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Velletri sotterranea, Giorgio Manganello: "Stiamo lavorando alla realizzazione di un volume dedicato"

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Riceviamo e pubblichiamo da Giorgio Manganello, direttore del Centro Studi e Ricerche di Archeologia, Storia ed Arte "Oreste Nardini" un comunicato stampa sulla Velletri sotterranea.

di Giorgio Manganello

VELLETRI - Nel dicembre del 2009 veniva realizzata una mostra fotografico-documentaria presso la Biblioteca Comunale di Velletri, da parte del Centro Studi e Ricerche di Archeologia, Storia ed Arte “Oreste Nardini” e del Circolo “La Spinosa” per l’Ambiente di Velletri, in collaborazione con l’Associazione Geografica Ambiente e Territorio, con l’Associazione Culturale “Roma Sotterranea” di Roma, sugli studi e le scoperte relative a Velletri Sotterranea a partire dal XVIII secolo ad oggi.
Dal 2009 fino ad oggi il Centro Studi e Ricerche “Oreste Nardini” (in collaborazione con il Circolo “La Spinosa” per l’Ambiente ) sta lavorando per la realizzazione di un volume, e di un DVD, che raccolga tutto ciò che riguarda gli studi e le scoperte relative, appunto, a Velletri Sotterranea, partendo dal 1749 per arrivare ad oggi. Tale volume sarà corredato da immagini e cartine relative alla rete di cunicoli che si trovavano e che tuttora si trovano nel sottosuolo di Velletri. Sarà inoltre completato da una piantina della città con una mappatura (molto aggiornata) della rete cunicolare, delle cisterne e dei pozzi presenti, e di quelli ormai scomparsi, rilevati e scoperti, appunto, dal XVIII secolo ad oggi. Questo volume sarà diviso in dieci parti così come vengono riassunte qui sotto: 

  • Parte I: Dal 1749 al 1885 
  • Parte II: Dal 1886 al 1905 
  • Parte III: Dal 1906 al 1922 
  • Parte IV: Dal 1923 al 1934 
  • Parte V: Da1 1935 al 1939 
  • Parte VI: Dal 1940 al 1945 
  • Parte VII: Dal 1946 al 1999 
  • Parte VIII: Dal 2000 al 2007 
  • Parte IX: Dal 2008 al 2011 
  • Parte X: Dal 2012 al 2016 


Saranno inclusi inoltre i seguenti studi e altre notizie informative: 


  • L’Acquedotto Fontana: tredici chilometri di cunicoli 
  • Fabrizio Ardito e l’Acquedotto Fontana: memorie personali 
  • Fenomeni di sprofondamento nel comprensorio dell’antica città di Velletri. 


L’ultima segnalazione giunta al Centro Studi e Ricerche “Oreste Nardini” è quella dell’interessante ed importante rinvenimento casuale di una rete di cunicoli e gallerie sotterranee (dovuto a uno sprofondamento dell’area pavimentale), durante lavori di sistemazione del selciato, presso Piazza Pagnoncelli nel centro storico della città. Tali cunicoli e gallerie, ispezionate da speleologi del “Centro Ricerche Sotterranee”, da volontari del Centro Studi e Ricerche “Oreste Nardini” e dalla Soprintendenza Archeologica di Roma e del Lazio, sono risultati essere realizzati durante il periodo medievale. Dopo un lungo periodo di chiusura dell’area della Piazza dove si trovavano le gallerie e i cunicoli (creando molte difficoltà agli abitanti per rimetter le proprie macchine nei relativi garage) “qualcuno” ha pensato bene di risolvere il problema con una bellissima colata di cemento, chiudendo e sigillando, così una volta per tutte, ciò (preziose testimonianze del passato ) che si trovava nel sottosuolo di Velletri (ovvero una parte sconosciuta della nostra antichissima città. Con questo comunicato stampa si vuole denunciare, ancora una volta, l’ennesimo scempio perpetrato nei confronti dell’antica città di Velletri, affossando e cancellando tutte le sue preziose testimonianze (ad eccezione del cosiddetto “Tempio Volsco”, ripreso per capelli) storiche e archeologiche del passato. 

Alla "Salvo D'Acquisto" cerimonia di chiusura del XIV corso annuale allievi Marescialli "Gallo"

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Nella caserma "Salvo D'Acquisto", sede del 1° Reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, si è tenuta la cerimonia di chiusura del 14° Corso annuale allievi Marescialli intitolato al Maresciallo Capo Francesco Gallo, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. 

VELLETRI - All’evento hanno preso parte il Comandante il Comandante delle Scuole dell'Arma, Generale di Corpo d’Armata Carmine Adinolfi, il Comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, Generale di Divisione Gianfranco Cavallo, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, oltre alle massime Autorità civili, militari e religiose del luogo, alla presenza di una festante platea di parenti ed amici degli Allievi.
Nella Piazza d'Armi, alla presenza della “Bandiera” d’Istituto (Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri), alla guida del Comandante di Reggimento Colonnello Liviano Marino, si sono schierati i 240 frequentatori del Corso annuale neo promossi Marescialli e 300 allievi vice brigadieri (che termineranno gli studi il 28 luglio p.v.), affiancati dalla Fanfara della Legione allievi carabinieri di Roma. Al termine della rassegna dello schieramento da parte del Comandante delle Scuole dell’Arma, è stata data lettura della motivazione della concessione della Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria al Maresciallo Capo Francesco Gallo, al quale è intitolato il 14° corso, che perse la vita durante il II conflitto mondiale per essersi coraggiosamente rifiutato di collaborare con le forze armate nazi-fasciste, in Dobrota (Cattaro-Dalmazia) 8 settembre 1943 – 20 aprile 1944.
A seguire, a testimonianza della consacrazione del corso ad un così alto esempio, quale segno di onore e riconoscenza, un allievo del 14° corso ha consegnato una targa ricordo al figlio dell’eroe, prof. Salvatore Gallo. Successivamente è avvenuta la consegna da parte del Comandante Generale degli attestati di merito ai primi tre classificati nelle discipline tecniche, giuridiche e pratiche del Corso A seguire, dopo il discorso augurale del Comandante della Scuola, Generale Cavallo, ha preso la parola il Comandante delle Scuole dell’Arma, Generale Adinolfi, il quale, dopo aver portato il saluto del Comandante Generale dell’Arma, Tullio Del Sette impossibilitato ad intervenire, rivolgendosi agli allievi ha sottolineato l’importanza del nuovo grado acquisito, quello di Maresciallo dell’Arma, che rappresenta un ruolo fondamentale e di responsabilità, con particolare riguardo alle funzioni svolte nell’ambito delle Stazioni Carabinieri: presidi dell’Arma che i cittadini vedono come costante ed irrinunciabile punto di riferimento per la sicurezza. Certo della disponibilità, tempestività e scrupolosità, che i neo marescialli sapranno offrire nell’affrontare le diverse emergenze, ha poi richiamato l’attenzione, stante l’attuale criticità in materia di ordine e sicurezza pubblica, sulla necessità di intensificare l’azione di controllo del territorio nel quadro di uno stretto coordinamento con le altre Forze Armate e di Polizia.
Ha proseguito, evidenziando le maggiori responsabilità a cui saranno chiamati per prestare un servizio particolarmente oneroso, che richiederà un grande spirito di sacrificio, rivolgendo anche l’invito ad operare con orgoglio e passione, sia di giorno che di notte, per portare aiuto a tutti coloro che lo richiederanno, fornendo generose risposte ai cittadini e con esse quel senso di maggiore sicurezza di cui tutti noi abbiamo bisogno.Ha richiamato, infine, i valori fondamentali che fanno parte del patrimonio della nostra storia: onestà, rispetto, generosità, umiltà, senso di giustizia, etica dei comportamenti e fede, affermando che sapranno onorare con il loro operato la memoria di quanti, nel tempo, sono caduti nell’adempimento del Dovere. Il discorso si è concluso con l’augurio rivolto ai neo promossi delle migliori soddisfazioni professionali e di tanta serenità alle loro Famiglie. La cerimonia è terminata con gli onori finali alla Bandiera ed il tradizionale sfilamento in parata dei reparti schierati, con un corale ringraziamento a tutti gli intervenuti.





