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Una mostra su Achille Campanile, Cannatà: “Campanile pubblico e privato in esposizione a Velletri”

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Dal 21 al 29 ottobre 2017, nell’ambito della rassegna nazionale “Campaniliana”, sarà possibile visitare la mostra nella Sala degli Affreschi della Casa delle Culture. L’esposizione sarà aperta tutti i giorni dalle 9,30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30. 

di Rocco Della Corte

VELLETRI -  Una delle parti portanti della settimana “Campaniliana” sarà la mostra fotografica e documentaria, curata da Gaetano Campanile, Silvio Moretti e Angelo Cannatà. Il figlio dello scrittore e i due studiosi e biografi hanno già organizzato diverse esposizioni in grandi città e sono pronti per lavorare affinchè tutto sia pronto per il 21 ottobre alle ore 17.00, giorno di inaugurazione della rassegna nazionale e di apertura della mostra stessa (che resterà aperta tutti i giorni della “Campaniliana” dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 18,30).

Emergeranno sia il Campanile pubblico che quello privato, e la Sala degli Affreschi diventerà un centro nevralgico di cultura per avvicinarsi allo scrittore, conoscerlo, scoprirlo, ri-scoprirlo, rivederlo con le testimonianze della sua vita improntata alle lettere in tutte le sue sfaccettature. Angelo Cannatà, uno dei curatori, ha rilasciato un’intervista per raccontare – senza tuttavia rovinare la sorpresa e l’attesa – cosa si potrà visitare alla Casa delle Culture di Velletri dal 21 al 29 ottobre prossimi. Tra gli organizzatori della mostra l’Associazione Culturale Memoria ‘900 e la Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, ideatrice e promotrice dell’evento, oltre naturalmente al fondamentale apporto del Fondo Achille Campanile. 



Quando nasce l’idea di strutturare una Mostra intitolata “Umorista sarà lei” e dedicata ad Achille Campanile? 

La mostra documentaria ha avuto il suo battesimo nel 2000 quando il 10 maggio ebbe il felice compito di inaugurare la nuova Casa delle Letterature di Roma. Da allora la mostra itinerante ha toccato tante città italiane come, per citarne alcune, Trieste, Firenze, Chiasso, Civitavecchia, Pontedera, Napoli, Palermo e Milano. 

Chi, oltre lei, ha curato la Mostra e che cosa si vedrà esposto nella Sala degli Affreschi della Casa delle Culture di Velletri dal 21 al 29 ottobre prossimi? 

La mostra, oltre che da me, è curata da Silvio Moretti con la collaborazione del figlio dello scrittore, Gaetano Campanile. Ci siamo occupati di ripercorrere le tappe fondamentali della vita del celebre umorista presentando al grande pubblico materiale, anche inedito. Per fare questo, Gaetano ha aperto l’archivio delle memorie di Achille Campanile, conservate gelosamente nella casa di Velletri. Scritti, disegni, diari, manoscritti originali e appunti raccolti ovunque, anche su piccolissimi pezzetti di foglio, su buste, biglietti di tram, ricevute d’albergo: questo il patrimonio enorme lasciatoci da Campanile. 


Come si articolerà la Mostra e che percorso faranno i visitatori? 

L’articolazione della mostra propone un percorso espositivo attraverso il quale vengono presentati momenti della vita del Campanile scrittore ma anche notizie, documenti che illustrano la vita privata. Così accanto agli oggetti più cari allo scrittore, dal monocolo, al cilindro, al violoncello (sua segreta passione), si possono ammirare alcuni testi inediti come il manoscritto del romanzo Benigno, i bozzetti dello stesso autore per alcuni romanzi, i carteggi con personaggi importanti della cultura e del giornalismo come Curzio Malaparte, Massimo Bontempelli, Dino Buzzati, Giovanni Guareschi, Cesare Zavattini, Orio Vergani e tanti altri. Ci sono inoltre alcune pagine tratte dai minuziosissimi diari che Campanile annotava scrupolosamente, giorno dopo giorno, e che illustrano i momenti fondamentali della sua creatività poetica e la nascita di autentici capolavori, da Se la luna mi porta fortuna ad Agosto, moglie mia non ti conosco o ancora Chiarastella. Non mancano documenti che testimoniano i rapporti a volte controversi con i politici dell’epoca: dal Duce a Togliatti, da Ciano a Pavolini e le lettere che Campanile, che negli anni trenta era un autore di grande successo, riceveva da lettori e lettrici (in alcuni casi vere e proprie dichiarazioni d'amore). 

Entrando più nel dettaglio, senza però svelare troppi particolari, quali sorprese riserva la Mostra che a quanto si evince si occuperà di biografia e aspetti artistici? 

Sono molto interessanti i riferimenti alle donne. Campanile ne ha amate molte: dalla relazione tormentata con Emy Mascagni, figlia del grande compositore, al fallimentare matrimonio con la prima moglie, all’unione con Pinuccia Bellavita. Sui pannelli descrittivi sono raccontati gli inizi nel giornalismo, dalla Tribuna alla Stampa, alla Gazzetta del Popolo di Torino; le vittorie, nel 1933 e nel 1973, al Premio Viareggio e al Bagutta nel 1958; il teatro e il parere dei critici. E a corredo moltissime foto che costituiscono una testimonianza eccezionale anche di un periodo storico e letterario del nostro Paese. 

Sono state elencate, precedentemente, molte città: quali feedback avete ricevuto dai fruitori? 

La mostra ha ottenuto sempre un notevole riscontro tra gli amanti di Campanile e non solo tra di loro. In particolare ci piace ricordare che al Maschio Angioino di Napoli la mostra, programmata dal 5 al 18 settembre 2005, fu prorogata fino al giorno 24 per far fronte alla grande richiesta di pubblico.

Una full immersion con musica, spettacoli e rievocazioni: rivive la storia di Lariano

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Il Comune di Lariano, in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell’autonomia comunale, organizza una serie di eventi tra sabato 26 e lunedì 28 agosto 2017. 


LARIANO - Sabato sera, alle 21.30, presso l’Anfiteatro Comunale avrà luogo la rappresentazione teatrale O meglio ve’ areto. La storia di Lariano in dieci quadri, per la regia di Enzo Toto. Lo spettacolo è tratto dai testi di Enzo Toto e Daniele Scifoni.

Domenica 27 agosto alle ore 11.30 si terrà la Santa Messa presso la Chiesa di S. Eurosia, mentre alle ore 21.00 il Festival Musicale per Giovani Talenti e Voci Nuove, denominato Note Creative, brinderà con la sua prima edizione insieme ad ospiti d’eccezione del calibro di Tiziana Rivale, Stefano De Francesco, e i Friends. Il Direttore Artistico del Festival, nonché conduttore della serata, è Stefano Raucci, noto speaker radiofonico. Lunedì 28 agosto altra carrellata di eventi dalla mattina e fino a sera inoltrata: dalle ore 10.00 alle ore 19.00 in Piazza S. Eurosia spazio all’evento filatelico temporaneo a cura di Poste Italiane. Alle 18.00 la Sala del Consiglio ospiterà una seduta straordinaria con lo svelamento di una targa commemorativa dei cittadini larianesi che per primi, nel 1926, posero le basi per la futura autonomia comunale. Alle 19.30, invece, suggestiva sfilata rievocativa della marcia del 1976 con le associazioni del territorio, che da Piazzale Martiri della Libertà giungeranno in Piazza S. Eurosia dove sono previsti i festeggiamenti finali. Infine, dalle 20.30 in poi musica, degustazione di piatti tipici, taglio della torta augurale per la città di Lariano e spettacolo pirotecnico. L’Amministrazione Comunale e il Comitato per le celebrazioni invitano tutti i larianesi a partecipare al ricco programma, nonché ad esporre bandiere, palloncini o drappi giallo-verdi fuori dalle loro case o sui loro balconi. Non resta che attendere questo fine settimana intenso all’insegna della storia e della creatività per la città di Lariano. 

