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Channel: Velletri Life
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Assemblea dei soci della CO.PRO.VI. a Campoverde

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E’ fissata in prima convocazione, presso Via delle Ferriere 2, Campoverde (LT), l’assemblea dei soci della CO.PRO.VI. scarl per il giorno 13 luglio 2017 alle ore 22:00 e in seconda convocazione per il 15 luglio 2017 alle ore 10:00.

Comunicato stampa di Pier Paolo Montalto


CAMPOVERDE - L'Assemblea con il seguente ordine del giorno:
In parte ordinaria 

1. approvazione del bilancio consuntivo chiuso al 31 agosto 2016; 
2. nomina sindaci supplenti 
3. varie ed eventuali. 

In parte straordinaria 
1. messa in liquidazione della Cooperativa; 
 2 determinazione del numero dei liquidatori e delle regole di funzionamento del collegio in caso di pluralità dei liquidatori; 
3 nomina del liquidatore o dei liquidatori ed indicazione di quelli a cui spetta la rappresentanza; 
4 criteri in base ai quali deve svolgersi la liquidazione, la determinazione dei poteri dei liquidatori e dei relativi compensi; deliberazioni conseguenti ex art. 2487 e seguenti C.C.; 
5 Varie ed eventuali

Nonni vigili a Velletri, sia riaprono i tempi per presentare le domande: soddisfatto Di Luzio

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Ora è ufficiale: a Velletri si possono nuovamente presentare le domande per far parte dei nonni vigili. Il Consigliere Comunale Dario Di Luzio, che da tempo sta sollecitando l'amministrazione su questa questione, esprime apprezzamento. 

Comunicato stampa a cura di Dario Di Luzio


VELLETRI - "Apprendo con piacere - precisa il Consigliere Di Luzio - che è stato riaperto l'avviso pubblico per l'adesione ai nonni vigili in città, nuova scadenza presentazione domanda entro le ore 12 del 12 luglio 2017 presso il Comando della Polizia Locale.
Una questione sulla quale da tempo sto sollecitando l'amministrazione comunale proprio per ribadire l'importante ruolo sociale e di contributo positivo alla città dei nonni vigili, che supportano i cittadini in particolari situazioni, come davanti alle scuole, in altri attività ed ora anche nelle aree verdi. A testimonianza di ciò, perché credo che i documenti ufficiali siano più significativi di tante chiacchiere, c'è l'attività portata avanti lo scorso settembre dopo il caos amministrativo delle procedure e delle coperture economiche o la mia specifica interrogazione - aggiunge il Consigliere Dario Di Luzio - protocollata il 17 marzo 2017 numero 12598 con oggetto "riapertura termini per presentazione domande nonni vigili" poi discussa in Consiglio il 6 giugno. Chiunque fosse interessato e volesse aderire ai nonni vigili può andare sul sito del Comune di Velletri e scaricare l'avviso pubblico dove sono evidenziate le caratteristiche e procedure per fare la domanda".

Oro agli italiani di Rimini per la Velitrae: "Bellissime pagine di sport per la città di Velletri"

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"Continuiamo a scrivere bellissime pagine di sport per la città di Velletri, senza mai dimenticare che la missione assegnataci dalla nostra storia è quella d'insegnare ai giovani la cultura sportiva fondata sul rispetto delle regole, degli avversari e degli altri." 

di Livio Mastrostefano


RIMINI - Con queste parole il Presidente dell’Associazione Ginnastica Velitrae saluta il successo del ginnasta Damiano Pietrosanti che a Rimini, in occasione dei campionati nazionali silver di trampolino elastico, ha portato il glorioso sodalizio sportivo veliterno sul gradino più alto del podio.
Dal 23 giugno al 2 luglio la città romagnola ha ospitato la manifestazione "Ginnastica in Festa", un evento che ha visto la presenza di 730 società dove si praticano le diverse sezioni sportive della Federazione Ginnastica d’Italia, 15.000 atleti, 80.000 tra accompagnatori e tecnici, addetti ai lavori, stampa e pubblico. Un successo al quale ha partecipato anche l’Associazione Ginnastica Velitrae portando a Rimini complessivamente tredici atleti e atlete nelle sezioni di ginnastica artistica maschile e femminile e nel trampolino elastico. Ma andiamo per ordine. I primi a scendere in campo il 23 giugno, accompagnati dall’istruttore federale Dario Tibaldi, sono stati il veterano Federico Guidi e la debuttante Melissa Contino; quest'ultima, all'esordio nella categoria senior, dopo un’ottima prestazione al volteggio ed al corpo libero dove si è distinta per la buona coreografia, è purtroppo caduta alla trave e non è riuscita a passare alla finalissima del giorno successivo. Federico, forte dell'esperienza dei titoli italiani conquistati negli anni precedenti nelle categorie inferiori, nonostante una caduta alla parallela, è riuscito a piazzarsi al 21° posto centrando così la finalissima; il giorno dopo si è migliorato di un punto e mezzo riuscendo a risalire la china e terminando con un lusinghiero dodicesimo posto nella classifica all round nazionale. Il 27 sono scese sul campo di gara, accompagnate dall’istruttrice federale Livia Caracci, le ginnaste Ilaria Bottoni, Chiara Ciampricotti, Sara Camicia e Asia D'uffizi e i ginnasti Gabriele Grillo, Flavio Carletti, Alessandro Coppola e Vlad Mantiuk, tutti alla loro prima esperienza in un campionato italiano. Per la sezione maschile solo Alessandro è riuscito a qualificarsi, con il 27° punteggio, per la finalissima dove poi si è migliorato di sei decimi chiudendo con un ottimo 14° posto nella classifica all round nazionale. Asia D'Uffizi, nella categoria LB Senior, brillante al volteggio e alla parallela, si è posizionata abbastanza dietro nella classifica, mentre Chiara, nella categoria LB A3, ha condizionato la posizione finale con un punteggio un po’ basso al corpo libero; ottima la performance di Sara e Ilaria, con quest’ultima che è stata tradita dall’emozione ma ha confermato continui progressi dal punto di vista tecnico. Il 1 e 2 luglio sono scesi in campo gli atleti del trampolino elastico Alessandro Coppola, Damiano Pietrosanti e Gioele Romagnoli accompagnati dagli allenatori Dario Tibaldi e Andrea Dei Giudici. Gioele, arrivato ultimo nella qualificazione a causa di un errore, nella finale ha dato il meglio di se ed è risalito in quarta posizione. Damiano, sempre nella categoria allievi di prima fascia, ha portato a casa il risultato migliore della compagine veliterna in trasferta a Rimini: entrato in finale con il primo punteggio, si è poi confermato il giorno successivo laureandosi Campione d'Italia per l'anno 2017. Buona anche la prestazione di Alessandro che, nonostante un piccolo errore tecnico nella fase delle candele, ha guadagnato un lusinghiero 6° posto a livello nazionale. Insomma, ancora un successo per questa associazione che, nonostante i suoi oltre centodieci anni di storia e un palmares da fare invidia, non si mostra certo rassegnata a vivere di ricordi e affronta il presente con rinnovato entusiasmo e passione.