Le ragazze della Virtus Basket Velletri seconde a Petritoli

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La squadra femminile della Virtus Basket Velletri ha ben figurato al Trofeo Nazionale CSEN della città di Petritoli. 

di Fabio Ciarla


PETRITOLI - Secondo posto finale per le gialloblu lo scorso sabato 17 giugno, ma con grandi soddisfazioni e una complessiva bellissima esperienza nella partecipazione alla manifestazione.
La squadra della Virtus ha esordito alla grande battendo le pari età dell’Ascoli, peccato per l’esito della finale invece, che le ha viste uscire sconfitte per mano delle padrone di casa della città di Petritoli. L’esperienza marchigiana, Petritoli si trova in provincia di Fermo, è stata comunque una bellissima occasione di crescita per tutte le ragazze e anche per la società veliterna, che da sempre ha visto nel settore femminile un obiettivo oltre che un sogno.
È stata quindi doppiamente significativa la partecipazione alla manifestazione del CSEN, perché ha cementato lo spirito di gruppo e portato nel palmares virtussino un altro bellissimo piazzamento. Un grazie e tanti complimenti quindi alle ragazze allenate da Cinzia Agliocchi: Jennifer Ercoli, Noemi D'annibale, Ilenia D'Annibale, Sofia Decine, Irene Campagna, Eleonora Di Silvio, Eva Garbaccio, Agnese Polverini, Sara Galati. Per qualsiasi approfondimento si può visitare la pagina Facebook ufficiale della Virtus Velletri al link www.facebook.com/virtusvelletribasket o il sito internet: http://www.virtusvelletri.it/virtus-camp/.


Importante iniziativa sociale: firmato il protocollo d'intesa tra AISPAC e Comune di Velletri

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Importante firma nel pomeriggio di ieri, presso la Sala Consiliare del Comune di Velletri, per un protocollo di fattiva collaborazione tra AISPAC e Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Velletri.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Un risultato molto importante sia per l'AISPAC - Associazione Italiana Studio Prevenzione Analisi Crimine - che per il Comune di Velletri, con l'Assessorato ai Servizi Sociali. Nella Sala Consiliare, alle ore 17.00, si è infatti concretizzata la fattiva e formale collaborazione tra l'Associazione, sempre più attiva sul territorio nelle attività di ascolto e supporto, e il Comune rappresentato dall'assessore Giulia Ciafrei, per aiutare e tutelare le donne svantaggiate.


Alla presenza della presidente AISPAC, dottoressa Maria Giulia Turiello, dell'assessore Giulia Ciafrei, dell'avvocato Patrizia Ciccotti, responsabile AISPAC ai rapporti istituzionali, del consigliere comunale Giorgio Greci e del presidente del Consiglio Comunale Daniele Ognibene è arrivata la firma di un protocollo, molto importante dal punto di vista sociale. "Dalla firma - hanno dichiarato al margine dell'evento i membri dell'AISPAC - è emerso il vivo interesse e la sincera attenzione, da parte delle Istituzioni e delle forze dell'ordine, nel favorire e sostenere le iniziative dell'Associazione. Apprendiamo con favore anche che l'attività va crescendo e affermandosi con nuovi sportelli anche in ulteriori città del Lazio. Il valore sociale dell'evento è di grande portata - concludono dall'Associazione - perchè in un momento di grande crisi la posizione della donna maltrattata viene messa al centro dell'attenzione".
In sala, per la firma di questo protocollo d'intesa, presenti anche numerose assistenti sociali, il dirigente comunale preposto ai Servizi Sociali, psicologi, la presidente della Commissione Pari Opportunità Romina Trenta, il sovrintendente Capo della Polizia, dottoressa Marchetti e le dottoresse AISPAC di Valmontone, dove aprirà un nuovo sportello di ascolto, Sabrina Pellegrini e Francesca Pasquazi. Un risultato davvero importante, per un'associazione che lavora seriamente e con impegno e passione. Prossimo appuntamento è l'apericena di domenica 25 giugno (ore 19.00) presso la Pizzeria Prince Milleluci, per sostenere, condividere e supportare lo sportello d'ascolto "Il Volo dell'Airone". Per maggiori informazioni è attiva la pagina facebook ufficiale. 

La Ginnastica Res Novae Velletri incanta al Saggio Estivo di fine anno nel PalaBandinelli

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Avevano promesso che saremmo rimasti senza fiato , con il Cirque du Soleil e, la Ginnastica Res Novae Velletri non ha disatteso le aspettative, neanche quest’anno.

di Leandra De Marzi

VELLETRI - Sabato 17 Giugno, in un palazzetto dello Sport Bandinelli completamente gremito di gente sugli spalti, dalle 20,00 oltre 250 atleti, tutti della Ginnastica Res Novae, guidati dai tecnici Valentina Betti, Valentina Cavola, Silvia Rocchi, Francesco Iacoacci, Alessio Fornini, Cristina Olivelli, Sara Betti, Francesca Baggetta e Mihaela Pohoata, capitanati da Valentina Martella e Alessandro Baggetta, ci hanno catapultato in un mondo fantastico, quello del più grande spettacolo di Acrobati e Circensi al mondo: “Il Cirque Du Soleil”, dove la protagonista è sempre stata la Ginnastica Artistica in tutte le sue forme ed i suoi colori: maschile, femminile, ginnastica per tutti, trampolino elastico ed Aerobica Sportiva.

Per il settore Salute & Fitness, le ragazze di Francesca Baggetta, si sono esibite in una step coreografato. La Res Novae al suo terzo anno e mezzo di attività, dopo averci fatto innamorare della ginnastica con "viaggiando tra le rivoluzioni" il primo anno, strabiliato con "il giro del mondo in 80 giorni"il secondo, Meravigliato con il "Res...ti incantato" il terzo, ci ha quest'anno letteralmente emozionato con il "Res du Soleil"... Ricordandoci che a volte la vita può sembrare ordinaria, perciò è normale desiderare qualcosa di più ed avere fame di qualcosa di indescrivibile, ma quando questo accade tutto quello che bisogna fare é entrare nel fantastico mondo del circo...
E con un incantesimo sabato sera il Palazzetto dello sport Bandinelli si è trasformato... Tra luci ed ombre, bolle di sapone giganti, una mongolfiera volante, un orologio animato, specchi e rami incantati il tempo è volato, regalandoci un vero e proprio spettacolo dove ogni atleta della Res Novae ha saputo tirare fuori il meglio di se. Escono tra il pubblico dei strani personaggi che tra un'evoluzione e l'altra lasciandoci con il fiato sospeso per le difficoltà tecniche eseguite portano tanta allegria, ruba la scena un clown seguito dai fantastici atleti del Gymgiocando 3-5 anni che saltando in un cerchio iniziano un percorso lunghissimo, irto di difficoltà , è poi la volta delle coccinelle e dei lupetti 6-8 anni che interpretano il lanciatore di coltelli e la ballerina che si scambiano i ruoli e nonostante il contesto di grande emozione riescono a dare il meglio di loro anche sugli attrezzi, si esibiscono poi le coccinelle e marmotte elitè che svolgono le loro routine al meglio sotto una pioggia di bolle di sapone, un frastuono catalizza l'attenzione ci sono delle ombre che tentano di scappare dalle pareti, le marmotte e gli scoiattoli 9-11 anni con estrema eleganza ci spiegano che in ognuno di noi convivono zone di ombre e luci. I cigni ed i panda dai 12 anni po,i con un esercizio bellissimo con dei teli blu e bianchi riescono a scappare dalle catene che anche se elastiche li costringevano a decisioni non spontanee. Si spegne la luce ed è il momento della competitiva GAM e GAF2, che con un esercizio pieno di effetti speciali ci spiega che la magia e l'illusionismo possono essere molto divertenti, entrano con delle fantastiche ali di Iside d'oro e blu le ragazze della Competitiva 1 cospargono il palazzetto di magia, l'Ago 2 Gam, Gaf ed Elitè volteggia con disinvoltura tra un attrezzo e l'altro come dei veri acrobati circensi. Gli allievi e le allieve della squadra agonistica eseguono un bellissimo esercizio e con una vera e propria battaglia, come dei veri acrobati circensi, ci lasciano a bocca aperta! E’ poi la volta degli/ delle junior e senior della squadra agonistica che sullo stile dei Momix, ci fanno scendere una lacrima sulle note de “I migliori anni della nostra vita”. Nemmeno il tempo di un sospiro che il gruppo dell'acrobatica serale irrompe nel parterre con una esilarante parodia sul circo, sempre pronti a mettersi in gioco!
Si chiude il saggio con uno spettacolare esercizio dove tutti gli atleti dei corsi avanzati insieme alle sezioni di Aerobica sportiva e Trampolino elastico in stile Kataklò, coinvolgono tutto il pubblico, una platea entusiasta e partecipe che per due ore ha incitato senza sosta gli atleti, non risparmiando applausi, risate e commozione regalando alla Res Novae tutta, un'emozione unica, che gli ha dato la giusta carica per affrontare al meglio gli ultimi impegni agonistici, molti degli atleti saranno infatti impegnati alla Finale Nazionale della ginnastica in festa ,che si svolgerà a Rimini dal 23 giugno al 2 luglio. Un saggio diverso dagli altri anni, senza alcun pausa ed interruzione, che ha lasciato completamente spazio esclusivamente ai protagonisti, cioè agli atleti della Res Novae, sbalordendo gli spettatori, attestando l’impegno dello staff tutto nella realizzazione di questo vero Spettacolo, che ha emozionato il pubblico. Un grazie agli atleti, dai cuccioli all’Acrobatica Serale, che hanno saputo dare il massimo, superando loro stessi; Un grazie agli Istruttori instancabili, che rendono possibile tutto questo; Grazie ai genitori, che ci hanno dato fiducia, permettendo di passare assieme ai loro figli un fantastico anno sportivo, ad Alessia e Francesca Nanni che ci hanno aiutati con la fantastica scenografia ed in fine un grazie a Raffaele Baggetta, Catia Mariani, Leandra De Marzi ed Emilia Bucciarelli, parte dello Staff direttivo dell’Associazione. Grazie.

