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L'angolo del computer: quando un sito web è da rifare!

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Un sito web è un po’ come un abito che con il passare del tempo diventa fuori moda sia come estetica che come funzionalità. 

di Stefano Ruffini


Per una qualsiasi attività commerciale non è sufficiente aggiornare i contenuti del sito; spesso infatti necessita di un totale rifacimento delle proprie pagine web anche nel caso si tratti, come nella maggior parte delle piccole attività, di un sito web vetrina a scopo informativo, cioè di un biglietto da visita dettagliato dei servizi offerti.
I motivi della ristrutturazione sono vari; il principale è senz’altro la compatibilità con i device “mobili” come smartphone o tablet. In generale con le nuove versioni dei sistemi operativi Android e Ios ed i moderni browser come Chrome quasi ogni sito, anche vecchio, si può visualizzare correttamente allargando o restringendo con i polpastrelli la visualizzazione la pagina richiesta, quindi per compatibilità intendo principalmente altri fattori. In primis: la velocità, ottenibile ottimizzando al massimo le immagini, limitando la quantità di codice html ed evitando ad esempio parti scritte in Flash, un linguaggio che andava di moda anni fa ancora usato per fare tutte quelle piccole animazioni che, sebbene esteticamente simpatiche, appesantiscono inutilmente un sito; tra l’altro per questo motivo e per motivi di sicurezza i moderni browser stanno abbandonando la compatibilità verso il “Flash” o ne stanno limitando la sua esecuzione con blocchi di default. Un altro modo per velocizzare un sito su dispositivi mobili è quello di creare due siti web distinti, uno adatto per i computer molto dettagliato e ricco di elementi multimediali ed uno con contenuti ridotti ma “essenziali” e con una struttura e dimensioni più adatte ad uno smartphone, magari con scritte ed icone più grandi. I due siti sono ospitati nel medesimo spazio web ma alla richiesta di accedervi un programmino automatico si accorgerà se si tratta di un computer o di un device mobile instradando la versione del sito corretta; ovviamente il lavoro del webmaster raddoppia e in parte anche i costi. Poi ci sono altri casi per decidere di rifare ex novo il proprio sito come l’estetica o l’integrazione con i vari social media come Facebook, Instagram, Twitter, ecc. che tra l’altro possono fungere da “finestra” per segnalare piccoli aggiornamenti o news senza dover chiedere al webmaster delle modifiche. Anche l’estetica non è un fattore secondario in quanto un sito dall’aspetto vecchio, confuso o trascurato tipico dei siti improvvisati da auto-didatti tramite programmi “free” danno un immagine della propria azienda altrettanto trascurata; inoltre molto spesso, anche quando sono sufficientemente accattivanti, mancano delle regole del SEO, ossia di quegli elementi che facilitano l’indicizzazione ai motori di ricerca.

Aldolfo Graziosi per Casagrande: "Mi metto a disposizione, con impegno, per Lariano"

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SPAZIO ELETTORALE A PAGAMENTO: in vista delle elezioni amministrative 2017, Adolfo Graziosi parla ai cittadini di Lariano con una lettera in cui spiega la sua esperienza all'interno della comunità e il suo mettersi in gioco per la città a sostegno di Casagrande Sindaco.

Care Amiche e Amici, 

sin dai primi giorni in cui la nostra Lariano ha visto la luce, divenendo un Comune autonomo ed indipendente, ho indossato una divisa della polizia locale, arrivando, nell'arco della mia carriera quarantennale, a ricoprirne negli ultimi anni il ruolo di Comandante dei Vigili Urbani locali.

Un ruolo, questo, che mi ha permesso di maturare una notevole esperienza amministrativa e di gestione umana. Non vi è nulla, della nostra giovane comunità, che io non abbia conosciuto, imparato a rispettare e, pronto ad intervenire per curarne i malesseri. Dalla cura del bosco all’ambiente in generale, sino ad arrivare alla sicurezza e all’ordine pubblico cittadino. Sempre più reso instabile da congiunture internazionali come l’immigrazione eccessiva e le ristrettezze economiche che ne limitano investimenti e rimedi. E così con l’abusivismo, il commercio e tutti quei settori che compongono il variegato puzzle di una comunità complessa come quella che sta diventando Lariano. Come avrete saputo, ottenuto il giusto pensionamento, ho inteso rendere la mia disponibilità al Dottor Gianluca Casagrande, in qualità di candidato Sindaco sulla lista “Insieme per cambiare Lariano”, in cui io stesso ho assunto la responsabilità di candidarmi per il rinnovo del Consiglio Comunale che ne consegue. Ho voluto mettere a disposizione la mia esperienza, maturata in tutti questi anni, al progetto di crescita sociale e culturale, di sviluppo economico ed occupazionale e di salvaguardia dell’imponente patrimonio ambientale, naturale e di tradizioni, da sempre elementi imprescindibili del territorio larianense. Nei prossimi giorni mi auguro di potervi incontrare e confrontarmi anche con le vostre idee e proposte in merito. Per una Lariano che sia veramente di tutti quelli che vogliono viverci bene con le proprie famiglie, prosperando e programmando con impegno e capacità anche un futuro per le generazioni che verranno.

Adolfo Graziosi

SPAZIO ELETTORALE A PAGAMENTO
Comittente: Adolfo Graziosi

VI "Giochiamo con il tempo" con le scuole Primarie e l'Associazione Cronometristi Velletri

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Il 31 maggio allo Stadio “Giovanni Scavo” di Velletri a cura della Consulta dello Sport coordinata dalla Professoressa Monica Brandizzi si è vissuto una mattinata di vero Sport con la partecipazione delle Scuole Primarie di Velletri.

Giampaolo Brencio


VELLETRI - Tutti i bambini intervenuti hanno provato le varie e molteplici discipline sportive presenti. Hanno potuto anche provare il tiro con la pistola ed il fucile grazie alle Attrezzature,in piena sicurezza, messe a disposizione dal locale Tiro a Segno.
Alle ore 11 ha avuto luogo la staffetta con ostacoli e slalom tra le incitazioni di tutti i presenti. La competizione ha visto due Scuole a contendersi il primato. Ha prevalso la Marcelli su Colle Palazzo. Coppe e medaglie per tutti tra gli applausi dei bambini e dei genitori. Il 6° Giochiamo con il Tempo ha confermato la validità dell’idea creata dall’Associazione Cronometristi Velletri e confortata dagli stessi bambini che partecipano con passione alla manifestazione.

Serie A2, il capitano dell'F&D Linda Minopoli: "Non è un miracolo sportivo, lavoro di anni per essere qui"

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Dopo una stagione da protagonista, l'F&D H2O resta in piena attività con allenamenti e amichevoli in attesa di conoscere le avversarie per le gare che decideranno gli esiti della stagione.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Linda Minopoli, capitano e portiere della squadra di mister Di Zazzo, parla a campionato terminato e mostra tutta la consapevolezza di un gruppo che ha sempre creduto nella propria forza e nelle proprie possibilità. Non definisce, infatti, "miracolo sportivo" il risultato del club veliterno, che scendendo in vasca ha semplicemente dimostrato di essere il migliore del girone riuscendo a portare a casa i tre punti anche quando le prestazioni non si sono rivelate eccellenti. Il capitano ci ha messo del suo, i prodigiosi interventi compiuti nelle varie gare non si contano più, e adesso dà la spinta finale ad un gruppo unito per continuare a sognare.


Linda Minopoli, adesso che il campionato è finito con l’ultima gara che ha visto imbattute, si può fare questa domanda: che effetto fa chiudere al primo posto?

Diciamo che sembra ancora un sogno, nessuno si aspettava un risultato del genere, in quanto quest'anno il campionato, rispetto a quello dell'anno scorso è stato molto più combattuto. Non c'erano big quotate come Sis Roma o Pescara, ma comunque tutte le squadre si sono rivelate di ottimo livello. Lo dimostra il primato, che seppur portato avanti da inizio stagione, si è matematicamente confermato soltanto alla penultima di campionato. Tolto questo siamo comunque molto soddisfatti.