Presentata a Velletri la rete Enterprise Europe Network, un nuovo modo di pensare i finanziamenti europei

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Martedì 27 giugno si è tenuto a Velletri un importante momento di confronto sul futuro dell'Agricoltura e sul rapporto del territorio con i finanziamenti europei. 

di Fabio Ciarla


VELLETRI - L'incontro, dal titolo "Fondi europei e imprese del territorio: prospettive e opportunità", è stato organizzato dal CREA Viticoltura Enologia di Velletri (www.crea.gov.it) in collaborazione con Enterprise Europe Network (www.eenelse.it), e ha visto la partecipazione di aziende e amministratori locali, a cominciare dall'assessore regionale all’Agricoltura Carlo Hausmann.
L'appuntamento avevo lo scopo specifico di presentare Enterprise Europe Network, organismo nato con l’obiettivo di supportare le PMI a crescere, innovarsi e internazionalizzarsi. Enterprise Europe Network è infatti una grande rete di servizi per aiutare le Piccole e Medie Imprese a migliorare la loro competitività, sviluppare il loro potenziale di innovazione e confrontarsi in una dimensione internazionale. Nata nel 2008 e promossa dalla Commissione Europea, opera in Europa e in diversi Paesi nel Mondo fornendo strumenti specifici e azioni di tutoraggio, favorendo l’internazionalizzazione delle imprese tramite l’accesso al credito e ai programmi di finanziamento europei. Un nuovo modo di accedere ma soprattutto di pensare i finanziamenti europei, come spiegato da Nicola Fantini, ricercatore del CNR e referente per le regioni Lazio e Sardegna per la rete EEN, che ha presentato Enterprise Europe Network e introdotto una serie di tematiche di grande interesse, tanto che si è aperto subito dopo il dibattito previsto da programma solo a fine incontro.
Fantini ha spiegato come EEN sia una rete di enormi potenzialità e sostanzialmente democratica, con proposte da condividere inizialmente in forma anonima proprio per premiare quelle più interessanti e innovative. Innovazione, insieme a internazionalizzazione le parole più usate per spiegare cosa è EEN e cosa può fare per le aziende del Lazio: “Vogliamo internazionalizzare le aziende senza farle spostare dal loro territorio” ha spiegato Fantini, che ha poi fatto un invito chiaro a tutti i presenti: “Pensiamo come territorio e non come singola azienda”. Progettare cioè uno sviluppo di larghe vedute e non sui singoli e limitati aspetti aziendali. Per farlo, Fantini ha confermato la disponibilità a seguire progetti specifici sul territorio anche a livello di tutoraggio di eventuali esperti che possano poi fare da tramite tra le aziende locali e la rete EEN. L'incontro si era aperto con i saluti di Francesca Cecchini del CREA VE-Velletri e l'intervento dell’assessore Carlo Hausmann, che aveva confermato l’impegno della Regione Lazio per il settore dando notizia di un finanziamento accessorio di circa 100 milioni di Euro (di cui per i GAL) da utilizzare nelle stesse fattispecie dei PSR. Inoltre, Hausmann era tornato a ribadire la necessità di lavorare per una specifica identità dei vini del Lazio, anche insieme agli istituti di ricerca. Il dibattito seguito alla presentazione di Fantini ha visto protagonisti gli assessori veliterni all’Innovazione e all’Agricoltura, Luca Masi e Orlando Pocci, e il Sindaco di Genzano, nonché Referente Lazio per l’Associazione Città del Vino, Daniele Lorenzon. Con un doppio intervento si è detta ampiamente disponibile a supportare EEN anche la Banca Popolare del Lazio, presente con l’Amministratore Delegato Massimo Lucidi e il responsabile Marketing Vitaliano Tiscione. “Come Banca siamo stati lungimiranti – ha detto Lucidi nel suo intervento – puntando sull’Agricoltura già da diversi anni a questa parte, tornando cioè a supportare un settore che da sempre è la ricchezza di questo territorio. Nel 2016 e nel 2017 abbiamo messo in Bilancio finanziamenti per oltre 100 milioni di euro l’anno dedicati all’Agricoltura, continuiamo a crederci e a voler supportare quelle aziende che vogliono crescere e far crescere il Lazio”. Considerando che il progetto cui è legato EEN andrà in scadenza nel 2020 c’è da immaginare che si sia trattato sicuramente solo di un punto di inizio, al quale seguiranno altri incontri e sviluppi a partire da settembre.
Magari proprio a partire dall'idea lanciata da Fantini, ovvero quella di istituire un punto di informazioni della rete EEN sul territorio, un piccolo investimento magari pubblico/privato per formare una risorsa (un giovane del territorio si è detto) che possa fare da tramite tra le aziende e le strutture EEN così da rendere più agevole il confronto e meno lontano - nella teoria e nella pratica - l'accesso delle imprese si fondi europe
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"Ciao bomber...": la disperazione della Nuova Vjs Velletri per la scomparsa di Simone De Marzi

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La Nuova Vjs Velletri apprende con sgomento e disperazione la notizia della tragica scomparsa del calciatore Simone De Marzi. 

VELLETRI - Il giocatore, che lo scorso anno aveva vestito la casacca della Juniores rossonera, ha perso la vita nel terribile incidente stradale in località Cinque Archi.
In segno di rispetto e di solidarietà nei confronti della famiglia, il club veliterno sospende TUTTE LE MANIFESTAZIONI SPORTIVE PREVISTE . Pertanto gli stages di giovedì 6 e venerdì 7 luglio non avranno luogo e sono rimandati a data da destinarsi. La Nuova Vjs Velletri si unisce al dolore della famiglia nel ricordo di Simone, strappato troppo presto alla vita. Ciao bomber...che la terra ti sia lieve. 

Comunicato Stampa

Incendi a Velletri: la chiamano autocombustione, ma i dubbi restano da Lazzaria all'Artemisio

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Dopo l'incendio che ha interessato l'area del canile comunale in contrada Lazzaria, una nuova combustione delle aree boschive sta coinvolgendo questo pomeriggio il Monte Artemisio. Il Comune: "Se doloso, puniremo i vigliacchi".

VELLETRI - Un'estate rovente quella del 2017, che non sta risparmiando quasi nessun ettaro di terreno del territorio di Velletri e dintorni. E' arrivata infatti a metà pomeriggio la segnalazione di un incendio che si sta attualmente verificando sul Monte Artemisio, località Peschio, ben visibile da diversi punti della città. Anche il Canile Comunale ha rischiato grosso.
Al momento si stanno mobilitando per un tempestivo intervento la Polizia locale, i Vigili del fuoco e la Protezione civile per scongiurare la propagazione delle fiamme e i danni alle persone, proprio a poche ore di distanza dall'incendio, del quale si sospetta un'origine dolosa, che ha coinvolto questa mattina la zona del canile comunale. Seguiranno ulteriori aggiornamenti a riguardo, mentre nel frattempo il Comune di Velletri ha diramato un Comunicato stampa relativo all'emergenza di contrada Lazzaria che ha spaventato addetti ai lavori e amici a quattro zampe del canile comunale: "Tanta paura e molti danni sono il bilancio del vasto incendio poche ore fa ha interessato l’area del canile comunale in contrada Lazzaria. Grazie al tempestivo e coraggioso intervento della Polizia locale, alla professionalità dei Vigili del fuoco e alla passione della Protezione civile è stato evitato il peggio. Attimi di paura per il personale che è rimasto prigioniero delle fiamme che si sono sviluppate rapidamente e hanno avvolto l’intera struttura, gli agenti della Polizia locale Francesco Nanni e Gabriele Guicciardi si sono lanciati eroicamente in mezzo alle fiamme per mettere in salvo i volontari con l’assistenza dell’agente Alessia Sciara e sotto il comando del commissario Carlo Lenci che ha coordinato con sapienza l’intervento andato a buon fine. L’apprensione ha interessato anche i 130 ospiti del canile, sulle prime si è temuto che i poveri animali chiusi nelle gabbie fossero rimasti intossicati dal denso fumo nero alimentato da un forte vento caldo di questa estate bollente. Appena è stato possibile i vigili del fuoco hanno raggiunto la struttura e aperto la strada ai volontari e ai veterinari per verificare lo stato di salute dei cani che è parso subito ottimo, a parte lo spavento. Sul posto è giunto tempestivamente il sindaco Fausto Servadio che ha constato personalmente l’entità dei danni e disposto l’intervento dei tecnici per il ripristino dell’impianto elettrico necessario per riavviare le pompe per la gestione del canile. Per gestire l’emergenza sono arrivate delle cisterne con acqua potabile per dissetare i cani e gruppi elettrogeni per fornire energia elettrica. È forte il sospetto che l’incendio abbia origine dolosa, sono in corso le indagini anche sulla scorta dei precedenti episodi che ogni anno si ripetono nella stessa zone anche se mai di queste proporzioni. Complice il vento caldo e secco, l’incendio si è propagato anche nei terreni vicini coltivati a kiwi e vite."

