Vincere un Premio Andersen, avere all’attivo centinaia di racconti e decine di opere pubblicate e saper parlare con schiettezza, spontaneità e simpatia ai ragazzi delle Scuole Medie: questo è Gabriele Clima, protagonista del giovedì mattina organizzato dalla Mondadori Bookstore di Velletri presso la Sala Tersicore del Palazzo Comunale.
di Rocco Della Corte
Lo scrittore milanese, anche illustratore per ragazzi, che ha pubblicato moltissimi libri per diverse fasce d’età, libri per la prima infanzia, albi illustrati, narrativa per i primi lettori e romanzi per ragazzi ha catturato l’attenzione delle tante classi della “Mariani” raccontando loro come nasce una storia, partendo dalla sua esperienza personale. Il romanzo Io non ci sto! L'estate che divenni partigiana è una vicenda che ha quale protagonista Giulia, alle prese con episodi di bullismo e salvata dallo spirito partigiano di suo nonno che con i racconti e le avventure vissute trasmette a sua nipote la voglia di non starci, di non arrendersi. In una calda estate la ragazza, in vacanza, comprende infatti quanto sia sbagliato rassegnarsi ai soprusi e come sia necessario invece farsi valere di fronte alle prepotenze. La trama, dal forte impatto emotivo e soprattutto di grande attualità e quindi calzante per il progetto di educazione alla lettura e formazione di senso civico che la Libreria di via Pia sta conducendo ormai da anni con gli istituti di ogni ordine e grado del territorio, si è prestata poi a tante interpretazioni e riflessioni.
Quello che ha colpito molto i ragazzi, inoltre, è il racconto di Clima che ha narrato le sue esperienze scolastiche svelando il disturbo dell’attenzione che lo portava ad essere un “emarginato”. La soluzione, dopo essere finito tante volte dietro la lavagna per indisciplina, è stata una sola: la scrittura. La sua maestra, infatti, avendo compreso la sua dote di saper comporre racconti e storie in pochi minuti, gli intimò un giorno di scrivere un testo che sarebbe poi stato letto a tutti i compagni. L’applauso corale della classe, un’emozione ancora viva negli occhi e nelle parole di Gabriele Clima, fece di quel quarto d’ora letterario un appuntamento settimanale. Da qui l’invito dello scrittore a non vergognarsi nel proporre ed estrarre il proprio estro creativo, perché talvolta la letteratura di ogni genere è la unica vera modalità di espressione libera da condizionamenti. La facilità con cui il piccolo Gabriele Clima scriveva lo ha portato poi ad affrontare con più serenità la vita, grazie anche ad un carattere forte e a quel pizzico di ironia che non guasta mai. Tra lo scrittore e i ragazzi si è instaurato un clima di forte empatia, come dimostrano le diverse domande arrivate dagli studenti. Una delle più curiose riguarda il Premio Andersen, che Clima ha vinto nel 2017: il maggior riconoscimento a cui può ambire un autore per ragazzi. “Come hai reagito quando hai vinto quel Premio?”, ha chiesto un ragazzo dalla platea. La risposta dello scrittore è stata fulminante: “Reagito? Diciamo che non me ne sono neanche accorto. Ero ad una conferenza a Bologna, e terminato il mio intervento fui accerchiato dai miei amici che mi chiedevano come mi sentivo, cosa provavo, che emozioni vivevo. Io, un po’ stralunato, risposi che era andata bene, riferendomi ovviamente alla conferenza. Solo successivamente mi dissero che era stato assegnato il Premio Andersen… io sapevo di essere arrivato tra i finalisti, ma ancora non avevo conosciuto il verdetto. Non vi dico le risate…”. Una vittoria appresa in maniera bizzarra, ma assolutamente meritata, per uno scrittore che ama i ragazzi e sa parlare loro toccando le giuste corde e seminando nei giovani la sana voglia di provare a mettere su carta una storia. Al termine della mattinata, divisa in due gruppi, firma-copie e foto ricordo per concludere al meglio una giornata interessante.