Aver vinto il girone Sud di A2 vi pone di fronte ad un giugno ricco di impegni: quali sono i prossimi appuntamenti sportivi e quali avversari?

In vista dei play-off stanno organizzando delle amichevoli con altre squadra per intensificare la sessione di allenamento. Per quanto riguarda invece le finali play-off ancora non conosciamo le nostre avversarie, in quanto le semifinali tra Imperia e Acquachiara avranno inizio questo fine settimana.  

Facendo un cammino a ritroso, da dove nasce questo autentico “miracolo sportivo” e come si è costruito e materializzato un sogno diventato realtà grazie all’impegno di tutta la società?

Non parlerei di "miracolo sportivo" in quanto il tutto è stato costruito grazie al sacrificio e all'impegno da parte della società e di noi atlete; non è un progetto nato ieri, ma frutto di molti anni di allenamento, di piccoli traguardi e di difficoltà che ci hanno visto sempre unite. Con il tempo, infatti, il gruppo è diventato qualcosa di più, una vera e propria famiglia che ad oggi ha il merito di averci sempre sostenuto nella buona e nella cattiva sorte.

C’è una partita che consideri quella della “svolta” nel percorso in stagione?

In realtà posso dire che la svolta è avvenuta già dopo la prima di campionato. Un inizio così positivo ha motivato tutte noi, aumentato la consapevolezza e farci capire che potevamo ambire, come le altre squadre, ai primi posti in classifica.

Come valuti il tuo campionato, a livello personale, e come descriveresti il tuo orgoglio di essere il “capitano” di questa squadra? Ci sono ringraziamenti particolari che vuoi fare? 

A livello personale, in merito al percorso fatto fino ad oggi, sono abbastanza soddisfatta, ma ormai mi conoscete.. aspettiamo la fine per parlare. E per finire nel modo migliore possibile una stagione "quasi da sogno". Da capitano non posso non fare i complimenti alla squadra, devo ringraziare loro se sono arrivata fin qui e anche perché non hanno mai smesso di darmi fiducia. Voglio ringraziare per primo il nostro allenatore Danilo, che nonostante il suo essere "Orso" ci ha sempre spronato a dare il massimo; ringrazio Francesco Perillo e la società per aver creduto in noi, puntando sulle nostre potenzialità; ringrazio Ploy per averci scelto e per aver contribuito al raggiungimento di questo traguardo; ringrazio Daniele per esserci sempre stato; ringrazio gli sponsor per averci sostenuto; ringrazio te per averci seguito, offrendoci una maggiore visibilità; e infine, non per ultimo, ringrazio il nostro bellissimo pubblico è tutta la curva Sud per aver tifato ed esultato con di partita in partita!

Sovraffollamento delle carceri, la preoccupazione di Costantino. A Velletri + 173 detenuti

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Un dato preoccupante risulta essere il sovraffollamento nei 14 Istituti del Lazio pari a n. 1.026 detenuti, considerato che n. 6.260 risultano essere i detenuti reclusi, dato 31 maggio 2017, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.234.

di Massimo Costantino


VELLETRI - Il dato nazionale dei detenuti è di un sovraffollamento pari a 6.794. Preoccupa il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo (+176); CC Cassino (+101); CC Frosinone (+51); NC Civitavecchia ( +107); CCF Rebibbia ( + 79); NC Rebibbia ( + 270); CC Regina Coeli (+276); Velletri (+173) , CC Latina (+ 61) NC Rieti ( +63).
Nelle tabelle i dati inerente Detenuti presenti e capienza regolamentare degli istituti penitenziari; Detenuti presenti per posizione giuridica; Detenute madri con figli al seguito presenti. Al sovraffollamento, all’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente carenza di risorse umane, determinata sia dalla fuoriuscita di personale per raggiunto diritto alla quiescenza che dal mancato turn-over, se aggiungiamo anche e che gli agenti debbano occuparsi di soggetti il cui posto sono le Rems (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza) e che per mancanza di posti restano in carcere creando enormi problemi" il quadro risulta alquanto complesso . In questa settimana la Fns Cisl Lazio ha dichiarato lo stato di agitazione negli istituti penitenziari di Regina Coeli, Velletri e ultimo , ieri, quello di Latina. Non si esclude la possibilità di estendere tale stato di agitazione in tutte le sedi della regione , dato che al personale, l’amministrazione penitenziaria , non garantisce lo spettante ma addirittura intende concedere meno giorni di congedi ordinari per le ferie estive rispetto a quanto previsto da normativa vigente. Per la Fns Cisl Lazio la previsione nella legge di stabilità 2016 di investimenti a favore del personale di Polizia Penitenziaria risulta solo un palliativo che non risolve il problema poiché vi è la necessità di adeguare alle esigenze reali le dotazioni organiche del personale di polizia penitenziaria e non certo come avvenuto tagliare le piante organiche come previsto dalla legge Madia.

Velletri Archeologica: "La battaglia di Azio" - a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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Perché ad Azio? Da quando si erano spartiti i territori dell’impero, Ottaviano l’occidente e Antonio l’oriente, anticipando di tre secoli la decisione di Diocleziano, si sarebbe potuto pacificamente accettare lo status quo. 

