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Una marcia della pace ai Castelli Romani: la proposta viene da Velletri

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La proposta del presidente del Consiglio comunale Daniele Ognibene.


VELLETRI - Il rombo della morte non si è mai fermato, echeggia dal cuore del Mediterraneo sospinto dai lamenti dei bambini siriani offesi e uccisi dalla barbarie della guerra. Risuona dai propulsori dei missili che generano morte su morte.

Il suono più assordante però è il nostro silenzio, quello delle donne e degli uomini di questo tempo che sembrano assenti, distratti, spaventati, incapaci. Noi tutti che abbiamo una qualsiasi responsabilità dobbiamo fare qualcosa, non una testimonianza sterile scritta sul qualche post, dobbiamo gridare più forte il messaggio di pace, con lo spirito di sempre, quello che l’umanesimo delle nostre origini ci impone. Propongo di organizzare un’imponente marcia della pace che coinvolga: istituzioni, scuole, terzo settore, famiglie, forze politiche, forze sociali, cittadini, immigrati, tutte le persone di buona volontà come grida, quotidianamente, papa Francesco. Una manifestazione concreta che deve servire a riaccendere le nostre coscienze a capire che la guerra è qui, dietro ai nostri confini, a quelli dell’Europa fragile. Una chiamata di pace, un grido di dolore che parte dall’aula del Consiglio comunale e che spero arrivi fin dentro i meandri della nostra complessa e straordinaria comunità vasta che coinvolga tutte le amministrazioni dei Castelli Romani con la costituzione di un coordinamento organizzativo.

Triplo impegno per i Free Runners, grandi risultati per le donne

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Domenica 2 aprile 2017 si è corsa la ventitreesima Maratona di Roma. Nonostante la pioggia incessante, che ha reso più difficile la corsa, la città eterna ha sempre il suo fascino e regala diversi record.

di Pina Pacifico


ROMA - Annalisa Minetti, nota cantante attrice non vedente, ha corso la sua prima maratona stabilendo il record europeo con il tempo ‘3:47:13, Alex Zanardi conquista la sua sesta vittoria consecutiva in ‘1:10:06 nella categoria handbike.
Ben 13,312 atleti tra italiani, stranieri e paraolimpici hanno tagliato il traguardo. La vittoria sia in campo femminile che maschile è andata agli indiscussi atleti etiopi, per le donne ha vinto Rahma Tusa con il tempo di ‘2:27:21 e per gli uomini Shura Kitata Tola in ‘2:07:28 . Il primo Italiano è giunto settimo e la prima italiana decima. I Free Runners si presentano in via dei Fori Imperiali in 16 con un’ottima squadra femminile composta dalla grande Veronica Correale 25^ assoluta in ‘3:09:51; dalla “guerriera” Oriana Quattrocchi, che oramai spazia con facilità tra trail maratone e gare veloci, piazza il suo record personale in ‘3:20:54; da Stefania Pellis alla sua prima distanza regina conclude con facilità in ‘3:31:46 come Marina Della Bella che alla sua prima maratona e dopo un infortunio chiude in ‘3:44:10.
Non da meno la squadra maschile capitanata del Senatore della Maratona di Roma (titolo spettante a chi ha effettuato tutte le 22 edizioni) Pietro Bernardo che mantiene il suo record chiudendo in ‘5:25:54. Il free più veloce è stato Andrea Todini che taglia il traguardo al Colosseo in ‘3:11:09. A seguire: Massimo Farris che debutta sulla distanza facendo fermare il crono sulle ‘3:15:50; Angelo Colucciello alla sua prima gara in bianco rosso termina in ‘3:20:56; Antonio Testa in ‘3:28:22; Fabio Pietrosanti alla sua seconda maratona ‘3:31:45; l’ultramaratoneta Gianluca Belardini neo free runners ‘3:44:01; Federico D’Amato ‘4:33:35 e Cesarino Bianchi ‘4:38:12. Per tre guerrieri (Giorgio Innocenti Luca Moroni e Simona Fabrizi) purtroppo la gara finisce circa a metà per problemi fisici. Diciotto gli atleti impegnati nel rifornimento spugnaggio del 37° km posto in via del Corso e due impegnati all’arrivo, Romina e Andrea, per consegnare le sospirate medaglie ai finisher.


L'angolo del computer: la "domotica" (domus, casa e robot, lavoro)

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La domotica, termine derivato dall’unione della parola latina “domus” (casa) e “robot” dal vocabolo ceco “robota” (lavoro pesante, schiavitù) si occupa di automatizzare la casa. 

di Stefano Ruffini


Agli albori si basava soprattutto in apparati elettronici fine a se stessi ma con l’avvento del digitale e poi di internet è aumentata la loro interconnessione così come il controllo da remoto; si è quindi coniato un nuovo termine “Internet of things” cioè “internet delle cose”.
A questa categoria appartengono i prodotti della gamma MyDlink™ di facile installazione e costi contenuti. I prodotti MyDlink ™ della società D-Link hanno in comune il fatto di poter essere controllati via internet o in locale con un unico dispositivo: computer, tablet o smartphone (Android o Ios via app), su un’unica schermata facile ed intuitiva. In pratica la D-Link mette a disposizione a titolo totalmente gratuito e senza scadenza un server che funge da portale sul quale potersi collegare previa registrazione e associare tutti i propri prodotti. In questa maniera, ognuno con il proprio dispositivo o anche più di uno contemporaneamente, in qualsiasi luogo del mondo dotato di un accesso internet, può sapere cosa sta succedendo nella propria abitazione o ufficio ed eventualmente intraprendere delle azioni. I prodotti della gamma MyDlink™ sono di vario tipo e con caratteristiche che variano da modello a modello e ogni anno ne nascono di nuovi che abbracciano campi e funzioni diverse. I più noti sono le telecamere con microfono, una gamma molto varia che va dalle più basilari che semplicemente riprendono e trasmettono immagini e suoni sino a quelle più sofisticate motorizzate (in gergo “pan e tilt”) ed i baby-monitor. A seconda del modello possono essere collegate ad internet tramite Lan Ethernet, Wi-Fi o entrambe, possono registrare giorni e giorni di video/audio su una MicroSd consultabile in remoto su uno smartphone o su un computer, possono essere da interni o da esterni, quindi protette dagli agenti atmosferici, con visioni che arrivano sino a 180° in 16:9 (in panoramica) in buona o alta definizione (720p) e vista notturna tramite led ad infrarossi. Tutte hanno la possibilità di configurazioni avanzate del tipo: avvisi fotografici o video via email in caso di un cambio della scena (ad esempio per un’intrusione) o intercettazione di un suono, maschera personalizzabile della zona da controllare (per escludere falsi allarmi come il movimento dei rami di un albero dietro ad una finestra), orari di servizio da monitorare ed altro ancora. Alcune, tramite un accessorio aggiuntivo, hanno anche la possibilità di collegare un altoparlante con il quale poter diffondere la propria voce. Oltre alle telecamere è possibile gestire altri prodotti della stessa gamma: rilevatori di fughe di gas o di perdite d’acqua/allagamenti Wi-Fi che avvisano acusticamente e via internet del problema, sensori anti intrusione e sirene che si collegano ad un hub che a sua volta invia gli allarmi via internet, router tramite i quali si possono monitorare ed essere avvisati sui siti visitati ad esempio dai nostri figli e addirittura un NAS (Network Attached Storage, un apparato collegato alla rete che permette di accedere ad uno o più dischi fissi) da lasciare a casa sul quale memorizzare foto, musica o film in modo da poterne usufruire ovunque, magari per intrattenere un bambino in aeroporto con tablet o far visionare le foto dei nipoti alla nonna che abita distante.

Il confine tra democrazia e utopia: se raccontando i nostri diritti sembra di ascoltare una favola..