Grande serata di stampo sociale con l'Associazione Lorenzo Pocci a Velletri

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Più di 150 moto insieme a una Trike (moto a tre ruote) e una Mustang GT Americana, domenica mattina si sono dati appuntamento in Piazza Garibaldi a Velletri per il primo grande motoraduno organizzato dall'Associazione Lorenzo Pocci. 


VELLETRI - “ Open your eyes” è il nome dato all’iniziativa in memoria di Lorenzo, vittima innocente dell’incidente occorsogli il 21 Ottobre 2015 nei pressi di Genzano, a bordo della sua tanto amata Honda CBR 900.
Dopo le iscrizioni di rito e la toccante lettura della poesia dedicata ai motociclisti, il corteo ha iniziato il tour “ Laghi dei Castelli” che li ha portati, prima sul luogo del sinistro per una sosta di raccoglimento e poi in un giro turistico dei bacini vulcanici della zona. Il tour si è concluso con un pranzo ai Colli del Vivaro dove si sono svolte le premiazioni di moto più bella, casco più bello, biker lunga distanza e rombo più forte ma alcuni biker si sono diretti successivamente a Piazza del Comune dove nella serata era previsto Starlight Event 2. A attenderli l' esposizione artistica "La sicurezza si mette in mostra" allestita nella suggestiva galleria del Comune dove artisti come Davide Calcari, Alvaro Cecchetti, Emanuele Caponera e PHILO, oltre ad alcuni ragazzi dell' Istituto D' Arte Cesare Battisti hanno messo in bella vista le opere realizzate per l' occasione.
Verso sera la Piazza si è riempita con più di mille persone che attendevano da tempo di poter assistere alle esibizioni di ballo, canto, video e Laser show e agli interventi che si sono susseguiti. Sono intervenuti il prof. Marco Valeri dell' A. I.F.V.S promotori della legge sull' Omicidio Stradale, Luciano Benedetti scrittore e autore nonché componente del Gruppo Solidarietà Biker, Arturo Bonati e Daniele Caponera componenti del gruppo Biker dei Castelli Romani e rappresentanti del Corpo Sanitario Internazionale Croce Rossa Garibaldina Reparto Motociclisti che ha conferito l' onoreficienza di Aquila D' Oro alla memoria di Lorenzo. Il Presidente dell' Associazione Silvia Pocci e il papà Marco hanno presentato la Dott.ssa Giuliani Antonella con la quale hanno stipulato una convenzione per il sostegno ai familiari colpiti da traumi gravi e hanno presentato l' iniziativa di raccolta fondi per il Bambino Gesù di Roma denominata " Un bracciale per la Vita", Braccialetti gialli con la scritta OPEN YOUR EYES e il simbolo dell' associazione al prezzo di soli 3 € con i quali non solo si sostiene un progetto importante ma che ricordano a chi li indossa di rispettare il codice della strada e prestare la massima attenzione alla guida, iniziativa che già inizia a dare i suoi primi frutti a vedere le tante persone che hanno aderito.



Quattro giorni di aperture straordinarie per l'Area Archeologica delle Stimmate

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Anche nei mesi estivi non si ferma l'attività del Gruppo Archeologico Veliterno, che ha programmato quattro date per l'apertura dell'Area Archeologica delle Stimmate.

di Rocco Della Corte

Foto: Valentina Leone

VELLETRI - Il gioiello archeologico-culturale di Velletri, ubicato in via delle Stimmate e sovrastante alla Casermaccia, sarà aperto domenica 9 e domenica 23 luglio in pomeridiana, dalle 16.30 alle 18.30.
Ad agosto, invece, è prevista un'apertura straordinaria sabato 5 in concomitanza con l'evento "Calici di Stelle" ed un prolungamento orario fino alla sera (18.00-23.30). La successiva domenica, 6 agosto, l'area sarà visitabile dalle 16.30 alle 18.30. L'ingresso è gratuito e le visite guidate sono a cura del Gruppo Archeologico Veliterno. In molti hanno già visto questo splendido angolo di cultura della città di Velletri, anche se la sua posizione non proprio centralissima necessiterebbe di adeguata segnaletica: la speranza è che chi di dovere possa prevedere, almeno in punti strategici come per esempio lo svincolo tra via Fontana delle Rose e la via Appia e tutto il percorso che conduce verso la circonvallazione di Ponente, o ancora da Piazza Cesare Ottaviano Augusto, dei cartelli stradali che indichino l'Area Archeologica. Un monito che speriamo venga accolto, anche per rendere raggiungibile a chi viene da fuori (e non solo) un luogo assolutamente da visitare. 

"Presente e passato": camminare riscoprendo la città di Velletri il 13 luglio 2017

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Ultimo appuntamento prima dell'inoltrarsi dell'estate per le passeggiate culturali dell'Associazione "Camminiamo per Velletri". Stavolta ad essere protagonista è la parte "Nord" della città.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Giovedì 13 luglio 2017, a partire dalle 17.30 in Piazza Trento e Trieste, si inizierà un cammino dal lungo percorso che avrà la durata di circa due ore e mezzo. Proprio dalla Casa delle Culture, grazie alla guida della dottoressa Sara Di Luzio e alla felice sinergia tra Gruppo Archeologico Veliterno e Camminiamo per Velletri, i cittadini potranno percorrere alcuni vicoli conoscendone la storia, il passato, le tradizioni e le espressioni artistiche.
Si partirà dall'ex Convento del Carmine, per poi rievocare i palazzi medievali e rinascimentali in un tragitto suggestivo e ricco di nomi. Punto di arrivo sarà piazza Garibaldi. Essendo l'ultimo appuntamento, non può mancare la serata conviviale: a Piazza Mazzini, dopo le 20.30, pizza sotto le stelle "da Zingone" con la proiezione di alcune fotografie relative agli scorci più belli di Velletri e alle uscite guidate. Le camminate storico-culturali continuano ad essere molto partecipato e un veicolo di aggregazione sociale e riscoperta della propria identità, pertanto l'ultimo appuntamento programmato del 13 luglio è un'occasione imperdibile.

Renzo Giovampietro, il veliterno dimenticato che portò in giro per l’Italia il “teatro civile”

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L’anagrafe lega a Velletri Renzo Giovampietro (23 giugno 1924 – 10 marzo 2006), uno dei personaggi che si seppe ritagliare, tra gli anni Cinquanta e Ottanta, una posizione di prestigio nel mondo del teatro e del cinema italiano. 

di Valentina Leone


VELLETRI - In una galleria dei viri illustri veliterni, nativi e adottivi, un posto di spessore andrebbe riservato a Renzo Giovampietro, accanto ai più ricordati Eduardo De Filippo e Ugo Tognazzi che scelsero Velletri per elezione. Giovampietro nacque nella città castellana a metà degli anni Venti e subito si indirizzò al mondo del teatro, frequentando l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma.