Primo incontro interculturale "Terra di Babele" a Piazza Cairoli con la Pro Loco

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Il 16 giugno presso il bar Cairoli ha avuto inizio il progetto interculturale “Terra di Babele” con un viaggio virtuale in Spagna, promosso dalla Pro loco Velitrae e dal consigliere comunale con delega al turismo Anna Morsa.


VELLETRI - L’aperitivo in piazza ha avuto il coinvolgimento di insegnanti di madrelingua spagnola e di quanti volevano conoscere la cultura di questo Paese.
Entrare in rapporto interculturale con un’altra cultura è l’obiettivo di terra di Babele, al fine di prendere atto della ricchezza insita nella varietà, per raggiungere una piena e fluida interazione tra le diverse culture. La volontà di costruzione di una Babele aperta al contagio linguistico-culturale e alla pluralità di punti di vista, può divenire la base per un dialogo di Pace.
Questo è il pensiero di quanti hanno partecipato. Sono intervenuti Edoardo Leoni, responsabile Inlingua School Velletri, le ragazze della Academy School di Velletri, Marco Pocci responsabile della Associazione Lorenzo Pocci, che ha ricordato l’importanza della sicurezza nelle strade e dell’attenzione alla guida quando si viaggia. Un grazie a Roberto Cafarotti e alla sua famiglia per aver ospitato il progetto e per aver realizzato l’apertivo madrileno, con le buonissime tapas. Prossimo incontro giovedì 22 giugno presso il Bar La Fontana a piazza Mazzini.


Conferenza stampa di presentazione della manifestazione "Vengo Via Con Te" organizzato da Blink

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Lunedì 26 giugno alle ore 11,00 presso la sala Tersicore del comune di Velletri, si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione “Vengo via con te”, Adottiamo i cani del canile. 

Comunicato Stampa


VELLETRI - Giunto alla sua quarta edizione, l’evento ideato e organizzato dall'Agenzia Blink di Ottavia Lavino in collaborazione con il comune di Velletri e l’associazione Veliterna Tutela del Cane, si pone l’obiettivo di promuovere l’adozione dei cani ospiti del canile municipale di Velletri, contrastando così il fenomeno dell’abbandono canino, crescente soprattutto nella stagione estiva.
La manifestazione si propone di valorizzare una cultura cinofila attenta e responsabile, volta a rafforzare il rapporto tra cucciolo e padrone, così da garantire una convivenza serena e consapevole nel rispetto di entrambi. “Vengo via con te” è un’occasione unica per dare una mano ai cani ancora ospiti nel canile comunale di Velletri, ma già pronti a donare incondizionatamente tanto amore a chi deciderà di adottarli e regalargli così una casa e una famiglia. 


Programma degli interventi 

Ore 11:00 Saluto e introduzione con descrizione del programma dell’iniziativa da parte di Ottavia Lavino titolare dell’agenzia Blink, ideatrice e promotrice della manifestazione 

Ore 11:05 Saluto del sindaco Fausto Servadio 

Ore 11:10 Saluto della dott.ssa Maria Nanni Costa, dirigente del settore II politiche dei servizi alla persona e dei servizi sociali alla tutela degli animali 

Ore 11:15 Saluto dell'ass. Giulia Ciafrei, assessorato tutela diritti degli animali 

Ore 11:20 Saluto di Claudia Cirulli, presidente dell’Associazione Veliterna Tutela Del Cane con descrizione delle attività svolte all’interno del Canile Comunale 

Ore 11:25 Saluto del dott. Gaetano Saporito, dirigente Servizio Veterinario ASL RMH, responsabile dei canili sanitari della Roma H.

Greci apre alle Primarie, dopo l'iniziativa di Priori: "'Ben venga chi è alternativo all'attuale Amministrazione"

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E' con l'hashtag #iocisto che il dottor Giorgio Greci, già candidato sindaco per le Comunali di Velletri, fissate per il 2018, accoglie favorevolmente l'allargarsi di un fronte alternativo all'attuale Amministrazione a trazione Pd, che comprende anche il gruppo trainato da un altro consigliere comunale d'opposizione, l'amico Alessandro Priori. 


VELLETRI - "Ho apprezzato l'iniziativa dell'altro giorno, che conferma, una volta di più, di come i cittadini siano stanchi di un modo di amministrare distaccato dalla realtà, che ha portato la nostra città a dover convivere con problemi quotidiani, con interi settori in sofferenza, dal commercio all'artigianato, e ben poche risposte sul fronte della sicurezza, del sociale e delle politiche giovanili, come pure in merito al decoro urbano.
Tematiche che, sono certo, sapranno trovare ben altro accoglimento e premura in chi si propone come alternativo all'attuale squadra di governo, che stancamente si avvia verso la fine della consiliatura, tra consigli comunali in doppia convocazione e commissioni puntualmente deserte. Al di là di ogni personalismo ben venga chi voglia confrontarsi su temi specifici per rappresentare un'alternativa seria e concreta a chi male amministra Velletri. Colgo quindi l'occasione per tornare ad invocare le Primarie di coalizione e faccio appello a movimenti civici, associazioni e partiti di seguirmi su questa prospettiva, certo come sono che sapranno far da collante, cimentando la coesione della coalizione. La mia figura, l’ho detto e lo ribadisco ancora una volta, non vuole dividere ma aggregare e, soprattutto, puntare su un programma che calzi a pennello sulle istanze e i bisogni dell’intera comunità. Quel che ho rimarcato a più riprese e confermo ancora oggi – evidenzia nuovamente e conclude Giorgio Greci – è la mia assoluta disponibilità a confrontarmi con chi volesse misurarsi attraverso il democratico strumento delle Primarie, che se fatte con delle regole ben precise e con una tempistica adeguata rappresentano certamente una straordinaria opportunità, in cui la condivisione di un impianto programmatico ben definito non è certamente secondaria".

"Fu così che andò": tanti i temi nella presentazione del libro di Roberto Zaccagnini

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Grande successo per la presentazione dell'ultimo libro di Roberto Zaccagnini, presso la sede Unicoop Tirreno di Corso della Repubblica.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Cultura locale e storia nazionale in un intreccio vincente e avvincente: "Fu così che andò. Da Ottaviano Augusto al Cane di Appiotti" raccoglie, infatti, aneddoti e vicende della città di Velletri non slegati, però, da una importante e sistematica ricerca documentaristica di prospettiva nazionale. La grande risposta data dal pubblico che ha riempito i locali della sede del Comitato dei Soci è segno tangibile del vivo interesse nei confronti di queste tematiche.