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Vorrei raccontare una favola, proprio come quelle che si raccontano ai bambini. Viviamo in una società dove la giustizia è uguale per tutti, come dice la nostra Costituzione, senza distinzioni di classe, di sesso, di razza, di lingua di opinioni e di religione. 

di Antonio Della Corte


Perché in una società civile e democratica conta la persona e non il suo patrimonio e/o il suo potere. Tutti, specie i giovani, hanno la possibilità di esprimere le proprie istanze e partecipare al progresso della società, e non esistono lobby e caste. Ogni cittadino si sente protetto, non ha paura di uscire di casa, magari a tarda sera, e non teme di trovarla devastata al ritorno, si passeggia in piena tranquillità senza la paura di essere rapinati. Tutto è limpido e chiaro, la cosa pubblica è pienamente rispettata, nessuno pensa di rovinarla o addirittura distruggerla.
I servizi pubblici sono erogati in tempi decenti, nessuno è penalizzato e mortificato dalla macchina burocratica, la sanità pubblica è efficiente e accessibile ai cittadini in tempi rapidi. Tutti rispettano le regole, i politici e la gente comune usano un linguaggio rispettoso verso chi la pensa diversamente da loro, nessuno assume atteggiamenti arroganti e prepotenti, e soprattutto viene rispettata la disabilità e le persone che presentano disagio. L’istruzione è il fiore all’occhiello della società e i capaci e meritevoli hanno il diritto di arrivare ai gradi più elevati degli studi, anche se non hanno le risorse economiche. Qualsiasi cittadino è motivato alla partecipazione alla vita politica, la compravendita di voti e il clientelismo sono pratiche sconosciute. Ognuno vota in coscienza con le proprie idee e ideali, esprimendo la propria preferenza ponderando su ciò che la politica ha fatto concretamente e non sulla base di promesse vaghe e aleatorie. Gli amministratori pubblici hanno come priorità e unico interesse il perseguimento del bene comune, salvaguardando l’ambiente in maniera tale da renderlo il più possibile sano e vivibile. L’impresa e lo Stato non monopolizzano ogni aspetto del vivere quotidiano e il sistema dei partiti non è lontano dai bisogni dei cittadini, appunto cittadini e non sudditi. La democrazia nasce dal basso, dalle quotidiane cose concrete, senza solenni enunciazioni di principio. Sembra una favola, e per certi versi lo è, tanto appare utopica una società come sopra descritta, eppure questo dovrebbe essere il normale senso di una comunità democratica. E invece..... ci troviamo nel mondo al contrario di galeaniana memoria, dove i diritti sono calpestati e sfuggono di mano, dove prevalgono logiche e interessi di pochi, una pratica di illegalità diffusa e di conseguente impunità, pratica diventata "normale" e tollerata. Prevalgono l’individualismo e la mancanza di rispetto, e ci si nasconde e ci si giustifica nella “convinzione” che questa è la norma e tutti si comportano così. Tale atteggiamento prelude alla fine dello Stato di diritto, così frequentemente sbandierato quotidianamente proprio da coloro che nei fatti lo negano, segnando l’inizio della prevaricazione e del trionfo della legge del più forte, l’inizio della barbarie. Persistendo questo stato di cose, e continuando a permettere a coloro che hanno, media, potere e denaro, di calpestare i propri simili, adattando a proprio esclusivo favore, in maniera arrogante e prepotente le regole della “democrazia”, finirà che la democrazia è tale di nome ma non di fatto...

Velletri Archeologica: "Tu Marcellus eris" - a cura del Gruppo Archeologico Veliterno

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Anno 23 a.C.: Augusto è console per l’undicesima volta, ma decide di rinunciare alla carica mantenendo “solo” la tribunicia potestas (l’antica prerogativa dei tribuni con diritto di veto e facoltà di fare adottare le leggi da lui stesso proposte) e l’imperium proconsulare maius et infinitum (potere amministrativo e militare superiore a tutti e senza limiti di tempo sulle province e sull’esercito). 

di Ciro Gravier 

Il Senato, ridotto da circa mille a 600 membri, decreta che il mese Sextilis del calendario si chiami d’ora in poi Augustus. A Roma giungono Alessandro e Aristobulo, due dei quattro figli che Erode il Grande, re di Giudea, ha avuto da Mariamne Asmonea, che – sia pure a malincuore – ha fatto uccidere.

Augusto, che compie 40 anni, comincia a pensare alla sua successione. Non ha figli maschi, ma solo un nipote, Marco Claudio Marcello, figlio di sua sorella Ottavia, al quale già da due anni, nel 25, ha dato in moglie sua figlia Giulia.  I due sposi (lui diciassettenne, lei quattordicenne) convolarono in assenza del rispettivo zio e padre Ottaviano, che si trovava in Spagna a dirigere la guerra cantabrica. Ne fece le veci Agrippa, il suo grande amico e collaboratore.
Essendo l’unico maschio della famiglia, Ottaviano aveva cominciato a dargli pubblico spazio facendolo partecipare già a tredici anni al suo trionfo per la vittoria di Azio (al posto d’onore, sul cavallo esterno di destra), poi lo aveva reso “cofondatore” del nuovo collegio degli Arvali, infine per decreto del Senato gli fu accorciato di 10 anni il cursus honorum. Nominato edile, con i soldi dello zio-suocero, il giovane diede fastosi spettacoli e intraprese la costruzione di un grande teatro.

Ora Marcello è un bel giovanottone di 19 anni, ma dalla giovane coppia non è ancora nato nessun figlio. D’altra parte, i due hanno avuto rarissime occasioni di stare insieme: pochissimo tempo dopo la celebrazione delle nozze, Ottaviano lo ha chiamato in Spagna, insieme all’altro giovanotto, il coetaneo Tiberio, figlio di sua moglie Livia. Entrambi sono appena usciti dagli insegnamenti del precettore filosofo accademico con tendenza stoica Nestore di Tarso. Entrambi sono tribuni militari, ed entrambi militano sotto l’occhio vigile di Augusto che li ha messi alla prova per la scelta alla successione. A dire il vero, Tiberio fu inserito solo per accondiscendere a Livia, ma è chiaro che la preferenza di Augusto era tutta per Marcello. Non per nulla, benché fosse già suo nipote, gli aveva dato in moglie sua figlia. Marcello, da parte sua, ne era ultraconvinto, e piantò una grana terribile, come il capriccio di un bambino, quando Augusto, per via di una seria infezione al fegato, consegnò provvisoriamente al più maturo Agrippa l’anello dei sigilli. Fu necessario interporre fra i due una grande distanza: Agrippa fu mandato a governare la strategica Siria, ma questi, conscio della scusa, rispose con un’altra scusa (un raffreddore!) e si limitò a governarla tramite un legato e risiedendo oziosamente nell’isola di Lesbo.

Tornato dalla Spagna, Marcello si tagliò per la prima volta la barba, e mentre Agrippa si crogiolava, turbato, al sole di Lesbo, se ne andò a ispezionare gli immensi cantieri che questi aveva lasciato ancora incompiuti ai Campi Flegrei. È da ritenere che l’idea sia stata delle donne (la madre e la moglie), d’accordo con Augusto, per allontanarlo da Roma, dove infuriava una violenta epidemia, che lo aveva già colpito, debilitandolo: altrimenti non si spiega perché insieme a lui, a Baia, ci fosse anche il valente medico Antonio Musa, che aveva già guarito Augusto dalla grave malattia al fegato, meritandosi onori e perfino l’erezione di una statua accanto all’altare di Esculapio. Purtroppo, verso la fine del mese che da quell’anno in poi si chiamò Augustus, fece una brutta ricaduta, e a nulla valsero i rimedi, prevalentemente bagni di acqua fredda, del grande dottore. Marcello morì nel mese di settembre, alla giovanissima età di 19 anni. Si adombrerà il sospetto, non veritiero ma verosimile, che dietro a questa morte ci fosse lo zampino di Livia.

Augusto ne fu costernato. Ne ordinò esequie solenni in Campo Marzio, la deposizione delle ceneri nel suo Mausoleo, gli fece innalzare splendide statue in materiale prezioso (bronzo dorato o marmo pregiato) che lo rappresentavano come un eroe divinizzato, proseguì i lavori già avviati per l’erigendo teatro fra il Tevere e il Campidoglio e quando questo fu finalmente terminato, nell’anno 13, lo inaugurò dedicandolo a lui, insieme a una biblioteca.
Anche Pompei, di cui Marcello era patronus, gli dedicò delle statue: ce n’era una con una dedica nel Foro Triangolare, e un’altra – o piuttosto la testa – che è stata trovata al piano superiore della Casa del Citarista.
Si avviò così una sorta di glorificazione del defunto originata dalla pietà per la sua tristissima sorte, dal rimpianto per ciò che sarebbe potuto essere ma che la morte crudele e immatura precluse non solo a lui, ma all’intero popolo romano. Cominciò, a quanto sappiamo, lo stesso Augusto che ne pronunciò l’elogio funebre suscitando una commozione universale. Via via in modi diversi anticiparono e seguirono i poeti: gli epigrammatisti greci (certamente Crinagora di Mitilene e forse Antipatro di Tessalonica), Properzio e – soprattutto – Virgilio.