di Ciro Gravier
Gruppo Archeologico Veliterno


Ma i tempi non erano maturi e, soprattutto, Ottaviano non era disponibile ad essere un principe dimezzato. Antonio, da parte sua, andava annettendo altri territori e costituendo un “impero egiziano” con un forte nucleo centrale e una ricca corona di stati satelliti, governati dai figli di Cleopatra, che erano figli suoi, con l’intento di creare una nuova dinastia. Formalmente, invece, lo Stato romano era unico, con il capo e il Senato a Roma, non ad Alessandria.
Ottaviano ebbe buon gioco ad ottenere dal Senato la dichiarazione di guerra, secondo il diritto internazionale, contro Cleopatra, regina d’Egitto. Fu chiamata “guerra tolemaica”. Era l’anno 32. Piuttosto che aspettare che Ottaviano gli porti la guerra in casa, Antonio allestisce una enorme flotta con cui raggiungere Roma. Sarebbe stato uno sbarco memorabile, che avrebbe preso di sorpresa il nemico, una sorta di D-Day dell’antichità. Roma sarebbe caduta in pochi giorni. L’unità dello stato romano si sarebbe ricomposta, ma con a capo Marco Antonio e la regina d’Egitto. L’enorme flotta, composta da 500 navi da guerra grandi e robustissime e 300 navi da carico, lascia l’Egitto in direzione nord. A bordo sono imbarcati non meno di 75.000 legionari, 25.000 auxiliarii e 12.000 cavalieri. Ma come è destino di ogni Invincibile Armada su lunghi percorsi, la terribile tempesta che si scatena nel Mare di Sicilia costringe i condottieri a far virare la flotta verso oriente e a riparare nel Mare Ionio, nel Golfo di Ambracia, in Grecia. Il D-Day è rinviato a dopo l’inverno. Ottaviano ne approfittò e inviò Agrippa con la sua flotta a bloccarlo. Lo stallo durò sei mesi, durante i quali furono rosicchiate ad Antonio molte posizioni sulla terraferma, allo scopo e con il risultato di ostacolarne i rifornimenti, finché non si giunse al 2 di settembre. Perché una battaglia navale e non una battaglia terrestre? Lo scopo iniziale di Antonio e Cleopatra era di utilizzare la potente flotta quasi unicamente per portare sotto le mura di Roma i 100.000 e passa soldati che avrebbero avuto facile gioco a sbaragliare un’armata avversaria raccogliticcia, sorpresa e impreparata, del tutto impotente a respingere l’attacco di una armata così grande e motivata. La battaglia risolutiva doveva essere terrestre, e non navale. Ma ormai le mura di Roma erano lontanissime, l’effetto sorpresa era svanito, e la fanteria non poteva certo intervenire a nuoto per forzare un blocco navale. Poteva solo restare a guardare le spalle e assistere a quello che succedeva sul mare. Erano, sulla carta, 19 legioni di fanteria (intorno a 100.000 legionari) e 20.000 cavalieri, cui si aggiungevano le truppe dei molti re alleati (di cui Plutarco ci fa l’elenco: Bocco di Libia e Tarcondemo della Cilicia superiore, Archelao di Cappadocia, Filadelfo di Paflagonia, Mitridate di Commagene, Sadala di Tracia, e poi Polemone del Ponto, Malco di Arabia, Erode di Giudea, Aminta della Galazia, il re della Media …) che le defezioni, anche di alti gradi, andavano sfilacciando, al punto che non era più consigliabile uno scontro terrestre con l’esercito di Ottaviano appena oltre l’istmo. Non c’era altro tempo da perdere. Il generale Publio Canidio Crasso ricevette l’ordine di mettersi in marcia verso est appena avesse visto Antonio e Cleopatra rompere il blocco e guadagnare il largo. Destinazione: l’Asia Minore via terra, costeggiando l’Egeo settentrionale. Bisognava fare il possibile per salvare l’esercito di terra per poterne disporre in un prossimo futuro, ma ora era sul mare che andava combattuto uno scontro che poteva risultare decisivo. Per male che andasse, si sarebbe persa una battaglia, ma non la guerra. Effettivamente le cose andarono proprio così: la battaglia, in definitiva, non fu né vinta né persa, mentre la guerra si protrasse per altri undici lunghissimi mesi. E quando finalmente fu persa da Antonio e vinta da Ottaviano, fu perché si arresero le legioni, ma non la flotta (a dispetto delle 130 navi che Ottaviano andava dicendo che si erano consegnate ad Azio all’indomani dello scontro). Perché e come Ottaviano sostenne di aver vinto? Dopo aver trascorso la notte tra il 2 e il 3 a pattugliare dinanzi alle bocche di Ambracia per evitare che gli sfuggisse anche il resto della flotta di Antonio (senza per questo riuscirci pienamente), Ottaviano, sin dalle prime luci del giorno, fece diffondere con i megafoni la voce che Antonio e la regina erano fuggiti, abbandonando vigliaccamente e senza ordini i loro fedeli soldati. Conforme agli ordini ricevuti, l’esercito di terra aveva mosso le tende ed era ormai lontano, anche se non di molto (si arrenderà una settimana dopo, il 9 settembre). Antonio e Cleopatra non c’erano più e quindi Ottaviano poteva dire qualunque cosa, specie se verosimile, senza essere smentito. Ad ascoltarlo c’erano solo gli equipaggi delle navi che non potevano essere riparate facilmente e che si erano rifugiate nel golfo. E furono assai probabilmente queste che, non potendo fare altro, si consegnarono. Furono poi tranquillamente rimesse in stato di riprendere il mare e assegnate a varie destinazioni prima provvisorie, poi definitive: Forum Julii (Fréjus), Misenum e Ravenna. Di alcune di esse conosciamo anche i nomi o il tipo. Sin dall’indomani dello scontro, comunque, ad ogni buon conto, considerato che i due capi nemici (Antonio e Cleopatra) erano “fuggiti”, che l’esercito di terra si era allontanato senza neanche provare di misurarsi con la fanteria avversaria, e poi arreso, e quello che restava della flotta si era consegnato, Ottaviano poteva legittimamente sostenere di avere conseguito uno strepitoso successo. Ora bisognava che questo successo diventasse retrospettivamente una vittoria navale eclatante, ultima e definitiva, un mito da tramandare alle generazioni future per i secoli dei secoli. Gli elementi di questa “mitografia” furono: a) La fuga. Si era trattato, come abbiamo visto, di un ben riuscito sganciamento che era un vero e proprio sberleffo alla presunzione di Ottaviano di aver predisposto un blocco navale insuperabile, a perfettissima tenuta stagna. Lo sganciamento, non seguito però da nessun’altra manovra nell’immediato, aveva obbiettivamente offerto al nemico l’impressione di una fuga, che il nemico non si fece scrupolo di sfruttare propagandisticamente a proprio vantaggio. b) La viltà: il concetto riguardava soltanto Antonio, e non Cleopatra. Il dovere di Antonio era quello di restare virilmente al suo posto a fianco dei suoi soldati, e invece li aveva vilmente abbandonati perché aveva paura per la sua stessa vita, in quanto preso dal panico. c) Il tradimento. Cleopatra ed Antonio sapevano di dover sacrificare un certo numero di uomini e di mezzi. Questa è una situazione che si verifica in qualunque guerra, dove i soldati che si sacrificano per salvare il capo o anche altri compagni sono considerati eroi. Rovesciando la logica militare, si mise invece l’accento sull’atto vergognoso e proditorio dei fuggiaschi. d) L’efficacia dello schieramento romano contrapposta alla vantata magnificenza di quello nemico. Il discorso serviva a sottacere fino ad annullare la realtà della invincibilità delle fortezze galleggianti di Antonio senza affrontare nessuna riflessione critica sulla struttura della flotta di Ottaviano, di cui era responsabile il genero Agrippa. e) La sfrenata passione di Antonio per una meretrice lussuriosa serviva a dipingere Antonio come un uomo reso folle dalla passione laddove ci si aspettava un capo assennato e dal giudizio indipendente. L’occasione era troppo ghiotta per dire ogni e qualunque possibile cattiveria antifemminista contro Cleopatra. Diedero fiato alle trombe, dietro opportuno suggerimento di Mecenate che trasmetteva diplomaticamente i desiderata di Ottaviano, ora Augusto, anche i sommi poeti (Virgilio, Orazio, Properzio), che possono a giusta ragione definirsi “i tromboni di Azio”.

Situazione idrica, aggiornamenti da Andreozzi: "I disagi stanno rientrando, ringrazio i cittadini"

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L'assessore ai Beni Comuni e ai rapporti con Acea, Sergio Andreozzi, dopo due giornate di fuoco per la situazione idrica a Velletri comunica tramite il suo profilo e vari social come le cose stiano rientrando e non manca di ringraziare i cittadini per la pazienza e la comprensione.


VELLETRI "Nonostante tutto sia andato storto (due pozzi in avaria,un danno importante sul 300 ed una chiusura automatica inceppata in via Lata) i forti disagi per una parte di cittadini stanno a poco a poco rientrando. In questa circostanza - sottolinea Andreozzi - più di ogni altra devo fare i complimenti ai cittadini che nella maggior parte, capendo le difficoltà, si sono dimostrati pazienti e comprensivi.
Un plauso va fatto anche ad alcuni operatori Acea che hanno lavorato in maniera continuativa per tutte le 24 ore per tentare di risolvere in fretta il problema. Arrivo immediato di tre autobotti, riparazione in tempi rapidi e riapertura rete a 24 ore ,in una giornata festiva, caratterizzata da un imponente danno. È ovvio che l'equilibrio già precario del sistema idrico è stato messo a dura prova dal sistema compensatorio della rete idrica. Sembra tuttavia che quasi tutte le abitazioni abbiano avuto modo di riapprovvigionarsi di acqua e questo è già un risultato".

Domenica di Pentecoste: “Quello che viene dopo” a cura di don Gaetano Zaralli

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Gv 20,19-23

TESTO
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».


COMMENTO
Quando ad un problema che coinvolge la mia fede non so dare una spiegazione, chiedo lumi ad un bambino con la speranza di riuscire a leggere nella semplicità della sua risposta la verità, o qualcosa che somigli alla verità.
Al bambino chiesi: “Chi è per te lo Spirito Santo?”. “Lo Spirito Santo è quello che viene dopo il Padre e il Figlio”. Da quel giorno per me lo Spirito Santo è “Quello che viene dopo”.

