Quantcast
Channel: Velletri Life
Viewing all 7460 articles
Browse latest View live

Velletri celebra Pirandello: al Teatro "Tognazzi" tre domeniche di capolavori con il "Trittico Pirandelliano"

$
0
0
Luigi Pirandello, centocinquanta anni dopo. L'immortalità del suo teatro e del suo genio rivive al "Tognazzi", realtà veliterna diretta da Roberto Becchimanzi, che offre ai cittadini un interessante "Trittico Pirandelliano".

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Con la presenza di Renata Marsili Antonetti, pronipote di Luigi Pirandello, residente a Velletri e nata lo stesso giorno dell'illustre avo, il 28 giugno, si svolgeranno sul palco del grande teatro veliterno tre opere tra le più note e apprezzate.
Il "Trittico" inizia domenica 24 settembre, alle 18.30, con Il berretto a sonagli per la regia di Roberto Becchimanzi e Sara Pane con la Compagnia "Luna Nova". Una commedia intensa, travolgente, che riprende tematiche tratte dalla novellistica. Secondo appuntamento il 1 ottobre alle 18.30 con O di uno o di nessuno, con la regia di Marcello Andria, a cura della Compagnia Teatrale "dell'Eclissi". La sfida tra Carlino Sanni e Tito Morena verrà rimessa in scena, con il pathos che anima i personaggi innamorati della giovane Melina, incinta. Ultimo appuntamento domenica 8 ottobre, sempre alle 18.30, con Sei personaggi in cerca d'autore. La regia di Claudio Pesaresi e la Compagnia "Al Castello" riproporranno quest'opera, datata 1921, estremamente complessa ma allo stesso tempo affascinante per la componente del metateatro con una scissione tutta da scoprire tra attore e personaggio. Una lodevole iniziativa quella del "Tognazzi", che celebra degnamente l'anniversario di nascita di uno dei mostri sacri della letteratura e del teatro. Un omaggio gradito e dovuto, nel segno di Luigi Pirandello, che se ha prodotto dei personaggi in cerca di autore, non sente di certo la mancanza di personaggi che lo mettano in scena, vista la continua riproposizione dei suoi tantissimi capolavori. 

Nella strada degli artisti di Roma è stata presentata la V edizione del Velletri Wine Festival

$
0
0
La strada degli artisti per antonomasia, Via Margutta, venerdì 15 Settembre è stata la suggestiva cornice per la presentazione ufficiale del V Velletri Wine Festival “Nicola Ferri”, l’annuale manifestazione che all’interno della Festa dell’Uva e del Vino riunisce a Velletri artisti da ogni parte d’Italia. Quest’anno possiamo dire anche da ogni parte del mondo con la partecipazione di una delegazione di artisti giapponesi. 

di Alessandro Filippi

ROMA - Presso la Galleria Consorti al 52 di Via Margutta, poco distante dallo studio di Novella Parigini, il presidente del Circolo Artistico La Pallade Veliterna ha illustrato l’edizione 2017 dedicata al maestro Gigi Magni. Grazie alla disponibilità dell’ associazione Gigi e Lucia Magni ed in particolare del suo segretario generale Massimo Castellani che ha creduto subito nel progetto saranno esposti a Velletri i disegni satirici del grande maestro romano e foto di scena che hanno fatto parte della mostra Gigi Magni epigrammi all’inchiostro di china allestita alla casa del cinema di Roma nel 2014.
Questi disegni resteranno in città esposti in permanenza al Polo Espositivo Juana Romani in una sala dedicata a Magni che sarà inaugurata il 30 Settembre insieme al Velletri Wine Festival. La cerimonia inaugurale che avrà inizio alle ore 19.00 appunto del 30 Settembre vedrà un intervento musicale e parlato di Stefano Reali e Nadia Natali che ripercorreranno musicalmente i film di Magni rimasti nel ricordo collettivo. La mostra sarà impreziosita dalla presenza dei David di Donatello conferiti a Magni per il Nome del Papa Re e alla carriera. Contestualmente sarà inaugurata al secondo piano della struttura di Via Luigi Novelli la collezione G.A.VEL di Lucrezia Rubini che dopo lo sfratto dal museo Lanciani di Guidonia Montecelio ha trovato sede a Velletri.
Si tratta di un nucleo di opere di enorme valore di artisti provenienti dall’Australia, Canada, Turchia, Argentina, Libano. Sempre il 30 settembre verrà inaugurata la fondazione Venezia archivio Paolo Veneziani voluta a Velletri dal grande maestro romano che è anche il presidente dell’edizione 2017 del Wine Festival Paolo Veneziani dipinge da più di un cinquantennio ed uno dei marguttiani storici. Il suo studio al 51 di Via Margutta era frequentato dai più grandi pittori contemporanei e da Federico Fellini, da Maggio quando ha costituito la fondazione per raccogliere e tutelare le sue opere ha scelto di dipingere anche a Velletri dando il suo fattivo contributo per la crescita del Polo Juana Romani. Ospiti della manifestazione saranno alcuni artisti che hanno avuto studio in Via Margutta Lino Tardia medaglia d’oro della presidenza della repubblica per i benemeriti della cultura, Nino La Barbera premio Unesco per meriti artistici, non mancherà il ricordo di quelli che ci hanno preceduto Pericle Fazzini – Giovanni e Alfonso Omiccioli – Rinaldo Geleng- Aldo Riso – Umberto Mastroianni. Il programma è denso di appuntamenti si inizierà con la presentazione di tre libri per poi arrivare a Sabato 23 Settembre alle ore 17.30 con il tradizionale sorteggio per l’abbinamento dei vini della collezione del Museo Menotti Garibaldi agli artisti che partecipano alla collettiva di pittura scultura grafica e fotografia per l’assegnazione del XVI° Premio Nazionale Pallade Veliterna II targa Giglio Petriacci e del XXVIII Premio di pittura La Scaletta VII targa Gustavo Gualtieri. Come lo scorso anno sarà assegnato il Premio Benedetto Di Vito per la scultura e il Premio Walter Pantoni per il miglior quadro rappresentante il territorio. Parte da questa edizione del Wine Festival il Premio Nazionale Gigi Magni per la grafica per ricordare il grande maestro attraverso il suo essere un disegnatore satirico. Nei due giorni della Festa dell’Uva Via Luigi Novelli sarà interessata da una mostra delle carrozze utilizzate da Magni suoi set grazie alla collaborazione di Franco De Masi. Mi sento di ringraziare l’amica Sabina Ponzo consigliere comunale per essere stata presente alla cerimonia di presentazione in rappresentanza del Sindaco di Velletri Fausto Servadio e la Dr.ssa Paola Fede ex allieva della Juana Romani che ha curato la presentazione artistica della rassegna. L’autore della locandina 2017 è una ragazza marinese ex allieva del Paolo Mercuri Deana Bartolomei che ha relizzato una allegoria della Pallade Veliterna. L’appuntamento ora il 23 Settembre per il sorteggio pubblico per l’abbinamento dei vini agli artisti. Inizio ore 17.30 sala Marcello De Rossi Polo Espositivo Juana Romani nella stessa serata verrà reso nota la composizione della giuria e il suo presidente.



COMUNE DI VELLETRI
Assessorato alla valorizzazione dei prodotti locali – Circolo Artistico La Pallade Veliterna
87° Festa dell’Uva e del Vino
con il patrocinio dei comuni di Dolegna del Collio – Bevagna  - Marino
V° VELLETRI WINE FESTIVAL “NICOLA FERRI”
Tributo a Gigi Magni
XVI° Premio Nazionale “Pallade Veliterna” II° targa Giglio Petriacci
XXVIII° Premio di pittura “La Scaletta” VII° Targa Gustavo Gualtieri
II° Premio “Walter Pantoni”
Prima edizione del Premio Nazionale
Luigi Magni
per la Grafica
15 Settembre – 8 Ottobre 2017 POLO ESPOSITIVO JUANA ROMANI
Via Luigi Novelli 3 00049 Velletri (Roma)
presidente dell’edizione 2017 il maestro Paolo Veneziani
parteciperanno alla manifestazione una delegazione di un gruppo di artisti provenienti dal Giappone

PROGRAMMA

 15 Settembre 2017
VELLETRI IN VIA MARGUTTA
Ore 17.00  Serata lancio della manifestazione presso la Galleria “Consorti” e presso la bottega del corniciaio “Mucci” in Via Margutta a Roma

16 Settembre 2017
apertura del polo dalle 21.00 alle 24.00
Ore 21.30 proiezione di spezzoni tratti dai film di Luigi Magni


20 Settembre 2017
Ore 17.30  Presentazione del Libro “plethora” della poetessa e scrittrice Antonella Rizzo modera Anna Silvia Angelini Sala Marcello De Rossi Polo Espositivo Juana Romani

21 Settembre 2017
Ore 17.30 Presentazione del Libro “La Bambina che non vedeva il suo Arcobaleno” di Barbara Balestieri modera Anna Silvia Angelini  Sala Marcello De Rossi Polo Espositivo Juana Romani

22 Settembre 2017
Ore 17.30 Presentazione del libro “Short Story” di Natascia e Romina Malizia  modera Anna Silvia Angelini Sala Marcello De Rossi Polo Espositivo Juana Romani

23 Settembre 2017
apertura del polo dalle 21.00 alle 24.00
Ore 17.30 Sorteggio pubblico per l’abbinamento dei vini della collezione del Museo “Generale Menotti Garibaldi” agli artisti partecipanti alla collettiva di pittura – scultura – grafica e fotografia per l’assegnazione del XVI° Premio Nazionale “Pallade Veliterna” II° targa Giglio Petriacci e del XXVIII° Premio di pittura “La Scaletta” VII° Targa Gustavo Gualtieri. Sala Marcello De Rossi Polo Espositivo Juana Romani

29 Settembre 2017
Ore 19.00 convegno “sa fumato con a zoffiata de naso” briganti e brigantaggio i fatti della Pasqua del 1858, a seguire Cencio Vendetta morte di un brigante di Giovanni Ponzo in collaborazione con il gruppo folk ‘O Stazzo Sala Marcello De Rossi Polo Espositivo “Juana Romani”