Crinagora di Mitilene, che nel 25 era a Roma come ambasciatore della sua città, fece dono dei cinque libri di Anacreonte [1] ad Antonia, la figlia di Ottavia e di Antonio: era evidente che il dono fatto ad una ragazzina di 14 anni era in realtà diretto alla madre di lei, che era una donna matura e apprezzava la lirica greca. A Marcello, invece, per cui aveva già composto un epigramma in occasione del taglio della prima barba, con un rinvio evidente alla Chioma di Berenice [2], Crinagora regalò l’Ecale di Callimaco [3]con la dedica di un epigramma di tre distici elegiaci, l’ultimo dei quali diceva così: “La sua [di Teseo] forza giovanile sia raggiunta dalle tue mani, o Marcello, e fama simile di nobile vita” [4], chiaro auspicio di gloriose imprese di cui il giovane si sarebbe reso protagonista in futuro.
La sua elegia (III, 18) Properzio la compone dopo la morte del giovane, collocandosi spazialmente sul luogo della tragedia (“l’ombroso Averno” e “l’odiosa Baia”), temporalmente nell’imminenza del rogo funebre (“darai alle fiamme queste cose”)  e mentalmente nella riflessione sull’inevitabilità della morte per tutti (“triste la strada, ma da tutti questa via dev'essere percorsa”). In tal modo, mentre polemicamente “smitizza” il tentativo di apoteosi in atto [5] (“Che gli giovò la stirpe o il valore o l'ottima madre, e frequentare la casa di Cesare?”), accosta il giovane sfortunato all’umanità intera avvicinandolo emotivamente al lettore.
Virgilio, invece, pur collocando la scena a Cuma, trasporta l’ombra del futuro Marcello nei Campi Elisi. Lì, il padre Anchise mostra al figlio Enea le ombre dei grandi uomini che faranno la storia di Roma, la città che sorgerà a seguito delle sue imprese e a proposito della quale annuncia il ruolo di superiore civiltà e di pacificazione dei popoli che i Fati le avranno assegnato, niente meno che l’essenza del principato augusteo: “Tu, o Romano, ricorda di reggere i popoli col tuo impero. Le tue arti saranno: imporre i costumi della pace, essere clemente con quelli che si sottomettono e sgominare i superbi” [6]. Qui Enea vede “avanzare un giovane bello d’aspetto e dalle armi fulgenti, ma con la fronte piuttosto triste e il volto con gli occhi abbassati” [7] e chiede al padre di sapere chi è. E Anchise, dopo un compianto sui lutti che l’invidia degli Dei imporrà alla città di Roma ed una presentazione altisonante del futuro giovane, dice: “Oh ragazzo degno di compianto, tu sarai Marcello! – Tu Marcellus eris!– Spargete gigli a piene mani, che io sparga fiori purpurei e colmi almeno con questi doni l’anima del nipote …” [8].
Composto questo canto, Virgilio lo lesse personalmente in anteprima ad Augusto in presenza di Ottavia, che svenne per l’emozione.



[1]Poeta lirico greco (570 – 485 a.C.), famoso per la sua poesia consolatoria, principalmente d’amore e conviviale, apprezzata per il suo fascino gradevole.
[2]Elegia di Callimaco, parafrasata in latino da Catullo, in cui la chioma che Berenice, moglie di Tolomeo III, ha consacrato ad Afrodite per impetrare il ritorno del marito dalla guerra, dice di essere diventata una costellazione.
[3] Secondo il mito greco, Ecale era una povera vecchia che ospitò Teseo nella sua capanna quando questi si stava recando a Maratona per uccidere il toro che Eracle aveva portato da Creta. L’indomani, la vecchietta offrì un sacrificio a Zeus per ottenere il successo di Teseo, cosa che avvenne. Ma, al suo ritorno alla capanna, Teseo la trovò morta. In suo onore, istituì un tempio e una festa annuale. Sulla vicenda il celebre erudito Callimaco (310-240 a.C.) scrisse un famoso epillio.
[4]Τοῦ σοι καὶ νεαρὸν χειρῶν σθένος εἴη ἀρέσθαι, / Μάρκελλε, κλεινοῦ τ’ αἶνον ἴσον βιότου.
[5]Properzio non si è mai allineato alla politica culturale di Augusto
[6]Tu regere imperio populos, Romane, memento.
   Hae tibi erunt artes: pacisque imponere mores,
   Parcere subiectis et debellare superbos
   (Eveide, VI, 851-853)


[7]… ire videbat
   egregium forma iuvenem et fulgentibus armis,
   sed frons laeta parum et deiecto lumina vultu
  (Eneide, VI, 860-862)
[8] heu, miserande puer, … 
   tu Marcellus eris. Manibus date lilia plenis, 
   purpureos spargam flores animamque nepotis 
   his saltem accumulem donis …

   (Eneide, VI, 883-886)

Escursione sul Monte Artemisio, Corrado Bisini: "Guardiamo le meraviglie che ci circondano"

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Alla vigilia di un importante evento naturalistico-culturale, il presidente de La Spinosa Corrado Bisini ha rilasciato alcune dichiarazioni al nostro Giornale in una piccola intervista che presenta l'escursione prevista per domani.

VELLETRI - Il Monte Artemisio con i suoi boschi meravigliosi è una risorsa enorme per il territorio di Velletri, che se valorizzata - come si sta cercando di fare con queste camminate volte a conoscere e far conoscere - può davvero diventare un'attrattiva per tutti gli amanti della natura. Corrado Bisini presenta l'evento della domenica delle Palme, che vede anche il patrocinio del Parco Regionale dei Castelli Romani.


Quanto è importante questa iniziativa per La Spinosa e per i vostri progetti di escursionismo? 

L’importanza è soprattutto il ricordare di essere parte integrante di un’area protetta: il Parco dei Castelli Romani che ha organizzato insieme a La Spinosa ed al Dopolavoro Ferroviario di Velletri questo evento. Dopo più di 30 anni dalla sua istituzione i tempi sono cambiati e l’ostilità verso l’area tutelata sta diminuendo. Di certo non dimentichiamo che per molti anni siamo stati soli a difendere il Parco e la sua perimetrazione. Quella di domenica 9 aprile è un’occasione per tanti cittadini di Velletri e della provincia di Roma di venire a conoscere i nostri sentieri ed i nostri meravigliosi boschi. 

Qual è l'obiettivo che vi ponete e in continuità con le altre uscite che state organizzando, che feedback riscontrate? 

La nostra iniziativa escursionistica è stata una scommessa per ora vinta. Un calendario impegnativo che può incontrare delle difficoltà. L’obiettivo è “conoscere per tutelare”: quasi tutte le nostre escursioni si svolgono infatti in aree protette. Parchi nazionali o regionali o zone per le quali ci si batte affinché lo diventino come quella dei Monti Lepini. Ovviamente abbiamo un occhio di riguardo per il “nostro” Parco e, al di fuori del calendario stilato, le uscite autogestite si svolgono sul Monte Artemisio, Monte delle Faete e Monte Tuscolo. Insomma vogliamo dare risalto al tesoro che ci circonda camminando sui sentieri “in punta di piedi”, ricordando che nei boschi siamo noi gli ospiti. 

E' a vostro avviso valorizzata a dovere la risorsa naturale che è il Monte Artemisio? 

La “valorizzazione” è un discorso pericoloso che spesso si trasforma in sfruttamento e degrado. Bisogna ponderare su ciò che bisogna fare e farlo nel massimo rispetto, con amore. La segnatura dei sentieri da parte dell’Ente, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, è un grande passo avanti. La fruizione degli itinerari è fondamentale. Altro punto fondamentale è proprio il Rifugio Forestale che deve diventare un centro servizi del Parco, un luogo dove si informa chiunque passi sulla strada sterrata che porta al Maschio d’Ariano e siano disponibili le carte e le altre pubblicazioni a disposizione. 



Quali sono i prossimi progetti in cantiere per gli escursionisti del circolo veliterno? 

A parte il Calendario Escursionistico già definito, con due uscite al mese, abbiamo lasciato spazio a visite culturali e solidali. Queste ultime si svolgeranno nelle aree ultimamente colpite dal terremoto in collaborazione con Amatrice 2.0 e Reseda onlus. Una cosa che ci contraddistingue è il cosiddetto “terzo tempo”: al ritorno dalle escursioni c’è sempre il Dopolavoro Ferroviario che ci accoglie. Mi permetto di ricordare il nostro gruppo facebook “Escursionisti Provvisori”, dove condividiamo idee, foto e nuove iniziative.


Domenica delle Palme: "Il peso di un servizio" a cura di don Gaetano Zaralli

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La Redazione di Velletri Life augura a tutti una buona domenica delle Palme con il "Vangelo dal volto umano" di don Gaetano Zaralli.

      Mt 21,1-11


Un quadro di don Gaetano Zaralli
TESTO
Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un'asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: «Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito»». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
Dite alla figlia di Sion: Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un'asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma.
I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide!
Ben detto colui che viene nel nome del Signore!Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».

COMMENTO
“…giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi,…”

Non si dimentichi cosa era accaduto durante il tragitto che portava Gesù e i suoi amici da Gerico a Gerusalemme.
“Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro: "Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell`uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà". (Mt 20,17-19)
La notizia di carattere topografico che l’evangelista offre, ha un suo particolare significato. Betfage era sul versante orientale del monte degli Ulivi, immediatamente a est di Gerusalemme. Le strade che ora conducono Gesù e i suoi discepoli al breve trionfo, saranno ripercorse, sempre a ridosso del Calvario, da un altro corteo che avrà, questa volta, il sapore della sconfitta e della morte.

“Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un'asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma.”

