Si svolgeranno sabato 6 luglio alle ore 11:00, presso la chiesa della Sacra Famiglia di Nazareth a Roma, i funerali di Antonio Perelli, attore e regista teatrale, Presidente Nazionale della UILT - Unione Italiana Libero Teatro, scomparso nella mattina di giovedì 4 luglio.
Nato a Cuneo il 5 dicembre 1946, nel 1969 ha conseguito la laurea in Filosofia. È stato docente di italiano e latino e Dirigente Scolastico. Ha creato nel 1991, ed ha diretto a partire dal 1997, il Laboratorio Teatrale del Liceo Scientifico Statale "Francesco d'Assisi" di Roma, dove ha operato come aiuto regista con la regista Marina Francesconi, come adattatore di testi, regista ed attore, realizzando 19 spettacoli di ogni genere che hanno ricevuto premi e riconoscimenti, partecipando a numerosi Festival dei Laboratori Scolastici. Ha partecipato come attore, aiuto regista e regista a numerosi spettacoli all'interno di varie Compagnie, e dal 1999 ha recitato stabilmente nella Compagnia "Divieto d'Affissione" di Roma diretta da Franco Tuba. Ha creato (prima di Benigni) lo spettacolo "Quattro passi con Dante", recitando e spiegando Dante con canti della Divina Commedia a memoria. Ultimo evento: presso l'Auditorium dell'Università della Tuscia, a Viterbo, nel 2012. Ha creato nel 2007 il "Mercoledì letterario" presso il pub-teatro "Essence" di Roma, animando serate teatrali, letterarie, musicali e culturali di vario genere fino al 2013. Esperienza proseguita fino al 2019 presso il Circolo Culturale "La Traccia" di Roma con i "Martedì letterari". All'interno della UILT - Unione Italiana Libero Teatro, è stato dal 2004 al 2005 Direttore del Centro Studi della UILT regionale del Lazio, dal 2006 al 2011 Segretario della UILT Lazio, dal 2011 al 2014 Consigliere Nazionale con incarico di Vicepresidente, e nel 2014 è stato eletto Presidente Nazionale, incarico che ha mantenuto fino all'ultimo giorno della sua vita. In qualità di Presidente ha - tra i numerosi eventi promossi - permesso la realizzazione dell'edizione 2016 del Festival Nazionale UILT presso il Teatro Artemisio-Gian Maria Volonté di Velletri.
Mentre, una notte, se n'annava a spasso, / la vecchia Tartaruga fece er passo più lungo de la gamba e cascò giù / co' la casa vortata sottinsù. Un Rospo je strillò: - Scema che sei! / Queste so' scappatelle / che costano la pelle… - Lo so: - rispose lei - / ma, prima de morì, vedo le stelle. (Trilussa - La Tartaruga)