30 Settembre 2017
Ore 17.30 in attesa della cerimonia inaugurale spettacolo di danza medioevale
Ore 19.00 Cerimonia inaugurale del V° Velletri Wine Festival “Nicola Ferri” alla presenza delle autorità. Inaugurazione della mostra "Gigi Magni epigrammi all'inchiostro di china e" in collaborazione con l'Associazione Gigi e Lucia Magni costumi di scena. "Gigi Magni in musica ricordo del maestro attraverso le sue canzoni  A seguire inaugurazionedella sala Luigi Magni al primo piano del Polo Espositivo Juana Romani e della collezione d'arte contemporanea  G.A.VEL dellaProf.ssa Lucrezia Rubini al secondo piano della struttura
Ore 21.00 proiezione del film "in nome del Papa Re" di Luigi Magni
Su Via Novelli dalla mattina mostra delle carrozze dei film di Luigi Magni concesse da "Le carrozze d'epoca"

1 Ottobre 2017
Ore 16.30 : Musica con la batteria di Maurizio Bravi e i suoi allievi
Ore 17.00 Inizio lavori di giuria
Ore 20.30 Cerimonia di consegna del XVI° Premio Nazionale “ Pallade Veliterna” del XXVIII° Premio di Pittura La Scaletta del II° Premio Walter Pantoni del VII° Premio Bendetto Di Vito e di tutti i tradizionali riconoscimenti agli artisti che hanno partecipato alla rassegna Sala Marcello De Rossi Polo Espositivo “Juana Romani”
Ore 21.30 cerimonia di consegna del Premio Nazionale Luigi Magni per la grafica è proiezione del film Tosca  di Luigi Magni.
Su via Luigi Novelli dalla mattina mostra delle carrozze usate nei film di Gigi Magni

8 Ottobre 2017
Ore 17.30 Cerimonia di premiazione delle aziende vincitrici del V° Velletri Wine Festival “Nicola Ferri” e chiusura della V edizione.
Il programma può subire variazioni e integrazioni che saranno pubblicate prima dell'inizio della manifestazione

L’Amministrazione di Lariano ha consegnato riconoscimenti a Riccardo Taddei, Mauro Camicia e Giuliano Nicosanti

$
0
0
Nel tardo pomeriggio di Mercoledì a Lariano presso la Sala Giunta del Comune di Lariano l’amministrazione comunale di Lariano, con la regia organizzativa dell’assessorato turismo e spettacolo guidato da Fabrizio Ferrante Carrante, ha organizzato una cerimonia di assegnazione di alcuni riconoscimenti a dei concittadini che hanno portato in alto il nome di Lariano. 

di Alessandro De Angelis

LARIANO - Sono stati premiati il maestro di musica Riccardo Taddei per i suoi traguardi raggiunti nella fisarmonica tra cui i due più prestigiosi a livello internazionale: il Premio Voce D’oro concorso internazionale a Castel Fidardo nel 2012 (soltanto 37 fisarmonicisti al mondo hanno avuto questo riconoscimento) e proprio di questi ultimi giorni il prestigioso Premio Stella C.E.A (Confederazione Europea Accordioss 2017 per meriti artistici (un vero e proprio premio Nobel) traguardo raggiunto da soli 9 fisarmonicisti in tutta Europa. Premio Stella C.E.A istituito dai Maestri Marcosignori e Bio Boccosi.
Premiati inoltre Mauro Camicia insieme a Giuliano Nicosanti 1° classificati all’importantissimo 25° Pallio della Carriera che si è svolto a Carpineto Romano. Erano presenti alla cerimonia per l’amministrazione comunale di Lariano: il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti, l’assessore al turismo e spettacolo Fabrizio Ferrante Carrante, l’assessore alla cultura Maria Grazia Gabrielli, l’assessore ai servizi sociali Ilaria Neri, il presidente del consiglio Leonardo Caliciotti, e i consiglieri Sergio Bartoli, Chiara Colasanti. Ha aperto gli interventi l’assessore Fabrizio Ferrante Carrante: “Questa è una cerimonia per dare il giusto riconoscimento a dei valorosi concittadini che hanno ottenuto prestigiosi risultati e successi e portato in alto il nome di Lariano in tutta Europa”. L’assessore alla cultura Maria Grazia Gabrielli si è congratulata con il maestro Riccardo Taddei e con Mauro Camicia e Giuliano Nicosanti per i preziosi traguardi che hanno ottenuto ed evidenziato che” è importante il messaggio che con questi successi si lancia per i nostri giovani, che con sacrifici e dedizione si possono ottenere risultati importanti nei vari settori della vita”.
Il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti: “Ringrazio innanzitutto l’assessore al turismo e spettacolo Fabrizio Ferrante Carrante per l’organizzazione, ringrazio tutti i componenti dell’amministrazione comunale, il maestro Riccardo Taddei, Mauro Camicia e Giuliano Nicosanti. A Lariano abbiamo tante eccellenze, e tanti nostri concittadini che portano in alto il nome di Lariano raggiungendo traguardi importanti nei loro sport, arti e mestieri. Quello di oggi è un momento per dare un riconoscimento a nome di tutta la comunità di Lariano a Riccardo Taddei, Mauro Camicia e Giuliano Nicosanti per aver ottenuto prestigiosi riconoscimenti che sono il frutto di tanto lavoro e sacrificio con l’auspicio che questi successi siano soltanto il punto di partenza per tanti prossimi successi futuri”. Il maestro Riccardo Taddei :”Un riconoscimento fra i più importanti a livello personale poiché segno di riconoscenza da parte della mia città, nell'anno in cui la nostra comunità compie 50 anni d'autonomia, il paese a me tanto caro dove sono cresciuto, dove ho preso in braccio per la prima volta una fisarmonica e dove ho potuto sempre contare sul sostegno di chi ha creduto in me incoraggiandomi a proseguire per la strada intrapresa”.
Il larianese Mauro Camicia e il veliterno Giuliano Nicosanti, vincitori del 25° Pallio della Carriera si sono detti veramente orgogliosi di questo riconoscimento e hanno vivamente ringraziato l’amministrazione comunale per la stima e l’apprezzamento. Dopo gli interventi il sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti ha consegnato al maestro Riccardo Taddei e a Mauro Camicia e Giuliano Nicosanti una targa di riconoscimento per i traguardi da loro raggiunti, consegnando poi anche il calendario artistico città di Lariano del 2017 e le cartoline con l’annullo del 50° dell’autonomia comunale e con le foto di rito si è chiusa la cerimonia di premiazione.

Torna "Inkiostro", la rassegna di musica buona e giusta rival karma a Cori

$
0
0
Il 13 Ottobre 2017 alle ore: 21.30 presso il Complesso Monumentale Chiesa di Sant'Oliva di Cori (LT) torna "Inkiostro", la rassegna di musica dal vivo, che veste il nome di Rassegna di Musica Buona e Giusta pensata per prender vita all’interno di chiostri, raffinate strutture architettoniche o luoghi naturali; quest’anno l’evento sarà condito da poesia, artigianato e fotografia. 


CORI - Il concerto si terrà all'interno del Complesso Monumentale della Chiesa di Sant'Oliva a Cori, una splendida chiesa antica aperta per l'occasione grazie alla disponibilità del Comune di Cori. La struttura è situata sull'omonima piazza aperta su un paesaggio pittoresco e, fin dal medioevo, è dedicata alla santa patrona del paese.
Seguendo questo link potrete fare il giro virtuale della struttura: http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=778. L'evento del 13 Ottobre con il concerto di Rival Karma e Vincent porta avanti un nuovo spettacolo dall'intenzione artistica a dir poco suggestiva: una rassegna ricamata tra musica, parole, istallazioni, immagini, monumenti e luoghi incantevoli. All’evento saranno presenti la Libreria Contromano di Velletri e la Libreria Anacleto per bambini di Cisterna di Latina. Inkiostro è una rassegna artistica itinerante che ha l’obiettivo generale di valorizzare luoghi pubblici e non dalla rilevanza storico-artistica, mediante la collaborazione di collettivi, associazioni e artisti nei campi della musica, poesia, fotografia e artigianato del libro. Si consiglia la prenotazione, i posti sono limitati. La Chiesa è un luogo consacrato, v'invitiamo a vestire decorosamente e a portare silenzio e rispetto per la Sacralità del Luogo e della Musica. Per PRENOTAZIONI, INFO & CONTATTI: inkiostrorassegna@gmail.com 340 6411717 www.facebook.com/inkiostrorassegnamusicaescrittura INGRESSO: €5 RIVAL KARMA Rival Karma è un duo londinese: Martin e Pj, chitarra e batteria. Una fusione che nasce dalla collisione di opposti, nata tra i suoni di una città che non muore mai, e il balenare di luci sintetiche che coprono lo splendere del cielo. Il tutto ha il sapore agrodolce del grigiore delle notti passate a scrivere canzoni in una Londra talvolta uggiosa. 


Vincent La band nasce nel 2014 nella provincia romana dall’incontro di Matteo Galoni (voce/basso/chitarra acustica), Lorenzo Lupi (batteria) e Massimo della Vecchia (chitarra elettrica). I testi sono composti in italiano, le chitarre sono calde e ricercate, la batteria rompe l’apparente calma. Un sound rock che esplode in finali intimi e coinvolgenti. I Vincent pubblicano il loro primo EP “Lì sospeso” nell’aprile del 2014, un progetto che contiene 4 brani e che porterà qualche mese più tardi alla realizzazione del video di “Vieni a prendermi”. Numerose le apparizioni live (Circolo degli artisti, Le mura, L’asino che vola...) e le partecipazioni a concorsi (tra cui finalisti del contest Fuori Scena), soprattutto nell’ambito della scena musicale romana e della sua provincia. Il loro primo album Partire meglio, è in uscita tra pochi mesi.

Giorgio Bassani e Alessandro Manzoni: a Velletri un esperimento didattico nel segno del Giardino e non solo.