“Ricevete lo Spirito Santo...”.

Spesso ci soffermiamo a guardare il fiume scorrere, senza mai chiederci da dove viene tanta abbondanza d’acqua, tanta forza, tanto sollievo per le terre riarse e per le anime assetate, quando si parla di Grazia. Se si perde la cognizione della sorgente, si vanifica il progetto cristiano, perché da altri ghiacciai, da altre vene sotterranee, potrebbero venire messaggi ugualmente carichi di umanità e di buon senso, anche se non intrisi di quell’amore estremo che sbriciola  le montagne  e riveste il mondo di carità.
Conosco movimenti cattolici dove con lo Spirito Santo ci si fa colazione, pranzo e cena, eppure con difficoltà in quei luoghi trovo apparecchiato un giusto nutrimento.  Uno Spirito Santo tagliato fuori dal messaggio di Gesù Cristo e non legato all’amore del Padre, non può operare, perché, non rispettando i tempi della successione, gli si fa fare storia a sé. E le fedi si confondono, i fanatismi si prolificano, gli interessi privati prevalgono sulle esigenze dei più, dando origine a guerre intestine.
Lo Spirito Santo come “amore testimoniato” viene dopo l’”amore incarnato”, che a sua volta procede dall’”amore eterno” del Padre. Non è una battuta, se dico che per vivere cristianamente i miei giorni mi porto dietro l’intera SS.ma Trinità.

“A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati.”.

In base a questo versetto, i cattolici affermano che Dio diede agli apostoli l’autorità di perdonare i peccati, e che quella autorità fu trasmessa ai loro successori, ossia ai vescovi della Chiesa Cattolica Romana. Nascono molti  problemi in relazione a questa interpretazione, se, a tale proposito, si ascoltano le difficoltà che pongono altri fratelli cristiani (non cattolici):
1) Giovanni 20,23 non menziona mai la confessione dei peccati.
2) Giovanni 20,23 non promette mai, e nemmeno accenna, che l’autorità di perdonare i peccati sarebbe stata trasmessa ai successori degli apostoli.
3) Il Nuovo Testamento non afferma mai che gli apostoli avrebbero nemmeno avuto dei successori cui trasmettere la loro autorità apostolica.
Quando si parla di dialogo interconfessionale, bisognerebbe mettere in conto, soprattutto da parte cattolica, la possibilità di rivedere le proprie posizioni, anche su argomenti importanti come quello della confessione, perché la verità si faccia più chiara.
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Tratto da “Un vangelo dal volto umano” di Gaetano Zaralli http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854894679

Provinciale Nemorense, torna fruibile dopo i distaccamenti di alcuni massi la galleria di Nemi

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Si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza sulla strada provinciale Nemorense ed è stata inoltre riaperta la strada all’altezza della galleria. 


NEMI - I lavori si erano resi necessari a seguito del distaccamento di alcuni massi dal paramento murario, al km 3+850, i primi giorni di febbraio.
"Siamo intervenuti tempestivamente insieme alla Città Metropolitana - ha dichiarato il sindaco di Nemi Alberto Bertucci il 29 maggio sul portale del Comune - per mettere in sicurezza una strada che per i cittadini di Nemi costituisce l'unica via d'accesso al paese. La particolare conformazione del tratto di strada ha richiesto anche un'attenta indagine di tipo geologico. Ringrazio la Città Metropolitana che pur con le limitate risorse con cui si trovava a gestire la manutenzione delle nostre strade è riuscita a completare tutto e riaprire la strada proprio nel periodo che ha visto Nemi protagonista con “La Sagra Delle Fragole 2017”. Sono certo che si valuterà, oltre a questo lavoro, un intervento di complessiva riqualificazione dei due ponti di Nemi e tutta l’area adiacente". "Un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo – conclude Bertucci – al vice sindaco Fabio Fucci, e al consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale Giovanni Libanori che hanno contribuito alla tempestiva risoluzione del problema".

Un salto nella Preistoria con la mostra degli alunni della Scuola Primaria di Paganico

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Interessante ed innovativa chiusura di fine anno per la Scuola Primaria di Paganico, che il 29 maggio ha aperto le proprie porte ai genitori per mostrare gli straordinari lavori svolti dagli alunni.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - In particolare, grazie ad un progetto portato avanti dalle maestre Annamaria, Anna, Francesca e Annalinda, gli studenti hanno organizzato e allestito una mostra storica avente come perno centrale Preistoria, Neolitico e Paleolitico. 


Così, in gruppi di bambini, un percorso diviso per "stazioni" ha consentito ai genitori di visitare cartelloni e manufatti interamente realizzati dai ragazzi. Tanti gli argomenti trattati: fossili, armi, strumenti, arte, graffiti, fuoco, abitazioni, pitture rupestri e gli immancabili dinosauri.
I bambini spiegavano ai "grandi" tutto ciò che era esposto, con grande divertimento e soprattutto con una splendida consapevolezza nel mostrare le loro conoscenze acquisite. La mostra, davvero ben fatta, ha colpito anche i genitori che hanno girato per le "stazioni" tutto il primo piano ammirando dinosauri di cartone, manufatti, creazioni tridimensionali e tante altre cose. Tutto il primo piano della Scuola di Paganico, di fatto, è diventato un museo, ma soprattutto ha consentito agli alunni e alle alunne di fare un'esperienza formativa stimolante, innovativa e ben riuscita.


Under 13 F&D H2O, nell'ultima gara della stagione arriva una bella vittoria per il team di Calcagni

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La compagine di mister Calcagni vince 11-9 contro l'Anzio Nuoto B e chiude il campionato con una vittoria. 

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Due reti di Falletta, una di Andolfi, due di Giuliano e addirittura cinque di Aprea A. spianano la strada al successo per le ragazze di mister Calcagni, che hanno offerto un'ottima prestazione coronata da un risultato convincente.
La partita, nonostante il finale reciti un vantaggio di sole due marcature, è stata condotta con personalità dal team veliterno, in vantaggio per tutti e quattro i parziali nel computo totale. Da elogiare la grinta e lo spirito di sacrificio delle giovani atlete, pronte a lottare dall'inizio alla fine. Menzione particolare al portiere Picca, che ha egregiamente sostituito Cecchini. A fine partita, dopo l'11-9, mister Calcagni si è dichiarato estremamente soddisfatto per l'andamento generale della gara: "Siamo giunti al termine di questo campionato e non posso che essere soddisfatto della crescita di queste ragazze, le quali pur giocando sempre contro squadre maschili si sono fatte valere e sono sempre riuscite a dire la loro. I risultati non contano per questa categoria, conta la crescita tecnica, la crescita del gruppo e il bagaglio di esperienza che questo campionato ha lasciato a queste ragazze, che per me è soddisfacente. Anche il presidente Francesco Perillo e il coordinatore del settore pallanuoto Danilo Di Zazzo hanno notato ciò e questo non può che farmi piacere. Voglio ringraziare queste due persone che mi hanno permesso e mi permettono di svolgere questo lavoro aiutandomi e supportandomi nei momenti di difficoltà, i genitori che tutti i giorni portano le ragazze in piscina e permettono loro di praticare questo sport, i dirigenti che mi aiutano in ogni partita, Linda Minopoli che spesso mi affianca come secondo tecnico e Daniele Favale come preparatore dei portieri. La stagione non finisce qui, da lunedì ricominceremo ad allenarci in vista della prossima stagione". Il tecnico Calcagni, oltre a ringraziare i collaboratori e la dirigenza a partire dal presidente Perillo, le ultime parole le spende proprio per le sue ragazze: "A loro devo fare i miei più sentiti complimenti e speriamo - ha concluso - di poter fare meglio in futuro".

F&D: Picca, Iacomino, Simi, Gaibisso, Falletta (2), Andolfi (1), Mele, Castorina, Colonnelli, Giuliano (2), Cappelluti, Aprea G., Aprea A. (5). Allenatore: Calcagni. 

