. Puntualmente arriva il pari del Tormarancio con Fassio nell’unico tiro in porta effettuato dai romani, da circa venticinque metri. Al trentaduesimo altra occasione sprecata per andare in vantaggio. Cipriani dal limite con un’ottima visuale e tutto solo, anziché di tirare a botta sicura cerca di piazzare la sfera all’incrocio dei pali. Ad apertura di ripresa il Tormarancio ringrazia la spavalderia dei rossoneri tutti avanti alla ricerca del gol del vantaggio, e Palmieri in contropiede velocissimo  tutto solo si presenta in area battendo il povero Spallotta. La reazione dei locali non si fa attendere ed al diciassettesimo pareggiano le ostilità. Preziosissima punizione di Del Prete che infila la palla dove Pomponi non può arrivarci. Il Tormarancio si rintana nella propria tre quarti, ma a nulla sono valsi gli attacchi dell’undici rossonero, dove tra sagre di errori sotto porta con gol incredibilmente vanificati, finisce il match in parità, sprecando cosi un’altra occasione per portarsi nella seconda posizione in classifica, visto che le dirette concorrenti hanno anche loro trovato una giornata storta. Domenica trasferta insidiosissima contro la Polisportiva De Rossi, in una sorta di scontro diretto, grazie alla vittoria esterna contro la prima della classe, la squadra Romana si è portata in condominio con i rossoneri nella terza posizione.

Banca Sistema e Banca Popolare del Lazio: accordo nei servizi di factoring per le imprese

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Banca Sistema, istituto specializzato nel soddisfare le esigenze di liquidità delle imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione, e Banca Popolare del Lazio, che contribuisce da oltre un secolo alla storia economica della Regione, hanno siglato un accordo di collaborazione nell’ambito delle attività di factoring.

di Fabio Ciarla
L’accordo prevede l’impiego dell’expertise e dei servizi propri di Banca Sistema a favore della clientela Corporate di Banca Popolare del Lazio, che opera in un’area in cui si registrano tempi medi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione ancora molto lunghi. Con un DSO di 135 giorni a gennaio 2018, i tempi di pagamento nella Regione Lazio si dimostrano infatti ancora lontani dai termini previsti per Legge. Obiettivo della collaborazione è rendere disponibile alle imprese la possibilità di vendere pro soluto e pro solvendo crediti commerciali e fiscali e, in tale ambito, viene in particolare offerta una risposta specializzata alle esigenze di liquidità delle imprese che vantano crediti IVA a seguito dell’introduzione del meccanismo dello split payment. Grazie a questa collaborazione, Banca Popolare del Lazio conferma la capacità di fornire risposte puntuali alla propria clientela Corporate mentre Banca Sistema potenzia indirettamente la presenza nella regione, grazie al radicamento storico dell’istituto laziale nel territorio. Andrea Trupia, Direttore Commerciale Factoring di Banca Sistema ha dichiarato: “Con questo accordo, che si somma alle altre 18 collaborazioni già in essere con diversi Istituti operanti sul territorio nazionale, Banca Sistema rafforza il canale distributivo dei propri prodotti, in particolare nella regione Lazio, dove la richiesta di servizi di credito specializzati da parte delle imprese è elevata”. Massimo Lucidi, Amministratore Delegato di Banca Popolare del Lazio, ha sottolineato come “Con questo accordo il nostro istituto amplia l’offerta di credito specializzato per le imprese del territorio; un passaggio importante per migliorare il servizio alla clientela e supportare le aziende ad agganciare la ripresa che, lentamente, sta ripartendo”.