Passeggiare con gusto: boschi e fettuccine ai Castelli

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Il fresco di questi giorni rende particolarmente appetibili i bei luoghi castellani, da scoprire nei loro borghi e nelle loro bellezze naturalistiche e storiche, e degustando le loro ottime tipicità.

di Marta Di Flumeri


CASTELLI - Due invitanti appuntamenti enogastronomici animeranno il prossimo weekend dei Castelli Romani, nella loro zona “alta” e, quindi, anche più fresca. A Monte Compatri negli oltre 1000 posti a sedere attrezzati su via Alfredo Serranti si potranno gustare fettuccine al ragù o ai funghi porcini, impastate tutte a mano dalle "signore di Monte Compatri", che cercheranno di superare il record di 4500 uova raggiunto lo scorso anno dalla Sagra delle fettuccine fatte a mano, che giunge alla nona edizione.
Sarà servita anche ottima carne alla brace, e la sera si potrà anche ascoltare musica dal vivo. A Colle di Fuori (frazione di Rocca Priora) inizia invece venerdì 25 agosto la 25ª Sagra del fungo porcino, che si protrarrà per altri due weekend fino al 10 settembre, dal venerdì alla domenica, con la possibilità di pranzare e cenare, acquistare funghi, ammirare le esposizioni e la mostra micologica, e assistere a spettacoli di musica e cabaret in piazza Capranica. Proseguono poi le varie programmazioni estive nei borghi - a Lariano, Ariccia, Albano, Ciampino, Castel Gandolfo, Velletri - con serate di cinema, musica, arte e teatro all’aperto. Le occasioni di scoperta del Parco dei Castelli Romani targate “Cose Mai Viste” iniziano venerdì 25 con una suggestiva passeggiata notturna lungo i Pratoni del Vivaro in compagnia degli esperti astrofili dell’Associazione Tuscolana di Astronomia, che guideranno anche le osservazioni del cielo al telescopio in cupola. Sabato mattina 26 agosto si potrà raggiungere la quota di 950 mt. con un’escursione che partendo dai Campi d’Annibale (nella parte alta di Rocca di Papa) salirà con un percorso ad anello su Monte Cavo, Monte Faete, Colle Iano; oppure scoprire il “sentiero delle Fonti” di Rocca Priora giungendo attraverso un bosco di castagni alla cappellina della Madonna della Tegola, dove si potrà pranzare al sacco nell’area attrezzata. Sabato pomeriggio, si potrà passeggiare nei dintorni della Collina degli Asinelli, a Monte Compatri, e alla luce del tramonto gustare un aperi-cena in fattoria. Domenica mattina 27 agosto a Rocca Priora escursione in fitti castagneti per giungere a un rifugio forestale e di lì alla panoramicissima Fonte Donzella. Mentre, nel pomeriggio, si potrà godere di una intensa esperienza naturalistica passeggiando a piedi a fianco al cavallo oppure, a Monte Porzio Catone, andare alla scoperta del misterioso Barco Borghese, risalente al I secolo a.C., con il suo dedalo di sotterranei. Il circuito ViviRoccadiPapa proporrà per sabato mattina una visita guidata a tema archeologico sulla Via Sacra, alla scoperta dell’antico culto di Giove Latino, e per domenica mattina un’escursione naturalistica che da via dei Corsi raggiungerà il Lago di Nemi. Tutto il programma di Enjoy nel dettaglio, aggiornato e consultabile per settimana, è su: www.visitcastelliromani.it (http://www.visitcastelliromani.it/it/cosa-fare/enjoy-castelli-romani) e sull’ultimo numero - speciale - della rivista Vivavoce. Si ricorda che le iniziative guidate richiedono necessariamente la prenotazione.

Il centrocampista Daniele Iannotti approda all'Atletico Velletri: "Ho l'ambizione di far bene"

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L'Atletico Velletri ufficializza un nuovo colpo: arriva, infatti, alla corte di mister Fanelli il calciatore Daniele Iannotti.

VELLETRI - Nato il 4 settembre 1993, Iannotti, centrocampista, è reduce da numerose esperienze anche in categorie importanti del calcio a undici.
Per lui, dopo le ultime annate con i Canarini Rocca di Papa e il Lariano, arriva l'avventura con l'Atletico Velletri: "Per me è la prima esperienza nel mondo del calcio a cinque - ha dichiarato non appena ufficializzato il suo ingaggio con la società biancorossa - ma sono molto fiducioso perché mi aspetto una stagione proficua. L'obiettivo è di andare avanti bene con la squadra, fare gruppo, essere uniti. Conoscevo già alcuni giocatori e molti dirigenti, per cui non posso che essere felice e ambizioso per questa stagione". Un altro tassello importante per la rosa dell'Atletico, che nei prossimi giorni proseguirà ad ufficializzare nomi. Un lavoro importante di crescita e di valorizzazione di calciatori, tecnici e dirigenti, che gravitano intorno ad un centro sportivo importante come il "Maracanà". Molti dei giocatori che hanno disputato e continuano a giocare nei Tornei amatoriali del centro veliterno, infatti, hanno poi l'opportunità di fare il grande salto di qualità misurandosi con un campionato impegnativo e affascinante come la Serie D. Un lavoro, quello svolto dalla dirigenza biancorossa, che ha già portato numerosi frutti e che continuerà su questa strada per far crescere nel rispetto dei valori dello sport e del calcio. 

La scala mobile festeggia un anno: 374.400 passaggi tra soddisfatti e scettici

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La scala mobile di Velletri ha da poco festeggiato un anno: un'infrastruttura che ha creato molte polemiche e diviso l'opinione pubblica, e che il Comune "festeggia" dopo trecentosessantacinque giorni con i numeri relativi al suo utilizzo.

VELLETRI - Inaugurata il 10 agosto 2016, il 10 agosto 2017 la Scala Mobile che collega via degli Atlantici a viale Bruno Buozzi ha "festeggiato" il suo primo anno di vita. Un'infrastruttura che, dati alla mano diramato dall'Assessore Luca Masi, ha finora percorso 13.478 km contando 374.400 passaggi. 
Numeri che, una volta pubblicati sui canali social, hanno rinfoltito le polemiche che sono sorte più di una volta intorno a quest'opera, da molti ritenuta inutile o non necessaria. L'intento di collegare il centro storico con un parcheggio per evitare di fare giri a vuoto per le vie di Velletri alla ricerca di un posto auto ha ricevuto una risposta, secondo l'Amministrazione, proprio grazie alla scala mobile. In molti, però, hanno fatto notare che sarebbe stato più opportuno posizionarla in un luogo diverso (tra le principali proposte, un collegamento simile tra i parcheggi sotto l'ospedale adiacenti a via Madre Teresa di Calcutta e lo stesso viale Bruno Buozzi) o investire la somma che corrisponde alla realizzazione della stessa in diverso modo. I guasti, che nei primi tempi hanno letteralmente infiammato il dibattito sui social network, sembrano essere diminuiti con il tempo e con il rodaggio dell'opera, anche se il loro riproporsi con continuità ha scaturito più di una volta l'ironia. Tra scetticismi e numeri, dunque, la scala mobile spegne la sua prima candelina e continuerà sicuramente ad essere oggetto di discussione, anche se rappresenta ormai una realtà per la città di Velletri.