2° Memorial "Bruno Taddei": al "Maracanà" il ricordo del "Primo tifoso dello Sport"

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Una domenica mattina all'insegna dello sport al "Maracanà" di Velletri dove ben quattro squadre, con i loro bambini 2007, si sono sfidate nel ricordo di Bruno Taddei.

VELLETRI - Una persona molto stimata e da sempre vicina allo sport, sia come atleta che come "accompagnatore" dei figli prima e dei nipoti poi. Il signor Bruno, scomparso nel giugno 2015, è vivo nel cuore della famiglia e di tutte le persone che gli hanno voluto bene e lo hanno apprezzato.

La Nuova Vjs Velletri, il Giulianello, il Real e l'Atletico Lariano si sono così sfidate in partite davvero emozionanti. Pareggio per 1-1 all'esordio nel derby tra Vjs e Real, con i rossoneri che vedono tra le proprie fila il portiere e nipote di Bruno, Nikita Taddei, oggi capitano della squadra. Poi la compagine guidata da mister Borraccesi ha battuto 3-2 il Lariano, mentre tra Real e Lariano un pirotecnico 5-5 ha dato spettacolo. Le gare sono state di trenta minuti l'una e alla fine c'è stata un'ultima amichevole dalla forte carica simbolica: mister Petrizzelli, attuale tecnico dei 2007 del Giulianello, era infatti molto legato a Bruno Taddei, suo dirigente accompagnatore. Per questo, nonostante il triangolare fosse già stato organizzato, ci ha tenuto a partecipare con i suoi ragazzi e c'è stata una gara di chiusura che ha visto la Nuova Vjs e il Giulianello darsi battaglia. Allo sport è seguito il ricordo di Bruno, uomo onesto e stimato, come ricordato dal figlio Fabio, che insieme alla madre, allo zio, ai figli e a tutta la famiglia si è occupato di premiare tutti i partecipanti con una medaglia e ogni squadra con una coppa. Tante emozioni e tanto bel calcio per onorare una persona benvoluta che ha sempre vissuto a contatto con lo sport. 

Le premiazioni:

GIULIANELLO


REAL VELLETRI


ATLETICO LARIANO


NUOVA VJS VELLETRI


Viaggio nella Velletri sotterranea: intervista allo speleologo Ruggero Bottiglia (CRS Egeria)

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Un particolare interesse, crescente negli ultimi tempi, sta coinvolgendo la Velletri ipogea, che nasconde acquedotti, cimiteri, anfiteatri, cunicoli, ma anche problematiche come sta accadendo per Piazza Pagnoncelli. A svelarne i contorni è Ruggero Bottiglia membro dell’Associazione CRS Egeria. 

di Valentina Leone

Un’integrazione profonda tra l’ambiente, l’uomo, e le sue tracce culturali, strappate centimetro per centimetro alla terra, emerge dalle parole dello speleologo di esperienza Ruggero Bottiglia: tra la fine degli anni '90 e fino al 2000 trainante al Gruppo Speleologico Anxur di Terracina; dal 2006 impegnato nella ricostruzione del tracciato della Francigena del Sud, prima nel tratto tra Fondi e Fossanova e attualmente nel percorso fra Cori e Castel Gandolfo; da tre anni socio del CRS (Centro Ricerche Speleologiche) Egeria con il quale si sta dedicando allo studio di cavità artificiali.
Dalla lunga presenza dell’Associazione CRS Egeria sul territorio di Velletri scaturisce non solo la conoscenza di strutture straordinarie, come l’affascinante Acquedotto Fontana, ma la coscienza di dover comporre le forze insieme ad altre entità per giungere a una fruizione dei luoghi sotterranei che non sia fine a sé stessa. La speleologia si scopre così, nelle risposte di Ruggero Bottiglia, scienza che può agire sul quotidiano, prevenendo con gli studi eventuali situazioni di pericolo e valorizzando, con un’apertura al pubblico, le espressioni di cultura celate nel mondo sotterraneo.


1) L’Associazione CRS Egeria si sta occupando da tempo dell’esplorazione e dello studio dell’Acquedotto Fontana, opera idraulica seicentesca di eccezionale valore storico che attraversa il territorio di Velletri. I risultati fino a ora ottenuti preannunciano sviluppi di ricerca interessanti?

Crediamo di si, perché è la prima volta che lo studio viene svolto sia prendendo in esame la lunghissima struttura sotterranea, interrotta in più punti da riempimenti terrosi dovuti e franamenti interni o più semplicemente da terra che ha intasato i pozzi di servizio, sia con una attenta analisi di superficie e delle fonti bibliografiche e documentali. Stiamo analizzando tutto il possibile, compresi dipinti d'epoca che possono fornire indicazioni di massima su come si presentava in alcuni punti la struttura in superficie. Un lavoro certosino, che sta andando ben oltre i tempi che ci eravamo prefissati per la "sola" esplorazione sotterranea. Una relazione preliminare, già ricca di spunti che riteniamo interessanti, è stata presentata lo scorso dicembre al Simposio di speleologia in cavità artificiali Mundus Subterraneus che si è svolto ad Urbino, gli atti sono in composizione e saranno stampati entro ottobre 2017. L'analisi di dettaglio, che ha preso in esame anche altre strutture studiate anni fa dalla nostra Associazione nella zona, ci porta a ritenere che nel corso della realizzazione del Fontana vennero intercettante "antiche forme" quattrocentesche, che a loro volta erano forse collegate a strutture più antiche. Quindi il Fontana rappresenta, a nostro avviso, un esempio interessante di gestione delle risorse idriche attuato anche con tentativo di riuso di preesistenti opere idrauliche.

2) A partire dall’inizio dell’anno la questione di Piazza Pagnoncelli è divenuta molto calda, sia per lo scontento degli abitanti della zona, costretti da mesi a limitazioni di transito, sia per la situazione di stallo in cui versa lo scavo. Quale è l’effettiva portata dei reperti ed è possibile procedere a una valorizzazione compatibile con le esigenze della città?

Nonostante la disponibilità espressa dalla nostra Associazione, già presente da tempo sul territorio, non ci è stato possibile effettuare indagini speleologiche nella voragine di piazza Pagnoncelli, affidate ad un’altra società di Roma. Dunque le pochissime notizie in nostro possesso sono quelle pubblicate dagli organi di stampa locali. In generale ogni valorizzazione, soprattutto quando incide in modo sensibile sulla viabilità e quindi sulla vita quotidiana degli abitanti creando disagi oggettivi, dovrebbe prendere in esame strutture di reale interesse per un eventuale futuro sviluppo turistico culturale. Ma non sapendo di cosa si tratta (voragine dovuta a dilavamento? cava? altro?) preferisco al momento non avanzare valutazioni in merito.


3) Come una mappatura delle cavità sotterranee di Velletri, al quale la vostra associazione sta lavorando, può prevenire un caso come quello di piazza Pagnoncelli?      

Conoscereè sempre il primo passo, assolutamente indispensabile, per poter prevenire. Riguardo alle voragini, in particolare quelle legate a strutture sotterranee di origine antropica, cioè realizzate dall'uomo, sono molti gli Enti che se ne occupano da tempo oltre agli speleologi: geologi, Sigea, Ispra, Protezione Civile ecc.  Il fattore vincente potrebbe essere quello di mettere in rete tutte queste strutture. Perché una mappatura dei punti di crollo, eseguita a posteriori ha una sua indubbia valenza statistica, ma per poter tentare di prevenire è necessario analizzare capillarmente dal punto di vista speleologico la situazione ipogea evidenziando le possibili criticità. In questo senso un primo passo importante sarà fatto in occasione del Convegno Nazionale "Ipogei 2017" che si terrà il primo dicembre 2017 a Roma: organizzato dalla Sigea - Società Italiana di Geologia Ambientale e dal Consiglio Nazionale dei Geologi, vedrà per la prima volta un confronto paritetico anche con Protezione Civile, Ispra e soprattutto mondo speleologico: Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana e Federazione Hypogea.       