Un re “mite” che cavalca una “bestia da soma”… Quanta  fatica dover dar retta ad un profeta che dai rotoli di un Testamento, Antico per giunta, vuole condizionare, mortificandolo, il percorso del Messia!… E ci riesce!…
La Chiesa di oggi, che nella sua missione come carta fondante si avvale del Nuovo Testamento, quanto ha di profetico? Dov’è la “mitezza” di Gesù, dove le “asine” che nella loro modestia sopportano il peso di un servizio? E’ sufficiente l’esempio di un Papa a riportare sotto la mastodontica cupola del tempio la modestia e la semplicità di un cristianesimo desideroso di tornare ad incontrare la gente?

“… tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».”

Lo sbaglio che spesso si fa è quello di identificare il messaggio cristiano con il comportamento della persona che veste di bianco, come se in essa si dovessero riconoscere le vestigia di Gesù.
Lasciarsi cavalcare da Cristo Gesù, senza avere la pretesa di sovvertire i ruoli, è oggi più che mai necessario, se si vuole dare un segno autentico di fedeltà al Vangelo, ricordando che la coerenza porta a liberarsi dei mantelli fregiati per stenderli sulla via di un trionfo che è cristiano se è di breve durata.
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Tratto da “Un vangelo dal volto umano” di Gaetano Zaralli http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854894679

La capolista F&D H2O conferma il primato: 8-2 alla Roma Vis Nova

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Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Bella prestazione per la squadra di Velletri che ritrova la vittoria e conferma il primato.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - La Piscina "Tortuga" di Velletri si conferma un fortino inespugnabile e neanche l'ostica Roma Vis Nova ha potuto opporsi alla forza delle veliterne, che hanno messo in campo tutta la loro voglia di riscattare la prima sconfitta in campionato.
Determinazione e grinta per un risultato finale di 8-2 che lascia poco spazio alle interpretazioni, pure se maturato in un match dove gli avversari hanno venduto cara la pelle come dimostra il secondo parziale terminato per 1-0 in favore delle romane. Partono subito forte le ragazze di Di Zazzo, che chiudono il primo quarto sul 3-0 con la doppietta di Clementi e il gol di Antonacci. Nel secondo tempo Lollobattista illude le capitoline con una rete che di fatto consegna la vittoria del parziale alla Roma Vis Nova, ma nel terzo tempo l'F&D H2O è devastante: quattro reti, siglate da Rosini, Antonacci (doppietta anche per lei) e ancora Clementi vanificano la pur bella marcatura di Risivi. Le veliterne si divorano almeno un paio di occasioni da gol nette (una traversa e una bella parata del portiere ospite), e si arriva all'ultimo tempo.
Il gol di Bagaglini suggella una vittoria mai apparsa in dubbio, e conferma il primato della squadra di Velletri. Nel post gara soddisfatto mister Di Zazzo: "La partita non è mai stata in discussione, l'abbiamo controllata dall'inizio alla fine con una buona prestazione da parte di tutta la squadra. I gol di Bagaglini, Antonacci, Clementi, Rosini ci hanno consentito di vincere con un punteggio importante, ma vorrei fare un elogio a Linda Minopoli, sugli scudi in varie occasioni, nonostante un problema alla spalla. Ringraziamo Physiolife per averla rimessa in sesto in maniera perfetta. Segnalo anche il buon rientro di Chiara Altrini, che oggi all'esordio ha fatto il suo. Complessivamente sono soddisfatto". L'F&D H2O resta prima con 31 punti, +4 sulle seconde Acquachiara e Vela Ancona che hanno a loro volta vinto. Prossimo turno il 23 aprile contro la Cosernuoto, fanalino di coda: il tempo di rifiatare e le ragazze di Di Zazzo torneranno in acqua per riprendere al meglio la marcia.



F&D H2O: Minopoli, Altrini, Sathianon, De Marchis, Zenobi, Rosini (1), Antonacci (3), Clementi (3), Passaretta, Ercoli, Turchi, Bagaglini (1), Mordacchini.
Allenatore: Di Zazzo

ROMA VIS NOVA: Cavaniglia, Ricciardelli, Magrini, Imparato, Raco, Lollobattista (1),  Fortugno, Gregori, Risivi (1), Secondi, Ciccariello, Angiulli, Murri.
Allenatore: Carapella

Parziali: 3-0 / 0-1 / 4-1 / 1-0



Continua la fuga della Fortitudo di mister Leoni verso l'Elitè: battuto un ottimo Falasche

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La compagine veliterna vince soffrendo contro un ottimo Falasche.


di Sergio Andreozzi

ANZIO - Alla fine di una partita maschia e molto combattuta la capolista Fortitudo Velletri riesce a superare un ottimo Falasche e mantenere inalterato il vantaggio nei confronti dell’Unicusano Fondi.
Davvero una bella gara quella vista sul terreno di gioco della compagine anziate con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto alla ricerca entrambe della vittoria finale. Fondamentale in questo contesto la rete del vantaggio dei veliterni giunto al decimo del primo tempo grazie ad una buona giocata di Pantoni. Gol che ha scosso i padroni di casa, intenzionati a rendere difficile la vita della capolista. Da questo momento sarà un susseguirsi di ottime giocate dall’una e dall’altra parte con i vari Castro, Di Vito per le Falasche, Limotta e Reali per la Fortitudo a mettersi in luce con azioni pericolose. Ad inizio secondo tempo arrivava la rete del pareggio ad opera proprio di Di Vito che sfruttava un errore dell’estremo difensore castellano per correggere in rete di testa un calcio d’angolo. Nei minuti seguenti saranno ancora i padroni di casa a sfiorare la rete del vantaggio in un paio di occasioni. A questo punto i ragazzi allenati da mister Leoni superavano la fase di crisi e cominciavano a spingere sull’acceleratore colpendo a più ripresa la porta avversaria. Bravissimo l’estremo difensore delle Falasche in almeno tre occasioni, prima su Andreozzi da fuori e poi su Limotta e Ponziani con tiri ravvicinati. E’ il preludio alla rete del tanto sospirato vantaggio per la prima della classe che giungeva a cinque minuti dal termine grazie ad un bel gol di testa del bomber Limotta ben servito da Righini. Con la vittoria ed i tre punti conquistati sul temibile campo delle Falasche la compagine veliterna supera un ulteriore tappa di avvicinamento alla conquista del campionato. Ora pausa di riflessione per la Pasqua e poi di nuovo in campo in casa contro il Racing. Per la Fortitudo sono scesi in campo: Perciballi, Lungarini, Castellano, Reali (Segna), Sorrentino, Celli, Massaccesi (Mancini), Andreozzi, Limotta, Ciampricotti (Righini), Pantoni (Ponziani). 

Panchina: Grossi, Cavola, D’Abruzzi. 
Allenatore: Mirko Leoni

"La NATO e le nuove sfide alla sicurezza internazionale nel mondo contemporaneo" all'IPSSAR "Tognazzi"

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Il 7 aprile 2017 l'I.P.S.S.A.R. "Ugo Tognazzi" di Velletri ha ospitato nel suo Auditorium l'ultima delle lezioni di storia per le classi Quinte nell'ambito del Progetto Ar.Cu. (Arte e Cultura). 

Redazione IPSSAR


VELLETRI - Il Prof. Fabrizio W. Luciolli, Presidente del Comitato Atlantico Italiano e dell’Atlantic Treaty Association, apprezzato per la sua attività di formazione in varie istituzioni militari ed accademiche, e, dal 2000 al 2015, Docente di Organizzazioni Internazionali per la Sicurezza, Politica Militare e Politica di Sicurezza Nazionale presso il Centro Alti Studi per la Difesa, ha coinvolto gli studenti - ormai prossimi agli esami di maturità - in un viaggio appassionante dalla fondazione dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico quasi 70 anni fa (1949), fino alle nuove, impegnative sfide alla sicurezza dei nostri popoli nel mondo contemporaneo.

Grande concentrazione e partecipazione degli allievi e professori hanno accompagnato la sua lectio magistralis che, ad un piglio divulgativo ma estremamente preciso e documentato, ha accompagnato l'utilizzo di preziose mappe, diagrammi e filmati volti ad illustrare la complessità di compiti della NATO. 




Edoardo Baietti torna in tv: dal 20 aprile ne “Il programma del secolo”

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A distanza di neppure un mese dal successo a Modena de “Il Caso Majorana Show”, lo spettacolo teatrale che ha conquistato la Capitale nei suoi nove anni di repliche, il concittadino attore e giornalista Edoardo Baietti torna sul piccolo schermo. 


VELLETRI - Nonostante le sue ultime apparizioni da protagonista come attore cinematografico e televisivo risalgano a circa cinque anni fa (fra le più importanti, quelle da protagonista ne “Il destino ha quattro zampe” con Lino Banfi, “Commediasexi” con Sergio Rubini e le cinque stagioni ininterrotte della serie cult di Disney Channel “Quelli dell’intervallo” nel ruolo antagonistico di Spiffy), Edoardo non ha mai smesso di cimentarsi nel teatro professionistico.
Per la televisione, invece, i suoi interventi irriverenti hanno più volte spiazzato e divertito i telespettatori di Forum, il programma di attualità targato Mediaset dove Edoardo è opinionista. Questa volta, però, si passa a TV2000, per uno show in prima serata condotto da Michele La Ginestra: “Il programma del secolo”. “Si tratta di un progetto incredibilmente interessante”, ci spiega Edoardo, “che mette a confronto passato e futuro attraverso uno scontro generazionale. Non vediamo l’ora di iniziare, ci sarà da divertirsi, e forse anche da riflettere.