$
0
0
Il convegno del prossimo 30 settembre a Velletri avrà due sessioni, una mattutina per le Scuole e una pomeridiana per i cittadini.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Se nella Sala degli Affreschi della Casa delle Culture e della Musica si svolgerà un vero e proprio convegno, nell’Auditorium dell’Istituto di via Parri avrà luogo un incontro con gli studenti altrettanto importante sia a livello didattico che formativo. 
Giorgio Bassani aveva a cuore proprio gli alunni, pur essendo un insegnante liceale molto severo, e in tal senso le scuole di Velletri arriveranno preparate all'appuntamento che vedrà relatori il professor Paolo Di Paolo, la professoressa Silvana Onofri e la figlia dello scrittore, professoressa Paola Bassani. Uno degli esperimenti più interessanti, tra le varie lezioni di preparazione all’evento curato dall'Associazione Memoria ‘900, è stato quello svolto dalla professoressa Rosalia Di Nardo in una classe quinta del Liceo Scientifico “Ascanio Landi”. Nell'ottica di una letteratura comparata, e forte del collante del volume della Sellerio sui Promessi Sposi rivisti da Bassani, l’autore ferrarese e Alessandro Manzoni sono stati oggetto di una lezione-confronto, che ha poi spaziato su tutta la produzione bassaniana. Un tentativo ben riuscito, perché evitato il rischio di disorientare i ragazzi, sono nati tanti collegamenti in due ore intense, prive di interruzioni e con molta attenzione da parte degli studenti. Dalla non approvazione del film di De Sica da parte di Bassani alle affinità e dissomiglianze con Manzoni: moltissimi spunti, entrando anche nel vivo degli altri romanzi più belli come Dietro la porta e Gli occhiali d’oro. La professoressa Rosalia Di Nardo ha presentato Giorgio Bassani prima con i cenni biografici, soffermandosi sulle origini, gli studi e le città della sua vita. Poi i mestieri: scrittore, giornalista, presidente di Italia Nostra, sceneggiatore senza trascurare naturalmente quello di docente.
Il collante è stato I Promessi Sposi. Un esperimento, edito da Sellerio, che ha suscitato ai ragazzi due riflessioni per alimentare la discussione: l’impossibilità nel mondo di Bassani di pensare che la religione possa salvare o consolare l’essere umano, come invece accade in Manzoni, e l’idea del sopruso in un mondo diviso tra vittime e carnefici, tra giusti e ingiusti. Sul mancato feeling con la versione cinematografica del Giardino dei Finzi-Contini, è stato chiesto ai ragazzi di trovare le ragioni oltre che dagli articoli proprio vedendo il film e leggendo il libro. Tra i temi della produzione bassaniana sono emersi l’ambientazione cittadina, il recupero memoriale, il senso di diversità e solitudine, soprattutto nel romanzo. Una parte importante, anche ai fini didattici, è stata lasciata al documentario di Luigi Boneschi, molto suggestivo ma soprattutto fondamentale per far conoscere in anticipo sia Paola Bassani, che ha un ruolo preponderante nel format di Pupi Avati, sia Silvana Onofri. “Per ragazzi è importante riconoscere persone viste in televisione – ha detto la professoressa Di Nardo in vista del 30 settembre – e quindi ho sollecitato loro a vederlo. In generale ho visto un’ottima risposta”.

Polo "Romani", al via i concorsi per realizzare l’opera simbolo della 87esima Festa dell’Uva e dei Vini

$
0
0
Come lo scorso anno sono stati banditi i concorsi per la realizzazione dell’opera simbolo della 87°Festa dell’Uva e dei Vini, per la realizzazione del drappellone del Palio delle Decarcie e della locandina del Velletri Wine Festival “Nicola Ferri”. 

di Alessandro Filippi


VELLETRI - A vincerli tre artisti uno di Roma e due di Marino. Ad Annalisa Denti è stata affidata la realizzazione dell’opera simbolo della 87°Festa dell’Uva e dell’Vino, questo per proseguire un progetto iniziato nel 1996 con la realizzazione di “intra” di Antonello Leoni che prevede ogni anno la realizzazione da parte di un artista di un’opera simbolo della festa.
Annalisa ha realizzato un materico intitolato “profumo di mosto” che saranno presentato il 23 settembre prima del sorteggio pubblico per l’abbinamento dei vini agli artisti presso il Polo Espositivo Juana Romani dove è esposta l’opera simbolo dell’edizione 2016 di Patrizia Papini e Intra di Antonello Leoni. Il drappellone del XXI Palio delle Decarcie è opera del maestro Vito Lolli autore della locandina della 92°sagra dell’uva di Marino. Si tratta di un’opera che lo rappresenta in pieno sia per stile che per composizione. A Deana Bartolomei invece è stata affidata la locandina del Velletri Wine Festival che è una allegoria con la Pallade Veliterna il cui panneggio copre un ara votiva su cui è inciso il motto municipale e sospeso quasi sollevato il calice del vino, mentre su una mano di Atena l’uva. Riassunta così la storia di Velletri classica meglio non poteva essere rappresentato il cuore della nostra città.

Alla "Giornata dello Sport 2017" presente con il suo stand la società Rosavolley Velletri

$
0
0
A Velletri, oltre trenta Associazioni Sportive presenti allo Stadio per il 60mo anniversario dell’Avis.

di Danilo Mancini


VELLETRI -  Dopo una lunga e laboriosa preparazione organizzativa, è arrivato infine l’atteso sabato 16 Settembre, data fissata per la manifestazione denominata Giornata dello Sport.
L’evento organizzato dalla locale Sezione AVIS in collaborazione con la Consulta dello Sport di Velletri è riuscito in modo eccellente ed ha riscontrato l’entusiasmo di tantissimi atleti, genitori e parenti delle oltre 30 Associazioni Sportive veliterne. L’organizzazione dell’Avis è stata coordinata dall’instancabile Luciano Rutigliano che con questo maxi raduno sportivo ha inteso festeggiare i 60 anni di attività dell’Associazione nella Città dei Castelli. Una reale e concreta istituzione quella dell’Avis che in questo lungo periodo di tempo ha raccolto migliaia e migliaia di sacche di sangue, accorrendo a sostenere l’attività di supporto ed aiuto nei confronti di coloro che nel momento di difficoltà ne avevano maggior bisogno. La Consulta dello Sport presieduta dalla attivissima Prof.ssa Monica Brandizzi ha prontamente risposto all’appello di invito, schierando sul verde prato dello Stadio castellano centinaia di atleti di tutte le discipline sportive locali presenti sul territorio. Il cielo è stato nero ed imbronciato per tutta la giornata e la prevista copiosa pioggia, annunciata con codice arancione, ha voluto anche lei partecipare alla festa, manifestandosi a sprazzi, ma consentendo comunque benevolmente lo svolgimento della programmazione. Sbandieratori ed aquiloni hanno fatto da cornice allo spettacolo ed alla sfilata degli atleti tra migliaia di colori ed applausi convinti degli astanti accorsi nell’impianto comunale veliterno. La Rosavolley Velletri ha onorato al massimo l’impegno assunto, schierando una numerosa rappresentativa di oltre trenta giovanissime ragazze praticanti, dalle piccolissime del Minivolley alle più grandicelle ma sempre sotto i diciannove anni, accompagnate dai loro Tecnici e Dirigenti. Una politica lungimirante quella del Presidente Ferruccio Pennacchi, alla guida del Club rossonero da 20 anni, anniversario che cade proprio quest’anno e che a breve verrà degnamente e doverosamente celebrato. Entusiasmo, voglia di far bene e partecipare alla vita societaria, condividendone i principi ed i valori di serietà, correttezza e sportività. Caratteristiche e componenti che hanno fatto ben volere la Società, accattivando il rispetto, la stima e la simpatia di terzi. Soddisfazione tra gli addetti ai lavori del Team al termine della cerimonia e attaccamento alla maglia ed ai colori sociali manifestato da parte delle giovanissime tesserate. Il pomeriggio sportivo è terminato con la consegna da parte dell’Avis di una targa di riconoscimento per la partecipazione al gradito ritrovo sociale e sportivo nel contempo, a tutte le Società partecipanti. Con l’appuntamento alla prossima edizione, confidando magari in una giornata di sole pieno, tale da non far stare con l’ansia e con gli occhi sempre in su gli spettatori astanti.

Al "Maracanà" ricomincia la "Coppa di Legno" per l'edizione 2017-2018

$
0
0
Riprende al "Maracanà" la Coppa di Legno, edizione 2017. All'inizio momenti di commozione generale e un minuto di silenzio prima di ogni partita per ricordare la prematura scomparsa di Carlo Vurchio.

VELLETRI - Dopo questo toccante ma doveroso ricordo, spazio alle gare che come al solito hanno trasmesso tante emozioni e popolato il centro sportivo veliterno. Grazie all'infaticabile Dario Nocera ecco tabellini, risultati e comunicato del Giudice Sportivo dopo la prima giornata.

DETA ELETTROIMPIANTI – EDIL IMPIANTI   5-2
Formazione/Marcatori: Batoli Simone, Di Bella Federico, Movetti Simone, Mukja Endri, Romaggioli Daniele, Battistini Alessio, Bavaglini Daniele 1, Esposito Daniele, Magnanti Andrea 2m Von Putkamer Jescow, D’alessandro Diego, Carini Andrea.
Formazione/marcatori: Bracchetti Fabio, Bracchetti Daneile, Cupellaro Matteo 1, Olivera Alex Ramos, Antonetti Roberto,  Tulli Luca, Zanni Massimiliano 1, De Simone Emilio, Di Giovanbattista Emiliano, Bastianelli Marco, Canini Alessandro.
MG: Bavaglini Danielel (DETA)

MP: Batoli Simone (DETA)
Arbitro: Nocera D.


EDIL ROCCHI – MMP FOOTBALL CLUB  8-6
Formazioen/marcatori: Rocchi Marco, Rocchi Manuel 4, Crespi Nicko 1, Cugini MAicol 3,. Cedroni Marco, Cedroni Federico.
Formazione/marcatori: Ambrosetti Enrico, Zarra Davide, Felci Fabrizio, Pennacchi Emaneule 3, Recine Riccardo, Mammucari Luca 1, Iaccarino Luca 2.
MG: Cugini Maicol (Edil Rocchi)

MP: Am,brosetti Enrico (MMP)
Arbitro: nocera D.


ARCHIGEO – LN TECHNOLOGY   6-5
Formazione/marcatori: Biserna Giordano, Vita Federico, Leoni Emanuele, Germini Gianmarco 1, Germini Lorenzo 2, Santolini Fabrizio 2, Favetta Daniele, Perciballi Daniele, Paolucci Simone 1, Dominizi Mirko , Severini Davide.
MG: Santolini Fabrizio (Archigeo)

MP: Biserna Giordano (Archigeo)
Arbitro: Manzo L.


BLAUGRANA – THE EAGLES  4-1
Formazione/marcatori: Tufosa Valentin, Komaromi Alexandru 1m Dascalu Adi, Razvan Daniel 2, Dascalu Basilica, Butoi Paul 1, Idershai Hasan 1, Trusca Gabriel.
MG: Komaromi Alexandru (Balugrana)

MP: Trivelloni Alessio (Te Eagles)
Arbitro: Manzo L.