4) Si può pensare a un effettivo recupero degli ambienti ipogei, sul modello dell’idea da poco annunciata dal Direttore della Fondarc, Claudio Micheli, riguardo a un allestimento nei sotterranei dell’ex Convento del Carmine di una sede per l’esposizione dei prodotti vinicoli?

Perché no? Il vino, esattamente come l'acqua, racconta una parte di storia del territorio. Ma, se possiamo permetterci un piccolo suggerimento (del quale il Direttore certamente non ha bisogno), ci piacerebbe che gli spazi a disposizione non venissero utilizzati per la "sola" esposizione di prodotti vinicoli ma, sull'esempio di altre realtà, per raccontare l'interazione fra vino e geologia, ovvero come i fattori geologici abbiano influito e influiscano sulle diverse coltivazioni a Velletri e nel Lazio. Velletri ha indubbiamente bisogno di un rilancio anche dal punto di vista turistico e quindi ben vengano nuove attrattive, meglio però se legate a progetti che abbiano una valenza anche culturale.   

5) Le competenze del vostro centro di ricerca spaziano anche su territori di diversa competenza comunale. A fronte dell’esperienza di studio sull’emissario del lago di Nemi come si possono valutare le ricerche in corso della terza nave di Caligola?   

Un sogno, al quale crediamo però sinceramente poco. Ma ci farebbe piacere essere smentiti dal ritrovamento. Sarebbe un regalo davvero inatteso.    


6) Oltre alle esplorazioni in fieri, quali sono le prospettive future per la Velletri sotterranea?      

Oggi come oggi più o meno tutti i comuni italiani, piccoli o grandi, stanno pensando a percorsi turistici sotterranei come panacea per risolvere problemi ben più gravi: crisi economica, spopolamento, ecc. Non credo che l'apertura al pubblico di un singolo ipogeo possa rappresentare - purtroppo - un fattore di interesse tale da smuovere flussi turistici. Prima di parlare di Velletri sotterranea va analizzato cosa c'è sotto Velletri, e in questo senso continuiamo a rappresentare la disponibilità della nostra Associazione Egeria CRS (e della Federazione Hypogea della quale facciamo parte) a occuparci di un censimento preliminare. Una volta compresa la reale "consistenza del fenomeno ipogeo" si potrà pensare a se e come attivare itinerari sotterranei. Ma è un percorso da fare insieme: Comune, speleologi, enti preposti alla tutela, esperti di marketing territoriale. Non è facile ma è possibile. E proprio perché vivo qui, mi occupo di speleologia da molto tempo e perché amo questo territorio che continuo a sperare che a qualcuno possano interessare le nostre proposte. Credo che sia una "scommessa" che deve vincere la città di Velletri, non noi singolarmente…

Ruggero Bottiglia
Egeria Centro Ricerche Sotterranee (www.speleology.it)
Hypogea Ricerca e Valorizzazione Cavità Artificiali

  

Coppa di Legno, le finali al "Maracanà": GALLERIA FOTOGRAFICA E TABELLINI

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Finali al "Maracanà": Pizzeria Italia vince ai rigori, Carrozzeria Zaccagnini batte MMP.

di Dario Nocera

VELLETRI - Le finali al "Maracanà", che fa il pieno di pubblico, danno spettacolo e si rivelano combattute sia in A che in B. Ecco tabellini e nomination giocatore per giocatore e squadra per squadra.

FINALE SERIE A

PIZZERIA ITALIA – DETA ELETTROIMPIANTI  9-8 D.C.R. (5-5)

Formazione/marcatori: Latini Riccardo, Castrichella Gianluca, Cavicchia Emanuel, Belli Rossano, Meola Piero, Latini Denis, Agostani Fabirizio 4, Saporosi roberto 1, Belli Diego, Cellucci Fabrizio.

Formazione/marcatori: Cerquozzi Federico, Spallotta Attilio 1, Prati Matteo, Von Putkamer Jescow 1, Romaggioli Daniele 2, Brugnacca Massimo, Mukja Endri 1m Di Bella Federico, bavaglini Daniele.
MG: Agostani Fabrizio (Pizzeria)
MP; Latini Riccardo (Pizzeria)
Arbitro: leone C.


FINALE SERIE B


CARROZZERIA ZACCAGNINI – MMP FOOTBALL CLUB  5-1
Formazione/marcatori: Di Clemente Andrea, Cattini Giancarlo, Sciotti Diego 1, Diodati Angelo, Caponera Marco, Felci Fabrizio, Zoppeddui Anotnio, Favale Massimo, Pantoni Antonio 3, Pennacchi Emanuele, Mollicone Giorgio, Mollicone Paolo 1.
Formazione/marcatori: Mammucari Lucam, Casini Andfrea, Casini Alessandro, Sica Raffaele, Dell’andrea Aldo, Ambrosetti Enrico.
MG: Favale Massimo (Carr. Zaccagniini)
MP: Ambrosetti Enrico (MMP)
Arbitro: Nocera D.


Lista premi Coppa di Legno
Girone unico

Primo classificato  Coppa di Legno (Team Giorgio) - Trofeo
Miglior giocatore   (Luddeni Matteo) )
 Miglior portiere   (Latini Riccardo) )
Miglior realizzatore   (Latini Denis) )
Coppa disciplina  Coppe con logo Maracanà(Euroservices Antincendio e MMP Football Club) ) 

Serie A
Primo classificato girone unico  Team Giorgio
Primo classificato play off  Pizzeria Italia
Secondo classificato play off Deta Elettroimpianti 
Miglior giocatore  trofei  Trusca Gabriel  e Di Bella Federico
Miglior portiere    Tudosa Valentino
Miglior realizzatore   Latini Dennis
Miglior allenatore       Tonino Tani
Allenatore più giovane      Taddei Fabrizio
Coppa disciplina   Team Giorgio

Serie B
Primo classificato girone unico Edilimpianti
Primo classificato play off Carrozzeria Zaccagnini
Secondo classificato play off Mmp Futbool Club
Miglior giocatore  Taddei davide
Miglior portiere Biserna giordano
Miglior realizzatore  Pantoni antonio
Giocatore più longevo Zarra david e Giammateo maurizio
Miglior allenatore  miglior allenatore Serie B: Vita Federico
Coppa disciplina Castelli Romani
Premiato Carlo Vurchio  per l’impegno  dirigente e organizzatore della squadra delle rappresentative delle finali nazionali.



























Tornei estivi al "Maracanà": tanti gol e vittorie per Bar La Fontana e Borussia Team

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Al "Maracanà" bella vittoria del Bar La Fontana e successo di misura del Borussia Team.

di Dario Nocera

VELLETRI - Perdono Norcineria De Angelis e Marco Frutta. Ecco tabellini, comunicato, decisioni del giudice sportivo e statistiche della terza giornata.


BAR LA FONTANA– NORCINERIA DE ANGELI  4-0
Formazione/marcatori: Veroni Edoardo, Cippitani Marco, Martelli Enrico 3, De Massimi Stefano 1, Di Bari Lorenzo, Castrichella Gianluca, D’ Abbruzzi Enrico.
Formazione/marcatori. Carpico Alessandro, Urbani Mauro, Zaccagnini Francesco, Costantini Fabrizio, Nisci Domenico, Bonanni Damiano, Giammatteo Michele, Capretti Alessandro.
Evangelisti Emiliano Agg.
MG: Martelli Enrico (Bar La Fontana)
MP: Veroni Edoardo (Bar La Fontana)
Arbitro: Ottaviani F.