Io, come al solito, non farò altro che essere me stesso (il che effettivamente suona un po’come un discorso da candidata a Miss Italia)”. Il particolare stile di comicità di Edoardo, che fa coincidere una straordinaria seriosità mimica con inaspettati (e talvolta crudi) siparietti di assurdità verbale, potrebbe uscir fuori anche in questa occasione… Un sentito in bocca al lupo al nostro collega, che potremo vedere come protagonista di puntata già il prossimo 20 aprile alle 21,05.

Velletri va a scuola a Copenaghen per i parcheggi "intelligenti"

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Una delegazione veliterna si è recata in visita a Copenaghen in Danimarca per uno scambio di buone pratiche sulla mobilità sostenibile e sulla gestione digitale dei parcheggi. 

COPENAGHEN - L’incontro è stato organizzato da Easy Park, la società internazionale che gestisce la sosta on-line a Velletri e che riveste un ruolo leader nel settore della sosta innovativa. Due giorni per conoscere quali sono le opportunità e visitare un sito dove l’innovazione è già realtà.
Infatti la Danimarca è il primo paese in Europa dove il 100% della sosta è coperto da sistemi digitali ovvero dove i parcometri classici sono andati in pensione. La delegazione veliterna era composta dall’assessore ai Parcheggi e all’Innovazione Luca Masi, dal consigliere comunale Francesco Cavola nella sua doppia veste anche di referente della Velletri Servizi per la gestione dei parcheggi e da Giovanni Navacci della Velletri Servizi. Nella prima giornata è stato possibile verificare l’intero sistema di gestione dei parcheggi e della sosta perfettamente integrato in unica piattaforma che consente un rapido controllo e una gestione efficiente. Sistemi di riconoscimento delle targhe, gestione dinamica e on-line dei permessi, integrazione di parcometri intelligenti: il tutto collegato a un sistema centrale che provvede a fornire le informazioni in tempo reale. Controlli più semplici e rapidi, riduzione dei costi di gestione e maggiore vicinanza al cittadino utente che ha diverse possibilità di pagare la sosta senza più incorrere nei rischi della sanzione. Nonostante l’evoluzione del sistema danese, inteso come organizzazione urbana è stato possibile individuare alcune analogie con Velletri che consentiranno a breve di introdurre alcune innovazioni per la creazione di un sistema integrato e digitale che porterà benefici anche ai cittadini di Velletri. Innanzitutto va detto che Velletri è uno dei comuni dove l’utilizzo dell’App Easy Park in Italia sta riscuotendo il maggior successo, nel mese di marzo si è superata la quota del 5% della sosta pagate con App e il trend e in crescita costante. A breve è prevista una nuova campagna informativa che farà certamente aumentare gli utenti. «Una visita costruttiva – dichiarano l’assessore Luca Masi e il consigliere Francesco Cavola – che ci ha permesso di conoscere una realtà di avanguardia dalla quale possiamo imparare delle buone pratiche. Con orgoglio abbiamo appreso che Velletri gode di profonda stima da parte dei manager danesi che vedono con favore i progressi che stiamo facendo come smart city. Anzi confidano entro breve tempo di utilizzare proprio la nostra città come modello italiano da mostrare come un caso di successo. Per farlo sono disposti anche a fare investimenti e noi li agevoleremo con un progetto concreto e innovativo che metteremo a punto nei prossimi giorni e che farà cambiare, in meglio, le abitudini dei cittadini anche di quelli che non usano ancora l’App». Sul fronte dei sistemi di controllo dei trasgressori ci sono ampi margini di miglioramento, per effettuare il controllo di una macchina è sufficiente puntare lo smartphone sulla targa, un lettore digitale verifica immediatamente se la sosta è pagata, viceversa provvede a elevare la sanzione. Presso la municipalità di Frederiksberg, area amministrativa interna alla città di Copenaghen, è in funzione anche una macchina in dotazione alla polizia locale che controlla oltre 100 macchine ogni ora con un sistema di telecamere ad altissima efficienza. «L’App è il primo passo – concludono i due esponenti dell’amministrazione comunale – adesso dobbiamo procedere con la digitalizzazione ovvero uniformare i sistemi in modo che ogni macchina parcheggiata sia conosciuta dal sistema attraverso la targa, questo vale sia per le soste temporanee che per i residenti e per coloro che detengono permessi. Una sfida necessaria alla quale non ci sottrarremo, anzi grazie gli stimoli acquisiti in questi due giorni lavoreremo nella giusta direzione».

I ragazzi della Clemente Cardinali portano all'Artemisio “Io disobbedisco”: mai più scarpette rosse

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“Io disobbedisco”: questo il titolo dello spettacolo teatrale rappresentato dai ragazzi della scuola media Clemente Cardinali, andato di scena lo scorso 7 aprile sul prestigioso palco del Teatro Artemisio di Velletri. 


VELLETRI - Uno spettacolo emozionante, forte e diretto, incentrato su una tematica impegnata e purtroppo sempre attuale: quella della violenza sulle donne. Perché di femminicidio ogni giorno si continua a morire, anche in Italia…
Sotto la guida delle docenti Enrica Gasbarri, Imma Pastore, Giulia Rufini, e davanti ad un pubblico partecipe e visibilmente commosso, i ragazzi si sono trasformati in abili attori, leggiadri ballerini-interpreti ed esperti cantanti e musicisti, per dar voce a chi non può o non riesce a disobbedire alla violenza. Su quel palcoscenico, dove tutto è finto ma niente è falso, ha così preso vita uno spettacolo scritto e pensato per scuotere le coscienze, fatto di recitazione, musica (cantata, suonata, interpretata e di sottofondo), danza e poesia: così le arti si sono unite per esplodere in un grido di dolore per le tante, troppe, vittime di femminicidio. Una ferita aperta e sanguinante per l’intera società moderna, che si rinnova ogni qualvolta la cronaca nera ci porta alla ribalta l’ennesima storia; una ferita che mina la salute delle famiglie e che colpisce anche i bambini, vittime innocenti ma spesso testimoni consapevoli … Un errore parlare di amori malati o passionali, perché l’Amore non picchia e non uccide, mai: quando accade, amore non è.

Si apre il sipario: sul palcoscenico quattro ragazzi espongono al pubblico i numeri del femminicidio, partendo da un testo scritto dalle stesse insegnanti: ogni numero, ogni parola è pesata dalla recitazione, sottolineata dai vari strumenti suonati in scena, rappresentata dall’entrata di alcune ragazze. Buio. Prende vita adesso la presa di coscienza e la forza delle donne: due canzoni, “Combattente” e “Nessuna conseguenza” di Fiorella Mannoia, cantate, ballate e recitate dai ragazzi, sono separate dall’emozionante recitazione a specchio di altre due ragazze della poesia “A tutte le donne” di Alda Merini. Forza e speranza spezzate in scena nella parte più toccante dello spettacolo: cinque ragazze-angelo, vestite di bianco, una alla volta recitano e raccontano al pubblico la propria storia su estratti di testi di “Ferite a morte” della Dandini. Sono donne che appartengono a mondi diversi e lontani, di estrazione sociale diversa, che hanno “scelto” di avere accanto uomini diversi, ma tutte e cinque andranno incontro allo stesso destino: essere uccise dai loro compagni. E sono loro a parlare in prima persona, con una recitazione drammatica ma giocata su un linguaggio dai toni leggeri ed ironici, per sensibilizzare.
Le ragazze escono lasciando sul palco un paio di scarpette rosse, le loro, simbolo della loro morte. Entrano allora cinque ragazzi, con in mano fiori rossi (camelie, fatte dagli stessi), che in visita alle loro madri, figlie, sorelle, amiche, colleghe, ormai morte, lanciano un grido di denuncia e di speranza e chi è ancora in tempo di denunciare. Lo spettacolo si chiude sull’ultima canzone cantata, suonata, ballata e recitata dai ragazzi: “Vietato morire” di Ermal Meta. Entusiasta il vice sindaco Marcello Pontecorvi, che si è complimentato con le insegnanti chiedendo loro una replica dello spettacolo.

Approvato il piano industriale per la Velletri Servizi: soddisfatta la maggioranza, scettiche le opposizioni

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Consiglio Comunale rovente quello di venerdì scorso. L'assise comunale ha infatti approvato, con l'appoggio della maggioranza e l'unico voto contrario di Pennacchi (SI), il piano industriale e di ristrutturazione della Velletri Servizi.