EUROSERVICES ANTINCENDIO – NERI PER CASO  5-4
Formazione/marcatori: Ferraro Cristian, Tani Giorgio, Bruffa Dario, Pantoni Antonio 3, Villari Paolo 2.
Formazione/marcatori. Touray Lamin, Dabou Lamin, Sonko Ombrina, Jarra Lamin 2, Tabaly Malang, Zaccagnini Luca 1, Laiteh Embrima 1. Madi kanti, Vicario Alessio, Gnahore Gboto Stephane, Miconi Matteo, Abdoulah Suso, Mariani Andrea.
MG: Pantoni Antonio (euroservices)

MP: Touray Lamin (neri Per Caso)
Arbitro: Leone C.


PIZZERIA ITALIA – AJAX  9-0
Formazione/marcatori: Belli Diego, Belli Rossano 1, Castrichella Gianluca 3, Calicchia Emanuel,  Cellucci Fabrizio, Saporosi Roberto 2, Meola Piero, Latu Valeriu 3
Formazione/marcatori: Montagna Maico, Sciotti Mateo, Sciotti Diego, Favetta Cristian, Mammujcari Francesco, Miccolis Antonio, Mancini Lorenzo, Cambria Danielo, Sciotti Luica.
MG: Castrichella Gianluca (Pizzeria9

MP: Belli Diego (Pizzeria9
Arbitro: Leone C.


MATAL.STE.MA – CASTELLI ROMANI 3-1
Formazione/marcatori: Cavicchia Alessandro, Di Giammarino Stefano 1, Renzi Alessandro 1, Graziosi Alessandro, Piccinni Marco, Cavallo Davide, Taddei Luca 1.
Formazione/marcatori: Mammucari Alesando, Scaccia Alessandro, Santonastaso Enzo, Mammucari fabio, Marienlli Lorenzo 1, Zaccagnini Luca, Leandri Riccardo, Cianfarani Roberto, Trenta Gianfranco.
MG: Piccinni Marco (METAL.STE.MA)

MP: Calicchia Alessandro (METAL.STE.MA)
Arbitro: Leone C.








L'intervento di Luca Pucci alla presentazione di Igor Baglioni su "Echidna e i suoi discendenti"

$
0
0
I. Baglioni, Echidna e i suoi discendenti. Studio sulle entità mostruose della Teogonia esiodea, Roma 2017. 

di Luca Pucci
Università della Calabria

VELLETRI - "Vorrei iniziare questo breve intervento con un interrogativo, al quale spero di poter dare risposta nel corso del tempo concessomi: cosa significa leggere un libro, in particolare un saggio scientifico come il volume di I. Baglioni che oggi ci troviamo qui a presentare?
Quali vantaggi presenta una lettura del genere per un pubblico non necessariamente addentro ai meccanismi di funzionamento delle religioni antiche? Partiamo per un momento da lontano. Leggere un libro in generale, ad esempio un romanzo, significa di norma immergerci nel mondo che l’autore ha inteso descrivere, spesso inventare, in ogni caso mostrare al lettore, un mondo fatto di storie, orizzonti, emozioni, che riflettono in molti casi la prospettiva dell’autore stesso, il suo vissuto. Leggere un libro di questo genere, tra le molteplici cose, significa dunque guardare il mondo attraverso gli occhi dell’autore, ascoltarne le intenzioni, le emozioni e gli umori. Nel caso di un saggio scientifico, in particolare di un saggio di storia delle religioni come quello di Baglioni, leggere non significa tanto, o soltanto, cogliere le emozioni dell’autore rispetto ai personaggi e ai miti presentati, elementi che per altro trasudano appieno da ogni pagina del libro in questione; quanto immergerci, attraverso le parole dell’autore che è un mediatore, in una cultura differente dalla nostra, lontana nel tempo e nello spazio, a volte difficile da comprendere, in ogni caso arricchente e per così dire “maturante”. L’obiettivo è audace, perché l’autore mira a una ricostruzione quanto più possibile realistica e verisimile del passato; questa è operazione allo stesso tempo rischiosa, perché le fonti sono spesso frammentarie e le interpretazioni possibili, ma mai certe in assoluto; e infine, ma soprattutto, si tratta di un lavoro meritorio, perché il valore di un saggio scientifico non sta nella sua presunta perfezione e assoluta completezza, ma nel tentativo di ricostruire un tassello del passato, altrimenti irrimediabilmente perduto, con tutta la parzialità e discutibilità delle interpretazioni avanzate. Veniamo ora nello specifico al volume di Baglioni. Si tratta di un viaggio in una cultura specifica, quella greca di età arcaica (VII-VI sec. a.C.), di cui l’autore intende esaminare la sfera che noi oggi definiremmo religiosa, attraverso le figure di Echidna, “essere crudele e bellissimo al tempo stesso, metà donna e metà serpente” e dei suoi discendenti, quali ad esempio Cerbero, il cane guardiano dell’Inferno, o la Sfinge. Questo viaggio è condotto attraverso un testo guida, la “Teogonia” di Esiodo, poeta di Ascra in Beozia, che ha sistemato in maniera ordinata la storia mitica sulle origini degli dei e dell’universo. Per intenderci, se il Nuovo Testamento racconta ai Cristiani la storia di Gesù, il figlio di Dio, e intende così veicolare una serie di norme per il vivere individuale e sociale, Esiodo con la Teogonia ha voluto sistemare e trasmettere un sistema di credenze sugli dei e sulle loro prerogative. Il lettore del volume è condotto per mano in maniera ordinata, scrupolosa, lungo un percorso articolato che vuole ricostruire le caratteristiche, le funzioni e le rappresentazioni antiche dei personaggi su citati, cosa essi suscitassero e come essi potessero essere in qualche modo gestiti dall’essere umano. Nello scegliere come presentare questo volume, ho deciso di concentrarmi su tre aspetti in particolare, che non riguardano i contenuti in senso stretto, ovvero la storia o le caratteristiche degli esseri mostruosi, ma che riguardano i modi in cui possiamo avvicinarci alla cultura antica, ovvero come possiamo conoscere e apprezzare la religione greca, nelle sue molteplici manifestazioni, attraverso delle felici osservazioni e delle buone pratiche metodologiche messe in atto dall’autore. Partiamo da una questione di metodo. Nel primo capitolo del volume l’autore cerca di chiarire cosa si possa intendere per essere mostruoso in Grecia antica, a partire dai termini utilizzati in greco per identificare questi esseri. Baglioni sottolinea l’assenza in ambito greco antico di una tipologia di essere extra-umani che possa indicare in maniera complessiva e unificante la nostra categoria di ‘mostri’ e sottolinea un assunto valido in generale quando ci avviciniamo ad una cultura differente dalla nostra. Cito, con poca variazione, dall’opera: nell’analisi dei contesti culturali geograficamente e/o cronologicamente “altri” [scil. dal nostro], (…) gli “strumenti” di lettura del mondo propri dell’Occidente contemporaneo devono essere applicati criticamente nella consapevolezza dell’astrazione alla quale si sta procedendo e del fatto che gli stessi “strumenti” che si stanno utilizzando non sono degli universali atemporali, ma sono essi stessi dei concetti che hanno una storia e un’evoluzione nel tempo. L’autore intende avvisarci su un rischio frequente negli studi delle culture differenti dalla nostra, che è occidentale, eurocentrista, modernista, religiosamente, meglio cattolicamente determinata. Applicando i modelli interpretativi che usiamo oggigiorno nelle nostre vite rischiamo di fraintendere le altre culture e, cosa potenzialmente ancora più grave, di veicolare di queste culture delle immagini e dei messaggi che in realtà non appartengono loro. Un approccio di questo genere inoltre, oltre che fraintendere, svilisce e impoverisce il dato che stiamo analizzando, privandolo del proprio reale valore. Il messaggio dell’autore è sottile e provocatorio: non c’è gerarchia tra le culture del passato e del presente, non vi è l’opposizione tra un antico primitivo e un attuale progressista ed evoluto, come non c’è gerarchia tra le discipline che studiano il mondo antico. Da questo punto di vista l’autore ci offre un’opera a tutto tondo, basata non solo sulla filologia, ovvero sull’analisi dei testi scritti, ma anche sull’antropologia e la sociologia. Sono queste ultime discipline a mostrare che per avvicinarci alle culture diverse dalle nostre è necessario adottare prospettive emiche, cioè cercare di leggere i dati della cultura greca attraverso gli occhi di un greco. E il viaggio di Baglioni è per molti aspetti un’immersione nel mondo greco effettuata dall’esterno, da lontano, poiché a noi, ahimè, non è concessa la possibilità di vivere una giornata in Grecia antica. Un secondo merito del volume di Baglioni sta nel sapiente e calibrato uso della comparazione della cultura greca con altre antiche, un esercizio di difficile attuazione ma che, se ben praticato, consente di illustrare e far comprendere meglio un dato per noi altrimenti perduto o parziale. Parlando della cultura greca, ci troviamo difronte a un mondo per gran parte sommerso. In un saggio di qualche anno fa di introduzione alla storia greca L. Canfora paragonava la civiltà greca a un grande iceberg, di cui a noi è concesso vedere solo la punta. Con non poco rammarico lo studioso sottolineava l’impossibilità per noi moderni di cogliere appieno tutte le sfaccettature di una gara tragica ad Atene, di una gara atletica a Delfi o di un rito religioso in qualsiasi altra comunità; di recente il tema di ciò che è sommerso delle civiltà antiche è stato affrontato da più prospettive, tra cui anche quella comparativa. Uno dei risultati significativi di questi studi sta proprio nella presa di coscienza che una sana comparazione con culture etnografiche antiche e moderne meglio documentate non può che giovare alla comprensione del mondo greco oggetto di studio. Baglioni opera anche in questa direzione in maniera equilibrata e interessante, quando ad esempio tenta di qualificare gli esseri mostruosi da un punto di vista concettuale e, per sottrarsi a categorie interpretative moderne e fuorvianti, attinge alla cultura dell’India vedica e nella nomenclatura ivi utilizzata trova la prova alla parzialità, a tratti scorrettezza, della terminologia occidentale di mostro, moralmente qualificata in senso dispregiativo, per indicare gli esseri di cui l’autore parla. È anche attraverso la comparazione che si va delineando il concetto multiforme di essere mostruoso di cui l’autore tenta di dare una definizione altrettanto variegata e non astratta. In questo senso Baglioni cerca di inserirsi in un solco di studi di storia delle religioni internazionale, che annovera nomi come Brelich, Pettazzoni, Calame, Lincoln, Detienne, che apprezza il valore positivo della comparazione e ne fa uno strumento di ricerca arricchente. Un terzo merito del volume sta nella riflessione, sapiente e misurata, sui racconti mitici in Grecia antica. Innanzitutto l’autore non si ferma all’analisi delle sole figure di Echidna, dei suoi genitori e dei suoi discendenti, ma crea una fitta rete di richiami e legami con altre figure mitiche greche, inserendo gli esseri mostruosi di cui si occupa in un sistema religioso più ampio e articolato. Questo è quanto l’autore fa, ad esempio, quando parla dell’aspetto ofiomorfo di Echidna, il suo essere metà serpente. Per inquadrare e far comprendere questa qualità l’autore traccia un quadro articolato del termine échidna in ambito zoologico e la sua associazione ad altri personaggi del mito, come Clitemestra, la donna che uccide lo sposo Agamennone e viene a sua volta uccisa, per vendetta, dal figlio Oreste; oppure Antigone e Ismene, figlie di Edipo, che cercano di infrangere le regole di sepoltura imposte rispetto al traditore Polinice. La lettura dei racconti mitici che Baglioni offre non è interessante e utile solo per la varietà dei personaggi evocati e delle storie presentate, ma anche per la riflessione metodologica rispetto al funzionamento e alla funzione dei miti in Grecia antica. Raccontare le storie di Edipo, Oreste, Eracle ad esempio ad Atene non è pratica paragonabile in maniera assoluta al racconto di fiabe o favole di oggi, in cui la componente fantastica ha scollato le vicende raccontate dalla realtà materiale del narratore e dell’ascoltatore. In Grecia raccontare miti significava trasmettere, attraverso la voce di personaggi autorevoli come i cantori epici o i poeti tragici, storie che hanno fondato il reale, hanno contribuito a crearlo. Per un Greco Zeus risiede realmente sull’Olimpo, realmente ha adescato numerose mortali; veramente Edipo ha compiuto incesto e parricidio; Oreste ha concretamente contribuito a fondare il tribunale dell’Areopago, come Teseo ha sconfitto il Minotauro. Allo stesso modo oggi un cristiano crede a Mosè e alla consegna dei dieci comandamenti. Ovviamente ciò non toglie che, come oggi sono presenti laici ed agnostici, anche in Grecia antica fossero presenti i contestatori di turno, gli evemeristi ad esempio che tendono a razionalizzare l’evento mitico. In linea generale per i Greci i miti erano storie che raccontavano e spiegavano aspetti del reale concreto, la nascita di determinate istituzioni, di regole del comportamento civile ecc. Baglioni lo spiega chiaramente: “gli esseri mostruosi presenti nella tradizione greca svolgevano mitopoieticamente una funzionalità di fondazione del reale, sia dal punto di vista cosmologico che nelle regole del comportamento sociale”. Il contributo di Baglioni in questo senso è doppiamente meritorio, perché non solo conferma che i miti in Grecia antica sono racconti fondativi del reale, ma anche perché restituisce agli esseri mostruosi un ruolo e una posizione meno moralmente etichettata e più funzionalmente definitiva, per usare le parole dell’autore ‘contestualmente definita’. Mi avvio alla conclusione, ampliando l’interrogativo iniziale. Spero di aver illustrato, almeno in parte, cosa possa significare leggere un saggio scientifico. E credo di aver anche sottolineato perché, in particolare, è interessante leggere il volume di Baglioni. Se le ragioni appena indicate, di metodo e contenutistiche, non fossero sufficienti, mi permetto di aggiungerne altre due. Se leggere un libro significa destrutturare luoghi comuni, incrostati da secoli di preconcetti e pregiudizi, ben venga un volume che sappia decentrare l’attenzione e mostrare letture alternative, a volte meno moralmente determinate. In seconda battuta, se leggere un libro significa interrogarsi sulla realtà che viviamo e sulle sue strutture, è ben accetto quello che, partendo dall’antichità, sa offrire spunti di attualizzazione e di rilettura del reale. Il volume di Baglioni, rispetto al suo contenuto e al di là di singole questioni su cui si può avere opinione differente, assolve pienamente a questi scopi".