BORUSSIA TEAM – MARCO FRUTTA  5-4
Forazione/marcatori: Petrini Devis 2, Taglioni Alessio, Abbafati Devis, Roccia Umberto, Gagliardini Giuseppe, Cianfarani Luca, Del Gobbo Sandro,
Giuliani Alessandro, Del Monte Alessandro 3, Bagaglini Daniele.
Formazione/marcatori: Bergantini Alessio 4, Saporito Mattia, Amicucci Dario, Ricotta Federico, Cascapera Piergiorgio, Zitulli Leonardo, Ciardi Giacomo, Mattoccia Daniele, Di Caro Walter, Paliante Francesco, Cavallo Davide.
MG: Del Monte Alessandro (Borussia)
MP: Taglioni Alessio (Borussia)
Arbitro: Ottaviani F.


           



Adolfo Graziosi per Casagrande Sindaco: "La nostra lista è la vera novità per Lariano"

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SPAZIO ELETTORALE A PAGAMENTO: in vista delle elezioni amministrative 2017, Adolfo Graziosi parla ai cittadini di Lariano con una lettera in cui spiega la sua esperienza all'interno della comunità e il suo mettersi in gioco per la città a sostegno di Casagrande Sindaco.


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Adolfo Graziosi, lei è candidato per la lista Insieme per Cambiare Lariano a sostegno di Gianluca Casagrande Sindaco: qual è lo spirito che anima la vostra lista e cosa vi unisce sotto lo slogan “Insieme per cambiare Lariano”?

Quella con Gianluca Casagrande candidato sindaco di Lariano è sicuramente la vera novità di questa campagna elettorale. Non soltanto per la eterogeneità dei suoi candidati, provenienti dalle più svariate categorie professionali, ma anche per un importante connubio fra novità ed esperienza, giovani e persone che lo sono meno e che rappresentano al meglio la società larianese, le sue peculiarità, le sue tradizioni e la sua storia. E poi c'è il motto: "insieme per cambiare Lariano " che la dice lunga...perché non sono solamente "rose e fiori" e c'è anche da rimboccarsi le maniche...ed io credo che sulla nostra lista ci siano le figure migliori per farlo nel modo più sano ed utile alla città e non anche solamente all'interesse di pochi e soliti noti! Vede, questi sono due argomenti centrali e fondamentali per lo sviluppo sano ed armonico della città. Ed è proprio su questi temi che l'amministrazione uscente ha evidenziato, purtroppo, tutte le sue lacune e non rispetto delle promesse fatte ai cittadini di Lariano la volta scorsa, 5 anni fa!


Parlando di competenze, visti anche i suoi trascorsi professionali, come è la situazione a Lariano in fatto di parcheggi, viabilità e urbanistica e quali sono le sue proposte per migliorarla?

Se i miei concittadini lo vorranno e ci delegheranno a farlo, elimineremo immediatamente la vessazione sui portatori di handicap che dopo 45 minuti debbono pagare come tutti gli altri più fortunati cittadini. Queste cose non giovano alla immagine della nostra città e a quel senso di solidarietà di cui dovremmo fare bandiera; una roba del genere si può pensare solamente quando vi sono decine di posti dedicati ai diversamente abili e comunque nel rispetto percentuale che la legge impone. Renderemo conformi alla norma del Codice della Strada, i parcheggi esistenti delimitando la carreggiata e l’area di sosta a pagamento. In merito alla viabilità e urbanistica, poiché il centro urbano è costituito in gran parte da strade di dimensioni ridotte ritengo sia necessario attraverso un monitoraggio della viabilità procedere alla creazione di sensi unici.

Uno dei temi sempre validi, in tutte le città d’Italia, è quello delle barriere architettoniche. Spesso per mancanza di cultura addirittura nascono nuove opere che non tengono conto delle persone a ridotta mobilità. A Lariano a suo avviso c’è stata una cura sufficiente di questa problematica?

Con Casagrande si inizierà per davvero una bretella necessaria a trasferire il traffico pesante all'esterno del centro città ed a costruire "passeggiate naturali" fondamentali per migliorare la qualità della vita ed il sostentamento alle attività commerciali ed ai servizi al cittadino. Va fatto un piano dettagliato per eliminare in tempi certi tutte le barriere esistenti! Va votata immediatamente una norma comunale che vieti la realizzazione di qualsiasi infrastruttura se non vi è collegato un apposito servizio per le categorie diversamente abili. Con una mano si "ripara" e con l'altra si deve educare!

Un’altra importante questione che ha anche animato molto il dibattito sui social e tra i cittadini è quella delle rotonde, o rotatorie: a suo avviso possono effettivamente migliorare la viabilità oppure, come in molti asseriscono, spesso sono opere inutili e complesse (come nel caso di quella accanto alla ex stazione Ferroviaria)?

Le rotatorie sono utili, a volte le impongono direttamente dalla Unione Europea. Ma vanno fatte bene ed a misura d'uomo. A quella a cui lei si riferisce, della cui utilità non discuto, mancano strisce per l'attraversamento pedonale e perfino un misero marciapiede. Le pare poco? In definitiva è stata pensata bene ma fatta coi piedi. Va migliorata!

Una delle risorse più importanti di Lariano è il patrimonio boschivo: quali sono le sue proposte e in che modo si impegnerebbe con i cittadini per la valorizzazione dei beni paesaggistici, culturali, archeologici che il territorio offre?

Ambiente e patrimonio boschivo sono per la nostra comunità un patrimonio fondamentale. Dico solamente: lo sia per tutti (abbattimento delle barre di accesso ai boschi) e lo si sfrutti al meglio. Mi farò partecipe di un progetto per lo sfruttamento naturalistico e turistico del nostro bellissimo territorio e verificherò che il taglio dei boschi e la commercializzazione del legname diventi una ricchezza ancora più importante economicamente e creo nuove opportunità. Ne parleremo più approfonditamente appena possibile.

Se dovesse elencare tre ragioni che l’hanno spinta a mettersi in gioco e concorrere per la carica di consigliere, cosa direbbe?

Voglio lasciare ai miei figli ed alle nuove generazioni una Lariano più bella ed ospitale possibile. Un buon ricordo di chi ci ha vissuto prima di loro, insomma. Mi candido anche per questo. Poi, voglio migliorare il rapporto tra amministrazione e cittadini, eliminare definitivamente quello strato di arroganza e cattiva gestione che, soprattutto in questi ultimi anni, ha dato il peggio di se! E poi, mettere a disposizione la mia esperienza, maturata in 40 e passa anni di servizio in mezzo alla gente e con la gente. Se non lo fa uno come me, chi dovrebbe farlo? Io, ce la metto tutta, se i cittadini di Lariano lo vorranno, dedicherò i miei prossimi 5 anni di vita a realizzare le cose che vi ho sopra esposto e che sono in bella mostra sui programmi che, insieme agli altri candidati, stiamo distribuendo nelle abitazione dei nostri concittadini. L'11 Giugno, andate tutti a votare, Lariano abbisogna di una nuova iniezione di fiducia e grande partecipazione. A presto.

SPAZIO ELETTORALE A PAGAMENTO
Committente: Adolfo Graziosi

Atletica Amatori Velletri presenti alla "Corrimaggio 2017"

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Ormai siamo giunti alla 12^ edizione della Corrimaggio Larianese, che si è svolta Domenica 4 Giugno, come ogni anno si svolge tra le strade cittadine. 