A dare il benvenuto, in un pomeriggio dai toni simpatici e umoristici come si poteva evincere già dalle diciture scelte nella locandina, Fiorella Treggiari in rappresentanza del Comitato dei soci Unicoop Tirreno. Dopo il saluto, spazio alla presentazione. Roberto Zaccagnini, nome che non ha bisogno di presentazioni nel panorama veliterno e non solo, ha avuto modo di raccontare e di spiegare, con il tono con le contraddistingue, lo spirito che ha animato la nuova ricerca tradottasi in un libro. Il titolo stesso è emblematico: la grande storia si intreccia, inesorabilmente, con le radici (o le 'storielle') locali, che entrano di diritto nella tradizione popolare. Molti punti del testo sono stati richiamati dalle domande molto interessanti e pertinenti dei due relatori, dottor Luca Leoni e professor Paolo Maola.
Proprio Leoni ha sottolineato come sia evidente la passione di Zaccagnini nella ricerca storica, anche se scrivendo "Zac" non rinuncia mai a proporre un tono gradevole al lettore e non perde mai di vista la serietà, nemmeno nei momenti più comici. Vari spunti sono stati approfonditi a partire dal libro, con molte domande provenienti anche dal pubblico, alcune delle quali volutamente 'provocatorie' in perfetta coerenza con il clima che si è creato nel giovedì pomeriggio letterario. Un libro che racconta Velletri ma non solo, una panoramica generale e storica estremamente godibile e che potrà accalappiare il lettore alle pagine. Per l'Unicoop Tirreno, invece, un'altra soddisfazione per l'ottima riuscita di un'iniziativa culturale che conferma il radicamento della realtà veliterna sul territorio.

Oggi pomeriggio al Polo "Romani" l'iniziativa "Leggendo Wilcock"

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Sabato 24 giugno c.m. si terrà un nuovo recital dedicato all’opera lirica di Rodolfo Wilcock presso il Polo Espositivo, ex scuola d’arte di via Luigi Novelli. Ore 17.30, ingresso libero. 

di Marisa Monteferri


VELLETRI - Questa edizione dell’evento, promosso dall’associazione culturale “La Vigna dei poeti”, spazierà dalle prime poesie che l’Autore scrisse quando era ancora studente in Argentina e già frequentava Borges, fino ad arrivare alle “34 poesie d’amore”, scritte in brevissimo tempo su richiesta dell’editore Rizzoli. La lettura e la recitazione è affidata prevalentemente, oltre che alla “Vigna dei Poeti” e a persone facenti parti del “Gruppo Wilcock Veliterno (presente su face book)ad un gruppo di volenterosi e validi ragazzi veliterni che per la prima volta hanno scoperto il Poeta, grazie anche al Gruppo Wilcock Veliterno, e se ne sono subito innamorati.
Rodolfo Wilcock, ingegnere civile argentino, lavorò alla costruzione della ferrovia trans-andina; ma il richiamo delle sue radici europee (madre italiana, padre inglese) lo portarono a scegliere l’Italia come seconda patria. E, infine, sul finire degli anni Cinquanta, scelse la quiete della campagna veliterna per abitarvi e lavorare. Conoscendo alla perfezione cinque o sei lingue svolse anche il lavoro di traduttore: Il Tamerlano, Marlowe e Borges, per citarne alcuni. A Velletri, nei dieci anni in cui vi rimase, scrisse molti dei suoi libri, inclusi testi teatrali, e alla città dedicò la poesia “A Velletri” . Non aveva molte frequentazioni velletrane, oltre ad alcuni vicini di casa, preferendo il rigore del lavoro alle chiacchiere, ma si ricordano le amicizie con Achille Campanile, in via Arcioni, allora territorio veliterno e con Vittorio Gassman, in via del Cigliolo. Ad una visita di Gassman a Colle Formica dove Wilcock abitava, riuscì a far credere all’attore di capire la lingua dei gatti. Molti artisti arrivavano da Roma per incontrarlo ma lui non sempre era disposto a ricevere tutti e spesso se ne tornavano a casa senza avere parlato con lui. Per tutta la vita il professor Roberto Vacca fu suo grande amico mentre in nostro concittadino professore Adeo Viti fu allievo di Rodolfo Wilcock quando questi, appena giunto a Roma per restarvi, insegnò lingua e letteratura francese all’università della Sapienza. Tutt’ora, in varie parti del mondo, ci sono fior di studiosi che si occupano della sua opera letteraria e teatrale; e un cospicuo numero di studenti si laura facendo tesi su Wilcock. Con l’avvento di internet, molti studenti contattano la nostra concittadina Marisa Monteferri, in quanto conobbe Wilcock e lavorò per lui negli anni Settanta, per avere maggiori informazioni sulla persona e sul personaggio: attualmente, la biografia che la Monteferri ha preparato su Wilcock è stata richiesta in Argentina per una probabile pubblicazione. Rodolfo Wilcock è un artista di cui Velletri può ben essere orgogliosa di averlo avuto come concittadino: questo privilegio non è stata dato a tutti e noi che l’abbiamo avuto siamo invidiati per questa fortuna avuta in sorte. La casa di Wilcock a Colle Formica, passata in successione a parenti italiani, è rimasta intatta nel tempo; il patio argentino si conserva ancora bene e il giardino inglese, selvaggio ma con raziocinio, viene curato molto bene, anche se gli eucalipti di cui era abbellito, cresciuti a dismisura, sono stati abbattuti quasi tutti per evitare che crollassero sui confinanti, provocando danni seri. Non ebbe la fortuna di morire a Velletri (la morte lo colse nel viterbese, dove stava lavorando alla traduzione di “Biglietti da visita”, ma a ben guardare, si può intuire lo spirito dell’artista che passeggia sotto gi alberi.

Worshop al CREA: "Fondi europei e Imprese del Territorio: prospettive e opportunità"

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Il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Economia Agraria) Viticoltura ed Enologia di Velletri & l’Enterprise Europe Network organizzano il workshop “Fondi Europei e Imprese del Territorio: prospettive e opportunità".


VELLETRI - Strumenti a supporto delle PMI locali per crescere, innovarsi e internazionalizzarsi, favorire l’accesso al credito e ai programmi di finanziamento europei. L’incontro è volto a presentare la rete, Enterprise Europe Network, che è nata per supportare le PMI a crescere, innovarsi e a esternalizzarsi. La rete nasce nel 2008.
I servizi offerti dalla rete sono gratuiti. La rete, nata nel 2008 è stata promossa dalla Commissione Europea, opera attualmente in oltre 50 Paesi attraverso più di 600 organizzazioni, fra camere di commercio, associazioni di categoria, agenzie regionali di sviluppo, università e centri di ricerca e più di 5.000 professionisti esperti.
Saranno presenti al workshop Nicola Fantini il referente per il Lazio e la Sardegna dell'enterprise Europe Network e l'amministratore delegato della Banca Popolare del Lazio Massimo Lucidi. Sarà presente anche l’assessore all’ Agricoltura della Regione Lazio, Carlo Hausmann. L’appuntamento è per il 27 giugno alle ore 15.30 presso l’aula magna del CREA VE, Via cantina Sperimentale, 1 Velletri (RM)

L'angolo del computer: Mozilla Firefox e gli altri browser

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Da quando esiste il Windows c’è sempre stata una guerra tra i vari browser per il fatto che è il sistema operativo che ne può installare più di altri. 

di Stefano Ruffini


I più diffusi sono Internet Explorer, Edge, Chrome e Mozilla, poi ce ne sono di meno utilizzati sul Windows come Opera, Safari (che è installato maggiormente sui sistemi Apple), Sea Monkey, ecc. Nessuno è perfetto, nessuno è migliore in assoluto di altri e le preferenze sono dettate spesso da mode o da famigliarità all’uso e come webmaster ne devo tenere conto in quanto ci possono essere piccole differenze di visualizzazione di un sito web a seconda del browser utilizzato.
Consiglio sempre di installare sul proprio computer almeno due o tre browser proprio per sfruttare al meglio le caratteristiche o per far fronte a problemi. Ad esempio il vecchio Internet Explorer fermo alla versione 11 e molto poco performante sul Windows 10 è l’unico browser compatibile con alcuni programmi aziendali o con portali di accesso a periferiche remote come ad esempio le telecamere di un noto produttore. Edge, l’ultimo arrivato in casa Windows, oltre ad essere abbastanza leggero è il browser che fa risparmiare più batteria ai laptop grazie alla migliore gestione software soprattutto degli javascript (misurazioni ufficiali fatte sia da Google oltre che dalla Microsoft). Chrome, che era il più veloce tra i browser, aggiornamento dopo aggiornamento, si è allineato agli altri, mentre Mozilla fino a qualche giorno fa rimaneva indietro come architettura e come prestazioni. Ma dopo molti anni Mozilla Firefox si è “svegliato” con l’ultima versione, la 54.0 ovviamente mi riferisco alla 64 bit. Mozilla è stato riscritto di sana pianta ed ora è più leggero, veloce e meno avido di memoria RAM; tutto questo grazie all’adozione dell’elaborazione multi- processo (elaborazioni separate contemporanee), limitando, salvo forzare la configurazione, i processi e le “tab” aperte a quattro che è l’ideale per la maggior parte dei processori odierni; questo fa si che una pagina web aperta molto pesante non influenzerà eventuali altre pagine aperte nelle successive “tab”. Mozilla è stato anche migliorato come sicurezza in quanto alcune tipologie di dati vengono elaborate in sandbox separate, cioè in ambienti estremamente isolati dal sistema operativo in modo da non causare danni. Per chi possiede già Mozilla Firefox sarà sufficiente aggiornarlo andando in alto sul menù/aiuto/informazioni su Firefox e lasciare che scarichi da solo la nuova versione che sarà disponibile dopo il riavvio del browser.