A Velletri "Camelie e Musei" per un week end all'insegna della cultura

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Nell’anno nazionale del cibo Italiano, i Musei Civici di Velletri, in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo, metteranno in campo una serie di attività interdisciplinari, nelle quali il valore culturale, simbolico e rituale del cibo verrà narrato e sviluppato nei suoi molteplici usi e conformazioni, legate alla mitologia, all’arte e alle tradizioni enogastronomiche, antiche e moderne, del territorio dei Castelli Romani.
Le attività che sono state progettate saranno in grado di soddisfare tutte le categorie di visitatori e fruitori museali: dagli studiosi agli appassionati, dai bambini alle famiglie. In occasione della XXIV Festa delle Camelie, che si svolgerà nella Città di Velletri il 24 e il 25 marzo, diversi gli appuntamenti previsti presso il Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini, che vedranno la splendida ed eclettica pianta della Camelia come protagonista di narrazioni e viaggi, dal sapore antico delle mense ai profumi orientali del tè. Il primo appuntamento è per sabato 24 marzo alle ore 17:00, presso la Sala Conferenze dei musei, dove il prof. Tommaso Lucchetti, docente e storico della cultura gastronomica e dell’arte conviviale, terrà una conferenza dal titolo: “I doni di Flora: dal giardino alla mensa.' Un incontro che svelerà, a partire dalla cultura greco-romana, la presenza di piante, fiori e alberi nei riti e nelle feste, mettendo in luce la profonda simbologia, attraverso miti e leggende, che si cela nel loro uso in cucina o nella decorazione delle sale e delle mense. Il secondo incontro si terrà domenica 25 marzo alle ore 17:00 e sarà tenuto dal dott. Roberto Libera, antropologo e direttore del Museo Diocesano di Albano. L' appuntamento dal titolo “La Camelia Sinensis e la cerimonia del tè” ci racconterà dell’origine della pianta, nelle cui foglie si cela il prodotto fulcro della preparazione di una delle bevande più famose al mondo. Origini antiche, meticolose gestualità e ideali estetici, il tutto descritto nella tradizionale cerimonia del tè giapponese. Al termine della conferenza sarà offerta ai presenti una degustazione di tè giapponesi a cura de “La Piazzetta Caffè” di Francesca Pucci. Saranno inoltre organizzate, nella giornata di domenica, alle ore 10:30 e 11:30 due visite guidate tematiche al Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini”. Le visite, incentrate sul culto della primavera nell’antichità, riveleranno lungo il percorso museale le presenze vegetali e floreali raffigurate nei reperti e narrate nei miti e nelle testimonianze antiche Le iniziative saranno a titolo gratuito e il biglietto d’ingresso ai musei sarà ridotto per tutta la durata della manifestazione. Ad arricchire l’offerta culturale della città di Velletri, sarà l'apertura dell’Area Archeologica delle SS. Stimmate, grazie alla collaborazione con il Gruppo Archeologico Veliterno. Nelle giornate di sabato e domenica, sarà possibile visitare gratuitamente il sito con i seguenti orari: la mattina dalle ore 10:00 alle ore 12:30, il pomeriggio dalle ore 16:00 alle ore 18:30.



Ilaria Alpi, tanti (troppi) anni senza verità: oggi l'anniversario dell'omicidio, era il 20 marzo del '94

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Ventiquattro anni fa gli omicidi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Il 20 marzo 1994, infatti, la giornalista Rai e l'operatore vennero trovati uccisi a Mogadiscio.

Tanti anni da quel maledetto giorno che precede la primavera, ma poche verità: gli esecutori e i mandanti rimangono misteriosi, le trasmissioni televisive (tra cui "Chi l'ha visto") continuano a parlare di una ferita aperta nella storia d'Italia che però non riesce a concludersi con la giustizia. La ricerca della verità ha contraddistinto l'opera dei familiari e di mamma Luciana in particolare: tanti appelli, soprattutto alle istituzioni, affinché si facesse giustizia su questo omicidio. Oltre venti anni e nulla di concreto, solo nuove testimonianze spesso non precise. Velletri omaggiò Ilaria Alpi: su proposta dell'allora consigliere comunale alla Toponomastica Fabio Taddei, il 26 aprile 2012 fu inaugurata una strada - quella che collega via dei Volsci a via Artemisia Mammucari, in pieno centro urbano, alla giornalista uccisa. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, oltre a Taddei, l'assessore Augusto Di Lazzaro, l'assessore Sergio Andreozzi, il vescovo Vincenzo Apicella e l'attuale consigliere Stefano Pennacchi. Un'iniziativa che la madre Luciana Alpi, presente, apprezzò. La strada, prima intitolata a Cesare Cesaroni, oggi è transitata da centinaia di auto al giorno. Quella targa lì apposta, che resiste al tempo e sopporta gli anni in cui mancano giustizia e verità, suona come un monito. Il destino di Ilaria e Miran non può rimanere oscuro, lo chiede la parte buona dell'Italia che ha coscienza civica e sociale. 