LARIANO - Gara impegnativa e ricca di salite e resa ancor più dura dalla temperatura estiva che ha impegnato e messo a dura prova tutti i partecipanti.
Il percorso di 10.8 km prevedeva la partenza da piazza Sant'Eurosia per poi dirigersi in località il Ponte, colle Cagioli e poi su verso il Campo sportivo per poi scendere di nuovo verso il traguardo. Come nelle ultime gare, da diverso tempo a questa parte, l’hanno fatta da padrona le nostre quote rosa raggiungendo ottimi piazzamenti di categoria e il podio con la stratosferica Claudia Leandri prima della sua categoria e 2^ assoluta con 00:46:47, Cianfarani Cristina 1^ di categoria con 00:52:32, Cugini Antonella 1^di categoria con 00:58:05, Pierluisi Fulvia 2^ di categoria con 00:56:00, Simonte Anna 2^ di categoria con 00:55:24, Sciotti maria 3^ di categoria 01:13:55, a seguire Sorrentino Francesca 01:04:07, Monti Rita 01:14:52. Per gli uomini riconquista il podio il nostro veterano Ermacora Simone 2° di categoria con 01:05:08, ottime posizioni per Simonte Fabio con 00:46:28, coppola Eugenio 00:46:29, Di Murro Marco 00:48:51, Giordani Gianfranco con 00:50:51, Cellucci Venerino con 00:52:51 e Mattioli Massimo con 01:01:21. L'Atletica Amatori coglie l’occasione per ricordare che tra Sabato 27 e Domenica 28 Maggio si svolta una delle gare più impegnative della stagione agonistica la 100 km del Passatore, Firenze - Faenza ha visto protagonisti due nostri atleti, il veterano Colucciello Angelo con l’amico di tante avventure alla sua prima esperienza D’Annibale Stefano, che hanno terminato l’avventura in 10:59:32. I nostri più vivi complimenti per aver rappresentato con onore la nostra Associazione.



Sabato 10 giugno alle 18,30 'Perdetevi' alla Libreria Contromano

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Tommaso Giagni presenterà il suo libro Prima di perderti, edito da Einaudi.


VELLETRI - Sabato 10 giugno alle 18,30 presso la libreria Contromano si parlerà di ultime occasioni, di lealtà e di amore. Tutto questo grazie al libro di Tommaso Giagni dal titolo Prima di Perderti, edito da Einaudi.
Quanti di noi hanno sperato di avere ancora una occasione per poter parlare con una persona cara prima di perderla per sempre? Fausto il protagonista del libro di Tommaso Giagni ci riesce. Sinossi: Giuseppe si è ucciso gettandosi dal balcone. C'era da aspettarselo da un frustrato, uno che, dopo le utopie giovanili, si era adagiato a vivere all'ombra del suo ambiente, pur di goderne i privilegi. Cosí almeno la pensa Fausto, il figlio. Un trentenne brillante e di successo, che disprezza lo stile di vita della propria famiglia. Fausto decide di disperdere le ceneri del padre alla periferia di Roma, ma quando versa il contenuto dell'urna se lo ritrova davanti, riapparso come il fantasma dell'Amleto. Giuseppe non vuole vendetta, è lí per una sfida a duello con il figlio. Questa è l'ultima occasione che i due hanno per parlarsi davvero, per dirsi tutto ciò che pensano l'uno dell'altro. Con durezza e lealtà. E con amore. Dopo il suo romanzo d'esordio, che lo ha fatto conoscere come una delle giovani voci piú promettenti della narrativa italiana, Tommaso Giagni racconta con una scrittura profondamente realistica l'allucinazione che è al cuore della nostra piú ordinaria quotidianità. Hanno detto: «Il romanzo di un giovane che fa sentire vecchi, talmente è impastato nel presente e capace di spiazzare». Walter Siti, La Stampa «Leggendo il romanzo di Giagni riconosciamo la consistenza purgatoriale del presente». Giorgio Vasta, la Repubblica Tommaso Giagni è nato a Roma, nel 1985. Ha partecipato a varie antologie, tra cui: Voi siete qui (minimum fax 2007), Il lavoro e i giorni (Ediesse 2008), Ogni maledetta domenica (minimum fax 2010). Per Einaudi ha pubblicato L'estraneo (2012) e Prima di perderti (2016).

"Una domenica al parco": Pinocchio 2.0 in dialetto veliterno ai giardini di viale Marconi

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Nella mattinata di domenica 4 giugno è andato in scena un vero e proprio spettacolo presso i giardini di Viale Marconi, uno spettacolo sia artistico che umano.

Comunicato stampa

VELLETRI - I ragazzi di CasaPound, infatti, hanno scritto ancora una volta una bella pagina per la città di Velletri, organizzando prima la pulizia del giardino e poi la messa in scena di un grande classico come Pinocchio, rivisitato in dialetto veliterno da Lorenzo Canarutto e recitato magistralmente da Chiara Mancuso ed Edoardo Baietti.

Abbiamo quindi voluto sentire il parere a caldo di Paolo Felci, colui che ha organizzato tutto questo.

Buongiorno Paolo, innanzi tutto, soddisfatti di quello che siete riusciti ad organizzare questa mattina?

Buongiorno a te, prima di dire ogni altra cosa vorrei ringraziare chi fin da subito si è reso disponibile ed ha reso possibile un tale spettacolo, ossia: Lorenzo Canarutto, Chiara Mancuso ed Edoardo Baietti. Detto ciò, certamente siamo molto soddisfatti, riuscire a coinvolgere così tanti bambini con le loro famiglie è stato meraviglioso, vederli ascoltare la favola di Pinocchio nel nostro dialetto, giocare con il pallone e correre felici è stata la nostra più grande vittoria.

Oltre a far tornare le famiglie nei parchi, avete anche contribuito a rivalorizzarli, non è così?

Certo, anche quest’oggi, come molte altre volte, ci siamo visti un paio d’ore prima dell’evento per ripulire i giardini di Viale Marconi. Anche in questa occasione siamo rimasti piacevolmente sorpresi, scoprendo, che come già successo ultimamente, è bastato un nostro annuncio sui social con annessa denuncia di qualche giorno fa , per le condizioni indegne in cui versava il parco, per far pulire l’area verde agli addetti comunali. Al nostro arrivo, infatti, abbiamo dovuto provvedere a ripulire molti meno rifiuti rispetto a quelli che avevamo visto pochi giorni fa. Ormai ci serve così poco per smuovere queste persone in dormiveglia perenne.

Un’ultima domanda: avete distribuito dei questionari, come li userete?


I questionari distribuiti questa mattina ci serviranno per leggere più approfonditamente le esigenze del cittadino veliterno, ci daranno spunti per nuove iniziative e ci indicheranno la strada da percorrere quando avremo degli incarichi istituzionali.

Fragole e solidarietà a Nemi: un successo consolidato per l'84esima edizione della Sagra delle Fragole

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Un successo ormai consolidato, sia in termini di presenze che di qualità, per l'84esima Sagra delle Fragole che ha visto domenica 4 giugno migliaia di turisti provenienti da tutta Italia affollare le strade del pittoresco borgo di Nemi.

di Rocco Della Corte

NEMI - Una Sagra che è stata caratterizzata da tantissime iniziative, ma soprattutto ha visto il trionfo della solidarietà con il Sindaco Alberto Bertucci e il suo collega di Amatrice, Sergio Pirozzi, uniti nel segno dell'amicizia e dell'umanità. La raccolta fondi per la ricostruzione è stata una delle cose più belle di una festa che ogni anno vede festeggiamenti diffusi in tutte le vie del centro nemorense.


Danze e canti popolari con le fragolare, degustazioni a base di fragole (la pizza con le fragole un toccasana), musica, negozi aperti e tanti allestimenti scenografici che hanno trasformato i vicoli e le strade nemorensi in grandi giardini espositivi.
La suggestione già di per sé innata che caratterizza il centro lacustre è stata ancora di più impreziosita da tantissime iniziative, come il Nemi Folk, la visita al Museo delle Navi Romane che ha fatto scoprire a tantissimi il prezioso gioiello in riva al lago, le danze e gli stornelli. La festa è proseguita anche con un Mercatino dell'Artigianato, fino alle 19.00, orario tanto atteso da tutti per la distribuzione delle fragole che ormai è divenuta un'altra gradita consuetudine. Per finire spettacolo comico serale in Piazza Umberto I, molto partecipato. Grande la soddisfazione dei promotori e delle associazioni coinvolte nella Sagra, che ha onorato il proprio blasone ospitando con grande organizzazione - anche logisticamente parlando - un flusso turistico destinato a migliorarsi sempre più.



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