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"Echidna e i suoi discendenti": presentato a Velletri l'ultimo libro del dottor Igor Baglioni

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Il 16 settembre, nella sala Conferenze del Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini”, si è svolta la presentazione di Echidna e i suoi discendenti, studio monografico che rappresenta l’ultimo lavoro – solo in termini cronologici – del Dottor Igor Baglioni specializzato in Storia delle Religioni. 

di Valentina Leone
con la collaborazione di Rocco Della Corte


VELLETRI - «Non lasciamoci scappare Igor Baglioni». Questo concetto, come un leit motiv, ha tramato la presentazione del libro Echidna e i suoi discendenti. Studio sulle entità mostruose della Teogonia di Esiodo che raccoglie gli studi pluriennali condotti dal Dottor Igor Baglioni, ricercatore presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e Direttore del Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”, sulla funzione attribuita nella Grecia antica agli esseri mostruosi.

Ad aprire un pomeriggio ricco di interventi è stata la Presidente dell’Associazione “Calliope”, dottoressa Maria Paola De Marchis, che ha ricordato la contiguità della presentazione del libro con il successivo spettacolo in dialetto velletrano “Chi de caglina nasce ‘ntera ruspa”, ispirato al libro omonimo di Colombo Cafarotti, svoltosi al Teatro Aurora, e con l’Assemblea dei soci “Calliope” durante la quale è stato eletto come nuovo presidente Giuliano Cugini. La Direttrice del GAV (Gruppo Archeologico Veliterno) dottoressa Sara Di Luzio ha portato il saluto da parte della propria associazione, che ha deciso di sostenere un evento mirato non solo a far emergere i risultati scientifici raggiunti dal Dottor Baglioni, ma a consolidare un’intensa attività di studio che ha sempre coinvolto direttamente Velletri.
La stessa passione dell’autore per il proprio lavoro, senza dimenticare il territorio veliterno, è stata sottolineata dalla dottoressa Emanuela Treggiari Vice-Presidente dell’Associazione “Memoria ’900” che, parlando in persona del Presidente Gaetano Campanile, ha voluto ricordare l’appoggio costante dell’associazione a simili eventi, nel pieno spirito di partecipazione alle iniziative culturali. La professoressa Renata Belli, socia del Gav, ha svolto un ruolo di passaggio dalla preliminare fase dei saluti alla discussione viva sulle questioni sollevate dalla pubblicazione, evidenziando la lunga conoscenza con Baglioni e la sua professionalità nonché il valore aggiunto che un tale studioso porta, oltre che al proprio ramo di ricerca, alla comunità veliterna. Andrea Ercolani, ricercatore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico a Roma, per primo ha cominciato a seguire alcuni dei ragionamenti tracciati in Echidna e i suoi discendenti, a partire da una domanda “sui massimi sistemi” che riguarda lo svilimento della narrazione esiodea, troppo spesso ridotta a semplice racconto favoloso, quando invece si fonda sul principio della genealogia che rappresenta un tentativo di comprensione del reale non molto lontano dai metodi di classificazione adottati nelle discipline scientifiche.
Una prospettiva, questa dell’ormai sterile separazione tra il sapere scientifico e quello umanistico, confermata dal professor Emanuele Lelli dell’Università “La Sapienza” il quale ha messo in rilievo la capacità dello studio del Dottor Baglioni di marcare la distanza tra la concezione greca delle entità mostruose e quella dei mostri che domina la nostra realtà quotidiana, ricavando da questo iato la possibilità per noi contemporanei di arricchirci di una visione altra. Una interessante proposta di lettura è stata, invece, messa in pratica dal dottor Luca Pucci dell’Università della Calabria, con un discorso costruito punto per punto per mettere a fuoco le motivazioni che rendono indispensabile la ricerca condotta da Baglioni attraverso il tema portante della discendenza di Echidna. Infine il papirologo Nicola Reggiani dell’Università degli Studi di Parma ha privilegiato un aspetto multidisciplinare, in grado di rendere conto dell’apertura metodologica che è caratteristica della validità della ricostruzione presentata nella ricerca del ricercatore veliterno. In chiusura lo stesso Igor Baglioni ha preso parola, ringraziando gli intervenuti e i presenti, per ribadire l’estrema coerenza che caratterizza la creazione di esseri mostruosi nell'antichità greca, ben diversi dai monstra latini dai quali derivano i nostri moderni mostri, sorretta dall’ancoramento dei lati negativi della realtà, percepiti come pericolosi, a precisi attributi, elementi, forme animali che intensificano la comunicazione di un dato già preesistente nella narrazione esiodea.
Uno dei messaggi più forti, che condensa l'intero pomeriggio di sabato scorso, è stato quello sulla definizione di "giovani studiosi" attribuita quasi come un'etichetta negativa a persone valide, preparate e culturalmente preziose per gli studi. L'essere giovani studiosi non deve significare un lavoro gratuito o sottopagato, ma bensì un impulso a sostenere queste figure importanti che altrimenti rischiano di scappare. Le parole pronunciate dal professor Lelli, quanto mai attuali e profetiche, non retoriche e sentite, colpiscono molti dei "cervelli" italiani, costretti appunto a scappare. E non si può dunque non condividere, al di là degli aspetti trattati in un pomeriggio di alto livello culturale, questa riflessione amara e vera, nella speranza che presto avvenga un'inversione di tendenza netta.




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