"I tromboni sfiatati di Azio" (Parte III di III) a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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PROPERZIO: Apollo, l’artefice (Elegie, IV, 6) Roma, 9 ottobre del 28 a.C. Una ragazza bellissima e gelosissima, dai profondi occhi neri e dai capelli fulvi, di nome Hostia ma detta Cynthia, attende nel malfamato quartiere della Suburra il suo innamorato.

di Ciro Gravier
Gruppo Archeologico Veliterno

Il suo innamorato, Sesto Properzio, è un bellissimo giovane di 20 anni, e tarda ad arrivare. Quando finalmente arriva, Cinzia gli fa una delle sue più terribili scenate. Lui si giustifica raccontandole di essere passato per il Palatino, e dice: “Vuoi sapere perché ho fatto tardi a venire?È stato aperto dal grande Cesare il portico d’oro di Febo …” e prosegue enumerando le meraviglie che ha viste: una selva di colonne di marmo, e fra esse tantissime statue, altre statue mirabili, e il tempio in marmo bianco, e la porta scolpita, e sul frontone il carro lucente del Sole. È la celebre ode (II, 31) grazie alla quale siamo informati nei minuti dettagli dello splendido tempio sul Palatino che Augusto aveva promesso al Apollo al momento della battaglia di Azio e che ora finalmente, tre anni dopo, inaugurava. Ma non una parola su Azio. Soltanto uno splendido quadro a colori per la sua Cinzia e per giustificare il suo ritardo. Il tempo passava, e lui di Azio sempre neanche una parola, ad eccezione di qualche isolato accenno, reso ambiguo per il ricorso a coperti acrostici, anagrammi e opachi giochi di parole, qua e là nelle poesie che andava componendo. Sino a che – siamo nel 27 - Ottaviano è proclamato Augusto e a Properzio viene amichevolmente chiesto da Mecenate di metterci anche lui la faccia dedicando almeno un’elegia a quella importante vittoria navale. Properzio ci prova, stende qualche linea, compone svogliatamente un paio di distici, e poi lascia perdere. Proprio non gli va, e ne ha tutte le ragioni: suo padre – ora lo sappiamo con certezza – era uno dei sacrificati di Perugia alle Idi di marzo del 40 sull’altare di Cesare dalla crudelissima disposizione di Ottaviano (Properzio aveva allora sette anni). Passano altri sette anni (otto anni dopo l’inaugurazione del tempio e undici anni dallo scontro navale) e Augusto consegue l’enorme successo diplomatico della riconsegna delle aquile romane detenute dai Parti (famosissima rivincita celebrata sulla lorica della stupenda statua di Prima Porta). Ad un ultimo richiamo del protettore, Properzio si rende conto che ormai non può più rimandare, e come uno scolaro consapevole di avere troppo a lungo ritardato la consegna del compito, si mette a tavolino, prende carta e penna e compone il suo tema. Stende dapprima, come gli è stato insegnato nelle ore di retorica, la sua brava scaletta: Invocazione/introduzione – Disposizione delle navi dei due schieramenti – Intervento di Apollo – Sua allocuzione ad Ottaviano – Vittoria di Roma cui assistono il divo Cesare dal cielo, i Tritoni e le Nereidi sul mare – Sconfitta della regina e sue conseguenze – Festa – Canto di Apollo che celebra le ultime vittorie orientali e la riconsegna delle armi romane sottratte a Crasso ora vendicato – Conclusione. Aveva conservato i pochi versi (nient’altro che un emistichio di esametro e un pentametro) buttati giù anni prima: Vincit Roma fide Phoebi …./ Sceptra per Ionias fracta vehuntur aquas (“Vince Roma grazie ad Apollo … / Lo scettro in pezzi è trascinato per il Mare Ionio”). Completa l’emistichio con dat foemina poenas (“paga la femmina il fio”) e fa precedere il tutto con l’inizio dell’azione al comando di Apollo: Dixerat, et pharetrae pondus consumit in arcus / Proxima post arcus Caesaris hasta fuit (“Disse, e con l’arco alleggerisce il peso della faretra. Dopo l’arco fu la volta della lancia di Cesare”). Ecco, basta e avanza per la gloriosa battaglia. A conclusione sta bene il divo Cesare dall’alto e i Tritoni e le Nereidi sul mare. In tutto quattro distici (otto versi) per inneggiare alla battaglia senza dire nulla di nulla e, quel che conta, attribuendola ad Apollo più che ad Ottaviano. Gli altri 78 versi saranno distribuiti tra la lunga prosopopea di Apollo con il giusto corredo di richiami a Ettore, a Romolo e ai Centauri scolpiti sulle navi nemiche, preceduta – ovviamente – dal suo accorrere in soccorso da Delo con lo stesso sguardo con cui provocò terrore ad Agamennone e prima ancora al serpente Pitone. Un verso e un verso, beninteso con il loro breve commento di un altro verso per ciascuno, basteranno per descrivere le forze in campo: Altera classis erat Teucro damnata Quirino (“Una era la flotta già condannata per il Teucro Quirino”) per la flotta nemica, hinc Augusta ratis plenis Jovis omine velis (“di qua la nave Augusta con le vele spiegate dal favore di Giove”) per quella di Ottaviano. Un accenno a colei (illa) che – come vuole la versione ufficiale - fugge verso il Nilo su una barchetta veloce (Illa petit Nilum cumba male nixa fugaci), ma grazie agli Dei – diversamente dalla versione ufficiale - ha risparmiato al trionfatore l’onta di trascinarla per le strade di Roma. Non gli pare vero di aver “cantato la guerra” (Bella satis cecini) e si sbriga a cedere la lira ad Apollo. Sarà questi a rivolgersi ad Augusto chiamandolo “salvatore del mondo “ (mundi servator), lui Properzio nell’introduzione inviterà i colpevoli a tenersi lontano (ite procul, fraudes) – chi ha orecchi da intendere … - e riprodurrà l’eco chiassoso della folla ripetente il nome di Cesare (Caesaris in nomen ducuntur carmina: Caesar) fingendo di essere lui a proclamarlo. E poi, all’inizio, come previsto dalla scaletta, l’invocazione-introduzione e, alla fine la riabilitazione di Crasso grazie alla riconsegna dei vessilli romani ad opera dei Parti. E come Orazio, ora può brindare anche lui tutta la notte col generoso falerno. Brindare a che? Brindare alla sua Musa che disputa per lui la corona a Fileta e infonde i versi che già fluirono per Callimaco. Ben fatto! Ha anche trovato modo di esagerare divinamente col far colpire ad Apollo dieci navi per ogni freccia scoccata (ecco come si vincono le battaglie!) e di far concludere in un unico verso l’impossibile pace tra Apollo e Dioniso (ovvero Augusto ed Antonio!): Bacche, soles Phoebo fertilis esse tuo!”. Come dire: se non fosse stato per Antonio …

L’Innominata

Si sarà notato che nessuno dei tre poeti enuncia mai il nome di Cleopatra, definita solo volta a volta “empia moglie egiziana”, “mostro fatale”, “regina” o semplicemente “quella”. Una simile coincidenza (fenomeno seriale, si direbbe) non fa solo supporre, ma troppo evidentemente fornisce la prova dell’ordine giunto dall’alto di non pronunciare mai il suo nome in segno di damnatio memoriae che, sia pur non ufficialmente decretata, doveva essere assolutamente rispettata e praticata. Evidentemente Augusto non ci teneva affatto ad essere presentato come uno che aveva stravinto contro una donna, fosse pure regina d’Egitto. Meglio se presentato come contendente vittorioso di Marco Antonio. Ma oltre che la cosa poteva essere girata a volgare lite di famiglia (Ottaviano aveva sposato la figliastra di Antonio e Antonio, la cui madre era nipote di secondo grado di Giulio Cesare, aveva sposato la sorella di Ottaviano che era diventato zio di due nipotine), non si poteva neanche far diventare Antonio nemico dello Stato perché il Senato non aveva mai dichiarato guerra a lui, ma all’Egitto e alla sua regina. Non restava che, senza mai farne il nome, Cleopatra fosse descritta come la somma di tutte le nefandezze dell’Oriente barbarico contro l’Occidente civilizzato: Augusto assurgeva così a difensore della Virtù, dell’Onore, della Pietas. Abbiamo visto come questo concetto sia stato declinato in modo autonomo e con meccanismi uguali e diversi (referre idem aliter) dall’intellighenzia di corte.