Il debutto a teatro e radiofonico, con una trasmissione su radio Rai, avvenne alla fine del secondo conflitto mondiale, ma la guerra ebbe un ruolo risolutivo per determinare il suo carattere e la sua poetica, come ha ricordato l’amico e uomo di teatro Massimo Lello, raccontando che Giovampietro «era di grande compagnia, un burlone attaccato agli aspetti ludici della vita come seppero essere alcuni personaggi dello spettacolo cresciuti nella modesta provincia laziale durante la guerra». La prima apparizione ufficiale del 1945 nell’Antigone di Luchino Visconti, che insistette per dargli un ruolo, fu solo l’inizio di una carriera che si è chiusa solo nel 1996-97 con lo Zio Vania di Cechov allestito dal regista teatrale tedesco Peter Stein. In questo quarantennio Giovampietro sviluppò la sua duplice passione per il teatro di impegno civile e per il teatro della parola, organizzando spettacoli che cercano di coniugare una grande carica morale alla soluzione drammatica del processo.
Dalla volontà di difendere la democrazia e la dignità dell’uomo nacquero spettacoli quali Processo per magia, I discorsi di Lisia, Le verrine e Il governo di Verre, il Processo a Socrate che superò le trecento repliche, il Saul che gli valse nel 2003 il premio «Alfieri-Città di Asti» alla carriera, Don Milani e il Processo a Giacomo Leopardi, portato anche a Bruxelles. Il rapporto forte con la tradizione degli autori antichi, soprattutto greci e latini, e la conoscenza dei più vicini esiti della drammaturgia italiana non ha escluso l’atto creativo, ricercato da Giovampietro soprattutto in scenografie ed effetti visivi che si accompagnassero all’esattezza della parola. Giovampietro, quasi sconosciuto nella città natale, fu apprezzato dai critici teatrali per il suo anticonformismo, per la sua libertà di rivolgersi al pubblico a fine spettacolo per discutere su quanto era stato messo in scena. Allora il teatro diventava un’occasione di confronto su tematiche attuali, solo espresse attraverso un’altra forma, che attraeva semplici spettatori e insieme filosofi, latinisti, grecisti e leopardisti di varie università, quali Ricordo Antonio La Penna e Sebastiano Timpanaro che amavano discutere con Giovampietro fino a notte inoltrata. Lo stesso filosofo Norberto Bobbio, come testimonia il prezioso ricordo di Massimo Lello, usava andare nel suo camerino prima e dopo le repliche torinesi dei suoi spettacoli per continuare a dibattere sulle questioni morali, sociali, profondamente umane, che gli spettacoli giovampietrani sollevavano.
Un uomo di teatro, regista, conduttore radiofonico, stimato e apprezzato oltre i confini nazionali, al quale la città di Velletri dovrebbe dare un reale riconoscimento, se non almeno attraverso il ricordo, finora raggiunto solo per vie traverse, grazie a Vittorio Gassman, veliterno di seconda natura, che dedicò a Giovampietro una puntata di una trasmissione televisiva sul teatro e si intrattenne con lui in un singolare fuori programma dopo una replica de I discorsi di Lisia, rinnovando lo spirito di una appassionata vocazione civica.

Valerio Massimo Manfredi riempie la Casa delle Culture: "La letteratura serve a ricreare la vita"

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Un tutto esaurito ben oltre le aspettative alla Casa delle Culture per l'appuntamento con Valerio Massimo Manfredi nell'ambito della rassegna letteraria internazionale "Velletri Libris". 

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Oltre trecento persone hanno infatti popolato il suggestivo Chiostro dell'ex Convento del Carmine per ascoltare l'archeologo, storico e scrittore che ha presentato il suo ultimo romanzo Teutoburgo.
Insieme a lui la professoressa Antonella Prenner, dell'Università Federico II di Napoli, che ha introdotto in un ottimo intervento di stampo accademico le tematiche dell'opera, sottolineando i propositi di Manfredi nell'occuparsi di una vicenda cruciale della storia che vede protagonisti due fratelli divisi dall'odio e dall'amore per Roma in una battaglia decisiva per le sorti del mondo intero. Valerio Massimo Manfredi, non appena presa la parola, ha lodato la Casa delle Culture di Velletri ricollegandola alle sue ricerche e alle sue attività di studio: "Quando entro in posti meravigliosi come questo mi rendo conto di essere fortunato ad essere nato in Italia, questi antichi luoghi nascondono trenta secoli di storia e non possono che affascinarmi".
Subito, poi, la precisazione sul tipo di opera: Teutoburgoè un romanzo e come tale va trattato, non ha senso parlare di "storia romanzata", definizione che infastidisce lo stesso autore: "E' un racconto e basta, un romanzo molto intenso e drammatico. Forse in molti potranno pensare che raccontare eventi storici con la letteratura sia improprio, ma smentisco categoricamente. Non accetto che si dica che Teutoburgo è una storia romanzata - ha detto il professore - anzi detesto questa definizione". La storia è un tentativo del genere umano di costruire una memoria comune, avvicinandosi al concetto astratto di verità. L'essere umano, nel tentativo di allargare i propri orizzonti, guarda al di fuori dei propri confini ed è quello che accadeva ai tempi dei romani.  L'Impero vantava un terzo della popolazione romana, e non è corretto pensare - come ampiamente spiegato da Manfredi - che l'espansione verso la Germania fosse dovuta ad una velleità di far coincidere l'Urbe con l'orbe. "I germani non avevano nulla da offrire, il loro era un terreno aspro, lo stesso Tacito definisce il clima senza mezzi termini 'orribile'. Eppure Augusto investì persino i suoi figli adottivi per le campagne. Perché?" La risposta sta nella volontà di romanizzare anche la Germania, i cui popoli erano un incubo per l'Impero.
Si andò molto vicino a questo successo politico e militare, ma il romanzo spiega anche l'intensità di un vero e proprio dramma: "Varo, convinto da Arminio, formò dei piccoli presidi che furono presi in imboscata dai germani. Fu una mattanza, il combattimento durò tre o forse quattro giorni". Manfredi ha raccontato di aver portato una rosa al centurione Marco Celio Tauro nella valle di Teutoburgo, suscitando la curiosità di una docente che gli ha chiesto il perché di quel gesto: "Sono italiano", rispose infatti il professore, e la collega annuì. La serata è proseguita con vari spunti importanti, a cominciare da quello iniziale: l'espressione letteraria, ben distinta ma allo stesso tempo unita nello studioso Manfredi, consente la parzialità e di narrare anche la storia da punti di vista differenti. Nella storia dei se e dei ma, quella che non si potrebbe fare come specificato dal professore, può essere immaginato uno scenario plausibile: "Nel momento in cui Germanico si ritirò Roma perse la Germania, e la Germania perse Roma. Non ci sarebbero state invasioni altrimenti, l'Europa era già fatta. Le conseguenze sono vive ancora oggi, torna alla mente il confine del Reno - ha constatato Manfredi rimandando all'attualità - e dobbiamo fronteggiare oggi un film già visto che sappiamo come è andato a finire".
L'ultimo grande tema affrontato prima della chiusura dell'evento, insieme alla professoressa Prenner che ha dato lo spunto, è stato quello della paura: "Teutoburgo ha scatenato una paura - ha dichiarato l'archeologo - che è durata nei secoli. Sono ripartito da qui e grazie alle letteratura, che ricrea la vita ed è un vantaggio rispetto alla ricostruzione scientifica, è venuto fuori un romanzo". I tanti applausi hanno coronato la buona riuscita dell'iniziativa, organizzata dalla Mondadori Bookstore di Velletri. Proprio il titolare della Libreria Guido Ciarla ha ringraziato il professor Manfredi, la professoressa Prenner e gli sponsor Banca Popolare del Lazio, Allianz Assicurazioni, Casale della Regina e Piana dei Castelli. Degustazioni, un calice di vino e tantissime copie firmate dall'autore che si è intrattenuto per qualche minuto con tutti i cittadini che gli si sono avvicinati. Un successo ben oltre le aspettative, dunque, e "Velletri Libris" si conferma su livelli alti grazie ai grandi nomi che arrivano in città. Prossimo appuntamento venerdì 14 luglio alle ore 19.00 con la giornalista Alessandra Sardoni che presenterà il suo ultimo libro, Irresponsabili, edito da Rizzoli.


