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Giorgio Bassani e Alessandro Manzoni: a Velletri un esperimento didattico nel segno del Giardino e non solo.

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Il convegno del prossimo 30 settembre a Velletri avrà due sessioni, una mattutina per le Scuole e una pomeridiana per i cittadini.

di Rocco Della Corte

VELLETRI - Se nella Sala degli Affreschi della Casa delle Culture e della Musica si svolgerà un vero e proprio convegno, nell’Auditorium dell’Istituto di via Parri avrà luogo un incontro con gli studenti altrettanto importante sia a livello didattico che formativo. 
Giorgio Bassani aveva a cuore proprio gli alunni, pur essendo un insegnante liceale molto severo, e in tal senso le scuole di Velletri arriveranno preparate all'appuntamento che vedrà relatori il professor Paolo Di Paolo, la professoressa Silvana Onofri e la figlia dello scrittore, professoressa Paola Bassani. Uno degli esperimenti più interessanti, tra le varie lezioni di preparazione all’evento curato dall'Associazione Memoria ‘900, è stato quello svolto dalla professoressa Rosalia Di Nardo in una classe quinta del Liceo Scientifico “Ascanio Landi”. Nell'ottica di una letteratura comparata, e forte del collante del volume della Sellerio sui Promessi Sposi rivisti da Bassani, l’autore ferrarese e Alessandro Manzoni sono stati oggetto di una lezione-confronto, che ha poi spaziato su tutta la produzione bassaniana. Un tentativo ben riuscito, perché evitato il rischio di disorientare i ragazzi, sono nati tanti collegamenti in due ore intense, prive di interruzioni e con molta attenzione da parte degli studenti. Dalla non approvazione del film di De Sica da parte di Bassani alle affinità e dissomiglianze con Manzoni: moltissimi spunti, entrando anche nel vivo degli altri romanzi più belli come Dietro la porta e Gli occhiali d’oro. La professoressa Rosalia Di Nardo ha presentato Giorgio Bassani prima con i cenni biografici, soffermandosi sulle origini, gli studi e le città della sua vita. Poi i mestieri: scrittore, giornalista, presidente di Italia Nostra, sceneggiatore senza trascurare naturalmente quello di docente.
Il collante è stato I Promessi Sposi. Un esperimento, edito da Sellerio, che ha suscitato ai ragazzi due riflessioni per alimentare la discussione: l’impossibilità nel mondo di Bassani di pensare che la religione possa salvare o consolare l’essere umano, come invece accade in Manzoni, e l’idea del sopruso in un mondo diviso tra vittime e carnefici, tra giusti e ingiusti. Sul mancato feeling con la versione cinematografica del Giardino dei Finzi-Contini, è stato chiesto ai ragazzi di trovare le ragioni oltre che dagli articoli proprio vedendo il film e leggendo il libro. Tra i temi della produzione bassaniana sono emersi l’ambientazione cittadina, il recupero memoriale, il senso di diversità e solitudine, soprattutto nel romanzo. Una parte importante, anche ai fini didattici, è stata lasciata al documentario di Luigi Boneschi, molto suggestivo ma soprattutto fondamentale per far conoscere in anticipo sia Paola Bassani, che ha un ruolo preponderante nel format di Pupi Avati, sia Silvana Onofri. “Per ragazzi è importante riconoscere persone viste in televisione – ha detto la professoressa Di Nardo in vista del 30 settembre – e quindi ho sollecitato loro a vederlo. In generale ho visto un’ottima risposta”.

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