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"Il sabato del villaggio" a Velletri: continua il percorso iniziato nel segno della poesia

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L’inaspettato consenso riscosso dal concorso di poesia “Il sabato del Villaggio”, tenutosi a Velletri in occasione della 87^ Festa dell’uva e dei vini, ideato dall’Assessore alle politiche agricole Orlando Pocci e realizzato dall’Associazione culturale “La Vigna dei Poeti”, in collaborazione con l’associazione “Resistenza” , continuerà il percorso iniziato che tange marginalmente il tema agroalimentare e vitivinicolo con una serie di letture e recitazioni i cui temi saranno diversi di vota in volta pur non discostandosi dai suddetti temi. 

di Marisa Monteferri




VELLETRI - Questi appuntamenti “agro culturali” avranno cadenza mensile e si terranno, preferibilmente, presso i locali della ex scuola d’arte Juana Romani, ora Polo Espositivo “Juana Romani”: un luogo centrale e comodo da raggiungere sia a piedi che con i mezzi pubblici, oltre che con mezzi privati. Al concorso “Il Sabato nel Villaggio” hanno partecipato molti artisti veliterni, come la vincitrice, signora Luciana, poetessa appena scoperta. Alberto Mariani, Leila Spallotta, Stefania Andreocci, Maria Elpidia Gentile, Lidia Giorgi, Gianna Braghini, per fare alcuni nomi di concittadini che si sono distinti nel concorso. Una notevole partecipazione si è avuta anche dalle città limitrofe, Rita Gatta da Rocca Priora, Maria Rita Canterani e Maristella Lari da Genzano, Eleonora Persico da Ciampino, Christian Ronchetti da Lariano, Luciana Maccari: e molti altri finalisti meritevoli di attenzione. La bella serata della premiazione svoltasi sul palco di “Radio Mania” in piazza Cairoli, è stata resa possibile grazie alla disponibilità di Leonardo Di Silvio che della radio è direttore. L’interpretazione di alcune liriche premiate è stata affidata alla recitazione creativa e briosa di Patrizia Audino, ex presidente della “Vigna dei Poeti” che tutt’ora collabora, come in questa occasione, con l'associazione: la sua voce e la sua professionalità hanno dato slancio e vigore alle poesie lette, impreziosendole di garbo e senti memento. L’antico spirito del “Sabato nel Villaggio” è stato rispettato in pieno dai poeti. Ancora oggi nelle attività agricole che svolge la gente, che vanno dalla raccolta delle olive o del grano, dalla creatività di un orto ad un frutteto, fino agli allevamenti di bestiame per consumo prevalentemente domestico, questo antico spirito rurale si riscontra e si fortifica sia per passione sia perché i consumatori vogliono prodotti sempre migliori. Circa metà della popolazione veliterna vive in campagna, e pur facendo altri lavori continua a curare il proprio appezzamento di terra per avere sulla tavola prodotti genuini e gustosi che ricordano i sapori di una volta, prima che l’umanità imboccasse la via industriale, che oltre al benessere ha portato nuove problematiche da risolvere, come l’inquinamento e la crescita forza di animali e piante. Da tutto ciò per i poeti è emersa l’idea di supportare queste tematiche agricole sviluppando una maggiore coscienza sulle problematiche attinenti con l’ausilio della poesia: un omaggio alla terra natia amata che produce e dona tutto ciò che le viene richiesto e che presto sfamerà nove miliardi di persone. Dobbiamo prenderne atto, dobbiamo capire cosa vuol dire sfamare così tanta gente, anche se una parte di umanità resterà, come adesso, senza cibo e senza acqua. Con la poesia non si mangia: si sensibilizza la propria e la coscienza altrui, senza drammatizzare la questione, che spetta ad altri appianare e, possibilmente, risolvere una volta per tute. Intanto, ben venga la poesia a portare note di speranza, per questa terra amica che non deve diventare nemica a causa di indifferenza e trascuratezza umana.

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