GALLERIA FOTOGRAFICA
a cura di Rocco Della Corte


Il Canile Comunale dopo l'incendio e lo scampato pericolo: "Ecco come potete aiutarci"

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Tramite la pagina facebook ufficiale, il Canile Comunale di Velletri racconta, da un'ottica interna, la terribile giornata di ieri e spiega ai cittadini quali sono i modi migliori per aiutare gli amici a quattro zampe.

VELLETRI - "Premessa: noi stiamo bene, i cani stanno bene. Le informazioni per chi vuol offrire aiuto e i nostri contatti si trovano in fondo al post. Sappiamo che molti aspettavano notizie da parte nostra, oltre a quelle fornite dai giornali locali e altre fonti, ma tra le priorità dovute all'incendio, lo shock e una visita di accertamento al pronto soccorso, non sono riuscita a collegarmi prima per poter scrivere a mente lucida qualcosa che avesse un senso.
Stavolta non è stata come le altre, nulla a che vedere con gli incendi dell'anno scorso. Erano le 13:00, eravamo 3 operatori e 2 educatrici cinofile volontarie, sparpagliati per il canile e intenti a svolgere varie attività. Stavamo pulendo le ultime gabbie e finendo di distribuire il cibo quando abbiamo sentito odore di fumo, poi abbiamo notato le fiamme nell'ex discarica, erano ancora lontane e noi eravamo abbastanza tranquilli perché l'erba era corta, anche se abbiamo subito preso in mano i telefoni per chiamare i soccorsi. Tra le 13:06 e le 13:16 abbiamo allertato polizia municipale e vigili del fuoco. Prima di renderci conto di cosa stesse accadendo, complice il forte vento, alle 13:25 la situazione era diventata drammatica, le fiamme lambivano i box, il canile era completamente avvolto nel fumo, non si vedeva assolutamente nulla. Nel panico urlavamo per chiamarci, non riuscivamo a respirare, le fiamme erano arrivate al cancello di ingresso tagliandoci la strada, impossibile raggiungerlo per uscire, impossibile prendere le macchine. Quando abbiamo realizzato di essere intrappolati all'interno del canile eravamo terrorizzati. Io e una collega piangevamo e non mi vergogno a dirlo, abbiamo avuto paura e tanta, non abbiamo mai vissuto una situazione simile e non eravamo preparate. Quando ho sentito i colleghi urlare che era arrivata la Polizia Locale ho pensato: "siamo salvi". Io e due colleghe abbiamo raggiunto gli agenti correndo con il poco fiato che avevamo, loro ci hanno aiutate a scavalcare la recinzione e ci hanno fatte salire sulla volante. Attimi di preoccupazione perché non trovavamo una collega che fortunatamente era appena uscita da un cancello laterale ed è salita in macchina con noi, mentre l'ultimo collega mancante all'appello era riuscito a prendere la propria macchina e ci ha raggiunto. Gli agenti hanno chiesto agli operatori della protezione civile giunta sul posto di farci strada tra l'incendio e sono riusciti a portarci fuori dal canile. In pochi minuti sono arrivati sul posto vigili del fuoco, ambulanza, sindaco, consiglieri, assessori, dirigenti, veterinari, volontari animalisti e cittadini che offrivano aiuto. Un tam tam di telefonate e messaggi continui da parte di tanta gente che ci conosce ed era preoccupata per noi e per i cani, ci scusiamo se non siamo riusciti a rispondere a tutti ma la situazione non ce lo consentiva. Mentre protezione civile e vigili del fuoco cercavano di spegnere l'incendio composto da numerosi focolai utilizzando tutto, perfino gli estintori presenti negli uffici del canile, sentivamo i cani piangere intrappolati nei box e noi insieme a loro per strada, nell'attesa di poter rientrare e vedere come stavano. La prima cosa a cui abbiamo pensato è che i cani anziani fossero morti, perché anche nei box non raggiunti dalle fiamme c'era veramente troppo fumo, impossibile respirare in quella cappa. Ma incredibilmente sono TUTTI sopravvissuti, nonostante il fumo e nonostante le fiamme siano arrivate a un paio di metri dai box, rallentate solo dal cemento dei corridoi antistanti. Molti cani erano rannicchiati nella zona notte, molti avevano fatto i bisogni per la paura ma i veterinari hanno detto che per ora stanno bene. La centralina elettrica è distrutta, le pompe dell'acqua idem, intorno e dentro al canile c'è solo terra bruciata, anche molte piante donate da cittadini e amorevolmente curate da un nostro volontario, sono andate. Il comune ha subito provveduto a installare un gruppo elettrogeno e domani verrà un autobotte a portarci l'acqua. Nel frattempo durante il pomeriggio è stato un viavai di gente che ci ha portato bottiglie e taniche d'acqua per poter riempire i secchi dei cani. Per finire Riccardo, il primo civile intervenuto sul posto per aiutarci, ci ha portato un'enorme cisterna con qualche migliaio di litri d'acqua. Non riesco a nominare tutti perché sono intervenute decine e decine di persone, ma noi sappiamo chi sono e loro sanno di esserci stati, per noi e per i cani. Per chi volesse AIUTARCI in questo momento abbiamo bisogno di: - crocchette (che accettiamo SEMPRE); - acqua: ci servirà per tutto, per far bere i cani, pulire i box, lavarci le mani, poter utilizzare i servizi; - buoni benzina per il generatore di corrente; - manodopera volontaria: non avendo più l'acqua a pressione pulire i box, soprattutto quelli dei cuccioli, sarà un'impresa, dovremo buttare secchiate d'acqua in terra, strofinare con lo spazzolone e risciacquare con altre secchiate. Abbiamo 43 box da pulire, ogni giorno, con 100 cani all'interno che hanno il sacrosanto diritto di stare su un pavimento pulito. Anche se avete solo mezz'ora di tempo, anche se potete aiutarci solo con un box, per noi significa tanto. Ci trovate in canile ogni mattina dalle 9 alle 13; - almeno DIECI ADOZIONI, perché vista l'emergenza il comune ha intenzione di trasferire 10 cani presso un altro canile la prossima settimana; abbiamo cani entro l'anno di età, di taglia medio piccola, dai 12 kg in su, se non avete un cane o volete fare compagnia al vostro, QUESTO È IL MOMENTO. Per adottare un cane presso il canile è sufficiente avere il giardino recintato, un buon posto riparato per la cuccia e provvedere alle necessità future del cane come il cibo, il veterinario etc. basta tenerlo BENE insomma. Noi ve li diamo già chippati, vaccinati e sterilizzati. In questo periodo stiamo consigliando molto l'adozione di coppia, perché i cani si fanno compagnia anche quando i loro umani sono assenti da casa e questo può portare tanti benefici a livello gestionale oltre che emotivo. Facciamo adozioni anche al nord, mentre per chi vuole solo donare ma non può raggiungerci in canile, questi sono i nostri riferimenti: ASSOCIAZIONE VELITERNA TUTELA DEL CANE - BANCA POPOLARE DEL LAZIO - IBAN IT16 O051 0439 491C C001 0522 185 (IL QUINTO CARATTERE E' UNA "O", GLI ALTRI SONO ZERI). Per facilitare le comunicazioni se vedete che non riusciamo a rispondere a tutti i commenti chiamateci o lasciate un messaggio su WhatsApp ai numeri indicati. Nei prossimi giorni potremo avere alcune difficoltà, probabilmente anche la linea telefonica e la connessione internet sono andate, perciò dovremo affidarci unicamente ai nostri cellulari che a volte hanno problemi di linea visto che ci troviamo in aperta campagna. Un immenso grazie agli agenti della Polizia Locale Francesco Nanni e Gabriele Guicciardi che insieme alla Protezione Civile ci hanno tratto in salvo, mettendo a repentaglio la loro incolumità. Dopo l'incendio i due agenti si sono dovuti recare al pronto soccorso per accertamenti perché presentavano sintomi da intossicazione da fumo, mentre un altro soccorritore è stato portato via dall'ambulanza per una gamba ferita. Poteva andare molto peggio, ci poteva scappare il morto. Questo lo devono sapere quelli che buttano rifiuti (anche infiammabili), nei pressi del canile, quelli che buttano le sigarette accese fuori dai finestrini, quelli che non puliscono i propri terreni tenendo l'erba alta, incentivando questi incendi che potrebbero anche essere dolosi e in determinate condizioni trovano terreno fertile. Fortunatamente in questa occasione come in altre, è uscita fuori la parte "sana e buona" di Velletri, popolata di cittadini dal grande senso civico e morale, che con le loro azioni contrastano quelle di persone ignoranti e crudeli, che probabilmente non hanno ancora capito di non trovarsi nel paleolitico bensì nel 2017. Grazie a tutti voi che ci state aiutando, grazie per la vostra solidarietà, vi portiamo nel cuore. Claudia Cirulli Presidente Associazione Veliterna Tutela del Cane 🏡🐕 Per info dal lunedì al sabato ore 9:00-13:00 oppure via messaggio o mail orario no stop, ai seguenti contatti: Caterina: 333.9726087 (anche whatsapp) Claudia: 338.7034771 adozionicanilevelletri@gmail.com".