“Tre volte te”: arriva a Velletri Federico Moccia per “Velletri Libris”

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Domenica 25 giugno, alle ore 21.00, sarà ospite della rassegna nazionale di letteratura che si sta svolgendo con grande successo di pubblico nel Chiostro del Convento del Carmine il noto scrittore e regista.

di Rocco Della Corte


VELLETRI - Federico Moccia, romano classe 1963, ha iniziato molto presto la sua avventura letteraria. Figlio di Giuseppe Moccia, in arte Pipolo, esordisce giovanissimo nel mondo nel cinema e della televisione, prima come attore, poi come regista e infine come ospite a varie trasmissioni del piccolo schermo.
L’esordio da narratore risale al 1992, con Tre metri sopra il cielo: il romanzo trova enormi difficoltà di diffusione, tanto che Moccia ricorre all’editoria a pagamento per vederlo pubblicato. Ci vorranno quasi vent’anni per un insperato boom mediatico: nel 2004, infatti, il libro diventa uno dei più venduti e il successo che segue la pubblicazione da parte di Feltrinelli prosegue con la trasposizione cinematografica. Moccia raggiunge dunque una grande popolarità, aumentata con due premi letterari (il Torre di Castruccio e l’Insula Romana) e la traduzione in più lingue (i numeri parlano di oltre due milioni di copie vendute in Spagna). Ideale prosecuzione è, nel 2006, Ho voglia di te, che ottiene lo stesso gradimento da parte del pubblico e finisce sul grande schermo con il film diretto da Luigi Prieto e interpretato da Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti. A consacrazione avvenuta, Moccia continua a scrivere e pubblica Scusa ma ti chiamo amore, La passeggiata, Cercasi Niki disperatamente (tutti e tre nel 2007) e Amore 14 (2008). I soggetti riadattati al cinema consentono allo scrittore di raggiungere una notorietà universale, che abbraccia fasce di pubblico eterogenee, dalle adolescenti che si rispecchiano nelle storie dei personaggi, giovani, fino ai più grandi. Tre volte te rappresenta il ritorno sulla scena letteraria dopo tre anni dall’ultima pubblicazione, ed è il terzo volume della storia iniziata con Tre metri sopra il cielo. Lo scrittore-Sindaco (nel 2012 fu eletto primo cittadino del Comune di Rosello, che ha amministrato per cinque anni per poi scegliere di non ricandidarsi alle recenti elezioni) continua la trilogia lasciando un interrogativo aperto. Come si legge nella quarta di copertina, infatti, «In Tre metri sopra il cielo Babi gli ha spezzato il cuore. In Ho voglia di te Gin gli ha insegnato ad amare di nuovo. In Tre volte te Step è a un bivio… Come finirà la storia tra Babi, Step e Gin?». Per scoprirlo l’appuntamento è domenica sera, alle 21.00, sotto le stelle nell’atmosfera magica del Chiostro della Casa delle Culture e della Musica. A seguire un buon calice di vino e degustazioni offerte dai partner dell’evento.

Grande avvio con un grande afflusso di visitatori alla Festa delle Pappardelle al Cinghiale

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Partenza alla grande con un enorme afflusso di visitatori alla Festa delle Pappardelle al Cinghiale. Evento giunto all’ottava edizione e organizzato dall’Italcaccia di Lariano guidata dal presidente Bruno Pantoni. 

di Alessandro De Angelis


LARIANO - La Festa si tiene presso il Piazzale dell’Anfiteatro. Alla cerimonia inaugurale di ieri Venerdì 23 Giugno alle 1830 erano presenti tutto il direttivo e lo staff dell’italcaccia di Lariano, per l’amministrazione comunale di Lariano presente il consigliere Fabrizio Ferrante Carrante.
Presenti poi il vicepresidente provinciale Italcaccia Romano Buzi e il presidente comunale Italcaccia di Giulianello Franco Lucarelli. Presente Padre Domenico Aiuto, il gruppo dei Templari di Fra Raimondo Foulques. La cerimonia è stata brillantemente coordinata dalla dott.ssa Raffaella Biagi presidente dell’Associazione Panificatori di Lariano. Il momento iniziale è stato molto toccante dell’inaugurazione. L’Associazione Italcaccia di Lariano ha ricordato la memoria del compianto amico, socio dell’associazione Gianmarco Cavola, venuto a mancare lo scorso anno, con una bellissima targa ricordo consegnata alla famiglia Cavola. Presenti il papà Massimiliano, la mamma Sabrina e la sorellina Azzurra. Il presidente Bruno Pantoni visibilmente commosso ha consegnato la targa a Massimiliano Cavola il quale poi è intervenuto ringraziando di cuore l’associazione per il bellissimo pensiero e tutti si sono stretti nel ricordo dell’indimenticato Gianmarco che resterà vivo nel cuore di tutti i larianesi. Successivamente ci sono stati gli interventi del presidente Bruno Pantoni che ha ringraziato dapprima tutto lo staff dell’associazione Italcaccia di Lariano per il grande lavoro profuso, poi un grazie è andato a tutti gli sponsor, a tutti gli standisti presenti provenienti non solo dal Lazio ma anche da altre Regioni italiane con prodotti di altà qualità, un grazie è andato all’amministrazione comunale di Lariano, a Padre Domenico, a tutte le forze dell’ordine e a tutte le realtà associative di Lariano.
Il presidente Pantoni ha rivolto un grazie particolare alla dott. ssa Raffaella Biagi presidente dell’Associazione Panificatori di Lariano. La dott. ssa Raffaella Biagi nel suo intervento ha ricordato che l’associazione Panificatori di Lariano, con il Pane di Lariano MCG e relativo bollino di riconoscimento, racchiude 11 panificatori di Lariano, è presente alla Festa delle Pappardelle con uno stand dell’associazione e il pane di Lariano è fornito dal Forno di Danilo Caliciotti il quale presenta la novità assoluta del pane con impasto di farina 100% grano Italiano( con la certificazione di altro prestigio riconosciuta dai Grandi Molini Italiani). Il consigliere Fabrizio Ferrante Carrante che ha portato il saluto anche del sindaco Maurizio Caliciotti, ha evidenziato l’importanza di tali eventi per la valorizzazione dei prodotti tipici locali e l’importante lavoro profuso dall’Italcaccia di Lariano, e il grande ruolo dell’associazionismo a Lariano ribadendo come grazie al finanziamento del cipe pari a quasi due milioni di Euro per la riqualificazione a Colle Fiorentino ben presto e con l’auspicio già dal prossimo anno di avere quella struttura per organizzare tutte le feste, sagre e manifestazioni. Padre Domenico Aiuto è intervenuto per la benedizione dell’evento facendo un augurio di un’ottima riuscita. Il vicepresidente provinciale Italcaccia Romano Buzi ha sottolineato il grande impegno dell’Italcaccia di Lariano con in testa il suo presidente Bruno Pantoni e l’importanza di questa Festa delle pappardelle che di anno in anno riscuote sempre maggiori consensi ed è diventata una delle feste più attese dell’anno che richiama visitatori da tutta la Regione Lazio. La sera è stata allietata dal bellissimo saggio spettacolo della scuola Trinity con balli, danze, zumba ed esibizione dei vari allievi delle varie discipline. Spicca nell’area l’ottima allocazione degli spazi con 800 posti a sedere, stand espositivi con prodotti di alta qualità provenienti dal Lazio ma anche da fuori regione. Poi il piatto principale le pappardelle che vengono proposte con vari menù per venire incontro ai palati e alle esigenze dei visitatori. Non solo pappardelle al ragù di cinghiale, ma anche pappardelle al basilico.
Poi spezzatino al cinghiale, fagioli al ragù di cinghiale, patatine fritte, salsicce di maiale e arrosticini. Novità di quest’anno molto apprezzata i suppli al ragù di cinghiale. Ricco il programma degli eventi per oggi Sabato 24 Giugno e per domani Domenica 25 Giugno. Nelle giornate di Sabato 25 e domenica 26 giugno l’apertura degli stand espositivi alle 10 e degli stand enogastronomici a pranzo alle 12. La serata di Sabato 24 Giugno verrà allietata dall’esibizione musicale dell’orchestra Spettacolo Melody e balli di gruppo.La domenica sera 25 giugno alle 21,00 ci sarà lo spettacolo musicale e balli di gruppo con i “Nero 01
”.

