Sentenza che ha lasciato indignati e arrabbiati i familiari e gli amici di Francesco Maria Pennacchi quella che oggi ha pronunciato la Corte d'Assise del Tribunale di Roma.
ROMA - Per l'omicida del giovane commercialista veliterno, ucciso a trentadue anni nel novembre 2015, la pena è stata ridotta dai trenta anni di reclusione in primo grado (sentenza del Tribunale di Velletri) a sedici anni e otto mesi.
Il rito abbreviato ha visto dunque una consistente riduzione per Prifti, il fornaio che ha confessato il gesto avvenuto nella palazzina di via dei Volsci, anche grazie alle attenuanti generiche. Forte lo sdegno della mamma e del fratello, la signora Maria Isabella e il dottor Roberto, anch'egli commercialista, entrambi in prima linea per chiedere a gran voce giustizia per Francesco Maria, tragicamente scomparso in maniera improvvisa e ingiusta. Tanti i messaggi di solidarietà che stanno arrivando alla famiglia del noto professionista veliterno, ucciso nel pieno della sua gioventù, mentre tra un mese esatto ricorreranno i due anni dall'accaduto. In tanti hanno seguito la famiglia di Pennacchi anche a Roma, in Tribunale, e la sentenza è destinata a far discutere a lungo.