Velletri Archeologica: "L'Egitto di Augusto" a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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A Pozzuoli, ad esempio, si era stabilita una colonia di Nabatei di Petra, che offrirono in sacrificio al loro dio Dusares due cammelli, come ci testimonia un’epigrafe datata al secondo anno del regno di Haretat IV, ossia l’11 dopo Cristo – Augusto ancora regnante. 

di Ciro Gravier
Gruppo Archeologico Veliterno - Quarta e ultima parte

A cinque anni prima risale la vicenda di un liberto, di nome Lysas, di un imprenditore di Pozzuoli, P. Annio Plocamo. Il suo padrone, che era appaltatore (publicanus) delle tasse doganali (portorium) in Mar Rosso, lo inviò a Berenice (porto meridionale dell’Egitto) come suo rappresentante.
Egli invece si imbarcò e, secondo il racconto di Plinio, “circumnavigando l’Arabia, spinto dagli Aquiloni – ossia i monsoni – dopo quindici giorni approdò a Hippuros – cioè nello Sri-Lanka! - Ricevuto ospitalmente dal re, restò sul posto per sei mesi. Imparò la lingua, e interrogato parlò dei Romani e dell’imperatore”. Mostrò le monete romane che fecero un’enorme impressione per la loro esatta corrispondenza tra valore reale e valore nominale. In seguito, il re di laggiù inviò a sua volta un’ambasceria, che giunse a Roma all’epoca di Claudio, e fu stipulato un trattato commerciale fra i due stati che servì da modello per molti secoli successivi. Augusto, ad ogni buon conto, sentendosi in qualche modo responsabile dell’avventata spedizione, ma complessivamente soddisfatto, non rivolse nessun rimprovero allo sfortunato prefetto, e si limitò a sostituirlo con Publio Petronio. Approfittando dell’assenza di Elio Gallo, impegnato in Arabia, la fiera regina del regno di Meroe in Nubia (che allora era considerata Etiopia, attuale Sudan, circa 200 km a nord di Kartum) aveva invaso l’Egitto travolgendo una dopo l’altra le linee fortificate romane di Siene, di File e di Elefantina, portando distruzione e facendo moltissimi schiavi. La regina aveva perfino decapitato una statua bronzea di Augusto e se n’era portata la testa fatta collocare per terra all’ingresso del suo palazzo, in modo da poterla calpestare continuamente. Occorreva reagire, respingere l’invasione e lavare l’offesa. Il che fu fatto, dapprima saccheggiando la capitale nubiana e poi, due anni dopo, scendendo ancora più a sud fino a Nabata, all’altezza della quarta cataratta. Le ostilità cessarono quando la regina inviò ambasciatori incontro ad Augusto, che si trovava a Samo, concludendo un trattato di pace, che poi durò due secoli. Delle due operazioni, quella verso l’Arabia e questa della Nubia-Etiopia, sottacendo responsabilità e insuccessi e mettendo in luce solo i risultati positivi, Augusto si assunse pomposamente la paternità e scrisse nelle Res gestae: “Per mio comando e con il mio auspicio furono condotti due eserciti, quasi contemporaneamente, in Etiopia e nell'Arabia detta Felice, e grandissimi eserciti nemici di entrambi i popoli furono sterminati in battaglia e conquistate molte città. In Etiopia si arrivò fino alla città di Nabata di cui la più vicina è Meroe. In Arabia l'esercito avanzò fino nel territorio dei Sabei, raggiungendo la città di Mariba”. Publio Petronio tornò ai suoi impegni civili e curò la bonifica di molti canali di irrigazione, per consentire la ripresa dell’agricoltura egizia, così vitale per Roma. Dopo di lui, la cui prefettura pare sia terminata nell’anno 21, fino alla morte di Augusto (14 d.C.) ci furono non meno di altri otto prefetti, uno più anonimo e sconosciuto dell’altro. Ma questo è un buon segno: significa che l’Egitto visse un lungo periodo di pace e di sostanziale prosperità.

Lariano in musica con la finale della prima edizione del Festival "Note Creative"

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Si svolgerà in piazza dell'anfiteatro a Lariano domenica 27 agosto a partire dalle 20.45 la serata finale della prima edizione del Festival "Note Creative" Città di Lariano. 


LARIANO - L'evento, volto alla scoperta e alla valorizzazione di giovani talenti della musica, cantanti e cantautori, nasce da un'idea del conduttore radiotelevisivo Stefano Raucci, voce nota di RadioRadio, condivisa con l'amministrazione comunale di Lariano, che da subito ha sposato il progetto.
Decine e decine di domande di partecipazione al festival sono arrivate da tutto il centro Italia, e alla fine sono stati selezionati oltre 20 concorrenti, suddivisi nelle categorie "Editi" e "Inediti". Alla serata finale parteciperanno anche ospiti importanti, come la cantante Tiziana Rivale, vincitrice del Festival di Sanremo 1983, che interpreterà alcuni suoi brani di successo. Tra un concorrente e l'altro si esibiranno anche il comico barzellettiere finalista a "La Sai L'Ultima?" Stefano De Francesco e la band emergente "Friends 4". A condurre la serata sarà il direttore artistico del festival Stefano Raucci; i giovani e giovanissimi talenti in gara, che daranno giudicati da una giuria molto qualificata nella quale figureranno nomi importanti della musica e del canto come Donatella Moretti (protagonista in passato di molte edizioni del "Cantagiro") e il maestro Luigi De Angelis, noto compositore e direttore d'orchestra: "Ringrazio prima di tutto l'amministrazione comunale di Lariano, particolarmente il sindaco Maurizio Caliciotti e l'assessore al Turismo e Spettacolo Fabrizio Ferrante Carrante, per aver da subito mostrato entusiasmo nel lanciare e promuovere l'iniziativa. Dopo che abbiamo attivato la pagina facebook ufficiale della manifestazione, le richieste di partecipazione si sono moltiplicate. Ed ecco la soddisfazione più grande: per la città di Lariano e per tutto il territorio, questo può diventare un appuntamento annuale di riferimento per tutti gli appassionati di musica". Appuntamento dunque a Lariano domenica 27 agosto alle 20.45 all'anfiteatro, a poche ore dal compleanno della città che il 28 celebrerà i suoi 50 anni con un ricco programma di appuntamenti. Tornando al festival "Note Creative", in caso di pioggia, la finale si svolgerà al coperto, nella sala polivalente comunale.