Memoria ‘900 partner de “La rivoluzione nella pancia di un cavallo” IL 25 marzo (ore 18) al “Tognazzi”

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L’Associazione Culturale Memoria ‘900 è lieta di presentare ai propri soci lo spettacolo teatrale e musicale “La rivoluzione nella pancia di un cavallo”, di Daniela Di Renzo, in programma per domenica 25 marzo alle ore 18.00 presso il Teatro “Ugo Tognazzi” di Velletri.
Un progetto nazionale, che debutterà proprio nella nostra città, liberamente ispirato alla storia di Franco Basaglia, un personaggio cruciale per le idee e per le posizioni assunte in merito alla logica manicomiale, da superare, nel Novecento. Proprio nel 1978 fu approvata la Legge 180, che prende il nome, più comunemente, dallo psichiatra veneziano. E per la ricorrenza dei quarant’anni, un cast di musicisti e attori professionisti ha dato vita a questo progetto – coordinato dalla cantautrice e psicoterapeuta Daniela Di Renzo – capace di coniugare teatro, musica, letteratura e storia. Le musiche e i testi sono originali e composti appositamente per l’occasione. L’Associazione Culturale Memoria ‘900 si è fatta convintamente partner di questo progetto, dall’indiscusso valore artistico e sociale, per promuovere sul territorio il messaggio veicolato da Franco Basaglia. Il supporto della nostra Associazione, che sarà presente a Teatro, è dettato – oltre che dall’affascinante progetto – anche dagli scopi sociali che prevedono l’indagine dei cambiamenti avviati o avvenuti nel «secolo breve». Per i soci di Memoria ‘900 sono ancora disponibili dei biglietti in convenzione, mentre ci si può rivolgere all’Associazione anche per l’acquisto, in alternativa al sito internet ciaoticket e al botteghino del “Tognazzi” (aperto tutti i giorni). L’appuntamento e l’invito che l’Associazione rivolge ai propri soci, per una domenica pomeriggio nel segno del teatro e della musica, è per il 25 marzo alle ore 18.00.

La Xistos al campionato individuale LD e al campionato individuale LA

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Al Campionato Regionale Individuale LD, le ginnaste più esperte hanno affrontato una gara difficile quanto intrigante, accompagnate dalle tecniche Monica Brandizzi e Eleonora Cipollari.
Nella categoria junior hanno fatto il loro esordio Catese Marta, al cerchio e nastro e Serangeli Rebecca, clavette nastro. Marta è riuscita ad interpretare un ottimo cerchio ed un nastro più che soddisfacente ma ancora da lavorare. 6° posto in classifica. Rebecca, dopo una prima incertezza, si è lasciata guidare dalla voglia di far bene dimostrandolo, al nastro e ancor di più alle clavette, fermandosi al 9° posto in classifica. Tra le senior 1, le ginnaste si sono date battaglia per riuscire a strappare il podio. Dopo un’ottima prova in entrambe gli attrezzi , 4° posto per Uffredi Clarissa , ad un passo dal podio ma senza rammarico. Per Sciotti Antonella si è trattato di spingere sull’esercizio al nastro, visto che parte da un punteggio più basso rispetto agli altri e di mantenere una condotta di gara regolare nel secondo, le clavette. Per lei un 6° posto in classifica, ha confermato di stare sulla giusta via. Nella categoria senior 2, podio per Giorgia Girelli che con un totale di 21,00 punti alla fune e nastro, ha guadagnato il secondo gradino. Una ginnasta di grande maturità tecnica nonostante un lungo infortunio non la faccia stare in perfetta forma.



Si potrebbe dire: piccole donne crescono. Le giovanissime ginnaste del settore di vivaio della Xistos ha esordito in un Campionato Federale di 1° livello individuale quale l’ LA, confermando l’ottimo lavoro tecnico svolto e la buona previsione per il futuro. Già 3 di loro sono state convocate al Centro Tecnico Regionale Allieve con allenamenti regionali mensili: Rehburg Ambra, D’Auria Irene, Rosca Alessia. Ottima la prestazione di tutte e 7 le ginnaste che, alternandosi agli esercizi al corpo libero e alla palla, si sono confrontate con 39 giovani atlete provenienti da tutta la regione e sono entrate in classifica di merito con grandissima dignità. Ottima prestazione per tutte loro nonostante una defaiance della piccola Rosca Alessia che ha dovuto fare i conti con un’amnesia che non le ha permesso di portare a termine la prestazione. Per loro in programma ci sarà la 2° prova del campionato regionale e la finale nazionale di Rimini nel mese di giugno. Classifica: 6° Rehburg Ambra 9° Maurizi Ilaria 12° Maresca Gemma 13° D’Auria Irene 15° Grilli Chiara 17° Canini Nicole 39° Rosca Alessia

