L’Auditorium della Casa della Cultura e della Musica è pronto per ospitare un ricco calendario di eventi che di fatto inaugureranno la prima collaborazione tra la Fondazione Cultura e un’associazione, quella di Colle Ionci.
Un nutrito programma, sul modello che ha già riscosso un grande successo la scorsa estate nella medesima location – come ricordato anche da Valeriano Bottini – e che ora viene riproposto. La nostra Redazione, oltre a pubblicare il programma degli eventi con date e orari, ha fatto alcune domande sia a Valeriano Bottini che a Claudio Maria Micheli, per conoscere le aspettative intorno a questa stagione concertistica.
Valeriano Bottini, l’Associazione Colle Ionci già da tempo organizza dei concerti di qualità. Qual è il vostro campo d’azione e quali sono gli eventi che avete finora organizzato? Quando e da dove parte la vostra storia nel campo musicale?
Non è facile rispondere, quasi sempre un pensiero con ottica, diciamo, retrospettiva genera una riflessione, anche inconsciamente, selettiva. Certamente la musica in generale ed i concerti in particolare, come eventi artistici performativi, hanno rappresentato la parte più ampia nella attività dell’associazione, che non si è limitata a questo, almeno in anni meno recenti. L’associazione opera dal 1999 con oltre 1200 eventi organizzati, cronologicamente tracciati e documentati sul nostro sito. La visione di fondo è cercare di abbracciare, valorizzare e sviluppare certi aspetti del mondo della musica come qualità, creatività, professionalità, crescita sociale che non si coniughino con parole come successo o consenso, ma ne ricerchino altre: opportunità, recupero, sperimentazione, valorizzazione, ricerca. E’ chiaro che questo non si realizza con il solo impegno dei musicisti ma necessita anche di tutti gli altri soggetti, sia beneficiari – il pubblico – sia partner di un progetto culturale. Le valutazioni di politica culturale nazionale o regionale non mi pare siano contemplate direttamente nella sua domanda; vorrei però toccare questo argomento limitandomi a dire che, personalmente, sono stato sempre apertamente critico – se non altro per i risultati non conseguiti a livello di diffusione della musica - della gestione operata negli ultimi 25 anni almeno. Per ritornare all’attività dell’associazione è naturale che questa si sviluppi principalmente per progetti pluriennali che affrontino uno spettro molto ampio di problematiche: ricerca e riqualificazione degli spazi, stimolo e provocazione delle istituzioni, recupero di strumenti storici, commissioni di nuove opere, sostegno ai giovani compositori, pubblicazioni, documentazione, divulgazione. Negli ultimi anni, si è affiancata l’attività dell’A.M.Ro.C. Accademia di alto perfezionamento Musicale Roma Castelli, nata attorno alle esperienze dell’associazione sopratutto per la parte di alto perfezionamento musicale, con seminari, masterclass, corso di composizione, ricerca, pubblicazioni editoriali.
La stagione concertistica in arrivo al Carmine come si comporrà e che aspettative avete riguardo gli appuntamenti in cartellone?
Per noi è un ritorno quello nell’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica a Velletri, dopo essere stati chiamati a collaborare la scorsa estate dall'assessore Ilaria Usai. Devo dire che insieme in modo entusiasmante, per le aspettative ed il gradimento suscitati, abbiamo portato avanti una bella serie di concerti ed alcune partecipate lezioni-concerto. Ecco quindi che quella che ci vedrà dal 5 marzo di nuovo al Carmine è in realtà la prosecuzione della stagione che avevamo programmato già dallo scorso anno. Il Direttore artistico della Fondazione, il maestro Claudio Micheli, che conosciamo ed apprezziamo da lunga data, ha valutato positivamente sia la qualità artistica del progetto che il lavoro prodotto nel tempo dalla nostra associazione. Avremo artisti di livello assoluto, Carlo Grante, Ivan Donchev, le Sorelle Noemi ed Eniko Gorog, il Duo chitarristico Pace –Poli Cappelli, il Duo Spinedi e progetti originali molto interessanti su Claude Bolling, Piazzolla-Mulligan, Bach, Liszt. Ci aspettiamo un ottimo riscontro. In parallelo, come associazione, inizieremo una serie di incontri e lezioni concerto all’interno delle scuole medie di Velletri, a partire da aprile fino ad ottobre 2017.
Il Direttore Artistico della Fondazione Cultura Claudio Micheli, invece, prima di entrare nel merito della stagione concertistica ci ha tenuto a ribadire l’importanza della collaborazione tra la nuova realtà cittadina e l’associazionismo. Micheli, da musicista, comincia proprio dalla musica conscio della qualità delle proposte portate avanti dall’Associazione Colle Ionci.