Domenica sera Lucia Ianniello Quintet a "Chiostro in Musica"

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Il concerto di domenica sera  presenta i brani registrati nella Chiesa di San Sebastiano, Acuto (FR) Italy, il 10 agosto 2016 nel CD LIVE AT ACUTO JAZZ (Slam Production).


VELLETRI - Questo disco chiude un cerchio che la trombettista traccia, con la sua ricerca musicale, intorno alla figura di Horace Tapscott e della Pan Afrikan Peoples Arkestra (P.A.P.A.); una ricerca che era partita con il primo CD “MAINTENANT” anch’esso prodotto dall’etichetta inglese SLAM Productions (SLAMCD 566).
Si tratta di una registrazione live realizzata in occasione del Festival Acuto Jazz (FR) Italia, in un sito suggestivo: la Chiesa di San Sebastiano risalente al XII secolo e riccamente affrescata nel XVI secolo. È un omaggio ai promotori e soggetti chiave del vivace movimento della comunità artistica afroamericana di Los Angeles, che si è sviluppato negli ultimi 40 anni dello scorso secolo. Nel CD, oltre a tre brani originali, sono presenti brani del repertorio della P.A.P.A., in particolare di Horace Tapscott e di Jesse Sharps, Fuasi Abdul-Khaliq e Michael Session ai quali Tapscott delegava spesso la direzione dell’Arkestra a partire dagli anni ’70. Inoltre è presente un brano di Linda Hill pianista e cantante, tra i fondatori e più attivi membri del movimento di cui l’Arkestra era l’estensione musicale collettiva. Il quintetto effettua una rilettura originale di questo repertorio. Gli arrangiamenti non prevedono la batteria e l’uso della voce, tranne che per due brani che hanno un testo, è di tipo strumentale. Ampio spazio è lasciato all’improvvisazione collettiva con una ricerca espressiva riconducibile più a scelte di natura timbrica e melodica che a compiacimenti di tipo virtuosistico.


IL CHIOSTRO IN MUSICA LUGLIO-SETTEMBRE 2017 VELLETRI – CASA DELLE CULTURE E DELLA MUSICA PIAZZA TRENTO E TRIESTE Associazione Culturale Colle Ionci Accademia di alto perfezionamento Musicale Roma Castelli Con il patrocinio della Fondazione di partecipazione Arte e Cultura della Città di Velletri Velletri – Casa delle Culture e della Musica – Piazza Trento e Trieste Biglietto di 10 euro, gratuito fino a 18 anni, ridotto a 7 euro per possessori della tessera Biblio+/SBCR. Foto di Marco Martini – Realizzazione grafica di Laura D’Andrea – Riprese audio video MTS INFORMAZIONI: tel. 3711508883 – info@colleionci.eu – www.associazionecolleionci.eu

Al "Maracanà" si scaldano i motori: tra due settimane al via Coppa Italia e Coppa di Legno

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Ripartono i due campionati più entusiasmanti del calcio amatoriale veliterno: la Coppa Italia e la Coppa di Legno, che portano con sé un carico di entusiasmo e tante squadre, inizieranno con la nuova stagione sportiva.

VELLETRI - Presso il Centro Sportivo "Maracanà" di Via Le Corti, 12 si comincia il 16 settembre con il settimo campionato di calcio a cinque della "Coppa di Legno". Grazie allo sponsor ufficiale "Quattrocchi Collection", il sabato e la domenica tante squadre si sfideranno in gare entusiasmanti e ricche di gol e azioni.
Dal 18 settembre, invece, tutti i lunedì e i martedì si svolgerà la "Coppa Italia" , torneo altrettanto consolidato e partecipato che vedrà anche in questa stagione un'alta partecipazione si squadre. Tutti e due i tornei, che copriranno tutta l'annata calcistica terminando con gli spareggi, prevedono i premi al miglior portiere, al miglior giocatore e così via e sono organizzati dal centro sportivo "Maracanà" in collaborazione con la UISP - Comitato territoriale di Latina. Il nostro Giornale seguirà passo passo tutte le giornate dei due tornei, pubblicando tabellini, risultati e immagini di queste entusiasmanti serate di calcio. In bocca al lupo a tutte le squadre partecipanti.




Festa di chiusura per “Velletri Libris”: il 3 settembre arriva Diego De Silva

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Dopo il successo della rassegna letteraria internazionale “Velletri Libris”, arriva a grande richiesta una serata finale di chiusura ricca di sorprese con un ospite d’eccezione: il giornalista, scrittore e sceneggiatore Diego De Silva. 

di Rocco Della Corte 


VELLETRI – A grande richiesta la rassegna letteraria internazionale “Velletri Libri” avrà la sua festa di chiusura. Come anticipato dagli organizzatori al termine dell’incontro dello scorso 3 agosto con il Comandante Alfa, la sinergia tra la Mondadori Bookstore Velletri-Lariano, ideatrice e promotrice dell’evento, e la Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, co-produttrice, prosegue con una serata finale.
Ospite d’eccezione sarà lo scrittore, giornalista e sceneggiatore Diego De Silva per domenica 3 settembre alle ore 19.00. Il nuovo libro, Divorziare con stile, edito da Einaudi, è uscito pochi mesi fa. Il protagonista dell’opera, Vincenzo Malinconico è un grande e sagace uomo di spirito che però fa riflettere chi lo ascolta. Una storia ricca di divagazioni intelligenti, che ha destato recensioni positive dalla critica, con dei personaggi particolari come Veronica Starace Tarallo e suo marito, l’avvocato Ugo Maria, e i compagni di scuola divorziati del protagonista. Per l’autore nato a Napoli nel 1964 si tratta del dodicesimo romanzo dopo l’esordio, nel 1999, con La donna di scorta. Dialogherà con De Silva Ezio Tamilia, e non mancheranno al termine dell’evento le consuete degustazioni con un calice di vino e degli assaggini. Una “coda” molto intrigante e un nome di spessore sul piano nazionale per chiudere degnamente una rassegna che ha sicuramente lasciato il segno e portato alle lettura tanti veliterni, proponendo un programma variegato che ha abbracciato più tematiche. L’organizzazione è stata possibile grazie anche al fattivo supporto, oltre che della Mondadori Bookstore e della Fondazione, degli sponsor Banca Popolare del Lazio, Piana dei Castelli, Allianz Assicurazioni e Casale della Regina. Appuntamento per domenica 3 settembre alle ore 19.00 presso la Casa delle Culture e della Musica per l’ultima serata di “Velletri Libris 2017”.