Enrico Vanzina alla Mondadori di Velletri per presentare “La sera a Roma”

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Sabato 24 marzo, alle ore 18.30, arriva alla Mondadori Bookstore di Velletri Enrico Vanzina. Sceneggiatore, produttore cinematografico, giornalista e scrittore, è il primogenito del grande regista Steno e condivide la passione per il cinema con suo fratello Carlo, anch’egli regista.

di Rocco Della Corte
Vanzina ha virato maggiormente sulla sceneggiatura, scrivendo oltre cento film e collezionando diversi premi, dal Nastro d’Argento al Premio Flaiano. Laureatosi in Scienze Politiche nel 1970, ha proseguito con costanza anche la carriera giornalistica guadagnando il Premio Agnes nel 2015 durante le collaborazioni con il «Corriere della Sera» e «Il Messaggero». La sua attività di scrittura, però, non si ferma agli articoli e alle sceneggiature: con La sera a Roma, pubblicato da Mondadori, ha arricchito la sua produzione narrativa dopo la commedia teatrale Bambini cattivi, messa in scena da Giuseppe Patroni Griffi, e Colazione da Bulgari, La vita è buffa, Le finte bionde e Una famiglia italiana, Commedia all'italiana, Il gigante sfregiato, Il mistero del rubino birmano, La donna dagli occhi d'oro. Il romanzo che verrà presentato sabato a Velletri è ambientato nella Roma di oggi, e vede come personaggio principale l’alter ego di Vanzina. Sceneggiatore esperto, inserito nel contesto lavorativo e culturale della capitale, il protagonista incontra un ragazzo che ha velleità attoriali e che chiede aiuto. Il giorno dopo il loro appuntamento, il giovane viene uscite ed è inevitabile dunque il coinvolgimento nelle indagini che trascinerà lo sceneggiatore in una serie di storie incredibili. L’appuntamento è per le 18.30 di sabato alla Mondadori di Velletri, La sera a Roma, quella che fa venire voglia di camminare, approderà ai Castelli.


F&D H2O, numeri da record al giro di boa. La squadra di Di Zazzo punta in alto

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Un predominio provvisorio perché siamo solo al giro di boa, ma il setterosa di Danilo Di Zazzo al termine del girone di andata oltre al primato nel girone Sud della Serie A2 è confortato dai numeri.

di Rocco Della Corte
L’F&D H2O, infatti, ha ‘girato’ a 24 punti (sui 27 totali a disposizione), mettendo insieme otto vittorie in nove partite giocate e subendo un’unica sconfitta, in trasferta, contro l’Acquachiara. La compagine veliterna è praticamente inespugnabile in casa, alla Piscina Tortuga, dove ha sempre vinto. Vasca, quella di Velletri, in cui si è materializzato anche il sorpasso ai danni della Vela Ancona dopo una prestazione meravigliosa ed un 8-6 convincente. Il titolo di campione d’inverno, che ha un valore puramente simbolico ma soddisfa una società che con competenza e professionalità si sta confermando ad altissimi livelli nella seconda serie nazionale, porta in dote alla squadra del presidente Francesco Perillo altri record. In primo luogo la miglior difesa, con 52 gol subiti in 9 gare: un dato importante, frutto di una retroguardia granitica e del portiere/capitano saracinesca Linda Minopoli. Anche in attacco l’F&D H2O è sul podio, con 97 reti messe a segno, che valgono il secondo posto (meglio ha fatto solo la Vela Ancona). Primo posto anche nella classifica cannonieri con Beatrice Clementi, forte delle sue esperienze in Nazionale, e a quota 25 realizzazioni. Dando uno sguardo alla graduatoria del girone Sud, si confermano inoltre i pronostici di inizio stagione: la prima del girone Nord (Como) ha 21 punti, tre in meno di Velletri. Sotto la squadra di Di Zazzo ci sono la Vela Ancona (22 punti) e l’Acquachiara (20 punti), con il Flegreo a 19. I team che sulla carta avrebbero dovuto giocarsi i play off, dunque, hanno rispettato pienamente le attese. Il girone di ritorno sarà avvincente, come ripete sempre mister Di Zazzo c’è da lavorare e nulla è stato fatto, ma questo ruolino di marcia è già di per sé soddisfacente. Se chi ben comincia è a metà dell’opera, – ovvero al giro di boa – si può sognare, pur restando con i piedi per terra.
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