Accademia delle Belle Arti: ufficiale l'apertura, ecco corsi ed iscrizioni di Velletri

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Comunicato stampa dall'Accademia delle Belle Arti in merito ai corsi del prossimo accademico e alle iscrizioni. 

Si comunica l'apertura dei corsi triennali di Diploma Specialistico di Primo Livello di Pittura e Grafica Editoriale, nonché della prestigiosa Scuola Libera del Nudo dell'Accademia di Belle Arti di Roma presso il cinquecentesco Convento del Carmine di Velletri (Roma), edificio storico recuperato con fondi europei, dotato di un prestigioso auditorium, di una sala conferenze, di una biblioteca civica già funzionante, inserita nella rete del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani.
La struttura, in cui è collocata la nuova sede della Biblioteca Civica di Velletri, ospiterà dall'autunno prossimo i corsi della più prestigiosa istituzione di Belle Arti romana, in sei nuovissime aule in corso di allestimento nell'ala Sud. Essa permetterà agli utenti dell'area dei Castelli Romani, del Litorale, del Sud Pontino di fruire di un'offerta formativa di prim'ordine, nel solco della tradizione della secolare Accademia romana.    La scadenza delle iscrizioni alla prova d'ammissione è prevista per il 15 settembre 2017. Informazioni su www.accademiabelleartiroma.it infovelletri@abaroma.it.

Noemi Nicosanti vince la Coppa del Mondo Wkf di Karate

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Settimana intensa quella appena trascorsa per il karate che a livello mondiale ha sfoderato i migliori atleti convocati ad Umag in Croazia per cimentarsi nello 10° training Camp e nella Competizione mondiale Karate 1 “ Youth Cup”, la prestigiosa Coppa del Mondo valevole per la qualificazione alle che si disputeranno a Buenos Aires nel 2018. 


Un’edizione da record che ha visto circa 2100 atleti partecipanti, di kata e kumite, venuti da tutti i continenti. Tre giorni intensi di competizioni, 7 tatami, arbitri di livello internazionale, organizzazione eccellente, come sempre curata, dal referente internazionale WKF Esteban Peréz, sotto la supervisione del Presidente della federazione mondiale WKF (World Karate Federation) Antonio Espinosa .
Domenica 2 luglio, al termine dell’ultima giornata intensa di competizioni, dopo aver vinto nettamente tutti gli incontri nelle fasi eliminatorie contro atlete di alto calibro- tra cui l’atleta della nazionale austriaca e quella bielorussa- la veliterna Noemi Nicosanti, cintura nera II Dan di karate, nata e cresciuta in seno al Toukon Karate-Do presso il PalaBandinelli di Velletri, ha affrontato la collega della nazionale spagnola, che aveva già incontrato in occasione dell’ultimo campionato europeo a squadre a Sofia, lo scorso febbraio.
L’incontro in finale tra le due atlete protagoniste è stato siglato dalla federazione mondiale WKF come “ This is the future of the karate” a denotare la qualità e la competenza, nonché l’elevata rifinitura nell’esecuzione dei kata. Il verdetto arbitrale ha assegnato l’oro alla Nicosanti che si è distinta particolarmente nell’esecuzione del kata scelto con una prestazione che ha tenuto il palazzetto in un rispettoso silenzio alternato ad un tifo importante. Un oro preziosissimo nella categoria kata juniores quello conquistato dall’atleta veliterna Noemi Nicosanti perché i punti vinti in questa competizione insieme a tutte le altre gare di alto livello, le Premier League, concorreranno alla selezione alle olimpiadi giovanili 2018: un obiettivo che è nel cuore di tutti i praticanti. “Un grande viaggio inizia con un grande passo”- questo il motto coniato dalla presidente dell’associazione veliterna Toukon Karate-do e madre dell’atleta, la società in cui è nata e cresciuta l’atleta in aggregazione con le Fiamme Oro della Polizia di Stato. Entusiasto e felice il suo maestro e padre Luca Nicosanti e la maestra Cinzia Colaiacomo che hanno curato la preparazione dell’atleta. Doppiamente soddisfatto il maestro Nicosanti anche per le prestazioni dei suoi atleti della squadra agonistica del Toukon Karate-do che dal Palabandinelli di Velletri dove si allenano regolarmente hanno raggiunto la città istriana per confrontarsi con i colleghi venuti da tutto il mondo.
Training camp di alto livello con i campioni seniores più rappresentativi a cui ha fatto seguito la competizione, prima tappa tra quelle selezionate per le qualificazioni alle prossime Olimpiadi Giovanili. Ester Nicosanti conquista un pregevole 9° posto nella categoria kumite under 14 -47 kg affrontando l’atleta scozzese che vincerà la categoria e l’atleta russa che si piazzerà al terzo posto. Interessanti gli incontri di Francesco Leoni che si è ben destreggiato sul tatami. Pregevole anche la prestazione di De Angelis Gabriele fermato da un urto al ginocchio che lo ha limitato nell’esecuzione delle tecniche. Buona anche la prestazione di Riccardo Bianchi. Si ritorna a casa cresciuti, con una maggiore consapevolezza. Quando si tornerà al PalaBandinelli si continuerà per far crescere sempre di più la grande passione per il karate, più forti per i successi ma sempre convinti di voler andare oltre se stess
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La Spinosa: "Il grande rifiuto...era tutto già previsto"

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Comunicato stampa a cura della Spinosa, riceviamo e pubblichiamo: è di inizio maggio la scoperta da parte del consigliere comunale Paolo Trenta di una altra mazzata sulla città: di nuovo un impianto per il trattamento dell’umido in località Lazzaria – Cinque Archi. 


