I cittadini italiani, in massa, alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, hanno confermato di credere nel voto come espressione democratica della volontà popolare e soprattutto hanno confermato il Movimento 5 Stelle come primo partito Italiano in assoluto.
Lode e ringraziamento vanno a chi si è recato a votare per tutto il giorno, senza farsi scoraggiare dalla pioggia e dalle lunghe file ai seggi provocate dalla complessità di una legge elettorale costruita ad arte. Tale sistema elettorale infatti, concepito per favorire nettamente la vittoria di coalizioni, raggruppanti partiti in via di estinzione, mirava a tarpare le ali al Movimento pentastellato, il quale invece, ha stravinto in molti territori, e comunque ad ogni livello nazionale e regionale. Il voto ha punito chi ha governato per anni senza consenso popolare, attuando riforme sbagliate ed impopolari. Nella nostra città siamo passati dal 25 al 30% nelle politiche, mentre i vecchi partiti hanno perso nettamente. Il centro destra vince come coalizione solo grazie alla Lega, che in particolare nei nostri territori ha tutta l’aria di essere una scatola vuota, piena di slogan e promesse improbabili. I numeri dei risultati regionali sono più bassi, paghiamo la nostra giovinezza politica e la difficoltà ad informare, mentre dimostrano quanto la vecchia politica si muova agilmente sul territorio attraverso sempre gli stessi “portatori di voti”. Ma se tutti gli altri partiti propongono ricette più o meno simili alle nostre, essi non sono più credibili. Troviamo da anni sempre gli stessi nomi, sono passati da maggioranza ad opposizione e sono sempre là. Cosa hanno ancora da dimostrare? Il nostro punto di forza è proprio la credibilità. Siamo cittadini dotati di competenze e sensibilità più che idonee a risolvere problemi collettivi. Alla luce del disastro/italia, domandiamoci quali furono i criteri sulla base dei quali avevamo conferito poteri e fiducia ai vecchi politici ? Oggi la maggioranza del popolo ha incaricato il Movimento 5 Stelle di difendere e gestire il bene comune ed il diritto alla felicità del popolo italiano, difendiamo insieme questa volontà.
Paolo Bolognesi