Ninfa sta morendo, il grido d'allarme per la crisi idrica: "Salvate il monumento e preserviamo questo gioiello"

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I problemi di siccità e di emergenza idrica che, a partire da giugno, hanno messo in ginocchio Velletri, il Lazio e tante regioni italiane stanno creando un danno irrimediabile a un vero e proprio patrimonio dell’umanità che rischia di scomparire. 

di Valentina Leone

Foto Valentina Leone

NINFA - Difficile e straziante pensare a un mondo privato dell’imperturbabile serenità trasmessa dal giardino di Ninfa, quasi un Eden sceso in terra, un luogo unico non solo per le varietà botaniche, ma anche per la stratificazione storica che lo ha reso un fervido polo culturale, fonte di ispirazione di molteplici scrittori, un tempo ospitati dalla Principessa di Bassiano Marguerite e da sua figlia Lelia Caetani, e nucleo di origine de Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani.
Eppure quanto mai reale è l’allarme lanciato dal Direttore del giardino Lauro Marchetti, custode da anni di quest’angolo incontaminato a pochi chilometri da Cisterna di Latina. Marchetti parla senza mezzi termini di un giardino che per via della siccità sta morendo, così come la sua sorgente, in una situazione unica e mai così preoccupante dalla metà del secolo scorso. Un avvertimento, quello del Direttore, volto a non far cadere nel dimenticatoio un processo che lentamente potrebbe portare a distruggere il prezioso e delicato ecosistema e, al tempo stesso, un appello diretto a risvegliare un senso di responsabilità nei confronti di un patrimonio comune che sta scemando per un incontrollato sfruttamento delle risorse idriche. Infatti la gestione irrazionale della sorgente che alimenta Ninfa è stata sottoposta a una maggiore captazione che, se ha cercato di garantire l’approvvigionamento alle abitazioni civili e all’agricoltura, contemporaneamente ha prosciugando il fiume che scorre nel cuore del giardino. 

Ennesimo incidente all'incrocio dei Cinque Archi: impatto tra due auto

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Un altro incidente questa mattina, intorno alle 9.30, nell'incrocio tra la SP Cisterna-Campoleone e la SP Velletri-Nettuno, in zona Cinque Archi.

VELLETRI - La necessità di una rotatoria o comunque un rinnovamento della viabilità in quel tratto si fa sempre più impellente, visto l'alto numero di sinistri che si verificano all'incrocio tra le due importanti arterie dell'estrema periferia veliterna. Questa mattina, intorno alle 9.30, un nuovo impatto.


L'ipotesi di una rotatoria, visto anche lo slargo che permetterebbe la progettazione di una simile infrastruttura, resta al centro delle richieste dei cittadini anche dopo l'incidente di stamane. Dalle prime testimonianze di una persona presente sul posto, la scontro sarebbe avvenuto tra due auto, una in direzione Nettuno e l'altra in direzione Campoleone. Oltre ai danni alle vetture, non si segnalano al momento - ma il condizionale è d'obbligo - feriti gravi. Intervenuti prontamente gli agenti della Polizia Locale e un'ambulanza per prestare i primi soccorsi. Rallentamenti al traffico da e per Velletri, anche se la situazione al momento di pubblicare l'articolo sta già volgendo verso la normalità. Seguiranno aggiornamenti e dettagli. 

Estate Larianese, Ferrante Carrante: "Programma ricco a trecentosessanta gradi, soddisfatti"

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La programmazione dell’Estate larianese, a cura dell’Amministrazione Comunale di Lariano, con la regia organizzativa dell’assessorato al turismo e spettacolo guidato da Fabrizio Ferrante Carrante, continua a pieno ritmo, e dopo l’ottima riuscita dei vari eventi sin qui organizzati tra cui concerti musicali e la Rassegna del "Cinema con le stelle", si parte con le celebrazioni per l'autonomia comunale.

 di Alessandro De Angelis

LARIANO - Infatti la seconda fase sarà dedicata a celebrare anche i 50 anni di Autonomia Comunale di Lariano. Il 28 Agosto del 1967 con Decreto Presidenziale venne sancita, l’Autonomia Comunale, grazie al valoroso impegno decennale dello storico comitato guidato da Padre Antonio Cima.
L’Assessore al turismo e spettacolo Fabrizio Ferrante fa un primo bilancio dell’Estate Larianese 2017. “Fino ad ora - ha affermato l’assessore Fabrizio Ferrante Carrante - c’è molta soddisfazione per gli eventi sin qui organizzati per l'Estate larianese. Siamo riusciti ad allestire un programma ricco a 360° gradi con cinema, musica, spettacoli, degustazioni e novità di quest’anno, riscuotendo grande successo, è stata quella di spostare alcuni eventi nella centrale Piazza di S. Eurosia con comodi posti a sedere. Un ringraziamento va tutti coloro che hanno partecipato fin qui a questa Estate Larianese, invitandoli a continuare a seguire, con tanta partecipazione, i prossimi eventi`. 

Anche quest'anno Velletri sarà presente ai mondiali di Hockey in line categoria Junior a Nanchino

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A portare in alto il nome del nostro Paese sarà ancora una volta l’atleta Terelle Giulia convocata all’evento più atteso dell’anno, voluta nella Nazionale Italiana azzurra dell’hockey in line juniores e attualmente impegnata nel raduno che precede il mondiale che si è tenuto a Roana dal 19 al 24 agosto. 


VELLETRI - La giovane atleta muove i suoi primi passi nel mondo roller all’età di 9 anni, in particolare nella disciplina del pattinaggio artistico. A 10 anni cambia rotta e si avvicina all’Hockey in line approdando allo Asd Skating Club di Velletri, dove per 6 anni impara e affina le tecniche della disciplina affinchè , nella stagione 2016/2017, si unisce in prestito alla società di Genzano di Roma Black Eagles con la quale affronta eccellentemente un campionato Senior in serie B.
Dopo aver partecipato con grinta e determinazione ai precedenti Campionati mondiali Juniores tenutisi ad Asiago nel 2016, si apre ora una nuova sfida per l'atleta quindicenne. Gianmaria Ingrao, allenatore della nazionale femminile juniores, dice di lei: “Giulia ha partecipato ai primi raduni nazionali femminili dimostrando un forte carattere e voglia di essere competitiva.
Dopo essere stata selezionata nella squadra azzurra, è stata una delle protagoniste della fantastica avventura ai mondiali tenutesi ad Asiago, che ha portato la nostra Nazionale a vincere inaspettatamente la medaglia d’argento. Chiamata anche quest’anno, Giulia si è fatta trovare pronta ed ora le auguro di dimostrare tutto il suo potenziale!” Non resta, dunque che congratularci con questa giovane atleta per i traguardi ottenuti finora e augurarle buona fortuna in questa nuova ed emozionante avventura!

Velletri 2030: distribuzione dell'acqua, "Memoria degli acquedotti" per un lavoro sul tema

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Dato il clamore mediatico, ritorniamo a trattare il tema della distribuzione dell'acqua, in particolare nella città di Velletri, proponendo alla cittadinanza tutta la lettura di un lavoro di grande valore storico e scientifico, a questo tema dedicato. 