Velitrae, ripresa degli allenamenti di trampolino elastico il titolo nazionale a Rimini.

$
0
0
L’Associazione Ginnastica Velitrae a.s.d. ha ripreso le attività del trampolino elastico con ancora più entusiasmo e determinazione dopo i risultati della passata stagione sportiva chiusa a luglio con gli ottimi risultati degli atleti allenati da Dario Tibaldi e Andrea Dei Giudici nella fase nazionale di Rimini.

di Livio Mastrostefano


VELLETRI - Nella città romagnola, oltre ai lusinghieri piazzamenti degli atleti veliterni Alessandro Coppola e Gioele Romagnoli, ha brillato la stella di Damiano Pietrosanti che si è laureato campione d’Italia nella sua categoria.
L’intento del sodalizio sportivo veliterno è quello d’investire sempre più spazio e risorse in questa sezione della Federazione Ginnastica d’Italia riconosciuta nel 1997 dal C.I.O. quale disciplina olimpica e già presente ai Giochi Olimpici del 2000 a Sydney.
Proprio per sviluppare sul nostro territorio l'attività motoria e sportiva a carattere promozionale, agonistico ed amatoriale, del trampolino elastico, l’Associazione Ginnastica Velitrae a.s.d. darà la possibilità a tutti i nuovi associati di frequentare gratuitamente le lezioni per un mese intero. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi tutti i pomeriggi presso la segretaria dell’associazione nella palestra della S.M.S. “C. Cardinali” o chiamare lo 06.9634744 o il 393.2420606.

Un workshop per fare incursione nella vita e nel pensiero di Pirandello al Teatro "Tognazzi"

$
0
0
Roberto Becchimanzi, da quattro anni direttore del Teatro Tognazzi, non si smentisce ed inizia la nuova stagione teatrale, con una interessantissima trilogia pirandelliana.

di Emanuele Cammaroto


VELLETRI - Ma la notizia non si chiude qui, oltre la rappresentazione, Becchimanzi, con la solidale collaborazione di Veronica Brandizzi (giovane e promettente regista veliterna), ha sollecitato la vena divulgativa di Rosalia Di Nardo, professoressa di lettere nel locale Liceo Scientifico, organizzando una conferenza (workshop se preferite) sulla vita e sulle opere di Luigi Pirandello, così da presentare nel migliore dei modi le tre opere in programma nelle prossime tre domeniche, a partire dal prossimo 24 Settembre.
Ciliegina su una già succulenta torta, la presenza della pronipote dello scrittore siciliano, la professoressa Renata Marsili Antonetti, che ha “farcito” la lezione con la testimonianza diretta e con aneddoti di prima mano. Tre ore di dissertazione, suddivisi in due momenti, intervallati da un rifocillante buffet, per raccontare la vita, parte delle opere e il pensiero di un isolano, vero figlio della sua terra. La professoressa Marsili ha saputo sfruttare i nuovi mezzi tecnologici per raccontare senza appesantire una vita ricca di episodi, pienamente vissuta nel suo mondo di allora, e una produzione letteraria voluminosa, che racchiude un pensiero per nulla semplice eppure stupefacente per modernità e coerenza speculativa. Dal concetto del “lanternino” al “relativismo gnoseologico”, la Di Nardo ha danzato tra le novelle di Pirandello per individuarne i caratteri salienti di un approccio pessimistico della società moderna, eppure di grande fiducia nella capacità dell’uomo di reagire ai “vincoli” imposti dalla vita sociale per emanciparsi, attraverso la consapevolezza di avere gli strumenti per superarli attraverso una lucida follia. Un coerente, per quanto non organico, pensiero filosofico, sottolinea la Di Nardo, ben racchiuso nelle tre opere che saranno rappresentate tra Settembre ed Ottobre al Tognazzi. Si inizierà con “Il berretto a sonagli”, una delle più note di Pirandello, nella versione rielaborata in napoletano da Edoardo De Filippo; commedia che sarà rappresentata dalla compagnia partenopea “Luna Nuova”, del direttore Becchimanzi. Seguirà “O di uno o di nessuno”, la più “recente” tra le tre, con la regia di Marcello Andria e messa in scena dalla compagnia salernitana “Dell’eclisse”. A chiudere la terna, un’altra tra le più famose commedie: “Sei personaggi in cerca di autore”, curata dalla compagnia “Al Castello” di Foligno e diretta da Claudio Pesaresi. Seguire gli intrecci delle opere pirandelliane sarà certamente più “semplice” dopo il workshop di domenica; ma ciò che si spera, e non solo per il botteghino del Tognazzi, è che: se proprio non saranno in centomila nelle tre serate, non sia nessuno ma ben più di uno a seguire le opere in lingua e vernacolo diverso dall’indigeno.

La collezione G.A.VEL al secondo piano del Polo Espositivo "Juana Romani"

$
0
0
In occasione della V° edizione del Velletri Wine Festival “Nicola Ferri” verrà inaugurata in una apposita ala al secondo piano del Polo Espositivo Juana Romani, la collezione G.A.VEL. 

di Alessandro Filippi

VELLETRI - Si tratta di un nucleo di opere di notevole valore di artisti italiani ed internazionali raccolte dalla Professoressa Lucrezia Rubini durante il suo percorso di storico dell’arte e di critico. Originariamente la collezione era ospitata al Museo Lanciani di Guidonia Montecelio da dove è stata sfrattata.
A seguito di un contatto tramite amici artisti che vivono nel territorio di Guidonia la collezione ha trovato sede a Velletri con grande gioia da parte nostra. A Velletri dal mese di Giugno del 2017 sono arrivate 57 opere donate negli anni alla Professoressa Rubini si tratta di istallazioni, assemblaggi, fotografie, sculture e dipinti che si muovono dall'informale al concettuale, dal gestuale allo sperimentale. Tra i maestri esposti nelle sale Alberto Burri, Aligi Sassu, Mario Riccio e nella veranda Lucio Fontana del Polo Espositivo si trovano Ennio Calabria, Vittorio Fava, Nunzio Bibbò giusto per citarne alcuni. Per la città di Velletri è un onore poter avere questo importante nucleo di opere che accoglie con grande gioia. Come responsabile del Polo Espositivo "Juana Romani" e come presidente del Circolo Artistico La Pallade Veliterna che gestisce la struttura per nome e per conto del dirigente scolastico del Cesare Battisti Eugenio Dibennardo e sui delibera del consiglio d’Istituto della stessa scuola nella è confluito il Liceo Artistico Juana Romani mi sento di ringraziare la Dottoressa Rubini per la stima e la considerazione nei nostri confronti tanto da affidarci le sue creature.

Paolo Trenta (M5S): "La rete idrica fa acqua da tutte le parti!"