VELLETRI - Un impianto industriale che tratterebbe 33.000 tonnellate/anno di rifiuti, due terzi oltre il fabbisogno di Velletri, Lariano ed Albano. Abbiamo scritto “scoperta” perché l’amministrazione comunale di Velletri, non ha in alcun modo coinvolto associazioni, comitati e forze politiche in questa nuova scellerata scelta ... come al solito.
Dobbiamo affermare che ciò non ci stupisce. Avevamo infatti ritenuto inutile la partecipazione alla Commissione Straordinaria sui Rifiuti del Comune di Velletri che, alla luce dei fatti, non è servita a nulla ed a nulla sono valse neanche le proposte alternative avanzate dai due tecnici Aldo Garofalo e Giancarlo Ceci che da sempre hanno sostenuto la mobilitazione contro l’impianto Biogas. Era nelle cose: dove c’è business non mollano la presa. E così è stato. Disattese perciò le conclusioni della Commissione e le tante mobilitazioni dei cittadini riuniti in un Comitato. Fa sorridere al contrario la pletora di neo ambientalisti che spuntano come funghi dal cappello a cilindro delle imminenti elezioni comunali. Per vedere chi siano veramente costoro basta ripercorrere il loro curriculum vitae ed andare a vedere ciò che precedentemente hanno votato o al massimo, hanno evitato di votare lavandosene le mani. Rimarchiamo per l’ennesima volta che quando si parla di Ambiente, non si parla solo del proprio “orticello”: abusivismo edilizio/demolizioni, Parco dei Castelli Romani, autostrada a pedaggio Cisterna-Valmontone, PRG ed accordi di programma, gestione dei parchi e del verde pubblico, ecc… Su questi argomenti rammentiamo benissimo le posizioni delle giunte e dei vari schieramenti che in questi ultimi 20 anni si sono succeduti. Per quanto riguarda la mozione votata al Comune lo scorso 26 giugno La Spinosa non canta vittoria: la “sospensione” non equivale alla cancellazione del progetto. Mai abbassare la guardia!

L'angolo del computer: NotPetya, il peggior virus di tutti i tempi

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Torno a parlare di virus e in particolar modo dei Ransomware che rappresentano il maggior pericolo attuale in quanto agiscono, come spesso descritto, criptando l’hard-disk e rendendo quindi illeggibili i dati contenuti. 

di Stefano Ruffini


Ma se la prima generazione (es. Wannacry) della classe in questione era veicolata via email tramite allegati, spesso falsi documenti societari, la seconda generazione (es. Petya) entrava nei computer senza che l’utente facesse nulla di sbagliato in quanto ad agire era una copia, sfuggita all’intelligence statunitense e caduta in mano a malfattori, di un programma (EternalBlue) che si introduceva silenziosamente nei computer e poteva poi prenderne il controllo; però in casi disperati, come aziende od ospedali, c’era la possibilità di recuperare i dati pagando un riscatto in denaro elettronico (criptomoneta).
La terza recentissima generazione di Ransomware è invece la più devastante, mi riferisco al virus NotPetya che cripta irreversibilmente il Master Boot record (MBR) che contiene la sequenza di istruzioni necessarie all'avvio del computer e anche il Master File Table cioè la tabella dove risiedono le coordinate dei file del Windows. L’indirizzo a cui mandare un eventuale riscatto è stato volutamente disabilitato e quindi si tratta di un virus “wiper” (dall’inglese: spazzolare) che ha il solo fine di distruggere il contenuto del pc in un atto di puro vandalismo. Altra aggravante è quella di avere un identificativo (la sequenza di byte utile per individuare un’infezione) generato di volta in volta in maniera casuale e per questo motivo è molto difficile che un antivirus riesca, almeno per ora, a bloccarlo e ancora più arduo risalire al “paziente zero” per capire meglio la diffusione. Attualmente c’è solo un’ipotesi di vaccino che proviene da analisi, non del tutto terminate, di alcuni computer infetti; potrebbe essere quindi utile (nel dubbio consiglio di farlo) creare tre file vuoti con il notepad con l’attributo di “sola lettura” e poi rinominarli (compresa l’estensione, quindi togliere il .TXT): perfc (senza estensione), perfc.dll e perfc.dat ed inserirli nella cartella Windows.

Il veliterno Francesco Rosiello alla Summer School sui trial clinici

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Dal 4 all’8 settembre prossimo, 30 tra studenti e neolaureati provenienti dalle Facoltà di Medicina-Chirurgia e Farmacia di tutt’Italia si incontreranno, a Loiano (BO), per seguire un corso intensivo (secondo il modello americano della Summer School) sulla metodologia dei trial clinici, la sperimentazione di nuovi farmaci. 

Tra gli studenti vincitori della borsa di studio (dal valore di 1000 euro) promossa dalla Fondazione GIMBE, Fondazione dedita allo sviluppo dell’EBM, ovvero la Medicina basata sulle evidenze cliniche, anche un veliterno: il laureando Francesco Rosiello, unico rappresentante della più grande (ed una delle più prestigiose a livello internazionale) Università d’Europa, nonché unico uomo proveniente dagli Atenei romani.
La Fondazione GIMBE ha lo scopo di promuovere e realizzare attività di formazione in ambito sanitario finalizzate a migliorare la qualità metodologica e la rilevanza clinica della ricerca, per migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria e salvaguardare il Servizio Sanitario Nazioanale; per fare questo, non coinvolge solo professionisti già affermati, ma rivolge bandi specifici per studenti e neolaureati. Un grosso “in bocca al lupo” al “Sapientino” Francesco, che rappresenterà non solo la sua Università ma l’intera Velletri in un consesso così importante!

Velletri Archeologica: Marco Antonio (Parte II di V) a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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Dopo Farsalo, mentre Cesare, diventato dittatore, restò in Oriente, Marco Antonio, nominato magister equitum, guidò la politica militare e la polizia nella penisola.