Direttore Micheli, tra i primi progetti della Fondazione è stata data molta importanza alla musica: cosa ci può dire della stagione concertistica che prenderà il via a marzo presso l’Auditorium della Casa della Cultura della Musica?
Non poteva essere altrimenti...sto scherzando naturalmente. Con i collaboratori che hanno condiviso da subito lo scopo della Fondazione ci stiamo muovendo su più fronti contemporaneamente mettendo ogni giorno sul piatto idee e progetti. Non mi aspettavo tanto entusiasmo da parte di associazioni e professionisti che stanno abbracciando il mio pensiero e le idee che voglio portare avanti in questo periodo di direzione artistica. Ho avuto sorprese positive anche dagli scettici della prima ora, e trasversalmente anche dal mondo della politica, e ne sono più che felice... La strada è in salita, lo si sapeva, ma non voglio essere annoverato tra coloro che ripetono continuamente che in questa città non succede mai nulla... Ho già detto che l'arte e la cultura non cadono dall'alto bisogna farle nascere dal basso e coltivarle nel tempo, e questo nuovo movimento che si sta formando intorno alla mia primordiale idea di rinascita può farcela, ne sono convinto. Mi pentirei sicuramente di non averci almeno provato. Mettere insieme tutte le forze artistiche e culturali che mi sono vicine è il minimo che possa fare, discutere e interfacciarmi con loro, sperando che ogni giorno che passa diventino sempre di più, insieme ce la possiamo fare! Ma tornando alla grande Musica inizieremo questa collaborazione con l'Associazione Culturale Colle Ionci e il suo deus ex machina Valeriano Bottini, grande promotore di cultura, non solo musicale, una persona seria e competente che ha sposato subito la mia idea dell'Uniti si vince! Una stagione concertistica di alto livello professionale ed artistico, che metterà in campo giovani musicisti già affermati ed artisti di calibro internazionale come ad esempio, tra gli altri, il concertista Carlo Grante, che terrà anche una Masterclass, e nomi che leggerete nel programma generale. La rassegna si svolgerà presso l'Auditorium della Casa della Cultura, un gioiello di acustica naturale che gratifica finalmente chi ci deve suonare ed esprimere il proprio talento musicale. Questa prima trance di appuntamenti arriverà fino all'inizio dell'estate per poi continuare naturalmente... l'idea è quella di non fermarsi mai e farla diventare un cardine nella programmazione musicale della nostra città.
E’ di fatto il suo primo progetto svolto in collaborazione con un’Associazione culturale: che impressioni ha avuto e quali sono le aspettative, anche in virtù della necessità/eventualità di collaborare con altre associazioni del territorio?
Ha detto bene: il primo di molti che ho intenzione di lanciare o rilanciare. Voglio che queste nostre locations, Teatro Artemisio compreso che spero di riavviare prima dell'estate terminati i lavori di maquillage, vivano continuamente di luce propria, irradiando arte, cultura, idee, sperimentazioni, movimenti artistici, spettacoli, concorsi, poesia, teatro, musica, etc... e ho bisogno di sentire la vicinanza di coloro che operano sul territorio e la voglia da parte di tutti di intraprendere una nuova via di rinascita culturale, ma questa volta lavorando tutti insieme, ognuno con il proprio bagaglio artistico messo a disposizione del vicino. Questi sono i miei contatti: direzioneartisticafondazione@gmail.com e seguente recapito telefonico 392 9993934, pronto ad ascoltare chiunque voglia mettersi in gioco seriamente, non approfittando dell'impegno e degli scopi della Fondazione per una mera e solitaria occasione atta a far crescere solo il proprio orticello, cosa che non porterebbe da nessuna parte tranne che alla contemplazione di pochi ed al compiacimento personale, operazione vana e completamente inutile per la città. Ci tengo a dire inoltre che nel mondo scolastico ho trovato da parte di dirigenti, maestre e professoresse intervenute nei miei incontri, un feedback positivo e voglia di fare... e questa è una bella partenza per portare il nostro messaggio tra i ragazzi... ottimizzando le forze cercando, con progetti dedicati alla formazione artistica, di riuscire a cambiare qualcosa e ridurre il gap che allontana i veri Maestri dell'arte dalle generazioni che vivono nei mondi virtuali e vuoti degli smartphone, lotta dura... ma in un film di Spielberg qualcuno diceva... chi salva una vita salva il mondo intero... ci accontenteremo intanto di informare i ragazzi che esiste anche dell'altro.... Chissà... magari stupendoli.... Ero nella sede della Fondazione, non scorderò mai la bocca spalancata di un alunno delle scuole medie il quale durante una visita guidata presso la Casa della Cultura, guardando uno degli affreschi dello splendido porticato, non riusciva più a chiudere stupefatto e catturato dall'espressione del volto di un frate sbiadito dipinto centinaia di anni fa…bellissimo!