Velletri 2030


VELLETRI - Si tratta del lavoro "Memoria sugli Acquedotti di Velletri" compilata dal Segretario Comunale Enrico Provenzani nell'anno 1841, custodita nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, via Castro Pretorio 105, digitalizzata e resa disponibile al grande pubblico da Google nel 2014, messa in evidenza da un partecipante attivo ai lavori di Velletri2030.
Trattasi di un'opera di 134 pagine di grande valore, che dovrebbe essere letta diligentemente almeno da tutti coloro che si occupano di acqua e acquedotti. La piena comprensione dell'opera, in alcuni tratti richiede delle nozioni elementari di ingegneria idraulica. La stessa opera fa riferimento ad un'opere precedenti del Segretario Comunale Enrico Provenzano "Storia e descrizione degli acquedotti di Velletri ....." 78 pagine del 1840. Di questa opera non esiste una versione digitale e contiamo sull'impegno dei bibliofili e gli storici della città di Velletri per il suo reperimento. Riportiamo di seguito, in corsivo, alcuni passaggi dell'opera. Premesso che "....L' acqua potabile è un articolo che debbe formar la prima cura di ogni Popolazione, di ogni Magistrato che la regge, di ogni Cittadino che la compone. Ogni Magistrato che a quel capo ebbe dedicato i suoi pensieri e le sue sollecitudini ne fu rimeritato con publici elogi, e con dimostrazioni di gratitudine de’ loro amministrati ...." L'opera del Segretario Comunale Enrico Provenzani serve agli Amministratori per capire il valore della progettazione e manutenzione " ..... Nel solo anno 1840 l’Erarìo Comunale vi erogò l'ingente somma di oltre duemila e duecento scudi. Vedi bollet. 1840..." , ".... Tutte le grandi opere di questa specie esiggono una somma diligenza nella manutenzione.......", ".... Per conservare poi un’ opera di tanta importanza sarìa opportuna cosa che la Comune formasse un appalto di manutenzione a novennio limitatamente però ai lavori di muramento riferentisi alla forma maestra, e cunicoli; mentre per i lavori riguardanti le condutture avrebbe a farsi, come diremo a suo luogo, un altro contratto...." , ".....E così con un assegno che non può alterare lo stato economico dell’erario potrebbe la Comune far fronte alle spese necessarie per la custodia di quell’ opera senz’ esser poi costretta dopo il volgere di qualche anno ad erogarvi ingenti spese per riparare que'guasti che riparati nel suo nascere avrebbero meno dispendiato la publica cosa...." Lo studio dell'opera serve ai responsabili degli Uffici Tecnici per capire il vero valore dell'attività di ispezione "..... In ogni anno ne’mesi di Novembre e Decembre due Deputati eletti dal Comune dovrebbero, unitamente all’ Ingegnere, eseguire una diligente visita nella forma maestra, e cunicoli per rilevare le riparazioni più necessarie a praticarsi; le quali descritte in una nota firmata dall’Ingegnere e Deputati costituiranno tutta la lavorazione da effettuarsi in ogni anno dall’Intraprendente......", "....... Per la miglior conservazione poi di un’opera si interessante converrebbe che il Comune avesse un Ingegnere stipendiato a questo solo oggetto il quale dovesse eseguire le seguenti incumbenze....." segue elenco dettagliato. Segue il Capitolo II "..... su i diboscamenti come cause influenti alla diminuzione delle acque sorgenti verificatasi da qualche tempo ......" Nel Capitolo III si affronta il tema della sostituzione delle tubature in piombo con quelle in ghisa e quì si trova un richiamo al buonsenso, attualissimo ai giorni d'oggi " ...... E sebbene tanti siano gli utili che sotto diversi rispetti si raccolgono coll'uso della ghisa, pure non è a meravigliarsi, se ancora non sia si diffusa la sua applicazione inspecie fra noi, che la sperienza c’istruisce, che ogni trovato per quanto lucida sia la sua utilità, d’ordinario lentamente lo si accoglie dal publico, e ciò perché ogni novità deve distruggere una pratica, che pose salde radici coll’uso, e deve vincere molti pregiudizi che creò e coltivò lo stesso uso, al cui impero sovente e' soggetta la volontà dell’uomo, e perche' pone nello impegno di combatterla coloro, i cui interessi sono da essa contrariati....." Nell'ultimo capitolo è riportata una dotta lezione sull'ingegneria dei pozzi artesiani, come praticati all'epoca. In conclusione, non c'è niente da inventarsi. Basta leggere la relazione del Segretario Comunale di Velletri, Enrico Provenzani, dell'anno 1841. E' tutto riportato con grande meticolosità e dovizia di particolari. Qualora non già disponibili, copie dell'opera andrebbero rese disponibili presso la biblioteca comunale Augusto Tersenghi, mentre gli Istituti Tecnici e Licei potrebbero proporre ai loro studenti lavori di ricerca sul soggetto specifico.

"Tentazioni nel convento": Giovanni Testori sbarca alla Casa delle Culture di Velletri

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Venerdì 1° settembre alle ore 18.30, nel chiostro dell’ex Convento del Carmine, sarà messa in scena per la prima volta Tentazione nel convento, opera di Giovanni Testori mai rappresentata fino al momento.

di Valentina Leone


VELLETRI -  Con l’inizio di settembre prosegue la ricca attività artistica, musicale, letteraria nella Casa delle Culture e della Musica. La rappresentazione dell’opera di Giovanni Testori Tentazione nel convento del 1950, ridotta e interpretata con una lettura espressiva dal gruppo scenico “Il mio mondo della lettura”, avrà luogo per la prima volta proprio a Velletri.
Si tratta infatti di un testo mai rappresentato fino al momento e ciò rende ancora più interessante la lodevole iniziativa. L’evento avrà un allestimento delle scene e della regia, per la cura di Claudio Leoni, pensate sul modello teatrale, mentre gli aspetti tecnici e dell’audio saranno curati da Settimio Bruschi con interventi tesi ad avvicinarsi nella sperimentazione a un totale rispecchiamento della volontà dell’autore, il quale scriveva: «Ho creduto opportuno ridurre le didascalie del dramma, pensato come rappresentazione che si svolgesse su una strada di città, all’aperto, tra case abitate». Un obiettivo artistico che troverà pieno sviluppo nell’eccezionale ambientazione negli spazi dell’ex convento carmelitano, dove si muoveranno Pasquale Larotonda, Linda Maggiore, Mara Della Vecchia, Michela Tartaglia, Alessandra De Marchis, Barbara Recchia, Roberta Cioci, Silvia Ciriaci, Silvia Filippi proponendo non una recitazione, ma una lettura scenica che darà voce a uno degli autori novecenteschi più emarginati dai quadri storiografici. All’inestimabile recupero di un inedito, pensato e mai trasposto in scena, si aggiunge la valorizzazione della poetica di Giovanni Testori, attenta, nel fervido periodo in cui la “questione della lingua” non era ancora chiusa, a indagare e a sperimentare innovazioni linguistiche e tematiche, con un tormento che lo portò ad avere una profonda affinità intellettuale con Pasolini, quasi in contrasto con la più nota ricerca percorsa da Gadda e da Montale. In Tentazione nel convento Testori intendeva approfondire aspetti dell’umano sconosciuti, anche impietosi, mettendo in crisi con una serie di eventi la normale vita di meditazione e preghiera del convento e riuscendo a rendere tangibile il conflitto interiore tra un pensiero critico e le stratificazioni di convenzioni sociali e culturali. Uno sperimentalismo non mirato a giungere alla realtà, a una tipologia di realismo scontata, ma che parte dalla realtà non tanto «per dipingere, ma per vivere», come Testori scriveva all’amico pittore Renato Guttuso, e che troverà un pieno riscontro nella novità di proposta del gruppo “Il mio mondo della lettura”. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Lazio e si inserisce nel programma dell’estate veliterna. Appuntamento a venerdì 1 settembre alle ore 18.30.