di Ciro Gravier


In tale veste, per sedare un tumulto provocato da Dolabella, non esitò a trucidare le prime cinquanta persone in cui si imbattè nel foro. La legge sulla cancellazione dei debiti che Dolabella voleva far passare ad ogni costo non fu approvata, ma i tumulti continuarono fino al ritorno di Cesare (settembre 47).
Cesare fu salomonico: non permise ad Antonio di accedere al consolato per l’anno seguente e allontanò Dolabella da Roma portandoselo con sé in Spagna a reprimere l’ultimo focolaio di pompeiani. Di ritorno a Roma, Cesare scelse Dolabella console per l’anno 44. Marco Antonio, in quanto augure, si oppose sostenendo che i presagi non erano favorevoli. La questione fu messa all’ordine del giorno del Senato per la seduta delle Idi di marzo … Ma nel frattempo Marco Antonio era stato eletto console insieme a Cesare. Per cui, alle Idi di marzo, si trovò ad essere l’unico console in funzione. Fu chiaro immediatamente che i cesaricidi e i loro protettori non avevano nessun progetto politico al di fuori dell’eliminazione fisica di quello che essi consideravano un tiranno: peraltro, erano la risultante di due opposizioni: quella politica vera e propria che si rifaceva a Pompeo e quella filosofico-idealistica che si rifaceva agli ideali della Repubblica. D’altra parte c’erano i sostenitori di Cesare e la plebe. E poi c’era l’esercito, quasi interamente favorevole alla causa di Cesare. Il rischio che si giungesse prestissimo ad un bagno di sangue e ad una nuova guerra civile era fin troppo reale. Dopo un giorno di incontri frenetici, in qualità di console, Marco Antonio convocò il Senato per il 17 marzo nel Tempio della Dea Tellus e, nel corso di una seduta tesissima, si giunse a un compromesso che sembrava l’unico praticabile al momento: nessun processo contro gli uccisori di Cesare ma approvazione di tutti gli atti e decreti emanati da Cesare. In pratica: nessuna condanna per l’ucciso e nessuna pena per gli uccisori. Manifestamente era una cosa senza senso che non poteva durare, e infatti si sfaldò in due giorni. Ma fu utile a Marco Antonio che si pose come difensore del bene comune e della pace spiazzando Lepido che voleva raggiungere per sé lo stesso risultato ricorrendo alla forza. Bisognava procedere ai funerali. Illudendosi di essere lui l’erede designato, Antonio fece aprire in casa sua e alla presenza del suocero di Cesare il testamento che Cesare aveva redatto alle Idi di settembre del 45 e aveva affidato alla Vestale Maggiore. Per un quarto ereditavano i fratelli Lucio Pinario e Quinto Pedio (figli del primo matrimonio della sorella di Cesare, Giulia) e per i tre quarti il pronipote Caio Ottavio che veniva anche adottato. Marco Antonio ne fu grandemente deluso ma, informato anche del fatto che il giovane Ottavio stava giungendo a Roma per raccogliere l’eredità non solo di denari ma anche e soprattutto politica di Cesare, cercò di prevenirlo cambiando completamente atteggiamento rispetto alle sue precedenti posizioni concilianti. E così il 20 marzo tenne, sui rostri del Foro, dinanzi al corpo di Cesare e sventolando la toga insanguinata (“qui colpì Cassio, qui inferse il colpo Bruto, qui affondò il pugnale Casca …”) il famoso discorso che suscitò la più viva emozione del popolo al quale Cesare lasciava 300 sesterzi pro capite e i bellissimi giardini sul Tevere. Ottavio, ormai diventato per via dell’adozione Caio Giulio Cesare Ottaviano, giunse a Roma agli inizi di maggio. Durante i quasi due mesi dalla morte di Cesare, non era stato con le mani in mano. Era passato per Cuma ad incontrare Cicerone, persona influentissima, al quale disse di essere per una politica filosenatoriale. A Cicerone fece credere che non era venuto solo a dichiarargli le sue intenzioni, ma a chiedergli protezione e consigli e quello si illuse che un princeps in re publica assistito magari da un senatore di grande esperienza quale era lui avrebbe riportato la pace e ristabilito la repubblica, e si adoperò con le orazioni (le Filippiche) e la fitta trama delle sue amicizie ad ostacolare le mene di Antonio mettendo in buona luce il giovane Ottaviano. Ma neanche Antonio era stato con le mani in mano. Si era fatto consegnare da Calpurnia, la vedova di Cesare, tutti i documenti del dittatore, più 4000 talenti che Cesare teneva da parte, e aveva fatto trasportare a casa sua l’intero tesoro pubblico, che ammontava a 700 milioni di sesterzi. Con i soldi aveva pagato tutti i suoi debiti e comprato tutti coloro che erano in vendita. Con le carte, comprese quelle false, che si rifiutò di mostrare al Senato, aveva assegnato incarichi e magistrature a chi riteneva utili a sé, avvalendosi della decisione che il Senato aveva assunto tumultuosamente di approvare tutti gli atti di Cesare senza neanche conoscerli. Quando finalmente Antonio ed Ottaviano si incontrarono a Roma, l’erede pretese, come era suo diritto, che gli venissero consegnati i documenti e i denari dell’eredità. Marco Antonio glieli negò (i soldi li aveva dilapidati e le carte, soprattutto quelle false, non esistevano neppure). Allora Ottaviano impegnò, vendendoli o ipotecandoli, tutti i suoi averi (terreni e proprietà, che non erano pochi, essendo figlio e nipote di banchieri) e con i soldi suoi in primo luogo eseguì la volontà di Cesare di distribuire 300 sesterzi a testa al popolo (cosa che Antonio aveva avuto la grande imprudenza di trascurare) e, in secondo luogo, reclutò un grandissimo numero di veterani fedelissimi di Cesare pagandoli quattro volte in più di quanto Marco Antonio non pagasse i suoi soldati. A questo punto disponeva del favore maggioritario del Senato (che lo nominò propretore), del consenso entusiasta del popolo e di una forza armata sicura e più che sufficiente per accettare lo scontro.

XIV Domenica T.O.: "Fidarsi è bene, sempre" a cura di don Gaetano Zaralli

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Mt 11,25-30
TESTO

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

COMMENTO

“…hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.”.

Di nuovo tornano i “piccoli” a essere i privilegiati agli occhi di Dio e non per cose da poco.

Siamo sinceri!… A chi non piace entrare nel ruolo dei sapienti e degli intelligenti? Io stesso potrei essere uno di quelli. Infatti se solo provaste a dirmi che sono scemo, se solo doveste azzardarvi a ridimensionare le mie capacità intellettive, vedreste volare sulle vostre teste fulmini e saette.
Quando qualcuno disse che mi riteneva intelligente, non fui felice, perché dopo qualche istante aggiunse che di quella intelligenza mi servivo in modo perverso. Quel giorno capii di non poter essere annoverato tra i “piccoli”.

“…nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.”.
Perché, dato che sono un prete, dovrei supporre di conoscere Cristo e il Padre che è nei cieli? Se lo dovessi affermare, sarei un bugiardo. A Mosè che sperava di fissare i suoi occhi sul volto del Signore, fu detto: “Tu non potrai vedere il mio volto perché nessun uomo può vedermi e restare vivo” (Esodo 33,20). Quanto è difficile conoscere la profondità della misericordia di Dio e quanto è carica di responsabilità la pretesa di un prete nell’amministrare l’amore di Cristo Gesù a vantaggio (o a svantaggio) dei fedeli!… E tremo al solo pensiero che debba essere io a dover dire o non dire: “Io ti assolvo…”. Temo che il Signore si fidi troppo di me.

La persona di Gesù dice intimità con il Padre, un’intimità che Gesù può rivelare a chi crede in lui. Vorrei essere per un solo giorno un uomo santo, un sacerdote pieno di fede… per poter gridare al mondo: “Ho visto il Signore!…”. Temo che il Signore si fidi poco di me.

“…e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.”.
Il Maestro è eccezionale ed eccezionali sono le sue doti. Un prodotto difficile da piazzare oggi, soprattutto tra i giovani, è la mitezza, perché viene confusa con la fragilità, con la debolezza, con la rassegnazione. Se alla mitezza si riconoscesse la forza che viene dalla volontà di amare se stessi e il prossimo ad ogni costo, nei fiumi scorrerebbe latte e miele. Si vuole portare la pace nel mondo e si fanno le guerre; si vuole dare sicurezza ai popoli e l’ingiustizia diventa legge; si pretende di rinnovare le coscienze e sulle spalle dei fedeli si continuano ad aggiustare vecchi gioghi di antichi ordinamenti. “Imparate da me!...”.
“Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero.”.
Leggere e dolci sono le responsabilità che con amore si assumono dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini. Con la venuta di Gesù il rapporto con Dio non è più regolato dal terrore, ma è filiale, spontaneo e per questo affabilmente consapevole.

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Tratto da “Un vangelo dal volto umano” di Gaetano Zarallihttp://www.aracneeditrice.it/…/index.php/pubblicazione.html…

Si terranno martedì alle 11 nella cattedrale di San Clemente i funerali di Simone De Marzi

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Due vite spezzate e tanto dolore. Con un comunicato stampa la Nuova Vjs Velletri annuncia la data del funerale della giovane promessa del calcio Simone De Marzi, tragicamente scomparso nell'incidente che ha visto morire lui e il carabiniere 44enne Carmelo Ponzio. Solidarietà e vicinanza alle famiglie delle due vittime...


VELLETRI - "La Nuova Vjs Velletri ha appreso e comunica che i funerali di Simone De Marzi avranno luogo martedì 11 alle ore 11 presso la cattedrale di San Clemente a Velletri.
Il club rossonero parteciperà con una sua delegazione per stringersi intorno alla famiglia De Marzi nel ricordo di Simone, con immenso dolore per questa tragedia inaccettabile. Invitiamo tutti i nostri tesserati a partecipare in tuta di rappresentanza. 

Lo staff e la dirigenza della Nuova Vjs".
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