VELLETRI - Il commento dell'assessore al Bilancio Marilena Ciarcia è stato estremamente positivo: "E' una giornata importante, per certi versi storica, e diamo certezze a tanti lavoratori e a tante famiglie. Approvare questo piano industriale significa salvare la Velletri Servizi in cui come amministrazione abbiamo sempre creduto". 
Sulla stessa lunghezza d'onda gli altri membri della maggioranza, mentre l'opposizione non ha partecipato al momento del voto. Subito pervenute, tramite comunicati, commenti, tweet e quant'altro le reazioni da parte di chi invece non è affatto convinto di quanto approvato, a cominciare da Paolo Trenta, assente per motivi lavorativi. Il capogruppo pentastellato, in una lunga nota stampa che si può leggere integralmente sul sito del Movimento Cinque Stelle di Velletri (CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTA STAMPA INTEGRALE) si è detto critico e non ha dubbi sul fatto che: "le responsabilità sono dell’amministrazione comunale che non ha svolto il controllo analogo e diretto la gestione nel modo corretto, trattando i rapporti con la sua “figlia” come se fosse una società qualunque, e ponendone ai vertici persone inadeguate, portandola oggi quasi alla chiusura. D’altra parte non credo che vi sia una grande perdita economica, quello che versiamo oggi lo avremmo dovuto fare negli anni, in quanto la società si è sostenuta “trattenendo” (per sopravvivere) quello che invece avrebbe dovuto versare nelle casse comunali. Tuttavia, questo modo di lavorare sempre sul filo del rasoio, senza risorse e senza gestione non ha consentito di ottenere quel grado di efficienza necessario per dare maggiore efficacia alle attività della Velletri Servizi, che si sarebbero tradotte in maggiori entrate per il comune e migliori servizi ai cittadini. In poche parole oggi ci si crogiola di aver salvato la Velletri Servizi, e ce lo auguriamo tutti, ma nessuno dice che si poteva fare prima evitando di arrivare in situazione di emergenza". Ancora più dura la nota stampa di Patto Popolare per Velletri, che per bocca di Lamberto Trivelloni e Fabio Taddei sta conducendo una vera e propria campagna sui social network attaccando la titolare delle deleghe al Bilancio: per l'ex assessore e l'ex consigliere alla Toponomastica vi sono tante incongruenze, come testimoniato dai documenti postati. In più, a detta degli esponenti del neonato movimento civico, "vi sono i consiglieri comunali tenuti al controllo e pure una denuncia presentata alla Procura della Repubblica. Il fatto che anche quest'anno i cittadini di Velletri verranno spremuti come limoni, con i tributi al massimo consentito dalla legge italiana, è un altro dato di fatto. Non ho ben capito, che dicono Ciarcia e Servadio? - scrive ironicamente Trivelloni in un post - Festeggiano a pranzo? (l'allusione è ad una dichiarazione apparsa su una testata on line in cui il primo cittadino si è detto desideroso di festeggiare per aver salvato la Velletri Servizi, ndr). Buon per loro, ma 53.000 "velletrani" quando capiranno come stanno realmente le cose avranno tutt'altra reazione, purtroppo". Patto Popolare, inoltre, aveva contestato pesantemente l'assessore Ciarcia proprio in merito al comunicato stampa diramato la scorsa settimana accusandola di aver mistificato la realtà. Unico consigliere ad essere rimasto in aula e aver votato contro il piano di riorganizzazione è stato Stefano Pennacchi, capogruppo di Sinistra Italiana, che ha dichiarato: "Le partecipate devono essere uno strumento per il Comune, i piani industriali sono ben altra cosa, non basta fare la lista della spesa, serve una politica manageriale e di sviluppo di ampio respiro. Per il 2018 serve costruire una spazio di sinistra aperto e plurale che parli chiaro e sia di rottura con queste politiche". La lista delle reazioni è destinata ad allungarsi, il dibattito si è infiammato anche sui social dove molti esponenti politici hanno detto la loro, a favore o contro il piano votato. Per ora, comunque, il piano industriale è stato votato e non ci sarà alcuna liquidazione. Dall'amministrazione sottolineano come l'approvazione del piano sia servita proprio ad evitare il licenziamento dei dipendenti, circa 70, con 300.000 euro per ripianare il debito. Non vi sarà più l'anticipo economico che veniva trattenuto direttamente dall'Azienda e ciò significherebbe non avere più perdite annuali come accaduto negli ultimi anni.

Lega Calcio a 8, primato di Kaos non in discussione. Tanti gol nelle gare disputate al "Maracanà"

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Doppia vittoria per Kaos e blitz importante di Bagaglini Impianti.

Si ringrazia Dario Nocera per i tabellini e i risultati

VELLETRI - Prosegue al "Maracanà" la Lega Calcio a 8, appassionante campionato amatoriale UISP che coinvolge sempre più il dinamico centro sportivo veliterno. Ecco com'è andato l'ultimo turno.



PATTY CART – BORUSSIA 0-4
Assente Patty Cart

RAYO VELLETRANO – BAGAGLINI IMPIANTI  5-6
Formzizone/marcatori: Biancifiori Luca 2, Felci Paolo, Fratarcangeli Davide, Massimi Francesco, Mezzacapo Leonardo 1, Pagnozzi Angelo, Papa Oliviero 1, Rovetto Marco 1.
Formazione/marcatori: Cannizzaro Giuseppe, D’Albenzio Daniele 2, Petrongari Andrea, recine Simone 2, Cedroni Lorenzo 1, Grazioni Alessadro, Digiacomantonio Daniele , Fabi Simone, Bagaglini Davide 1.
MG: Recine Simone (Bagaglini)
MP: Di Giacomantonio Daniele (Bagaglini)

Arbitro: Nocera D.


MARACANA – DECO ART  2-2
Formazione/Marcatori: Capretti Alessio, CaRPICO Alessandro 1, Costantini Fabrizio, trivelloni Alessio, Valeri Marco, Sciotti Luca, Vita Federico, Zaccagnini Francesco, Evangelisti Emiliano.
Formazione/marcatori: Abbondanzieri Alessio, Ambrosetti Enrico, Crespi valerio, D’Alessandro Diego, Mazzi Paolo 1, Pirani Cristian, Sugamosto valerio, Varesi Piercarlo 1.
MG: Valeri Marco (Maracana)

MP: Trivelloni Alessio (MAracana)
Arbitro: Santantonio D.


BORUSSIA TEAM – CENTRO ESTETICO KAOS  6-7
Formazione/marcatori: Barnaba Giancarlo 1, Abbaiati Davis, Batoli Claudio, Conca Michael 2, Del Monte Alessandro 3, gagliardini Giuseppe, mastrantonio Simone, Roccia Umberto, Rotelli Marco.
Formazione/marcatori: Castellano Fabio, Castrichella Alessio 1, Cerci Fabrizio, De MArchis Fabio, Di Tullio Cristian 2, Fabi Loris, Mafferi Andrea, Spallotta Sandro 1, Turchetta Alessandro 3.
MG: Del Monte Alessandro (Borussia)

MP: Batoli Claudio (Borussia)
Arbitro: Nocera D.


PONTEGGI LUCAINI – CENTRO ESTETICO KAOS   1-5
Formazione/marcatori: Bastianelli Dario, Bonanni Alessio, Corbi Alessio, Corsetti Stefano, Ferrante Carlo, Bernardi Francesco, Manciocchi Andrea 1, Taddei Davide, Recine Riccardo.
Formazione/Marcatori: Campagna Ulderico, Castellano Fabio, castrichella Alessio, Cerci Fabrizio, Fabi Loris 2, Petorelli Emanuel 2, Spallotta Sandro, Turchetta Alessandro, Veroni Edoardo.
MG: Fabi Loris (Kaos)

MP: Veroni Edoardo (KAOS)
Arbitro: Leone C.


ME WE – SAN GIULIANO CITY  0-0
Formazione/marcatori. Bianchi Alessio, Centrofanti Luca, Centrofanti Manuele, Di Cori Alessandro, Fieramonti Valerio, Lanna Guglielmo, prosperi Giovanni, Rossi Simone, Sebastiani Umberto, Talone ercole, vacca Filippo.
Formazione/marcatori: Agostani Fabrizio, Bernardi Alessandro, De Massimi Stefano, Del Ferraro Luca, Fanella Marco, giordani Eugenio, Tora Gabriele, Calcagni Daniele, Tora Crsitian, Della Vecchia Ginaluca.
MG: Calcagni Daniele (San Giuliano)

MP: Bernardi Alessandro (San Giuliano)
Arbitro: Santantonio D.











Eternit a Ponte di Mele, Taddei a tre mesi dall'accaduto ritorna sui fatti: "Ci sono incongruenze"

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Il gennaio presso la Scuola Primaria ed Elementare “Pio ed Amedeo Moretti” in Via Ponte di Mele furono rimosse alcune lastre di eternit durante le lezioni.

VELLETRI - La situazione fu denunciata da Fabio Taddei, di Patto Popolare per Velletri, che a distanza di mesi torna sul caso che provocò l'intervento della Polizia Locale e della ASL. Sull'accaduto arrivarono le spiegazioni dell'assessore Andreozzi, ma l'ex consigliere PD rincara la dose a distanza di tempo parlando di incongruenze sui fatti accaduti. 