$
0
0
"La rete idrica fa acqua da tutte le parti". Comunicato stampa a cura del Movimento Cinque Stelle di Velletri. 

di Paolo Trenta

VELLETRI - "Sembra un gioco di parole ma c'è poco da ridere, i disagi che i cittadini veliterni subiscono a causa della fatiscenza della rete idrica sono oramai insostenibili.
Acea nella loro carta dei servizi afferma che i principi fondamentali del servizio sono 
a) eguaglianza ed imparzialità del trattamento, 
b) Efficacia ed efficienza, 
c) Continuità del servizio, 
d) cortesia, correttezza, comprensibilità reciproca nel rapporto con l’utenza. 
A distanza di tempo non riusciamo a riscontrarne nessuno, e mai come prima sono riapparse le autobotti per supplire alle carenze. Abbiamo acqua scarsa e di pessima qualità, fuori ogni norma civile.
Con la nostra mozione chiediamo all'amministrazione che faccia la voce grossa e pretenda che vengano esonerate dal pagamento quelle utenze che sono al di fuori dei parametri di qualità definiti dal regolamento di utenza, e che le riparazioni stradali abbiano tempi celeri".

Dialogo tra un elettore e un eletto a cura del professor Pierluigi Starace

$
0
0
Riceviamo e pubblichiamo dal professor Pierluigi Starace un contributo intitolato "Dialogo tra un elettore e un eletto", che presentiamo di seguito.

di Pierluigi Starace

Dialogo tra un elettore e un eletto
Elettore :Ho votato per il suo partito, ho saputo che lei ha lavorato in Commissione parlamentare per il Rei ( Reddito Inclusione attiva). Siccome ho i prerequisiti per fruirne, e ne conosco l’impianto, ho qualcosa da chiederle.
Eletto: Mi fa piacere il suo interesse per il nostro lavoro, grazie al quale l’Italia, per la prima volta, si è dotata d’uno strumento  di lotta contro la povertà estrema.

Elettore:  Considerazione preliminare. Se è vero che in povertà estrema siamo in 4.100.000, e se è vero che il vostro target è “salvarne” 1.800.000, perché le loro famiglie  hanno figli minori o dei disabili gravi, o donne incinte, o ultra cinquantacinquenni disoccupati, allora gli altri 2.300.00 le cui famiglie hanno figli maggiorenni, nessun disabile, donne non gravide, o cinquattraquattrenni disoccupati  dovranno aspettare a tempo indeterminato la vostra attenzione? Delle due l’una: o la miseria estrema esiste, ed allora il provvedimento deve essere erga omnes, cioè tutti i 4.100.000, per evitare una micidiale iniquità di trattamento, una effettiva espulsione, nella privazione dello “jus panis” ,di milioni di persone dalla protezione della  cittadinanza. O la miseria estrema non esiste, ed allora potevate risparmiarci la sceneggiata, davanti ai pochi italiani in grado di vergognarsene, all’Europa, al mondo,  d’uno stato-VIP che si traveste da accattone, esibendo lamentosamente una mano vuota, mentre con l’altra sgancia a raffica pacchetti di banconote da 500 ai venditori di F 35,  sommergibili nucleari, o per la TAV e le banche. 
Eletto: Non so cosa dirle…
Elettore: Mentre pensa alla risposta, io vado avanti: e sempre con i vostri numeri. Il Rei ammonterà  per i “single”, i più favoriti, a 190 euro mensili, cioè 6,33  giornalieri. Analizziamo la priorità assoluta di spesa, il cibo. Prima colazione. 25 cl. di latte, 0, 17 centesimi ; 100 gr. di pane 0,30, 20 gr. zucchero 0,15, un cucchiaino di cacao 0,30. Niente burro né marmellata. Pranzo: gr. 200 pasta 0,22 , condimenti pasta 0, 15, 100 gr. pane 0,30, 100 gr stracchino 1,04, 1 pomodoro in insalata 0,15, frutta 0,50. Niente carne né pesce. Cena :  50 gr. pastina, 0,20, 20 gr. burro 0,21, 10 gr. parmigiano 0,10, 100 gr. mozzarella 1,00, 100 gr. pane 0,30, frutta 0,50. Niente dolci e qualsiasi tipo di bevande.
 Totali. Prima colazione 0,92. Pranzo : 2,36. cena: 2,31. Totale generale: 5,59.
Che, sottratto all’entrata giornaliera di 6,33 lascia euro 0,74. Riportando il tutto al mese, su 190 euro d’entrata ne usciranno per questa dieta da quaresima di convento di clausura 167, 30, residuandone 22,30 per TUTTO IL RESTO. E’ da questi, e riportiamoli pure all’anno, cioè 267,60, che dovranno uscire per 365 giorni i vestiti, l’affitto, il pagamento di bollette acqua, luce, gas, e spazzatura,  i ticket sanitari e farmaceutici, le visite a pagamento, l’acquisto dei libri scolastici, i biglietti per il trasporto dello studente  o del  disoccupato in cerca d’occupazione: sì, 0,73 euro al giorno.E’ con questi, che potrebbero anche azzerarsi se, in un raptus di fame, a qualcuno venisse in mente di giocarseli tutti   in alimentari, che si dovrebbe far fronte anche  alle spese impreviste. 
Scendo ad altri particolari. Se il massimo erogabile per nucleo familiare è 485, “da 5 a più componenti” , nel caso di 5 bocche i 190 mensili scendono a 97, ed  i 6,33 al giorno scendono a 3,23. Nel caso che le bocche fossero 8, per lei non è un problema: ognuna avrà diritto a 23,75 mensili corrispondenti a 0,75 al giorno.  Neanche che dico un gatto, ma un criceto, un cardellino sopravviverebbero a questo budget. Non so se se n’è accorto, siamo molto al disotto dei due dollari al giorno che segnano l’asticella della povertà estrema nei paesi più affamati del mondo, e dove il costo della vita è molto minore che in Italia. Passo ad altre sopravvivenze alle quali non avete pensato.  Se un diciottesimo compleanno d’un figlio, la perdita dello stato interessante per una donna, la morte d’un disabile o d’un nonno fanno perdere il diritto al contributo, il diciottenne, o la donna ora sgravata e suo figlio non mangeranno più?  Concludo l’analisi con un’altra  “ghigliottina” prevista come segue:” Il reddito d’inclusione viene erogato per non oltre 18  mesi, e devono passare almeno sei mesi perché possa essere erogato di nuovo alle stesse persone”. Chiaro: nel caso non abbiano trovato lavoro, digiuneranno per sei mesi.Ma gli scioperi della fame ci dicono che raramente si può sopravvivere oltre i 60 giorni.

Eletto: Noi abbiamo agito entro precisi vincoli di bilancio.
Elettore: O.K. Mi permetta un tono confidenziale. Certe persone, a fronte dello stesso problema, hanno calcolato e deciso che la spesa giornaliera pro-capite fosse di 35 euro, e mensile 1050.  Sì, per  gli immigrati. Diciamo cinque volte più di me, e 10- 15 volte più d’un membro di famiglia numerosa. Se conosce qualcuno di loro potrebbe farsi dare una dritta, capisce? Le ricordo anche che il mendicante, il lavavetri, il venditore d’accendini più disperato riescono a strappare, nelle 24 ore, anche una quarantina d’euro dalla carità pubblica. Ne sapeva qualcosa lei?
Eletto : Vede, la ringrazio per il contributo all’approfondimento del nostro lavoro, ma lei è completamente fuori dalla realtà. Il bilancio è una cosa seria, inderogabile, sulla quale nessuna altra variabile può e deve incidere.
Elettore : Dica pure che eseguite degli ordini, ergo siete innocenti e puliti di quanto ho detto. Un ‘ultima cosa: non ha, non avete mai pensato, incidentalmente, mentre fissavate le vostre cifre, a   questa parola: Norimberga?

L'Atletica Amatori Velletri tra sport e solidarietà

$
0
0
Sabato 16 Settembre, organizzata dall’AVIS in occasione del 60° anno dalla sua fondazione, si è svolta presso lo stadio comunale di Velletri “La giornata dello sport”, che ha visto la partecipazione di circa 30 società sportive di Velletri appartenenti a varie discipline. 


VELLETRI - Seppur presenti in cielo pericolose nuvole nere, il tempo ha permesso lo scintillare dei colori degli aquiloni che svolazzavano sul campo, grazie all’associazione “Alta quota”, creando una colorata e allegra cornice a questa giornata dove lo spirito di associazione e solidarietà ha fatto da padrone.
Presenti con vitalità e spirito di gruppo, nonché per la loro forte collaborazione con l’AVIS, l’atletica amatori Velletri , dove hanno dominato ,come sempre , le loro forti e bellissime quote rosa. Numerosa la presenza delle atlete che hanno rappresentato, con la loro allegria ed eleganza, i colori dell’associazione sportiva. Con la loro partecipazione si sono voluti valorizzare quei principi che sono alla base del loro modo di intendere lo sport: funzione educativa e sociale, fondamentale per la crescita dell’individuo, nonché preservazione della salute e per ultimo, e non per questo meno importante, tenere sempre vivo quello spirito di aggregazione e voglia di divertirsi di cui dovrebbe sempre nutrirsi lo sport. Domenica 17 settembre ha visto gli atleti dell’ ASD ATLETICA AMATORI VELLETRI impegnati in diverse competizioni, sul territorio dei castelli, in occasione della Sagra del Fungo Porcino a Lariano, del pane Genzanese e alla Romahalfamarathon Via Pacis, tra le strade della capitale, per rinnovare il messaggio della pace trai popoli. Ottima la presenza dei nostri atleti che hanno scelto la competizione più inerente alle loro caratteristiche tecniche.
A Genzano, come ormai accade da tempo, hanno raggiunto ottimi piazzamenti le nostre atlete, con Anna Simonte 1^ di categoria F50 con 00:54:44, Cugini Antonella 2^ di categoria F55 con 00:58:06. Buoni i risultati degli uomini Garzoli Daniele 4° di categoria M40 con 00:45:17 a seguire Del Duca Marcello M40 con 00:46:24, Di Murro Marco M35 con 00:47:07, Ferrari Massimo M40 con 00:48:27, Rossi Danilo 00:51:26, Mattioli Massimo M50 con 01:01:19. A Roma ottima prestazione del nostro atleta Simonte Fabio che conclude i suoi 21 km in 01:36:26. Ed anche a Lariano si sono fatte valere le nostre atlete con ottimi piazzamenti, con il primo posto F50 di Cellucci Cristina con 00:57:33, Abbadini Daniela 2^ di categoria con 01:05:23, Caliciotti Franca al suo secondo podio stagionale 2^ di categoria con 01:10:54, Sciotti Maria anche lei al suo secondo podio stagionale 4^ di categoria con 01:12:12, hanno sfiorato il podio per pochi secondi Lucarelli Ester 6^ di categoria con 00:59:10, De Marsi Silvia 7^ di categoria con 01:03:00. Anche gli uomini hanno difeso egregiamente i nostri colori con D’Annibale Stefano 2° di categoria con 00:47:53, il veterano e storico Ermacora Simone che da buon gladiatore conferma il suo 1° posto di categoria con 01:05:23, a seguire Belardini Gianluca al suo rientro, dopo un periodo di pausa dalle competizioni, con 00:52:50, Cellucci Venerino non in ottima forma per problemi fisici con 00:57:07.

