E’ un Marco Pasqualini determinato quello che a fine partita ha rilasciato le sue dichiarazioni sul momento della squadra e della società V.J.S. Velletri Calcio.
In rossonero dall’anno scorso, il forte attaccante è un lusso per il calcio laziale ed è risultato spesso decisivo per la compagine veliterna. Ultimo ad arrendersi nella sfortunata sconfitta interna contro il Borgo Podgora, Pasqualini ha difeso la squadra e i calciatori scesi in campo dopo gli addii di alcuni componenti della rosa.
Oggi è arrivata una sconfitta in un momento difficile ma la squadra non ha demeritato. Come giudici la partita di oggi?
Penso che oggi la partita sia stata molto buona. All’inizio si è sentita un po’ di tensione, comprensibilmente, ma in seguito superata la fase di rodaggio dovuta anche ai tanti giovani schierati credo che la gara sia stata ben controllata per larghi tratti. Il calcio purtroppo è fatto di episodi, il primo gol è stato un episodio a nostro sfavore e il secondo figlio di una situazione favorevole. Se si pensa che un minuto prima siamo stati fermati in due mentre andavamo in porta e subito dopo abbiamo preso il gol si capisce come non ci sia girato il vento a favore…
Che messaggio ti senti di dare ai ragazzi che sono scesi in campo e hanno lottato fino all'ultimo per la maglia della Vjs Velletri, te compreso?
Io dico ai ragazzi di stare tranquilli e di lavorare. Non credo che oggi siamo stati inferiori ai nostri avversari, abbiamo giocato a calcio e si può anche perdere. Ma non abbiamo demeritato. L’allenatore che ci ha lasciato ed è stato esonerato non ci ha lasciati primi in classifica, per cui la mia esperienza mi dice che dobbiamo stare lontani dalle chiacchiere e cercare di lavorare con la massima serenità perché i risultati arriveranno.
Domenica prossima con l'Unipomezia il pronostico è tutto a favore della capolista?
Il pronostico indubbiamente è tutto a favore dell’Unipomezia, però dico che se vai lì con la consapevolezza e l’idea di aver già perso è inutile andarci. Invece noi abbiamo entusiasmo, oggi ci siamo comportati bene in campo e dobbiamo essere bravi a sfruttare le nostre qualità.
Che cosa vi ha spinto a restare in rossonero nonostante un momento dove molti hanno preferito andare via?
Ci ha spinto a restare la serietà, la competenza e la professionalità di persone che sono per noi un punto di riferimento come il Direttore Roberto Bruni, Massimo Canini, Rocco Della Corte, il magazziniere Severino e tutto lo staff di segreteria. Siamo fiduciosi sul futuro di questa società, Velletri ha 70.000 abitanti e qualcuno deve rendersi conto che la V.J.S. Velletri non può sparire. Siamo rimasti perché per noi era un peccato gettare al vento un progetto ed una stagione per gli scopi personali di persone venute qui da poco e già andate via. Io dico solo una cosa: oggi in campo sono scesi uomini, ed è meglio avere una squadra di uomini che di giocatori, guidati da un signor allenatore che non ha nulla da invidiare al precedente. Vorrei dire anche ai tifosi che non meritiamo certe accuse, oggi i ragazzi meritano tanto e non sono stati per niente inferiori, lo ribadisco. Potevano esserci le attenuanti di cali fisici, di cali mentali, di difficoltà dovute al momento, ma in campo ho visto due squadre e la nostra non era la Juniores ma era la V.J.S. Velletri. Oggi non meritavamo di perdere, il calcio è fatto così, ma noi siamo scesi in campo per due motivi fondamentali: onorare la maglia e vincere.
Sulla strada dei rossoneri un’Unipomezia ancora imbattuto. Contro i pometini, lo scorso anno, ci fu proprio l’esordio di Marco Pasqualini con la maglia della V.J.S. Velletri. E in quell’occasione, al 90esimo scoccato, il bomber – che ha assaporato il professionismo per molti anni – segnò la rete decisiva. Un semplice ricorso storico, forse, ma un monito in più per tentare l’impresa ed onorare la maglia.