"Ecco la ricostruzione cronologica e documentale dei fatti accaduti - scrive Taddei di P.P.V. in una nota stampa - a cominciare dal  9 novembre 2016, quando con determina dirigenziale (n.1110), l’Ufficio Ambiente del Comune di Velletri, approva un preventivo di 903,07 € iva compresa per la rimozione di un serbatoio di eternit presso il bagno di Porta Napoletana; il 7 dicembre 2016, arriva agli uffici comunali una mail di segnalazione di presenza di eternit presso la Scuola di Ponte di Mele; 3) il 13 dicembre 2016, il dirigente dell’Ufficio Ambiente, con affidamento (Prot. n.201160047184), dà mandato alla ditta che ha presentato il preventivo poi accettato di procedere ai lavori di rimozione eternit a Porta Napoletana; il 9 gennaio 2017una ditta diversa toglie delle lastre di eternit in un edificio all’interno del plesso della Scuola di Ponte di Mele, senza autorizzazione come riscontrato da verbale della ASL e da relazione di servizio della Polizia Locale; il 10 gennaio 2017, dopo l'accaduto, il dirigente dell’Ufficio Ambiente “ordina con Estrema Urgenza” (Prot. n.20170000826), che con lo stesso preventivo cioè allo stesso costo dei lavori concordati per Porta Napoletana deve bonificare dalla presenza di rifiuti pericolosi anche i siti delle scuole di Colle Palazzo, Ponte di Mele, Via di Lazzaria e zone limitrofe; infine, in data 11 gennaio 2017 dall’Ufficio Manutenzione viene scritta una lettera (Prot. n.1074 del Settore VI) al Dirigente di settore, dicendo che la ditta chiamata è addetta solo alla manutenzione e non alla movimentazione di materiali pericolosi, e che ha agito di propria iniziativa". Ricostruita la cronistoria, Taddei pone all'amministrazione dei quesiti: "Perché una ditta non autorizzata bonificava la scuola di Ponte di Mele il 9 gennaio? Chi gli ha detto di procedere?". L'ex consigliere denuncia la negligenza del Comune anche per altri lavori non eseguiti, a suo avviso, in maniera certosina citando "Via Ilaria Alpi (che collega Viale dei Volsci col tribunale ed il quartiere 167), progettata senza marciapiedi e senza illuminazione, poi realizzata anni dopo, nonostante sia un’arteria di costruzione recentissima, oppure di interi quartieri costruiti con strade quasi sempre senza marciapiedi e strette, a volte da non consentire una normale sosta, ed un agevole passaggio ai mezzi di soccorso: Via Artemisia Mammucari, Via dei Bastioni, Via Vittorio Marandola, Via Acquavivola , Via Colle Palazzo, Via Lando Conti, Via Ugo La Malfa". "I tecnici - continua Taddei di Patto Popolare - devono progettare e realizzare gli interventi con la giusta tecnologia e a norma di legge, mentre la politica deve dare indirizzi giusti e reperire le risorse economiche per realizzare i progetti. La politica, nel nostro caso, annaspa nonostante abbia avuto decine di milioni di € in più, e dovrebbe invece pretendere che i lavori si facciano come dice lei".  "Il risultato finale di questo caos amministrativo - conclude Taddei - è che la ditta non autorizzata è stata multata e denunciata alla Procura della Repubblica, ed i bambini ed il personale della scuola esposti alla fibre di amianto dell’eternit".

Coppa di Legno, Team Giorgio primo in A, Carrozzeria Zaccagnini in B: ecco le gare del "Maracanà"

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Grande vittoria per Team Giorgio che batte Deta Elettroimpianti, in Serie A, nello scontro tra la prima e la seconda. Pizzeria Italia vince e sorpassa Deta al 2° posto.

Si ringrazia Dario Nocera per tabellini e risultati.

VELLETRI - In Serie B, invece, Carrozzeria Zaccagnini batte di misura Blue Green e resta sopra di un punto ad Edil Impianti, a sua volta vincitore contro Castelli Romani. Ecco tutti i risultati.

SERIE A


TEAM GIORGIO – DETA ELETTROIMPIANTI  8-2
Formazione/marcatori: Dascalu Adi 3, butoi Paul, Latu Valeriu 4, Tufosa Valentin, Trusca Gabriel 1, Idershai Hasan, Dascalu Vasile.
Formazione/marcatori. Cerquozzi Federico, Spallotta Attilio, Prati Matteo, Von Putkamer Jescow, Romaggioli Daniele, Mukja Endri, Dei Bella Federico 1, Abbaiati Michele 1, Giorgi William.
MG: Latu Valeriu (Team Giorgio)
MP: Tufosa Valentin (Team Giorgio)
Arbitro: Leone C.

DECO ART – REAL MADRID0-5
Assente DECO ART
Arbitro: Santantonio D.

EUROSERVICES ANTINCENDIO . PIZZERIA ITALIA  3-6
Formazione/marcatori: Villari Paolo, Bruffa Dario 2, Ferraro Cristian, Tani Giorgio, Spiniello Lorenzo 1.
Formazione/marcatori: latini Riccardo, Cavicchia Emanuel 1, Belli Rossano 1, Meola Piero 1, Latini Denis 1, Bavaglini Patrizio, Belli Diego, Mancini Valerio 2.                                                                                                           
MG: Mancini Valerio (pizzeria)
MP: Latini Riccardo (Pizzeria)
Arbitro: Nocera D.

SERIE B


MMP FOOTBALL CLUB – FEMAR/CARROZZERIA FAVETTA   7-4
Formazione/marcatori. Mammucari Luca, recine Riccardo, Corbi Alessio, Giammatteo Maurizio, Casini Andrea, Recine Simone 1, Casini Alessandro, Dell’andrea Aldo 4, Ferraro Maicol. 1.
Formazione/marcatori. Polini Giuliano 1, Favetta Daniele 1, Biserna Giordano, Veroni Massimo 1, Dominizi Mirko, Leoni Emanuele 1, perciballi Daniele, Di Lazzaro Manuel.
MG: Casini Alessandro (MMP)
MP: Bisertna Giordano (Femar)
Arbitro: Nocera D.

EDIL IMPIANTI – CASTELLI ROMANI   8-2
Formazione/marcatori;: Taddei Luca, Recine Patrik, Cupellaro Matteo 4, Olivera Allex Ramos, Calcagni Alessio, Esposito Daniele 1, Taddei Davide 1, Bracchetti Daniele, Bastianelli Marco 2.
Formazione/marcatori. Mastrostefano Marco, Zaccagnini Luca 1, Cianfarani Roberto 1, Marienlli Lorenzo, Maikano Samir, Ponzo Massimo, Guarino Marco.
MG: Cupellaro matteo (Edil Impianti)
MP: Taddei Luca (Edil Impianti)
Arbitro: Leoni A.

CARROZZERIA ZACCAGNINI – BLUE GREEN  4-3
Formazione/marcatori: Di Clemente Andrea, Cattini Giancarlo, Sciotti Diego 2, Caponera Marco, Favale Massimo, Pantoni Antonio 1, Pennacchi Emanuele 1.
Formazione/marcatori. Mancini Stefano, Di Veronica Manuel 1, Arata Giacomo, Moranti Diego 2, Paffetti Alessio, Mancini Leopoldo, Bucci Fausto, Di Cori Alessandro.
MG: Pantoni Antonio (Zaccagnini)
MP: Di Clemente Andrea (Zaccagnini)
Arbitro: Santantonio D.

           





La Banca Popolare del Lazio ti accompagna alla 32esima “Mostra Agricola di Campoverde”. Buoni sconto per chi si registra sul portale TerreLab

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Banca Popolare del Lazio offre la possibilità di visitare la Mostra Agricola di Campoverde (dal 22 al 25 aprile e poi dal 29 aprile al 1 maggio) a prezzi scontati. 

di Fabio Ciarla


CAMPOVERDE - Chi volesse ottenere la riduzione sul biglietto di entrata, dovrà solo compilare il modulo di richiesta disponibile sul portale TerreLab (www.terrelab.it), riceverà subito il tagliando da presentare alle casse della Mostra.
La Banca Popolare del Lazio sostiene da sempre il mondo dell’Agricoltura, incentivando negli ultimi anni gli sforzi grazie ad un rinnovato impegno e a nuovi strumenti. Tra questi il portale TerreLab, all’interno del quale aziende, professionisti e semplici appassionati del mondo dell’agroalimentare, possono trovare informazioni e servizi utili. Lo scopo della banca è quello di fornire uno strumento strategico soprattutto a chi già fa o a chi voglia iniziare un’attività imprenditoriale nel settore. Iniziative realizzabili anche grazie ai finanziamenti agevolati, i fondi europei, le garanzie statali e a tante altre soluzioni possibili da ricercare insieme agli esperti della Banca Popolare del Lazio. In quest’ottica si è deciso quindi di sposare gli sforzi della TRE M srl, organizzatrice del più grande evento regionale dedicato al settore, premiando la partecipazione di appassionati e curiosi. La Banca Popolare del Lazio regalerà buoni sconto da 1 euro a quanti si registraranno sul portale Terrelab (www.terrelab.it) e sarà presente a Campoverde con un proprio spazio informativo. La Banca Popolare del Lazio dà quindi appuntamento a tutti alla 32esima edizione della “Mostra Agricola Campoverde”, che si terrà dal 22 al 25 aprile e dal 29 aprile al 1 maggio 2017 ad Aprilia (via Pontina Km. 54 - uscita Campoverde Sud), per trascorrere una giornata all’insegna della natura, della cultura e del territorio.