Da Pallante è possibile ordinare il Termoboiler Laminox, un marchio al 100% italiano (di Sarnano)

$
0
0
Arriva Termoboiler, la prima caldaia a pellet che abbatte i consumi di carburante e consente di utilizzare insieme sanitari e riscaldamento, disponibile da Pallante e presto al centro della promozione a “costo zero”. 


VELLETRI - Termoboiler è un prodotto dalla Laminox, marchio 100% italiano con stabilimento di produzione a Sarnano nelle Marche per il quale Pallante, da dieci anni, provvede anche all’assistenza tecnica in garanzia e fuori garanzia. A differenza delle tradizionali caldaie o delle stufe adibite per il sanitario, nelle quali il principale problema è il calo di potenza netto sui termosifoni nel momento in cui si richiede acqua per il sanitario, la novità introdotta dalla caldaia della Laminox è l’incorporamento, già di serie, di un boiler di 100 litri d’acqua sempre pronta.
Le altre caldaie quindi, dotate di un solo circuito idraulico, si trovano costrette a dare potenza o al sanitario o al riscaldamento mandando al minimo i termosifoni quando sono richiesti i sanitari, che hanno naturalmente la priorità. Il Termoboiler, al contrario, evita questa discontinuità avendo due riserve di acqua calda che rendono le due fonti di riscaldamento totalmente indipendenti l’una dall’altra. Un altro vantaggio è nella possibilità di impostare il menù "estate-inverno": questa impostazione, se posizionata su estate, bypassa totalmente il circuito che porta l’acqua ai termosifoni per lasciare attiva solo l’alimentazione del boiler con un netto risparmio di combustibile, di energia e di consumi.
A proposito di consumi, la caldaia in questione è un prodotto in "classe 5", ovvero raggiunge il grado massimo di risparmio energetico nel campo dei generatori di calore a biomassa. Rapportandolo all’elettrodomestico sarebbe in classe A+++. La caldaia presenta diversi tagli di potenza: 24kw, 31kw, 32kw, 35kw, 47kw che coprono cubature che vanno da 600 metri cubi (24kw) a 1200 metri cubi (47kw). I tagli da 32, 35 e 47kw presentano però delle migliorie rispetto alle versioni da 24 e 31 tra cui: - Boiler da 130 litri (32kw) e 150 litri (35 e 47kw) - Compattatore ceneri - Braciere autopulente (permette di bruciare nocciolino e sansa) Anche le dimensioni estetiche dei tre prodotti più potenti sono maggiori. Per ottimizzare al massimo i consumi e le prestazioni, il Termoboiler ha per tutte le grandezze una seconda versione chiamata "Idro matic solar" che possiede una predisposizione per l’allaccio dei pannelli solari. Questo per fare in modo che se l’acqua nel solare si trova alla temperatura giusta, il boiler non viene neanche alimentato risparmiando combustibile. Tra i vari accessori c’è la possibilità di aggiungere un serbatoio esterno che consente di avere una scorta di 300kg di combustibile oltre i 70kg incorporati della caldaia. L’alto rendimento e le bassissime emissioni permettono a questa caldaia di rientrare nel Conto Termico 2.0, con possibilità di riavere mediante riaccredito su conto corrente circa il 65% dell’intero costo della messa in opera dopo solo 2 mesi dalla fine dei lavori. Inoltre, prossimamente, il Termoboiler potrà rientrare nella nostra speciale promozione a "COSTO ZERO". Il prodotto è disponibile in mostra, mentre per tutte le informazioni aggiuntive e chiarimenti Pallante è sempre a disposizione dei suoi clienti in Via Appia Sud, 00049.




Per la Festa dell'Uva il concorso di poesia "Il sabato nel Villaggio" con la Vigna dei Poeti

$
0
0
L’87esima Festa dell’uva e dei vini 2017, già ricca di eventi, riserva, tra le sue manifestazioni, il primo concorso di poesia denominato “Il Sabato nel Villaggio”, che evoca sia il sapore poetico leopardiano di una memoria contadina ancora recente. 

di Marisa Monteferri


VELLETRI - Sperando che nei prossimi anni si possa ripetere agevolmente. Il concorso, voluto dall’assessorato alle politiche agricole, è da ritenersi del tutto gratuito, è curato dall’associazione culturale veliterna “La Vigna dei Poeti”.
Un supporto logistico è dato anche dal DLF, il Dopolavoro ferroviario veliterno, la cui collaborazione con offerta di premi è preziosa e gradita. Si partecipa inviando un massimo di 3 poesie, di cui una in dialetto o, possibilmente, ispirata al tema dell’uva, del vino, della vigna, della terra. Chi volesse inviare una sola poesia è libero di farlo. Ogni elaborato va inviato entro il 25 settembre al seguente indirizzo mail: velletri.poesia.festauva@gmail.com Sabato 30 settembre, sul palco di piazza Cairoli ci sarà una prima lettura delle poesie selezionate da una giuria qualificata, il cui giudizio è insindacabile, e relativa diffusione a mezzo canali preposti. Il 1° ottobre, sullo stesso palco, verranno resi noti i nomi dei vincitori: a seguire, la premiazione dei primi 3 classificati e, a seguire, degli altri segnalati o meritevoli. La manifestazione sarà pubblicizzata al massimo per dar modo ai poeti di esprimere al meglio la loro creatività. Un tocco poetico NEL sabato del villaggio non può che dare lustro ad una manifestazione così importante come la Festa dell’uva: aspettiamo quindi molte liriche da inserire nell’annuario 2017: se emergerà anche un bravo poeta, sarà un vanto per la città!

Fine settimana di politica e dibattiti con la Festa di Articolo 1 al PalaBandinelli di Velletri

$
0
0
Inizia, presso il Palazzetto dello Sport di Velletri, la Festa di Articolo Uno - Movimento Democratico e Progressista, per la Provincia di Roma Sud

VELLETRI - Tre giorni, venerdì, sabato e domenica, che vedranno stand, cucina tipica, spazio bimbi e quant'altro per la "Festa 1" dove il movimento tirerà le somme con dibattiti volti ad affrontare i temi più importanti dell'attualità e della politica, cittadina e nazionale.
Si parte venerdì alle 18.00 con il dibattito sulla "Politica ai tempi dei social", al quale interverranno giornalisti locali e non. Previsto, dopo l'intervento del consigliere Stefano Pennacchi, quello del direttore di "Castelli Notizie", Daniel Lestini, del direttore del "Mamilio" Marco Caroni, di Alessandra Valentini, Chiara Geloni (direttrice del sito di Articolo Uno) e di alcuni redattori di Lercio.it. A moderare l'autore RAI e giornalista Ezio Tamilia. Proprio venerdì sera avrà luogo la serata di Lercio Live, spettacolo di punta della nota testata satirica nazionale, che si preannuncia molto interessante. Sabato pomeriggio alle 17 spazio invece alla discussione sui territori della politica. Interverranno, con il coordinamento di Maurizio Collacchi, diversi personaggi della politica locale: Maurizio Sementilli (vice-Sindaco di Albano), Marcello Accordino (ex Sindaco di Gallicano), Luca Lommi (consigliere comunale di Genzano), Elisa Pucci (consigliere comunale di Rocca di Papa), Matteo Angelantoni (consigliere comunale di Frascati), Carmen Zorani (consigliere comunale di Rocca di Papa), Guglielmo Abbondati (consigliere comunale di Ciampino), Sabina Ponzo (consigliere comunale di Velletri), Marco Comandini (Articolo 1 Marino), Sergio Andreozzi (Assessore ai Beni Comuni Città di Velletri), Luigi Onorato (Articolo 1 Lariano). Alle 18,30 sarà la volta del dibattito sui diritti con Pasquale Boccia (consigliere comunale di Rocca di Papa), Michele Azzola (segretario generale CGIL Roma-Lazio), l'onorevole Enrico Rossi (presidente Regione Toscana), Giulia Ciafrei (Assessore ai Servizi Sociali Città di Velletri) e Roberto Leoni (consigliere comunale di Velletri). Modera il direttore di Cinque Quotidiano, Giuliano Longo. In serata concerto di Stefano Pavan. Domenica assemblea degli iscritti alle 11 con l'onorevole Danilo Leva (tesoriere gruppo parlamentare Articolo 1), Giorgio Fiocco (capogruppo Articolo 1 Velletri), Antonello Taddei (Articolo 1 Colleferro), Maurizio Querini (Articolo 1 Rocca di Papa), Bruno Romagnoli (Articolo 1 Genzano di Roma). Dopo il pranzo popolare, il dibattito di chiusura è previsto per le 18.30 di domenica: "Insieme per costruire un nuovo centrosinistra". Ospiti: l'onorevole Nico Stumpo (responsabile organizzazione Articolo 1), l'onorevole Filiberto Zaratti (parlamentare), Umberto Carlo Ponzo (articolo 1), Daniele Ognibene (presidente del consiglio comunale di Velletri). In serata, dalle 20.30, concerto dei "Falsi d'autore" (Graziano Cedroni, Lorenzo Cedroni, Cristina Picca). L'intera manifestazione si svolgerà all'interno del Palazzetto dello Sport. 

Un grande maestro per rendere omaggio a Gigi Magni: arriva a Velletri Stefano Reali

$
0
0
Sarà ospite del V Velletri wine Festival Nicola Ferri sabato 30 settembre alle ore 19.00 per un percorso musicale tratto dai film di Magni insieme con Nadia Natali.

di Alessandro Filippi


VELLETRI - Stefano Reali (Frosinone, 3 novembre 1957) è un regista, musicista, sceneggiatore e produttore italiano. Ottenuta la maturità scientifica, nel 1978 si diploma in Musica Jazz al conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Studia regia e sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si diploma nel 1980. Nel 1982 è assistente alla regia in C'era una volta in America di Sergio Leone.

