Ancora una volta in consiglio comunale si è parlato dell’impianto di compostaggio di contrada Lazzaria.
Movimento Cinque Stelle Velletri
Fratelli d’Italia e Giorgio Greci presentano una richiesta di consiglio straordinario che richiede la revoca della delibera 51 del 2012, Roberto Leoni, con Liberi e Uguali, una mozione che propone di modificare le Norme Tecniche Attuative del vigente Piano Regolatore, vietando la realizzazione di insediamenti di gestione dei rifiuti in tutto il territorio del Comune di Velletri. Nel nostro intervento abbiamo fatto presente che entrambe le iniziative, seppure già condivise in passato non avrebbero avuto alcuna efficacia. L’art. 17 del Codice Ambiente cita: “La VIA positiva per i progetti e le opere pubbliche o di interesse pubblico (vedasi servizio per chiusura ciclo rifiuti ritenuta di interesse fondamentale per questione emergenza rifiuti eventualmente dichiarabile e ci siamo….) comprende e sostituisce tutte le intese , le concessioni, le autorizzazioni, le licenze , i pareri, i nulla osta, gli assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del progetto in base alla vigente normativa.” E’ palese quindi che in caso di VIA positiva, e di necessità superiore, vengono superati tutti gli strumenti comunali. Le nuove modifiche introdotte al codice ambiente, consentono la sospensione ed il ritiro dell’istanza da parte del presentatore, in questo caso la Volsca Ambiente e Servizi spa Il primo progetto presentato su quel terreno risale al 2004 ed era un TMB da 150.000 tonnellate di rifiuti, nel 2008, nella fase di concordato preventivo della Volsca Ambiente, il terreno fu periziato valutando 2 Ha di pascolo, 2,7 milioni di euro sulla base dell’esistenza del progetto esistente. Nella recente assemblea dei soci antecedente alla conferenza dei servizi, il sindaco Servadio ha espresso la volontà del consiglio comunale di Velletri di non procedere con l’impianto industriale, ma i sindaci di Albano e Lariano rispondono che sarebbe un danno per la società e che intendono proseguire, ponendo il comune di Velletri in minoranza. Ed hanno ragione che sarebbe un danno, la valutazione dell’impianto incide nel bilancio patrimoniale dell’azienda ed il ritiro del progetto costringerebbe a riportare il terreno al suo valore reale di gran lunga inferiore. Il problema è politico e la soluzione non può essere che politica, è inammissibile che un comune con il 46% di quote societarie non abbia l’influenza necessaria per incidere nelle scelte e si faccia “mettere sotto” da chi ha una quota minoritaria. La Volsca deve riportare il terreno al suo valore reale e compensare con una riduzione e ricapitalizzazione degli utili, nonché su una pianificazione di mini impianti aerobici distribuiti. Abbiamo chiesto di sospendere il consiglio per riunirci e per trovare un deliberato comune che andasse anche in questa direzione ma non ci è stato concesso. Il consiglio si è concluso con un nulla di fatto, la delibera del centro destra è stata bocciata e per la mozione di Liberi ed Uguali non c’è stato il numero legale. La palla passa alla prossima amministrazione.