La performance dei ragazzi di Aquerò conclude la stagione estiva in Piazza Cesare Ottaviano Augusto

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Con la messa in scena di “Cosa sei disposto a perdere?”, diretta dalla giovane veliterna Veronica Brandizzi e interpretata dalla istrionica Elisa Romanella, dell’Associazione culturale di laboratorio teatrale “Aquerò”, si è conclusa la rassegna estiva di cinema e teatro organizzata dal Cinema Augustus, in collaborazione con il Comune di Velletri. 

di Emanuele Cammaroto 


VELLETRI - “Cosa sei disposto a perdere?” Oh, no!, non è un invito a frequentare le sale bingo, bensì l’ultima, divertente rappresentazione della compagnia di teatro amatoriale dell’associazione “Aquerò”, di un testo completamente rielaborato ed adattato dalla giovane e talentuosa regista veliterna Veronica Brandizzi. Luogo della “riflessione” la piazza del Comune dell’antica città volsca, lo scorso sabato 26 agosto, in un’insolita piacevolissima serata, priva dell’immancabile insidioso e freddo vento traverso che colpisce il colle comunale.

Tale fortunata congiunzione meteorologia ha permesso agli oltre cento spettatori di godere dello spettacolo senza preoccuparsi di aggiungere imbottitura, man mano che la notte incalzava. Gioventù, passione, forza di volontà ed adattamento sono le caratteristiche principali che ricerca Aquerò, accogliendo l’entusiasmo giovanile, ne estrapola il talento grezzo; lo raffina, con cura e costanza, producendo un risultato che, sebbene non intenda lanciare nel professionismo come priorità, ne contiene tutti gli ingredienti, puntando, soprattutto a agli aspetti che rendono il teatro, ancilla della formazione, “maestra di vita”. La compagnia è andata anche in tournée, presentando un altro dei pezzi del proprio repertorio, sempre curato e diretto da Veronica Brandizzi, “Tanto giallo per niente”, a Potenza Picena, nelle Marche.
Cosa sei disposto a perdere? è quello che si chiedono i sei personaggi della pièce, alla conquista dell’unico contratto a tempo indeterminato messo a concorso dal supermercato per il quale lavorano. Una prospettiva allettante, il sogno di una vita, che, invece di attivare dinamiche per esaltare i propri pregi e le proprie qualità in vista del colloquio di assunzione, scatena sentimenti di invidia e tattiche di sleale contrapposizione. Così Dario (il bravo Paolo Zarra), l’addetto alle casse del supermercato, millanta amicizia e vicinanza con il Direttore (solo una piccola apparizione di Adriano Tesei, che obbliga, come nelle pagelle calcistiche, ad esprimere un “ng”) , nella speranza di scoraggiare i colleghi, invitandoli, in modo subdolo, a disertare il colloquio di selezione. E quando Giovanna (Veronica Brandizzi, convincente tanto nel dirigere, quanto nel recitare), responsabile di reparto, decide di organizzare una vera e propria cospirazione contro la povera Sofia, colpevole solo di possedere, per anzianità, competenza e preparazione, i giusti requisiti per superare tutti gli altri, trova immediata collaborazione negli altri colleghi, tutti in contrapposizione tra loro, ma prontissimi a coalizzarsi contro un “nemico” comune. Sofia (un’eclettica e frizzante Elisa Romanella, che ha dimostrato grande personalità nel modulare i registri di un personaggio ipocondriaco ed ansiogeno) è l’addetta alla pescheria che, apparentemente fragile ed indifesa, non disdegnerà di colpire con cinica freddezza i suoi “amati” colleghi, quando scoprirà il loro turpe intrigo. L’idea malvagia di Giovanna, per mettere fuori gioco Sofia, è di sfruttare la sua ipocondria, facendole credere di essere affetta da una nuova e perniciosa malattia esotica, con l’intento di minare il suo già labile equilibrio, così da farla crollare durante il colloquio. Tutti i quattro rimanenti colleghi partecipano proattivamente al progetto, creando presupposti e occasioni per dimostrare a Sofia di avere tutti i sintomi della terribile malattia; dall’ansia, alle palpitazioni, sino alle allucinazioni. Carlo, il macellaio dalla folta chioma, aspirante latin-lover, interpretato dallo spumeggiante Davide D’Ettorre, coadiuvato dal maligno Dario, si travestono con maschere carnevalesche, facendo credere alla disperata pescivendola, che solo la sua mente, ormai compromessa, vede il loro travestimento, mentre loro indossano la solita divisa da lavoro.
O Marta, addetta al magazzino, che parla e cammina al contrario (interpretata da Valeria Carapellotti, molto brava nell’imparare e ripetere senza intoppi lunghe frasi lette da destra a sinistra). Non si estranea dall’inganno, neanche la timida Laura, l’ultima assunta (una convincente, decisa e volitiva Giulia Ciarla), ma che dimostra una cinica capacità strategica, da fare invidia alla miglior Cleopatra. In sintesi, un lavoro divertente che merita di essere visto. Un mix i comicità, che evita ogni accostamento alla volgarità, puntando sul paradosso e l’esasperazione dei vizi dell’uomo, con alcuni spunti di riflessione che conducono all’amara conclusione che questa nostra società è più vicina alla speculazione di Hobbes, che all’utopia di Moro, e che di Candido non rimasto che il personaggio che fu di Voltaire e d Sciascia… speriamo non sia proprio così, ma i fatti di cronaca sembrano dare grande man forte a Veronica Brandizzi.

Evento Bassani a Velletri: “Conosceremo l’opera e l’intellettuale grazie alle voci dei protagonisti”

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Dopo l’ufficializzazione della data e dei luoghi, ecco i primi dettagli sulla manifestazione organizzata a Velletri dall’Associazione Memoria ’900. 


VELLETRI - La giornata nazionale dedicata allo scrittore e poeta Giorgio Bassani, organizzata dall’Associazione Memoria ’900 per il prossimo sabato 30 settembre, come annunciato sarà suddivisa in due parti. L’intento dell’organizzazione, infatti, è quello di far conoscere l’opera e il personaggio sia alla cittadinanza che ai giovani e agli studenti, tramite le voci dei protagonisti.