La Virtus Velletri ha incontrato gli amici sponsor: si è parlato di risultati raggiunti e progetti per il futuro

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Pomeriggio di ringraziamenti e bilanci quello di lunedì 3 aprile, la Virtus Velletri ha infatti invitato gli amici sponsor per un aperitivo presso il bar Alterego di viale Salvo D’Acquisto per un momento rilassante nel quale esporre i risultati raggiunti e i progetti per il futuro. 

di Fabio Ciarla


VELLETRI - La società gialloblu, che ha ormai compiuto i venti anni di attività, sta affrontando una stagione importante, che vede consolidarsi il ruolo di realtà di riferimento per la pallacanestro a livello regionale, pur scontando ancora diverse difficoltà a livello di risorse.
Anche per questo è stato importante incontrare quelle realtà imprenditoriali che hanno sposato nel tempo la progettualità della Virtus, per ringraziarli del sostegno che da una parte alleggerisce gli sforzi della proprietà e dall’altra fornisce la necessaria stabilità per realizzare iniziative di ampio respiro. D’altronde, come ha tenuto a precisare Claudio Valentini che nella Virtus ha funzioni di Direttore Generale, la vita della società si basa sui genitori dei ragazzi, che danno un contributo fondamentale all’organizzazione, sullo staff tecnico e direttivo, sempre pronto a sopperire a qualsiasi necessità, e appunto sugli sponsor. Nello specifico i ringraziamenti sono andati a: Caffè della Stazione, Ristorante L’Arena, Scavo Assicurazioni Allianz, Mamey, SG Impianti, La Meccanica di Cavola Moreno, Elettronica Colasanti, C.O.F., Ecolflero, Autolinee SATI, La Saponeria, Hotel Miramonti di Prati di Tivo, Cinema Augustus, Ristorante McDonalds di Velletri. La Virtus conta a oggi oltre 300 iscritti, di cui 160 giovani e giovanissimi, seguiti da 17 tra istruttori e tecnici abilitati. Oltre alla prima squadra maschile, che disputa il campionato di Serie C Silver dando largo spazio ai giovani del vivaio, quest’anno sono 9 i gruppi giovanili, compreso uno femminile. Senza dimenticare le attività in corso con la società “sorella” Virtus Ariccia, in particolare per il gruppo Under 20, e le idee che si stanno mettendo in campo per allargare questo tipo di collaborazione ad altre società del territorio, per creare finalmente un polo unico, con capacità di sviluppo importanti per i ragazzi e tutto il movimento cestistico a sud di Roma.
Tra queste iniziative figura anche la quarta edizione del Camp giovanile estivo, programmato per i nati dal 2009 al 2003, che si svolgerà ad Arcidosso in provincia di Siena e vedrà la partecipazione dei gialloblu insieme ai ragazzi della Virtus Ariccia, della Virtus Valmontone, della Vis Nova di Roma e delle altre società collegate. Un appuntamento importante per i ragazzi e per le società, per il quale sono già aperte le iscrizioni (info in Segreteria Virtus presso la palestra Polivalente dal martedì al venerdì, orario 16.30-19.30). “Con questo piccolo riconoscimento – ha concluso Valentini donando ai vari responsabili una targa ricordo – vogliamo ringraziare i nostri amici sponsor, confermando come il loro appoggio sia comunque e sempre funzionale alla creazione di valore. Da una parte quello economico grazie alla circolazione di fondi utili allo sviluppo di attività e al rimborso dell’impegno di tanti giovani istruttori, dall’altra quello etico ma altrettanto importante di far crescere oggi buoni atleti che saranno, domani, bravi cittadini”. Terminato l’aperitivo lo staff Virtus si è rimesso subito al lavoro per l’importante partita di Serie C di sabato 8 aprile alla Polivalente contro la Sam Basket Roma, una vittoria significherebbe dormire sonni quasi tranquilli in vista di una salvezza decisamente meritata. Altre informazioni sono disponibili sul sito della Virtus all’indirizzo www.virtusvelletri.it e sulla pagina Facebook ufficiale www.facebook.com/virtusvelletribaske
t.

Corsi di scultura con Stefano Piali al Polo "Juana Romani". Grande successo per le conferenze di Onorati

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Il circolo artistico la Pallade Veliterna promuove presso il Polo Espositivo "Juana Romani" un corso di scultura per un numero limitato di partecipanti diretto da uno dei più importanti scultori italiani presenti sul territorio.


VELLETRI -  Iniziano i laboratori didattici che il circolo artistico la Pallade Veliterna intende promuovere presso il Polo Espositivo "Juana Romani". Nel rispetto della normative di sicurezza saranno ammessi solo un numero limitato di partecipanti per il primo che parte, quello di scultura diretto dal Professor Stefano Piali, uno dei maggiori scultori italiani presenti sul territorio.

Stefano Piali, pittore e scultore, nasce a Roma il 28 gennaio 1956. Già dall’adolescenza manifesta l’esigenza di esprimersi attraverso il disegno e la pittura. Frequenta dapprima il Liceo Artistico di via Ripetta e nel 1978 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove approfondisce le tecniche della scultura sotto la guida del maestro Pericle Fazzini. Sceglie di vivere a Marino dove insegna nella sezione di discipline plastiche presso l’Istituto d’Arte “Paolo Mercuri”. Dai primi lavori emergono le tematiche su cui si concentra l’interesse e la riflessione dell’artista: la metamorfosi, il movimento e il volo, eroi, centauri e cavalieri, sono i protagonisti di un viaggio nell’inconscio, di un cammino verso l’infinito alla ricerca di nuove dimensioni. Il suo lavoro di artista si sviluppa parallelamente sulla pittura e sulla scultura, spaziando dal marmo, al bronzo, all’argilla, alle resine, per passare alle tecniche pittoriche con altrettanta naturalezza, in una ricerca che, come egli stesso ha affermato durante un’intervista con il critico Ludovico Pratesi, gli permette di “trasformare nello spazio le figure dipinte nelle tele. (…) Le forme che animano i dipinti si trovano poi nelle sculture in marmo o in bronzo”. Per informazioni ed iscrizioni potete contattare il polo allo 3454085606 oppure passare nelle ore di apertura della struttura (lunedì - venerdì 9 - 12 / 16- 19 e domenica 10.30 - 12.00). A seguire partiranno i laboratori di ceramica e pittura; quello di pittura sarà diretto dal maestro Paolo Veneziani.


Intanto un altro evento di spessore: è stato il sindaco emerito di Marino Ugo Onorati con due incontri di alto spessore culturale a illustrare ai veliterni e agli ospiti la figura di Giacomo Carissimi prima e di Zaccaria Negroni poi, nel cui ricordo si sono risaldati ancora di più i rapporti di collaborazione tra Velletri e Marino. Grazie all'attuale amministrazione comunale guidata dal Sindaco Carlo Colizza dalla scorsa Festa dell'Uva e del Vino è partito un cammino comune per la valorizzazione del territorio. Caldeggiata dall'assessore alla cultura Marinese Paola Tiberi in occasione della Mostra Triennale è stata portata a termine una operazione destinata a segnare la storia il prestito temporaneo del busto in bronzo di Giacomo Carissimi realizzato nel 2005 su commissione del Sindaco Onorati dai ragazzi del Paolo Mercuri di Marino diretti da Stefano Piali. Si tratta della prima volta che l'opera lascia l'atrio della sala consiliare di Palazzo Colonna dalla sua realizzazione. Questo ci ha permesso di conoscere attraverso l'esposizione di Ugo Onorati la grande figura di questo musicista barocco che ha segnato la storia musicale europea. Sabato 8 aprile invece sempre con Ugo Onorati ci siamo fermati per conoscere la figura di Zaccaria Negroni senatore eletto nel collegio di Velletri figura di rilievo prima nel mondo dei circoli cattolici dei primi del Novecento nel cui ambiente conobbe Piergiorgio Frassati poi come membro della resistenza castellana è primo sindaco di Marino dopo la liberazione. Fu un difensore dell'artigianato e delle scuole d'arte mettendo come priorità nel dopoguerra la riapertura di quella marinese di cui fu preside. Non sono mancati altri appuntamenti come il brindisi con l'autore della Vigna dei Poeti e l'apertura del polo per l'open day organizzato per la presentazione di Enjoy castelli romani 2017. 


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