9 Settembre 1996 – 9 Settembre 2019: nel 23Eesimo anniversario della scomparsa di Ruggero Mastroianni al Polo Espositivo Juana Romani – Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola con “E la nave va” di Federico Fellini il ricordo di un genio del montaggio.
di Alessandro Filippi
Uno degli eventi in attesa della VII edizione del Velletri Wine Festival “Nicola Ferri” si svolgerà il prossimo 9 Settembre quando con la proiezione del film “E la nave va” di Federico Fellini ricorderemo un genio del montaggio cinematografico, Ruggero Mastroianni. Fratello minore di Marcello, era nato a Torino 7 Novembre 1929, suo padre era il fratello del celebre scultore Umberto Mastroianni. Ruggero fin da ragazzo inizia a lavorare come addetto del giunto al montaggio alla SAFA Palatino di Roma; là, con il passare degli anni si inserisce sempre di più nell’ambiente del cinema romano. Verso la metà degli anni cinquanta inizia a lavorare come assistente per montatori del calibro di Serandrei e Cinquini, due fra i più noti nomi del montaggio in Italia, per film diretti tra gli altri da Luchino Visconti, Mario Monicelli e Pietro Germi. Il primo film da lui montato è del 1959: “Vento del Sud” di Enzo Provenzale. Monta poi per un numero crescente di registi, giovani come Elio Petri o già affermati come Mario Monicelli, fino ad arrivare alla metà degli anni sessanta a diventare di fatto uno dei più richiesti montatori italiani. Nel 1965 inizia la sua collaborazione con Federico Fellini per il quale monta “Giulietta degli Spiriti” per poi lavorare a capolavori come “Amarcord”, “Satyricon”, “Casanova”, “Prova d’Orchestra”, “La Città delle Donne” fino a “E La nave va”, “Ginger” e “Fred”. Luchino Visconti lo vuole al suo fianco e a partire dal 1967 monta “Lo straniero”, “La caduta degli Dei”, “Morte a Venezia”, “Luduwing”, “Gruppo di Famiglia in un Interno”, “L’innocente”. Tra i registi che gli si sono affezionati maggiormente va citato Francesco Rosi che lo coinvolse per una impresa rimasta nella storia, il montaggio di “Salvatore Giuliano” in sole 72 ore per mandare il film a Venezia. Una sola volta nella sua vita è stato al di là della macchina da presa, quando accettò la parte di Scipione l’asiatico in “Scipione detto anche l’africano” diretto da Luigi Magni a fianco del fratello Marcello nel ruolo di Scipione l’africano. Ruggero rappresenta un capitolo fondamentale della storia del cinema italiano e dedicare a lui insieme a Mario Scaccia l’edizione 2019 del ‘Velletri Wine Festival Nicola Ferri’ fa parte del percorso intrapreso nel 2017 nel recupero della memoria del grande cinema italiano che fece epoca nella Roma degli anni del secondo dopoguerra affinché i giovani possano avvicinarsi a questo straordinario patrimonio artistico. Per questo il 29 Settembre verrà inaugurata una sala del Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola dedicata a Ruggero Mastroianni dove oltre ad essere ripercorsa tutta la sua carriera ci saranno le testimonianze dei tecnici che hanno contribuito al successo dei film del grande maestro romano.