Molto significativo, in tal senso, è l’incontro che Paola Bassani terrà – alle ore 11.00 - presso l’Auditorium dell’Istituto di via Ferruccio Parri con le classi quinte degli istituti superiori veliterni che hanno aderito al progetto. Davanti ad una platea che si prevede composta da oltre duecento ragazzi, si ragionerà sulla valenza letteraria della produzione bassaniana e del messaggio vibrante di attualità che alcuni capolavori come Gli occhiali d’oro ancora trasmettono, senza dimenticare l’aspetto del Giorgio Bassani docente. Proprio in relazione all’insegnamento nella Scuola d’Arte di Velletri (a tal proposito, ecco spiegata la scelta dell’Istituto di via Parri che è l’erede in continuità della vecchia Scuola “Juana Romani” di via Novelli) Bassani esternò delle dichiarazioni riguardo la scuola pubblica che oggi, tra immissioni in terza fascia, graduatorie a scorrimento e riforme perennemente contestate, restano di grande attualità seppur in un momento storico differente. Quello che lamentava l’autore dei Finzi-Contini era l’incongruenza dei programmi didattici e la mancata presenza dello Stato nella Scuola. Bassani affermava con convinzione, forte della sua formazione intellettuale, che «nella scuola […] è assolutamente indispensabile che lo Stato faccia e provveda, e regali e butti via i soldi, e non dia solo libri, ma cartelle e anche le scarpe per permettere ai ragazzi di venire a scuola […] l’intervento dello Stato qui è necessario […]». Parole nette, lucide e forti, che oggi assumono connotati differenti ma non perdono il loro pathos originario. Oltre alla figlia di Giorgio, Paola Bassani, che parlerà della figura di suo padre e del lato biografico, con aneddoti interessanti e a tratti incredibili, porterà il suo contributo la professoressa Silvana Onofri, presidente di Arch’è - Associazione Culturale Nereo Alfieri, realtà molto attiva nella città di Ferrara, con un intervento specifico sul periodo delle leggi razziali e sull’esperienza dello scrittore nella scuola ebraica ferrarese di via Vignatagliata. La retrospettiva letteraria, invece, sarà affidata allo scrittore, giornalista e docente Paolo Di Paolo: già protagonista di numerosi studi su Bassani (da lui ritenuto un “maestro e un autore da proporre ai ragazzi”, come dichiarato in un’intervista rilasciata proprio a Velletri nell’ambito della rassegna “Velletri Libris”). Di Paolo ha inoltre contribuito al dibattito che si è svolto lo scorso gennaio a Roma, nella Casa delle Letterature, quando insieme al professor Giulio Ferroni e alla stessa Paola Bassani è stato relatore della presentazione del libro Se avessi una piccola casa mia scritto dalla figlia dell’autore.
L’approccio con gli studenti è importantissimo, soprattutto perché il messaggio di Bassani è universale e proprio dai giovani può partire quella spinta necessaria ad una visione delle cose intrisa di senso civico e di responsabilità sociale. Nel convegno pomeridiano, invece, l’impostazione sarà differente: il pubblico vivrà un autentico viaggio nel Novecento delle dissertazioni letterarie e del respiro culturale a trecentosessanta gradi. Nell’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica avrà luogo l’incontro con Paola Bassani, che ricorderà il mondo pulsante della letteratura italiana e i suoi contatti, da bambina, con Natalia Ginzburg, Carlo Emilio Gadda, Pierpaolo Pasolini e tantissimi altri. Un’infanzia da privilegiati quella dei figli di Bassani, sempre e costantemente accompagnata dalla scrittura del padre, che condivideva con loro (oltre a Paola sarà presente anche suo fratello Enrico) le impressioni riguardo le sue opere, designandoli come i suoi primi lettori. A portare il suo fondamentale contributo per la sessione pomeridiana la professoressa Silvana Onofri, con una sua riflessione sul periodo della Resistenza e dell’antifascismo, che vide Bassani in prima linea, in un clima di altissima tensione come testimoniano alcuni racconti (Una notte del ’43 su tutti, reso noto anche per la trasposizione cinematografica di Florestano Vancini). Per l’Associazione Memoria ’900, organizzatrice dell’evento insieme alle istituzioni ferraresi e con il patrocinio della Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura diretta dal Maestro Claudio Micheli, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Velletri, nonché grazie all’indispensabile supporto della Mondadori Bookstore Velletri-Lariano, interverranno il presidente Gaetano Campanile, la dottoressa Emanuela Treggiari e il dottor Rocco Della Corte. Il giardino di Ninfa – altro luogo dell’immaginario bassaniano tanto che il fantomatico giardino dei Finzi-Contini pur essendo topograficamente collocato con precisione a Ferrara – verrà raccontato nella sua genesi dall’attuale direttore, Lauro Marchetti, che ebbe la possibilità di conoscere Giorgio Bassani da fanciullo e di re-incontrarlo in una toccante visita alla fine degli anni Novanta, pochi anni prima della morte dello scrittore. Un programma molto ricco e con tantissime tematiche, dunque, nella speranza che l’insieme risulti interessante, lasci diversi spunti di riflessione e soprattutto renda bene la grandezza di un intellettuale, scrittore e poeta come Giorgio Bassani. Nei prossimi giorni sarà ufficializzata la brochure definitiva dell’evento con la scaletta dettagliata degli interventi, intanto cresce l’attesa a poco più di un mese dall’iniziativa.

La porchetta di Ariccia da cibo degli dei a marchio IGP

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La rievocazione storica del Corteo di Cerere in costume romano sabato 2 settembre alle ore 18.30.


ARICCIA -   In occasione della 67° Sagra della Porchetta non mancheranno ad Ariccia gli appuntamenti con la cultura e Sabato 2 settembre, alle ore 18.30, andrà in scena la rievocazione storica in costume del Corteo di Cerere a cura di Archeoclub Aricino Nemorense e Associazone Tyrrhenum in collaborazione con il Comitato Festeggiamenti del Comune di Ariccia.

Il corteo, come di consueto, uscirà dal portale della splendida dimora barocca di Palazzo Chigi e si snoderà tra la Piazza di Corte e il corso Garibaldi con decine di personaggi in costume romano, che impersoneranno i devoti alla dea Cerere, con offerte votive e prodotti della terra e con l’immancabile maialino votivo che sarà al centro di tutto il corteo. Un cibo ‘divino’ dunque la porchetta, destinato sin dall’antichità agli dei ed oggi eccellenza culinaria del Lazio e uno dei simboli del gusto della romanità nel mondo.
Ma la porchetta di Ariccia, in età romana Aricia patria della madre dell’Imperatore Augusto, non solo è la più famosa (ha ottenuto nel 2011 il riconoscimento IGP) ma è anche molto antica e ce lo dice l’archeologia. Nel 1927 proprio nella Valle di Ariccia vennero alle luce una serie di statue in terracotta (risalenti al III sec. a.C.), tra cui alcune offerenti con un maialino tra le mani, che ora sono esposte al Museo Nazionale Romano, e che si potranno ammirare sabato 2 e domenica 3 settembre nella mostra “La dea Cerere nella valle di Ariccia e l’origine della porchetta” presso la Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour, Piazza di Corte n. 4 che conserva importanti tempere murarie del ‘700 a carattere mitologico.  Per informazioni sulla mostra e le visite guidate: archeoclubaricia@alice.it: cell. 3883636502;sito web: http://archeoclubaricia.wixsite.com/aricinonemorense

Serie C Silver: nuovo coach per la Virtus Velletri

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Il caldo sembra non darci tregua ma, nonostante questo, noi della Virtus abbiamo già ripreso gli allenamenti per preparare al meglio la nuova stagione.

di Fabio Ciarla


VELLETRI - Infatti già da Giovedì la squadra è al lavoro in palestra. Una delle novità più importanti è la guida tecnica della nostra prima squadra, che quest'anno sarà guidata dal giovane coach Valerio Libutti in collaborazione con il confermato coach Claudio Pesoli.

"Coach Libutti corrisponde all'identikit che cercavamo, giovane, molto preparato e con le giuste ambizioni. Siamo sicuri che Valerio sia la persona adatta per guidare e far crescere i nostri giovani calandosi perfettamente nella nostra realtà con l'obbiettivo di dare un grande contributo alla crescita di tutta la società" afferma il direttore tecnico Massimo Mancini. A Valerio e Claudio un grande in bocca al lupo per la prossima stagione.
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