Estate con Shany Martin: primo appuntamento sabato prossimo a Lariano in Piazza S. Eurosia

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Il musico e comico Shany Martin sarà impegnato in una serie di appuntamenti estivi. Prima data sabato prossimo, a Lariano.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Sabato 1 luglio, infatti, al Caffè Europa di Piazza Sant'Eurosia Shany porterà la sua esilarante comicità in una serata che si preannuncia ricca di risate.
Non sarà l'unica serata live, tuttavia, quella larianese: l'artista veliterno infatti ha in programma una serie di appuntamenti dedicati, come da lui stesso dichiarato, all'improvvisazione e volti al divertimento, alla sperimentazione, e alla creazione di un repertorio innovativo per lo spettacolo che arriverà per la prossima stagione autunnale. "Non mancheranno comunque - rivela Shany a Velletri Life - i miei cavalli di battaglia che da sempre mi permettono di instaurare col pubblico un rapporto di amicizia e confidenza". Sabato sera, dunque, appuntamento a lariano a partire dalle ore 22.00 per comicità, ironia e umorismo nel segno del giovane ma affermato attore veliterno.

F&D H2O, non riesce l'impresa di ribaltare il risultato: in Liguria vince la RN Imperia e va in A1

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Non è riuscita l'impresa all'F&D H2O Domus Pinsa: in gara 2 la Rari Nantes Imperia vince 6-2 e festeggia la Serie A1. 

di Rocco Della Corte

IMPERIA - Un primo tempo ricco di tensione e un secondo completamente a favore delle padrone di casa compromettono il tentativo di rimonta del team di Velletri, che pure vince terzo e quarto parziale di misura. Il 6-2 finale chiude la porta alle speranze della compagine di mister Di Zazzo, che ha comunque disputato una stagione meravigliosa e va soltanto elogiata e apprezzata per quanto fatto vedere in vasca durante l'anno. La vittoria più grande per una società giovane ma affermata e strutturata come quella del presidente Perillo sta proprio nell'aver avvicinato tanta gente alla pallanuoto, regalando un campionato da protagonisti il cui epilogo sarebbe dovuto essere migliore.

La Rari Nantes Imperia, che vanta una tradizione pallanuotistica importante e si è trovata 'per caso' in A2, riabbraccia la massima serie nazionale con merito vista la rosa di assoluta qualità che ha saputo vincere tutte e due le finali play off. Parte dell'esito si era già materializzato proprio domenica scorsa alla Piscina Tortuga, quando le liguri contrapponendo la loro esperienza alla pressione che ha condizionato le veliterne, si sono imposte per 14-7. Il 2-0 del primo parziale ha ridimensionato le velleità di un Velletri mai domo, così come il 4-0 del secondo tempo. I gol di Ercoli e Clementi, negli ultimi due tempi, hanno dimostrato che l'F&D H2O senza un impatto shock con i play off aveva i mezzi per giocarsela alla pari e battere le più quotate avversarie. Nessun rimpianto, però, e solo tanti complimenti per le ragazze di Velletri che hanno portato il nome della nostra città, in maniera vincente, in tutta Italia. Non drammatizza, nella sua analisi post-partita, mister Di Zazzo, senza nascondere l'amarezza per aver sfiorato la Serie A1: "Sicuramente abbiamo giocato meglio rispetto alla gara 1. Il primo tempo è finito 2-0 per loro, ma se fosse terminato sull'1-1 sarebbe stato più giusto perchè il primo gol nasce da un errore nostro che ha provocato il contropiede, mentre in situazione analoga noi non abbiamo saputo finalizzare colpendo il palo". Le sette traverse colpite all'andata sono state replicate al ritorno: tanti i legni colpiti, che hanno impedito alle veliterne di mettere a segno quei gol che avrebbero potuto cambiare il destino della gara. "Quando noi abbiamo sbagliato, loro hanno segnato - ha detto il tecnico di Velletri - ma le ragazze hanno sempre tentato di contrastare gli avversari e a livello di mole di gioco prodotta non mi posso lamentare. Alla fine 10 espulsioni a favore e 7+1 un rigore contro, la differenza l'ha fatta la loro esperienza. Complimenti ad Imperia perchè ha finalizzato le conclusioni, mentre noi su 10 uomo in più abbiamo fatto un pessimo zero. All'uomo in meno siamo state brave visto che neanche loro sono riuscite a segnare. Al di là di tutto dobbiamo essere contenti, quello che si è fatto quest'anno ci pone come la rivelazione della stagione. C'è rammarico per gara 1, dove potevamo fare molto meglio, ma l'Imperia ha quei cinque-sei elementi di categoria superiore e ha meritato la promozione. Dobbiamo ripartire subito - ha dichiarato Di Zazzo - e pensare al futuro per continuare la nostra crescita, programmando il lavoro delle giovanili e della prima squadra. E' stata un'ottima stagione e deve essere un inizio". Nessun rimpianto, dunque, lo ribadiamo, e a queste ragazze - così come alla società, al presidente e allo staff - non possono andare che i complimenti più sinceri per aver fatto sognare un'intera città. Nella speranza che l'esperienza acquisita quest'anno nel prossimo futuro possa regalare gioie ancora più grandi.

R.N. IMPERIA - F&D H2O 6-2


R.N. IMPERIA: Risso, Amoretti, Mataafa, Cuzzupè (1), Stieber, Mirabella, Ciccione, Garibbo, Ruma, Bencardino (3), Drocco (2), Crocetta, Di Mattia. Allenatore: Paolo Ragosa 

F&D H2O: Minopoli, Maggiore, Tomassini, De Marchis, Zenobi, Rosini, Antonacci, Clementi (1), Passaretta, Ercoli (1), Turchi, Bagaglini, Mordacchini. Allenatore: Danilo Di Zazzo

"Che coppia!" al Teatro di Terra: una commedia brillante e coinvolgente con il Laboratorio Centostorie

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Un'altra esibizione di successo per il Laboratorio "Centostorie" diretto da Carla Petrella, con lo spettacolo andato in scena sabato e domenica al Teatro di Terra.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Una commedia scoppiettante e di qualità, ma con un retrogusto amaro e non di certo per motivi di copione. Il lavoro svolto dagli allievi del Laboratorio, infatti, è stato come sempre eccellente grazie al massimo impegno profuso da ognuno di loro. Ciò che però lascia amareggiati è l'incertezza che aleggia intorno alla struttura di via San Crispino, forse destinata alla chiusura. Una situazione tutta in divenire, come accennato già dallo stesso Direttore Artistico Luigi Onorato contestualmente alla presentazione dell'ultimo lavoro della Petrella.