Tra il 1990 ed il 1992 è stato docente di Acting for the camera nel laboratorio di Arti Sceniche diretto da Gigi Proietti. Nel 1985 è sceneggiatore e regista, insieme a Pino Quartullo, di Exit, cortometraggio prodotto dalla Rai che ottiene una nomination all'Oscar 1987 nella categoria "Best Live Short Film". Nel 1988 è sceneggiatore e regista del film Laggiù nella Giungla, terna al David di Donatello come Miglior Regista Esordiente. Nel 1993 scrive e dirige il film tv Una storia italiana, interpretato da Giuliano Gemma, Sabrina Ferilli, e Raoul Bova, ispirato alle imprese dei fratelli Abbagnale. Il film ha vinto il premio speciale della giuria al 33º Festival di Montecarlo. Reali ha messo in scena, come regista, anche opere liriche (tra cui delle prime esecuzioni assolute, come Descrizione dell'Isola Ferdinandea, di Francesco Pennisi, ma anche Cavalleria Rusticana, di Pietro Mascagni, e Il tabarro, di Giacomo Puccini nel 1988), ed è autore e regista di teatro. La sua commedia Operazione, rappresentata per cinque anni di seguito in Italia, è stata messa in scena dal famoso commediografo inglese Alan Ayckbourne nel suo prestigioso Stephen Joseph Theater, in Inghilterra. Nel 1996 Reali dirige il tv movie epico-religioso Il Quarto Re, scritto con Enzo De Caro e Enrico Medioli, interpretato da Raoul Bova, Maria Grazia Cucinotta, Billy Dee Williams, e prodotto dalla Titanus, in collaborazione con Beta Taurus, e Mediaset. Nel 1997 Reali scrive e dirige In barca a vela contromano, un lungometraggio per il cinema, interpretato da Valerio Mastandrea, Antonio Catania, e Maurizio Mattioli, prodotto da Maurizio Totti per la Colorado film e distribuito da Medusa. Nel 1998 scrive e dirige il film tv Ultimo interpretato da Raoul Bova, Ricky Menphis, Giorgio Tirabassi, Mariano Rigillo, Emilio Bonucci, Pino Caruso. Musiche di Andrea ed Ennio Morricone, record di ascolti televisivi. Nel 2002, scrive e dirige per il cinema Il tramite, con Maurizio Mattioli, vincendo il primo premio assoluto al Festival di Sorrento, e il premio del pubblico nel festival internazionale del Salento. Il film è stato distribuito negli Stati Uniti, con il titolo Without Coscience. Dal 2001 ha scritto e diretto i seguenti film televisivi: Le ali della vita prima e seconda parte (2002), con Sabrina Ferilli e Virna Lisi, record di ascolti televisivo. I colori della vita (2003) con Alessandra Martinez, Nancy Brilli, Gabriel Garko, Giovanna Ralli, Jean Sorel. L'uomo sbagliato, (2005) con Beppe Fiorello, altro record di ascolti televisivo. Eravamo solo Mille, (2006) con Daniele Pecci, Cristiane Filangieri, e David Coco. La terza verità (2007) con Enzo Decaro e Bianca Guaccero. Al di là del lago, (2008) con Kaspar Capparoni e Giovanna Ralli. Lo scandalo della Banca Romana (2010) con Beppe Fiorello e Lando Buzzanca, in onda su Raiuno. Quest’ultimo ha vinto il Fipa D’Or come Migliore Sceneggiatura e il Fipa d’Argent come Miglior Film al Festival Internazionale dell’Audiovisivo di Biarritz. Di tutti questi film Reali ha anche composto e orchestrato la colonna sonora. Nel 2011 Reali scrive e dirige Come un delfino, miniserie in due puntate messa in onda su Canale 5, con il 27% di share, in prima serata, con musiche di Ennio Morricone. Nel 2012 Reali scrive e dirige il film tv in due puntate: Caruso, la voce dell'amore, biopic sul celebre tenore napoletano. Il film è andato in onda in prima serata il 23 e il 24 settembre su Raiuno, con il 22% di share. Nel 2014, Reali scrive, dirige ed è autore della colonna sonora del tv movie Angeli - Una storia d'amore, interpretato da Raoul Bova e Vanessa Incontrada. Va in onda su Canale 5 nell'ottobre 2014, in prima serata. Nel 2016, Reali ha scritto, diretto, e composto la colonna sonora di Rimbocchiamoci le maniche, serie tv in otto puntate, interpretata da Sabrina Ferilli, andata in onda su Canale 5 dal 7 settembre. Nel campo della didattica e della formazione, dal 1999 al 2011, Reali è stato docente per tredici anni consecutivi di “Struttura della Sceneggiatura” nel corso di Scrittura Creativa Rai-Script. Dal 2005 al 2010 è stato docente di regia e sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano. Nel 2009 è stato docente di “Recitazione e Regia” alla Nuova Università di Cinema e Televisione. Nel 2009 è stato docente di “Teoria e Tecnica della Regia Cinematografica” alla facoltà di Scienze della Comunicazione, dell’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 2013 è docente di "Struttura della Sceneggiatura" all'università LUISS - Guido Carli di Roma. Attualmente insegna struttura della sceneggiatura televisiva presso la LUISS - Master Writing School for Cinema and Television. Dal 2007, Reali svolge anche un'attività esecutiva in concerto come pianista del quintetto swing NonSoloGerhswin, in collaborazione con musicisti come Giorgio Rosciglione, al contrabbasso, Gegè Munari alla batteria, Marco Guidolotti al sax, e Flavia Astolfi, Raffaela Siniscalchi, e Elisabetta Antonini.

"L’Ottavio di Carre" a cura del Gruppo Archeologico Veliterno - Prima Parte

$
0
0
La stupenda statua in marmo (copia di un originale in bronzo) di Augusto rinvenuta nel 1863 nella villa di Livia a Prima Porta, e ora ai Musei Vaticani, descrive sulla sua corazza una scena estremamente interessante: un dignitario barbaro consegna un’insegna militare ad un ufficiale romano. 

di Ciro Gravier
Gruppo Archeologico Veliterno - Parte Prima


Questo ufficiale è probabilmente Tiberio, il barbaro è un parto rappresentante del re Fraate IV, l’aquila era una di quelle catturate dai Parti nella battaglia di Carre. A destra e a sinistra di questa scena centrale, due donne simboleggiano forse le due province recentemente sottomesse a Roma: la Germania e la Pannonia. Tutta questa storia (i Parti, la Germania, la Pannonia, le vittorie, il successore di Augusto) è inquadrata fra il Cielo (in alto, che copre ogni cosa sotto il suo mantello) e la Terra (in basso, fertile, con i bambini e la cornucopia).

Nel Cielo corre la quadriga del Sole (immagine di Apollo, con cui Augusto si compiaceva di identificarsi) preceduta dall’Aurora (con la fiaccola) e dalla Rugiada (con la brocca); sulla Terra regnano le arti (simboleggiate da Apollo a sinistra) e i buoni costumi (simboleggiati dalla vergine Diana, a destra). Il messaggio è chiaro: l’ordine del cosmo e la storia dell’umanità sono garantiti da Augusto: a piedi nudi come una divinità e senza elmo, col paludamentum non indossato in segno di pace, l’imperator avanza e proclama l’ordine ristabilito e instaurata l’era della pax romana, nuova età dell’oro, “in toto orbe terrarum”. Si vuole che l’imperatore, che indossa la corazza, si rivolga allo spettatore nel gesto dell’adlocutio, ma in verità con la sua mano destra indica il numero 9, mentre con quella sinistra indica, molto probabilmente, il numero 200 (i Romani con opportuni gesti delle mani e disposizioni delle dita indicavano i numeri: unità e decine con la destra, centinaia e migliaia con la sinistra). Il Regno dei Parti nella sua massima estensione si estendeva dall’attuale Turchia orientale a ovest all’attuale Afganistan occidentale ad est: occupava quindi una buona parte delle terre conquistate da Alessandro Magno: in particolare, le terre della Siria dei Seleucidi. Crasso, che non aveva nulla da opporre alla gloria militare degli altri due triumviri Cesare e Pompeo, concepì l’idea di sconfiggere i Parti e di conquistare il loro regno. Per una serie ininterrotta di errori tattici e strategici, andò invece incontro ad una terribile sconfitta e alla sua stessa morte, a Carre. In quella carneficina aveva perso la vita anche un Ottavio, luogotenente di Crasso. La disfatta era avvenuta nel 53, quando il futuro Augusto aveva solo dieci anni, già orfano di padre da quando ne aveva quattro. La notizia si era appresa grazie al sistema di staffette che Crasso aveva lasciato dietro di sé sul suo percorso, e poi, naturalmente, dagli stessi Parti, che erano interessati a pubblicizzare la loro vittoria. Sicuramente quindi se ne era parlato a Velletri dinanzi al ragazzino, ricordando la figura di questo suo grande cugino o più o meno vicino prozio (il grado di parentela non è noto), senza tuttavia poter conoscere le circostanze esatte della morte. Queste ce le riferisce Plutarco, il quale non era certamente presente agli avvenimenti e addirittura scrive un secolo e mezzo dopo i fatti. Da chi ha appreso Plutarco tanti dettagli? Indubbiamente dai verbali che ha trovato negli archivi dello stato romano, verbali sui quali erano state registrate le testimonianze dei superstiti. Ora, costoro erano per l’appunto quei pochissimi (i 209 che l’imperator sembra indicare con i gesti delle mani) che avevano potuto far ritorno a Roma, 33 anni dopo, grazie all’azione diplomatica di Augusto. Era successo che il persiano Tiridate II aveva rovesciato il re parto Fraate IV, ma Fraate, aiutato dagli Sciti, lo aveva messo in fuga, e Tiridate si era rifugiato (anno 26 av. C.) nell’Impero Romano, da Augusto, portandosi dietro un figlio di Fraate. Dopo lunghe trattative, sei anni dopo Fraate ed Augusto trovarono un accordo: Augusto avrebbe consegnato a Fraate il figlio, e Fraate avrebbe consegnato ad Augusto le sette aquile romane prese a Carre, e i prigionieri superstiti. Fra costoro, deve esserci stato almeno uno che era stato presente alla zuffa della cattura di Crasso, allo scempio che si fece del suo corpo, e alla abbietta mascherata, con acclusa burlesca messinscena di una tragedia greca rappresentata al festino dinanzi al re parto e i suoi dignitari. Doveva trattarsi di uno dei 5000 soldati che questo Ottavio aveva sotto di sé e che lo aveva seguito fino alla fine.
Viewing all 7460 articles
Browse latest View live