Quello che ha colpito molto i ragazzi, inoltre, è il racconto di Clima che ha narrato le sue esperienze scolastiche svelando il disturbo dell’attenzione che lo portava ad essere un “emarginato”. La soluzione, dopo essere finito tante volte dietro la lavagna per indisciplina, è stata una sola: la scrittura. La sua maestra, infatti, avendo compreso la sua dote di saper comporre racconti e storie in pochi minuti, gli intimò un giorno di scrivere un testo che sarebbe poi stato letto a tutti i compagni. L’applauso corale della classe, un’emozione ancora viva negli occhi e nelle parole di Gabriele Clima, fece di quel quarto d’ora letterario un appuntamento settimanale. Da qui l’invito dello scrittore a non vergognarsi nel proporre ed estrarre il proprio estro creativo, perché talvolta la letteratura di ogni genere è la unica vera modalità di espressione libera da condizionamenti. La facilità con cui il piccolo Gabriele Clima scriveva lo ha portato poi ad affrontare con più serenità la vita, grazie anche ad un carattere forte e a quel pizzico di ironia che non guasta mai. Tra lo scrittore e i ragazzi si è instaurato un clima di forte empatia, come dimostrano le diverse domande arrivate dagli studenti. Una delle più curiose riguarda il Premio Andersen, che Clima ha vinto nel 2017: il maggior riconoscimento a cui può ambire un autore per ragazzi. “Come hai reagito quando hai vinto quel Premio?”, ha chiesto un ragazzo dalla platea. La risposta dello scrittore è stata fulminante: “Reagito? Diciamo che non me ne sono neanche accorto. Ero ad una conferenza a Bologna, e terminato il mio intervento fui accerchiato dai miei amici che mi chiedevano come mi sentivo, cosa provavo, che emozioni vivevo. Io, un po’ stralunato, risposi che era andata bene, riferendomi ovviamente alla conferenza. Solo successivamente mi dissero che era stato assegnato il Premio Andersen… io sapevo di essere arrivato tra i finalisti, ma ancora non avevo conosciuto il verdetto. Non vi dico le risate…”. Una vittoria appresa in maniera bizzarra, ma assolutamente meritata, per uno scrittore che ama i ragazzi e sa parlare loro toccando le giuste corde e seminando nei giovani la sana voglia di provare a mettere su carta una storia. Al termine della mattinata, divisa in due gruppi, firma-copie e foto ricordo per concludere al meglio una giornata interessante.
Pubblichiamo anche la nota stampa pervenutaci dai ragazzi della "Mariani":
I ragazzi della Scuola Media Statale “A. Mariani” di Velletri hanno incontrato lo scrittore Gabriele Clima, vincitore del Premio Andersen 2017. Il giorno 03 maggio, in orario scolastico, gli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di primo grado “Aurelio Mariani” si sono recate alla sala Tersicore del Comune di Velletri per incontrare lo scrittore Gabriele Clima, autore del libro Io non ci sto!, letto ed analizzato dai ragazzi nell’ambito del Progetto lettura, promosso dal Bookstore Mondadori di Velletri. L’incontro si è tenuto nella Sala Tersicore dove gli alunni hanno accolto l’autore eseguendo magistralmente, con diciotto Flauti dolci e sei flauti traversi, la colonna sonora “Il Cerchio della Vita”, brano musicale che ben ha rappresentato la tematica affrontata nel testo. In seguito l’autore si è rivolto ai suoi giovani lettori, catturando la loro attenzione attraverso il racconto di significative esperienze della propria vita, vissute soprattutto nella fase adolescenziale. Dopo aver posto pertinenti ed interessanti quesiti riguardanti il suddetto libro, gli studenti hanno donato allo scrittore originali lavori multimediali e cartacei, graditi ed apprezzati dallo stesso. I validi messaggi contenuti nel testo, il considerevole coinvolgimento dei ragazzi e la notevole capacità d’intrattenimento di Gabriele Clima hanno reso significativa ed altamente istruttiva la giornata scolastica.