Bisognerà attendere le prossime ore per sapere se vi saranno i margini per tenere aperto il Teatro di Terra, che nonostante sia una piccola realtà svolge un lavoro importante nel tessuto culturale cittadino. Venendo allo spettacolo, comicità e riflessione si sono intrecciati in un'esibizione dal format ben definito. Una corrispondenza epistolare, una figura che accompagna la scena e tanta immaginazione richiesta allo spettatore sono stati gli ingredienti di "Che coppia", ultimo saggio annuale del laboratorio Centostorie. "Una passeggiata dentro la coppia", per citare proprio una battuta del testo, che si è svolta tra le insidie e le problematiche che attanagliano ogni coppia: i rapporti con le suocere, i malintesi, gli imprevisti, la spregiudicatezza economica, le beghe e le liti, rappresentate con grande impegno. Tutto parte da una spiegazione: la volontà di dare ragione, o meno, ai filosofi e agli scienziati che si sono occupati di trovare una base che regola i rapporti di coppia e le dinamiche coniugali.
Poi, le scene: una corrispondenza epistolare non priva di punte sarcastiche tra Eleuterio e Sempremia, i due protagonisti unici della commedia, interpretati a rotazione dai vari allievi. Durante la recitazione delle lettere, costruite su giochi di parole, vezzeggiativi ambigui, frecciatine e quant'altro, ma soprattutto volte a presentare l'azione comica che sarebbe stata inscenata di lì a poco, il pubblico aveva modo di carpire quello che poi sarebbe accaduto. Con l'ausilio dell'immaginazione e le tante battute, gli spettatori hanno poi visto "in pratica" quelle che nelle lettere era accennato, più o meno manifestamente, "in fieri". Molto originale anche l'idea di alcuni intermezzi che hanno visto tutta la compagnia in scena, con le registrazioni delle voci degli attori stessi che anticipavano il tema di cui si sarebbe dibattuto nel successivo 'atto'. Eleuterio e Sempremia hanno assunto ogni volta una fisionomia diversa, a seconda dei loro interpreti, ma la vis comica scatenata dalle loro battute ha fatto trionfare un umorismo coinvolgente e dotto. Non resta che fare i complimenti a Carla Petrella, che non delude mai le aspettative, e ai suoi allievi: Alessandra Mattoccia, Biancamaria Berardi, Elsa Corsetti, Emanuele Cammaroto, Giorgio Montegiorgi, Gloria Abbafati, Marco Tredici, Maria Paone, Mauro Ognibene, Paola Massei, Tina Antonino, Tina Salvatore, Marzia Serangeli. Ottima la risposta di pubblico, e questo è uno dei punti da cui far scaturire il ragionamento relativo al futuro nebuloso del Teatro di Terra: la struttura indubbiamente ha dei limiti, sia logistici che strutturali, ma proprio per questo andrebbe sostenuta in una ristrutturazione per il rilancio della stessa. Basterebbero poche migliorie per rendere l'atmosfera più vivibile, in un luogo già conosciuto, suggestivo e capace di arrivare ogni anno, a giugno, con una programmazione molto ricca tra date stabilite, laboratori, jam session. Un appello, questo, che si spera non cadrà nel vuoto. Nel frattempo vacanze estive per tutte le attività, nella speranza di una ripresa della stagione teatrale senza sorprese tristi.

GALLERIA FOTOGRAFICA
a cura di Valentina Leone
(Clicca per ingrandire e visualizzare le immagini)




Il Dopolavoro di Velletri intitolato al ferroviere Duilio Andreozzi e al sindacalista Augusto Castrucci

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Nel pomeriggio di sabato, presso il Dopolavoro Ferroviario di Velletri, ha avuto luogo l'intitolazione della struttura a due personaggi importanti: Duilio Andreozzi e Augusto Castrucci.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Dopo il ritrovo di tutti i ferrovieri e i simpatizzanti del Dopolavoro, il dirigente del circolo Ermanno Pastina ha preso la parola per dare il benvenuto ai presenti. Ribadendo la lotta per la sopravvivenza del circolo veliterno, fondato nel 1936, ha sottolineato come sia difficile andare avanti in un periodo in cui le Ferrovie dello Stato tendono alla chiusura di queste realtà. "Il Dopolavoro di Velletri - ha detto Pastina - è un pezzo di storia, e noi faremo di tutto, come sempre, per impedire la sua chiusura. Ricordo le tante battaglie fatte da me e dai miei predecessori per impedire che ci togliessero questo luogo di ritrovo, sarà difficile ma continueremo ad andare avanti".
Successivamente ha preso la parola Stefano Pennacchi, referente delle associazioni che svolgono varie attività culturali e ricreative nell'ex sala ristorante, il quale si è detto onorato di poter partecipare all'intitolazione di due personaggi così importanti e ha precisato come grazie all'impegno costante dei ragazzi che lo supportano il Dopolavoro stia cercando di rinascere e aggregare anche le nuove generazioni. Terzo intervento è stato quello di Claudio Caratelli, ferroviere in pensione, che ha spiegato il perché del nome di Augusto Castrucci: sindacalista, grande voce dei diritti dei ferrovieri, fondatore della rivista "In marcia" e pioniere di tante battaglie in favore dei lavoratori.
Pisano di nascita, Castrucci è stato un pezzo di storia per l'Italia intera ed è per questo che l'Assemblea dei soci ha deciso di dedicargli il circolo. Oltre a lui, però, l'intitolazione è stata rivolta anche a Duilio Andreozzi: storico capostazione titolare di Velletri, persona dai valori forti e dalla grande umanità, ha lasciato in segno in tutti i ferrovieri che lo hanno conosciuto e apprezzato. Dopo la sua scomparsa si è creato un vuoto incolmabile, e lui che si è sempre battuto per il Dopolavoro e per farlo vivere adesso riceve il giusto omaggio dell'intitolazione. Di fronte a tutta la famiglia Andreozzi, sul palco è salito il figlio di Duilio e assessore, Sergio Andreozzi. "Sono molto onorato e lusingato di questa decisione. Ricordo gli anni trascorsi qui, in questa struttura che era un giardino, un punto di riferimento per i ferrovieri e non. Sicuramente era un centro pulsante della città - ha dichiarato Andreozzi - e mio padre ci teneva molto affinché vivesse come realtà per tutti, ricca di iniziative culturali e sociali. Spero che questa intitolazione faccia riavvicinare anche quelle anime che si sono un po' distaccate dal Dopolavoro e che dia nuovo impulso alle attività dell'associazione, da parte mia non posso che essere felice e ringraziare tutti per le parole che avete speso nei confronti di mio padre".
Prima di Sergio Andreozzi, ha portato il suo ricordo toccante Ignazio Zito, ex capo gestione superiore di Velletri, il quale ha rievocato quel 1981 in cui arrivò in città e fece la conoscenza di Duilio Andreozzi. E' intervenuto anche il fratello di Duilio, Andrea, che ha affermato come sia importante questo riconoscimento per "un uomo vicino agli ultimi, sempre in prima linea, dai dolci pensieri e dalle mille qualità umane e organizzative". Tra i soci del Dopolavoro anche Franco Bene, macchinista in pensione, che ha espresso vivo apprezzamento per la decisione in quanto i due nomi scelti per denominare il circolo sono entrambi di spessore.
Il momento più atteso è stato quello dell'inaugurazione della targa, scoperta dal figlio di Duilio Sergio e accompagnata da applausi e spumante. Un'ottima iniziativa per richiamare lo spirito di appartenenza dei ferrovieri, veliterni e non, nel segno di persone che hanno davvero lasciato un insegnamento di vita a chi ha avuto il piacere e l'onore di conoscerle. Da oggi il circolo dei ferrovieri di Velletri, dunque, ha l'onere e l'onore di rappresentare al meglio Augusto Castrucci e Duilio Andreozzi, adempiendo in maniera degna al nome che lo stesso Dopolavoro porta.


GALLERIA FOTOGRAFICA
a cura di Rocco Della Corte
(Clicca per ingrandire le immagini)


Corteo "No Biogas No Discarica" con il movimento "Cittadini per Velletri" da Piazza Cairoli al Comune

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Questa mattina si è svolto un corteo, da Piazza Cairoli, che alle ore 9.00 si è snodato lungo via del Comune fino ad arrivare a Piazza Cesare Ottaviano Augusto.

VELLETRI - La manifestazione è stata organizzata dal Movimento "Cittadini per Velletri", a sostegno del Comitato No Biogas No Discarica, per opporsi e chiedere chiarezza riguardo l'impianto che potrebbe essere realizzato in contrada Lazzaria.

"Per la salute di Velletri", questo il motto dell'iniziativa, che ha visto l'adesione di circa duecento persone armate di striscioni. Il corteo è arrivato nei pressi del Comune dove si è svolto il sit in, prima del Consiglio Comunale.
Viva soddisfazione è stata espressa da Cuori Italian Velletri, Agricoltura e Ambiente Velletri, Territorio Protagonista, che hanno 'sfilato' ribadendo che "Il mondo è dei bambini e bisogna lasciarlo pulito" e che "Aria, acqua, salute, colture di qualità sono beni di prima necessità", come scritto a caratteri cubitali sui manifesti. Seguiranno aggiornamenti sull'andamento della giornata che ha visto una vasta delegazione di cittadini salire anche nella Sala Consiliare.


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